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Dispensa Emilia

Alfiero Fucelli Presidente e Alessandro Medi Amministratore Delegato Dispensa Emilia

ristorazione e risPetto dell’ambiente: un legame semPre Più stretto e sinergiCo

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Se è vero che la pandemia ha inevitabilmente avuto ripercussioni anche sulla ristorazione, per quanto ci riguarda ha creato importanti opportunità, accelerando un processo di evoluzione del nostro business in termini di multicanalità e, al contempo, di sostenibilità. Abbiamo lanciato i servizi sia di delivery - in versione sostenibile, con rider muniti di mezzi elettrici -, sia di take away, che ci stanno dando indiscusse soddisfazioni e che continueremo a mantenere dopo l’emergenza. Fondamentale anche l’attivazione della nostra applicazione, grazie alla quale non solo è possibile ordinare e pagare, ma

con la soluzione App&go pure parcheggiare negli spazi dedicati e ricevere direttamente la consegna del pranzo o della cena in automobile. Questi nuovi servizi però non tolgono evidentemente priorità al vivere l’esperienza diretta nel ristorante, che resta la migliore soluzione e garanzia per apprezzare la nostra qualità e per godere della convivialità. D’altra parte la nostra unicità si gioca proprio sul mix di tradizione e modernità, ovvero proporre il meglio della cucina emiliana, con la tigella protagonista, puntando su un approccio innovativo in termini di concept, servizio e, appunto, di rispetto dell’ambiente. Attualmente Dispensa Emilia conta 28 ristoranti tra Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto e abbiamo in atto un piano ambizioso di aperture, 7 o 8, con l’intento di espanderci anche nelle regioni del Centro Nord in cui non siamo ancora presenti, a partire dal Piemonte. Proprio lo scorso anno abbiamo colto le opportunità offerte dalla particolare situazione di mercato, inaugurando 9 ristoranti. Presidiamo centri commerciali, centri città e, soprattutto, le strade di grande passaggio, come la via Emilia, oltre a investire nel travel retail al momento nelle 2 stazioni di Milano e Bologna. Ciò detto, uno dei temi per noi più attuali è proprio la sostenibilità, mai come adesso in primo piano anche per affrontare il caro energia. Abbiamo un progetto di domotica per l’utilizzo scadenzato degli apparecchi della cucina, tale da ottimizzare il consumo di energia ri-

Alfiero Fucelli

«la sostenibilità parte dal prodotto energetica, raccolta differenziata, U di so qU di alità, passa da ottimizzazione materiali riciclabili e arriva al delivery con mezzi elettrici»

▲ Il ristorante Dispensa Emilia nel CityLife Shopping District, Milano

Dispensa Emilia

Alessandro Medi ducendo i picchi. Ci siamo impegnati sia a mantenere al minimo l’uso di materiali usa e getta, sostituendoli con quelli riutilizzabili, sia a promuovere la raccolta differenziata in cucina e presso i nostri clienti, diminuendo la quota di indifferenziata. Così come nel take away, nel delivery e in store utilizziamo materiali al 100% riciclabili e compostabili. Non solo, premesso che i nostri fornitori sono solo italiani e localmente anche emiliani, per garantire ulteriormente l’eccellenza della nostra offerta in termini qualitativi e di sostenibilità, realizzeremo un progetto di filiera che prevede rapporti diretti con gli agricoltori per seguire tutto il processo: dalla semina al prodotto finito. Infine, lo scorso anno per la prima volta abbiamo pubblicato il bilancio di sostenibilità, a dimostrazione del nostro impegno green e di quanto crediamo sia imprescindibile salvaguardare l’ambiente. •

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