N° 5 – 1-15 marzo 2010
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Sommario Ogm: Coldiretti dice “No grazie”
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Ancora in calo i prezzi dei prodotti agricoli
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Attenzione ai falsi bollettini CCIAA!
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Il 2010 sarà un anno senza siccità
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Problema lupi: Coldiretti continua a lavorare per tutelare il lavoro dei pastori
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ANABORAPI celebra il 50° anno
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Quote latte: le multe vanno pagate
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CON.AL.PI.: positivo il bilancio delle attività
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L’agricoltura sollecita i flussi stagionali 2010
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La vendita del vino all’estero tra rose e spine
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Assegnazione degli alpeggi
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Rinnovo cariche al Consorzio del Barolo Barbaresco Langhe e Roero
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Moscato: necessarie scelte legate al territorio
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Storie di vita Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese
Festeggiati a Torino i trent’anni di Asproflor
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Stop al traffico a tavola
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Bizzaro nuovo direttore del Cap Nord Ovest
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Nuovo progetto tra Coldiretti e Cap NordOvest
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Dal “mille proroghe” agevolazioni nell’acquisto terreni 12
Licenze e permessi di circolazione mezzi agricoli eccezionali
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Scende il prezzo del grano ma aumenta il numero degli affamati
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Problematica cinghiali: la posizione di Coldiretti Cuneo
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Le tavole italiane sono sempre più bio
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Aumenta l’interesse per il fotovoltaico
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Coldiretti Cuneo e Amos: la salute parte dall’alimentazione
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Parte la seconda fase della campagna “Mela Rossa Cuneo”
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Torna a Savigliano la Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola
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Al via Oscar Green 2010, il premio all’innovazione verde
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Area Eco Tech: soluzioni ecologiche
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Appuntamento con convegni, approfondimenti e confronti
Sei un’impresa da Oscar? Allora sali sulla carovana dell’innovazione
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Giovani Impresa alla Fiera Agricola di Verona
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I Concorsi alla 29a edizione della Fiera di Savigliano
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Fiera di Primavera: domenica 21 marzo a spasso per il centro di Savigliano
Una cinquantina di “matricole” per il marchio Ospitalità Italiana
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Fondamentale il ruolo dei pensionati nella società
Le proposte di Coldiretti a candidati, partiti e schieramenti
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Quattro schieramenti in lizza
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Spesa: in tempo di crisi aumentano gli acquisti dal produttore
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Una filiera agricola tutta italiana
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Biofach 2010: il biologico continua a crescere
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Rita Viale di Venasca, la “Regina dei fornelli” Osservatorio Prezzi
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Il Corsivo del Coltivatore “Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Mariangela Abbà, Sonia Abrate, Rosanna Ariaudo, Secondo Arneodo, Marco Benzo, Corrado Bertello, Roberto Bianco, Matteo Bona, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Laura Caldo, Piero Camperi, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Sara Ferrero, Nicola Fontana, Cesare Gilli, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Paolo Marengo, Michele Mellano, Livio Minero, Laura Occelli, Nadia Olivero, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Marco Pezzetti, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Giulia Santi Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: direzione@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA. È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.
Costretto a mangiare Cappuccetto Rosso
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Aderisce ad UNCI Coldiretti anche la coop. Il Casolare 31 Fiori e frutti protagonisti a Lagnasco: dal 16 al 18 aprile l’8a edizione di Fruttinfiore
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Notizie Epaca
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A Cuneo la Mostra Zootecnica di Quaresima
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Gal Langhe Roero Leader: continua la raccolta delle proposte progettuali
Ammortizzatori sociali in caso di sospensione dal lavoro
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La Previdenza in pillole
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Centrale a biomasse a Canale: Coldiretti Cuneo fortemente contraria
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Scadenze aziendali
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Conoscere il vino: in aumento i giovani sommelier
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Interviste a Augusto Daolio
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Un corso per la vendita e l’utilizzo dei funghi freschi
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“Ho fatto nascere gli animali” – Diario di un veterinario
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Acquisti di gruppo: un modo intelligente per fare la spesa
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Impollinazione, frutticoltura e apicoltura: un trinomio virtuoso
Per una provincia a misura di famiglia il “Quoziente Familiare”
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A Cuneo la Giornata FAI di Primavera
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Settore suinicolo: il 2009 un anno difficile
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Noi non ci stiamo…
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60 Mostra Regionale
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Zootecnica di Quaresima 21 marzo 2010
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Affiliazione
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Il mercatino del Coltivatore
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Cereali: Coldiretti e Cap Nord Ovest siglano intesa di filiera
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PAC post 2013: se ne discute in Europa
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Pomodori da industria: raggiunto l’accordo sul prezzo 45 Circonvallazione di Cuneo: Impatto 100, benefici…?
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FONDO
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Ogm: Coldiretti dice “No grazie”
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rollano le coltivazioni di Ogm in Europa. Nel 2009 i campi transgenici sono passati da 106mila a 94mila ettari, con un calo netto dell’11% rispetto all’anno precedente. A dodici anni dalla loro introduzione in Europa, le coltivazioni non sono riuscite a trovare un mercato, anche a causa della persistente contrarietà dei consumatori ad acquistare prodotti geneticamente modificati. Nonostante questi dati è giunta da pochi giorni la notizia che la Commissione Europea abbia autorizzato la coltivazione di una patata geneticamente modificata prodotta da una multinazionale tedesca oltre che di tre varietà di mais. Una notizia accolta con preoccupazione dalla Coldiretti e dal suo presidente nazionale Sergio Marini, fortemente contrari all’utilizzo di Ogm nell’agricoltura italiana. “Coldiretti si oppone alla coltivazione Ogm in Italia – spiega il presidente Marini – perché, per la conformazione morfologica dei nostri terreni e le dimensioni delle nostre aziende, non sarebbe possibile evitare le contaminazioni delle colture non Ogm. È poi importante evidenziare come, i vantaggi delle colture Ogm tanto sbandierati negli ultimi vent’anni dalle grandi multinazionali, non si sono visti. Nei Paesi in Via di Sviluppo la fame anziché diminuire è aumentata dato che le nuove colture hanno completamente sovvertito cicli e culture locali, mentre in Europa la coltivazione interessa meno dell’ 1% della totale produzione comunitaria
di mais. Se veramente queste colture avessero proprietà straordinarie in termini economici
o ambientali o salutistici, in Europa avremmo ben altre superfici coltivate, e nel mondo
Le coltivazioni Ogm in Europa: sempre più in calo
non avremmo superato proprio quest’anno la cifra di un miliardo di persone che soffrono la fame”. “È fin troppo evidente – continua il presidente Marini – che il modello produttivo cui è orientato l’impiego di organismi geneticamente modificati sia il grande nemico della tipicità e della biodiversità. In Italia, non vi è alcun futuro per gli Ogm: i consumatori italiani non li vogliono e supportano la Coldiretti nella richiesta di un’etichettatura trasparente, che dichiari l’eventuale traccia di Ogm nel prodotto e gli stessi scienziati sono divisi sull’argomento. Gli imprenditori agricoli in primis, poi, sono fortemente contrari, avendo ancora ben impresso nella memoria che in passato l’uso delle farine animali nell’alimentazione del bestiame venne spacciato per modernizzazione dell’agricoltura, come capita oggi per gli Ogm. Allora si finì per portare al collasso centinaia di aziende colpite dalla “mucca pazza” per non parlare poi delle vittime tra i consumatori: un rischio che oggi nessuno intende più correre. “Come rappresentanti del mondo agricolo – conclude Bruno Rivarossa direttore Coldiretti Piemonte – ci opporremo dunque con ogni mezzo a nostra diposizione e, se sarà necessario, saremo pronti anche al referendum tra agricoltori, come prevede la normativa comunitaria”. m
Attenzione ai falsi bollettini CCIAA! Come già successo in passato, si ripete l’incresciosa vicenda dei falsi bollettini della Camera di Commercio. Infatti, ad alcune aziende, anche agricole, di nuova costituzione, stanno pervenendo comunicazioni che, con inganno, paiono essere quelle del diritto annuale della Camera di Commercio. Tali comunicazioni non hanno nulla a vedere con la Camera di Commercio e non sono da pagare. Gli associati possono ricevere maggiori chiarimenti dagli Uffici di zona Coldiretti.
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Problema lupi: Coldiretti continua a lavorare per tutelare il lavoro dei pastori
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uella del 2009 è stata senza dubbio un’estate difficile per i pastori del cuneese, costretti a fare i conti con il ritorno del lupo sulle Alpi Liguri e Marittime. Per fortuna, dopo i disagi dell’estate, i risarcimenti per i danni da attacchi a greggi e mandrie sono stati puntuali: al 31 dicembre 2009 la Regione Piemonte aveva infatti già erogato tutti gli indennizzi. Ma la questione non si è certo risolta e sulla problematica del lupo continua a lavorare attivamente la Coldiretti, che si è fatta portavoce delle esigenze dei pastori presso il Gruppo di Lavoro regionale. Lo scorso anno, secondo i dati indicati nel report 2009 del “Progetto Lupo – Regione Piemonte”, nella sola Provincia di Cuneo sono stati registrati 95 attacchi di cui 77 attribuiti al lupo, con 264 capi colpiti, di cui 195 dal lupo. Questi numeri confermano che negli ultimi tre anni la situazione piemontese relativa agli attacchi da canidi si sia leggermente stabilizzata, risultato raggiunto grazie agli sforzi fatte dai pastori che operano nelle aree a rischio. La strada della prevenzione sembra dunque essere la sola a portare risultati positivi ed a tutelare i pastori nel loro difficile compito di difesa delle greggi e mantenimento dell’ambiente montano. A fronte di ciò Coldiretti si è impegnata affinché anche nel 2010 gli allevatori più attenti a mettere in atto pratiche utili a limitare gli attacchi, siano supportati attraverso il sistema del “premio per il pascolo gestito”. Un maggior impegno della conduzione del pascolo
comporta infatti maggiori costi di gestione. Per il 2010 è stato confermato un “fondo regionale per la corresponsione del Premio di Pascolo Gestito per gli allevatori di ovicaprini dei Comuni montani della Regione Piemonte”. Tale contributo verrà erogato in seguito ai rilevamenti effettuati da operatori individuati a seguito della presentazione della domanda, da inoltrarsi entro il 30 aprile. A seguito delle proposte avanzate dal Gruppo di lavoro, cui Coldiretti ha partecipato attivamente, la Regione ha inoltre approvato dei Criteri per la formulazione del Piano regionale per la prevenzione delle predazioni da lupo al bestiame domestico. L’Organizzazione agricola ha da sempre evidenziato come ogni azienda zootecnica viva una propria realtà aziendale: partendo da questo concetto si è cercato di coinvolgere allevatori e pastori nel processo finalizzato alla messa a punto e al miglioramento dei sistemi
preventivi, quali la sorveglianza del gregge da parte del conduttore, il confinamento notturno degli animali, l’utilizzo di cani da guardiana, l’utilizzo di dissuasori acustici, visivi e, per finire, la gestione delle greggi coordinata tra più soggetti. Anche per quanto concerne gli importi degli indennizzi, Coldiretti ha avanzato alcuni suggerimenti, accolti dalla Regione. Per l’anno 2010 i criteri per il risarcimento dei danni da predazione al bestiame domestico ad opera di canidi, prevedono che abbiano diritto al risarcimento gli allevatori che esercitano il pascolo, l’alpeggio o la transumanza in area alpina ed appenninica purché sia stato messo in opera almeno uno dei sistemi di prevenzione precedentemente citati. Come per gli anni passati le predazioni dovranno essere accertate da veterinari appositamente incaricati mentre gli indennizzi saranno determinati sulla base del tariffario ISMEA. Ogni capo viene valutato sulla base della specie e dell’età: ad esempio un agnello con meno di tre mesi di vita sarà indennizzato con 40 euro se meticcio, con 75 euro se di razza; un vitello con meno di 15 giorni sarà indennizzato con 300 euro se meticcio, 650 euro se di razza piemontese,
350 euro se di altra razza. Nel caso di predazione su greggi è inoltre riconosciuto un ulteriore indennizzo in relazione ai danni indiretti quali ad esempio la ricerca degli animali dispersi o i casi di aborti provocati dal forte stress. Tale ’indennizzo aggiuntivo è fissato annualmente in relazione al numero di capi presenti nel gregge ed al numero di attacchi subiti. Gli importi per il primo attacco oscillano tra i 75 euro (gregge con meno di 20 capi) ed i 325 euro (gregge composto da oltre 1000 capi) mentre per ciascun attacco successivo si aggiungerà il 15% dell’importo previsto per il primo evento. “Un primo passo nella ricerca di una soluzione concreta a questa delicata problematica – sottolinea Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo – la nostra Organizzazione continuerà ad adoperarsi perché l’attività dei pastori e dei malgari abbia la priorità. Cercare un equilibrio tra il lavoro dell’uomo e la presenza di un animale protetto qual è il lupo, è la sola via per continuare a tutelare il futuro delle nostre montagne mettendo però in primo piano il rispetto per l’attività di chi con fatica continua a preservare il territorio alpino. Se i pastori dovessero arrivare ad abbandonare la pratica dell’alpeggio e conseguentemente le montagne, vi sarebbe un danno non solo per il settore agricolo ma per l’intera comunità”. Ulteriori informazioni relative agli indennizzi ed alla presentazione della domanda per il “premio di pascolo gestito” possono essere richieste presso gli uffici zona della Coldiretti. m
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Quote latte: le multe vanno pagate
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ono state pubblicate le prime sentenze del Tar del Lazio (reperibili sul sito internet www. giustizia-amministrativa.it) sui circa 30 ricorsi con i quali si impugnavano le comunicazioni AGEA finalizzate al versamento ed alla rateizzazione del prelievo supplementare ai sensi della legge n. 33 del 2009. Lo rende noto la Coldiretti che si è costituita in giudizio nei principali ricorsi proposti per chiederne il rigetto, facendo presente l’infondatezza dei motivi prospettati e la distorsione concorrenziale che il contenzioso andava a produrre nei confronti dei produttori in regola, anche per effetto della prolungata sospensione delle procedure di recupero dei debiti. Le sentenze sinora note hanno respinto – sottolinea la Coldiretti – tutte le impugnative, con l’eccezione di una quota marginale, relativa, in particolare, a pochissimi ricorrenti (circa il 5% sul totale) tenuti al pagamento del prelievo dovuto per le annate dal 1995/1996 al 1997/1998, per i quali gli interessi sul capitale
dovranno essere rideterminati con decorrenza dalla comunicazione del prelievo. Le decisioni pubblicate dal Tar del Lazio rappresentano un motivo di grande soddisfazione per Coldiretti, in quanto: la partecipazione al giudizio di Coldiretti, dove avvenuta, è stata ammessa proprio in quanto “finalizzata a garantire il corretto gioco della concorrenza tra gli operatori del settore”; l’eccezionale rapidità con la quale nel giro di pochi mesi il Tar ha affrontato, e risolto, un contenzioso di notevoli dimensioni corrisponde in pieno alla esigenza,
ampiamente evidenziata da Coldiretti in giudizio, di evitare una prolungata sospensione delle procedure di recupero dei debiti, suscettibile di danneggiare gravemente la fiducia nelle istituzioni da parte dei produttori in regola; la richiesta di Coldiretti di rigetto delle impugnazioni è stata integralmente accolta dal Tar a conferma della correttezza della posizione assunta in giudizio. In definitiva, le sentenze del Tar del Lazio costituiscono per Coldiretti una tappa di fondamentale importanza verso la regolarizzazione del mercato del latte, troppo a lungo pregiudicato da diffusi fenomeni di scarso rispetto, se non di voluta elusione, delle regole. Coldiretti proseguirà in tutte le sedi la propria azione per la tutela della legalità e di una corretta concorrenza a vantaggio della stragrande maggioranza dei produttori che condivide questi valori. Questi valori, evidenziati, del resto, anche nel corso dell’iter parlamentare di approvazione della legge n. 33 del 2009.
“La sentenza del Tar Lazio della giornata di ieri ha sancito che l’attività di Agea è stata corretta. – hanno dichiarato Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente e direttore Coldiretti Cuneo – Si è così espresso con 5 sentenze, in merito al ricorso fatto da alcune centinaia di aziende che, nel settembre scorso, contestavano il calcolo degli interessi delle rate delle multe esigibili, in applicazione della Legge 33/2009. Le sentenze sono state emesse dopo che il 26 gennaio, con un’ordinanza di sospensiva, il Tribunale Amministrativo si era riservato di prendersi ulteriormente tempo per esprimersi. Sono sentenze ben articolate e motivate e che hanno confermato come l’attività di Agea sia stata senza difetti. Si tratta sicuramente di sentenze positive. La sentenza del Tar del Lazio conferma che la strategia di Coldiretti era quella giusta ed evidenzia il nostro impegno e la nostra volontà di lavorare veramente per le imprese e per il loro futuro. Da subito abbiamo seguito i lavori delle varie Commissioni Parlamentari. Poi siamo stati l’unica organizzazione agricola ed economica ad opporci al ricorso di alcuni allevatori avanti il Tar del Lazio. Coldiretti continuerà in questa progettualità rimarcando che anche le scelte più difficili sono operate nell’interesse dei soci e delle imprese agricole piemontesi”. m
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L’agricoltura sollecita i flussi stagionali 2010
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on è ancora sciolta la neve… ma già l’agricoltura guarda avanti per pianificare le esigenze e la gestione della manodopera. L’esperienza degli anni passati, in cui i tempi burocratici sono spesso andati in conflitto con le esigenze del ciclo stagionale, sta portando gli agricoltori della provincia di Cuneo a ricordare che oggigiorno il settore cresce anche grazie alla forza lavoro, sempre più spesso di provenienza extracomunitaria. “Le aziende agricole che richiedono l’ingresso di lavoratori extracomunitari attraverso i flussi stagionali – sottolineano Marcello Gatto, presidente Coldiretti cuneo e Michele Quaglia, membro di Giunta Coldiretti Cuneo con delega alle
problematiche della manodopera – devono intraprendere un iter burocratico lungo e complesso della durata minima di due mesi.
Per questo motivo, Coldiretti sollecita la politica a fare tempestivamente la sua parte con l’emanazione da parte del
Governo del Decreto Flussi stagionali per l’anno 2010”. Coldiretti pone inoltre l’accento sulla necessità di semplificare l’intero iter affinché il lavoro degli Uffici preposti non venga rallentato da un eccesso di burocrazia e adempimenti che non fanno altro che allungare i tempi di rilascio dei nulla osta. I tempi dell’agricoltura non possono essere piegati dalla burocrazia! L’esigenza di risposte tempestive nasce dai numeri: secondo i dati Coldiretti, infatti, emerge che quasi i 2/3 dei lavoratori agricoli siano di nazionalità straniera e oltre il 50% extracomunitari. m
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Assegnazione degli alpeggi
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’attività svolta sulle nostre montagne da pastori e malgari – spiega Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – ha da sempre fortemente valorizzato il territorio alpino, consentendo il mantenimento di un delicato equilibrio montano. Alla luce di questo, è importante per la Coldiretti Cuneo sensibilizzare le amministrazioni locali affinché, nell’assegnazione degli alpeggi, prendano in considerazione strumenti di aggiudicazione che non siano di carattere esclusivamente economico, ma che tengano conto anche del ruolo fondamentale di quelle figure storicamente dedite alla pastorizia, parte integrante dell’ imprenditoria del territorio, ”. Negli ultimi anni infatti l’assegnazione degli alpeggi ha avuto sempre più spesso come riferimento soggetti non sempre dediti alla tradizionale attività di pastorizia. “Siamo coscienti di quanto sia difficile la gestione di un’amministrazione montana – continua il presidente Gatto – ma per il futuro delle nostre montagne è indispensabile riuscire a trovare un equilibrio che eviti un indiretto danneggiamento delle economie
locali. L’abbandono della pratica storica della pastorizia sarebbe infatti un danno economico e sociale non solo per le amministrazioni ma per l’intera
comunità”. Per evitare che questo accada, una soluzione potrebbe essere quella di prendere in considerazione la scelta delle aste pubbliche: quest’ultime
potrebbero infatti contrastare con i dispositivi legislativi che prevedono espressamente che gli Enti Pubblici procedano a trattativa privata per la concessione in locazione di terreni di loro proprietà. “La trattativa privata – dice il direttore Coldiretti Cuneo Bruno Rivarossa – consentirebbe un confronto diretto con le imprenditorie locali e con quegli attori impegnati nell’attività della pastorizia e dell’alpeggio. Alcune amministrazioni locali si sono già adoperate in tal merito riuscendo così a trovare un equilibrio tra esigenze di bilancio e salvaguardia del territorio montano”. m
R I T R A TT I D I I E R I E D I O G G I
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a cucina è la sua grande passione e anche oggi, che non è più giovanissima, passa gran parte delle sue giornate fra i fornelli, a preparare gustosi manicaretti. Margherita (Rita) Viale è nata sui monti di Venasca il 9 settembre 1928, in borgata Goria ed è una signora dai modi gentili.
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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)
LE CALDARROSTE IN TASCA «I miei genitori lavoravano la terra e io a cinque anni andavo già al pascolo. Giocavo con delle bambole di paglia, che erano più belle di quelle di adesso!». A scuola dove è andata? «Ho frequentato le scuole del Bricco e di Lemma, camminavo anche un’ora, nella neve, con gli zoccoli. Allora, non c’erano né gli scarponi né gli stivali. Partivo da casa con delle caldarroste calde in tasca e quando arrivavo a scuola avevo le mani nere e la maestra mi sgridava sempre, perché avevo sporcato il grembiule». Ha conosciuto la povertà? «Sì, e tanta». LE SS NEI LETTI DI CASA Che ricordi ha della guerra? «I partigiani, che combattevano i fascisti e i tedeschi, si venivano a nascondere da noi. Quanta paura quando arrivavano le SS! Due miei fratelli, Giacomo e Pietro, si nascondevano nella stalla, dove avevamo fatto una botola da cui si accedeva ad un buco: la coprivamo di paglia e sopra, per non destare sospetti, piazzavamo una capra. Un mio fratello è stato deportato in Germania e al Santuario di Valmala c’è un suo ex-voto, per grazia ricevuta, per la guarigione da una operazione». E i tedeschi? «I nazisti facevano paura! Una volta sono arrivati a casa nostra, si sono messi a dormire nei nostri letti ed io ero in un angolo che li osservavo, del tutto impaurita. Sospettavano che noi nascondessimo i partigiani e ci interrogavano, e portavano via animali e roba da mangiare. Una volta che sono arrivati, io e la mia amica Lucia siamo scappate di casa, ci siamo nascoste nel bosco, vicino ad un ruscello
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e osservavamo dall’alto cosa facevano, perché avevamo paura che dessero fuoco alla casa». L’INCONTRO CON ENRICO Quando ha conosciuto suo marito? «Ci trovavamo nelle stalle a fare le veglie. Enrico Allasina, che era del 1926, l’ho conosciuto durante un ballo in una stalla, ed è stato amore a prima vista! Poi è emigrato in Francia, perché erano in 15 in famiglia e non c’era abbastanza lavoro per sfamare tutti. È andato a lavorare la terra sulle montagne di Embrun. Per due anni è stato laggiù, mi scriveva, ma io l’avevo un po’ dimenticato...». E poi? «Il mio sogno era quello di andare a Parigi a fare la cameriera, perché le donne italiane, grande lavoratrici, erano stimate all’estero. Invece Enrico poi è
tornato e ci siamo sposati il 2 agosto 1952, davanti a don Cravero. Al “Ristorante Peano” di Venasca abbiamo fatto il pranzo di nozze, con 40 invitati. Abbiamo avuto cinque figli: Lucia, Andreino, Mariella, Daniela e Silvio». E il viaggio di nozze? Margherita Viale ride divertita: «Siamo andati fino a Brossasco, al Santuario di Madonna della neve!». LE OTTIME “RAVIOLES” «Nel 1964, abbiamo rilevato dalle sorelle Sanino l’Albergo Italia di Venasca. Abbiamo rifatto il tetto, 444 metri quadrati: le “lose” le abbiamo vendute e al posto abbiamo messo le tegole. Avevamo 7 camere, con un massimo di 150 coperti. La mia specialità erano le “ravioles della Valle Varaita». Quali i segreti per fare questa
ottima ricetta? «Alcuni li svelo, altri no. Bisogna far cuocere bene almeno sei o sette chilogrammi di patate, non impastare quando sono ancora calde ed avere una grande passione! Una volta, ad un pranzo di nozze, la sera prima io e mio marito ci siamo messi lì a preparare gnocchi per 80 persone! Chi pagava il pranzo, una persona importante, non credeva ai suoi occhi quando ha visto in cucina diversi tavoli con le “ravioles” fatte a mano e sono tornati a casa felici». Le soddisfazioni? «Ah , a me piaceva e piace davvero cucinare. Due figli li ho partoriti fra i fornelli ed oggi dò ancora una mano a mia figlia Mariella, che ha un Ristorante a Valmala». Le masche esistevano? «Nelle veglie, si sentivano dei racconti da brivido. Le persone additate come masche erano evitate e la gente aveva paura di loro. Un giorno la signora dalla quale prendevo il latte di mucca per i miei figli piccoli è andata dal vicario di Venasca, don Allemano e ha fatto mangiare del sale benedetto agli animali, che così hanno ripreso a fare il latte. Anch’io ho creduto alla presenza delle masche». Alla sua bella età, cosa pensa? «Mio marito mi ha lasciato quattro anni fa, e mi manca, perché ci siamo sempre voluti bene. Per fortuna, ho una bella famiglia. Io non sono bigotta. Ho avuto una grazia e ho sperimentato che Dio c’è». Prega sovente? «Quando ho tempo, sì e invoco il suo aiuto. Ma mi è bastata questa vita, non vorrei vivere un’altra volta». i
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O sserva t orio P re z z i
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GASOLIO AGRICOLO
N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro.
CEREALI FRUMENTO
ORZO
MAIS
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Frum. Biscottiero Panificabile 76/78 um. 14% Nazionale p.s. 76/78
SOIA-semi
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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:
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ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.
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varie
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Il Corsivo del Coltivatore Costretto a mangiare Cappuccetto Rosso
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a storia è vecchia. Un uomo che grida “Al lupo! Al lupo!”, la gente che accorre in suo aiuto e lo fa inutilmente perché si tratta di un falso allarme. Poi il lupo arriva davvero e tutti si defilano, lasciando l’incauto a sbrigarsela da solo. Adesso, da noi, avviene il contrario. Il lupo c’è davvero, i pastori sollecitano l’appoggio e... nessuno si affanna. I più se ne infischiano, gli ambientalisti sono schierati e non certo dalla parte dei margari, la Regione fa quello che può e qualcuno si arrangia a titolo personale ricorrendo anche a qualche scoppiettata. Di certo, la situazione è confusa, al limite della tolleranza. Lupi e pastori sono nemici da sempre. L’uomo, negli ultimi decenni, non certo per buon cuore, ma per motivazioni articolate e complesse, ha lasciato spazi sempre più ampi ai selvatici. Questi ultimi sono tornati, con tutta la loro gagliarda combattività, spinti dalla fame e dalla naturale aggressività. Assurdo giustificarli sempre e comunque, visto che rompono effettivamente le scatole. Altrettanto inammissibile tenere perennemente la mano sul grilletto, in senso reale o metaforico. Dalla ricerca di equilibrio nascono le proposte più recenti , maturate anche con il contributo della Coldiretti, quali il premio al pascolo gestito previsto dalla Regione Piemonte o il pagamento dei danni (77 attacchi nel 209 con 195 capi colpiti) solo a chi abbia messo in opera almeno un sistema di protezione come la sorveglianza del gregge, il confinamento notturno dei capi, l’utilizzo di cavi alimentati dalla corrente, le segnalazioni acustiche o la gestione degli animali a cura di più persone. Tutto ok. Di fatto però, è come dire ai cittadini:”Non teniamo conto del furto che hai subito, non facciamo indagini, non cerchiamo di restituirti il maltolto se non blindi porte e finestre, non metti un filo elettrico nel tappetino davanti alla porta di casa, non acquisti un allarme che ricordi le famigerate sirene del periodo bellico e non paghi, in società con i vicini, una guardia in servizio permanente”. So che non c’è altro da fare sulle nostre montagne, ma, sinceramente, sono un po’ perplesso. I dissuasori indicati tengono lontano il lupo, ma non gli tolgono la fame. Risparmiate mandrie e greggi protette, cercherà sicuramente altrove, cambiando ristorante. m Bastian Contrari
Dal “mille proroghe” agevolazioni nell’acquisto terreni
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razie anche all’interessamento della Coldiretti che si è fortemente impegnata nelle sedi opportune, è divenuta finalmente legge la proroga delle agevolazioni per l’acquisto dei terreni da parte dei coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali per tutto il 2010. All’art. 2 – comma 4 bis – del decreto cosiddetto mille proroghe approvato venerdì 26 febbraio in sede definitiva dal Senato, è infatti contenuta la norma che prevede il mantenimento anche per tutto il 2010 delle agevolazioni preesistenti. “In pratica – specifica Sara Ferrero, foto a lato, responsabile Area Gestione Aziendale Coldiretti Cuneo – per tutto l’anno in corso, tutti i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali potranno beneficiare, nelle operazioni di compravendita di terreni, delle imposte di registro e ipotecaria nella misura fissa e all’imposta catastale nella misura dell’1 per cento. Oltre a beneficiare di uno sconto del 50% sugli onorari dei notai. È bene ricordare che gli acquisti e le altre operazioni effettuate tra il 1 gennaio 2010 ed il giorno antecedente la data di entrata in vigore della legge, non potranno beneficiare dell’agevolazione”. Una bella notizia che offre una boccata di ossigeno a tutte quelle imprese che, nonostante il momento delicato, hanno intenzione di sfidare la crisi. m
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Scende il prezzo del grano ma aumenta il numero degli affamati
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el 2009 gli affamati nel mondo sono cresciuti del 9 % arrivando alla vetta di 1,02 miliardi, il livello più alto dal 1970, nonostante il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli che per il grano si sono ridotti del 27% a livello internazionale. “Nonostante il forte calo dei prezzi alla produzione agricola che sono al minimo da venti anni per le principali materie prime come latte e cereali, rimangono alti – denuncia Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – i prezzi al consumo che rendono ancora più difficile la sopravvivenza del miliardo di affamati. L’emergenza alimentare non si risolve con i prezzi bassi all’origine per i produttori perchè questi non consentono
all’agricoltura di sopravvivere e, con la chiusura delle imprese, destrutturano il sistema che
non è più in grado di riprendersi anche in condizioni positive”. Gli aiuti alimentari seppur necessari dunque non bastano. Occorre investire nell’agricoltura delle diverse realtà del pianeta, dove servono prima di tutto politiche agricole regionali che sappiano potenziare le produzioni locali con la valorizzazione delle identità territoriali per sfuggire all’omologazione che deprime i prezzi e aumenta la dipendenza dall’estero, come nel caso degli organismi geneticamente modificati. Alle agricolture di tutto il mondo devono
essere invece garantiti credito e investimenti adeguati ma soprattutto si devono applicare regole chiare per evitare che sul cibo si inneschino speculazioni vergognose e per questo occorre garantire trasparenza e informazione ai consumatori. m
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Le tavole italiane sono sempre più bio
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on un aumento record del 7% negli acquisti familiari i prodotti biologici trainano la ripresa del Made in Italy e fanno segnare valori record di crescita sulle tavole degli italiani. Dati che sottolineano la sempre più elevata attenzione che i consumatori dedicano alla spesa ed al cibo che portano in tavola. Genuinità, rispetto dei cicli naturali, predilezione per le produzioni locali ed assenza di elementi Ogm: queste le caratteristiche degli alimenti che finiscono sulle tavole italiane. E poi sempre più interesse verso il biologico. In Italia il biologico sviluppa un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro anche grazie alle circa 45mila imprese agricole che coltivano e allevano bio su un
territorio di oltre un milione di ettari. Tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato si rilevano nel 2009 per l’ortofrutta fresca e trasformata (+26,6 per cento l’incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8 %), mentre gli
acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7 % e del 8,7 %). Nelle regioni settentrionali si concentra più del 70 % degli acquisti nazionali, mentre il centro, inclusa la Sardegna, e il Meridione rappresentano rispettivamente il 22 % e l’8 % del totale. Da segnalare nel 2009 anche l’aumento del 32 % delle aziende agricole dove è possibile acquistare direttamente (2176), quella del 22 % degli agriturismi ed il boom dei mercati degli agricoltori evidenziati da Biobank, che confermano la forte crescita di un segmento della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza.
“Di fronte a questa esigenza occorre intervenire – sottolinea il presidente provinciale Terramica Aldo Viale – con ulteriori misure di trasparenza. Etichette chiare, in cui i consumatori possano rintracciare immediatamente il paese di provenienza ed eventuali presenze di Ogm. Per il settore biologico sarebbe necessario inoltre introdurre al più presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario. Misure che Coldiretti continua a richiedere con tenacia con l’obiettivo di consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato. Non dimentichiamo che una buona salute parte innanzitutto da una corretta alimentazione”. m
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Coldiretti Cuneo e Amos: la salute parte dall’alimentazione
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ualità dell’alimentazione e salute: questi i temi che Coldiretti Cuneo ed Amos hanno affrontato venerdì 5 marzo presso il Nuovo Ospedale di Mondovì nell’incontro che ha visto per protagonista “il modello di Ristorazione Amos”. L’appuntamento ha evidenziato come l’’alimentazione sia un elemento essenziale della vita e come le abitudini alimentari siano fortemente legate alla cultura ed al territorio. “Concetti condivisi e fortemente sostenuti da Coldiretti; – spiega Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo, che interverrà all’incontro – da tempo l’Organizzazione è impegnata
a farsi promotrice, presso consumatori e cittadini, di una nuova educazione alimentare che valorizzi la qualità e la genuinità dei prodotti a KmØ”. Su questi medesimi principi
lavora anche l’azienda cuneese Amos Srl, nata per iniziativa di aziende sanitarie pubbliche con l’obiettivo di migliorare il servizio erogato ai cittadini e rendere al contempo più efficienti ed
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economiche le attività non primarie. Oltre a servizi sanitari di supporto, dal 2004, in collaborazione con Agrigranda Sviluppo Srl, Amos segue anche la ristorazione collettiva per le strutture ospedaliere. “Nei primi due mesi del 2010 – sottolinea Franco Ceppi, direttore generale Amos srl – attraverso la collaborazione con AgriGranda Sviluppo Srl, abbiamo fornito come servizio ristorazione presso le strutture ospedaliere di Cuneo, Ceva e Mondovì una vasta gamma di prodotti in quantità considerevoli: oltre 42mila Kg di ortofrutta, 12 mila Kg di formaggi e latticini, oltre 4 mila Kg di carni bovine e poi ancora carni suine, avicunicole, uova e pane. Alimenti e cibi genuini, interamente prodotti nel nostro territorio e rispettosi della stagionalità dettata dalla natura”. Una scelta dunque, quella intrapresa da Coldiretti e Amos, di fare della buona alimentazione il primo passo per migliorare la salute dei degenti. All’incontro sono inoltre intervenuti Corrado Bedogni, direttore generale Asl Cn1 e Daniele Caldera, responsabile ristorazione Amos srl. m
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Torna a Savigliano la Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola
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i svolgerà dal 19 al 21 marzo 2010 a Savigliano la 29° edizione della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola. La Fiera saviglianese sta acquisendo negli anni sempre più rilevanza e qualità tanto da essere riconosciuta come la più grande Fiera Agricola del Nord-Ovest d’Italia con 340 espositori dislocati in 900 stands. L’ampliamento dello spazio espositivo da 38 mila mq a 46
mila mq, effettuato nella passata edizione, ha permesso a nuove aziende di entrare a far parte del novero degli espositori, viste le tante richieste che ogni anno l’organizzazione deve purtroppo scartare; questi cambiamenti hanno portato la manifestazione a diventare sempre di più un appuntamento strategico per il settore. Nell’edizione 2010 sarà nuovamente presente uno
spazio dedicato alle opportunità offerte dalle energie rinnovabili, dall’efficienza energetica, la bioedilizia e le soluzioni ecologiche. Il forte interesse del settore per questo punto, ci ha spinto a dedicare, già nell’edizione 2009, un’attenzione particolare all’argomento, con l’allestimento di uno spazio coperto denominato “Area Eco Tech” destinata ad accogliere le aziende che operano nel settore. La nuova eccezionale
vetrina aperta sul mondo agricolo, costituisce un’autentica opportunità per i produttori di componenti e tecnologie rinnovabili ed ecologiche e per le aziende che operano nella realizzazione di impianti e servizi in questi settori d’avanguardia. Ma vediamo nelle prossime pagine, che cosa riserverà ai visitatori la grande Fiera Nazionale della Meccanizzazione agricola nell’edizione 2010. m
Area ECO TECH: soluzioni ecologiche
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ell’edizione 2010 della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola sarà nuovamente presente uno spazio dedicato alle opportunità offerte dalle energie rinnovabili, dall’efficienza energetica, la bioedilizia e le soluzioni ecologiche. Il forte interesse del settore per questo punto, ci ha spinto a dedicare, già nell’edizione 2009, un’attenzione particolare all’argomento, con l’allestimento di uno spazio coperto denominato “Area Eco Tech” destinata ad accogliere le aziende che operano nel settore. Il successo riscontrato è stato sostanzioso e questi segnali positivi hanno portato a riproporre questo spazio anche per l’edizione 2010. Questa zona è stata concepita per offrire nuove opportunità alle aziende e per presentare ai visitatori tutte le informazioni che riguardano il settore energetico. L’offerta dell’Area Eco Tech sarà completata da convegni e visite sul tema. Per sabato 20 marzo sono previsti due appuntamenti all’interno del nuovo Padiglione Convegni nell’area fieristica. Alle 15.00 il convegno sul tema delle caldaie a biomassa e alle 17.00 sul tema delle pompe di calore, organizzato in collaborazione con la AAEnergy di Torre San Giorgio. Per le giornate di venerdì 19 e sabato 20, saranno proposte le visite agli Impianti di BioGas costruiti nella zona di Savigliano, grazie alla collaborazione con la ditta espositrice Rota Guido (a breve sarà pubblicato sul sito www.fierameccanizzazioneagricola.it il programma e informazioni più dettagliate in merito a questi appuntamenti). m
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Appuntamento con convegni, approfondimenti e confronti
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ell’ambito della Fiera saranno proposti differenti momenti di conoscenza, approfondimento e confronto su tematiche di forte interesse per il settore agromeccanico. Novità dell’edizione 2010 saranno le visite all’Impianto di Biogas La Pedaggera di Racconigi . In collaborazione con le ditte espositrici Rota Guido e Maiez, sono state pianificate le visite gratuite per venerdì 19 marzo alle ore 15.00, sabato 20 marzo alle ore 10.30 oppure alle ore 15.00. Si potrà prenotare la visita gratuita allo stand (n.1-2) della ditta Rota Guido all’interno della Area Eco Tech coperta, durante i giorni della manifestazione, oppure chiamando direttamente il Sig. Sergio Sanmartino cell. 335 6140831. La partenza sarà presso il Padiglione Convegni all’ingresso principale della fiera (Area Fieristica Borgo Marene – via Canavere) ed il trasporto sarà effettuato da Autolinee Allasia di Savigliano. Il programma 2010 dei Convegni è particolarmente ricco e vede come primo appuntamento l’incontro “I sistemi colturali cerealicoli e le misure agro-ambientali: 14 anni di esperienze” organizzato in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino. Il convegno, che si terrà venerdì
19 alle ore 14.30 nel Padiglione Convegni presso l’Area Fieristica di Borgo Marene, riporta i risultati ottenuti dalla piattaforma sperimentale di lungo periodo situata presso l’Istituto Agrario “Don Bosco” di Lombriasco e finanziata dalla Regione Piemonte, dove, dal 1996, si studia l’effetto di diverse pratiche agronomiche e delle misure agroambientali sulla produzione e sulla qualità agro-ambientale dei sistemi colturali. Sempre per venerdì 19, è prevista, alle ore 17.00 presso il Palazzo Taffini di Savigliano, la presentazione del libro “Uomini, macchine e riscatto rurale. Il ruolo dell’associazionismo e della cooperazione nello sviluppo della meccanizzazione agricola della provincia di Cuneo”, promosso dal Centro per la
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Cultura Cooperativa di Cuneo e scritto da Attilio Ianniello. Nel testo si ricostruisce, seppur per cenni, l’importanza sociale dello sviluppo della meccanizzazione del mondo agricolo dalla seconda metà del XIX secolo ai giorni nostri. Di notevole interesse saranno i 2 convegni previsti per venerdì 19 marzo alle ore 20.30 nel Padiglione Convegni presso l’Area Fieristica di Borgo Marene e per venerdì 26 alle ore 20.30 presso l’Ala Polifunzionale di Piazza del Popolo, nell’ambito della sicurezza. Nel primo appuntamento, moderato da Michelangelo Pellegrino, responsabile Ufficio Stampa Coldiretti Cuneo e Piemonte, verrà trattato il tema della sicurezza dei macchinari agricoli rivolto agli agricoltori,
di AGR. Ivon Disderi Servizio Fitosanitario Nazionale Passaporto delle piante Cee Servizio Fitosanitario Regionale di: Piemonte codice produttore: 02603970043 cod. iscrizione registro nazionale fornitori CN 0004
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organizzato in collaborazione con lo Spresal-Asl Cn 1, il CNR- Imamoter, le associazioni di categoria; il secondo appuntamento sarà, invece, rivolto ai costruttori ed è organizzato in collaborazione con lo Spresal-Asl Cn 1, il CNRImamoter, l’Enama, l’Arproma, la Confartigianato, le associazioni di categoria. Il calendario prevede ancora due appuntamenti per sabato 20 marzo nel Padiglione Convegni presso l’Area Fieristica di Borgo Marene, organizzati in collaborazione con AAEnergy di Torre San Giorgio: alle ore 15.00 si parlerà delle Caldaie a Biomassa mentre alle 17.00 delle Pompe di Calore. Tutti i convegni proposti nell’ambito della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola vedono la collaborazione della Banca Crs di Savigliano. m
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I Concorsi alla 29a edizione della Fiera di Savigliano
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nche questa nuova edizione della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola vede la proposta dei Concorsi come tema importante della manifestazione. Due i concorsi protagonisti di questa nuova edizione della Fiera.
Il Concorso delle Novità Tecniche: le innovazioni in agricoltura
Tale concorso ha lo scopo di valorizzare la realizzazione da parte dei costruttori italiani di macchine, attrezzature e componenti di macchine che presentino innovazioni costruttive e funzionale o perfezionamenti idonei ad assicurare un progresso tecnico nell’ambito della
meccanizzazione agricola. Tale concorso è indetto e seguito direttamente dal Cnr- Imamoter (Consiglio Nazionale delle Ricerche-Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra). Le proposte presentate saranno
valutate da un comitato composto da tecnici qualificati; fanno parte del Comitato Tecnico di valutazione delle domande, non solo il CnrImamoter ma anche l’ ARPROMA
(Associazione Regionale Produttori Macchine ed Attrezzature Agricole), l’UNACMA (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole), l’ENAMA (Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola) e UNACOMA (Unione Nazionale Costruttori Macchine Agricole), oltre ai rappresentanti delle Associazioni di Categoria. Questo sta a dimostrare la qualità del Concorso. Le novità presentate dalle aziende partecipanti, che supereranno la valutazione del Comitato Tecnico, saranno premiate il 19 marzo 2010 a seguito dell’inaugurazione della 29° Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola. Per l’edizione 2010 parteciperanno le aziende: Boffa (continua a pagina 22)
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PROGRAMMA della FIERA 19-20-21 marzo 2010 Area Fieristica di Borgo Marene/via Alba VENERDÌ 19 marzo – ore 11.00 – Area Fieristica
SABATO 20 marzo – ore 11.00 – Area Fieristica – stand Arproma
DOMENICA 21 marzo – Centro cittadino 13a FIERA di PRIMAVERA
LUNEDÌ 22 marzo – Ala Polifunzionale ore 20.30 – Piazza del Popolo, Savigliano
VENERDÌ 26 marzo – ore 20.30 – Ala Polifunzionale – Piazza del Popolo
Per ottenere ulteriori e più dettagliate informazioni: Ente Manifestazioni 0172-712536
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(continua da pagina 20)
Guido Costruzioni Meccaniche di Diano D’Alba con l’elevatore a colonna elettrico Jolly abbinabile alla motocarriola Wgreen a trazione elettrica; Irus Motorgerate GmbH della Germania con il Porta-attrezzo radio comandato Irus Deltrak con trincia arbusti; Merlo di San Defendente di Cervasca con il Modello Compatto P25 6 – Cabina da Titanio; Randazzo Gianni % Giuseppe di Fossano con Rimorchio agricolo tipo Randazzo TR70PD costruito con: assali Dual Mode, sospensione idraulica e cassone in materiale extra alto resistenziale Domex 700 MC; Ricca Andrea di Busca con il dispositivo di sicurezza Nexa-System per segatrici a disco. Concorso Arproma Nell’ambito della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola, l’Arproma (Associazione Regionale Produttori Macchine ed Attrezzature Agricole) in
collaborazione con la Banca Cassa di Risparmio di Savigliano, indice per il 3° anno, il Concorso rivolto agli allievi degli Istituti Professionali per l’Agricoltura e degli Istituti Tecnici della Regione Piemonte. L’Arproma è un’associazione senza fini di lucro fondata nel 1992 allo scopo di difendere, tutelare e valorizzare la produzione delle macchine e delle attrezzature agricole prodotta dalle aziende piemontesi. I soci sono circa 40 tra medie e piccole aziende, di cui la produzione è molto differenziata ed abbraccia molti
settori merceologici, in quanto rispecchia i diversi tipi di colture del Piemonte. L’Arproma offre ai soci vari servizi che vanno dall’apporto in campo normativo all’organizzazione di corsi e seminari, ma anche iniziative per promuovere e tutelare la produzione degli associati come, per esempio, la partecipazione a manifestazioni fieristiche. Da sempre l’Arproma è presente alla Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola di Savigliano ed anche quest’anno ha presentato il Concorso Terra=Ricchezza. Il Concorso è
finalizzato alla realizzazione di un elaborato che riporti, dal punto di vista degli studenti, azioni concrete ed utili per i settori di sviluppo e di valorizzazione della meccanizzazione agricola, al servizio della “Terra Madre” e, in particolare, che tratti il passaggio di un prodotto dalla Terra sino al suo possibile impiego finale, mediante l’utilizzo della meccanizzazione agricola, nel rispetto del territorio per uno sviluppo sostenibile. Una commissione giudicatrice composta da qualificati operatori del mondo produttivo agricolo, valuterà gli elaborati e stilerà una graduatoria finale, comprensiva di tutti gli elaborati giudicati meritevoli e degni di menzione ed assegnerà il 1° premio (del valore di e1000,00) il 2° premio (del valore di e600,00) ed il 3° premio (del valore di e500,00). La premiazione avverrà presso lo stand Arproma, sabato 20 marzo 2010, durante lo svolgimento della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola 2010. m
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Fiera di Primavera: domenica 21 marzo a spasso per il centro di Savigliano
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ome di consueto la Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola è accompagnata dalla Fiera di Primavera. Ormai da 13 anni, la domenica del weekend fieristico, vede la concomitanza delle due manifestazioni che arricchisce ancora di più l’atmosfera festosa della città di Savigliano. Trecento bancarelle nel centro della città: da via Saluzzo fino a piazza Molineri, passando in piazza del Popolo, corso Roma e di via Danna, trovandosi poi in piazza Battisti per andare fino in via Sant’Andrea passeggiando per piazza Santarosa e piazza Cavour. La Fiera di Primavera è, ormai, la vetrina più significativa per
le aziende, i commercianti, ma anche per la città. E’ certamente la rassegna commerciale che
vede la partecipazione del maggior numero di visitatori provenienti da fuori città.
Migliaia saranno le persone che trascorreranno una domenica un po’ diversa, aggirandosi tra un banco e l’altro alla ricerca dell’occasione, della curiosità, dell’oggetto da acquistare. Savigliano accoglierà i cittadini e i visitatori provenienti da ogni località, con i colori e le forme degli stand degli ambulanti, ma anche con il calore e l’atmosfera dei negozi, ristoranti e bar che, per l’occasione, rimarranno aperti. Appuntamento, quindi, il 19, 20 e 21 con la 29° edizione della Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola e per domenica 21 marzo con la Fiera di Primavera! m
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Le proposte di Coldiretti a candidati, partiti e schieramenti
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n occasione della prossima consultazione elettorale del 28 e 29 marzo 2010 per il rinnovo del Consiglio Regionale, la Coldiretti presenta il documento ai candidati alla presidenza della Regione, ai partiti ed agli schieramenti. La Coldiretti, come ha ribadito recentemente al Lingotto il Presidente Nazionale Sergio Marini ha sepolto da tempo il collateralismo partitico assumendo il ruolo di sindacato d’impresa e forza sociale. Il percorso di evoluzione del modello di rappresentanza messo in campo da Coldiretti muove da una considerazione: al centro della discussione e degli interessi c’è oggi il cibo più che il prodotto agricolo. È una distinzione importante poiché, se è vero che senza agricoltura non può esserci cibo, è altresì vero che quest’ultimo esce da un percorso di filiera del quale il prodotto agricolo è una parte, importante ma non esclusiva. La dimostrazione più evidente è l’andamento dei prezzi registrato nell’ultimo anno. Quelli alla produzione sono diminuiti, in alcuni casi addirittura crollati, ma ciò non ha influito su quelli al consumo. “Un tale scenario – precisa Paolo Rovellotti, presidente Coldiretti
Piemonte – ha reso necessaria un’evoluzione del modello di rappresentanza che Coldiretti ha avviato ormai da diversi anni
con il progetto di rigenerazione dell’agricoltura italiana.” Un progetto che ha portato ad ampliare l’orizzonte delle
imprese, anche attraverso strumenti normativi innovativi come la Legge di Orientamento che ha introdotto il concetto di multifunzionalità e ha allargato l’operatività delle imprese agricole dalla produzione alla trasformazione e alla vendita. Per tradurre economicamente tale cambiamento culturale era necessario farsi carico di quei passaggi del percorso che va dal prodotto agricolo alla filiera agroalimentare sino ad oggi gestita da altre categorie. La rappresentanza è stata quindi allargata ai soggetti della cooperazione (di qui la costituzione di UNCI-Coldiretti) e al sistema dei consorzi agrari, fino ai mercati per la vendita diretta dei prodotti agricoli di Campagna Amica. Una scelta che poggia sul progetto operativo messo in campo dalla Coldiretti che è stata chiamata “Filiera agricola tutta italiana” e che, dinanzi alla situazione attuale, è diventata centrale per sconfiggere le due grandi ingiustizie che mettono a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa agricola. La prima è il furto di valore aggiunto, ai danni delle nostre imprese. Se i prezzi all’origine sono bassi la colpa non è solo della crisi internazionale, come qualcuno vorrebbe farci credere, ma anche delle
A TT U A L I TÀ distorsioni all’interno della filiera che si avvantaggiano dello scarso potere contrattuale della parte agricola senza che a beneficiarne siano i consumatori. La seconda anomalia consiste anch’essa in un furto, ma stavolta di identità. Sino a quando non ci sarà una chiara identificazione del prodotto attraverso l’etichettatura obbligatoria dell’origine sarà possibile continuare a utilizzare immagini, loghi, slogan che richiamano il Made in Italy senza che nel prodotto stesso ci sia un grammo di prodotto italiano e senza che le imprese agricole italiane vedano premiato il proprio lavoro. L’obbiettivo del progetto per una Filiera Agricola Tutta Italiana è dunque quello di tagliare le intermediazioni ed arrivare ad offrire attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmer’s market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari a Km Ø al cento per cento italiani, firmati dagli agricoltori ed al giusto prezzo. L’effetto della riduzione dei passaggi e delle intermediazioni con un rapporto più diretto tra agricoltori e consumatori garantirà maggiore efficienza. In questo modo sarà possibile assicurare acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica. Solo 17 centesimi su un euro speso dai consumatori, rimangono nelle tasche degli agricoltori. Alcuni anni fa erano 25. Se non si introducono
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elementi radicali che invertano le ragioni di scambio, ci sono tutte le premesse perché questo “valore” scenda ulteriormente. Qui non c’entra né la crisi mondiale, né altro: si tratta
semplicemente di una prolungata rapina. “Si è creato, in sostanza, – ricorda il presidente Marini – uno spazio di intervento sul mercato che può e deve essere occupato
27 direttamente da noi, anche perché siamo noi e nessun altro che possediamo il più ricco patrimonio agricolo – alimentare, riconosciuto e distintivo, che esiste sulla faccia della Terra”. Vi sono poi alcune questioni che Coldiretti evidenzia a quanti si apprestano alla battaglia politica invitando i vari schieramenti a tenere conto che vi sono nodi da sciogliere le cui scelte sono inderogabili. Innanzi tutto la rintracciabilità dei prodotti per far conoscere ai consumatori l’origine di quanto va a finire nel loro piatto anche quando il cibo viene confezionato e lavorato dalle industrie alimentari. Inoltre, in stretta connessione con l’origine dei prodotti, vi è la valorizzazione degli stessi quale autentica espressione del territorio. Teniamo in considerazione che il PIL generato dalla sola agricoltura piemontese coinvolge 68 mila occupati di cui 17 mila dipendenti su un totale di quasi 75 mila aziende agricole censite dalla Regione. Sono inoltre allevati sul territorio piemontese 861 mila capi bovini, 1.260.000 capi suini, 12 milioni di avicunicoli, 106 mila ovini e 46 mila caprini. Vi sono inoltre 118 mila ettari di superficie coltivata a riso, 332 mila a cereali, 115 mila a prati permanenti. E poi ancora 21 mila ettari coltivati a frutteto altamente specializzato, 45 mila a vite, 12 mila a nocciole, 6 mila a castagne e quasi 2 mila a vivaio e coltivazioni floricole. È (segue a pagina 28)
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(continua da pagina 27)
dunque del tutto evidente che l’agricoltura piemontese oltre a generare occupazione e lavoro, agisce su un territorio ampio, contribuendo alla salvaguardia dello stesso ed alla tutela dell’ambiente naturale. Coldiretti ambisce dunque a valorizzare ed esaltare tipicità e tradizionalità proprie di un territorio che con il vecchio modello di agricoltura industriale non ha più nulla da spartire, evitando che, con la globalizzazione, si portino a scomparire le imprese agricole. Anche il no agli organismi geneticamente modificati, che un po’ tutte le forze politiche vanno sostenendo, rappresenta per Coldiretti una scelta economica ed il punto di partenza per tutelare le specificità del territorio e la qualità dei prodotti, anche per evitare che nell’economia agricola globalizzata tutti gli alimenti siano uguali ed omologati. Chi sarà chiamato a governare il Piemonte dovrà preoccuparsi
di ridurre i troppi passaggi commerciali. In questo modo sarà possibile contenere i prezzi al consumo ed inoltre contribuire a salvaguardare l’ambiente diminuendo i mezzi di trasporto che transitano giornalmente sulle
nostre strade e con essi il tasso di inquinamento. La logistica è uno dei principali punti per un’agricoltura che mira alla qualità. Occorre infine non dimenticare che le risorse agro-ambientali
che il nostro territorio offre, diventano sempre di più un patrimonio di tutta la società. La salvaguardia dell’ambiente e degli spazi rurali, insieme al rispetto di chi giornalmente se ne occupa, rappresentano
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obiettivi a cui la nostra società deve inevitabilmente tendere, trovando in essi la forza per un rilancio sociale ed economico. Secondo Coldiretti risulta indispensabile tornare a valorizzare la risorsa acqua. Essa rappresenta una fonte non indifferente sia per l’irrigazione che per la produzione di energia pulita. La realizzazione
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di serbatoi artificiali in quota rappresenta un investimento per la nostra Regione purchè questi siano compatibili con l’ambiente e venga riconosciuta alle zone montane il valore di tale risorsa. Coldiretti chiede che la nuova Amministrazione Regionale accompagni la progettualità della Filiera Agricola Tutta Italiana ove si instauri un
rapporto fiduciario e di trasparenza con i produttori e i consumatori. Questa progettualità inoltre potrebbe costituire un valido tassello in risposta alla disoccupazione ed alle necessità di molte piccole e medie imprese industriali che possano riconvertirsi sull’agroindustriale. Di qui la necessità di un P.S.R.
29 (Piano di Sviluppo Rurale) di più facile attuazione, veloce nelle risposte alle imprese, innovativo rispetto ai processi di trasformazione. Al PSR è collegata la necessità di un organismo pagatore più snello e meno farraginoso nella gestione dei fondi europei. Infine, ma non per questo meno importante, è necessario ricordare che buona parte della manodopera utilizzata dalle imprese agricole piemontesi è extracomunitaria o comunque straniera. Il carico burocratico, i tempi necessari per ottenere le dovute autorizzazioni creano una situazione di gravi difficoltà alle imprese agricole. In questo caso la Regione può essere parte attiva per la semplificazione delle procedure. La Coldiretti, qualunque sia il responso delle urne, si dichiara sin da adesso disponibile ad un’interazione con le istituzioni per partecipare alla futura progettualità del governo subalpino. m
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Aderisce ad UNCI Coldiretti anche la coop. Il Casolare
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a cooperativa sociale agricola Il Casolare, è un grande progetto cuneese che tenta di coniugare le logiche di un’impresa con l’impegno sociale teso all’offrire opportunità di lavoro ai soggetti più deboli. Nata nel 1981 dalla collaborazione di un gruppo di amici, la cooperativa offre, attraverso il lavoro agricolo, uno strumento terapeutico, riabilitativo e di reinserimento sociale e lavorativo per persone in difficoltà. La cooperativa vanta 25 ettari coltivati di cui oltre 6 a frutteto e il resto a cereali e foraggio, 200 capi bovini da carne e da latte allevati ed un caseificio aziendale che trasforma mediamente 10-15 q. di latte al giorno per la produzione di formaggi freschi e media stagionatura. Parte della
cooperativa anche il punto vendita in centro Piasco dove si possono trovare tutti i prodotti della cooperativa dalla frutta agli ortaggi ai formaggi e al latte fresco fornito dal distributore automatico, un altro distributore è stato collocato nel mercato di Campagna Amica presso l’ala della Pace sempre a Piasco, uno lo si trova invece a Borgo San Dalmazzo e altri sono in progetto. Sono inoltre numerosi i Comuni con i quali la cooperativa il Casolare collabora
per la manutenzione delle aree verdi, attività svolta anche verso i privati ed i condomini e oltre 20 i volontari che collaborano attivamente al progetto. Un grande progetto che riesce a dare lavoro ad oltre venti persone, di cui oltre il 50% rientra nelle categorie dei soggetti svantaggiati (portatori di handicap, ex tossicodipendenti, ex alcolisti ed ex detenuti). A ulteriore conferma del proprio DNA la cooperativa vive e si sviluppa con le sue forze facendo bilancio con la vendita dei propri prodotti tentando di sviluppare il più possibile un rapporto diretto con il consumatore finalizzato soprattutto a non disperdere importanti margini di guadagno preziosi per la realizzazione degli scopi sociali e per dare ai cittadini
la possibilità di acquistare dei prodotti “equo solidali” ad un prezzo molto vantaggioso. A conferma di questo, il Casolare è stata una delle prime cooperative a credere nella progettualità di UNCI Coldiretti per lo sviluppo di una filiera agricola tutta italiana e all’interno di UNCI dialoga e collabora con altre importanti realtà cooperative come la coop. Valle Cosina, la Coop. Albifrutta di Costigliole Saluzzo e con la realtà dell’Associazione Papa Giovanni. m
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Fiori e frutti protagonisti a Lagnasco: dal 16 al 18 aprile a l’8 edizione di Fruttinfiore
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orna a Lagnasco dal 16 al 18 aprile Fruttinfiore, la nota manifestazione che per tre giorni vedrà protagonista la migliore produzione frutticola locale, celebrando la frutta quando la frutta… è in fiore! Giunta quest’anno alla sua VIII edizione, Fruttinfiore accompagnerà i visitatori in una full-immersion nel mondo della frutta facendo scoprire e valorizzando il lavoro di un intero territorio ed avvicinando produttori e consumatori. Ricchissimo come sempre, anche per l’edizione 2010 il calendario di Fruttinfiore non deluderà nessuno: torneranno infatti gli appuntamenti con lo STAO, Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura, con i mercatini ricchi di prelibatezze ed i laboratori e tante attività didattiche per i più piccoli. E poi ancora arte e convegni, bancarelle ricche di curiosità, fuochi d’artificio, tanti ospiti e, per tutti gli appassionati di fitwalking, la II edizione della “Camminata tra i frutteti in fiore” . L’inaugurazione ufficiale dell’ottava edizione di Fruttinfiore avverrà venerdì 16 aprile alle ore 16.30 presso il piazzale Asprofrut, a Lagnasco.
Tre giornate davvero intense, dunque, che porteranno i visitatori a conoscere ed amare il mondo della frutta, nella
splendida cornice di un territorio ricoperto di fiori e frutti. Gli organizzatori di Fruttinfiore ricordano inoltre che è possibile
avere ulteriori informazioni contattando il sito ufficiale della manifestazione www.fruttinfiore.it m
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A Cuneo la Mostra Zootecnica di Quaresima
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n appuntamento da non perdere per gli appassionati di carne: la 60esima Mostra Regionale
Zootecnica di Quaresima che si svolgerà a Cuneo dal 20 al 22 marzo presso l’area fieristica Miac in frazione Ronchi. Una mostra
di bovini che, però, riserva molte sorprese anche ai buongustai. Il programma della Mostra sarà anche quest’anno molto ricco. Si partirà sabato 20 marzo alle ore 11 con l’inaugurazione ufficiale della manifestazione a cui seguiranno una serie di eventi ed attività che sapranno certo coinvolgere tutti i visitatori. Dall’esposizione di macchinari agricoli vecchie e nuovi alla XII fiera Cavalli a Cuneo, fino alla cena serale con la carne piemontese protagonista a tavola (è gradita prenotazione tel 0171.434018). Domenica 21 si inizierà la giornata con la sfilata delle carrozze e la rassegna degli stalloni, mentre nel pomeriggio i cavalli continueranno ad essere protagonisti in diversi
spettacoli equestri. Sempre domenica le buone forchette potranno godersi la carne bovina piemontese abbinata ai carciofi di Niscemi nel corso della Festa della carne di qualità. Lunedì 22 sarà poi il momento dell’esposizione dei bovini da macello e, a partire dalle ore 10, la premiazione dei migliori capi iscritti alla mostra. m
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Gal Langhe Roero Leader: continua la raccolta delle proposte progettuali
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l GAL Langhe Roero Leader ha avviato le attività che lo vedranno impegnato in molteplici settori dell’economia locale, dalle filiere agroalimentari e artigianali allo sviluppo dei servizi culturali e sociali, dalla tutela e riqualificazione del patrimonio rurale al turismo, passando per il sostegno alla creazione e allo sviluppo della microimpresa. Attualmente il GAL sta lavorando a cinque studi dal taglio molto operativo, funzionali alla redazione dei futuri Bandi di finanziamento, sulle seguenti tematiche: recupero dell’architettura rurale, con l’integrazione, per i
nuovi territori entrati nel GAL, della Guida già realizzata nel Leader Plus; solo i Comuni che recepiranno la Guida nel Regolamento Edilizio, e i cittadini residenti, potranno partecipare ai Bandi; patrimonio naturale, con un Manuale che gli individui gli elementi di
tipicità e di valore paesaggistico di Langhe e Roero, al fine di determinarne gli aspetti da salvaguardare e valorizzare; avvio di un servizio di sportello per lo sviluppo e la creazione di impresa sul territorio del GAL; servizi innovativi alla persona, per individuare i fabbisogni di servizi che favoriscano l’insediamento di nuovi residenti e il mantenimento dei già residenti attraverso il miglioramento della qualità della vita; servizi turistici e di commercializzazione dell’offerta, per definire le linee di sviluppo turistico per la valorizzazione integrata del patrimonio rurale, naturalistico
e culturale in ottica di filiera turistica. I primi Bandi, la cui pubblicazione è prevista entro giugno, riguarderanno i temi filiere produttive (agricoltura, artigianato, commercio) e turismo, sui quali coloro che a vario titolo sono interessati a partecipare (imprenditori agricoli e non, microimprese, artigiani, consorzi turistici…), possono presentare le proposte progettuali (al GAL per le filiere, all’ATL Langhe Roero per il turismo) compilando le schede scaricabili all’indirizzo www.langheroeroleader.it, dove sono reperibili informazioni più precise sul PSL del GAL. m
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Centrale a biomasse a Canale: Coldiretti Cuneo fortemente contraria
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ontinua il dibattito sulla possibile realizzazione di una centrale a biomasse nel territorio di Canale: di settimana in settimana si susseguono incontri e discussioni per conoscere e capire le conseguenze che tale progetto avrebbe sul territorio provinciale. “Fin dal 20 gennaio Coldiretti Cuneo si è dichiarata fortemente contraria all’edificazione della centrale a biomasse, sollevando dubbi sulla validità effettiva di un progetto di tale entità. – spiega Cesare Gilli, segretario zona Coldiretti Alba e Cortemilia – L’alimentazione di una centrale di così grande
portata prevederebbe infatti, per la propria alimentazione, un quantitativo di legname eccessivo. In larga misura, inoltre, il materiale per l’alimentazione della centrale dovrebbe essere importato dall’estero, non apportando dunque alcun beneficio economico alla comunità locale”.
“Per non parlare poi – continua Gilli – dell’impatto ambientale che la centrale avrebbe: un progetto simile contrasta nettamente con l’ambiente circostante. Mi domando come si possa parlare di valorizzazione del territorio, di produzioni di eccellenza e di candidatura Unesco di fronte ad un progetto di questo tipo. Il territorio di Canale e di Langhe e Roero più in generale, è impegnato ormai da molti anni in un lavoro di recupero e tutela delle proprie aree naturali: paesaggi sapientemente disegnati e protetti dalla mano dell’uomo hanno fatto la fortuna di molte località che sono rinate e oggi
vivono grazie ad un’agricoltura di eccellenza e di un turismo enogastromico invidiatoci in tutto il mondo. La costruzione di una centrale a biomasse di simili dimensione cancellerebbe tutto questo lavoro di valorizzazione del territorio e danneggerebbe irrimediabilmente Canale ed i suoi splendidi paesaggi”. Coldiretti Cuneo dunque, pur sostenendo lo sviluppo delle energie rinnovabili nella provincia cuneese, rimarca come questo debba essere perseguito attraverso progettualità condivise, meno impattanti per il territorio e realmente in grado di rivitalizzare l’economia locale. m
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Conoscere il vino: in aumento i giovani sommelier
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’aumento stimato pari al 15% dei giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che frequentano corsi da sommelier significa che investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire dalle giovani generazioni può contribuire a fermare gli abusi che negli adolescenti. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare Relazione al Parlamento che il Ministero della Salute ha trasmesso il 14 gennaio scorso ai presidenti di Camera e Senato sugli interventi realizzati da ministero e Regioni in attuazione della ‘Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati’. Una realtà che conferma l’efficacia della formazione poiché tra molti giovani si sta anche affermando
un consumo responsabile di vino che è divenuto l’espressione di uno stile di vita “lento” attento
all’equilibrio psico-fisico che aiuta a “stare bene con se stessi”. E il fatto che si stima che una
percentuale crescente degli oltre 10mila sommelier italiani sono giovani, dimostra che cresce tra le nuove generazioni la cultura della degustazione consapevole del vino, da contrapporre al consumo sregolato di alcol. Occorre investire nella prevenzione promuovendo la conoscenza del vino a partire dalle giovani generazioni per fermare gli abusi che negli adolescenti sono spesso provocati dal consumo di bevande alcoliche mascherate da bibite alla frutta. Un impegno per in linea con il progetto comunitario “wine in moderation”, vino con moderazione, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura del buon bere senza esagerazioni. m
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Un corso per la vendita e l’utilizzo dei funghi freschi
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l DPR 378/95 prevede che i raccoglitori di funghi che intendono vendere funghi freschi siano soggetti ad autorizzazione comunale, che viene rilasciata esclusivamente a coloro che hanno frequentato un corso specifico volto alla identificazione delle specie fungine. Il corso è tenuto da parte delle ASL. Al superamento dell’esame si ottiene una autorizzazione comunale alla vendita. In mancanza dell’autorizzaizone le autorità competenti possono elevare sanzioni amministrative. A tal proposito l’ASL CN 1 comprendente il territorio di Saluzzo, Savigliano, Fossano, Cuneo, Mondovi e Ceva sta predisponendo un corso
sull’identificazione delle specie fungine che inizierà in primavera a Fossano. Il
corso prevede una serie di lezioni di micologia con esame finale e rilascio di
un attestato di idoneità al riconoscimento delle specie fungine. L’attestato oltre a permettere la vendita di funghi freschi, previa domanda di autorizzazione in Comune, consente anche di utilizzarli nei laboratori di trasformazione dei prodotti ortofrutticoli e nella ristorazione agrituristica. Coloro che fossero interessati possono presentare la domanda d’iscrizione in carta semplice inviandola al seguente indirizzo: Dipartimento di Prevenzione – Servizio igiene alimenti e nutrizione – Corso Francia, 10 – 12100 Cuneo. I nostri uffici sono disponibili per fornire ulteriori informazioni sull’argomento. m
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Acquisti di gruppo: un modo intelligente per fare la spesa
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ono aumentati del 30% i gruppi di acquisto formati da condomini, amici, parenti o gruppi di consumatori che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni vantaggiose ma soprattutto per garantirsi la qualità degli acquisti. In realtà, accanto a queste realtà presenti su tutto il territorio nazionale, che dispongono di una vera e propria struttura organizzativa, si contano decine di migliaia di iniziative spontanee sulla base di semplici accordi verbali. Si tratta di una tendenza che, soprattutto nelle città, sta contagiando gli italiani che intendono così garantirsi un volume di acquisto sufficiente ad ottimizzare i costi di trasporto e ad accedere a piu’ vantaggiosi
canali distributivi: dai mercati all’ingrosso a quelli degli agricoltori di campagna amica, fino direttamente nelle aziende. I mercati generali all’ingrosso,
che in determinate occasioni della settimana sono aperti al pubblico, vendono i prodotti in cassette che vengono poi divise tra i partecipanti al gruppo.
“Un crescente numero di gruppi di acquisto nasce in realtà con l’obiettivo di approvvigionarsi direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica o nelle imprese agricole in campagna, fuori dalle città, per assicurarsi – sottolinea Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – l’origine, la genuinità dei prodotti che si portano in tavola”. Le modalità di acquisto in questo caso variano notevolmente e vanno dalla consegna a domicilio “all’adozione” in gruppo di interi animali fino alla raccolta personale del prodotto in campagna sull’albero o negli orti. Anche gli accordi del gruppo di acquisto con l’azienda sono differenti e possono prevedere la consegna settimanale del prodotto (ad esempio una
A TT U A L I TÀ cassetta di frutta e verdura di stagione) oppure la formulazione di specifici ordini per telefono o attraverso internet ma anche tramite abbonamento con l’offerta di prodotti a scadenze fisse e pagamento anticipato. Le modalità maggiormente diffuse sono la distribuzione di cassette di ortofrutta a cadenza settimanale o bisettimanale e la vendita di pacchi di carne: piccoli servizi molto apprezzarti in particolar modo da quei consumatori che non hanno la possibilità di spostarsi o fare personalmente la spesa, come ad esempio le persone anziane. Il funzionamento del gruppo d’acquisto è molto semplice, di solito i partecipanti al gruppo definiscono una lista di prodotti che vogliono acquistare e stabiliscono una cifra base uguale per tutti. Successivamente, in base a questa lista le diverse “famiglie” compilano un ordine di gruppo che viene trasmesso al produttore e al momento della consegna dei prodotti che di solito vengono recapitati ad
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un unico membro del gruppo che poi provvederà a smistarli si effettua il pagamento. “La vendita diretta è una opportunità per il Paese con un aumento della concorrenza che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così garantirsi acquisti sicuri e di qualità al giusto prezzo – ha rilevato il presidente della Coldiretti Sergio Marini, nel sottolineare che – è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell’inganno del falso Made in Italy”. Si tratta di un tassello importante del nostro progetto Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana per che con coinvolgimento dei mercati di Campagna Amica, Consorzi Agrari, cooperative, agriturismi e imprese, punta a far arrivare sul mercato prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli imprenditori agricoli. m
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I GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE (GAS) IN ITALIA PER REGIONE (2009)
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Impollinazione, frutticoltura e apicoltura: un trinomio virtuoso
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’impollinazione è un fenomeno complesso che discende da una serie di variabili agro-ambientali che non si possono ignorare per una frutticoltura moderna e sostenibile. Come dimostrato da numerose ricerche, una buona impollinazione dei fruttiferi garantisce una buona pezzatura dei singoli frutti e una migliore qualità complessiva degli stessi. Per le piante entomogame, la variabile agro-ambientale più importante è la presenza di insetti impollinatori in numero consistente, per garantire un’impollinazione adeguata. Tra gli insetti impollinatori che più facilmente si possono trovare in agricoltura abbiamo sicuramente le api che possono essere trasferite nei frutteti durante il periodo di fioritura per creare un trinomio virtuoso: impollinazione, frutticoltura e apicoltura. E’ quindi alla sigla un accordo quadro tra le OP frutticole, Coldiretti ed Aspromiele per cercare di migliorare il servizio di impollinazione offerto dagli apicoltori alle aziende frutticole. Da questa collaborazione scaturisce anche l’impegno delle OP frutticole a offrire
alle aziende associate nel quadro dei piani operativi un cofinanziamento del costo di impollinazione visto il ruolo determinante che le api possono avere nel miglioramento qualitativo delle produzioni. L’accordo prevede, un intervento anche di tipo finanziario, in grado di coprire una parte del costo totale del servizio di impollinazione che in base ai prezzi di mercato si assesta sui 35-40 euro/alveare. Questo tipo di intervento è un chiaro segnale di quanto il servizio di impollinazione sia importante per la frutticoltura di qualità. In occasione della rassegna “Fruttinfiore” di Lagnasco (CN), il 16, 17 e 18 aprile 2010, sarà presentato il progetto interfiliera da parte delle associazioni di categoria interessate. Un progetto importante che dimostra il forte interesse degli operatori coinvolti di lavorare sempre più in favore di un modello di agricoltura che basa il suo rapporto con il mercato su tre punti: qualità, salubrità e sostenibilità ambientali delle produzioni frutticole cuneesi. m
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Settore suinicolo: il 2009 un anno difficile
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econdo le prime stime elaborate dall’Osservatorio Mercati di Coldiretti Piemonte e delle proiezioni dei dati forniti dagli istituti di controllo IPQ ed Ineq, lo scorso anno i suini destinati al circuito Dop sarebbero calati del 5,7% rispetto al 2008, per un totale di circa 8.600.000 capi. Il numero dei suini macellati nel 2009 è, infatti, pari a circa 13.577.000 capi, in flessione dello 0,3% rispetto al 2008 e di questi, i capi macellati in Italia, ma provenienti dall’estero sono 647.000, in aumento del 10,4% rispetto all’anno precedente. Il 2009 si è dunque chiuso con un aumento delle importazioni dei capi suini pari al 14,9% corrispondente a circa 37.055 tonnellate di capi importati.
Al contrario, le importazioni di carni suine sono calate dell’1,2% rispetto al 2008 per complessive 867.557 tonnellate, corrispondenti ad un valore di 1.641 milioni di euro (–6,1% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda invece le esportazioni, secondo le prime stime, il trend dovrebbe essere in calo: le esportazioni di carne suina sono di circa 258.379
tonnellate (peso equivalente carne fresca), un dato in flessione del 9,9% rispetto al 2008. In diminuzione anche il valore delle esportazioni italiane: in base ad una proiezione dei dati Istat il volume delle vendite é stato di circa 960.497.000 euro, in flessione del 4,6% rispetto al 2008. Sul fronte dei prezzi, nel 2009 le quotazioni dei suini sono state decisamente inferiori a quelle del 2008: sul mercato di Modena i suini leggeri da 90-115 kg p.v. hanno registrato una media di 1,344 euro/kg più bassa del 5,4% rispetto all’anno precedente e sui mercati di Modena, Mantova e Milano i suini pesanti da 156/176 kg hanno registrato un prezzo medio pari a 1,220 euro/kg (–7,5% rispetto al 2008). Fanno
eccezione le quotazioni dei suinetti che, sempre sulle piazze di Modena, Mantova e Milano, hanno fatto registrare una media di 2,903 euro/kg, in aumento del 13,6% rispetto al 2008. Per quanto riguarda i prezzi delle materie prime per mangimi, sul mercato di Milano il prezzo medio del mais é calato del 31% rispetto al 2008, il prezzo medio dell’orzo del 33,8% e quello della crusca di frumento tenero del 33,4%. Sostanzialmente stabili i prezzi della farina di soia (+0,3% rispetto al 2008). Complessivamente, nel 2009 il costo di una razione standard per suini é calato del 24,3% e tale diminuzione delle materie prime ha permesso al settore suinicolo di “reggere” meglio sul mercato nonostante il ribasso dei prezzi dei capi. m
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Cereali: Coldiretti e Cap Nord Ovest siglano intesa di filiera
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l settore cerealicolo continua ad attraversare un periodo economico particolarmente delicato con quotazioni del prodotto ancora basse e costi di produzioni sempre più ingenti. Per far fronte a questa situazione, Coldiretti ed il Cap Nord Ovest hanno siglato nelle scorse settimane l’intesa di filiera, al fine di concretizzare i contratti accordati con industrie presenti sul territorio provinciale e piemontese. I contratti di fornitura sono stati siglati con le aziende Barilla, Sacchetto, Bologna, Sedamyl e Stenca. Coldiretti, attraverso l’Agenzia 4A, fornirà alle imprese cerealicole aderenti l’assistenza tecnica necessaria mentre il Cap Nord Ovest seguirà la parte logistica e commerciale. m
CONTRATTO FORNITURA A BARILLA Varietà frumento: Graindor Caratteristiche fisiche generali: Umidità 14,5% max., Peso specifico 76 kgs/Hl minimo, Grani spezzati 1,5% max, Grani germinati 1,0% max, Impurezze diverse 0,5% max. Parametri chimici – Micotossine: Aflatossina B1 2 ppb massimo, Aflatossine B1+B2+G1+G2 4 ppb massimo, Zearalenone 100 ppb massimo, Vomitossina 1.250 ppb massimo. Parametri tecnologici: • PREZZO A – Indice di Hagberg(4) (sec) 240 minimo, W (10-4 joules) 280/300, P/L 0,40 – 0,80, Proteine (priorità) 14,50 minimo, Assorbimento (priorità) 58/60%. • PREZZO B – Indice di Hagberg (4) (sec) 240 minimo, W (10-4 joules) 300/330, P/L 0, 40 – 0,70, Proteine (priorità) 15,50 minimo, Assorbimento (priorità) 60%. PREZZO: Il prezzo sarà determinato dal listino di Milano media min/max della voce grani di forza. La media di tutti i listini del mese di ritiro. Franco partenza magazzino Provincia di Cuneo. Il prezzo B sarà determinato dal listino di Milano media min/ max della voce grani di forza. La media di tutti i listini del mese di ritiro + PREMIO. Franco partenza magazzino Provincia di Cuneo.
CONTRATTO FORNITURA A SACCHETTO Varietà frumento: Exelcior, Isidor, Premio, Soisson Caratteristiche fisiche generali: • umidità 14 % max, • P.S. 76/78 Kg/hl, • impurità 1% max, • indice di Hagberg 220 min, • W 150 min, P/L 06/1,00, • glutine 8,50% al glutamatic. PREZZO: Sarà determinato dalla media del mese di ritiro del listino Borsa Merci di Torino alla voce massima del panificabile P. s. 76/78 Kg + Premio per la qualità Filiera ad ogni punto o frazione di punto di glutine in più del 8,50% indicato sul contratto vale un PREMIO.
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CONTRATTO FORNITURA A BOLOGNA Varietà frumento: Bologna PREZZO: Sarà determinato, in base alle caratteristiche molitorie di ogni singolo magazzino dove il prodotto verrà stoccato, assumendo a riferimento la media delle quotazioni massime del listino della Borsa di BOLOGNA rilevate nel periodo dal 1 luglio al 5 agosto 2010 e rapportando il prezzo ai seguenti parametri: Caratteristiche fisiche generali: • impurità 1% e umidità 13,5%; • per valori di W da 150 a 200 e peso specifico minimo di 76 Kg/hl: prezzo del grano panificabile + PREMIO; • per valori di W da 201 a 300 e peso specifico minimo di 78 Kg/hl: prezzo del grano panificabile superiore; • per valori di W oltre 301 e peso specifico minimo di 79 Kg/ hl: prezzo del grano di forza.
CONTRATTO FORNITURA A SEDAMYL Varietà frumento: Antille, Azzorre, Copernico, Generale, PR22R58 Caratteristiche fisiche generali: • umidità 15 % max, • P.S. 75 Kg/hl min, • proteine 11% min, • indice di Hagberg 220 min, Impurità 2% max. PREZZO: Sarà determinato dalla media aritmetica di tutte le quotazioni della voce “Frumento panificabile”, accertate alla Borsa di Torino tra l’inizio della campagna 2010/2011 fino al mercato del 05/08/10 compreso + PREMIO.
CONTRATTO FORNITURA A STENCA Varietà frumento: Bolero, Soissons, Bologna ed altre varietà, purché con accertata attitudine panificatoria. Caratteristiche fisiche generali: umidità <14,5%, • impurità <2%, • peso ettolitrico minimo 76 • il prodotto verrà comunque ritirato fino ad una umidità del 15,5% e in tal caso verranno effettuate le diverse compensazioni di legge. PREZZO: Il prezzo sarà determinato dalla media aritmetica delle quotazioni minime e massime del periodo comprendente il mese di luglio 2010 fino alla chiusura della borsa di agosto (Ferragosto) rilevate presso la Borsa Merci di Milano alle voci: • frumento di forza: se il prodotto consegnato avrà valori alveografici: W>280, PL<0,70 e peso etto-lirico>80. • panificabile superiore: se il prodotto consegnato avrà valori alveografici W>200, PL<0,70. • panificabile: se il prodotto consegnato avrà valori alveografici: W>150 PL<0,6.
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PAC post 2013: se ne discute in Europa
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i é svolta, sotto la presidenza del Ministro per l’Agricoltura spagnolo Elena Espinosa, la riunione del Consiglio Europeo dei Ministri “Agricoltura e Pesca”. Secondo il Ministro, in Unione europea è necessario sviluppare politiche agricole regionali che promuovano e rafforzino la produzione di cibo al fine di garantire un certo livello minimo di approvvigionamento alimentare a livello mondiale, nazionale e regionale. Sempre il ministro Espinosa, nel corso della riunione del Consiglio agricoltura avvenuta a fine febbraio, ha dato avvio al dibattito sul futuro della Pac dopo il 2013 attraverso la predisposizione di un documento/questionario da sottoporre all’esame dei ministri. Tale documento riproduce un’analisi dell’attuale scenario economico. In particolare mette in risalto l’effetto della crisi economica che a livello mondiale ha rafforzato il carattere strategico dell’agricoltura, oltre che al suo valore economico, come componente essenziale della sicurezza alimentare e della stabilità delle popolazioni. Il periodo che inizia nel 2013 si delinea dunque come una sfida per i mercati agricoli europei e pertanto la Presidenza è
dell’avviso che l’Ue debba dotarsi di un modello agricolo con gli strumenti necessari per stabilizzare i mercati e affrontare la volatilità dei prezzi. Inoltre, in prospettiva 2020, sarebbe necessario concentrarsi maggiormente sul valore dalla filiera agricola di approvvigionamento, sulle organizzazioni interprofessionali, e sulla compatibilità tra il settore agricolo e la politica di concorrenza. Altri strumenti potrebbero integrare quelli già in vigore e, allo scopo di proseguire il dibattito, sarebbe importante considerare che i diritti all’aiuto del regime di pagamento unico perderanno il loro riferimento storico e che l’autorizzazione
degli aiuti di Stato nazionali non è una soluzione adeguata per affrontare gravi situazioni di crisi. “A fronte di questo scenario – commenta il ministro Espinosa – è indispensabile esaminare altre opzioni come ad esempio quella relativa all’applicazione dell’assicurazione reddito, oppure la possibilità di attuare accordi contrattuali tra gli operatori e i accordi interprofessionali. L’obiettivo è di realizzare un’analisi completa dei principali problemi che affliggono la Pac del futuro, attraverso una discussione generale sugli strumenti di gestione delle crisi di mercato”. Anche i ministri europei all’agricoltura si sono confrontati
sul futuro della pac, in particolare sulle misure di gestione del mercato dopo il 2013. I ministri hanno accolto con favore l’intervento della presidenza, percependolo come un prezioso contributo per la discussione sul futuro della PAC. In particolar modo condividono l’importanza di trovare il giusto equilibrio tra orientamento al mercato da un lato e sostenibilità delle attività agricole nella UE attraverso un mercato più idoneo e strumenti di gestione delle crisi, dall’altro. Molte delegazioni hanno inoltre sottolineato la necessità di una efficiente rete di sicurezza, in particolare contro la crescente volatilità dei prezzi e di un impegno dell’UE per una graduale eliminazione delle restituzioni alle esportazioni e delle quote latte. Molti ministri hanno appoggiato la proposta della Espinosa di integrare le misure di gestione dell’OCM unica con altri strumenti, come la creazione di una assicurazione del reddito, il rafforzamento degli accordi interprofessionali e la creazione di un fondo per le crisi. Una riflessione finale sulla PAC post-2013 é prevista nel corso della riunione informale dei ministri dell’agricoltura che si terrà dal 30 maggio al primo giugno, a Merida, in Spagna. m
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Pomodori da industria: raggiunto l’accordo sul prezzo
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otizie positive per il comparto orticolo: per la prossima campagna di trasformazione del pomodoro da industria é stata infatti raggiunta l’intesa per definire il contratto quadro tra le Organizzazioni dei produttori del Nord Italia e le industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA. Il prezzo base indicativo di riferimento é stato concordato in 70 euro alla tonnellata franco azienda agricola; inoltre, nell’accordo sottoscritto, vengono confermate tutte le regole valide nella scorsa campagna, integrate con l’impegno delle Organizzazioni professionali per il rigido controllo delle superfici al fine di evitare esuberi produttivi.
Coldiretti evidenzia come la conclusione della trattativa, nonostante la situazione complessiva del mercato e
nonostante la forte riduzione del prezzo di riferimento, delinea comunque un quadro certo, all’interno del quale le
diverse componenti della filiera potranno sviluppare le proprie scelte imprenditoriali. m
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Circonvallazione di Cuneo: Impatto 100, benefici…?
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i ritorna a parlare di “circonvallazione di Cuneo” e il fatto desta preoccupazione sul territorio. L’infrastruttura era stata prevista, progettata e finanziata come completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Fin dal 2000, in fase di predisposizione del nuovo Piano Regolatore Generale, era stato riservato un corridoio per la realizzazione della stessa dalla zona MIAC fino al raccordo con la Est-Ovest, nei pressi della frazione Confreria, transitando esternamente per Madonna dell’Olmo, Roata Rossi, Passatore e Cerialdo. Da sempre i sostenitori della circonvallazione hanno adottato come motivazione la necessità di decongestionare il concentrico dal traffico e alleggerire le strade in entrata in Cuneo. Da una lettura dei progetti in possesso sorgono molti dubbi alla Coldiretti sull’effettivo beneficio in tal senso, ma a preoccupare maggiormente il mondo agricolo è il forte impatto sul territorio. Già nel 2002 la scrivente aveva presentato delle osservazioni puntuali atte ad alleggerire l’impatto del tracciato della circonvallazione sia sul tessuto economico che su quello ambientale della zona. Tali osservazioni si prefiggevano di essere un suggerimento affinché si valutasse un tracciato alternativo
meno impattante, dislocando la strada su un percorso più breve e già soggetto a servitù di elettrodotto. “Questa grande opera, così come prevista dal progetto definitivo
approvato dal CIPE, è fortemente impattante per molti terreni agricoli”; dice il Presidente di Zona Piero Perucca “il percorso taglia trasversalmente ed irregolarmente i fondi agricoli creando notevoli
danni economici ben più elevati del semplice valore di esproprio. Incomprensibile è la progettazione dei cavalcavia e gli svincoli nei pressi di Roata Rossi, il raccordo di Via Roero oppure lo svincolo in corrispondenza dell’uscita a Confreria che inspiegabilmente si espande per una superficie pari a 35.000 mq circa ( quasi 10 giornate piemontesi di terreno). Il Segretario di Zona di Cuneo Secondo Arneodo spiega che questa infrastruttura lascia molte aziende disaccorpate, va ad intersecarsi negativamente con la viabilità ordinaria, la viabilità interpoderale e con il complesso sistema irriguo territoriale tanto da compromettere la possibilità di coltivare alcune aree e costringendo i coltivatori a modificare radicalmente i sistemi di lavorazione. È quindi necessario realizzare, per la maggior estensione possibile, la tratta in galleria adottando il percorso più breve suggerito. Gli uffici tecnici della Coldiretti stanno predisponendo sia delle osservazioni di carattere generale all’opera da presentarsi in conferenza dei servizi prevista per i prossimi mesi e sia osservazioni specifiche in supporto ai singoli imprenditori in base alle loro specifiche esigenze e criticità aziendali. m
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Ancora in calo i prezzi dei prodotti agricoli
Il 2010 sarà un anno senza siccità
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lteriore riduzione per i prezzi dei prodotti agricoli in campagna che scendono del 6,1% con cali record per i vini che perdono il 13,9% , seguiti dagli ortaggi e legumi (–9,1 %) e dai cereali (–3,9%). Questo è quanto emerge da una analisi dell’Osservatorio Regionale dei Prezzi della Coldiretti Piemonte, sulla base dei prezzi alla produzione agricola dell’Ismea a gennaio in occasione della divulgazione dei dati Istat sui prezzi alla produzione. Nello stesso arco di tempo i prodotti vegetali hanno registrato alla produzione agricola una flessione del 9,6% nelle quotazioni mentre per le attività di allevamento la riduzione è stata del 2,2%. “Una situazione che – sottolinea la Coldiretti Cuneo – sta mettendo a rischio il futuro delle aziende agricole e con esso quello delle coltivazioni ed allevamenti Made in Italy senza alcun beneficio per i consumatori che hanno invece dovuto affrontare un aumento medio dei prezzi di vendita dei prodotti alimentari”. m
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a caduta della pioggia e della neve e le previsioni sul prolungamento del maltempo sono il risultato di una tendenza che ha provocato nel 2010 un aumento del 43% delle precipitazioni cumulate in Italia a gennaio. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati della statistica mensile Ucea relativi alla media geografica degli scarti dal clima (1971-2000) della precipitazione cumulata in percentuale. Le precipitazioni in questa fase stagionale, con l’ulteriore avviso di condizioni meteorologiche emesso dal Dipartimento della Protezione Civile, sono importanti per scongiurare il rischio di siccità estiva. La neve ha inoltre un effetto positivo che si prolunga nel tempo poichè si scioglie più lentamente e viene assorbita dal terreno con gradualità e senza dispersioni in modo certamente più positivo. Dal punto di vista agronomico la caduta della neve e’ destinata a portare generalmente sollievo all’agricoltura, secondo l’antico proverbio contadino “sotto la neve pane”. m
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ANABORAPI celebra il 50° anno
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l 9 marzo a Carrù, dalle ore 10, presso la sede di Anaborapi si svolgerà il Meeting Annuale della Razza Piemontese, incontro che quest’anno riveste particolare importanza per l’anniversario della costituzione dell’Associazione, avvenuta cinquant’anni fa ed esattamente il giorno 11 febbraio 1960. Mezzo secolo è sicuramente un notevole traguardo e altrettanto lo sono gli obiettivi raggiunti nella selezione, nel miglioramento genetico e nella promozione della pregiata Razza Bovina Piemontese che da anni ormai vede il proprio Libro Genealogico in continua crescita e che oggi conta 260.000 capi in oltre 4.000 aziende iscritte. Alla celebrazione parteciperanno gli allevatori storici e quelli giovani, le autorità
appuntamento per gli allevatori dove verranno presentati i nuovi tori di fecondazione artificiale Un importante evento, quindi, per festeggiare insieme il progresso selettivo ed i risultati ottenuti grazie all’impegno degli allevatori e dei tecnici che hanno sempre creduto nelle potenzialità di questa grande Razza. Info: 0173.750791. info@anaborapi.it m
e tutti coloro che, con la loro professione, ruotano intorno a questo importante comparto dell’economia piemontese; nell’occasione vi sarà anche la posa della prima pietra del
“Museo della Piemontese” la nuova struttura per la valorizzazione e la promozione della Razza. Inoltre, durante il Meeting, si terrà l’incontro tecnico Porte Aperte, il consueto
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CON.AL.PI.: positivo il bilancio delle attività
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’è soddisfazione all’interno del Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Coniglio del Piemonte, a conclusione dell’intensa attività che ha caratterizzato la stagione invernale. Un bilancio positivo che premia l’impegno profuso in questi ultimi mesi, rilanciando il Consorzio come uno dei maggiori riferimenti nel comparto allevatoriale cunicolo. “Abbiamo ritenuto di concentrare l’attività di questi ultimi mesi su due fronti, quali la promozione e la formazione, proprio su indicazione della nostra base associativa – commenta il presidente CON.AL.PI. Guido Monge – Con il supporto di Coldiretti, per più di un anno e mezzo i nostri sforzi si erano invece maggiormente concentrati, proprio per cercare di rispondere al difficile momento in cui versavano le imprese cunicole, nell’individuare accordi commerciali con la Grande Distribuzione Organizzata utilizzando il marchio CON.AL.PI..”. “E grazie a questo lavoro – sottolinea ancora il presidente – a partire dallo scorso mese di maggio è stato stretto un contratto di fornitura di carne lavorata e porzionata, marchiata CON.AL.PI., con i quattro Auchan del Piemonte. Dal mese di
dicembre la commercializzazione si è estesa alla catena Le Clerc presso il punto vendita di Savigliano.” Oggi l’intero settore sta attraversando un momento positivo di mercato con quotazioni soddisfacenti, ma non bisogna dimenticare come, non più di due anni fa, si era giunti a prezzi nettamente inferiori e con costi di produzione elevati, dovuti in particolare all’aumento dei cereali per l’alimentazione
zootecnica. “A fianco della commercializzazione – prosegue Monge – sempre coadiuvati da Coldiretti, abbiamo quindi programmato una massiccia campagna promozionale proprio per portare a conoscenza dei consumatori i nostri prodotti “Made in Piemonte”.” Negli ultimi due fine settimana del mese di gennaio è stata così definita un’attività promozionale in-store, con la presenza di promoter presso i punti
vendita dei prodotti CON.AL.PI. all’interno dei quattro Auchan Piemontesi. “Oggi la carne di coniglio è ancora poco valorizzata, – precisa Monge – anche perché ancora molto legata ad un concetto di cucina tradizionale. Ma con queste nuove tipologie di prodotto, che vanno dalla rolatina, all’involtino, alla salsiccia e prossimamente anche con l’hamburger, riteniamo che si possano aumentare sensibilmente i consumi.” A fianco di questa iniziativa, sempre nel mese di gennaio, Il consorzio di tutela ha avuto modo di illustrare la filiera cunicola in una puntata speciale
A TT U A L I TÀ di “Obiettivo agricoltura”, in onda su Telecupole. “Visto il riscontro positivo ottenuto, nel mese di marzo avremo l’occasione di raggiungere addirittura la ribalta nazionale, registrando una puntata per “Mela verde” e trasmessa nei primi giorni di aprile. Proseguendo, nel mese di febbraio, è stato dato ampio spazio alla formazione, attraverso l’organizzazione, in collaborazione con I.N.I.P.A. Piemonte, di un modulo formativo di quattro lezioni serali con la partecipazione di oltre una quindicina di allevatori. Durante le prime due serate sono state approfondite tematiche legate all’applicazione della condizionalità, quali il Regolamento 10/R “Direttiva nitrati” e la sicurezza in azienda, così come previsto dal Testo Unico Sicurezza del 2008. La prima lezione è stata tenuta dal dott. Manuele Molinari, tecnico dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo, la secondo dal dott. Roberto Giobergia, responsabile
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provinciale Coldiretti Cuneo paghe e sicurezza aziendale. Relatore delle ultime due lezioni è stato invece il Professor Guido Grilli, docente del
Dipartimento di Patologia Animale, Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria dell’Università degli Studi di Milano e tra i massimi esperti in materia per il settore cunicolo. Gli argomenti affrontati in questo caso sono stati le misure di biosicurezza nell’allevamento e le principali patologie cunicole. “La conferma della buona riuscita dell’attività è emersa sin dai primi dibattiti e scambi d’opinione che si sono susseguiti costantemente nel corso delle lezioni, rendendole dinamiche e interattive – sottolineano Aldo Bottasso e Guido Veglia, componenti del consiglio Conalpi e coordinatori dell’attività
53 corsuale – I commenti positivi, giunti da più parti, ci incoraggiano a continuare anche in futuro l’organizzazione di simili moduli formativi, sempre più mirati alle esigenze del settore e strettamente connessi alla nostra realtà produttiva locale.” “Tutte queste nostre iniziative, – conclude Guido Monge – sono una testimonianza del percorso avviato dal Consorzio di Tutela e Valorizzazione del Coniglio del Piemonte, che mira ad una valorizzazione dell’intera filiera. Siamo ampiamente soddisfatti per il lavoro ed il rinnovato entusiasmo ci ha infuso nuove energie. Siamo però consapevoli che occorre, in prospettiva futura, proprio per portare avanti gli interessi di tutti quanti gli addetti ai lavori, essere sempre più coesi e collaborativi. Come consorzio siamo disponibili a valutare e sostenere tutte le nuove proposte che ci perverranno e ad accogliere tutti coloro che vorranno in prima persona essere attivi nel concretizzarle.” m
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VITIVINICOLO
La vendita del vino all’estero tra rose e spine
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endere vino all’estero è un impegno, prima ancora che un obiettivo a cui è necessario tendere se si vuole garantire reddito alle imprese vitivinicole.” – Commenta Cesare Gilli, segretario zona Coldiretti Alba e Cortemilia. Queste devono sempre più fare i conti con la concorrenza, con il potere d’acquisto ridotto delle famiglie e con il timore per l’etilometro, talvolta eccessivo, dovuto alla non completa conoscenza dei limiti e della loro reale misura*. A parte i problemi con il tasso alcolico, le aziende si trovano a combattere una guerra contro un altro tasso, ancora più spinoso, quello doganale. I dazi e le accise applicate in alcuni Paesi Europei ed Extra Europei sono una vera e propria azione di embargo che condiziona fortemente le attività di import-export del vino. Dove non esiste ancora una cultura enoica la cosa è meno scandalosa, ma quando a mettere i bastoni tra le ruote è un Paese della Comunità’Europea, tramite l’imposizione di accise che salgono a 5 o più euro / litro, oppure con l’applicazione di restrizioni formali all’ingresso nel proprio mercato, il tutto non trova giustificazione e va contro i principi di reciprocità tra i Paesi dell’Unione.
“In questi giorni Coldiretti – spiega Fabrizio Rapallino, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Cuneo – ha avuto occasione di occuparsi di vendite all’estero per alterne vicende, alcune positive, altre negative. Di positivo c’ è che sono molti gli estimatori del nostro vino, anche nel lontano Oriente, come ha ribadito recentemente una ricerca di mercato presentato dalla Camera di Commercio di Cuneo.” “Sentiamo l’esigenza di fornire alle aziende del vino gli strumenti necessari per aumentarne la competitività e per promuovere il Made in Italy e il Made in Piemonte nel mondo”, con queste parole il Presidente Coldiretti Cuneo Marcello Gatto, in veste di vice presidente della CCIAA di Cuneo, apriva l’incontro. Gli interventi delle Camere Estere hanno poi saputo mettere in risalto le opportunità di intessere rapporti con l’Asia e altri Stati come il Sud Africa. I funzionari della rete camerale operativa nelle aree interessate hanno illustrato le caratteristiche del bacino di consumo di competenza e fornito consigli pratici relativi alle fasi del trasporto, dello sdoganamento, della etichettatura e della distribuzione del prodotto. Si rileva che in molti paesi asiatici
VITIVINICOLO i dazi, le imposte e i costi dovuti ai vari passaggi fanno comunque lievitare i prezzi, che incidono poi negativamente sugli acquisti. Non mancano tuttavia casi in cui vi siano situazioni quasi di “duty free”, come per Hong Kong. Negli stessi giorni Coldiretti ha avuto necessità di interpellare l’Agenzia Centrale delle Dogane perché in Spagna si sta impedendo ai “piccoli produttori” di inviare vino secondo le deroghe stabilite dalle direttive in ordine all’obbligo di licenza di deposito fiscale e di compilazione del DAA (Documento Amministrativo Accise) . Ben inteso, non si tratta di nessuna agevolazione economica, bensì di mere formalità. Coldiretti Cuneo ha quindi evidenziato l’assurdità che un Paese UE come la Spagna – che tra l’altro è uno dei principali produttori ed esportatori – possa applicare disposizioni nazionali restrittive, in evidente contrasto con i principi di libera circolazione delle merci La risposta delle Dogane è stata
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55 depositario fiscale (una sorta di triangolazione) o di nomina di rappresentante fiscale che adempia agli obblighi d’ accisa per conto dello speditore. Tutta l’intricata matassa, è oggetto di attenzione di Coldiretti, che sta approfondendo a Roma e a Bruxelles al fine di sollecitare i chiarimenti e ottenere l’armonizzazione della agevolazione per i piccoli produttori in ambito UE, insieme ad una revisione della pesante burocrazia che ostacola le vendite intracomunitarie.
che la penisola Iberica non riconosce lo status di piccolo produttore ( meno di 1000 hl/ anno), pertanto chi intende inviare vino in quel mercato deve dotarsi di codice d’accisa ed emettere il DAA . Già in passato la Spagna ed altri Paesi UE avevano creato qualche problema, poi risoltosi con il chiarimento che i Paesi Membri potevano sì non riconoscere la
suddetta condizione, ma solo al loro interno, vale a dire in modo attivo sui propri produttori, senza possibilità di impedire, tuttavia, che i “piccoli produttori” di altri Stati immettano sul loro territorio vino, impiegando il semplice documento vitivinicolo, in ossequio alla suddetta deroga. Ora la restrizione torna in auge, e quel che è peggio, non si ammette l’appoggio su altro
* Chi ha provato a consumare vino al pasto e poi ha misurato con quegli apparecchi (costano anche meno di 30 euro) che rilevano il tasso alcolico con il “fai da te” si sono resi conto che è possibile far convivere patente e calice, sempre restando nello stile del consumo quotidiano moderato e ragionato e non dell’abuso, che non intendiamo nemmeno considerare. m
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Rinnovo cariche al Consorzio del Barolo Barbaresco Langhe e Roero
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stata fissata a lunedì 29 marzo l’assemblea elettiva per il Consorzio albese. I soci saranno chiamati a esercitare il diritto di voto per nominare il Consiglio d’Amministrazione ed il Presidente che guideranno il Consorzio per il prossimo triennio. Secondo lo statuto consortile, il numero di voti per socio è proporzionale alla sua produzione (uva o vino prodotto o imbottigliato), che dovrà preventivamente indicare compilando e restituendo al Consorzio lo specifico modulo ricevuto da alcuni giorni. È necessario ricordare come nel
contesto vitivinicolo ai consorzi di tutela vengono riconosciuti ruoli di peso rilevante, confermati e rafforzati dalla proposta di modifica della Legge 164, alcuni estesi anche ai non loro affiliati, per la gestione, il controllo e la promozione delle Denominazioni d’Origine. L’elezione dei rappresentanti, e questo vale per ogni associazione, organizzazione, consorzio, movimento ecc., è il momento di condivisione più importante della vita sociale e democratica, pertanto occorre che i produttori si sentano impegnati e partecipino in modo interessato ed attivo a questo prossimo appuntamento assembleare. m
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Moscato: necessarie scelte legate al territorio
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iente di nuovo dalla riunione della commissione Paritetica Moscato. In un primo incontro tra la parte agricola e quella industriale non si è ancora parlato di prezzi ma si sono valutate le strategie future. Il mondo dell’Asti DOCG continua intanto ad essere in fermento. La fuoriuscita dal Consorzio di Tutela di alcune aziende trasformatrici ha dato la sensazione che queste stiano perseguendo una logica industriale ove il moscato diventi un prodotto di massa completamente scollegato dal territorio. Queste stesse aziende hanno ridotto gli investimenti promozionali aziendali lasciando il consorzio completamente solo nella promozione dell’Asti DOCG.
“Ci saremmo aspettati – commenta Maurizio Soave, membro di giunta della Coldiretti del Piemonte con delega al vitivinicolo – da parte delle aziende trasformatrici la promozione dei loro marchi aziendali in sinergia con quella istituzionale gestita dal Consorzio. Ci siamo invece trovati con un battage pubblicitario fortemente ridimensionato che sicuramente non ha incentivato gli acquisti. Ci chiediamo quali siano le ragioni per questo disinteresse per il marchio Asti e come si spieghi la crescita di marchi di fantasia
o aziendali”. Ma c’è anche chi sostiene, che le scelte industriali siano il segnale che le stesse intendono dare alla dirigenza del Consorzio in termini di gestione dello stesso. “Alla Coldiretti preme evidenziare che di questo passo si rischia di buttare lo sforzo compiuto per valorizzare un prodotto che oggi è apprezzato in tutto il mondo. – conclude Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo – Occorre ritrovare il giusto equilibrio tra la parte agricola e quella industriale nell’ambito del Consorzio e soprattutto occorre effettuare sinergie per la promozione
dell’Asti anche attraverso la convinta promozione da parte delle imprese industriali che lo trasformano”. Coldiretti Piemonte ricorda che il Piemonte non può permettersi il lusso di non tenere conto dei numeri che il moscato esprime. Nel 2008 sono stati prodotti 564 mila ettolitri di vino che sono stati commercializzati in oltre 75 milioni di bottiglie. Di queste solo 13,5 milioni, pari al 18% sono state vendute in Italia, mentre quasi 62 milioni di bottiglie, pari all’82% esportate. È evidente quindi che l’economia agroalimentare piemontese ha nel moscato un momento di grande interesse economico che può essere utilizzato in tutto il mondo come biglietto da visita per promuovere questo territorio. m
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Festeggiati a Torino i trent’anni di Asproflor
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rent’anni di vita spesi con impegno a sostegno della floricoltura italiana. Asproflor li ha raccontati sabato 27 febbraio a Torino nella cornice di Expocasa, scelta per celebrare un anniversario speciale che prepara l’Associazione dei Produttori Florovivaisti a traguardi futuri. Asproflor è nota in tutta Italia per aver ideato e promosso il concorso nazionale Comuni Fioriti, che negli anni è cresciuto affermandosi oggi come la più diffusa ed importante manifestazione indirizzata alla valorizzazione dei fiori e del verde nelle città e nei paesi di tutta Italia. Tantissimi gli interventi per festeggiare i primi trent’anni dell’associazione, tra cui quello di
Bruno Rivarossa, direttore della Coldiretti regionale e di Renzo Marconi, attuale presidente di Asproflor. Nata il 22 aprile 1980 come associazione regionale dei produttori florovivaistici
piemontesi, Asproflor Piemonte è fin dalle origini sostenuta da Coldiretti. Autori del progetto un gruppo di floricoltori oggi divenuti 215, uniti dal voler promuovere, valorizzare e diffondere la floricoltura, fiore all’occhiello dell’agricoltura piemontese. Come detto, sono numerose le iniziative progettate e realizzate, che hanno visto Asproflor operare sia nel campo tecnicoflorovivaistico, in difesa delle istanze del settore, come in quello della promozione di settore, con la presenza costante a fiere nazionali ed estere e le brillanti partecipazioni a mostre ed esposizioni (vedi Euroflora) che le hanno fruttato nel corso di questi anni decine di insigni premi a livello internazionale.
Nel 2004 nasce la prima importante iniziativa rivolta ai bambini delle seconde classi elementari del Piemonte, “Un Fiore Colora La Vita” che ha coinvolto 15.000 allievi. Ultimo in ordine di tempo il concorso nazionale Comuni Fioriti, partito a livello regionale nel 2004 e dopo solo 3 anni, nel 2007, diventato nazionale con l’importante collegamento europeo al concorso internazionale “Entente Florale”, che negli ultimi anni ha visto l’Italia conquistare ben tre medaglie d’oro grazie alle città candidate da Comuni Fioriti e Asproflor. m
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Stop al traffico a tavola
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gni pasto percorre in media quasi 2.000 chilometri su mezzi inquinanti come aerei, navi o camion, prima di giungere nel piatto, anche a causa di stili di vita poco attenti alla stagionalità nei consumi che portano sulle tavole degli italiani dalle ciliegie della Tasmania agli asparagi peruviani, dai fagiolini del Marocco alle more del Guatemala. È quanto afferma la Coldiretti che in occasione della chiusura al traffico delle principali città ha presentato una dieta antismog con la lista dei prodotti da evitare per contribuire, con stili di vita responsabili, a migliorare l’aria e a salvare ambiente e salute. Una iniziativa che si è svolta nella giornata di sensibilizzazione “Cambiamo l’aria” in collaborazione con l’Associazione nazionale dei Comuni italiani – Anci –, con gazebo della Coldiretti, da Torino a Firenze, dove i consumatori hanno avuto modo di conoscere e imparare a distinguere i cibi che devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti da quelli di stagione e a chilometri zero. È stato calcolato che un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12.000 chilometri, con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un
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A TT U A L I TÀ chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11.000 chilometri con un consumo di 6,4 chili di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica e l’anguria brasiliana viaggia per oltre 9.000 chilometri, brucia 5,3 chili di petrolio e libera 16,5 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei. “Il consumo di prodotti fuori stagione, provenienti di migliaia
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di chilometri di distanza – afferma, Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte e Cuneo – è una tendenza non positiva che concorre a far saltare il budget per i pasti con prezzi superiori di dieci volte rispetto a quelli di mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine
Made in Italy e appare del tutto ingiustificata perché si tratta spesso di prodotti poco gustosi e di minora qualità, essendo stati raccolti a un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi di migliaia di chilometri. Coldiretti sostiene che consumando prodotti
freschi, di stagione e a chilometri zero e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a mille chili di anidride carbonica l’anno, con maggiore vantaggio per l’ambiente, per la dieta alimentare e per il portafoglio”. m
DIETA ANTISMOG: ECCO LA TOP TEN DEI CIBI CHE INQUINANO
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Bizzaro nuovo direttore del Cap Nord Ovest
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ianni Bizzaro, laureato in agraria all’università di Padova, è il nuovo direttore del Cap Nord Ovest. Subito dopo la laurea viene assunto dal consorzio agrario di Padova dove ha diretto per dieci anni il settore macchine agricole. Si è poi occupato del servizio commerciale coordinando i vari settori economici della vendita dei concimi, delle sementi e degli antiparassitari. Nel 2001, a seguito della fusione dei consorzi agrari di Padova e Venezia, ha assunto la funzione di dirigente commerciale. Nel mese di febbraio 2010 viene chiamato dal presidente e dal consiglio di amministrazione del Cap Nord Ovest a dirigere il consorzio agrario di Cuneo,
Asti e della vicina Liguria riuniti, com’è noto, nel Cap del nord Ovest.
Tra i suoi obiettivi la ristrutturazione della rete di vendita con l’ammodernamento
e la razionalizzazione delle 56 agenzie sparse sul territorio piemontese e ligure, una valorizzazione del personale che opera nei vari servizi e settori, la volontà di dare al consorzio agrario un ruolo di distribuzione dei mezzi tecnici e di gestione delle derrate agricole, cereali in particolar modo. “Ho accettato di buon grado la responsabilità di dirigere il Cap del Nord Ovest – afferma il nuovo direttore – poiché so di operare in una terra operosa dove l’economia agricola ha un ruolo di primo piano. Sono sicuro che anche il consorzio agrario del Nord Ovest rappresenti un tassello importante per le necessità di sviluppo del settore primario”. m
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Nuovo progetto tra Coldiretti e Cap Nord Ovest
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oldiretti Cuneo e il Consorzio Agrario del Nord Ovest lanciano un nuovo Mercato di Campagna Amica. Si tratta di un mercato particolare in quanto si svolgerà tutti i giorni della settimana all’interno dei locali dell’agenzia del Cap Nord Ovest di Cherasco-Bra. È stato allestito, infatti, un angolo esclusivamente dedicato alla vendita di prodotti agroalimentari a kmØ, rispettando la qualità e la stagionalità degli stessi. Oltre a un banco frigo dove si potranno acquistare articoli freschi, si potranno anche trovare cassette di frutta di stagione, barattoli di prodotti trasformati provenienti dalle Aziende di Fattoria Amica e un vasto assortimento di vino dell’Enoteca di Fattoria Amica.
L’apertura è prevista per venerdì 19 marzo e intende promuovere
ancora di più un mercato che ormai prende sempre più piede
ed è sempre più richiesto, quello dei prodotti a kmØ. m
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Licenze e permessi di circolazione mezzi agricoli eccezionali
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ome ogni anno è arrivato il momento di predisporre le domande di richiesta autorizzazioni al transito per i mezzi agricoli eccezionali. Rivediamo in dettaglio tutte le casistiche. Licenze mietitrebbiatura Devono essere richieste da quanti intendono esercitare la trebbiatura, mietitrebbiatura e la sgranatura. La licenza scade il 31 dicembre di ogni anno. Autorizzazioni mezzi agricoli eccezionali
Sono eccezionali i mezzi agricoli che superano i m. 2,55 di larghezza ed i sollevati che oltre
a superare i m. 2,55 di larghezza superano il 90% della lunghezza del trattore se posteriori o il
60% se anteriori. L’autorizzazione dura un anno ed è rilasciata dall’ANAS per le strade statali e
dall’Amministrazione Provinciale di Cuneo per le strade provinciali e comunali che ricadono sotto
A TT U A L I TÀ la Provincia di Cuneo e le altre Province del Piemonte. È importante ricordare che la Provincia di Cuneo autorizza il transito solamente nelle ore diurne, ma se eccezionalmente si deve transitare nelle ore notturne “le macchine agricole dovranno essere precedute da scorta tecnica (indipendentemente dalle misure del veicolo e/o del convoglio) ed essere dotate di cartello luminoso di cm.90 x 90 dotato di quattro luci lampeggianti gialle applicato alla parte posteriore del convoglio (mietitrebbiatrici) e per i soli complessi agricoli eccezionali (trattrice più attrezzo portato), in alternativa al cartello luminoso, possono essere posti all’estremità laterali della parte posteriore del convoglio due luci lampeggianti del tipo omologato”. A partire da quest’anno dovranno essere versati anche gli oneri per “ la maggiore usura della strada (art.18 reg. C.d.S. )” per tutte quelle macchine agricole eccezionali che superano le
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14 t. Tale indennizzo è dovuto sia quando si transita su strade statali che su strade di competenza della Provincia di Cuneo. Permessi di circolazione festivi Sono pure eccezionali quei mezzi agricoli, che oltre a superare i
limiti di sagoma, superano le 7,5 t. a pieno carico. Tali mezzi agricoli, solo quando circolano su strade statali nei giorni di divieto indicati dal calendario prefettizio, devono essere muniti di permesso rilasciato dalla Prefettura. Il permesso dura 3 mesi rinnovabili e devono
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essere indicati il più dettagliato possibile, il percorso effettuato e la motivazione del transito (comprovata necessità ed urgenza). A pagina 30 è pubblicato il calendario dei divieti che deve essere consultato con la massima attenzione.
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CALENDARIO 2010 DIVIETI DI CIRCOLAZIONE (D.M. n. 1061 18.12.2009) È vietata la circolazione fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t. nei giorni festivi e negli altri particolari giorni dell’anno 2010 di seguito elencati: a) tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre novembre e dicembre, dalle ore 8.00 alle ore 22.00; b) tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 7.00 alle ore 24.00; c) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 gennaio; d) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 6 gennaio; e) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 2 aprile; f) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 3 aprile; g) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 5 aprile; h) dalle ore 8.00 alle ore 14.00 del 6 aprile; i) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 30 aprile; j) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 maggio; k) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 29 maggio; l) dalle ore 7.00 alle ore 24.00 del 2 giugno; m) dalle ore 14.00 alle ore 24.00 del 26 giugno; n) dalle ore 7.00 alle ore 24.00 del 3 luglio; o) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 10 luglio; p) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 17 luglio; q) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 24 luglio; r) dalle ore 16.00 alle ore 24.00 del 30 luglio; s) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 31 luglio; t) dalle ore 16.00 alle ore 24.00 del 6 agosto; u) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 7 agosto; v) dalle ore 16.00 alle ore 24.00 del 13 agosto; w) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 14 agosto; x) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 21 agosto; y) dalle ore 7.00 alle ore 23.00 del 28 agosto; z) dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 30 ottobre; aa) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 novembre; bb) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 4 dicembre; cc) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 8 dicembre; dd) dalle ore 16.00 alle ore 22.00 del 23 dicembre; ee) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 24 dicembre; ff) dalle ore 8.00 alle ore 22,00 del 25 dicembre. Il divieto non trova applicazione per i veicoli e per i complessi di veicoli, di seguito elencati (tra gli altri), anche se circolano scarichi:
- macchine agricole adibite al trasporto di cose che circolano su STRADE NON STATALI; - veicoli per il trasporto di derrate alimentari deperibili in regime di ATP; - veicoli per il trasporto di prodotti deperibili, quali frutta e ortaggi freschi, carni e pesci freschi, fiori recisi, animali vivi destinati alla macellazione o provenienti dall’estero, nonché i sottoprodotti derivati dalla macellazione degli stessi, pulcini destinati all’allevamento, latticini freschi, derivati del latte freschi e sementi vive. Detti veicoli devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni di 0,50 m. di base e 0,40 m. di altezza, con impressa in nero lettera “d” minuscola di altezza pari a 0,20 m. fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro. - latte, escluso quello a lunga conservazione, o di liquidi alimentari, purchè, in quest’ultimo caso, gli stessi trasportino latte o siano diretti al caricamento dello stesso (sempre muniti di cartelli indicatori verdi). Sono anche esclusi dal divieto, purché muniti di autorizzazione prefettizia, i seguenti veicoli: - macchine agricole eccezionali (massa complessiva superiore alle 7,5 t. o superiori per limiti di sagoma) destinate al trasporto di cose che transitano su STRADE STATALI; - veicoli adibiti al trasporto di prodotti che per la loro intrinseca natura o per fattori climatici e stagionali, sono soggetti ad un rapido deperimento e che pertanto necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di deposito o vendita, nonché i veicoli adibiti al trasporto di prodotti destinati all’alimentazione degli animali (sempre muniti di cartelli verdi).
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Problematica cinghiali: la posizione di Coldiretti Cuneo
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n questi giorni sono giunte alla Coldiretti dalla Valle Stura una serie di lettere di disapprovazione sulla gestione della caccia al cinghiale nel CA CN4. A tal proposito, il direttore della Coldiretti Cuneo Bruno Rivarossa, ha risposto attraverso una lettera agli interessati precisando che – “ci preme rispondere a tutti, che l’interesse di un Organizzazione Sindacale come la nostra è quello di ridurre fortemente il numero dei danni, che costantemente il territorio e l’agricoltura subisce, proprio perché i nostri assistiti non lavorano per avere come obiettivo il risarcimento dei danni, ma la libertà di azione sui loro poderi e, la possibilità di ottenere reddito dalla vendita dei prodotti stessi. Che la problematica dei cinghiali in Valle Stura e, non solo, sia ormai, purtroppo, da anni un dannoso problema che genera danno non solo all’agricoltura ma anche al preservo più ampio del territorio, è sicuramente un dato di fatto. Che esistano poi delle necessità di trovare giusti equilibri all’interno del mondo venatorio è sempre più evidente, ma ovviamente questo non compete a noi, ma alle organizzazioni di loro rappresentanza”.
“Per noi – continua il direttore Rivarossa – invece è quanto mai opportuno evidenziare, in
merito alle missive, le nostre posizioni che si possono così sintetizzare: i cinghiali sono
troppi e vanno abbattuti durante il periodo di caccia. Se questo non risulta sufficiente occorre che tutti si attivino per poterlo fare con battute specifiche, anche fuori del periodo di caccia; dal nostro punto di vista la caccia al cinghiale può basarsi sia sulle squadre che sui singoli cacciatori, con tutte le accortezze che servono per le ragioni di sicurezza, ma l’importante è che i cinghiali vengano abbattuti in numero sufficiente per un vero equilibrio ambientale, in modo tale da ridurre considerevolmente i danni alle coltivazioni; l’esperienza ci ha insegnato che l’assegnazione di una porzione di territorio ad una squadra, senza turnazioni, porta inevitabilmente ad una gestione del territorio che solitamente non è consona all’equilibrio necessario per la vera gestione del territorio, come per ogni singolo Ambito Territoriale di Caccia o Comprensorio Alpino dovrebbe avvenire”. m
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Aumenta l’interesse per il fotovoltaico
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’energia fotovoltaica? Una risorsa per le imprese agricole, che possono diventare “produttori di energia” creando impianti “a impatto zero” in grado di far fronte totalmente al fabbisogno energetico interno. Un’opportunità interessante, che sta prendendo sempre più piede sul territorio e che “va colta con intelligenza, ovvero creando strutture a impatto zero sull’ambiente sfruttando, ad esempio, le coperture di stalle e capannoni agricoli” sottolineano Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore Coldiretti Cuneo. Ovviamente il fotovoltaico deve essere considerata come una risorsa aggiuntiva all’attività di impresa, che è e resta a vocazione agricola: per questo motivo, non vanno creati impianti “a terra” che sottraggono terreno all’attività colturale primaria”.
I dati nazionali danno ragione, del resto, a questi progetti di sviluppo: l’aumento dell’800 per cento dell’energia solare prodotta grazie agli impianti fotovoltaici nel nostro Paese in appena due anni (2007-2009) ha portato l’Italia al quarto posto nella graduatoria mondiale. Rispetto al 2007, la potenza prodotta dagli impianti fotovoltaici è passata da 79 a 700 megawatt, con un aumento dell’800 per cento, mentre in Italia risultano 56.285 impianti fotovoltaici censiti dal Gse, il Gestore dei servizi elettrici – rileva la Coldiretti –, ben 49mila in più in confronto a due anni fa. Un
ruolo particolare va riconosciuto proprio alle imprese agricole che grazie allo sfruttamento delle superfici aziendali contribuiscono con il 30% degli impianti: un dato che testimonia come la produzione di energia rinnovabile proveniente dall’agricoltura italiana sia destinata a triplicare nei prossimi dieci anni con circa centomila posti di lavoro disponibili. Lo sviluppo delle energie rinnovabili prodotte nelle campagne italiane raggiungerà nel 2020 – sottolinea la Coldiretti – una percentuale dell’8 per cento del totale, rispetto all’attuale 2 per cento, per un totale di 15,5
milioni di tonnellate petrolio equivalente (MTEP) prodotte. “La produzione di energia elettrica – commenta Franco Parola, responsabile del servizio ambiente della Coldiretti – attuata mediante pannelli solari è una grande opportunità per le aziende agricole a condizione che suddetti impianti non vengano realizzati a discapito di terreni agricoli. Le possibilità di realizzare tali impianti sopra ai tetti dei fabbricati rurali sono numerose e permetterebbero di non compromettere la disponibilità di un bene prezioso, quali sono i terreni fertili.” m
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Parte la seconda fase della campagna “Mela Rossa Cuneo”
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iniziato il secondo round della campagna “Mela Rossa Cuneo”, avviata a fine settembre per promuovere, anche a livello locale, una produzione di eccellenza, favorendo il consumo dei prodotti a chilometri zero, cioè maturati a breve distanza dai luoghi di raccolta. L’iniziativa, che vede la Camera di commercio nel ruolo di capofila, è sostenuta anche da Regione e Provincia e coinvolge l’Assortofrutta, associazione che raggruppa i consorzi di tutela e valorizzazione delle produzioni ortofrutticole. Al centro dell’attenzione la “mela rossa”, quella che, con i gruppi varietali Gala, Red delicious, Braeburn e Fuji, sta cercando da anni il riconoscimento Igp a livello europeo. “Ogni varietà ha le proprie caratteristiche. – spiega il tecnico Coldiretti Cesare Gallesio – La Gala piace molto ai consumatori del nord, la Red delicious è assai gradita a quelli del sud, la Braeburn è preferita dai consumatori del nord Europa, la Fuji ha i suoi estimatori un po’ ovunque. Le classiche mele rosse, appartenenti al gruppo Red delicious, in genere, sono le preferite sul mercato che guarda agli Emirati Arabi”. Nei primi cinque mesi della
promozione, le vendite sono state superiori a quelle dello scorso anno: ancora una quarantina di giorni per collocare le quantità disponibili. L’acquirente può scegliere tra la cassetta da 3 chili, in cartone, o la frutta sfusa, sottoposta
a bollinatura per garantirne la provenienza. Quest’ultima sembra avere più successo, per l’assenza di vincoli quantitativi. La campagna in corso è iniziata al termine di una raccolta abbondante (+7% a livello europeo), costretta a confrontarsi, inizialmente, con quotazioni basse all’origine e soprattutto in Italia, senza ricadute favorevoli per i destinatario finale. In un primo tempo, hanno aderito alla campagna promozionale, soltanto alcune catene di grande distribuzione, mentre altre hanno preferito rinviare l’offerta e si stanno muovendo in questi giorni. “La nostra iniziativa – dice il presidente camerale Ferruccio Dardanello – guarda ad una delle produzioni più significative
della provincia di Cuneo. La mela rossa ha trovato, in zona, le condizioni pedoclimatiche ideali. Lo dimostrano le caratteristiche organolettiche d’eccellenza e lo conferma la splendida coloritura dei frutti, irraggiungibile per altre zone, collegata alla forte escursione termica tra il giorno e la notte. Doveroso, quindi, schierarsi a fianco di una voce tanto significativa della nostra frutticoltura, guardando non solo lontano, ai mercati italiani o a quelli europei e mondiali, ma favorendo i consumi in loco e nelle zone circostanti, per tenere alta la bandiera di una indiscussa eccellenza, aiutandola a sconfiggere la concorrenza di aree più promozionate, dotate di risorse economiche rilevanti”. In Piemonte la produzione di mele, tra rosse e golden, si aggira, mediamente, su 1.500.000 quintali, in maggioranza ottenuti in provincia Granda. m
giovani impresa
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Al via Oscar Green 2010, il premio all’innovazione verde
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artono anche quest’anno le iscrizioni per partecipare al concorso “Oscar Green” promosso da Coldiretti Giovani Impresa, che premia le più innovative imprese agricole italiane
Il termine ultimo per la partecipazione all’edizione 2010 sul tema “Firma l’innovazione” è fissato al prossimo 5 aprile e tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo www.oscargreen.it. Le sei categorie di premi riflettono la multifunzionalità
dell’impresa agricola, la sua capacità di collegamento con un contesto ben più esteso di quello prettamente aziendale, la necessità di puntare sulla qualità e su un rapporto di fedeltà con il mondo dei consumatori. “Il Premio Oscar Green – spiega Dario Perucca,
delegato provinciale Coldiretti Giovani Impresa – premia l’originalità di un progetto e chi decide di scommetterci. Possono iscriversi, tutti i soggetti della filiera agricola tutta italiana, che non hanno vinto nelle ultime due edizioni.” m
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Sei un’impresa da Oscar? Allora sali sulla carovana dell’innovazione
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irma l’innovazione” è lo slogan che accompagna l’Oscar Green 2010, l’appuntamento annuale di Coldiretti Giovani Impresa che premia l’originalità di un progetto e chi decide di scommetterci. Le sensibilità riscoperte da parte dei consumatori, la vivacità, la creatività da parte dei produttori, le innovative modalità di collegamento tra chi crea e chi consuma, fanno parte di una agricoltura rigenerata che Coldiretti rappresenta e premia. Possono partecipare al concorso tutti gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati operanti sul territorio nazionale, di qualsiasi età che, all’interno del proprio percorso imprenditoriale abbiano sviluppato un’idea innovativa che si rispecchi in una delle diverse categorie di gara. Alcune le novità che caratterizzano questa edizione. Rinnovate le sei categorie di premi che, strutturate per aderire meglio al Progetto di Filiera Agricola tutta Italiana, riflettono la multifunzionalità dell’impresa agricola, la sua capacità di collegamento con un contesto ben più esteso di quello prettamente aziendale, la
necessità di puntare sulla qualità e su un rapporto di fedeltà con il mondo dei consumatori. Queste le categorie: stile e cultura d’impresa – sviluppo locale – sostieni il clima – esportare il territorio – oltre la filiera – campagna amica. Variate anche le modalità di selezione e premiazione che seguiranno due momenti: un primo a carattere regionale ed un secondo a livello
nazionale. I vincitori della fase regionale verranno ammessi alla graduatoria finale su scala nazionale. In ogni regione le aziende premiate avranno numerosi momenti di visibilità e promozione aziendale. Aderire significa essere protagonisti di una dimensione positiva, sostenuta da chi lavora e ottiene risultati concreti, per restituire all’impegno di numerosi imprenditori agricoli nuovo
Per tutte le informazioni del caso è sufficiente consultare il sito internet www.oscargreen.it sul quale è possibile iscriversi entrando nella sezione “Iscrizione Oscar Green 2010”. Inoltre è possibile contattare i referenti Giovani Impresa delle varie zone o il responsabile provinciale Giovani Impresa Roberto Lingua al numero 0171.447248 per qualsiasi esigenza.
ossigeno, perché il domani sia un’opportunità e l’ambizione di ognuno di loro una passione da “coltivare”. L’edizione 2009 ha visto menzionata l’azienda di Giordano Chiaffredo di Verzuolo che nell’ambito della serata finale di Roma ha potuto promuovere la sua idea innovativa “Frutti antichi per consumatori moderni” nella categoria Oltre la Filiera di fronte ai vertici Coldiretti e ha avuto ampio risalto sui materiali promozionali e sulle pubblicazioni Oscar Green. Ancora una volta Coldiretti Giovani Impresa mette al centro l’innovazione, l’impresa agricola come opportunità di successo individuale, ma anche come esaltazione di un territorio, sensibilità verso l’ambiente e valorizzazione di tipicità e tradizioni. m
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Giovani Impresa alla Fiera Agricola di Verona
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ltre 70 partecipanti Sabato 6 Febbraio sono partiti dalla provincia di cuneo alla volta della 109a edizione della Fiera Agricola di Verona. La giornata che ha riscontrato un enorme successo è stata organizzata dal movimento Giovani Impresa di Coldiretti. La Fiera Agricola di Verona è una delle manifestazioni di maggiore valenza tra quelle presenti in un panorama completo del settore agricolo. L’evento anticipa le esigenze del settore presentando temi e contenuti innovativi. Crea relazioni tra espositori, visitatori e associazioni di settore. Coinvolge i visitatori in una manifestazione dinamica e interattiva. Il gruppo dei partecipanti ha potuto visitare durante l’intera giornata tutta l’area fieristica
suddivisa in cinque aree tematiche: zoosistem, agriservice, agrimeccanica, agripiazza e bioenergy expo. Inoltre i visitatori hanno avuto la possibilità di partecipare ai diversi convegni organizzati nella giornata che hanno spaziato sulle più svariate
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tematiche del mondo agricolo nazionale. In questo modo si sono potute soddisfare le esigenze di tutte le diverse professionalità presenti dando l’opportunità di conoscere le ultime innovazioni del settore. Questo aspetto, così importante,
è stato sottolineato anche da Silvio Tomatis – membro del comitato Giovani Impresa della zona di Cuneo – che esprime in questo modo la sua soddisfazione: “Questa così alta partecipazione delle aziende all’iniziativa dimostra come sia elevato l’interesse e la curiosità nei confronti di tutto ciò che è innovazione e sviluppo, che mettono in risalto l’alto spirito imprenditoriale delle nostre imprese sia di quelle giovani che di quelle che, solo per questioni anagrafiche, non fanno più parte di Giovani Impresa. Sicuramente un’esperienza da ripetere”. La giornata è stata anche un importante momento di confronto e di scambio di impressioni tra tutti i partecipanti. m
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Una cinquantina di “matricole” per il marchio Ospitalità Italiana
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a sala congressi della Casa Regina Montis Regalis presso il Santuario di Vicoforte ha ospitato, lunedì 22 febbraio, la cerimonia di premiazione delle strutture turistiche che hanno ottenuto il marchio 2010 “Ospitalità Italiana”. L’iniziativa, promossa dalla Camera di Commercio, in collaborazione con Regione Piemonte e Provincia e supportata, a livello tecnico, dall’Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) presente in ambito camerale, si è consolidata negli anni, portando la Granda ai vertici di un processo di attestazione qualitativa che giova enormemente alla sua immagine di area a vocazione turistica. Le aziende per la prima volta destinatarie del riconoscimento in questo inizio 2010 sono 48, aggiuntesi alle 295 che lo hanno ottenuto in passato. In particolare, dispongono attualmente del marchio 140 ristoranti, 81 agriturismi, 79 alberghi, 39 Bed&Breakfast e 4 campeggi. Le aziende di Terranostra Cuneo che hanno il marchio “Ospitalità Italiana” sono 36. Nel 2010 altre 5 aziende possono aggiungersi
all’elenco: Agriturismo Tibi Dabo di Benevagienna, Agriturismo Marcarini di Neviglie, Agriturismo Stra di Novello, Agriturismo Germano Ettore di Serralunga d’Alba, Agriturismo Il Bricco di Treiso. “La crescita del numero di strutture certificate – ribadisce Severino Oberto, Presidente Provinciale di Terranostra – è la riprova dell’impegno a meglio qualificare le realtà che operano in provincia. Estremamente positiva la loro disponibilità a sottoporsi a esame, non in un’ottica tesa a premiare le
eccellenze di altissimo livello, ma mirata alla corrispondenza tra obiettivi aziendali, strumenti messi in campo per ottenerli e risultati acquisiti. L’obiettivo è favorire un processo ampio di miglioramento dell’offerta, pur tenendo presente un’ampia gamma di articolazioni e l’assunto in base al quale ognuno deve dare il massimo, rapportato al proprio livello”. Sugli obiettivi dell’iniziativa e sul ruolo dei vari enti in campo locale, regionale e nazionale si sono espresse la presidente della Provincia di Cuneo, Gianna
Gancia, Paola Casagrande, dirigente del settore turismo della Regione Piemonte e Flavia Coccia della direzione operativa dell’Isnart. “Il marchio attesta serietà, rispetto delle regole, attenzione nel rapporto con la clientela, voglia di chiarezza – afferma Andreino Durando, presidente dell’Associazione provinciale albergatori e della Commissione chiamata a esaminare le richieste degli operatori del settore –. Questa deve essere la norma per tutti, dall’albergo di medio a quello di alto livello, dalla pizzeria al ristorante, dal B&B al campeggio. Ognuno è chiamato a dare molto, nell’ambito del proprio settore, senza corse individualistiche, contribuendo al generale miglioramento del livello di ospitalità”. Interessante il contributo offerto da Rino Canavese, presidente dell’Autorità portuale di Savona. Ha illustrato le possibili, interessanti ricadute sul territorio cuneese da parte del flusso di turisti che utilizzano lo scalo ligure e che, nelle giornate di tappa dei percorsi crocieristici, guardano con interesse all’entroterra della Riviera dei Fiori e al sud Piemonte. m
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Fondamentale il ruolo dei pensionati nella società
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alutare la realtà sociale della terza età è stato l’obiettivo di tre incontri formativi riservati ai Dirigenti delle Associazioni provinciali e regionali della Federazione Nazionale Pensionati Coldiretti tenutisi a Rimini all’inizio di marzo. “L’appuntamento – dichiara Natale Carlotto, presidente Federpensionati – è stata un’occasione di incontro e di confronto sulle opportunità e le azioni da realizzare, al fine di offrire migliori servizi alla persona anziana”. In Italia, con la crisi in atto, è aumentato molto il disagio sociale e si è allargata la fascia della popolazione a rischio di indigenza, tra la quale rientra una larga parte di pensionati,
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assumendo sempre più le caratteristiche di crisi sociale. Inoltre c’è qualcosa di altrettanto preoccupante che si sta producendo progressivamente, in modo poco avvertibile dall’opinione pubblica, ed è la mutazione che sta subendo lo Stato Sociale, con il passaggio a pagamento di molti servizi di welfare e conseguente caricamento sui cittadini di oneri che prima non avevano. “In provincia di Cuneo si sono da poco conclusi gli incontri promossi dall’Associazione Pensionati – commenta Lorenzo Bergese, presidente Coldiretti Pensionati Cuneo – durante i quali si sono affrontate proprio
le problematiche connesse all’attuale crisi economica e le progettualità che Coldiretti sta portando avanti per affrontarle e superarle. Un argomento che ha suscitato tra i nostri soci grande interesse”. “Alla luce delle nuove dinamiche sociali scaturite da questo momento di difficoltà economica – conclude il presidente Carlotto – la Federpensionati ritiene ancor più importante avere una visione complessiva dei problemi. Infatti, se da una parte occorrono interventi di stimolo nei confronti delle imprese, dall’altra è indispensabile salvaguardare i redditi delle famiglie e il tessuto sociale. è il momento
di pensare il welfare secondo un’impostazione moderna, adeguata ai tempi, ma sempre fortemente ancorata ai principi di solidarietà sociale”. m
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Spesa: in tempo di crisi aumentano gli acquisti dal produttore
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a vendita diretta del produttore in campagna o nei mercati degli agricoltori nel 2009 è l’unica forma di distribuzione commerciale che ha registrato una crescita battendo nell’alimentare negozi, hard discount e ipermercati, grazie ad un incremento dell’ 11% del valore delle vendite per un totale stimato in 3 miliardi di Euro. Lo ha reso noto il Presidente della Coldiretti, Sergio Marini in occasione della divulgazione dei dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al 2009 che evidenziano un calo del 1,5% per gli alimentari. Si tratta di un fenomeno in controtendenza rispetto alla crisi generale perché concilia la necessità di risparmiare con quella di garantirsi la sicurezza del cibo. Tra le motivazioni di acquisto dell’indagine Swg/Coldiretti spicca infatti la genuinità, il risparmio e il gusto. Nel 2009 sono saliti a 63.600 con un aumento boom del 64% rispetto al 2001 e del 7% rispetto al 2008, i frantoi, le cantine, le malghe e le cascine dove è possibile comperare direttamente, secondo il rapporto dell’Osservatorio sulla
vendita diretta delle aziende agricole promosso da Coldiretti e Agri2000. Un vero e proprio boom hanno avuto i mercati degli agricoltori di Campagna amica
che nel 2009 hanno raggiunto le 500 unità e sono presenti in tutte le regioni italiane con un aumento del 360 per cento rispetto all’anno precedente.
La spesa in campagna riguarda per ben il 41% – sottolinea la Coldiretti – l’acquisto di vino in cantina, per il 21% per l’ortofrutta, per il 14 % per formaggi e latte, per l’8% per carni e salumi, per il 5% per l’olio di oliva e altrettanto per le piante ornamentali. “La vendita diretta è una opportunità per il Paese con un aumento della concorrenza che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così garantirsi acquisti sicuri e di qualità al giusto prezzo” afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini, nel sottolineare che “è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell’inganno del falso made in Italy”. Si tratta di un tassello importante del nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana per che con coinvolgimento dei mercati di Campagna Amica, Consorzi Agrari, cooperative, agriturismi e imprese, punta a far arrivare sul mercato prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli imprenditori agricoli. m
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Una filiera agricola tutta italiana
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i sono svolti nel mese di febbraio sul territorio provinciale i corsi riservati alle aziende aderenti al consorzio Fattoria Amica e all’associazione Agrimercati. Agli appuntamenti, hanno partecipato con vivo interesse oltre cento aziende dimostrando come la vendita diretta ed i progetti di filiera corta siano quanto mai di interesse e di attualità per le aziende agricole cuneesi. Gli incontri sono inoltre stati un momento importante anche per coinvolgere i partecipanti sul progetto Coldiretti “Una filiera agricola tutta italiana”, iniziativa di carattere nazionale rivolta alle aziende agricole al fine di organizzare e dare sviluppo ad attività imprenditoriali legate alla
filiera lunga ed alla filiera corta. Quest’ultimo tema, in particolare, per la tipologia delle aziende coinvolte, ha destato un grande interesse tra i partecipanti sottolineando quanto sia importante il contatto diretto con il consumatore. L’esperienza della vendita diretta in provincia di Cuneo è nata in modo organizzato da una decina di anni è grazie al consorzio Fattoria Amica, ha raggiunto importanti riconoscimenti ed
attestati di fiducia da parte dei consumatori; come testimoniato dalle recenti iniziative per favorire l’acquisto ed il consumo di prodotti agricoli nate in collaborazione con Movimento Consumatori e con importanti aziende sul territorio “Tra gli obiettivi di Fattoria Amica e Agrimercati – sottolinea Giacomo Ballari, Presidente delle due associazioni – in primis sviluppare e diversificare la propria attività di vendita diretta e al tempo stesso
creare un rapporto saldo con chi consuma, puntando sulla qualità, la trasparenza, la tipicità delle proprie produzioni. A tal fine il percorso formativo è stato pensato per fornire ai partecipanti metodi e strumenti per meglio perseguire la propria attività di vendita e per scambiarsi idee ed opinioni con le altre aziende sulle varie opportunità offerte sul territorio.” Gli incontri, sono stati inoltre occasione di confronto per gli associati per il rinnovo delle cariche del Consiglio in scadenza nel 2010 e quindi importante punto di partenza per l’attività futura. m
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Biofach 2010: il biologico continua a crescere
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al 17 al 20 febbraio si è svolto a Norimberga il Biofach, il Salone Internazionale dei prodotti biologici e naturali. Gianandrea Bianco, tecnico esperto nel settore biologico, ha rappresentato Coldiretti di Cuneo e l’Associazione Terramica, presenti con uno spazio espositivo dove sono stati presentati i prodotti delle aziende biologiche associate che hanno aderito all’iniziativa, tra cui il succo d’uva di Calegari Mirella, l’aceto di mele di Cascina Ballarin di La Morra, i vini di Barovero Giorgio, Mauro Drocco, Francesco Clerico, Mauro Torelli, Roberto Bolla e i prodotti trasformati dell’Orto del Pianbosco di Andrea Giaccardi. Anche quest’anno la
partecipazione al Biofach è stata sicuramente positiva: l’azienda Azienda Agricola Biologica Cascina Bianca di Cervasca, che ha preso parte in prima persona all’evento, ha sfruttato l’opportunità di stabilire contatti con potenziali clienti, ed ha espresso la propria soddisfazione sia per i risultati raggiunti sia per l’impegno profuso da Coldiretti e da Terramica. Sebbene la situazione economica e finanziaria sia ancora difficile, emerge che gli spazi commerciali verso i mercati di altri paesi, in particolare quelli del Nord Europa, continuano ad esserci e rappresentano sempre un ampio canale di vendita per le nostre aziende biologiche. Infatti diverse analisi statistiche evidenziano che il mercato
biologico italiano e mondiale è in continua crescita e ha ormai raggiunto un valore di miliardi di euro, dato confermato dal continuo trend positivo registrato nei consumi di prodotti biologici. Nel nostro paese, dove sempre più consumatori acquistano prodotti da agricoltura biologica, testimonia che il settore tiene saldamente nonostante le difficoltà economiche. Ciò è dimostrato anche dal fatto che i colossi della grande distribuzione in Italia continuano a investire nel settore biologico e della qualità e sicurezza alimentare, tematica su cui i consumatori sono sempre più sensibili. È importante da un punto di vista strategico per le imprese continuare a puntare su un’agricoltura che sia allo stesso
tempo sostenibile e di alta qualità, mantenendo alta l’attenzione verso i mercati sia esteri sia interno. Inoltre l’Italia, data la qualità delle nostre aziende e in particolare di quelle biologiche, può giocare un ruolo fondamentale nella “guerra” contro gli OGM, “guerra” sostenuta con forza da Coldiretti che punta sempre più sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti; non solo anche negli USA il mercato dei prodotti certificati bio e soprattutto ogm-free è uno di quelli in maggiore crescita. In quest’ottica il Biofach rimane una “vetrina raffinata” di livello internazionale e di notevole importanza, come sottolineato dai produttori che hanno partecipato e che hanno espresso la volontà di ripetere l’esperienza. m
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Ammortizzatori sociali in caso di sospensione dal lavoro Modifiche all’indennità di disoccupazione o requisiti ridotti
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el corso dell’anno 2009 sono state emanate delle leggi finalizzate a potenziare ed estendere gli strumenti di tutela del reddito in caso di sospensione dal lavoro o di disoccupazione. Con il presente articolo, informeremo i lettori delle principali novità contenute nelle menzionate leggi.
Modifiche all’indennità di disoccupazione
Art. 19, comma 1, lett. a Legge 28 gennaio 2009, n°2. È prevista l’indennità di disoccupazione ordinaria con i requisiti normali (due anni di anzianità assicurativa ed un anno di contribuzione nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione) per i lavoratori dipendenti sospesi per crisi aziendali o occupazionali. La durata massima non può superare le 90 giornate annue di indennità ed è previsto un intervento integrativo a carico degli Enti previsti dalla contrattazione collettiva. La relativa domanda dovrà essere presentata all’INPS entro 20 giorni dall’inizio della sospensione.
Art. 19, comma 1, lett. b Legge 28 gennaio 2009, n. 2. La norma introduce un’indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti (2 anni di anzianità assicurativa ed almeno 78 giornate di lavoro nell’anno di riferimento) per i lavoratori dipendenti sospesi per crisi aziendali. La durata massima del trattamento non può superare le 90 giornate annue di indennità. Anche in questa evenienza è previsto un intervento integrativo pari al 20% a carico degli Enti previsti dalla contrattazione collettiva.
La domanda di disoccupazione dovrà prevenire all’INPS entro 20 giorni dall’inizio della sospensione. Indennità di disoccupazione per gli apprendisti in caso di sospensione per crisi aziendale, occupazionali o licenziamento
Art. 19, comma 1, lett. c Legge 28 gennaio 2009, n. 2. Anche per gli apprendisti assunti alla data del 29 novembre 2008 e con almeno 3 mesi di servizio presso l’azienda è previsto un trattamento pari all’indennità di disoccupazione o requisiti normali (2 anni di anzianità assicurativa ed un anno
La Previdenza in pillole Pensione di anzianità e lavoro
L’eventualità dell’attività lavorativa da parte di un pensionato di anzianità è stata oggetto di un chiarimento del Ministero del Lavoro. Il predetto Ministero ha precisato che accertata da parte dell’INPS l’avvenuta interruzione del precedente rapporto di lavoro finalizzato al conseguimento della pensione di anzianità, con il rispetto di tutte le formalità previste (dimissioni del lavoratore, comunicazioni e scrittura di legge, liquidazione di tutte le competenze economiche, ecc.), è possibile una rioccupazione del pensionato sia presso un datore di lavoro diverso da quello alle dipendenze del quale si trovava al momento della domanda di pensione, sia qualora detta rioccupazione avvenga con il medesimo datore di lavoro. m
di contribuzione nel biennio precedente l’inizio del periodo di disoccupazione ). La durata massima del trattamento non può superare le 90 giornate annue di indennità. Dichiarazione di disponibilità Art. 19, comma 10, Legge 28 gennaio 2009, n. 2. Il diritto a percepire uno dei predetti trattamenti di sostegno al reddito è subordinato alla dichiarazione, da parte dei lavoratori interessati di immediata disponibilità al lavoro o ad un corso di riqualificazione professionale. In caso di rifiuto a sottoscrivere la dichiarazione, ovvero, una volta sottoscritta, in caso di rifiuto a partecipare ad un corso di riqualificazione professionale o un lavoro congruo, il lavoratore perde il diritto a qualsiasi erogazione di carattere retributivo e previdenziale, fatti salvi i diritti già maturati. m
S cadenze aziendali
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16 MARZO VERSAMENTO IVA DICHIARAZIONE ANNUALE Scade il termine per effettuare il versamento relativo alle dichiarazioni annuali IVA 2009 senza maggiorazione. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI FEBBRAIO Annotazione di liquidazione per il mese di febbraio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2009 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 309.874,13, se prestazione di servizio o di euro 516.456,90 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66 legge 427/93. VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di febbraio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 3 trimestre 2009 devono effettuare entro tale data il versamento della relativa rata dei contributi.
25 MARZO ACQUISTI , CESSIONI INTRACOMUNITARI E PRESTAZIONI DI SERVIZI RESE O RICEVUTE Entro tale data i soggetti che hanno realizzato nell’anno solare precedente acquisti intracomunitari per un ammontare complessivo (su base trimestrale) superiore a 50.000 debbono trasmettere in via telematica il modello Intrastat riepilogativo delle operazioni effettuate nel mese di febbraio 2010. Dal 1/01/2010 oltre agli acquisti e le cessioni intracomunitarie vanno riportati negli elenchi anche gli importi delle prestazioni rese o ricevute.
31 MARZO IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli art.23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.
PROSECUZIONE VOLONTARIA CONTRIBUTI I soggetti autorizzati dall’Inps a proseguire volontariamente nel pagamento dei contributi devono, entro questa data, versare i contributi relativi al quarto trimestre 2009, il versamento deve essere effettuato utilizzando gli appositi bollettini di conto corrente postale rilasciati dall’Inps. IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. m
CO.SM.AN.
rimborsi su fatture di smaltimento
“Si invitano tutti i consorziati, soci di Coldiretti, che non fruiscono del Servizio Contabilità di Impresa Verde Cuneo a consegnare mensilmente le fatture di smaltimento rifiuti di origine animale agli uffici Coldiretti al fine di predisporre la rendicontazione per ottenere il parziale rimborso dei costi sostenuti. Si ricorda che solo gli allevatori in regola con il versamento della quota associativa al Consorzio Regionale Smaltimenti Rifiuti (Co.Sm.An.) potranno beneficiare dei contributi previsti”.
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L E TT I P E R V O I
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Interviste a Augusto Daolio
“Ho fatto nascere gli animali” – Diario di un veterinario
di Alberto Gedda – Fusta Editore
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ugusto Daolio indimenticato e indimenticabile voce e leader del gruppo musicale “I Nomadi”, si racconta in questo libro attraverso le numerose interviste concesse, dal 1978 al 1991 al giornalista Alberto Gedda (nella foto con Zucchero). Ne nasce un ritratto appassionante molto umano ricco di curiosità e voglia di vivere sottolineato dai disegni, dagli scritti e dalle poesie di Augusto pubblicate per la prima volta. Numerosi gli interventi tra cui: Nomadi, Pupi Avati, Silver, Zucchero, Mario Castelnuovo, Ivan Cattaneo, Andrea Mingardi , Ricky Gianco e tanti altri ancora. I diritti d’autore sono destinati all’Associazione Augusto per la vita. m
di Silvio Marengo – Astegiano Edizioni
I
racconti e le riflessioni di un giovane veterinario appassionato del proprio lavoro. Silvio Marengo, classe 1964, nativo di Fossano, dal 1991 cura gli animali. Il filo conduttore che lega l’intero libro è la nascita degli animali, vista dal punto di vista di chi fa il veterinario. L’opera vuol essere anche una testimonianza vera del grande patrimonio di conoscenze, della sudata esperienza, nonché della profonda umanità di tanti allevatori. L’autore si sofferma sulle problematiche riproduttive (descrivendo diversi casi), sugli stili di vita, sui fatti che hanno preceduto, accompagnato o seguito la nascita di diversi animali. In coda al volume, una serie di vecchi nomi dati alle vacche dagli allevatori della pianura della “Granda”. m
varie
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Per una provincia a misura di famiglia il “Quoziente Familiare”
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i è svolto in data 22 febbraio. presso il Centro Incontri della Provincia, un convegno dal titolo: Per una Provincia a misura di famiglia il “Quoziente Familiare”, organizzato dal settore delle Politiche Sociali della Provincia, in collaborazione con il Forum delle Associazioni Familiari Cuneo. Al convegno hanno partecipato i rappresentanti del comune di Parma per illustrare il progetto pilota, attuato nella loro città, inerente il correttore ISEE, il parametro reddituale attualmente utilizzato dai comuni per il rilascio delle prestazioni a sostegno della famiglie. Nelle famiglie italiane, ha citato il Vice Presidente del Forum Famiglia Nazionale Roberto Bolzonaro, è custodita la fonte primaria di: cura, accoglienza, azione economica, gratuità, dono, educazione alla solidarietà, perdono ecc, a tal fine è opportuno che le istituzioni bilancino gli impegni di spesa sulla base delle reali esigenze delle famiglie confermandone il suo ruolo autentico di tutela dell’individuo.
Molti amministratori e rappresentanti dei Comuni della nostra Provincia, accompagnati
dai Presidenti del Forum delle Associazioni familiari, recentemente sono stati a Parma
per conoscere le impostazioni e la filosofia di base del “Quoziente Parma”, un sistema che, mediante coefficienti di correzione, adatta la scala ISEE ad una maggiore corrispondenza al carico famigliare. Con questa ri-parimetrazione vengono ricalcolate tutte le tasse e tariffe comunali con circa un abbattimento considerevole del 20% per i nuclei più numerosi. Ci auguriamo che, nei limiti del possibile, in ogni ambito venga riconosciuto il vero ruolo della famiglia nella società e attuate tutte le strategie economiche per il suo concreto sostegno. m
A Cuneo la Giornata FAI di Primavera
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i svolgerà a Cuneo sabato 27 e domenica 28 marzo l’ottava giornata FAI di Primavera. La giornata FAI di Primavera è l’appuntamento annuale con i cittadini per godere delle bellezze artistiche e paesaggistiche del Bel Paese. Quest’anno sarà protagonista la città di Cuneo con l’apertura ai visitatori di palazzi nobiliari e chiese ristrutturati nel centro storico della città, splendidi beni che arricchiscono e completano il prezioso patrimonio artistico cuneese. Il 27 e 28 marzo sarà possibile visitare (ore 10.30-12.30/ 14.30-17.30) la chiesa di San Francesco, il Museo Civico, Palazzo Samone, la Torre Civica, Palazzo Civico, la chiesa di Santa Croce ed il Museo “Casa Galimberti”. m
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N O T I Z I E D A L M O N D O D E I C AVA LL I
Noi non ci stiamo…
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uongiorno a tutti, siamo un numeroso gruppo di soci A.C.S.T.E. che leggendo l’articolo scritto dal Sig. Flavio Rivoira sul comportamento dei soci abbiamo deciso di rispondere. Dato che Il Coltivatore Cuneese è arrivato nelle nostre case nel periodo di Carnevale pensiamo che il Signor Rivoira da simpatico burlone abbia scherzato nello scrivere, perché in quanto soci non ci riconosciamo nei protagonisti da lui citati; ma se così non fosse riteniamo utile precisare al Sig. Rivoira, membro del Direttivo A.C.S.T.E., Associazione fantasma che risorge nel periodo della Fiera di Quaresima al Miac per poi sparire proprio nel periodo estivo quando l’attività equestre, materia dell’Associazione, è al culmine, che è poco carino strapazzare i soci per la loro scarsa partecipazione alle iniziative e alla vita dell’associazione in quanto i soci continuamente partecipano presentando al Direttivo delle proposte ma non vengono assolutamente considerati ed a volte anche ostacolati. Quante volte abbiamo sentito soci proporre al direttivo A.C.S.T.E., composto da circa 7 o 8 persone ma diretto dai soliti mandarini accentratori, di organizzare ad esempio dei corsi basi di equitazione o di mascalcia assumendosi, i soci stessi, l’onere dell’organizzazione e sentirsi
rispondere che nessuno è interessato? Ma come fate a dire che i soci non sono interessati se neanche vengono interpellati? Eppure a noi sembra che proprio i componenti del Direttivo siano MOLTO interessati a partecipare a corsi di formazione dato che tutti stanno frequentanto il corso per Accompagnatore di Turismo Equestre organizzato dalla Formont, allora perché avete sempre bocciato l’idea? Pensate che a voi sì e ai soci no? Eppure qualche nozione di mascalcia che permetterebbe a tutti di essere in grado di fare una rimessa sarebbe utile quando durante una passeggiata si perde un ferro.
CENA SOCIALE A.C.S.T.E. “LUNGASERRA”
Inoltre ricordiamo che i Circoli organizzano numerose attività come Raduni, Trekking eventi vari, dove si fanno delle cose intelligenti e non ci si attacca solo alla bottiglia come alcuni pensano, infatti suggeriamo al Sig. Rivoira di partecipare anche solo ad un evento per vedere cosa fanno i soci A.C.S.T.E., magari al Raduno dei suoi vicini di casa a Busca. In effetti, noi soci A.C.S.T.E., ci vediamo spesso ai raduni, ai trekking e ci divertiamo molto ma voi direttivo dove siete? Infatti molti soci si chiedono chi è questo signore che tanto sa sui soci A.C.S.T.E. ma che pochi lo conoscono e quei pochi mai lo hanno visto a cavallo. Non ha mai pensato che se i Circoli avessero una buona copertura assicurativa potrebbero esporsi di più nell’organizzare eventi? È da tempo che si parla di affiliare l’A.C.S.T.E. ad un Ente di Promozione Sportiva, ma immaginiamo che sia una cosa difficilissima che richiede riunioni
su riunioni in quanto ormai il 2010 è iniziato e le tessere sono già in parte rinnovate e il discorso è rimasto lì a galleggiare… E poi il Sig. Rivoira si stupisce se vede l’entusiasmo per l’A.C.S.T.E. scemare, noi ci stupiamo di più nel sentirci ancora invogliati a rinnovare la tessera; meno male che ci identifichiamo ognuno con il Circolo di appartenenza che ha sempre voglia di farci divertire. I soci non chiedono che si faccia di più, ma solamente che si faccia qualcosa che non sia solo l’organizzazione della Fiera di Quaresima, che tra l’altro è una Fiera che viene organizzata ormai da molti anni e che l’A.C.S.T.E. ha avuto in eredità pacchetto completo. È da quando è nata l’A.C.S.T.E. che sentiamo dire che bisogna crescere ma il tempo è passato e l’A.C.S.T.E. non solo non è cresciuta ma è invecchiata, così come senza accorgersene un giorno morirà senza aver goduto di nulla, a causa dell’ottusa indifferenza, non dei soci che così ottusi non sono dato che tutti nel loro piccolo fanno, organizzano appuntamenti ma dei soliti dirigenti che parlano di cultura equestre, di apertura mentale e poi tarpano le ali a chiunque prenda un’iniziativa. Vivere il cavallo a 360 gradi significa considerare che esistono gli appassionati di raduni, di trekking, di attacchi, di gimcane, di passeggiate di due ore che magari terminano con un caffè al bar, ognuno in base alle proprie possibilità. In quanto alle gare, non ci risulta che tra i soci A.C.S.T.E. ci siano persone accaldate per l’agonismo,
N o t i z ie da l mondo dei cava l l i e se per gare intende le gimcane fatte ai raduni, quelle non sono altro che giochetti fra amici dove al massimo si vince una spazzola o una capezza ma in compenso si fanno molte risate e si rinsalda il gruppo; inoltre ci risulta che l’unica vera gara con cospicui premi venga fatta al Raduno a Demonte, organizzato tra l’altro da due componenti del Direttivo A.C.S.T.E., gara alla quale partecipano e vincono semiprofessionisti di gimcana che non sono soci A.C.S.T.E. e che vediamo solo in quell’occasione. In un punto siamo d’accordo con il Sig. Rivoira, che i soci partecipano poco alle riunioni di bilancio, ma si sa sono sempre un po’ noiose, si fanno a fine stagione, magari nevica, però qualche socio c’è sempre, ci risulta che non siete mai stati lasciati soli; la partecipazione è anche un po’ scarsa alle serate informative, ma voi, da capaci dirigenti A.C.S.T.E., vi siete messi in discussione? Vi siete chiesti il
Affiliazione
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perché? Avete cercato risposte diverse dalla solita: ”a nessuno interessa...”. Se il sentire comune dei soci e che l’A.C.S.T.E. fa poco, c’è anche chi dice niente, ma si sa furor di popolo esagera sempre un po’, tocca a voi smentire e siamo sicuri che quest’anno con l’esperienza che avrete acquisito nel corso da Accompagnatori di Turismo Equeste organizzerete uno bel trekking dove noi soci saremo felici di partecipare numerosi, così finalmente potremo partecipare ad un
evento organizzato dall’A.C.S.T.E. per i soci e non sempre organizzato dal solito Circolo tal dei tali affiliato A.C.S.T.E. Dopo queste brevi precisazioni fatte da noi soci che nell’A.C.S.T.E. crediamo e sosteniamo, salutiamo lei Sig. Rivoira e tutto il Direttivo A.C.S.T.E. consigliandovi di partecipare ai numerosi Raduni, Trekking e passeggiatine che i Circoli A.C.S.T.E. organizzeranno nel corso del 2010 augurandovi buon divertimento. I Servaj Circolo di Bombonina
60a Mostra Regionale Zootecnica di Quaresima 21 marzo 2010
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uest’anno, come ogni anno, ci è stata affidata l’organizzazione della parte “equestre” della Fiera di Quaresima al Miac. E come ogni anno, ci stiamo adoperando per organizzare una giornata non stop di spettacoli, mostre ed esibizioni varie per diffondere la nostra passione e il nostro amore per i cavalli. Nella scorsa edizione il nostro impegno è stato in parte mortificato dalla pioggia battente, quindi sperando nella clemenza del tempo, vi aspettiamo numerosi. Ecco il programma.
MATTINO 10,00 Sfilata carrozze – apertura manifestazione; 11,00 Rassegna stalloni; segue il pranzo dei soci. POMERIGGIO 14,30 Rassegna stalloni montati; 15,30 Spettacolo equestre – Denny Show; 16,00 Dimostrazione criolla – Cavallo Manuela/ Folco Walter; 16,20 Dimostrazione Equi-Addestramento – L’Estancia di Tony e Miky; 16,30 Dimostrazione Reining – Quaglia Gianpiero; 16,50 Spettacolo equestre – Antonio 17,15 Sfilata carrozze – chiusura manifestazione.
opo diversi anni di incertezze e tentennamenti, ultimamente si è fatta più pressante la richiesta da gran parte dei soci di avere un’affiliazione al CONI che desse alla nostra associazione tutti i vantaggi che ciò comporta. Finalmente siamo giunti alla definizione della questione, e nella riunione del consiglio direttivo di venerdì 19 febbraio, presenti 8 consiglieri su 9, si è deciso all’unanimità dei presenti per l’affiliazione al CONI attraverso un ente di promozione sportiva, EPS. Ciò comporterà un lieve aumento del costo della tessera, che è stato contenuto. Nel prossimo numero verranno qui pubblicati gli estremi della convenzione, in particolare ciò che riguarda i vantaggi che tutto questo porterà ai nostri associati. Il Direttivo ACSTE
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P R O P O S T E D ’A F F A R I
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Il mercatino del Coltivatore
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P R O P O S T E D ’A F F A R I
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N° 5 – 1-15 marzo 2010
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H Mercedes CLK nero metallizzato, full optionals, km 80.000 originali, ottime condizioni tel. 3201846303 H Quad Shineray sportivo 200 cc a marce tel. 3356908836 H Micorcar Liger Dué Miniauto aixam tel. 017365054 H Scooter Aprilia SR 150 2001 tel. 3358367695 H Iveco Daily, ottimo stato tel. 3391948341 H Vespa antica a due selle tel. 3387523536 H Attrezzature per alberghi (forno, lavapiatti e affettatrice) tel. 0171717039 H Putagè bianco usato poco, euro 100. tel. 3495065026 ore pasti H Causa cessata attività, generatore corrente “Ducati” a gasolio Kw 8 220 e 380 tel. 3471653429 H 4 gomme Michelin 185-15, cerchi in lega, 1 gomma Michelin nuova 205-15, euro 100 tel. 3484148469 H Compressore V380 l. 50, vero affare tel. 3338547601 H Coclee da 10-15-20; bascula q.li 10; pali cemento mt. 4; mulini martelli; nastro trasportatore; mangiatoia Asa; 4 ruote in lega con copertoni 175/70 R14 tel. 017172022
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CERCO H Trattore DT 80/100 CV con caricatore frontale,torchio idraulico diam. 70-90 cm., ripper vigneto tre punte più dischi tel. 3480037794 H Cambio per Disarcar 20 HP 4 RM o mezzo in demolizione tel. 3389668885 H In affitto casetta per mesi estivi in zona S. Bartolomeo o Chiusa Pesio tel. 3895178563 ore serali H Salice (guret) colore giallo, misura medio grande, fresco di taglio tel. 3343001800
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H Mini escavatore JCB tipo 8015 - 15 q.li, ottime condizioni tel. 3392717848
H Miscelatore per mangimi capacità 30 q.li tel. 3922517940
H Peso elettronico in ferro o cemento m. 9 x 3 portata q.li 400, profondità cm. 38 montato e collaudato tel. 3387180024 0113195851
H Canne usate per fagioli, no bambù tel. 3489290058
H Turbina da neve, mucca Jersey con latte tel. 3388404569 H Carabina calibro 222 tel.3494018763
P R O P O S T E D ’A F F A R I
N° 5 – 1-15 marzo 2010
H Trattore 50 CV Ferguson o Fiat 2 RM tel. 017461529 ore pasti H Titoli Pac n. 9-15 tel. 0173721109 3355431508 H Piante di Pioppo grandi, in piedi tel. 3471442439
AFFITTO H Alloggio in collina di Saluzzo ammobiliato tel. 3402303885 H A referenziati alloggio 1°piano vicinanze Villanova Mondovì tel. 3343231063 H Vignolo affittasi alloggio in villa tel. 3356778973 H In casa di montagna, bella tavernetta per feste ricorrenze, volendo 10 posti letto tel. 3475825566
REGALO H Pollina di tacchino palabile secco, azoto 2,3 kg/q.li, fosforo 0,90kg/q.li, potassio 1,8 kg/q.li tel. 3333199868 H Cuccioli di cane pelo raso, taglia piccola, solamente ad amanti animali tel. 017544573
H Impresa edile specializzata rifacimento tetti cerca tetti da rifare o ristrutturare di qualunque genere o dimensione tel. 3392821572 H Artigiano esegue tinteggiatura, decorazioni professionali, velature, cartongesso, dipinti meridiane, massima serietà tel. 3294180254 H Pierin l’imbianchin piemunteis, esegue lavori di tinteggiatura muri interni ed esterni, prezzi onesti tel. 3342323917 H F.lli piemontesi eseguono lavori di intonaco (trabucant) prezzi modici tel. 3407751771 3407751772 H Diplomata ragioneria frequentante università Economia e Commercio, impartisce lezioni private (Cuneo e dintorni) tel. 3474897371 ore pasti H Pensionato Coltivatore offresi per piccoli lavori in vigna, giardino-orto tel. 3339674913 H Indiano, permesso soggiorno, patente B, esperto mungitore cerca qualsiasi lavoro (non necessaria abitazione) tel. 3392753291
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VARIE