Il Coltivatore Cuneese n. 14 anno 2009

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N° 14 – 1-31 agosto 2009

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Storie di vita: Tante tribolazioni nella vita di Chiaffredo, prigioniero delle SS

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Osservatorio Prezzi

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Marco Benzo, Alberto Burzio, Aldo Brustolon, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Roberto Bianco, Nicola Fontana, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Paolo Marengo, Livio Minero, Laura Occelli, Nadia Olivero, Franco Parola, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Elisa Rebuffo, Enrico Rinaldi, Anna Rossi, Giulia Santi Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.coldiretticuneo.org Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: grafici@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA.  È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

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La Regione eroga fondi per i danni da selvaggina 2008 Primi risultati della grande mobilitazione Coldiretti Coldiretti-UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane): siglato importante accordo Biosicurezza zootecnica: nuova misura per il comparto suinicolo Suini: al via la fase esecutiva della commissione unica “Pagamenti per il benessere animale”: arriva la Misura 215 Cooperative agricole: illegittima la norma che preclude il rimborso ICI

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Il Corsivo del Coltivatore: Un segreto 12 Da Coldiretti Piemonte un forte sostegno Al mercato della frutta 12 Fare i lavori con le Coop? Maneggiare con cura! 13 Nuove norme di commercializzazione dei mangimi 15 Cinipide Galligeno: il punto della situazione 16 PSR: aperte le domande relative ai sistemi di qualità alimentare 18 PSR 2007-2013: nuovo bando sulla Misura 133 19 Cereali: prime stime di raccolto per il 2009 20 Le energie rinnovabili agricole più sostenibili per l’ambiente 21 A Canale tanti visitatori al Mercato di Campagna Amica per la Fiera del Pesco 22 Farmer’s market: Finanziati 11 mercati promossi da Comuni e Comunità montane 2 4 Mercati di Campagna Amica: al via anche Mondovì e Fossano 25 Prodotti del territorio al Castello di Racconigi 26 Un successo la festa dei soci CATAC 28 La tradizionale mostra della “Pecora delle Langhe” 30 Vino: tolleranza zero sulle frodi 34 Ristrutturazione e riconversione vigneti: proroghe a luglio 2010 35 Piccole realtà consolidate sul territorio:le banche di credito cooperativo 38 Roberto Chialva nuovo presidente A.R.A.P. 39 Nel 2009 nate più imprese agricole che industriali 39 Contro le frodi a tavola bene il lavoro dei Nas 40 Crisi economica: l’opinione di Oscar Giordano 41 La valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici 44 Fiera di San Chiaffredo nel Marchesato di Saluzzo 50 Riparte la campagna promozionale della Pesca Cuneo 53 Crisi pesche: proposte concrete di Regione e Coldiretti 54 Agosto 2009: boom degli agriturismi 55 Tempo d’estate, tempo di sagre! 56 Grande attesa per la Fiera di Vicoforte l’8 settembre 57 La casa editrice Deagostini propone gli Agriturismo Terranostra Cuneo 58 La Granda protagonista del Concorso Fotografico di Terranostra Cuneo 60 Premio de@terra, un’opportunità per le donne imprenditrici 62 Rivoira di Boves: torna l’appuntamento con “Ai Piedi della Bisalta” 62 Il 2° Giro d’Italia delle donne che fanno impresa 63 Festa del Ricetto con prodotti “kmØ” 63 Coldiretti Cuneo ed Epaca alla Grande Fiera d’Estate 64 Riapertura del bando per gli agriturismi 65 Cambio al vertice Giovani Impresa Coldiretti Piemonte: Roberto Moncalvo nuovo Delegato Regionale 68 Buona la “prima” di Agriclick 69 Versamenti volontari integrativi per chi lavora part-time 72 Iscrizione figli studenti 72 Scadenze aziendali 73 Letto per voi... 75 Premio Giornalistico del Roero: i riconoscimenti del 2009 76 Il Piatto per il Roero Arneis: vent’anni di grande cucina dedicata al Roero Arneis 77 Come prendersi cura delle piante 78 Il mercatino del Coltivatore

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on determina dirigenziale del responsabile del settore caccia saranno erogati agli ATC, CA e Province del Piemonte Euro 1.512.690,66 per il risarcimento dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole nei territori di competenza e ad interventi in materia faunistico venatoria attuati dalle sole province. L’incarico di effettuare i pagamenti è stato dato ad Arpea. Commenta Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti del Piemonte: “saremo attenti ai tempi che Arpea impiegherà per la effettuazione dei pagamenti. Purtroppo il funzionamento dell’Agenzia Regionale lascia in molti casi a desiderare come già più volte denunciato da Coldiretti. Basti pensare ai ritardi accumulati nel pagamento delle spettanze alle imprese agricole derivanti dall’applicazione del Piano di Sviluppo Rurale”. i


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FONDO

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Primi risultati della grande mobilitazione Coldiretti

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opo i tre giorni non stop di mobilitazione organizzata a livello nazionale dalla Coldiretti, a cui hanno partecipato numerosissimi anche molti imprenditori agricoli cuneesi, è arrivato un primo importante risultato: è stato infatti presentato ufficialmente dal Ministro delle Politiche Agricole il decreto sull’obbligo di indicare l’origine in etichetta per latte e derivati. “Il Decreto obbliga ad indicare l’origine del latte impiegato nel latte a lunga conservazione e in tutti i prodotti lattiero caseari ma – sottolinea Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – vieta anche l’impiego di polveri di caseina e caseinati nella produzione di formaggi. Si stabilisce chiaramente che il formaggio si fa con il latte e non con le polveri ma

regolamenta anche l’impiego di semilavorati industriali (cagliate) nella produzione di formaggi e mozzarelle che dovrà essere indicato in etichetta”.

La Coldiretti da tempo denuncia come nel nostro Paese tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri senza indicazione

in etichetta e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere all’insaputa dei consumatori. Si tratta di un inganno che è finalmente destinato a finire con l’Italia che è leader europeo nella qualità ed ha il dovere di svolgere un ruolo di leadership a livello comunitario dove porteremo il provvedimento fino in fondo. “Un primo importante risultato – ha commentato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – che va nell’interesse degli imprenditori agricoli ma soprattutto dei consumatori e della trasparenza e competitività del nostro Paese. Rimane però ancora molto lavoro da fare: sono infatti ancora troppi i gli alimenti privi di un’etichettatura chiara e trasparente”. m

Coldiretti-UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane): siglato importante accordo

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el corso dell’Assemblea Nazionale Coldiretti tenutasi venerdì 24 luglio a Roma, il presidente Sergio Marini ha comunicato l’avvenuto accordo tra la Coldiretti e l’UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane). Un importante accordo, in quanto Coldiretti e l’UNCI hanno riscontrato opportune convergenze per la realizzazione di un ampio ed articolato progetto politico, organizzativo, economico e sociale al fine di raggiungere obiettivi di sviluppo per l’economia cooperativa e nel promuovere un progetto di sviluppo per il Paese fondato sulla valorizzazione delle istintività territoriali, delle tradizioni e delle specificità locali, all’interno del quale si distingue il ruolo sociale ed economico della cooperazione in termini di sviluppo, occupazione, solidarietà, oltre che forte come elemento di coesione sociale e territoriale. “L’accordo rafforza il percorso progettuale che Coldiretti ha lanciato per le imprese – hanno commentato Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore Coldiretti Cuneo. Con questa collaborazione la Coldiretti aggiunge un tassello fondamentale nel progetto di divenire, sempre più e sempre meglio, una forza sociale che rappresenta uno spaccato importante della società”. L’accordo prevede che, al fine di attuare un’integrazione corretta e rispettosa delle Organizzazioni, Coldiretti e UNCI procederanno alla creazione di un’ampia rete territoriale per la rappresentanza, assistenza e tutela delle cooperative aderenti,

organizzata attraverso una funzionale sinergia tra le strutture di servizio già esistenti delle due Organizzazioni. Per guidare il processo di riorganizzazione che darà vita alla nuova centrale con l’adesione delle cooperative agroalimentari dell’UNCI e della COLDIRETTI, il Consiglio di Presidenza UNCI ha deliberato il Commissariamento dell’ASCAT (Associazione Nazionale delle Cooperative Agricole e di Trasformazione Agroindustriali aderenti all’UNCI) nominando Mauro Tonello, attuale Vicepresidente della Coldiretti, in qualità di Presidente del Comitato di Commissariamento, affiancato dal Carlo Catanossi e da Paolo Galligioni. m


varie

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Biosicurezza zootecnica: nuova misura per il comparto suinicolo

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a misura sostegno alle aziende agricole per l’implementazione delle misure relative alla biosicurezza zootecnica interessa il solo comparto suinicolo in attuazione della normativa nazionale relativa alla protezione contro la malattia vescicolare del suino. Con specifica determina regionale la Regione Piemonte ha approvato il Programma straordinario di sostegno alle aziende agricole per l’implementazione delle misure relative alla biosicurezza zootecnica. Tali misure riguardano in particolare il comparto suinicolo in attuazione della normativa nazionale relativa alla protezione contro la malattia vescicolare del suino. La domanda prevede investimenti e comprende un piano aziendale nel quale viene definito il programma di adeguamento ed il relativo crono programma con individuazione delle carenze e dei problemi strutturali aziendali, degli obiettivi specifici, degli investimenti e delle spese che il richiedente ritiene necessario effettuare. Gli investimenti per i quali potrà essere concesso il sostegno ai sensi del Programma straordinario sono quelli riferiti alla realizzazione di strutture aziendali prese in considerazione da Ministro della Salute ed in particolare a quelle riportate nell’Ordinanza dello stesso Ministro datata 12 Aprile 2008 e quindi: - locali di quarantena

- parcheggi - barriere (recinzioni, cancelli, sbarre, muri di cinta, ecc.) - spogliatoi - piazzole per la disinfezione degli automezzi - celle frigorifero. È ammesso a contributo anche l’acquisto di attrezzature strettamente collegate agli

interventi di cui sopra. A differenza di quanto stabilito dalla specifica Misura 121 del PSR e sulla base di quanto specificato dalla Regione le domande presentate a valere sul presente bando potranno essere valutate in riferimento a tutto il bestiame aziendale anche non di proprietà dell’azienda medesima. Nella domanda di sostegno il richiedente dovrà dichiarare il titolo di possesso/detenzione del bestiame aziendale non di proprietà. I contributi saranno concessi in conto capitale così come determinati dalla Misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Anche per questa

specifica misura saranno stilate delle graduatorie sulla base di un punteggio attribuito ad ogni singola domanda. L’importo massimo della domanda di sostegno, in termini di spesa ammessa, è pari e Euro 120,00 mentre quello minimo è fissato in Euro 7500,00. Le domande dovranno essere presentate per via cartacea e telematica alla Provincia a partire dal 20 Luglio e sino alle ore 12 del 20 Ottobre prossimo. I nostri Uffici sono a diposizione per ulteriori chiarimenti in merito e per l’eventuale presentazione delle richieste di contributo. m

Suini: al via la fase esecutiva della commissione unica

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a preso il via a partire dal 23 luglio la fase esecutiva della commissione unica nazionale del mercato dei suini, strumento moderno e trasparente per guidare lo sviluppo delle imprese. “Si tratta – hanno commentato Marcello Gatto e Bruno Rivarossa, presidente e direttore Coldiretti Cuneo- di un primo intervento concreto ed innovativo per sostenere la trasparenza ed il corretto funzionamento dei mercati. Occorre ora lavorare per promuovere i nostri prodotti nei mercati internazionali”. La prima riunione della Commissione Unica Nazionale del mercato dei suini da macello, tenutasi a Reggio Emilia ha quotato a 1,230 euro/kg la categoria 160/176 kg del circuito “tutelato” e a 1,151 euro/kg la categoria 160/176 kg del circuito non tutelato. Rispetto alla settimana precedente l’andamento del mercato delle carni e’ stabile mentre il numero dei suini macellati è risultato in aumento: i dati forniti dagli allevatori rilevano un aumento dell’11% dei suini avviati alla macellazione, quelli forniti dall’industria un aumento del 3,4% dei capi macellati. Il dettaglio della quotazione e le informazioni sulla Commissione Unica sono reperibili al sito www.cunsuini.it. Inoltre, in base all’accordo sottoscritto tra gli operatori della filiera, avverrà la modifica dei contratti/impegni di consegna dei suini, ponendo quale unica base di riferimento la quotazione della Commissione Unica. L’aggiornamento dei contratti dovrà comunque essere completato entro dicembre 2009. Entro settembre verranno altresì avviate la fasi transitorie per l’avvio delle commissioni uniche di mercato dei “suinetti” e dei “tagli carni fresche”. m


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AT T U A L I T À

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“Pagamenti per il benessere animale”: arriva la Misura 215

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a regione Piemonte ha attivato la misura 215 “pagamenti per il benessere animale”del PSR 2007-2013. La misura, che interessa l’intero territorio regionale, è volta a migliorare le condizioni di igiene e benessere animale nelle aziende zootecniche di bovini, suini e avicoli. E’previsto un sostegno alla perdita di redditività conseguente all’applicazione di impegni inerenti quattro macro aree previste dalla misura 215 del PSR del Piemonte e precisamente: a) sistemi di allevamento e stabulazione; b) controllo ambientale; c) alimentazione e acqua di bevanda; d) igiene, sanità e aspetti comportamentali; Beneficiari della presente misura sono gli imprenditori agricoli singoli o associati con aziende ricadenti nel territorio della Regione Piemonte, detentori di animali delle specie bovina, suina o avicola che si impegnano ad introdurre e mantenere per almeno 5 anni almeno uno degli impegni previsti nelle 4 macro aree

distinte per la specie allevata considerata per un minimo di 10 UBA. (Unità bovino adulto) Nel caso in cui un beneficiario durante il periodo di impegno ceda totalmente o parzialmente la propria azienda e l’allevamento, il subentrante è tenuto a mantenere gli impegni, altrimenti il primo soggetto è tenuto a restituire parzialmente o totalmente il sostegno già percepito.

Il beneficiario deve essere disponibile a rientrare in un sistema di tracciabilità volontaria del prodotto, nel momento in cui vengano definite le modalità per la promozione, in tutte le fasi della produzione e della distribuzione, di un sistema volontario di tracciabilità degli alimenti. Il richiedente deve presentare un piano aziendale d’azione, sulla base di un audit

aziendale, costituito dalla compilazione della check-list, secondo il modello che sarà predisposto dalla Direzione Regionale Agricoltura – Settore Sviluppo delle Produzioni Zootecniche, evidenziando la situazione iniziale e gli interventi da intraprendere esplicitati nella domanda di contributo. Schematicamente l’analisi della situazione aziendale dovrà


AT T U A L I T À prevedere: - valutazione del sistema gestionale dell’allevamento; - esame dei sistemi di allevamento (stabulazione fissa/ libera); - esame delle strutture di allevamento (box, recinti, pavimentazione); - esame delle condizioni ambientali (luminosità, qualità dell’aria, presenza di polveri ecc.); - esame delle attrezzature (sistemi di ventilazione, impianti di alimentazione e abbeverata); - valutazione degli animali (presenza di lesioni, anomalie comportamentali, eccessivo imbrattamento degli animali, stato di salute, ecc.); - tipo di alimentazione e acqua di abbeverata (pozzo/ acquedotto);, - rimozione e gestione dei reflui zootecnici; - gestione degli animali ammalati (locale di isolamento) o morti. Per la concessione degli aiuti previsti dal presente bando, le Province competenti per territorio, provvederanno all’istruttoria delle domande, l’assegnazione dei punteggi avverrà automaticamente permettendo la predisposizione di una graduatoria regionale delle domande ammissibili indipendentemente dalla specie allevata. Per predisporre la graduatoria verranno presi in esame alcuni elementi di priorità ed attribuiti punteggi, dimensionati secondo la specifica della misura tra cui:

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- aree dove sono maggiormente presenti, potenzialmente, problemi di salute e di stress per gli animali, attribuibili alla presenza di emergenze sanitarie epizootiche e alla concentrazione di animali in allevamento (principalmente suinicoli e avicoli). - Appartenenza delle superfici aziendali sotto impegno a zone considerate come aventi particolari problemi ambientali. - Appartenenza della sede aziendale alle zone individuate nella parte generale del PSR. - Presentazione di domande ai sensi di altre misure del PSR considerate collegate.

- Altri elementi specifici della misura considerata. L’importo dei premi massimi verrà calcolato in riferimento alla tabella a piè articolo. Il livello di sostegno viene ridotto nel tempo per fascia di consistenza aziendale con le seguenti modalità: - prima fascia 10 – 50 UBA riduzione progressiva dell’importo complessivo nel corso dei 5 anni del 15% per ogni annualità, - seconda fascia > 50 UBA riduzione progressiva dell’importo complessivo, per le UBA eccedenti le prime 50, nel corso dei 5 anni del 20% per ogni annualità. Il massimale aziendale è definito moltiplicando il

7 livello di sostegno, espresso in euro/UBA, per il numero di UBA medie annue presenti in azienda nell’anno di impegno e per le quali è richiesto il pagamento. Le UBA dichiarate per il primo anno devono essere mantenute per tutta la durata dell’impegno (consistenza media ponderata annua). Eventuali aumenti di UBA dopo il primo anno di presentazione della domanda non danno luogo ad un aumento del pagamento. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 settembre 2009. Ulteriori informazioni possono essere reperite presso tutti gli uffici Coldiretti. m


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attualità

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Cooperative agricole: illegittima la norma che preclude il rimborso ICI

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l legislatore, con uno specifico intervento (art. 42bis del D.l. n. 159/07) aveva definitivamente chiarito che, tra le altre, deve riconoscersi carattere di ruralità anche alle costruzioni strumentali allo svolgimento dell’attività agricola di cui all’articolo 2135 del codice civile destinate alla manipolazione, trasformazione, conservazione, valorizzazione, o commercializzazione di prodotti agricoli, anche se effettuate da cooperative agricole e loro consorzi. Un aspetto che, innanzitutto, ha assunto una primaria rilevanza ai fini ICI, tenendo in considerazione la situazione di incertezza che, in precedenza, aveva riguardato i fabbricati posseduti ed utilizzati da tali soggetti. Il definitivo riconoscimento della ruralità, a cui si aggiunge la diposizione di carattere interpretativo con la quale è stato precisato che le unità immobiali rurali (indipendentemente dallo loro iscrizione nell’ambito del catasto fabbricati) sono da intendersi escluse dall’imposta comunale sugli immobili, costituiscono elementi che rendono il quadro

della situazione, per quel che concerne i periodi d’imposta successivi al 31/12/2007, decisamente meno incerto. A fronte di tali presupposti e partendo dal principio che l’ICI, per quel che concerne le cooperative agricole, non era dovuta neanche in riferimento alle annualità precedenti al 2008, la Corte Costituzione con una recente sentenza (n. 227/09) ha dichiarato illegittima, ovvero incostituzionale, la

norma contenuta nell’articolo 2, comma 4 della legge n. 244/07 (Legge Finanziaria 2008), che ha disposto il blocco dei rimborsi ICI per i fabbricati strumentali delle cooperative agricole stesse. Una sentenza, quella adottata, che sottolinea come non sia possibile prevedere l’adozione di una disparità di trattamento (in quanto lesiva del principio di uguaglianza) tra contribuenti che hanno pagato un tributo indebito, ai quali si preclude il

rimborso, e soggetti che invece non hanno effettuato alcun versamento di imposta. Per effetto di tale pronunciamento, quindi, i giudici della Corte Costituzionale hanno potenzialmente creato le condizioni affinché le cooperative agricole possano presentare (nei limiti del termine quinquennale) istanza di rimborso in riferimento all’ICI versata antecedentemente al 2008. m


R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

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i è fatto dieci anni di guerra ed è stato prigioniero dei tedeschi. Non è stata facile l’esistenza di Chiaffredo Para, nato il 29 settembre 1914 in borgata Palazzo di Sampeyre, uno dei più anziani del paese. I genitori, emigrati in Francia, lavoravano la terra.

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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

IL PAPÀ SPAZZACAMINO Signor Chiaffredo, si ricorda di quando era piccolo? «Oh, certo! Giocavo a biglie e, per giocare, a volte non andavo a scuola! Ho frequentato a Sampeyre, la maestra Martina dava le bacchettate ed era severa! Io ho fatto la quarta elementare, poi ho iniziato a lavorare in campagna». Avete vissuto la povertà? «No, la povertà no. Mio padre faceva lo spazzacamino e da mangiare ce n’era, per fortuna». Le guerre… «Ho fatto il ciabattino fino a 18 anni, poi sono partito militare. Ho fatto 10 anni di guerre, purtroppo: sono stato in Albania in prima linea, nella Fanteria. Poi, finita quella guerra, sono stato 15 giorni a riposo. Sono stato due anni in Grecia, ma dopo l’8 settembre 1943 i tedeschi ci hanno disarmati e fatti prigionieri». LE PATATE MANGIATE DI NASCOSTO E poi? «Sono finito in un campo di prigionia tedesco. Lavoravo in una fabbrica dove preparavamo le traverse di legno per i binari. I tedeschi erano duri! Quasi niente da mangiare, un po’ di brodaglia schifosa e una pagnotta piccola per otto persone… Per fortuna, scavando nella terra, trovavamo delle patate, e di notte le cuocevamo di nascosto, nella baracca, in una latta. I tedeschi alle 22 ci chiudevano, alla mattina ci svegliavano alle sei». Pensava alla Valle Varaita? «Sì, sovente, ma credevo che non ce l’avrei fatta a tornare a casa vivo! Ci facevamo coraggio tra prigionieri, per fortuna vicino al campo c’era un ristorante, portavano gli avanzi dei pasti ai

maiali: noi lo avevamo capito e andavamo a rubare il cibo destinato agli animali. Sono gli americani che ci hanno liberati. A Sampeyre sono ritornato nel giugno 1945». TANTI PIANTI, AL RITORNO Ricorda bene quei momenti? Chiaffredo Para si emoziona e piange: «A casa c’era mia sorella Maria. Mia madre era su agli alpeggi, alla baita. Arrivato a borgata Palazzo ero stanco morto, ma ho raggiunto lo stesso mia madre alla baita. Quando ci siamo visti, abbiamo pianto tanto, era da anni che non riuscivo a mandare notizie alla mia famiglia e loro pensavano che fossi morto».

Finita la guerra è emigrato in Francia? «Un mio amico già conosceva Parigi e mi ha accompagnato. Ho fatto prima il ciabattino, poi caricavo di carbone le caldaie dei palazzi grandi, dalle cinque di mattina alle sei di sera». Dove ha conosciuto sua moglie? «Mia moglie, “Marieta” Para, anche lei di Sampeyre, l’ho conosciuta a Parigi. Eravamo in tanti della Valle Varaita a Parigi e ci ritrovavamo di domenica a ballare… Siamo stati fidanzati per quattro anni, poi ci siamo sposati il 23 settembre 1950, a Sampeyre, davanti a don Giovanni Garnero di Piasco, mio cugino».

9 LA CAMERA DA LETTO SMONTATA DAGLI AMICI Avete fatto festa? «Sì, abbiamo anche ballato la “curenta degli spus” e di sera abbiamo avuto una sorpresa, tornando a casa». Quale? «Gli amici ci hanno smontato la camera da letto, per cui abbiamo dormito con i materassi per terra, in un’altra stanza! Mia moglie si è arrabbiata, ma io ho cercato di rincuorarla». Chiaffredo Para ora ride divertito: «È andata meglio la seconda notte di matrimonio! E un’altra volta, a fare lo scherzo ad altri nostri amici sposi, sono stato anch’io: abbiamo messo i campanelli sotto il materasso della loro camera da letto, quando sono andati a dormire siamo saltati fuori e abbiamo ancora fatto festa insieme, “stoppando” una bottiglia». Lei è vedovo da dieci anni. È dura? «Sì, mia moglie mi manca. Ma ho un figlio, Renè, che vive a Parigi mentre Denise che vive vicino a me non mi fa mancare il suo sostegno». La vita è facile? «Oggi leggo i giornali, guardo la tv, vado a fare la spesa e vivo da solo. La famiglia mi ha dato tante soddisfazioni. Di amici, alla mia età, ne sono restati pochi». Lei nei suoi 94 anni di vita ha visto il mondo cambiare… «Una cosa che mi colpisce, oggi, è la grande facilità con cui si sfasciano le famiglie… per il resto, ricordo le veglie nelle stalle, quando non c’era ancora la tv, ma io non ho mai creduto alle masche!». E la Baìo? «Ho interpretato diversi personaggi, nella mia lunga vita. È una gran bella festa e quando la vedo passare mi emoziono». È giusto che nella Baìo le donne restino fuori? Chiaffredo ride divertito: «Credo di sì, così non rompono le scatole!». Lei è credente? «Sì ma non so cosa ci aspetta dopo la morte. Però non vorrei rivivere un’altra volta, perché ho tribolato troppo». i


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O sservatorio P rezzi

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GASOLIO AGRICOLO

N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro. Per il riscaldamento delle serre adibite a colture floro-vivaistiche tale accisa è ridotta a 0 euro.

CEREALI FRUMENTO

ORZO

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SOIA-semi

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Fonte dei dati: CCIAA, Sole 24 Ore Elaborazione Coldiretti Cuneo. Legenda:

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ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.


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Il Corsivo del Coltivatore

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Da Coldiretti Piemonte un forte sostegno Al mercato della frutta

Un segreto

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i stanno ricostituendo le società segrete, quelle di mazziniana memoria. Come 200 anni fa o poco meno, ci si riunisce di nascosto, tra persone con un segreto comune, per vivere momenti di confronto e di straordinaria comunanza di sensazioni, per condividere attimi di piacevole connivenza, per incontrarsi tra adepti. Persone di ogni tipo, di estrazioni diverse, di età matura, ma anche – e il fenomeno è di questi ultimi tempi – decisamente giovani, felici del loro piccolo segreto. Si raccolgono in case private, ma soprattutto in cantine vecchie e fascinose, ricche di storia, di tradizioni e profumi. Non parlano molto. Arrivano alla spicciolata, prendono posto, aspettano gli altri e danno l’avvio al rito. Al centro dell’attenzione non il libretto di Mao, il Capitale di Marx o la Costituzione della Repubblica Italiana, non i libri sacri di una qualche religione, non gli ultimi articoli dei giornali inglesi che, tanto per cambiare, denigrano l’Italia. No. Su un tavolo, che non manca mai, una bella bottiglia di vino, di quello buono, da degustare in silenzio, mettendo in moto anche le papille più recondite. Un rito da celebrare in pace, con gli amici, senza dover sfuggire allo sguardo allarmato della moglie, senza deglutire con senso di colpa, senza calcoli sul quantitativo di alcool mandato giù, senza l’incubo del palloncino, senza il terrore per le decisioni della Moratti. Un bicchiere da sorseggiare, finalmente, insieme agli amici, lontano da un mondo di regole sempre più ferree, sempre più restrittive che considerano il vino alla stregua di un medicinale da sorbire a gocce, a stomaco pieno. A volte anche qualche sacerdote fa parte del gruppo, dopo l’affanno legato al ritiro della patente ad un collega che, celebrate un paio di messe, è risultato positivo al palloncino e si è vista ritirare la patente! Poi tutti a casa, a piedi... naturalmente attraverso cunicoli sotterranei, soddisfatti, sereni, lieti del proprio segreto. m Bastian Contrari

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a Coldiretti Piemonte sentito il gruppo di lavoro ortofrutticolo promosso nell’ambito del proprio osservatorio mercati riunitosi stamani per analizzare la difficile situazione dei prezzi della frutta di stagione e delle pesche in particolare chiede un urgente ed improcrastinabile intervento alla Regione e per il tramite della stessa al Ministero, in quanto i prezzi che percepiscono oggi i frutticoltori non coprono neppure i costi di produzione. Coldiretti Piemonte nell’ottica della grande mobilitazione del 21-22-23 luglio chiede alle autorità competenti di intensificare i controlli alle frontiere in quanto appare chiaro che l’importazione di frutta di qualità inferiore stia giungendo sul mercato italiano mettendo ulteriormente in crisi quello nazionale con grave danno economico e gravi incertezze sulla salubrità del prodotto. La proposta è che venga attivato un ritiro urgente delle eccedenze di frutta dal mercato e di destinarla dopo la trasformazione industriale come aiuto alimentare. Formula a livello nazionale già applicata nel 2004 con risultati positivi per il settore. “Chiediamo – ha dichiarato Bruno Rivarossa direttore Coldiretti regionale – un forte impegno alle istituzioni affinchè si avviino campagne di promozione per incentivare i consumi di frutta locale nell’interesse del territorio nella garanzia della qualità. Sono a rischio centinaia di aziende frutticole che da sempre rappresentano l’eccellenza produttiva e la garanzia per i consumatori di un prodotto di estrema salubrità”. Nel gruppo di lavoro si è ricordato come la Confederazione sia costantemente impegnata nei confronti del Governo per lo stanziamento delle risorse necessarie per il Fondo di Solidarietà Nazionale. m


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Fare i lavori con le Coop? Maneggiare con cura!

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uando un’azienda agricola non riesce a svolgere i lavori con la forza lavoro familiare ricorre alla assunzione di lavoratori mediante i contratti di lavoro subordinato. Può succedere che alcune aziende agricole ricorrano ad un appalto di servizi. Cosa significa? Affidare lo svolgimento del lavoro a terzi, generalmente una cooperativa. La cooperativa normalmente non fornisce la manodopera ma fornisce servizi mediante l’uso di attrezzature e mezzi propri per lo svolgimento delle prestazioni di servizi. Nel caso di appalto ad una cooperativa di lavoro, l’imprenditore agricolo deve preoccuparsi di accertare i requisiti professionali e tecnici dell’appaltatore. Con l’appalto di servizi, l’impresa agricola affida lo svolgimento di un servizio “a corpo”: la prestazione di servizi non può essere retribuita a ore ma a “forfait”, nel senso che il prezzo deve essere pattuito in relazione allo svolgimento dell’intero servizio (es. vendemmia su un vigneto determinato), cioè il corrispettivo deve essere determinato in relazione al risultato. Il rischio di impresa che l’appaltatore si assume, infatti, si concretizza nel fatto

la cooperativa trae il suo “guadagno” dall’abilità di svolgere il lavoro e non dalla quantità di ore svolte. Il contratto di appalto “genuino” deve avvenire nel rispetto della autonomia organizzativa dell’appaltatore, salvo il potere di controllo da parte del committente. In altri termini, l’impresa agricola deve istruire la cooperativa su tempi e modi di svolgimento dei lavori, può, in corso di svolgimento dei lavori, controllare, il rispetto dei tempi e modi stabiliti, ma non sono ammesse situazioni in cui il titolare, i membri del nucleo familiare o dipendenti della stessa azienda agricola lavorano

“fianco a fianco” con quelli della cooperativa. Il mancato rispetto di quanto sopra illustrato espone l’aziende agricola committente a pesanti responsabilità penali (per la violazione del divieto di intermediazione di manodopera), amministrative (per la violazione delle norme sulla regolare costituzione del rapporto di lavoro) e civili (nel caso in cui la cooperativa non versi le retribuzioni e/o contribuzioni dovute per legge). In conclusione, è evidente che l’appalto di servizi è uno strumento da maneggiare con cura, perché troppo spesso corre sul filo della liceità e la

sua non corretta impostazione, giuridica e operativa, può determinare pesanti conseguenze sanzionatorie, sia penali che amministrative. Ricollocazione lavoratori in mobilità La crisi economica che stiamo vivendo porta con sé una crescente fascia di lavoratori “espulsi” dal sistema produttivo. Lavoratori che molto spesso si trovano in situazioni personali e professionali difficili nei confronti dei quali lo Stato cerca di attivare forme di sostegno. Mentre da un lato, con il Decreto Anti-crisi, il Governo estende gli (segue a pagina 14)


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(continua da pagina 13)

interventi degli ammortizzatori sociali, dall’altro lato, la Provincia, a cui compete la gestione dei servizi per lì’impiego, amplia gli interventi di ricollocazione. In particolare, in collaborazione con Synergie, società di somministrazione di manodopera, la Provincia sta realizzando un progetto di ricollocazione e di accompagnamento alla ricerca di una nuova occupazione per lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria (prossimi alla mobilità) e lavoratori in mobilità. Trattasi di lavoratori dai profili professionali più disparati, ai quali, se necessario possono essere forniti specifici percorsi formativi. L’assunzione di questi lavoratori consente al datore di lavoro di benefici di determinati sgravi contributivi, in molti casi molto significativi. Le aziende che avessero interesse possono rivolgersi agli Uffici di zona per avere i nominativi dei

lavoratori interessati e maggiori dettagli circa le modalità di assunzione. SERVIZIO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO In questi mesi sta entrando a regime il nuovo Testo Unico in materia di Sicurezza sul Lavoro. Il documento, nato dall’esigenza di razionalizzare il quadro normativo in materia, in realtà ha introdotto importanti modifiche alla normativa previgente. Lo scopo è quello di rendere più cogente l’applicazione della

normativa in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare, ha previsto che l’autocertificazione della valutazione dei rischi, a breve, venga abolita (al più tardi, 30 giugno 2012). Ed è evidente pertanto che l’attenzione dell’imprenditore agricolo alla sicurezza sul lavoro, passi attraverso la redazione del documento di valutazione del rischio. Con la valutazione del rischio, il datore di lavoro analizza il processo produttivo aziendale evidenziando le carenze in materia di sicurezza sul lavoro e

tempi e modi per l’adeguamento. Alla valutazione del rischio partecipa anche il medico competente a cui il datore di lavoro affida la sorveglianza sanitaria. In questo contesto, Coldiretti, ritenendo importante implementare i servizi forniti alle aziende associate, ha attivato dall’inizio dell’anno il servizio di valutazione del rischio. Attraverso visite e sopralluoghi in azienda, tecnici Coldiretti, su richiesta svolgono un sopralluogo presso l’azienda e predispongono un preventivo, a cui seguirà l’accettazione dell’azienda per la redazione del documento di valutazione del rischio. Il servizio consente, oltre alla redazione del documento di valutazione del rischio, anche di usufruire dell’assistenza di tecnici specializzati disponibili anche per ulteriori forme di interento quali la formazione ai dipendenti. Per maggiori informazioni, le aziende interessate possono rivolgersi agli Uffici di zona. m


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Nuove norme di commercializzazione dei mangimi

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l Consiglio dell’Unione Europea ha approvato nelle scorse settimane un regolamento sulla commercializzazione dei mangimi per animali, a seguito di un accordo in prima lettura con il Parlamento Europeo. L’obiettivo principale di questo nuovo regolamento è quello di stimolare l’innovazione nel settore dell’alimentazione degli animali e migliorare la competitività del settore zootecnico nella UE, pur mantenendo un elevato livello di benessere per gli animali e per i cittadini europei. Tale regolamento contiene, tra l’altro, le seguenti disposizioni: le regole per l’etichettatura dei

mangimi saranno allineate a quelle dei prodotti alimentari

destinati al consumo umano; l’Unione Europea realizzerà un

15 nuovo catalogo degli alimenti utilizzati per l’alimentazione degli animali al fine di facilitare lo scambio di informazioni sulle proprietà dei prodotti. Le materie prime non incluse in questo catalogo e che vengono immesse sul mercato per la prima volta devono essere riportate in un registro on-line; le indicazioni nutrizionali sono consentite solo a condizione che siano oggettive, comprensibili e scientificamente motivate; il mangime utilizzato come fonte di proteine (bio-proteine) non sarà sistematicamente soggetto ad autorizzazione preventiva per l’immissione sul mercato, ma solo in relazione ai rischi connessi; i produttori e gli utilizzatori di mangimi, sono invitati a sviluppare due codici di buone pratiche in materia di etichettatura, una per gli alimenti degli animali da compagnia e l’altra sui mangimi per gli animali da produzione alimentare. Obiettivo di tutti i codici è migliorare la qualità e l’efficienza delle etichette. m


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Cinipide Galligeno: il punto della situazione

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ella primavera 2009 si sono moltiplicate le segnalazioni di presenza dell’insetto in numerose località della provincia di Torino (Bibiana, Lusernetta, Torre Pellice, Bricherasio, Giaveno, Buttigliera Alta, Val di Susa, Valli Ceronda e Casternone, Valli di Lanzo, Eporediese), del Biellese e della zona del lago d’Orta e del lago Maggiore. Nel corso dei sopralluoghi si è constatato che, nella maggior parte dei casi, l’infestazione è nella fase iniziale, con presenza in genere di poche galle, localizzate a volte su un singolo rametto disperso nella massa della vegetazione. Solo in zone già in prossimità di focolai degli anni precedenti la presenza di galle è ragguardevole e quindi facilmente rilevabile. Ci si può quindi aspettare nei prossimi anni un forte incremento delle infestazioni di Dryocosmus kuriphilus nelle nuove aree, dove peraltro a partire dal 2010 si interverrà con l’introduzione del parassitoide Torymus sinensis in diversi siti. Il cinipide è stato segnalato per la prima volta anche in Svizzera, nel Cantone Ticino (Sottoceneri), dove probabilmente è arrivato dall’area infestata già da alcuni anni presente nel nord del Piemonte attorno al lago d’Orta. La valutazione della sensibilità

del castagno al cinipide è giunta ormai al sesto anno e finora sono state ottenute indicazioni per 65 cultivar: Marsol, Marigoule, Marrone di Zocca e Torcione Nero si confermano di anno in anno tra le più sensibili. La diversa sensibilità osservata nel materiale in studio può dipendere da diversi fattori che si possono riassumere in una maggiore o minore attrattività che la pianta manifesta nei confronti dell’insetto: questa può essere correlata alla grandezza

e consistenza delle gemme o alla presenza di sostanze volatili nella corteccia. Hanno invece mostrato buona reazione nei confronti dell’insetto Idae (ibrido cino-giapponese) già indicata precedentemente come portatrice di resistenza, Vignols ibrido euro-giapponese proveniente dalla Francia e Muraie, una cultivar della Val Maira. Queste varietà verranno studiate approfonditamente, in particolare quella autoctona, per cercare nuove e più apprezzabili

fonti di resistenza nel castagno europeo. A questo proposito sono anche stati identificati alcuni semenzali di Castanea sativa privi di galle ma con sintomi di infestazione leggeri (piccole deformità sulle foglie), paragonabili a quelli rilevati nell’ibrido Bouche de Bétizac, che fu la prima varietà resistente individuata in Piemonte. Questi selvatici verranno valutati in condizioni di elevata pressione da parte dell’insetto per comprendere


S P E C I A L E F I E R e saluzzo e vicoforte se siano resistenti o meno. Allo stesso trattamento sono state sottoposte un centinaio di piante ottenute nel 2008 incrociando le cultivar Bouche de Bétizac e Madonna, per creare varietà resistenti ma con caratteri di pregio. I primi dati che mettono in relazione l’infestazione con la produttività e la vigoria della pianta hanno evidenziato che individui seriamente infestati riducono inizialmente l’accrescimento del tronco e la lunghezza dei germogli. Questo, tuttavia, non si accompagna necessariamente ad un calo produttivo immediato, fatto che si deve prevedere negli anni successivi, se permane o aumenta il livello di infestazione. Lotta biologica al cinipide galliceno: funziona! Nel periodo invernale si sono raccolte dalle aree di moltiplicazione e dai siti di pieno campo 152.950 galle, quasi il doppio rispetto al numero prelevato lo scorso

anno. Pur partendo da premesse assolutamente positive, nessuno poteva attendersi un risultato così confortante come quello che si è manifestato in campo: sono infatti sfarfallati in totale ben 16143 parassitoidi. Nell’area di moltiplicazione della Mellana di Boves, le galle raccolte sono state in totale 19900 e hanno prodotto 4603 Torymus sinensis; in quella di Cuneo-Via della Ripa se ne sono

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raccolte 24800 da cui sono usciti 38 parassitoidi mentre a CuneoTetti Pesio, per il secondo anno consecutivo non è sfarfallato nulla per cui quest’area verrà abbandonata. Nel sito di Robilante sono state raccolte 33080 galle: da queste sono sfarfallati in totale 8441 T. sinensis: a questi ne vanno aggiunti altri 1269 usciti da galle raccolte a terra, da piccoli rami caduti e rastrellati. Nel sito di

17 Peveragno le 22400 galle raccolte hanno prodotto 1311 parassitoidi mentre nel sito di Boves (Cascina Marquet) ne sono state raccolte 10000 che ne hanno prodotto 47. In quattro siti campione, dove l’introduzione del Torymus sinensis è avvenuta una sola volta con un centinaio di coppie, sono state raccolte in totale 22200 galle: da tutti questi siti si sono avuti degli sfarfallamenti (481 individui in totale), confermando l’insediamento del parassitoide e quindi l’efficacia della metodologia che prevede un solo rilascio. Gli individui ottenuti sono stati utilizzati per nuove introduzioni: nelle aree di moltiplicazione queste sono state eseguite a Martiniana Po ed a Cuneo in Via della Ripa, con 150 coppie ciascuno, mentre in pieno campo sono stati effettuati complessivamente ben 65 rilasci, ed in ogni nuovo sito sono state lanciate un centinaio di coppie. m


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PSR: aperte le domande relative ai sistemi di qualità alimentare

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a Regione Piemonte ha pubblicato il bando per l’ammissione ai finanziamenti previsti dalla Misura 132 “partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare” del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Potranno presentare domanda di contributo gli imprenditori singoli e associati che aderiscono e partecipano ad uno dei seguenti sistemi di qualità: 1) Protezione delle indicazioni geografiche (IGP) e delle denominazioni di origine (DOP) dei prodotti agricoli ed alimentari; 2) Metodo di produzione biologica di prodotti agricoli e indicazioni di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari; 3) Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo. Vini di qualità prodotti in regioni determinate VQPRD. I beneficiari (sia singoli che associati) devono avere i requisiti di Imprenditore Agricolo Professionale secondo quanto riportato dal D.Lgs n. 99 del 29 marzo 2004. Le società cooperative devono essere titolari di partita Iva, iscritte all’Albo delle società cooperative di lavoro

agricolo, di trasformazione di prodotti agricoli propri o conferiti dai soci e/o di allevamento. Inoltre devono essere in possesso di qualifica di imprenditore agricolo professionale oppure imprenditore agricolo ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile. Il sostegno viene erogato in base ai costi di certificazione realmente sostenuti, per la partecipazione ai sistemi di qualità (importo pari al 100%) fino ad un importo massimo concedibile di 3.000,00 Euro all’anno per impresa agricola e per un periodo massimo di cinque anni. Le imprese richiedenti per essere ammesse a presentare domanda di aiuto devono comunque impegnarsi a non

richiedere/ottenere altre agevolazioni pubbliche per i costi di certificazione oggetto del presente bando e a mantenere l’adesione al sistema/sistemi di qualità per i quali l’aiuto è stato concesso per un minimo di tre anni consecutivi dall’anno di presentazione della domanda di aiuto. L’importo minimo concedibile è di 40,00 Euro. La spesa ammessa equivale all’importo dei costi fissi sostenuti dall’impresa agricola nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno nei confronti dell’organismo di certificazione per l’accesso e la partecipazione al sistema di qualità. Sono ammissibili le spese per

le attività di certificazione svolte nell’anno successivo alla data di presentazione della domanda. Solo per il 2009, anno di attivazione della misura, sono ammissibili le spese per le attività di certificazione sostenute dal 1 Gennaio 2009. I costi sono quelli relativi all’assoggettamento agli specifici piani di controllo sulla filiera previsti per il conseguimento dei requisiti di conformità e/o certificazione del metodo o del disciplinare di produzione e quindi: costo per l’iscrizione al sistema di controllo, costo per la quota annua fissa per l’attività di certificazione, costo per la quota annua variabile per l’attività di certificazione, costo per le analisi richieste formalmente dall’organismo di controllo, costo per le verifiche ispettive aggiuntive. Non è ammissibile l’IVA tranne quella non recuperabile. La presentazione delle domande di aiuto, in maniera informatizzata ed in forma cartacea, è possibile in ogni momento dell’anno; tuttavia, per essere inserite nella graduatoria relativa alla concessione dei contributi relativi ad una determinata annualità le domande devono pervenire


S P E C I A L E F I E R e saluzzo e vicoforte in forma cartacea entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Per l’anno 2009 la scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata, a seguito delle forti e puntuali richieste di Coldiretti, al 25 settembre 2009 per la presentazione telematica e al 30 settembre per quella cartacea. Verrà redatta una specifica graduatoria attraverso l’assegnazione di punteggi che terranno conto di alcune priorità e precisamente: - priorità territoriali: si applicano prendendo in considerazione la localizzazione dell’impresa; - priorità tra sistemi di qualità - priorità sulla base dell’ammissione in graduatoria nel bando dell’anno precedente (applicabile dall’anno 2010 – secondo anno di attuazione). A domanda accolta deve poi seguire una domanda di pagamento per l’erogazione del contributo. Tale domanda di pagamento relativa ai costi di certificazione 2009 deve pervenire entro il 31 marzo 2010. m

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PSR 2007-2013: nuovo bando sulla Misura 133

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a Regione Piemonte ha reso nota l’apertura di un nuovo bando, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, destinato alle associazioni dei produttori e ai consorzi per la promozione e l’informazione sui prodotti di qualità (DOP, IGP, vini DOC e DOCG e produzioni biologiche). Si tratta della Misura 133 “Attività di informazione e promozione riguardo ai prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare”. Il nuovo bando sulla Misura 133, dedicato alla promozione dei prodotti di qualità prevede uno stanziamento per il 2009 di circa 2,2 milioni di euro , con l’obiettivo di sensibilizzare i consumatori sull’esistenza e le caratteristiche dei prodotti certificati, e di potenziare e ricercare nuovi sbocchi di mercato. I beneficiari sono i consorzi di tutela dei prodotti DOP-IGP, i consorzi di tutela dei vini DOC e DOCG, i consorzi o associazioni di produttori biologici riconosciuti, gli organismi associativi, e tutti i raggruppamenti di questi. Gli interventi promozionali ammissibili a contributo, all’interno del mercato interno europeo, sono: il rafforzamento del rapporto diretto produttoreconsumatore, con strategie di comunicazione rivolte al consumatore finale; il rafforzamento del rapporto tra produttori e mondo della ristorazione; la promozione dei prodotti di qualità sui punti vendita e nella grande distribuzione, rivolta a commercianti, buyer e giornalisti. Il sostegno economico, destinato a consorzi e associazioni di riferimento per le stesse produzioni di qualità ammesse ai benefici della Misura 132 (DOP, IGP, vini DOC e DOCG, biologico), consiste in un contributo in conto capitale pari al 70% per le attività informative e promozionali e al 50% per quelle di tipo pubblicitario, da un minimo di 100 mila a un massimo di 250 mila euro. Tra le priorità, verranno valutati la qualità della progettazione, i requisiti del beneficiario, la capacità di aggregazione di soggetti e filiere, l’ampiezza dei progetti. Il bando sarà pubblicato entro questa settimana e avrà scadenza 28 agosto 2009 (2 settembre per la presentazione cartacea). m


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Cereali: prime stime di raccolto per il 2009

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ontinua il periodo non facile per il comparto cerealicolo: le prime stime nazionali del raccolto cereali 2009 indicano infatti una contrazione, piuttosto marcata, sia nelle superfici che nelle produzioni. La stagione piovosa, insieme alla contrazione dei prezzi, ha condizionato fortemente i programmi di semina dei grani su tutto il territorio nazionale. Per quanto concerne il grano tenero, si registra una riduzione di superficie di circa il 10% rispetto alla precedente campagna (in particolare in Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia), anche se l’andamento climatico di inizio dicembre alimentava aspettative diverse. Il perdurare delle precipitazioni primaverili ha ridotto sensibilmente pure le rese, per una produzione stimata intorno a 3,3 milioni di tonnellate. Nel segmento del grano duro, la situazione si presenta sostanzialmente più complessa: la riduzione delle superfici è quantificata

in circa 500.000 ettari con contrazioni significative, in termini percentuali, in tutte le aree del Centro-Sud. A determinare tale situazione ha contribuito in parte il fenomeno dei prezzi, le cui quotazioni nel corso della campagna 2008 hanno registrato livelli che coprivano appena i costi di produzione, ma soprattutto le piogge che hanno impedito le lavorazioni per l’attuazione delle semine. In questo contesto, la produzione dovrebbe attestarsi intorno a 3,1 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda le oleaginose, si registra una ripresa delle semine sia del girasole (con una ipotesi di circa 150.000 ettari) che della soia (che supera abbondantemente i 200.000 ettari investiti). Situazione diversa invece per il mais, che registra una sostanziale tenuta delle superfici (intorno al milione di ettari) nonostante la presenza di un parassita – la diabrotica – stia pregiudicando i futuri raccolti in alcune aree del nord Italia. m


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Le energie rinnovabili agricole più sostenibili per l’ambiente

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e la sfida dell’energia si può vincere solo investendo sull’innovazione tecnologica, ben venga l’invasione della campagna in città in risposta a quella delle città che hanno cementificato i terreni agricoli. E’ quanto rileva la Coldiretti in riferimento alla proposta lanciata dall’Enea nel “Rapporto energia e ambiente” di realizzare una “vertical farm” per Milano nella sede dell’Expo 20015. Ma se questo è un esempio estremo di razionalizzazione e di risparmio di energia è indubbio che la produzione di energia rinnovabile proveniente dall’agricoltura italiana sia destinata a triplicare nei prossimi dieci anni con circa centomila posti di lavoro disponibili. Lo

sviluppo delle energie rinnovabili prodotte nelle campagne italiane raggiungerà nel 2020 una percentuale dell’8 per cento del totale, rispetto all’attuale 2 per cento, per un totale di 15,5

milioni di tonnellate petrolio equivalente (MTEP) prodotte. Con oltre il 70 per cento il maggiore contributo viene dalle biomasse combustibili provenienti dal legno, dalle

colture erbacee, dai residui agroalimentari e dai reflui degli allevamenti, ma non trascurabile è il contributo dei carburanti con il 20 per cento, mentre il restante 10 per cento è ottenuto attraverso solare, eolico ed idroelettrico. “Per il nostro Paese è particolarmente importante la produzione di energia da biomasse di origine agricola, ottenute nell’ambito di filiere corte, che risponde a criteri di sostenibilità ambientale perché – ha concluso Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – garantisce la riduzione delle emissioni da trasporto che caratterizzano i grandi impianti alimentati con biomassa importata e ottenuta in modo non sostenibile”. m


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A Canale tanti visitatori al Mercato di Campagna Amica per la Fiera del Pesco

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ontinua il successo dei Mercati di Campagna Amica che, grazie all’alta qualità ed alla freschezza dei prodotti proposti, acquistano sempre più consensi da parte dei consumatori. L’ultimo appuntamento del mese di luglio si è svolto domenica 26 a Canale, dalle ore 8.00 alle ore 18.00 in piazza Europa, in occasione della tradizionale Fiera del Pesco, giunta quest’anno alla sua 67esima edizione. Un’occasione speciale per far incontrare produttori agricoli e consumatori, con l’ intento di favorire e stimolare la vendita diretta, ma anche la conoscenza dei prodotti e delle eccellenze dell’agricoltura cuneese, nel totale rispetto di stagionalità e genuinità. Nel corso della giornata tantissimi

consumatori hanno avuto la possibilità di conoscere i prodotti proposti dalle otto aziende presenti all’appuntamento: frutta ed ortaggi di stagione, miele, formaggi, carne e salumi, vino, pane sono stati solo alcuni delle molte delizie locali proposte

sotto i gazzebi. In molti poi si sono fermati a chiedere maggiori informazioni ai produttori sull’origine e sulla lavorazione degli alimenti e a scoprire una produzione che ha spesso origini antiche, ricche di tradizione. L’iniziativa, che si è svolta in

collaborazione con il comune di Canale, ha dunque permesso di far conoscere ulteriormente i Mercati di Campagna Amica e visto il successo, ci si augura che possa ripetersi fino a diventare un appuntamento regolare nel tempo. m


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Farmer’s market: Finanziati 11 mercati promossi da Comuni e Comunità montane

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a Regione Piemonte sosterrà i mercati dei contadini (farmers’ market) promossi da Comuni e Comunità Montane: sono 11 i progetti finanziati sulla base del bando aperto nei primi mesi del 2009 e di cui viene ora formalizzata la graduatoria di merito. Si tratta del primo provvedimento varato dalla Giunta Regionale a sostegno della “filiera corta”, con uno stanziamento di 700 mila euro. Su 41 domande pervenute, 29 sono state giudicate idonee e 11 verranno finanziate, in base ai punteggi ottenuti e al criterio che prevede la priorità per il progetto meglio classificato in ogni provincia, in modo da garantire la copertura del territorio regionale. Si tratta dei Comuni di Mondovì (CN), Torino , Unione di comuni del Fossanese (CN), Asti , Alba (CN), Cuorgnè (TO), Comunità montana Alta Val Lemme – Alto Ovadese (AL), Comune di Cavour (TO), Comune di Ciriè (TO), Comunità montana Alta Langa Astigiana Val Bormida (AT), Comune di Crevoladossola (VB). I beneficiari riceveranno un contributo regionale in conto capitale (dal 50% al 70% della spesa ammessa) per l’allestimento di aree mercatali destinate

alla vendita diretta di prodotti agricoli. Nei prossimi mesi si valuterà l’eventuale ulteriore scorrimento della graduatoria, in relazione alle risorse disponibili e all’approfondimento dei progetti presentati. Sono inoltre allo studio ulteriori provvedimenti regionali relativi alla filiera corta, da iniziative di formazione per gli operatori ad accordi con le mense pubbliche, dal sostegno ai gruppi di acquisto a iniziative promozionali presso i punti vendita, che saranno valutati per il 2010 ( in allegato le ipotesi di lavoro ). “Il sostegno a Comuni ed enti locali – ha commentato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – rappresenta un intervento molto vicino al territorio e immediatamente

attuabile, che consentirà di allestire mercati in numerose zone della nostra Regione. L’ intento è quello di sostenere iniziative che riconducano i percorsi di commercializzazione a un rapporto più diretto e trasparente tra chi li coltiva e chi li consuma, e si basi su una filosofia di chiarezza dei costi che tenga conto anche della qualità delle produzioni. Il rigore nella scelta dei produttori e l’attenzione al consumatore saranno fondamentali nei requisiti richiesti per la realizzazione dei progetti .” Il bando sui farmerS’ market Il bando destinato agli enti locali, chiuso lo scorso 30 marzo, prevede il finanziamento di

interventi materiali (opere edili, attrezzature, ristrutturazioni e allestimenti, adeguamenti igienico-sanitari) e immateriali (formazione e animazione degli operatori e promozione nei confronti dei consumatori) sostenuti da Comuni e Comunità Montane, che intendano realizzare aree mercatali per la vendita diretta dei prodotti agricoli. Ogni mercato dovrà osservare le regole stabilite da un disciplinare che prevede la provenienza esclusiva da aziende del territorio regionale, la presenza esclusiva dei produttori, la garanzia di stagionalità e freschezza della merce, l’informazione sulla sua origine e attenzione alle etichettature, che rendano trasparente la determinazione del prezzo finale. In ogni area dovrà operare un “Comitato di mercato” in rappresentanza di enti locali, produttori e consumatori. Tra i criteri di priorità per i progetti finanziabili vi sono la frequenza dei mercati, l’accessibilità per i produttori e l’utenza, l’autofinanziamento delle spese, la rapidità nell’avvio dei lavori, la consistenza demografica dei territori, senza trascurare le esigenze delle realtà minori. m


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Mercati di Campagna Amica: al via anche Mondovì e Fossano

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nche a Mondovì ha finalmente preso il via l’appuntamento fisso con i mercati di Campagna Amica. Tutti i martedì ed il sabato dalle ore 7.00 alle 13.00, al Mercato di Campagna Amica di Piazza Ellero, sotto l’Ala coperta sarà infatti possibile incontrare i produttori agricoli del territorio e imparare a conoscere ed apprezzare i loro prodotti. “Lo sviluppo di questo mercato favorisce ed incentiva il dialogo diretto tra il produttore ed il consumatore finale – ha commentato Carlo Gabetti Presidente di Zona Coldiretti Mondovì – affermando e sostenendo, attraverso la presenza di prodotti tracciati, stagionali ed a km 0, nel rispetto di un prezzo equo, in grado di

soddisfare i costi produttivi dell’agricoltura ed aumentando il risparmio di chi acquista direttamente dall’imprenditore agricolo. Il mercato di Mondovì s’inserisce all’interno dei Mercati di Campagna Amica realizzati capillarmente, da Coldiretti Cuneo, sul territorio provinciale, tra i quali Pezzolo Valle Uzzone, la prima e la terza domenica del

mese, Costigliole Saluzzo presso il punto vendita della Cooperativa Albifrutta, aperto dal lunedì al sabato dalle 8.00 – 12.00 e 14.00 – 19.00 e Piasco, in Piazza della Pace, dalle 9.00 alle 19.00 tutte le domeniche di luglio e agosto, la seconda e la quarta domenica del mese nel restante periodo dell’anno, con la sospensione nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.

E dopo Mondovì anche a Fossano i consumatori più attenti potranno fare i loro acquisti presso il Mercato di Campagna Amica. Da sabato 25 luglio, infatti, alla presenza dell’assessore comunale Emilio Bertero e del presidente di zona Coldiretti Dino Ambrogio, è stato attivato all’interno del mercato settimanale lo spazio dedicato alle aziende Coldiretti aderenti all’iniziativa. “Con i Mercati di Campagna Amica – ha sottolineato il presidente di zona Ambrogio – la presenza dei produttori agricoli che effettuano la vendita diretta si moltiplica sul territorio e diviene sempre più capillare, a tutto vantaggio dei consumatori, ormai attenti e sensibili al prodotto locale di qualità”. m


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Prodotti del territorio al Castello di Racconigi

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etrina di prestigio per i prodotti agricoli e artigianali cuneesi: al castello di Racconigi, e precisamente presso il presidio Terre dei Savoia nell’ala ovest del sito, è stato dedicato un ampio spazio espositivo per la promozione e valorizzazione delle produzioni locali delle aziende aderenti a Coldiretti e Confartigianato. “Con gli oltre 200˙000 visitatori annui, italiani e stranieri” concordano i presidenti di Coldiretti Cuneo, Marcello Gatto, e di Confartigianato, Sebastiano Dutto “il real castello sabaudo offrirà un’importante occasione di visibilità per i numerosi prodotti del territorio, autentico e gustoso souvenir che i visitatori potranno

acquistare direttamente nelle aziende”. “La sinergia fra Terre dei Savoia, Coldiretti e Confartigianato – ha sottolineato

Giovanni Quaglia, presidente di Terre dei Savoia – ha proprio lo scopo di promozionare il territorio cuneese nell’interezza

e varietà del suo patrimonio, artistico, agricolo e artigianale, caratterizzato da tradizione e grande qualità”. m


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Un successo la festa dei soci CATAC

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iovedì 9 luglio, presso la casa vacanze di Demonte Perdioni, si è svolta la 17esima festa del socio CATAC e come ogni anno il successo è stato travolgente! Una cucina a disposizione e tanto spazio all’aria aperta, gentilmente messi a disposizione dalla Parrocchia San Dalmazzo di Borgo, hanno permesso ai soci ed alle loro famiglie di organizzare e festeggiare un anno di lavoro. La giornata di festa, a cui hanno partecipato oltre 500 persone, è iniziata al mattino con la celebrazione della Santa Messa in ricordo dei soci. Dopo la funzione si è subito iniziato a lavorare tutti insieme in cucina: polenta, spezzatino e macedonia di frutta è ormai l’intramontabile menù che viene proposto a tutti i golosi. Nel pomeriggio tanti giochi, simpatici omaggi, musica e divertimento fino al momento di rimettersi a tavola per la merenda sinoira ed incominciare a pensare alla festa del prossimo anno. m


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La tradizionale mostra della “Pecora delle Langhe”

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rganizzata dalla sezione ovini dell’Apa Cuneo, in collaborazione con Regione Piemonte, Provincia di Cuneo e Comune di Murazzano, giovedì 27 e venerdì 28 agosto 2009, nell’ambito della tradizionale “Fiera dei trenta”, si terrà nel paese dell’Alta Langa la “25ª Mostra interprovinciale degli ovini di razza delle Langhe”. Si tratta della più importante manifestazione inerente la Pecora delle Langhe, volta alla sua salvaguardia e valorizzazione, e richiama allevatori anche della provincia di Asti e Savona. L’amministrazione comunale, quest’anno, intende favorire un legame più stretto fra il mondo dell’allevamento e quello della produzione del formaggio. A questo proposito gli animali

saranno esposti nella parte centrale dell’area fieristica e a fianco, ci saranno le bancarelle riservate ai produttori storici del Murazzano. Questa iniziativa ha lo scopo di creare uno stretto rapporto tra la Pecora delle Langhe e Murazzano Dop, la più antica Robiola del Piemonte, un formaggio ricco di tradizione e di storia oltre che di bontà. Le sue origini risalgono addirittura

ai Celti: il termine “Rubeola” stava, infatti, a indicare il tipico colore rossiccio assunto dalla crosta del formaggio quando la stagionatura veniva prolungata nel tempo. Nelle Langhe il Murazzano è quasi l’emblema di una radicata tradizione contadina che vede nella robiola prodotta con il latte della Pecora delle Langhe un’essenziale fonte di sostentamento, frutto del duro lavoro della terra. La Pecora delle Langhe è una razza autoctona delle zone collinari e prealpine del basso Piemonte, ha la sua area di allevamento nelle Langhe della provincia di Cuneo ed in parte delle province di Asti, Savona e nelle propaggini delle Alpi liguri. L’allevamento è stanziale di tipo familiare con piccoli greggi (10-15

capi), spesso complementare di quello bovino, anche se non mancano aziende medio-grandi e grossi allevamenti cooperativi. Questa razza è frutto di una selezione iniziata ottanta anni fa e che oggi conta circa 10.000 capi, di cui circa 3.000 iscritti al libro genealogico. L’attitudine produttiva prevalente è il latte utilizzato, nel primo mese di vita, per l’allattamento degli agnelli e, successivamente munto e trasformato in Toma di Murazzano Dop, formaggio prodotto con latte intero, ovino o misto ovino-vaccino. Durante la manifestazione ci saranno anche iniziative collaterali tra le quali la tosatura delle pecore, la presentazione dei campioni della mostra e il giovedì sera la cena dell’allevatore. m


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Vino: tolleranza zero sulle frodi

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isogna chiudere con decisione le porte a tutti i tentativi di frode e sofisticazione per difendere i primati conquistati dall’Italia che con una produzione di 47 milioni di ettolitri è il maggior produttore ed esportatore mondiale di vino e vanta oltre il 60 per cento della produzione vinicola nazionale a denominazione di origine. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’operazione dei Nas di Parma che ha scoperto in due diverse cantine vinicole del nord Italia tre tonnellate di zucchero e oltre duemila litri di alcool di contrabbando, utilizzati per innalzare illecitamente la gradazione dei vini. “L’aggiunta di alcol e zucchero

per la produzione di “vino senza uva” è una frode che – sottolinea Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo

– danneggia consumatori e viticoltori impegnati nella valorizzazione di un prodotto che esprime qualità , tradizione,

cultura e territorio. Dopo il grande percorso di crescita qualitativa che ha portato il vino italiano alla conquista di ripetuti successi occorre insistere sulla strada della “tolleranza zero” nei confronti di episodi che causano un danno economico e di immagine gravissimo anche all’estero, con il vino che rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare nazionale”. Non può e non deve dunque essere messo a rischio il patrimonio di credibilità costruito nel tempo dal vino Made in Italy che ha raggiunto complessivamente un fatturato record di circa 10 miliardi di euro, 3,6 dei quali attraverso l’export, nonostante le difficoltà generate dalla crisi internazionale. m


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Ristrutturazione e riconversione vigneti: proroghe a luglio 2010

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a Regione Piemonte ha ottenuto un accordo con Agea (l’agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) per prorogare di un anno gli interventi di adeguamento previsti dal piano di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, relativamente alle campagne 2005-2006 e 2006-2007, in considerazione delle pessime condizioni atmosferiche dello scorso inverno e del fenomeno della flavescenza dorata, che non hanno consentito in molti casi il completamento dei lavori. La proroga, per entrambe le campagne, è fissata al 31 luglio 2010 e si riferisce al termine di

esecuzione dei lavori. Si tratta di una misura prevista

dalla OCM vino (organizzazione comune di mercato europea),

35 che permette di migliorare il livello qualitativo delle produzioni, realizzando interventi di adeguamento, di riconversione varietale, reimpianto di varietà di vite differenti, modifiche ai sistemi di coltivazione o collocazione in posizioni più favorevoli. In dettaglio, per la campagna 2005-2006, la proroga è motivata dalle prolungate condizioni climatiche sfavorevoli, che hanno caratterizzato l’intero inverno e la primavera, con precipitazioni piovose e nevose oltre la media, frane e smottamenti, tali da assumere le caratteristiche di una calamità naturale, rendendo inaccessibili le vigne ed estremamente difficoltosi gli interventi in campo. Per la campagna 20062007, oltre alle avversità atmosferiche, incide il fenomeno della flavescenza dorata, ampiamente diffuso sul nostro territorio in zone di insediamento e di focolaio. m


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La Fondazione Campagna Amica e Coldiretti Cuneo ti invitano a...

BENVENUTI IN VENDEMMIA non esserci sarebbe un peccato!


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DOMENICA 6 SETTEMBRE

VI edizione Pedalata enogastronomica

PROGRAMMA Ritrovo ore 8,30 Dogliani (CN) – P.zza Umberto I. Partenza ore 10,00. Arrivo: ore 16,00. Percorso, di circa 20 km in gran parte su strada sterrata (media difficoltà), si snoderà su e giù per le colline Doglianesi. Il percorso sarà piacevolmente intervallato da quattro tappe presso aziende agricole condotte da giovani aderenti al movimento Giovani Impresa Coldiretti di Dogliani, per la degustazione di prodotti tipici di Langa accompagnati dal pregiato vino Dolcetto di Dogliani DOC. Iscrizione: Biblioteca Civica tel. 0173/70210 o Coldiretti Mondovì tel. 0174/560215 Costo: 20,00 euro (intero); 10,00 euro (ridotto per bambini fino a 12 anni) tramite bonifico anticipato, 25,00 euro il giorno stesso Ogni partecipante riceverà in omaggio una bottiglia di Dolcetto Dogliani DOC e un gadget. È previsto un servizio navetta per il trasporto bambini e “affaticati”. N. massimo partecipanti: 250 Possibilità noleggio mountain bike. In caso di maltempo la pedalata si svolgerà ugualmente. Ogni responsabilità è a carico del partecipante. Per saperne di più, visita il nostro sito www.enobike.it Si ringrazia per la collaborazione: Coop. Agr. Bovinlanga, Bottega del vino Dolcetto, Protezione Civile, Banca C.R. ASTI, Caseificio Valle Stura, Trevisan Dolciaria.

COMUNE DI DOGLIANI


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Piccole realtà consolidate sul territorio:le banche di credito cooperativo

È

un momento importante per le Banche di Credito Cooperativo grazie anche all’attenzione a loro riservata dal Governo e dal ministro Giulio Tremonti in particolare. In qualità di piccole realtà consolidate sul proprio territorio, le Banche di Credito cooperativo riescono infatti a mantenere un legame più stretto con la propria clientela, non perdendo di vista quelle che sono le effettive esigenze delle imprese. Nel corso del 2008 la crisi economica, che a partire dal mondo della finanza ha investito tutti i settori dell’economia, ha richiamato l’attenzione sui rischi del credito, evidenziando una volta in più come le Banche di credito cooperativo non siano fatte per la finanza speculativa e spregiudicata, né per i grandi rischi. “Vedevo in questi elementi i veri pericoli che incombevano sul sistema finanziario, – ha commentato Felice Cerruti, presidente di Banche Credito Cooperativo Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria – sempre meno al servizio dell’economia produttiva e sempre più impegnato a rincorrere ricchezza fittizia. Banche di primaria

grandezza sono crollate o hanno rischiato il collasso, il mercato interbancario si è inaridito, il credito è stato di fatto contingentato. Soprattutto, la crisi ha colpito in modo gravissimo la fiducia: fiducia nella finanza, fiducia nelle banche, fiducia nelle imprese, fiducia nel futuro”. Inevitabile è stato il crollo della propensione al rischio ed ai consumi, che ha innescato un circolo nel quale gli elementi negativi si alimentavano l’un l’altro con il risultato di lasciare senza mezzi, e soprattutto senza destinatari, buona parte

dell’attività produttiva che ha subito un calo senza precedenti: solo nel nostro Paese il PIL ha registrato una contrazione che nel 2008 si è arrestata all’1 per cento, ma che per il 2009 è stimata nel 5 per cento. Oggi si va manifestando qualche tenue segnale di arresto delle tendenze negative, ma la recessione rimane grave per l’ampiezza che ha raggiunto e la profondità delle sue cause, per l’incertezza e la sfiducia che hanno pervaso il comune sentire, per la diffidenza che ha generato verso la finanza, anche sana e prudente. Controcorrente l’andamento del Credito Cooperativo che ha promosso, sostenuto, accompagnato la nascita e la crescita di una miriade di imprese, che ha dato alle famiglie i mezzi per soddisfare le loro esigenze primarie, per la casa, per la scuola, per la salute e non vuole sottrarsi alle responsabilità ed al ruolo che gli derivano dalle sue finalità mutualistiche sociali ed economiche. Va chiarito che la categoria non ha fermato l’erogazione del credito, che nel gruppo interregionale ha registrato nel 2008 un’espansione del

18 per cento rispetto all’anno precedente. E’ però cresciuta l’attenzione con la quale vengono esaminate tanto le richieste di nuove concessioni, quanto l’andamento dei rapporti in corso. Certamente, il patrimonio delle Banche va difeso e consolidato e una possibile soluzione per resistere e superare questa crisi, oggi più che mai, sta nell’apparenza al Gruppo, nel fare del numero una forza compatta. Proprio la crisi che da alcuni mesi sta investendo l’Italia ha, per certi versi, accentuato il ruolo delle B.C.C. e, prima ancora, la loro visibilità. Oggi tutti si accorgono del valore della banca del territorio e ne apprezzano le caratteristiche. “Ulteriore conferma – conclude il presidente Cerruti – della posizione di vantaggio che hanno oggi le B.C.C. arriva dalle indagini di mercato: il nostro è un marchio che risulta in crescita sotto tutti i profili: terzi per notorietà e giudicati dai cittadini la prima banca per attenzione al cliente, capacità di rispondere alle proprie esigenze e convenienza; la seconda banca più innovativa, la terza più in grado di sopportare la crisi finanziaria”. m


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Roberto Chialva nuovo presidente A.R.A.P.

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el corso dell’Assemblea elettiva tenutasi venerdì 31 luglio a Torino, Roberto Chialva (nella foto), già presidente dell’A.P.A di Cuneo, allevatore di Tarantasca, è stato nominato dal Comitato Direttivo dell’A.R.A.P. presidente dell’Associazione Regionale Allevatori del Piemonte. Succede a Sandro Balma. Il neo presidente sarà affiancato da due vicepresidenti: Sandro Balma di Torino e Gianni Simonotti, presidente dell’Apa di Novara. “L’incarico di presidente dell’ARAP – ha dichiarato il neo presidente Chialva – è, per me, motivo di profonda soddisfazione, e spero di poter lavorare in armonia con i miei colleghi in modo di affrontare al meglio le problematiche attuali e future. m

Nel 2009 nate più imprese agricole che industriali

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dati elaborati da Infocamere confermano il ruolo anticiclico del settore primario, tanto che nel primo semestre di quest’anno ha visto nascere 18.863 imprese in agricoltura contro le 15.556 dell’industria. In periodo di crisi e di incertezze economiche si ritorna dunque ad investire nella terra e nell’imprenditoria agricola apportando alla tradizione nuove idee e progetti. Numeri dai quali emerge la capacità di crescita del settore che sta attraversando una fase di profondo cambiamento grazie all’ampliamento del campo di attività dalla semplice coltivazione ed allevamento a quella di trasformazione e vendita, ma di cura dell’ambiente, didattiche, ricreative e sociali. Alla scomparsa di molte aziende marginali fa da contraltare la nascita di imprese estremamente innovative spesso condotte da giovani che rispondono alle nuove domande di sicurezza alimentare e ambientale dei cittadini. Tutto ciò nonostante nelle campagne i prodotti agricoli si trovino in piena deflazione con un calo del 16 per cento a giugno, secondo Ismea, al contrario dei prezzi al dettaglio che per l’Istat hanno fatto registrare aumenti dell’1,9 per cento, quasi quattro volte il valore medio dell’inflazione. Il fatto che i prezzi dei prodotti alimentari continuino ad aumentare su base tendenziale nonostante il crollo dei prezzi alla produzione dimostra la presenza di pesanti distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola che colpiscono gli agricoltori ed i consumatori. È per questo che Coldiretti si è impegnata nella realizzazione una filiera agricola tutta italiana, un grande sistema agroalimentare, che premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità e a un prezzo giusto. m

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Contro le frodi a tavola bene il lavoro dei Nas

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a scoperta di 900 tonnellate di cibo avariato da parte dei Nas – ha commentato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo – conferma la necessità di tenere alta la guardia contro le frodi a tavola, che nel 2008 hanno visto un vero e proprio boom (+32 per cento) del valore degli alimenti sequestrati”. L’ultima operazione condotta dai carabinieri dei Nuclei anti sofisticazioni ha infatti portato a rinvenire ingenti quantità di prodotti alimentari non in regola con le norme igienico sanitarie. E dopo la mobilitazione al Frejus ed al Brennero in molti, tra imprenditori agricoli e consumatori, hanno potuto constatare con i propri occhi il difficile lavoro che guardia di

finanza e Nas devono svolgere. Nel 2008 ha raggiunto un totale di quasi 159 milioni di euro il valore dei cibi e delle bevande sequestrate dai carabinieri dei Nas nella lotta contro le frodi e le sofisticazioni grazie alle 27.633 ispezioni effettuate. Il maggior numero di arresti si è

verificato nel settore degli oli e grassi con 41 persone interessate, seguito dalla ristorazione (6 in manette) e dalle carni e dagli allevamenti (2). Per quanto riguarda i sequestri i settori maggiormente interessati sono quelli delle carni e degli allevamenti col 32 per cento,

delle conserve alimentari con il 31 per cento del valore sequestrato, dei vini e degli alcolici con il 16 per cento, del latte e derivati con l’11 per cento e della ristorazione con l’uno per cento del valore sequestrato. Il rischio di smercio di confezioni senza i necessari requisiti sanitari in prodotti che spesso sono anche i simboli dell’agroalimentare italiano assume un valore che va ben al di la della situazione specifica e va per questo combattuto con decisione. Con la crisi aumentano i rischi di frodi e sofisticazioni, un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. m


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Crisi economica: l’opinione di Oscar Giordano

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l settore agroalimentare sta vivendo con apprensione questo momento delicato di recessione economica, anche se la crisi è percepita con maggiore entità in altri settori. Per comprendere quanto accade in questo momento storico occorre analizzare i segnali di crisi che investono il comparto agroalimentare. Ovviamente la mia analisi nasce dalla realtà economica che dirigo, ossia il Caseificio Valle Josina. Noi abbiamo una rete commerciale suddivisa in tre settori ben distinti: i punti vendita, la tentata vendita e la vendita all’ingrosso. I punti vendita hanno sempre rappresentato per il nostro caseificio dei fiori all’occhiello, sia perché ci permettono di avere un rapporto diretto col consumatore sia perché garantiscono una liquidità immediata all’azienda. Nel momento attuale però questi negozi, come tutti i negozi al dettaglio, stanno subendo gli effetti negativi di una spietata concorrenza. Anche il settore della tentata vendita, poiché l’interlocutore principale è sempre stato il negozio al dettaglio, vive una certa difficoltà. Molti negozi in questo periodo stanno chiudendo e questo non ci aiuta di certo. Occorre però sottolineare che a fronte di molti piccoli negozi che chiudono, ce ne sono altri che si ingrandiscono e raggiungono le dimensioni di piccoli supermercati. Il settore della vendita all’ingrosso al momento ci offre buone chance soprattutto nel rapporto con la GDO anche al di fuori dai nostri abituali territori di vendita (Piemonte, Liguria, Lombardia). Infatti incominciamo a vedere apprezzati i nostri formaggi in regioni quali la Toscana, l’Umbria e il Lazio, territori a loro volta vocati alla produzione di formaggi di qualità. Di fronte a questa crisi non siamo stati con le mani in mano, ma abbiamo voluto guardare oltre la crisi stessa. Intanto abbiamo fatto importanti investimenti per rendere le strutture produttive della nostra cooperativa al passo con i tempi. Inoltre, collaborando con il Caseificio Valle Stura, l’Agrifrutta e la Cantina sociale di Clavesana abbiamo costituito il Consorzio “Piemonte in tavola” per giungere con i nostri prodotti anche in altri Paesi europei, in particolare Polonia e Romania. Il settore lattierocaseario è in sofferenza non solo per la crisi ma anche per la concorrenza dei produttori di altri Paesi europei o extracomunitari che immettono sul mercato enormi quantitativi di latte a prezzi bassissimi, assolutamente irraggiungibili per gli allevatori italiani che hanno costi di produzione molto alti. Noi lavoriamo esclusivamente il latte conferito dai Soci, latte che per il 70/80% viene trasformato in formaggi DOP, per i quali, fortunatamente, esiste un controllo della materia prima. Auspichiamo che questo controllo venga quanto prima attuato anche per gli altri formaggi o almeno che si dia la possibilità al consumatore di sapere da dove proviene il latte con cui è stato fatto il formaggio che sta sulla sua tavola. Questo tornerebbe a vantaggio dei nostri allevatori. m Oscar Giordano, direttore Cooperativa Valle Josina

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La valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici

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egli ultimi decenni lo sviluppo di allevamenti zootecnici intensivi, ha modificato il consolidato rapporto fra alimenti prodotti, animali allevati e deiezioni escrete. Purtroppo questa evoluzione ha determinato una sostanziale perdita dell’originario valore delle deiezioni animali, che sono passate così da essere considerate una fonte primaria di elementi nutritivi per le piante coltivate, a materiali di scarso valore da smaltire al più basso costo possibile con il minor uso di manodopera. Il prevalere del concetto di “smaltimento” su quello di concimazione organica assieme ad esigenze economiche di contenimento dei costi relativi

all’evacuazione, allo stoccaggio, al trasporto e alla distribuzione dei reflui zootecnici, si è tradotto in gestioni non appropriate (scarico in acque superficiali) o spesso in distribuzioni casuali sui campi in dosi molto elevate. Attualmente quindi, l’aspetto più importante relativo alla

distribuzione dei reflui sui suoli agricoli è da individuarsi nella salvaguardia dell’ambiente, tema fondamentale che non va però disgiunto da altri di pari importanza, quale ad esempio la valorizzazione agronomica. Da un punto di vista generale si deve ritenere infatti che la

distribuzione sul terreno delle deiezioni animali rappresenti la più logica chiusura del ciclo naturale dei principali elementi nutritivi asportati dalle colture e la via tecnicamente ed economicamente più valida di allontanamento dei reflui dagli allevamenti. Scopo di quest’articolo e di quelli che seguiranno sui prossimi numeri del Coltivatore è quindi quello di cercare di recuperare il vecchio valore ormai perso del refluo zootecnico, sia da un punto di vista agronomico e sia come importanza economica. TIPOLOGIE DI REFLUI Col termine reflui zootecnici si intendono le deiezioni degli animali da allevamento (feci e urina), eventualmente miscelati


S P E C I A L E F I E R e saluzzo e vicoforte ad acqua ed a materiale solido usato come lettiera (paglia, sabbia, segatura, ecc.). Questi si distinguono in “letami”, cioè gli effluenti zootecnici palabili provenienti da allevamenti che impiegano la lettiera, e in “liquami”, gli effluenti zootecnici non palabili. Sono assimilati ai letami, se provenienti dall’attività di allevamento: - le lettiere esauste di allevamenti avicunicoli; - le deiezioni di avicunicoli anche non mescolate a lettiera rese palabili da processi di disidratazione naturali o artificiali che hanno luogo sia all’interno, sia all’esterno dei ricoveri; - le frazioni palabili, da destinare all’utilizzazione agronomica, risultanti dai trattamenti di effluenti zootecnici quali la separazione solido/liquida e la digestione anaerobica; - i letami, i liquami e i materiali ad essi assimilati, sottoposti a trattamento di disidratazione o compostaggio.

Vengono invece assimilati ai liquami, se provenienti dall’attività di allevamento: - i liquidi di sgrondo di materiali palabili in fase di stoccaggio; - i liquidi di sgrondo di accumuli di letame; - le deiezioni di avicoli e cunicoli non mescolate a lettiera; - le frazioni non palabili, da destinare all’utilizzazione agronomica, derivanti da trattamenti di effluenti zootecnici quali la separazione solido/liquida e la digestione anaerobica - i liquidi di sgrondo dei foraggi insilati. - le acque di lavaggio di strutture, attrezzature ed impianti zootecnici, se mescolate ai liquami e destinate ad utilizzo agronomico.

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I sistemi di gestione degli effluenti e quindi di conseguenza le diverse tipologie di reflui prodotte sono strettamente legati ai metodi d’allevamento degli animali, soprattutto per quanto riguarda la modalità di stabulazione, l’impiego o meno di materiali da lettiera nelle zone di riposo e il tipo di pavimento delle corsie (tab. 1). Vediamo alcuni esempi. Per quanto riguarda i bovini, la stalla a lettiera permanente prevede aree collettive a pavimentazione piana nelle quali vengono aggiunti grandi quantitativi di paglia per mantenere la lettiera sufficientemente asciutta e pulita. Inoltre la pavimentazione della zona di riposo viene realizzata più in basso rispetto a quella della zona

45 di alimentazione, in modo da accumulare maggiori volumi di lettiera. La stalla a lettiera inclinata ha una zona di riposo con pavimento pendente (6-8%) posto ad un livello più alto rispetto a quello della zona di alimentazione; con questa soluzione è possibile asportare dalla stalla un unico effluente costituito da letame paglioso convenientemente stoccabile in platea. La stalla a cuccette prevede la netta separazione delle aree destinate agli spostamenti da quelle destinate al riposo in cui si ha la suddivisione in posti singoli. Le cuccette possono prevedere l’impiego di lettiera, oppure la zona di riposo viene ricoperta di materassini o tappetini sintetici di varia tipologia; ad esempio, la tipologia con cuccette senza paglia, con pavimento fessurato e sottostanti fosse di stoccaggio è quella in cui si ha la maggiore produzione di liquame e totale (continua a pagina 46)


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(segue da pagina 45)

assenza di letame. Nel caso di ricoveri per suini in accrescimento / ingrasso e per scrofe in gestazione sono utilizzati pavimenti costruiti con elementi in cemento che possono andare dal pavimento privo di fessure (pavimento pieno, che può essere piano, in pendenza o convesso), al pavimento parzialmente fessurato in cui si hanno sia zone di pavimentazione piena (solitamente quelle in cui stabulano gli animali) e zone fessurate dove si raccolgono le deiezioni per poi percolare nella fossa sottostante, al pavimento totalmente fessurato. La prima tipologia, necessitando di lavaggi ad altra pressione, è quella con la maggior produzione di liquame. Per quanto riguarda avicoli (ovaiole) e cunicoli, questi sono principalmente allevati in batterie di gabbie a uno o più piani in cui, a meno che non si applichi la tecnica dell pre-disidratazione, si ha produzione di solo refluo non palabile. Infine, polli da carne (broilers) e ovi-caprini producono sostanzialmente letame palabile, essendo allevati a terra su lettiera permanente. CARATTERISTICHE DEI REFLUI Gli effluenti zootecnici sono caratterizzati da una composizione chimico-fisica che varia in relazione alla specie animale e, nell’ambito della specie, allo stadio fisiologico, a quello di crescita, al regime alimentare a cui sono sottoposti

(somministrazione a volontà o razionata, in forma asciutta o bagnata, rapporto acqua/ mangime), alle modalità di stabulazione, di pulizia dei ricoveri ed alla presenza, al tipo e alla quantità di materiali di lettiera. Essenzialmente, i reflui contengono fattori di fertilità quali azoto, fosforo, potassio e sostanza organica in diverse concentrazioni che è utile conoscere singolarmente per sapere come meglio utilizzarli agronomicamente (tab. 3).

Sostanza secca (s.s.) La percentuale di sostanza secca è comunemente utilizzata anche come indice per avere una prima caratterizzazione del prodotto. Il contenuto di

sostanza secca determina la forma fisica dei reflui zootecnici e la loro natura di prodotto solido, semisolido, fluido o liquido; inoltre, determinandone la densità, dà un’indicazione sul valore di trasportabilità e sulle caratteristiche fluidodinamiche del refluo. I valori variano dal 20 al 70 % per i diversi letami, e dal 2 al 20 % per i liquami.

Sostanza organica Gli effluenti zootecnici contengono importanti quantità di materia organica che, come vedremo nei prossimi capitoli, mediante apporti in dosi e modalità opportune, contribuisce al mantenimento del preesistente livello di sostanza organica del suolo, migliorandone in modo sensibile le caratteristiche chimico-fisiche. Inoltre, attraverso i processi di umificazione e mineralizzazione, sono in grado di mettere a disposizione delle piante gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno.

Azoto L’azoto contenuto nei reflui zootecnici si trova presente sia legato ai composti organici sia in forma minerale e si può suddividere in base alla prontezza di mineralizzazione in tre frazioni: - l’azoto organico residuale, di più difficile degradabilità da parte della microflora terricola, perdura nel terreno e si rende disponibile alle colture in tempi superiori all’anno; - l’azoto organico facilmente mineralizzabile, è la restante parte della quota organica ed è più degradabile del precedente rendendosi disponibile nell’anno di coltura; - azoto minerale è presente in forma solubile, per la maggior parte in forma ammoniacale, presenta una mobilità pari a quella dei concimi minerali e quindi subito disponibile per le colture. Ad esempio, i liquami suini e avicoli, presentano percentuali di azoto ammoniacale mediamente comprese nell’intervallo fra 60 e 70% dell’azoto totale e risultano, quindi, essere prodotti concimanti a pronto effetto. Al contrario, il letame bovino con il 70% di azoto organico di tipo residuale, ha un effetto più duraturo nel tempo (tab. 2). Fosforo È presente per l’85% in forma inorganica come fosfato di calcio ed in forma organica per la parte restante. Ha una bassa solubilità ed è prevalentemente legato alla frazione solida. In generale è presente in contenuti intorno allo 0,3-0,4 % di P2O5, con picchi


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dell’1-2 % nei letami palabili degli avicunicoli.

Potassio È presente in forma solubile con contenuti medi compresi tra lo 0,3 e lo 0,6% e valori dell’1-2 % nei letami cunicoli e nella pollina. Microelementi I reflui zootecnici contengono alcuni metalli pesanti, in particolare rame e zinco nei liquami suini, ma il rischio di contaminazione dei suoli è comunque contenuto. Rapporto C/N Il rapporto tra quantità di carbonio (C) e azoto (N) è importante per stabilire la proprietà o meno di un refluo di essere trasformato in humus ad opera della microflora del terreno. L’humus rappresenta la sostanza organica “stabile”, cioè in grado di permanere a lungo nel terreno rilasciando gradualmente nel tempo le sostanze nutritive. La sostanza organica ideale per essere “digerita” dai microbi

dovrebbe avere un rapporto C/N vicino a 30: più il valore è basso e più la sostanza organica va incontro ad una rapida mineralizzazione, rilasciando azoto in breve tempo; al contrario, nel caso di valori superiori prevale l’’umificazione, si ha una scarsa attività di mineralizzazione della sostanza organica e i microrganismi per riprodursi “consumano” l’azoto presente nel terreno. In ogni caso gli effluenti zootecnici difficilmente hanno valori superiori a 30. Un letame ben maturo può arrivare ad avere

valori C/N intorno al 20-25, mentre i liquami e la pollina hanno un rapporto C/N molto basso. Dalla seppur breve analisi della loro composizione, è interessante osservare come i differenti reflui siano caratterizzati da qualità diverse e spiccata variabilità. Il liquame suino risulta particolarmente ricco in azoto, a differenza ad esempio dei liquami dei bovini da carne; valore fertilizzante di tale refluo non è pertanto da sottovalutare. Da notare inoltre la ricchezza in potassio del letame,

47 caratteristica particolarmente positiva di questo fertilizzante, data la diffusa povertà dei suoli piemontesi in tale elemento. La pollina fresca si colloca a metà strada fra la composizione media del liquame bovino e di quello suino. L’aspetto differenziale di maggiore importanza è il tipo di azoto presente nella pollina: circa il 50% dell’azoto è infatti sotto forma di sali dell’acido urico (azoto ureico) e il 10% sotto forma di sali dell’ammoniaca (azoto ammoniacale). Da non sottovalutare anche il contenuto di Cu e Zn presente nei liquami suini. Ulteriori approfondimenti sui prossimi numeri de Il Coltivatore Cuneese. m Le relative tabelle a p.48 e 49


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TA B E L L E R E F L U I Z O O T E C N I C I Tab. 1: produzioni annue di effluenti di alcune tipologie di allevamenti categoria

stabulazione

num. capi

azoto

liquame

kg/anno

m3/anno

letame

t/anno

Tab. 2: ripartizione delle diverse frazioni di azoto in alcune tipologie di effluenti zootecnici refluo

AZOTO TOTALE

organico residuale

organico facilmente mineralizzabile

minerale

m3/anno


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• TABELLE REFLUI ZOOTECNICI Tab. 3: principali caratteristiche di alcuni effluenti zootecnici refluo

S.S.

S.O.

N tot

P2O5

K2O

%

% s.s.

% (kg/q)

% (kg/q)

% (kg/q)

C/N


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Fiera di San Chiaffredo nel Marchesato di Saluzzo

T

orna a Saluzzo, sabato 5 e domenica 6 settembre, il tradizionale appuntamento con la Fiera di San Chiaffredo. Nello splendido scenario che vede le valli del Monviso aprirsi su di una pianura ricca di frutteti, curiosi e visitatori potranno godere della bellezza del centro storico e avventurarsi tra bancarelle e mercatini tipici. Capitale di un Marchesato quattro volte secolare, Saluzzo ha conservato pressoché intatto nelle soluzioni urbanistiche di fine ’400 il centro storico, disteso a ventaglio sulla collina e in origine racchiuso da una duplice cerchia di mura. Sovrastato dall’imponente Castiglia, il borgo è tutto un susseguirsi di viuzze acciottolate, ripide gradinate, chiese, ed

eleganti palazzi nobiliari con logge e altane, raccolti attorno a giardini nascosti. Saluzzo è uno dei più esclusivi centri italiani dell’antiquariato, del mobile d’arte e del restauro. Anche l’artigianato del legno e

Ancoraggi per vigneti e frutteti

del ferro vanta una tradizione plurisecolare, continuata da botteghe a dimensione familiare e valorizzata dalle annuali Mostre di Antiquariato (maggio) e di Arredamento (settembre). L’appuntamento con la Fiera di

San Chiaffredo, anche quest’anno proporrà un’esposizione di merci varie, tra cui produzioni tipiche agro-alimentari cuneesi, che, con moltissimi banchi, animeranno le bellissime vie cittadine. m


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Riparte la campagna promozionale della Pesca Cuneo

“E

mangiami!”. L’invito, da manifesti, locandine e spot pubblicitari, è a farsi tentare da “sapori, profumi e colori dell’estate in un prodotto unico di qualità controllata”. Riparte, dunque, la campagna promozionale a favore della “pesca Cuneo”. “Prosegue una iniziativa che, dal 2005 ad oggi – spiega il presidente Coldiretti Cuneo Marcello Gatto – ha assicurato risultati interessanti, accendendo l’attenzione dei consumatori su un frutto del territorio, di ottima qualità, legato alle calde temperature, reperibile a chilometri zero. Il lavoro, avviato inizialmente a seguito del verificarsi di difficoltà di mercato, continua il suo percorso, teso a far preferire ciò che matura in zona, a consentire al cliente di riconoscerlo nella variegata offerta frutticola ed a indurre ad un consumo motivato ed intelligente”. Di qui la ricerca di sintonia tra chi produce, chi commercializza ai vari livelli con ruolo di mediazione e la rete di distribuzione, dal grande supermercato al negozio di vicinato”. Il prodotto potrà essere acquisito nel comodo bauletto da tre chili, con una serie di ricette che vedono la pesca come ingrediente principale,

oppure nella vendita al chilo, con bollino di identificazione. La scelta è tra pesche a polpa gialla e bianca e nettarine, tutte di varietà medio-tardiva, maturate nei frutteti di Granda, ottenute in base ad un preciso disciplinare e rigorosamente controllate da un soggetto esterno. Per quanto riguarda i tempi di avvio dell’operazione, dal 27 luglio è stata ufficialmente lanciata la campagna promozionale con pubblicità su giornali, radio ed emittenti televisive. “Attualmente non si possono ancora esprimere giudizi sull’andamento della campagna peschicola. – dicono i tecnici –

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Sul mercato prevale il prodotto del centro e sud Italia, poi arriverà il nostro, con tutti i requisiti di freschezza. Le premesse appaiono improntate alla cautela. E la vendita condizionata dall’andamento climatico”. Buona l’adesione all’azione promozionale da parte della grande distribuzione organizzata e dei punti vendita specializzati, sollecitati a sottoscrivere un impegno e ad indicare luoghi e caratteristiche delle aree di commercializzazione. Hanno confermato, tra gli altri, l’interesse e la partecipazione alla campagna: Auchan, Carrefour, Coop Nord Ovest, Crai Piemonte,

di AGR. Ivon Disderi Servizio Fitosanitario Nazionale Passaporto delle piante Cee Servizio Fitosanitario Regionale di: Piemonte codice produttore: 02603970043 cod. iscrizione registro nazionale fornitori CN 0004

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Dimar, Gruppo Pam, La Tropical Frutta, Leclerc Conad, Nord di Conad e OrtoBra. A tutti sarà consegnato il materiale pubblicitario, completamente rinnovato rispetto alle edizioni del passato. Sui grandi cartelloni, una bimba sorridente, intenta ad addentare una pesca, scelta tra altre tenute in grembo. L’immagine evoca atmosfere di genuinità, attenzione per l’alimento, predilezione per la semplicità e la freschezza. In provincia di Cuneo si producono, annualmente, 430.000 quintali di pesche e 750.000 di nettarine su una superficie complessiva di 4500 ettari circa. m


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Crisi pesche: proposte concrete di Regione e Coldiretti

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gravi fiscali e contributivi per le imprese, accordi commerciali con la grande distribuzione, interventi straordinari per le crisi di mercato, promozione del consumo di frutta sono le principali richieste che il Piemonte ha rivolto al Governo per affrontare la difficile situazione di mercato per le pesche e le nettarine. L’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco, dopo aver concertato le proposte con le organizzazioni dei produttori, le organizzazioni professionali e cooperativistiche, ha inviato una lettera al Ministro per le politiche agricole Luca Zaia per presentare formalmente le richieste del Piemonte. Le proposte si possono

sintetizzare nei seguenti punti principali: • ridurre gli oneri contributivi e fiscali a carico delle imprese; • avviare accordi nazionali con i gruppi della grande distribuzione per garantire ai produttori una quotazione remunerativa e ai consumatori un prezzo al dettaglio contenuto; • potenziare le linee di credito di conduzione, per ridurre gli interessi passivi a carico delle imprese, anche tramite il sistema regionale dei Consorzi di Garanzia agricola, procedendo inoltre al rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale; • verificare, in sede comunitaria, modifiche ai regolamenti vigenti, che permettano il

cofinanziamento di fondi mutualistici per la gestione delle crisi gravi, nonchè l’innalzamento dal 5% al 10% della percentuale dei ritiri dal mercato; • attuare interventi straordinari per i prodotti destinati all’industria di trasformazione anche con l’invio di aiuti ai paesi emergenti, • sostenere l’utilizzo di questi prodotti come biomasse destinate alla produzione di energia; • avviare, in collaborazione con le Regioni e le organizzazioni dei produttori, una campagna di promozione dei consumi di frutta estiva, basata sulla valorizzazione delle caratteristiche nutrizionali e qualitative nelle nostre

produzioni. Il contenuto delle richieste presentate al Ministro è il frutto di contatti con tutte le componenti della filiera, sono proposte condivise e finalizzate a definire una strategia di intervento. I segnali di sofferenza del comparto delle pesche e nettarine si ripercuotono sui produttori, con una riduzione dei redditi già largamente inferiori rispetto a quelli del passato; inoltre la crisi dei consumi e l’andamento dell’attuale campagna di commercializzazione vedono la produzione piemontese penalizzata rispetto ai concorrenti internazionali. Ora Regione, Coldiretti e produttori attendono una risposta dal Ministro. m


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Agosto 2009: boom degli agriturismi

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aranno oltre cinquecentomila gli ospiti che sceglieranno di trascorrere le vacanze in uno dei diciottomila agriturismi italiani nel mese di agosto. Le vacanze nel verde sono dunque sempre più gettone, forse spinte anche dalla tendenza a privilegiare vacanze ripetute, ma più brevi. L’Italia è l’unico Paese al mondo a poter offrire 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre agli agriturismi, 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine dove acquistare prodotti enogastronomici. Il Belpaese può contare anche su 772 parchi e aree protette che coprono il 10 per cento del territorio nazionale, sulla leadership europea

nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 180 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione

di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt). Oltre alla buona tavola ed al desiderio di trascorrere del tempo libero all’aria aperta,

una delle ragioni principali che spinge il popolo dei vacanzieri a scegliere l’agriturismo e’ senza dubbio la costante crescita dell’offerta di programmi ricreativi:equitazione, tiro con l’arco, e molti altri sport oltre che programmi legati al benessere e attività culturali sono solo alcune delle proposte che molti agriturismi offrono ai propri ospiti. Nella scelta della destinazione della vacanze in campagna prevale il last minute spesso attraverso internet con il passaparola informatico, ma anche grazie alla disponibilità di siti ad hoccome www. campagnamica.it in cui e’ possibile individuare il posto della vacanza sulla base delle proprie esigenze. m


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Tempo d’estate, tempo di sagre!

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acanze più brevi, spesso all’insegna del “mordi e fuggi”, ma tre italiani su quattro non perdono l’occasione di partecipare a sagre, fiere e mercati di paese dedicate a ricorrenze storiche, religiose, ma soprattutto a prodotti tipici dell’enogastronomia locale che sono molto spesso al centro dei festeggiamenti. Una vera e propria riscoperta che è il frutto dell’esigenza di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni territoriali, soprattutto nel momento delle vacanze estive quando si moltiplicano le iniziative di valorizzazione dei prodotti locali con feste organizzate in tutta Italia, nei piccoli e grandi centri. Spettacoli, giochi e rievocazioni storiche sono gli ingredienti principali delle feste locali dove però a fare la parte del leone sono i prodotti tipici locali e stagionali, preparati secondo le usanze tipiche del territorio. Secondo il sondaggio della Coldiretti una maggioranza del 43 per cento dei frequentatori di sagre o feste di paese spende nell’occasione, in acquisti o degustazioni di prodotti dell’enogastronomia locale, un importo 10 e 30 euro a persona, il 38 per cento non più di 10 euro, il 9 per cento oltre i 30 euro mentre un 10 per cento si limiterà a curiosare senza spendere nulla. Si tratta di valori che contribuiscono ad alimentare il motore della

vacanza enogastronomica che con 5 miliardi di fatturato stimato per il 2009 è l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell’offerta turistica nazionale. Il successo di sagre, feste e mercati di paese, nei confronti delle famiglie, ma anche di gruppi di giovani, è favorito dalla tendenza a privilegiare vacanze ripetute, ma più brevi, dalla voglia di spezzare le vacanze al mare, dalla ricerca di mete alternative spesso più convenienti e dalla preferenza accordata ai soggiorni in Italia rispetto all’estero anche per effetto della paura dei recenti incidenti aerei

e della pandemia della nuova influenza. E l’Italia è l’unico Paese al mondo a poter offrire una grande varietà dei percorsi turistici legati all’enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre ai diciottomila agriturismi, in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 60.700 frantoi, cantine, malghe e cascine. Il Belpaese può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell’offerta di prodotti tipici con ben 181 denominazioni di

origine riconosciute a livello comunitario (è recentissima la registrazione della Dop per la “Nocciola romana”) e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (316 vini Doc, 41 Docg e 120 Igt). Un patrimonio che nasce spesso nei piccoli centri delle aree interne dove insieme a patrimoni artistici e culturali e possibile gustare specialità alimentari uniche che hanno reso celebre il Made in Italy nel mondo. m


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Grande attesa per la Fiera di Vicoforte l’8 settembre

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Vicoforte, accanto alla festa religiosa dedicata alla natività di Maria, vive la tradizionale “Fera dla Madona”, una delle più grandi e frequentate fiere del Piemonte, da sempre occasione di incontro e di scambio. Nel tradizionale appuntamento dell’8 di settembre, gli abitanti di Vicoforte si improvvisano “imprenditori” e organizzano i parcheggi nei cortili e nei terreni. Tutti sono coinvolti: i rappresentanti della comunità religiosa e della società civile si incontrano di primo mattino, per la solenne processione che da Mondovì Piazza scende – con i gonfaloni – al Santuario. Mondovì celebra la festa patronale, iniziata la sera prima con i fuochi “dla Madona”, i fedeli concludono

la novena religiosa alla basilica, dove hanno pregato a migliaia. L’insieme di queste situazioni ha consentito nei secoli di miscelare interessi di natura

diversa, che impegnavano clero, commercianti, allevatori e popolo, che poteva così sommare all’espressione religiosa l’opportunità di scambiare merci,

di vendere e acquistare e di godere la gioia della festa”. Colori, suoni, rumori, profumi che sono ancora oggi quelli della “fera dla Madona”. m


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La casa editrice Deagostini propone gli Agriturismo Terranostra Cuneo

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ono oltre 80 gli agriturismi associati a Terranostra Cuneo che si differenziano grazie alla capacità di proporre qualità e genuinità nel rispetto delle norme che regolano lo svolgimento di questa attività. Le aziende di Terranostra svolgono un ruolo importante anche come tutela dell’ambiente e nel conservare e promuovere la cultura e le tradizioni del mondo rurale. È per l’importante ruolo che rivestono questi agriturismo che il Consiglio di Terranostra ha deciso di pubblicizzarli su due riviste molto note come “Grand Tour” e “L’Orso” di Deagostini. “Grand Tour” è la prima rivista

da usare come una guida ed è la prima guida ad essere sfogliata come una rivista. Ogni numero presenta una dettagliata monografia dedicata

a una regione o una città, con descrizioni complete e accurate, un patrimonio di informazioni preciso e aggiornato, un’ampia proposta di itinerari di visita.

La rivista “L’Orso” invece è il primo pocket magazine di tempo libero all’aria aperta ovvero pensato per stare in tasca e seguire il lettore, propone ogni due mesi idee e mete per conoscere il territorio quando la voglia di staccare è tanta ma le ferie sono lontane. “L’iniziativa – afferma Severino Oberto Presidente Provinciale Terranostra Cuneo – va annoverata tra le attività di promozione che stiamo portando avanti per far conoscer la realtà agrituristica della nostra provincia, ricca tradizioni che ancorate al territorio favoriscono l’incontro tra città e campagna”. m


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PERCHÉ GRAND TOUR

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Nella terra dell’agriturismo 76 agriturismo aderiscono alla Carta dell’accoglienza di Terranostra, l’associazione che promuove, sostiene e diffonde l’attività agrituristica e la valorizzazione del mondo rurale. Lo scopo? Promuovere un miglior rapporto fra uomo e ambiente, agricoltura e turismo, imprenditori agricoli e consumatori, mondo rurale e mondo urbano.

Agriturismo Riappropriarsi del contatto con la natura e riscoprire i buoni sapori della terra sono i desideri di una nuova tipologia di turista, più attenta all’alimentazione e alla salvaguardia dell’ambiente, con un occhio di riguardo per le tradizioni e la cultura rurale. L’agriturismo non può che essere il luogo ideale dove provare questa esperienza di vita, immersi in un’azienda agricola che ha scelto di recuperare alcuni suoi spazi per destinarli all’accoglienza e all’ospitalità: è un’occasione che permette di far conoscere lo stile di vita di chi lavora in agricoltura, con i ritmi e le tradizioni proprie della cultura rurale.

Vivere l’agriturismo “Vivere l’Agriturismo”: con questo slogan evocativo ed accattivante si apre la guida provinciale di Terranostra Cuneo. Sono 76 le aziende della provincia che hanno scelto l’accoglienza agrituristica come attività complementare a quella prettamente agricola. L‘agricoltura cuneese, estremamente variegata nelle produzioni ed eterogenea nella caratterizzazione territoriale, rappresenta uno spaccato della realtà agricola particolarmente ricco dal punto di vista dei prodotti, degli ambiti territoriali, delle tradizioni, del folklore, nonché della rinomata enogastronomia. In un alternarsi armonico di pianura razionalmente coltivata, di collina adattata soprattutto alla coltivazione della vite e di un lussureggiante ambiente montano, la Granda, così denominata per la sua notevole estensione, si presenta sempre godibile per le diverse esigenze dei suoi visitatori. Le aziende che hanno scelto di entrare a far parte di Terranostra uniscono alla funzione strettamente produttiva ruoli di tutela e valorizzazione del territorio, di educazione sull’attività agricola, di promozione dell’enogastronomia e delle tradizioni locali. La guida Vivere l’Agriturismo si presenta come un utile strumento per scoprire da vicino i sapori, le tradizioni e la calorosa accoglienza della gente del posto: con circa 950 posti letto e 1900 coperti per la ristorazione, le 76 aziende agrituristiche della provincia di Cuneo hanno tutte le carte in regola per offrire un ottimo servizio di qualità. La novità del 2009 è un interessante dvd interattivo che attraverso le immagini riesce a trasmettere le emozioni, la cultura, il territorio e la quotidianità delle aziende agrituristiche Terranostra. RiChiedi iL dePLiAnT deLLe nosTRe Aziende....Ti VeRRà inViATo GRATuiTAmenTe!

Terranostra Associazione per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio Federazione Provinciale Coldiretti - Piazza Foro Boario 18 - 12100 Cuneo tel. 0171 4472280/287 - fax 0171 447300 - terranostra@coldiretticuneo.org - www.coldiretticuneo.org

www.soledivetro.it - Foto: ATL Cuneo

PERCHÉ L’ORSO

La provincia di Cuneo Descrivere la provincia di Cuneo significa presentare i suoi oltre 570.000 ha di estensione, su cui si alternano paesaggi variegati. Pianura, collina e montagna tratteggiano il profilo di una delle poche province italiane prettamente agricole: il ruolo polifunzionale dell’agricoltura ha plasmato lo stesso territorio, garantendo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la produzione e valorizzazione dei prodotti genuini locali che, grazie a vini, formaggi e specialità della tavola, rappresentano la carta d’identità del territorio.


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AT T U A L I T Ë

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La Granda protagonista del Concorso Fotografico di Terranostra Cuneo

I

l legame tra le aziende agricole, il territorio e i suoi prodotti, la scoperta di nuovi scorci e paesaggi, i momenti di convivialitˆ presso le aziende agrituristiche facenti parte del circuito Terranostra e le attivitˆ del lavoro agricolo: queste le immagini protagoniste del concorso fotografico organizzato dallÕ Associazione Ò TerranostraÓ di Cuneo. Partecipare al concorso • molto semplice e completamente gratuito: sono richieste un massimo di cinque immagini che dovranno avere come tema il territorio e le produzioni agricole, la convivialitˆ in campagna, il lavoro dellÕ uomo e il paesaggio,

tradizione e modernitˆ in agricoltura. Le fotografie dovranno essere in formato cartaceo (13x18 cm cadauna su carta fotografica) e digitale (files di dimensione maggiore o uguale a 2,5 MB su CD-Rom) e dovranno essere inviate a Terranostra Cuneo entro il 10 settembre 2009. Le immagini saranno esaminate da una Giuria presieduta da due esperti del settore fotografico,

un rappresentante di un circolo amatoriale e due rappresentanti dellÕ Associazione Terranostra i quali, al termine di unÕ attenta valutazione, designeranno i vincitori ai quali verranno assegnati i seguenti premi: 1¡ PREMIO - Un weekend per 2 persone in pensione completa presso un agriturismo Terranostra Cuneo. 2¡ PREMIO - Un weekend per 2 persone in mezza pensione presso un agriturismo Terranostra Cuneo. 3¡ PREMIO - Un weekend per 2 persone con pernottamento e prima colazione presso un agriturismo Terranostra

Cuneo. 4¡ PREMIO - Un pasto per 4 persone presso un agriturismo Terranostra Cuneo. 5¡ PREMIO - Un pasto per 2 persone presso un agriturismo Terranostra Cuneo. La premiazione avverrˆ in concomitanza con la Fiera del Marrone di Cuneo e le foto vincitrici saranno pubblicate sul sito e su Il Coltivatore Cuneese. Maggiori informazioni ed il regolamento si possono trovare sul sito www. campagnaamicacuneo.it o potranno essere richieste via e-mail allÕ indirizzo terranostra@ coldiretticuneo.org o ai numeri 0171.447287 / 280. m


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VA R I E

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Premio de@terra, un’opportunità per le donne imprenditrici La segreteria provinciale Donne Impresa Coldiretti (0171.447280287) è a disposizione per informazioni sul bando e sulla domanda di partecipazione; il materiale per partecipare al

bando può essere anche reperito sul sito www.onilfa.gov.it. “Si tratta di un premio importante – afferma Delia Revelli che nel 2007 ha avuto l’encomio della giuria per la particolare

attività imprenditoriale – un riconoscimento simbolico alle donne che hanno saputo distinguersi per capacità di impresa, di tutela e valorizzazione della qualità”. m

Rivoira di Boves: torna l’appuntamento con “Ai Piedi della Bisalta”

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i rinnova, anche quest’anno, l’appuntamento con la mostramercato “Ai piedi della Bisalta”, manifestazione che raccoglie l’eccellenza della produzione artigianale ed agricola dell’area che gravita intorno alla montagna cuneese. È un’opportunità creata per mettere in mostra e vendere il meglio della produzione delle nostre aziende. L’iniziativa si svolgerà Domenica 6 Settembre a Rivoira di Boves, con l’inaugurazione prevista al mattino (ore 11.00) alla presenza delle massime autorità regionali, provinciali e locali. La mostra rimane aperta per tutta la domenica (dalle 14.00 alle 19.00 e dalle 21.00 alle 24.00) ed è realizzata nel più ampio contesto della Festa Patronale che vede realizzate molte manifestazioni. Vi aspettiamo. m

Réclame

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cadono il 30 settembre le domande del premio de@terra istituito dall’Osservatorio Nazionale per l’Imprenditoria ed il Lavoro Femminile in Agricoltura (ONILFA); si tratta di un premio simbolico rivolto a donne che si siano distinte per impegno e passione in attività inerenti allo sviluppo dell’agricoltura e delle aree rurali. Il premio è rivolto a donne la cui storia imprenditoriale (continuità generazionale/creazione di nuova impresa) sia caratterizzata da uno o più dei seguenti elementi: - la creatività ed originalità di idea di impresa, - la volontà e la capacità di mettere sul mercato prodotti di alta qualità, caratterizzati da tipicità e salubrità; - la realizzazione di attività multifunzionali della propria impresa; - modalità e tipo di commercializzazione; - il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente; - l’utilizzo degli strumenti multimediali; - un apporto significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali (associazionismo, servizi ecc.).


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Il 2° Giro d’Italia delle donne che fanno impresa

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opo l’esordio, nel 2008, con “tappa” in sei città italiane, quest’anno è stato previsto il coinvolgimento di 8 città, tra le quali Cuneo, che ha voluto chiamare, al fianco delle protagoniste dell’imprenditoria femminile locale, anche le rappresentanti dei territori compresi nella nuova Euroregione, vale a dire le province piemontesi, Genova, la Valle d’Aosta, i dipartimenti francesi del RhôneAlpes, del Paca ed anche Cagliari. “Il tutto nell’obiettivo – come ha precisato la presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile operante nell’ambito della Camera di commercio, Graziella Bramardo – di creare le premesse per condividere esperienze maturate in un contesto transfrontaliero e consentire ad un maggior numero di imprese in rosa di conoscere le opportunità loro offerte dalla realizzazione di iniziative ed attività sul mercato europeo”. In effetti, il tema con cui la Granda si è proposta, quale tappa del “Giro”, è stato proprio: ”Impresa femminile, una risorsa nella crisi: piccole realtà di frontiera, grandi prospettive”. Il Giro, è stato organizzato da Unioncamere, dalle Camere di commercio e dai Comitati per l’Imprenditoria Femminile, con il supporto di Retecamere, per

dare visibilità alle imprenditrici capaci di lavorare ogni giorno per lo sviluppo economico, sociale e culturale. L’ente camerale cuneese ha progettato l’intera giornata divisa in due momenti: il primo, la mattina, con l’ascolto della

voce delle imprenditrici e delle testimonianze istituzionali; il secondo, il pomeriggio, con la presentazione dei servizi camerali e l’incontro tra la domanda delle imprenditrici e l’offerta dell’Ente. Le esigenze delle imprenditrici, su temi cruciali come l’internazionalizzazione o le facilitazioni per l’innovazione e lo sviluppo, troveranno risposta dai funzionari dell’ente camerale. Nel suo saluto, il presidente della camera di commercio di Cuneo e neo presidente di Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello ha sottolineato il ruolo che le donne hanno nella vita economica provinciale, con

18.000 imprese in rosa, pari ad oltre il 24% del totale, indice percentuale superiore sia a quello piemontese che nazionale. In pratica, sul territorio, 1 impresa su 4 è a conduzione femminile. La massima concentrazione delle imprese femminili si registra nel settore agricolo, seguito da commercio e turismo e dai servizi in netta crescita. m

Festa del Ricetto con prodotti “kmØ”

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unedì 31 agosto torna la Festa del Ricetto che vede protagonisti la sezione bovesana del gruppo Donne Impresa Coldiretti e il comune di Boves: un momento importante per la valorizzazione del territorio cuneese e la sua vocazione agricola con numerosi e gustosi prodotti tipici. Al centro dell’attenzione il tradizionale minestrone di fagioli e un menù che anche quest’anno vedrà protagonisti i meravigliosi prodotti del territorio. Si ritornerà in Via Roma come alle origini: l’iniziativa è nata infatti oltre 25 anni fa come festa di prodotto partendo dalle radici antiche delle ricette locali, imperniate sui prodotti della zona, volendo riscoprire e riproporre tanti sapori genuini. Insieme a Elma Schena e Adriano Ravera, studiosi di storia e tradizioni ed esperti di gastronomia, si è pensato ad un menù che riproponga antiche ricette che i Elma e Adriano hanno sperimentato nella cucina di casa – l’ottocentesca ex Osteria del Secolo nel ricetto di Boves. Numeri ridotti, un servizio curato anche nell’uso delle stoviglie di ceramica e in materiale biodegradabile e una cena a base di prodotti a “KMØ”; la serata gastronomica – che anche in questa edizione vedrà il coinvolgimento dei principali consorzi di valorizzazione dei prodotti agricoli – vuol essere uno stimolo per far conoscere ed apprezzare i prodotti del territorio e favorire la diffusione di una corretta “cultura alimentare”. Per le prenotazioni è possibile contattare il comune di Boves, 0171.391836. Per informazioni: Segreteria provinciale Donne Impresa, 0171.447280. m


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Coldiretti Cuneo ed Epaca alla Grande Fiera dÕ Estate

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ome da tradizione, torna il consueto appuntamento con la Grande Fiera dÕ Estate, ed anche questÕ anno Coldiretti Cuneo ed Epaca saranno presenti alla allÕ evento fieristico, uno dei pi• importanti per la promozione del territorio cuneese e del tessuto imprenditoriale che lo anima. La Fiera si svolgerˆ , come nelle scorse edizioni, presso lÕ area Miac di Madonna dellÕ Olmo, dal 27 agosto al 6 settembre (dalle 17 alle 24 nei giorni feriali, dalle 16 alle 24 il sabato, e dalle 10 alle 24 la domenica). La presenza 2009 sarˆ caratterizzata dal progetto Ò una filiera agricola e tutta italianaÓ che vede la Coldiretti impegnata a promuove sia a livello nazionale che locale, il

consumo di prodotti di qualitˆ rigorosamente made in italy. Intento del progettualitˆ • quello di creare occasioni concrete di incontro tra produttori e consumatori, richiedere con forza leggi in favore dellÕ etichettatura e della tracciabilitˆ dei prodotti agroalimentari, ecc il tutto per assicurare un futuro alle aziende agricole e prodotti di origine e qualitˆ certificata sulle tavole

degli italiani. Novitˆ assoluta sarˆ la presenza nei week-end della manifestazione e nella serata inaugurale del Mercato di Campagna Amica, in cui i visitatori potranno acquistare direttamente dalle aziende agricole, prodotti freschi e trasformati rigorosamente a KmÂŻ . Allestito presso lĂ• area espositiva esterna, il Mercato di Campagna Amica sarˆ aperto al pubblico da gioved“ 27 a

domenica 30 agosto, oltrechŽ sabato 5 e domenica 6 settembre. Come ogni anno lo stand Coldiretti sarˆ condiviso con il Patronato Epaca, il servizio di assistenza per la gestione delle pratiche previdenziali, infortunistiche e sanitarie, che si conferma come un prezioso aiuto per tutti i cittadini, tra le altre cose, sarˆ possibile per tutti gli interessati verificare in modo gratuito lÕ importo e la decorrenza della pensione. m

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Riapertura del bando per gli agriturismi

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a Camera di Commercio di Cuneo, con le associazioni imprenditoriali agricole e dei consumatori, è da tempo impegnata in iniziative volte a promuovere la qualità nel settore agrituristico, in un’ottica di miglioramento continuo dell’ospitalità delle strutture locali e per meglio rispondere alle aspettative e ai bisogni dei clienti. La riapertura del nuovo bando per l’assegnazione del Marchio di qualità coinvolge quest’anno 15 agriturismi, oltre a 15 alberghi, 21 ristoranti, 15 bed&breakfast, 2 campeggi e 2 residenze turistico alberghiere. La partecipazione al progetto è volontaria e gratuita; deve essere richiesta mediante compilazione e invio di apposita “Scheda

it/marchiqualita. Di seguito si riporta il decalogo delle imprese agrituristiche:

di adesione” alla Camera di commercio di Cuneo nel periodo dal 25 agosto al 7 settembre 2009, esclusivamente tramite fax al numero 0171/696581. Per l’ammissione delle domande si terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo della scheda di adesione. Informazioni sui bandi e il testo integrale degli stessi sono reperibili presso: gli uffici di zona Coldiretti, la segreteria provinciale Terranostra 0171.447287-280 oppure sul sito della Camera di commercio www.cn.camcom.

REQUISITI AGRITURISMI 1. L’agriturismo è ben segnalato, in ottime condizioni generali e corrisponde all’immagine proposta dal materiale promozionale. 2. L’agriturismo ha un aspetto esterno curato e in linea con le tradizioni locali. 3. L’accoglienza è attenta e cordiale. 4. Le aree comuni hanno spazi e servizi adeguati e sono coerenti con lo stile rurale. 5. Colazione e ristorazione rispecchiano le tradizioni locali e hanno orari flessibili. 6. Camere e appartamenti sono perfettamente puliti

e ordinati. L’arredamento rispetta lo stile locale, le dotazioni sono efficienti e i servizi essenziali sono compresi nel prezzo. 7. I piatti presenti nel menù e i vini sono prodotti in proprio o forniti da produttori locali. 8. L’agriturismo offre i servizi necessari per rendere il soggiorno piacevole e le informazioni sulle attività sportive e ricreative disponibili. 9. L’agriturismo offre agli ospiti prodotti agroalimentari genuini che provengono dalla propria azienda o da altre aziende locali. 10. La gestione dell’agriturismo è effettuata nel rispetto della legge regionale ed è attenta alla tutela ambientale. m


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campagna amica

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sconto minimo del 5 %

sconto

minimo

5%

Aziende Agrituristiche Az. Agr. Antica Cascina Costa– Pagno – Via Romani, 8 – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Berruto – Montelupo Albese – Via Mortizzo, 6 Tel. 0173.617265, Fax 0173.617243 – Ristorazione Az. Agr. Bianconiglio – Monforte d’Alba – Vicolo Cavour, 35 Loc. Perno – Ospitalità Az. Agr. Borretta Paolo – Castellar – Via Maestra, 26 Tel. 0175.76118 – Ospitalità Az. Agr. Buttieri – Cherasco – Fr. Veglia, 90 Tel. 0172.490206, Cell 329.2233098 – Ospitalità Az. Agr. Ca’ Brusà – Monforte d’Alba – Loc. Manzoni, 26 – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Ca’ del Re – Verduno – Via Umberto I, 14 – Barolo, Barbaresco, Dolcetto d’Alba, Verduno Pelaverga, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Cascina del Monastero – La Morra – Frazione Annunziata, 112/a – Ospitalità Az. Agr. Cascina Nuova – Barge – Via Soleabò, 27 – Ristorazione Az. Agr. Cascina Sant’Eufemia – Sinio – Località Sant’Eufemia, 3 – Ospitalità Az. Agr. Cascina Zanot – Marsaglia – Via San Rocco, 17 Tel. e Fax 0174.787188, cell 348.3578543 –Ospitalità Az. Agr. Castello di Verduno – s.s. Verduno – Via Umberto I, 14 Tel. e Fax 0172.470281-84 – Barolo, Barbaresco, Dolcetto d’Alba, Verduno Pelaverga, Barbera d’Alba, Langhe Nebbiolo – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Del Tufo Bruno – Dogliani – B.ta Gombe, 33 Tel. 0173.70692, Fax 0173.380665, Cell.335.5746991 Dolcetto di Dogliani, Langhe Chardonnay, Langhe Dolcetto – Ospitalità Az. Agr. El Cavaler – Revello – Via Roncaglia, 4 Tel. 0175.273134, Cell 347/0962865 – Ospitalità Az. Agr. Enolocanda del Tufo – Dogliani – Borgata Gombe, 33 – Dolcetto di Dogliani, Langhe Chardonnay, Langhe Dolcetto – Ospitalità Az. Agr. Erbaluna – La Morra – Frazione Annunziata, 43 – Barbera, Barolo, Dolcetto, Langhe Rosso, Nebbiolo da agricoltura biologica – Ospitalità

Az. Agr. Fiori di Zucca – Fossano – Frazione Murazzo, 123 – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Germano Ettore – Serralunga d’Alba – Loc. Cerretta, 1 – Langhe Chardonnay, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Alba, Barolo – Ospitalità Az. Agr. Grasso PierPaolo – Treiso – Via Giacosa Tel. e Fax 0173.638178, Cell 320.7738939 – Barolo, Barbaresco,Dolcetto d’Alba, Langhe bianco, Langhe rosso, Chinato, Grappa, Nebbiolo, Moscato d’Asti, Barbera d’Alba – Ospitalità Az. Agr. Il Balzo – Viola – Via San Grato, 38 – Ristorazione Az. Agr. Il Bricco – Treiso – Via Teodoro Bubbio,12 Tel. 0173.638014, Cell. 333.6813638 – Ospitalità Az. Agr. Il Palazzetto – Clavesana – Borgata Palazzetto, 18 – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. La Botalla – Scagnello – Via A. Moro, 26 Tel. 0174.783319 – Ospitalità Az. Agr. La Commenda – Peveragno – Via V. di S. Margherita, 5 Tel. e Fax 0171.385351, Cell 349.7973267 – Ospitalità Az. Agr. La Mesa Verde – Saliceto – Loc. Mù Catalani Tel. 0174.98358, Cell 339.8966595 – Ristorazione Az. Agr. Lungaserra – Chiusa Pesio – Frazione Vigna, 2 bis – Frutta fresca e trasformata. Ortaggi freschi e trasformati. Animali vivi o macellati, animali da cortile, agnelli, carne di ovini su prenotazione – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Manzone f.lli Manzone – Monforte – Loc. Manzoni Tel. 0173.78110, Fax 0173.789231, Cell. 333.5747777 – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Marcarini –Neviglie – Via Tinella, 19 – Ospitalità Az. Agr. Negrin – Paroldo – Via Viora, 15 – Tel. 0174.789064 Ospitalità Az. Agr. Pirra Giuseppe – Racconigi – Località Migliabruna, 201 Tel. 0172.820880, Fax 0172.813885 – Ospitalità Az.Agr. ’D Raine – Montelupo Albese – Via Brantegna, 7 Tel. e Fax 0173.617227, Cell. 333.7148967 – Ospitalità, Ristorazione Az. Agr. Rumè – Murazzano – Frazione Mellea, 49 – Formaggi freschi e stagionati, salumi di bovino e di suino – Ristorazione Az.Agr. Salvai Maura – Paesana – Borgata Cascina Bordiga, 11 Tel. e Fax 0175.945434 – Ospitalità, Ristorazione Az.Agr. Vit. Cà D’Gal – S. Stefano Belbo – S.V. di Valdivilla 1 Tel. 0141.847103, Fax 0141.855970 – Ospitalità, Ristorazione

Aziende Agricole Az. Agr. Agritomeria Sanbiagese – Mondovì – S. Biagio M.vì, 8 – Formaggi freschi e trasformati, yogurt Az. Agr. Al.Bus – Tarantasca – punto vendita aziendale Via V. Veneto, 27 – Carni bovine Az. Agr. Apicoltura Abrate – Bra – Strada Tetti Bond, 16 Tel. e Fax 0172.415083, Cell 338/7556823 – Miele biologico e prodotti dell’alveare Az. Agr. Apicoltura Allocco – Savigliano – Via della Morina, 6 – Miele e prodotti d’alveare – produzione bio Az. Agr. Apicoltura Boetti – Mondovì – Via Tanaro, 22 Tel. 0174.43591, Cell 335.5373849, 335.1210628 – Miele biologico e prodotti dell’alveare Az. Agr. Apicoltura Devalle – Dogliani – B.ta Biarella, 35 – Miele e prodotti d’alveare Az. Agr. Apicoltura Biologica Turco Floriano – Elva – Loc. S. Giovanni – Cell. 338.2030388 – Miele biologico e prodotti dell’alveare Az. Agr. Avignolo – Dogliani – Borgata Valdibà, 110 Tel. e Fax 0173.70045, Cell. 338.5964482, 380.4503815 – Dogliani, Piemonte Barbera, Langhe Dolcetto, Nocciole P.te IGP


campagna amica Az. Agr. Ballari – Barge – Via Basano, 8/a – Tel. e Fax 0175/30121 – Miele biologico e prodotti dell’alveare Az. Agr. Bertorello Caterina – Barge – Via S. Agostino, 24 – Frutta e verdura fresca e trasformata Az. Agr. Cascina Ceraglio – Fossano – Loc. San Vittore, 87 – Latte, yogurt, formaggi e carni bovine Az. Agr. Cascina Lisindrea – Vicoforte M.vì – Via S. Stefano, 7 – Carni e salumi, Farina mais “otto file”, paste di meliga Az. Agr. Calorio Vincenzo – Montà d’Alba – Via Morra, 15 – Roero, Roero Arneis, Barbera D’Alba, Langhe Nebbiolo, Dolcetto, Bracchetto, Grappa di Nebbiolo e Arneis Az. Agr. Cascina Verdesole – Piasco – Via Prov.le Sampeyre, 23 Tel. e Fax 0175.270275, Cell. 348.0728853 – Frutta fresca e trasformata. Ortaggi trasformati. Farina di mais Pignulet Az. Agr. Dal Bessè – Sampeyre – B.ta Graziani, 8 Becetto – Formaggi freschi e stagionati, yogurt, latte fresco Az. Agr. Dutto Domenico – Peveragno – Strada Tetto Marchese, 4 Tel. 0171.385097, Cell. 347.4303411 – Fagioli Cuneo, Fragole Cuneo, Zucche ornamentali Az. Agr. Eraldo Revelli – Farigliano – Loc. Pian Bosco, 29 Tel. 0173.797154, Fax 0173.743942, Cell. 338.6402913 – Dogliani, Barbera, Langhe Dolcetto Az. Agr. Fattoria Italia – Castelletto Stura – Via Trucchi, 17 – Carni bovine – produzione bio Az. Agr. Ferrero Mario – Racconigi – Via Stramiano, 57 – Fiori,Piante e erbe aromatiche Az. Agr. Fratelli Ferro – Castiglione Tinella – Via Balbi, 11 Tel. 0141.855170, Tel. e Fax 0141.855038 – Moscato d’Asti, Dolcetto d’Alba, Barbera d’Asti, Langhe rosso, Cortese Piemonte, Nebbiolo d’Alba Az. Agr. Il Cervo – Saluzzo – Fraz. Cervignasco – Cell. 335.6424425 – Capi vivi di gallina bianca di Saluzzo, pollo arrosto e patè invasettati. Galantina sottovuoto. Frutta fresca (susine) Az. Agr. La Ciuenda – Pocapaglia – Via Umberto, 144 – Tel. e Fax 0172.473046, Cell. 339.2792343 – Trasformati di frutta e verdura Az. Agr. La Fuina – Farigliano – Piancerretto 85 bis – Tel. 0173.76571 – Dolcetto di Dogliani, Langhe Dolcetto, vino Rosato, Rosso da Tavola Az. Agr. La Genuina – Barge – Loc. Rio Secco, 35 – Tel. e Fax 0175.345731 – Pasta secca ai vari aromi, farina per polenta, cialde di mais Az. Agr. L’Alveare – s.s. Ceva – Via Mombasiglio, 53 Tel. 0174.700216, Cell. 328.7335357 – Miele e prodotti dell’alveare Az. Agr. Longo Paolo – Racconigi – Via Ricavassa, 30 Tel. 0172.85964, Tel. e Fax 0172/811949, Cell. 340.3862645 – Ortaggi freschi, produzione piantini di ortaggi su cubetto Az. Agr. L’Orto del Pianbosco – Fossano – Fr. Loreto, 24/a – Frutta fresca e trasformata, Ortaggi freschi e trasformati, nocciole P.te IGP – produzione bio Az. Agr. Maero Emidio – Castellar – Strada Provinciale,12 Tel. 0175.46603, Cell. 349.6005184 – Pelaverga Colline Saluzzesi, vino Rosato. Frutta fresca Az. Agr. Moretti Maria Teresa – Monteu Roero, Fr. Occhetti n.33 Tel. 0173.90386, Cell. 339.2876836 – Frutta e verdura di stagione Az. Agr. Nocciole d’Elite – Cravanzana – Via San Pietro, 6 Tel. e Fax 0173.855129, Cell. 349.5549565 – Nocciole P.te IGP, farina e crema di nocciole, torta di nocciole Az. Agr. Orti del Casalito – Fossano – S. Antonio Baligio, 35 – Ortaggi freschi,

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Frutta fresca, Peperone Cuneo, Fagiolo Cuneo Az. Agr. Panero Mario – Fossano – Fraz. S. Vittore, 17 Tel. 0172.642206, Cell. 339.4718937 – Carni di suino fresche e cotte Az. Agr. Perassi Valerio – Barge – Via Cardè, 19 – Tel. e Fax 0175.343149, Cell 338.6416927 – Ortaggi freschi. Frutta fresca (mela renetta Grigia di Torriana) Az. Agr. Romana Carlo – Dogliani – Fraz. Gombi, 16 Tel. 0173.76315 – Dogliani, Barbera, Grappa di Dolcetto Az. Agr. San Biagio – (San Biagio) Mondovì – Via Margarita, 9 Cell. 338.6412109 – Trote (iridea, fario, salmerino, dorata), storione, carpa, anguilla, filetti Az. Agr. L’brusc e L’bast – Moiola – Fraz. Pianetto – Tel. 0171.74047, Tel. e Fax 0171.72940 – Miele, frutta fresca Soc. Agr. A.r.L. Brandini – La Morra – B.ta Brandini, 16 Tel. 0173.50266 – Barbera, Barolo, Dolcetto d’Alba, Dolcetto Langhe, Nebbiolo Az. Agr. Cascina Rosa – Caraglio – Via Bottonasco, 28 Tel. e Fax 0171.619741 – Frutta e verdura fresca e trasformata. Prodotti apistici da agricoltura biologica Az. Agr. Vigna Monte d’Oro – Verzuolo – Via San Grato, 68 – Vino rosso Colline Saluzzesi, Vino rosato Soc. Agr. F.lli Ballario G. – Cervere – Via F.lli Paglieri, 1 Tel. 0172.474167, Fax. 0172.471977 – Frutta fresca e trasformata Soc. Agr. Riberi – Cuneo – Via Basse di Chiusano, 20 - Fr. Ronchi Cell. 333.5747404 – Formaggio, yougurt, frutta e verdura, latte crudo (no sconto)

Cooperative Agricole Coop. Agr. Terre del Barolo – Castiglione Falletto – Via Alba - Barolo n.5 – Tel. 0173.262053, Fax. 0173/262749 – Barolo, Barbaresco,Barbera,Nebbiolo, Dolcetto, Verduno Pelaverga, Freisa, Langhe,Favorita, Chardonnay, Barolo Chinato Coop. Agr. Il Casolare Soc. Coop. Sociale ARL – Piasco – Vicolo Alliney, 7 – Tel. 0175.230837 – Formaggi, frutta e ortaggi Coop. Agr. Cantina del Nebbiolo Soc. Coop. a r.l. – Vezza D’Alba – Via Torino, 17 – Tel. 0173.65040, Fax. 0173.639928 – Arneis, Favorita, Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, Freisa, Roero Coop. Agricola Buschese Terra Viva Soc. Coop. a r.l. – Busca (Fraz. S. Barnaba) – S.S. Laghi Avigliana, 100 – Tel. 0171.946724, Fax. 0171.948264 – Carni e trasformati Coop. Agr. Terre Nostre – Cossano Belbo – Loc. San Martino, 8, ST. SP 592 n. 4 – Tel. 0141.88137, Fax 0141.88509 – Dolcetto, Furmentin, Arneis, Barbera, Barbaresco, Moscato, Grappe Coop. Agr. Produttori Alta Valle Grana Soc. Agr. Coop. – Pradleves – Via Provinciale 2/a – Tel. e Fax 0171.986101, Cell. 335.5317374 – Castelmagno D.O.P. Coop. Agr. Produttori del Barbaresco – Barbaresco – Via Torino, 54 – Tel. 0173.635139 – Fax 0173.635130 – Nebbiolo, Barbaresco Coop. Agr. Produttori di Govone Soc. Coop. R. L. – Govone – Via Umberto I° n. 56 – Tel. 0173.58120, Fax. 0173.621928 – Arneis, Nebbiolo, Barbera, Dolcetto, Freisa, Favorita, Spumante Brut, Moscato, Grappe Soc. Coop. A.r.l. Cantina Sociale Valle Belbo – S. Stefano Belbo – Corso Sabatino, 1 – Tel. 0141.844190, Fax 0141.840900 – Spumanti Dolci e Secchi, Arneis, Moscato, Dolcetto, Barbera Soc. Coop. Albifrutta A.r.l. – Costigliole Saluzzo – Via Piasco, 22/A – Tel. 0175.230837, Fax 0175.230989 – Frutta fresca Soc. Coop. R.L. Carni Valle Belbo – Cossano Belbo – Loc. S.Bovo – Via statale 60 – Tel. 0141.88250, Fax 0141.88595 – Carni bovine e suine

Non possiedi la tessera Fondazione Campagna Amica? Richiedila presso gli uffici zona Coldiretti


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AT T U A L I T À

N° 14 – 1-31 agosto 2009

Cambio al vertice Giovani Impresa Coldiretti Piemonte: Roberto Moncalvo nuovo Delegato Regionale

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oberto Moncalvo, giovane imprenditore agricolo del torinese, vice presidente di Coldiretti Torino, è il nuovo delegato regionale di Giovani Impresa Coldiretti Piemonte. Nel corso dell’Assemblea Regionale Elettiva Giovani Impresa, svoltasi nella giornata odierna presso l’Hotel Majestic di Torino, si è infatti proceduto all’elezione del nuovo delegato che rappresenterà a livello nazionale il movimento Giovani Impresa Coldiretti Piemonte per il prossimo quadriennio. Titolare insieme alla sorella di un’azienda agricola in Settimo Torinese, Roberto Moncalvo, dopo aver conseguito nel 2005 la laurea in ingegneria dell’autoveicolo, decide di lavorare presso la propria azienda originariamente a indirizzo cerealicolo ed oggi dedita anche alla produzione ed alla vendita diretta di fragole ed ortaggi. Nel corso dell’Assemblea, Antonello Monti, delegato regionale uscente, ha ripercorso quello che il movimento giovanile

ha realizzato in questi ultimi anni e, insieme al neo delegato Regionale, ha evidenziato come il nuovo regolamento di Giovani Impresa Coldiretti Piemonte sia sempre più vicino al progetto Coldiretti di “una filiera tutta agricola e tutta italiana”.

“Sono onorato di essere stato scelto dai componenti del coordinamento; – ha affermato Roberto Moncalvo subito dopo l’elezione – e farò tutto il possibile per non deludere la fiducia che in me è stata riposta. Sono comunque cosciente

delle responsabilità che questa carica comporta, tanto più in un momento tanto delicato come quello che il nostro settore sta attraversando. Il mio obiettivo sarà dare continuità all’ottimo lavoro fin qui svolto dal mio predecessore”. m


AT T U A L I T Ë

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Buona la Ò primaÓ di Agriclick

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i • da poco conclusa, riscuotendo una buona partecipazione la Ò primaÓ della seconda edizione di Agriclick Ô 09, la mostra fotografica organizzata dal gruppo saluzzese di Ò Giovani ImpresaÓ . Gli scatti realizzati dagli studenti dellÕ Istituto dÕ Arte cittadino, in 10 aziende agricole Ò giovaniÓ di indirizzo produttivo differente, hanno proposto uno spaccato del territorio dellÕ antico Marchesato e della sua agricoltura, ponendo particolare attenzione alla gestualitˆ che lÕ agricoltore compie durante le varie fasi di produzione, molto spesso curiose ed inconsuete per chi non opera nel settore. LÕ obbiettivo era infatti quello di comunicare attraverso la fotografia, il ruolo fondamentale che riveste lÕ agricoltura nei confronti della societˆ , non

solo in termini di produzioni agroalimentari di qualitˆ ma anche di presidio del territorio. I giovani dirigenti saluzzesi a nome di tutto il gruppo locale, ringraziano: la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo per il contributo finanziario, la Presidenza, il Consiglio di amministrazione, il segretariato e lo staff organizzativo di Ò Saluzzo EstateÓ della Fondazione Ò Amleto BertoniÓ per il supporto organizzativo e lÕ Istituto dÕ arte, in particolar modo il prof. Fresia che con molta professionalitˆ ha seguito la realizzazione degli scatti ed infine le aziende: Serena Giordanino, Marco Occelli e Valentina Vittone dellÕ Azienda Agricola Ò La GenuinaÓ per il rinfresco offerto. Agriclick sarˆ nuovamente esposta a Revello il prossimo 22 e 23 agosto, nei locali della Cappella Marchionale in

occasione della festa patronale, dal 24 al 28 settembre a Staffarda per festeggiare il gemellaggio cittadino e in concomitanza con la Fiera Nazionale del Marrone che si svolgerˆ a Cuneo a metˆ ottobre. m


Soggiorni Marini e TerM Ter M ali Dal 12 SeTT TTeeM bre allÕ 11 oTT oTT TTobre obre 2009 Proposti dallÕ a ssociazione Pensionati e Donne i mpresa Coldiretti PIETRA LIGURE dal 12 settembre al 3 ottobre 2009 Su una delle pi• belle coste della Riviera Ligure di Ponente, quella che si allunga fra la Caprazoppa e il Capo di Borghetto, si estende per quasi tre Km Pietra Ligure. Questa localitˆ si affaccia su un tratto di mare che • uno dei pi• belli e puliti di tutta la Riviera Ligure di Ponente con unÕ ampia e bella spiaggia bianca e sabbiosa. Il clima salubre, la tranquillitˆ della zona, la serenitˆ del paesaggio hanno eletto la cittadina per un turismo idoneo ad ogni etˆ , non solo durante la stagione estiva, ma nel corso dellÕ anno intero. Sistemazione in ottimo Hotel 3 stelle a 150 metri dal mare. Dispone di bar con ampio soggiorno, sala colazione, ascensori, ristorante accogliente con ottima cucina. Trattamento di pensione completa, bevande ai pasti incluse (1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale).

BORDIGHERA dal 12 settembre al 19 settembre 2009 Graziosa localitˆ famosa per il suo clima mite, si • costituita intorno al 400 come borgo di pescatori. Il grande sviluppo si ebbe negli ultimi decenni del XIX sec. quando lÕ arrivo dei turisti inglesi, attratti dallÕ ottimo clima, dal bel mare e dalla ricca ß ora le confer“ lÕ impronta aristocratica che tuttÕ ora conserva. Hotel 3 stelle situato a ponente della cittadina, a circa 250 metri dal mare. Dispone di sala ristorante, bar con soggiorno, ascensore, grande taverna al piano seminterrato, piccola terrazza/ dehors. Camere con servizi privati, asciugacapelli, telefono tv Sat e balcone. Trattamento di pensione completa, bevande ai pasti incluse (1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale).

ISCHIA dal 4 allÕ 11 ottobre 2009 LÕ isola pi• bella e pi• grande del Golfo di Napoli, • tra le pi• rinomate Stazioni idro-termo-climatiche marine e turistiche dÕ Italia e del mondo. LÕ Isola dÕ Ischia • oggi meta consolidata del turismo internazionale per quattro essenziali ragioni: per le sue bellezze naturali, per il suo mite e temperato clima estivo ed invernale, per le sue salutari risorse idrotermali; per la sua modernissima attrezzatura turistica e la conseguente capacitˆ ricettivo-alberghiera. LÕ Hotel 4 stelle, offre camere tutte fornite di servizi privati, telefono, asciugacapelli, Tv color, minibar e cassetta di sicurezza, riscaldamento ed aria condizionata. A disposizione dei clienti ristorante con cucina tipica ed internazionale con servizio ai tavoli, soggiorno, angolo Tv, bar, piscina esterna con acqua di mare con lettini, sdraio ed ombrelloni, ampia e confortevole piscina termale coperta e calda. Di nuova costruzione piscine con idromassaggi su balze a solarium. ORGANIZZAZIONE TECNICA Piazza Europa, 9 • 12100 CUNEO • Telefono 0171.67575 • Fax 0172.294940 e-mail staff@interredigranda.com


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N° 14 – 1-31 agosto 2009

L’ASSOCIAZIONE PENSIONATI COLDIRETTI DEL PIEMONTE PROPONE PER I PROPRI SOCI, FAMILIARI ED AMICI UN SOGGIORNO IN

RIVIERA ROMAGNOLA dal 15 al 18 ottobre 2009

…un luogo di vacanza frequentato da persone di tutto il mondo, con una storia di ospitalità che viene da lontano. La Riviera Romagnola significa accoglienza, divertimento, ma anche sapori genuini, arte e cultura, tradizione, rapporti umani.

Quattro giorni in riviera... • Sistemazione in camera doppia con servizi privati in hotel 3 stelle a Rimini • Trattamento di pensione completa con bevande ai pasti • Trasferimento in pullman Quota di partecipazione

minimo 40 partecipanti

Euro 238,00

Quota di partecipazione

minimo 30 partecipanti

Euro 258,00

Le prenotazioni, con un acconto di €100, dovranno pervenire entro sabato 5 settembre 2009 presso gli uffici zona e di recapito Coldiretti dove sarà possibile richiedere copia dell’itinerario. La Segreteria dell’Associazione Provinciale Pensionati è disponibile per ogni informazione in merito (tel. 0171.447287). ORGANIZZAZIONE TECNICA

Piazza Europa, 9 • 12100 CUNEO • Telefono 0171.67575 • Fax 0172.294940 e-mail staff@interredigranda.com

COMPRESI NEL PREZZO:

Visita al calzaturificio Valleverde Visita di San Marino Serata Danzante in “balera” Cena tipica romagnola


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E PAC A N OT I Z I E

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Versamenti volontari integrativi per chi lavora part-time

I

l decreto legislativo n. 564/96 aveva stabilito sin dal 1997 la possibilità, per chi lavora parttime, di versare volontariamente i contributi mancanti per la copertura dell’intero periodo. Infatti, quando non si lavora a tempo pieno, il numero dei contributi che viene accreditato dall’INPS ai fini della pensione è spesso inferiore al numero delle settimane effettivamente lavorate in quanto è proporzionale alla retribuzione percepita. Nonostante la normativa lo consentisse, però, l’Inps non ha considerato la misura e le cose, negli ultimi 10 anni, sono rimaste com’erano. Soltanto dal mese di marzo 2006, una circolare dell’Istituto di previdenza sociale ha ufficialmente aperto la nuova strada così come previsto dalla legge del 1996. È diventato possibile, di conseguenza, integrare di anno in anno i contributi versati in forma parziale a condizione che la richiesta venga formulata entro 12 mesi dalla data prevista per il ricevimento del Cud (normalmente durante il mese di marzo successivo all’anno in questione), documento che

attesta con precisione la propria posizione a livello contributivo. Per poter, dunque, integrare volontariamente la contribuzione relativa all’anno 2007, è possibile ancora formulare la domanda entro il prossimo mese di marzo 2010 e ricevere dall’INPS i bollettini per il pagamento di quanto dovuto. La misura riguarda, come

detto, tutti i lavoratori con occupazione a tempo parziale, orizzontale, verticale o ciclico ed è particolarmente importante per consentire la copertura contributiva completa per l’intero periodo lavorato. Deve, inoltre, essere evidenziato che, trattandosi di contribuzioni volontarie, il versamento sarà necessariamente facoltativo

e potrà essere effettuato in funzione delle esigenze contributive che ciascun lavoratore potrà far valere. L’Epaca, ente di Patronato aperto a tutti, nato in ambito Coldiretti, è a disposizione per i ragguagli del caso, la consulenza in materia di accredito contributivo e la presentazione delle relative domande. m

Iscrizione figli studenti

L

’attuale normativa previdenziale relativa all’iscrizione negli elenchi nominativi dei coltivatori diretti prevede la possibilità, anche per gli studenti, di poter essere iscritti in qualità di unità attive coadiuvanti nel nucleo aziendale. Tale possibilità è ammessa nei confronti di coloro i quali possono garantire tali requisiti: - almeno il 16° anno di età; - frequenza di istituti scolastici di scuola media superiore senza permanenza notturna “collegio”; - iscrizione a facoltà universitarie senza obbligo di frequenza. Laddove sussistano queste condizioni e lo studente svolga in forma continuativa e prevalente attività di coltivatore diretto, lo stesso deve essere iscritto all’INPS entro 90 giorni dalla data di inizio dell’attività agricola. Se, invece, lo studente svolgesse l’attività agricola soltanto nei periodi estivi, dovrà essere iscritto a periodo chiuso per i soli mesi di attività da giugno a settembre di ciascun anno. Ovviamente la contribuzione versata dal titolare dell’azienda a favore del figlio studente ha valore ai fini pensionistici e potrà essere utilizzata in futuro anche cumulandola con altra eventuale contribuzione versata successivamente per effetto di attività lavorative intraprese nel tempo. Per qualsiasi informazione o chiarimento in merito, invitiamo i soggetti interessati a rivolgersi agli uffici di zona o recapito della Coldiretti e del Patronato Epaca. m


S cadenze aziendali

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17 AGOSTO (essendo il 15 festivo)

IVA FATTURAZIONE DIFFERITA

A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di luglio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè luglio. 17 AGOSTO (salvo proroghe)

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF

Scade il termine per i versamenti delle ritenute effettuate nel mese di luglio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO (contribuenti trimestrali)

Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2008 un volume d’affari inferiore a euro 309.874,14, se esercitano l’attività di prestazioni di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 516.456,90 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art.66 L..427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre aprile – maggio – giugno 2009 ed effettuare il versamento IVA.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO (contribuenti mensili)

Annotazione di liquidazione per il mese di luglio e versamento dell’eventuale imposta tramite modello F24 telematico da parte dei contribuenti, che esercitano attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2008 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 309.874,14, se prestazione di servizio o di euro 516.456,90 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art .66, legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO

Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento, ricevute nel mese di luglio 2009. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti di esportatori abituali ai sensi dell’art .8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

REGOLARIZZAZIONE TARDIVI VERSAMENTI IRPEF, ADDIZIONALI IRPEF, IRAP ED IVA

I contribuenti che non hanno versato l’IRPEF e l’IVA entro il 16 luglio u.s. possono avvalersi del ravvedimento operoso effettuando i versamenti maggiorati degli interessi del 3% per cento e delle sanzioni pari al 2,50% (1/12 del 30%).

31 AGOSTO

IVA REGISTRAZIONE FATTURE

Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI

I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento all’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

7 SETTEMBRE (essendo il 6 festivo)

ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI

Entro tale data i soggetti che hanno realizzato nell’anno solare precedente acquisti intracomunitari per un ammontare complessivo superiore a euro 180.000, o cessioni intracomunitarie per un ammontare complessivo superiore a euro 250.000, debbono presentare agli uffici doganali l’elenco riepilogativo delle cessioni, ovvero degli acquisti effettuati nel mese di luglio. Per effetto delle modifiche apportate dal D.M. 20/12/2006 tali scadenze sono prorogate di cinque giorni nell’ipotesi di trasmissione telematica degli elenchi mediante utilizzazione del sistema EDI.


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Letto per voi... “Sta indietro l’anima mia”

di Rosangela Artusio – Collana Saffo - Poesia Nata a Magliano Alfieri ma residente da molti anni a Savigliano, Rosangela Artusio torna a riproporsi con questa raccolta di poesie in cui vuole esprimere immagini e sentimenti forti, a volti legati al passato, ma sempre attenti al presente.

Monviso Nacqui in faccia a un monte come l’aurora che lo tinge di rosa. E vide i miei giorni immane, vessillo nel sereno baluardo nella bufera, tacito testimone di ogni divenire dell’essere e del morire, complice dei miei gesti segreti, confidente dei miei pensieri remoti. E nelle stagioni fugaci

si vestiva di bruma poi si spogliava di nubi e mi guardava che me ne andavo e m’accoglieva quando tornavo, votata all’eccelso richiamo d’amore. E il solo giorno l’abbagliava di luce poi stanco la sera vi si nascondeva cingendogli i fianchi d’un manto dorato e accendendogli in fronte la prima stella.

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Premio Giornalistico del Roero: i riconoscimenti del 2009

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n’edizione di successo e di record è stata quella del 2009 del Premio Giornalistico del Roero, quella che ha celebrato i suoi premiati presso il Castello Provana di Guarene. L’appuntamento era fissato per lunedì 20 luglio alle ore 18,00 quando il pubblico delle grandi occasioni ha gremito il giardino alto del Castello per partecipare alla consegna dei riconoscimenti. Per la prima volta, il Premio ha lasciato – dopo vent’anni – la sua tradizionale località che nel tempo era diventata strategica, vale a dire quella piazzetta di Sant’Anna di Monteu Roero che aveva visto nascere e poco per volta crescere questa iniziativa. C’è stata un po’ di malinconia quando la cerimonia di premiazione ha preso avvio, ma questo era nel destino di un’iniziativa che poco per volta è cresciuta e si è affermata all’attenzione di giornali e giornalisti del mondo intero. In tutto sono stati 95 i giornalisti premiati nelle prime venti edizioni – quasi 5 all’anno – ai quali vanno aggiunti i dodici dell’attuale edizione, la più prodiga e vivace tra quelle finora celebrate. L’edizione 2009 metteva in palio tre premi di 2.000 euro, uno per le testate generaliste e due per quelle enogastronomiche o turistiche, due da 750 euro, uno alle testate locali e l’altro ai

testi ed elaborazioni sul Web e alcune “Segnalazioni” da 300 euro ciascuna. Per la sezione “Testate Generaliste”, la Giuria ha assegnato il Premio a Fede & Tinto, al secolo Federico Quaranta e Nicola Prudente, conduttori di Decanter, il programma radiofonico di successo in onda in seconda serata su Rai Radio 2. Hanno ottenuto il premio per la realizzazione di un simpatico quanto originale “Invito al Roero” andato in onda il 21 maggio 2009. Questo Premio può anche essere letto come la giusta riconoscenza del settore vitivinicolo ai due conduttori di Decanter, il programma che produce informazione e cultura su uno degli aspetti più importanti del nostro agire quotidiano, l’alimentazione. Nella stessa sezione, la Segnalazione è stata attribuita a

Roberto Fiori per aver scritto un pezzo, anch’esso molto gradevole, dal titolo “Cassano, da astemio a testimonial del vino” pubblicato su La Stampa il 4 febbraio 2009. Grande è stata la bagarre nella sezione “Testate Enogastronomiche e turistiche”: in questo caso sono stati assegnati due premi, rispettivamente a Dario Cappelloni e Paolo Zaccaria per l’articolo “Roero, seicento anni di vigneto”, pubblicato su Gambero Rosso di Febbraio 2009 e a Francesco Falcone che ha scritto un lungo servizio intitolato “Roero, un territorio dai mille volti” per Enogea del Giugno 2009. Anche in questa sezione c’è stata una Segnalazione, andata a Fiorenzo Cravetto, autore di “Misterioso Roero. La Grande Muraglia del vecchio Piemonte”, realizzato per la rivista Camminare dell’Autunno 2008.

Altrettanta vivace competizione ha caratterizzato la sezione riservata alle “Testate Locali”. Alla fine, la Giuria non ha potuto far altro che proporre un ex-equo, riconoscendo meritevoli due articoli con i relativi autori, vale a dire: Roberto Savoiardo per il pezzo intitolato “La Schindler’s List nel Roero”, pubblicato sulla nuova rivista Roero terra ritrovata nel Maggio 2009 e Olga Scarsi, che ha scritto per la medesima testata a luglio del 2008 l’articolo dedicato agli “Antichi riti primaverili nel Roero”. In questo caso , la Segnalazione è stata attribuita a Gian Piero Amandola, che ha realizzato il servizio televisivo “Burattinarte nel Roero”, andato in onda sul TG3 RAI Piemonte del 13 giugno 2009. Nell’ultima sezione, quella riservata ai “Testi ed elaborazioni sul Web”, la Giuria ha assegnato due riconoscimenti. Il Premio è andato al giornalista Raffaele Foglia che ha pubblicato “Roero, tante risorse che sono da valorizzare” per il giornale telematico www. laprovinciadicomo.it il 13 giugno 2009. Per la Segnalazione, la Giuria ha premiato Massimo Prandi per il servizio intitolato “Govone, un paese da visitare e da amare” pubblicato su www. laculturadelcibo.it il 5 aprile 2009. m


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Il Piatto per il Roero Arneis: vent’anni di grande cucina dedicata al Roero Arneis

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ual è il piatto migliore da abbinare al Roero Arneis? Da vent’anni esatti “Il Piatto per il Roero Arneis” è la manifestazione che cerca la risposta, riunendo in una sera di mezza estate 5 cuochi selezionati, nomi già prestigiosi insieme a giovani rampanti, tradizionalisti conclamati a fianco di creativi ad oltranza, con il compito di presentare abbinamenti nuovi e sorprendenti per un pubblico di appassionati e gourmets. Compito non facile perché in questa occasion non è il vino che deve adattarsi al cibo, ma sono i cuochi che preparano ricette inedite e originali appositamente dedicate al Roero Arneis, riuscendo ogni volta a sottolineare la straordinaria versatilità del famoso vino bianco del Roero nella stagione che lo vede trionfare sulle tavole, l’estate. Da quest’anno, l’iniziativa è diventata itinerante tra i paesi delle colline viticole alla sinistra del fiume Tanaro, non lontane da Torino ed ogni borgo offrirà d’ora in poi nuovi paesaggi sotto le stelle delle notti d’estate per questa gara di creatività. Per l’edizione 2009 è toccato a Guarene ospitare la manifestazione nella Sala della Limonaia del suo prestigioso Castello ed i cuochi coinvolti hanno riscosso un successo di pubblico straordinario. Tutte le ricette hanno spaziato con creatività tra prodotti del territorio e suggestioni personali degli chef: ha esordito Marco Lombardo, che insieme a Maurilio Garola del ristorante “La Ciau del Tornavento” di Treiso ha proposto una croccante “Caramella di gamberi impanati nella nocciola Tonda Gentile e zucchini in fiore”, seguito da Davide Odore del ristorante “Io e Luna” di Guarene, che ha preparato come secondo antipasto la gustosa “Insalata di galletto: la coscia in leggero agro, il petto rifatto in cartoccio” Dal ristorante “La Madernassa” di Guarene, Atsuhiro Ishikawa

cuoco giapponese ormai perfettamente integrato in Piemonte, ha realizzato un elegante “Risotto alla Pera Madernassa con ragù di salsiccia di Bra”. Saporito e fedele al territorio il tema trattato per il secondo da Alberto Macario del ristorante “Villa Tiboldi” di Canale, che ha presentato il “Coniglio grigio di Carmagnola all’Arneis del Roero”. Infine, dalla pasticceria “Golosi di salute” di Alba, Luca Montersino ha composto una stupenda quanto scenografica “Frutta in gelatina di passito di Arneis con interno cremoso al suo zabajone e gelato alla mela verde e fave di Tonka”. I piatti sono stati liberamente accompagnati, durante tutta la serata, dai Roero Arneis Docg 2008 dei produttori aderenti all’Associazione “Premio Giornalistico del Roero” che organizza l’evento e che quest’anno ha consentito ai commensali di degustare in contemporanea una trentina di vini diversi, compresi alcuni spumanti metodo classico a base di Roero Arneis e diverse preziose bottiglie di Passito di Arneis. m


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A CURA DI MAURIZIO ZARPELLON

Come prendersi cura delle piante Ò Si dice che lÕ allodola e lÕ orrido rospo tra loro si scambino gli occhi. Ora vorrei che si fossero scambiate anche le voci!Ó (Giulietta e Romeo. William Shakespeare)

Bagnare fiori e piante nel modo corretto

Tra i giardinieri ci sono due scuole di pensiero sullÕ irrigazione primaverile-estiva. Tutti per˜ sono dÕ accordo che bagnare il fogliame e i fiori non • pratica da condurre liberamente, molto meglio condurre lÕ acqua solo e direttamente sul terreno. Alcuni ritengono che apportare acqua al mattino sia meglio che alla sera e viceversa. Le motivazioni sono diverse, tutte pi• o meno valide. Chi ritiene sia meglio alzarsi presto per dare acqua alle benamate, pensa che cos“ si evitino molte malattie dovute al ristagno notturno, perchŽ il sole del mattino evaporerˆ prontamente il liquido in eccesso che eventualmente tende a ristagnare sotto le chiome, lÕ umiditˆ si sa • favorevole a molte crittogame. Altri dedicano questa pratica al tardo pomeriggio o meglio alla sera quando il sole sta per calare,

ipotizzando che soprattutto in piena estate ci sia bisogno di una gran quantitˆ dÕ acqua e solo la durata della notte permette al terreno e alle piante di immagazzinarne una giusta quantitˆ , senza la Ò predazioneÓ solare. La mia esperienza mi fa supporre che non esista una regola valida per ogni situazione e mi limito ad osservare la tipologia del giardino prima di decidere quando e come irrigare. Il calore estivo combinato allÕ acqua • quasi sempre deleterio, ma ci sono circostanze particolari, come la buona ventilazione di alcune vallate alpine o sul litorale marino che impediscono spesso lÕ insorgere di malattie dovute allÕ umiditˆ . LÕ esatto contrario succede invece nella pianura padana o su ogni altra grande pianura dove la

circolazione dellÕ aria • minima favorendo il ristagno atmosferico, il caldo umido e di conseguenza le malattie fungine. Nel primo caso irrigherei senzÕ altro alla sera, anche per sfruttare la poca acqua generalmente disponibile, mentre sulle pianure di mattina presto per sfruttare gli inß ussi benefici del sole. Avendo a disposizione un impianto dÕ irrigazione automatizzato, sarebbe proficuo, per la tasca e per la salute delle piante, bagnare di notte. In questo modo lÕ acqua verrˆ assorbita dal terreno senza sprechi e la frescura del momento non aiuterˆ alcune pericolose malattie. Solitamente le piante si Ò nutronoÓ , quindi assorbono di giorno, e crescono di notte, cos“ avranno di primo mattino tutta lÕ acqua di cui hanno bisogno durante la giornata.

madama la serpe Non passa mai lÕ estate senza che qualche serpe si insinui tra le fascine della legna, tra i vasi delle serre o nella siepe di ligustro. Sono rettili innocui, come tutti quelli che abitano il mondo occidentale. Si • vero, ci sono anche le vipere, ma quelle veramente velenose per lÕ uomo sono poche e basta un poÕ dÕ attenzione per non calpestarle. Anche a me sale un brivido quando vedo una saetta sinuosa attraversare la corte, credo faccia parte del mio patrimonio genetico, istinto puro. Riesco per˜ velocemente a razionalizzare e invece di bastonare la malcapitata serpe mi metto appresso per carpirne il movimento e la lucentezza della pelle. Bisogna riconoscere che il colore e il disegno di certi serpenti non hanno eguali nel mondo animale, il tutto poi • supportato da una brillantezza senza paragoni. Tutta questa bellezza viene continuamente umiliata dai molti frequentatori della campagna, oltre naturalmente da chi ci vive. Una biscia morta sul ciglio della strada potrˆ far contento qualcuno ma sicuramente si • persa lÕ occasione per illuminare i nostri occhi con la luce pi• umile del creato, forse la pi• bella. m


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N° 14 – 1-31 agosto 2009

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