Il Coltivatore Cuneese n. 20 - 16-30 novembre 2009

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N° 20 – 16-30 novembre 2009

Sommario

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Roberto Bianco, Matteo Bono, Monica Brignone, Aldo Brustolon, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Roberto Lingua, Paolo Marengo, Livio Minero, Manuele Molinari, Laura Occelli, Nadia Olivero, Franco Parola, Lauro Pelazza, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà, Anna Rossi, Giulia Santi, Federica Scaperrotta Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: grafici@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA.  È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

Lupi: troppe spese per le consulenze

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Progetto Ferrero: nasce la cooperativa Compral-Latte

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Unci-Coldiretti, associazione di cooperative agricole e di trasformazione agroindustriale, operativa in Piemonte

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Annata agraria 2009

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Storie di vita: Giuseppe Chiri, il margaro innamorato del suo lavoro

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Osservatorio Prezzi

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Giornata del Ringraziamento: momento di riflessione e preghiera

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Il Corsivo del Coltivatore: Se San Martino passasse oggi...

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Più resa agli spumanti e meno rendita al produttore

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L’impresa vitivinicola è strangolata dai controlli formali

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PSR: prorogate le scadenze per la misura 121

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Info sul pagamento polizze assicurative “Condifesa Cuneo”

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I nuovi materiali didattici per l’Educazione alla Campagna Amica

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Stracôni

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Ricchissimo il programma del “Bue Grasso”di Carrù

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… A proposito di filiera: un convegno a Villanovetta

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I vini cuneesi promossi anche a Milano

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La Piemontese incorona i suoi re

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“Pane all’Alvà”: scopriamolo insieme

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Produzioni suinicole piemontesi: la qualità non si improvvisa

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Valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici

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Parte a livello nazionale il Progetto Coldiretti Giovani Impresa “NITRATI”

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Diradamento meccanico su melo e pesco: Convegno a Manta

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Corsi di informatica e trasformazione dei prodotti tipici

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LILT e Fattoria Amica insieme contro i tumori

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Premiate due realtà agricole

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440esima Fiera Fredda: a Borgo San Dalmazzo dal 4 all’8 dicembre

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Consiglio Direttivo Pensionati Coldiretti: una forte progettualità per il futuro

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Scadenze aziendali

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La pensione agli invalidi civili

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Sommariva Perno e Savigliano tra i vincitori di Comuni Fioriti

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Il mercatino del Coltivatore

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ella riunione del comitato tecnico regionale per la gestione del lupo in Piemonte, emerge che i danni da predazione, nella sola provincia Granda, ammontano a 67.821 euro. Secondo Coldiretti, ciò che continua ad essere trascurato è il grave impatto della presenza del lupo rispetto agli alpeggi. La concentrazione di bovini e ovini provoca inevitabilmente un elevato impatto ambientale. Di questo non si possono colpevolizzare gli allevatori che costretti ad una sorveglianza 24 ore su 24 hanno optato per la concentrazione delle greggi. Di qui la richiesta di Coldiretti alla Regione di finanziare l’aiuto pastore, figura ormai indispensabile per la tutela del gregge. Nella riunione di carattere tecnico è stata annunciata la disponibilità della Regione ad inserire la realizzazione di strutture di servizio alla malga in un intervento specifico del piano di sviluppo rurale. Inoltre l’amministrazione provinciale di Cuneo ha annunciato la volontà di inserire nel POP (piano operativo provinciale) un ulteriore intervento specifico a sostegno degli allevatori. Complessivamente la regione Piemonte ha erogato quasi 200.000 euro sotto forma di indennizzi per i danni subiti dagli allevatori e per le opere di prevenzione dagli attacchi del lupo. Si rileva però che nel corso del 2009 la regione Piemonte abbia speso circa 334.000 euro per consulenze atte a studiare il fenomeno. Se a questo si aggiunge che tra il 1994 e il 1999 venne realizzato un programma Interreg 2 che portò in Piemonte oltre 3.000.000 di euro per studiare il lupo e conservarne la specie e il programma Life, sempre finanziato dall’Unione Europea con oltre 1.000.000 di euro, sono di tutta evidenza gli elevati costi economici ed impatto ambientale che la comunità piemontese sostiene per conservare il lupo in Piemonte. i


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f ondo

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Progetto Ferrero: nasce la cooperativa Compral-Latte

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stata costituita mercoledì 12 novembre, presso lo studio del Notaio i Aldo Saroldi di Cuneo, la Compral-Latte, la cooperativa che avrà in gestione, come primo acquirente, la fornitura del latte da destinare al polverizzatore di Moretta, presso lo stabilimento INALPI. Un altro passo fondamentale è stato così portato avanti per rendere operativo il “Progetto Ferrero” a partire dalla prossima campagna lattiero casearia, che prevede la fornitura di 5000 quintale di latte al giorno alla torre di spraytura cioè circa il 20% della produzione di latte piemontese. La Compral-Latte nasce dall’importante sinergia tra Coldiretti e APA, e che, a fianco della già collaudata “sorella” Compral, ambisce a diventare per il futuro un importante polo strategico per l’agricoltura, non

solo a livello provinciale, ma addirittura regionale. Presidente della cooperativa è stato eletto Roberto Chialva, vicepresidente è Raffaele Tortalla, direttore Bartolomeo Bovetti. Il Consiglio di

Amministrazione è composto altresì da: Bernardo Ambrogio, Livio Diale, Mario Gianoglio, Michele Giletta, Pietro Gonella, Elio Pettiti e Roberto Tortone. Il Collegio Sindacale è composto da Giampiero

Conte, Mario Ferrero e Marco Cerati. L’intero progetto è un’importante opportunità per le imprese del settore e crea un’interessante alternativa nell’economia del mondo lattiero caseario regionale. m

Unci-Coldiretti, associazione di cooperative agricole e di trasformazione agroindustriale, operativa in Piemonte

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opo la nascita di Unci-Coldiretti, l’Associazione Nazionale delle Cooperative agricole e di trasformazione agroindustriale aderenti all’Unci e l’elezione di Mauro Tonello alla Presidenza dell’Associazione, si è svolta venerdì 13 novembre presso la sede della Coldiretti del Piemonte, la riunione che ha dato il via, a livello piemontese, alla nascita della Associazione a livello territoriale. In attesa della convocazione dell’Assemblea che dovrà eleggere gli organi dirigenti, attualmente questa sarà coordinata dal Commissario Bruno Rivarossa (foto a lato), direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte. Le cooperative aderenti riceveranno i servizi presso gli uffici Unci-Coldiretti dislocati sul territorio e corrispondenti agli uffici provinciali e di zona dell’organizzazione agricola. È stato inoltre stipulato un accordo con studi professionali per la predisposizione di progetti di ampio respiro che vedano coinvolto il sistema cooperativo che fa riferimento ad Unci-Coldiretti. “Il nuovo soggetto associativo – ha dichiarato Bruno Rivarossa – nasce per rappresentare la cooperazione che fa crescere le imprese e abbraccia appieno l’idea di dar vita ad “una filiera agricola tutta italiana”che distingua l’intero prodotto agricolo “autenticamente” Made in Italy, basandosi sulla trasparenza della filiera, sull’identificazione dell’origine in etichetta e sul legame del prodotto con il territorio

di riferimento”. Tra gli obiettivi dell’Unci-Coldiretti vi è la promozione per il consolidamento e lo sviluppo della cooperazione agricola e della trasformazione agroindustriale in tutte le sue forme. Ed inoltre, l’assistenza, la rappresentanza e la tutela degli organismi associati. La cooperazione identifica appieno la valorizzazione delle istintività territoriali, delle tradizioni e delle specificità locali. Tutti elementi chiave per arginare lo strapotere della grande distribuzione e il meccanismo delle vendite sotto costo che provoca effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale e sul potere di acquisto dei consumatori”. “In questo quadro – ha commentato il Presidente Unci Piemonte Giovanni Canina – le cooperative agricole rappresentano i soggetti fondamentali per la costruzione della filiera agricola tutta italiana, con particolare riguardo all’aggregazione dell’offerta, alla trasformazione del prodotto italiano ed alla valorizzazione delle imprese agricole. Una collaborazione importante, quella realizzata tra l’Unci e la Coldiretti, basata sulla condivisione di obiettivi per una vera ed autentica cooperazione agroalimentare”. m


A N N ATA A G R A R I A

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Annata agraria 2009

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omplessivamente, il 2009 è stato un anno in cui trasversalmente tutti i settori, hanno riscontrato forti difficoltà. Sebbene dal punto di vista agronomico sia stato sostanzialmente una campagna produttiva con produzioni abbondanti, altrettanto non si può dire a livello economico e di quotazione dei prodotti agricoli. Il settore agricolo si sta dimostrando comunque più resistente alla crisi economica globale rispetto ad altri comparti. La produzione agricola, a livello nazionale, dovrebbe registrare un incremento del 5-6% in più rispetto al 2008 e i prezzi all’origine una diminuzione compresa tra il 15-20%. I redditi degli agricoltori sono diminuiti di circa il 9-10%, nonostante i costi di produzione abbiano registrato un calo rispetto al 2008, anno in cui si era verificata una forte impennata dei prezzi di carburante e mezzi tecnici.

ORTOFRUTTA: quotazioni in calo rispetto al 2008 Il settore orticolo si è caratterizzato nel 2009 per le produzioni abbondanti favorite dal positivo andamento climatico. Quotazioni del prodotto in forte discesa e sicuramente non idonei a coprire i costi di produzione. Una situazione molto difficile che, in molti periodi dell’anno, ha costretto i produttori a lasciare il prodotto in campo. Pomodori, zucchine, melanzane e peperoni, sia sui mercati generali (Caat Torino), sia all’ingrosso, hanno fatto registrare un calo del valore rispetto allo scorso anno anche del 30-40%. Anche per il fagiolo rampicante fresco le quotazioni sono state inferiori allo scorso anno, attenendosi tra 0,70 e 1,10 €/ql, mentre il fagiolo secco mantiene livelli soddisfacenti di prezzo intorno a 2,30- 2,35 €/ql. Per quanto riguarda invece il comparto frutticolo, l’annata è stata segnata da una pesante crisi generale per la frutticoltura, dopo anni di mercato con una buona remunerazione e notevoli sbocchi di mercato. Le ampie nevicate dell’inverno 2009 e le costanti precipitazioni primaverili, non hanno permesso da un lato la completa potatura e, quindi una piena produzione di prodotto per lo più di basso calibro. In Piemonte si è raggiunto un +7% di produzione rispetto allo scorso anno. La campagna di raccolta delle pesche è stata caratterizzata da momenti di mercato con quotazioni che hanno raggiunto addirittura 15-18 centesimi per il prodotto fresco di seconda scelta. Per il prodotto da destinare all’agroindustria è stato riconosciuto non più di 1 centesimo al Kg rallentando oltretutto i ritiri. Il prodotto di prima scelta ha comunque mantenuto le sua fetta di mercato. Anche per le mele potrebbe prospettarsi una campagna di commercializzazione difficoltosa, dovuta sia alla piena produzione 2009, a cui si sommano stock di mele trentine della passata stagione. Lo scorso anno infatti, i produttori trentini avevano immesso sul mercato anche il prodotto grandinato, attraverso una forte campagna promozionale, trovandosi in parte invenduto il prodotto conforme. Tuttavia i primi segnali di mercato incoraggianti e la campagna di commercializzazione molto più lunga rispetto alle pesche fa ben sperare per l’annata.

La produzione di albicocche ha segnato invece un calo del 5% attestandosi intorno ai 300.000 quintali, con prezzi in contrazione del 10% sul mercato e addirittura in picchiata per l’industria. Il mercato delle ciliegie, di circa 50.000 quintali, è stato stazionario con una remunerazione medi sui 1,50-2,00 €/Kg e addirittura maggiore per pezzature più grandi. La produzione di kiwi in Italia dovrebbe attestarsi intorno alle 483.700 tonnellate, segnando un circa –7% rispetto allo scorso anno (518.401 tonnellate). La quantità commercializzabile, sempre rispetto al 2008, dovrebbe scendere da 474 mila tonnellate a 436 mila (–8%). La flessione è dovuta principalmente ad un calo generale delle rese produttive. Per le pere si è avuta per il 2009 una produzione stazionaria in linea con il 2008 accompagnata anche da un buon trend per quanto riguarda i prezzi. Le susine mantengono livelli produttivi stazionari, con un mercato che, dopo una prima fase con buoni prezzi alla produzione, ha segnato un periodo di flessione rispetto al 2008 di circa il 10%, per poi riprendere quota a fine anno.

CEREALI: prezzi ancora in ribasso Prezzi fortemente in ribasso rispetto alla precedente campagna. L’attuale mercato cerealicolo nazionale, e quindi piemontese, ha riscontrato per la campagna in corso una notevole contrazione dei prezzi di frumento, orzo e mais. I listini delle piazze di Torino e Milano, e di conseguenza le quotazioni locali rilevate dalla Camera di Commercio, hanno segnato un calo che può attestarsi mediamente nell’ordine del 30-35% rispetto al 2008. La piazza di Torino aveva quotato il grano tenero (altri usi) tra i 13,2-13,5 €/q.li, il panificabile a 14,30-14,60 €/q.li. Addirittura il listino della Camera di Commercio di Cuneo, riferito al 4 agosto, segnalava per il frumento quotazioni a 12,70-13,20 €/q.li per il nazionale altri usi, mentre il panificabile a 13,90-14,20 €/q.li. Analoga situazione si può rilevare per l’orzo. Sempre prendendo di riferimento i listini di inizio agosto delle borse merci di Milano e Torino si rilevava come l’orzo nazionale pesante venisse quotato tra i 12,50-12,80 €/q.li. A Torino l’orzo nazionale (Ps 60/64) era rimasto anch’esso invariato tra i 12,40-12,50 €/q.li rispetto a fine luglio. Dal listino della Camera di Commercio di Cuneo, riferito al 4 agosto, l’orzo (60/62) era stato quotato a 12,70-13,20 €/q.li. Anche per l’orzo si può perciò segnare un meno 20% rispetto al 2008. Molteplici possono essere le cause individuabili per giustificare almeno in parte la situazione: nello stesso periodo dello scorso anno non dimentichiamo che il petrolio aveva sfondato quota 200 $ al barile, contribuendo ad incentivare l’estrazione del bioetanolo per la produzione di biocarburanti. Tutto ciò non giustifica però la caduta a picco dei prezzi. Per cercare di porre rimedio all’attuale congiuntura negativa dei prezzi dei cereali, sono stati definiti importanti contatti con alcuni gruppi industriali nazionali di riferimento per definire nuovi accordi di filiera sul frumento tenero per la campagna 2010 legati ad un premio di produzione (Barilla, Sedamyl, Sacchetto, Cap Nord-Ovest e Molino Stenca). Per il comparto maidicolo l’annata è stata buona a livello qualitativo ma con una diminuzione delle rese. Il mercato del mais purtroppo ha mantenuto le quotazioni del 2008 con quotazioni tra i 10-12 €/q, probabilmente a causa di una minore richiesta da parte delle industrie mangimistiche ed alla problematica emergente della diabrotica del mais che sta avanzando anche in Piemonte. (segue a pagina 6)


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A N N A T A agraria

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(continua da pagina 5)

NOCCIOLE: la Turchia minaccia il mercato piemontese L’annata 2009 si attesta con una produzione in calo del 20-30 % rispetto al 2008 che già non era abbondante, mentre dal punto di vista qualitativo risulta ottimo e con buona pezzatura. Il calo produttivo è dovuto essenzialmente dai consistenti danni che le abbondanti nevicate primaverili hanno causato alle piante, con la rottura dei rami principali. Per quanto riguarda le quotazioni si è partiti da 180-190 €/ql di inizio campagna e si è arrivati anche a 220-230,00 €/ql. In questi mesi a livello comunitario si sta giocando un’importante partita, ovvero la proposta della Commissione Europea di aumentare da 0,7 ad 1,5 la concentrazione di aflatossina presente nella frutta secca. Il Piemonte, quest’anno, ha prodotto circa 130 mila quintali di prodotto. L’aumento dei limiti di aflatossine servirebbe solo a favorire le importazioni di un prodotto di bassa qualità e sicurezza, causando un rischio per i consumatori comunitari ed grave un problema per i produttori italiani. A ciò si somma un aiuto (750 €/ha) da parte del governo turco alla produzione. Il cambio della politica turca sul settore avrà sicuramente una ripercussione sulle quotazioni del prodotto anche in Italia. A livello ministeriale si sono svolti numerosi tavoli di lavoro per riorganizzare la filiera corilicola, mentre in accordo con la Regione Piemonte si sta cercando di riattivare l’accordo di filiera con alcune importanti industrie dolciarie quali Ferrero e Novi.

COLTURE INDUSTRIALI: pressante la concorrenza straniera

Il 2009 ha registrato il record di importazioni di concentrato triplo di pomodoro, con oltre 102 milioni di chilogrammi di prodotto arrivato in Italia (+20,28% rispetto allo stesso periodo del 2008). In Piemonte complessivamente la campagna del pomodoro da industria 2009 ha registrato un buon andamento produttivo sia in termini di quantità sia in qualità con una soddisfacente remunerazione del prodotto grazie all’accordo interprofessionale siglato a fine anno 2008 che, seppur non fosse eclatante, rispetto ad altre colture ha portato comunque una discreta redditualità. È stato confermato anche per il 2010 il regime parziale, con aiuti accoppiati al 50% ed il restante 50% disaccoppiati, per un totale di 185 milioni di euro. Il

comparto pataticolo piemontese sta attraversando un momento difficile. Si sta vendendo il prodotto lavorato, calibrato e confezionato in reti da 5 Kg a 0,22 €/Kg e 0,35 €/Kg per le confezioni da 2,5 Kg. Un momento veramente difficile nel quale anche l’industria delle patatine ha rallentato notevolmente i ritiri a causa dell’eccesso di offerta presente nei principali stati europei, quali Francia e Germania. Resistono alla crisi le realtà locali coordinate dai vari consorzi di tutela.

CASTANICOLO:

preoccupa l’abbandono delle aree montane

I castagneti in Piemonte, secondo il censimento fatto dal Dipartimento di Colture Arboree dell’Università di Agraria di Torino, si estendono per una superficie di ha 41.560 ripartiti quasi esclusivamente nella Provincia di Cuneo e quella di Torino. La produzione media di Castagna e Marroni in Piemonte è stimata intorno alle 9.000 t/anno, produzione che rappresenta il 12% di quella nazionale. L’abbandono progressivo delle aree montane e la sempre meno “convenienza economica” del castagneto, sta creando forte preoccupazione per le conseguenze che ne potrebbero derivare. La campagna 2009 ha fatto registrare, dopo annate molto difficoltose come quella appena trascorsa dove c’è stata una assenza assoluta di prodotto legata a motivi climatici, rese produttive medie e quotazioni molto valide. Dai mercati locali si sono rilevate quotazioni variabili da 1,00 a 1,70 €/kg. La produzione è di qualità medio/alta.

FLOROVIVAISMO: una buona annata In un periodo di crisi per molti settori, quello florovivaistico si è mantenuto sui livelli del 2008 e quindi senza registrare eccessive contrazioni nelle vendite. Nel complesso si tratta di un momento abbastanza positivo con una discreta remunerazione, dovuto anche alla forte imprenditorialità che gli operatori hanno saputo mettere in campo. È comunque necessario che il settore investa ancora di più nella promozione. Un’esperienza importante, coordinata da Asproflor e Coldiretti, è il Concorso Nazionale “Comuni Fioriti” che porta sempre molta attenzione sul comparto.

RISO: la miglior produzione dell’ultimo decennio La campagna 2008/2009 si è conclusa con il collocamento sul mercato di quasi il 96% del prodotto disponibile. Per la campagna 2009/2010, a livello italiano, rispetto all’anno scorso, il dato progressivo delle vendite risulta in aumento di 78.070 tonnellate (+28%), mentre risulta in calo di 13.374 tonnellate (–3,6%) rispetto alla campagna 2007/2008. Rispetto all’anno scorso, le transazioni relative


A N N A T A agraria ai Lunghi B e ai Lunghi A sono aumentate, rispettivamente, di 51.859 e 31.638 tonnellate, mentre quelle relative ai Tondi e ai Medi sono diminuite, rispettivamente, di 3.730 e 1.697 tonnellate. In Piemonte, primo produttore europeo di riso insieme alla Lombardia, la campagna 2009 si è conclusa in modo estremamente positivo: le favorevoli condizioni climatiche e l’abbondanza di acqua durante l’estate hanno reso possibile una crescita equilibrata della pianta che ha originato, forse, la migliore produzione degli ultimi dieci anni.

LATTE: continua a mancare l’accordo sul prezzo Il 2009 è stato un anno molto difficile per il settore lattierocaseario, dove oltre ad un calo dei prezzi si affiancano notevoli problemi legati alla corretta applicazione del rispetto dei vincoli imposti dalla legge 33/2009, la quale ha consentito un aumento di quota nazionale del 7%. La produzione regionale della campagna 2009/2010 registra sui primi sette mesi una leggera flessione rispetto all’analogo periodo 2008 con un – 1,5%. Per quanto riguarda il prezzo del latte alla stalla, ad oggi i produttori stanno percependo 0,27 €/l. Si è verificato pertanto un crollo del 30% circa nei primi mesi dell’anno, con qualche lieve segnale di ripresa solamente nel mese di settembre e ottobre arrivando a 0,30 €/litro. È importante però ricordare che quest’anno, in Piemonte, non si è addivenuti nuovamente ad un accordo regionale tra le parti agricole e la parte industriale. Il mercato del latte, sino a settembre, ha subito notevoli rallentamenti. Si notano soltanto in questi ultimi mesi segnali di ripresa, come l’aumento dei prezzi di burro e del latte in polvere nonché delle principali Dop, dovuti essenzialmente agli interventi comunitari di ammasso autorizzati dall’UE. Persiste il costante trend negativo che anche per il 2008 evidenzia una chiusura delle aziende da latte nella misura del 3-4%, a cui non corrisponde però un decremento produttivo. A partire dal 2010 il settore potrà beneficiare a livello italiano sia di oltre 60 milioni di euro, dovuti alla somma dei fondi provenienti dall’articolo 68 dell’Health Check sia da quelli stanziati a ottobre dalla UE per la crisi del settore, autorizzando in quest’ultima occasione anche l’ammasso dei formaggi. Sul territorio regionale Coldiretti sta lavorando per concretizzare la fornitura di 5000 quintale di latte all’impianto di sprayatura che consentirebbe di liberare una fetta di mercato pari al 20% della produzione piemontese. A proposito Coldiretti e Apa

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hanno costituito la Compralatte, una cooperativa che mira a fornire il latte per il progetto Ferrero, concentrando l’offerta cioè il latte di molti produttori piemontesi.

SUINI: prezzi in ripresa Per il comparto suinicolo l’annata in corso, rispetto alla precedente, ha segnato una ripresa dei prezzi, raggiungendo quotazioni medie intorno a 1,20-1,40 €/Kg. Il mercato del suino attraversa da tempo una crisi strutturale dovuta ad una mancanza di programmazione delle produzioni che ha portato negli anni passati ad un’ aumento del numero di capi allevati e al conseguente lievitare degli stoccaggi di cosce in stagionatura nei circuiti del Prosciutto di Parma e San Daniele. Dagli ultimi dati 2009 questa tendenza si è invertita con un calo che si attesta intorno 2,9% e addirittura nell’ordine del 5% per i marchiati. Memore delle difficoltà riscontrate nel 2008, all’inizio del 2009 è nata da un protocollo d’intesa del Ministero, la Commissione Unica Nazionale (CUN) di Reggio Emilia con il compito di individuare un prezzo unico nazionale dei suini da ingrasso marchiati. Il meccanismo si distingue rispetto a quanto si svolge nelle Borse Merci perché si basa, per la prima volta, sulle movimentazioni e macellazioni dei capi e quindi strettamente connessa alla domanda e all’offerta reale, arrivando così ad una vera e propria indicizzazione del valore dei suini. Nata inizialmente per i suini da macello, potrà in futuro estendersi anche ai suinetti. Nonostante i cali produttivi, tuttavia il mercato stenta a decollare soprattutto a causa di un eccesso di prodotto importato e della mancanza di obbligo di indicare in etichetta l’origine della carne. Il comparto si sta impegnando a portare avanti una maggiore azione di marketing sia sui due principali Consorzi di tutela del prosciutto sia con la creazione di una IGP, ex Gran Suino Padano, che distingua il suino marchiato rispetto a quello smarchiato. Per quanto concerne la produzione, nonostante un calo del numero degli allevamenti regionali, il numero di capi allevati negli ultimi mesi del 2009 si è incrementato leggermente (2-3%), indice di un abbandono della produzione da parte dei piccoli allevamenti associato ad una specializzazione e concentrazione sempre più accentuata dei grossi produttori. (segue a pagina 8)


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(continua da pagina 7)

BOVINI: necessaria una programmazione delle produzioni

A N N A T A agraria e che consenta una definizione trasparente dei prezzi. Inoltre, dal mese di maggio 2009, il Conalpi ha avviato un’importante iniziativa di commercializzazione della carne di coniglio piemontese con gli Auchan del Piemonte.

Il settore carni bovine registra nel 2009 una situazione nel suo complesso piuttosto negativa. Le quotazioni di mercato dei bovini da macello (prezzo pagato ai produttori) hanno mantenuto i valori dello scorso anno, con una scarsa remunerazione intorno ai 3,00-3,50 €/Kg. Tiene il mercato dei bovini di razza francese allevati in Piemonte ed in Italia. Il mercato legato alla GDO è ancora difficile da affrontare poiché richiede, per effetto dell’estremo liberismo ed alta competitività, grandi investimenti in comunicazione e in informazione per i consumatori. Il settore zootecnico, compreso quello bovino, sta attraversando un momento delicato che, pur con un calo dei costi di produzione e sull’alimentazione, non riesce a raggiungere una remunerazione di mercato valida, soprattutto causata da una mancanza di programmazione delle produzioni e a mercati tradizionali saturi. Occorrerà per il futuro trovare nuovi sbocchi di mercato soprattutto interni, con una commercializzazione che ampli il suo raggio d’azione anche verso il centro e nord-est Italia. Si auspica che la nuova IGP del “Vitellone Piemontese della Coscia” possa contribuire a distinguere il prodotto ed incentivare i consumi, come anche eventuali accordi di filiera, come forniture a ristorazione collettiva o ulteriori formule cooperative.

Annata ottima per tutti i vini e quantità equilibrata, minimamente in rialzo rispetto il 2008, tranne per il dolcetto, in forte controtendenza.. Il 2009 ha regalato un clima ottimale sia ai più precoci bianchi come Moscato e Arneis che ai tardivi Barbera e Nebbiolo. I vigneti che hanno beneficiato di conduzioni attente, dove si sono effettuati diradamento e selezione hanno evidenziato un’evoluzione più omogenea e impresso ai grappoli le migliori caratteristiche qualitative, che successivamente nel vino si sono puntualmente riscontrate. L’eccezionale pregio delle uve non è stato coronato dal prezzo, in generale in ribasso rispetto l’anno passato con una forbice tra il 5 e il 30 % ed oltre. Sul fronte economico, Coldiretti ritiene non più rimandabile la ricerca di accordi con singoli acquirenti, disposti a riconoscere il valore aggiunto della qualità, ritiene fondamentale mantenere equilibrio tra prezzo delle uve e del vino e sottolinea che in una fase di mercato difficile i margini di contenimento vanno ricercati anche e soprattutto nella fase distributiva, favorendo il consumatore e di conseguenza accelerando la ripresa. Un’ ampia ed attenta semplificazione burocratica – che oggi assorbe circa il 20% del tempo – permetterà inoltre di ridurre i costi di produzione.

AVICUNICOLI: un momento di forte ripresa

MIELE: aumenta il consumo pro capite

L’annata 2009 per il settore avicolo, dopo un 2008 fortemente negativo, ha dato segnali di forte rilancio, dovuti ad una ripresa significativa dei consumi. Il primo semestre si è concluso con quotazioni stabili e abbastanza soddisfacenti, intorno 1,15 €/Kg. Rimane pressoché invariato il mercato delle galline ovaiole con prezzi stabili (13,30 €/100u uova). Anche il settore cunicolo sta attraversando un momento di ripresa significativo. Le quotazioni del prodotto sono risalite già da fine 2008, attestandosi per tutto il 2009 su valori superiori ai 2,00 €/Kg. Nel mese di ottobre è avvenuto il Primo Tavolo Nazionale della Filiera Cunicola, presso il Ministero dell’Agricoltura, ribadendo nuovamente la necessità di un’etichettatura obbligatoria delle carni. Sempre in tale sede Coldiretti ha proposto che anche per la filiera cunicola venga a crearsi una Commissione Unica Nazionale, monitorata dal Ministero

Il 2009 segna un considerevole aumento della produzione di miele in Italia per un totale di oltre 20 mila tonnellate (+65%), contro le 13 mila del 2008. Oltre al superamento della crisi produttiva con una media di 30 Kg/alveare e anche di una buona qualità del prodotto, si segnala un deciso aumento della domanda di miele sul mercato interno che sembra si possa ricondurre ad un aumento del consumo pro capite di mieli monoflorali di qualità. Si riscontra una riduzione delle trattative tra produttori per partite piccole (1-10 q.li l’anno) con quotazioni in rialzo per acacia e castagno. Per l’acacia si registrano quotazioni che arrivano anche quotazioni a 5 €/Kg in Piemonte e Lombardia, per il castagno i prezzi oscillano tra i 4,0-4,2 €/Kg, mentre per il millefiori tra i 3,00-3,50 Kg. Si segnala, inoltre, la crescita produttiva del miele biologico che sarebbe aumentato del 90% rispetto al 2001 le cui quotazioni variano dal 10 al 20% in più del prodotto convenzionale. m

VINO: un’ottima annata ma i prezzi restano bassi


R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

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miei genitori, Domenica e Filippo, facevano i pastori. Io sono nato in una stalla dell’Alta Valle Po, non all’ospedale»: Giuseppe Chiri, classe 1944, originario di Ostana (il paese dal quale il panorama sul Monviso è magnifico!) di professione fa il margaro, da una vita. Un bel paio di baffi incornicia il suo volto, sul quale le rughe di un lavoro faticoso hanno lasciato il segno. L’ORTICA INVADE D’inverno la famiglia di Giuseppe Chiri vive a Polonghera: poi, quando la stagione si fa bella, lui, la moglie Agnese Giraudo e le figlie Irene e Tiziana, salgono sulle montagne della Valle Varaita, in località Raie, a 1.650 metri di altitudine. La transumanza è iniziata nel 1961, e continua ancora oggi. In luoghi dove si possono ammirare magnifici panorami ma anche i tanti segni dell’esodo verso le fabbriche della pianura: oggi in tante borgate i rovi la fanno da padroni, le case crollano e l’ortica invade. Quest’inverno la neve che è scesa dal cielo è stata davvero molta («Qui a Raie almeno 10 metri!» racconta Irene Chiri) e a risentirne è stata anche l’erba degli alpeggi. La grande quantità d’acqua ha creato anche seri problemi all’assetto del terreno e una frana di vaste proporzioni ha creato grandi preoccupazioni ai sette pastori che salgono nella zona di borgata Puy di Sampeyre. LA FRANA PORTA VIA LA STALLA «La stalla di Grange Orgera, di 120 metri quadrati, che avevo costruito spendendo 60 milioni di lire, è stata distrutta dalla montagna che è venuta giù – spiega Giuseppe Chiri – eh, la mia vita non è facile e se io fossi

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Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

9 una grande passione) è difficile, se non impossibile, rinunciare al lavoro che si ama! Un lavoro che ha già portato anche significativi riconoscimenti: il nostrale d’alpeggio di Chiri, nel 2002, è stato premiato come il migliore del Piemonte al “Salone della montagna” di Torino. E tra le soddisfazioni, di sicuro c’è anche quella di avere una figlia, Irene, che a 26 anni, con il suo bel sorriso, confessa di «amare il nostro lavoro: mi piace la vita all’aria aperta, mi sento libera e qui a Raie sto bene». LE STRADE, IN RITARDO Signor Chiri, ha nostalgia di Ostana? «Si sono ricordati di Ostana e hanno fatto le strade quando ormai i montanari erano già andati via». Cosa pensa della vita? «C’è il bello e c’è il brutto, questo lo sappiamo». Cosa le piace di più del suo lavoro? «Io amo tantissimo gli animali e la vita all’aperto, quest’anno siamo saliti dalla pianura con 80 mucche. Mi piace molto fare i formaggi e il burro, la nostra azienda con il passare degli anni si è attrezzata e le soddisfazioni non mancano. Però ci sono anche sempre dei problemi: grazie alla frana, che ha mangiato la stalla costruita nel 1984, cosa riuscirò a recuperare di quei 60 milioni di lire spesi allora?».

solo, avrei già smesso di fare il margaro!». Chiri, come tutte le persone dotate di grande spirito pratico, va in crisi quando deve fare i conti con le eccessive lungaggini della burocrazia, che durante i mesi estivi hanno complicato la vita a lui e alla sua famiglia: «Non sempre capisco e a volte mi arrabbio anche » confessa il pastore,

che aggiunge: «Di questi tempi, ho il morale basso e non lo nascondo. Perché ancora una volta mi accorgo di come le nostre montagne e i problemi dei margari sono stati dimenticati dai politici». LA GRANDE PASSIONE Però, quando c’è di mezzo la passione per il proprio lavoro (e la famiglia Chiri di certo lavora il latte con

Lei non è più giovanissimo: ogni tanto pensa a quello che ci aspetta? Giuseppe Chiri sorride: «La morte arriverà quando sarà l’ora, ma non mi fa paura». Il colloquio è finito. I cani abbaiano, Giuseppe Chiri esce di casa e si arrampica, in fretta, sui sentieri, a recuperare alcune mucche finite in un prato sbagliato. i


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O sservatorio P re z z i

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GASOLIO AGRICOLO

N.B. - Tali prezzi comprendono l’accisa di 0,093 euro/litro. Per il riscaldamento delle serre adibite a colture floro-vivaistiche tale accisa è ridotta a 0 euro.

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ˆ variazione al rialzo; ˇ variazione al ribasso; ‹ variazione stabile.


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Giornata del Ringraziamento: momento di riflessione e preghiera

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stata celebrata Domenica 15 novembre nella Cattedrale di Ivrea la Santa Messa del Ringraziamento, celebrata quest’anno da S.E. Mons. Arrigo Miglio – Vescovo di Ivrea e presidente delle Commissioni Episcopali per i problemi sociali del lavoro. La Santa Messa, interamente trasmessa da Rai Uno, è stata un momento di riflessione e preghiera a cui hanno partecipato i dirigenti della Coldiretti Piemonte e delle sedi Provinciali ed il presidente Nazionale Coldiretti Sergio Marini, nonché i rappresentanti dei movimenti in seno a Coldiretti e numerosi membri di giunta dirigenti dell’Organizzazione a livello nazionale. La Festa Provinciale del

Ringraziamento, organizzata da Coldiretti Cuneo, verrà invece celebrata ad Alba, domenica 6 dicembre, e sarà anche una

preziosa occasione per sostenere l’importante progetto che la nostra organizzazione sta portando avanti a favore delle

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popolazione della Repubblica Democratica del Congo, provata da fame e povertà. In collaborazione con le suore di San Giuseppe di Cuneo, che nel paese africano lavorano dal 1951 con alcuni centri di recupero, la Coldiretti Provinciale ha deciso di promuovere un progetto strutturato e iniziative di sostegno per favorire lo sviluppo della locale imprenditoria agricola, in primis attraverso la costruzione di piccola una scuola professionale. Una reale opportunità di crescita professionale e imprenditoriale per la popolazione del Congo, attraverso la solidarietà, il contributo economico, ma sopratutto la condivisione e trasmissione di “saperi” e di tecnica. m


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Il Corsivo del Coltivatore Se San Martino passasse oggi...

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bbiamo anche avuto la nostra “estate di San Martino”. Non si son visti, però, i tradizionali traslochi nelle campagne, perché la modernità ci ha privati anche di questo. Adesso si fa intervenire la ditta specializzata, ci si accorda per fare le cose alla svelta, con discrezione ed efficienza. Spesso non si tratta neppure di spostamento da un cascinale all’altro, ma di addio all’attività agricola. Si va via per non tornare più, stanchi per le difficoltà, i mille problemi, il calo dei prezzi. San Martino ha chiuso, a inizio novembre, un anno nero per la nostra agricoltura, segnato dalla crisi di molti settori, da quello della carne all’uva, dai cereali al latte, all’ortofrutta. Se mai il Santo passasse, oggi, per le nostre strade di campagna, dovrebbe lasciare qualcosa in più che una fetta di mantello. Almeno una damigiana di speranza, un sacco di sicurezza, una buona dose di voglia di continuare e, se proprio fosse in vena di generosità, anche un obolo, per rimediare tanti bilanci che stanno andando a carte quarantotto. Al posto del poverello tremante, sul ciglio del sentiero potrebbe trovare proprio noi, logorati dall’incertezza di prezzi che son tutto fuorché stabili, esasperati dalla concorrenza di Paesi in cui i costi sono un decimo dei nostri, delusi da una battaglia che non vede adeguatamente riconosciuta la qualità. Vorremmo un San Martino edizione terzo millennio con una piccola frusta, per svegliare istituzioni locali e nazionali, far prendere loro coscienza della gravità della situazione, indurle a progettare misure che riportino ossigeno all’agricoltura, ad apprezzarla per quanto vale, ad assicurarle le condizioni per continuare a vivere. In caso contrario, ci saranno molti altri traslochi verso la città, lontano dai campi e dai frutteti, alla ricerca di una serenità che appare oggi obiettivo sempre più irraggiungibile senza l’aiuto di qualcuno in Paradiso. m Bastian Contrari

Più resa agli spumanti e meno rendita al produttore

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l Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha stabilito con una circolare che il saccarosio o i mosti aggiunti fino al 1,5% ai vini di base per avviare la presa di spuma, potranno sommarsi ai volumi aventi diritto alla DOC/G per gli spumanti. Fin qui la notizia tecnica, che tuttavia assume una rilevanza notevole sotto vari profili. Iniziamo con il considerare che in Piemonte si produce, tra gli altri spumanti, l’Asti DOCG, che impatta sull’economia vitivinicola in modo determinante, coinvolgendo un quinto della superficie vitata e quasi un terzo delle aziende viticole. Per questa importantissima produzione fin dal 1972 si applica un contratto interprofessionale e tramite accordo si fissano annualmente la resa delle uve, i prelievi per promozione e lo stoccaggio ecc., il tutto per tenere agganciata l’offerta alla domanda e per promuovere l’Asti spumante in tutto il mondo. La resa del vigneto è stata ridotta per riequilibrare il mercato anni addietro anche del 18%, mentre per la vendemmia 2009 il “taglio” è stato del 5% e si prevedono ulteriori contenimenti, fino al 15% per la campagna 2010, se non ci sarà una auspicata inversione di tendenza dei consumi. Con la suddetta circolare da un lato si stabilisce che prodotti esterni divengano DOCG, e dall’altro si sancisce una perdita secca per i viticoltori. Attendiamo di conoscere i dati definitivi della vendemmia 2009 dell’Asti, ma in media l’aumento indotto dalla decisione ministeriale comporterà un aumento di oltre 12 mila ettolitri, che corrispondono almeno a 16 mila quintali di uva, che divisi per i circa 9.000 ettari e considerato il prezzo dell’uva, significano 170 euro per ettaro. I produttori ricordano trattative dove per mesi si contendono pochi centesimi sul prezzo e qui con un colpo d’ingegno si aumenta la potenzialità di quasi un milione e mezzo di bottiglie?! Coldiretti esprime contrarietà al suddetto provvedimento, emanato senza la necessaria considerazione sugli effetti economici e di tutela degli interessi, compresi quelli del consumatore. m


vitivinicolo

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L’impresa vitivinicola è strangolata dai controlli formali

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a quest’anno la fase di certificazione e controllo ha sottratto alla vendemmia il primo posto per richiesta di impegno, tempo dedicato e preoccupazione. I viticoltori sono esasperati nel fare la spola tra Valoritalia, la società alla quale è stato assegnato il piano dei controlli, e le Camere di Commercio per ottenere le ricevute attestanti la DOC/G. Gli innumerevoli richiami presentati dalla Coldiretti in ogni incontro tra Istituzioni, Enti e consorzi. che proponevano immediati snellimenti ed ottimizzazioni, sono rimasti inascoltati. Oggi il rilascio dei noti “bollini” per le uve ed i vini a Denominazione d’Origine è subordinato alla interminabile catena di passacarte e di formali pareri di conformità. L’anno scorso almeno i dati circolavano tra i soggetti controllori in modo efficace, con accordi e metodologie informatiche ancora da perfezionare, ma senza intralci. Oggi si è retrocessi alla carta, ai timbri ed al passamano da sportello a sportello. E la nuova OCM, invece di sfrondare peggiora la situazione. Per non parlare delle formalità fiscali e doganali che sono per le cessioni intracomunitarie un labirinto senza fine. Anche su questo

aspetto Coldiretti ha le idee chiare: i produttori non vogliono “sconti”, chiedono di versare il dovuto, anche anticipatamente, pur di riuscire a vendere il loro vino a chi desidera riceverlo. Altri innumerevoli aspetti sono richiamati nel progetto di semplificazione che già in occasione della riforma della legge sulle Denominazione d’Origine, Coldiretti conta in parte di concretizzare, per poi completarlo a breve. I consumatori sanno benissimo che il vino è tra i prodotti più certificati da tempo e sanno pure che in Piemonte si è deciso di apporre una fascetta stampata dal Poligrafico dello

Stato su ciascuna bottiglia. Cosa serve ancora? Tutto quello che si aggiunge rischia di essere superfluo. Coldiretti, per questo, ha scritto la sua proposta al Ministero in occasione della riforma della legge sulle denominazioni d’origine. Al centro ha messo la semplificazione, partendo immediatamente dai controlli: rivedere completamente il vecchio piano e armonizzare e coordinare l’operato dei vari soggetti pubblici e non che a vario titolo hanno a che fare con la produzione del vino (per citare solo i principali: Comuni, Provincie, Regioni, Agea, Organismi Pagatori Regionali,

Peronospora della vite Ed. Bacco Didattico

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antenuti formato e stile editoriale, l’opera, realizzata con la partecipazione dei maggiori esperti italiani in materia, mantiene un linguaggio fruibile da tutti ed è arricchita da centinaia di foto, schede, tabelle e approfondimenti a supporto del testo. Si parte dalla storia del patogeno, si prosegue con la biologia, le strategie di lotta, le interazioni clima/patogeno, i modelli previsionali, la descrizione dei vari principi attivi presenti in commercio; le attrezzatura e le tecniche di distribuzione più innovative e conformi alle normative. Di grande pregio la guida al riconoscimento dei sintomi, precoci e tardivi, e al riconoscimento di sintomi simili. Il volume si conclude con una corposa carrellata di aziende viticole italiane che illustrano la loro concezione di lotta alla peronospora. m

ICQ, Dogane, GdF,CFS, NAS, ASL, ARPA, Camere di Commercio, società di controllo, consorzi di tutela). “Ogni soggetto – spiega Fabrizio Rapallino, responsabile del settore vitivinicolo Coldiretti Cuneo – dovrà poter scegliere il proprio titolare del nuovo piano dei controlli tra i soggetti autorizzati dal Mipaaf e accreditati secondo le disposizioni europee, evitando così monopoli e favorendo la competitività e il contenimento delle tariffe. Fondamentale poi ribadire la centralità del vigneto e del viticoltore nel sistema. Riscrivere i compiti dei consorzi, evitando commistioni e duplicazioni con i controlli i e riconsiderare la rappresentatività dei viticoltori nella loro compagine sociale”. “L’andirivieni attuale di carteggi, – conclude Cesare Gilli, segretario di Zona della Coldiretti Alba – di pareri di conformità e di autorizzazioni non intimoriscono minimamente i farabutti, mentre fanno perdere giornate intere agli operatori, con il rischio di farli allontanare dalla DO, cardine su cui poggia la vitivinicoltura piemontese e su cui gira una vasta economia fatta da circa 25 mila aziende vitivinicole, oltre 50 cantine sociali, 280 industrie del settore con 3300 occupati”. m


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PSR: prorogate le scadenze per la misura 121 FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: L’Europa investe nelle zone rurali

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stata prorogata al 9 dicembre la scadenza (inizialmente prevista per il 10 novembre) per la presentazione delle domande sul programma straordinario di sostegno alle aziende tenute a realizzare investimenti per

l’adeguamento alla Direttiva nitrati e l’utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici. Il programma è inserito all’interno della Misura 121 del Programma di Sviluppo Rurale sull’ammodernamento aziendale. “Continua l’impegno della Coldiretti – ha commentato Dino Ambrogio (foto a lato), presidente di Zona Coldiretti Fossano – per cercare di mitigare l’effetto negativo sulle imprese agricole, delle disposizioni relative all’utilizzo agronomico dei reflui zootecnici. Alla Regione ed alla Provincia è stato rispettivamente chiesta la proroga dei termini per la presentazione delle domande sul programma

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 – Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

straordinario di sostegno alle aziende tenute a realizzare investimenti per l’adeguamento alla Direttiva nitrati e la proroga al 15 novembre del periodo utile per lo spandimento del liquame sulle stoppie del mais. Prendiamo atto

con soddisfazione del favorevole accoglimento di entrambe le richieste da parte delle autorità preposte. Prosegue nel frattempo l’impegno dell’organizzazione a livello nazionale per un riesame critico dell’intera materia”. m

XIX edizione del Moscato d’Asti nuovo in festa

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l Cepam, in collaborazione con Regione, Provincia, Comune ed Ente per il Turismo di Santo Stefano Belbo, e naturalmente con l’Associazione “Comuni del Moscato”, l’Enoteca “Colline del Moscato e le scuole del territorio, propone anche questa’anno una giornata per celebrare il vino Moscato d’Asti. L’appuntamento è a Santo Stefano Belbo martedì 8 dicembre a partire dalle ore 10.00. Mostre, dibattiti e degustazioni renderanno il Moscato d’Asti il protagonista della festa. m


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Info sul pagamento polizze assicurative “Condifesa Cuneo”

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molte aziende agricole associate al Condifesa di Cuneo sono arrivati in questi giorni gli avvisi di pagamento Equitalia, relativi all’anno 2009 con scadenza 30 novembre, e presto arriveranno anche le lettere del Condifesa con allegato l’estratto dei conteggi delle polizze. Questi documenti sarebbero dovuti arrivare in concomitanza, ma a causa di un disguido così non è stato: per porre rimedio a tale problema, gli Uffici della Condifesa sono a disposizione per fornire delucidazioni e spiegazioni, anche telefonicamente al numero 0171.66276. Per quanto concerne il rifinanziamento del FSN non vi sono ad oggi novità, nonostante

le innumerevoli sollecitazioni da parte dei Condifesa e delle Organizzazione professionali. “Nella seduta di fine settembre – commenta Lorenzo Bergese, presidente Condifesa Cuneo – gli amministratori hanno coraggiosamente deliberato di far predisporre dagli uffici i ruoli consortili per l’anno 2009,

come per gli anni passati. Vale a dire: premio della compagnia detratto il contributo ministeriale calcolato con la massima aliquota prevista dal Dlg.vo 102/2004”. “I Soci – precisa Roberto Bernardi, direttore Condifesa Cuneo – troveranno i conteggi in base alla tipologia di polizza scelta dal Produttore e proposta dalla rete agenziale delle diverse Compagnie di assicurazione, oppure dalle società di brokeraggio o direttamente dal Condifesa”. A seconda delle scelte effettuate e sottoscritte si è pertanto provveduto al conteggio del previsto contributo, per le polizze agevolate senza soglia il 50% del parametro ministeriale

pubblicato dal Ministero a fine settembre, e per le polizze agevolate con soglia 30% il contributo dell’80% sempre del parametro. Con la delibera del CdA che stabilisce di conteggiare, come negli anni passati, il contributo previsto sul Fondo di Solidarietà, il Condifesa di Cuneo ha dovuto ricorrere ad una anticipazione bancaria di 11 milioni di euro per far fronte al pagamento dei premi alle Compagnie. Onorando tali impegni, presi ad inizio campagna con le Compagnie, i produttori che hanno subito danni incasseranno entro il mese di dicembre i risarcimenti che ad oggi per il Condifesa di Cuneo ammontano a. 8,5 milioni di euro. m


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I nuovi materiali didattici per l’Educazione alla Campagna Amica A TUTTO LATTE!

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a Coldiretti Cuneo, con il progetto Educazione alla Campagna Amica, ormai da diversi anni ha intrapreso un programma di promozione dell’agricoltura, del territorio e delle produzioni tipiche. Ogni anno, nell’ambito del progetto sono realizzati materiali didattici al fine di informare e guidare insegnanti e ragazzi alla scoperta delle tipicità del territorio cuneese. Si è iniziato con frutta e verdura, spiegando le caratteristiche dei prodotti e la loro stagionalità. Quest’anno il tema trattato è stato la filiera del latte, argomento

molto importante soprattutto in questo periodo in cui sempre più sentiamo parlare di difficoltà di settore, per gran parte dovute all’importazione di latte e derivati esteri. Il materiale didattico realizzato intende offrire agli insegnanti uno strumento semplice e completo che fornisca informazioni e spunti per analizzare le fasi, i percorsi e le persone che compongono la filiera del latte, una filiera tutta italiana, tracciabile che permette a questo prezioso prodotto di arrivare, sotto varie forme… sulle nostre tavole. Per avere copia del materiale e per informazioni sul progetto

Stracôni

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er il primo anno Coldiretti Cuneo è stata presente alla Stracôni. La collaborazione con il maggiore appuntamento sportivo per la città di Cuneo nasce dall’esigenza di incontrare famiglie, anziani, giovani e bambini che camminando amano sentirsi in forma. Proprio a queste persone ci si è rivolti per spiegare i progetti portati avanti da Coldiretti per il paese e per i consumatori: portare sulle tavole prodotti italiani, legati al territorio con un’alta qualità e genuinità. Questi sono gli obiettivi comuni che gli oltre 15.000 iscritti hanno potuto condividere attraverso la lettura di un apposito numero di “Campagna Amica Informa” contenente indicazioni e suggerimenti sull’attività di Coldiretati e delle sue aziende: l’attività dei Gruppi d’Acquisto, i Mercati di Campagna Amica, i punti vendita Fattoria Amica e Terramica, sono gli argomenti trattati per offrire ai consumatori occasioni concrete per conoscere ed acquistare direttamente dagli agricoltori prodotti a kmØ. m

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SEMINA, CRESCITA E… RACCOLTA

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ome ormai d’abitudine oltre ai materiali didattici che trattano in modo approfondito e teorico l’agricoltura, tentiamo di far provare ai ragazzi esperienze pratiche, naturalmente l’uscita nelle Fattorie Didattiche rappresenta un momento ideale di approfondimento sul campo e di “laboratorio” a cielo aperto con la possibilità di imparare vedendo fare e facendo. Con il Kit “Semina, crescita e raccolta” l’obiettivo di Coldiretti è quello di far provare ai ragazzi l’emozione di veder nascere, dopo attente cure, un piccolo germoglio, con l’obiettivo di far capire come in natura ogni prodotto per crescere e svilupparsi ha bisogno di tempo ed attenzioni. Questo è il “segreto” dell’agricoltura. Il kit è composto da un vasetto, un dischetto di torba, semi di ravanello e, naturalmente le istruzioni per coltivare. m


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f iera del bue grasso

Ricchissimo il programma del “Bue Grasso”di Carrù

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i avvicina la data della Fiera del Bue grasso di Carrù che come ogni anno proporrà a tutti gli appassionati un programma ricchissimo. La tradizionale manifestazione prenderà il via da giovedì 17 dicembre, quando si svolgerà la 99a edizione della fiera Nazionale mostra mercato di bovini da macello di razza piemontese. La Fiera, che si tiene fin dall’anno 1910, è sorta per valorizzare il patrimonio zootecnico locale e costituisce un tradizionale avvenimento commerciale. I centoquattro premi saranno suddivisi in sedici categorie. La premiazione inizierà alle 11 presso il Foro boario in Piazza Mercato, con l’attribuzione agli allevatori delle ambite gualdrappe e fasce, alla quale

seguirà la passerella espositiva dei buoi e manzi. Contestualmente alla mostra zootecnica, si terrà il consueto mercato settimanale, per l’occasione notevolmente ampliato, nonché l’esposizione di macchine ed attrezzature agricole. inoltre, presso il padiglione riscaldato in piazza

Divisione Alpina Cuneense, avverrà per tutto il giorno la distribuzione di porzioni di bollito no stop al prezzo di 15 euro, bevande comprese. In anteprima, si terranno nel padiglione: venerdì 4 dicembre, alle ore 20.30, la cena il bue incontra la polenta, domenica 6, martedì 8 e domenica 13

dicembre, alle 13 i pranzi del gran bollito di Carrù, giovedì 10 dicembre, alle 20.30, la cena bourguignonne con filetto e salsiccia di bue. Sabato 12 dicembre, alle 20.30, la cena con i 4 prodotti di eccellenza della Granda (bue di Carrù, cappone di Morozzo, porro di Cervere, lumache di borgo San Dalmazzo). Per ulteriori informazioni: pro loco di Carrù, telefono 329.6270021. Telefax 0173.750220, www.prolococarrù.it oppure 0173.757725. m


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… A proposito di filiera: un convegno a Villanovetta

I vini cuneesi promossi anche a Milano

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ramite l’IMA (Istituto Marketing Agroalimentare) della Regione Piemonte, alcuni produttori vitivinicoli di Coldiretti, riuniti nel Consorzio di Fattoria Amica, nel mese di novembre per tre settimane hanno avuto la possibilità di esporre, con possibilità di vendita, i vini delle loro aziende presso un importante Iper-mercato milanese. Sono state 18 le imprese agricole aderenti all’iniziativa, che rientra negli obiettivi di promozione e valorizzazione dei vini cuneesi anche su un mercato importante come quello di Milano. m

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i è svolto sabato 7 novembre nell’ambito della 3a Sagra del Contadino a Villanovetta di Verzuolo il convegno: “Filiera lunga e filiera corta: prezzi equi per produttore e consumatore”. Sono intervenuti il Presidente di Zona Michele Quaglia, Giacomo Ballari Presidente del consorzio Fattoria Amica e di Agrimercati, Bruna Giordano Dirigente Provinciale Donne Impresa e Michele Mellano neo Segretario Zona di Saluzzo. Il gruppo, seguito da Andrea Caponnetto che ha egregiamente moderato l’incontro, si è soffermato sulla progettualità Coldiretti atta a valorizzare una filiera agricola tutta italiana, in grado di trasferire i nostri valori distintivi fino al consumatore. Al termine come ogni anno la Pro Loco di Villanovetta ha conferito il premio “Alessandra Boarelli 1864 la prima donna sul Monviso” a Bruna Giordano di Melle in rappresentanza delle cinque donne impegnate nel Consorzio Toumin Dal Mel atto a valorizzare i prodotti tipici locali e il tomino tipico della Vallata. Il premio è stato quindi esteso anche a Laura Garnero, Lucia Maria Rossi, Margherita Decostanzi e Anna Maria Botta. m

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Mercati di Campagna Amica: nuove date e nuovi siti

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elle domeniche 6 e 20 dicembre, località Baraccone di Castagnito sarà animata per tutta la mattina dal Mercato di Campagna Amica, dove poter acquistare direttamente dai produttori i frutti del territorio. L’appuntamento con il mercatino di Cuneo, invece, in programma ogni sabato mattina, a partire da sabato 21 novembre, si sposta in Corso Francia, sotto i portici del condominio Pegaso, all’altezza delle Croce Rossa. Cambia la sede, ma qualità e convenienza restano invariati. m


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La Piemontese incorona i suoi re

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ono stati migliaia i visitatori che nonostante la neve, nel secondo fine settimana di novembre, hanno varcato i cancelli del Mercato all’ingrosso agroalimentare di Cuneo per ammirare i bellissimi capi di razza Piemontese esposti alla 30esima Mostra nazionale e per un blitz gastronomico negli stand e nel salone ristorante di “Sapori della carne”. Alla mostra hanno partecipato 36 allevatori con 249 capi, provenienti dalle province di Cuneo, Torino, Alessandria, Asti, Novara, Vercelli, Savona, Como e Pavia. A spuntarla quest’anno sono stati in particolare Renato Giordano di Cuneo e Marco Vignolo di Morozzo che con il toro Mirino e la vacca Guglia (per il secondo anno consecutivo), si sono

aggiudicati, rispettivamente il titolo di campione assoluto e di campionessa assoluta dello

show. Il risultato espresso nella 30esima edizione, dimostra appieno il lavoro svolto dalla selezione

Grande festa per grandi e piccini sabato 7 novembre a Robilante in occasione della Festa della Polenta. Organizzata per la felicità dei più piccoli, grazie alla collaborazione tra Coldiretti e l’azienda agricola Cascina Azii di Rita Reitano, anche un’area dedicata all’attività didattica che ha coinvolto oltre 80 bambini ed i loro insegnanti.

Albino Pistone, presidente ANABORAPI nella Piemontese, che mantiene la straordinaria conformazione da carne, che cerca di aumentarne l’accrescimento, ma soprattutto lavora sul miglioramento delle caratteristiche riproduttive. Da anni il sabato mattina è dedicato alle scuole a indirizzo agrario che si sono sfidate nella gara di giudizio. L’edizione 2009 è stata vinta da una classe dell’Istituto Professionale Agrario di Chieri. m


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“Pane all’Alvà”: scopriamolo insieme

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omenica 29 novembre 2009, presso l’Ala Polifunzionale in Piazza del Popolo a Savigliano, ci sarà la presentazione del Marchio “Pane all’Alvà” di Savigliano. “Siamo riusciti – spiega il Presidente dell’Ente Manifestazioni di Savigliano Luigi Ponsi – ad avere un buon rapporto di collaborazione con tutti i panificatori di Savigliano iniziato con la Festa del Pane da qui vorremmo continuare a proporre iniziative che ricordino l’importanza di un pane naturale e semplice”. Domenica 29 novembre alle 17.00, nell’ambito dei Mercatini di Natale, verrà dunque presentato il Marchio “Pane all’Alvà”che sarà marchiato con un’apposita cialda per renderlo sempre riconoscibile.

A seguire verrà proposta una degustazione di Pane all’Alvà che verrà abbinato ad alcuni prodotti del territorio quali olio, salumi e vini. Le Panetterie

di Savigliano presso cui sarà possibile trovare il Pane all’Alvà sono: Panetteria Allocco Renato, Panetteria Al Forno di Gullino Flavio, Panetteria F.lli Calandri,

Panetteria Il Forno di Mario di Pallonetto Vincenzo, Panetteria Tavella Laura, Panetteria Trossarello & C., Panetteria Pasticceria Vasserot Flavio. m

Produzioni suinicole piemontesi: la qualità non si improvvisa

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resentati dall’Aps Piemonte, nel corso di un seminario tenutosi mercoledì 11 novembre a Cuneo, i risultati della ricerca “Valutazione della qualità delle produzioni suinicole piemontesi” realizzata dall’APS Piemonte, in collaborazione con il dipartimento di scienze zootecniche della Facoltà di Agraria di Torino e con l’Assessorato all’Agricoltura, Tutela della Fauna e della Flora. Dai dati raccolti emerge un quadro molto chiaro, che decreta, senza dubbio alcuno, che la qualità non s’improvvisa. La qualità del grasso del prosciutto ha origini lontane, parte infatti dal campo dove si producono i cereali per l’alimentazione, dai centri genetici dove si selezionano i tipi genetici più idonei per la produzione del suino da prosciutto, dall’ambiente dove i suini sono allevati, dalla stagione nella quale vengono allevati i suini, prosegue nel rispetto del benessere animale in tutte le fasi del ciclo produttivo fino alla macellazione; poi è importante come la coscia viene raffreddata, rifilata, salata e stagionata. m


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FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: L’Europa investe nelle zone rurali

IV PARTE

Valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 – Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

Il trattamento dei reflui zootecnici La separazione solido-liquido La separazione solido-liquido è una tecnica che consente la separazione dei solidi sospesi (grossolani e fini) presenti nei liquami di origine zootecnica e l’ottenimento di una frazione liquida chiarificata e di una frazione palabile. La separazione della frazione solida da quella liquida si ottiene mediante l’impiego di mezzi fisici (vasche o lagune di decantazione), fisico-chimici (impiegati nei separatori abbinati agli impianti di depurazione) o meccanici. Questi ultimi, oggi i più diffusi e i più validi per una

gestione agronomica dei reflui zootecnici, possono essere classificati, in funzione del diametro minimo delle particelle che sono in grado di separare, in separatori di solidi grossolani (>0,1 mm) e in separatori di solidi grossolani e fini (<0,1 mm). L’efficienza di separazione

dipende dalle caratteristiche costruttive dei separatori che si suddividono in: vagli statici, vibrovagli, vagli rotativi, separatori cilindrici rotanti con e senza controrulli, separatori a compressione elicoidale, separatori centrifughi. La tipologia di separatore deve

essere scelta in funzione delle efficienze richieste in termine di ripartizione dei nutrienti nella frazione solida e in base agli eventuali successivi trattamenti (anerobici e/o aerobici, di compostaggio) da effettuare sulle due frazioni. Tra le soluzioni tecniche più innovative e maggiormente efficienti presenti sul mercato, vi sono i separatori cilindrici rotanti, quelli a compressione elicoidale e le centrifughe. I separatori cilindrici rotanti con controrulli sono costituiti da un sistema meccanico basato sulla compressione (operata dai controrulli di gomma sul vaglio cilindrico) e filtraggio del liquame con successiva deviazione all’esterno del prodotto liquido e della sostanza secca.


AT T U A L I T À I due cilindri pressori di cui è dotato questo tipo di separatore concorrono a disidratare ulteriormente la porzione solida che non ha attraversato le fessure del vaglio cilindrico Per ottimizzare l’efficienza di separazione in funzione del tipo di effluente da trattare è necessario cambiare il vaglio. L’ampiezza delle fessure di filtraggio passa da 0.8-1.00 mm (liquame suino) a 1.5 mm nel caso di liquame di bovini. Il funzionamento dei separatori a compressione elicoidale si basa sull’azione operata dalla coclea sul vaglio (cestello) cilindrico nel quale essa è inserita: la frazione liquida passa attraverso le fessure del vaglio, mentre quella solida viene compressa dalla coclea contro la parte terminale del vaglio. Entrambe le frazioni vengono poi deviate verso l’esterno. Si tratta di un separatore creato principalmente per operare su liquami bovini, ma che può essere efficacemente utilizzato anche con liquami di suini impiegando un cestello del vaglio

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caratterizzato da una diversa ampiezza delle fessure. Generalmente nel caso di liquame suino l’ampiezza delle maglie del vaglio è pari a circa 0.4-0.7 mm mentre per un liquame bovino tali valori delle maglie raggiungono i 1.5 mm. I separatori centrifughi, costituiti

da un rotore a coclea inserito in un tamburo cilindro-conico che ruota ad una velocità leggermente inferiore a quella della coclea, sono di funzionamento più complesso rispetto alle tipologie di separatore precedentemente descritte.

23 La separazione avviene grazie alla forza centrifuga generata dalla rotazione e alla velocità differenziale tra coclea e tamburo che opera lo smistamento del separato solido verso la sezione conica del tamburo. Qui il prodotto subisce una ulteriore sgrondatura e poi fuoriesce attraverso lo scarico. La porzione liquida viene allontanata dalla parte opposta del tamburo attraverso apposite luci che, regolate in altezza, permettono di scegliere il battente liquido più idoneo in funzione della tipologia di prodotto da trattare e del grado di separazione che si vuole ottenere. L’utilizzazione di questo dispositivo è possibile con entrambi i tipi di liquame considerati. In linea generale adottare la separazione solido liquido permette di ottimizzare l’utilizzazione agronomica del refluo attraverso una gestione differenziata delle due (segue a pagina 24)


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(continua da pagina 23)

frazioni ottenute dal processo di separazione. La frazione liquida può in questo modo essere movimentata a mezzo di tubazioni fisse o semifisse per essere utilizzata per la fertirrigazione mentre la frazione palabile può essere destinata ad un uso extra-aziendale (es.: settore orto-floro-vivaistico o frutticolo) o al compostaggio. In particolare la prima frazione può essere più agevolmente e meno dispendiosamente sottoposta a tutte le operazioni necessarie per una sua corretta utilizzazione agronomica (omogeneizzazione, stabilizzazione) oltre che utilizzata direttamente per la fertirrigazione; la frazione chiarificata, a ridotto contenuto in azoto e fosforo grazie al processo di separazione, può essere applicata in volumi maggiori rispetto al liquame tal quale ed essere somministrata in copertura alle colture senza imbrattarle, fornendo azoto prontamente disponibile in

forma minerale. Inoltre il liquido separato si può utilizzare al posto dell’acqua per la pulizia delle strutture stabulative (“ricircolo” o “flushing”), attuando un notevole risparmio idrico e quindi una considerevole riduzione dei volumi di liquame prodotto. La seconda frazione, ricca in solidi totali, sostanza organica e nutrienti, può essere più convenientemente trasportata a distanze considerevoli (contiene meno acqua rispetto al liquame tal quale), utilizzata come ammendante e concime a lento rilascio dell’azoto e/o avviata al

compostaggio. Il solido separato può quindi venire ceduto ad altre aziende non zootecniche, come quelle frutticole o viticole. Le macchine utilizzate per il trasporto e la distribuzione della frazione solida separata sono generalmente macchine di tipo semiportato. I modelli di maggiori dimensioni sono dotati di 2 assali in tandem con un telaio sul quale sono fissate la tramoggia a tenuta (per evitare il gocciolamento del liquido ancora presente nella frazione separata del liquame); il sistema di distribuzione è costituito da

uno o più ampi dischi orizzontali, disposti posteriormente alla macchina, che ruotando lanciano il materiale ad una certa distanza (8-10 m). Occorre tenere presente che la separazione solido – liquida non comporta alcuna diminuzione dell’azoto totale prodotto in azienda, ma solo una diversa ripartizione tra fase solida e liquida. Inoltre non determina nessuna riduzione dei tempi minimi di stoccaggio previsti dalla normativa: le due frazioni sottostanno ai medesimi vincoli del liquame e del letame tal quali. Anzi, rispetto allo stoccaggio del liquame tal quale, in azienda serve una struttura aggiuntiva (una platea impermeabilizzata) per lo stoccaggio della frazione solida separata. L’adozione di tale tecnica nelle aziende piccole e medie (fino a 200 t p.v.) potrebbe risultare non economicamente conveniente a causa della difficoltà di ammortizzare i costi di investimento per l’acquisto del separatore aziendale. m


VA R I E

Parte a livello nazionale il Progetto Coldiretti Giovani Impresa “NITRATI”

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partire dal mese di novembre è stato attivato sul sito nazionale di Giovani Impresa - http://www.coldiretti. it/organismi/giovani.asp – un portale realizzato per dare alle giovani imprese la possibilità di creare una rete sul territorio. Per accedere al servizio sarà necessario registrarsi al sito attraverso il collegamento al “Progetto Nitrati”, un’iniziativa nata dell’esigenza di trovare una risposta ai problemi derivati dalla direttiva nitrati. Il progetto vuole strutturare una banca dati in cui ciascuna azienda potrà descrivere la sua situazione e verificare se nelle zone limitrofe sono presenti imprese agricole che possono avere necessità di cedere o acquisire reflui zootecnici. La partecipazione è aperta a tutte le aziende sul territorio nazionale, senza distinzione di indirizzo produttivo. Per informazioni – giovani.impresa.cn@coldiretti.it – tel. 0171.447248. m

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Diradamento meccanico su melo e pesco: Convegno a Manta FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: L’Europa investe nelle zone rurali

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 – Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

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i terrà a Manta, venerdì 4 dicembre, l’interessante convegno organizzato dal Creso con L’Agenzia 4A di Coldiretti e la Regione, che svilupperà il tema del “Diradamento meccanico su melo e pesco: risultati applicativi”. L’incontro, che avrà inizio alle ore 9.00, avrà luogo presso la sala conferenze del Creso. La progressiva rarefazione di prodotti chimici utilizzabili nella difesa a seguito del processo di riclassificazione, non abbia risparmiato né risparmierà in futuro alcuni principi attivi oggi utilizzati per il diradamento chimico del melo. Inoltre, l’esigenza sempre più diffusa di sostituire, laddove è possibile, l’impiego di agro farmaci con interventi di tipo agronomico o meccanico ha indotto ad approfondire la tecnica del diradamento meccanico, per altro già proposta in passato per il settore biologico. L’esperienza condotta nei meleti del cuneese nel 2009 ha preso spunto da quelle già maturate dall’Istituto S. Michele all’Adige, estendendole però – per la prima volta – anche a pesco e nettarine. Questi ed altri ancora i temi e le esperienze che l’incontro in programma intende presentare, mettendo in luce in modo obiettivo pregi e difetti di questa tecnica. m


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Corsi di informatica e trasformazione dei prodotti tipici secondo livello Panificazione Trasformazione della carne Caseificazione Trasformazione dei prodotti ortofrutticoli - Cucina tipica Le tecniche di panificazione, la caseificazione, la lavorazione della carne, la conservazione della frutta e della verdura, la preparazione di piatti della cucina tipica piemontese insieme alla conoscenza delle nuove tecniche di comunicazione e informazione telematica sono competenze che possono dare un impulso originale alle aziende e aprire processi di sviluppo nuovi.

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er tutti gli imprenditori e addetti del settore agricolo che guardano alla propria crescita formativa come elemento di competitività aziendale INIPA Piemonte, l’agenzia formativa di Coldiretti, propone, anche per la nuova stagione formativa, corsi di informatica e di trasformazione dei prodotti tipici. Molte adesioni sono già

pervenute nei mesi scorsi; per tutti coloro che volessero ancora aderire c’è la possibilità di farlo in queste settimane. I corsi a cui è possibile iscriversi da parte degli imprenditori agricoli, dei loro coadiuvanti e loro dipendenti sono i seguenti: - Informatica base e di

INIPA Piemonte, insieme a tutta la struttura consulenziale di Coldiretti, si pone al servizio di tutti i soci interessati a percorsi di innovazione e di rigenerazione per la propria attività. Le pre-adesioni ai corsi possono essere inviate agli uffici provinciali o recapitate agli uffici di zona Coldiretti presenti sul territorio. La segreteria INIPA Piemonte rimane a disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti e per raccogliere suggerimenti da parte degli associati per la nuova stagione formativa. I numeri da contattare sono: tel 0171.447246 – fax 0171.447300 – e mail: formazione. cn@coldiretti.it m


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MODULO DI ADESIONE AI CORSI Dati del partecipante Cognome e Nome Data e luogo di nascita Codice fiscale Indirizzo – Comune – CAP Telefono – cellulare E-mail Titolo di studio

Dati dell’azienda Ragione sociale Nome titolare Telefono Indirizzo – Comune – CAP E-mail Settore attività

Fax N° addetti azienda

Con la presente manifesto il mio interesse per il corso indicato con la crocetta Corso/i prescelto/i

ore

Sede del Corso

Periodo presunto inizio Corso

Data ............................................................................................... Firma ................................................................................................................. È possibile inviare il presente modulo di pre adesione all’ e-mail formazione.cn@coldiretti.it o tramite fax allo 0171 447300 entro giovedì 10 dicembre 2009. Il corso si svolgerà solo in caso di approvazione e finanziamento e al raggiungimento del numero minimo degli allievi. Elenco dei documenti da consegnare alla Segreteria Corsi alla conferma dell’iscrizione: ❑ COPIA DOCUMENTO DI IDENTITÀ DEL TITOLARE ❑ VERRÀ RICHIESTA D’UFFICIO UNA VISURA CAMERALE ❑ CLAUSOLA DEGGENDORF FIRMATA DAL TITOLARE ❑ DOCUMENTO DI COMMITTENZA FIRMATO DAL TITOLARE INDISPENSABILE LA PUNTUALE CONSEGNA DEI DOCUMENTI Ai sensi dell’art. 13 D. Lgs 196/2003 , il sottoscritto a conoscenza dell’informativa, autorizza l’I.N.I.P.A. Piemonte alla raccolta, elaborazione e diffusione di tutti i dati personali necessari all’inoltro della domanda presentata e allo svolgimento del servizio richiesto

Data ............................................................................................... Firma per consenso dell’interessato ................................................................................................................. Per informazioni Ufficio INIPA Coldiretti Cuneo tel 0171 447246 • e-mail: formazione.cn@coldiretti.it

Orario segreteria: Mattino dal LUNEDÌ al SABATO dalle 8.00 alle 12.30 – Pomeriggio dal LUNEDÌ al GIOVEDÌ dalle 14.00 alle 17.00


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Ancoraggi per vigneti e frutteti


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LILT e Fattoria Amica insieme contro i tumori

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a Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (LILT) presenta la campagna di Natale 2009. Quest’anno l’iniziativa è svolta in collaborazione con l’associazione Fattoria Amica, emanazione di Coldiretti. Al fine di finanziare le numerose attività svolte dall’associazione, la campagna di Natale 2009 punterà, come in passato, sulla vendita alle imprese ed ai privati di confezioni regalo. Quest’anno i prodotti saranno locali, certificati Chilometro Zero e ottenuti da imprese agricole della Granda. “La nostra associazione – precisa Sergio Giraudo, presidente LILT – svolge una serie di servizi sia a livello di prevenzione che di sostegno ai malati di tumore. In particolare ci occupiamo della prevenzione

e cura dei tumori della pelle, di quelli che colpiscono la sfera femminile ed ultimamente, ci stiamo occupando anche della prevenzione al colon-retto. Inoltre forniamo assistenza e trasporto

dei malati dall’abitazione ai centri di cura, assistenza nei day-hospital e presso l’Hospice di Busca ed abbiamo uffici ed ambulatori a Cuneo, Alba, Saluzzo e Mondovì”. Aggiunge Giacomo Ballari,

29 presidente di Fattoria Amica – “Siamo davvero orgogliosi della partnership che si è creata con la LILT. Loro puntano molto sul mangiare sano come metodo di prevenzione; noi siamo in grado di fornire prodotti che si contraddistinguono per la freschezza e la salubrità, sempre garantiti e certificati poiché ottenuti da imprenditori agricoli che usufruiscono dell’assistenza tecnica erogata capillarmente dall’Agenzia 4A. I prodotti che faranno parte delle confezioni regalo proposte dalla LILT, saranno infatti quanto di meglio possa offrire la produzione agricola cuneese, che ha saputo miscelare con arte tradizione e qualità. La collaborazione tra Fattoria amica e LILT non può dunque che essere un connubio sicuramente vincente che soddisfa le esigenze di tutti”. La Lega Italiana per la Lotta Contro I Tumori ricorda che i fondi raccolti saranno totalmente investiti nelle iniziative di prevenzione e cura, esclusivamente nel territorio della Provincia di Cuneo. m


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Premiate due realtà agricole

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a Camera di Commercio di Cuneo, in collaborazione con il Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile di cui fa parte anche Donne Impresa Coldiretti, ha presentato, lunedì 16 novembre 2009, il quadro dell’impresa al femminile, individuato nell’ambito della quinta edizione dell’Osservatorio sull’Imprenditoria Femminile in provincia di Cuneo, dove è emerso che le aziende gestite da donne sono in forte crescita: è al femminile un’impresa su quattro. Il materiale dell’Osservatorio è stato arricchito da un capitolo dedicato alle esperienze imprenditoriali vissute e narrate direttamente da alcune imprenditrici di diverse regioni italiane. Nella stessa giornata ha avuto luogo la premiazione di due realtà agricole cuneesi socialmente responsabili alle quali è stato conferito il premio “Margherita

Miolano”, imprenditrice del settore artigiano e componente del comitato per l’imprenditoria femminile, scomparsa lo scorso anno. Il primo premio è stato dato all’azienda agrituristica “Lungaserra” di Daniela e Luciano Ellena di Chiusa Pesio che sta realizzando

un programma di coltivazione, raccolta e trasformazione di prodotti agricoli senza utilizzo di antiparassitari e la produzione di latte d’asina utilizzata nei gravi casi di intolleranza alimentare da parte dei bambini. L’ospitalità nella struttura è estesa a famiglie,

anziani, iscritti a centri diurni ed anche al mondo della disabilità, per la pratica dell’onoterapia. Il terzo premio invece è andato alla cooperativa “Il casolare” di Piasco che utilizza l’impegno in campo agricolo come strumento terapeutico, riabilitativo e di reinserimento sociale e lavorativo per persone in difficoltà, alternando formazione ad attività nei settori della frutticoltura (con vendita diretta) e della manutenzione del verde. “Le aziende hanno realizzato progetti tesi a migliorare e favorire la competitività e sostenere la responsabilità sociale – ha sottolineato Delia Revelli, Responsabile Donne Impresa Provinciale – conciliando il successo economico con la sostenibilità a livello ambientale e il rispetto delle esigenze dei vari interlocutori interni ed esterni con cui interagiscono”. m


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440esima Fiera Fredda: a Borgo San Dalmazzo dal 4 all’8 dicembre

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orna puntuale come ogni anno, a Borgo San Dalmazzo, l’appuntamento invernale dedicato alla lumaca Helix pomatia alpina, specialità locale, con degustazioni e menu a tema. Dal 4 all’8 dicembre avrà infatti luogo la Fiera Fredda, giunta quest’anno alla sua 440esima edizione. Appuntamento di grande tradizione che abbina degustazioni, menù tematici, dibattiti e momenti di spettacolo. Attesissima dai gourmet, la fiera è l’occasione per gustare la lumaca cucinata in mille modi secondo la raffinata cultura gastronomica locale. Tra le novità, un grande spazio dedicato a “Lumac Art”, mostra-concorso di opere artistiche, organizzata e gestita dal Comune di Borgo San Dalmazzo in collaborazione con Monica Sepe, curatrice della mostra che avrà luogo presso l’ex Stabilimento Bertello. La Fiera Fredda accoglierà i suoi visitatori venerdì 4 e lunedì 7 dalle ore 17.00 alle 23.00, mentre sabato 5, domenica 6 e martedì 8 dalle ore 10.00 alle 23.00. Per maggiori info: tel. 0171.266080, fax 0171.262054, info@ fierafredda.it, www.fierafredda.it (Ente Fiera Fredda). m

FIERA FREDDA


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TEMPO LIBERO

Sog giorni i nver Un soggiorno “coccolato” per trascorrere qualche giorno al mare, co

TUNISIA dal 18 al 25 gennaio 2010 (iscrizioni entro giovedì 10 dicembre 2009)

Hotel El Mouradi Palace è un grandissimo “club hotel” situato sulla spiaggia nel cuore di Port El Kantaoui. Si trova a 10 km dalla città di Sousse. Con le più svariate attività, compreso centro di talassoterapia, questo hotel è ideale per tutta la famiglia. Divertitevi e rilassatevi con attività sportive seguite da massaggi e sauna. Piscina coperta riscaldata. Quota di partecipazione a persona (1 settimana)

da e399,00

Le prenotazioni dovranno pervenire agli uffici di zona e di recapito Coldiretti oppure alla segreteria di Donne Impresa e Pensionati Coldiretti (0171/447287) versando un acconto di 150,00 Euro fino ad esaurimento dei posti disponibili.


TEMPO LIBERO

nali

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P ropost i da ll ’A ssoc i a z ion e P e ns ionat i pr r esa C old i r et t i C u n eo e D on n e I m p

n tanti amici , per conoscerne di nuovi , e per un salutare cambio di clima . Situata circa 10 km a est dal capoluogo Malaga sorge Torremolinos, località che da sempre primeggia nel panorama turistico europeo. La città gode dello stesso clima della Costa del Sol, che deve la sua popolarità proprio alle numerose ore di sole da cui è “baciata” durante tutto l’arco dell’anno. Una meta magnifica anche nel periodo invernale. Quota di partecipazione a persona (1 settimana)

da e499,00

SPAGNA torremolinos dal 6 al 13 febbraio oppure dal 13 al 20 febbraio 2010 (iscrizioni entro venerdì 8 gennaio 2010)

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Consiglio Direttivo Pensionati Coldiretti: una forte progettualitĂ per il futuro

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abato 17 ottobre nella Sede Provinciale Coldiretti di Cuneo si è tenuta la riunione del Consiglio Direttivo dell’Associazione Provinciale Pensionati. Nel corso dell’appuntamento sono state trattate tematiche di attualitĂ e di forte interesse per il mondo dei pensionati. Il punto saliente è stato la programmazione di attivitĂ future per la quale si è scelto di fare una serie di incontri interzonali su temi consoni alle aspettative dei pensionati in collaborazione con Donne Impresa. In primavera sarĂ indetta l’Assemblea Provinciale per la nomina dei delegati all’Assemblea Nazionale. Ăˆ stato inoltre fatto il

punto sul progetto di Coldiretti della filiera lunga e corta con le relative azioni che sono in itinere, riscuotendo sempre grande interesse e partecipazione da

parte dei presenti. Il Presidente Lorenzo Bergese ha concluso sottolineando il grave momento di difficoltĂ economica che vive il settore agricolo; a riguardo

anche il Presidente Nazionale Natale Carlotto ha riferito di una riunione del CEJA, organismo che raggruppa le associazioni dei pensionati agricoli di tutta Europa, dove è emerso che la difficoltĂ economica è generale. A conclusione del Consiglio, i pensionati presenti accompagnati da Marcello Cavallo hanno potuto visitare la Fiera del Marrone a cui Coldiretti ha preso parte con ben 50 aziende agricole partecipanti, apprezzandone molto l’organizzazione e il colpo d’occhio dato dall’allestimento degli stand, della mostra fotografica e della fattoria didattica. m

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30 NOVEMBRE

IVA REGISTRAZIONE FATTURE

Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI

I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta, il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

ACCONTO IMPOSTA IRPEF 2009

Scade il termine per versare l’acconto dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF). Il versamento dell’acconto è stabilito per l’anno 2009, con provvedimento del 12/11/2009, nella misura del 79% anzichè del 99% e si calcola sull’imposta relativa all’anno 2008 dedotte le detrazioni, i crediti d’imposta e le ritenute. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto.

ACCONTO IRAP 2009 – PERSONE FISICHE E SOCIETÀ DI PERSONE

I contribuenti che esercitano attività dirette alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono entro tale termine effettuare il versamento dell’acconto IRAP stabilito nella misura del 99%. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto. Nono sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità Iva.

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ACCONTO IRES – IRAP

Le società di capitali e gli enti non commerciali devono versare l’acconto d’imposta IRES ed IRAP 2009 nella misura del 100%. Dai versamenti effettuati va dedotto l’eventuale primo acconto.

15 DICEMBRE 2009

IVA FATTURAZIONE DIFFERITA

A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di novembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè novembre. m

CO.SM.AN. rimborsi su fatture di smaltimento

“Si invitano tutti i consorziati, soci di Coldiretti, che non fruiscono del Servizio Contabilità di Impresa Verde Cuneo a consegnare mensilmente le fatture di smaltimento rifiuti di origine animale agli uffici Coldiretti al fine di predisporre la rendicontazione per ottenere il parziale rimborso dei costi sostenuti. Si ricorda che solo gli allevatori in regola con il versamento della quota associativa al Consorzio Regionale Smaltimenti Rifiuti (Co.Sm.An.) potranno beneficiare dei contributi previsti”.

Réclame

S caden z e a z iendali


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noti z ie epaca

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La pensione agli invalidi civili Soggetti interessati Possono essere interessati tutti i soggetti in età lavorativa tra i 18 e 65 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti e croniche di natura fisica e/o psichica ed intellettiva che abbiano una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo. Anche i minori di 18 anni affetti da malattie e menomazioni permanenti che abbiano difficoltà persistenti e svolgano i compiti e le funzioni proprie della loro età rientrano nella categoria degli assistibili. Infine, i cittadini ultra sessantacinquenni affetti

da malattia e menomazioni permanenti e croniche possono ottenere l’indennità di accompagnamento qualora necessitino di assistenza continua per incapacità a compiere gli atti della vita e/o impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore. Limiti di reddito Per l’attribuzione della pensione

Errata corrige Si avvisano i gentili lettori che l’articolo pubblicato a pagina 31 de Il Coltivatore Cuneese n. 1 9 era riferito alla pensione “contributiva” e non a quella “retributiva”, come erroneamente indicato nel titolo. Ci scusiamo per il disguido.

agli invalidi civili vengono in considerazione soltanto i redditi personali del richiedente e gli stessi non debbano superare per l’anno in corso e4.382,43, se riferiti all’invalidità parziale e e14.886,28, se attinenti la pensione di invalidità permanente. Documenti La documentazione da presentare a corredo della relativa domanda è costituita dal certificato di stato di famiglia o di autocertificazione, certificato medico su modulo ASL, il codice fiscale dei componenti il nucleo, la carta d’identità del richiedente ed il mod. 730 od UNICO o CUD ultimo. Per la presentazione della domanda e la conseguente assistenza, si consiglia di avvalersi della professionalità del Patronato Epaca della Coldiretti. m

IMPORTANTE

PER I COLTIVATORI DIRETTI ED I DATORI DI LAVORO AGRICOLI (anche per i lavoratori a tempo determinato) È obbligatorio denunciare gli infortuni all’INAIL ed alle autorità di pubblica sicurezza (Questura o Sindaco) entro 2 giorni dall’infortunio. La Legge Finanziaria 2007 ha pesantemente aumentato le sanzioni per chi non ottempera a questo obbligo. L’importo applicato per la violazione è ora pari a 2.580 euro!!! Per l’inoltro della denuncia bisogna necessariamente usufruire dell’assistenza presso gli uffici del PATRONATO EPACA della COLDIRETTI (non basta il foglio del Pronto soccorso!!!).


aspro f lor

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Sommariva Perno e Savigliano tra i vincitori di Comuni Fioriti

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’Italia dei Comuni Fioriti si è riunita domenica 8 dicembre a Prè Saint Didier, paesino che, delle politiche di fioritura pubblica, ha fatto una bandiera ed una strategia di sviluppo turistico, tanto da vincere quest’anno la medaglia d’oro europea al concorso internazionale Entente Florale. Il grande evento della giornata è stato la premiazione nazionale del concorso Comuni Fioriti, circuito che ha visto concorrere paesi e città da tutta Italia divise in quattro categorie. A premiarli, per il comitato promotore di Comuni Fioriti, oltre al presidente di Asproflor Renzo Marconi, c’erano Lorenzo Bazzana

(Area economica Coldiretti nazionale) e Oreste Pastore (Distretto Turistico dei Laghi) oltre a tutti i giudici nazionali ed internazionali del concorso ed alla bellissima Camilla Gros, eletta Miss Comuni Fioriti 2009, il 7 novembre a Celle Monte. Sul palco di Prè-Saint-Didier, sono saliti i centinaia di sindaci e rappresentanti dei Comuni Fioriti

di tutta Italia, oltrechè i cittadini premiati per l’impegno nelle fioriture private (alcuni sono giunti addirittura in aereo dalla Sicilia). La premiazione ha visto la consegna delle targhe stradali di Comune Fiorito agli oltre 100 Comuni selezionati quest’anno per la partecipazione al concorso nazionale. Sono stati annunciati

39 i due prossimi partecipanti alla selezione europea di Entente Florale: l’Italia sarà rappresentata, nel 2010, dal paese di Stresa (Piemonte, provincia del Verbano Cusio Ossola) e dalla città di Salsomaggiore Terme (Emilia Romagna, provincia di Parma). A seguire, sono stati premiati i Comuni Fioriti vincitori delle quattro categori previstee: si tratta di Fossa (Abruzzo) per i Comuni sotto i 3.000 abitanti (secondo classificato il piemontese Sommariva Perno), di Stresa per i Comuni da 3.000 a 20.000 abitanti (secondo classificato Villorba, Veneto), di Savigliano (Piemonte) per le Città oltre i 20.000 abitanti (secondo classificato Cremona), di Salsomaggiore per i Comuni Turistici (secondo classificato Grado, Friuli Venezia Giulia). Tra i premiati, come sopra scritto, c’è anche il villaggio abruzzese di Fossa che, nonostante il grave sisma che ne ha obbligato l’evacuazione, ha voluto ugualmente far parte del circuito di Comuni Fioriti. m


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