Il Coltivatore Cuneese n.21 dicembre 2009

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N° 21 – 1-15 dicembre 2009

Sommario

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 0,77 Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Viola Carasso Hanno collaborato Elisa Bernardi, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Silvia Graglia, Paolo Marengo, Livio Minero, Nadia Olivero, Lauro Pelazza, Marcello Pellegrino, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Davide Roà, Anna Rossi, Giampiero Sabena Redazione ed amministrazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 47.000 Copie Il Coltivatore Cuneese viene inviato a tutti i soci della Federazione Provinciale Coldiretti di Cuneo Grafica e stampa: AGAM Via Renzo Gandolfo area 90 Madonna dell’Olmo – Cuneo Tel. 0171.411470 – Fax 0171.411714 E-mail: grafici@agam.it Inserzioni esclusivamente presso la ditta Réclame Via Pilos, 20 – Savigliano Tel. 0172.711279 E-mail: info@reclamesavigliano.it Listino prezzi Il costo di 1/8 (cm 9x6) di pagina a colori è di euro 145 + IVA.  È vietata la riproduzione, anche parziale, delle pubblicità.

Ripristino dell’irrigazione sul Tanaro a S. Vittoria d’Alba

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Il progetto latte in polvere è ormai realtà

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L’Agenda del Coltivatore a supporto degli agricoltori del CATAC di Fossano e di Centallo

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Dichiarazione raccolta uve e produzione vino 2009

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Istruzioni per la dichiarazione vitivinicola

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Federico Vacca

Nocciole Piemonte: valorizzare il territorio e l’IGP per resistere alla concorrenza turca

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Storie di vita: La tenerezza infinita di una grande storia d’amore

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L’incontro fra “Pupa” e Gesù

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Il Corsivo del Coltivatore: Natale Made in Piemonte

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Adriana Bucco presidente Commissione Femminile del COPA

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Frutticoltura e agroalimentare: se ne discute con il CReSO

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A Peveragno un convegno sui piccoli frutti

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il premio “Italialleva 2009” a “Obiettivo agricoltura”

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PSR: Corsi di Formazione ed Aggiornamento

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Come scegliere il materiale vivaistico per impianto frutteti?

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Assicurazione obbligatoria per lo smaltimento degli animali deceduti in allevamento

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Nasce l’associazione Tartuficoltori della Valle Grana

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Settimana Bio per valorizzare l’agricoltura biologica

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Scadenze aziendali

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Ammortizzatori sociali

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Continua a Cuneo il successo di pubblico dell’Agrimercato

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Mercati di Campagna Amica: la Qualità innanzitutto!

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Anagrafe Equina Italiana

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ACSTE: raduno equestre al Miac

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Presentata a Fossano l’enciclica del Papa “Caritas In Veritate”

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Tanti i Presepi ed i Mercatini di Natale

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XXII Premio Giornalistico “il Roero, i suoi prodotti e le sue tradizioni” 31 Il mercatino del Coltivatore

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Cesare Gilli

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a Regione Piemonte ha deliberato il completo ripristino del servizio di irrigazione nella zona tra Alba e Bra, sul fiume Tanaro, compromesso a causa delle piogge alluvionali di aprile. Per l’opera sono stati stanziati 600 mila euro. “Le abbondanti precipitazioni e la piena del Tanaro dell’aprile 2009 – ha ricordato Federico Vacca, presidente zona Coldiretti Alba – avevano causato il collassamento della traversa a valle del ponte di Pollenzo, nel comune di Santa Vittoria d’Alba.” Un’infrastruttura che permetteva di innalzare il livello dell’acqua e di immetterla nei canali, garantendo l’irrigazione di 3000 ettari a di terreni coltivati da circa 1000 aziende agricole, nei comuni di Santa Vittoria, Monticello d’Alba, Alba, Guarene, Castagnito, Magliano Alfieri, Govone. “Data l’urgenza di ripristinare il servizio irriguo per la stagione estiva – ha commentato Cesare Gilli, segretario di zona della Coldiretti Cuneo – e nell’impossibilità di riportare in funzione la traversa in tempi brevi, erano già stati fatti degli interventi di emergenza a fine giugno, ma si rende ora indispensabile, approfittando della stagione invernale, procedere al ripristino delle infrastrutture danneggiate”. i


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FONDO

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Il progetto latte in polvere è ormai realtà

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ltre 5000 mila quintali latte al giorno, per 365 giorni l’anno per un totale di 180 milioni di litri di latte pari al 20% della produzione. Numeri che fanno certamente riflettere ma che chiarificano anche la portata di quella che si presenta come un’importante opportunità economica per il settore lattiero caseario provinciale e regionale. Dalla prossima campagna lattiero casearia 2010/2011 entrerà in funzione il polverizzatore, costruito all’interno del complesso INALPI di Moretta, e che andrà a rifornire e soddisfare la Ferrero di Alba per quello che è un 10% del suo fabbisogno complessivo. Si tratta di un impianto all’avanguardia per quanto riguarda le tecnologie adottate dalla ditta costruttrice Tetrapak, la quale si è avvalsa anche di ditte locali per la costruzioni di componenti. La peculiarità dell’attuale impianto, ad oggi il più avveniristico in tutta Europa, prevede la possibilità in futuro di poter essere replicato addirittura in batterie, rendendo quindi possibile un ampliamento. La localizzazione nel cuneese e in modo particolare a Moretta è determinata dal fatto che esiste un bacino di produttori di latte notevole, collocato tra le province di Cuneo e Torino. E Moretta, essendo situata nelle vicinanze di Alba, consente un facile controllo qualitativo del prodotto da parte della Ferrero stessa. Il progetto prevede la collaborazione dell’INALPI, azienda che gestisce già la produzione e la logistica del latte per il gruppo Ferrero, con un magazzino di stoccaggio/ riconfezionamento. Il costo di realizzazione della sola torre di sprayatura è di 10 milioni di euro, per un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro. “A scanso di equivoci e delle

malelingue messe in circolazione da parte di chi teme veramente questa nuova realtà che si affaccia sul nostro territorio, – dichiara Marcello Gatto, presidente Coldiretti Cuneo – volevamo precisare che l’intera iniziativa, sulla quale stiamo lavorando in sinergia da quattro anni con Ferrero e INALPI, prevede innanzitutto la produzione di latte in polvere, da destinare all’alimentazione umana, e quindi trattasi di un prodotto qualitativamente elevato e non povero. Se non dovessimo cogliere l’importanza e aderire a questa iniziativa, lasciando che altri produttori, fuori regione o esteri conferiscano il latte, avremo perduto un’occasione irripetibile per le nostre imprese, magari non nel breve, ma certamente nel lungo termine.”. “L’azienda Ferrero sin da subito infatti ha posto la collaborazione di Coldiretti, l’associazione di categoria più rappresentativa sul territorio, come vincolo indispensabile per la realizzazione del progetto. L’accordo stipulato è prevede un

contratto minimo di fornitura di cinque anni rinnovabile per altri due quinquenni – commenta Tonino Gai, membro di Giunta Coldiretti con delega al settore latte. – È un’occasione unica per il comparto lattiero caseario e non possiamo farcela sfuggire, nonostante in questi giorni, la parte industriale, paventata dalla realtà della torre di sprayatura, si stia muovendo per far si che il progetto latte in polvere non si concretizzi sul territorio, promettendo saldi di campagna in cambio di rinnovi contrattuali.”

“Questo progetto – afferma Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – permetterà di costruire una filiera integrata con gli imprenditori agricoli e la possibilità nel medio periodo di adottare quegli accorgimenti necessari nell’allevamento per ottenere un prodotto finito maggiormente confacente alle esigenze, con un miglior rapporto qualità/prezzo. Questo perché il prezzo del latte verrà calcolato attraverso un’indicizzazione del prezzo, elaborata dal Professor Rama e dal suo staff dell’Università Cattolica di Piacenza, che terrà conto dell’andamento di mercato dei prodotti lattiero caseari, dei costi di produzione e del valore di grasso e proteine contenuti della partite consegnate”. Analizzando nello specifico l’indicizzazione, il prezzo del latte verrà formato tenendo in considerazione un paniere di 15 prodotti. “Tenuto conto delle oscillazioni dei prezzi del paniere – ha precisato Raffaele Tortalla, vice presidente della Cooperativa Compral-Latte – la definizione del valore andrà a premiare la qualità del prodotto, poiché il prezzo del latte sarà per il 65% calcolato dal tasso di proteine, e per il restante 35% dal tenore di grasso. Per quanto riguarda la carica batterica e cellule somatiche dovranno rimanere nei termini di legge.” Dalle prime simulazioni effettuate, fatture alla mano, molti produttori avrebbero potuto strappare un prezzo nettamente superiore a quanto percepito sino ad ora. L’interesse sta aumentando e si stanno già raccogliendo numerose adesioni. Il conferimento del latte al polverizzatore sarà possibile attraverso la nuova cooperativa Compral-Latte, nata dalla sinergia di Coldiretti e di Apa, l’11 novembre.


varie La cooperativa, la quale sta acquisendo in questi giorni la qualifica di primo acquirente, si occuperà della concentrazione dell’offerta, gestendo il trasporto delle partite di latte, la fatturazione ed il pagamento

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ai singoli produttori, divenendo l’interlocutore con INALPI. I costi per la gestione saranno ridotti ai minimi termini, proprio per incentivare l’adesione. In questi giorni si sono svolti e proseguiranno numerosi incontri

sul territorio per illustrare ai produttori l’iniziativa, orami prossima all’avvio. L’invito rivolto ai produttori è quello di compilare il modulo di seguito riportato che prevede l’adesione alla Compral Latte versando

25 euro quale quota Capitale Sociale e consegnarlo agli Uffici Zona Coldiretti di riferimento, dove potrete ricevere maggiori ragguagli. Non lasciamoci sfuggire questa occasione! m

L’Agenda del Coltivatore a supporto degli agricoltori del CATAC di Fossano e di Centallo

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econda edizione dell’Agenda del Coltivatore, utile strumento per le imprese agricole creato dai Presidenti dei Catac di Fossano e Centallo in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Fossano e sotto la regia della Coldiretti di Fossano. “Il vademecum dell’agenda creato ad hoc per l’impresa agricola – dichiara Francesco Bodrero, Presidente Agenzia 4A-CATAC di Centallo – vede tra le righe utili accessori quali il quaderno di campagna giornaliero, la scheda aziendale con i dati catastali degli appezzamenti, la scheda di rilevazione trappole di monitoraggio entomofauna, scheda promemoria turni di irrigazione, la scheda giornaliera situazione meteo e lo scadenziario dei tributi agricoli” “La realizzazione dell’Agenda del Coltivatore – dichiara Beppe Ghisolfi, Presidente della Banca – è un segno di attenzione della Cassa di Risparmio di Fossano verso le esigenze del mondo rurale e dei Catac”. “Auspico che questo strumento venga apprezzato e utilizzato dai nostri soci del CATAC – afferma Raffaele Tortalla, Presidete dell’Agenzia 4A-CATAC di Fossano – e nell’occasione ringrazio per il grande interesse e la sinergia maturata in questi anni con questo Istituto bancario, e non da ultimo l’operato dei tecnici delle Agenzie 4A” “ Tutti i giorni durante il nostro lavoro quotidiano ci troviamo a trascrivere alcune note sull’agenda e trovare la simbiosi di alcuni registri nel diario quotidiano è un’ottima cosa!” – ha commentato Dino Ambrogio – Presidente di zona della Coldiretti di Fossano. m


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VITIVINICOLO

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Dichiarazione raccolta uve e produzione vino 2009

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e novità sostanziali sono riprese nel sottotitolo: dal 2009, secondo le disposizioni della nuoca OCM è richiesto che vi sia l’elenco delle particelle vitate dalle quali l’uva è stata raccolta e non è più ammesso presentare dichiarazioni cartacee. la stessa OCM ha esteso al 10 gennaio 2010 la scadenza per chi cede le uve e al 15 gennaio per chi produce vino. Il Piemonte ha inoltre deciso di adottare un proprio sistema informatico per presentare la dichiarazione vitivinicola. I produttori sono giustamente preoccupati per i ritardi accumulati dalle dichiarazioni del raccolto 2009, iniziando dalla rivendicazione delle uve a DOP (acronimo con cui dobbiamo familiarizzare perché ha sostituito nel lessico i tradizionali DOCe DOCG), causa gli adempimenti aggiunti per il piano dei controlli e le relative corse tra un ufficio e l’altro. Coldiretti ha evidenziato e duramente criticato tale situazione, proponendo una radicale semplificazione. Come se non bastasse, anche la tradizionale dichiarazione del raccolto e della vinificazione,

anticipavamo poco sopra, cambia e aggiunge nuovi elementi, quali le particelle. Nonostante AGEA abbia diffuso le prime istruzioni già dal 3 di agosto, alla data di andare in stampa sussistono ancora problemi di natura informatica per cui i lavori di stampa delle dichiarazioni sono appena all’inizio e procedono con lentezza. La regione Piemonte ha approntato in tempi da record un proprio sistema di gestione, staccandosi dal nazionale (come alcune altre Regioni hanno fatto), ma solo dai primi giorni di

dicembre questo sarà completo e del tutto funzionante. Intanto la scadenza (10 gennaio per la cessione delle uve e 15 gennaio per la produzione del vino), si avvicina ed occorre mettere in conto anche la “tara” dovuta alle festività di fine anno. Senza la pretesa di riassumere in poche righe le corpose note esplicative emanate in materia da regolamenti, circolari ecc, provvediamo a indicare una sintesi delle novità da tenere presente. ∑ Non è più concesso compilare manualmente e spedire la dichiarazione, nemmeno il modello sostitutivo “F2” per le cessioni dell’intero raccolto alle cantine sociali, pertanto tutto dovrà passare per il programma informatico approntato dalla Regione Piemonte. ∑ Per ciascuna categoria di prodotti, vale a dire: vino DOP (DOC e DOCG) , vino (ex da tavola) vino con indicazione della varietà (limitatamente ai 7 vitigni ammessi) è richiesto di individuare le singole unità vitate dalle quali si è raccolta l’uva / ottenuto il vino e predisporre per ciascuna delle suddette categorie

una lista dei vigneti. Si precisa che la lista delle particelle non è per ogni DOC/G, ma cumulativamente per tutte le Denominazioni, senza distinzioni. ∑ Le ditte o le cantine sociali che hanno acquistato o avuto in conferimento le uve potranno scaricarsi tramite il sistema telematico i dati del cedente e delle partite introdotte, senza attendere la consegna del documento F1, quale attestato ufficiale di consegna. ∑ Non è più determinante, per i soci delle cantine cooperative, consegnare il modello F1( comunque sempre obbligatorio se il conferimento non è totale) o il modello F2. In entrambi i casi è previsto l’inserimento nel sistema (per evitare le numerose anomalie scaturite gli anni scorsi) e il collegamento alle particelle vitate e quindi viene meno l’originaria differenza tra i due stampati. Inoltre le cantine stesse sono agevolate quando il loro socio ha presentato il modello F1 perché dovranno semplicemente scaricarsi tutti i dati dei loro conferenti che trovano già nel sistema, senza doverli preventivamente caricare. m


V I T I V I N I C O L O e corilicolo

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Istruzioni per la dichiarazione vitivinicola SOGGETTI OBBLIGATI ED ESONERI Sono tenute alla presentazione della dichiarazione vitivinicola le persone fisiche o giuridiche o le loro associazioni che producono uve da vino o commercializzano o ottengono prodotti vinicoli. RACCOLTA UVE Sono esonerati i viticoltori la cui produzione è destinata ad essere consumata come tale (uva da mensa), o essiccata. Sono altresì esentati i conduttori di aziende aventi meno di 10 are di vigneto se il raccolto non sarà immesso in commercio sotto qualsiasi forma. Coloro che invece cedono le uve o le conferiscono alle cantine sociali devono presentare la dichiarazione entro il 10 gennaio 2010 e trasmettere i dati delle partite cedute tramite F1 o F2 ai destinatari, eccetto i privati consumatori (max 14 q di uve) . PRODUZIONE VINO Sono tenuti a presentare questa dichiarazione entro il 15 gennaio 2010 coloro che hanno prodotto vino -anche se lo stesso è ceduto prima del 30 novembre- e coloro che alla data del 30/11 detengono prodotti diversi dal vino (uve, mosti), compresi quelli destinati ad utilizzazioni diverse come succhi d’uva o altro. Sono esonerati i soggetti di cui al punto precedente e coloro che ottengono meno di 10 Hl di vino, destinato ad essere interamente autoconsumato.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE E SCADENZA La dichiarazione è presentata elusivamente in forma telematica entro il 10 gennaio o il 15 gennaio 2010, non essendo più ammessa la compilazione manuale. Si invitano i produttori a presentarsi presso gli sportelli Coldiretti – Centri di Assistenza Agricola per predisporre la dichiarazione nelle sue varie forme: raccolta e vendita delle uve – di raccolta e conferimento uve a cantine sociali – raccolta e vinificazione – acquisto prodotti e vinificazione . All’atto della presentazione della dichiarazione è necessario assicurare una congruenza tra la superficie ivi riportata, il “fascicolo aziendale” e l’albo dei vigneti. Ai produttori si chiede conseguentemente di verificare prima di presentarsi negli uffici quali siano nuovi impianti, estirpazioni, acquisti, affitti di vigneti avvenuti rispetto le precedenti campagne. Occorre prestare attenzione ai dati da dichiarare, in particolare ai quantitativi di uve e di vini prodotti, separatamente per le varie DOC/G e tipologie, nonché i riferimenti dei destinatari. Coldiretti ha predisposto una rete di servizi presso tutti gli uffici ai quali invita a rivolgersi per le informazioni e per la predisposizione delle suddette dichiarazioni. A seconda delle esigenze le imprese possono scegliere assistenze più specializzate, anche su appuntamento. m

Nocciole Piemonte: valorizzare il territorio e l’IGP per resistere alla concorrenza turca

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n importante incontro che ha visto le Nocciole Piemonte IGP protagoniste, si è tenuto lunedì 23 novembre, presso gli uffici della Coldiretti di Santo Stefano Belbo. All’incontro, che ha visto ospite Lorenzo Bazzana, Capo Servizio produzioni vegetali dell’Area Economica della Coldiretti, erano presenti oltre ad una ventina di produttori ed i rappresentanti di Asprocor, della Consulta Provinciale Corilicola e del Consorzio della Nocciola Piemonte IGP. Molti i temi trattati: dalla PAC con la sua evoluzione all’incontro bilaterale tra Unione Europea e Turchia, al quale la Coldiretti è stata la sola organizzazione agricola italiana a partecipare. La questione del limite delle aflatossine rimane una delle più spinose e Coldiretti continua ad esprimere con forza la sua contrarietà, sottolineando in modo particolare la necessità di difendere non solo la produzione corilicola nazionale ma anche la salute dei consumatori. Anche l’ IGP Piemonte è stato argomento di discussione: esso rimane infatti l’unico strumento economico che possa distinguere e valorizzare il prodotto locale purchè al suo interno intervenga una forte operatività da parte dei produttori, come regolatori di mercato. A questo riguardo sono ripresi in questi giorni, i contatti, in accordo con la Regione Piemonte, con le industrie dolciarie del territorio, quali Ferrero e Novi, proprio per rilanciare gli accordi di filiera. Un confronto costruttivo dunque, quello tenuto a santo Stefano Belbo, in cui è emerso come una delle carte su cui dovrà puntare il settore per mantenere la formula degli aiuti diretti, sarà l’avvalorare il ruolo della corilicoltura non solo in termini produttivi ma anche a livello di salvaguardia e tutela dell’ambiente in aree svantaggiate. m


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Caramagna Piemonte per tanti è “la maestra Milly”, per altri è invece“la moglie del prete”. Lei, lo racconta sorridendo. «Io sono Emilia Emanuel, nata a Caramagna il 18 gennaio 1949, da una mamma che aveva 44 anni suonati…Mio padre Giacomo era esattore, mia madre Lodovica maestra».

R I T R AT T I D I I E R I E D I O G G I

Storie di vita a cura di Barba Bertu (info@barbabertu.com)

IL PRIMO INCONTRO CON DON STEFANO Ricorda il primo incontro con don Stefano Gastaldi? «A Latte di Ventimiglia, nell’Istituto “Raggio di Sole” : era l’8 dicembre 1967. Io facevo l’assistente, avevo 18 anni e lui era venuto a trovarci».

LE NOZZE A PORTE CHIUSE E lei cosa gli ha detto? «Non voglio dichiarazioni d’amore in lacrime: pensaci bene, poi ne riparliamo con calma». Il vescovo Antonio Fustella quali reazioni ha avuto? «Ha provato in tutti i modi a convincere Stefano a non fare la scelta che aveva maturato, promettendogli concessioni, supplicando ripensamenti, facendo minacce di castighi divini... e iniziando lui per primo a infliggere pene».

Cosa l’aveva colpita di lui? «Gli occhi azzurri e dolci, il viso abbronzato, il suo fare deciso. Invitò noi educatrici ad andare a trovarlo a Lemma di Rossana. E, nelle vacanze di Pasqua del 1968, siamo salite». Cosa è successo quel giorno? «Dopo il pranzo all’Osteria, ci ha invitate a prendere il caffè in canonica. Le camere erano gelide. Ho capito subito quanto questo prete soffriva la solitudine. Don Stefano amava i suoi montanari della Val Varaita ed era per loro da oltre 16 anni punto di riferimento per tutto... Ma aveva in cuore una speranza e me la confidò: “Vedrai, la Chiesa col Concilio deciderà che i preti possano sposarsi”. Ma pian piano in lui si faceva strada un progetto di vita…» LA PRIMAVERA E L’INVERNO Quale? «Il sogno di essere un giorno, insieme a una moglie, casa e cuore aperto per i preti soli e in difficoltà». La vostra storia d’amore come è iniziata? «Parlavamo molto, anche insieme a mia madre. Ho capito che la nostra amicizia stava diventando qualcosa di più importante al ritorno dalla colonia di Ceriale, dove lui era direttore ed io andai

casa. Il giorno dopo ho visto il suo “Maggiolino” bianco davanti alla mia scuola, sono salita. Lui dopo alcuni Km percorsi in silenzio, è scoppiato a piangere: “Basta! In questi mesi lontano da te, la solitudine è diventata insopportabile. Domani vado a parlare al vescovo di Saluzzo. Voglio una mia famiglia».

come infermiera . Don Stefano mi ha detto: “Ora torno a Lemma, e sarò di nuovo solo. Se trovassi una ragazza come te le direi: “Aspettiamo insieme… se la Chiesa decide per il matrimonio dei preti bene, altrimenti io salto il fosso perché non ne posso più di questa solitudine. Tu però sei la primavera, e io l’inverno, perché ho 25 anni in più di te”. Allora ho sorriso e ho risposto: «È questo il problema per te? Per me, non lo è”. E gli ho dato il primo bacio sulla guancia». E il suo direttore spirituale cosa le ha consigliato? «Mi ha detto: “Milly, stai vicina a quest’uomo! Ma se ti accorgi che

lui deciderà di tornare indietro, tu promettimi che non farai nulla per fargli cambiare idea. Devi amare a fondo perduto”. Abbiamo così continuato a vederci di nascosto, o a casa, con mia mamma presente. Intanto il Concilio non aveva deciso… Sua madre aveva seri problemi di salute e gli raccomandava di essere fedele alla sua vocazione. Stefano era veramente spaccato in due, e allora io l’ho lasciato». E poi? «Per togliermelo dal cuore ho ripreso a frequentare i miei amici di prima. A Pasqua Stefano si è fatto sentire: io ero al mare con alcuni amici e ha telefonato a

Quando vi siete sposati? «Il 23 dicembre 1970 nella chiesa della Consolata di Saluzzo, davanti a don Zaini. Niente abito bianco. Niente organo e niente canti. Nessun parente in chiesa. Matrimonio celebrato a porte chiuse… un testimone scelto da Stefano e uno dal celebrante… il vescovo Fustella l’aveva intimato! Imposizioni difficili da accettare… e che sono tuttora, a distanza di 40 anni, una ferita ancora aperta». È stato facile sposare un prete? «È stato difficilissimo! Perché il prete è abituato a presiedere, e oltre ai difetti comuni, per la sua formazione sovente ignora l’altra metà del cielo. Stefano ha capito e sostiene sempre che le mogli dei preti devono essere donne eccezionali. In Stefano ho trovato prima l’amico capace di ascoltarmi, poi anche il padre, e il figlio… se devo definire la nostra storia d’amore con poche parole, dico che è stata ed è ancora di una tenerezza infinita». m


racconto di natale

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L’incontro fra “Pupa” e Gesù – Ben arrivato, anche se un po’ in anticipo, signor Enrico. L’aspettavo più tardi. Venga, venga dentro e si sieda qui, proprio vicino a me. Mi scusi se non mi alzo, ma mi fanno male i piedi : il mio ultimo viaggio in Palestina è stato una fatica mortale. – Grazie, grazie davvero signor Gesù! Quale onore mi sta facendo! Sono molto emozionato e non so cosa dire… – Non c’è di che, signor Enrico! A dire il vero, ho tanto insistito con Pietro, che non ha un bel carattere, perché lei potesse stare vicino a me. Mio padre, che quanto a carattere non scherza nemmeno lui, ha però acconsentito, brontolando il suo celeste assenso. – Ma, signor Gesù… posso darti del tu? – Certo, come no? Ed io ti chiamerò Pupa, così sarà più facile. Vieni, fatti abbracciare, ma non stringere troppo perché mi fanno ancora male le costole. – Che bello accarezzarti, Gesù! E poi con questa mano che mi si era accartocciata un anno fa: sul lenzuolo mi pareva un uccello morto di freddo sulla neve. Ma Gesù sei sicuro di non sbagliarti? Mi vuoi davvero vicino a te? Ci sono milioni di anime in attesa di questo onore. C’è gente che fa la coda da venti secoli per starti vicino, professandosi chi tuo amico, chi

tuo legittimo rappresentante in terra, chi santo intermediario, chi tuo integerrimo difensore. A proposito, pensa che alcune persone mi hanno proposto il loro aiuto, convincendomi di avere speciali poteri per guarire il mio male, poteri avuti per grazia divina… – Caro Pupa, la storia di voi uomini è piena di imbroglioni e di ciarlatani, di fattucchiere e di falsi sciamani, in breve di millantatori di divino credito. Ma dimmi, ti hanno aiutato davvero questi “guaritori”? – Purtroppo no, mi hanno preso in giro. Soprattutto una fattucchiera, che mi ha chiesto un bel po’ di soldi e poi è sparita, proprio nel momento più nero della mia storia. Allora, quando tutto è diventato buio perché il male, il babau, mi aveva mangiato anche gli occhi,

ho chiamato mia mamma. E la mia caverna scura di dolore è diventata piena di luce e di calore, perché mia mamma è arrivata subito, mi ha stretto tra le sue braccia magre e mi detto di non avere paura, che io ero il suo bambino. Perché lei avrebbe scacciato il dolore e il babau e tutto il male del mondo, perché il suo amore era grande come il cielo e forte come l’uragano. Poi mi ha cullato dolcemente ed io ho pianto commosso, perché era da tanto tempo che la cercavo. Ma poi è sparita e vorrei tanto che ora fosse qui con me. Sai dove si trova ora, Gesù? – Tua mamma non è ancora arrivata qui. Lei è ancora in viaggio, perché ha scelto la via più lunga e dolorosa per giungere a me e nel suo percorso ci sono alcune soste obbligatorie. Ma non temere

e abbi pazienza: entrerà da questa porta insieme ai figli dei tuoi nipoti. Qui il tempo non conta, l’’avete inventato voi. Ma per la fattucchiera e gli altri ciarlatani, che si arricchiscono dell’’umano dolore e delle umane tragedie, non è problema di tempo: per loro non c’è posto qui, alla tavola dei Giusti… – Allora Gesù, fammi capire! Perché mi vuoi qui vicino a te? A dire il vero, io ho molto amato i piaceri terreni e corporali ed il mio spirito ha ceduto sovente alle tentazioni della carne. – Ma cosa significa questo, amico mio? Sono i miei bigotti rappresentanti che professano la separazione tra corpo ed anima. Ma tu sai bene, Pupa, che quando lo stomaco è pieno di buoni cibi e nel sangue scorre il Dolcetto o il Nebbiolo, l’anima canta e vola in alto. Sappi che l’odore dei tuoi piatti, come il risotto ai tartufi o le “ravioles” della Valvaraita, saliva fino a qui e mi ha fatto talvolta rimpiangere la mia umana identità. Una volta, durante una festa di matrimonio, allettato dai sublimi manicaretti preparati da te e da Ileana, ho avuto voglia di tornare uomo e di sedermi tra i commensali felici per condividere la loro gioia. (segue a pagina 10)


10 (continua da pagina 9)

– Tutto qui, Gesù? Solo perché sono stato un bravo cuoco? – No, Pupa, non è tutto qui. Nel corso della tua vita, tu hai dato gioia ed allegria a molte persone, che si godevano le tue brucianti battute e le tue barzellette. Perfino il nostro Pietro, il carabiniere del Paradiso, si tratteneva a stento quando ascoltava le tue barzellette sui suoi colleghi terreni. Perfino la tua mamma Wanda, donna piena di dolore e di malinconia, rideva di gusto quando stava con te: sono queste cose che per me non hanno prezzo. Hai diffuso, caro Pupa, briciole del mio amore nascondendole dentro bicchieri di vino, grandi cibi e battute folgoranti. Hai dato pezzettini di felicità, schegge di buon umore, attimi di festa e frammenti luccicanti di gioia. Hai portato piccole stelle luminose tra la tua gente, hai seminato bene e bontà a palate, una bontà sottile ed

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impalpabile come la farina dei tuoi gnocchi. – Non capisco, Gesù: se sono stato una brava persona, perché mi hai lasciato morire in questo modo? Non era meglio che morissi dopo una grande bevuta, cantando insieme agli amici e prendendo in giro la morte? La morte invece ha preso in giro me e ha giocato crudelmente con il mio dolore. Lo sai, Gesù, che non potevo più muovermi, bere, mangiare, vedere ed abbracciare le mie donne amatissime, i miei fratelli e gli amici fedeli. Perché hai lasciato che soffrissero in questo modo per causa mia? Hai visto il tormento nei loro occhi, quando i miei, spalancati, affondavano nel buio più totale? Hai sentito la loro angoscia quando le mie labbra farfugliavano i miei ultimi messaggi d’amore, incompresi perché il babau mi aveva divorato la parola? – È un discorso lungo e tremendamente difficile per voi mortali, caro Pupa, quello del dolore e del significato

racconto di natale della vita. Ma avrai un sacco di tempo per comprenderlo e poi per spiegarlo ai tuoi cari. Ma già fin d’ora ti concedo di comparire nei loro sogni e di farli ridere, come solo tu sai fare. La tua morte terribile ha fatto sprofondare i tuoi cari ed i tuoi amici nella malinconia più nera. Torna da loro, nelle loro notti, falli ridere e scalda il loro cuore freddo di dolore. Torna nella tua casa a Revello, quando sorge la luna, e conforta la tua moglie Ileana e le tue figlie Valentina e Cecilia che sorrideranno nel sonno. – Farò come dici tu, Gesù, se mi darai un vestito nuovo, adatto ad entrare nei loro sogni. Ma ora fammi un favore: laggiù ho visto Lorenzo, mio padre. Non si è ancora accorto di me perché sta facendo una conferenza su Aristotele ad un gruppo silenzioso di ragionieri onesti. Fallo venire qui e sedere accanto a me. Poi fai portare dei bicchieri, l’ambiente è un po’ troppo ascetico e pieno di nuvole.

Pietro, puoi aprire queste bottiglie di Dolcetto 1998 e tagliare delle fettine di questo salame all’aglio? Poi più tardi ci facciamo due spaghetti aglio ed olio. Qui, la dieta a base di ostie e di pesci moltiplicati è monotona; ma ci penserò io. Ho già in mente l’insegna: “Nuovo Ristorante Paradiso”. Apertura imminente. Piatti piemontesi con vini novelli e d’annata. Cucina miracolosa, servizio celestiale, incredibile vista cosmica. Musica sacra e profana. Si parlano 2877 lingue. Ma caro Gesù, amico mio! La sai già quella dei carabinieri che vanno in paradiso? La redazione ha scelto, in occasione delle prossime festività, di pubblicare questo racconto del saluzzese Enrico “Pupa” Burzio, fratello del nostro collaboratore Barba Bertu, deceduto giovanissimo. Un modo diverso per riflettere sui valori della vita. L’illustrazione a pagina 9 è di Sandro Midulla. m


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Il Corsivo del Coltivatore Natale Made in Piemonte

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i risiamo. Facciamo tanti propositi, ma è più forte di noi. E, dopo aver blaterato per un anno contro i regali, i pranzi e gli addobbi, ci ritroviamo a fare acquisti, a studiare menù e a fare il giro dei centri di provincia per vedere le luminarie. Al Natale, gioia per il cuore, ma anche felicità per tante piccole cose banali e per atmosfere che il resto dell’anno ci nega, non riusciamo a rinunciare. E, allora, vediamo di viverlo, anche per quanto riguarda gli aspetti più prosaici, in un’ottica locale, senza cedere alla mondializzazione, senza rincorrere l’esotico, senza rinunciare alla nostra identità. Innanzi tutto, regali “made in Cuneo”, per quanto possibile. Andiamo sui cesti di prodotti nati a un tiro di schioppo dal posto in cui viviamo. Marmellate, formaggi, pasta e salumi, ortaggi conservati sotto vuoto, dolci e miele vanno benissimo, specie in tempi di crisi, quando mettere insieme il pranzo con la cena restando nel budget diventa un’impresa complessa. La stessa regola dovrebbe valere per il pranzo. Chi l’ha detto che l’insalata di mare, confezionata con pesce che arriva dall’altro emisfero, è migliore del tradizionale vitello tonnato? Chi può sostenere che il mango o la papaia battono la nostra frutta? Chi si ostina a percorrere la strada dell’esterofilia quanto da noi si trova tutto ciò che occorre? Via dunque, al brasato di Piemontese, al cappone, al bue di Carrù. Una variante, però, vorrei proporre e caldeggiare. Perché non andare anche sul cinghiale? Potrebbe rappresentare una novità, consentire di uscire dal solito tran tran e, soprattutto, (lo dico piano perché i protettori ad oltranza dei selvatici non mi sentano) toglierci dai piedi qualche centinaio di capi che – bontà natalizia accantonata per un attimo – ci hanno rotto le scatole tutto l’anno. Buon Natale!!!! m Bastian Contrari

Adriana Bucco presidente Commissione Femminile del COPA

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driana Bucco (foto a lato), imprenditrice agricola dell’Astigiano, titolare di un’impresa agricola agrituristica ad indirizzo vitivinicolo ed ortofrutticolo, già responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti dal 2009, è la nuova Presidente della Commissione femminile del Comitato delle Organizzazioni Agricole Europee (COPA). “Il COPA – ha precisato Bruno Rivarossa, direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte – riunisce in sé ad oggi 60 organizzazioni dei paesi membri dell’Unione Europea e 36 organizzazioni partner da altri paesi europei quali l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e la Turchia. Tale nomina è dunque un grande riconoscimento al lavoro fin qui svolto dalla Bucco e dal movimento di Donne Impresa Coldiretti”. “Il mondo agricolo – ha dichiarato Adriana Bucco – sta attraversando un periodo estremamente delicato: il mio obiettivo primario è dare voce all’imprenditoria agricola femminile che come nessun altra ha saputo reinventarsi e coltivare la capacità di coniugare la sfida con il mercato, il rispetto dell’ambiente e la qualità della vita”. m

Frutticoltura e agroalimentare: se ne discute con il CReSO

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i terrà giovedì 15 dicembre presso la sala convegni del CReSO (Via Falicetto, 24) a Manta, il convegno organizzato dal Creso che vedrà protagoniste la produzione frutticola e le certificazioni agroalimentare. All’incontro, che avrà inizio alle ore 9.30, si discuterà dei risultati ottenuti dal monitoraggio regionale sui residui di agrofarmaci nei frutteti e delle richieste della GDO europea in relazione al contenuto residuale di quest’ultimi, di difesa integrata, delle attività di verifica sui prodotti a marchio della GDO Nazionale. Nel corso del pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, si discuterà della produzione frutticola piemontese a confronto con le certificazioni dell’agroalimentare ed i disciplinari della GDO operanti sul territorio. A seguire gli interventi in programma affronteranno il tema delle differenti certificazioni e delle esigenze della GDO in termini di qualità delle produzioni ortofrutticole. m


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A Peveragno un convegno sui piccoli frutti

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il premio “Italialleva 2009” a “Obiettivo agricoltura”

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i è tenuto sabato 21 novembre, presso il Centro Congressi della Comunità Montana Bisalta a Peveragno, un incontro pubblico sul tema “Fragole, piccoli frutti, ortaggi e castagno... dove stiamo andando?” organizzato dalle ‘Comunità Montane Bisalta e delle Valli Gesso e Vermenagna’, dal CReSO – Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese, dalla Coldiretti Cuneese e della Cassa Rurale ed Artigiana di Boves. Nel corso del convegno è stato esaminato l’andamento stagionale delle produzioni e dei prezzi spuntati nel 2009 dagli agricoltori. Un’annata inizialmente caratterizzata da buone quotazioni per le produzioni primaverili, ma proseguita nell’estate con prezzi scesi anche sotto ai costi di produzione sostenuti dalle aziende. Emergono comunque aspetti positivi dai quali occorre partire per la crescita e l’affermazione dell’economia locale: in particolare si ritiene che ciò potrà avvenire puntando su innovazioni agronomiche e produttive che permettano un ulteriore miglioramento degli aspetti qualitativi delle produzioni. m

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n nuovo importante premio ha decretato Obiettivo Agricoltura uno dei programmi televisivi più seguiti ed apprezzati. Venerdì 27 novembre si è svolta infatti a Cussanio (Fossano), la manifestazione “Allevatorissima 2009”, storica festa dedicata al mondo dei frisonisti. Nell’ambito della manifestazione sono state consegnate due targhe di riconoscimento, rispettivamente all’editore Pier Maria Toselli e al conduttore Michelangelo Pellegrino del programma televisivo “Obiettivo Agricoltura” della nota emittente locale Telecupole, in onda ogni domenica alle 12.30 e alle 19.30. Il riconoscimento premia la trasmissione, in quanto ha contribuito a promuovere la produzione agroalimentare del territorio piemontese e naturalmente il marchio “Italialleva”. m


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PSR: Corsi di Formazione ed Aggiornamento

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n un mercato sempre più competitivo ed in continua evoluzione, emergere e distinguersi dalla concorrenza è di fondamentale importanza: per fare questo, le aziende necessitano di strumenti e conoscenze idonee a migliorare l’efficienza e la produttività ed apportare valore aggiunto ai propri prodotti e ai propri servizi. L’INIPA PIEMONTE, agenzia formativa Coldiretti, attraverso l’organizzazione di Corsi di Formazione ed Aggiornamento offre un ottimo strumento sia per rispondere alle diverse esigenze aziendali sia per garantire un futuro a chi opera nel settore agricolo. I corsi, che si svolgeranno nei prossimi mesi, sono rivolti a tutti gli imprenditori agricoli e ai coadiuvanti di imprese agricole che vogliono eccellere nel proprio settore e accrescere le proprie competenze e professionalità. A lato sono riportate alcune delle corsualità previste, con le relative sedi di svolgimento:


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Chi fosse interessato a partecipare, può compilare il modulo di pre-adesione riportato ed inviarlo all’ufficio zona di riferimento. La segreteria INIPA (0171.447243) è a completa disposizione per eventuali informazioni o chiarimenti in merito.


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Come scegliere il materiale vivaistico per impianto frutteti? Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 – Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

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’acquisto del materiale vivaistico per un nuovo impianto frutticolo è diventato, in questi ultimi anni, un investimento vero e proprio che deve ovviamente garantire nel tempo la massima efficienza e qualità produttiva. Purtroppo il frutticoltore non si sente molto tutelato nel caso il materiale acquistato non risponda ai requisiti richiesti o peggio ancora manifesti all’impianto o al primo anno gravi anomalie o patologie tali da comprometterne lo sviluppo. A volte queste situazioni si superano grazie ad un civile

accordo fra le parti, ma quando ciò non è possibile, sovente è proprio il frutticoltore a patire il danno. In queste situazioni il frutticoltore deve avvalersi del supporto tecnico e di tutte quelle precauzioni contenute in queste brevi note. Le piante da

mettere a dimora devono essere acquistate, opportunamente prenotate con un certo anticipo, presso vivaisti che devono essere autorizzati a svolgere l’attività vivaistica e, nello stesso tempo accreditati come fornitori di materiale di moltiplicazione

FEASR Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: L’Europa investe nelle zone rurali

di specie frutticole (D. lgs. 214/2005 e D.M. 14/04/1997). Il Settore fitosanitario Regionale cura, nell’ambito delle proprie competenze, i controlli presso i fornitori accreditati al fine di accertare lo stato fitosanitario, varietale e fenologico del materiale di moltiplicazione di specie fruttifere. Ciò comporta, oltre alle verifiche in vivaio del processo produttivo e del materiale prodotto, anche il ricorso a specifiche analisi di laboratorio del materiale di moltiplicazione (sia esso costituito da astoni, marze o portainnesto). Nel caso di utilizzo di marze queste devono essere prelevate da piante madri ben identificate.


AT T U A L I T À Il frutticoltore può acquistare il materiale vivaistico (astoni, marze e portainnesti) solo da vivaisti accreditati dal settore fitosanitario Regionale. Come riconoscere tali vivaisti? I vivaisti “accreditati” all’atto della vendita devono emettere un “Documento di Commercializzazione” che accompagna la merce. Questo documento può essere rappresentato dalla fattura o dal documento di trasporto e deve contenere obbligatoriamente le seguenti indicazioni: Ragione sociale del vivaio; Numero di piante (portainnesto/astoni), marze, specie e varietà, oltre che le diciture:

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QUALITÀ CE – ITALIA SETTORE FITOSANITARIO DEL PIEMONTE CODICE FOIRNITORE (costituito dalla sigla della provincia del vivaista seguito da 4 numeri, es.: CN0001)* CATEGORIA C.A.C. CODICE PRODUTTORE (P. IVA DEL VIVAISTA) PASSAPORTO DELLE PIANTE CEE Il codice fornitore è rilasciato SOLO ai vivaisti che sono accreditati dal Settore fitosanitario regionale e rappresenta il riconoscimento di un vivaio accreditato come fornitore di materiale di moltiplicazione. I vivai non accreditati non possono vendere materiale vivaistico a persone professionalmente impegnate in agricoltura (frutticoltori o latri vivaisti). Nel documento di commercializzazione la specie deve essere indicata con il nome botanico (latino) e la varietà va sempre riportata. Il “Documento di commercializzazione” garantisce il materiale

commercializzato dal punto di vista: 1) Fitosanitario: devono essere esenti dagli organismi nocivi inseriti negli elenchi della quarantena (elenco 1) e della qualità (cioè altri organismi o malattie che potrebbero danneggiarne la qualità – elenco 2); 2) genetico: devono corrispondere realmente alla specie e alla varietà dichiarate; 3) fenologico: devono avere vigore e dimensioni soddisfacenti e un adeguato equilibrio tra radici, steli e foglie. I materiali di moltiplicazione delle specie frutticole che sono conformi ai requisiti sopra riportati sono classificati come C.A.C. (Conformità Agricola Comunitaria). Il controllo fitosanitario è particolarmente importante per quegli organismi quali i virus, i viroidi o i citoplasmi per i quali la prevenzione e quindi l’utilizzo di materiale di partenza sano è l’unica possibilità di “difesa”

17 non esistendo metodi di lotta diretti. Si fa presente però che certi microrganismi (i fitoplasmi soprattutto) possono talvolta essere trasmessi al materiale di moltiplicazione senza essere stati manifesti nella pianta madre e senza essere rilevabili mediante analisi. Pertanto pur avendo eseguito tutti i controlli analitici e visivi necessari e previsti necessari e previsti per la legge si potrebbe verificare l’eventualità della presenza di tali organismi nocivi. Per quanto riguarda i fruttiferi le piante di categoria C.A.C. sono controllate per gli organismi di quarantena (per esempio il virus “Sharka” delle drupacee) e per alcuni altri organismi di qualità di cui è possibile controllare la presenza già nel materiale di partenza e che potrebbero causare danni sulla qualità del prodotto (vedasi singoli elenchi). Solo il materiale prodotto nella filiera della certificazione volontaria fornisce la garanzia di esenzione per un numero maggiore di organismi nocivi (segue a p. 18)


18 (continua da p. 17)

con una normativa ulteriore rispetto alle precedenti. Come riconoscere il materiale prodotto con la certificazione volontaria?

Il materiale commercializzato solo dai vivaisti accreditati oltre al Documento di Commercializzazione deve essere accompagnato da un cartellino in cui è riportata la dicitura: Virus esente (v.f. = virus free): tale materiale è esente da virus, fitoplasmi, viroidi ed altri agenti infettivi sistemici, dei quali è nota la presenza sulla specie considerata al momento dell’entrata in vigore della normativa sulla certificazione; Virus controllato (v.t. = virus tested): tale materiale è esente da virus, fitoplasmi, viroidi ed altri agenti infettivi specifici di particolare importanza economica così come indicato nelle specifiche normative certificazione delle singole specie (vedasi elenco 3). Attenzione: si raccomanda

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di non effettuare sostituzioni o integrazioni di piante nei frutteti con piante acquistate da vivaisti non accreditati da venditori al dettaglio in quanto quel materiale non è soggetto a nessun controllo e quindi i rischi di portare in frutteto gravi malattie possono essere anche molto elevati. Ma se il materiale vivaistico presenta problemi al primo o al secondo anno di impianto cosa si può fare?

I vivaisti accreditati e autorizzati a produrre materiale C.A.C., virus esente e virus controllato garantiscono che il materiale è conforme alla prescrizione di legge. Si ricorda che solo quando la presenza di organismi nocivi si verifica al primo anno (o in alcuni casi al secondo come massimo) se ne può imputare la causa alla filiera vivaistica. In caso di riscontro di materiale non conforme il frutticoltore deve informare tempestivamente il proprio tecnico di riferimento (quello di bae o della cooperativa o del magazzino) e/o il settore

Fitosanitario Regionale. In caso in cui gli accertamenti dovessero far risultare che il vivaista non ha prodotto seguendo la normativa verranno adottate le misure necessarie e previste dalla legge naturalmente rispondere all’acquirente dei danni procuratagli: si ricorda ancora che allo scopo di rendere valida questa procedura, l’acquirente dovrà sempre conservare tutta la documentazione di accompagnamento delle piante. Per fare in modo però che questo sia possibile è necessario: Pretendere sempre dal vivaista il rilascio del Documento di commercializzazione C.A.C. e conservarlo per due anni; se il materiale è delle categorie Virus esente o Virus controllato conservare sempre i cartellini; se si rilevano sintomi in campo il primo o il secondo anno di impianto richiedere l’intervento del tecnico; se le analisi rilevano la presenza di organismi nocivi consegnare tempestivamente al Settore Fitosanitario copia del

documento C.A.C. e copia dei cartellini (virus esente o virus controllato). Nuova normativa Sharka Si informa che il nuovo decreto di “Lotta obbligatoria per il controllo dei virus Plum pox virus (PPV), agente della “Vaiolatura delle drupacee” (Sharka)”. del 28 luglio 2009 (Gazzetta Ufficiale n. 235 del 9-10-2009), prevede che l’autoproduzione di piante di drupacee e la produzione vivaistica in conto lavorazione per i frutticoltori, anche se a gemma dormiente, sia consentita esclusivamente utilizzando materiale di moltiplicazione certificato ai sensi del decreto ministeriale 20 novembre 2006, fatto salvo quanto previsto dall’art.9, comma 4. Quindi è vietato, sia per i frutticoltori sia per i vivaisti su tutto il territorio italiano, anche nelle zone indenni dal virus Sharka, prelevare le gemme da frutteti innestandole sui portainnesti acquistati. m


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Assicurazione obbligatoria per lo smaltimento degli animali deceduti in allevamento

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al 2010 il sistema di indennizzo dei danni per la morte di animali in allevamento passerà da un regime a contributo diretto a un regime assicurativo, ovvero gli allevatori dovranno stipulare obbligatoriamente una assicurazione attraverso il CO.SM.AN. Riceveranno un consistente contributo sul costo del premio assicurativo dalla Regione Piemonte, che ha stanziato oltre 3,6 milioni di euro. La Giunta Regionale ha infatti approvato il programma di attività 2010 del Consorzio, che prevede, per tutti gli allevatori consorziati, l’esclusivo ricorso allo strumento assicurativo, alle seguenti condizioni: Polizza obbligatoria per i costi sostenuti per lo smaltimento di animali morti in caso di epizozia e calamità naturali, con un contributo regionale fino al 100% del premio assicurativo; Polizza obbligatoria per i costi sostenuti per lo smaltimento di animali morti per mortalità ordinaria, con contributo regionale fino al 70%; Altre polizze volontarie per il valore dei capi e il mancato reddito, a seguito di epizozie e calamità naturali, con contributo regionale fino al 50%. Con la legge 11/2001 la Regione Piemonte ha assegnato al Cosman il compito di garantire il ritiro e il corretto smaltimento dei rifiuti di origine animale e di promuovere forme assicurative contro le malattie del bestiame e i danni dell’attività zootecnica. m

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Nasce l’associazione Tartuficoltori della Valle Grana

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i è ufficialmente costituita all’inizio di novembre l’associazione “Tartuficoltori della valle Grana” con l’obiettivo di salvaguardare le tartufaie naturali e di nuovo impianto nel territorio . L’associazione raggruppa ad oggi 14 produttori di tartufo nero dei comuni di Montemale, Valgrana, Monterosso e Pradleves. È stato eletto come presidente Franco Viano (nella foto), come vicepresidente Diego Giordano, mentre Fabrizio Ellena, Albino Dao, Enrico Chiapale, Vilma Armando, Luca Cucchietti e Fabrizio Lerda sono stati nominati consiglieri. L’associazione di tartuficoltori si è creata con il supporto della Provincia che ha riconosciuto come tartufaie controllate 4,5 ettari a Montemale e 3,5 ettari a Monterosso. La raccolta sarà dunque riservata ai componenti dell’associazione con divieto d’accesso agli estranei e sanzioni per i trasgressori con multe dai 500 a 2.500 euro. m


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Settimana Bio per valorizzare l’agricoltura biologica

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n nuovo ed interessante progetto per la promozione dell’agricoltura biologica ha preso il via grazie all’Associazione Terramica. Il progetto, approvato e sostenuto dalla Regione Piemonte, prevede la partecipazione dei produttori biologici della Coldiretti a fiere ed eventi di carattere nazionale ed internazionale oltre che momenti promozionali presso la grande distribuzione., grazie alla collaborazione tra Agrigranda, braccio commerciale di Coldiretti, ed il gruppo Dimar. È stata parte integrante del progetto anche la “Settimana Bio”, svoltasi a fine novembre presso il Mercatò di Pianezza

(Torino), e presso il Big Store di Bra. Attraverso cartelli di presentazione dei prodotti con le relative caratteristiche

e tecnici della Coldiretti disponibili e preparati, è stato possibile far conoscere ai cittadini e ai consumatori

il meglio della produzione biologica piemontese. L’iniziativa è inoltre stata seguita da diverse trasmissioni televisive, da “Agrisapori”, cha va in onda su un netwotk di TV nazionali, ad “Obiettivo Agricoltura” di Telecupole, a “Dlla Terra alla Tavola” di Telegranda, che attraverso interviste ai produttori e visite in azienda e nei punti vendita hanno ulteriormente valorizzato il lavoro che ruota intorno alla produzione biologica. Il progetto proseguirà anche nel nuovo anno attraverso la partecipazione a fiere di ambito internazionale come il Biofach di Norimberga, Fa la cosa giusta a Milano e Cibio a Genova. m


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S cadenze aziendali

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16 DICEMBRE

VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF

Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di novembre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI NOVEMBRE

Annotazione di liquidazione per il mese di novembre e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2008 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 309.874,13 euro, se prestazione di servizio o di euro 516.456,89 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66,legge 427/93.

IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO

Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni d’intento, ricevute nel mese di novembre 2009. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8, lettera C) del D.P.R. 633/72.

CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI

I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 2 trimestre 2009 devono effettuare entro tale data il versamento della relativa rata dei contributi.

VERSAMENTO IMPOSTA SOSTITUTIVA TFR

I datori di lavoro agricoli che hanno alle proprie dipendenze operai a tempo indeterminato devono effettuare, entro tale termine, il versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sul TFR pari al 90% delle rivalutazioni TFR maturate al 31/12/2008, il codice tributo è il 1712.

21 DICEMBRE (essendo il 20 dicembre festivo)

ACQUISTI E CESSIONI INTRACOMUNITARI

Entro tale data i soggetti che hanno realizzato nell’anno solare precedente acquisti intracomunitari per un ammontare complessivo superiore a euro 180.000 o cessioni intracomunitarie per un ammontare complessivo superiore a euro 250.000, debbono presentare agli uffici doganali l’elenco riepilogativo delle cessioni, ovvero degli acquisti effettuati nel mese di novembre. Per la trasmissione telematica degli elenchi mediante l’utilizzazione del sistema EDI la scadenza è prorogata di cinque giorni.

28 DICEMBRE (essendo il 27 dicembre festivo)

ACCONTO IVA

Entro tale data deve essere effettuato il versamento dell’acconto IVA stabilito nella misura del 88 per cento. Si assume come riferimento l’ imposta relativa al mese di dicembre 2008 per i contribuenti mensili e l’ultimo trimestre 2008 (dichiarazione annuale) per i contribuenti trimestrali. Inoltre si potrà in alternativa adottare il metodo previsionale o il metodo analitico. m

CO.SM.AN. rimborsi su fatture di smaltimento “Si invitano tutti i consorziati, soci di Coldiretti, che non fruiscono del Servizio Contabilità di Impresa Verde Cuneo a consegnare mensilmente le fatture di smaltimento rifiuti di origine animale agli uffici Coldiretti al fine di predisporre la rendicontazione per ottenere il parziale rimborso dei costi sostenuti. Si ricorda che solo gli allevatori in regola con il versamento della quota associativa al Consorzio Regionale Smaltimenti Rifiuti (Co.Sm.An) potranno beneficiare dei contributi previsti”.


N OT I Z I E E PAC A

Ammortizzatori sociali

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el corso del corrente anno sono state emanate delle leggi finalizzate a potenziare ed estendere gli strumenti di tutela del reddito in caso di sospensione dal lavoro o di disoccupazione. Modifiche all’indennità di disoccupazione

Art. 19, comma 1, lett. a, Legge 28 gennaio 2009, n° 2 È prevista l’indennità di disoccupazione ordinaria con i requisiti normali per i lavoratori dipendenti sospesi per crisi aziendali o occupazionali. La durata massima non può superare le 90 giornate annue di indennità ed è previsto un intervento integrativo a carico degli Enti previsti dalla contrattazione collettiva. La relativa domanda dovrà essere presentata all’INPS entro 20 giorni dall’inizio della sospensione. Modifiche all’indennità di disoccupazione o requisiti ridotti

Art. 19, comma 1, lett. b, Legge 28 gennaio 2009, n° 2 La norma introduce un’indennità ordinaria di disoccupazione con requisiti ridotti per i lavoratori dipendenti sospesi per crisi aziendali. La durata massima del trattamento non può superare le 90 giornate annue di indennità. Anche in questa evenienza è previsto un intervento integrativo pari al 20% a carico degli Enti previsti dalla contrattazione collettiva. La domanda di disoccupazione dovrà prevenire all’INPS entro 20 giorni

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dall’inizio della sospensione. Indennità di disoccupazione per gli apprendisti in caso di sospensione per crisi aziendale, occupazionali o licenziamento

Art. 19, comma 1, lett. c, Legge 28 gennaio 2009, n° 2 Anche per gli apprendisti assunti alla data del 29 novembre 2008 e con almeno 3 mesi di servizio presso l’azienda è previsto un trattamento pari all’indennità di disoccupazione o requisiti normali. La durata massima del trattamento non può superare le 90 giornate annue di indennità. Come nei casi precedenti è previsto un intervento pari al 20% a carico degli Enti previsti dalla contrattazione collettiva e la relativa domanda dovrà prevenire all’INPS entro 20 giorni dall’inizio della sospensione. Lavoratori a progetto Art. 19, comma 2, Legge 28 gennaio 2009, n° 2 Se il periodo 2009/2011 è prevista un’indennità una tantum pari al 10% (20% per l’anno 2009) del reddito percepito nell’anno precedente per i collaboratori coordinati e continuativi a progetto, iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS per i quali si sia verificato l’evento di fine lavoro, a condizione che: operino in favore di un unico committente; abbiano conseguito nell’anno precedente un reddito superiore a 5.000 euro e inferiore a 13.819 euro, con un numero di

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mensilità accreditate alla gestione separata non inferiore a 3 mesi; non risultino accreditati nell’anno precedente più di 10 mesi presso la predetta gestione; devono essere accreditate nell’anno di riferimento un numero di mensilità non inferiore a tre mesi; sottoscrivano una dichiarazione di disponibilità presso l’INPS. Dichiarazione di disponibilità

Art. 19, comma 10, Legge 28 gennaio 2009, n° 2 Il diritto a percepire uno dei predetti trattamenti di sostegno al reddito è subordinato alla dichiarazione, da parte dei lavoratori interessati di immediata disponibilità al lavoro o ad un corso di riqualificazione professionale. In caso di rifiuto a sottoscrivere la dichiarazione, ovvero, una volta sottoscritta, in caso di rifiuto a partecipare ad un corso di riqualificazione professionale o un lavoro congruo, il lavoratore perde il diritto a qualsiasi erogazione di carattere retributivo e previdenziale, fatti salvi i diritti già maturati. Trattamento equivalente all’indennità di mobilità Art. 19, comma 10 – bis – Legge 28 gennaio 2009, n° 2 Per i lavoratori non destinatari dei trattamenti di mobilità, in caso di licenziamento, è corrisposto un trattamento di ammontare equivalente all’indennità di mobilità.

di AGR. Ivon Disderi Servizio Fitosanitario Nazionale Passaporto delle piante Cee Servizio Fitosanitario Regionale di: Piemonte codice produttore: 02603970043 cod. iscrizione registro nazionale fornitori CN 0004

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Trattamenti di cassa integrazione e mobilità nel settore commercio

Art. 19, comma 11 – Legge 28 gennaio 2009 n° 2 Per tutto il 2009 sono concessi trattamenti in cassa integrazione e mobilità per i dipendenti da imprese commerciali, da agenzie di viaggio e turismo, con più di 50 dipendenti, e dipendenti delle imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti. Trattamenti per i lavoratori interinali

Art. 19, comma 12, Legge 28 gennaio 2009, n° 2 Per l’anno 2009 è concessa un’indennità (1/26 del trattamento massimo mensile di cassa integrazione) nonché la relativa contribuzione figurativa e gli assegni per il nucleo familiare per le giornate di mancato avviamento al lavoro in favore degli addetti alle prestazioni di lavoro temporaneo occupati con contratto di lavoro a tempo indeterminato nelle imprese e agenzie di forniture di lavoro temporaneo. Lavoro accessorio Art. 7, comma 12 Legge 33/2009 È prevista l’estensione del lavoro occasionale accessorio (voucher) per: manifestazioni fieristiche; studenti con meno di 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi anche il sabato e la domenica, oltre che nei periodi di vacanza; pensionati in qualsiasi settore; Lavoratori con prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito di tutti i settori produttivi, compatibilmente con la presentazione della dichiarazione di immediate disponibilità al lavoro. m


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Continua a Cuneo il successo di pubblico dell’Agrimercato

“A

partire da sabato 21 novembre, l’ agrimercato di Campagna Amica Cuneo è stato trasferito, di circa 200 metri, dalla originaria localizzazione di Corso Nizza in Corso Francia presso il nuovo complesso Pegaso. “Nonostante questo piccolo cambiamento di sito, gli imprenditori agricoli hanno espresso soddisfazione per l’andamento del mercato; gli abitanti dei quartieri circostanti hanno frequentato numerosissimi i banchi di vendita e si segnalano oltre 1300 acquisti. Si evidenzia inoltre la presenza di clienti provenienti da comuni limitrofi” Questo quanto dichiara il Segretario di Zona della Coldiretti Cuneo, Secondo Arneodo, che fin dal primo appuntamento aveva ritenuto la creazione di un Mercato di Campagna Amica in Cuneo, una

scommessa vincente. “Ciò che piace ai consumatori, oltre chiaramente alla qualità ed alla genuinità dei prodotti offerti, è la possibilità di scegliere di fare una spesa più consapevole, sostenendo l’economia locale ed i produttori agricoli del territorio,

che in questo progetto si mettono in gioco in prima persona. Le 16 aziende agricole presenti si sono impegnate a proporre il meglio della loro produzione, dai formaggi ai vini, alla frutta fresca, dalla verdura di stagione alle uova, poi ancora marmellate, miele, biscotti, pasta, in

taluni casi con produzioni biologiche certificate. Prodotti che Coldiretti è disponibile a fornire anche ai piccoli negozi cuneesi mettendo in atto l’auspicata collaborazione con Confcommercio”. “La realizzazione di questo mercato è stato possibile, prosegue Arneodo, grazie all’impegno convinto dell’amministrazione del Comune di Cuneo ed in particolar modo del sindaco Alberto Valmaggia e dell’assessore Domenico Giraudo. Va rimarcato un fortissimo sostegno da parte dei Comitati di Quartiere coinvolti e dai rispettivi presidenti: Raffaele Rossi, presidente del “San Paolo” e della Consulta dei Quartieri, Luigi Berardo, presidente del quartiere “Gramsci”, Alberto Ubezio, vice-presidente del “Donatello” e Dario Chiapello, presidente del quartiere “Cuneo Nuova”. m


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Mercati di Campagna Amica: la Qualità innanzitutto!

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on i Mercati di Campagna Amica, Coldiretti sta mantenendo fede all’impegno di costituire una filiera capace di creare più concorrenza, più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori e più vantaggi per i consumatori. Prodotti a KmØ delle aziende associate ai circuiti Fattoria Amica, Terramica e ai Consorzi di valorizzazione. Sono sempre più numerosi i comuni della Granda in cui si possono trovare all’interno dei mercati i produttori di Campagna Amica. Un continuo incremento di presenze come risposta alla crescente ricerca da parte del consumatore di prodotti caratterizzati da qualità, tracciabilità e prezzi equi. Sono proprio questi i punti di forza dell’offerta della Coldiretti, che le permettono di differenziare i suoi prodotti da quelli che normalmente si trovano sugli scaffali dei negozi. Tale affermazione è avvalorata da tutta una serie di verifiche che Coldiretti effettua sui Mercati e da sopraluoghi aziendali svolti a campione con lo scopo di garantire al consumatore la qualità, la provenienza aziendale e il rispetto della stagionalità dell’offerta. Un progetto ambizioso quello della Coldiretti, nato per creare un forte legame con il territorio ed i cittadini. I produttori interessati ad effettuare l’attività di vendita diretta nei mercati di Campagna Amica sono invitati a rivolgersi ai rispettivi uffici di zona. m

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G I O R N AT E D E L R I N G R A Z I A M E N T O

G i o r n a t e d e l

BORGO S. DALMAZZO – 8 novembre

BOVES – 15 novembre

BREOLUNGI – 8 novembre

MARGARITA – 15 novembre


G I O R N AT E D E L R I N G R A Z I A M E N T O

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R

RIVALLA – 15 novembre

S. MICHELE MONDOVÌ – 22 novembre

COSTIGLIOLE SALUZZO – 22 novembre

TORRE S. GIORGIO – 22 novembre

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N OT I Z I E DA L M O N D O D E I C AVA L L I

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Anagrafe Equina Italiana

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on Decreto interministeriale (Sanità-Agricoltura), datato 5 maggio 2006, sono state dettate le linee guida ed i principi per l’organizzazione e la gestione dell’anagrafe equina. Il compito d’identificazione ed iscrizione degli equidi, obbligatorio per tutti i soggetti non iscritti ai Libri Genealogici ed ai Registri di Razza (Avelignesi, Lipizzano, ecc.), è affidato all’Associazioni Provinciali Allevatori (A.P.A.). I proprietari di equidi (intesi nella fattispecie come cavalli, asini, muli e bardotti) devono presentarsi presso le sedi APA competenti per territorio per denunciarne il possesso, richiederne l’identificazione (mediante impianto di transpondere) la registrazione nella Banca Dati Equina (BDE) ed ottenere l’emissione del documento d’identificazione (passaporto) che dovrà accompagnare l’animale in ogni suo spostamento. Sullo stesso documento saranno annotate, la destinazione finale, le vaccinazioni, i trattamenti sanitari, i passaggi di proprietà, ecc. In provincia di Cuneo è operativo presso l’A.P.A. in Fr. madonna dell’Olmo l’Ufficio Periferico dell’Anagrafe degli Equini che fa capo al Sig. Alessandro Noto (tel.: 0171 410828 – e.mail: anagrafe@apa.cn.it) al quale è possibile rivolgersi per eventuali chiarimenti e per avviare le pratiche relative all’identificazione.

ACSTE: raduno equestre al Miac

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omenica 27 settembre nell’area fieristica del Miac in fr. Ronchi si è svolto il Raduno Equestre dell’ACSTE, numeroso il pubblico gia’ dal mattino, grazie anche alla presenza del Mercatino dei piccoli animali, ad ammirare Argenta Cristian ormai definibile un vero Horseman che con i suoi due cavalli ha fornito prova delle sue abilità di addestratore naturale. Dopo un buon pranzo consumato presso il Ristorante del Miac per alcuni, e una bella costinata all’aperto per altri, il pomeriggio ha proseguito con la gimcana non competitiva alla quale hanno partecipato 25 cavalieri con i loro fidi cavalli e la gimcana carrozze con tanti premi a tutti i partecipanti. Numerosi i cavalieri che hanno raggiunto il Miac a cavallo, grazie alla posizione centrale di questa bella struttura, tanto che nel pomeriggio si contavano una quarantina di cavalli, tanti amici e un bel sole tutti ingredienti per un bel Raduno ACSTE per chiudere una stagione ricca di appuntamenti. Si ringraziano tutti gli amici sia soci Acste che non per la partecipazione, in particolare si ringraziano i componenti il Circolo Ippico I SERVAJ di Bombonina per l’aiuto nell’organizzazione del Raduno e un grazie particolare agli sponsor: la Ditta FAMARCO di Benevagienna produttrice di mangimi, la Ditta CADMA di Fossano specializzata nella costruzione di strutture ippiche, Amico Cavallo di Millesimo, Mondo Cavallo di Villanova Mondovì che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione. L’ACSTE da appuntamento a tutti alle serate informative che si terranno nella stagione invernale e ricorda ai Circoli di preparare il calendario con le date dei raduni e dei treeking che per la prossima stagione che il 2010 e alle porte!!!

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N° 21 – 1-15 dicembre 2009

Presentata a Fossano l’enciclica del Papa “Caritas In Veritate”

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stata presentate alla fine di ottobre, dalle cinque Diocesi cuneesi, rappresentate dai rispettivi Vescovi, l’Enciclica di Benedetto XVI “Caritas in Veritate”. A sviluppare il complesso tema, sotto i vari profili, il Prof. Stefano Zamagni, docente di economia e politica all’università di Bologna. L’attuale società soffre di mali, insicurezze e disuguaglianze, frutto dell’affermarsi di una logica di separazione tra l’aspetto sociale e quello economico. In questo contesto, dalla “Populorum progressio”, pubblicata nel 1967 da Paolo VI, ben si colloca questa nuova enciclica a sottolineare che la carità va esercitata nella verità

dell’uomo, considerandolo un soggetto con tutta la sua dignità e non un oggetto. Un forte richiamo alle Associazioni di volontariato che devono interrogarsi di quale bene, “l’altro” realmente necessita. Purtroppo oggi la finanza speculativa ha preso il sopravvento; nelle

imprese in genere predomina la cultura dell’avidità ed è sempre più spiccata nella società la separazione tra mercato e democrazia. A fronte di una situazioni sociale e morale tanto logorata, Papa Benedetto XVI ci indica la via da percorrere attraverso 3 parole chiave:

29 fraternità, libertà e bene comune. La fraternità consente agli eguali di essere diversi e presuppone solidarietà e sussidiarietà. La libertà deve essere intesa come libertà di scelta ma non solo. Il concetto di bene comune deve tornare ad illuminare non solo il campo etico e morale, ma anche la sfera economica, politica e sociale. “Per i cristiani – ha commentato nel corso del convegno Mons. Giuseppe Cavallotto, Vescovo Diocesi Cuneo e Fossano (foto a lato) – questa enciclica è un richiamo ad annunciare un Dio dal volto umano, amico degli uomini. Dobbiamo cercare di camminare insieme sulle strade con tutto il nostro cuore, e tutta la nostra intelligenza”. Attraverso questa enciclica la Chiesa non ha soluzioni tecniche da offrire ma una missione da compiere vale a dire l’autentico sviluppo morale e spirituale di tutti gli uomini alfine di diminuire le discriminazioni. Agli uomini di buona volontà il compito di percorrere la storia, coglierne le proposte per un nuovo sviluppo umano nella carità. m


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Tanti i Presepi ed i Mercatini di Natale A Peveragno il “Natale in Contrada” Il Natale in Contrada, che quest’anno raggiungerà la 20 a Edizione, è per Peveragno una rassegna a carattere culturale, storico ed etnografico. Nelle serate del 24 e 26 dicembre , dalle ore 20.00 in poi, la parte più antica ed affascinante del paese si trasformerà in un Presepio vivente. Grazie alla collaborazione tra Pro Loco, Comune e tutte le altre associazioni peveragnesi, saranno oltre 500 i volontari che rispolvereranno attrezzature da lavoro e costumi di un tempo, ridando vita agli antichi mestieri e trasformando le vie del centro storico in un mondo suggestivo. Diversi punti di ristoro con bevande calde e golosità, musiche, canti natalizi, gli animali che da sempre vivono all’interno del Presepe ed i fuochi di artificio (in programma nella notte di Santo Stefano) sapranno trasportare i visitatori in un tempo antico, nella più classica atmosfera natalizia.

A Govone il magico Paese di Natale e il mercato di Campagna Amica Dal 5 Dicembre al 10 Gennaio, saranno protagonisti a Govone e al Real Castello Sabaudo, una serie di eventi de “Il Magico Paese di Natale”. Grazie all’ Associazione Culturale Generazione, il centro storico di Govone si trasformerà in un vero “Paese di Natale” con mille luci, una mostra di presepi e domenica 13 Dicembre, in Piazza Vittorio Emanuele II, il tradizionale mercato natalizio, a partire dalle ore 10.00, che quest’anno prevederà un’ area oggettistica natalizia, una zona enogastronomica ed il Villaggio Elfico. In occasione della manifestazione verrà anche allestito un mercatino di Campagna Amica che proporrà a curiosi e golosi le eccellenze del territorio cuneese. Un momento importante per la valorizzazione del prodotto locale e per avvicinare aziende e consumatori. La giornata sarà ricca di eventi con giostre, teatro dei burattini, fuochi d’artificio ed il simpatico trenino “Polar Express”. Per info : www.ilpaesedinatale.com oppure telefonare al n. 0173.58200 – info@ilpaesedinatale.com.

Montaldo Roero si trasforma in Betlemme In occasione del Santo Natale il centro di Montaldo Roero si trasformerà in una piccola Betlemme. Nelle sere del 19 e 20 dicembre, dalle 20.00 in poi, lo scenario sarà quello del centro storico del paese che assumerà le sembianze di un borgo dell’epoca, al fine di permettere la rappresentazione della Natività. Personaggi in costume che animeranno gli angoli più caratteristici del centro ed in molti casi apriranno anche ai viandanti le proprie abitazioni. Comune e Pro Loco con oltre cento figuranti creeranno un ambientazione magica in una cornice che permetterà ai visitatori di spaziare con lo sguardo sullo splendido scenario del territorio roerino e delle sue colline illuminate da paesini, e castelli. E domenica 20 dicembre la giornata di festa comincerà già dalle ore 17.00, con i mercatini di Natale.

A Piasco esposizione di Presepi In occasione delle feste natalizie la Pro Loco ed il comune di Piasco organizzeranno un’esposizione di Presepi presso il salone polivalente di piazza della Pace. Sarà possibile ammirare Presepi di ogni tipo dal 24 dicembre al 20 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, dalle ore 14.30 alle 18.30. Tra i molti espositori anche Giovanni Brugiafreddo, allevatore in pensione, che da molti anni si dedica alla costruzione di graziose baite in miniatura. Piccole casette e scenari di montagna costruiti con le pietre raccolte sulle sponde del lago di Pontechianale, lavorate con le pinze e poi assemblate insieme solo con sabbia e cemento. Baite, chiesette e stradine, tutte rifinite con particolari in legno. Un lavoro minuzioso, frutto di una grande passione, che certamente saprà stupire i visitatori dei presepi piaschesi.


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XXII Premio Giornalistico “il Roero, i suoi prodotti e le sue tradizioni”

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’Associazione “Premio Giornalistico del Roero”, come ogni anno istituisce un Premio Giornalistico da assegnare ad articoli e servizi pubblicati su quotidiani, settimanali, mensili e riviste tecniche e trasmissioni radiofoniche e televisive, sistemi telematici e siti web, editi in Italia ed all’estero. Gli articoli, pubblicati nel periodo 16 giugno 2009-31 maggio 2010, devono focalizzare i temi riguardanti la realtà, la storia e le prospettive future del “Roero” con espliciti riferimenti agli aspetti vitivinicoli e agricoli, economici, umani, sociali, gastronomici, tradizionali e culturali. Si precisa che gli articoli non possono limitarsi alla pura cronaca. Coloro che intendono concorrere al Premio devono inviare 3 copie di ogni articolo o servizio sul tema in concorso alla Segreteria del Premio Giornalistico del Roero, c/o Studio Montaldo snc – Via Roma, 38 – 12050 Castagnito (CN) entro e non oltre il 20 giugno 2010 con lettera raccomandata (farà fede il timbro postale di partenza). Si prega di indicare, se non evidenti, la data di pubblicazione, la testata, il nome, l’indirizzo ed il recapito telefonico dell’autore e della testata. Per maggiori info: Tel. 0173/213520 – fax 0173/214805 – Cell. 335/456104 – 339/2171646. E-mail: giancarlo@studiomontaldo.it, te.baccini@ studiomontaldo.it, info@premiodelroero.it. Sito: www.premiodelroero.it m

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N° 21 – 1-15 dicembre 2009

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H Beta Enduro PR 50, anno 2005, Km 6.700, euro 1.400, ottime condizioni tel. 3357019959

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P R O P O S T E D ’A F F A R I

N° 21 – 1-15 dicembre 2009

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VENDO


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