Coltivatore_18_ 2013

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Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

Un grande successo la battaglia di Natale a difesa del Made in Italy

Allargamento zona moscato Docg: Coldiretti vince al Consiglio di Stato

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n. 18 - ANNO 67 - 1 - 31 DICEMBRE 2013

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BUON NATALE AI LETTORI DEL COLTIVATORE CUNEESE!

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Il Natale è la notizia di una novità. Non grande! È semplicemente la nascita di un Bambino. Una notizia trascurabile, su cui si può passare velocemente. Già un tempo è stato così. Lo è ancora di più per noi moderni, abituati a mangiare notizie con ingordigia. Ci soffermiamo poco sulle notizie per la fame di averne altre. La festa del Natale è come la dieta: ci porta a eliminare l’ingordigia e a gustare meglio il cibo. Per nutrire l’animo umano ci vogliono cibi genuini e ci vuole insieme pazienza. Le piccole notizie assomigliano al cibo genuino. Ecco l’annuncio del Natale: «Un bambino è nato per noi!». Così può formarsi una nuova sensibilità per le piccole notizie. Non va confusa con la curiosità morbosa, quella che si perde nei particolari, nelle debolezze della vita privata; quella che trascina al ribasso, che fa diventare eroi i meschini e deride coloro che restano fedeli ai propri impegni di vita. Piccole notizie che aprono il cuore sono quelle che danno speranza per tutti. Il Natale ci invita a cercare questo genere di notizie con pazienza e senza affanno. A riconoscerle, lì dove si presentano. A trasformarle in un motivo di speranza per la nostra vita sociale. Auguri a tutti! don Giuseppe Pellegrino Consigliere Ecclesiastico provinciale Coldiretti Cuneo

Un grande successo la battaglia di Natale a difesa del Made in Italy Allargamento zona moscato Docg: Coldiretti vince al Consiglio di Stato

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese

“Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Sommario

1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00

Un grande successo per l’agricoltura e per i consumatori la battaglia di Natale a difesa del Made in Italy.......................................................................... 4-7 Allargamento zona Moscato DOCG: Coldiretti e produttori vincono al Consiglio di Stato ....................................................................... 7 Progetto Coalvi e McDonald’s per il panino “Gran Piemontese” ............................................................................................... 8 “Oro Rosso: la guida della piemontese”............................................... 8 Scegliere il sistema RID ed SDD conviene ai soci......................... 8 Continua per il 2014 la polizza assicurativa Cosman ............ 9 I dirigenti di Coldiretti Cuneo in Baviera ........................................... 9 Combustione controllata di residui vegetali, decidono i Comuni ........................................................................................... 10 Contributi per 800mila euro alle imprese agroforestali...... 11 Il Corsivo Del Coltivatore........................................................................ 12 Storie di vita........................................................................................................ 13 La Posta del Coltivatore....................................................................... 14-16 Viaggio studio di Giovani Impresa Cuneo in Emilia Romagna............................................................................................. 16 Cooperativa agricola Lolacoop a servizio degli allevatori ............................................................................ 17 La solidarietà a Natale con la Pasta della Bontà..................... 18 A Manta un nuovo self service di latte crudo........................... 18 Nuovo punto vendita Terraviva............................................................... 18 Due corsi di formazione per diventare “Collaboratori Domiciliari”........................................................19 Coldiretti Cuneo presenta il suo impegno nel sociale................................................................. 20-21 61ª Edizione Fedeltà al lavoro e progresso economico........................................................................ 22-23 Attivitá formativa per le aziende agricole............................ 24-25 “Il fascino di Aj a Caraj”................................................................................. 25

Direttore Amministrativo Bruno Rivarossa Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Hanno collaborato: Mariangela Abbà, Rosanna Ariaudo, Roberto Bianco, Elena Bono, Silvia Bosco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Giulia Marinari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Davide Roà,

Marilena Sellarione

Redazione grafica ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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Multifunzionalità: una giornata formativa di Coldiretti Cuneo................................. 26 “Porte Aperte” presso l’Agrimec di Crosetto a Marene....... 27 Annata agraria 2013: ottima la qualità finale, ma prezzi poco remunerativi.................................................................................... 28-36 Il melo: competitività e opportunità per il Piemonte ...................................................... 37-38 Le mele piemontesi........................................................................................... 39 Convenzione Catac ed Eviso: l’agricoltura taglia i costi dell’energia .................................... 40-41 “Oltre le colonne d’Ercole”, la partecipata crociera Pensionati Coldiretti.................................................................... 41 Presepi viventi in provincia di Cuneo:.............................................. 42 Il “Bue biund” e altri animali di langa.............................................. 42 Fiera nazionale del Bue grasso a Carrù............................................. 43 Allevatorissima: la festa del latte.......................................................... 43 Per un prodotto … “Buono 2 volte”.................................................... 44 “Credere nel futuro e nei giovani” ..................................................... 45 Giornate del ringraziamento........................................................... 46-47 ACSTE: Il Paint horse................................................................................................. 48-49 Nelle feste di Natale protagonista la frutta locale di stagione.......................................................................... 50 Ad Agrietour di Arezzo, gli agriturismi Terranostra di Campagna Amica Cuneo........................................... 51 EPACA: Novita’: pensione anticipata e penalizzazioni......................... 52 Invalidità civile: visite di revisione per i non titolari di prestazione economica.................................................................................. 53 Invio telematico delle denunce di infortunio............................ 53 Scadenze aziendali......................................................................................... 54 Il Mercatino del Coltivatore.......................................................55-58

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n. 18 - ANNO 67 - 1 - 31 DICEMBRE 2013

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UN GRANDE SUCCESSO LA BATTAGLIA DI NATALE A DIFESA DEL MADE IN ITALY Bloccata la frontiera del Brennero per due giorni. A Reggio Emilia denuncia senza mezzi termini nei confronti degli industriali delle carni, che importano ed “italianizzano” prodotti esteri. A Roma, davanti al Parlamento, grande attenzione da parte di tutte le forze politiche. Da Bruxelles la prima risposta: le carni di tutti i tipi saranno meno anonime. Coldiretti Cuneo chiede alla Provincia ed ai Comuni un ODG a sostegno del Made in Italy.

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l 4 e il 5 di dicembre con la battaglia di Natale al Brennero, a Reggio Emilia e davanti al Parlamento nazionale, Coldiretti è riuscita a far parlare per due giorni interi tutti i quotidiani nazionali, con decine di pagine e ben oltre quattrocento servizi su tv, radio nazionali e regionali, ottenendo anche una visibilità a livello internazionale come ad esempio l’agenzia “Nuova Cina” che ha parlato compiutamente della protesta di Coldiretti. Un primo risultato è già stato ottenuto: la Commissione Europea ha approvato nel pomeriggio del 5 dicembre l’atto esecutivo del regolamento n 1169/2011 riguardante l’etichettatura delle carni fresche, refrigerate e congelate suine, caprine, ovine e di pollame. In pratica dal 1° aprile 2015 sarà obbligatorio indicare sulle carni di tutta Europa il luogo

dell’allevamento e della macellazione. Moncalvo dal rappresentante del Governo italiano, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Patroni Griffi In assenza del presidente del Consiglio, Enrico Letta, impegnato in Polonia per motivi istituzionali, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio Filippo Patroni Griffi. Quello con il sottosegretario - ha detto Moncalvo parlando con i giornalisti al termine della riunione - è stato un incontro “positivo”, perché “ho sentito una attenzione forte e vera” sui temi portati avanti dalla Confederazione, sui quali “ho ricevuto rassicurazioni e parole importanti”. “Chiudiamo questa due giorni di manifestazioni con

un impegno importante del Governo sui temi dell’etichettatura, del riorientamento delle risorse destinate all’agricoltura e sulla desecretazione dei dati sulle importazioni di prodotti agricoli”, ha concluso Moncalvo. Migliaia di soci al Brennero, a Reggio Emilia e a Roma Migliaia di agricoltori e allevatori della coldiretti, provenienti da molte regioni italiane, hanno manifestato, guidati dal presidente e dal segretario organizzativo della coldiretti, Roberto Moncalvo e Enzo Gesmundo, nell’ambito de “la battaglia di Natale: scegli l’Italia”, promossa dalla Confederazione con lo scopo di “difendere l’economia ed il lavoro delle campagne dalle importazioni di bassa qualità che varcano ogni giorno i confini per essere spacciate come italiane”. Alle manifestazioni, sono intervenuti tra gli altri, il

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5 Realacci, del pd, e Antonio di Pietro, dell’Idv. Messaggi di solidarietà sono arrivati dalla vicepresidente della Commissione Agricoltura del senato Leana Pignedoli e dal presidente di Confi mprese turismo Italia Giuseppe Sarnella. Sul prossimo numero de Il Coltivatore Cuneese, daremo notizia dei parlamentari che hanno sottoscritto l’Ordine del giorno a favore della difesa del Made in Italy. Una grande battaglia in favore della trasparenza, per estendere l’etichettatura d’origine a tutti i prodotti agroalimentari e fare pressione affinché vengano desecretati i dati sulle importazioni agricole italiane. Non si tratta di una battaglia protezionistica, ma di una lotta in favore della

trasparenza e della difesa del consumatore. Il problema non riguarda solo l’agricoltura, ma l’intero Paese. i maxischermi installati nelle piazze di Reggio Emilia e di Roma, davanti al Parlamento, che trasmettevano in diretta dal valico del Brennero sono serviti a far vedere ai parlamentari cosa succede davvero nelle frontiere. Un prodotto su tre ha la confezione Made in Italy, ma contiene prodotti agricoli non italiani. La legge sull’etichettatura è attiva dal 2011, ma non è operativa in quanto mancano i decreti attuativi, e va necessariamente messa in atto perché i consumatori hanno diritto di sapere cosa mettono nel piatto e di poter scegliere in modo libero. Il nostro problema è andare sul mercato e non poter far riconoscere il nostro prodotto rispetto agli altri, ha affermato il segretario Organizzativo Enzo Gesmundo, ribadendo quanto già affermato

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Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo e il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico. Numerose le testimonianze diappoggio dei vari gruppi parlamentari, tra cui Dario Stefano, presidente della giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari; Carlo Giovanardi (ncd); Stefano Candiani (Ina); Luca Sani, presidente della commissione agricoltura; Stella Bianchi (pd); Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori; Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione Univerde; Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente; Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della commissione ambiente della camera Ermete

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dal presidente sull’utilità dell’iniziativa, che - ha detto - “riguarda l’Italia intera”. Gli industriali non vogliono tracciabilità, etichettatura e trasparenza La battaglia di Natale di Coldiretti ha visto uniti al mondo agricolo consumatori e forze politiche. Uniche manifestazioni di contrarietà alle richieste di Coldiretti sono state quelle degli industriali delle aziende di trasformazione, che in barba a quanto vogliono i consuma-

tori, continuano a non volere l’etichettatura e l’indicazione dell’origine. Questo consente loro di continuare a spacciare per prodotti italiani anche quelli esteri. Lo hanno manifestato in modo irruento con una presa di posizione senza precedenti nei confronti di Coldiretti e del Ministro dell’Agricoltura Nunzia de Girolamo. L’offensiva di Confindustria e Federalimentare ha avuto un esito positivo per la battaglia di Coldiretti, riuscendo a far moltiplicare nei confronti dell’Organizzazione il moto di simpatia di una ulteriore par-

te dell’opinione pubblica e dei consumatori, generando un’impennata d’orgoglio di quanti credono nella battaglia di Coldiretti. Un ODG dei Comuni e della Provincia di Cuneo Coldiretti ha chiesto ai comuni cuneesi ed alle Amministrazioni l’approvazione di un ordine del giorno che evidenzi la necessità di dare attuazione alla legge sull’etichettatura e sulla rintracciabilità in difesa delle eccellenze agroalimentari del nostro territorio.


Wto: raggiunti obiettivi importanti che rafforzano le nostre imprese esportatrici A Bali nell’ultimo negoziato modiale sul commercio sono stati raggiunti obiettivi importanti che rafforzano l’economia globale, agevolando il sistema multilaterale degli scambi, sostenendo il commercio nei paesi meno sviluppati e facendo registrare importati passi in

avanti sul tema della sicurezza alimentare. L’accordo raggiunto prevede procedure doganali semplificate, con minori costi e tempi più rapidi, che incentiverà in maniera significativa le esportazioni. Sempre su questo versante è positivo l’impegno ad eliminare le restituzioni all’esportazione e tutte le altre misure con effetto equivalente.

Coldiretti si dichiara soddisfatta dell’accordo: “Poiché consente alle nostre imprese agricole esportatrici di affrontare nuovi mercati senza dover fare i conti con l’ostruzionismo del protezionismo come spesso avviene”. Gonfaloni cuneesi alla protesta Sono stati ben 17 i Comuni

del Cuneese che hanno aderito alla battaglia di Natale. Erano presenti, con i rispettivi gonfaloni, alla mobilitazione di Coldiretti a Reggio Emilia: Albaretto Torre, Benevello, Boves, Busca, Cartignano, Castellino Tanaro, Cherasco, Genola, Melle, Montanera, Morozzo, Peveragno, Polonghera, Revello, Rifreddo, Sant’Albano Stura, Tarantasca.

Allargamento zona moscato DOCG: Coldiretti e produttori vincono al Consiglio di Stato Il Consiglio di Stato del 28 novembre non ha accolto i ricorsi dell’azienda agricola Castello del Poggio e del Ministero per l’inserimento di alcuni territori del comune di Asti nel disciplinare del Moscato d’Asti: una decisione ricevuta con viva soddisfazione da Coldiretti Cuneo e Piemonte. “Coldiretti Piemonte insieme alla Produttori Moscato d’Asti, all’Associazione dei Comuni del Moscato e a Muscatellum ha ottenuto un’importante vittoria – evidenziano Bruno Rivarossa direttore di Coldiretti Cuneo e Piemonte e Roberto Cabiale, presidente Coldiretti Asti e membro di Giunta regionale con delega al Vitivinicolo -. Si tratta di un doveroso atto di equità verso un territorio che ha sempre richiesto il non inserimento del comune di Asti nel disciplinare della DOCG. La sentenza del Consiglio di Stato tutela gli oltre 4.500 produttori”. “Siamo soddisfatti per l’esito della vicenda e continueremo a tutelare al meglio le nostre imprese nell’interesse di tutta la filiera vitivinicola del Moscato nel pieno rispetto delle norme. I nostri associati si sono sempre espressi in maniera contraria all’allargamento della DOCG - concludono Federico Vacca, presidente Zona Alba e membro di giunta provinciale con delega al settore e Cesare Gilli, segretario Zona Coldiretti Alba”.

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PROGETTO COALVI E MCDONALD’S PER IL PANINO “GRAN PIEMONTESE”

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rriva il panino “Gran Piemontese”, l’ hamburger con l’H maiuscola, con carne di razza Piemontese al 100%. È già possibile sceglierlo nei 500 McDonald’s di tutta Italia. “Il progetto è stato realizzato dal Consorzio Coalvi in collaborazione la società di scopo

Da RID a SDD, non cambia la convenienza ai soci

Dal 1° febbraio 2014, in adeguamento agli standards europei dei pagamenti, vi saranno modifiche nell’impostazione del consolidato sistema RID. La nuova impostazione denominata SDD consentirà tempi più rapidi nei trasferimenti di denaro nell’ambito dei servizi interbancari. Per i soci che hanno già aderito al sistema RID nulla cambierà: non vi saranno adempimenti particolari da assolvere e agli stessi è stata inviata comunicazione specifica in merito. Scegliere i sistemi di pagamento digitale si traduce in un risparmio concreto: Coldiretti ricorda che aderendo a queste formule di pagamento elettronico, viene praticata una scontistica pari al 3% con un massimo di euro 50 su tutte le quote di servizio, perché si traduce in una semplificazione amministrativa dei rapporti di Coldiretti con i propri soci. Gli uffici sono a disposizione per chiarimenti sulla nuova procedura e per nuove adesioni alle formule di pagamento indicate.

FAI-Filiera Agricola Italiana di Coldiretti”, evidenzia Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo, membro di giunta Coldiretti Piemonte con delega al settore carne. “L’accordo con McDonald’s ha visto la fornitura di oltre 360 capi bovini di razza Piemontese al Gruppo Inalca di Modena, che ha l’esclusiva di produzione di tutti gli hamburger per Mc Donald’s Italia – continuano Carlo Gabetti e Giorgio Marega, presidente e direttore del del Consorzio di Tutela della Razza Piemontese - provenienti da 55 allevamenti certificati principalmente della provincia di Cuneo, ma anche Torino e Asti. “Altissi-

ma qualità, caratteristiche organolettiche d’eccellenza e la completa tracciabilità sono i punti di forza che ci hanno convinto ad investire sulla carne della razza piemontese, che così diventa testimonial dei menù McDonald, senza rinunciare a distinguersi, con un prezzo che premia le sue qualità, conclude Emanuela Rovere, Direttore Marketing McDonald’s Italia. Un modo diverso, sicuramente innovativo, per concepire la filiera della carne di razza Piemontese, che garantisce sbocchi importanti ad una produzione bovina che in questi pochi anni è cresciuta raggiungendo i 400mila capi in Piemonte.

“Oro Rosso: la Guida della Piemontese” Il 3 dicembre, presso l’Agrihamburgeria M**Bun di Torino, è stato presentato “Oro Rosso. La Guida della Piemontese” , un viaggio illustrato che tra tante razze arriva alla “Bianca Piemontese”, per descrivere i tori, le vacche nutrici e i grandi erbivori da carne. Un viaggio tra le aziende agricole, le associazioni e il mondo accademico e una guida su come scegliere le carni per le varie preparazioni poi un ricettario con una panoramica dei più famosi piatti internazionali, a base di carne, e uno sguardo ai buoni indirizzi della Razza Piemontese.

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PER IL RIMBORSO DEI COSTI DI SMALTIMENTO

CONTINUA PER IL 2014 LA POLIZZA ASSICURATIVA COSMAN

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a polizza collettiva per il rimborso dei costi di smaltimento degli animali morti è stata oggetto di importanti modifiche che porteranno ad avere un servizio sempre più puntuale ed a beneficio delle aziende. Ricordiamo innanzi tutto che entro il 14 dicembre le aziende che hanno modificato la consistenza nel corso del 2013 devono comunicarlo al proprio CAA di appartenenza per le opportune modifiche sulla banca dati COSMAN. L’aggiornamento delle consistenze è molto importante in quanto, qualora il numero di capi presenti nell’allevamento risulti superiore a quello dichiarato si riterranno assicurati i capi fino al massimo ad un 20% oltre il dichiarato. Se i capi presenti invece supereranno del 20% il dichiarato scatta la regola proporzionale con riduzione dell’indennizzo. Per il 2014 non verranno più prese in considerazione le vecchie classi di rischio bonus-malus, ma tutte le aziende quest’anno partiranno dalle medesima classe di rischio e dal prossimo anno si applicheranno classi di rischio più vantaggiose per le aziende, con conseguente sensibile riduzione dei premi assicurativi.

Anche il massimale di smaltimento per ciascuna azienda ha subito delle modifiche che porteranno le aziende ad avere un massimale a disposizione superiore a parità di premio pagato. Ricordiamo infine che gli allevatori che hanno disdettato l’adesione alla polizza assicurativa del COSMAN non potranno più usufruirne nel corso dell’anno, ma sono comunque tenuti al pagamento della quota di adesione al Consorzio. Gli allevatori che risultano in mora per il mancato pagamento

di quanto dovuto al Consorzio verranno esclusi dalla polizza collettiva e pertanto non potranno usufruire del servizio di ritiro degli animali morti fintanto che non regolarizzeranno la posizione morosa. Restiamo infine ancora in attesa di conoscere dagli organi direttivi del Consorzio, l’ammontare della percentuale di intervento pubblico sui costi di smaltimento che auspichiamo possa attestarsi sui medesimi parametri dell’anno passato.

I dirigenti di Coldiretti Cuneo in Baviera Dal 21 al 23 novembre, i dirigenti e funzionari di Coldiretti Cuneo hanno partecipato ad un viaggio studio in Baviera, la più grande regione della Germania, in cui il settore agricolo ha una grande rilevanza, sia per gli allevamenti di bovini da latte e da carne, che per quelli dei suini. Sono state visatate alcune aziende, sia zootecniche che ad indirizzo ortofrutticolo, e si è svolto anche un interessante momento di confronto nella località di Herrsching Am Ammersee con l’associazione degli Agricoltori Bavaresi, nella sede dell’Educational Center.

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COMBUSTIONE CONTROLLATA DI RESIDUI VEGETALI, DECIDONO I COMUNI

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Comuni definiranno con propria ordinanza aree, periodi ed orari in cui è consentita la combustione controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale costituito da sfalci, potature e sostanze agricole naturali non pericolose. Lo dispone l’artico-

lo 30 del collegato ambientale alla Legge di stabilità, approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 15 novembre. La norma, proposta a valle di un lavoro di confronto e condivisione tra Coldiretti, il Ministero delle Politiche agricole e il Corpo forestale dello Stato, è essenzialmente finalizzata a consentire, nel rispetto delle fondamentali esigenze di sicurezza e tutela ambientale, la combustione controllata sul luogo di produzione di piccoli quantitativi di residui vegetali. Sul tema, infatti, si sono registrate sul territorio diverse e contraddittorie interpretazioni della normativa vigente in materia di rifiuti che hanno

determinato anche l’avvio di procedimenti sanzionatori a carico di imprenditori agricoli che effettuavano, secondo consueta e normale pratica agricola, attività di gestione dei propri residui mediante bruciatura. Nell’attesa dell’adozione di una norma nazionale di riferimento, le Amministrazioni competenti si sono trovate a dover affrontare diverse problematiche connesse all’impossibilità di assicurare l’eventuale gestione dei residui vegetali per la mancanza di impianti dedicati e le imprese agricole, d’altra parte, soprattutto in aree marginali, spesso non sono nelle condizioni

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di sostenere i costi legati alla creazione di impianti aziendali di produzione di energia da fonti rinnovabili. D’altra parte, molte Regioni e molti Comuni, anche considerata l’urgente necessità di risolvere le problematiche emerse sul territorio, hanno provveduto, in autonomia, a disciplinare la fattispecie, con interventi necessari, ma non coordinati. Per tali ragioni, anche al fine di assicurare una disciplina unica e uniforme sul territorio, nel completo rispetto della tutela della salute e del territorio, va favorevolmente valutata la norma in discussione nel collegato ambientale. La disposizione, in particolare, prevede che fatte salve le norme sulla condizionalità previste nell’ambito della politica agricola comune, i Comuni, tenuto conto delle specifiche peculiarità del territorio, debbano individuare con propria ordinanza le aree e i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione

controllata, sul sito di produzione, del materiale vegetale, suddiviso in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri stero per ettaro, mediante processi o metodi che in ogni caso non danneggino l’ambiente né mettano in pericolo la salute umana. Resta comunque sempre vietata la bruciatura di residui vegetali agricoli e forestali nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni. I Comuni e le altre Amministrazioni competenti hanno la facoltà di sospendere, differire o vietare la bruciatura dei predetti residui all’aperto in tutti i casi in cui sussistono condizioni meteo climatiche o ambientali sfavorevoli , ovvero in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica e privata incolumità e per la salute umana. Il collegato ambientale, approvato al Consiglio dei Ministri, dovrà ora passare al vaglio del Parlamento per l’approvazione definitiva.

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Contributi per 800mila euro alle imprese agroforestali È stato aperto un bando pubblico regionale per la presentazione delle domande per l’accesso ai contributi previsti dalla Misura 123 Azione 2 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali”. Il termine ultimo per la presentazione delle domande per via telematica ed in copia cartacea è fissato il 20 gennaio 2014. L’Azione prevede il pagamento di un contributo in conto capitale pari al 40% della spesa massima ammissibile e dei costi documentati ed effettivamente sostenuti. La spesa ammissibile non deve essere inferiore a 25.000,00 euro e non superiore a 200.000,00 euro. Sono ammessi a finanziamento: 1) acquisti di macchine e attrezzature destinate ad operazioni di abbattimento, concentramento, esbosco, allestimento, cippatura, caricamento, trasporto in bosco dei prodotti legnosi forestali e dell’arboricoltura da legno. Sono ammessi gli acquisti di rimorchi specializzati o di container scarrabili per il trasporto del cippato; 2) acquisti di macchine e attrezzature mobili destinate allo svolgimento delle prime lavorazioni del legno: piccoli impianti mobili di segagione e macchine per la preparazione della legna da ardere; 3) esclusivamente nell’ambito degli investimenti possono essere comprese le dotazioni antinfortunistiche; 4) spese generali e per consulenza tecnica da parte di tecnici abilitati. Gli investimenti devono essere conclusi entro dieci mesi dalla data di ammissione a contributo, e le spese devono essere rendicontate entro i successivi trenta giorni. Possono presentare domanda di ammissione al contributo esclusivamente le microimprese del settore forestale, che risultano regolarmente iscritte all’Albo Imprese forestali del Piemonte. Per info, contattare gli Uffici zona Coldiretti.

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BASTIAN CONTRARI

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I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E PRESEPE RURALE

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l presepe è una delle rappresentazioni in cui il mondo contadino ha più spazio. Intorno alla grotta, dominano i pastori con le pecore in spalla o al seguito, i boscaioli, le donne che danno cibo agli animali da cortile, fanno il pane, portano al mercato i prodotti a chilometri zero. Arriva in terra il Sgnore del mondo e solo gli agricoltori, gli allevatori e la gente delle campagne sembrano capire la straordinarietà dell’evento. Gli altri sono lontani, hanno mille cose da fare. Anche il centro del presepe è l’esaltazione del mondo rurale e ne svela le componenti con disarmante semplicità. La grotta, la paglia, la mangiatoia, l’asino e il bue: strano contesto per nascere, ricco di grande significato, trionfo della frugalità e dei valori che contano. Per l’arrivo del Figlio di Dio il mondo dei campi, almeno nella poetica interpretazione evocativa affidata alle statuine, si ferma di colpo, cristallizzando le azioni quotidiane e svelando la sua straordinaria, poetica realtà.

Da allora sono passati 2000 anni e molto è cambiato, in meglio o in peggio non si sa. Pensavo a questo, le scorse settimane, quando la “bomba d’acqua” ha travolto la Sardegna. Tra gli intervistati dai numerosi giornalisti inviati sul campo, un gagliardo pastore, strenuamente legato ai suoi monti. “Dopo la tragedia che mi ha portato via i ripari, le scorte di foraggio e le fonti di acqua – ha raccontato – sono arrivati i soccorsi. Li ho accolti con sollievo, perché da due giorni il bestiame non

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riusciva a bere. Poi ho scoperto l’equivoco. Erano saliti in altura per me e non per le mie pecore. E io ne avevo 300 che stavano per partorire!!”. Ed ecco lo spunto polemico. “Un intero gregge alle prese con mille problemi e un squadra di aiuto che, a tutti i costi, voleva portarmi via. Secondo loro ero io ad essere in pericolo. Vi rendete conto?”. Una situazione emblematica, un’immagine del mondo rurale più tradizionale che dimostra come, ancor oggi, le scelte e le priorità, di fronte ad eventi straordinari, non siano troppo lontane da quelle di 2000 anni fa. In campagna o nelle valli, nessuno se la dà a gambe quando la natura si ribella. La scala delle priorità non è sempre la stessa che altrove. Chapeau! Ho comprato un altro pastore con l’ennesimo gregge di pecore per il presepe. É in marcia verso la grotta. A lui affido i miei auguri per voi. Buon Natale!!! Bastian Contrari


S TO R I E

D I

V I TA

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

“TOIO” DELPIANO, PRETE FELICE E SEMPLICE, INNAMORATO DI GESU’ CRISTO

UOMINI DI DIO Cosa sognava di fare? “Sognavo di fare il prete. Sono entrato in Seminario ad Alba in prima Media, era il 1958. Ho incontrato un parroco, don Modesto Savoiardo, un uomo di Dio. Don Celestino Grillo, il curato, era un sant’uomo ed è stato anche missionario. Don Tommaso Boero era stato anche il vicerettore del Seminario: sono stati per me dei modelli che mi invogliavano ad andare avanti”. Quanti ragazzi eravate in Seminario? “Un centinaio. Grandi partite di calcio, grandi passeggiate. Il mio è stato un percorso lineare, non ho mai avuto dei dubbi sulla strada da percorrere, ma tante volte mi sono chiesto come avrei dovuto fare il prete. Negli ultimi anni di studi teologici passavo le mie vacanze estive a lavorare. Prima da un contadino. Alla Ferrero come stagionale. Ho anche fatto un corso da infermiere”. Perché per lei era importante il lavoro? “Perché dovevo mantenermi gli studi, ci volevano trentamila lire all’anno per i libri e non volevo pesare sulla mia famiglia. Sono stato ordinato prete il 27 giugno 1971 ad Alba dal vescovo Luigi Bongianino”. E i suoi genitori? “Sapevano che ero un po’ matto e mai mi hanno ostacolato”. NO AL POTERE Lei come si definisce? “Sono Toio e basta. Non ho mai amato molto le istituzioni, invece sono sempre stato af-

Il volto sorridente con barba di Toio, prete senza “divisa”

fascinato dal Vangelo e dallo stile di vita francescano. Il potere non mi ha mai interessato. Ho chiesto allora al vescovo di fare un anno di formazione in Francia, dove avevo conosciuto un’associazione di preti (Prado). C’era un vescovo, monsignor Ancel, che aveva lasciato l’incarico per andare a fare l’operaio, nel 1969. Una persona di grande semplicità, di spiritualità profonda. L’obiettivo dei nostri incontri era quello di formare dei preti poveri per evangelizzare i poveri. Dal 1971al 1972 sono stato in Francia, per un corso di formazione al progetto di vita presbiterale”. E poi? “Ho visto più chiaro e ho capito che volevo fare il prete operaio. Preti amici mi hanno aiutato. Ho fatto due anni da viceparroco e poi ho cambiato molti mestieri”. TANTI MESTIERI Quali? “L’autista in una ditta di prefabbricati di cemento. Poi ho lavorato da infermiere generico a Torino. Poi sono tornato a fare

l’autista: portavo col camion la carta igienica nel sud dell’Italia. Poi ho fatto l’autista di un cantiere. Poi siamo arrivati qui a San Benedetto Belbo nel marzo 1978 con l’idea di fare una comunità: la preghiera, la vita comunitaria, il silenzio, l’ospitalità, l’accoglienza per fare esperienze di deserto”. E ha cambiato lavoro di nuovo? “Certo! Mi sono messo a fare l’apicoltore per una quindicina di anni. Ho dovuto smettere per problemi di salute e ho imparato a fare i muri di pietra a secco”. Ama la pietra? “La pietra mi rilassa. La pietra regala il silenzio e mi aiuta a pensare alla creazione, al mondo, all’universo”. I tanti lavori che ha fatto cosa le hanno fatto capire? “Ho avuto l’opportunità di incontrare tante persone, con i loro problemi e le loro difficoltà. Ho conosciuto il mondo”. Il mestiere più faticoso che ha fatto? “L’apicoltore”. Il meno pesante? “Il prete!”.

Il più arricchente? “Un po’ tutti”. PREGHIERA E ACCOGLIENZA Oggi cosa fa qui a San Benedetto Belbo? “Trascorro le mie giornate fra la preghiera, il leggere, lo scrivere e l’accoglienza. Ho fatto una raccolta di tutti i legni delle Langhe. Dipingo icone, per me è un modo di pregare”. La preghiera è importante? “La preghiera è una cosa naturale: è il respiro, l’entrare in comunione con Dio, con Gesù e con l’universo”. Il Santo della Chiesa che lei ama di più? “E’San Francesco, perché è quello che si avvicina di più a Gesù”. La televisione la guarda? “Quasi mai”. Il teologo che le piace di più? “E’ padre Alberto Maggi, un mio caro amico. Più di tutti riesce a tradurre gli studi teologici in un linguaggio comprensibile a tutti. Padre Alberto spiega il Vangelo in modo essenziale”. Il mondo in cui viviamo come lo vede? “E’ sempre uguale: le ingiustizie, lo sfruttamento, le guerre ci sono da sempre. Anche la Chiesa cattolica non è cambiata, come istituzione non mi interessa molto e a volte mi sono vergognato di farne parte”. E di Papa Francesco cosa pensa? “E’ piacevole avere un Papa così semplice, che va all’essenziale”. Gesù Cristo chi è per lei? “E’ la persona che più mi affascina, mi piace studiarlo”. L’essenza del Vangelo? “E’ l’amore. Bisogna amare quelli che ci sono più vicini”. Dio c’è? “Certo! E colgo la sua presenza nelle persone e nell’universo, che non è frutto del caso”. La morte? “Non è una barriera invalicabile, è un modo nuovo di entrare in comunione con le persone che amiamo. La morte è un falso problema. E’ la vita che si trasforma”.

RITRATTI

A

ll’anagrafe è Vittorio Delpiano, ma per tutti è più semplicemente “Toio”. Un prete felice e semplice, ma senza “divisa”. E’ nato ad Alba il 29 maggio 1947: “Mio padre era operaio alla Ferrero di Alba, mia madre casalinga. Ho tre fratelli, un mio fratello è Salesiano e gli altri lavorano in Ferrero. Abitavamo in campagna. Da bambino ho giocato a pallone, alle biglie, a nascondino…”.

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LA POSTA DEL COLTIVATORE

Mino Taricco

Gianna Gancia

L’on. Taricco chiede chiarezza sulle quote latte Informo di aver presentato con i colleghi Paolo Cova, Marco Carra, Luciano Agostini, Giorgio Zanin e Simonetta Rubinato un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, dopo l’annuncio di un’inchiesta a Roma sui funzionari dell’Agea, sospettati di aver falsificato i dati sul calcolo delle stesse quote. Nell’interrogazione, sosteniamo che è assolutamente necessario fugare ogni dubbio sulle modalità con cui l’Italia ha dato applicazione alle normative comunitarie in materia, ricordando che gli sforamenti al sistema delle quote sono costati ai contribuenti italiani, cioè a tutti noi, già oltre 4 miliardi di euro e che l’applicazione di questo sistema ha costretto moltissime aziende a bloccare le loro possibilità di crescita, pagare onerose com-

pensazioni legate al rispetto delle norme e investire ingenti capitali nell’acquisto delle quote stesse. Crediamo sia venuto il momento di mettere la parola fine all’incertezza, per permettere a questo settore di potersi concentrare sulle sfide di competitività nei confronti di altre realtà produttive, soprattutto in vista del superamento del sistema quote, ormai incombente. Mino Taricco deputato

alti standard qualitativi e messa in sicurezza sul fronte dei costi ha consentito i risultati lusinghieri dell’ASO Santa Croce e Carle e delle due ASL cuneesi. Il mio ringraziamento va ai tre direttori e al presidente della Regione, Roberto Cota che con il loro lavoro, duro, difficile e spesso contrastato, stanno portando in salvo la sanità piemontese dai dissesti operati da chi l’ha preceduto”. Gianna Gancia presidente della Provincia di Cuneo

Sanità cuneese in buone condizioni “Per la prima volta da anni, abbiamo strutture che non producono deficit nell’ambito della sanità: gli oltre 250 milioni di euro immessi in circolo con il saldo dei pagamenti consentono d’invertire la rotta rispetto alle passate stagioni, segnate da debiti e insolvenze scaricati su creditori e generazioni future. Un’offerta sanitaria salvaguardata nei suoi

Non sempre, la ricerca di far quadrare i bilanci corrisponde alla qualità dei servizi. Sarà anche vero che la sanità cuneese produce utili, ma non dimentichiamo che stanno scomparendo dal territorio i servizi di base, alle famiglie ed agli anziani in particolare. Una provincia come la nostra, diffusa e “Granda” a bassa densità di popolazione rispetto alle città, dovrebbe pensare anche al mantenimento dei servizi sul territorio.


Riteniamo poco funzionale il fatto che anche solo per un semplice prelievo di sangue o per una radiografia, si debbano fare chilometri. Nelle zone di Ceva e Mondovì, per esempio, Coldiretti e Confartigianato si sono praticamente sostituite all’Asl, sia per le prenotazioni che per la consegna dei referti. Servizi questi che la Regione, nella sua ricerca di parità di bilancio, ammesso che si riveli davvero reale, non ha considerato. Nashi: un disciplinare per produrre un frutto di qualità Coltivare nashi non è più un’avventura, ma può rappresentare una grande opportunità per il comparto frutticolo negli anni a venire. Il frutto ha incontrato il favore di una larga fascia di consumatori, nonostante la distribuzione al consumo sia per forza di cose molto limitata. Il fatto che il Nashi, o pero asiatico, sia una specie molto rustica e resistente alle avversità ambientali, ci ha permesso di mettere a punto la strategia per realizzare una coltura veramente sostenibile nel tempo, con un frutto “particolarmente” pulito. La nostra esperienza di azien-

da agricola la mettiamo volentieri a disposizione di chi potrebbe essere intenzionato a coltivare il nashi, sottoscrivendo un nostro disciplinare di produzione. I tempi necessari per incrementare le superfici a Nashi, richiedono un certo tempo, non meno di due o tre anni per reperire i portainnesti e metterli a dimora per avere disponibili gli astoni. Il Nashi è una coltura molto longeva, un frutteto può durare dai 30 ai 50 anni e più, pur essendo veloce a entrare in produzione. Chi fosse interessato può rivolgersi in Azienda. Fabrizio Oderda Centallo Giornata del Ringraziamento: la preghiera di un associato Noi lavoratori e custodi della Terra, ci sentiamo in dovere di alzare gli occhi al Cielo per ringraziare Dio per i frutti della nostra amata Terra. Rivolgiamo ancora al Creatore questa preghiera: “O Dio, che governi tutti gli elementi che vivono sulla faccia della Terra, ferma la mano

di coloro che osano inquinare questa nostra preziosa Terra. Affinché possiamo lasciare alle generazioni future una Terra come noi l’abbiamo trovata dai nostri Padri. Fa’ o Signore che con il lavoro onesto dei campi e qualunque lavoro meriti la Tua Benedizione, fa’ che crescano frutti abbondanti, affinché arrivi il pane quotidiano su tutte le mense del pianeta Terra”! Cuneese e astigiano sono la discarica abusiva di tirreno power? Le problematiche dello smaltimento illecito di rifiuti, siano essi speciali, siano essi vieppiù pericolosi, non è limitato ai casi eclatanti che hanno tristemente reso famosa la cosiddetta “terra dei fuochi”, il sottosuolo di Pianura o zone limitrofe. Esemplare è il caso, in piena fase di indagine, della centrale Tirreno Power di Vado Ligure (SV), da inizio anno al centro di un’inchiesta dai risvolti sempre più preoccupanti: secondo l’ipotesi al vaglio del pubblico ministero Giovanni Arena della Direzione Distrettuale Antimafia, enormi quantitativi di ceneri

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ATTUALITÁ

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VARIE

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Fabrizio Biolè

bianche (scarti solforosi inertizzati tramite l’apporto di calce) e nere (contenenti derivati del carbone), sarebbero state scaricate e smaltite illegalmente, interrandole in enormi crateri, scavati a cinque, dieci metri in aperte campagne nel Basso Piemonte, ovvero nelle provincie di Cuneo e Asti.

Ho ritenuto il dovere di depositare in Consiglio regionale un’interrogazione urgente, per sapere quali sono i dati a conoscenza della Regione, su quanto sta emergendo dall’inchiesta - specie considerando che il Consiglio s’è recentemente dotato di una “Commissione speciale con compiti d’indagine conoscitivi per la

promozione della cultura della legalità e per il contrasto di ogni forma di criminalità organizzata” - e chiedere come la Regione intenda informare al riguardo gli enti locali e i cittadini residenti nei territori interessati dal sotterramento di questi rifiuti. Fabrizio Biolé Consigliere Regionale

Viaggio studio di Giovani Impresa Cuneo in Emilia Romagna DAL 27 al 29 novembre 2013, si è svolto il Viaggio studio di Giovani Impresa Cuneo in Emilia Romagna con tappe a Piacenza, Modena, Bologna e Ferrara. “Un viaggio importante per conoscere e confrontare le esperienze imprenditoriali in vari settori produttivi, con la calorosa accoglienza del Comitato Giovani Impresa dell’Emilia Romagna – dice Luca Beltrando, delegato Giovani Impresa Cuneo – che ci ha accompagnato, presentandoci le aziende e tanti giovani imprenditori, alla scoperta delle eccellenze di un territorio, che nonostante sia stato molto provato dal terremoto del 2012, ha saputo risollevarsi, grazie alla sua caparbietà ed anche alle iniziative di solidarietà, di cui Coldiretti è stata artefice in diversi settori”. Insieme alla delegazione cuneese, il segretario regionale Giovani Impresa dell’Emilia Romagna, Marco Baldon.

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LA COOPERATIVA PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DI VACCHE FINE CARRIERA, VITELLI E VITELLONI DA MACELLO DI RAZZE DA LATTE/INCROCI

COOPERATIVA AGRICOLA LOLACOOP A SERVIZIO DEGLI ALLEVATORI E’ entrata nel vivo l’operatività della Cooperativa Agricola Lolacoop creata per fornire alle aziende associate la possibilità di conferire le vacche fine carriera con lo scopo di valorizzarle tramite un sistema assolutamente trasparente. Oltre al ritiro delle vacche fine carriera, Lolacoop fornisce alle aziende associate interessanti possibilità di ritiro per i vitelloni da macello di razze da latte/ incroci. Il servizio garantito alle aziende delle province di Cuneo e di Torino verrà esteso all’intera Regione. La Cooperativa nasce in seguito all’accordo tra Coldiretti e il gruppo Cremonini – Inalca. Quest’ultimo ha la necessità di

reperire questa tipologia di vacche e vitelloni sul territorio piemontese da destinare al macello di Ospedaletto Lodigiano. Il prezzo delle vacche e dei vitelloni da macello è calcolato a peso morto in base alla classificazione ufficiale europea (Griglia SEUROP), secondo il Listino Vacche e Vitelloni Inalca aggiornato alla settimana di consegna. A questo prezzo così determinato viene sottratto il solo costo del trasporto del capo fino al luogo di destinazione che verrà chiaramente indicato. L’allevatore riceverà il pagamento mediante bonifico bancario entro 10/12 giorni dal carico insieme a copia della classificazione (categoria) delle

vacche e dei vitelloni conferiti con l’indicazione del peso morto e il prezzo/kg applicato da Inalca nella settimana di conferimento. La cooperativa LolaCoop è in grado di fornire ai propri associati il servizio legato alla gestione delle emergenze e delle urgenze. Sono stati presi accordi con macelli locali in grado di ritirare e gestire questa tipologia di vacche. La cooperativa è inoltre in grado di raccogliere i vitelli dalle aziende associate che conferiscono le vacche. I vitellini verranno ritirati con un peso di almeno 45 kg e saranno pagati a prezzo di mercato al quale verrà sottratto il costo del trasporto. Le vacche, i vitelloni e i vitelli

vengono caricati da trasportatori locali di provata esperienza convenzionati con Lolacoop ed i giorni di raccolta saranno concordati con gli allevatori interessati. Per qualsiasi informazione in merito e per l’operatività nella raccolta sul territorio contattare: Marcello Pellegrino 366/6392624 0171/447349.


LA SOLIDARIETÀ A NATALE CON LA PASTA DELLA BONTÀ

C

oldiretti, con la rete di Campagna Amica, anche quest’anno partecipa all’iniziativa di solidarietà, “Pasta della Bontà” a sostegno della Lega del Filo d’Oro, l’Associazione che da circa 50 anni si dedica all’assistenza e alla riabilitazione delle persone sordocieche e con difficoltà psicosensoriali. “La pasta.. è da sempre sulla tavola degli italiani: un alimento sano, nutriente, che arriva da una tradizione antica e fa parte della

A Manta un nuovo self service di latte crudo

nostra cultura” spiega Marcello Cavallo capo area Organizzazione Coldiretti Cuneo, che invita tutti i lettori del Coltivatore Cuneese a “fare un gesto di solidarietà concreta e a scegliere un regalo più prezioso degli altri, in occasione del Natale”. A fronte di un costo di 5 €, il kit della Pasta della Bontà è disponibile, sabato 21 dicembre, dalle 8.30 alle 12.30, presso il Mercato di Campagna Amica di Piazza della Costituzione a Cuneo. In un pratico

shopper, viene distribuita una confezione di Pasta della Bontà composta da tre pacchi da 500 grammi di pasta, di grano duro 100% italiano, insieme ad un mini-ricettario con le nuove ricette di Renzo Arbore, Marisa Laurito e Teresa Mannino, testimonial dell’iniziativa. Inoltre, è possibile acquistare il kit, ordinandolo anche tramite i gruppi d’acquisto di Coldiretti e telefonando all’ufficio Organizzazione, tel. 0171/447287.

Nuovo punto vendita TerraViva

E’ stato inaugurato a Manta, un nuovo impianto di distribuzione del latte fresco a cura dell’azienda agricola Bartolo Rossi di Polonghera. Il self service del latte si affianca a quello dell’acqua minerale naturale e gassata. Per l’azienda Rossi si tratta del quinto impianto. Un servizio apprezzato dai consumatori. Nella foto con il sindaco di Manta, Mario Guasti. La grande novità che le feste di fine anno portano in casa TerraViva è il nuovo punto vendita”TerraViva da scoprire...”, ha aperto a Torino, in zona Crocetta. La peculiarità del nuovo negozio torinese sono tutte da scoprire: una selezione di primizie a chilometri zero del cuneese e delle valli occitane, a partire dalla carne bovina di razza piemontese certificata e garantita dal Consorzio Coalvi, vero fiore all’occhiello dell’azienda, passando per un’attenta offerta di salumi e formaggi, fino alla gastronomia pronta e ai prodotti tipici del territorio della “Granda”. Lo sviluppo del dettaglio tradizionale, vera forza di TerraViva, sarà associato alla possibilità di prenotazione e acquisto on-line attraverso il portale terraviva.coop.

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19 ATTUALITÁ

AZIENDE AGRICOLE A SOSTEGNO DEGLI ANZIANI

DUE CORSI DI FORMAZIONE PER DIVENTARE “COLLABORATORI DOMICILIARI”

I

l progetto “A casa/Chez Soi” ed un’esperienza analoga condotta nell’area del Cebano hanno permesso di definire una nuova figura nel settore dell’assistenza a domicilio degli anziani e di altre persone in difficoltà: il “Collaboratore Domiciliare”. Il ruolo del “Collaboratore Domiciliare” è quello di offrire un servizio di sostegno ed assistenza ad un anziano o una persona in condizioni di difficoltà per permettergli di restare a casa propria senza dover ricorrere al ricovero in una struttura. Questo tipo di servizio, che consiste nell’aiuto alla cura della persona e dell’igiene della casa, nell’accompagnamento a visite mediche ed ospedaliere, nella conse-

gna di pasti, medicine, spesa ed altri generi di prima necessità, deve essere fornito da un “collaboratore Domiciliare” debitamente selezionato e formato. Ad oggi già 45 persone ricevono questo tipo di servizio da una ventina di operatori, molti dei quali imprenditori agricoli o coadiuvanti, che per questo servizio ricevono un compenso e beneficiano di tutte le coperture assicurative e previdenziali previste. Nei primi mesi del 2014, INIPA propone 2 corsi di formazione che interesseranno l’area

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del Monregalese e dell’Albese e Braidese cui possono partecipare sia imprenditori, sia coadiuvanti, per preparare nuovi collaboratori domiciliari da rendere operativi sul territorio provinciale. L’esperienza di questi mesi permette di affermare che questa attività rappresenta un interessante opportunità di differenziazione e integrazione del reddito aziendale che ci si augura molte imprese sapranno cogliere. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi al settore Progetti Sociali di Coldiretti Cuneo ai numeri 0171/447337 – 447244, alla segreteria INIPA al 0171/447246 oppure agli uffici zona Coldiretti.

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20 ATTUALITÁ

IL 17 GENNAIO 2014 UN CONVEGNO A CUNEO PER FAR CONOSCERE IL “PROGETTO SOCIALE” DI COLDIRETTI CUNEO

COLDIRETTI CUNEO PRESENTA IL SUO IMPEGNO NEL SOCIALE

Due dei tanti volti del Progetto Sociale di Coldiretti

I

l volto nuovo dell’agricoltura, impegnata anche nel sociale, si presenta attraverso i progetti ed i servizi innovativi che Coldiretti Cuneo in questi ultimi anni ha avviato a favore dei cittadini e delle famiglie, in modo particolare delle sue fasce più deboli della popolazione: anziani, disabili e minori. L’ “agricoltura sociale” promuove e coniuga, partendo dal cuore dell’azienda agricola, il valore economico con il valore sociale, attivando all’interno delle comunità locali, nuovi servizi di prossimità volti al miglioramento delle condizioni di vita ed all’ inclusione sociale.

Il “Progetto Sociale” di Coldiretti Cuneo trova in questi percorsi virtuosi, la propria forza ed afferma all’interno della società, un protagonismo nuovo, capace di offrire risposte concrete alle esigenze che emergono dalla popolazione delle aree rurali e non solo, fornendo, in contemporanea, un valore economico per le imprese e per il territorio. “I have a dream (Ho un sogno)… il Sociale che vogliamo” si terrà a Cuneo, presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria in Piazza Torino 3, il 17 Gennaio 2014, a partire dalle ore 9.00 e interverranno tra gli altri: Raffaella Vitale, Direttore Politiche sociali e Politiche per la famiglia della Regione Piemonte, Francesco Di Iacovo, Università di Pisa e Franco Chittolina, Coordinatore Centro Studi e Comunicazione della Fondazione CRC Cuneo. Il convegno, realizzato con il contributo della CCIAA Cuneo e della Fondazione CRC è organizzato da Coldiretti Cuneo e da UECOOP Piemonte.

I volti, le storie e le esperienze di questa “nuova” Agricoltura si presenteranno e dialogheranno con esperti, attori pubblici e privati del settore socio assistenziale e sanitario, istituzioni, il mondo della cooperazione per cercare insieme i percorsi più idonei per rafforzare il sistema dei servizi alla persona, partendo anche dall’agricoltura, dal suo radicamento sul territorio, dalla sua capacità di innovarsi ed innovare. Questo momento di confronto vuole essere l’inizio di un’impostazione nuova di riflessione sui temi delle politiche e dell’inclusione sociale da parte di Coldiretti Cuneo, di una progettualità all’interno della quale tutti i portatori d’interesse, ognuno per le proprie conoscenze e competenze, operano nell’intento di migliorare, lontano da ogni speculazione di sorta, la vita del cittadino, tutelandone la salute e garantendone l’assistenza. Per avere maggiori informazioni, contattare l’Area Organizzazione Coldiretti Cuneo al numero 0171.447337.

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Interverranno: Franco Chittolina - Coordinamento Centro Studi e Comunicazione Fondazione CRC Cuneo Raffaella Vitale – Direttore Politiche sociali e Politiche per la famiglia Regione Piemonte Francesco di Iacovo- Universita degli studi di Pisa - Facoltà di Veterinaria Marcello Gatto - Presidente Coldiretti Cuneo Bruno Rivarossa - Direttore Coldiretti Cuneo e Piemonte Maria Chiara Bellino - Osservatorio Agricoltura Sociale Coldiretti Piemonte Marcello Cavallo - Capo area Organizzazione e Sociale Coldiretti Cuneo 16.11.2011 TESTIMONIANZE, VIDEO IL “PROGETTO SOCIALE” DI COLDIRETTI CUNEO: PROGETTI,

“AGRITATA” Illustrazione del Progetto. I numeri e le prospettive Testimonianza di un’agritata “A CASA - CHEZ SOI” “RETI PER LA DOMICILIARITA’ NEL CEBANO” Illustrazione dei progetti. I numeri e le prospettive Testimonianza di un collaboratore domiciliare Intervengono : Livio Tesio - Dir. Generale del Consorzio Monviso Solidale e Anna Aschero - Responsabile Servizio Socio Assistenziale del Cebano “SPORTELLO IN SALUTE” Interviene: Gianni Bonelli - Direttore generale ASL CN1

“BUONO 2 VOLTE” e “FATTORIE DIDATTICHE” Illustrazione dei progetti. I numeri e le16.11.2011 prospettive Testimonianza di Delia Revelli - Resp. Prov. Donne Impresa Coldiretti IL CONTRIBUTO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE E UECOOP Interviene: Vittorio Marabotto - UECOOP Piemonte Testimonianza Cooperativa sociale aderente a Uecoop IL PROGETTO “Accoglienza Lavoratori Immigrati nel saluzzese” Interviene: Lauro Pelazza – Vice Direttore Coldiretti Cuneo IL PROGETTO “CASCINA AMBROSINO” S I S T EM IM S I IDC U IR Z S I ISD T E I S CE UR Interviene: Gabriella Aragno – Presidente Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese ANTIFURTI

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deltà al Lavoro e Progresso Economico 2013 a Mondovì, presso il Palazzetto dello Sport. Sono stati consegnati complessivamente 230 diplomi e medaglie d’oro, dei quali: 80 a coltivatori diretti con 40 anni di ininterrotto lavoro; 1 ad affittuario appartenente a famiglia con almeno 80 anni di propria ininterrotta conduzione del fondo. Inoltre, hanno ricevuto il “Sigillo d’oro” dalla Camera di Commercio di Cuneo, alcune persone che si sono particolarmente distinte nel campo economico e sociale o che hanno dimostrato particolare capacità e impegno nel settore in cui svolgono la loro attività: Patrizia IMPRESA - (Prefetto); Giancarlo DROCCO - (Commercio); Mariano e Pier Antonio COSTAMA-

GNA- MTM srl (Industria); Michele QUAGLIA - (Artigianato); Bartolomeo BOVETTI - (Agricoltura); Guido MATINATA - (Cooperazione) Il premio speciale “Cuneese nel mondo” è stato assegnato a Marco BRANDANI - Maina Spa

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vanni - TRINITA’; MANA Sebastiano - TRINITA’; MANFREDI Luciano - CASTELLINO TANARO; MANZO Giorgio - CHERASCO; MARENCO Aldo - DOGLIANI; MARTINI Paolo - BOVES; MELLANO Giuseppe - REVELLO; MERLO Maria Albina VILLAR SAN COSTANZO; OCCELLI Giuseppe - FARIGLIANO; PAROLA Giovanni Battista - CUNEO; PAROLA Luigi - CUNEO; PASCHETTA Pietro - REVELLO; PASQUALE Pietro - BUSCA; PEIRONE Valerio - PAROLDO; PELISSERO Margherita - NEIVE; PELLEGRINO Celesta - PEVERAGNO; PRATO Giusep-

pe - SAVIGLIANO; REBUFATTI Giuseppe - TARANTASCA; REISO Alberto - NEIVE; RICCA Francesco - FOSSANO; RINAUDO Mario - SAVIGLIANO; SCIOLLA Guido - MONDOVI’ SILVESTRO Giovanni - VOTTIGNASCO SOLA Pietro - SALUZZO; SPADA Francesco CUNEO TRAVERSA Marco - NEIVE VACCA Mario - BARBARESCO VIZIO Adriano - ROCCA DE’ BALDI CAT. IV - AFFITTUARI Ditta ottuagenaria Famiglia OLIVERO - BOVES affittuari fondo Tetto Gorge dal 1932.

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Per partecipare occorre inviare il modulo di adesione con l’indicazione del corso prescelto alla sede provinciale di Coldiretti o all’ufficio zona Coldiretti di riferimento.

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Anche quest’anno la manifestazione tenutasi a Caraglio nel mese di novembre, non ha deluso le aspettative dell’associazione Insieme per Caraglio, della Confraternita dell’aglio e del Consorzio di tutela.”Questa festa – evidenziano gli organizzatori - si conferma un appuntamento di estrema qualità, oltre al nostro ricercatissimo aglio - andato tutto esaurito – vi erano le migliori produzioni piemontesi. Il cardo gobbo di Nizza, il porro di Carmagnola, il porro di Cervere, il cece di Nucetto.. ma anche le nostre piccole nicchie di produzioni in fase di recupero (lenticchie, bombonini, zafferano,le patate dell’Associazione di tutela di Monterosso Grana) sono state apprezzate dai visitatori”.

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tro formativo darà alle aziende agricole interessate tutte le informazioni utili per realizzare la propria attività, soffermandosi sull’ ambito normativo, sugli aspetti fiscali, igienico-sanitari e organizzativi. Inoltre, saranno indicati gli spunti operativi utili per valutare la fattibilità del progetto e intraprendere le attività volute presso la propria azienda. In particolare, per quanto riguarda l’apertura di una Fattoria didattica, saranno indicati gli aspetti inerenti all’accredi-

tamento regionale, il progetto Educazione alla Campagna Amica e tutte le proposte operative. Il corso si svolgerà in una giornata (8 ore). La sede e gli orari saranno definiti in base alle adesioni. Il costo della giornata formativa è di 20 euro e comprende anche le spese per il pasto. Per avere ulteriori informazioni e per aderire ai corsi, si può contattare l’Ufficio Organizzazione Cuneo – Erika Cecchini tel. 0171/447287.

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abato 30 novembre e domenica 1° dicembre, si è svolto presso l’Agrimec di Crosetto a Marene una due giorni di “Porte aperte” dedicate alla presentazione dei nuovi modelli 2014, alla nuova collaborazione con la ditta Storti S.p.a. Le giornate

hanno visto la partecipazione di quasi 2.000 persone, che hanno usufruito dell’ospitalità della ditta Crosetto, nonché dei ricchi premi messi a disposizione di tutti gli intervenuti. Questa grande manifestazione ha permesso di conoscere da vicino l’azienda: tutta l’area

produttiva è stata aperta ai visitatori. “Speriamo di essere riusciti attraverso questo evento - a far conoscere lo spirito dell’azienda da sempre vicina alle richieste dei nostri clienti - evidenziano i fratelli Luca e Giacom o

Crosetto. Siamo pronti a raccogliere le esigenze, con l’applicazione delle migliori tecnologie presenti sul mercato, alla ricerca del giusto rapporto tra prezzo e qualità”. “Ringraziamo quanti sono intervenuti – concludono i fratelli Crosetto – auguriamo a tutti Buone Feste”.

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ANNATA AGRARIA 2013: ottima la qualità finale, ma prezzi poco remunerativi

ULTIMA PARTE ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

SETTORE ORTICOLO E PICCOLI FRUTTI: ANNATA FORTEMENTE CONDIZIONATA DAL CLIMA. Per il comparto orticolo il 2013 è stata un’annata caratterizzata fortemente dal fattore climatico. La primavera fredda e piovosa ha posticipato le fasi di semina e di trapianto di tutte le colture, in particolare il fagiolo, dove si è riscontrato un ritardo di un mese. Mentre per le colture in serra tunnel, invece, molte volte si è cercato di forzare e trapiantare lo stesso. Con un’estate tutto sommato abbastanza regolare per buona parte delle colture il ritardo è stato parzialmente recuperato. A livello di mercato, nel complesso, non si sono verificate forti concentrazioni di prodotto e per periodi prolungati come ve-

rificatosi invece in altre annate. Nel caso del fagiolo fresco, per esempio, si è avuto un boom di produzione, e conseguentemente di offerta, nella settimana di ferragosto, per poi scemare e stabilizzarsi nel periodo successivo. Quotazioni invece elevate per i piselli dovute ad una produzione nettamente inferiore per l’impossibilità di semina in primavera per molte aziende, e anche diversi problemi legati alle piogge per chi ha seminato nell’autunno 2012. Buone le quotazioni anche per gli asparagi locali che, lavorati, spuntavano prezzi di 3,50 €/kg. hanno reso remunerativa la coltura. Annata negativa invece per la produzione di pomodori con la varietà cuore di bue che non ha confermato l’andamento positivo dello scorso anno. Nel complesso le produzioni sono state inferiori con un prezzo poco soddisfacente e piuttosto altalenante per tuta l’estate. Sul mercato di Torino, in alcuni momenti, si sono raggiunte quotazioni molto basse, addirittura di 0,40 €/kg, lontano da 1,00 - 1,50 €/kg dello scorso anno. Campagna discreta per il peperone con produzioni generalmente abbastanza regolari, con le tipologie quadrate tipo “Cuneo” e “Carmagnola” pagate ai produt-

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tori 1,20-1,40 €/kg, con prezzi leggermente in crescita nell’autunno. Mentre per la tipologia “mezzo lungo” le quotazioni sono state tra 0,70 e 1 €/kg. Decisamente positiva la stagione del cetriolo: quest’anno, come già lo scorso anno, data la scarsità degli investimenti, ha sempre registrato quotazioni interessanti intorno ai 0,40 - 0,50 €/kg per il prodotto lavorato in cassetta. Si conferma un mercato fortemente altalenante quello delle zucchine, con prezzi che durante la stagione estiva sono oscillati da 0,20 a 0,80 € al kg, sia per le tipologie scuro che chiare. Le quote nettamente al ribasso confermano le difficoltà di vendita, soprattutto nel pieno dell’estate, del prodotto a causa di eccesso di offerta. Un’annata tutto sommato nella norma per le insalate che hanno sempre registrato un prezzo soddisfacente che va da 0,6 a 0,9 €/kg. Per il fagiolo rampicante fresco le quotazioni iniziali sono state elevate, da 1,80 - 2,00 €/ kg a causa dei pochi impianti in raccolta dovuto alle piogge primaverili. Nella settimana di ferragosto, il prezzo è crollato fino a 0,80 - 1,00 €/kg, per poi risalire a 1,50 €/kg. A fine settembre sono nuovamente diminuite per


la riduzione della domanda, e a ottobre sono state abbastanza altalenanti, ma in genere basse. Per la tipologia secca la produzione è in ritardo di circa 10 – 15 giorni rispetto al 2012 con l’avvio delle prime trebbiature solamente nei primi di settembre. Nonostante tali problematiche la qualità dei fagioli sembra ottima così come la resa che ha raggiunto livelli superiori a quella degli ultimi 4-5 anni. Si è passati mediamente dai 20-25 q.li/ ha agli attuali 25-30 q.li/ha. A fronte di questi ottimi riscontri in termini di rese e qualità del prodotto, alcune aree sono state invece colpite pesantemente dalle grandinate estive che, in alcuni casi, hanno azzerato praticamente il raccolto. Da alcune settimane il prodotto lavorato e confezionamento ha una quotazione di 3.00 – 3,2 €/kg delle tipologie Lamon e Billò, mentre sono leggermente superiori quelle del Fagiolo Cuneo IGP, intorno ai 3,50 €/kg. Per gli ortaggi autunnali come cavoli, cavolfiori e broccoli le difficoltà sono state condiziona-

te dal clima decisamente caldo di fine estate, creando in alcuni casi problemi di gestione della coltura ma con quotazioni comunque interessanti: 0,60 - 0,80 €/kg per i cavolfiori e broccoli e 0,4 €/kg per i cavoli verza. PICCOLI FRUTTI IL TREND E’ POSITIVO Per quanto riguarda l’andamento del mercato dei prodotti a raccolta primaverile si sono registrate quotazioni medie sui 2,5 €/kg per le fragole a produzione unifera e inferiori rispetto allo scorso anno. Presenti tradizionalmente sul mercato già a fine maggio, complice l’andamento climatico, sono entrate in produzione soltanto a giugno. Mentre nell’areale del Roero è stato in ritardo di circa 10 giorni e ha iniziato a raccogliere nella prima settimana di maggio con prezzi quasi mai al di sotto di 2,8 €/ kg. Non hanno invece ottenuto quotazioni interessanti le fragole a produzione rifiorente, a cui si aggiungono alcune problematiche di carattere fitosanitario. Per quanto riguarda i piccoli

frutti prosegue anche per il 2013 il trend positivo per i mirtilli. Si è avuta una produzione 2013 di circa 6.000 quintali, in linea con la media degli precedenti, nonostante il freddo abbia colpito alcuni impianti compensati però dall’entrata in produzione di quelli giovani. Anche quest’anno la qualità è stata buona. La produzione è stata liquidazioni dei mirtilli sono state invece buone, indicativamente, con una range che varia dai 3,00 ai 5 €/kg. Le quotazioni si sono mantenute in linea con quelle della annate precedenti, ma hanno

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evidenziato una maggiore stabilità. Se lo scorso anno i prezzi di inizio campagna erano stati più elevati, per poi avere un calo verso la fine, l’annata 2012, a fronte di quotazioni inferiori in partenza, ha concluso in crescendo. Mirtillo quest’anno è andato bene, nel saluzzese dovrebbero aver chiuso con una media globale tra i 4 e 5 € al kg. SETTORE CORILICOLO: NONOSTANTE I PREZZI NON ELEVATI, OTTIMI RISULTATI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE La campagna di commercializzazione 2012/2013 si è conclusa ad inizio luglio, con quotazioni in leggero rialzo rispetto all’andamento complessivo dell’annata, rimanendo comunque su livelli poco soddisfacenti. Nelle ultime settimane le quotazioni della “nocciola tonda gentile trilobata” si erano attestate illa dai 5,08 ai 5,15 €/punto resa, pari a 230 - 234 €/quintale per il prodotto in guscio. Leggermente superiori le quotazioni del prodotto marchiato Nocciola Piemonte IGP che invece oscillava dai 5,23 ai 5,31 €/punto resa, pari a 230 - 236 €/quintale. La campagna commerciale 2012/2013 ha risentito, nonostante il calo a livello piemontese (-15%) e nazionale, del ritorno alla piena produzione da parte della Turchia (660.000 tonnellate), dopo la notevole riduzione verificatasi nel 2011 (430.000 tonnellate), ma anche di Spagna e di USA. Nonostante i prezzi di mercato non siano stati particolarmente soddisfacenti, si sono

avuti ottimi risultati per quanto riguarda la commercializzazione della Nocciola Piemonte IGP, confermando il costante incremento del prodotto a marchio avuto negli ultimi anni. IL MERCATO PREMIA LA NOCCIOLA PIEMONTE IGP Secondo i dati diffusi dal Consorzio Tutela Nocciola Piemonte, a consuntivo della campagna 2012/2013, sono stati commercializzati 42.920 quintali di prodotto marchiato IGP (nel 2011/2012 erano 39.000 quintali), mentre i noccioleti iscritti hanno raggiunto una superficie 2.966 ettari. Cifre che testimoniano il crescente interesse da parte del mercato e un numero sempre più ampio di produttori che aderiscono al sistema di certificazione Nocciola Piemonte IGP. La campagna di raccolta 2013 è iniziata con un ritardo di una decina di giorni rispetto a quanto è avvenuto nelle ultime annate. Avviata verso la metà a settembre, la raccolta si è conclusa nella prima decade di ottobre, segnando un sostanziale ritorno alla normalità. Le ultime campagne, infatti, erano state caratterizzate da un inizio della raccolta dalla fine di agosto. Il ritardo, così come già avvenuto per i seminativi e la frutta estiva, è dovuto principalmente dall’andamento climatico che ha caratterizzato l’intera annata. L’inizio della nuova campagna di commercializzazione ha confermato quotazioni superiodi a quella precedente: dopo primo avvio a 5,69 €/punto resa (2,57 €/kg in guscio) per la “noccio-


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la tonda gentile e trilobata” e 5,84 €/punto resa (2,64 €/kg in guscio) per la Nocciola Piemonte IGP, si sta riscontrando un progressivo aumento. A inizio novembre la tonda gentile e trilobata ha raggiunto i 5,79 €/ punto resa (2,60 €/kg in guscio) e la Nocciola Piemonte IGP la 5,91 €/punto resa (2,68 €/kg in guscio). SETTORE CASTANICOLO: SEGNALI DI RIPRESA L’annata 2013 è stata ancora critica per il settore castanicolo ma, tuttavia, con qualche leggero segnale di ripresa. A livello piemontese, dai primi anni 2000 la produzione di castagne era stata pressoché azzerata a causa soprattutto del cinipide galligeno, un piccolo insetto, particolarmente dannoso per il castagno, originario della Cina ma ormai ampiamente diffuso in Giappone, Corea e Stati Uniti e segnalato per la prima volta in Italia nel 2002 (prima segnalazione anche per l’Europa) in provincia di Cuneo. E proprio in provincia di Cuneo sembrano arrivare i primi segnali di ripresa, anche se ancora molto limitate e differenziate per aree di produzione, con un buon miglioramento della situazione, soprattutto per quanto riguarda il cinipide. Nel Cuneese la produzione del cuneese, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, fino ad oggi è risultata sostanzialmente buona. Le quotazioni, anche se in lieve calo in quest’ultimo periodo, sono molto interessanti: la castagna ibrida euro-giapponese si attesta dai 3,50 ai 4,00 €/kg, mentre per le castagne di montagna autoctone il prezzo medio

varia da 2 – 2,50 €/kg. La forte domanda e prezzi mediamente alti confermano una generale scarsità di prodotto sul territorio nazionale dovuta principalmente agli effetti congiunti di siccità ed attacchi del cinipide, in particolare nel Lazio (Viterbo) e in Campania (Avellino). In alcune aree della Granda tuttavia la scarsità di piogge nel periodo estivo ha causato una produzione scarsa ed una pezzatura poco soddisfacente; in altre zone la minor produzione è attribuibile a problemi di fioritura a causa delle piogge primaverili. A differenza di quanto riscontrato negli anni passati non si registrano invece danni diffusi causati dal “marciume dei frutti”, anche se in alcune località si sono registrate perdite di un certo rilievo a causa degli insetti carpofagi (cidia e balanino) responsabili del cosiddetto “bacato” o “camolato”.

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POMODORO DA INDUSTRIA E PATATE: MENO SUPERFICIE DI DIECI ANNI FA Nel corso dell’annata agraria si è conclusa positivamente la commercializzazione 2012/2013 delle patate. Per il prodotto fresco a consuntivo, la campagna di commercializzazione 2012/2013 si é confermata, a livello nazionale, su quotazioni all’origine nettamente superiori rispetto a quelle della stagione precedente. Fattore determinante che ha contribuito ad aumentare i prezzi è stato il calo della produzione 2012, che in Italia aveva avuto una contrazione nell’ordine del 12% rispetto alla precedente stagione, con una qualità del prodotto generalmente buona. Contemporaneamente anche

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a livello europeo si riscontrava una diminuzione generale legata principalmente all’andamento climatico ed alla riduzione delle superfici coltivate. Prima dell’inizio della raccolta 2013, sia la filiera del mercato del fresco che per il prodotto destinato alla trasformazione industriale, hanno siglato entrambe i rispettivi accordi nazionali.

inferiori, ma ottime in termini qualitativi. Il mercato è stato caratterizzato da una forte domanda e i prezzi, sia per il prodotto destinato all’ingrosso che al dettaglio, sono mediamente tra il 10-15% superiori rispetto allo scorso anno.

rapporto positivo di collaborazione e di integrazione sempre più forte tra le parti, agricole, industriali e della cooperazione. Il prezzo per la fascia Fascia A é stato fissato a 170,00 €/t, con u aumento del 13,3% rispetto al 2012 (150 €/t). Anche in provincia di Cuneo la situazione del comparto rispecchia quanto avviene a livello europeo e nazionale con i produttori che stanno avendo buoni riscontri dal mercato come confermano i rispettivi Consorzi di tutela. A fronte di un calo medio del 20-30% circa di produzione rispetto agli scorsi anni, soprattutto in termini di pezzatura, con patate con calibri

SETTORE AVICUNICOLO: ANNATA POSITIVA PER I POLLI DA CARNE E LE GALLINE OVAIOLE Per il comparto polli da carne si è trattata di un’annata positiva con quotazioni che, nella parte centrale del 2013 si sono mantenute addirittura su livelli vicini a 1,40 €/kg, come confermano le rilevazioni delle Borse Merci di Milano e Forlì. Per quanto riguarda le galline ovaiole, in linea con quanto avvenuto nel 2012, le quotazioni delle uova si conferma sul livelli positivi con quotazioni di mercato interessanti. Come si può ricavare dalle rilevazioni delle Borse Merci di Milano e Forlì, il prezzo medio dell’annata è stato supe-

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NUOVO CONTRATTO DI FLIERA PER LA PATATA DA INDUSTRIA Il 5 aprile scorso, presso il Ministero delle politiche agricole è stato siglato il nuovo contratto quadro di filiera per la patata da industria con l’obiettivo di raggiungere un quantitativo di 150.000 tonnellate. Per la prima volta, infatti, la vecchia formula dell’accordo interprofessionale è stato sostituito dal Contratto Quadro, introducendo il modello contrattuale stabilito dal Decreto Legislativo n. 102/2005, lo stesso che regola la costituzione delle OP (eccetto quelle ortofrutticole) e con l’articolo 62 sui pagamenti e che testimonia un

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riore ai 14 centesimi/uovo. Dopo un inizio su quotazioni elevate (15-16 centesimi/uovo), indice di un’offerta dio uova scarsa, il prezzo ha successivamente avuto una flessione da aprile, senza comunque scendere al di sotto dei 13 centesimi/uovo, per poi risalire a partire dal mese di settembre, per poi stabilizzarsi nelle ultime settimane a 14 centesimi/uovo. COMPARTO CUNICOLO: ANDAMENTO ALTALENANTE Il comparto cunicolo anche nel 2013 conferma, purtroppo, un mercato la cui costante è stata un andamento altalenante, nonostante una domanda sempre molto elevata e un’offerta in diminuzione. Dall’analisi delle rilevazioni della CUN (Commissione Unica Nazionale) Conigli di Verona e della Borsa Merci della Camera di Commercio di Cuneo, emerge come le quotazioni, dopo essere rimaste su livelli discreti nel periodo invernale, hanno successivamente iniziato a diminuire, toccando nel mese di agosto il

minimo poco superiori all’1,50 €/kg. In seguito si è avuta un’inversione di tendenza che ha portato nelle ultime settimane a raggiungere stabil-mente un importo al di sopra di 2,30 €/kg. MENO MIELE A CAUSA DELLA BRUTTA PRIMAVERA L’annata apistica 2013 è stata caratterizzata da una primavera fredda e perturbata che ha pesantemente compromesso i raccolti d’inizio stagione, determinando produzioni molto limitate o addirittura assenti di tarassaco e ciliegio. Il raccolto dell’acacia è stato quasi ovunque molto scarso a causa del perdurare del maltempo nel mese di maggio, con temperature sotto la media stagionale che hanno compromesso la fioritura della robinia. Ne consegue che il raccolto di miele di acacia si è attestato su produzioni medie di circa 15 kg per l’alessandrino e 5 kg per la fascia nord del Piemonte, con una riduzione rispetto a raccolte normali di circa il

50-60%, inoltre la qualità del prodotto è risultata scadente in molte aree della regione. Nel proseguimento dell’annata le condizioni climatiche si sono stabilizzate favorendo la produzione di miele di castagno che si è attestata su livelli soddisfacenti per le aree più tardive dove si raggiungono 15-20 kg per alveare, con punte massime di 25 kg nel torinese e minime di 5 kg nella provincia di Novara. Da sottolineare che l’infestazione del cinipide galligeno, che negli anni precedenti aveva compromesso la fioritura

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del castagno, continua la sua fase di decrescita in buona parte delle vallate cuneesi favorendo la produzione di miele, per contro, nelle aree dove il parassita è comparso negli ultimi anni, si assiste ancora a una recrudescenza della sintomatologia. Problemi anche a produrre il miele di tiglio. Le cause sono state sempre il cattivo tempo e famiglie deboli con poche scorte. Altalenanti le produzioni dell’alta montagna che raramente superano i 10 kg di media per famiglia con il “millefiori”, quasi assente il rododendro, produzio-

ne difficile per antonomasia. E’ comparsa invece la melata d’abete bianco con livelli produttivi che raggiungono i 15-20 kg nelle aree vocate. Nei raccolti della tarda estate è comparsa la melata di metcalfa con produzioni molto elevate, che raggiungono medie di 20 kg per alveare. Buono il livello dei prezzi che si mantiene su valori interessanti per tutte le tipologie ad eccezione dell’acacia che vede ormai esaurirsi tutte le scorte delle annate precedenti e viene ceduta a prezzi record. NEL SETTORE FLOROVIVAISTICO TIENE L’EXPORT Il settore florovivaistico ha mantenuto anche per il 2013, in linea con le annate precedenti, una relativa stabilità nelle vendite, anche se l’acquirente si sta sempre più orientando su generi di prodotto diversi, in quanto il consumatore finale é sempre più preparato ed esigente in merito al giardinaggio e al verde. Sicuramente é un settore che si sta

evolvendo in base alle esigenze del consumatore e del mercato; una leggera diminuzione delle vendite si é verificata per quanto riguarda le piante ornamentali di grosse dimensioni da giardino. Il periodo di crisi ha avuto ripercussioni anche per il comparto, non tanto per la domanda, quanto legato a problemi di liquidità e con il prolungamento dei tempi di pagamento. Per quanto riguarda il mercato nazionale, in primavera è stato positivo con una sostanziale tenuta mentre nell’autunno, se si esclude il periodo della festa di Ognissanti, si è verificata una certa flessione. Tiene invece l’export con destinazioni principali Francia, Germania e Turchia. Per quanto riguarda il pagamento delle accise sul gasolio per il riscaldamento delle serre, dopo un lungo percorso durato quasi tre anni è stata introdotta un’accisa agevolata. Si tratta di una disposizione contenuta nella Legge 9 agosto 2013 n. 98, meglio nota come “Decreto dl fare”, da lungo attesa per chi coltiva sotto serra.

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DENTI NUOVI E FISSI IN GIORNATA? OGGI È POSSIBILE Il metodo tradizionale per ridare il sorriso ai pazienti che devono sostituire un’intera arcata dentaria è la protesi mobile, la classica dentiera. Chi porta questo tipo di protesi ne conosce però bene i limiti: palato lungo per aumentare la tenuta, scarsa sensazione del gusto dei cibi, necessità di ricorrere a paste adesive o a continue ribasature per evitare che la protesi balli. Oggi l’odontoiatria moderna ha a portata di mano le soluzioni più confortevoli per evitare tutto questo: gli impianti. Gli impianti sono delle vere e proprie radici artificiali che permettono, con un semplice intervento, di fissare in giornata la vecchia protesi, in tempi brevi e con costi molto contenuti.

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L’agricoltura biologica italiana investe una superficie pari a 1.167.362 ettari rappresentando, secondo i dati dell’ultimo Censimento dell’agricoltura, il 6% delle estensioni agricole italiane, dato che colloca l’Italia al secondo posto a livello europeo per le estensioni dei terreni destinati al bio. La superficie destinata ad essere coltivata con metodo biologico in Piemonte si attesta sui 29.306 ettari con un -5.3% rispetto alla precedente annata. Le aziende zootecniche in Piemonte sono 338, dato che fa registrare un’importante incremento di questa tipologia di allevamento quantificato in un +9.4% rispetto all’annata precedente. Ad essere rappresentate all’interno del territorio regionale sono tutte le tipologie di allevamento dai bovini da latte e da carne ai suini, dagli ovicaprini agli avicoli fino al settore apistico. Numeri significativi che

collocano il Piemonte al settimo posto per quel che riguarda la zootecnia biologica in Italia. Discorso a parte merita il comparto vitivinicolo che ha fatto registrare un aumento delle superfici coltivate a bio investendo 1.042 ettari con un incremento di ben il 10% rispetto allo scorso anno. La vendemmia 2013 ha proseguito nella strada intrapresa nel 2012 che ha registrato una crescita del comparto vitivinicolo biologico grazie all’introduzione di uno specifico regolamento comunitario (Regolamento di esecuzione UE 203/2012), che permette di indicare in etichetta la dicitura “Vino Biologico”. Altro risultato molto importante quello ottenuto in base agli accordi di equivalenza e del mutuo riconoscimento tra Ue e Usa, che permette dal primo giugno 2012 di vendere vino bio oltreoceano senza necessità della ricertificazione da parte statunitense, come accadeva in passato. Risultati molto importanti per l’intero comparto a garanzia del consumatore che sceglie consapevolmente sempre di più il vino

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domanda del mercato interno +8.8% nel primo semestre 2013. Le prospettive future mostrano perciò ampi margini di miglioramento, in particolare per il comparto cerealicolo su cui Coldiretti e l’Associazione Produttori Biologici Terramica hanno lavorato per dare vita ad alcuni significativi progetti di filiera. VOLA IL COMPARTO CEREALICOLO BIOLOGICO CUNEESE Nel corso del 2013 sono stati riproposti alle aziende associate importanti contratti di filiera stipulati con alcuni dei mulini maggiormente rappresentativi per il settore: il Mulino Marino di Cos-

sano Belbo e il Mulino Sobrino di La Morra. Il 2013 ha fatto registrare per il comparto cerealicolo biologico un buon successo dal punto di vista della produzione con circa 1500 quintali prodotti nel territorio della provincia di Cuneo conferiti tramite i contratti di filiera che hanno riguardato la fornitura di frumento tenero, orzo e grano saraceno. L’anno appena trascorso ha visto un aumento delle produzioni di farro monococco enkir, attestatesi su circa 800 quintali, che grazie alla stipula di un apposito contratto con il Mulino Marino sono state valorizzate sia dal punto di vista economico che da quello del territorio di produzione. La caratte-

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ristica di tutti i contratti, è stata quella di valorizzare la qualità riconoscendo, oltre alle quotazioni espresse dalle principali Borse Merci di riferimento, premi qualità in base alle caratteristiche qualitative del prodotto conferito. In un’annata sicuramente difficile per il frumento tenero come quella appena trascorsa l’adesione a questi contratti di filiera ha permesso alle aziende a fronte di quotazioni di partenza relativamente basse di beneficiare dei premi aggiuntivi legati alla qualità e alla copertura dei costi di conferimento permettendo di realizzare quotazioni superiori fino a un 25% in più rispetto a quelle di mercato.

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IL MELO: COMPETITIVITÀ E OPPORTUNITÀ PER IL PIEMONTE tema dell’innovazione varietale, che rappresenta il punto di partenza imprescindibile per stare sempre “al passo coi tempi”. Il paniere di riferimento mostra un trend in atto ormai da alcuni anni a favore della buccia rossa, promossa con il nuovo strumento della IGP mela rossa cuneo. Il virtuoso connubio tra varietà dal sovraccolore sempre più esteso e intenso e lo status pedoclimatico tipicamente pedemontano dell’area frutticola regionale esaltano le caratteristiche estetiche ed organolettiche di Gala, Red Delicious, Braeburn, Fuji e Ambrosia* (che si è ormai ritagliata un ruolo di tutta importanza nel paniere varieta-

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le piemontese). Nell’ambito di questi gruppi varietali sono stati presentati i risultati delle linee più interessanti in sperimentazione, alcune già pronte per il pieno campo: SchniCo Gala Schniga®, Stark Gugger Red Velox®, Fujiko*, per citarne alcune.

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iù di 200 frutticoltori, tecnici e operatori commerciali hanno partecipato al convegno “Il melo: competitività e opportunità per il Piemonte – tradurre la ricerca in innovazione”, organizzato dal Centro Ricerca del Creso a Manta. Si è fatto il punto sulla melicoltura piemontese, che serba interessanti opportunità da cogliere anche grazie agli strumenti messi in campo dalla ricerca. Il melo sta attraversando una fase di espansione delle superfici, supplendo agli spazi lasciati liberi dall’actinidia, colpita da batteriosi, e al pesco che perde terreno in competitività. L’incontro si è aperto con il

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Se il segmento “estivo” può contare su solidi punti di riferimento: non solo Gala (Galaval* dal rosso uniforme, Baigent* Brookfield® e Annaglo*, dalla caratteristica striatura in diverse tonalità di rosso), ma anche Red Delicious, risulta oggi importante diversificare e ampliare la gamma di varietà autunnali da affiancare a Fuji per colmare il gap di fine settembre e ottobre lasciato dagli estirpi di actinidia. Oltre che su questo aspetto, gli sforzi della ricerca in questi anni si concentrano sulla messa a punto di varietà resistenti a ticchiolatura che siano al contempo competitive dal punto di

vista qualitativo e merceologico. Fujion*, Renoir*, Inored Story® sono alcuni dei nomi promettenti già avviate alla sperimentazione estesa. Il processo produttivo della mela prosegue attraverso una serie di passaggi cruciali. Il diradamento rappresenta uno di questi punti chiave. È una pratica fondamentale per equilibrare il carico di frutti e va eseguita nel rispetto di norme sempre più stringenti in merito alla possibilità di impiego di principi attivi. Graziano Vittone e Alessio Pavarino hanno presentato i risultati del diradamento meccanico dei fiori, svolto nell’ambito del Progetto AGER melo, finanziato da un gruppo di fondazioni bancarie a livello nazionale. Dal 2006 è stata sperimentata l’attrezzatura Darwin® (nel frattempo sono stati messi a punto nuovi modelli di spazzolatrici), che dimostra di essere una valido strumento per il diradamento meccanico dei fiori, non soltanto per il melo. Garantisce infatti un’efficacia costante negli anni, indipendentemente dalle condi-

zioni meteorologiche che invece condizionano l’azione dei fitoregolatori. Consente di cogliere l’obiettivo che ci si prefigge per ogni singolo impianto (in funzione di varietà, età, condizioni vegetative, etc.) con un limitato intervento di rifinitura manuale. Va tuttavia tenuto in considerazione che l’impiego del diradamento meccanico presuppone l’allevamento in parete. Vittone ha illustrato come strutturare i giovani impianti e soprattutto la nuova gestione delle branche, ben diversa dalla tradizionale “taille longue”. Chiara Morone del settore fitosanitario della Regione Piemonte ha parlato della minaccia rappresentata dal colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora). Non si tratta ad oggi di un’emergenza, né di un problema diffuso, come si evince dai dati del monitoraggio condotto dal CReSO. I primi sporadici focolai rinvenuti sul territorio sono stati isolati, ma è opportuno richiamare l’attenzione sugli accorgimenti da seguire in presenza di eventuali sintomi dubbi. www.tec-artigrafiche.it

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Le mele piemontesi La melicoltura piemontese è oggetto di una serie di puntate scaricabili gratuitamente dal sito della rivista online Karpòs Magazine: www.karposmagazine.net. Un’iniziativa editoriale rivolta ai consumatori, ma non solo. Il documentario curato dal Creso racconta le terre del melo in Italia, tra cui il nostro Saluzzese, dove i frutteti valorizzano il territorio, presentandosi come un tessuto connettivo tra i gioielli architettonici di castelli e dimore antiche. Le mele italiane rappresentano un consumo di prestigio riconosciuto in tutto il mondo. L’ambiente di coltivazione svolge un ruolo fondamentale, non solo nel determinare i tratti qualitativi caratteristici, ma anche nella definizione dell’immagine stessa del prodotto. Valorizzare il fortunato binomio ambiente/qualità diventa dunque un obiettivo sempre più attuale e imprescindibile per attrarre nuovi mercati. In Piemonte si coltivano 5.200 ettari di melo, con una produzione di 140.000 tonnellate. La melicoltura si concentra sulla fascia di altipiano sospesa a balconata ai piedi delle Alpi Marittime e Cozie, un ambiente pedemontano a 400-600 m s.l.m. L’altitudine struttura la polpa, rendendola più soda e compatta. L’intensa radiazione luminosa e le escursioni termiche giorno/notte colorano intensamente l’epicarpo. Si è così sviluppata una tradizione di varietà buccia rossa, dalle autoctone Runsé, Dominici e Gambe fine, alle più recenti Gala, Fuji, Braeburn e Delicious rosse, che costituiscono il paniere varietale della IGP Mela Rossa Cuneo. Il riconoscimento dell’IGP Mela Rossa Cuneo – un indubbio successo per la frutticoltura cuneese – va considerato come un prezioso punto di partenza, da sfruttare al meglio per migliorare la competitività del settore. Se la mela rossa piemontese è già un must per i Paesi Arabi e l’estremo Oriente (ogni anno 80.000 tonnellate di mele coltivate in Piemonte partono per le destinazioni oltremare), è infatti ancora poco nota ai consumatori italiani.

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CONVENZIONE CATAC ED EVISO: L’AGRICOLTURA TAGLIA I COSTI DELL’ENERGIA Presentata a Fossano la tecnologia che permette di risparmiare energia

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’ stata presentata a Fossano presso la sede Coldiretti la convenzione sottoscritta dal C.A.T.A.C di Fossano con la ditta “eVISO - Energie del Monviso”, primo fornitore indipendente di energia della Provincia di Cuneo, con sede a Saluzzo. Ad illustrarne le opportunità per gli associati della zona è stato l’amministratore delegato eVISO, ing. Gianfranco Sorasio: “Questa convenzione permetterà di raggiungere un risparmio medio del 12% in bolletta, grazie alla possibilità di usufruire di migliori condizioni tariffarie, dove possibile, e alla graduale divulgazione e implementazione delle migliori pratiche di riduzione dei consumi” ha spiegato l’ingegnere saluzzese. La convenzione

è stata studiata su misura per le esigenze dei settori allevamento e agricoltura: l’offerta di fornitura esclusiva per gli associati C.A.T.A.C Fossano, garantisce servizi gratuiti inclusi, come la richiesta di adeguamento dell’IVA o l’interessante e innovativa possibilità di sfruttare al massimo gli studi tecnologici applicati al risparmio di “eVISO – energie del Monviso”, che aiutano a tagliare gli sprechi nascosti. “Per le ditte con bollette che superano un determinato tetto, è prevista l’installazione gratuita di appositi sistemi di monitoraggio, che permetteranno di elaborare dei piani di consumo specifici per le attività ed i macchinari del settore agricolo (ventoloni, celle frigo e zone fredde, sale mungitura, pompe, ecc)” ha

spiegato l’esperto Gianfranco Sorasio. Una tecnologia esclusiva che - grazie alle analisi continue da parte di eVISO tra tutte le aziende del settore agricolo monitorate - permette di individuare i comportamenti che portano a spese maggiori in bolletta, intervenendo per correggerli. Durante la serata è stato distribuito anche materiale informativo studiato per aiutare gli associati C.A.T.A.C. a risparmiare energia, mentre gli esperti della eVISO hanno risposto alle domande dei presenti relative ai costi energetici e a tutti i consumi che generano il costo della bolletta. Il coordinatore dei tecnici Aldo Brustolon è intervenuto evidenziando l’importanza dell’attività che il C.A.T.A.C. dedi-

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ca alla ricerca e allo sviluppo di innovazioni collaborando con imprese che forniscano non solo i prodotti adeguati, ma anche informazione che permettono di migliorare i consumi energetici e un virtuoso utilizzo delle risorse. Seguendo un cammino decennale, il CATAC di Fossano continua sulla linea dello sviluppo di nuove tecnologie e propo-

ste di servizi innovativi che aiutino gli imprenditori agricoli fare la migliore impresa. Il Presidente del CATAC, Raffaele Tortalla ha chiuso la riunione confermando che l’energia non deve essere subita come una tassa; l’energia è una materia prima che deve essere ottimizzata ed il fornitore deve essere rispettoso ed attento, non lontano e prepotente: con eVISO

si è aperta una nuova linea che permette di ottimizzare questo costo gravato ormai da tasse sempre più numerose e pesanti. Dallo scorso 20 Novembre, è già possibile avere l’analisi gratuita della propria bolletta, portandola il mercoledì mattina presso la sede C.A.T.A.C di Fossano oppure telefonando ad “eViso risolve” al numero 0175.576095

“Oltre le Colonne d’Ercole”, la partecipata Crociera Pensionati Coldiretti Dal 20 al 29 novembre, una numerosa delegazione di Pensionati di Coldiretti Cuneo ha partecipato alla crociera Costa Fortuna “Oltre le Colonne d’Ercole”. Tra le città visitate: Malaga, Casablanca, Cadice, Lisbona, Valencia, Barcellona. Oltre sessanta i partecipanti, che intervistati alla fine del viaggio, hanno commentato, soddisfatti: “Siamo rimasti colpiti dalla Spagna con la sua cultura, il sole e il cielo azzurro”. “Il Marocco ci ha regalato ricordi indimenticabili: il fascino delle antiche città imperiali, gli orti curati, il deserto, i profumi e i sapori speziati”. “Abbiamo ammirato il Portogallo, affascinante terra di confine, con le sue città ricche d’arte... al ritmo del tradizionale fado”. “Tutti ricordi che rimarranno indelebili”! Nella fotografia i partecipanti, insieme al comandante della Costa Fortuna, Pierpaolo Gallastroni.

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Presepi Viventi in provincia di Cuneo:

A Prea (Roccaforte Mondovì), nella notte di Natale e nelle due sere del 26 dicembre e del 5 gennaio, a partire dalle 21, si può rivivere le sensazioni e sentire quei profumi che segnavano le nostre montagne nel 1.700 e 1.800. Per info, Ass. Amici di Prea tel. 0174.624305 A Vergne, Frazione di Barolo e Narzole, dal 22 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 18 ª Edizione, ingresso libero A Dogliani, Come ormai tradizione consolidata, da 39 anni consecutivi, la Pro Loco di Dogliani Castello, propone nelle sere del 23 e 24 dicembre, a partire dalle ore 20,30 A Caramagna Piemonte, Decima edizione, la sera del 24 dicembre, con repliche il pomeriggio di domenica 29 dicembre e domenica 5 gennaio, il pomeriggio dell’Epifania, a cura della Parrocchia Assunzione di Maria Vergine Oratorio “Pozzo di Sicar” (ingresso libero) A Pianvignale (Frabosa Sottana) Presepe vivente il 24 e 29 dicembre e il 5 gennaio alle ore 21: nella splendida cornice dell’antico borgo rivivranno gli antichi mestieri di Frabosa. Previsto servizio bus navetta dal parcheggio al luogo della rappresentazione . Info presso l’ufficio turistico di Frabosa Sottana. telefono 0174/244482. Da non perdere, anche: PRESEPE DEI BABACIU - Monterosso Grana - dall’8 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014 NATALE IN CONTRADA - Peveragno - 24 e 26 dicembre NATAL A CHASTELMANH - Castelmagno - 24 dicembre IL MAGICO PAESE DI NATALE – Govone – dal 30 dicembre al 6 gennaio 2014.

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Allevatorissima: la festa del latte Partecipazione da record per la Festa del latte, alle Cupole. Soddisfatti gli organizzatori, che fanno capo alla sezione Frisona dell’Arap e Apa guidata dal presidente Livio Diale (nella foto). “Allevatorissima – ha affermato Diale – è veramente la festa degli allevatori che producono latte e che rappresentano un momento importante della zootecnia e dell’agricoltura del nostro paese”. Accanto a Diale, i vertici associativi, con il presidente Roberto Chialva e il direttore Bartolomeo Bovetti, che hanno consegnato il Premio Italialleva 2013 a Giorgio Borreani, professore associato al Dipartimento di scienze agrarie forestali ed alimentari dell’Università di Torino. Borreani, con il suo gruppo di lavoro, ha rappresentato un esempio virtuoso di collegamento fra il mondo accademico e la realtà produttiva. Una targa speciale alla carriera, è stata consegnata all’ispettore Gianni Bertola, “vero esperto sensibile e competente per tanti anni a fianco degli allevatori”.

103 A FIER A N A DEL BUE GZION ALE R CARRU’ ASSO 12 D ICEMBRE 20

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- Carrù

GUSTOSE EM OZIONI

Piemonte

line del Bue Grasso di Carrù, sono stati: Dho, Mosè, Quadro, Quillino, Renato, Rio e Rocco i sette capi bovini di razza piemontese, sapientemente scelti e selezionati dall’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Piemontese, instancabile ed efficiente partner del Comune di Carrù nell’organizzazione della fiera, sono sei buoi ed un manzo, tutti allevati nella Provincia Granda.

Tipografia

categorie: buoi della coscia, migliorati e nostrani, manzi della coscia, migliorati e nostrani, vitelli castrati della coscia, migliorati e nostrani, vitelle della coscia, manze, vacche, torelli della coscia, tori a due denti, da quattro a sei denti ed oltre i sei denti. Sul prossimo numero del Coltivatore Cuneese, trovete l’elenco dei vincitori. E per quanto riguarda l’8a asta mondiale on

stampa:

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iovedì 12 dicembre 2013, si è svolta a Carrù la 103a edizione della Fiera Nazionale del Bue Grasso, mostra mercato di bovini da macello di razza piemontese. La Fiera, che si tiene fin dall’anno 1910, è sorta per valorizzare il patrimonio zootecnico locale e costituisce un tradizionale avvenimento commerciale e folkloristico. I centoquattro premi sono stati suddivisi in sedici

ATTUALITÁ

FIERA NAZIONALE DEL BUE GRASSO A CARRÙ


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PER UN PRODOTTO … “BUONO 2 VOLTE” L’impegno concreto di Coldiretti per creare una rete di imprese agricole disponibili all’inserimento lavorativo delle persone in difficoltà

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egli ultimi anni Coldiretti, da organizzazione professionale agricola si è affermata come forza sociale capace di rappresentare le imprese e valorizzarne il ruolo come risorsa economica, sociale e ambientale per tutta la società. Il mondo agricolo si è già mostrato molto sensibile a questa svolta ed ha permesso, anche in provincia di Cuneo, la crescita di progetti e servizi di pubblica utilità, “Agricoltura Sociale”, ossia azioni educative e sociali, in cui l’azienda agricola diventa risorsa capace di creare benefici, attraverso la propria attività produttiva e il proprio radicamento sul territorio, nei confronti di soggetti che vivono in situazioni di disagio, soggetti svantaggiati o a rischio di esclusione sociale, come anziani, persone diversamente abili, ragazzi con disagi sociali, etc. Il progetto “BUONO 2 VOLTE”, si rivolge alle aziende agricole disponibili ad offrire a persone in difficoltà e fragilità

occasioni di inserimento lavorativo e socializzante al proprio interno. L’azienda agricola rappresenta una valida alternativa ad altre tipologie di inserimento, quali centri diurni e strutture assistenziali, perché permette di inserisce l’utente in un ciclo produttivo completo e in un contesto, quello rurale, particolarmente favorevole alla socializzazione ed alla valorizzazione delle proprie risorse ,a contatto diretto con l’imprenditore e la sua famiglia. Questi percorsi di inserimento vengono concordati e sono accompagnati dall’intervento degli operatori dei Consorzi Socio Assistenziali presenti nella Provin-

cia di Cuneo, cercando di localizzare gli inserimenti in aziende vicine al luogo di provenienza del beneficiario del progetto, a seconda delle rispettive caratteristiche ed esigenze. “Con “BUONO 2 VOLTE” , afferma Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione e Sociale “cerchiamo di creare una rete di aziende agricole di Coldiretti disponibili a condividere questo progetto di integrazione di soggetti in situazioni di disagio, con la certezza che impegnando queste persone nella produzione di prodotti di qualità, garantiti e certificati dalla rete Coldiretti, questi diventino “BUONO 2 VOLTE”. Chiunque fosse interessato ad avere maggiori informazioni o a dare la propria disponibilità per ospitare inserimenti lavorativi o socializzanti, può contattare: il settore Progetti Sociali di Coldiretti Cuneo ai numeri di telefono: 0171.447337 0171.447244 o fare riferimento agli uffici Zona Coldiretti.


IL MESSAGGIO DELLA GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO

“CREDERE NEL FUTURO E NEI GIOVANI”

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el 2013 ricorrono 60 anni dalla prima Giornata del Ringraziamento della provincia di Cuneo, che fu organizzata al Santuario di Vicoforte Mondovì nel novembre del 1953: un appuntamento caro alla memoria di tanti agricoltori, che negli anni ‘50 aderivano al Movimento Giovanile di Coldiretti e oggi partecipano ancora attivamente alla vita sindacale. Domenica 1° dicembre, la funzione religiosa è stata celebrata presso il Santuario Madre della Divina Provvidenza di Cussanio, a Fossano. La Santa Messa è stata officiata da Monsignor Derio Olivero, Vicario Generale della Diocesi di Fossano, insieme a Monsignor Biagio Mondino, rettore del Santuario. Alla Santa Messa, hanno partecipato gli associati e i dirigenti delle sedi provinciali di Coldiretti Cuneo. “Il lavoro dell’agricoltore è un atto di fede autentica, ha commentato Monsignor Derio

Olivero durante l’omelia. Da bambino, insieme a mio padre, ricordo bene la mano con cui mio padre lanciava alcuni semi al Cielo, prima di iniziare la semina, ho scoperto anni dopo che quel gesto significava offrire il suo lavoro e chiedere la benedizione del Signore. Il tempo dell’attesa, prima della raccolta del frutto, è un momento che scandisce la vita quotidiana del fedele, in un atto di fiducia, così com’è il lavoro in agricoltura: non basta soltanto l’impegno dell’agricoltore, ci vuole anche il contributo importante della terra, per produrre i frutti”. Una preghiera silenziosa ha accompagnato il “Gesto della terra”: davanti all’altare, in un vaso con una piantina di melo, i dirigenti di Zona hanno messo una manciata di terra, per esprimere al termine dell’annata agraria il loro grazie per i raccolti della campagna; così, all’offertorio, alcuni associati, in rappresentanza delle diverse Zone della provincia, hanno portato all’altare i cestini

con i doni della terra. Il presidente provinciale dell’Organizzazione, Marcello Gatto ha evidenziato: “Nonostante le oggettive difficoltà del momento, dobbiamo credere nei giovani, che investono le loro energie e il loro entusiasmo nel settore agricolo e sono molto motivati. I dati evidenziano non solamente l’interesse delle giovani generazioni verso l’agroalimentare in termini di occupazione, ma anche la grande dinamicità delle imprese agricole nelle esportazioni dei nostri prodotti”.

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Un’antica credenza affermava che avessero doti magiche e che avrebbero protetto il loro cavaliere in battaglia qualora avessero avuto sul petto la caratteristica pezzatura a scudo (vedi foto di lato). Furono i Comanche ad operare le prime selezioni del Pinto: scelsero i loro migliori riproduttori e li incrociarono con il Quarter, ottenendo così un cavallo simile ma pezzato. Con l’arrivo dei colonizzatori Inglesi, purtroppo, una parte del patrimonio genetico, così accuratamente selezionato dai Comanche, andò disperso insieme con intere etnie indiane ed alle loro mandrie: lo scudo magico sembrava aver perso la sua forza. Durante tutto il 1800 e fino

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alla metà del 1900, questi cavalli furono chiamati con nomi diversi: Pinto, Paint, Skewbald, Piebald. Il Pinto continuò ad essere allevato senza controllo fino al 1930, quando come i suoi “parenti” Quarter Horse, fu incrociato con i Purosangue Inglesi arrivati a seguito dei colonizzatori anglosassoni, e rischiarono di perdere per sempre le loro caratteristiche “pezzature”, che li rendevano così speciali. Fu solo nel 1950, un piccolo gruppo d’allevatori si dedicò alla conservazione del cavallo pezzato, e fondò la “Pinto Horse Association”. REBECCA LA PRIMA ALLEVATRICE Nel 1962 fu costituita l’American Paint Stock Association. Fondatrice di quest’associazione fu la signora Rebecca Tyler Lockhart, insieme a tre uomini che vivevano vicino Gainsville, E.J. Hudspeth, Truman Moody e Charlie Moore. Sebbene i primi allevatori apprezzassero i colori di questi cavalli, la selezione fu rivolta soprattutto alla ricerca del perfetto “cavallo da ranch”, robusto, coraggioso e dotato del famoso Cow-Sense, indispensabile a la-

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I CAVALLI DALLO SCUDO MAGICO Nel 1519, l’esploratore spagnolo Cortes Fermando, sbarcò nel continente Nord Americano, cercando, come molti in quel periodo, fama e fortuna. Con la sua truppa di conquistatores, portò con se dei cavalli, per potersi muovere attraverso le terre di quest’enorme Continente sconosciuto. Secondo lo storico spagnolo Diaz del Castello, uno dei membri di quell’equipaggio, uno di quei primi 16 cavalli “esploratori”, aveva grandi pezzature bianche sul ventre. Questo cavallo macchiato, fu incrociato con i piccoli ma robusti Mustang allevati dal pellerossa: i Comanche, forse i più fieri cavalieri delle pianure, furono subito impressionati da questi forti e vivaci cavalli colorati, e ne allevarono molti nelle loro grandi mandrie. La prova di questo “amore”, si riscontra nei disegni di cavalli colorati trovati sulle toghe di bufalo dipinte dai Comanche. Erano degli allevatori privi d’ogni esperienza scientifica e genetica (naturalmente!) ma possiamo considerarli i primi selezionatori di questa razza e raggiunsero un elevato standard qualitativo dei soggetti allevati.


vorare con il bestiame. I fondatori storici dell’American Paint Stock Association, decisero di organizzare uno show. Contattarono quindi chiunque conoscessero nel nord Texas e ad Oklaoma e chiesero loro di portare tutti i loro Paint alla gara organizzata al Junior Robertson’s, località vicino Waurika. Il gruppo decise poi di avvicinare gli organizzatori del Southwestern Exposition e Stock Show a Forth Worth (patria nel “non colorato” Quarter Horse) e fecero approvare una classe “Open Color”, che permise agli allevatori di mostrare i pregi di questi cavalli. Alcune settimane dopo lo show, il signor Lockart e 17 persone si radunarono al Curtwood Motel in Gainesville, e decisero quali dovettero essere i punti fondamentali per la costituzione del primo Registro di Razza. L’11 agosto del 1962, la signora Rebecca Lockhart al tavolo della sua cucina, registrò il primo certificato di American Paint Horse, uno stallone nero/bianco, tobiano, di nome Bandits Pinto di proprietà del Flying M. Ranch di Mc. Kinney nel Texas. Fù sempre Rebecca a

pubblicare la prima news-letter su questa razza, e a trattare tutta la corrispondenza dell’associazione. Alla fine del 1962 risultavano iscritti ben 150 soci e registrati 250 cavalli. Nel 1963 la sede dell’Associazione si trasferì ad Amarillo, nel Texas, dove tenne il suo primo show ufficiale all’Aufils Sports Arena di Lubook. L’anno dopo la sede fu spostata a Forth Worth, dove si trova tutt’oggi. L’associazione arrivò a contare ben 1005 soci, con 1269 cavalli regolarmente registrati. Visto il successo che questi cavalli stavano riscuotendo, ci furono vari tentativi di dar vita ad associazioni parallele a quella di Rebecca: l’American Paint Quarter Horse Association fu tra uno di questi tentativi, falliti in breve tempo per mancanza d’iscrizioni. Nel 1965, infatti, si tenne un’assemblea generale di tutti gli allevatori, e fu fondata l’American Paint Horse Association, con 1300 membri e 3800 cavalli iscritti. Negli USA i Pinto sono suddi-

visi in tre distinti registri: 1. L’American Paint Horse Registry per cavalli tipo Stock Horse, di discendenza Quarter Horse o Purosangue. 2. Il Pinto Registry per cavalli tipo Stock Horse, Hunter e sella. 3. La Moroccan Spotted Horse Cooperative Association con cavalli di discendenza Araba, Americano da Sella, Purosangue, Morgan, Tennessee Walking Horse e Hackney. Solo la prima però iscrive i cavalli di razza Paint Horse, le altre due registrano ogni cavallo che abbia “pezzature” più o meno estese, sia esso discendente da un P.S.I. che da qualsiasi altra razza Caratteri morfologici: Tipo: meso-dolicomorfo. Mantello: sempre pezzato: caratteristica sono le macchie: l’”overo” e il “tobiano”. Il primo presenta grandi macchie bianche su tutto il corpo a fondo scuro; il secondo macchie di altri colori su fondo chiaro. Altezza al garrese: 150 - 165 cm. Peso: circa 500 kg. Carattere intelligente, docile, affidabile.

PPPPPPP NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI

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Venerdì 20 dicembre serata proiezione fotografie: “A.C.S.T.E. & FRIENDS 2013” saranno proiettate tutte le più belle fotografie dei raduni e delle passeggiate del 2013!!!! Non mancate SERATA LIBERA A TUTTI !!!! Al termine per gli auguri di Natale…… panettone e spumante!!!

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NELLE FESTE DI NATALE PROTAGONISTA LA FRUTTA LOCALE DI STAGIONE

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l Natale e la fine dell’anno sono alle porte e con essi la scelta del menu per il cenone. Spesso per stupire i nostri invitati scegliamo prodotti esotici e fuori stagione, ma la nostra tavola natalizia potrebbe diventare unica se ritornassimo a valorizzare i prodotti che il nostro territorio e la stagione ci offrono, riscoprendo ricette tipiche della tradizione o creandone di nuove. Perché più dei regali, quello che la magia del Natale evoca in noi è il trionfo di colori, sapori e profumi che lo accompagnano. Preferire mele, pere e kiwi locali è un gesto d’amore non solo verso la nostra salute e le nostre finanze, ma anche verso l’ambiente e verso i produttori che si impegnano, col loro lavoro, a portare sulla nostra ta-

prima

vola prodotti di qualità. Come sottolinea Giovanni Quaglia, presidente di O.N.A.Frut.: “Preferendo stagionalità e territorialità, beneficiamo al massimo delle potenzialità nutritive che la frutta ci offre, concorrendo inoltre alla realizzazione degli obiettivi di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale, argomenti sempre più al centro dell’attenzione del legislatore comunitario”. La frutta di stagione è più salutare, perché ha un contenuto nutritivo più alto rispetto alla frutta colta troppo acerba, non è un caso il famoso proverbio “una mela al giorno toglie il medico di torno”: scegliere prodotti locali su base stagionale assicura infatti al nostro organismo i benefici

di una dieta variata in modo naturale, garantendo un buon apporto di sali minerali, fibra, acqua, vitamine e altre biomolecole, che concorrono a mantenerci in buona salute, favorendo l’idratazione del corpo, regolando la funzionalità intestinale e rinforzando le difese antiossidanti che neutralizzano i radicali liberi, molecole che se prodotte in maniera eccessiva dal nostro organismo possono causare patologie anche gravi. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i “Maestri Assaggiatori” di O.N.A.Frut., a conclusione dell’anno di attività, augurano a tutti un 2014 ricco di ottimi frutti.

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A

d Arezzo fiere, si è svolto Agrietour, il Salone Nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura multifunzionale per fare il punto sul settore che con oltre un miliardo di euro, come fatturato medio annuo, è uno dei pochi a non aver sentito la crisi degli ultimi anni Una delegazione dell’Associazione Terranostra, Agriturismi di Campagna Amica Cuneo ha partecipato ai workshop e ha incontrato buyers internazionali e nazionali presentando il nostro territorio e la novità di quest’anno: il Confidenziale, un catalogo predisposto in collaborazione con l’agenzia “In terre di”, con le offerte di vacanza e soggiorno per i gruppi e le famiglie nella nostra provincia a prezzi interessanti. Durante la manifestazione

sono stati presentati alcuni modelli di successo negli agriturismi italiani. Tra questi, uno dei protagonisti è stato l’Agrifoglio di Limone Piemonte, che oltre ad offrire una buona cucina a base di piatti tipici stagionali, semplici e genuini, presta attenzione all’ambiente ed è all’avanguardia con la tecnologia. Azienda agricola tipica di montagna, si occupa dell’allevamento di vacche di razza pezzata rossa italiana e di razza piemontese, è dotata di un impianto di riscaldamento a legna, uno dei modi di riscaldarsi più naturale e sostenibile. Dal punto di vista tecnologico, grazie ad un totem multimediale touch screen, offre la possibilità alla clientela di collegarsi ad internet - il wi-fi è libero - per consultare notizie del

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luogo, passeggiate, escursioni offerte dal territorio. Dal punto di vista paesaggistico, l’Agrifoglio ha particolare cura del ripristino e della conservazione dei sentieri e dei pascoli circostanti: tra le attività ricreative, sia nel periodo estivo sia in quello invernale, vi sono le passeggiate nei boschi, attraversando i 25 ettari dell’azienda, passeggiate che in questo periodo si trasformano in imperdibili ciaspolate al chiaro di luna.

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L’agriturismo l’Agrifoglio di Limone Piemonte


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L

a riforma delle pensioni (Legge 214/2011) ha previsto che, alla pensione anticipata (sostitutiva della vecchia pensione di anzianità), se liquidata prima del compimento di 62 anni di età, vada applicato un sistema di riduzio-

PENSIONE ANTICIPATA Anzianità contributiva Anno

Uomini

Donne

2012

42 anni e 1 mese

41 anni e 1 mese

2013

42 anni e 5 mesi

41 anni e 5 mesi

2014

42 anni e 6 mesi

41 anni e 6 mesi

2015

42 anni e 6 mesi

41 anni e 6 mesi

2016

42 anni e 10 mesi

41 anni e 10 mesi

2017

42 anni 10 mesi

41 anni e 10 mesi

ne percentuale del trattamento pensionistico spettante, la c.d. “penalizzazione”. Tale regola generale non trova applicazione per i soggetti che maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31/12/2017 (tabella sottostante), qualora la predetta anzianità “derivi esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per l’assolvimento degli obblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagni ordinaria”. L’art. 4-bis della legge 125/2013 ha aggiunto altre due tipologie di situazioni che non comportano l’applicazione della penalizzazione:

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- i periodi di anzianità contributiva relativi alla fruizione di congedi parentali di maternità e paternità (le tipologie di astension verranno specificate da apposita circolare INPS); - i periodi di anzianità contributiva relativi alla fruizione dei permessi derivanti da donazione di sangue ed emocomponenti. Si ricorda inoltre che anche la contribuzione da riscatto di contribuiti omessi da coltivatore diretto, artigiano, commerciante, lavoro dipendente ecc. (ex art.13 legge n. 1338/1962) è considerata utile per evitare la penalizzazione. Il Patronato Epaca della Coldiretti è a disposizione per la consulenza in meritoa tali penalizzazioni.

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L’INPS ha reso noto che i soggetti in possesso di un verbale di invalidità civile (sordità civile, cecità, handicap ai sensi della legge n. 104/1992), che riporti una data di “scadenza per revisione” ma “NON TITOLARI DI PRESTAZIONE ECONOMICA”, devono provvedere, con congruo anticipo, a presentare all’INPS domanda di revisione. Gli interessati sono coloro che hanno ricevuto un verbale sanitario con revisione e si trovano in una delle situazioni riportate di seguito: • la percentuale di invalidità civile riconosciuta è inferiore al 74%; • la percentuale di invalidità riconosciuta è almeno pari al 74% ma, in assenza dei previsti requisiti socioeconomici, la

prestazione economica non è stata liquidata; • risultano fruire dei benefici previsti dall’art. 3, commi 1 e 3 della legge 104/1992, direttamente e/o tramite i propri familiari (tre giorni mensili di permesso retribuiti ecc.). In assenza della domanda di revisione da parte dell’interessato i benefici di ogni natura che discendono dal verbale sanitario “decadono” a partire dalla data di scadenza della revisione. Si ricorda che per la domanda di revisione non è necessario inviare preventivamente il certificato medico. Al fine di evitare la decadenza dal beneficio, si invitano i soci che devono presentare tali richieste ad effettuarle, almeno

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INVALIDITÀ CIVILE: VISITE DI REVISIONE PER I NON TITOLARI DI PRESTAZIONE ECONOMICA due mesi prima della scadenza, tramite gli uffici del Patronato EPACA di Coldiretti.

INVIO TELEMATICO DELLE DENUNCE DI INFORTUNIO

L ’INAIL, con apposita determina, ha approvato il programma di progressiva telematizzazione delle istanze e delle dichiarazioni da parte delle imprese che ha previsto, dal 1° luglio 2013, l’adozione delle modalità telematiche PEC (posta elettronica certificata) per l’invio all’Inail delle denunce di infortunio e di malattia professionale anche per le imprese agricole e i coltivatori diretti. Come risaputo, per i coltivatori diretti ed i datori di lavoro agricoli è obbligatorio denunciare gli infortuni all’INAIL ed alle autorità di pubblica sicurezza (Questura o Sindaco) entro 2 giorni dall’infortunio. La corretta denuncia di infortunio, presentata nei termini di legge, attiva l’ITER di indennizzo della indennità temporanea ed, eventualmente, l’indennizzo dei postumi che derivino dallo stesso. Si ricorda che il certificato medico rilasciato dal Pronto soccorso o dal Medico curante, deve essere seguito dalla denuncia di infortunio, tutti i soci possono usufruire degli uffici di COLDIRETTI/EPACA per l’inoltro telematico di tali istanze all’INAIL.

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SCADENZE AZIENDALI 27 DICEMBRE ACQUISTI - CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di novembre. ACCONTO IVA Entro tale data deve essere effettuato il versamento dell’acconto IVA stabilito nella misura del 88 per cento. Si assume come riferimento l’ imposta relativa al mese di dicembre 2012 per i contribuenti mensili e l’ultimo trimestre 2012 (dichiarazione annuale) per i contribuenti trimestrali. Inoltre si potrà in alternativa adottare il metodo previsionale o il metodo analitico. 31 DICEMBRE IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza il pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI Entro tale termine deve essere effettuato l’invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti che nel mese di novembre abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list di importo superiore a 500 euro. 1 GENNAIO 2014 I produttori agricoli che nel corso dell’anno 2013 hanno superato il volume

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ATTUALITÁ SCADENZE AZIENDALI

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d’affari di euro 7.000 devono da oggi iniziare la fatturazione diretta delle vendite. Per la tenuta della contabilità IVA gli associati possono avvalersi dell’apposito servizio di Impresa Verde Cuneo srl, società di servizi della Coldiretti di Cuneo 15 GENNAIO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di dicembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna cioè dicembre. 16 GENNAIO VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di dicembre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI DICEMBRE Annotazione di liquidazione per il mese di dicembre e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2012 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000,00 se prestazione di servizio o di 700.000,00 euro per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93. IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento, ricevuta dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di dicembre 2013. .Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera C) del D.P.R. 633/72.

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Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre. Ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi. Per non essere triste, cerca qualcuno che faccia sorridere il tuo cuore, perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare splendente una giornata buia.. Ama, sogna, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di poter essere felice! Anna&Anna ti augura in quest’anno nuovo, di trovare la persona con cui sorridere tutta la vita, e per questo, se vuoi, può darti una mano! Almeno ci proveremo insieme!

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Per garantire affidabilità e durata le catene devono sempre essere montate e regolate nella corretta tensione. I c o m p o n e n t i c h e p e r m e t t o n o i l m o n t a g g i o c o r re t t o d e l l a c a t e n a s o n o : Grillo

montato sulla catena laterale interna, permette la regolazione della lunghezza e la corretta disposizione della catena sul battistrada.

Leva di tensione

utilizzata per la chiusura della catena sul lato esterno. Con questa leva è possibile regolare il livello di tensione della catena sulla ruota.

Agendo su grillo e leva di tensione, le catene professionali non devono essere troppo in tensione, poichè potrebbero essere sottoposte a condizioni particolari che: DANNEGGEREBBERO lo pneumatico e ne DIMINUIREBBERO L’EFFICACIA causando L’USURA irregolare e la successiva ROTTURA DELLA CATENA. La catena montata in tensione deve rimanere morbida sulla ruota.

La catena rende al massimo se, montata ed in tensione, rimane morbida sullo pneumatico, cioè tende a cadere sul terreno, anticipando il movimento della ruota.


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