Coltivatore Cuneese n.6 - 2014

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n. 6 - ANNO 68 - 1 - 15 aprile 2014

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n. 6 - ANNO 68 - 1 - 15 aprile 2014

PIU’ FRUTTA NEI SUCCHI: PER COLDIRETTI UN’OPPORTUNITA’ ECONOMICA

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola Stampa Arti Grafiche Cuneo

COLDIRETTI A VINITALY 2014 Coldiretti Piemonte partecipa al Vinitaly 2014 con una ventina di aziende del Cuneese, riunite nell’Associazione Piccole Vigne, una decina di imprese vitivinicole dell’Astigiano, organizzate dall’associazione Gruppi Coltivatori Sviluppo, e cinque aziende vitivinicole della provincia di Alessandria. Sono tutte accompagnate dai tecnici dell’Ufficio vitivinicolo provinciale di riferimento, che segue le imprese associate sotto l’aspetto tecnico e burocratico. I presupposti per un’edizione del Vinitaly 2014 con buone prospettive, dovrebbero esserci. Gli organizzatori hanno annunciato un impegno particolare nell’attrarre i visitatori stranieri, su cui ormai fa leva il comparto per non perdere quote di mercato. Verona Fiere ha comunicato di aver investito un milione di euro per promuovere Vinitaly all’estero e per l’incoming di buyer a Verona durante la manifestazione, in particolare dai Paesi indicati dagli espositori nell’indagine realizzata dopo Vinitaly 2013: Giappone, Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina sono stati i mercati più richiesti. Sono previste anche delegazioni provenienti da Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, India, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia. Espressamente dedicato agli incontri d’affari c’è anche il nuovo spazio denominato International Buyers’ Lounge.

Sommario

La lobby dell’industria agroalimentare colpevole della mancata ripresa dell’economia europea......................... 4-5 Bando 2014: Prestiti di conduzione per cooperative agricole ................................................................................ 6 Le esperienze di agricoltura sociale cuneesi ad Alessandria....................................................................................... 6

Fondazione CRC: approvato il bilancio 2013..................... 20-21

Beata Teresa Bracco: 90° anniversario della nascita.............. 21 Se hai “Carta Vantaggi” risparmi anche al CAP Nord Ovest.............................................................................. 22 Ue: sull’ortofrutta in Italia è necessaria più aggregazione ............................................................... 23

Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Roberto Bianco, Marco Benzo, Elena Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcella Cavallo, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Andrea Fruttero, Cesare Gallesio, Roberto Giobergia, Rosangela, Giordana, Rosanna Giraudo, Roberto Marchisio, Luca Nari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Sabina Perotti, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Simonetta Re, Elisa Rebuffo, Davide Roà, Riccardo Saviolo, Daniela Valsania, Graziano Vittone

Il presidente Moncalvo ha incontrato Tajani............................... 10

Prezzi dei vini: riprende la pubblicazione a cura della CCIAA di Cuneo...................................................................... 29

Il mais cuneese supera l’esame ogm e micotossine............... 10

Vino in Cina: superato con Coldiretti l’anti dumping........... 30

Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it

Il concerto “Dalla terra al cielo”.............................................................. 11 Marchio Ospitalità a due agriturismi Terranostra - Campagna Amica ............................................................11

Piccole vigne a Prowein 2014.................................................................. 30

Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it

Il Corsivo del Coltivatore ....................................................................... 12

Aggiornamento tecnico sugli impianti antigrandine a cura del Creso e dell’Agenzia 4 A............................................ 32-42

Storie di vita........................................................................................................ 13

Scadenze Aziendali.........................................................................................43

La posta del Coltivatore................................................................................. 14

Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

Riflessioni sulla Santa Pasqua.................................................................. 15

Certificati di esenzione ticket per reddito: proroga automatica fino al 31 marzo 2015 ................................ 44

Ue.Coop nuovo membro Organizzazione Mondiale Agricoltori ........................................................................................... 7 La Cina apre a carni e salumi........................................................................ 7 Cinghiali: 5000 abbattimenti sono troppo pochi!................ 8-9 Danni fauna selvatica e compensazioni 2013 saranno erogati oltre 1 milione e 800 mila euro............................................... 8 Prorogato il termine per stipulare le polizze agevolate sulle colture autunno-primaverili............................................................. 9

Misura 121 - Bando per contributi in “de minimis”..... 16-17 Indennità compensativa 2014: riaperti i termini .................... 18 Frisone a Saluzzo................................................................................................. 18 Acqua pubblica: approvate le modifiche al regolamento regionale............................................................................. 19

Sportello (in) Salute: i nuovi servizi socio sanitari agli associati......................................................................... 24 “Celiachia & Ristorazione”: per premiare il gusto..................... 25 Avicoltura biologica: presto le nuove norme ............................. 26 Limitazioni agli erbicidi con terbutilazina...................................... 27 Recensioni................................................................................................................. 28

Meno burocrazia per l’esportazione dei vini................................ 31

Pensione di vecchiaia: deroghe sui requisiti contributivi ....................................................................................... 45 Modello unificato cud 2014 per i pensionati.............................. 45 Programma delle manifestazioni 2014 ACSTE................ 46-47 Il Mercatino del Coltivatore.................................................48-50

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LA LOBBY DELL’INDUSTRIA AGROALIMENTARE COLPEVOLE DELLA MANCATA RIPRESA DELL’ECONOMIA EUROPEA

“R

imaniamo interdetti per la decisione della Commissione Politiche dell’Ue della Camera di bocciare l’emendamento alla Legge europea 2013 finalizzato ad innalzare la percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche dall’attuale

12% al 20%. Avevamo salutato con soddisfazione la volontà del Partito democratico, il primo partito italiano, di opporsi all’allora Governo Letta e di approvare, in Commissione Agricoltura, una misura che era nell’interesse dei consumatori e dei produttori italiani, ma dobbiamo prendere atto che le più bieche lobby industriali sono riuscite ad avere il sopravvento sulla logica della salute e della qualità”. È quanto denuncia il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’evidenziare che la decisione del Parlamento “getta nella più assoluta prostrazione i produttori di frutta e danneggia i consumatori italiani, in particolare i bambini che avrebbero diritto ad alimenti di qualità superiore”. La Coldiretti, tanto per esemplificare, ricorda che, con l’aumento al 20 per cento del contenuto minimo di frutta nelle bevande analcoliche prodotte e commercializzate in Italia, duecento milioni di chili di arance all’anno in più sarebbero “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate. “L’Italia con il primato europeo

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DALL’ISTAT L’AMARA CONFERMA: I PREZZI DELLE MATERIE PRIME AGRICOLE SONO IN CADUTA LIBERA. COLPA DELLA CRISI, DEL CALO DEI CONSUMI INTERNI, DEL VALORE DELL’EURO SUL DOLLARO, MA ANCHE DELLA DISORGANIZZAZIONE ECONOMICA DELLE FILIERE nella qualità e sanità degli alimenti – afferma Moncalvo - ha il dovere di essere all’avanguardia nella battaglia per cambiare norme che sono difese in Europa solo dalle grandi lobby industriali”. Innalzare la percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche dall’attuale 12% al 20% avrebbe concorso a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e

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LA LOBBY DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE VUOLE FARE I SUCCHI DI FRUTTA SENZA LA FRUTTA! IL PRESIDENTE MONCALVO: ”TOCCA ALLA POLITICA DARE RISPOSTE AI PRODUTTORI ED AI CONSUMATORI. DAREMO BATTAGLIA IN COMMISSIONE” politica compia scelte chiare e concrete nella direzione auspicata da Coldiretti. Purtroppo dall’analisi dell’Istat, i prezzi dei prodotti agricoli alla produzione sono diminuiti del 5,6 per cento con cali di oltre il 13% sia le quotazioni dei cereali che della frutta, ma ribassi a due cifre si registrano anche per oli di oliva (-10,6%) e vini (-18,8%). Lo rilevano i dati Istat

sulla fiducia delle imprese sulla base delle rilevazioni a febbraio. A diminuire in misura sensibile sono anche i prezzi delle coltivazioni industriali (-5,7%) e degli ortaggi (-8,5%) anche per effetto dell’andamento climatico, ma a calare sono anche le quotazioni del bestiame vivo e delle uova che hanno subito una contrazione del 2,2%. Aumentano i prodotti lattiero-caseari del 5,9% seppure con andamenti fortemente differenziati in funzione delle produzioni. A pesare sull’andamento delle quotazioni sono state le anomalie climatiche stagionali, ma anche il calo dei consumi interni e le difficoltà crescenti nelle esportazioni dovute anche al rafforzamento dell’euro sul dollaro mentre dal punto di vista strutturale continuano a pesare le strozzature di filiera e la concorrenza sleale dei prodotti importati dall’estero e spacciati come Made in Italy per la mancanza di informazioni trasparenti sulla reale origine dei prodotti.

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avrebbe dato un colpo a quella intollerabile catena dello sfruttamento che al Sud colpisce gli agricoltori ed i trasformatori mentre le uniche ad aver vinto sono state le multinazionali dell’aranciata. Ora, questa battaglia di verità e di trasparenza – conclude Moncalvo – si sposta nelle aule parlamentari. La Coldiretti garantisce il suo impegno ai produttori e ai consumatori italiani per rimuovere un atto di autentica ingiustizia”. La dura posizione assunta dal presidente Moncalvo è avvenuta in contemporanea con la divulgazione dei dati Istat sui prezzi dei prodotti agricoli. E’ fuori dubbio che se dovesse aumentare l’utilizzo della frutta e delle altre materie prime agricole da parte dell’industria di trasformazione si avrebbero benefici sui prezzi dei prodotti agricoli in quanto verrebbe diminuita l’offerta in termini quantitativi di materia prima. Siccome all’industria questo ragionamento non piace per ovvi interessi economici e non solo, occorre che la

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BANDO 2014: PRESTITI DI CONDUZIONE PER COOPERATIVE AGRICOLE

L

a determinazione dirigenziale n. 184 del 17/03/2014 ha approvato il bando e le istruzioni operative per la concessione di contributi negli interessi sui prestiti di conduzione, di cui la L.R. n. 63/78 art. 50, per le Cooperative agricole e le altre forme associate, composte da almeno cinque imprenditori agricoli. Le domande sono aperte fino

al 31/12/2014 salvo esaurimento delle risorse (700.000 Euro). I termini di finanziamento rimangono invariati rispetto al passato: • Agevolazione dell’1% sugli interessi per imprese ubicate in pianura o collina; • Agevolazione dell’1,5% sugli interessi per imprese ubicate in zona montana.

Nel caso il prestito sia garantito per almeno il 50% da un Confidi, il contributo viene aumentato di 0,30 punti percentuali. L’aiuto è concedibile a chi abbia beneficiato di prestiti di conduzione nell’arco del triennio 2011-2013. La segreteria provinciale di Ue.Coop (Vittorio Mara-

botto 0171/447365 e Davide Roà 0171/447232) è a disposizione delle cooperative aderenti per qualunque necessità a riguardo. A breve inoltre saranno stanziati 450mila € per il finanziamento dei prestiti di conduzione contratti da imprenditori singoli e da altre forme associate composte da meno di 5 imprenditori agricoli.

LE ESPERIENZE DI AGRICOLTURA SOCIALE CUNEESI AD ALESSANDRIA

U

e.Coop e la cooperativa sociale Linfa Solidale di Cuneo hanno partecipato ad un convegno organizzato da Coldiretti Alessandria e Donne Impresa, il 25 marzo, dal titolo “Agricoltura Sociale: per guardare al di là dell’apparenza”. Marcello Cavallo, Capo Area Organizzazione e Sociale di Coldiretti Cuneo, Vittorio Marabotto responsabile Ue.Coop Piemonte, Sara Beccaria, Agritata di Montelupo Albese e Paola Rinaudo, operatrice dei servizi domiciliari del progetto “A casa”, hanno presentato le esperienze di agricoltura sociale della provincia di Cuneo, realizzate dalla Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo insieme alla cooperativa sociale Linfa Solidale, aderente a Ue.Coop. Al convegno era presente Raffaella Vitale, direttore Politiche Sociali per la Regione Piemonte, che ha segnalato l’importanza di questi progetti per il presidio territoriale delle zone rurali e marginali della nostra regione. REALIZZAZIONE DI MANUFATTI PREFABBRICATI ‐ Cabine elettriche prefabbricate in cemento

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L

’adesione di UE.COOP all’Organizzazione mondiale degli agricoltori è stata formalizzata dal Consiglio di Amministrazione dell’OMA, riunito a Buenos Aires per l’Assemblea Nazionale con più di 100 delegazioni da oltre 80 Paesi da tutti i continenti. L’Organizzazione mondiale degli agricoltori è una organizzazione internazionale non governativa che mira a riunire tutti i produttori nazionali e le organizzazioni cooperative agricole ed è uno dei 5 membri del COPAC, l’organismo mondiale di concertazione

delle politiche cooperative nel quale siedono anche FAO, UNDESA, ILO e AIC. “Visti e considerati gli obiettivi dell’OMA, abbiamo presentato domanda di adesione, in rappresentanza delle cooperative associate ad UE.COOP – ha sottolineato il Presidente Losapio”. “L’attenzione dell’OMA rivolta a Ue.Coop è segno della forte presenza e rappresentanza della nostra Organizzazione anche nel settore agricolo – ha ribadito Losapio – e, assieme all’OMA, lavoreremo per fare in modo che le

ATTUALITÁ

UE.COOP NUOVO MEMBRO ORGANIZZAZIONE MONDIALE AGRICOLTORI

Moncalvo Presidente di Coldiretti e Losapio Presidente di UECOOP

cooperative e i produttori possano realizzare percorsi comuni non perseguibili singolarmente

volti alla valorizzazione delle loro produzioni e tipicità e all’offerta di servizi”.

La Cina apre a carni e salumi Il via libera da parte della Cina all’importazione di cotechini e mortadella Made in Italy sostiene un trend che nel 2013 ha visto gli acquisti di prodotti agroalimentari italiani nel gigante asiatico aumentare del 13 per cento in valore rispetto all’anno precedente, salendo a quota 342 milioni di euro. Sino ad oggi le esportazioni di salumi e di preparazioni di carne hanno rappresentato una componente minimale rispetto al volume complessivo del cibo tricolore e il via libera a mortadelle e cotechini contribuirà ad aumentare ulteriormente le vendite in Cina, dove il prodotto del belpaese più amato è oggi il vino, davanti all’olio d’oliva. Il via libera contribuirà anche a porre un freno al fenomeno dell’italian sounding e all’affermazione di finti prodotti made in Italy, favorita proprio dall’embargo su quelli veri. Affinché l’apertura del mercato asiatico porti degli effettivi vantaggi all’economia nazionale occorre anche che la filiera suinicola nazionale sia messa in trasparenza, evitando di spacciare per made in Italy salumi fatti con maiali tedeschi o olandesi. Una situazione favorita dall’inerzia dell’Unione Europea che, nonostante gli allarmi sanitari, non intende estendere con un regolamento l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne di maiale impiegata nei salumi, al pari di quanto è stato fatto con quella bovina dopo l’emergenza della mucca pazza.

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8 ATTUALITÁ

RIUNITO IN PREFETTURA IL TAVOLO TECNICO COORDINATO DAL COMANDANTE DELLA FORESTALE

CINGHIALI: 5000 ABBATTIMENTI SONO TROPPO POCHI!

Enzo Pagliano

Corpo Forestale dello Stato, regionale e provinciale. Il Prefetto Giovanni Russo ha voluto convocare il tavolo con i vertici della sicurezza e sentire la situazione sia dalla rappresentanza agricola che dai sindaci.

Danni fauna selvatica e compensazioni 2013 saranno erogati oltre 1 milione e 800 mila € Mediante determina dirigenziale, entro metà aprile, tramite Arpea, la Regione provvederà all’erogazione agli Ambiti Territoriali di Caccia e ai Comprensori Alpini, delle somme che rappresentano circa il 50% delle risorse messe a bilancio quest’anno per fronteggiare i danni causati alle aziende agricole dalla fauna selvatica, in particolar modo dalle specie non cacciabili. Nello specifico, quasi un milione di euro è la cifra che corrisponde all’anticipo 2013 sui danni provocati dalla fauna selvatica, mentre 870 mila euro è la somma che riguarda le compensazioni sulle specie non cacciabili. Non appena vi saranno nuove assegnazioni nelle prossime settimane, si provvederà rall’erogazione dei fini istituzionali, anche in questo caso mediante Arpea, per una cifra superiore al milione di euro.

È emerso che la stagione venatoria ha visto abbattere circa 4.500 cinghiali, oltre 400 sono stati abbattuti fuori dal periodo di caccia ed un centinaio sono stati catturati dalle gabbie assegnate agli agricoltori ed autorizzate dalla Provincia. La considerazione unanime che ne è emersa sta nel fatto che il contenimento del cinghiale, al momento non conosce altre vie, se non quella della collaborazione con il mondo venatorio, il quale, a seconda delle zone, si muove a corrente alternata. Vi sono Atc e Ca dove effettivamente le battute danno risultati concreti, altri dove le catture lasciano a desiderare. Se a questo poi aggiungiamo il sabotaggio di alcune gabbie, è

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P

resso la Prefettura di Cuneo, si è riunito il tavolo tecnico per il contenimento della selvaggina e del cinghiale in particolar modo. Presente il coordinatore ing. Paolo Salsotto, comandante del


evidente che non ci si può fidare ciecamente del mondo venatorio. Relativamente alle ordinanze con le quali i sindaci chiedono le battute di caccia a tutela non solo dei raccolti ma anche dell’incolumità delle persone e dei turisti, va detto che un primo concreto risultato è già stato ottenuto: laddove i sindaci hanno emesso l’ordinanza, i cinghiali sono spariti. Vero segno, questo, che si cerca di spingere i cinghiali prima delle battute stesse verso le zone dove la battuta non arriva. Di qui, l’esigenza che i sindaci

si muovano a zone contigue per evitare che qualche comune si trasformi in riserva per i cinghiali. Ma la riunione voleva essere un ulteriore momento di sensibilizzazione per le Forze dell’Ordine anche per tutelare meglio i cittadini, automobilisti in particolar modo. “L’aver reintrodotto la segnalazione tramite gli Uffici Coldiretti degli incidenti alla Provincia rappresenta un modo per monitorare un fenomeno - dice Enzo Pagliano, direttore Coldiretti Cuneo - che, altrimenti, rischia di passare,

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almeno per le Istituzioni, nel dimenticatoio”. È fuori dubbio che il problema non è risolto. Coldiretti non demorde e continuerà la battaglia nell’interesse delle proprie imprese associate e della gente.

Non hanno senso gli atti di bracconaggio delle gabbie per la cattura dei cinghiali. Quanto avvenuto rappresenta l’ignoranza di coloro che ai tavoli ufficiali predicano bene e in pratica agiscono esattamente all’opposto.

Prorogato il termine per stipulare le polizze agevolate sulle colture autunno-primaverili

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha prorogato al 30 aprile il termine inizialmente fissato al 31 marzo 2014 dal piano assicurativo 2014 per la stipula delle polizze assicurative agevolate sulle colture autunno-primaverili. “Grazie alla richiesta di proroga avanzata dai Condifesa – evidenziano Lorenzo Bergese, presidente, e Roberto Bernardi, direttore di Condifesa Cuneo - sarà consentito un adeguato rodaggio delle nuove regole che si dovranno adottare, in vista dell’imminente passaggio degli interventi di sostegno economico al settore nel nuovo programma di gestione dei rischi finanziato dai fondi Pac/Feasr per il periodo 2015/2020”.

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE DENTALE Cosa si intende per prevenzione? In medicina prevenzione significa assumere determinati comportamenti che possano ridurre la frequenza di un determinato problema di salute. La prevenzione deve essere messa in pratica in tre modi: attuando alcune procedure mirate a ridurre il rischio di ammalarsi, evitando i comportamenti che espongono maggiormente ad una malattia e sottoponendosi con regolarità ad esami o visite di controllo che possano individuare una malattia nelle sue fasi iniziali. Anche per quanto riguarda la salute orale è importante la prevenzione? Spesso sentiamo giustamente porre l’accento sulla prevenzione nei confronti di gravi malattie quali il cancro o le patologie cardiovascolari. Certamente la gravità e la diffusione di queste patologie ne rendono necessaria un’attenta e mirata opera di prevenzione. È invece sicuramente di minor entità l’attenzione riservata alle patologie della bocca, forse perché ritenute meno gravi o forse perchè date addirittura per scontate. Se si pensa però alla diffusione che hanno le più frequenti patologie orali, come la carie dentale, la parodontite o le malocclusioni, ci si rende conto di quanto importante possa essere la loro prevenzione. Quali sono le malattie della bocca che si possono prevenire? Bisogna innanzi tutto dividere le malattie della bocca in tre grandi classi: le patologie dei denti, le patologie delle mucose orali e le patologie dell’articolazione temporo-mandibolare. I problemi dentali che si possono prevenire od intercettare e risolvere precocemente sono la carie, la malattia parodontale e le malocclusioni. Per quanto riguarda le mucose, invece, la malattia più importante da prevenire e sicuramente il cancro orale. Come si possono prevenire le malattie dei denti? La carie e la malattia parodontale sono due malattie causate dai batteri normal-

w w w. s t u d i o s a l z a n o t i r o n e . i t

mente presenti nella nostra bocca: la prima distrugge il tessuto dentale, mentre la seconda danneggia i tessuti di supporto del dente, fino a causarne la mobilità e la perdita. I batteri che determinano l’insorgenza di queste malattie appartengono alla normale flora batterica orale dell’uomo, ma quando il loro numero aumenta per una scarsa igiene e per un’alimentazione scorretta, questi diventano dannosi. Il miglior modo per prevenire le malattie dei denti è quindi quello di mantenere una corretta igiene della propria bocca e di sottoporsi a regolari sedute di igiene professionale. Durante le sedute di igiene, il dentista potrà valutare lo stato di salute dei denti tramite una visita e l’esecuzione di radiografie, in modo da intercettare eventuali problemi in uno stadio ancora iniziale e quindi facile da curare. L’abitudine ancora diffusa di recarsi dal dentista quando si inizia ad avvertire un problema è purtroppo di solito legata alla presenza di un problema ormai discretamente importante. È pertanto necessario sottoporsi a regolari visite di controllo fin dall’infanzia in modo da prevenire l’insorgenza delle patologie dei denti ed evitare così di dover ricorrere a terapie più costose ed invasive. Per quanto riguarda i bambini una precoce visita dal dentista può anche permettere di intercettare le malocclusioni quando queste sono più facilmente correggibili, guidando così lo sviluppo della bocca nella direzione corretta ed eliminando quelle abitudini dannose come la respirazione orale, la deglutizione infantile, la suzione del pollice e via dicendo. Come possiamo invece prevenire il cancro orale? Non tutti sanno che il cancro della mucosa orale è causato prevalentemente dall’abitudine al fumo e dall’assunzione di superalcolici. L’astensione da queste cattive abitudini è sicuramente il modo migliore per prevenire questa grave malattia. I regolari controlli presso l’odontoiatra di fiducia permetteranno poi a quest’ultimo di intercettare eventuali lesioni in stadio precoce, in modo da inviare il paziente presso centri specializzati nella diagnosi e la cura del cancro orale.

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TRA I TEMI AFFRONTATI: TRACCIABILITÀ, ETICHETTATURA DELLE CARNI, OSSERVATORIO SULLA CRIMINALITÀ

IL PRESIDENTE MONCALVO HA INCONTRATO TAJANI

“E Marcello Gatto

tichettatura dei prodotti agroalimentari, tracciabilità e lotta alla contraffazione del ‘Made in Italy”: sono alcuni dei temi affrontati dal vice presidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, e dal presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel corso di un incontro a palazzo Rospigliosi. Sensibilità e attenzione sono state manifestate dall’esponente dell’esecutivo comunitario al quale il

presidente di Coldiretti ha rappresentato l’esigenza di una etichettatura d’origine obbligatoria anche per le carni lavorate ai fini della massima trasparenza nell’interesse dei produttori e dei consumatori. Moncalvo e Tajani hanno affrontato le questioni legate alle misure a sostegno dell’agricoltura sociale. “Il presidente Moncalvo ha illustrato a Tajani le finalità dell’Osservatorio sulla Cri-

minalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, la nuova fondazione voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità”, ha detto Marcello Gatto, presidente di Coldiretti Cuneo.

Il mais cuneese supera l’esame Ogm e micotossine Anche nel 2013, è proseguito il sostegno della Camera di Commercio di Cuneo al progetto di monitoraggio dei raccolti di mais della provincia di Cuneo, per verificare la presenza di organismi geneticamente modificati (OGM) e di micotossine, le quali rappresentano un problema molto rilevante di sicurezza alimentare e per questo sono definiti rigorosi limiti di legge. Si tratta di sostanze prodotte da muffe (principalmente del genere Fusarium), tossiche e cancerogene per l’uomo e gli animali, la cui presenza risulta strettamente correlata all’andamento climatico e alle modalità di essiccazione e stoccaggio del prodotto. Nelle precedenti annualità le micotossine prese in considerazione erano le Aflatossine e le Fumonisine. Nella campagna 2013, accanto alla verifica relativa alle Fumonisine, è stata verificata la presenza del Deossinivalenolo (DON), in luogo delle Aflatossine. Questo in considerazione dell’andamento climatico dell’estate 2013, particolarmente sfavorevole per la coltivazione del mais, che ne ha causato una maturazione tardiva, incrementando sensibilmente la probabilità di trovare il DON in quantità tali da rendere inutilizzabile il raccolto. In merito agli aspetti operativi, nell’annualità 2013 sono stati analizzati 24 campioni, prelevati in aziende del settore sull’intero territorio provinciale. Le analisi sono state realizzate dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino. Confortanti i risultati ottenuti. Solamente in un campione è stata rilevata la presenza di OGM, peraltro in tracce minime (0,06%), nettamente inferiori alla soglia prevista dal Regolamento CE 1829/2003, pari a 0,9%. Anche per le micotossine i risultati delle analisi hanno evidenziato valori di DON inferiori al limite di legge definito per il mais a uso zootecnico. In merito alle fumonisine, i valori rilevati sono risultati inferiori sia ai limiti di legge definiti per l’uso zootecnico, sia ai valori di legge ancora più restrittivi definiti per il consumo umano.


IL CONCERTO “DALLA TERRA AL CIELO”

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a terra, per chi la lavora, non è solo terra: è passione, è orgoglio, è amore. Per questo le nostre colline sono così belle, perché ci sono uomini e donne che, in silenzio, le disegnano ogni giorno. Vogliamo dare voce a questo silenzio, ricordando tutte le persone che tragicamente, per questo disegno, hanno dato la vita. Nonostante tutti gli accorgimenti, le norme, la valutazione dei rischi, gli incidenti in agricoltura rimangono una triste realtà. Tutti gli anni piangiamo la perdita di persone che alla terra hanno dedicato la vita e in un attimo hanno perso tutto … progetti, sogni, speranze, lasciando le loro famiglie nel dolore più grande”. Con queste parole, Nicoletta Bono Aloi, a nome dell’Associazione “Il Campo” presenta il concerto che si terrà ad Alba, lunedì 2 giugno 2014, alle ore 17, nella Chiesa di San Domenico, a chiusura dell’11° Edizione dell’Alba Music Festival, per ricordare le vittime degli incidenti in agricoltura. Per Info, rivolgersi all’Associazione Il Campo (foglino@tiscalinet.it) e all’Ufficio Zona Coldiretti Alba.

NEL RICORDO DELLE VITTIME DEL LAVORO DELLA TERRA

Il 2 giugno 2004 il trattore ha travolto Valerio mentre lavorava la vigna. Valerio amava il suo lavoro, aveva fiducia nelle sue capacità e nel mezzo meccanico che conduceva con perizia.......è bastato uno scarto improvviso! Quante persone, con lo stesso amore e lo stesso entusiasmo, hanno perso la vita facendo un lavoro che era anche una passione..... quante persone hanno perso il marito, il papà, un fratello, un figlio, un amico....... Abbiamo pensato di rendere concreto il loro ricordo organizzando un concerto il 2 giugno 2014 (10° anniversario della morte di Valerio) e vogliamo dedicarlo a tutte le vittime di quei tremendi incidenti che hanno posto fine alla vita di tanti innamorati della terra che con il loro lavoro hanno dato un volto nuovo alle nostre colline. Sarà un momento capace di coinvolgerci in comuni, alti sentimenti. E’ un concerto per la terra e per i suoi caduti, ma anche per tutte le famiglie che piangono la loro mancanza, nella speranza che simili eventi non si ripetano mai più. Glielo dobbiamo. Stiamo impegnandoci per realizzare questa iniziativa negli aspetti organizzativi ed economici. Per affrontare questi ultimi ci permettiamo di chiedere la vostra partecipazione, certi che lo spirito che la anima ha un respiro così ampio da poter essere condiviso da molti. Per informazioni rivolgersi a: Nicoletta Bono Aloi cell 3337170645 - nico.bono@libero.it, Franco Foglino cell 3387170707 - foglino@tiscalinet.it, Carlo Sacchetto cell 3355652312 L’Associazione “Il Campo”, per i contributi concessi alle sue iniziative statutarie, gode dell’agevolazione fiscale prevista dall’art. 13 del DPR 917/86. Per poterne usufruire occorre versare i contributi sulle seguenti Coordinate: Associazione “Il Campo” - BREBANCA, viale Vico – Alba - IBAN: IT 73 I 06906 22501 000000010563

Marchio Ospitalità a 2 agriturismi Terranostra - Campagna Amica Lunedì 31 marzo a Mondovì, è stato assegnato a 19 strutture turistiche il marchio “Ospitalità italiana”. A oggi sono quasi 7000 le strutture ricettive e ristorative che hanno ottenuto il marchio “Ospitalità Italiana”; Una posizione di rilievo la detiene la provincia di Cuneo, con 418 imprese turistiche di qualità. Le aziende Terranostra premiate sono l’agriturismo All’Ombra del Castello di Gianfranco Marengo - Cigliè e l’agriturismo Sarmore di Giovanni Morano - Salmour: l’associazione Campagna Amica Terranostra non ha “rivali” in fatto di accoglienza: il 50% degli agriturismi a livello provinciale che hanno ottenuto il riconoscimento appartengono a questo circuito.

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12 BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E PROVINCIA ADDIO

I

n attesa di una riforma costituzionale che effettivamente le abolisca, il Senato ha dato il via libera al decreto sulle Province. Prevede, fino al 31 dicembre, una fase d’accompagnamento e, per nove mesi, le giunte continueranno ad operare a titolo gratuito. Dal 1° gennaio 2015, la riforma entrerà in vigore con Consigli provinciali eletti e composti da sindaci e consiglieri comunali attraverso un sistema elettorale basato sul numero di abitanti dei centri rappresentati. Il Decreto, inoltre, prevede la cancellazione delle giunte e l’elezione del presidente tra sindaci e consiglieri. Nessun pianto, nessun occhio umido, nessun volto atteggiato alla tristezza. Nel cuore un’unica sensazione: finalmente è finito qualcosa nell’incredibile marchingegno che la burocrazia italiana ha inventato, alimentato e rianimato nei decenni! Dopo centinaia di annunci, dopo la condanna a morte, reiterata nel tempo, si è passati ai fatti. Si tratta di un’eccezio-

ne perché, mentre le province scompaiono, molti altri enti, non certo più utili, ma meno in vista o mimetizzati nella immensa pletora romana, riescono ancora una volta a salvare la pelle. In attesa che si spengano anch’essi, vediamo qualche vantaggio nella fine dell’esperienza provinciale. Il primo è la cessazione del versamento del gettone a 2.132 consiglieri e dello stipendio a 577 assessori, 58 presidenti del consiglio, 35 commissari straordinari e 124 presidenti e vice, vale a dire quasi 3000 persone in tutto. Dicono che non sarà un risparmio

strepitoso, ma tant’è. Anche le briciole, raccolte sulla tovaglia, servono a sfamare i passeri! Ma chi rimpiazzerà l’ente soppresso, svolgendo le sue funzioni? Lo faranno le città metropolitane, guidate dai sindaci (con gettone o senza?). L’amarezza dilaga tra i protagonisti della vita, ormai conclusa, dell’amministrazione provinciale. Nulla crea più dispiacere che veder ignorata ogni asserzione autoreferenziale e contestata ogni previsione di disagio per l’utenza. Scompaiono le province? Nessuno se ne accorgerà – so-

stengono alcuni – perché altri le rimpiazzeranno, senza problemi. E, intanto, si aspetta la “scadenza naturale” che, per Cuneo, è a breve. All’ente costretto a chiudere i battenti, nessun onore delle armi. Solo indifferenza e, in qualche caso, malcelato sollievo, tanto più che i dipendenti non verranno lasciati a casa, ma ricollocati, se va bene, a stipendio più alto. Così, come una famiglia in crisi di liquidità, gli italiani si vedono costretti a rinunciare a qualcosa e, presi dalla disperazione per il pericolo di fallimento, ricorrono ai tagli, a cominciare da ciò che, a conti fatti, non riescono più a permettersi. In provincia di Cuneo, almeno un effetto positivo l’ha avuto: bianchi, rossi e verdi, seppure in modo diverso, concordano sul fatto che la manovra del governo non andava fatta. Ci chiediamo: dov’erano i bianchi, i rossi e i verdi in questi ultimi anni di intenso dibattito? Bastian Contrari

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BAMBINI SENZA SOGNI Ha giocato molto da bambina? “Mia madre era molto impegnata. Noi, tre figli, eravamo piccoli… Non ricordo i giochi, a quei tempi non c’era nulla. Oggi i bambini sono straviziati e hanno troppo, per noi c’erano giochi semplici, il consumismo esasperato di oggi non esisteva”. La società di oggi? “Non mi piace perché cancella i sogni, oggi i bambini non sanno più sognare, e poi c’è il disastro della tv che guasta tutto”. Lei ha conosciuto la povertà? “Per fortuna, no. Mia madre era fantastica, era un “carabiniere”, ha saputo tirar su la famiglia, ci ha cresciuti bene insegnandoci i valori della vita, ci ha insegnato a lavorare, a non dire mai: “Sono stanca”… Siamo sempre stati stimolati da lei a fare meglio”. La parola “guerra”che cosa le fa venire in mente? “Avevo 15 anni quando hanno bruciato Boves, mi ricordo tutto! Abbiamo visto cose brutte da tutte le parti, le guerre si combattono per ambizioni, potere e sporchi interessi economici”. Che lavori ha fatto? “Io sono nata nella tabaccheria di piazza Italia e lì sono vissuta e cresciuta. Per tutti a Boves sono “Franca la tabachina”, in tabaccheria ho vissuto più di mezzo secolo. Nel 1981 ho lasciato”. Ha dei rimpianti? “No, nessuno. E sono serena”. Dove ha imparato a fare la sarta? “A 16 anni mia mamma mi aveva mandato dalla signora Maddalena a imparare il mestiere, la ricordo con riconoscenza, mi ha insegnato tante cose!”. Da quando è la sarta che

S TO R I E

D I

V I TA

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FRANCA, LA SARTA FELICE DEI MONACI CISTERCENSI DI PRA ‘D MILL

Il sorriso di Franca Ramero, innamorata della vita

prepara gli abiti dei monaci cistercensi di Pra ‘d Mill? “Dal maggio 2013. Suor Donata un giorno ha detto a mia nuora, che fa la fioraia, che a Pra ‘d Mill avevano bisogno di una sarta. Mia nuora me l’ha detto subito e io non mi tiro mai indietro, se posso fare qualcosa per gli altri. Ho preparato tanti abiti da sposa, ho fatto 250 abiti da teatro, e posso vestire anche i monaci, ho pensato! Non ho avuto alcuna esitazione ad accettare la proposta”.

vado in crisi. Tutto si può fare, E’ difficile cucire alcune tasche”. Le piace cucire gli abiti dei monaci? “E’ una esperienza bellissima, quando ne vedo alcuni pronti appesi nella mia stanza mi viene da pensare: “Chissà chi sarà il “San Francesco” che indosserà quegli abiti!”.E sorrido…”. I monaci li conosce tutti? “Non tutti. Conosco Padre Cesare Falletti e mi dà l’idea di un uomo simpatico, molto riservato e che ha vissuto”.

IL VALZER CON IL MONACO

UN LUOGO DI PACE

Il primo incontro a Pra ‘d Mill? “E’ stato anche divertente! A maggio 2013 sono andata a Pra ‘d Mill con Gianmario e Laura, Fratel Zeno mi ha accolto con il sorriso e con una battuta: “Oh, molto bene: qui si può ballare un valzer!”. E io ho fatto subito e volentieri due giri di valzer con Fratel Zeno! Sono fatta così… Poi sono entrata nel convento, ho conosciuto Fratel Bruno, l’addetto alla sartoria”. E’ facile o difficile cucire l’abito di un monaco? “Io il mestiere ce l’ho, non

Quante volte è già stata sui monti di Bagnolo? “Ci sono andata quattro volte, per me Pra ‘d Mill è un luogo di pace, di bontà e di leggerezza spirituale, anche se io non frequento molto le sacrestie… Tutte le volte che vado su, sono felice e sto bene”. Lei è credente? “Amo molto la figura di Gesù Cristo, era troppo buono e ha fatto una brutta fine. Ammiro molto Papa Francesco, lontano dagli sfarzi e dai soldi, che rovinano tutto…”. I monaci visti da vicino?

“Con loro ho occasione a volte di parlare. Fratel Bruno mi parla molto bene di Silvana, la sarta che c’era prima di me e che è mancata…Vedo persone serene, simpatiche e sorridenti. Io ho 85 anni e i monaci per me sono come dei figli. Per loro provo un grande affetto”. Con i monaci dialoga? “Rispetto la loro scelta di vita, ma non faccio tante domande. Sono stata conquistata dalla loro semplicità”. Dio c’è secondo lei? “E’ un grande punto interrogativo”. L’idea della morte la sfiora? “Mi fa paura, dopo questa vita mi è difficile pensare che ce ne sia un’altra…io sono nel dubbio”. Lei sogna? “Sovente, faccio sogni belli e sogni brutti”. LA VITA E’ BELLA Le sue giornate? “Lavoro, non riesco a stare ferma. Ho quattro figli e sette adorabili nipoti. I figli hanno la loro vita, un buon genitore deve capirlo e imparare a mettersi da parte”. Suo marito Giuseppe Giordanengo dove lo aveva conosciuto? “Avevo 20 anni, Giuseppe anche. Mi sono pazzamente innamorata di lui dopo un valzer, il 9 settembre 1953 ci siamo sposati, dopo 5 anni di fidanzamento. Dalla nostra unione, sono nati Elide, Elsa, Elio e Erik, sono contenta della mia famiglia. Dal 1977 sono vedova, sono riuscita a farmene una ragione e ho ripreso a sorridere”. Cosa pensa delle ingiustizie del pianeta? “Soldi, ingordigia e desiderio di potenza rovinano tutto”. Il segreto per essere felici? “Avere molta comprensione per tutti e volersi bene”. Un bilancio della sua vita? “Sono molto soddisfatta e rivivrei volentieri un’altra volta. Io amo la vita. Bisogna saper anche dare la giusta importanza al dolore e mai perdere la speranza”.

RITRATTI

F

ranca Ramero è nata il 22 luglio 1928 a Boves: “Mia mamma faceva la tabaccaia qui a Boves, mio papà, falegname, è morto quando io avevo 5 anni”.

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LA POSTA DEL COLTIVATORE

Lara Comi

OGM: SERVE UNA POSIZIONE NETTA A TUTELA DELLE IMPRESE ITALIANE Gentile Direttore, Il tema degli Ogm è uno dei più importanti e delicati per il futuro del mondo agricolo. Si tratta di una questione che a mio avviso deve basarsi su valutazioni scientifiche e pronunciamenti in merito di organismi competenti quali l’Efsa, lasciando da parte pregiudizi ideologici e posizione precostituite.

Riporto un caso emblematico. Sull’Italia resta pendente la minaccia di condanna da parte della Corte di Giustizia Ue per le limitazioni imposte alla coltivazione del mais Ogm Mon 810, l’unico a oggi autorizzato nell’Ue. L’Italia, infatti, ha vietato la coltivazione appellandosi alla «clausola di salvaguardia» pur consentendone la commercializzazione. Si tratta di una posizione a mio avviso assurda e che ha effetti distorsivi in tema di concorrenza. È inutile vietare la coltivazione del mais Mon 810, se poi lo importiamo dalla Spagna dove viene coltivato per l’80%. Sulla vicenda, ho presentato un’interrogazione alla Commissione, chiedendo tra l’altro conto di questo pregiudizio commerciale verso i produttori nazionali che vorrebbero mettere a coltura tale varietà di mais. La Commissione ha chiesto

all’Efsa di esaminare gli elementi forniti dall’Italia per giustificarne il proprio divieto di coltivazione. L’Efsa è giunta alla conclusione che non vi erano prove scientifiche specifiche tali da invalidare le sue precedenti valutazioni del rischio. Questo esempio dimostra la confusione in atto quando si prende la brutta piega di posizioni ideologiche. Tutto questo cozza con l’obiettivo prefissato di rafforzare il Mercato Unico. E con il principio della reciprocità. O gli Ogm si vietano in toto, non si producono né si importano, oppure piena libertà. Altrimenti si ammazzano le nostre aziende. On. Lara Comi, deputato di Forza Italia al Parlamento europeo

Coldiretti è da sempre contraria agli Ogm, non per posi-

zione pregiudiziale o politica, ma di ordine economico. Se passano gli Ogm, si perdono le distintività sulle quali regge il Made in Italy, nel nostro Paese e nel mondo. Anche la politica deve compiere delle scelte (cosa che non ha fatto come dimostra la lettera dell’Europarlamentare). Il vero problema della nostra Europa è che la politica è ostaggio delle lobbies industriali, che ieri propinavano gli Ogm, mentre oggi si scagliano contro la proposta di fare i succhi di frutta utilizzando almeno il 20% di frutta Si tratta di una grande responsabilità, che la politica finge di misconoscere nel tentativo di navigare e sopravvivere, mentre le nostre imprese, che puntano sulla distintività e sulle eccellenze, sono in difficoltà e le multinazionali continuano con bilanci da Paperone...

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a buona notizia della Pasqua riguarda la Croce. Anzi, riguarda l’uomo che era appeso sulla croce: Lui è risorto! Questo messaggio si applica anche alla vita sociale. Le nostre imprese agricole nascono spesso da sacrifici precedenti. Lo stesso vale per i legami famigliari, che molte volte sono rigenerati dopo esser passati per il Calvario. Più volte la vita di paesi e popoli interi si è rinnovata in seguito a grandi tragedie. Non tutte le sofferenze, però, sono feconde; non tutte sono allo stesso modo. Ci sono anche sofferenze che avvelenano la società, che distruggono imprese e famiglie, che radicano le ingiustizie. Non basta sfruttare lo spirito di sacrificio per costruire una buona società. Quanti milioni di giovani soldati sono stati sacrificati in guerre per cause false e ingiuste! La disponibilità al sacrificio e alla sofferenza è un carta vincente per la vita sociale, ma

può anche essere usata male! Cristo sulla croce dà un indizio essenziale per riconoscere le sofferenze che portano verso la Pasqua: la solitudine personale. Chi accetta di portare la propria croce anche quando deve farlo nella solitudine, nell’incomprensione, nella vergogna, prepara una strada per il futuro. I sacrifici nascosti sono più efficaci dei sacrifici manifestati a tutti. Chi porta la croce senza venire onorato da nessuno porta più avanti la storia umana di chi è approvato da tutti. La buona notizia della Pasqua non è una scusa per giustificare qualsiasi croce. Non è un pretesto per pretendere i sacrifici degli altri. È un incoraggiamento a seguire personalmente l’esempio di Cristo nel modo di portare le croci. Solo così possiamo sperare che dai sacrifici verrà una società rinnovata. Don Giuseppe Pellegrino

Consigliere Ecclesiastico Provinciale Coldiretti

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16 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

LE DOMANDE DEVONO ESSERE PRESENTATE, PER VIA TELEMATICA, DAL 15 APRILE AL 30 GIUGNO 2014

MISURA 121 - BANDO PER CONTRIBUTI IN “DE MINIMIS”

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a Regione ha reso attuativa la delibera di giunta con la quale si intende realizzare il bando per le domande di contributo per le aziende che nel 2008 avevano presentato domanda ai sensi della misura 121 (su cui si è già scritto sul precedente numero de Il Coltivatore) del PSR e che avevano avuto attribuito o ridimensionato un punteggio inferiore a 29 punti. I contributi sono erogati in regime “de minimis” il cui importo, dal 1/1/2014, è stato portato a 15.000 € per triennio. Al bando possono partecipare esclusivamente le aziende agricole che avevano presentato domanda sul bando 2008 della Misura 121 (già descritto sul precedente numero de Il Coltivatore) del PSR e che su tale

AL BANDO POSSONO PARTECIPARE LE AZIENDE AGRICOLE CHE AVEVANO PRESENTATO DOMANDA SUL BANDO 2008 E CHE SU TALE BANDO NON SONO STATE FINANZIATE PER CARENZA DI RISORSE PUR ESSENDO IDONEE bando non sono state finanziate per carenza di risorse pur essendo idonee. Non possono partecipare le ditte le cui le domande presentate sul bando 2008 della Misura 121 del PSR sono state successivamente rinunciate, annullate, respinte per mancanza dei requisiti di finanziabilità o per

ragioni tecniche, oppure a qualsiasi titolo decadute. Possono essere presi in considerazione ai sensi del bando, esclusivamente investimenti per i quali erano stati richiesti gli aiuti della Misura 121 con la domanda presentata sul bando 2008; tali investimenti devono essere stati effettivamente realizzati entro il 31.12.2012 ed entro tale data devono essere stati effettivamente fatturati e pagati dalla azienda agricola con una forma di pagamento che consenta la tracciabilità del pagamento stesso (bonifico bancario, RIBA oppure assegno non trasferibile) con esclusione del pagamento in contanti. Nel caso questi investimenti siano stati realizzati solo parzialmente, può essere ricono-


sciuta la parte realizzata, purché riferita a singole opere compiutamente realizzate, idonee e funzionali. Non sono ammesse richieste di variante rispetto agli investimenti richiesti con la domanda presentata sul bando 2008 della Misura 121. E’ escluso il pagamento di opere realizzate direttamente dal richiedente (cosiddetti “lavori in economia”, come definiti dalla Misura 121) ed in ogni caso di spese non fatturate e non pagate nei modi e nei tempi indicati. L’importo massimo del contributo che potrà essere ammesso, liquidato ed erogato per ciascun beneficiario, dovrà rispettare oltre ai parametri previsti dalla misura 121 del PSR, il limite degli aiuti “de minimis” quindi non potrà essere superiore a 15.000,00 € per triennio. Successivamente alla trasmissione telematica, la domanda dovrà - a pena di esclusione essere stampata, sottoscritta dal richiedente e dovrà essere con-

LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE POTRÀ ESSERE EFFETTUATA, PER VIA TELEMATICA, A PARTIRE DAL 15.04.2014 E FINO AL 30.06.2014 segnata alla Provincia competente entro i 15 giorni lavorativi successivi alla data di chiusura del bando, si considerano giorni non lavorativi il sabato, la domenica e le eventuali festività infrasettimanali intercorrenti. Pena irricevibilità, la copia cartacea della domanda dovrà essere completa delle seguenti documentazioni in formato cartaceo: - fatture quietanzate. Le spese dovranno essere state fatturate ed effettivamente pagate entro il 31.12.2012 e dovranno essere coerenti con le richieste contenute nella domanda presentata nel 2008; - elaborati grafici proget-

tuali comprendenti planimetria semplificata, piante, sezioni nonché prospetti se l’intervento concerne la realizzazione di manufatti edili o effettuazione di lavori esterni ai fabbricati; - titolo abilitativo all’esecuzione dei lavori, quando necessario (a seconda dei casi:Scia, Dia, permesso di costruire/ autorizzazione edilizia nonché copia della relazione tecnica dei lavori presentata in Comune o al Suap). Ultimata la revisione e definizione tecnica delle domande e la revisione dei punteggi di priorità da parte delle Province, verrà predisposta la graduatoria delle domande (in ordine di punteggio di priorità ed in subordine, a parità di punteggio di priorità, in ordine di età del richiedente - dal più giovane al più anziano. Per ogni richiedente la graduatoria riporterà altresì la spesa ed il contributo tecnicamente ammissibili. Per maggiori informazione e dettagli, è necessario contattare gli uffici Coldiretti.

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

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ATTUALITÁ

17


ATTUALITÁ

18 GLI IMPRENDITORI AGRICOLI CHE CONDUCONO TERRENI IN ZONA MONTANA

INDENNITÀ COMPENSATIVA 2014: RIAPERTI I TERMINI

L

a Regione ha riaperto i termini per la presentazione delle domande per ottenere l’indennità compensativa 2014. Per la misura sono stati stanziati 6.290.000. La misura riguarda gli impren-

Frisone a Saluzzo

ditori agricoli che conducono terreni che si trovano in zona montana, la superficie minima per presentare domanda è pari a 3 ettari di SA, la superficie massima per cui viene concesso il premio è di 40 ha.

E’ Sanchez Regia, dell’allevamento Muri Holstein di Caraglio, la regina delle Frisone targate Cuneo. Ha conquistato il titolo assoluto alla Mostra provinciale di Saluzzo, in un Foro Boario assiepato di pubblico, tra operatori del settore e visitatori incuriositi dalla parata delle “Bianconere”. Sanchez Regia si è imposta anche nella sua categoria Vacche giovani. Gli altri premi: campionessa manze e giovenche Atwood Tanya Et, dell’azienda Pessine di Sommariva Bosco; categoria vacche adulte Bolton Natalia di Muri Holstein Caraglio; classifica allevatori: 1° Muri Holstein di Caraglio, 2° Pessine di Sommariva Bosco; 3° Ceresetta di Allasia e Gianoglio di Savigliano; 4° Soc. Agr. Gastaldo di Racconigi; 5° Pierangelo Franco di Saluzzo.

Il premio è differenziato in base alle colture praticate, inoltre sono stabilite delle priorità per escludere talune colture in caso di richieste superiori alle disponibilità finanziarie. Il beneficiario non deve superare il limite di età pensionabile stabilito dalle vigenti leggi, anche tenuto conto della cosiddetta “riforma Monti”. Chi presenta domanda deve impegnarsi a proseguire l’attività agricola in zona montana per almeno un triennio fatte salve cause di forza maggiore. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 24 del 15 maggio 2014. Per ogni approfondimento e per la presentazione delle domande, gli interessati possono rivolgersi agli uffici Coldiretti.


19

N

ella seduta del 10 marzo scorso, la giunta regionale ha approvato le modifiche al regolamento regionale 10/R che disciplina i provvedimenti di concessione di derivazione di acqua pubblica. Si tratta del regolamento che definisce le condizioni da rispettare per ottenere il permesso a derivare acqua da corsi d’acqua superficiali o ad attingerne tramite pozzi, trincee drenanti etc. La necessità di provvedere ad una rielaborazione del regolamento nasce dall’esigenza di giungere ad un’integrazione dei procedimenti di concessione con i connessi procedimenti di valutazione di impatto ambientale e di rilascio dell’autorizzazione unica, al fine anche di perseguire processi di semplificazione dell’iter istruttorio e di contenimento dei tempi per la sua realizzazione.

COLDIRETTI HA OTTENUTO PROCEDURE SEMPLIFICATIVE PER LA RISTRUTTURAZIONE DI POZZI ESISTENTI E CONDIZIONI DI PRIORITÀ E DI PREFERENZA PER I CONSORZI IRRIGUI

ATTUALITÁ

ACQUA PUBBLICA: APPROVATE LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO REGIONALE Tale riesame è stato per Coldiretti l’occasione di chiedere ed ottenere alcune procedure semplificative per l’eventuale ristrutturazione di pozzi esistenti, ma che necessitano di ristrutturazione, nonché prevedere clausole utili al fine di porre in capo ai consorzi irrigui condizioni di priorità e di preferenza, qualora si intendano realizzare sui canali irrigui centraline per la produzione di energia idroelettrica. I positivi risultati citati, tuttavia, non risolvono alcune fondamentali ed annose problematiche, per le quali Coldiretti continua a sostenere la necessità di apertura di un dialogo volto ad una riconsiderazione di alcune norme troppo penalizzanti, alla luce anche dei possibili nuovi scenari che i cambiamenti climatici già oggi consentono di prevedere.

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20 ATTUALITÁ

IN AUMENTO LE EROGAZIONI, CRESCONO DEL 40% GLI UTILI RISPETTO AL 2012

FONDAZIONE CRC: APPROVATO IL BILANCIO 2013

L

e cifre del bilancio di esercizio 2013 approvato dal Consiglio Generale della Fondazione CRC, all’unanimità dei presenti, parlano chiaro: il bilancio 2013 presenta elementi molto positivi. Utile a 45 milioni di euro, con un +40% rispetto al 2012; erogazioni che nel 2014 salgono a 21 milioni; fondo di riserva per future erogazioni in crescita a 42 milioni (+6,5 milioni); 23,8 milioni di euro liquidati dalla Fondazione nel 2013. L’avanzo d’esercizio consente di destinare 27,9 milioni di euro all’attività erogativa (a fronte dei 18 milioni previsti dal Documento Programmatico Previsionale 2014), suddivisi in 21 milioni per attività progettuale ed erogativa dell’anno 2014 e 6,5 milioni al Fondo di stabilizzazione delle

Ezio Falco Presidente Fondazione CRC

erogazioni, che arriva così a 42 milioni di euro. Il Bilancio ha fatto registrare un aumento di circa 16 milioni di euro del patrimonio netto, che raggiunge la cifra complessiva di 1.346 milioni di euro (confermando la Fondazione CRC tra le prime Fondazioni di origine bancaria in Italia), con un attivo (che comprende prin-

cipalmente gli investimenti, gli immobili di proprietà e i crediti) di 1.486 milioni. Gli investimenti a valore contabile si attestano a 1.440 milioni di euro. L’indice di redditività del patrimonio, tenuto conto dei ricavi e del patrimonio netto medio contabile, si colloca al 4,31%. I ricavi risultano essere complessivamente pari a 57,7 milioni di euro, in diminuzione dello 0,56% rispetto all’anno precedente. I dividendi derivanti da UBI Banca, banca di riferimento, sono pari a 1 milione di euro, mentre BRE Banca non ha staccato dividendo. L’ammontare dei dividendi UBI sul totale dei ricavi è stato dell’1,7%; i restanti ricavi (98,3% del totale) provengono dagli investimenti patrimoniali della Fondazione, tra cui anche

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Il Rapporto Annuale sarà presentato al pubblico lunedì 14 aprile alle ore 17,15 presso lo Spazio incontri Cassa di Risparmio 1855, in Via Roma 15, a Cuneo.

il nuovo concessionario


21 rato lo stanziamento di 6,5 milioni di euro, il fondo raggiungerà un ammontare di 42,1 milioni di €. Nel corso del 2013, la Fondazione ha deliberato complessivamente risorse pari a 21.885.493 di euro a favore del territorio, distribuite tra Progetti propri, Bandi, impegni pluriennali e delibere nell’ambito delle tre Sessioni erogative; a questi si aggiungono 2.188.694 di

euro a favore del Fondo per il volontariato e 639.417 euro per la Fondazione con il Sud e il Fondo Nazionale ACRI, sulla base degli accordi nazionali vigenti. Nello stesso periodo, sono stati liquidati agli Enti del territorio 23,8 milioni di euro, che fanno riferimento a delibere assunte in corso d’anno o a iniziative il cui contributo risale ad annualità precedenti, rendicontate nel corso del 2013.

ATTUALITÁ

quelli in Cassa Depositi e Prestiti. Il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni, cui nel corso dell’anno si è attinto per 2 milioni euro per l’operazione di factoring sperimentale avviata con la Regione Piemonte e UBI Banca per l’anticipazione finanziaria dei crediti delle cooperative sociali della provincia di Cuneo nei confronti di ASL ed Enti pubblici, a fine 2013 ha una consistenza di 35,6 milioni di euro. Conside-

Beata Teresa Bracco: 90° anniversario della nascita “La Beata Teresa Bracco ha compiuto la scelta del Martirio seguendo la sapienza divina. In tal modo ha salvato la propria anima ed ha aiutato tutta la Chiesa”. Con tale affermazione sublime Monsignor Micchiardi, Vescovo di Acqui, ha ricordato la Beata Teresa Bracco in occasione della Messa che Domenica 23 Febbraio a Santa Giulia (SV) ricordava il Suo novantesimo “compleanno”. Il Martirio l’ha anche mantenuta ventenne nei nostri ricordi e nella nostra immaginazione. Giovane resterà, per sempre. La chiesa era gremita di pellegrini provenienti dalle province di Savona, Alessandria, Asti e Cuneo. Sia Monsignor Micchiardi che Don Natalino Polegato hanno programmato, per i prossimi mesi, interventi di manutenzione e restauro per la chiesa che ospita la sacra “urna” che contiene i resti della vita terrena della Beata Teresa Bracco. Tale chiesa è dedicata a San Marco Evangelista ed in futuro rappresenterà il Santuario della Beata Teresa Bracco.

Da sinistra Cesare Albesiano ed Anna Bruno (coautori di una nuova pubblicazione sulla Beata Teresa Bracco), Monsignor Pier Giorgio Micchiardi (Vescovo di Acqui), Don Natalino Polegato (Parroco). In occasione della cerimonia del 90° anniversario della nascita della Beata. * Esempio di leasing su Nuovo Transit Connect L1 Entry 1.6 TDCi 95 CV con garanzia estesa 5 anni/100.000Km Ford Protect: prezzo di vendita € 13.464,75 (IPT, messa su strada e IVA esclusa); anticipo € 3.809,37 (comprensivo di prima quota leasing € 175,00, spese gestione pratica € 350 e imposta di bollo in misura di legge); 47 quote da € 175,00 (IVA e spese incasso Rid € 3,00 escluse); opzione finale di riscatto € 3.272,95; Importo totale del credito di € 11.192,86 comprensivo dei servizi Guida Protetta, Assicurazione vita e invalidità; Totale da rimborsare € 11.816,95; TAN 2,95%, TAEG 4,33%. Salvo approvazione FCE Bank plc. Per informazioni sulle condizioni generali del finanziamento fare riferimento alla Brochure Informativa disponibile sul sito www.fordcredit.it. Nuovo Ford Transit Connect consumi da 4 a 8 l/100 km, emissioni CO2 da 105 a 184 g/km. Offerta valida fino al 31/01/2014. Solo per veicoli in stock, grazie al contributo dei Ford Partners. I veicoli in foto possono contenere accessori a pagamento.

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22 ATTUALITÁ

SE HAI “CARTA VANTAGGI” RISPARMI ANCHE AL CAP NORD OVEST Prosegue la convenzione con lo sconto del 5% sugli articoli di giardinaggio, hobbistica, mangimi per avicunicoli

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venzione, stipulata con il Cap Nord Ovest, che prevede lo sconto del 5% sugli articoli di giardinaggio, hobbistica (piante, fiori, concimi, attrezzature), mangimi per animali di bassa corte e pulcini nelle oltre trenta agenzie presenti in provincia. Per ottenere i benefici, è sufficiente mostrare la AGENZIA

tessera prima dell’acquisto. La “Carta Vantaggi” può essere richiesta gratuitamente dai Pensionati Coldiretti presso gli Uffici Zona e Recapito. Gli uffici sono a disposizione anche per dare informazioni sui punti vendita convenzionati e su tutti i vantaggi offerti.

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UE: SULL’ORTOFRUTTA IN ITALIA È NECESSARIA PIÙ AGGREGAZIONE

E

’ stata resa pubblica la Relazione della Commissione UE al Parlamento Europeo ed al Consiglio sull’applicazione della riforma del 2007 dell’Organizzazione comune di mercato del settore ortofrutticolo. Il documento era previsto dal regolamento unico Ocm (reg.1234/2007) e si basa sulle informazioni fornite dagli Stati membri sull’attuazione del regime ortofrutticolo dell’Ue. La Commissione mette in evidenza la persistenza di un basso livello di organizzazione e sollecita una attenta analisi per individuare misure aggiuntive per incoraggiare un ulteriore aumento del livello di aggregazione dei produttori nell’intera Ue. La relazione cita il caso dell’Italia, dove il tasso di organizzazione, relativamente elevato a livello nazionale

Moderno impianto cooperativo di cernita e condizionamento di mele

l’ortofrutta aggregata in Op. La riforma della Pac 2020 non introduce cambiamenti rilevanti nel regime dell’ortofrutta, se non la possibilità alle associazioni di Op (Aop) di istituire un fondo di esercizio, con il contributo finanziario delle Op associate ed il contributo dell’Ue e

(47 per cento), è il risultato della media tra l’elevato grado di organizzazione in alcune regioni settentrionali e la scarsa organizzazione in numerose altre regioni. Questo si riflette sulla capacità del sistema ortofrutticolo italiano di utilizzare i fondi comunitari disponibili per

l’implementazione di due nuove misure per la prevenzione e la gestione delle crisi: investimenti per rendere più efficiente la gestione dei volumi collocati sul mercato e il reimpianto dei frutteti estirpati a seguito di obbligo per motivi sanitari o fitosanitari. Per affrontare le carenze aggregative, per la Commissione occorre rivedere l’attuale regime Ue applicabile al settore ortofrutticolo, per garantire che il sostegno fornito alle organizzazioni di produttori sia più mirato alla realizzazione degli obiettivi generali della riforma del 2007 e della Pac 2020 in tutti gli Stati membri. La Commissione valuterà se basarsi sui risultati di questa relazione per presentare, in una fase successiva, proposte legislative per riformare il regime di aiuti applicabile al settore ortofrutticolo.

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ATTUALITÁ

23


ATTUALITÁ

24 CRESCE LA PROGETTUALITÀ SOCIALE DI COLDIRETTI CUNEO INSIEME ALLE ASL CN 1 E CN 2

SPORTELLO (in) SALUTE: I NUOVI SERVIZI SOCIO SANITARI AGLI ASSOCIATI

S

i amplia la sinergia tra Coldiretti e le Aziende Sanitarie locali: la rete virtuosa realizzata con lo Sportello (in) Salute, in collaborazione con l’Asl Cn 1 si arricchisce e coinvolge anche l’Asl Cn 2 e il territorio di competenza, con nuovi servizi, di cui possono usufruire gli associati. L’attenzione per il Sociale è una priorità per Coldiretti, in un momento in cui vengono destinate alla Sanità Pubblica sempre minori risorse economiche. “Nel 2013 è stato attivato lo Sportello (in) Salute, inizialmente a Ceva, Ormea, Garessio, Saliceto, Monesiglio e Murazzano per dare una risposta concreta alle difficoltà oggettive di chi vive fuori dai centri urbani e garantire il presidio del territorio”, commenta Marcello Cavallo, capo Area Organizzazione e Sociale di Coldiretti Cuneo. Evidenzia, Gianni Bonelli, direttore generale Asl Cn 1: “Partito

come esperienza pilota, lo sportello dedicato ha segnato una tappa importante, in un percorso condiviso, per offrire servizi alle fasce di cittadini più esposte e residenti nelle aree rurali”.

LO SPORTELLO È OPERATIVO NEGLI UFFICI ZONA DI MONDOVÌ, DI CEVA, DI BRA E PRESSO I RECAPITI DI ORMEA, GARESSIO, SALICETO, MONESIGLIO, MURAZZANO, LEQUIO BERRIA E NIELLA BELBO Dal prossimo mese, rivolgendosi allo “Sportello (in) Salute” presso gli Uffici zona di Mondovì, di Ceva e i recapiti di Ormea, Garessio, Saliceto, Monesiglio e Murazzano, oltre alle attività già presenti nel

2013 - il rilascio dell’esenzione del ticket per reddito, le domande per protesi e ausili per i pazienti disabili o non autosufficienti e la consulenza in materia di invalidità civile e tutela dell’handicap - i soci Coldiretti possono: prenotare visite specialistiche ed ambulatoriali, richiedere copia della cartella clinica, oltre alla stampa e al ritiro dei referti di analisi. Dal mese di maggio, grazie alla collaborazione con l’Asl Cn2, i soci Coldiretti potranno rivolgersi allo Sportello (in) Salute presso gli uffici Zona di Bra e di Cortemilia e i recapiti di Lequio Berria e Niella Belbo per ottenere l’esenzione del ticket per reddito. Sempre a partire dal prossimo mese, gli uffici di Cortemilia, Lequio Berria e Niella Belbo saranno a disposizione degli associati anche per gli altri servizi di prenotazione di visite specialistiche e ambulatoriali, richiesta di copia della propria cartella clinica e per il ritiro delle analisi.

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25 ATTUALITÁ

“CELIACHIA & RISTORAZIONE”: PER PREMIARE IL GUSTO L’associazione Terranostra-Agriturismi di Campagna Amica ha organizzato un corso teorico-pratico rivolto alle aziende agrituristiche per rispondere alle esigenze alimentari delle persone celiache

P

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er offrire un’attenzione specifica alle persone intolleranti al glutine, l’Associazione Terranostra-Agriturismi di Campagna Amica ha promosso in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) e l’ASL1 Cuneo il corso ‘Celiachia & Ristorazione’ rivolto alle aziende agrituristiche, che si è tenuto il 24 e 31 marzo a Mondovì, presso l’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione ‘G. Giolitti’. “Terranostra – dice Giuseppe Buttieri presidente provinciale dell’associazione – si è avvalsa della consulenza degli esperti dell’AIC per organizzare questa corsualità, rivolta agli operatori della ristorazione, per fornire informazioni circa la patologia e gli accorgimenti pratici ed operativi da adottare per far fronte alle necessità alimentari delle persone celiache”. Il corso, della durata di 8 ore, è stato suddiviso in una prima parte teorica e in un secondo appuntamento pratico, tenuto direttamente in cucina, in cui uno chef esperto nelle preparazioni per celiaci, ha fornito indicazioni operative per realizzare piatti, privi di glutine, che mantengano intatti i sapori e le tipicità delle produzioni legate al territorio. “L’impegno dell’associazione,

Nella foto, Gli Agriturismi dell’associazione Terranostra insieme ai relatori del corso.

con l’obiettivo di valorizzare al meglio le strutture aderenti, è costantemente volto a valutare e sottoporre all’attenzione dei soci nuove opportunità di crescita imprenditoriale che possano concretizzarsi in un aumento della platea dei possibili clienti - continua Buttieri -. La capacità di soddisfare al meglio le esigenze delle persone celiache può sicuramente rappresentare una caratteristica premiante e costituire un’opportunità per distinguere la propria attività”. La Segreteria TerranostraAgriturismi di Campagna Amica è a completa disposizione per offrire consulenze in materia di agriturismo, per fornire informazioni alle Aziende che siano interessate a conoscere più da vicino l’Associazione e illustrare le azioni di valorizzazione che

vengono costantemente realizzate. Per informazioni, tel. 0171/447366 – 348, e-mail: elisa.rebuffo@coldiretti.it, riccardo.saviolo@coldiretti.it.

La celiachia è un’intolleranza permanente alla proteina del glutine, che si trova principalmente in: frumento, farro, kamut, orzo, segale. In Italia colpisce circa 1 persona su 100 e i diagnosticati sono in continuo aumento. L’unico modo per curarla è escludere dalla propria dieta tutti gli alimenti che contengono il glutine, poiché l’assunzione ha gravi effetti sulla salute.

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ATTUALITÁ

26 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

RIMANGONO DUBBI SUGLI ALLEVAMENTI MULTISTRATO

AVICOLTURA BIOLOGICA: PRESTO LE NUOVE NORME

L

a Direzione generale Agricoltura della Commissione Ue ha sottoposto agli stati Membri un Report sull’avicoltura biologica elaborato dal Gruppo di esperti per la consultazione tecnica sulle produzioni biologiche (Egtop – Expert Group for Technical Advice on Organic Production). Il Ministero delle Politiche Agricole si è riunito il 26 febbraio scorso esprimendo un parere sostanzialmente favorevole sulle proposte di modifica della legislazione comunitaria attualmente in vigore per quanto concerne l’allevamento degli avicoli con metodo di produzione biologico. Infatti, saranno modificati sia il reg. CE 834/2007 che il reg. 889/2008 che disciplinano l’agricoltura biologica ed in tali provvedimenti saranno inserite le nuove norme per gli avicoli. In merito al documento Egtop,

Coldiretti esprime perplessità per la scelta di consentire nell’avicoltura biologica gli allevamenti multistrato sebbene limitati a tre livelli, incluso quello a terra, e con la previsione di un limite massimo per metri quadri del tasso di densità del pollame. Questi sistemi di allevamento sono realizzati su più piani, consentono di non tenere in gabbia le galline, ma presentano una densità di allevamento maggiore rispetto all’allevamento a terra sfruttando lo spazio in senso verticale. L’uovo prodotto da una gallina in un allevamento biologico con sistema multistrato, che non ha mai razzolato a terra e all’aperto, non ha alcuna caratteristica nutrizionale ed organolettica diversa da quella di un allevamento convenzionale. Del resto, il sistema di allevamento multistrato è proprio dell’avicoltura convenzionale e decisamente poco compatibile con i principi base della zootecnia biologica che pone standard di benessere animale più elevati rispetto al convenzionale e la possibilità per il pollame di vivere parte della sua vita in spazi aperti è elemento imprescindibile. Il documento, quindi, almeno in questa parte non risponde secondo Coldiretti all’obiettivo di introdurre nuove norme che impongano, in biologico, sistemi di allevamento davvero

estensivi ponendo fine al tentativo da parte di alcuni Stati membri del nord Europa di produrre carni biologiche con sistemi di allevamento che, per motivi economici, non si differenziano nettamente dal metodo di produzione biologico. Ammettere strutture di allevamento multistrato, non consentirà, quindi, di porre le basi per metodi di allevamento più moderni e funzionali rispettosi dei principi che caratterizzano il metodo di produzione biologico in zootecnia. Per quanto concerne i periodi di accesso agli spazi aperti il documento Egtop propone di modificare l’art. 14 del reg. CE 889/2008. In particolare l’accesso continuo giornaliero all’aria aperta dovrebbe essere previsto il prima possibile durante l’anno a condizione che le condizioni fisiologiche e fisiche (ad es. metereologiche) lo consentano ad eccezione di restrizioni temporanee imposte dalle autorità veterinarie e dovrebbe riflettere il differente spazio vitale delle diverse categorie di pollame. La produzione avicola con metodo di produzione biologico, in Italia, è di 2.824.978 capi (dati Sinab 2012) e rispetto al 2007 (1.339.415 capi) è più che raddoppiata. Il trend è in continuo aumento, tanto che nel 2012 il settore ha registrato un +0,4% rispetto al 2011.


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INDICAZIONI DI IMPIEGO PER L’ANNATA AGRARIA 2014

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codice

Fogli di mappa ricadenti denominazione nelle zone vulnerabili da prodotti fitosanitari

Provincia di Cuneo TO09

004041

C a r a m a g n a da 005 a 007 Piemonte

TO09

004062

Ceresole d’Alba da 001 a 035

TO09

004140

Monteu Roero

TO09

004222

Sommariva del da 001 a 004 Bosco

001, 006, 007

FON TA NE

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via Vermenagna,12

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circonvallazione per Borgo S. Dalmazzo

DI

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FOGLI DI MAPPA, RELATIVI COMUNI DI APPARTENENZA E ZONE IDROGEOLOGICAMENTE SEPARATE (Z.I.S.), NEI QUALI SONO VIGENTI LE PRESCRIZIONI PREVISTE IN ETICHETTA PER LA SOSTANZA ATTIVA TERBUTILAZINA

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sulla fila di semina, l’area in cui permane tale limitazione coincide con gli aerali definiti TO08 e TO09. Di conseguenza, nei suddetti aerali, chi avesse impiegato diserbanti contenenti Terbutilazina nel 2013, nell’anno in corso non potrà utilizzarli sugli stessi appezzamenti, mentre là dove è stata impiegata Terbutilazina nel 2012 e non nel 2013, nell’attuale campagna la sostanza attiva potrà essere utilizzata, ma sempre con distribuzione localizzata sulla fila di semina e facendo ricorso a formulati che la contengono in miscela con altri erbicidi. Ulteriori approfondimenti sempre relativi alle aree vulnerabili da fitofarmaci sono riportati sul sito della regione Piemonte (www.regione.piemonte.it). Si precisa, infine, che la limitazione relativa al mantenimento di una fascia di sicurezza non trattata, distante almeno 5 metri dai corpi idrici superficiali va comunque rispettata su tutto il territorio regionale e nazionale.

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tutela del patrimonio idrogeologico, della salute pubblica ed anche della efficienza delle pratiche agronomiche utilizzate nella produzione del mais, la Regione Piemonte ricorda che, a partire dalla campagna agraria 2008, sono in commercio e vanno impiegati esclusivamente formulati che contengono la Terbutilazina in miscela con altre sostanze attive diserbanti. Sulle etichette di tutte queste miscele, sono riportate le seguenti limitazioni all’impiego della Terbutilazina. “Rispettare una fascia di sicurezza non trattata distante almeno 5 metri dai corpi idrici superficiali. Nelle aree definite vulnerabili, ai sensi del D.L.vo 152/2006, impiegare ad anni alterni ed esclusivamente con interventi localizzati sulla fila di semina”. Come già segnalato gli scorsi anni, anche per la campagna in corso, relativamente alla limitazione d’impiego che prevede i trattamenti ad anni alterni con distribuzione localizzata

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RECENSIONI

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Un proverbio fa rivivere le tradizioni contadine “Sotto la neve, pane” – è l’ultimo lavoro documentaristico cinematografico del regista Remo Schellino, che racconta: “Il film nasce come omaggio ai miei genitori. Il titolo è un vecchio proverbio contadino. Sotto la coltre di neve il seme non gela, germoglia per poi diventare frumento, farina per il pane, che da tempo lega l’uomo alla terra. In questo caso il pane è sinonimo di saggezza, alimento essenziale per il nostro futuro e la conoscenza delle nostre radici”. “Ho ripercorso il paese in un incontro fraterno con i personaggi, mi sono fatto raccontare le loro storie e di ognuna ho estrapolato quella che mi pareva più significativa – continua Schellino -. Si passa dai ricordi di guerra, al lavoro, alla medicina popolare, la scuola, il rito dell’uccisione del maiale, la caccia, la nascita di un vitello, il ruolo di un sindaco donna negli anni ’70, l’incontro tra un nord e un sud nei matrimoni misti degli anni ’70 e ’80,la vita e la morte in una langa povera incontaminata ma ricca dei saperi tramandati da generazione in generazione”. Per acquistare il documentario, si può visitare il sito www.remoschellino.it o rivolgersi alla libreria Coop di Mondovicino.

La Libertà oggi.. quesiti e risposte Che cos’è la libertà? E’ un valore autentico o è una semplice illusione? E come si può definire quello che per antonomasia è il bene più prezioso per l’uomo.. Mario Rosso, avvocato cuneese, già senatore e assessore alla Cultura al comune di Cuneo, impegnato nel sociale, prova a rispondere a questi quesiti con il libro “Libertà in crisi”, edito per i Tipi della Cittadella Editore. L’Autore analizza con uno stile chiaro ed essenziale l’influenza dei mezzi di informazione, soprattutto della televisione e prende in considerazione il ruolo esercitato dalla grande Finanza dei circoli economici internazionali, dove comanda chi gestisce fatturati che superano il reddito nazionale di molti Stati del cosiddetto Occidente evoluto. E’ un mondo a misura di pochi quello attuale. “Libertà in crisi”. L’autore studia i mali che stanno annullando le nostre libertà: la globalizzazione selvaggia, lo strapotere di economia e finanza, la supremazia del denaro su ogni valore.. e suggerisce il rimedio: ristabilire il giusto equilibrio fra le libertà, per riprendere il cammino interrotto verso una società fondata su giustizia sociale e solidarietà. La prefazione al libro è stata curata da Giovanni Quaglia, la postfazione è di Giannino Piana.

Alla scoperta delle vie del sale “Le vie del sale: una storia culturale ed economica millenaria” è il titolo del recente documentario che è stato realizzato dai fratelli Panzera di Artic Video ed è prodotto da AlpMed, Unioncamere Piemonte, Camera di commercio di Cuneo e Eurocin Geie Le Alpi del Mare. Il documentario - film è bilingue, italiano e francese, e in 60 minuti si propone di ripercorrere gli antichi itinerari del sale lungo le strade sterrate e le mulattiere che, partendo da Camargue, Corsica e Sardegna, raggiungevano le coste di Liguria e Provenza proseguendo verso Piemonte, Valle d’Aosta e Rhône-Alpes. “Ripercorrere questi itinerari significa far rivivere e conoscere una pagina di storia – raccontano Giovanni e Teresio Panzera - incontrando la gente del posto, scoprendo le tradizioni e la cultura di luoghi che, nonostante le differenze linguistiche, rimangono legati da una comune radice europea”. “Ad unire popoli e territori – commentano i due autori – era il leggendario “oro bianco” che dalle saline e dai porti dell’Euroregione partiva alla volta dell’ Europa”. Per info: www.articvideo.com.


29 ATTUALITÁ

PREZZI DEI VINI: RIPRENDE LA PUBBLICAZIONE A CURA DELLA CCIAA DI CUNEO

L

a Camera di Commercio di tivo di offrire un saldo punto di rappresentatività dei prezzi rileCuneo riprende la pubblica- riferimento per la commercializ- vati. zione dei prezzi dei vini Doc zazione del vino sfuso, a supporSono state interpellate un e Docg. to della tipicità delle produzioni. centinaio di aziende campione, L’ultima diffusione di rilevaPrima di riprendere la rileva- invitate a comunicare all’ufzioni mensili sulle quotazioni di zione, la giunta camerale ha ri- ficio statistica i contratti o le prodotti quali Barolo, Barbare- visto il regolamento. dichiarazioni di compravendita sco, Roero, Arneis, oltre a Neb“Un gruppo di lavoro tecnico - a partire dal gennaio 2014. I biolo, Barbera e varie tipologie dice Federico Vacca, vicepresi- dati, dopo una adeguata eladi Dolcetto, Dogliani, Langhe dente provinciale Coldiretti, pre- borazione, in forma anonima Dolcetto e Langhe Nebbiolo e sidente Zona Coldiretti Alba e e aggregata, permetteranno la Piemonte Barbera risaliva all’a- membro di giunta con delega al pubblicazione del listino prezzi. prile 2013. settore vitivinicolo - composto Le quotazioni pubblicate sul sito In passato e per circa 65 anni da esperti designati dalle asso- camerale non avranno più frel’attività di rilevazione dei prez- ciazioni di categoria e dagli or- quenza mensile, bensì bimestrazi di riferimento del settore era ganismi della filiera vitivinicola, le. Coldiretti Cuneo è tra le assvolta dalla Consulta vitivinicola. ha operato in collaborazione con sociazioni che hanno designato i La ripresa del servizio di infor- gli uffici camerali, con il compito nominativi nel gruppo di lavoro mazione, che rientra tra i com- di stilare un vademecum per la per la rilevazione dei prezzi dei piti istituzionali dell’ente came- pubblicazione dei dati, l’atten- vini. I prezzi sono consultabili sul rale, rilancia un’attività portata dibilità degli elementi raccolti sito http://www.cuneoprezzi.it/  avanti sin dal 1947, nell’obiet- monitorando periodicamente la ingrosso/ALIMENTARI/

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VITIVINICOLO

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VINO IN CINA: SUPERATO CON COLDIRETTI L’ANTI DUMPING

I

l Governo della Repubblica Popolare Cinese ha deciso di chiudere il procedimento antidumping e anti-sovvenzione verso le importazioni di vino proveniente dalla UE, senza imporre alcuna misura daziaria. Questo risultato è sicuramente dovuto alla straordinaria mobilitazione delle aziende italiane e all’impegno profuso da Coldiretti: in particolare, Coldiretti Cuneo ha assicurato consulenza ed assistenza specifica, af-

fiancando le aziende socie nel produrre e trasmettere le documentazioni al governo cinese, che ora ha manifestato la volontà di collaborare per trovare una soluzione a questo caso, raccogliendo l’invito a giungere ad una conclusione ragionata, senza penalizzare le imprese europee. Nei mesi scorsi si erano avuti numerosi incontri privati tra i rappresentanti dell’industria vinicola europea e quella cinese

attraverso i quali le due parti sono giunte ad un accordo di collaborazioni e consulenze in attività formative legate alla filiera del vino. Tale accordo privato ha permesso ai produttori cinesi di ritirare le denunce presentate nel 2013 al MOFCOM, il Ministero Cinese del Commercio con l’estero, che ha così formalizzato la chiusura del caso senza imposizione di dazi, in prima battuta ampiamente minacciati.

PICCOLE VIGNE A PROWEIN 2014 Una numerosa la delegazione della nostra regione, proveniente in particolare da Alba, Dogliani, Langhe e Roero, ha partecipato alla fiera di Dusseldorf ( dal 23 al 25 marzo). Vincente la formula delle collettive e tra queste “Piccole Vigne” ha catturato l’interesse degli operatori grazie anche alla presenza di aziende vitivinicole condotte da giovani ragazze e ragazzi. Insieme alle peculiarità dei loro prodotti non sono passati inosservati l’entusiasmo, insieme alla “freschezza” delle proposte: vini sempre saldi al territorio d’origine, legati alla tradizionale qualità, ma con una spiccata personalità impressa dall’interpretazione in vigna ed in cantina, poi completata dall’ adattamento alle esigenze di chi - operatore o consumatore - non ama l’uniformazione del gusto e ricerca sempre qualche nuovo stimolo. A tutti i produttori vitivinicoli che hanno dato origine all’importante kermesse tedesca, alla quale il Centro Estero per l’Internazionalizzazione delle CCIAA ha garantito organizzazione ed assistenza perfette, Coldiretti augura che i numerosi contatti raccolti divengano presto contratti. I produttori sono protagonisti in questi giorni (dal 6 al 9 aprile) a Vinitaly : vi daremo notizia sul prossimo numero de Il Coltivatore Cuneese, di questo importante appuntamento, anche se si è sentito dire …”che è troppo ravvicinato”...

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DETERMINANTE L’IMPEGNO DI COLDIRETTI CUNEO

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I

l regolamento 314/2012, che ha modificato il reg. 436/09 in tema di documenti di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli, ha determinato importanti cambiamenti. Il dm 2 luglio 2013 prima e la circolare del Dipartimento Repressioni Frodi del 26 luglio 2013 poi, hanno fissato le modalità applicative nazionali. La circolare in tema di esportazione di prodotti vitivinicoli ha stabilito che i prodotti destinati alla esportazione (extra UE) con dogana in uscita nazionale (senza che vi sia transito in altri Paesi UE ), ceduti da produttori titolari di deposito fiscale sono scortati dal documento di accompagnamento elettronico (e-AD), mentre nel caso di piccolo produttore (non titolare di deposito fiscale) sono scortati dal nuovo documento vitivinicolo (MVV). Questa determinazione è apparsa sin da subito più restrittiva delle disposizioni comunitarie determinando alcune problematiche in sede di esportazione e provocando autonomi pronunciamenti da taluni uffici doganali periferici. Coldiretti sin da luglio 2013 ha provveduto a richiedere e sollecitare più volte chiarimenti e semplificazioni al Ministero/ Dipartimento Repressioni Frodi e alle Dogane nazionali al fine di porre fine alla situazione di in-

certezza e uniformare i comportamenti tra gli uffici. Solo alcuni giorni fa, Coldiretti ha ribadito la necessità di fare chiarezza poiché secondo la nota emanata da un ufficio delle Dogane per il vino inviato in Svizzera da parte di produttore con deposito fiscale non doveva utilizzarsi il documento telematico e-AD, come invece prevede la Circolare suddetta del Ministero /Dipartimento Repressioni Frodi. La stessa Dogana, interpellata, aggiungeva che l’emissione di un e-AD quando non necessario, comporta problemi in sede di procedura telematica con possibili contestazioni per l’operazione. Sono finalmente giunte le risposte che sono state formalizzate in una prima circolare (n° 441 del 13 marzo 2014) del Dipartimento Repressioni Frodi. Quest’ultima, rettificando in parte la circolare iniziale del 26 luglio 2013, stabilisce che in caso di esportazione extra Ue (per le vendite intracomunitarie nulla cambia dalle precedenti indicazioni) di prodotti vitivinicoli con uscita dogana nazionale (il trasporto non deve interessare il territorio di un altro Stato Membro), possono essere utilizzati sia i documenti indicati nel prospetto 2 della più volte citata circolare (vale a dire : e-Ad per deposito fiscale e MVV per piccolo produt-

tore) che i documenti indicati al prospetto 3 della stessa circolare, relativo alla circolazione nazionale (vale a dire documento di trasporto (DDT) ecc per prodotti imbottigliati, mod. IT , MVV autoprodotto e MVV prestampato per i prodotti vitivinicoli sfusi). A questo punto, ai titolari di deposito fiscale, onde evitare le possibili problematiche con il sistema telematico e-AD, consigliamo di astenersi dall’emettere il documento elettronico e che, come si legge nella nuova circolare 441 rappresenterebbe una implicita rinuncia dell’interessato alla semplificazione - e preferire quindi il documento di trasporto se il vino non è trasportato sfuso. La semplificazione introdotta interessa sia i produttori titolari di deposito fiscale che i piccoli produttori, e permetterà d’ora in poi di considerare ai fini dell’emissione del documento di trasporto come circolazione nazionale anche le spedizioni di prodotti vitivinicoli destinati ad esportazione extra Ue, purché l’uscita avvenga da dogana del territorio italiano. Se l’uscita avviene da dogana non italiana per cui il transito comprende anche un altro paese UE, valgono le precedenti indicazioni.

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AGGIORNAMENTO TECNICO SUGLI IMPIANTI ANTIGRANDINE A CURA DEL CRESO E DELL’AGENZIA 4 A

L

a presente nota, facendo riferimento all’evento eccezionale del 19 agosto 2013 che ha causato il

Collasso di un impianto con pali in cemento privo di ancoraggi laterali

collasso di diversi impianti, contiene un’analisi tecnica dei principali elementi che costituiscono un impianto anti-

grandine allo scopo di fornire utili indicazioni atte a garantire la massima funzionalità e sicurezza.

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Sezione di palo ben impregnato dovrà essere mai superiore al 25 %. L’essiccatura può avvenire naturalmente stoccando il legno all’aria aperta oppure artificialmente in specifici essiccatoi. L’essiccatura naturale necessita di maggior tempo e consente una perdita progressiva di acqua mentre quella eseguita in appositi forni, molto più breve, è caratterizzata da una repentina perdita di umidità favorevole alla formazione di spaccature, siti d’ingresso di patogeni fungini. - Impregnatura: questa fase consiste nel far giungere la miscela fungicida (solo rame e altri fungicidi in quanto altri metalli come cromo e arsenico sono stati vietati nella C.E.) all’interno del palo. Questo processo avviene in autoclave nella quale, fatto precedentemente il vuoto e successivamente portata ad una pressione di 10 – 12 bar, si immette la soluzione che impregnerà completamente i pali; per il loro utilizzo in frutticoltura e viticoltura la classe di riferimento è la numero 4 che prevede “il contatto con il suolo o una fonte di umidificazione prolungata e permanente”. A fronte di questo processo le ditte più affermate rilasciano un certificato che ne attesta l’avvenuta osservanza di tutte le fasi (in Francia ad esempio esiste la certificazione CTB+ e per l’Italia la normativa DIN 68 800-3); a richiesta può venire rilasciata una garanzia scritta di 10 o 15 anni con la quale si fa obbligo alla ditta costruttrice della sostituzione dei pali che nel frattempo dovessero subire alterazioni tali da determinarne la marcescenza. La quantità di prodotto utilizzato nel trattamento risulta fondamentale e non dovrebbe essere, per la classe 4, inferiore a 18 kg/m3.

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PALIFICAZIONE I pali rappresentano la componente principale dell’impianto antigrandine; nei frutteti, di norma sono in legno o in cemento e, in base alla loro tipologia, si possono distinguere in: PALI IN LEGNO In Piemonte, il castagno, ha avuto da sempre una significativa diffusione data la reperibilità locale e il costo ridotto. Questo legno presenta una “resistenza naturale” ai patogeni agenti di marciumi e, per sua natura, non viene impregnato. Il castagno, infatti, e alcune altre essenze (Abete - Robinia) sono caratterizzate dell’esistenza di una porzione prevalente di duramen rispetto all’alburno che rende questi legni refrattari all’impregnatura e al tempo stesso ne conferisce una maggiore resistenza. Quest’ultima però, non è sempre così duratura nel tempo: infatti si fa riferimento a 10 – 15 anni (nei casi migliori) dopodiché anche questo legno risulta sensibile agli attacchi dei parassiti. Gli anni di accrescimento delle piante, l’esposizione del terreno in cui esse sono cresciute e il periodo in cui vengono tagliate, rappresentano i fattori che ne determinano resistenza e durata. Il pino, sia la specie silvestre sia la marittima, a differenza del castagno, contiene una porzione importante, a volte predominante, di alburno e quindi più recettiva all’impregnatura. La provenienza delle pianta, il tipo di stagionatura e la quantità di prodotto utilizzato nel trattamento impregnante ne conferiscono la resistenza e il suo costo: - Provenienza: A differenza del castagno che è locale, i maggiori centri di produzione di pino sono, Francia, Polonia, Portogallo. La natura del terreno in cui un albero è cresciuto giuoca un ruolo importante sulla qualità del palo: nei terreni più poveri e sabbiosi, l’incremento di diametro è ridotto e per avere pali con sezioni idonee (10 x 12 cm) servono più di vent’anni. Stagionatura: affinché il legno accetti il trattamento d’impregnatura esso dovrà aver perso la maggior parte dell’acqua al suo interno e la sua umidità non

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Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

Dosaggi inferiori, ne riducono il costo ma ne limitano la resistenza e la durata. Purtroppo, non è possibile evidenziare visivamente un errato o insufficiente trattamento impregnante in quanto esteriormente non vi sono differenze: l’unico sistema è procedere, nell’ambito di un certo lotto, a sezionare alcuni esemplari ad oltre 20 cm dall’estremità ed esaminare se la soluzione ha raggiunto tutte le parti, anche la parte più interna, del palo. PALI IN CEMENTO I pali in cemento rappresentano una valida alternativa ai pali in legno; risultano più duraturi e con caratteristiche standardizzabili. La loro resistenza a flessione è aumentata notevolmente negli ultimi anni data l’evoluzione tecnologica del cemento armato precompresso. Questi pali sono realizzati in apposite casseforme mediante la tecnica delle trecce ‘’pre-tese’’. All’interno della cassaforma sono inseriti fili d’acciaio ad aderenza migliorata, opportunamente intrecciati, che vengono messe in tensione da una macchina esterna che ne

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imprime una forza di trazione molto elevata. A questo punto si getta il calcestruzzo nella cassaforma e si aspetta l’indurimento della colata. Si rilascia progressivamente la macchina che tende le trecce: queste, tornando nella loro forma originaria trasformano la forza di trazione ricevuta in forza di compressione assorbita dal calcestruzzo. Come i pali in cemento utilizzati in passato, anche quelli in precompresso necessitano di un sistema di ancoraggi oltre che dei pali di testata anche di quelli perimetrali. L’ancoraggio ha il compito di scindere le forze complesse

di presso flessione, che si sviluppano in condizioni di carico (grandine e vento), in forze semplice di compressione assorbibili completamente dal calcestruzzo. Si ricorda che con i pali in cemento, in caso di rottura anche di pochi pali, si attua inesorabilmente “l’effetto domino” che determina l’abbattimento di tutto l’impianto. Un accenno lo merita la profondità alla quale un palo in cemento deve essere posto: l’interramento non deve essere superiore ai 70 cm in quanto a profondità maggiori la sua tenuta alle forze orizzontali, viene diminuita.

Collasso di un impianto con pali in cemento privo di ancoraggi laterali

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varia in funzione della sua altezza (fuori terra) e dalla distanza dall’ ancoraggio. Nella seguente tabella sono riportati i valori di sforzo (momento alla base) che si sviluppano in funzione dei parametri sopra citati, considerando come carico verticale, il peso della grandine e della neve (166 kg/m2) e il carico orizzontale (56.3 kg/m2) derivante dall’azione del vento con una velocità di oltre 90 km/h indicato come vento di tempesta dalla scala di Beaufort (valore 10). Nel caso del LEGNO, un palo

Corretto ancoraggio del palo esterno e di quelli laterali

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RESISTENZA STRUTTURALE DEI PALI PERIMETRALI Qualunque sia la natura del palo utilizzato, è importante conoscere le sollecitazioni alla quale un palo posto nel perimetro può venire sottoposto; infatti in questo caso agisce oltre la forza di compressione (rete e grandine) anche quella orizzontale (vento) che in qualche caso eccezionale può anche essere di forte intensità (forza 9 e 10 durante il temporale del 19 agosto 2013). La resistenza di un palo

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di altezza di 4 m ( fuori terra ) richiede almeno una sezione di diametro Ø10-12 cm in quanto la sezione Ø8 cm NON è in grado di resistere ad una sollecitazione di momento massima superiore a circa 70 kgm. In alternativa occorre diminuire l’interasse tra i pali non superiore agli 8 m. Un palo in CEMENTO ARMATO PRECOMPRESSO 9x9 oppure 8x10 cm alto 4 m con quattro trecce 3x2,25 e calcestruzzo classe C20/25, ha un momento resistente stimato di circa 115 kgm; è quindi corretto un suo utilizzo con una distanza dell’ancoraggio pari a 1,5 m e non inferiore. GLI ANCORAGGI Ancoraggi con base di cemento: sono costituiti da un’asta di acciaio galvanizzata di lunghezza di 1.5 – 1.7 m alla cui base viene fissato un blocco di cemento a forma circolare e posto al fondo di una buca di larghezza di 30 – 40 cm e di profondità di 1.5 m che viene riempita con materiale terroso e sassi. In passato l’asta anziché essere precostituita dallo zoccolo di cemento, veniva coperta sul posto da una colata di cemento: questa pratica si è dimostrata difettosa e quindi abbandonata in quanto si sono verificate delle situazioni di scarsa tenuta alla trazione. Una volta installati bisognerà assolutamente aspettare il tempo che il terreno si ricompatti prima di procedere alla messa in tensione dell’impianto. Ancoraggi a vite: sono molto pratici, facili e veloci da installare ed offrono, se calcolati bene, la stessa garanzia di tenuta oltre alla possibilità, una volta installati, di poter tensionare

Pali esterni in legno anch’essi ancorati immediatamente l’impianto. Da evitarne l’adozione nei terreni molto sciolti o con grosse pietre. Riguardo agli ancoraggi delle file esterne, questi devono assolutamente essere applicati su tutti i pali sia in cemento che in legno. La distanza dal palo agli ancoraggi deve essere di almeno 150 cm diversamente, con distanze inferiori si ha minor tenuta (vedi tabella specifica). Regole generali da rispettare nel posizionamento degli ancoraggi: • Profondità nel terreno: non inferiore a 1.50 m • Utilizzare un solo ancoraggio per ogni buca • Si devono ancorare tutti i pali di testata e anche quelli laterali RETE Dopo una certa confusione iniziale riguardo la tipologia di reti oggi si è giunti ad una visione abbastanza uniforme sulle caratteristiche che una rete deve

avere affinché assolva nel tempo e al meglio la propria funzione. Infatti la rete è sottoposta ad importanti azioni che non di rado raggiungono il limite della sua resistenza e che possiamo così sintetizzare: √√Azione della luce (raggi U.V.) √√Peso della grandine (è pura utopia creare un sistema che scarichi sempre e completamente la grandine!) √√Usura per azione dello sfregamento da parte del vento nei sistemi che sovrappongono i due teli. CARATTERISTICHE PRINCIPALI DI UNA RETE ANTIGRANDINE Per tali ragioni la rete antigrandine deve rispondere a determinati requisiti che sono codificati nelle norme di certificazione UNI EN 10406 sui materiali e, per la resistenza, UNI EN 13206 e che comunque si possono così riassumere: √√Materiale: polietilene (HDPE) √√Lavorazione: giro inglese √√Diametro dei fili: minimo 0.28 mm √√Maglia: non superiore a 2.8 x 8 mm √√Peso unitario: 48 g/mq ±5 % √√Durata: non specificata, ma normalmente (alcune garanzie) 10 anni per la nera, 5 anni per quella bianca. In realtà la durata con materiali di buona qualità è quasi sempre maggiore. √√Colore: nero (-20% di luce); bianco (-8-10% di luce); grigio (-12% di luce); altri colori: ombreggiamento tra grigio e nero, ma con influenza sui diversi parametri (°Brix, colore: in corso di accertamento).


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Esistono poi altri parametri che caratterizzano la qualità della rete e che le società produttrici più serie normalmente riportano: a titolo esemplificativo riportiamo una scheda accompagnatoria. Caratteristiche fisiche Polimero Disegno maglia Dimensione maglia Imballo Colore Lavorazione Caratteristiche dimensionali Fili Ordito Fili Trama Diametro filo Denaro Peso unitario +/- 5% (in base a normative UNIPLAST Caratteristiche meccaniche Solidità alla luce del colore Resistenza agli U.V. Allungamento a rottura Tenacità a rottura Rientro in acqua a 100° C

Rete Kristall HDPE 100 % Rettangolare 2,8x8 mm Film di politene Kristal

Giro inglese

Rete Grigia HDPE 100 % Rettangolare 2,8x8 mm Film di politene Ordito: Kristal - Trama: Nero Giro inglese

Unità di misura N° fili/cm N° fili/cm mm dr g/m2

Rete Nera 2,16 3,2 0,31 650 +/- 5 % 48 +/- 5%

Rete Grigia 2,16 3,2 0,31 650 +/- 5 % 48 +/- 5 %

Unità di misura Scala dei blu (1=scarso 8=ottimo) Kly % gr/den %

Monofilo Nero 8

Monofilo Kristall 7-8

Circa 750 Kly 40 % ca. 5 ca. 3,5 % - 4 %

Circa 500 - 550 Kly 40 % ca. 5 ca. 3,5 % - 4 %

Giro inglese Rete Kristall 2,16 3,2 0,31 650 +/- 5 % 48 +/- 5 %

resistere dovranno presentare resistenze adeguate.

Corretto fissaggio del filo all’ancoraggio

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ALTRI ELEMENTI: I TIRANTI • Oltre agli ancoraggi, la resistenza di tutti i componenti della struttura deve essere garantita in presenza di sollecitazioni. Infatti può accadere che anche solo l’assenza o la debolezza di un morsetto in un punto critico determini, in condizioni estreme, il cedimento dell’impianto. • Si tenga presente che la forza di trazione su un tirante varia, a seconda della distanza dell’ancoraggio dal palo e dell’altezza del palo stesso da 4500 a 6500 kg e di conseguenza tutti i componenti per

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SISTEMI DI COPERTURA In questi ultimi dieci anni non sono state proposte soluzioni particolarmente innovative rispetto al passato; infatti

i principali sistemi adottati, presentano, ciascuno pregi e difetti, gli uni preponderanti sugli altri in rapporto alle caratteristiche dell’impianto. Si

riporta di seguito una sintesi di queste tipologie in quanto più dettagliatamente ci si era occupati già in apposite pubblicazioni.

Sistema ad elastici a rete incrociata

Sistema V5

Sistema a struttura semplificata

Sistema V5

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SISTEMI

VANTAGGI

Sistema ad elastici a reti incrociate

V5 (sistema misto a placchette e a elastici)

OSSERVAZIONI E VINCOLI

• Idonea per impianti con h • Esigenza di una buona struttura di sostegno uguale/maggiore 4 m. (ancoraggi perimetrali, ecc.) • Buona efficacia protettiva • Possibile formazione di sacche di grandine • Adattabilità alla maggior parte di strutture già esistenti • Riduzione dei tempi di realizzazione • Grazie alla flessibilità degli elastici, l' impianto sopporta l' azione anche di violenti temporali • Presenta il minimo ostacolo al passaggio di mezzi meccanici

• Formazione di sacche in qualunque situazione con protezione incompleta della parte inferiore della parete fruttifera con grandinate prolungate • Elevata sollecitazione della rete per la formazione e la persistenza di sacche di grandine • Necessità della sostituzione degli elastici ogni 5/6 anni • Maggior ombreggiamento in particolare con la rete nera • Maggiore difficoltà e tempi di lavoro nelle operazioni di apertura e chiusura della rete • Da evitare negli impianti con h > 4 m

Interfila uguale/maggiore 4 m.

• Maggiore possibilità di scarico della grandine rispetto gli altri sistemi • Costo di realizzazione lievemente superiore e • Velocizzazione nelle operazioni maggior complessità esecutiva di apertura e chiusura rete • Buona efficacia protettiva

–– forma dell’appezzamento –– lunghezza delle file –– altezza delle piante –– tipo di materiale utilizzato per i pali (legno, cemento) –– qualità del materiale impiegato (pali, fili di ferro, rete antigrandine ecc)

–– numero di ancoraggi –– realizzazione dell’impianto con manodopera aziendale o extra - aziendale In commercio, la variabilità dei prezzi dei diversi elementi (pali ecc), spesso, disorienta l’agricoltore il quale tende a limi-

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ANALISI ECONOMICA Il costo di un impianto antigrandine dipende da numerosi fattori. Le caratteristiche dell’appezzamento e le scelte progettuali rappresentano le principali variabili da considerare e sono influenzate da:

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Principali sistemi di copertura adottati in Piemonte a confronto


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tare i costi e scegliere materiali, talvolta economici ma non sempre affidabili, che a lungo anda-

re, risultano di scarsa resistenza e durata. Nelle tabelle si riportano alcu-

ni esempi relativi ai tipi di palo e filo di ferro di uso corrente presenti sul mercato:

DIMENSIONI PALI DI TESTATA (cm)

COSTO € (H= 5 m)

8-10 10-12

COSTO € (H=5 m) 15-18 17-22

10-12

17 - 22

9x9

15

10x12

21

TIPO DI PALO

DIMENSIONE PALI INTERNI (cm)

legno cemento

Si riporta di seguito un esempio di costi per la realizzazione di un impianto antigrandine su 1 ha:

DESCRIZIONE

UM

QUANTITA'

PREZZO UNITARIO

PREZZO COMPLESSIVO

PALI IN LEGNO di PINO 10-12 cm

PZ

250

22,5

5.625

ANCORA IN CEMENTO BASE 40x40

PZ

22

2,4

53

ASTA ZINCATA cm. 150 DIAM. 14

PZ

22

5,5

120,6

SPEZZONI

PZ

22

0,7

15,8

FUNE ACCIAIO D.6 19X1,20 M. 200

NR

1

116

116

MORSETTI

PZ

95

1

76,1

FILO CRAPAL

KG

400

2,9

1.160

CAMBRETTE ARPIONATE 4X50

KG

10

6

60

COPRIPALO LEGNO

PZ

250

0,5

120

TUBETTO EXTRA/E IN MATASSE

KG

16

3,4

54,9

BRACCIO LAT. ANT. LEGNO

PZ

14

12

168

TIRAFONDI ZINCATO 8X80

CT

1

15,1

15,1

RETE ANTIGR. NERA (V.5)

MQ

12.200

0,3

3.416

PLACCHETTA

PZ

2.000

0,2

320

PLACCHETTA PICCOLA CONCHIGLIA

PZ

1.580

0,2

347,6

ELASTICI 0,60 ML.

NR

800

0,8

677,6

PLACCHETTA DOPPIA + CHIAVE

PZ

1.600

0,5

832

TIRANTE + GANCIO DI CHIUSURA RETEANCHOR.NET

PZ

1.500

0,2

315

TOTALE 13.492,7 Nell’importo suddetto non è compreso il costo della manodopera per il montaggio che richiede circa 300 ore

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Ipotesi A Ipotesi B

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CALCOLO DELLA QUOTA DI AMMORTAMENTO Nell’ipotesi A si considera che la durata dell’impianto + rete non superi i 15 anni (pali in legno). Nel caso B è stata considerata una durata dei pali superiore, cioè 30 anni, con durata della rete di 15 anni.

Costo

durata

R

quota annua di ammortamento

quota totale

pali+reti

13000

15

3%

1089

1089

pali cemento e ancore

7800

30

3%

398

reti

5200

15

3%

435,6

833,5

Ipotesi A: Durata impianto totale di 15 anni: 1089€ Ipotesi B: Durata Rete 15 anni e Pali + ancore 30 anni: 833€ = Risparmio 256€ annui con il cemento.

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polizze assicurative sono del tipo multirischio e di conseguenza vengono compresi altri tipi di danni come il gelo o la pioggia. Resta comunque il fatto che con la protezione sotto rete il prodotto è commerciabile , quindi si garantisce la fornitura alla struttura di appartenenza senza contare gli eventuali danni da ferita alle piante stesse. CONCLUSIONI Anche a seguito di queste ulteriori valutazioni non si è in grado

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di formulare un giudizio riguardo al grado di affidabilità dei diversi sistemi e materiali utilizzabilità in quanto sulla scelta giocano diversi fattori spesso legati all’organizzazione aziendale ad una carenza conoscitiva sulle caratteristiche del materiale. Certo è che, qualunque sia la scelta nel sistema di copertura e sulla tipologia dei pali, si dovrà ottenere un risultato che dia il massimo livello di garanzia di affidabilità e durata. In estrema sintesi si può affermare che una struttura in legno semplifica la

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realizzazione dell’impianto in tutti i sensi ma presenta, per la natura stessa del materiale, una durata limitata, in genere non superiore alla vita produttiva della specie protetta. La struttura in cemento o meglio in calcestruzzo precompresso richiede un’attenzione ed un tempo, nel caso non si abbia un livello minimo di specializzazione, lievemente maggiore nella realizzazione dell’impianto ma la sua maggior durata, consentirà un utilizzo anche per più cicli produttivi. E’ bene comunque in ogni caso considerare che una manutenzione periodica è fondamentale sia per i pali in legno che per i pali in calcestruzzo precompresso. In ogni caso, qualunque sia la soluzione adottata, la struttura, specie se deve proteggere un meleto o specie non autoportanti, non dovrà mai cedere salvo in situazioni veramente estreme; infatti in caso di collasso della struttura, inevitabilmente ne conseguirà, in tutto o in parte, quasi sempre il cedimento delle piante il che potrebbe in certe situazioni compromettere la stessa continuità imprenditoriale. In ogni caso si fa presente che a

fronte di eventi come quelli del 19 agosto 2013 si sarebbero potuti evitare o ridurre di molto i danni verificatesi, solo con l’osservazione attenta dei consigli sopra riportati. Si ricorda inoltre della possibilità, da parte di qualche ditta produttrice, di fornire una garanzia contro gli eventi atmosferici che prevedono la rimozione e lo smaltimento dei materiali rovinati nonché il ripristino dell’impianto in caso di eventi atmosferici a condizione che l’impianto sia stato eseguito rispettando le norme di sicurezza concordate.


SCADENZE AZIENDALI 15 APRILE IVA FATTURAZIONE DIFFERITA Entro tale data deve essere emessa, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di marzo, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè marzo. 16 APRILE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di marzo sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MARZO Annotazione di liquidazione per il mese di marzo e versamento dell’eventuale imposta, con modello F24 telematico, da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93. IVA – DICHIARAZIONE D’INTENTO – COMUNICAZIONE contribuenti mensili Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente all’Agenzia

delle Entrate la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazione d’intento ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA del mese di marzo 2014 .Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8 lettera c) del D.P.R. 633/72. 22 APRILE (essendo il 20 e 21 festivi) TRASMISSIONE SPESOMETRO Entro tale data devono essere inviate telematicamente le comunicazioni delle operazioni rilevanti ai fini IVA (speso metro) relative all’anno 2013 per tutti i contribuenti IVA compresi i soggetti esonerati IVA (con esclusione dei contribuenti IVA mensili la cui scadenza era prevista al 10/04/2014). 26 APRILE (essendo il 25 aprile festivo) ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI - mese di marzo Entro tale data scade il termine per i contribuenti mensili per la trasmissione in via telematica, all’Agenzia delle Dogane, dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di marzo. ACQUISTI – CESSIONI E PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI - 1 trimestre I soggetti che hanno realizzato nei quattro trimestri precedenti, rispetto a quello di riferimento, cessioni, acquisti di beni e prestazioni di servizi rese o ricevute di importo non superiore a 50.000 euro debbono trasmettere in via telematica gli elenchi delle operazioni effettuate nel 1 trimestre 2014. Ricambi ed accessori per Macchine Agricole

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SCADENZE ATTUALITÁ AZIENDALI

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44 ATTUALITÁ

CERTIFICATI DI ESENZIONE TICKET PER REDDITO: PROROGA AUTOMATICA FINO AL 31 MARZO 2015

L

a Regione Piemonte, al fine di evitare disagi agli assistiti, ha prorogato fino al

31 marzo 2015 la validità dei certificati di esenzione per reddito dalla compartecipazio-

ne alla spesa sanitaria, sia per la specialistica sia per la farmaceutica.

Rientrano nella proroga le seguenti categorie di esenzioni: CATEGORIA E01

E03 E04

BENEFICIARI cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a euro 36.151,98; titolari di pensione o assegno sociale e loro familiari a carico; titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico.

E’ stata, inoltre confermata, sempre fino al 31 marzo 2015, anche la validità dei certificati di esenzione per la sola spesa farmaceutica, riportanti il seguente codice: CATEGORIA E05 CHE COSA DEVE FARE CHI E’ IN POSSESSO DEL CERTIFICATO DI ESENZIONE CON CODICE E02 CON SCADENZA 31 MARZO 2014? L’avente diritto (disoccupato, iscritto al Centro per l’Impiego non in cerca di un primo lavoro, e suoi familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio

BENEFICIARI bambini di età sup. a 6 anni e cittadini inf. a 65 anni appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo lordo inferiore a 36.151,98 euro

a carico) deve rinnovarlo, recandosi presso uno degli sportelli di “Scelta/Revoca” delle sedi territoriali dell’ASL – o delegando per iscritto una persona di fiducia – ad autocertificare il reddito complessivo familiare quale risulta dalla dichiarazione dei redditi presentata nell’anno precedente, Presso gli Uffici Coldiretti di Ceva e di Mondovì è attivo lo “Sportello (in) Salute” che eroga l’assistenza in merito all’esenzione ticket per reddito. COME SI UTILIZZA IL

CERTIFICATO DI ESENZIONE? Il certificato viene esibito al medico di famiglia o ad altro medico prescrittore che provvederà a trascrivere il codice di esenzione sulla ricetta di prescrizione. AVVERTENZA Si precisa che, in caso di eventuale perdita dei requisiti reddituali che danno diritto all’esenzione, l’assistito è tenuto a darne tempestiva comunicazione all’ASL per la cessazione del diritto all’esenzione e, comunque, a non avvalersi più di

tale diritto. Si ricorda che eventuali abusi di utilizzo del certificato di esenzione, in carenza dei requisiti prescritti dalla legge, comporta responsabilità amministrative e penali, di cui all’art. 75 del D.P.R. 445/2000 e s.m.i.. Gli uffici del Patronato EPACA di Coldiretti nonché lo “Sportello (in) Salute” attivo presso gli Uffici Coldiretti di Ceva e di Mondovì, sono a disposizione per l’assistenza in merito.

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PENSIONE DI VECCHIAIA: DEROGHE SUI REQUISITI CONTRIBUTIVI – 15 ANNI DI CONTRIBUTI AL 1992 e AUTORIZZAZIONE AI VERSAMENTI VOLONTARI Con il presente avviso si ricorda che possono accedere alla “pensione di vecchiaia” e sono esclusi dall’elevazione dei requisiti di assicurazione e di contribuzione (20 anni): a) i lavoratori dipendenti ed autonomi che al 31 dicembre 1992 avevano maturato i requisiti di assicurazione e di contribuzione previsti dalla normativa previgente (15 anni di contributi). b) i lavoratori dipendenti ed autonomi ammessi alla prosecuzione volontaria da data anteriore al 31 dicembre 1992 (non è invece richiesto che l’assicurato ammesso alla prosecuzione volontaria abbia anche effettuato versamenti anteriormente a tale data). Le deroghe previste riguardano esclusivamente i “requisiti contributivi” finalizzati alla maturazione del diritto a pensione di vecchiaia e non “nuovi requisiti anagrafici” introdotti dalla Riforma Monti Fornero. Si ricorda che a decorrere dal 1° gennaio 2013, anche nei confronti dei soggetti rientranti in queste deroghe, i requisiti anagrafici per il diritto alla pensione di vecchiaia devono essere adeguati agli incrementi della speranza di vita. Gli Uffici EPACA sono a disposizione per l’assistenza in merito alla valutazione di tali istanze.

MODELLO UNIFICATO CUD 2014 PER I PENSIONATI (reddito da pensione 2013) La legge di stabilità n. 114 del 2013 ha previsto che gli Enti previdenziali non debbano inviare più il modello CUD ai pensionati ma lo rendano disponibile con modalità telematiche. Si informano i Soci che gli Uffici di Coldiretti sono disposizione per erogare l’assistenza in merito al reperimento di tali modelli. Per coloro che presentano le dichiarazioni dei redditi tramite i nostri uffici sono in corso le convocazioni e la raccolta dei dati sarà l’occasione per procedere alla stampa del modello. SI PRECISA CHE PER OTTENERE IL RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE E’ ASSOLUTAMENTE NECESSARIO INSERIRE I DATI DEL DOCUMENTO DI IDENTITA’ IN CORSO DI VALIDITA’. SI INVITANO, PERTANTO, GLI INTERESSATI A PRESENTARSI MUNITI DEL SUDDETTO DOCUMENTO . Gli Uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per l’assistenza in merito.

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NOTIZIE DAL MONDO DEI CAVALLI PPPPP

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PROGRAMMA DELLE MANIFESTAZIONI 2014 ACSTE ari o 201 4 Con l’ar riv o del la pri ma ver a, ecc o il cal end nos tro ter rito rio deg li app unt am ent i equ estr i org ani zza to sul ÂÂ13 aprile Raduno a San Biagio di Mondovì con passeggiata nell’Oasi Naturalistica di Crava e Morozzo con pranzo. Per info e prenotazioni Roberta 0174686324 – Annalisa 3479678223 - Circolo I due Pini; ÂÂ25 aprile Passeggiata all’Oasi Naturalistica di Sant’Albano Stura con possibilità di pranzo al sacco o presso agriturismo in tal caso richiesta la prenotazione entro il 21. Per info e prenotazioni Silvio 3382542192 e Roby 3471646310 - Circolo I Servaj; ÂÂ27 aprile Raduno con passeggiata nell’ambito della Festa di San Giorgio nella Frazione Olmetto Bagnolo Piemonte. Per info Bartolo 3287230177 – Circolo Gli Amici degli Equini; ÂÂ3-4 maggio “Fiera di San Pio” con Raduno, passeggiata e spettacoli equestri. Per info Dario 3204486540 e Danilo 3381929484 – Comune di Roccaforte e Proloco; ÂÂ11 maggio “Passeggiata in collina” da Caraglio a Dronero per info Ivo 3356874008 o Maurizio 3804555005 – Circolo I Cavalieri del Drago; ÂÂ18 maggio “Raduno al Cascinale” a San Rocco di Bernezzo

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Per info Sonny 3291231403 – Circolo Gli Avventurieri; ÂÂ31 maggio-1 giugno Raduno organizzato dal Circolo I Servaj di Bombonina presso la Cascina Cacciatori a Bombonina Bassa. Per info Silvio 3382542192 e Roby 3471646310; ÂÂ7-8 giugno Raduno a Passatore organizzato dai Cowboy di Passatore in collaborazione con la Proloco Passatore. Per info Walter 3355426376 e Andrea 3398071186; ÂÂ15 giugno Passeggiata sulle colline bovesane organizzata

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ÂÂ14-15 agosto Ra duno a Desertetto pe r info Renato 3392800781 Circolo I Due Pini; ÂÂ24 agosto Passegg iata a Caporale-Rocca forte Mondovì per info Per info Silvio 3382542192 e Roby 34 71646310 ÂÂ12 luglio Passeggiat Circolo I Servaj; a Notturna nel Parco Flu viale Ges- ÂÂ31 so-Stura di Cuneo pe agosto Raduno a San r info Silvio 33825421 Giovanni Govoni con 92 e Roby 3471646310 Circolo I “Caccia al Tesoro” organizz Servaj; ato dalla Proloco di Sa n ÂÂ13 luglio Festa di Giova nn i in co llaborazione con l’Acst Sant’Eligio organizzata e . Per info Cristina dal Comune di Boves per info Flavio 3384384070 e Silvio 33 3385872335; 82542192; ÂÂ19 luglio Passeggiat ÂÂ13-14 settembre a Notturna nella Valle Raduno Acste a Sa Infernotto a n Biagio di Bagnolo Piemonte per Centallo organizzato info Bartolo 32872301 dall’Acste in collabo 77 – Cirrazione colo Gli Amici degli Eq con il Circolo Ricrea uini; tivo Sanbiagese per info segreteria Acste 3394 ÂÂ19 luglio Raduno 243330 – 33870491 a San Giorgio di Mont 09; emale orga- ÂÂ5 otto nizzato dal nascente Cir br e Raduno a San Martino colo I Cavalieri della Va di Bu sca lle co Gr n passegana per info Michele 3280 giata sulle colline per 152568; info Manu 33854840 00 Circolo Costa Olearia; ÂÂ2-3 agosto Trekki ng al Rifugio Gardetta e giro del- ÂÂ5 otto la Meja per info An bre Fiera di San Luca nalisa 3479678223 a Villa Franca Piemont e Fabrizio 3497730281 Circolo i pe e r inf o info Bartolo 32872301 Due Pini; 77 – Circolo Gli Amici degli Equini; ÂÂ9-10 agosto Trekki ng Bagnolo Piemonte-R ucas per info ÂÂ11 Bartolo 3287230177 – -12 ottobre Fiera Ag Circolo Gli Amici degli ricola a Bagnolo Piemo Equini; nte per info Bartolo 32872301 77 – Circolo Gli Amici de gli Equini.

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