Coltivatore Cuneese mese di maggio 2016

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione - Contiene I.R.

AL VINITALY 2016 GRANDE SUCCESSO DELLE AZIENDE CUNEESI

1946

2016

70 ANNI

Report all’interno

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1-31 maggio 2016 - Anno 70

Editore: Edizioni Il Coltivatore Srl P. Foro Boario n°18 12100 Cuneo edizioni.ilcoltivatore@coldiretti.it Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Coordinamento di redazione Chiara Serra

ϐ Mara Chiardola Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Daniele Caffaro, Laura Calcagno, Dario Castagneri, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Cesare Gallesio, Rosangela, Giordana Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Paolo Lirelli, Flavio Marchisio, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Matteo Orcellet, Franco

Parola, Nadia Olivero, Walter Orsi Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà.

Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it ǣ ϐ Ǥ Ǥ Ǥ Ȃ Ǥ

Concessionaria esclusiva della pubblicità ϐ Via dei Fontanili 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 Ǧ ǣ ̷ Ǧ ϐ Ǥ “Il Coltivatore Cuneese”

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EDITORIALE

Coldiretti Cuneo compie ͚Ͳ ƒÂ?Â?‹ ‡ ‰—ƒ”†ƒ ƒŽ ˆ—–—”‘ ‹Â? •‹Â?‡”‰‹ƒ …‘Â? ‹Ž •‹•–‡Â?ƒ produttivo provinciale di Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte

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ettant’anni di attività di Coldiretti Cuneo hanno lasciato un segno profondo nella società cuneese. Si è passati dal collateralismo partitico alla piena autonomia dell’organizzazione maturata negli anni duemila. Il segreto di tanta longevità sta nell’ aver saputo adeguare alle mutate esigenze dell’agricoltura e della società , il ruolo e l’operatività dell’organizzazione.

L’aver interpretato i cambiamenti in atto, passando dal corporativismo a forza sociale, rappresenta la vera chiave di svolta che consente di affermare che ancora oggi il ruolo della Coldiretti sia attuale e soprattutto utile ai soci ed alla società . Sempre si è lasciato al centro del sistema economico agricolo la persona e la sua famiglia quale perno attorno al quale far ruotare le imprese agricole.

Da un tessuto sociale degli anni sessanta che vedeva il 45 per cento †‡ŽŽƒ ’‘’‘Žƒœ‹‘Â?‡ …—Â?‡‡•‡ …Žƒ••‹Ď?‹cata come addetta all’agricoltura si è passati all’attivitĂ multifunzionale degli anni settanta dove lo sviluppo industriale ha utilizzato persone provenienti dall’agricoltura generando

il fenomeno sociale dell’agricoltore – operaio e viceversa. Solo ora ci accorgiamo, del valore sociale ed economico delle scelte compiute allora: da una parte una forza lavoro importante per le fabbriche, dall’altra il fenomeno del reddito misto di molte famiglie cuneesi che hanno ristrutturato i fabbricati e conservato il territorio.

L’indotto a monte e a valle ‰‡Â?‡”ƒ–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ‰Â”Â‹Â…Â‘ÂŽÂ–Â—Â”Âƒ …—Â?‡‡•‡ Oggi l’agricoltura rappresenta in termini di addetti in provincia di Cuneo circa il 10 per cento delle perso-

SUPER E! ION VALUTAZ

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ne attive. Ma attorno ai professionali ruota la presenza di molte persone che collaborano ancora all’attivitĂ delle imprese famigliari colmando anche le carenze dei servizi sociali particolarmente sottodimensionati nelle campagne e soprattutto nelle zone marginali e montane. Ma an…Š‡ Â?‡‹ Â?‘Â?‡Â?–‹ †‹ˆĎ?‹…‹Ž‹ ‡ …‘Â?’Ž‡••‹ per l’economia come quella attuale, l’agricoltura in provincia di Cuneo sta generando occupazione e reddi–‘ “—ƒÂ?–‹Ď?‹…ƒ„‹Ž‡ ‹Â? —Â? –‡”œ‘ †‡Ž

provinciale. Si pensi all’attività svolta dalle numerose imprese artigiane

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EDITORIALE e della piccola-media industria che operano con il settore agricolo attraverso la fornitura di strutture, macchinari, mezzi tecnici. Si consideri anche l’occupazione generata dall’agroalimentare nel settore dei freschi, della trasformazione e della quarta gamma con imprese medio industriali e commerciali.

Un’agricoltura che accompagnata e fortemente indirizzata dalla progettualitĂ di Coldiretti ha saputo rigenerarsi in un mercato sempre piĂš globale dove gli spazi per la difesa dell’agroalimentare made in Cuneo •‘Â?‘ ‹Ž Ď?‹‘”‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‘Â…Â…ÂŠÂ‹Â‡ÂŽÂŽÂ‘ ’‡” ˜‹ƒ †‡Žle eccellenze produttive, ma rappresentano anche un ostacolo per le imprese diverse da quelle agricole che sull’onda della globalizzazione hanno instaurato processi speculativi che impoveriscono i territori.

Di qui le prospettive di un “corpo intermedioâ€? come quello rappresentato da Coldiretti. Una forte progettualitĂ economica, una capacitĂ di dialogo con le altre forze sociali, la …‘•–”—œ‹‘Â?‡ †‹ Ď?‹Ž‹‡”‡ ’”‘†—––‹˜‡ †‘˜‡

il sistema delle imprese sappia fare economia e in un momento non certamente facile sia dal punto di vista economico che sociale. Â?‹…ƒ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒœ‹‘Â?‡ …Š‡ ° ’ƒ••ƒ–ƒ dalla protesta alla proposta Questa capacitĂ di mettere in rete l’agricoltura con gli altri settori economici è evidenziato da un dato Â?‘Ž–‘ •‹‰Â?‹Ď?Â‹Â…ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‘ÇŁ ƒ ˆ”‘Â?–‡ †‡ŽŽ‡ circa 20mila imprese agricole iscritte all’albo della Camera di Commercio, Coldiretti associa ed opera con 33mila famiglie. Questo evidenzia che nell’organizzazione si riconosce un terzo della popolazione cuneese la quale si appoggia a Coldiretti, al suo patronato Epaca ed ai suoi capillari servizi gestiti dalla societĂ di servizi Impresa Verde.

La diminuzione degli addetti professionali all’agricoltura ha consentito alla provincia di Cuneo di aumen–ƒ”‡ Žƒ •—’‡”Ď?‹…‡ Â?‡†‹ƒ ƒœ‹‡Â?†ƒŽ‡ rendendo maggiormente competitive le attuali imprese agricole. La polverizzazione è stata drasticamente

PRIMA

”‹†‘––ƒ ’ƒ••ƒÂ?†‘ †ƒ —Â?ƒ •—’‡”Ď?‹…‡ di due ettari degli anni novanta agli attuali tredici elevando cosĂŹ la superĎ?‹…‡ Â?‡†‹ƒ ƒœ‹‡Â?†ƒŽ‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ‰Â”Â‹Â…Â‘ÂŽÂ–Â—Â”Âƒ cuneese a livelli italiani ed europei.

Certo, resta la complessa problematica del presidio del territorio delle nostre zone montane rispetto alla quale è necessaria una inversione della cultura che garantisce la presenza umaÂ?ƒ ‹Â? “—‡‹ –‡””‹–‘”‹ †‹ˆĎ?‹…‹Ž‹Ǥ ÇŻÂƒÂ—Â?‡Â?–‘ †‡ŽŽƒ •—’‡”Ď?‹…‡ Â?‡†‹ƒ aziendale, della professionalitĂ , degli imprenditori agricoli dove soprattutto tra i giovani è in aumento il fenomeno dei laureati e dei diplomati che si dedicano al settore, ha consentito anche lo sviluppo di un’agricoltura “greenâ€? in piena sintonia con il trend europeo.

Cambiamenti positivi e percorsi nuovi sono gli obiettivi che Coldiretti Cuneo, facendo leva sul passato, intende perseguire in futuro. Di qui il ruolo multifunzionale dell’agricoltura cuneese in un’ottica di dialogo e di sviluppo equilibrato con il sistema economico cuneese.

DOPO

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ECONOMIA MONDIALE

La globalizzazione genera pericolosissime speculazioni da parte delle multinazionali

ǣ î Coldiretti ribadisce l’importanza di adottare l’etichettatura obbligatoria dei prodotti agricoli freschi e trasformati.

Basta con la legge italiana che consente di indicare nei contenitori al dettaglio il solo luogo di confezionamento.

Coldiretti vuole sia indicato il paese di origine e di coltivazione del prodotto trasformato

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ullo scorso numero de “Il Coltivatore Cuneese” abbiamo evidenziato il pericoloso orientamento che si sta prendendo in Unione Europea con accordi di scambio a dazio zero od agevolato tra l’Europa e i Paesi Terzi. Tutto questo in nome di una globalizzazione che genera pericolosissime speculazioni da parte delle multinazionali e crea una concorrenza sleale nei confronti delle nostre imprese agricole. In altre parole, non siamo contro le importazioni dall’estero. Chiediamo però che queste vengano fatte all’insegna della chiarezza e della trasparenza ed in presenza delle normative giuslavoristiche e sanitarie uguali tra i paesi che importano e quelli che esportano. Diventa quindi determinante che l’Europa proceda velocemente sulla strada dell’etichettatura come da anni richiede Coldiretti altrimenti, economica-

mente, questo rappresenta una mazzata all’economia fatta di tipicità tradizioni ed eccellenze agroalimentari.

I PRODOTTI CINESI CON RESIDUI CHIMICI DA SPAVENTO

Per ora la situazione è al quanto confusa ed in questa situazione le speculazioni non mancano.

Con la quasi totalità (92%) dei campioni risultati irregolari per la presenza di residui chimici sono i broccoli provenienti dalla Cina il prodotto alimentare meno sicuro. Ma a preoccupare è anche il prezzemolo del Vietnam con il 78% di irregolarità e il basilico dall’India che è fuori norma in ben 6 casi su 10. E’ quanto emerge dalla “Black list dei cibi più contaminati” presentata dalla Coldiretti, sulla base delle analisi condotte dall’Agenzia europea per la sicurezza

alimentare (Efsa) nel Rapporto 2015 sui Residui dei Fitosanitari in Europa. La conquista della vetta della ϐ ° caso, poiché il gigante asiatico anche nel 2015 ha conquistato il primato ϐ alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell’Unione Europea. Su un totale di 2967 allarmi per irregolarità segnalati in Europa, ben 386 (15 per cento) hanno riguardato il gigante asiatico che in Italia, nello stesso anno, ha praticamente quintuplicato (+379%) le esportazioni di concentrato di pomodoro che hanno raggiunto circa 67 milioni di chili nel 2015, pari a circa il 10 per cento della produzione nazionale in pomodoro fresco equivalente.

Se nella maggioranza dei broccoli cinesi è stata trovata la presenza in eccesso di Acetamiprid, Chlorfenapyr, Carbendazim, Flusilazole e Pyridaben, nel prezzemolo vietnamita i problemi derivano da Chlorpyrifos, Profenofos, Hexaconazole, Phentoate, Flubendiamide, mentre il basilico indiano contiene Carbendazim che è vietato in Italia perché ritenuto cancerogeno. ϐ î contaminati elaborata alla Coldiretti, ci sono però anche le melagrane dall’Egitto che superano i limiti in un caso su tre (33%), ma fuori norma dal Paese africano sono anche l’11% delle fragole e il 5% delle arance che arrivano in Italia grazie alle agevolazioni all’importazione concesse dall’Unione Europea. Con una presenza di residui chimici irregolari del 21%, i pericoli vengono anche dal peperoncino della Thailandia e dai piselli del Kenia, contaminati in un caso su dieci (10%).

ECONOMIA MONDIALE I problemi riguardano anche la frutta dal Sud America, come i meloni e i cocomeri importati dalla Repubblica Dominicana, che sono fuori norma nel 14% dei casi per l’impiego di Spinosad e Cypermethrin.

DAL MAROCCO FRAGOLE OTTENUTE CON PRODOTTI CHIMICI PROIBITI IN ITALIA

E’ risultato irregolare il 15% della menta del Marocco, un altro Paese a cui sono state concesse agevolazioni dall’Unione Europea per l’esportazione di arance, clementine, fragole, cetrioli, zucchine, aglio, olio di oliva e pomodori da mensa che hanno messo in ginocchio le produzioni nazionali. L’accordo con il Marocco è fortemente contestato dai produttori agricoli proprio perché nel Paese africano è permesso l’uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono vietati in Europa.

L’agricoltura italiana è la più green d’Europa con 281 prodotti a denominazione di origine (D.o.p./I.g.p.), il di-

Si tratta di prelavorati industriali che vengono soprattutto dall’Est Europa che consentono di produrre mozzarelle e formaggi di bassa qualità spesso utilizzati nelle pizze. Si stima che i 2/3 delle esportazioni casearie della Lituania sia destinato all’Italia che nel 2015 ha aumentato del 17,2% le importazioni di formaggi per la trasformazione industriale.

Purtroppo sono anche praticamente quintuplicate le importazioni di E LA PIZZA ITALIANA concentrato di pomodoro dalla Cina CONFEZIONATA CON I con un crescendo di navi che sbarDUE TERZI DI GRANO E cano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato di pomodoro da rilaPOMODORI ESTERI Proprio nel momento in cui oltre vorare e confezionare come italiano ϐ poiché nei contenitori al dettaglio è perché la pizza, piatto tipico italia- obbligatorio indicare solo il luogo di no, diventi patrimonio dell’Unesco, confezionamento, ma non quello di scopriamo che è fatta con grano stra- coltivazione del pomodoro.

Dalla mozzarella lituana al concenniero almeno la metà delle pizze in vendita in Italia, ma nell’ultimo anno trato pomodoro cinese, ma c’è anche hanno addirittura superato il milio- l’olio tunisino e il grano canadese ne di quintali le cosiddette cagliate nelle quasi due pizze su tre servite in importate dall’estero, che rappre- Italia che sono ottenute da un mix di sentano circa 10 milioni di quinta- ingredienti provenienti da migliaia di li equivalenti di latte, pari al 10 per chilometri di distanza senza alcuna cento dell’intera produzione italiana. indicazione per i consumatori. vieto all’utilizzo degli o.g.m. e il maggior numero di aziende biologiche, ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%).

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DANNI SELVAGGINA

Il pronunciamento del Tar delle Marche su istanza di Coldiretti impone una rivisitazione della normativa anche in Piemonte

selvatica non sono aiuti di Stato

I

l Tribunale amministrativo regionale per le Marche si è pronunciato in merito all’inquadramento degli indennizzi erogati a favore di agricoltori danneggiati da fauna selvatica, escludendo che possano essere assimilati agli aiuti di Stato e sottoposti alla procedura di notifica alla Commissione europea (il così detto “de minimis”).

In modo netto, il giudice afferma l’incompetenza della Regione a qualificare come aiuti di Stato gli indennizzi, procedendo anche alla condanna della Regione Marche che aveva addirittura ritenuto di procedere al recupero delle somme in precedenza erogate. A comunicarlo è , responsabile

Stefano Masini

Bruno Rivarossa

dell’area Ambiente e Territorio della Confederazione Nazionale Coldiretti.

“A parte la vicenda procedurale relativa al riconoscimento di una vera e propria riserva di amministrazione prevista a favore della Commissione europea per quanto

riguarda l’eventuale decisione volta a intimare la restituzione degli aiuti, ciò che rileva è, soprattutto, l’accoglimento nel merito del ricorso per eccesso di potere e illogicità e carenza di motivazioni in ordine ai presupposti e ai requisiti di legittimità degli atti amministrativi, così

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DANNI SELVAGGINA da estendere gli effetti della pronuncia anche alla valutazione di delibere in corso di esame in altre regioni” ha precisato Stefano Masini, che continua “il Tar ci dice, in proposito, che il problema della qualificazione degli indennizzi come aiuti e non, invece, come risarcimenti, resta una prerogativa dell’amministrazione centrale e, in ogni caso, tenuto conto della impossibilità di prevenire il fenomeno della predazione dei capi di bestiame da parte di animali selvatici o inselvatichiti ovvero della produzione di altri e generici danni alle coltivazioni occorre procedere ad un bilanciamento degli interessi che - sempre ad avviso del Tribunale - risulta già definito al livello dell’adozione delle norme quadro in materia di disciplina della protezione della fauna selvatica e di esercizio della caccia (legge 11 febbraio 1992, 157) che fa gravare sulla collettività attraverso la costituzione di un apposito fondo l’onere di tenere indenni gli agricoltori dai danni. La decisione

Coldiretti vince il ricorso sul “de minimis”. Intanto chiede alla Regione, per le autocertificazioni sul “de minimis”, che siano gli ATC ed i CA a compilare le stesse, poiché hanno l’accesso alla Banca dati sembra, peraltro, criticare aspramente l’impostazione autopunitiva della Regione “che è stata più realista del Re” anche in ragione della disparità di trattamento a cui si troverebbero esposti gli agricoltori rispetto ad operatori concorrenti in altre Regioni”.

Inoltre, informiamo che, in meri-

to all’erogazione degli indennizzi, nei giorni scorsi Bruno Rivarossa, delegato confederale alla direzione di Coldiretti Piemonte ha scritto alla Regione affermando che “la Giunta Regionale, ha disposto che gli organismi venatori deputati al ristoro dei danni da fauna selvatica nel liquidare i danni provvedano ad applicare il regime “de minimis”.

Le autocertificazioni da parte dei richiedenti, stante termini e tempi a cui si riferiscono, devono quindi essere predisposte solo ed esclusivamente dagli Enti titolari dei procedimenti (ATC E CA), che hanno accesso alla banca dati regionale”.

E’ di questi giorni la lettera dell’assessore Ferrero agli ATC e Ca del Piemonte dove la Regione chiede che questi procedano a programmare i prelievi selettivi dei cinghiali a causa degli innumerevoli danni. Purtroppo lo scorso anno solo sette ATC su ventuno e nessun CA su diciassette hanno colto tale opportunità gestionale efficace a contenere i danni agricoli.

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REGIONE

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ull’ormai nota vicenda del gasolio agricolo agevolato, i cui saldi sono stati bloccati a causa del refresh, Coldiretti Piemonte ha sollecitato nuovamente l’Assessore

ϐ ±ǡ suo autorevole intervento, si riesca ad individuare una procedura che consenta di erogare un acconto sulle ϐ dovute ad interpretazioni errate.

“Abbiamo proposto all’Assessore – ha spiegato la presidente di Coldiretti Piemonte Delia Revelli - due strade che riteniamo attualmente percorribili: l’assegnazione in base ϐ to risulta ammissibile alla pubblica amministrazione o l’attribuzione di ϐ dichiarata dall’impresa. Entrambe le soluzioni tutelerebbero sia le impre-

Giorgio Ferrero

se sia la pubblica amministrazione, consentendo così di sbloccare la situazione”.

Inoltre, Il 5 aprile scorso è scaduto il termine per la presentazione delle domande relative al PSR, operazione 4.1.1. che riguarda gli investimenti nell’azienda agricola. Dai dati dichiarati dalla Regione risultano presentate oltre 2000 domande che denotano

l’interesse e la volontà degli imprenditori ad investire per il miglioramento e lo sviluppo delle loro imprese. Solo poco più della metà di queste ϐ ǡ ϐ ǡ questo Coldiretti Piemonte ha già segnalato all’Assessore la necessità di una scrupolosa ma celere istruttoria e la contestuale predisposizione di una riserva per le domande che potrebbero essere recuperate in una fase successiva.

“Nel tavolo verde convocato a seguito di nostre sollecitazioni, – ha concluso Revelli – abbiamo illustrato all’Assessore le aspettative delle imprese, ribadendo la richiesta di individuare formule che permettano l’erogazione dei contributi nella massima trasparenza e che consentano il miglior utilizzo delle risorse”.

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I L C O R S I V O D E L C O LT I VAT O R E PARENTI SERPENTI

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o capito. I parenti sono la rovina dei nostri parlamentari che, integerrimi (!), incorruttibili (!), smaniosi di mostrarsi seri e preparati (!) e di resistere alle lusinghe del potere (!), si sciolgono davanti alle richieste di ϔ ǡ ǡ ǡ vari. Eppure lo sanno che il pericolo è dietro l’angolo, che più d’uno, prima di loro, ha messo tra le priorità ϔ ǡ ϔ nipoti e l’ha pagata cara, non solo vedendosi piovere in testa valanghe di critiche, ma perdendo anche il cadreghin! Niente da fare. Di fronte alle istanze della family, non c’è proposito che tenga. In fondo, si tratta di piccole cose – pensano. Basta un seggio alla regione Lombardia che ϔ scapestrato, basta un aiutino per consentire la costruzione di una palestra cui il marito tiene molto, basta telefonare al “moroso” che l’emendamento che lo riguarda è stato approvato, basta trovare un posto ϔ ǡ dole una fulminea carriera universitaria, basta mettere il cognato

in condizione di acquistare un appartamento a Montecarlo a prezzo stracciato, basta...basta...basta... A volte sono i genitori ad allungare la propria ombra sul politico di turno.

Ne sanno qualcosa l’angelica ministra Boschi e lo stesso Presidente del Consiglio in carica!!!

Penso che nulla sia più umiliante per un padre che rendersi conto di creare ϔ ǡ repentaglio la reputazione e di aver alimentato sospetti e scetticismo nei suoi confronti.

Vi ricordate le indagini che si facevano un tempo (forse qualche traccia è rimasta in vigore anche oggi!) sull’albero genealogico di coloro che avevano deciso di entrare nell’arma dei carabinieri o in polizia? Intere generazioni erano passate al setaccio: ϔ tale dei candidati, si radiografavano annessi e connessi, si guardava alla diligenza sul lavoro, alle condizioni economiche, alle iniziative imprenditoriali, alla serietà delle sorelle, alla presenza di fenomeni di alcolismo, agli ambienti frequentati.

Per i ministri tutto questo non è ne-

cessario. Non si indaga su nulla o quasi, salvo accorgersi dopo breve tempo che hanno genitori ingombranti, sorelle che si danno alla bella vita, genitori che hanno inanellato più di un fallimento, amanti pronti a balzare sul ϔ ǡ avere una laurea, sono andati a comprarsela in Albania. Così succedono i guai, quasi sempre prodotti dal favoreggiamento. Ma quale mamma non darebbe la mano al suo pupo, quale ϔ to per non fargli sfuggire di mano un affare, quale padre ignorerebbe il suo “pezzo ‘e core”?

D’altra parte, l’occasione fa l’uomo ladro. Facile criticare, quando non si ϔ ǡ molti di noi e non si è capaci di trova ϔ ǡ fratello a comprarsi la casa e nemme ϔ nipote, incappato nel vigile di turno!

Bastian Contrari

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LE NOSTRE RADICI a cura di Barba Bertu - info@barbabertu.com

“LA VITA HA UN SENSO SOLO SE SI AMAâ€? don Carlo Cavallo. Dopo il pranzo qui “da Renzoâ€? a Cervere, con 70 invitati, siamo partiti per il viaggio di nozze: siamo andati a Bordighera e per me Franca Sacco, donna di grandi valori è stata una emozione indescrivibiDa bambina ha conosciuto la pover- le, perchĂŠ io non avevo mai visto il tĂ e anche per questo ha i poveri nel mare!â€?. cuore. Franca Sacco è nata il 14 feb ƒ •—ƒ ˆƒÂ?Â‹Â‰ÂŽÂ‹ÂƒÇŁ Dz „„‹ƒÂ?‘ –”‡ Ď?‹‰Ž‹ǣ braio 1949 a Cervere.

Giorgio, Giovanni e Matteo. E 4 nipoti, è bellissimo fare i nonni ed è meno faUMILI ORIGINI ‡ •…—‘Ž‡ǣ Dz ‘ ˆ”‡“—‡Â?–ƒ–‘ Ď?‹Â?‘ ticoso che fare i genitori! Quando avealla quinta Elementare di Cervere, vamo i bimbi piccoli, abbiamo fatto ho avuto la maestra Maria Tonetto di delle faticacce: portavamo le carrozziCervere. Severissima. Fino alla terza ne nei campi e al ritorno li caricavamo Elementare i miei ricordi della scuola sul “tamagnunâ€?. Loro a volte si lamensono bruttissimi, poi mi hanno boc- tavano, ma sono cresciuti beneâ€?. ciato un anno, ho cambiato maestra PORRI E RAPE ed è arrivata Suor Annamaria Ceresa L’amore per la terra: “Dopo essermi delle Giuseppine, maestra bravissi- sposata, ho iniziato a fare la contadima che ogni tanto incontro ancora, na: e mai lo avrei immaginato! Qui, in con grande piacereâ€?. famiglia, c’era mia suocera MargheI suoi genitori: “Mia madre Tere- rita e il mio cognato Giuseppe, ma ci sa Canelli era di Fossano; mio padre siamo voluti sempre bene ed aiutati Giovanni era di Cervere e faceva il a vicenda: Giuseppe ha sempre amamuratore e il sacrestano. In famiglia, –‘ Â?‘Ž–‘ ‹ Â?‘•–”‹ Ď?‹‰Ž‹ǥ “—ƒÂ?†‘ ‡”ƒÂ?‘ ‡”ƒ˜ƒÂ?‘ …‹Â?“—‡ Ď?‹‰Ž‹ ‡† ‡”ƒ˜ƒÂ?‘ ’‘- piccoli li prendeva sempre in braccio veri: mangiavamo la verdura che mia ‌ Oggi coltiviamo soprattutto porri madre coltivava, la carne molto di e rape. Mi sono subito adattata, ho rado. Mia mamma per guadagnare sempre sostenuto mio marito. Ave“—ƒŽ…‘•ƒ ˆƒ…‡˜ƒ ‹ …‘”•‹ ’‡” Ž‡ Ď?‹†ƒÂ?œƒ- ˜ƒÂ?‘ —Â?ƒ –”‡Â?–‹Â?ƒ †‹ Â?—……Š‡ Ď?‹Â?‘ ƒŽ te, insegnando a ricamareâ€?.

1992, era duro. Poi abbiamo puntato sulla verdura�. “SERVENTA� A 12 ANNI

˜ƒŽ‘”‹ –”ƒ•Â?‡••‹ ƒ‹ Ď?‹‰Ž‹ǣ Dz —‡ŽŽ‹ †‹ Ha iniziato a lavorare presto: “A 12 anni sono andata a fare la “serventaâ€? volersi sempre bene, di aiutarsi, di a Cuneo e a Torino, ho sofferto per la essersi attenti alle persone e di aiulontananza, venivo a casa tre o quat- –ƒ”‡ …Š‹ ° ‹Â? †‹ˆĎ?‹…‘Ž–Â?Ǥ „„‹ƒÂ?‘ …‡”cato di dare anche l’esempio. Vicino a tro volte all’annoâ€?.

L’incontro con suo marito: “Fran- noi vivono degli extracomunitari che co Marengo lo conoscevo da sempre. si sono inseriti, io li seguo tutt’ora.

Una volta che ero venuta a casa, sono La bambina, arrivata dal Punjab che andata a fare una passeggiata a cer- aveva tre anni, quest’anno fa l’esacare le lumache con mio fratello di 10 me di maturità di Ragioneria ed io anni, io ne avevo 18. C’era una brutta ho sempre cercato di esserle vicina, salita, ho fermato Franco e mi ha la- dando una mano. Questo ce lo raccosciato salire sul trattore: mi ha dato manda il Vangelo! Sono una famiglia l’appuntamento ed è iniziata la sto- educatissima e quando sono arrivati ria! Era il 1969. Il 6 settembre 1970 a Cervere, non conoscevano nessuno ci siamo sposati a Cervere, davanti a ‌ Oggi si sono inseriti�.

UN MODELLO SBAGLIATO

I drammi di oggi: “Quando vedo i barconi o chi spara proiettili sui profughi, penso che tutto non va! E ci sto veramente male, il nostro modello di sviluppo è sbagliato, proprio non ci siamo. Uno dei nostri grandi mali è l’indifferenzaâ€?.

Le soddisfazioni: “Aver allevato tre Ď?‹‰Ž‹ǥ •‘Â?‘ —Â?ƒ Â?‘‰Ž‹‡ …‘Â?–‡Â?–ƒ ‡ —Â?ƒ nonna felice. Per far durare i matrimoni, occorre andarsi incontro e dialogare: facciamo tante cose insieme. Se mi guardo indietro, non ho rimpianti e sono soddisfatta. Rivivrei di nuovo la stessa vitaâ€?.

In cosa crede: “Nell’onestĂ , nella sinceritĂ , in Dio: mi sono accorta che c’è, anche se in certe situazioni mi vengono dei dubbi. La vita ha un senso se si ama e se si aiutano gli altri. La morte è un punto interrogativo, spero di poter incontrare Dio e di ritrovare le persone amate in vita: sarebbe bellissimo. Papa Francesco mi piace molto, perchĂŠ è schietto. Capisce i problemi degli altri, apprezzo le sue aperture, sta cercando di cambiare la Chiesaâ€?.

L’impegno in Coldiretti: “Quando mi sono sposata, giovani donne in campagna ce ne erano poche. Sono stata delegata delle “donne rurali� e ho organizzato diversi corsi ed iniziative per le donne della campagna. Sono stata componente della Consulta del movimento femminile a Cuneo e mi sono impegnata nel tesseramento.

Grazie alla Coldiretti ho allargato la cerchia delle amicizie e questa forse è la cosa piĂš bella! Ho anche lavorato in “Campagna Amicaâ€? e mi piace incontrare le persone. Sono stata anche in tv da Mike Bongiorno alla “Ruota della fortunaâ€?, qui da noi c’è stato Edoardo Raspelli di Melaverde. Mi sono divertita molto in tv da Frizzi, ai “Soliti ignotiâ€?, quando i concorrenti dovevano indovinare che io coltivavo le rape!â€?.

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LETTERE

La posta del Coltivatore Crisi agroalimentare Per la nostra agricoltura, l’Europa di Bruxelles è matrigna e pure cattiva. A forza di creare ostacoli burocratici e non, e diminuire il reddito ai nostri contadini, è riuscita a rendere il nostro Paese obbligato ad importare: frumento duro e tenero, carne bovina e suina, latte, olio di oliva ... non avendo più (l’Italia) la capacità di avere un approvvigionamento totale di questi prodotti.

Se tutti insieme, consumatori compresi, non poniamo un freno al continuo deterioramento del reddito contadino, i nostri giovani non si avvicineranno più alla produzione agricola con conseguenze deleterie per tutti. Non è possibile che con l’equivalente in lire del raccolto di grano di venti giornate piemontesi negli anni ‘70 un contadino del tempo riuscisse ad acquistare un trattore con aratro e barra falciante, invece oggi con lo stesso raccolto fatichi ad incassare gli euro necessari a saldare la fattura del cambio pneumatici? Questa realtà, se chi ci comanda è un pochino lungimirante va cambiata prima che si arrivi all’abbandono ed alla desertificazione.

P.s: sono un consumatore, non un produttore agricolo.

Adelio Panero Cherasco

Il saluto del Vescovo di Alba al mondo agricolo In occasione dell’insediamento del nuovo Vescovo ad Alba, Coldiretti nel complimentarsi per la nomina ha manifestato la disponibilità dell’Organizzazione al confronto ed al dialogo costruttivo. Questa la risposta di Mons.

Brunetti che vogliamo condividere con tutti i nostri associati Accolgo volentieri i vostri auguri ϐ cesi di Alba.

La vostra Organizzazione è da sempre ispirata ai principi sociali e cristiani della Chiesa e so che ancora oggi ne riconosce e ne celebra i valori fondanti. È con gioia che immagino, in questa terra albese, imprenditori e coltivatori giovani: attori di una Coldiretti proiettata in avanti attenta alle innovazioni e modernizzazioni, ma saldamente radicati alle tradizioni e alle proprie origini. Dobbiamo continuare a coltivare la terra senza sfruttarla, rispettandone i tempi e cu ϐ ° ǡ sempre generosa, ci custodisca con i propri frutti. Anche l ‘Expo 2015 ci ha offerto la possibilità di fermarci a confrontarci con l’agricoltura globale come strumento per il sostentamen ϐ Ǥ Quando parlo di Coldiretti ho un tonfo al cuore di memoria straordinaria perché mio padre mi ha tra-

smesso questo grande amore per la terra e per questa Confederazione che ha giovato molto alla nostra nazione nell’ambito dell’agricoltura dove la terra va custodita, amata, sorvegliata e protetta quale dono. ϐ ϐ nella madre terra, generatrice di beni importanti per l’uomo: andiamo a riconsiderare i valori fondanti del nostro impegno senza i quali rischiamo di perdere il senso della nostra vita e le vere motivazioni del nostro lavoro.

In questo Anno Santo siamo invitati ad un’altra coltivazione, quella dello spirito e del terreno del nostro cuore. So di avere in voi ascoltatori attenti e sensibili a questo pensiero perché chi lavora la terra quotidianamente non può non sentire un legame profondo con chi rende attivo il suo lavoro.

Grazie per la vostra disponibilità e collaborazione vi benedico.

Marco Brunetti, Vescovo di Alba

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PAC

Ottenuta proroga di un mese per le domande dei pagamenti diretti PAC 2016

ǡ Cuneo la situazione resta pesante

E

’ positiva la decisione del Commissario europeo per l’Agricoltura di prorogare di un mese il termine di presentazione delle domande dei pagamenti diretti della Politica agricola comune 2016 (PAC e PSR), in scadenza il 15 di maggio, ora tocca al Governo formulare il decreto e le procedure operative. La decisione comunitaria è accompagnata da positivo annuncio dello sblocco delle procedure di pagamento dei fondi comunitari per gli agricoltori italiani, dopo che Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, ha avviato l’iter per far arrivare ϐ Ǥ Un provvedimento fortemente sollecitato da Coldiretti che rappresenta una boccata d’ossigeno per le imprese dopo il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli. I pagamenti erano

DI

circa la metà della somma, che avevano “raggiunto” però solo il 50 per cento degli aventi diritto del Piemonte. Ora, con la pubblicazione del registro dei ϐ ǡ tranche del pagamento, comprese le aziende che non avevano ancora ricevuto nulla a cui i soldi saranno inviati tutti assieme. L’Agea ha in preparazione anche un decreto per completare i pagamenti della “vecchia” Pac rimasti Enzo Pagliano sospesi, anche qui rispondendo a una stati sospesi a causa della necessità di precisa richiesta di Coldiretti per sanacalcolare l’esatto ammontare dei titoli re la situazione. “Va bene l’avvio di pro ϐ Ǥ ǯ cedure che danno liquidità alle impredal fatto che si tratta del primo anno di se e colmano i ritardi accumulati - dice applicazione della nuova Politica agri- direttore Coldiretti cola comune (Pac) dell’Unione Euro- Cuneo. Purtroppo restano ancora inpea che stanzia complessivamente 21 dietro i pagamenti ai piccoli agricoltori ϐ ʹͲʹͲ ed alle aziende sottoposte a controllo. agli agricoltori. A novembre, ARPEA Stiamo seguendo l’iter per velocizzare aveva erogato un anticipo dei fondi, le procedure”.

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PSR

Rivolgersi ali uffici Coldiretti per la predisposizione delle domande

L

a Regione Piemonte nel giro di pochi giorni ha aperto una serie impressionante di bandi, la maggior parte dei quali riguarda misure del PSR 2014-2020 che interessano migliaia di aziende.

Dato che l’apertura delle domande è avvenuta a ridosso della scadenza del 15 maggio 2016 e considerando che gli applicativi telematici necessari per la loro compilazione e trasmissione sono stati messi in linea il 27 aprile, Coldiretti si è attivata per richiederne la proroga almeno al 15 giugno 2016.

Risultano aperti i seguenti bandi: PSR 2014-2020, Misura 10 pagamenti agro-climatico-ambientali con 9 operazioni diverse : 10.1.1 produzione integrata; 10.1.2 interventi per la biodiversità nelle risaie; 10.1.3 tecniche di agricoltura conservativa;

10.1.4 sistemi colturali ecocompatibili; 10.1.5 tecniche per la riduzione delle emissioni di ammoniaca; 10.1.6 difesa del bestiame dalla predazione di canidi sui pascoli collinari e montani (vedi articolo pag.18); 10.1.7 gestione elementi naturali formi dell’agroecosistema; 10.1.8 allevamento razze autoctone minacciate di abbandono; 10.1.9 gestione eco-sostenibile dei pascoli; Misura 11 - operazione 11.1.1 introduzione dei metodi dell’agricoltura biologica; Misura 13 – operazione 13.1.1 indennità compensativa; Misura 8 operazione 8.1.1. – imboschimento dei terreni agricoli; Misura 4 - operazione 4.1.2 – investimenti per il miglioramento aziendale riservato ai giovani agricoltori (scadenza al 30/06/2016);

Misura 6 – operazione 6.1.1 premio per l’insediamento di giovani in agricoltura (scadenza 30/06/2016); Misura 3 – operazione 3.1.1. partecipazione a regimi di qualità ( richiesta proroga al 30/06/2016); Misura 12 - operazione 12.2.1 - Compensazione del mancato reddito e dei costi aggiuntivi da vincoli ambientali nelle aree forestali ricadenti nei siti Natura 2000; Misura 5 - operazione 5.1.1 – prevenzione di danni da calamità naturali di tipo biotico (Popillia japonica).

Oltre ai bandi relativi al PSR, rimane ϐ ͵ͳ credito di conduzione, volto a sostenere i prestiti annuali accesi dalle aziende per far fronte alle spese di coltivazione. Tale aiuto consiste in un contributo volto a coprire parte degli interessi che le azien ϐ cesi per la conduzione aziendale.

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DIFESA DAI LUPI

canidi: aperte le domande di contributo

I

l nuovo PSR della Regione Piemonte, a fronte anche di una ϐ ǡ ha previsto un intervento a favore ϐ attacchi di canidi alle mandrie ed alle greggi, attraverso l’utilizzo di re ϐ notturno e l’impiego di cani per la difesa del bestiame. ϐ ǯ tervento possono essere gli allevatori, singoli o associati, che aderiscono agli impegni ed alle prescrizioni previste dall’operazione e precisamente: - Utilizzo di cani iscritti all’anagrafe canina ed appartenere alle razze Maremmana –Abruzzese, Cane da montagna dei Pirenei, Cane da pastore del Caucaso (uno ogni cento capi con un minimo di due cani per gruppo di animali).

- Aderire all’operazione 10.1.9 del PSR (Gestione ecosostenibile dei pa-

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scoli). L’entità del premio annuale prevista per questa misura si somma a quella relativa alla difesa dai canidi . Ǧ ϐ per il ricovero notturno, dimensionate in funzione del numero di capi.

- Presenza continua in alpe dell’allevatore.

La durata del’impegno è di cinque anni e l’intervento di sostegno am-

monta a 50 euro/ettaro che, sommati agli importi previsti per la “gestione eco-compatibile dei pascoli” (da adottarsi obbligatoriamente), portano ad un premio cumulato annuo di 170 euro/ha per la collina e di 160 euro/ ha per la montagna.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 16 maggio 2016.

DIFESA DELLE COLTURE

••‹…—”ƒœ‹‘Â?‹ Â‹Â’ÂƒÂƒÂˆÇĄ ’”‘”‘‰ƒ ƒŽ ;ͳ Â?ƒ‰‰‹‘ ’‡” colture autunno-primaverili e permanenti

Il Ministero delle Politiche Agricole rende noto che: “Per rispondere alle esigenze degli operatori del settore di estendere il termine previsto dal piano assicurativo, è stata avviata la procedura per far slittare la scadenza dal 30 aprile al 31 maggio 2016, cosĂŹ da consentire agli agricoltori di stipulare le polizze assicurative agevolate sulle col–—”‡ ƒ—–—Â?Â?‘nj’”‹Â?ƒ˜‡”‹Ž‹ ‡ •—ŽŽ‡ …‘Ž–—”‡ ’‡”Â?ƒÂ?‡Â?–‹Ǥ ƒ Â’Â”Â‘Â”Â‘Â‰ÂƒÇĄ †‡…‹•ƒ ƒ •‡‰—‹–‘ †‡ŽŽ‡ †‹ˆĎ?‹…‘Ž–Â? ”‹•…‘Â?–”ƒ–‡ Â?‡ŽŽƒ fase di avvio del piano assicurativo e in considerazione dell’importanza della gestione dei rischi all’interno della nuova programmazione comunitaria, consentirĂ uno svolgimento regolare della campagna assicurativa agricolaâ€?.

La soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Asnacodi ‹…Š‡Ž‡ —ƒ‰Ž‹ƒ per la proroga al 31 maggio della scadenza per la stipula delle polizze assicurative agevolate sulle colture autunno-primaverili e sulle colture permanenti. “Si tratta di un ulteriore passo avanti, che consentirĂ un migliore svolgimento della campagna assicurativa agricola. Il provvedimento va nella direzione da noi auspicata e piĂš volte richiesta di dare maggiore spazio alle coperture assicurative, che si dimostrano sempre piĂš necessarie, visto anche l’andamento imprevedibile del climaâ€? ha concluso Quaglia.

A Marcello Cavallo la “Stella al Merito del Lavoro�

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Sono state conferite domenica 1 ° maggio a Torino le “Stelle al Merito del Lavoroâ€? a 85 piemontesi, di cui 12 della Granda. Sono stati premiati i lavoratori dipendenti che si sono distinti per meriti di laboriositĂ e che si sono prodigati per preparare le nuove generazioni. Ai 12 premiati del Cuneese, la Camera di Commercio consegnerĂ una targa d’onore l’11 giugno durante una cerimonia nella sede di Cuneo. Tra i premiati, vi è anche Marcello Cavallo di Boves, giĂ capo area Organizzazione di Coldiretti Cuneo. Cavallo ha iniziato a lavorare per Coldiretti nel 1974, ricoprendo diversi incarichi. Segretario di Giovani Impresa, segretario di Zona a Bra e Ceva, direttore provinciale Epaca, direttore ‘Â?Â?‡”…‹ƒŽ‡ Dz ‡Â?—• Â‹ÂƒÂ‰Â‰Â‹Çł ‡ǥ ‹Â?Ď?‹Â?‡ǥ ƒ’‘ ”‡ƒ ”‰ƒÂ?‹œœƒœ‹‘Â?‡Ǥ

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RIFIUTI

Ulteriore passo avanti verso la semplificazione nella gestione dei rifiuti prodotti dalle imprese agricole

‡ ‹�’”‡•‡ ƒ‰”‹…‘Ž‡ •‘�‘ ‡•‡�–‹ †ƒŽ

I

l Ministero dell’Ambiente, rispondendo ad un quesito posto da Coldiretti, ha confermato che già a partire da quest’anno le aziende agricole potranno non presentare il MUD (modello unico di dichiarazione ambientale) assolvendo a tale obbligo semplicemente attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto.

La norma, vale a dire l’articolo 69 del cosiddetto Collegato ambientale entrato in vigore il 2 febbraio 2016, riconosce infatti la possibilitĂ per le imprese agricole e per alcune altre categorie professionali (es. centri estetici e tatuatori) che producono ”‹Ď?‹—–‹ ’‡”‹…‘Ž‘•‹ǥ †‹ ƒ••‘Ž˜‡”‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‘Â„bligo di registrazione del registro di …ƒ”‹…‘ ‡ •…ƒ”‹…‘ †‡‹ ”‹Ď?‹—–‹ ‡† ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‘Â„bligo di comunicazione al Catasto dei ”‹Ď?‹—–‹ –”ƒÂ?‹–‡ ‹Ž —†ǥ •‡Â?’Ž‹…‡Â?‡Â?–‡ attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto.

La conservazione di tali documenti potrà avvenire presso la sede dei soggetti esercenti le attività indicate nell’articolo o tramite le associazioni imprenditoriali interessate o società di servizi di diretta emanazione delle stesse, mantenendo presso la sede dell’impresa copia dei dati trasmessi.

In vista della scadenza prevista

per la presentazione del Mud 2016, sere sostituito con la tenuta ordinata Coldiretti ha pertanto chiesto al Mi- della contabilitĂ , archiviazione che nistero di chiarire con precisione potrĂ avvenire anche con il supporl’ambito di applicazione della dispo- to delle associazioni di categoria o •‹œ‹‘Â?‡ †‹ •‡Â?’Ž‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ǥ ’”‡…‹•ƒÂ?- societĂ di servizi di loro emanazione. do se l’esonero dall’invio del Mud si Grande soddisfazione quindi, per applichi, come Žƒ •‡Â?’Ž‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ richiesto da Col- L’esenzione, chiesta da sopraggiunta, soldiretti, giĂ a parlecitata da ColdiretColdiretti, si applica giĂ tire dall’anno in ti nell’ambito dei corso (e, quindi, lavori di approvada quest’anno con riferimento zione della legge e al Mud 2016, in scadenza il 30 apri- che si aggiunge a quelle giĂ vigenti le). per le imprese agricole che, quando Con parere reso in data 11 apri- …‘Â?ˆ‡”‹•…‘Â?‘ ‹ ’”‘’”‹ ”‹Ď?‹—–‹ ƒ …‹”…—‹–‹ le 2016, il Ministero ha conferma- organizzati di raccolta previo appoto l’immediata applicabilitĂ della sito contratto di servizio, sono anche disciplina, che è dunque valida giĂ esonerate dall’obbligo di iscrizione a partire dal Mud in scadenza il 30 al sistema informatico di tracciabiliaprile 2016 e che, pertanto, potrĂ es- –Â? †‡‹ ”‹Ď?‹—–‹ Č‹ Â‹Â•Â–Â”Â‹ČŒÇ¤

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ATTUALITÁ

Gli ultimi dati Agea confermano un aumento della produzione del 3,24 % risporso anno

ǣ

nuove multe

Gite brevi:

Domenica 8 maggio I 3 castelli di Bellinzona in Svizzera Domenica 15 maggio Grasse e la storia del profumo Domenica 22 maggio Ville e dinastia Rothschild - Costa Azzurra

Sabato 28 maggio Monza: la reggia e le storie di Teodolinda Domenica 12 giugno Como e la funicolare di Brunate Sabato 18 giugno Navigli di Milano e Sant’Eustorgio Domenica 26 giugno Villa Grock a Imperia e la Liguria segreta Domenica 3 luglio Lago d’Iseo e la Franciacorta Domenica 24 giugno Gresson ey (Aosta) e l a vi l l a del l a regi n a Domenica 7 luglio Splash & Spa alla terme di Lugano

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NEOCLASSICA: ATENE, METEORE, GRESIA E SICILIA Dal 10 al 22 ottobre 2016 COSTA FASCINOSA: VALENCIA, BALEARI, SICILIA E NAPOLI Dal 12 al 19 novembre 2016 COSTA FASCINOSA: CANARIE, MADEIRA E MEDITERRANEO Dal 17 al 30 novembre 2016

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CONSORZIO DELLA PIEMONTESE

Assemblea molto partecipata dai soci e dalle autorità

° ǡ e innovazione tecnica

S

i è svolta lunedì 18 aprile a Carrù, l’assemblea del Coalvi, in cui sono stati approfonditi diversi temi, dall’innovazione del sistema di etichettatura e tracciabilità, ai progetti di miglioramento qualitativo della produzione e del lavoro degli allevatori, dalla pubblicità alla ricerca di nuovi sbocchi per la carne di Razza Piemontese.

Circa l’80% dei Soci hanno etichettato nel corso del 2015: segno che il principale servizio del Consorzio di Tutela della Razza Piemontese è largamente utilizzato ed apprezzato. Da segnalare, un recupero del numero di punti vendita (+13) ed un aumento dei ristoranti (+12). Per l’etichettatura, si prevede che le macellerie e i ristoranti aderenti al progetto di etichettatura multimediale siano dotati di monitor (televisori o tablet), collegati via web al sito, che permettano la pubblicazione della tracciabilità della carne attraverso le immagini.

Commenta il presidente del Coalvi, Carlo Gabetti: “Le conoscenze scientifiche acquisite in campo veterinario e agronomico hanno aperto la strada verso un modo di produrre più rispettoso delle esigenze degli animali, più redditizio e più rispondente alla qualità chiesta dai consumatori finali. Per mantenersi competitivo, il Coalvi si sta impegnando in un’assistenza tecnica sempre più qualificata, operando su due fronti: la corretta alimentazione degli animali e l’assistenza ginecologica per il miglioramento della fertilità”.

Si è poi parlato di IGP Vitellone Piemontese della coscia e SQN (Sistema di certificazione nazionale) Fassone di Razza Piemontese, due riconoscimenti a lungo inseguiti, ma non ancora ottenuti.

Il 2015 è stato uno degli anni più fruttuosi dal punto di vista dell’at-

Carlo Gabetti - Presidente Coalvi

tività promozionale e pubblicitaria.

La visibilità del marchio Coalvi a livello nazionale ha raggiunto apici mai neppure sfiorati nei primi trent’anni di pubblicità, merito degli spot televisivi, nell’ambito dell’iniziativa McItaly Piemontese, veicolati su tutte le maggiori emittenti televisive, dalla Rai a Mediaset, a Sky a La7.

Merito anche di tante iniziative che hanno diversificato l’azione pubblicitaria: allestimenti personalizzati dei negozi, comunicati e rassegne stampa, inserzioni pubblicitarie su giornali, alla radio ed alla televisione, aggiornamenti del sito internet, diffusione dell’APP Coalvi, impegno sulla pagina Facebook che sta per raggiungere la ragguardevo-

le cifra di 30.000 “Like”.

Per quanto riguarda le prospettive, alla carne Coalvi non basterà più essere di qualità perché di Razza Piemontese: occorrerà che sia competitiva sui principali mercati e cioè un po’ più cara, ma senza eccessi. Occorrerà produrla pensando all’ambiente, al legame con il territorio e alla qualità del lavoro degli addetti.

Occorrerà che venga riconosciuta tutta quell’attività volta al benessere dell’animale, dal soddisfacimento equilibrato dei fabbisogni alimentari alla corretta gestione della mandria anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie, come quelle che il Consorzio sta mettendo in campo.

Il marchio Coalvi, non dovrà avere solo un significato di tracciabilità e di certificazione di Razza Piemontese, ma anche un significato di costante qualità organolettica superiore della carne, di qualità della vita degli uomini che si occupano dell’allevamento, di massimo impegno per il benessere degli animali, di innovazioni tecniche che rendano sempre più sostenibili produzione e vendita, di totale ed incondizionato rispetto del consumatore e delle sue sensibilità.

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CONSORZIO DELLA PIEMONTESE

Protagonista della campagna McDonald Italia

Anno positivo per la Cooperativa Co&Co

A

prile è tempo di Assemblee annuali e di bilanci. Quello presentato dalla Cooperativa Co&Co è più che lusinghiero, sia per il risultato economico di per sé (utile di oltre 76 mila euro), sia per ϐ primo anno di attività, dopo il cambio del nome, del Consiglio di Amministrazione e del Presidente nel giugno del 2015.

La Co&Co si presenta ai propri soci, numerosissimi all’Assemblea di Cumiana, come un importante riferimento commerciale per gli allevatori della Razza Piemontese e non solo.

ϐ vare a 25 milioni di euro, così come i capi commercializzati (oltre 12.500) ed i Soci (497), presenti in tutto il Piemonte, ma in particolare a Torino (285), a Cuneo (118) e ad Asti (67).

Alcuni obiettivi sono stati raggiunti, come l’accorciamento dei tempi di pagamento ai Soci a 14 giorni contestualmente ad una iniziativa corposa di capitalizzazione della Co&Co in relazione al numero di capi conferiti, un’attenzione particolare in termi ϐ

Soci ed una profonda informatizzazione per fare in modo che l’attività commerciale possa interfacciarsi con quella contabile-amministrativa, così da ridurre al minimo gli errori e snellire le operazioni ed i conteggi per la gestione delle fatture di acquisto e vendita.

ǡ direttore della Co&Co commenta: “Bisogna sempre operare per il bene degli allevatori, per migliorare la competitività delle aziende agricole ed aumentare i redditi delle famiglie impiegate nel settore zootecnico”.

Secondo Carlo Vanzetti, vicepresidente della Co&Co, “il valore di un uomo non si giudica dalle cose che fa, ma da quelle che lascia in consegna a chi verrà dopo, ancor di più nel contesto cooperativo dove spesso i personalismi soffocano lo spirito mutualistico”.

“Programmazione dell’offerta, pia ϐ ǡ noscimento della qualità, costanza e puntualità nella fornitura sono ormai le parole d’ordine per rimanere ǣ ϐ Ƭ colto con entusiasmo e convinzione.

Carlo Vanzetti - Vice presidente

Giorgio Marega - Direttore

Gli obiettivi per il prossimo futuro sono quelli di consolidare la crescita, perfezionare l’organizzazione inter ϐ ri”, ha concluso Marega

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VALORIZZAZIONE CARNI

Il servizio con la consegna a casa, “in bicicletta� conquista Torino

ƒ …ƒ”�‡ ‘�’”ƒŽ ’”‘–ƒ‰‘�‹•–ƒ alla “Fassoneria�

L

ƒ „—‘Â?ƒ …ƒ”Â?‡ †‹ ƒ••‘Â?‡ Ď?‹”mata Compral ora arriva direttamente a casa, portata entro mezz’ora da “pony-ciclistiâ€?. E’ l’ultimo servizio ideato dalla Fassoneria di Torino, che si avvale della collaborazione di Foodora, societĂ specializzata nella consegna a domicilio di piatti gastronomici. A Torino, come a Milano dove Foodora è nata, i ristoranti che hanno scelto questa modalitĂ di consegna sono aumentati del 20 per cento al mese dal settembre 2015 a oggi. Fassoneria, hamburgeria di sola razza Fassona, assicura il servizio da entrambi i locali sotto la Mole. Il primo, quello storico del Quadrilatero dove tutto è nato; e il secondo inaugurato l’ottobre scorso in via San Massimo 17. In questo secondo punto, è attiva con successo anche la vendita diretta della carne

fresca Compral, presente all’interno di un corner dedicato e presentata in tagli porzionati sottovuoto. Un piccolo spaccio insomma, dove ci si può sbizzarrire tra tagliate, costate e le altre specialità piemontesi.

Spiega Fabrizio Bocca della Fassoneria, marchio gestito in franchising assieme alla cooperativa cuneese di allevatori: “I torinesi stanno apprezzando la nostra proposta di servizio a 365 gradi. Da noi si mangia, si compra, si fa asporto, si ordina dall’indirizzo di casa.

Sapendo di trovare sempre la stessa “—ƒŽ‹–Â? †‡ŽŽƒ …ƒ”Â?‡ ƒ Ď?‹Ž‹‡”ƒ …‘”–ƒ ‡ …‘Â?trollata senza alcuna intermediazione tra chi produce e chi consumaâ€?.

Per quanto riguarda il nuovo servizio di consegna a domicilio, le richieste piĂš frequenti riguardano la carne battuta al coltello e le costate. SpecialitĂ preparate nel laboratorio Compral al Miac di Cuneo e inviate quotidianamente alla Fassoneria 1 e 2 di Torino. Spiega Bartolomeo Bovetti, direttore Compral: “E’ un gemellaggio che funziona.

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LATTE

Approvato il bilancio (40 milioni) e rinnovate le cariche

••‡Â?„Ž‡ƒ ‘Â?’”ƒŽ ÂƒÂ–Â–Â‡ÇŁ Ď?‹Ž‹‡”ƒ modello con Inalpi e Ferrero

S

i è svolta venerdĂŹ 22 aprile l’assemblea della cooperativa Compral chiamata all’approvazione del bilancio e al rinnovo delle cariche all’Hotel dei Tigli di Cussanio. Che il comparto latte stia attraversando una fase complessa, è dimostrato dall’andamento del mercato che ristagna su scala europea, dalla ricca Baviera alle campagne francesi. In questo contesto, ha sottolineato ƒˆˆƒ‡Ž‡ ‘”–ƒŽŽƒ ’”‡•‹†‡Â?–‡ ‘Â?Â’Â”ÂƒÂŽÇĄ Ç˛ÂŽÂƒ Ď?‹Ž‹‡”ƒ ’‹‡montese del latte che si è consolida–ƒ ‰”ƒœ‹‡ ƒŽ ’”‘Ď?‹…—‘ ”ƒ’’‘”–‘ –”ƒ Žƒ nostra realtĂ produttiva con l’Inalpi di Moretta (torri di sprayatura) e la Ferrero di Alba (destinatario del ’”‘†‘––‘ Ď?‹Â?ÂƒÂŽÂ‡ČŒ •‹ ° ”‹˜‡Žƒ–ƒ —Â?ƒ

Raffaele Tortalla

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novitĂ positiva che ha garantito stabilitĂ e tenuta dei prezzi. In questo contesto, l’indice messo a punto dai ’ƒ”–Â?‡” †‡ŽŽƒ Ď?Â‹ÂŽÂ‹Â‡Â”ÂƒÇĄ —Â? —Â?‹…—Â? ƒ Ž‹vello nazionale, ha rappresentato un vero e proprio punto di riferimento, assicurando anche quei centesimi in piĂš che oggi fanno la differenzaâ€?. ƒ Žƒ Ď?‹Ž‹‡”ƒ †‡Ž Žƒ––‡ ‘Â?Â’Â”ÂƒÂŽÇŚ Inalpi-Ferrero, ha notato l’assessore regionale all’agricoltura Ferrero, è anche una bandiera “perchĂŠ in Piemonte termini come qualitĂ produttiva, controlli rigorosi, tracciabilitĂ e trasparenza sono un dato di fatto, applicato tutti i giorniâ€?. Merito agli allevatori-produttori Compral e alla parte industriale che ha dimostrato grande

vicinanza, come ha voluto ricordare il vicepresidente Compral e presidente Arap ‘„‡”–‘ Š‹ƒŽ˜ƒ. Al riguardo, il direttore regionale Coldiretti Bruno Rivarossa ha citato un aneddoto. “Quando doveva nascere l’iniziativa, la Ferrero ci ha chiesto espressamente se eravamo in grado di garantire a regime 5 mila quintali di produzione al giorno. Con qualche brivido ho risposto sĂŹ. Ebbene, ora possiamo dire che l’obiettivo è in vistaâ€?.

Il documento di bilancio, che chiude sui 40 milioni di euro con un piccolo attivo, è stato illustrato dal direttore Compral Bartolomeo Bovetti. “I conti tornano e il percorso condiviso con Inalpi e Ferrero rappresenta senza dubbio un esempio virtuoso per tutto il comparto. Noi dobbiamo continuare a fare squadra, migliorare le prestazioni e sviluppare le collaborazioni per centrare i nuovi traguardi della competizione globaleâ€?.

Prima del rinnovo cariche, ancora —Â? ’ƒ••ƒ‰‰‹‘ •‹‰Â?‹Ď?‹…ƒ–‹˜‘Ǥ ƒ †‘––‘ressa Alessandra Tropini ha illustrato il capitolato tecnico di produzione Dz ƒ––‡ …”—†‘ ‹Â? Ď?Â‹ÂŽÂ‹Â‡Â”ÂƒÇł •‘––‘•…”‹––‘ †ƒ‹ soci Compral con l’Inalpi. Un impegno che vincola gli allevatori a sottoporsi ƒ –—––‡ Ž‡ ˜‡”‹Ď?‹…Š‡ ‡ ƒ‹ …‘Â?–”‘ŽŽ‹ Â?‡…‡•sari. “Un ulteriore segno di maturità ‡ †‹ …”‡•…‹–ƒ ’‡” Žƒ Žǯ‹Â?–‡”ƒ Ď?Â‹ÂŽÂ‹Â‡Â”ÂƒÇł Šƒ detto Bovetti.

Quindi l’ultimo atto, l’elezione del nuovo consiglio al quale il presidente Tortalla e i 12 membri si sono presentati dimissionari. L’assemblea ha scelto di votare per acclamazione, confermando al vertice Compral Raffaele Tortalla, Roberto Chialva, Bernardo Ambrogio, Giampiero Burdisso, Livio Diale, Giuseppe Cottino Feira, Mario Gianoglio, Michele Giletta, Andrea Magliana, Elio Pettiti e Roberto Tortone. Una sola new entry, Antonino Fassino.

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ASPROCARNE

Un passo importante per valorizzare la carne bovina prodotta in Italia

Pubblicato il decreto attuativo del ‹•–‡�ƒ †‹ —ƒŽ‹–� ƒœ‹‘�ƒŽ‡ ‹�

Zootecnia

P

rende vita il nuovo Sistema di QualitĂ in Zootecnia per “dare un nomeâ€? alla carne bovina prodotta in Italia: grande soddisfazione da parte di tutto il Consiglio di amministrazione di Asprocarne. “Finalmente, dopo anni di lavoro intenso e di impegno da parte della nostra organizzazione abbiamo raggiunto l’obiettivo! Dal 2009 Asprocarne, in collaborazione con le altre organizzazioni di allevatori italiane riunite nel consorzio “L’Italia Zootecnicaâ€?, promuove a tutti i livelli istituzionali la partenza di un Piano Carni Bovine Nazionale per rilanciare il settore, l’SQNZ è il primo e fondamentale tassello per raggiungere questo ambizioso traguardo. In queste settimane, la crisi del settore si sta facendo insostenibile. Il crollo dei consumi, insieme all’aumento costante dell’import di carne dall’estero sta mettendo in ginocchio i nostri allevamenti. Serviva un segnale forte, un punto di svolta e credo che con l’avvio dell’SQN

del decreto attuativo che di fatto da avvio al nuovo Sistema di QualitĂ Nazionale con il disciplinare di produzione del “Vitellone e Scottona ai cerealiâ€?. “Contestualmente, abbiamo avuto la notizia – prosegue il presidente – della proroga, da parte della Regione Piemonte, della scadenza di presentazione delle domande alla Misura 3.1.1 del PSR “Sostegno alla nuova adesione ai regimi di qualitĂ â€?, che darĂ la possibilitĂ agli allevatori che aderiranno all’SQN, di ricevere un contributo a co’‡”–—”ƒ †‡‹ …‘•–‹ †‹ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ …Š‡ dovranno sostenere.

Di questo, siamo grati all’assessorato all’agricoltura della Regione Piemonte e in particolare all’assessore

‹‘”‰‹‘ ‡””‡”‘, per aver dato la pos•‹ ’‘••ƒ Ď?‹Â?ƒŽÂ?‡Â?–‡ ”‹’ƒ”–‹”‡ …‘Â? —Â? sibilitĂ agli allevatori di non doversi nuovo slancioâ€?. far carico per intero dei costi che il Queste le parole del presidente di sistema genererĂ . Nei prossimi giorni, Asprocarne Piemonte, Roberto Burat- i nostri tecnici saranno a disposizione toÇĄ †‘’‘ Žƒ Â?‘–‹œ‹ƒ †‡ŽŽƒ Ď?‹”Â?ƒ †ƒ ’ƒ”–‡ dei soci per assisterli nell’adesione aldel capo dipartimento del Ministero l’SQN e nella presentazione delle dodelle Politiche Agricole, —…ƒ ‹ƒÂ?…Š‹, mande.â€?

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ROTOLONI PER IRRIGAZIONE per una corretta gestione idrica

LATTE

Raggiunta l’intesa tra la Regione Piemonte e la catena Carrefour per utilizzare il nuovo marchio. Si attendono nuove adesioni.

Con “Piemunto� vince il latte a km zero

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nata la prima intesa sul marchio “Piemuntoâ€? per contraddistinguere i prodotti lattiero caseari realizzati esclusivamente con il latte piemontese. Carrefour Italia, alla presenza del presidente della Giunta della Regione Piemonte, ‡”‰‹‘ Š‹ƒÂ?’ƒ”‹Â?‘ ha siglato il primo accordo da parte della GDO per aderire alla campagna promossa dalla Regione Piemonte, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura, Gior‰‹‘ ‡””‡”‘, per valorizzare tutti i prodotti realizzati con latte piemontese. Questi verranno contrassegnati dal logo “Piemuntoâ€? nato lo scorso 14 marzo su iniziativa della Regione Piemonte. In piĂš di 100 punti vendita ad insegna Carrefour nella regione Piemonte, verranno evidenziati i prodotti lattiero-caseari realizzati con latte piemontese. Si tratta di piĂš di 150 prodotti, che spaziano dal latte, allo yogurt, ai formaggi e che saranno sottoposti a stringenti controlli †‹ “—ƒŽ‹–Â? †ƒ ’ƒ”–‡ †‡‰Ž‹ ‡Â?–‹ …‡”–‹Ď?‹catori e della Regione Piemonte. “Il senso di Piemunto è il forte legame che il marchio crea con il territorio - ha dichiarato Sergio Chiamparino

-.Vale per il latte e i formaggi, ma in generale anche per il vino, il riso e tanti altri prodotti. Non siamo per il protezionismo: siamo per iniziative che aumentino la trasparenza della Ď?‹Ž‹‡”ƒ †‹ —Â? ’”‘†‘––‘ǥ ‹Â? Â?‘†‘ …Š‡ il consumatore possa scegliere con maggior consapevolezza. Questo rappresenta anche un elemento di maggior competitivitĂ e valorizzazione del Piemonteâ€?.

Giorgio Ferrero, assessore dell’Agricoltura ha dichiarato: “Questa è una iniziativa concreta e positiva per la valorizzazione e il rilancio del latte piemontese e dei suoi prodotti è anche una risposta alle richieste di aiuto avanzate dai produttori di latte e dai trasformatori piemontesi di fronte alle ‰”‘••‡ †‹ˆĎ?‹…‘Ž–Â? ‹Â? …—‹ ˜‡”•ƒ ‹Ž •‡––‘”‡Ǥ Non dimentichiamo che il Piemonte produce 10milioni di quintali di latte all’anno, di cui due milioni sono trasformati in formaggi Dop. La valorizzazione della qualitĂ del latte piemontese è un passaggio fondamentale per fare fronte alla forte concorrenza che viene anche da tante parti dell’Europa.

Con questa campagna, la Regione continua nella sua politica di sostegno e

valorizzazione delle nostre produzioni e consegna al settore uno strumento di promozione che può dare una mano concreta al mercato lattiero-caseario piemontese. Voglio anche ringraziare Carrefour per la attenzione e la sensibilità dimostrata in questa occasione�.

”¹‰‘‹”‡ ƒ—ˆÂ?ƒÂ?, Direttore Commerciale e Marketing Carrefour Italia, ha dichiarato: “Questo accordo con la Regione Piemonte va nella direzione che Carrefour Italia sta perseguendo da tempo, ovvero valorizzare la “—ƒŽ‹–Â? †‡‹ ’”‘†‘––‹ †‹ Ď?‹Ž‹‡”ƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ÂƒÇĄ garantendo in questo modo un’offerta di eccellenza per i propri clienti e, nel contempo, come dimostra questo •’‡…‹Ď?‹…‘ …ƒ•‘ †‡Ž Â?ƒ”…Š‹‘ ‹‡Â?—Â?–‘ǥ sostenendo i piccoli medi produttori italiani nel fronteggiare un momento ƒÂ?…‘”ƒ †‹ˆĎ?‹…‹Ž‡ ’‡” Â?‘Ž–‹ †‹ Ž‘”‘dzǤ Conclude Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte: Coldiretti da sempre insiste sulla valorizzazione dei prodotti ottenuti con materie prime locali e questo è un esempio che dovrĂ essere esteso anche ad altre ca–‡Â?‡ †‹ †‹•–”‹„—œ‹‘Â?‡ ƒŽ Ď?‹Â?‡ †‹ ƒ˜‡”‡ anche una giusta remunerazione del prodotto latteâ€?.

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MADE IN ITALY

Alla campagna di Coldiretti per promuovere e difendere le eccellenze nostrane aderisce il viceministro Andrea Olivero

Tracciabilità dei prodotti: ° Ǩ

P

er garantire il made in Italy nel campo agroalimentare e la salute delle persone serve la tracciabilità dei prodotti, che assicura anche la qualità delle produzioni. In Italia, ma soprattutto in provincia di Cuneo, sono molte le eccellenze con la necessità di essere “protette” contro il grave fenomeno della contraffazione… blema?

“La battaglia che stiamo conducendo da anni nell’Unione Europea sta iniziando a dare risultati. Su alcuni prodotti, dalle carni fresche all’ortofrutta, dall’olio d’oliva extravergine

ai vini, ad esempio, abbiamo già ora una corretta tracciabilità. Inoltre siamo riusciti a tutelare - per ora nella sola Ue - le denominazioni protette ϐ ǡ contraffazioni vengono adesso se ǯ ϐ Stati membri: cioè senza la necessità di denuncia da parte del produttore danneggiato.

Ma non basta ancora. Con il ministro Martina, stiamo studiando un piano per dare tracciabilità a molti altri nostri prodotti agroalimentari: dal latte ai formaggi; dal riso al pomodoro. È un diritto dei consumatori ed un interesse strategico dei produttori di qualità”.

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per promuovere la qualità delle loro eccellenze?

“Ove sia possibile devono dare riconoscibilità alle eccellenze, promuovendo Igp, Dop e ogni altra forma di attestazione del legame tra il prodotto ed il territorio. In questa direzione è importante che operino in collaborazione con le imprese vicine: per promuovere i prodotti servono numeri e serve la condivisione del progetto da parte di tutto il territorio. Da soli non si va da nessuna parte, neppure se si è bravi. Inoltre servono investimenti mirati, sfruttando al meglio le opportunità dei Programmi di Sviluppo Rurale per crescere in tecnologia

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VITIVINICOLO e formazione e per sviluppare l’internazionalizzazione: l’eccellenza non è ϐ ǡ ϐ ǡ di duro lavoro”.

italiani?

“Per alcune fasce di prodotti cercare le denominazioni protette (Dop, Igp...) dà garanzie molto elevate. Più in generale un buon criterio è quello ϐ di scontistiche troppo alte, che tante volte celano l’inganno. Se possibile, poi, è utilissimo acquisire informazioni sulle aziende di cui si acquistano i prodotti. Oggi, anche attraverso Internet, è possibile conoscere i produttori e capire le caratteristiche autentiche di cosa producono. Voglio comunque sfatare un luogo comune: pur essendo il nostro un Paese in cui non mancano truffatori ingegnosi, il cibo italiano è di gran lunga il più controllato al mondo e ciò che arriva sulle nostre tavole, se solo si presta un poco d’attenzione negli acquisti, è mediamente di alta qualità”.

Al Vinitaly 2016 la Dz dz

P

er la 50ª edizione di Vinitaly, il Piemonte, con oltre 600 produttori, che rappresentano circa il 14% di tutti gli espositori della fiera, si è collocato nel grande padiglione 10 dell’area fieristica Veronese.

L’associazione “Piccole Vigne” con 18 produttori, raggruppati

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in unica grande isola, rappresenta un esempio concreto di cooperazione tra piccole aziende vitivinicole che riescono nell’intento di “fare sistema”, ottimizzare le spese e riuscire ad incontrare buyer e professionisti interessati in un contesto di respiro internazionale.

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VITIVINICOLO

Coinvolge oltre 570 ettari, più di 15 denominazioni tra DOCG e DOC e ben 24 comuni

I

Il progetto, tagliato su misura per il territorio ed i vini piemontesi, è un passo avanti rispetto alle altre certificazioni green, perché valorizza la distintività delle produzioni locali

n meno di due mesi dalla pre ϐ ǡ sono oltre sessanta le aziende vitivinicole che hanno aderito a “The Green Experience”. Il progetto ha debuttato lo scorso 10 aprile anche al Vinitaly a Verona: una vetrina ideale con la presenza di operatori e buyer internazionali, in cui è stato presentato anche il sito www. thegreenexperience.it.

Sostenibilità ambientale, tutela

Il presidente provinciale e regionale Delia Revelli accompagnato dal direttore di Coldiretti Cuneo Enzo Pagliano, al Vinitaly presso lo stand Piccole Vigne

della biodiversità, semina di essenze ϐ ǡ insetti pronubi, ma anche per la cura estetica del paesaggio, valorizzato dall’Unesco. Sono questi alcuni dei punti cardine del nuovo brand promosso da Coldiretti Cuneo e accolto con entusiasmo dai viticoltori di Langhe, Roero e Monferrato. Le aziende continuano a migliorarle la gestione sostenibile del vigneto, a favore della biodiversità, utilizzando le sementi

ϐ sci e posizionando i nidi per uccelli e chirotteri, sfruttando così la loro naturale attitudine alla predazione degli insetti dannosi.

“L’inerbimento del vigneto promosso fortemente dai tecnici dell’Agenzia 4A e cuore del progetto stesso con l’eliminazione totale delle molecole chimiche del diserbo, l’introduzione delle essenze floreali determinerà il cambiamento este-

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VITIVINICOLO tico delle colline ma soprattutto la sostenibilitĂ ambientale del vigneto.

Il progetto è appena partito, ma è concreto ed è avvalorato da un Organismo di Controllo terzo che ne certifica i vari passaggi. Da subito, torneremo ad avere colline verdi e un ambiente ancora piĂš curato e dei vini piĂš buoni da bere e rispettosi dell’ambiente in cui lavoriamo - dice Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo -. Ăˆ un altro contributo dei produttori agricoli alla tutela del paesaggio vitivinicolo che l’Unesco ha recentemente riconosciuto Patrimonio dell’UmanitĂ â€?.

Ad oggi “The Green Experienceâ€? coinvolge oltre 570 ettari, piĂš di 15 denominazioni tra DOCG e DOC e ben 24 comuni. Ăˆ un progetto nato sul territorio per prendersi cura delle sue produzioni d’eccellenza.

Il sito di “The Green Experienceâ€? è uno strumento ulteriore, che permetterĂ a chi sceglie i vini aderenti a que•–‹ †‹•…‹’Ž‹Â?ƒ”‹ …‡”–‹Ď?‹…ƒ–‹ †ƒ —Â? ‡Â?–‡ esterno, di scoprire e apprezzare l’impegno dei viticoltori piemontesi per l’ambiente e per il paesaggio.

Intensa attivitĂ per promuovere il vino

L

e aziende vitivinicole hanno profuso tempo e risorse per internazionalizzare le vendite e le associazioni “Piedmont Red and Whiteâ€? e “Piccole Vigneâ€?, emanazioni di Coldiretti, le hanÂ?‘ ƒˆĎ?‹ƒÂ?…ƒ–‡ Â?‡ŽŽ‡ ˜ƒ”‹‡ ‘……ƒ•‹‘Â?‹Ǥ Fondamentali i progetti per otteÂ?‡”‡ ‹ „‡Â?‡Ď?‹…‹ ’”‡˜‹•–‹ †ƒŽ ’‡” le mete nei Paesi UE e dall’OCM rivolta ai Paesi Terzi. Coldiretti è al lavoro per delineare il programma 2016-2017. ‡ Ď?‹‡”‡ ”‘™‡‹Â? ‡ ‹Â?‹–ƒŽ› ŠƒÂ?Â?‘ avuto riscontri positivi, “sopra le righeâ€?: il vino ha ripreso, se non a correre, sicuramente a camminare svelto.

Fiduciosi i produttori. Dai dati statistici medi nell’anno 2015, il fatturato delle imprese del settore ha segnato un piÚ oltre 4,5%, spinto dall’export in aumento del 6,5% (sui circa 10 miliardi di valore del vino italiano 5,4

arrivano dall’estero). La dinamicità è indicata dagli investimenti, lievitati intorno al 18%, che incidono positivamente sull’occupazione con quasi piÚ 2,5%, raggiungendo un milione e trecentomila addetti in Italia.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato lo stand della Regione Piemonte a Vinitaly: “Il fatto che il presidente Mattarella abbia scelto lo stand della Regione Piemonte ci riempie di orgoglio e inorgoglisce tutti i vitivinicoltori piemontesi�, ha commentato l’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero.

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VITIVINICOLO

Con Piccole Vigne e Piedmont Red and White gli eventi per presentare e promuovere i vini del nostro territorio

N

͸Ǧ͹

ella stupenda cornice dell’hotel I Somaschi di Cherasco, 27 aziende vitivinicole e cantine cooperative delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, associate a Piedmont Red and White hanno ospitato professionisti in arrivo da Regno Unito, Polonia, Finlandia, Danimarca, Estonia, Serbia, Cecoslovacchia … , e presentato i loro vini (più di 100 etichette). L’evento si è articolato in due giornate, organizzate in singoli appuntamenti

b2b e in visite nelle cantine dei produttori. I trader stranieri hanno incontrato produttori e degustato i vini nel corso dell’evento b2b e in seguito approfondito le opportunità commerciali e promozionali dei prodotti nei propri mercati di riferimento, anche in occasione della cena organizzata a conclusione della giornata. La visita nelle cantine selezionate dai professionisti ha permesso un contatto diretto con la realtà territoriale piemontese.

I vini piemontesi alla conquista ±

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ono ritornati soddisfatti dalla missione in Canada tenutasi nei giorni dal 29 marzo al 1 aprile i 10 produttori e soci di Piedmont Red and White. Una giornata a Montreal… un po’ speciale, diversa e più lontana della tradizionale gita fuori porta di quel periodo. Per presentare e apprezzare meglio i vini, operatori e media specializzati sono stati invitati a partecipare ad un atelier di degustazione interattivo, condotto dal giornalista del settore vitivinicolo . All’atelier è seguito un mini salone, durante il quale i professionisti del vino e i rappresentanti dei media hanno incontrato i produttori desiderosi di entrare sul mercato del Québec e hanno potuto degustare attentamente i prodotti del territorio piemontese .

E’ questa la prima azione in loco (ne seguiranno altre), prevista da un articolato programma annuale di studio e di inserimento nel mercato canadese. Il progetto prevede a supporto delle missioni imprenditoriali la pro-

mozione di un catalogo a sostegno dell’importazione privata e una continua attività di assistenza e follow up ϐ rappresentanza.

La prima giornata lavorativa a Montreal è stata dedicata all’introduzione nel mercato canadese dei prodotti vitivinicoli. L’esperta enogastronomica e specialista commerciale della CCIC , insieme all’esperta

del settore vino e rinomata sommelier Sylvie Menard, hanno iniziato la giornata introduttiva con una sessio ϐ ne dettagliata e mirata ai bisogni dei produttori della regione Piemonte. In particolare sono stati illustrati il sistema distributivo in Canada e il ruolo del Monopolio locale; la necessità di partenariati con gli agenti accreditati dai Monopoli; l’ambiente competitivo; i

VITIVINICOLO gusti dei consumatori quebecchesi; le norme e le regolamentazioni canadesi. Ăˆ stata preparata un’agenda di incontri ad hoc per ogni cantina in modo mirato e sono stati discussi i ’”‘Ď?‹Ž‹ †‹ ’‘–‡Â?œ‹ƒŽ‹ ’ƒ”–Â?‡”Ǥ L’azione centrale ha visto la presentazione del territorio insieme all’atelier di degustazione avvenuta presso la sala Maisonneuve B/C del prestigioso hotel Marriott Château Champlain.

I lavori sono stati coordinati dall’ esperto enogastronomico Bill Zacharkiw e alla presentazione e alla degustazione guidata hanno parteci’ƒ–‘ …‹”…ƒ ͜Ͳ ’”‘ˆ‡••‹‘Â?‹•–‹ “—ƒŽ‹Ď?‹…ƒti del settore vino, ovvero sommelier, agenti accreditati dal Monopolio SAQ (societĂ del monopolio), ristoratori, blogger, giornalisti e critici specializzati in enogastronomia. ÇŻÇĄ ‹Â?Ď?‹Â?‡ǥ †‹ “—‡•–‹ ‰‹‘”Â?‹ Žƒ Â?‘–‹œ‹ƒ che secondo un accordo tra UE e Canada è entrato in vigore il reciproco riconoscimento dei prodotti biologici, incluso il vino. Questo consentirà †‹ ”‹†—””‡ ‹ …‘•–‹ ’‡” Ž‡ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‹ e di conseguenza favorendo gli scambi tra i Paesi UE e il Canada.

Nelle prossime settimane, sulla base dei risultati raggiunti, sarĂ deĎ?‹Â?‹–‘ ‹Ž ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ †‹ †‡––ƒ‰Ž‹‘ †‡ŽŽƒ partecipazione all’evento del prossimo autunno, sempre con Piedmont Red and White.

Sostegni alla promozione

Coldiretti: Invitiamo i soci ƒ ’”‡•‡�–ƒ”‡ ‹ ’”‘‰‡––‹

I

l sostegno alla promozione del vino è assicurato essenzialmente da due fonti: il PSR che guarda al mercato UE e l’OCM Paesi Terzi, con il chiaro obiettivo internazionale.

E’ importante che i produttori conoscano bene queste misure e appoggino le loro iniziative in ambito di comunicazione e promozione alle †‘Â?ƒÂ?†‡ Ď?‹Â?ƒŽ‹œœƒ–‡ ƒ ‘––‡Â?‡”‡ Ž‡ ”‹sorse previste.

In generale le domande sono curate da Associazioni, Consorzi, ATI, ecc. che fanno da collettore delle varie istanze e presentano un unico progetto collettivo. Sono molti i raggruppamenti esistenti e pertanto l’offerta è ampia e variegata. “Piedmont Red and Whiteâ€? è insieme all’altra associazione “Piccole Vigneâ€? un’emanazione di Coldiretti che vede partner le Federazioni del Piemonte e lâ€?Associazione Produttori Moscatoâ€?, ma le imprese vitivinicole possono scegliere il raggruppamento preferito o anche piĂš di uno (è ammesso presentare istanze su piĂš progetti ’—”…Š¹ Ď?‹Â?ƒŽ‹œœƒ–‹ ƒ †‹ˆˆ‡”‡Â?–‹ ƒœ‹‘-

ni) per varie ragioni e a seconda †‡ŽŽ‡ •’‡…‹Ď?‹…Š‡ esigenze: l’importante è che se intendono fare promozione (esempio partecipazione ƒŽŽ‡ Ď?‹‡”‡ǥ ‘’’—”‡ missioni per incontri di operatori esteri, incoming, ecc), non perdano l’occasione di presentare la domanda di contributo. L’intervento massimo sulle spese ammissibili varia dal 50 Ψ Ď?‹Â?‘ ƒŽ ͚ͲΨǤ ƒ ’”‹Â?ƒ •…ƒ†‡Â?œƒ ‹Â? ƒ‰‡Â?†ƒ ° Ď?‹Â?‡ ƒ’”‹Ž‡ …‘Â? ‹Ž ÇĄ Â?ƒ consigliamo di programmare anche gli investimenti per il bando futuro OCM. A riguardo di quest’ultimo do˜”‡„„‡ ‡••‡”‡ Â?‘†‹Ď?‹…ƒ–‘ ‹Ž †‡…”‡–‘ǥ con la riduzione della spesa minima ammissibile per Paese da 100 mila euro attuali a 50 mila, proprio come Coldiretti ha proposto e sostenuto (da due anni) per favorire l’accesso ai fondi alle piccole e medie imprese ‡ …‘Â?•‡Â?–‹”‡ Â?ƒ‰‰‹‘” Ď?Ž‡••‹„‹Ž‹–Â? Â?‡Žle azioni.

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VITIVINICOLO

Dopo la lunga battaglia di Coldiretti Cuneo, si chiude la vicenda con la sentenza della Suprema Corte

ƒ ƒ••ƒœ‹‘Â?‡ †‹…‡ Â?‘ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂŽÂƒÂ”Â‰ÂƒÂ?‡Â?–‘ †‡ŽŽƒ œ‘Â?ƒ ‘•…ƒ–‘ ‘…‰

L

a Corte di Cassazione chiude la battaglia per la Docg Asti. Ha confermato, infatti, le sentenze emesse dal Tar e dal Consiglio di Stato che, negli ultimi quattro anni, avevano dichiarato l’illegittimitĂ del decreto ministeriale con cui era stata ampliata l’estensione territoriale della Docg ad alcune aree del comune di Asti, inclusa quella di Castel del Poggio di proprietĂ dell’azienda Zonin. “Non c’erano assolutamente i presupposti normativi – ha sottolineato Roberto Cabiale vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo – per estendere la zona di produzione e consentire la …Žƒ••‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ —˜‡ ‹Â? —Â? –‡””‹torio diverso da quello storicoâ€?.

Al di lĂ della vicenda giudiziaria e di prevaricazione della volontĂ dei produttori, il concetto di allargamento del territorio di produzione strideva contro le necessitĂ di questo importante comparto produttivo dal punto di vista economico e sociale.

Cabiale ha proseguito: “Le motivazioni contenute nel decreto di ampliamento e le modalitĂ di emanaœ‹‘Â?‡ •‘Â?‘ ƒ’’ƒ”•‡ Ď?‹Â? †ƒ •—„‹–‘ —Â? –‡Â?–ƒ–‹˜‘ †‹ ˆƒ˜‘”‹”‡ ‹Â?–‡”‡••‹ •’‡…‹Ď?‹ci, danneggiando gran parte dei pro-

Moscato, si è opposta in tutti i gradi di giudizio. “E’ stata una lunga e dura battaglia, iniziata a maggio del 2012, per garantire la legalitĂ e per tutelare gli oltre 4500 produttori - ha spiegato Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte duttori.

- . Siamo soddisfatti per la sentenza Estendere la della Corte di Cassazione con cui si zona di produzione in un territorio ‡•…Ž—†‡ †‡Ď?‹Â?‹–‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ ÂŽÇŻÂƒÂŽÂŽÂƒÂ”Â‰Âƒmeno collinare e con caratteristiche mento della zona di produzione delle diverse, si sarebbe tradotto nel danuve Moscato d’Asti e continueremo a neggiamento di quei produttori che difendere le nostre imprese nell’inoperano in territori svantaggiati con –‡”‡••‡ †‹ –—––ƒ Žƒ Ď?‹Ž‹‡”ƒ ˜‹–‹˜‹Â?‹…‘Žƒ il rischio di abbandonare i terreni piĂš del Moscato e nel pieno rispetto delle •…‘•…‡•‹ ‡ †‹ †‹ˆĎ?‹…‹Ž‡ Žƒ˜‘”ƒœ‹‘Â?‡ …Š‡ rappresentano il meglio dal punto di Â?‘”Â?‡Ǥ ƒ •‡Â?–‡Â?œƒ Â•ÂƒÂŽÂ˜ÂƒÂ‰Â—ÂƒÂ”Â†ÂƒÇĄ ‹Â?Ď?‹vista qualitativo e paesaggistico. Alla ne, una denominazione ricca di storia lunga avrebbe arrecato danni pesan- che ha collezionato grandi successi ti anche per il territorio Unesco. Da ‘Ž–”‡ ‹ …‘Â?Ď?‹Â?‹ Â?ƒœ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‹ÇłÇ¤ Anche il presidente dell’Associasottolineare anche come un increzione Produttori Moscato d’Asti, mento quantitativo delle produzioni, enologo

‹‘˜ƒÂ?Â?‹ ƒ–”ƒ‰Â?‘, espriavrebbe introdotto oggi un ulteriore elemento di criticitĂ alla congiuntura me soddisfazione per aver da semsfavorevole attraversata dal mercato pre difeso la legalitĂ e, con essa, la dell’Asti spumante, oltre a generare qualitĂ della DOCG: “L’intera vicenun precedente che avrebbe minato le da giudiziaria ha confermato che …‡”–‡œœ‡ •—ŽŽƒ †‡Ď?‹Â?œ‹‘Â?‡ †‡‹ …‘Â?Ď?‹Â?‹ l’estensione di una DOCG deve ave della territorialitĂ di tutte le deno- venire nel rispetto della normativa vigente, che garantisce la qualitĂ del minazioni di origine.

Coldiretti Piemonte, congiuntamen- prodotto e che va rispettata nell’inte all’Associazione Produttori Mo- teresse dei consumatori e degli stesscato, all’Associazione Moscatellum si produttori, di oggi e delle future ed all’Associazione dei Comuni del generazioni�.

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VITIVINICOLO

Le viticolture ‡”‘‹…Š‡ ˜ƒ��‘ premiate

L

o scorso 12 Aprile 2016, al Vinitaly, nella Sala Conferenze del MIPAAF, si è tenuto, alla presenza del vice Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, il convegno “Il valore delle viticolture estreme italiane, promosso dal Mipaaf, dal Cervim e dal Crea. Ha aperto i lavori il presidente del Cervim, Roberto Gaudio a cui sono seguite le relazioni dei prof. ‰Â?‘Ž‡––‹, Failla e Tomasi sul tema delle viticolture estreme o eroiche. Il vice Ministro Olivero ha chiuso i lavori traendo le conclusioni del Convegno ed esprimendo il vivo interesse del Ministero per questo tipo di viticoltura. Ha assicurato il suo personale intervento, affinchĂŠ la viticoltura “eroicaâ€? abbia il necessario appoggio normativo ed economico per continuare a svolgere l’importante funzione di valorizzazione del paesaggio preservando l’unicitĂ di questi vitigni e favorendo la conservazione di un territorio eccezionale quale quello della viticoltura estrema.

Al convegno è seguita una degustazione di vini prodotti in queste aree di “viticoltura eroicaâ€?. In particolare ha ottenuto l’unanime apprezzamento il “Dolcetto dei Terrazzamenti – Vigne Eroicheâ€? della Cantina Terrenostre di Cossano Belbo, presentato dal Direttore enol. Felicino

‹ƒÂ?…‘ǥ che ha illustrato le caratteristiche eccezionali del prodotto ed evidenziato anche le difficoltĂ che il viticoltore deve affrontare nel lavoro in vigna: “Queste coltivazioni costituiscono non solo un valore aggiunto alla viticoltura piemontese, ma anche l’unica possibilitĂ per conservare un meraviglioso ambiente collinare, evitandone l’abbandono e il dissesto idro-geologicoâ€?.

Vinum 2016 un’edizione di qualità Un’edizione da incorniciare per la Fiera Nazionale dei vini di Langhe, Roero e Monferrato: oltre 9 mila ticket venduti per 100 mila degustazioni.

Nei cinque punti di degustazione delle piazze di Alba, appassionati ed enoturisti hanno potuto scegliere tra oltre 552 etichette di 232 produttori di Langhe, Roero e Monferrato, luoghi ormai simbolo di vino e gastronomia stellata, riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Vivo piÚ che mai IMA ULT

l’interesse dall’estero, con acquisti da Stati Uniti, Canada, Russia e, per la prima volta, dall’Australia e dal Giappone. “Vinum lavora per diventare una manifestazione internazionale - ribadisce Liliana Allena, presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba -. Negli ultimi anni, abbiamo investito sulla promozione online, per rispondere alle nuove modalitĂ di acquisto e per permettere all’enoturista di programmare con anticipo la permanenza sul territorioâ€?. Gli appuntamenti collaterali di Vinum hanno regi•–”ƒ–‘ —Â?ǯ‘––‹Â?ƒ ƒˆĎ?Ž—‡Â?œƒǤ ƒ ƒ……‹ƒ ƒŽ Tesoro nella Langa del Barolo ha visto oltre 800 persone suddivise in 180 ‡“—‹’ƒ‰‰‹ Dz•Ď?Â‹Â†ÂƒÂ”Â•Â‹Çł •—ŽŽ‡ …‘ŽŽ‹Â?‡ †‡Ž ÂŤRe dei viniÂť. Oltre 600 sportivi hanno preso parte alla Maratona Âź di Vinum, organizzata dal Club 42.195, e piĂš di 1000 i turisti hanno seguito i tour guidati di Alba Sotterranea.

ORA

Slitta ancora la †‡�ƒ–‡”‹ƒŽ‹œœƒœ‹‘�‡ ”‡‰‹•–”‹

Relativamente alla dematerializzazione dei registri e conseguentemente all’utilizzo dei sistemi informatici e telematici SIAN, il ritardo nell’approntamento degli applicativi comporterĂ senza dubbio, come giĂ rilevato nei precedenti numeri de Il Coltivatore Cuneese, una proroga della data di passaggio obbligatorio dai registri cartacei attuali. I tempi di slittamento previsti sono oggetto di discussione, ma andranno ben oltre l’attuale 30 ‰‹—‰Â?‘ǥ ˆ‘”•‡ ƒÂ?…Š‡ ˜‡”•‘ Ď?‹Â?‡ ƒÂ?Â?‘Ǥ

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ORTICOLTURA

ϐ

P

er il sesto anno consecutivo, è stato sottoscritto l’accordo di filiera per le produzioni orticole piemontesi, promosso da Coldiretti e F.lli Saclà Spa. Anche quest’anno, gli orticoltori associati a Coldiretti, conferiranno alla prestigiosa industria conserviera astigiana almeno 9 mila quintali di ortaggi prodotti in Piemonte.

“Siamo soddisfatti – ha commentato Delia Revelli, presidente di Coldiretti Cuneo e Piemonte,– per questa ulteriore conferma da parte della F.lli Saclà. I numeri dell’intesa sono considerevoli e la macchina organizzativa della cooperativa “Orto Piemonte” opererà a pieno regime anche per la campagna in corso.

Sono praticamente invariate le referenze e alcuni prezzi sono stati ritoccati verso l’alto”.

Le forniture alla Saclà degli orticoltori Coldiretti prevedono diver-

900 tonnellate sono gli ortaggi semilavorati che nell’anno 2016 l’importante azienda conserviera astigiana ritirerà nelle province di Asti, Alessandria, Cuneo e Torino attraverso la cooperativa degli orticoltori “Orto Piemonte”

se tipologie di ortaggi: cavolfiori sfiocchettati, carote asciutte, cipolle bionde e rosse pelate, peperoni detorsolati (70% rossi – 30% gialli), scalogno, sedano rapa, rape.

Grazie alla capillare assistenza tec-

nica Coldiretti erogata alle imprese associate, che fornisce le massime garanzie qualitative dei prodotti, nei centri di lavorazione, presso la cooperativa agricola “Orto Piemonte”, gli ortaggi saranno semilavorati e poi conferiti alla Saclà. Ai produttori saranno garantiti prezzi adeguati e soprattutto la certezza della collocazione del prodotto.

Da parte sua, anche la F.lli Saclà avrà le massime garanzie qualitative, la costanza delle forniture e, soprattutto, il forte valore aggiunto del territorio piemontese.

“La conferma sostanziale dell’accordo ci permette di continuare a lavorare intensamente e in modo proficuo – conferma il presidente della cooperativa associata a UeCoop “Orto Piemonte”, Francesco Maccario – sia grazie ai prezzi spuntati con l’azienda agroalimentare, sia per i notevoli quantitativi delle

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Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÇĄ Â?ƒÂ?…ƒ ƒÂ?…‘”ƒ Žǯ‹Â?–‡•ƒ •—ŽŽƒ …ƒÂ?’ƒ‰Â?ƒ ʹͲͳ͸

N forniture. Tutto questo vuole anche dire che abbiamo lavorato bene durante le precedenti campagne, siamo riusciti a mettere a regime le coltivazioni e ad organizzare al meglio il sistema di lavorazione del prodottoâ€?. “Ci complimentiamo con i vertici della F.lli SaclĂ Spa – sottolinea Delia Revelli – per il rinnovato impegno verso il territorio e il Made in Italy.

Siamo convinti che solo credendo nelle potenzialità del territorio si possa dare valore aggiunto alle produzione�.

onostante i ripetuti incontri tra OP – Organizzazioni dei Produttori - e industria di trasformazione per raggiungere un accordo quadro 2016 per la campagna del pomodoro da industria del Nord Italia, ad oggi con il giornale in stampa, non si è ancora arrivati ad un’inte•ƒǤ ‡”•‘ Žƒ Ď?‹Â?‡ †‹ ƒ’”‹Ž‡ •‹ ° ‹Â?–‡””‘––ƒ nuovamente la trattativa per una pau•ƒ †‹ ”‹Ď?Ž‡••‹‘Â?‡Ǥ ƒ ’”‘’‘•–ƒ †‹ ‹‹’ƒ (l’associazione che raggruppa l’indu•–”‹ƒ †‹ –”ƒ•ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?Â‡ČŒ ° †‹ Ď?‹••ƒ”‡ una “fascia di neutralitĂ â€? di 2,3-2,5 milioni di tonnellate (lo scorso anno la produzione concordata era compresa tra 2.450.000 e 2.650.000 tonnellate) oltre la quale, con il criterio del “bonus malusâ€?, scatterebbero progressive premialitĂ o penalitĂ . Sul prezzo di riferimento, che l’anno scorso era di 92 euro a tonnellata, l’industria propone 10-12 euro in meno, tenuto

conto che in Spagna, nel frattempo, il prodotto è sceso a 72 euro,franco stabilimento. Le OP sarebbero invece disposte ad accettare una riduzione di prezzo massima del 10%. Ad oggi, su tutto il territorio nazionale, tramite le OP risultano impegnati oltre 28.000 ettari per circa 2.500.0000 tonnellate di pomodoro da avviare alle industrie di trasformazione. Secondo la parte agricola, invece, è inaccettabile pensare di chiudere l’accordo interprofessionale del pomodoro, per di piÚ a prezzi ribassati rispetto al 2015. Allo stato attuale, sebbene i pomodori da industria sono ormai per piÚ della metà trapiantati o pronti ad esserlo e i produttori si siano impegnati a ridimensionare gli investimenti per aderire alle richieste dell’industria, non ci sono ancora le condizioni chiare sulla campagna di commercializzazione, senza prezzi e regole certe.

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COMMISSIONE PREZZI

A breve la ripresa delle quotazioni settimanali della CUN di Verona

Conigli: ricomincia l’attività della Commissione prezzi di Cuneo

L

a Commissione Prezzi dei conigli di Cuneo si riunisce settimanalmente il venerdì pomeriggio presso il MIAC e ha il compito di rilevare il prezzo.

L’attuale Commissione rimarrà in ϐ ϐ ǯ ǡ pletando così il biennio 2015/2016.

La precedente era decaduta ad inizio di aprile, non avendo raggiunto per la terza volta un accordo sul prezzo.

Come previsto dal regolamento della Camera di Commercio di Cuneo, la Commissione dei prezzi dei conigli è composta da 3 commercianti e da 3 allevatori nominati dalla Giunta camerale su segnalazioni delle Associazioni di categoria. E proprio nell’incontro dello scorso 19 aprile, gli allevatori hanno provveduto a designare i propri rappresentanti: Danilo Aimar di Bernezzo, Kel Gjondrekaj di Roccabruna, entrambi espressione di Coldiretti, ed Enzo Ramonda di Centallo.

ϐ ǡ cità sul funzionamento della stessa Commissione, la Giunta camerale, su proposta delle parti, ha nel frattempo

lunedì successivo, sempre presso il MIAC di Cuneo.

Parimenti, a livello nazionale, Coldiretti si è adoperata fortemente in questi mesi per far ripartire anche il lavori della CUN di Verona - Commissione Unica Nazionale dei conigli vivi da carne da allevamento, e che settima ϐ tendenze e i prezzi del mercato all’ingrosso per tutto il territorio italiano.

L’attività della CUN, sospesa da inizio ǡ ° ϐ Ǥ Creando così tutti i presupposti per tornare ad avere nuovamente dei ri ϐ - ϐ ǯ lamento, inserendo la possibilità di prezzi e del mercato. Una notizia popartecipare alle sedute settimanali sitiva per l’intero comparto cunicolo, anche in via telefonica da parte di non tenuto conto che il Piemonte, dopo il più di due componenti per seduta, Veneto, è la seconda regione italiana rispettivamente un Commissario per per importanza, contando circa 230 la categoria degli allevatori e uno per allevamenti per oltre 700.000 capi, quella dei commercianti, con il limite concentrati soprattutto nella provindi un massimo di 18 collegamenti te- cia di Cuneo.

Infatti secondo i dati dell’Anagrafe lefonici all’anno da parte di ciascuno.

ϐ ǡ Agricola Unica di Sistema Piemonte raggiunga l’accordo sul prezzo, la re- anno 2015 - nella sola provincia Granlativa quotazione sarà demandata al da sono 162 gli allevamenti per circa Comitato di Vigilanza che si svolge il 618 mila capi.

Dopo diverse settimane senza riferimenti ufficiali delle quotazioni, dallo scorso 22 aprile sono ripresi i lavori della Commissione per la rilevazione dei prezzi dei conigli di allevamento intensivo

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CUNEO Piazza Foro Boario, 18 - tel. 0171447227 - fax 0171447400 - tutti i giorni* Segretario di zona: Massimo Meineri Borgo San Dalmazzo – Via Lovera, 50 - giovedì 8.30-12 Boves – Via Moschetti, 8 - merc. 8.30-12 - tel. 0171387441 Busca - C.so Giolitti,10 - c/o CAP - merc./ven. 8.30-12 - tel. 0171944567 Caraglio - V. Roma, 201/b (davanti posta) merc. 8.30-12 - tel. 0171618532 Chiusa Pesio - P. Cavour, 14 - venerdì 8.30-12 - tel. 0171734125 Demonte – Via Martiri e Caduti Libertà, 20 giovedì 8.30-12 - tel. 0171955079 Dronero – Via Garibaldi, 16 - lun./ven. 8.30-12 - tel. 0171905551 Peveragno - Via Piave, 23 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171339785 Roccavione – Via Barale, 38 - mercoledì 8.30-12 Tarantasca – Municipio - 1º e 3º lunedì 8.30-12 Villafalletto – V. Roma, 28 - martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0171938650

FOSSANO Via Foro Boario, 3 - tel. 0172698711 - fax 0172698777 - tutti i giorni* Segretario di zona: Corrado Bertello Benevagienna - Via G. Marconi, 21 venerdì 8.30-12 - tel. 0172654884 Centallo – Via Ospedale, 30 - c/o Cassa di Risparmio lunedì, martedì, giovedì e sabato ore 8.30-12 - tel. 0171214814

MONDOVÌ Via Biglia, 5 - tel. 0174560211 - fax 0174560300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Elio Gasco Carrù - P. Mercato, 6 - lun./giov. 8.30-12 - tel. 0173759130 Dogliani -P. Umberto I, 21 - mar./ven. 8.30-12 - tel. 0173721269 Morozzo – Via Marconi, 60 - lunedì 8.30-12 - tel. 0171772285

SALUZZO Via Circonvallazione, 25/h - tel. 0175210211 - fax 0175210300 - tutti i giorni* Segretario di zona: Mario Dotto Bagnolo P. - Via Einaudi 1 - mercoledì 8.30-12 - tel. 0175348340 Barge – Piazza S. Giovanni martedì/giovedì 8.30-12 - tel. 0175343337 Lagnasco – Saletta CRS (entrata cortile Municipio) - martedì 9-11 Paesana – Via Roma, 35 - venerdì 8.30-12 - tel. 0175987299 Sampeyre – P.zza della Vittoria, 45 - venerdì 8.30-12 - tel. 3398427526 Sanfront – Piazza Statuto - lunedì 8.30-12 - tel. 0175986214 Venasca – Via G. Marconi, 2 - lunedì 8.30-12 - tel. 0175567109

SAVIGLIANO Piazza Schiaparelli, 10 - tel. 0172727000 - fax 0172715903 - tutti i giorni* Segretario di zona: Danilo Todini Caramagna Piemonte – Municipio - venerdì 9-12 Casalgrasso – Municipio - 2º lunedì 15-16.30 Cavallermaggiore – Via Roma, 112 - lunedì 8.30-12.30 - tel. 0172389306 Racconigi – Piazza Vitt. Emanuele - giovedì 8.30-12.30 - tel. 0172820705

BIOLOGICO

‡ ‘’’‘”–—�‹–� †‡Ž „‹‘Ž‘‰‹…‘ •’‹‡‰ƒ–‡ ƒŽŽ‡ ƒœ‹‡�†‡ †‡Ž –‡””‹–‘”‹‘

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rande partecipazione alle serate dedicate a “fare chiarezÂœÂƒÇł •—ŽŽƒ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ „‹‘logica e sulle possibilitĂ offerte da “—‡•–ƒ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡Ǥ Durante tutte le serate sono state Â?‘Ž–‡ Ž‡ ƒœ‹‡Â?†‡ „‹‘Ž‘‰‹…Š‡ …‡”–‹Ď?‹…ƒte che hanno preso parte agli incontri ’‡” ƒ’’”‘Ď?‹––ƒ”‡ †‡Ž Â?‘Â?‡Â?–‘ …‘Â?‡ aggiornamento sulle tecniche colturali e le aziende in procinto di affacciarsi ƒŽŽƒ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ „‹‘Ž‘‰‹…ƒ ’‡” …‘Â?‘scere meglio gli aspetti burocratici e non solo. “Questo era proprio l’obbiettivo dei tecnici 4 A e dell’associazione Terramicaâ€? commenta Lorenzo Mar–‹Â?‡Â?‰‘, referente agricoltura Biologica di Coldiretti Cuneo ed ideatore delle serate “creare dei momenti di incontro, formazione ed informazioÂ?‡ •—ŽŽ‡ –‡Â?ƒ–‹…Š‡ †‡ŽŽƒ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ e sulle tecniche colturali lasciando la parola agli agricoltori, perchĂŠ il con-

Incontro a Saluzzo

fronto in ambito agronomico è fondamentale, per conoscere meglio le tecÂ?‹…Š‡ ‡† ƒˆĎ?‹Â?ƒ”‡ Ž‡ ’”‘’”‹‡dzǤ In agricoltura biologica, infatti, mettendo in prima linea la prevenzione occorre un’ottima conoscenza della propria azienda, del clima e delle casistiche aziendali, che unite alla buona conoscenza dei regolamenti e dell’

agronomia in generale può portare soluzioni vincenti alle molte problematiche di questa agricoltura green.

Coldiretti Cuneo offre ai propri soci biologici ed a quelli che stanno convertendo la loro attivitĂ in biologica, l’assistenza tecnica dei tecnici 4 A sia per la corretta gestione della burocraœ‹ƒ ȋ”‡‰‹•–”‹ǥ Â’ÂƒÂ’ÇĄ Â?‘–‹Ď?‹…Š‡ǥ ”‡Žƒœ‹‘Â?‹

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BIOLOGICO

tecniche, deroghe ecc..) sia per la consulenza agronomica in campo, divisa per settori e specializzata; ma anche una associazione che li raggruppi per avere maggior voce in capitolo a livello Regionale per aumentare le possibilitĂ di farsi conoscere attraverso un sito on-line (www.terramicabio. Â‹Â–ČŒ ‡ Â?‡†‹ƒÂ?–‡ Žƒ ’ƒ”–‡…‹’ƒœ‹‘Â?‡ ƒ Ď?‹‡re specialistiche del settore, quali ad esempio il Sana, Bionazur, Golosaria ‡ ‹‘ˆ—…ŠǤ ƒ ’”‘Â?‘œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ Ď?‹Ž‹‡”‡ e produzioni locali passa anche attraverso queste importanti iniziative di

rappresentanza.

In tutte le serate, è stata presentata la normativa biologica, iniziando dalle †‡Ď?‹Â?‹œ‹‘Â?‹ †‹ ƒ‰”‹…‘Ž–—”ƒ „‹‘Ž‘‰‹…ƒ ‡† analizzando l’apparato legislativo che ”‡‰‘Žƒ ‡ –—–‡Žƒ Žƒ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡Ǥ ‘Â?‘ stati presentati tutti gli obblighi burocratici: sia per chi decide di convertirsi al biologico, che per chi è giĂ all’ ‹Â?–‡”Â?‘ †‡Ž •‹•–‡Â?ƒ †‹ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ǥ commentando cosa si intende per no–‹Ď?‹…ƒ †‹ ‹Â?‹œ‹‘ ƒ––‹˜‹–Â?ÇĄ Â’ÂƒÂ’ÇĄ ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ tecnica, registri aziendali, rotazione delle coltre biologiche, etichettatura

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Incontro a Cuneo

dei prodotti Bio, Organismi di con–”‘ŽŽ‘ ‡ …‡”–‹Ď?‹…ƒœ‹‘Â?‡ǥ ’‡”‹‘†‘ †‹ …‘Â?versione, reperimento di materiale di moltiplicazione e deroghe all’ ENSE, documenti di transazione e documen–‘ ‰‹—•–‹Ď?‹…ƒ–‹˜‘Ǥ Dopo questa prima parte, sono stati analizzati i principali settori economici provinciali.

A Saluzzo, lunedĂŹ 18 i tecnici Massimo Testa e Alessia Bertea hanno analizzato la frutticoltura spiegando i pro e i contro per chi sceglie di fare bio in questo settore, esaminando le –‡…Â?‹…Š‡ ƒ‰”‘Â?‘Â?‹…Š‡ ’‹Î ‡ˆĎ?‹…ƒ…‹ ‡ i maggiori problemi di patogeni e di conservazione del prodotto fresco.

Per condividere la propria esperienza concreta di imprenditore, l’aspetto economico della vendita e le opportunitĂ di mercato del prodotto “frutta bioâ€? è intervenuto –‡ˆƒÂ?‘ ”Â?ƒ—†‘ di Rivoira Silvio e F.lli S.s. di Verzuolo.

MartedĂŹ 19 a Cuneo, Simone Mar…Š‹•‹‘ ‡ ‹……ƒ”†‘ ƒ˜‹‘Ž‘ hanno parlato di orticole e piccoli frutti, un settore in crescita e reso piĂš appetibile dalle nuove opportunitĂ dell’agronomia e dei preparati naturali soprat-

BIOLOGICO tutto a base di microorganismi come bacilli, funghi, batteri ed insetti utili.

L’imprenditrice ‹—Ž‹ƒ�ƒ ‡ƒ‰Ž‹‘ ha descritto la propria azienda, sottolineando sia gli ambiti tecnici ma anche economici sulla vendita diretta dei prodotti freschi e dei trasformati.

A Grinzane Cavour, invece, il 19 aprile si è discusso di vite con Giuseppe Vivalda. La viticoltura è un settore fortemente collegato alle produzioni cer–‹Ď?‹…ƒ–‡ ‡ ‹Ž Â?‡–‘†‘ ‹‘Ž‘‰‹…‘ Šƒ ’‡”messo un forte aumento del mercato

Incontro a Alba

del vino piemontese. Coldiretti Cuneo lavora nel settore da tempo, promuo˜‡Â?†‘ ’”‘‰‡––‹ †‡Ď?‹Â?‹–‹ …‘Â?‡ Ç˛Â˜Â‹Â–Â‹Â…Â‘ÂŽÂ–Â—ra ripensata e sostenibileâ€? che hanno portato molti viticoltori a convertirsi ai metodi di produzione biologica e recentemente ha presentato due marchi per presentare ai consumatori questi importanti cambiamenti di mentalitĂ e di gestione della vigna a vantaggio di tutti e dell’ ambiente che ci circonda.

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Incontro a Fossano

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BIOLOGICO ulteriori pratiche ambientali quali la collocazione dei nidi per insettivori e chirotteri nei frutteti, la semina di ‡••‡Â?œ‡ Ď?‹‘”‹‰‡Â?‡ ‡ ‹Ž •‘˜‡•…‹‘Ǥ ǯ‡•’‡rienza sul territorio è stata portata dall’ azienda vitivinicola Erbaluna da Oberto Andrea che ha spiegato la propria realtĂ aziendale, gestione del vigneto biologico e le possibilitĂ di mercato del vino biologico.

A Fossano, giovedĂŹ 21, Mauro Forneris e Samuele Capraro hanno parlato della cerealicoltura biologica, analizzando le tecniche agronomiche, le difĎ?‹…‘Ž–Â? †‡ŽŽƒ ‰‡•–‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ Â?ƒŽ‡”„‡ ‡ Ž‡ rese delle maggiori colture, quali mais, frumento, soia, erbai e pisello proteico. ‘”‡Â?œ‘ ƒ”–‹Â?‡Â?‰‘ ha presentato la zootecnia biologica, strettamente collegata alla cerealicoltura aziendale, mostrando le varie produzioni e le regole per la corretta detenzione degli animali a livello di pascoli, alimentazione, dimensione dei ricoveri, nume”‘ †‹ …ƒ’‹ ‡ •‡––‘”‹ ’”‘†—––‹˜‹Ǥ Ď?‹Â?‡ •‡rata, le aziende agricole Barale Mario e Cascina Bianca di Bima Livio hanno portato due esperienze locali di imprese cerealicole zootecniche biologiche,

Incontro a Ceva

rispettivamente con ingrasso di suini per la produzione di prosciutti e vacche da latte per la trasformazione in yogurt e formaggi, soffermandosi sul mercato delle produzioni zootecniche biologiche e sulle opportunitĂ per le nuove aziende. ‡” Ď?‹Â?‹”‡ǥ ƒ Â‡Â˜ÂƒÇĄ Â?ÂƒÂ”Â–Â‡Â†Âż ʹ͸ǥ ‹Ž –‡…nico Andrea Garelli ha analizzato le ‡”„‡ ‘ˆĎ?‹…‹Â?ƒŽ‹ …‘Â?‡ Žƒ˜ƒÂ?Â†ÂƒÇĄ Â?Â‡ÂŽÂ‹Â•Â•ÂƒÇĄ camomilla; il nocciolo e i cereali minori quali grano saraceno, e quelli di Ď?‹Ž‹‡”ƒ †‡Ž ‘Ž‹Â?‘ ƒ”‹Â?‘Ǥ ‘Â?‘ •–ƒ–‡ presentate le tecniche per il conteni-

mento delle malerbe e della gestione dei patogeni. Scommettere nella produzione biologica nella zona del Cebano è stata una scelta azzeccata in quanto ha permesso di trasformare vincoli in opportunità , portando reddito alle aziende e recuperando terreni marginali. Saranno organizzate alcune giornate formative in estate in campo per provare alcune tecniche agronomiche e macchinari innovativi.

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CORILICOLTURA

Questa coltura sta rivestendo un’importanza sempre maggiore nelle economie di molte aziende agricole locali

ǯ La richiesta di mercato ed i prezzi di vendita sono un valido motivo per interessarsi alla coltivazione di questo frutteto

L

e dinamiche che hanno portato ad allargare la coltivazione del nocciolo, passando dai terreni più marginali, in cui la pianta veniva coltivata in parte come unica alternativa all’incolto, a terreni di pianura fertili, fa sì che si possano presentare problematiche nuove. ǡ ϐ noccioleto come un vero e proprio frutteto, regolarizzato da sesti di im ϐ -

Come prima cosa, preparando un nuovo noccioleto occorre rifornirsi ϐ ǡ ϐ ϐ Ǥ Importante la lavorazione del suolo e la gestione delle giovani piante, soprattutto a livello di irrigazione, po-

ϐ Ǥ Importante infatti ricordare sempre, che seppur si tratti di una specie che richiede “poco” lavoro ed attenzione, si tratta pur sempre di una coltura che presenta patogeni dannosi ed avversità da tenere sotto controllo per garantire una corretta produzione.

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CORILICOLTURA

nendo importanza, specie in pianura, agli impianti di irrigazione localizzata. Con impianti giovani, occorre sempre tenere presente che trattiamo colture che almeno per 6-7 anni non saranno produttive, esponendo così l’agricoltore ad un investimento di lungo periodo. L’ importanza del ϐ ° tanto importantissimo, per evitare di aumentare notevolmente i costi dell’ impianto specie nella prima fase non produttiva.

Una corretta conoscenza del ciclo vegetale della coltura e dei principali patogeni ed avversità risulta fonda-

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mentale per evitare di incorrere in errori o di effettuare trattamenti del tutto inutili e che come già ribadito aumentano i costi d’impresa ma, soprattutto, inquinano inutilmente l’ambiente.

In tal senso, il lavoro dei tecnici dell’agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo è improntato proprio in un’ottica ambientale, proponendo convegni e momenti formativi per aumentare la conoscenza della coltura sia a livello agronomico (concimazioni, irrigazio ǤǤȌ ϐ logico, ad esempio descrivendo quali sono i reali antagonisti della coltura,

tra i quali ad esempio non è da con ǯ ϐ ǡ Ö coltura, ma sulla quale non provoca danni diretti sulla produzione, pertanto anche non trattabile. Propongono e sostengono inoltre metodi ad ϐ za dei patogeni sulla coltura come ad esempio i Frappage, che seppur difϐ ǯ zienda (perché devono essere eseguiti alle prime ore del giorno per riuscire a catturare gli insetti) sono l’ unico elemento utile in grado di valutare la reale presenza ad esempio della cimice sul nocciolo, avversità che può provocare non pochi danni alla produzione (cimiciato).

Parlando di cimice, è doveroso

CORILICOLTURA ribadire alcune informazioni sulla Halyomorpha halys. Questa nuova cimice di origine asiatica è comparsa nei nostri areali nel 2014, in particolare nelle zone frutticole del Saluzzese e Cuneese , e nel 2015 si è diffusa in buona parte della nostra ǡ ϐ estate una elevata presenza anche nel Monregalese, Cebano ed Albese.

Sverna, riparandosi sotto le foglie secche cadute a terra oppure ritiran ǡ ϐ ǡ nelle abitazioni. Un inverno freddo sicuramente avrebbe ridotto la popolazione di questo insetto, ma questo non è accaduto e nelle giornate calde e soleggiate è possibile già localizzarla sui muri dei fabbricati. Questo tipo di cimice a differenza delle cimici autoctone presenti sul territorio che avevano come bersaglio poche delle nostre piante coltivate, puo’ pungere per nutrirsi oltre 300 tipi di piante diverse a seconda del periodo e dello stadio fenologico della pianta e tra le tante che possono essere colpite vi è anche il nocciolo su quale potrebbe arrecare dei danni non indifferenti.

Vista l’elevata polifagia e l’elevata riproduttività della specie, occorre eseguire costantemente i monitoraggi del noccioleto e imparare a riconoscere i vari stadi dell’ insetto, dal più comune stadio adulto agli stadi giovanili molto mobili e altrettanto pericolosi (vedi foto pagina precedente).

Oltre al frappage sopra descritto i tecnici dell’ agenzia 4 A continueranno ed aumenteranno il monitoraggio mediante trappole americane attrattive per questo insetto, per poter studiare meglio il ciclo biologico nei nostri areali e fornire così dati utili

Incontro tecnico sul nocciolo

Le riunioni tecniche assumono un’importanza strategica per divulgare le novità del settore e dare modo alle aziende di restare costantemente aggiornate, oltre che a dare indicazioni di base per i corilicoltori. In quest’ottica, si colloca “l’incontro tecnico sulla Gestione del Noccioleto ecosostenibile e prova dimostrativa in campo” in programma ¿ ͳʹ , alle ore ͺǡ͵Ͳ presso il ro. Nella prima parte dell’incontro, i tecnici dell’Agenzia 4 A di Coldiretti presenteranno relazioni tecniche riguardanti alcune delle pratiche colturali più importanti che interessano il nocciolo. La seconda parte prevederà una dimostrazione pratica di potatura di alcuni noccioleti, per confrontare i diversi approcci da mantenere in relazione all’età degli impianti. Per info, contattare i tecnici dell’Agenzia 4A Coldiretti.

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agli agricoltori che possono essere interessati da questa problematica.

Informazioni utili sulla coltura sono anche reperibili sulla nuova guida Agrion (Fondazione per la ricerca l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese) dedicata totalmente alla coltura ed intitolata “Il nocciolo in Piemonte, linee tecniche 2016” in cui il coordinamento ha riportato le corrette pratiche agronomiche per la gestione degli impianti.

Ulteriori informazioni sono reperi ϐ retti nelle varie zone.

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Sabbia dorata e mare cristallino a pochi passi da siti di inestimabile valore storico e artistico. La Sicilia è da sempre la meta ideale per chi vuole abbinare alla vacanza balneare anche la scoperta di chiese, castelli e monasteri non distanti dalla costa, che raccontano anni di storia.

Il viaggio ideale per farvi incantare dalla sua straordinaria ed unica bellezza, dal clima favorevole e dalla ricchezza di prodotti della terra e del mare.

Partenza in aereo da Milano con trasferimento in bus dalle varie località della provincia.

PROGRAMMA E QUOTA IN VIA DI DEFINIZIONE

Per richiedere i programmi dettagliati dei viaggi è possibile contattare gli Uffici Zona Coldiretti o la Segreteria Provinciale Pensionati e Donne Impresa (0171 447 280) oppure l’agenzia In Terre di Granda Club.

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70 anni di Coldiretti Cuneo 20ª FESTA PENSIONATI & DONNE IMPRESA 23 GIUGNO 2016 Real Park Entracque 10.30 Accoglienza dei partecipanti al Real Park di Entracque – Località Ponterosso 11.00 ϐ 12.00 Saluto dei Dirigenti Coldiretti 12.30 Pranzo presso il ristorante del Real Park Nel pomeriggio animazione e giochi per tutti!

Musica e balli con “Fabros & Maria Ravera” - Ingresso a Giocolandia gratis!

Tema della giornata: “ Il Giubileo di Papa Francesco”, tra solidarietà, condivisione ed impegno MENU’ Aperitivo Cacciatorini paesani Battuta di fassone piemontese con misticanza e scaglie di nostrano tenero Petto di anatra all’arancia con insalata russa Tortino di verdura bicolore con crema di acciughe, cipolle ripiene e salsiccia grigliata Riso con funghi porcini Ravioli piemontesi al ragù Guanciale di vitello brasato con pepe rosa e erba cipollina Patate al forno di Entracque e spinaci Formaggi della Valle Gesso con marmellata di mirtilli Semifreddo pesca, limone e fragola Macedonia di frutta fresca Caffè Digestivo

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PER INFO SEGRETERIA PROVINCIALE PENSIONATI E DONNE IMPRESA TEL.0171 / 447 337

ATTUALITĂ

L’ A.V.S.A. per la terza etĂ

Ad Acqui Terme, il prossimo 16 giugno

19ÂŞ ‹‘”Â?ƒ–ƒ ‡‰‹‘Â?ƒŽ‡ Pensionati Coldiretti

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uest’anno, la Giornata Regionale Pensionati Coldiretti si svolgerà giovedÏ 16 giugno 2016 ad Acqui Terme, città dell’acqua e del benessere.

Dopo l’arrivo e la colazione di benvenuto, la Santa Messa sarĂ celebrata da Mons. ‹‡” ‹‘”‰‹‘ ‹……Š‹ƒ”†‹ Vescovo di Acqui Terme nella Cattedrale di Santa Maria Assunta.

SeguirĂ il saluto del Sindaco di Acqui e dei Dirigenti Coldiretti.

Il pranzo avrà luogo presso il Centro Congressi della città in Piazza degli Alpini a cura della scuola alberghiera di Acqui Terme. Il costo del pranzo è di ₏ 30,00 circa. Nel pomeriggio, è previsto un piccolo mercato di Campagna Amica e la possibilità di visitare gli stabilimenti termali e fare una passeggiata che conduce agli archi dell’antico acquedotto romano. Si attende, come sempre, una grande partecipazione da tutte le province della nostra regione per questo importante appuntamento annuale di aggregazione, condivisione e valutazione della progettualità di Coldiretti che è sempre molto atteso e sentito da tutti i soci.

‘”‡Â?œ‘ ‡”‰‡•‡, presidente dell’Associazione Pensionati Coldiretti Cuneo: “La giornata sarĂ l’occasione per presentare le iniziative, non soltanto in ambito sindacale, ma ogni giorno di piĂš, anche nel sociale, per garantire i servizi di presidio al territorio, in supporto alle Istituzioni, per essere accanto a quanti, con la loro esperienza di vita, costituiscono una presenza insostituibile per la comunitĂ â€?.

Per informazioni, rivolgersi agli —ˆĎ?‹…‹ †‹ ‘Â?ƒ ‘ ƒŽŽƒ ‡‰”‡–‡”‹ƒ ”‘vinciale Pensionati e Donne Impresa TEL. 0171 /447.337.

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L’Avsa (Associazione Volontariato SolidarietĂ Anziani) - è nata a Cuneo nel 2010 e si occupa degli anziani e delle loro famiglie. â€œĂˆ importante fornire informazioni e suggerimenti a chi comincia ad invecchiare, aiutare le persone ad affrontare la terza ‡–Â? ‹Â? Â?‘†‘ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‘ ‡† ‡ˆĎ?‹…‹‡Â?–‡ - dicono i volontari dell’associazione-. A questo scopo, organizziamo ogni mese un incontro con esperti Č‹Â?‡—”‘Ž‘‰‹ǥ Â‰Â‡Â”Â‹ÂƒÂ–Â”Â‹ÇĄ ’•‹…‘Ž‘‰‹ǥ Ď?‹•‹‘terapisti, notai e avvocati etc). Gli incontri si svolgono, in genere, il secondo lunedĂŹ del mese, presso il salone della Casa Immacolata (Suore Giuseppine) che si trova nel rondò Garibaldi a Cuneoâ€?.

Ma non solo, oltre a utili pubblicazioni e a due dvd con suggerimenti preziosi per assistere le persone in casa, l’Avsa, in collaborazione con CSV SocietĂ Solidale, ha realizzato un documento cartaceo, con un questionario, rispondendo al quale prende forma —Â?ƒ †‡•…”‹œ‹‘Â?‡ǥ …‘Â?Â’ÂŽÂ‡Â–ÂƒÇĄ Ď?‹Â?ƒŽ‹œzata alla futura assistenza della persona che non sia piĂš completamente ƒ—–‘•—ˆĎ?‹…‹‡Â?–‡Ǥ ‡” ‹Â?ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‹ǥ per ritirare i materiali messi gratuitamente a disposizione, è possibile contattare il numero 3927609750 o la mail: avsa.cn@virgilio.it.

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ONAFRUT

ONAFrut a Modena con

N

ella mattinata di domenica 24 aprile, ospite dell’Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena una delegazione di O.N.A.Frut. ha partecipato alla riunione organizzativa periodica del Gruppo Italiano Assaggiatori (G.I.A.). Obiettivo del G.I.A. e dell’incontro era la valutazione periodica delle attività delle diverse organizzazione, la programmazione delle attività del prossimo futuro e la ricerca di nuove forme di avvicinamento dei consumatori, all’analisi sensoriale e al riconoscimento delle produzioni italiane di qualità.

Ad oggi fanno parte del G.I.A.: A.E.D. A.B.T.M. (Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena), ALBO NAZIONALE DEGLI ESPERTI IN ANALISI SENSORIALE DEL MIELE, A.N.A.G. (Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa e Acquaviti), O.N.A.F. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), O.N.A.Frut. (Organiz-

zazione Nazionale Assaggiatori Frutta), O.N.A.S. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi) e O.N.A.V. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino). Per O.N.A.Frut. hanno presenziato all’incontro, il consigliere Giulia Marinari ed il segretario provinciale Cesare Gallesio, delegati dal Presidente .

Durante il loro intervento, hanno condiviso con le altre organizzazioni presenti la necessità di incrementare le attività in comune delle diverse organizzazioni, proseguire nel consolidamento del gruppo di lavoro, nonché la necessità di predisporre serate a tema o abbinamenti tra le matrici alimentari rappresentate delle diverse organizzazioni. Il gruppo di lavoro è ormai operativo da nove anni e, durante la riunione, che è stata guidata dalla coordinatrice del gruppo di lavoro d.ssa Bianca Piovano presidente di O.N.A.S., si è discusso anche un nuovo piano di operatività presentato dal rappresentante di O.N.A.V. Fla-

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vio Servato e dell’opportunità di promuovere l’adesione di altre organizzazioni di assaggiatori.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, le organizzazioni presenti si sono poi spostate presso la Fiera Campionaria di Modena dove, in un apposito stand, sono state organizzate per il pubblico alcune degustazioni abbinate delle produzioni promosse dalle diverse organizzazioni.

O.N.A.Frut. ha offerto in degustazione al pubblico presente un piatto di fragole, abbinate ad un Lambrusco Modenese ed all’ “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.” “Con la nostra attività, cerchiamo di portare per l’Italia una briciola di conoscenza in più - afferma il presidente dell’Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Frutta Giovanni Quaglia - e siamo certi che solo incrementando la conoscenza e la consapevolezza dei consumatori, questi possano cercare e riconoscere i numerosi prodotti ortofrutticoli di qualità che la nostra terra ed i nostri imprenditori producono”.

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LAVORO STAGIONALE

I

l consigliere regionale Paolo Allemano, ex sindaco di Saluzzo, accogliendo una richiesta di Coldiretti ha presentato una proposta di legge tendente a favorire l’accoglienza dei lavoratori stagionali della frutta e della vendemmia nelle aziende agricole attraverso il recupero di fabbricati o la sistemazione di container abitativi. “La proposta è già stata approvata in via preliminare dice il consigliere Allemano ed entro quaranta giorni si potrà chiudere l’iter”.

Con questa legge si vanno a modiϐ vedendo che un’azienda che assume manodopera possa recuperare fab ǡ ϐ ǡ ϐ ʹͲͲ Ǥ ϐ ǡ ǯ voratori stagionali. Il tutto senza atti notarili, costi di burocrazia e senza variazioni catastali. L’ospitalità potrà essere data per un massimo di 180 giorni. Nel caso di ditte che non di ϐ ǡ trà ricorrere a prefabbricati sempre ϐ ʹͲͲ mq. La nuova legge prevede anche

che le aziende possono accordarsi per gestire in modo congiunto l’accoglienza.

Dice Delia Revelli presidente di Coldiretti Cuneo “Siamo grati al consigliere regionale Allemano (nella foto) per l’iniziativa intrapresa che ben interpreta la nostra posizione: negli ultimi anni per affrontare l’emergenza dell’alloggiamento dei lavoratori stagionali abbiamo realizzato, come organizzazione e con l’aiuto delle istituzioni, in particolare della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, i campi con container abitativi di Saluzzo, Verzuolo e Lagnasco. Ora riteniamo che si debba migliorare ulteriormente il servizio che va nella direzione di legare all’impresa agricola i lavoratori stagionali nell’ottica dello sviluppo di una maggiore vivibilità del lavoratore”.

Conclude Delia Revelli presidente Coldiretti Cuneo e Piemonte “Coldiretti continua a fare la propria parte per l’accoglienza dei lavoratori che rappresentano una componente im ϐ Ǥ gliamo che sia chiara la nostra azione ϐ -

frontare la situazione dei lavoratori stagionali che trovano occupazione presso le nostre imprese siano esse frutticole che viticole o altro. Non vogliamo essere confusi con l’azione portata avanti da organizzazioni benemerite di volontariato che esercitano un’importante azione di ordine pubblico e sociale che nulla ha a che vedere con gli stagionali che lavorano. Sono due situazioni diverse che meritano l’attenzione delle istituzioni anche se il livello di intervento e gli obiettivi posti sono diversi: il nostro ϐ Ǧ ǡ quello della Caritas ha uno scopo di accoglienza generale non collegata al mondo del lavoro”.

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AMMINISTRAZIONE PUBBLICA

I fondi saranno utilizzati per finanziare gli studi sulla programmazione urbanistica

Un milione di euro dalla

dell’area Unesco

N

el bilancio regionale 2016 c’è un milione di euro destinato ai Comuni con meno di 5.000 abitanti inseriti nel sito Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Obiettivo? Finanziare gli studi paesaggistici e le varianti ai Piani regolatori, lavorando insieme ai sindaci e alle associazioni del territorio così da coordinare la programmazione urbanistica rendendola adeguata alle indicazioni di tutela richieste dall’agenzia Onu affinché quell’area possa mantenere il prestigioso riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità con-

quistato nel 2014. Nell’assegnazione dei contributi (le domande sono state un centinaio) avranno la priorità i Comuni della zona Unesco organizzati in forma associata. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale all’Ambiente e alla Programmazione Territoriale e Paesaggistica, .

La Giunta regionale aveva fatto il primo passo lo scorso anno approvando le Linee guida per l’adeguamento dei Piani regolatori e dei Regolamenti edilizi alle richieste di salvaguardia fissate dall’Unesco. E in quest’ottica, i Comuni di La Morra e Costigliole d’Asti e le

Unioni di Comuni Colline di Langa e del Barolo e Comunità Collinare Vigne & Vini dell’Alto Monferrato Astigiano avevano già firmato con la Regione il protocollo d’intesa per sperimentare un percorso condiviso di pianificazione del territorio attento ai valori del paesaggio. “Lo studio paesaggistico - ha concluso Valmaggia - è il contenuto innovativo delle Linee guida grazie al quale si determina un approccio diverso nella redazione dei Piani regolatori e dei Regolamenti edilizi in modo che il riqualificato e il costruito non entrino in conflitto con il territorio naturale circostante”.

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Il progetto coinvolge la macro-regione alpina di sette Stati e 48 Regioni

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A

percorso un ruolo importante lo possono avere il Piemonte e la provincia di Cuneo�.

Il consulente della Politiche comunitarie, Lorenzo Muller, ha spiegato il cammino dal punto di vista tecnico.

Affermando che “I pilastri fondamentali di intervento nella regione alpina sono tre: migliorarne la competitivitĂ , l’innovazione, lo sviluppo e la coesione; garantirne l’accessibilitĂ e i collegamenti a tutti gli abitanti e renderla sostenibile e attraente dal punto di vista ambientale. Ma partendo dal basso: dai territori che propongono i progetti del loro sviluppo sostenuti dal Consiglio Europeoâ€?.

Nel dibattito sono intervenuti il presidente nazionale dell’Uncem, En”‹…‘ ‘”‰Š‹, e gli assessori regionali ai Trasporti, Francesco Balocco, e alla Montagna, Ž„‡”–‘ ƒŽ�ƒ‰‰‹ƒ, e alcuni amministratori pubblici locali.

Il presidente della Provincia, Federi…‘ ‘”‰�ƒ, ha inviato un messaggio

di sostegno all’iniziativa.

Per Valmaggia “La strategia richiama la capacitĂ di avere come riferimento un’area vasta e una visione di ampio respiro. Guardando oltre il proprio campanile e a un periodo lungo nel tempo. Inoltre, non si tratta di avere a disposizione nuove risorse, ma di utilizzare in sinergia quelle che giĂ ci sono. Abbiamo sul nostro territorio delle buone pratiche in questa direzione come il lavoro comune del Parco francese del Mercantour e quello italiano delle Alpi Marittime, che è stato portato come esempio dal Parlamento Europeo. Si tratta di continuare. E mi rivolgo soprattutto agli amministratori delle Unioni Montane: questa nuova strategia di condivisione dei progetti deve, innanzitutto, essere un modo di pensare prima di essere un modo di agire. Con l’impegno di tutti dobbiamo guardare al futuro, radicati sul presenteâ€?.

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ustria, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Liechtenstein e Svizzera. Sono i sette Stati - i primi cinque componenti dell’UE, gli altri extracomunitari abitati da 75 milioni di persone e con un Pil complessivo di oltre 3000 miliardi di euro che, attraverso 48 delle loro Regioni, hanno lanciato la Strategia Eusalp: un percorso di sviluppo condiviso per i territori della macro-area alpina cuore “geo‰”ƒĎ?‹…‘dz †‡Ž ‡……Š‹‘ ‘Â?–‹Â?‡Â?–‡Ǥ ‡Ž tema si è parlato, al Filatoio Rosso di Caraglio, nel convegno promosso dalla vicecapogruppo Pd alla Camera dei Deputati, Š‹ƒ”ƒ Â”Â‹Â„ÂƒÂ—Â†Â‘ÇĄ e dalla relatrice del progetto per il Parlamento Europeo, Mercedes Bresso. Moderatore, il giornalista Gianni Martini. “Le Alpi - hanno sottolineato Gribaudo e Bresso costituiscono un territorio unico, dalle incomparabili bellezze e con grandissime potenzialitĂ . Eppure, Ď?‹Â?‘ ƒ Â‘Â”ÂƒÇĄ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â‡Âƒ Â?‘Â? ° ”‹—•…‹–ƒ ƒ costruire un polo politico, facendo sinergia come, ad esempio, alcune zone del Nord Europa. Con questo strumento, Stati e Regioni potranno darsi una strategia comune per usare al meglio i fondi europei esi•–‡Â?–‹Ǥ Â?ƒ ‰”ƒÂ?†‡ •Ď?‹†ƒǤ Â„Â‹Â‡Â–Â–Â‹Â˜Â‹ÇŤ Valorizzare l’attrattivitĂ e la competitivitĂ delle aree alpine, nonchĂŠ ridurre le differenze sociali e territoriali per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. E in questo

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LAVORO

Prevista l’attivazione di 175 tirocini lavorativi retribuiti

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iparte il progetto EsperienzaLavoro, iniziativa di inserimento e reinserimento lavorativo promosso dalla Fondazione CRC e realizzato in collaborazione con Coldiretti Cuneo, le altre Associazioni di categoria e l’Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale della Regione Piemonte che ha assunto il coordinamento dei Centri per l’Impiego.

Attraverso lo strumento del tirocinio formativo è possibile svolgere un’esperienza lavorativa di 6 mesi, con indennità di partecipazione pari a 700 euro lordi al mese, presso aziende della provincia di Cuneo aderenti alle Associazioni di Categoria partner dell’iniziativa.

Il Bando 2016 prevede l’inserimento in tirocinio di 150 candi-

dati. Attraverso il portale www. esperienzalavoro.info è possibile candidarsi su opportunità di tirocinio già definite dalle aziende ospitanti in 2 diversi periodi: dal 21 aprile al 6 maggio 2016; dal 22

Anche le imprese agricole possono accedere al bando. Per informazioni, rivolgersi agli ufďŹ ci Coldiretti settembre al 7 ottobre 2016.

A tutti i candidati sarĂ inoltre offerta la possibilitĂ di partecipare a un percorso formativo gratuito sui temi della ricerca attiva del lavoro e della preparazione del

colloquio di lavoro.

A oggi, le quattro edizioni di EsperienzaLavoro giĂ realizzate hanno permesso l’attivazione di oltre 500 tirocini. Ăˆ inoltre prevista l’attivazione di 25 tirocini aggiuntivi riservati alle persone coinvolte nel progetto EmergenzaCasa 5, iniziativa di contrasto all’emergenza abitativa promossa dalla Fondazione CRC. Le persone inserite saranno segnalate dalle Commissioni locali dei 17 Comuni coinvolti in EmergenzaCasa.

EsperienzaLavoro 5 ha un budget complessivo di 820 mila euro.

Adecco Italia – capofila di un’ATS a cui partecipano Enaip Piemonte, APRO Formazione Professionale e CFP Cebano Monregalese – è il partner tecnico della Fondazione CRC per la realizzazione dell’iniziativa.

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EVENTI E MANIFESTAZIONI

“Meat parade” per promuovere la razza Piemontese

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Far conoscere le qualità zootecniche della razza bovina Piemontese e le peculiarità della carne prodotta grazie agli oltre 4 mila allevamenti in selezione presenti sul territorio regionale. ϐ ǡ ° festazione “Meat parade” il 7 e l’8 maggio, all’ex caserma Musso, dalla Sezione della provincia di Cuneo degli allevatori della razza bovina Piemontese (struttura che opera in seno all’Arap) e dall’Associazione nazionale di Razza (Anaborapi), in collaborazione con l’amministrazione comunale saluzzese e la Fondazione Bertoni.

Sotto il portico nel cortile grande della Musso, nella due giorni di inizio maggio, sono stati esposti capi in rappresentanza delle varie categorie di animali: vitello, manza, vacca, vitellone, toro, manzo e bue. Spiega , presidente Arap: “Il nostro obiettivo principale è stato informare i consumatori in merito alle caratteristiche della carne di razza Piemontese, oggi meglio nota come carne di Fassone. Vale a dire principalmente la qualità, con particolare riferimento alla tenerezza e al basso contenuto di grasso e di colesterolo, senza dimenticare gli aspetti collegati al gusto ed ai sapori”. A “Meat Parade” sono stati protagonisti – per la parte gastronomica ospitata nell’area degustazione - i principali attori commerciali che operano sul territorio: il consorzio Coalvi, la Fassoneria, il nuovo brand della ristorazione urbana specializzata nella preparazione di piatti a base di carne Piemontese in partnership con la cooperativa Compral di Cuneo che fornisce la materia prima; La Granda, associazione che da anni produce, lavora e distribuisce la carne di qualità di questa razza.

Sabato 4 e domenica 5 giugno torna a Dronero la Fiera degli Acciugai: una due giorni con un ricco programma non solo per gustare le acciughe e ripercorrere lungo la via della tradizione, un antico mestiere dei valligiani, ma anche per apprezzare i prodotti tipici delle Valli d’Òc, ascoltare buona musica, avvicinarsi alla storia e scoprire curiosità, con le visite gratuite al centro storico.

Tanti gli eventi da non perdere. Sabato 4 giugno - dalle ore 10,00 alle ore 21,00: area espositiva dei prodotti tipici delle Valli d’Òc (Via Roma, P.zza S.Sebastiano, Via Garibaldi, P.zza Martiri della Libertà, Via Saluzzo, P.zza Manuel S.Giovanni); dalle ore 21,00 spettacolo cabaret con ingresso gratuito in piazza Martiri; domenica 5 giugno - sia al mattino che al pomeriggio, visite guidate gratuite al Centro Storico; (partenze, ritiro pass e informazioni presso il punto info in piazza Martiri Della Libertà); dalle ore 9,00 alle ore 18,30: area espositiva dei prodotti tipici delle Valli d’òc (Via Roma, P.zza S.Sebastiano, Via Garibaldi, P.zza Martiri della Libertà, Via Saluzzo e P.zza Manuel S.Giovanni); alle ore 15,00: La Grande Orchestra Occitana animazione musicale itinerante; dalle ore 15,00 alle ore 19,00: la grande orchestra occitana in concerto. Per i più piccoli giochi e tanta animazione nella giornata di domenica (via Garibaldi e cortile convitto via Roma). Tra gli appuntamenti delle due giornate, vi sarà anche l’apertura del mulino della riviera (ore 9,00 - 12,30 / 14,30 - 18,00) con speciale macinatura del mais pignoletto autoctono della Valle Maira con degustazione di paste ‘d melia e specialità a base di mais antico, ma non solo: vi sarà possibile degustare focacce e pizze fresche da speciali forni.

Sapori e Profumi delle Valli D’Oc

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EVENTI E MANIFESTAZIONI MACCHINE AGRICOLE, FORESTALI GIARDINAGGIO AGGIO OEF ORESTALI

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Si terrĂ a Roaschia sabato 14 e domenica 15 maggio la Mostra Interprovinciale di ovini di razza frabosana roaschina,. L’evento inizierĂ nella mattina di sabato 14 maggio con l’arrivo alle 8.00 degli allevatori e la sistemazione dei capi nei box, per poi proseguire alle 10 con una lezione pratica, aperta al pubblico, sulle tematiche dell’allevamento pastorale : il Prof. —…ƒ ƒ”‹ƒ ƒ––ƒ‰Ž‹Â?‹ (Scienze Agrarie/Forestali ed Alimentari dell’UniversitĂ degli Studi di Torino) incontrerĂ gli allievi dell’Istituto Superiore di Agraria “Virginio – Donadioâ€? di Cuneo. Alle 11.30, sarĂ svelato lo striscione emblema di questa 23ÂŞ edizione e verranno consegnati i premi di riconoscimento agli allievi del Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo, ‹†‡ƒ–‘”‹ †‡ŽŽƒ ‰”ƒĎ?‹…ƒ †‡ŽŽ‘ •–”‹•…‹‘Â?‡ ‡ †‡ŽŽ‡ ‹Â?Â?ƒ‰‹Â?‹ ’—„„Ž‹…‹–ƒ”‹‡ †‡ŽŽƒ Ď?‹‡”ƒǤ Â? ‘Â?‘”‡ ƒ‹ ’ƒ•–‘”‹ –”ƒÂ?•—Â?ƒÂ?ti, alle 15.00 si svolgerĂ una rievocazione storica dove •‹ ’‘–”Â? ”‹˜‹˜‡”‡ Žƒ Ď?‹Â?‡ †‡ŽŽƒ –”ƒÂ?•—Â?ƒÂ?œƒ …‘Â? ÂŽÇŻÂƒÂ”Â”Â‹Â˜Â‘ †‹ ’ƒ•–‘”‹ ‡ ‰”‡‰‰‹ …‘Â? ‹Ž …Žƒ••‹…‘ Dz Çł †‹ Ď?‹Â?‡ ͺͲͲǤ Le attivitĂ proseguiranno con l’attivazione del “Presidio Slow Food, razza ovina frabosana roaschinaâ€? e sarĂ organizzata una degustazione gratuita di salumi e formaggi di origine ovino roaschino. Il sabato si concluderĂ con l’incontro: “Le transumanze nelle Valle Gesso e Valle Sturaâ€?. Domenica, gli amanti della zootecnia potranno far visita ai box degli allevatori che esporranno i capi migliori in piazza San Dalmazzo. SeguirĂ un importante momento di confronto, con la presentazione dell’attivitĂ del consorzio e la premiazione dei capi. Alle 15.00 si svolgerĂ la rievocazione storica della transumanza.

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VenerdĂŹ 20, sabato 21 e domenica 22 maggio a Villar San Costanzo, si terrĂ la 6ÂŞ edizione del “CiciuFestivalâ€? nel contesto della Riserva naturale dei Ciciu del Villar.

Il programma è fitto di eventi: le didattiche nel parco per le scuole, l’apericena nella riserva, la gara di arrampicata su massi e pietre, la tradizionale Sagra dei Saleset. Da non perdere, nella giornata di domenica, il mercato con le aziende aderenti a Campagna Amica, con le eccellenze agroalimentari del territorio a km zero, nelle vie del centro storico.

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Gli allievi dell’Istituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agroalimentari di Moretta hanno partecipato ad un concorso europeo di analisi sensoriale

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i è svolto ad Aurillac, in Auvergne, dipartimento del Cantal (da cui l’omonimo formaggio prodotto nella zona), un concorso europeo di analisi sensoriale di prodotti caseari e di salumeria, che ha visto in competizione 60 studenti provenienti da diversi paesi europei.

Da come nasce l’idea di questo concorso? Dobbiamo fare qualche passo indietro e ritornare nel 1990 alla scuola casearia ENILV di La Roche sur Foron (Alta Savoia): qui, alcuni docenti lungimiranti diedero vita all’associazione EUROPEL nell’ottica di creare opportunità di respiro internazionale in termini di conoscenza e scambio nel settore lattiero caseario, ispirandosi ai cambiamenti economici e sociali in corso nell’Europa di quegli anni.

La rete riunisce scuole, istituti e università europee che operano nell’ambito delle produzioni alimentari e casearie, valorizzando diversità e confronto come motore di apprendimento per docenti e studenti; gli enti aderenti si impegnano a mantenere costante lo scambio di esperienze tra le scuole nei diversi Paesi e a promuovere occasioni di mobilità per formatori e allievi.

In particolare, ogni anno si organizza un concorso di analisi sen-

Il concorso è stato “impreziosito” da visite tecniche e culturali soriale, in un Paese europeo, come momento di incontro e approfondimento professionale e culturale per studenti e insegnanti.

Al concorso di quest’anno, svoltosi dal 29 marzo al 2 aprile, hanno partecipato scuole provenienti da Paesi Bassi, Italia, Finlandia, Romania, Polonia e Francia. L’Italia era presente con una delegazione rappresentata dall’Agenform - Istituto Lattiero Caseario e delle Tecnologie Agroalimentari di Moretta con tre insegnanti accompagnatori e sei studenti frequentanti i corsi Tecnico delle produzioni lattierocasearie e Tecnico delle produzioni alimentari - carni e salumi.

Gli studenti si sono confrontati nel giudicare alcuni prodotti tipici della regione. Per la categoria prodotti lattiero-caseari: cinque varietà di burro, cinque di latte, cinque di Camembert, cinque di Bleu d’Auvergne, cinque di Cantal; per la categoria prodotti di salumeria: cinque varietà di jambon sec, cinque di saucisson sec e cinque di paté.

Il podio ha visto anche la presenza del tricolore: uno studente dell’Istituto Lattiero-Caseario di

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Moretta si aggiudicato il premio come miglior assaggiatore di Saucisson Sec e primo premio come miglior assaggiatore nella categoria carne.

Il premio per la degustazione di burro e formaggio Cantal è andato all’Olanda, quello per il latte e per i formaggi Bleu d’Auvergne e Camembert alla scuola francese ENILV di Aurillac e per la salumeria alla scuola francese ENILV di Mamirolle (jambon sec) e alla scuola francese ENILV di Poligny (paté).

Il concorso è stato “impreziosito” da visite tecniche (un’azienda produttrice di Cantal e un salumificio) e culturali: le mete di quest’anno sono state il santuario di Rocamadour - incastonato in una suggestiva cornice paesaggistica - e le Gouffre du Padirac.

Il concorso di analisi sensoriale è l’occasione per far incontrare studenti del settore lattiero-caseario e agro-alimentare, di dar loro la possibilità di confrontarsi su tematiche professionali, di approfondire competenze tecniche e relazionali.

L’edizione di quest’anno ha visto gli studenti molto uniti e aperti alla condivisione delle proprie conoscenze sull’arte della caseificazione e della salumeria.

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DOPO

SCUOLE AGRARIE

‡ Â?ƒÂ?‹ ‹Â? Â’ÂƒÂ•Â–ÂƒÇŁ —Â? ’”‘‰‡––‘ †‡ŽŽǯ ‰”ƒ”‹ƒ ‡ †‡‹ ‡‘Â?‡–”‹ †‹ —Â?‡‘

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a scuola di oggi e di domani richiede lo sforzo di avvicinare il piĂš possibile gli studenti alla realtĂ concreta, con attivitĂ legate all’applicazione della teoria studiata in aula. I laboratori devono essere parte integrante dell’insegnamento. In questo modo gli ƒŽ—Â?Â?‹ ˜‡”‹Ď?‹…ƒÂ?‘ •—„‹–‘ Žƒ ’‘••‹bile soluzione di problemi. L’idea è quella di far progettare e costruire dai futuri professionisti un laboratorio durante le attivitĂ a scuola. Gli studenti mettono quindi “le mani in pastaâ€? applicando direttamente progettualitĂ e tecniche di costruzione, risolvendo problemi e confrontandosi con situazioni reali. Due Istituti Superiori di Cuneo, quello per periti agrari e quello per geometri, scommettono insieme su una nuova avventura: creare un la-

boratorio permanente e innovativo!

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Il progetto è reso possibile dalla collaborazione di due Istituti Superiori che pensano e progettano insieme! L’Istituto Superiore Virginio-Donadio di Cuneo è un polo agroalimentare che unisce nella stessa

scuola un percorso da tecnici agrari e un percorso per la ristorazione e l’accoglienza turistica. L’Istituto Superiore Bianchi- Virginio è la forma attuale della storica “scuola per geometriâ€? di Cuneo, che ha permesso di creare negli anni molti dei professionisti del settore e che oggi si rinnova

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SCUOLE AGRARIE negli indirizzi e in una moderna formazione.

Gli obiettivi

I due Istituti hanno dato vita, presso gli spazi dell’azienda agraria della scuola, ad un laboratorio di progettazione e costruzione di strutture per l’agricoltura. E’ uno spazio anche di sperimentazione di tecniche e mate ϐ sibilità del loro utilizzo e delle loro differenze. Il laboratorio è dentro l’azienda agraria dell’Istituto Virginio Donadio a Madonna dell’Olmo (Cn) dove si coltivano una serie di piante arboree da frutto in una realtà molto vicina ad una vera azienda agricola e dove quindi gli studenti della scuola possono fare attività di laboratorio tecnico-pratico durante tutto il corso di studi. Le produzioni di frutta sono ottenute con le più moderne tecniche di produzione, rispettose dell’ambiente e inserite nel tessuto produttivo della zona. In piena collaborazione con il secondo “pilastro” dell’Istituto, la sede dell’alberghiero di Dronero, oltre a vendere al pubblico i nostri

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prodotti freschi li trasformiamo in ottimi succhi di mela, composte e basi per i dolci prodotti dai laboratori a Dronero. In questo contesto agricolo un gruppo di studenti del triennio della scuola dei geometri coordinati dal prof. Matteo Barale ha cominciato un progetto per costruire una tettoia che simula un ricovero attrezzi con tutte le varianti possibili relative ai materiali, alle tecniche di costruzione e alle strutture annesse. Per esempio un lavandino con tecnica tadelakt o tecniche di pavimentazione e tamponamento innovative.

Il progetto è un laboratorio permanente che aggiungerà nel tempo nuovi moduli.

In questo modo gli studenti dei due Istituti potranno mettere in pratica tutte le fasi necessarie per una costruzione: dalla progettazione alla organizzazione del cantiere, dalla messa in sicurezza alla scelta dei materiali.

ϐ In questo terzo anno di attività stia-

ϐ acquistare del materiale, ci dice il professor .

Le attività si svolgeranno in gran ϐ ǯ co e in parte all’inizio del prossimo, ma sarà sempre il 2016 a vedere realizzato il progetto.

ϐ minare il lavandino esterno utilizzando la tecnica tadelakt tipica delle regioni del Nord Africa per introdurre metodologie nuove, a basso impatto ambientale e che possono rappresentare delle valide alternative nelle costruzioni.

Terminare l’isolamento, l’intonaco, ϐ perimetrale. Iniziare la pavimentazione con varie tecniche. Acquistare il materiale per potere fare l’impianto ǡ ϐ verse opzioni possibili.

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SCUOLE AGRARIE

Alla giornata del 19 Giugno 2016, invitati gli ex allievi e le famiglie

ƒ …—‘Žƒ ƒ‰”ƒ”‹ƒ †‹ ‡”œ—‘Ž‘ ˆ‡•–‡‰‰‹ƒ ͡Ͳ ƒÂ?Â?‹

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ono passati cinquant’anni da quel 1° ottobre del 1965, in cui venne inaugurato con l’inizio Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ Â•Â…Â‘ÂŽÂƒÂ•Â–Â‹Â…Â‘ÇĄ ‹Ž Â?—‘˜‘ ‡†‹Ď?‹cio costruito appositamente nell’Azienda Voli dall’Amministrazione Provinciale. Insieme alle aule, ai Žƒ„‘”ƒ–‘”‹ ‡† ‘ˆĎ?‹…‹Â?ÂƒÇĄ ˜‡Â?Â?‡ ƒÂ?…Š‡ aperto il Convitto in grado di ospitare 40 ragazzi e in quell’anno i ragazzi iscritti erano 46.

La scuola,nata giĂ nel ‘62 (con sede a Palazzo Drago), da allora ha percorso molta strada ed ha visto succedersi negli anni gli inevitabili cambiamenti dettati dai tempi e dalle incombenze ministeriali. Sui banchi della ‘Scuola Agraria di Verzuolo’ sono passate generazioni di ragazzi (oltre 1000 allievi) cresciuti nell’ amore per la natura e nella specializzazione per le nuove tecniche dell’agricoltura. Per ricordare i volti e le storie di chi è passato da li, il 19 giugno 2016, in occasione del 50° della fondazione della sede verzuolese verrĂ festeggiata la ricorrenza con una giornata dedicata. Il programma prevede: a partire, dalle 16.30 il ritrovo dei partecipanti e vi-

La scuola è circondata da circa 10 ha di terreno con aree verdi, aule all’aperto, pineta ed azienda agricola annessa. Nell’azienda agraria vengono coltivate diverse colture frutticole (mele, albicocche, pere, pesche, nocciole). Sono presenti anche un vivaio di nocciole e un oliveto sperimentale in collaborazione con l’UniversitĂ di Torino - FacoltĂ di Agraria.. Fanno parte della scuola anche alcune serre didattiche ed un laboratorio di degustazione frutta. sita libera della scuola; alle ore 18.00 la Santa Messa in ricordo dei defunti; alle 19.30 l’aperitivo di benvenuto; alle ore 20.00. Cena sotto le stelle servita a tavola dal catering Picchio Rosso; alle ore 22.00 la presentazione e la proiezione del dvd sui “50

ANNI di Scuola Agraria�; alle 22.30, la distribuzione del libretto ex-allievi.

Per gustare l’evento, la prenotazione è obbligatoria presso i rappresentanti delle classi entro il 10 giugno. Per ulteriori informazioni, contattare la Scuola Agraria, al tel. 0175-86226.

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SICUREZZA SUL LAVORO

ƒ””‹ ƒ……‘‰Ž‹ Â”Â—Â–Â–ÂƒÇŁ norme da conoscere Sono attrezzature mobili costruite per effettuare la raccolta della frutta, che possono essere utilizzate per lavorazioni con interventi manuali dell’operatore sulla pianta, ad esempio la potatura in frutteti coltivati a filari

L

a struttura di queste macchine è essenzialmente costituita da carro di base montato su gomme, di regola semovente, che porta gli organi strutturali e meccanici (motore trasmissione, sospensioni, dispositivi di sterzo) oltre alle attrezzature accessorie (centraline oleodinamiche, serbatoi, ecc.) e costituisce la struttura di supporto del “palcoâ€?.

Il palco è costituito da un’ampia piattaforma che può sollevarsi rispetto al carro di base per mezzo di un cinematismo (spesso del tipo a forbice) azionato oleodinamicamente.

Dal palco, possono essere estratte e fatte sporgere delle piattaforme, sulle quali gli operatori prendono posto durante il lavoro in campo.

L’ingresso e l’uscita degli operatori dalla piattaforma di lavoro avvengono attraverso un accesso a livello del terreno o del telaio portante della macchina.

I carri semoventi per la raccolta della frutta a piattaforma elevabile sono inquadrati legislativamente tra gli “impianti speciali� nel punto 9 del D.M. 04/03/1982 e le disposizioni di legge applicabili ai carri semoventi a piattaforma elevabile per la raccolta della frutta, sono riferibili essenzial-

mente al regime previsto dal D.M. del 4 marzo 1982 ed al regime previsto dalla cosiddetta Direttiva Macchine.

Il D.M. 4 marzo 1982 ha dettato le condizioni giuridiche e amministrative per l’impiego dei ponti sviluppabili su carro, prevedendo il collaudo prima della loro messa in servizio e Žƒ ˜‡”‹Ď?‹…ƒ ‘‰Â?‹ †—‡ ƒÂ?Â?‹ ’‡” ƒ……‡”–ƒ”ne lo stato di funzionalitĂ e di manu–‡Â?œ‹‘Â?‡ ƒ‹ Ď?‹Â?‹ †‡ŽŽƒ •‹…—”‡œœƒǤ La richiesta di collaudo andava presentata al Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Se, trascorsi 40 giorni dalla richiesta di collaudo, l’organo pubblico non vi avesse provveduto, l’apparecchio poteva essere

‡ Impianti di riscaldamento a legna, pellet e biomasse ‡ Impianti idrici e di ventilazione per allevamenti zootecnici ‡ Impianti di irrigazione per giardini ‡ Impianti termoidraulici ‡ Impianti di riscaldamento a pavimento ‡ Condizionamento - Lattoneria Tel./Fax 0173.797216 - e-mail: revelli.dario@alice.it

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SICUREZZA SUL LAVORO messo in servizio, previa effettuazione del collaudo da parte di tecnico abilitato.

Con l’entrata in vigore D.M. 11 aprile 2011, il datore di lavoro che possiede una macchina agricola raccoglifrutta dotata di piattaforma elevabile deve provvedere alla messa in servizio ed ai collaudi, procedendo con: - dare comunicazione di messa in servizio ad INAIL che provveda ad assegnare all’attrezzatura una matricola (per le macchine giĂ immatricolate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi del D.M. 4 marzo 1982 è necessario procedere alla riconversione della matricola, contattando l’help desk INAIL); - richiedere ad INAIL dopo non piĂš di 22 mesi dalla messa in servizio dell’attrezzatura (poichĂŠ l’allegato VII prescrive una periodicitĂ biennaŽ‡ †‡ŽŽ‡ ˜‡”‹Ď?‹…Š‡ ’‡” ‹ ’‘Â?–‹ •‘•’‡•‹ ‡ ”‡Žƒ–‹˜‹ ƒ”‰ƒÂ?Â‹ČŒÇĄ Žƒ ’”‹Â?ƒ †‡ŽŽ‡ ˜‡”‹Ď?‹che periodiche.

La modulistica predisposta è disponibile sul sito INAIL (http://

www.inail.it/internet/default/Modulistica/Sicurezzasullavoro/VeriĎ?‹…Š‡‹Â?’‹ƒÂ?Â–Â‹Â‡ÂƒÂ–Â–Â”Â‡ÂœÂœÂƒÂ–Â—Â”Â‡Č€Â‹Â?†‡šǤ html) e consente al datore di lavoro di provvedere alla comunicazione di messa in servizio (immatricolazione) ‡ ƒŽŽƒ ”‹…Š‹‡•–ƒ †‹ ’”‹Â?ƒ ˜‡”‹Ď?‹…ƒ ’‡riodica. A tali richieste, è opportuno che il datore di lavoro alleghi la dichiarazione di conformitĂ CE (di cui la macchina deve obbligatoriamente essere corredata se immessa sul mercato in data successiva alla data di entrata in vigore della direttiva macchine). ‡ ˜‡”‹Ď?‹…Š‡ •—……‡••‹˜‡ ƒŽŽƒ ’”‹Â?ƒ possono essere richieste ad ARPA oppure ad un soggetto privato abilitato. —”ƒÂ?–‡ Ž‡ ˜‡”‹Ď?‹…Š‡ǥ ˜‡Â?‰‘Â?‘ …‘Â?trollati tutti i documenti dell’attrezzatura, tra cui: - libretto rilasciato dell’Ispettorato Provinciale del Lavoro di primo colŽƒ—†‘ …‘Â? Ž‡ •—……‡••‹˜‡ ˜‡”‹Ď?‹…Š‡ ’‡riodiche (se si tratta di attrezzatura costruita prima del 21/09/1996); - targa di identificazione nella macchina (costruttore – model-

.EkBHM@ ,DBB@MHB@ D .KDNCHM@LHB@

lo – numero di serie – anno di costruzione – marchio CE), dichiarazione di conformità con le relative verifiche periodiche, verifica visiva e corrispondenza con il manuale di uso e manutenzione, registro di controllo, dove vanno indicate tutte le manutenzioni e le riparazioni eseguite sulla macchina e lo stato di conservazione e manutenzione (per le macchine costruite dopo il 21/09/1996).

In merito al registro di controllo si evidenzia che è cura dell’utilizzatore la sua istituzione e l’effettuazione dei controlli periodici previsti, in relazione a quanto indicato dal fabbricante nel libretto di uso e manutenzione. I controlli devono essere effettuati da persona competente, non necessariamente esterna all’azienda.

Le macchine munite di sole piat–ƒˆ‘”Â?‡ Ď?‹••‡ǥ ‘˜˜‡”‘ Â?‘Â? †‘–ƒ–‡ †‹ struttura di sollevamento, non rientrano tra le attrezzature da sottopor”‡ ƒ ˜‡”‹Ď?‹…ƒ Per ulteriori chiarimenti, rivolgersi ƒ‰Ž‹ —ˆĎ?‹…‹ ‘Â?ƒ ‘Ž†‹”‡––‹Ǥ

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CONSULENZA LEGALE

Precisazioni utili per gli imprenditori agricoli

ǯ‹Â?’‘”–ƒÂ?œƒ †‡‹ –‡”Â?‹Â?‹ †‹ …‘Â?Ď?‹Â?‡

N

ella sua accezione piĂš comune, il termine di confine è lapideo (“una pietraâ€?), oppure in altro materiale resistente nel tempo, e costituisce il segno di confine tra due fondi.

Le azioni di regolamento dei confini e l’azione per l’apposizione dei termini sono contemplate dal codice civile agli art. 950 e 951.

Nell’azione di regolamento (giudiziaÂŽÂ‡ČŒ †‡‹ …‘Â?Ď?‹Â?‹ …‹ƒ•…—Â? Â?‡œœ‘ †‹ ’”‘˜ƒ è ammesso e, in mancanza di altri eleÂ?‡Â?–‹ǥ ‹Ž ‰‹—†‹…‡ •‹ ƒ––‹‡Â?‡ ƒŽ …‘Â?Ď?‹Â?‡ delineato dalle mappe catastali.

L’azione per l’apposizione di termini si attua quando siano divenuti irriconoscibili, ovvero manchino, i termini di delimitazione del confine. Con l’azione per “l’apposizioneâ€? ciascuno dei proprietari dei fondi confinanti ha il diritto di agire perchĂŠ i termini siano apposti o rista-

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biliti a spese di entrambi (a prescindere dall’estensione dei fondi).

Deve chiarirsi che il concorso nelle spese non sussiste nel caso in cui vi sia stata contestazione in merito all’esatta collocazione del confine, in quanto in tal caso, secondo la regola della soccombenza, l’onere dell’apposizione dei nuovi termini grava sulla parte soccombente nel giudizio.

Ancora il Codice penale, all’art.

631, tratta del delitto dell’�Usurpazione�: chiunque, per appropriarsi, in tutto o in parte, dell’’altrui cosa immobile, ne rimuove o altera i termini è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 206,00 Euro.

Detto ciò ne deriva l’importanza della conservazione dei termini di …‘Â?Ď?‹Â?‡ǥ Â?ƒ‰ƒ”‹ ƒ’’‘•–‹ •–‘”‹…ƒÂ?‡Â?-

te, ancor piĂš oggi, quando le lavorazioni profonde del terreno con i mezzi meccanici, rischiano, anche involontariamente. di rimuovere questi importanti “segni esterioriâ€?.

NORMATIVA AMIANTO

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C

on la Deliberazione del Consiglio Regionale 1° marzo 2016, n. 124 - 7279 è stato approvato il Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazio ǡ ϐ ϐ vanti dall’amianto (Piano regionale amianto) per gli anni 2016-202.

Il Piano Amianto recentemente approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte prevede di completare la mappatura dell’amianto di origi ϐ dei siti di interesse nazionale di Casale Monferrato e Corio-Balangero, ϐ ǡ individuando nuovi siti di stoccaggio o metodi alternativi, sviluppare l’attività sanitaria del centro per la lotta al mesotelioma, informare i cittadini attraverso appositi sportelli comunali e aggiornare il personale tecnico delle ASL e dell’ARPA nonché formare nuovi tecnici e predisporre un

programma d’aggiornamento per il personale addetto alla rimozione del materiale contenente amianto.

Al punto “obiettivi e strategie operative” relativamente alla formazione delle imprese, in considerazione della particolarità della lavorazione, si ritiene necessario innalzare la qualità dei corsi di formazione per il personale addetto alle attività di rimozione e di smaltimento dell’amianto, facendo in modo che il contenuto dei corsi sia chiaramente compreso dagli allievi stranieri, rendendo efficaci le prove di esame e prevedendo un aggiornamento periodico della formazione, almeno quinquennale.

Un altro punto cardine riguarda la ϐ ϐ Ǥ quanto indicato nel documento.

“Vista l’importanza del ruolo rivestito, è necessario promuovere, l’innalzamento della preparazione e del-

la competenza professionale: - dei responsabili con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali di amianto, di coloro che redigono i piani di manutenzione ǡ ϔ si formativi obbligatori per lo svolgimento di tali funzioni.

Dovranno in particolare essere deϔ

regionale: durata e contenuti della formazione, modalità di erogazione della stessa, requisiti dei soggetti formatori e dei docenti.”

Alla luce di quanto sopra esposto, ci aspetteremo, in un prossimo futuro, la definizione dei corsi di aggiornamento per lavoratori addetti alla rimozione di MCA, nonché la esplicitazione di percorsi specifici formativi per coloro che si occupano di redigere i piani di manutenzione e controllo previsti dal DM 06/09/1994.

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CONSULENZA AGRONOMICA

A cura dei tecnici dell’Agenzia 4A di Coldiretti Cuneo

U

no sguardo alle coltivazioni del territorio mese per mese a cura dei tecnici dell’ Agenzia 4 A di Coldiretti Cuneo. Mese caratterizzato da temperature miti e calde ma anche da tempo instabile con piogge sparse. Piena attività in ambito agricolo.

Nel dettaglio: CEREALI: Con il mese di maggio si concludono le semine di mais di primo raccolto anche nelle zone meno vocate e iniziano le classi precoci e di secondo raccolto dopo maggese. Consigliato sempre l’ abbinamento con geodisinfestanti utili contro elateridi e larve di diabrotica. Parallelamente continuano i diserbi di pre o post emergenza (attenzione al prodotto!). Monitorare la presenza di nottue. Monitorare su Gra ϐ valutare la necessità di interventi insetticidi mirati. Continuare a monitorare le infestanti. Ad inizio spigatura intervenire con fungicidi per la septoria e il fusarium eventualmente assieme agli insetticidi. Conclusione anche delle semine di primo raccolto di soia e inizio di quelle di secondo raccolto. Abbinare alla semina o in post emergenza il diserbo ponendo attenzione al controllo della sorghetta da rizoma.

FRAGOLA e PICCOLI FRUTTI: Su Fragola continuare il controllo degli ϐ gnetto rosso. Massima attenzione ad attacchi di botrite e antracosi e pro-

In ottemperanza a quanto disposto dal decreto 22 gennaio 2014 (PAN) punto A.7.2 Difesa integrata obbligatoria seguire il controllo preventivo del mal Ǥ ϐ ǡ i trapianti, si consigliano trattamenti per la gestione del mal bianco ed antibotritici.

Su Lampone porre massima atten ϐ Ǥ ricacci si consigliano 1 o 2 applicazioni con prodotti rameici per il controllo della cecidomia della corteccia e un trattamento insetticida. Su Mora mo ǯ ϐ necessario intervenire con zolfo. Su mirtillo controllare la presenza di in ϐ Ǣ ° ϐ ϐ tura per agevolare la caduta petali.

FRUTTA: Terminata all’insegna del ϐ macee e le drupacee, occorre in questa fase iniziare le operazioni di diradamento dei frutti. Si consiglia di continuare nella difesa preventiva dalle principali malattie fungine e monitorare con attenzione l’eventuale presenza di lepidotteri carpofagi, su tutte le specie.

NOCCIOLO: Siamo alla fase di 5/6 foglie ed anche oltre nelle zone più

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anticipate. Continua la migrazione ǯ ϐ pertanto di rinnovare la copertura ogni 8/10 giorni con zolfo (bagnabile o in polvere). Nel contempo si procede al controllo dei polloni, manualmente o con i prodotti registrati per tale trattamento.

ORTICOLE: Iniziare la semina dei fagioli in pieno campo se le temperature lo consentono (min. 10-12° nella notte). Iniziare i trapianti in serra di pomodoro e peperone e controllare la ϐ dità. Controllare l’ oidio in pre-raccolta su zucchino con trattamenti a base di ȋ ϐ ǨȌǤ Importante arieggiare i tunnel degli ortaggi a foglia.

VITE: Piena ripresa vegetativa con il raggiungimento della lunghezza di 10 cm. Risulta necessario ove siano caduti più di 10 mm di acqua intervenire con prodotti a base di rame per la difesa contro la peronospora.

Per la difesa dall’oidio si consiglia di intervenire con prodotti a base di zolfo bagnabile. Nel caso in cui nella scorsa ϐ tardivi di oidio è consigliabile contattare i tecnici per attuare la difesa più appropriata dell’ avversità. Si segnalano in alcuni vigneti leggeri attacchi di ϐ vegetazione (foglie apicali), anche in questo caso contattare il tecnico per attuare una corretta linea di difesa.

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a Rieducazione del Colpo di ° ϐ al paziente con problematiche cervicali conseguenti a un colpo di frusta un percorso riabilitativo individualizzato e mirato, in cui la va ϐ di trattamento tengono conto della complessità e natura eterogenea dei sintomi.

Il colpo di frusta (Whiplash Associated Disorders - WAD) è una problematica muscolo-scheletrica complessa ϐ e psicologici generalmente non considerati dalla maggior parte dei trattamenti impiegati nella pratica clinica.

Il sintomo più frequente del colpo di frusta è il dolore, a cui possono associarsi rigidità, vertigine, perdita di

equilibrio, disturbi visivi, debolezza, ǡ ϐ e perdita di memoria, che può comparire pochi giorni dopo il trauma e persistere nella fase cronica.

Altri possibili sintomi del colpo di frusta sono i disturbi della percezione del posizionamento e del controllo del movimento del collo, della coordinazione del movimento tra occhi e testa e dell’equilibrio.

Queste disfunzioni, che sono presenti soprattutto nei soggetti con maggiore dolore e limitazione nei movimenti, non si risolvono spontaneamente, se non trattate in manie ϐ ǡ si strutturino e perdurino nel tempo (portando a episodi di cervicalgia), risulta essenziale iniziare il trattamento

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ϐ Ǥ La Rieducazione del Colpo di Frusta, che è preceduta da una valutazione effettuata dal Terapista, prevede un ciclo di sedute individuali articolate in diverse tecniche: terapia manuale, rieducazione dei disturbi sensitivimotori, rieducazione vestibolare, rieducazione della coordinazione oculo-cervicale, riposizionamento chinestesico cervicale, etc.

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Secondo recenti studi l’acqua ricca di sali minerali è un fattore protettivo per la salute

ÇŻÂƒÂ…Â“Â—Âƒ Ç˛Â†Â—Â”ÂƒÇł ˆƒ Â?ƒŽ‡ alla salute?

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’acqua destinata al consumo umano, oltre che avere buone caratteristiche organolettiche e assenza di germi patogeni, non deve costituire un rischio per la salute del consumatore in rapporto al contenuto di sostanze chimiche in eccesso oppure di contaminanti potenzialmente o sicuramente nocivi.

Il parametro chimico utilizzato per esprimere indicativamente la quantitĂ sali minerali presenti nell’acqua è la “durezzaâ€?: questa indica essenzialmente il contenuto di sali di calcio e di magnesio presenti nell’acqua in forma di carbonati, bicarbonati, solfati, clururi, nitrati. I valori di durezza vengono espressi in “gradi francesiâ€? (°F).

Spiega Sebastiano Blancato, direttore del Servizio Igiene degli alimenti e della Nutrizione dell’Asl Cn1: “Un eccesso di durezza non rappresenta un rischio igienico sanitario e, allo stato attuale delle conoscenze, non produce alcun effetto dannoso per la salute umana. Alcuni studi hanno invece dimostrato che l’apporto di calcio con le acque cosiddette “dureâ€?, cioè ricche in sali di calcio, è considerato importante per soggetti in cui ° Â?Â‡Â…Â‡Â•Â•ÂƒÂ”Â‹ÂƒÇĄ ’‡” ƒŽ–”‹ Â?‘–‹˜‹ Ď?‹•‹‘nj patologici, la riduzione dell’apporto di calcio proveniente da altre fontiâ€?. ǯ° ‹Â?‘Ž–”‡ —Â?ÇŻÂ‡Â˜Â‹Â†Â‡Â?œƒ •…‹‡Â?–‹Ď?Â‹Â…ÂƒÇĄ secondo cui l’acqua “duraâ€? emerge come fattore protettivo. Si è constatata una riduzione della patologie cardiovascolari associata al consu-

mo di acqua avente un maggiore contenuto di sali di magnesio e di calcio.

L’acqua dura è invece un reale e ben noto problema tecnologico, poichĂŠ può essere causa di incrostazioni in apparecchiature idrauliche e rela–‹˜‹ ‹Â?’‹ƒÂ?–‹ …‘ŽŽ‡‰ƒ–‹ ‡ ’—Ö ‹Â?Ď?Ž—‹”‡ Â?‡‰ƒ–‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ Â•Â—ÂŽÂŽÇŻÂ‡ÂˆĎ?‹…ƒ…‹ƒ †‹ •ƒ’‘ni e detersivi.

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EPACA

E’ importante che le patologie siano denunciate all’INAIL tempestivamente al fine di poter ottenere il giusto indennizzo

Lavoro e malattie professionali

D

urante lo svolgimento dell’attività lavorativa, i lavoratori possono essere esposti ad una molteplicità di rischi lavorativi.

Infatti capita spesso di sentire gli interessati lamentarsi per problematiche fisiche che nel tempo sono peggiorate, soprattutto in relazione ed a causa del lavoro svolto in ambito professionale.

Questa situazione particolare potrebbe rientrare, a buon diritto, nel riconoscimento della malattia professionale da parte dell’INAIL; sono in molti a pensare che questo tipo di indennizzo sia riservato solo ai lavoratori dipendenti, mentre anche i lavoratori autonomi (coltivatori diretti, artigiani, commercianti ecc.) versando regolarmente la loro quota di contributi infortunistici, hanno titolo ad ottenere, in determinate situazioni, tali indennità.

Infatti, a differenza dell’infortunio che viene causato da un evento causale improvviso, violento ed inatteso, la malattia professionale viene definita come una patologia che si realizza in funzione di una causa o concausa lenta nel tempo

PATOLOGIE

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Per i lavoratori agricoli, la denuncia di malattia professionale deve essere effettuata dal medico mediante l’invio del certificato medico che sia riconducibile ad una o più attività svolte e ripetute su più anni.

Secondo la vigente normativa, qualora venga riconosciuta la malattia professionale (tunnel carpale, tendinite ecc.) e dalla stessa derivi una percentuale di invalidità permanente, verrà erogato un indennizzo una tantum per i danni dal 6 al 15 per cento ed una rendita mensile per i danni cui venga riconosciuta una percentuale superiore al 15.

L’INAIL, con la circolare n. 10 del 2016, ha confermato che per i lavoratori autonomi agricoli (titolari e coadiuvanti Coltivatori Diretti) e per i lavoratori subordinati a tempo determinato, la denuncia di malattia professionale deve esse-

re effettuata dal medico mediante l’invio del certificato medico che funge anche da denuncia.

E’ importante che tali patologie siano denunciate all’INAIL tempestivamente al fine di poter ottenere il giusto indennizzo, qualora sia dimostrato il nesso con l’attività lavorativa.

Il Patronato EPACA della Coldiretti, attraverso una qualificata consulenza medica, garantisce, a coloro che ne potrebbero avere diritto, un’assistenza immediata con la possibilità di erogazione da parte dell’INAIL di indennizzi e rendite.

A titolo esemplificativo, si elencano alcune patologie che potrebbero essere ricondotte a malattie professionali:

LAVORAZIONI

Tunnel carpale

la sindrome del tunnel carpale può essere riconosciuta a chi è impegnato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza;

Tendiniti

le tendiniti della spalla del gomito del polso, della mano per chi è occupato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza;

Ernia al disco

chi ha contratto ernia discale lombare in quanto impegnato in lavorazioni di movimentazione manuale dei carichi svolte in modo non occasionale o in lavorazioni svolte con macchine;

Asma bronchiale

le tabelle delle malattie a presunzione di origine professionale includono l’asma bronchiale contratta per esposizione a polveri, funghi, acari, ecc. in ambiente lavorativo.

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Dz dz nuovo modello INPS

L

’INPS con il messaggio n. 1652 del 14/04/2016 ha predisposto il nuovo modello “Richiesta di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito”, disponibile dal 15 aprile 2016.

All’atto di presentazione delle suddette domande (es. disoccupazione, assegni familiari ecc.), qualora il richiedente scelga, come modalità di pagamento, l’accredito su c/c, libretti postali, carte prepagate, si dovrà compilare l’apposito campo previsto nelle procedure di presentazione e contestualmente, inviare all’Inps, tramite lo ǡ ͳ͸͵ ǡ ϐ ϐ Ǥ

ϐ ǯ prestazioni a sostegno del reddito.

La prevalenza

L

a Legge n. 9/63, relativa all’iscrizione all’INPS dei coltivatori diretti, prevede che tale attività venga svolta con carattere di continuità e prevalenza. In particolare, relativamente al requisito della prevalenza, il coltivatore diretto che, nell’arco dell’anno, svolga anche altra attività lavorativa autonoma o ǡ ϐ ϐ ϐ ǡ retroattivamente dall’INPS dagli elenchi previdenziali con conseguente danno sulla pensione futura.

ATTENZIONE Ǧ ϐ sopra evidenziata a valutare annualmente con gli operatori del Patronato Epaca il permanere dei requisiti di legge, predisponendo un semplice modulo utile ad individuare il rispetto del concetto di prevalenza.

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SCADENZE

Scadenze 16 MAGGIO VERSAMENTO RITENUTE FISCALI Scade il termine per i versamenti diretti, con modello F24, delle ritenute effettuate nel mese di aprile sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO 1 TRIMESTRE Entro tale data i contribuenti che esercitano l’attività agricola, d’impresa o di lavoro autonomo che hanno realizzato nell’anno 2015 un volume d’affari inferiore a euro 400.000,00 se esercitano l’attività di prestazione di servizi, ed arti e professioni e inferiore a euro 700.000,00 se esercitano l’attività agricola o di impresa ed hanno optato ai sensi dell’art.66 L.427/93 per la liquidazione trimestrale devono annotare sul registro delle vendite la liquidazione periodica dell’imposta relativa al trimestre gennaio- febbraio- marzo 2016 ed effettuare il versamento IVA tramite modello F24 telematico.

IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI APRILE Annotazione di liquidazione per il mese di aprile e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2015 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività.

Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

25 MAGGIO

31 MAGGIO IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita, il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Per le fatture d’acquisto, devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente.

15 GIUGNO IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72, deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio.

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MENSILI Scade il termine per i contribuenti mensili, per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Dogane dell’elenco riepilogativo degli acquisti e delle cessioni intracomunitarie di beni e servizi resi e ricevuti nel mese di aprile.

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