Coltivatore Cuneese n.9 anno 2015 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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n. 9 - ANNO 69 - 16 - 31 maggio 2015

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INCONTRO DEI CONSIGLIERI ECCLESIASTICI CON LA PRESIDENZA DI COLDIRETTI

n. 9 - ANNO 69 - 16 - 31 maggio 2015

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese Editore: Edizioni Agami s.r.l. via Flli. Ceirano, 13 - 12100 Cuneo Reg. Trib. CN 4985/9206/10200 info@agami.it Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Pasqualino Cusano, Simona Daniele, Corrado Galleano, Rosangela Giordana, Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Giulia Marinari, Lorenzo Martinengo, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà. Redazione Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Stampa: Arti Grafiche Cuneo S.r.l. – agam.it Concessionaria esclusiva della pubblicità TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 - 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

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“Il Coltivatore Cuneese” Registrazione del tribunale di Cuneo n.100 del 7/12/1955 - Reg. Cronol. n.3296 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00

I consiglieri ecclesiastici diocesani di Coldiretti Cuneo: Don Giuseppe Pellegrino, Don Daniele Mollo, Don Roberto Fontana, Don Antonio Audisio, hanno incontrato il presidente Delia Revelli e la direzione di Coldiretti Cuneo per una verifica programmatica della loro attività all’interno dell’organizzazione in relazione alla progettualità in corso.

Sommario

Intercettare e gestire il cambiamento.............................................4-5

Flavescenza dorata: cosa fare e cosa non fare.................25-29

Misure agro ambientali, indennità compensativa: Coldiretti insiste in Regione........................................................................... 6

Bandi e opportunita’ per le imprese agricole ..............................31

Con CreditAgri Italia possibile richiedere l’anticipo della PAC 2015.......................................................................................................... 7 L’agricoltura italiana è la piu’ “green” d’Europa......................8-9 I primati green dell’agricoltura italiana e cuneese...................10 Premi PAC settore latte: pubblicato il decreto ministeriale ..............................................................................................................11 La Teo Costa si afferma a Bruxelles......................................................11 Il Corsivo del Coltivatore...........................................................................12 Storie di vita..........................................................................................................13

Prova in campo: gestione dell’inerbimento.........................32-33 A Cuneo tecnologia U.S.A. per colpire le cimici del nocciolo....................................................................................................34-35 A Boves “mestieri & citta’ ”...........................................................................35 La situazione della nocciola è la seguente: ..................................35 Coldiretti Cuneo partecipa al progetto esperienzalavoro...................................................................................................37 A Degustibus le aziende di Campagna Amica..............................37 A Peveragno la 58ª edizione della “sagra della fragola”..........................................................................................38

La Posta del Coltivatore..................................................................................15

Grande successo per Campagna Amica a Quintessenza.......................................................................................................38

Arriva il decreto diritti e autorizzazioni reimpianti vigneti ...............................................................................................15

Compral Latte guarda al futuro e alla filiera ...............................39

Vicina la pubblicazione del Piano Paesaggistico Regionale.................................................................................16

Florovivaismo: bene accordo con Turchia........................................40

Nuove linee guida sulle tariffe dei servizi idrici.........................16 Permessi di circolazione mezzi agricoli eccezionali ......................................................................................................17-19

Fiera degli acciugai a Dronero...................................................................39 Compral Carne : bilancio in crescita con 250 soci........................................................................................................................40 La cooperativa Agrisviluppo in buona salute................................41

Allevamenti avicoli: semplificati i controlli sanitari ..............................................................................................................20-21

Separazione e divorzio breve......................................................................42

Fragole: molto partecipato l’incontro di aggiornamento................................................................................................21

NASPI - nuova assicurazione sociale per l’impiego.................45

Flussi stagionali: a Cuneo 900 su 1120 del Piemonte............22 V. I. A.: Pubblicate le linee guida ............................................................22 Camera di Commercio e diritto annuale: per il 2015 ridotto del 35%...................................................................................23

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Fondi sanitari integrativi, una realtà alla CN1.............................44 Scadenze Aziendali..........................................................................................46 Grande successo per l’attività di O.N.A.Frut in Liguria...........................................................................................47 Il Mercatino del Coltivatore.........................................................48-50

Sede Legale: via Bonissani, 54/B - CERESOLE D’ALBA (CN) Showoom: via Statale, 161 - S. VITTORIA D’ALBA (CN) Tel. 0172.575216 - Fax 0172.574317 www.roeroinfissi.it - info@roeroinfissi.it

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INTERCETTARE E GESTIRE IL CAMBIAMENTO

opo la sentenza della Corte Costituzionale sul blocco dell’indicizzazione delle pensioni, la dura presa di posizione del Governo di un rimborso una tantum deriva anche dalla necessità di sostenere i conti pubblici che non offrono grandi spazi di manovra. Non entriamo nel merito delle scelte operate dal governo Monti a suo tempo, né di quelle dell’attuale. Perché le scelte operate sulle pensioni abbiano un senso bisognerà che i soldi risparmiati siano almeno indirizzati ad aumentare l’occupazione. In altre parole la speranza è quello che non viene concesso ai padri serva almeno ai figli.

PICCOLI SEGNALI DI RIPRESA DELL’ECONOMIA COMPLESSIVA Nell’ultimo mese abbiamo assistito a segnali positivi sull’economia. L’importante è però leggerli con buon senso. Una parte dei contratti da precari diventa stabile, gli investitori tornano a comprare. Ma anche un chiaro segnale lanciato dal Paese. Recentemente è stato sostituito l’amministratore delegato dell’Anas per consentire un’accelerazione definitiva dei cantieri aperti, n o n ultimo la tanto chiacchierata autostrada Salerno-Reggio Cala-

bria. Pare che il partito del rinvio non appartenga più ai tempi attuali. Nel campo della scuola il Governo ha detto chiaramente che il momento del sei politico è finito ed occorre passare alla meritocrazia. Un segnale forte arriva dal potere dei Presidi e dal fatto che non potranno essere bloccati gli scrutini pena la precettazione dei docenti. Disponibilità a discutere, ma alle condizioni stabilite dal Governo. Che si tenti di fare sul serio lo dimostra anche la recente decisione del Presedente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Quirinale specifica in una nota, che il Capo dello Stato ha disposto per lui e per tutti i soggetti che svolgono funzioni all’interno degli uffici “l’introduzione del divieto di cumulo delle retribuzioni con trattamenti pensionistici erogati da pubbliche amministrazioni”. In buona sostanza il Presidente della Repubblica si detrae dal suo stipendio la pensione che riceve come professore universitario. Piccoli segnali, ma scelte importanti che ci auguriamo possano ridare fiducia agli italiani. ANCORA ALTO IN SENSO DI SFIDUCIA DEI CITTADINI NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI Dall’indagine CMRIntesa San Paolo, diffusa in questi giorni,

emerge infatti che in Italia il “primo partito” è fatto dai “senza partito”. Il 52 per cento degli italiani non si riconosce più in nessuna formazione politica. Emerge un senso di sfiducia come confermato anche dalle recenti elezioni amministrative regionali, senza precedenti, dove solo il 34,8 per cento degli italiani considera inammissibile non andare a votare. Questo evidenzia che due cittadini su tre coltivano forte un senso di sfiducia nei confronti della politica e delle Istituzioni. Intanto il mercato internazionale cerca alternative agli investimenti tradizionali. Grandi società immobiliari americane ed inglesi acquistano interi quartieri in prossimità dei grandi centri urbani, li ricostruiscono e li riqualificano. Ma la speculazione finanziaria si sposta anche sulle opere d’arte. Nei giorni scorsi, in 11 minuti di sfide al rilancio, il dipinto Picasso “Donne di Algeri” è passato di mano per la modica (si fa per dire!) cifra di 160 milioni di euro, a conferma che gli investitori, resi insicuri dai bassi tassi e dalla scomparsa dei rendimenti, individuano la fuga alternativa agli assetti dei mercati finanziari. Sul fronte agricolo continua la speculazione sui terreni con l’acquisto di intere aree del centro Africa. Operazioni queste coperte e sospinte da alcuni governi, in particolare da quello cinese.

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EXPO 2015 A PIENO REGIME Con la fine del mese tutti i padiglioni di Expò saranno ultimati. L’affluenza è alta così come lo sono le aspettative sia dei produttori che dei consumatori. L’Expò rilancia anche dibattiti importanti sul futuro del cibo e sulla tutela delle risorse naturali del pianeta. Di qui l’intenso dibattito intorno agli Ogm che continuano ad essere spinti da tutte le multinazionali, soprattutto quelle del seme. Per Coldiretti la non introduzione delle coltivazioni Ogm rappresenta un modo per tute-

lare la biodiversità e consentire alle imprese agricole un valore economico superiore alle loro produzioni. Il mais è mais ovunque, sia che venga fatto in Italia che in Argentina. Abbattere i costi di produzione e allinearci con alcuni Paesi è praticamente impossibile per cui bisogna farsi riconoscere la biodiversità che nel caso dei cereali si ottiene con i No-Ogm. Non si tratta quindi di una battaglia ideologica, ma di una battaglia di natura prettamente economica nell’interesse delle imprese agricole.

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Anni di grandi mutazioni. La cosa importante è che il cambiamento non venga subito, ma in qualche modo gestito. E qui ci sentiamo tirati dentro tutti: come cittadini prima e come imprenditori subito dopo.

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MISURE AGRO AMBIENTALI, INDENNITÀ COMPENSATIVA: COLDIRETTI INSISTE IN REGIONE

he il 2015 fosse un anno di transizione tra la nuova e vecchia Pac ed il Psr 2015-2020 dovesse ottenere la sua approvazione definitiva nel corso dell’ anno, era dato per scontato fino ad alcuni mesi fa. Ora ci si sta rendendo conto che con le osservazioni fatte dall’Unione Europea al Psr del Piemonte, i tempi rischiano di dilatarsi e di produrre anche qualche contraccolpo sulle imprese agricole. Di qui una serie di “tavoli verdi” per affrontare le questioni più contingenti. In una delle ultime riunioni sono state illustrate le correzioni finanziarie alla tabella delle misure del Psr che la Regione ha dovuto apportare in seguito alle indicazioni della Comunità Europea. La modifica più evidente è il taglio lineare del 4 per cento su tutte le misure per recuperare 45 milioni di euro da destinare alla banda larga. Tutto questo ha comportato anche la sommatoria di alcune misure al fine di renderle più razionali. La tabella finanziaria non è sostanzialmente cambiata nel merito, soprattutto sulle misure più importanti ed attualmente è al vaglio della Comunità Europea. Relativa-

mente alle misure agro-ambientali pare che la Comunità Europea, come richiesto da Coldiretti, abbia rivisto la propria posizione e si sia dichiarata disponibile all’apertura del bando 2015 inteso come anno ponte (regole vecchie e fondi in parte nuovi). L’ assessorato sta preparando la delibera la cui scadenza dovrebbe essere fissata nel 15 giugno. Relativamente all’indennità compensativa, di competenza dell’Assessorato alla Montagna, dovrebbe essere certa la riapertura delle domande con scadenza il 15 giugno. Coldiretti, nel precisare che si tratta di una richiesta portata avanti con convinzione dall’ organizzazione, ha evidenziato la criticità di questa scadenza considerando anche il malfunzionamento degli applicativi e la tempistica della loro operatività. In questo senso Coldiretti ha ricevuto rassicurazioni di un confronto con Agea, con il Ministero e la Comunità Europea per una eventuale proroga della scadenza. “Infine Coldiretti ha fatto presente la carenza di liquidità delle imprese agricole per cui anche quest’anno gli anticipi della Pac sono necessari” precisa Delia Revelli, presidente Coldiretti Cuneo e Piemonte. Qualora l’organismo pagatore non dovesse essere in condizione di

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farlo, Coldiretti ha già attivato il proprio Consorzio Fidi-Creditagri Italia, affinchè gli anticipi della Pac vengano erogati dalle banche di riferimento delle imprese con garanzie finanziarie del Confidi (vedi anche articolo a pag.22). Siccome tutta la situazione è ancora in una fase evolutiva invitiamo le imprese associate a tenersi in contatto con gli uffici di zona della Coldiretti.

CON CREDITAGRI ITALIA POSSIBILE RICHIEDERE L’ANTICIPO DELLA PAC 2015

on l’obiettivo di sostenere le imprese nella fase di gestione del processo produttivo, ovvero acquisire la necessaria liquidità che permetta di supportare i costi senza generare eccessive tensioni a livello economico e finanziario, anche per la campagna 2015, CreditAgri Italia mette a disposizione lo strumento dell’Anticipo PAC. Attraverso, infatti, la sottoscrizione di specifici accordi con istituti di credito di primaria importanza a livello territoriale (con i quali sono state definite condizioni dedicate), le aziende beneficiarie del contributo PAC, a fronte della presentazione della domanda unica, hanno la possibilità di richiedere un finan-

ziamento attraverso il quale ottenere un anticipo fino al 80% del premio spettante. In tal modo è possibile acquisire la liquidità utile ad una corretta ed equilibrata gestione finanziaria, senza dover attendere l’erogazione del contributo spettante da parte del competente Organismo Pagatore. Per maggiori dettagli ed informazioni è possibile contattare la segreteria provinciale di CreditAgri Italia al numero 0171 447297 oppure gli Uffici Zona Coldiretti di Alba – Pietro Busso 0173 292753, Bra – Claudia Marenco 0172 429404, Cuneo – Raffaella Delfino 0171 447316, Fossano – Daniele Caffaro 0172

698739, Mondovì e Ceva – Aldo Gabutti 0174 560252, Saluzzo – Matteo Bono 0175 210256, Savigliano – Federica Bonetto 0172 727015.

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L’AGRICOLTURA ITALIANA È LA PIU’ “GREEN” D’EUROPA

’agricoltura italiana è diventata la piu’ green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, a leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la piu’ vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi g e -

Forte rinnovamento con 1 impresa agricola su 3 nata negli ultimi dieci anni. La provincia di Cuneo si distingue per i contratti economici di filiera che vanno dal latte alla carne alle verdure fino alle nocciole e ai cereali. neticamente modificati come avviene in 23 Paesi sui 28 dell’Unione Europea. E’ quanto è emerso all’incontro “L’agricoltura che sconfigge la crisi, la sfida della multifunzionalità” organizzato ad Expo da Coldiretti e Univerde a quattordici anni dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) che ha rivoluzionato l’attività agricola. L’Italia è l’unico Paese che puo’ vantare 271 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) superiori a quelle

NON SEMPRE UN FORN

registrate dalla Francia, su ben 43.852 imprese biologiche pari al 17% di quelle europee, davanti alla Spagna ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,2%), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%) e di oltre 30 volte quella dei prodotti extracomunitari (6,3%). La rete di vendita diretta degli agricoltori di Campagna Amica ha quasi diecimila riferimenti dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti alimentari a chilometri zero con una azione di sostegno alle realtà territoriali ed un impegno contro inquinamento ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri Paesi dell’Unione e nel mondo. Un percorso reso possibile dal grande sforzo di rinnovamento dell’agri-

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coltura italiana dove una impresa su tre è nata negli ultimi dieci anni con una decisa tendenza alla multifunzionalità, dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo ma anche le attività ricreative come la cura dell’orto e i corsi di cucina in campagna, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili. Opportunità rese possibili dalla legge di orientamento che ha allargato i confini dell’attività agricola e rivoluzionato le campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali nell’agribenessere, nella tutela ambientale, nel risparmio energetico, nel recupero degli scarti, nelle attività sociali, dagli agriasilo fino alla pet-therapy. Un cambiamento che è stato recentemente riconosciuto anche dall’Istat che ha proceduto ad una rivalutazione del valore aggiunto del settore agricolo pari al 7,5% (con un impatto positivo

sul Pil di 0,1 punti percentuali) per considerare le “nuove attività emergenti come la produzione di energie rinnovabili (essenzialmente fotovoltaico e biomasse), le fattorie didattiche, le attività ricreative, l’artigianato in azienda, l’agricoltura sociale, le vendite dirette, la produzione di mangimi, la sistemazione di parchi e giardini, la manutenzione del territorio e del paesaggio”. A cogliere queste opportunità sono soprattutto i giovani come dimostra il fatto che nell’ultimo trimestre del 2014 si è verificato un aumento congiunturale dell’ 1,5 per cento delle imprese agricole condotte da 35 anni che sono salite a 49871, il 70 per cento delle quali svolge attività multifunzionali

secondo l’indagine della Coldiretti. “Il successo dell’agricoltura italiana sta nella sostenibilità, nella straordinaria qualita` con caratteri distintivi unici, una varieta` e un’articolazione sul territorio che non hanno uguali al mondo” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo” nel sottolineare che “l’Expo è una enorme occasione per ripensare a fondo il sistema di produzione e di distribuzione del cibo per perseguire a livello globale un modello di sviluppo sostenibile attento all’ambiente che garantisca un sistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare un futuro all’agricoltura e un cibo sicuro e accessibile a tutti, in Italia e nei Paesi piu’ poveri”.

ATTUALITÁ

10 ATTUALITÁ

I PRIMATI GREEN DELL’AGRICOLTURA ITALIANA E CUNEESE 1) L’agricoltura italiana è tra le più sostenibili. Con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno). 2) L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale. Siamo il paese con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%, un terzo in meno rispetto all’anno prima), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%, aumentati di circa un terzo rispetto all’anno prima) e di oltre 30 volte quella dei prodotti extracomunitari (6,3%). 3) L’Italia è il primo paese europeo per numero di agricoltori biologici. Con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelli europei) siamo i campioni europei del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quello europeo).

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4) L’Italia è il Paese più forte al mondo per prodotti ‘distintivi’ con 271 prodotti Dop e Igp

e 4813 specialità tradizionali regionali che salvaguardano la biodiversità e difendono la tradizione. 5) L’Italia dispone della piu’ ampia rete di fattorie e mercati degli agricoltori in vendita diretta a chilometri zero che abbatte l’inquinamento determinato dai trasporti con quasi diecimila riferimenti della rete di campagna amica. 6) A livello economico piemontese siamo la Regione con il maggior numero di accordi di filiera per un totale di produzioni contrattualizzate che supera i 150 milioni di Euro all’anno che vanno dal latte alla carne, alle verdure alle nocciole ai cereali con il CAP Nord Ovest, di cui il 65 per cento arriva da imprese agricole della provincia di Cuneo.

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Premi PAC settore latte: pubblicato il decreto ministeriale E’ stato emanato dal Ministero delle Politiche Agricole il decreto sui premi Pac per il settore latte, che non prevede più l’obbligatorietà dell’iscrizione ai libri genealogici. Per percepire i premi che sono previsti per le vacche da latte, è necessario rispettare i seguenti criteri: che le vacche abbiano partorito nell’anno di presentazione della domanda ed i vitelli siano identificati e registrati nelle apposite banche dati nazionali e appartengano ad allevamenti che rispettino - nell’anno di presentazione della domanda - almeno due dei seguenti requisiti qualitativi ed igienico sanitari: 1) tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 300.000; 2) tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 40.000; 3) contenuto di proteina superiore a 3,35%. Nel caso in cui siano in regola due parametri di cui sopra, il terzo dovrà comunque rispettare i seguenti limiti: a) tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 400.000; b) tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 100.000; c) contenuto di proteina superiore a 3,20%.

La Teo Costa si afferma a Bruxelles L’azienda Agricola Teo Costa di Castellinaldo nel Roero, ma con vigneti anche nelle due prestigiose zone del Barolo e del Barbaresco, e’ tornata dopo quindici anni al Concorso Mondiale di Bruxelles . A questo ventennale concorso internazionale, rigoroso e indipendente, la Teo Costa aveva preso parte nel 2000 ottenendovi un premio con il Castellinaldo 1997, una versione più specifica della Barbera d’Alba Doc. Nell’edizione 2015, l’Azienda Agricola Teo Costa ha voluto ritornare a cimentarsi con questo concorso e stavolta i premi sono stati due: due medaglie d’argento ottenute ancora con il Castellinaldo Barbera d’Alba Doc del 2012 e con il Barolo Docg Monroj del 2009. La Teo Costa è l’azienda che da alcuni anni sta sperimentando - e con successo - la produzione di vini senza l’aggiunta di anidride solforosa (SO2). Ricordiamo l’apprezzamento riservato nel dicembre 2013 da Jancis Robinson allo spumante “Madre Natura Brut Rosé” Metodo Classico prodotto da questa azienda. Non si tratta in questo caso di vini prodotti secondo la metodologia “senza SO2 aggiunta”, ma il lavoro intrapreso con tale progetto ha determinato anche nei vini che potremmo definire “convenzionali” una significativa riduzione di questa sostanza antiossidante.

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12 BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E EXPOrtiamo ottimismo!!!

a grande avventura è in corso. Dal 1° maggio, Expo polarizza l’attenzione del mondo e ripropone un appuntamento che ha sempre segnato la storia dell’economia mondiale. L’esposizione internazionale, quella che ha motivato la realizzazione della torre Eiffel a Parigi e dell’atomium a Bruxelles, sarà, per 6 mesi, la grande ospite di un’Italia che si pone all’attenzione e che si fa portabandiera delle problematiche dei nostri tempi. E, ancora una volta, in nome di un andazzo che non fa onore, molti fanno prevalere, alla luce di un pessimismo e di uno spirito critico molto più facile dell’adesione convinta al grande progetto, le negatività, i giudizi sperticati a tutto ciò che è accaduto ed accade, la ricerca delle piccole e grandi pecche e la denuncia di manipolazioni e tangenti per altro provate. La scelta del “nulla funziona”, del “tutti rubano”, degli sprechi pesantissimi, del

“tanto non servirà a nulla” non è certo la più complessa. Di questi tempi, mostrarsi duri, scettici ed astiosi è molto “in”. La persona felice e fiduciosa è ritenuta ingenua, superficiale e di bocca buona. Ho assistito, in panetteria, al confronto tra un cittadino entusiasta della visita a Milano e la commessa del negozio che, quasi con disgusto, ha espresso il suo totale dissenso, accampando, come scusa, lo spreco di terreno (che sarà in gran parte recuperato) e la scelta di sponsors non di suo gradimento. Da un lato, la gioia di un’esperienza interessante; dall’altro la piega amara della bocca e la prosopopea di chi si rifugia nelle critiche leggicchiate sui giornali e ripetute come una cantilena perché le idee proprie scarseggiano. In nome della libertà di pensiero che va, comunque, salvaguardata, vorrei fare un appello. Perché non guardare, anziché alle pecche ed alle debolezze, ai lati positivi della

questione? Perché non ispirarsi al grande “albero della vita”, emblema della fiera, simbolo della grandezza dell’uomo anche nei contesti più difficili denunciati nei vari stand, come la fame, la mancanza di acqua, il problema dell’inquinamento, le disparità sociali? Perché non deporre le armi ed apprezzare il trionfo tecnologico che caratterizza l’Expo, le ardite soluzioni architettoniche, la consapevolezza di far parte di un Paese che, nonostante tutto, è capace di affrontare grandi sfide? Perché non cercare di

vivere in serenità un momento in cui tutti ci guardano apprezzando la nostra fantasia, l’abilità imprenditoriale e la capacità di approdare a soluzioni straordinariamente intelligenti. Perché non rilassarsi e fare un brindisi, possibilmente con i nostri vini o, in subordine, con quella Coca Cola cui tutti guardano con sospetto ma a cui tutti ricorrono perché i soldi si chiedono a chi li ha e non a chi ha le tasche vuote? Bastian Contrari

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D I

V I TA

RITRATTI

S TO R I E

a cura di Barba Bertu info@barbabertu.com

Don Federico Riba è nato a Cuneo il 16 aprile 1983. E’ originario di Monastero, frazione di Dronero. UN DURO COLPO La sua famiglia? “Composta da papà Pier Giorgio, mamma Adriana, mia sorella Patrizia, i miei due fratelli Roberto e Maurizio, e per ultimo io: il più piccolo, ma non il più viziato! Mio papà è mancato il 17 marzo 2014, improvvisamente, a 69 anni, e ci ha lasciati nel sonno, in silenzio. E’ mancato nello stesso stile con cui è vissuto, uno stile fatto di umiltà, gioia e semplicità”. E’ stato un grande dolore? “E’ stato un duro colpo per tutti noi, in particolare per mia madre, che ha trascorso con lui 40 anni stupendi di vita insieme. Sicuramente ha lasciato un grande vuoto in famiglia, ma anche in tutti quelli che lo hanno conosciuto. Ci manca tanto la sua allegria e disponibilità!”. Don Federico, dove è andato a scuola? “Ho frequentato la prima Elementare alle scuole di Monastero (chiuse l’anno successivo); il resto delle Elementari l’ho frequentato a Pratavecchia, e le scuole Medie a Dronero. Anni belli, anche di amicizie sincere: se riusciamo una volta all’anno ci ritroviamo ancora come compagni delle Elementari. Gli anni delle superiori li ho frequentati a Saluzzo, all’Istituto d’Arte Bertoni. Bellissimi ricordi, e anche tanta passione per l’arte, passione che coltivo ancora adesso”. Cosa sognava di fare da bambino? “Avevo un sogno: diventare prete! Mi piaceva tantissimo l’idea, anche perché mi piaceva già essere chierichetto! Trovavo bella e curiosa la figura del mio anziano parroco …”. Gli anni del Seminario? “A Fossano: anni belli e intensi, in cui ho imparato la bellezza

DON FEDERICO: “CHE BELLO DONARE LA VITA PER GLI ALTRI”

Don Federico Riba, innamorato di San Francesco

della fede cristiana e a farmi più attento agli altri. Sono stato ordinato prete il 4 luglio 2009, a Dronero, insieme a don Marco Bruno”. Era emozionato? “L’emozione del momento era tanta … ma soprattutto ricordo la grande gioia che provavo per questa scelta che mi permetteva di portare il Signore ai fratelli e i fratelli al Signore!”. Quali i suoi incarichi pastorali di oggi? “Attualmente sono viceparroco di Venasca, Brossasco, Bricco, Isasca, Valmala e amministratore parrocchiale di Melle. Inoltre seguo la Pastorale giovanile della Vicaria di Verzuolo e Valle Varaita; in Diocesi sono Assistente dell’Azione cattolica ragazzi, responsabile del Coro Hope di Saluzzo e referente, all’interno dell’Ufficio catechistico diocesano, della Catechesi con l’arte, progetto in fase di decollo”. GENTE CORDIALE Come si trova in Valle Varaita? “Molto bene, la gente è disponibile e cordiale. C’è ancora un forte legame con la figura del sacerdote nelle nostre comunità,

il rischio è di non aver abbastanza tempo per l’incontro con le persone”. La sua giornata tipo? “Non esiste. Sveglia alle 7 (a volte anche prima), preghiera, colazione, e poi o Messa oppure altri impegni … Gli incontri con la gente. E di sera nuovamente preghiera”. E’ una vita faticosa? “A volte è faticoso, sia fisicamente ma soprattutto mentalmente”. Le gioie? “Sono per me l’incontro con Dio nella preghiera e nella Messa, e il condividere il mio cammino con gli altri, anche semplicemente offrendo la mia presenza silenziosa”. I problemi? “Le difficoltà non mancano, soprattutto quando non si è compresi, oppure quando non si riesce a trovare una soluzione di fronte ai tanti problemi dei giovani, di fronte alle tante domande di senso che pongono al nostro mondo”. UNA GRANDE FAMIGLIA Le manca una sua famiglia? “Quando ho compiuto questa scelta sapevo che avrei rinunciato

a creare una mia famiglia. Guardo a questo come ad un grande dono di Dio, perché ho una ben più grande famiglia, composta da tutti quelli che incontro”. Contento di essere prete? “Sì, perché la cosa più bella è donare la vita per gli altri”. La Chiesa, per lei? “Per me la Chiesa è una grande famiglia, voluta dal Signore: sono felice di farne parte. Come ogni famiglia ha molto di bello e santo da dare, ma ha anche qualcosa su cui riflettere, su cui tornare a lavorare. Perché la conversione non è solo per qualcuno, è per tutti, qualsiasi responsabilità si abbia nella Chiesa”. Papa Francesco le piace? “Papa Francesco è un esempio straordinario di come va vissuto il Vangelo … il Vangelo è gioia, e va presentato nella semplicità, per arrivare al cuore di tutti. La sua semplicità e la forza delle sue parole e dei suoi gesti sono disarmanti”. DIO E’ VICINO La figura di San Francesco è attuale? “Mi ha colpito molto, e tuttora segna il mio stile di vita. Ha messo sempre al centro valori fondamentali: l’umiltà, il distacco dalle cose materiali, il cuore libero e pronto per servire i poveri e bisognosi. Il tutto portando la gioia del Signore, essendo giullari di Dio”. Progetti per il futuro? “Nessun progetto particolare. Voglio semplicemente servire con umiltà e onestà le persone che mi vengono affidate … Al resto ci pensa il Signore”. Il Dio in cui crede? “E’ un Dio che sorride. Dio per me è padre, e in questa parola si riassume tutto il bene che un padre umano, serio, responsabile può donare, moltiplicato però all’infinito. Infinito amore, infinita pace. Lo sento vicino, oggi più che mai”.

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LA POSTA DEL COLTIVATORE UFFICI POSTALI: RINVIATA LA CHIUSURA. ORA INCONTRI SUL TERRITORIO E’ stato sospeso il provvedimento che prevedeva la chiusura di molti uffici postali decentrati o montani. Si tratta di una buona notizia frutto del lavoro di tanti esponenti politici, tra cui anche il sottoscritto, che hanno fatto un forte pressing nei confronti del Governo e delle Regioni per chiedere uno Stop al piano di riorganizzazione delle Poste Italiane. Avevo più volte sollecitato la Giunta Chiamparino ad attivarsi per bloccare un provvedimento che avrebbe

avuto conseguenze pesanti per territori già deboli, anche raccogliendo l’allarme lanciato da Coldiretti Cuneo attraverso l’associazione provinciale dei Pensionati. Salvare gli uffici postali significa di fatto evitare la desertificazione dei piccoli comuni. Serve ora un serio confronto tra Poste italiane, Regione e amministratori locali per definire un piano riorganizzativo concertato assieme alle parti coinvolte e capace di tenere conto delle realtà territoriali, della loro condizione climatica e degli afflussi di utenti in alcuni periodi dell’anno. Per

questo motivo chiederò alla Regione di calendarizzare incontri con gli amministratori comunali e Poste italiane. È importante che Regione, Governo e Poste Italiane si rendano conto che i bisogni dei cittadini e dei territori devono prevalere su qualunque logica commerciale e che i servizi fondamentali, come gli uffici postali, non possono essere sottoposti ad operazione di risparmio aziendale dannose per i nostri comuni. Franco Graglia Consigliere Regionale del Piemonte

Arriva il decreto diritti e autorizzazioni reimpianti vigneti Il Decreto 19 febbraio 2015 di cui si attendeva da mesi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale in materia di diritti e autorizzazioni al reimpianto prevede: • la possibilità di trasferire i diritti di reimpianto vigneti da e verso tutta Italia (eliminazione delle barriere regionali ) • il termine ultimo per presentare richiesta di conversione dei diritti ancora posseduti al 31-12-2015 in autorizzazioni al 3112-2020 • il termine di utilizzo delle autorizzazioni di cui al punto sopra e quindi dell’effettuazione dell’impianto entro il 31-12-2023 Aggiungiamo per completezza e chiarezza rispetto le scadenze di cui sopra che una volta richiesta ed ottenuta la conversione del diritto in autorizzazione, la validità della medesima è di 3 anni. Occorre quindi tenerne conto prima di inoltrare l’istanza di conversione del diritto. Per ulteriori informazioni rivolgersi al servizio vitivinicolo di Coldiretti Cuneo.

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NUOVE LINEE GUIDA SULLE TARIFFE DEI SERVIZI IDRICI

on un recente decreto ministeriale sui criteri per la definizione dei costi ambientali e della risorsa per i vari settori d’impiego dell’acqua, in applicazione della Direttiva dell’Unione Europea sulle acque, sono state approvate le linee guida per la definizione del costo ambientale della risorsa per i diversi settori d’impiego. La direttiva prevede che gli Stati membri tengano conto, nella definizione dei costi da attribuire ai diversi “utenti”, non soltanto di quanto dovuto per i servizi idrici,

ma anche di quanto sia relativo ai “costi ambientali ed al consumo della risorsa”. L’obiettivo è quello di stimolare, attraverso la politica di tariffazione dell’acqua, comportamenti virtuosi, orientati al risparmio idrico ed all’efficienza. Per quanto riguarda l’irrigazione nel settore agricolo, Coldiretti evidenzierà, nelle sedi opportune, che i costi di prelievo, trasporto e distribuzione, già da tempo sono sostenuti direttamente dagli utilizzatori (attraverso attività individuali o consortili) mentre, per quanto attiene al costo ambien-

tale e della risorsa, si dovranno considerare le peculiarità del settore e dell’attività irrigua. Specifica Franco Parola, responsabile sel Servizio Ambiente e Territorio di Coldiretti Cuneo: “Occorre infatti considerare: da un lato i riflessi positivi connessi con l’attività irrigua, come la regimazione delle acque superficiali e dall’altro il fatto che questa attività non comporta un consumo netto, ponendosi come una fase essenziale del ciclo dell’acqua utile ai fini del mantenimento degli equilibri idrologici”.

Vicina la pubblicazione del piano paesaggistico regionale E’ di prossima pubblicazione il Piano Paesaggistico Regionale (Ppr), i cui contenuti avranno sicuramente importanti risvolti per quanto riguarda l’attività agricola. Il Piemonte presenta un ampio panorama di tipologie paesaggistiche che trovano frequentemente nell’agricoltura il loro pregio: da questa considerazione, deriva chiaramente l’importanza che il piano paesaggistico assume per il nostro settore, interessando le aree già tutelate, i parchi, i siti di interesse comunitario, fino ad arrivare ai tenimenti del Mauriziano, alle aree riconosciute STUDIO DENTISTICO patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, i boschi, etc. Sarà impegno di Coldiretti esaminare la corposa documentazione a corredo del piano POLISPECIALISTICO per verificare, da un lato che il patrimonio paesaggistico della nostra agricoltura sia adeguatamente tutelato, dall’altro che non vengano • Diagnosi computerizzata posti inutili vincoli su un settore già gravato da troppi adempimenti burocratici. • Cosmesi, igiene • Sbiancamento dentale • Conservativa • Endodonzia • Ortodonzia • Pedodonzia • Protesi fissa e mobile • Implantologia • Paradontologia • Rigenerativa ossea ed ingegneria tissutale • Chirurgia degli ottavi • Medicina estetica del viso fissa e mobile

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PERMESSI DI CIRCOLAZIONE MEZZI AGRICOLI ECCEZIONALI

utorizzazioni mezzi agricoli eccezionali: sono eccezionali i mezzi agricoli che superano i m. 2,55 di larghezza ed i sollevati che oltre a superare i m. 2,55 di larghezza superano il 90% della lunghezza del trattore se posteriori o il 60% se anteriori. L’autorizzazione è rilasciata dall’ANAS per le strade statali e dall’Amministrazione Provinciale di Cuneo per le strade provinciali e comunali che ricadono sotto la Provincia di Cuneo e le altre Province del Piemonte. Le autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Cuneo e dall’ ANAS potranno essere rinnovate e/o rilasciate con scadenza biennale (restano a scadenza annuale le autorizzazioni relative alle trattrici munite di attrezzatura per attività di ma-

Vi ricordiamo che occorre predisporre le domande di richiesta autorizzazioni al transito per i mezzi agricoli eccezionali. Nel dettaglio, tutte le casistiche. nutenzione territorio es. sgombraneve…); Dovranno sempre essere versati gli oneri per “ la maggiore usura della strada (art.18 reg. C.d.S. )” per tutte quelle macchine agricole eccezionali che superano le 14 t. Tale indennizzo è dovuto sia quando si transita su strade statali che su strade di competenza della Provincia di Cuneo. Le autorizzazioni rilasciate sia dalla Provincia sia dall’ANAS con “usura strade” avranno validità pari al periodo versato di usura (es. 4 mesi, sei mesi…..). E’ importante ricordare che

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la Provincia di Cuneo autorizza il transito solamente nelle ore diurne, ma se eccezionalmente si deve transitare nelle ore notturne “le macchine agricole dovranno essere precedute da scorta tecnica (indipendentemente dalle misure del veicolo e/o del convoglio) ed essere dotate di cartello luminoso di cm.90 x 90 dotato di quattro luci lampeggianti gialle applicato alla parte posteriore del

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convoglio (mietitrebbiatrici) e per i soli complessi agricoli eccezionali (trattrice più attrezzo portato), in alternativa al cartello luminoso, possono essere posti all’estremità laterali della parte posteriore del convoglio due luci lampeggianti del tipo omologato”. PERMESSI DI CIRCOLAZIONE FESTIVI: sono pure eccezionali quei mezzi agricoli, che oltre a superare i limiti di sagoma, superano le 7,5 t. a pieno carico. Tali mezzi agricoli, solo quando circolano su strade statali nei giorni di divieto indicati dal calendario prefettizio, devono essere muniti di permesso rilasciato dal-

la Prefettura. Il permesso può essere rilasciato fino a 4 mesi rinnovabili e devono essere indicati il più dettagliato possibile, il percorso effettuato e la motivazione del transito (comprovata necessità ed urgenza). Di seguito è pubblicato il calendario dei divieti che deve essere consultato con la massima attenzione. CALENDARIO 2015 DIVIETI DI CIRCOLAZIONE (D.M. n. 533 04.12.2014) E’ vietata la circolazione fuori dai centri abitati, ai veicoli ed ai complessi di veicoli, per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t. nei giorni

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festivi e negli altri particolari giorni dell’anno 2015 di seguito elencati: a) tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre novembre e dicembre, dalle ore 8.00 alle ore 22.00; b) tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 7.00 alle ore 22.00; c) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1 gennaio; d) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 6 gennaio; e) dalle ore 14.00 alle ore 22.00 del 3 aprile; f) dalle ore 8.00 alle ore 16.00 del 4 aprile; g) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 6 aprile; h) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 25 aprile; i) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 1° maggio; j) dalle ore 8.00 alle ore 22.00 del 2 giugno; k) dalle ore 8.00 alle ore 16.00 del 4 luglio; l) dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 5 luglio; m) dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 12 luglio; n) dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 19 luglio; o) dalle ore 7.00 alle ore 22.00 del 26 luglio; p) dalle ore 16.00 del 1° agosto alle ore 22.00 del 2 ago-

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macchine agricole adibite al trasporto di cose che circolano su STRADE NON STATALI; veicoli per il trasporto di derrate alimentari deperibili in regime di ATP; veicoli per il trasporto di prodotti deperibili, quali frutta e ortaggi freschi, carni e pesci freschi, fiori recisi, animali vivi destinati alla macellazione o provenienti dall’estero, nonché i sottoprodotti derivati dalla macellazione degli stessi, pulcini destinati all’allevamento, latticini freschi, derivati del latte freschi e sementi vive. Detti veicoli devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni di 0,50 m. di base e 0,40 m. di altezza, con impressa in nero lettera “d” minuscola di altezza pari a 0,20 m. fissati in modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro. latte, escluso quello a lunga conservazione, o di li-

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quidi alimentari, purchè, in quest’ultimo caso, gli stessi trasportino latte o siano diretti al caricamento dello stesso (sempre muniti di cartelli indicatori verdi). Sono anche esclusi dal divieto , purchè muniti di autorizzazione prefettizia, i seguenti veicoli: • macchine agricole eccezionali (massa complessiva superiore alle 7,5 t. o superiori per limiti di sagoma) destinate al trasporto di cose che transitano su STRADE

STATALI; • veicoli adibiti al trasporto di prodotti che per la loro intrinseca natura o per fattori climatici e stagionali, sono soggetti ad un rapido deperimento e che pertanto necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di deposito o vendita, nonché i veicoli adibiti al trasporto di prodotti destinati all’alimentazione degli animali (sempre muniti di cartelli verdi).

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ALLEVAMENTI AVICOLI: SEMPLIFICATI I CONTROLLI SANITARI Esenzione del pagamento per gli imprenditori agricoli, se entro certi parametri produttivi

niformazione della regole tra le regioni a maggiore vocazione avicola (Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) e un’importante semplificazione dei controlli sanitari negli allevamenti. Sono queste le novità, riportate da una recente nota della Sanità regionale, sulle modalità operative per il controllo ufficiale negli allevamenti avicoli, e per il successivo rilascio dei certificati ante-mortem dei capi destinati al macello in impianti regionali o extraregionali. In pratica, non sarà più necessario, per ogni singolo invio al macello all’interno dello stesso ciclo produttivo, il controllo ufficiale del veterinario Asl nell’allevamento nelle 72 ore precedenti. Bensì il controllo potrà avvenire un’unica volta nelle 72 ore pre-

cedenti il primo invio alla macellazione; mentre i successivi invii (dal secondo in poi) potranno essere effettuati in autocertificazione da parte dell’allevatore, riportando sull’apposito modello di accompagnamento al macello la data del controllo ufficiale effettuato per quel ciclo. Nello specifico il controllo ufficiale e la visita ante-mortem degli animali per il primo invio riguarderà: • Verifica dell’anagrafica dell’allevamento e dell’allineamento in BDN (Banca Dati Nazionale); • Verifica delle registrazioni in SIS (Sistema Informativo dei piani nazionali Salmonellosi) dei campioni in autocontrollo; • Verifica delle registrazioni del ciclo (carico animali; esito prelievi salmonella; controlli

biosicurezza; piani vaccinali; disinfezioni, trattamenti sanificanti, derattizzazioni; tracciabilità mangimi; documenti di trasporto ciclo precedente e/o ciclo in corso per animali lunga carriera; controlli benessere; registro farmaci; andamento ovodeposizione per ovaiole e riproduttori); • Ispezione visiva degli animali. L’esito del controllo verrà riportato su un’apposita relazione e, inderogabilmente, per poter effettuare l’autocertificazione (per il secondo invio e successivi), l’allevatore dovrà attendere che il veterinario Asl registri il tutto sull’applicativo della Sanità regionale (Arvet). Il costo dei controlli sarà a carico degli allevatori, come previsto dal Decreto legislati-

vo 194/2008. Tuttavia, per gli imprenditori agricoli (ai sensi dell’art. 2135 Codice Civile), é possibile ottenere l’esenzione del pagamento, compilando un’apposita richiesta di esonero e se, nei propri allevamenti non sono superati i seguenti quantitativi annui per specie:

150.000 capi per polli da carne; 60.000 capi per i tacchini; 30.000 capi per le faraone; 150.000 capi per le anatre; 150.000 capi per le oche; 150.000 capi per la selvaggina da penna. Infine, nella stessa nota, la Sa-

nità regionale ribadisce, che nella prima fase di applicazione delle nuove disposizioni (primi 6 mesi), sarà cura dei Servizi veterinari provvedere ad istruire in maniera appropriata gli allevatori sulla compilazione della documentazione. Nel complesso si tratta di

un’importante semplificazione per gli allevamenti avicoli, soprattutto in termini di costi. Parallelamente l’uniformazione del sistema dei controlli, tra le diverse regioni a maggiore vocazione avicola, permetterà di avere in futuro le stesse condizioni operative.

Fragole: molto partecipato l’incontro di aggiornamento A Sommariva Perno, la coltivazione è un’importante voce dell’economia locale

Era il 1928, quando per idea e intuizione di un produttore si iniziò a parlare e coltivare le fragole a Sommariva Perno e, da allora, questo frutto ha contribuito al riscatto economico del paese. Oggi molto è cambiato: a partire dalle varietà nuove, alle tecniche di produzione intensive e protette, ad un nuovo modo di presentare il prodotto sul mercato. Ed è specificamente su questo punto che la Dirigenza della Sezione locale di Coldiretti ha voluto organizzare un incontro di aggiornamento, in cui sono state affrontate le tematiche di maggiore attualità. A partire dalla necessità di implementare le regole europee sulla etichettatura dei prodotti freschi, a quella di aggiornarsi sulle nuove tecniche di difesa fitosanitaria. “Ulteriore stimolo ad adottare l’etichetta – commenta il segretario di Zona Coldiretti Bra, Giorgio Bergia - è l’imminente adozione del marchio di denominazione Comunale che la Pro Loco di Sommariva Perno ha voluto per valorizzare ulteriormente il gioiello di casa”.

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FLUSSI STAGIONALI: A CUNEO 900 SU 1120 DEL PIEMONTE

allo scorso 8 maggio, possono essere trasmesse le domande di flussi stagionali per lavoratori extracomunitari provenienti dall’estero. Il Decreto prevede una quota massima di 13.000 ingressi (di cui 1.500 riservati allo stagionale pluriennale) e prevede che l’ingresso stagionale sia riservato agli stranieri appartenenti alle seguenti nazionalità: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea

(Repubblica di Corea), Egitto, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia. Il Ministero del Lavoro, con la circolare n. 16 del 14 maggio 2015, ha provveduto alla ripartizione territoriale delle quote: su un quota nazionale di 13.000 ingressi stagionali, 8600 quote sono per l’ ingresso

V. I. A.: pubblicate le Linee Guida Recentemente, con un decreto ministeriale, sono state pubblicate le linee Guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti la cui approvazione è di competenza delle Regioni e delle Province. Tali linee guida correggono almeno in parte l’aberrante situazione che si era creata e che aveva reso necessaria la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale anche per opere di piccolissima dimensione, quali la nuova costruzione di piccoli pozzi o stalle. Per quanto ancora molti dubbi siano rimasti irrisolti, molte delle problematiche precedentemente verificatesi possono trovare oggi più rapida e positiva conclusione.

stagionale annuale e 1185 per ingresso stagionale pluriennale. Relativamente al Piemonte, sono state assegnate 1120 quote stagionali annuali e 65 quote pluriennali; la ripartizione provinciale ha determinato l’assegnazione alla provincia di Cuneo di 900 quote stagionali annuali e 5 quote stagionali pluriennali. “Il decreto flussi è una risorsa importante per la manodopera stagionale agricola, soprattutto per le attività di raccolta dei prodotti. Non possiamo che manifestare il nostro disappunto per il clamoroso ritardo con cui il Governo ogni anno dà la disponibilità quote flussi stagionali, in questo modo, mettendo in forse che questi lavoratori riescano ad arrivare in tempo utile”, commenta il vice direttore di Coldiretti Cuneo, Lauro Pelazza.

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l Diritto Annuale è il tributo che ogni impresa, iscritta o annotata nel Registro delle Imprese, e ogni soggetto, iscritto nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA), è tenuto a versare ogni anno alla Camera di Commercio. Il termine di versamento ordinario è fissato per il 16 giugno 2015 con possibilità di regolarizzare la propria posizione nei trenta giorni successivi con la maggiorazione dello 0,40%.

I soggetti obbligati al pagamento sono tutte le Imprese iscritte o annotate nel Registro Imprese al 1° gennaio di ogni anno, comprese le imprese iscritte o annotate in corso d´anno, anche solo per una frazione di esso. Nel caso di trasferimento della sede in altra provincia, il diritto è dovuto alla Camera di Com-

mercio dove l’impresa risultava iscritta al 1° gennaio 2015 o, in alternativa, alla Camera di Commercio di prima iscrizione. In base alle disposizioni previste dalla legge 114/2014 per l’anno 2015, gli importi del diritto annuale sono stati ridotti del 35% rispetto all’anno 2014. In particolare per tutte le imprese iscritte nella Sezione Speciale del Registro Imprese e i soggetti REA tenuti al versamento di un diritto annuale fisso, gli importi per il 2015 sono:

TIPO DI IMPRESA

SEDE

Imprese individuali Società semplici agricole Società semplici non agricole Società tra avvocati previste dal D.lgs. N.96/2001 Imprese con sede principale all’estero: per ciascuna unità locale/sede secondaria I soggetti iscritti al REA versano solo per la sede un diritto fisso

€ 57,20 (arrotondato € 57) € 65,00 € 130,00 € 130,00

Il calcolo dell’importo da versare per le imprese che svolgono delle funzioni anche attraverso le unità locali è determinato dalla somma dell’importo dovuto per la sede e gli importi per ciascuna unità locale. Si precisa che il tributo non è frazionabile in rapporto alla durata di iscrizione nell’anno, ma è dovuto interamente.

UNITA’ LOCALE € 11,14 (arrotondato € 11) € 13,00 € 26,00 € 26,00

€ 71,50 (arrotondato a € 72) € 19,50 (arrotondato a € 20)

Il versamento si effettua in un’unica soluzione con il modello di pagamento F24 in modalità telematica, direttamente o tramite gli intermediari abilitati. In caso di tardivo o mancato pagamento del tributo, viene applicata una sanzione amministrativa che può variare tra il 10% e il 100% dell’ammontare dovuto.

Le imprese che, entro i termini previsti, non abbiano provveduto al pagamento, possono spontaneamente sanare la violazione entro un anno dalla scadenza del termine ordinario, beneficiando del ravvedimento operoso e di sanzioni ridotte. Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per eventuali chiarimenti.

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a Flavescenza dorata è sempre molto insidiosa e un calo di attenzione può produrre danni irreparabili. E’ importante che ogni viticoltore si senta soggetto attivo e responsabile. Se è vero che singolarmente poco si può fare per arginare l’epidemia ed occorre quindi agire a livello di comprensorio è altrettanto vero che la disattenzione di un solo conduttore, innesca o favorisce la diffusione della malattia che poi si estende a macchia d’olio nei vigneti vicini, “grazie” all’insetto vettore. Lo scafoideo,(insetto cicadellide) infatti, una volta nutritosi su piante infette, vola anche fino e oltre ai 2 km portando la fitopatia anche dove precedentemente i trattamenti hanno evitato l’infezione. L’incubazione senza sintomi evidenti, anche di alcuni anni, gioca poi un ruolo destabilizzante e di confusione circa gli esiti della lotta o viceversa della non avuta attenzione. Per esempio chi continua ad osservare le linee di difesa resta scoraggiato, perché non vede risultati (immediati) causa le piante già infettate che sono destinate negli anni a manifestare i sintomi e, rovescio della medaglia, chi viceversa trascura la lotta preventiva è indotto a credere che “sono tutte storie quelle della lotta obbligatoria… perché nonostante non abbia rispettato gli obblighi non vedo la

malattia” . Non fatevi ingannare! Ciò che è oggi visibile potrebbe essere causa di problemi precedenti e potrebbe essere in regressione, se la difesa è stata efficace, oppure rappresentare solo la famigerata punta dell’iceberg e quindi in aumento. E dove nulla è ancora visibile, l’infezione invece potrebbe già “covare”. Costanti prove, monitoraggi e confronti anche con altre realtà hanno comprovato senza dubbio che l’epidemia è virulenta e inarrestabile negli ambienti dove è più difficile se non impossibile contenere le popolazioni dell’insetto e i focolai d’infezione. E quali sono questi ambienti? Gli incolti ex vigneto. Dove la vite è stata abbandonata, anche da molto tempo ed anche se rimane solo il “selvatico”. Queste presenze di vite rinselvatichita divengono zone di rifugio per la suddetta cicalina scafoideo che sfugge all’effetto insetticida e terreno ideale per la moltiplicazione dell’agente della malattia. Ma attenzione, anche in questo caso la minaccia non è visibile, perché la vitis americana pur malata resta asintomatica: una sorta di portatore sano, come direbbero i medici. Il rischio che comporta lasciare questi vigneti abbandonati è un po’ come fumare, facendo il pieno di benzina. Altra fonte d’infezione è rappresentata dalla permanenza di vegetazione sintomatica, che

invece è opportuno rimuovere, specie nelle zone focolaio dove la pressione della malattia è minore. Tali ultime considerazioni devono però essere approfondite e verificate caso per caso con l’aiuto dei tecnici. Nonostante se ne parli da tempo, non si fa ancora abbastanza per rimediare. Girando per le nostre colline, si osservano troppi incolti ex vigneto e bisogna urgentemente porvi rimedio. Tutti devono verificare i propri terreni e eliminare ogni ricaccio di piante rinselvatichite. Non è difficile o costoso; basta eliminare le viti e diserbare eventuali ricacci. Tale azione è uno degli elementi sempre presenti nei cosiddetti progetti pilota, ma occorre stringere di più sull’applicazione concreta ed è necessario estendere questa fondamentale pratica a tutto il territorio vitato, comprese quelle aree che finora hanno meno

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FLAVESCENZA DORATA: COSA FARE E COSA NON FARE Coldiretti tramite un costante impegno dell’equipe dei tecnici assicura una consulenza completa e mirata: ecco i consigli per una difesa “ragionata” e le misure di lotta obbligatorie

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problemi.. altrimenti presto li avranno. La parte scientifica sta procedendo con lo studio della malattia, compreso il genoma, dell’insetto e negli ultimi tempi ha esteso le attenzioni alla pianta, verificando condizioni di resistenza dovute alla varietà, oppure indotte da interventi di natura agronomica. I tecnici Coldiretti hanno evidenziato queste necessità, collaborano a reperire dati e eseguono direttamente prove e indagini con il coordinamento prezioso del settore Fitosanitario Regionale. Alcuni esiti sembrano aprire future possibilità, pur non offrendo ancora strumenti direttamente applicabili. Ad oggi, pertanto, l’applicazione della profilassi stabilita dal decreto di lotta obbligatoria - secondo le linee annualmente approntate e diffuse dal Settore Fitosanitario che ci apprestiamo a indicare nel prosieguo - resta l’intervento fondamentale per contrastare il flagello delle vigne. Dalle prove effettuate, diret-

tamente dai tecnici Coldiretti, è emerso che dove si sono coltivate viti protette da reti antinsetto (quindi in assenza totale di scafoideo) le piante non si ammalano e quelle colpite precedentemente non diffondono la malattia anche se vicine. Raccomandiamo, infine, ai nostri soci ed a ogni conduttore di vigneti di sentirsi soggetti attivi e non passivi poiché disattenzione o scoraggiamento sono pericolosi alleati della malattia. Ciascuno dunque faccia il proprio pezzetto…e insieme riusciremo a convivere con la flavescenza, mantenendola a dei livelli “tollerabili” perché di questo in fondo si tratta, quando un rimedio assoluto ancora non esiste. Aggiornamento dell’applicazione in Piemonte del Decreto Ministeriale del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite” per l’anno 2015. Ecco l’stratto sintetico che riporta le aree interessate per la provincia di Cuneo, interventi obbligatori e linee operative. Per

scaricare il testo integrale: http://www.regione.piemonte. it/governo/bollettino/abbonati/2015/12/suppo1/00000002. htm sono individuate come zone focolaio le seguenti aree: I seguenti comuni della Provincia di Cuneo: Albaretto della Torre, Bastia Mondovì, Belvedere Langhe, Benevagienna, Briaglia, Carrù, Castellino Tanaro, Costigliole Saluzzo, Lesegno, Magliano Alpi, Marsaglia, Monastero di Vasco, Mondovì, Niella Tanaro, Piozzo, Saluzzo, San Michele Mondovì, Somano, Vicoforte, Villanova Mondovì; sono individuate come zone di insediamento le seguenti aree: I seguenti comuni della Provincia di Cuneo: Alba, Baldissero d’Alba, Barbaresco, Barolo, Camo, Canale, Castagnito, Castellinaldo, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cherasco, Cigliè, Clavesana, Corneliano d’Alba, Cortemilia, Cossano Belbo, Diano d’Alba, Dogliani, Farigliano, Govone, Grinzane Cavour, Guarene, La Morra, Ma-

gliano Alfieri, Mango, Marsaglia, Monchiero, Monforte d’Alba, Montà, Montaldo Roero, Montelupo Albese, Monteu Roero, Monticello d’Alba, Murazzano, Narzole, Neive, Neviglie, Novello, Perletto, Piobesi d’Alba, Pocapaglia, Priocca, Rocca Cigliè, Rocchetta Belbo, Roddi, Roddino, Rodello, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Serralunga d’Alba, Sinio, Sommariva Perno, Treiso, Trezzo Tinella, Trinità, Verduno, Vezza d’Alba; sono individuate come zone indenni particolarmente a rischio le seguenti aree: Tutti i comuni della Provincia di Cuneo non inseriti in zona focolaio o in zona insediamento; Estirpazioni e eliminazione vegetazione infetta: • Nelle zone focolaio ogni pianta con sintomi sospetti di Flavescenza Dorata deve essere immediatamente estirpata e nei vigneti dove è presente più del 30%* di piante infette, l’estirpo dell’intero vigneto è obbligatorio. • Nelle zone di insediamento,

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nei vigneti con percentuale di presenza della malattia inferiore al 4%, è obbligatorio estirpare le viti infette e nei vigneti dove è presente più del 30%* di piante infette il Settore Fitosanitario può disporre l’estirpo dell’intero vigneto. • In qualsiasi tipo di zona, comprese le zone indenni particolarmente a rischio, nel caso di superfici vitate abbandonate, trascurate o viti inselvatichite è obbligatorio l’estirpo di tutte le viti o dell’intero appezzamento. • comuni in cui si attivino specifici progetti di lotta, questi dovranno essere predisposti attenendosi alle linee guida. *Nei progetti pilota comunali può essere reso obbligatorio l’estirpo delle piante infette con qualsiasi percentuale di danno. I comuni promuovono i comitati di sorveglianza intercomunale. • Nelle zone focolaio e nelle zone di insediamento è sempre obbligatorio dopo ogni trattamento insettici-

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da asportare la vegetazione sintomatica o capitozzare le piante, senza attendere la vendemmia; in inverno estirpare le ceppaie comprese le radici. Trattamenti: Nelle zone focolaio e di insediamento - devono essere effettuati obbligatoriamente due trattamenti insetticidi all’anno. Se il livello di popolazione lo richiede può essere effettuato un terzo trattamento insetticida; tale trattamento è anche previsto dalle Norme Tecniche 2015 di Produzione Integrata. Può inoltre essere effettuato un quarto trattamento insetticida, seguendo precise indicazioni. In prossimità di incolti o capezzagne con presenza di viti selvatiche il trattamento deve essere localizzato e rivolto al vigneto; è vietato trattare gli incolti e le capezzagne al fine di evitare danni agli insetti pronubi e alle api. Le aziende che aderiscono alle azioni di Produzione In-

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tegrata devono attenersi alle specifiche norme inserite nel disciplinare. Tutte le aziende e i conduttori hobbisti sono tenute a seguire le indicazioni che vengono emanate a livello locale dagli organismi di assistenza tecnica e dai Progetti Pilota. Nelle zone indenni particolarmente a rischio deve essere effettuato obbligatoriamente un trattamento insetticida all’anno. Le aziende viticole in agricoltura biologica: devono effettuare obbligatoriamente tre trattamenti insetticidi con piretro sui giovani ogni 7-10 giorni, nel periodo maggiogiugno; il posizionamento dei trattamenti deve essere stabilito tenendo in considerazione la fioritura della vite e il ciclo dello scafoideo. Nelle situazioni (sia in zona focolaio sia in zona insediamento) in cui non sono presenti piante con sintomi e viene opportunamente documentata l’esiguità di popolazione

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di Scaphoideus titanus (0,02 forme giovanili per pianta) i trattamenti obbligatori con piretro possono essere ridotti a due. Tutela delle api - Ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 20 del 03/08/1998, al fine di salvaguardare l’azione pronuba delle api, sono vietati i trattamenti con insetticidi, erbicidi e fungicidi tossici per le api durante il periodo di fioritura della vite. I trattamenti sono vietati anche se sono presenti secrezioni nettarifere extrafiorali; in presenza di eventuali fioriture spontanee nella vegetazione sottostante le viti, occorre eliminare la vegetazione stessa tramite sfalcio e appassimento o asportazione. Il trattamento deve inoltre essere effettuato in assenza di vento per evitare fenomeni di deriva. Devono essere evitati i trattamenti in presenza di melata nei mesi di luglio, agosto e settembre. L’inosservanza di tali norme può essere causa di gravi danni all’apicoltura e all’ambiente. Riduzione trattamenti – Evi-

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denziamo che le linee di lotta prevedono la possibilità di ridurre a uno gli interventi insetticidi, ma per fare ciò è necessario che sia effettuato un preciso ed attento controllo in azienda. Infatti si legge che: Esclusivamente nelle situazioni (sia in zona focolaio sia in zona insediamento) in cui non sono presenti piante con sintomi e viene opportunamente documentata l’esiguità di popolazione di Scaphoideus titanus (0,02 forme giovanili per pianta e 2 catture complessive in tutte le trappole del vigneto e in tutto il periodo fine giugnofine settembre), mediante rilievi eseguiti a livello aziendale o a livello di comprensori territoriali omogenei il numero di tratta-

menti obbligatori può scendere a 1 solo. In tali circostanze è necessario controllare la popolazione di S. titanus con una precisa metodologia (allegato 1 alla determinazione di lotta obbligatoria) e in caso di superamento delle soglie di presenza minime dell’insetto, effettuare il secondo trattamento. I comprensori territoriali che hanno una conoscenza pregressa del livello di popolazione di S. titanus e che intendono ridurre i trattamenti contro S. titanus da due a uno, devono comunicarlo per mail al Settore Fitosanitario all’indirizzo virologia@regione.piemonte.it, entro il 30 giugno 2015. Registrazione trattamenti Deve essere tenuta registrazione dei trattamenti insetticidi effettuati in ogni appezzamento con l’indicazione della data e del prodotto fitosanitario impiegato. Per le registrazioni può essere usato il quaderno di campagna; per le aziende che aderiscono alle azioni di Produzione Integrata è sufficiente la compilazione della scheda di registrazio-

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te madri portainnesti e nei barbatellai devono essere attuate le disposizioni previste nella Determinazione dirigenziale n. 89 del 17 maggio 2006 che ha disposto specifiche misure obbligatorie per il vivaismo viticolo. Segnalazioni Per contrastare l’esistenza di focolai costituiti da vigneti abbandonati o incolti con vite selvatica, inviare al Settore Fitosanitario l’indicazione del Comune, foglio e particella/e; le segnalazioni possono essere inviate via mail all’indirizzo virologia@regione.piemonte.it, via fax al n. 011/4323710 per posta REGIONE PIEMONTE, Settore Fitosanitario, Via Livorno 60, 10144 TORINO. Le segnalazioni effettuate entro il 15 giugno verranno prese in carico nell’anno stesso; per quelle che arriveranno dopo tale data non si garantisce la presa in carico nella stessa stagione. Sanzioni - “I soggetti che non rispettano l’obbligo di estirpazione entro i termini fissati dal Settore fitosanitario regionale sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 0,3 euro per metro quadrato di superficie; in ogni caso la sanzione pecuniaria non può essere inferiore a 1.500,00 euro. Chiunque non rispetti gli obblighi relativi all’esecuzione di trattamenti fitoiatrici obbligatori entro i termini fissati dal settore fitosanitario è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 200,00 euro a 1.200,00 euro”. Sono inoltre applicate le seguenti misure accessorie: l’esecuzione coatta delle misure

prima

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ne dei trattamenti prevista dalle specifiche norme attuative. Gli altri soggetti possono utilizzare la scheda di registrazione dei trattamenti insetticidi allegata alla determinazione Quando trattare - Il Settore Fitosanitario indicherà con comunicati i periodi ottimali per l’esecuzione dei trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore, adattati secondo le specificità rilevate sul territorio dai tecnici Coldiretti. D’inverno - Nel periodo invernale è obbligatorio eseguire le seguenti operazioni al fine di migliorare la situazione per la stagione successiva: –– eliminare e distruggere la vite selvatica presente in incolti, boschi, rive, gerbidi vicini ai vigneti dove potrebbero essere presenti le uova dell’insetto vettore; –– durante la potatura eliminare le piante che hanno manifestato tardivamente i sintomi. Indicazioni e raccomandazioni varie • Per i nuovi impianti e per la sostituzione di singole viti, è raccomandato l’utilizzo di materiale di moltiplicazione che sia stato sottoposto a trattamento termoterapico. • Nei campi di piante madri marze le piante infette devono essere sempre estirpate sia che il campo ricada in zona focolaio sia che ricada in zona di insediamento, pena l’esclusione definitiva del campo dal prelievo di materiale di moltiplicazione. • Nei campi di piante madri marze, nei campi di pian-

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fitosanitarie, ponendo a carico del trasgressore le relative spese; la sospensione di ogni forma di contributo economico in ambito agricolo a qualsiasi titolo amministrato dalla Regione Piemonte.

VITIVINICOLO, ULTIM’ORA: L’UE RISPONDE SULL’ETICHETTA VINI La Direzione generale della Commissione Ue del 29 aprile 2015 fornisce risposta ad un quesito sottoposto dal nostro Ministero delle politiche agricole in merito alla possibilità di riportare in etichetta dei vini la scritta : “senza solfiti aggiunti” o “non contiene solfiti aggiunti”. La Commissione ritiene possibile tale scritta a condizione che l’informazione non induca in errore il consumatore e pertanto che il contenuto di solfiti – quelli naturalmente presenti e non aggiunti - non ecceda il limite dei 10 mg/l, soglia al di sotto della quale è possibile – come risaputo - non riportare in etichetta la scritta “contiene solfiti”. Relativamente all’inciso suddetto “naturalmente presenti “ (sappiamo che in natura i solfiti si producono normalmente in fase di fermentazione) , la precisazione della Commissione UE di non indurre in errore il consumatore sta a significare che una eventuale minima presenza di solfiti (sempre al disotto della soglia 10 mg /l) non debba derivare da aggiunte, seppur minime.

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are impresa con un sguardo attento su tutte le opportunità riservate agli imprenditori, in particolare, ai giovani, insieme agli esperti di Coldiretti. Queste le tematiche al centro dell’incontro “Progettiamoci: agevolazioni finanziarie e creditizie per le imprese agricole”, svoltosi nel mese di maggio, presso la sede di Coldiretti Alba, a cura del Comitato Giovani Impresa Coldiretti di Zona. In particolare, è stata presentata l’attività di CreditAgri Italia, l’ente di garanzia fidi e assistenza e consulenza tecnico - finanziaria in agricoltura, che opera per favorire l’accesso al credito ordinario e agevolato delle imprese agricole e fornisce consulenza personalizzata in ambito finanziario e creditizio.

Sono stati illustrati i bandi aperti dalla Camera di Commercio di Cuneo, con i contributi per la sicurezza, la certificazione dei prodotti, la realizzazione di marchi e brevetti, le strategie di marketing, ma anche le opportunità e i bandi offerti ai giovani dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), insieme alla possibilità di contributi in conto interessi concessi tramite i “Piani verdi” per i prestiti di conduzione. “E’ stata una serata molto seguita con la presenza di circa 150 persone – spiega Cesare Gilli, segretario Zona Coldiretti Alba – nell’ambito degli incontri dedicati ai giovani imprenditori. Continua, nel frattempo, l’impegno di Coldiretti ai tavoli regionali, per le aperture anticipate di

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alcune misure agroambientali, per l’insediamento giovani e l’indennità compensativa”. Il Movimento Giovani Impresa Coldiretti, con le giornate di formazione, i viaggi studio, gli incontri e i convegni, è un tassello importante nell’attività di Coldiretti, per offrire una panoramica sempre aggiornata sugli scenari tecnico-economici più attuali.

ATTUALITÁ

32 ATTUALITÁ

A CURA DEL COORDINAMENTO CORILICOLO DELL’AGENZIA 4A COLDIRETTI

PROVA IN CAMPO: GESTIONE DELL’INERBIMENTO

Figura 1: macchina al lavoro Figura 2: cotico prima e dopo il passaggio Figura 3: particolare del materiale sfalciato

el mese di maggio, il coordinamento corilicolo dell’Agenzia 4A di Coldiretti ha organizzato una prova dimostrativa in campo riguardante l’utilizzo di macchine rasaerba per la gestione dell’inerbimento in vigneti, frutteti e noccioleti. La prova, svolta lo scorso 8 maggio in un’azienda di Carrù, in appezzamenti di vite e nocciolo, ha visto in azione le macchine rasaerba progettate dall’azienda Giuseppe Sacchetto di San Damiano d’Asti. Si tratta di macchine molto robuste, costruite artigianalmente, interamente in Italia, progettate per avere funzionalità e durata. Questi rasaerba, trainati dalla trattrice e collegati alla presa di potenza, sono provvisti di un rotore munito di

coltelli che, con l’avanzamento della macchina, rasano il cotico erboso, lasciando al suolo materiale organico di facile decomposizione. Le modalità di utilizzo della macchina e la regolazione della stessa vanno determinate sulla base della realtà aziendale, in termini di tipologia di cotico

erboso e di terreno. La velocità della rotazione dell’organo di taglio non è infatti regolabile, ma variando la velocità di avanzamento della trattrice, si determina l’aggiustamento del risultato. E’ invece variabile l’altezza dei pattini che modifica l’altezza di taglio dai 2 ai 14 cm.

Per avvicinare l’apparato di taglio al sottofila, la macchina è provvista di un sistema idraulico di spostamento laterale la cui ampiezza varia in funzione del modello. La macchina è munita di un rullo posteriore che agevola il passaggio in terreni irregolari. I modelli a disposizione partono da una larghezza di taglio di 1 metro e arrivano a 1.80 m.

Figura 4: particolare dell’organo di taglio Figura 5: dettagli tecnici dei modelli realizzati dall’azienda Giuseppe Sacchetto

L’inerbimento di vigneti e corileti è una tecnica agronomica che vede il motivo della sua diffusione in molteplici ragioni. Vediamo le pricipali: • il cotico erboso aumenta la sostanza organica del terreno e migliora la fertilità, • riduce i fenomeni di perdita di nutrienti per dilavamento, • migliora struttura e portanza del terreno con conseguente diminuzione dei tempi di ritorno in campo, dopo le precipitazioni, • riduce il fenomeno dell’erosione nei terreni in pendenza, • la compresenza di diverse specie aumenta la biodiversità con ripercussioni positive sull’ambiente, • migliora le condizioni di lavoro degli operatori perché elimina la produzione di polvere durante le lavorazioni, • in caso di semina di colture azotofissatrici, si aumenta il contenuto di azoto nel terreno, diminuendo la necessità di concimazione azotate, • nel caso dei noccioleti, la

presenza di cotico erboso ben rasato facilita le operazioni di raccolta. I risvolti negativi della consociazione cotico erboso - coltura, individuabili nella competizione che l’erba esercita nei confronti delle risorse idriche e dei fattori nutritivi, è ampiamente compensata dai vantaggi che apporta. In funzione della realtà aziendale, è possibile affidarsi all’inerbimento spontaneo, a costo zero, oppure orientarsi sulla semina di specie più idonee, scelte sulla base di criteri ambientali e gestionali. I tecnici dell’Agenzia 4 A di Coldiretti sono a disposizione per supportare le aziende nell’individuazione dei metodi di gestione più opportuni nelle diverse realtà aziendali.

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ATTUALITÁ

34 ATTUALITÁ

A CURA DEL COORDINAMENTO CORILICOLO DI COLDIRETTI

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l controllo degli insetti maggiormente dannosi ai noccioleti, cimici e balanino in particolare, sono al centro di una capillare campagna di monitoraggio da parte dei tecnici dell’agenzia 4A di Coldiretti Cuneo che utilizzeranno trappole a ferormoni prodotte direttamente negli Usa. Dice Aldo Brustolon coordinatore dei tecnici di Coldiretti “Nel caso dei noccioleti il monitoraggio degli insetti nocivi si esegue mediante il frappage (dal francese frapper-scuotere) che consiste nel collocare un telo sotto la pianta, raccogliere tutto ciò che vi cade per poi procedere al conteggio degli insetti dannosi per verificare il

momento più opportuno per effettuare trattamenti mirati. Con le trappole prodotte in

America affiancheremo il monitoraggio degli insetti dannosi e saremo in grado di fornire ai corilicoltori un utile supporto per effettuare i trattamenti non per presunta, ma per effettiva, necessità”. L’obiettivo è l’identificazione del ciclo biologico delle cimici. Le trappole sono state acquistate in America dove ha sede l’unica azienda produttrice di ferormoni attrattivi per questi insetti e in particolare per la Halyomopha halys. Una volta individuato il ciclo biologico di questo insetto e la conseguente mappatura delle zone in cui intervenire correttamente con i fitofarmaci, si sarà in condizione di garantire, da una parte, il

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rispetto dell’ ecosistema naturale, dall’altra di limitare l’usi di fitofarmaci e contenere quindi i costi a carico dei corilicoltori. Le trappole sistemate, per ora una ventina, hanno un basamento di circa 1,5 metri su cui si monta una capsula con all’interno posizionato l’erogatore del ferormone. Le cimici che entrano nella capsula non riescono più a fuoriuscire permettendo ai tecnici di valutare l’entità delle popolazioni mediante i dati di cattura. Aggiunge Enzo Pagliano, direttore Coldiretti Cuneo “Anche il PAN-Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari- impone dal primo gennaio 2014, l’applicazione dei metodi di difesa integrata obbligatoria, tra cui l’impiego di tecniche di monitoraggio per valutare quando è necessario intervenire con prodotti fitosanitari in difesa della produzione agricola, riducendo

l’impatto sull’ambiente, sugli operatori che somministrano i fitofarmaci, garantendo, in questo modo, la sicurezza dei prodotti immessi sul mercato”. Coldiretti Cuneo, con l’Agenzia 4A, ha intensificato l’assistenza tecnica nel settore corilicolo potenziando il numero degli addetti tecnici. Questo in

considerazione dell’aumento della superficie coltivata a noccioleti in provincia di Cuneo. Inoltre la produzione cuneese è marchiata dall’IGP nocciola del Piemonte che consente l’individuazione di un’eccellenza regionale che vede nella provincia di Cuneo l ‘epicentro della coltivazione.

La situazione della nocciola è la seguente: I dati 2014 delle superfici in Piemonte delle nocciole, suddivisi per province (fonte SISTEMA PIEMONTE)ed espressi in ettari: ALESSANDRIA 1.473,50; ASTI 3.475,65; BIELLA 13,49; CUNEO 11.371,11;NOVARA 12,68; TORINO 281,27; VCO 0,16; VERCELLI 8,98; per un totale di 16.636,83. A livello piemontese la produzione dovrebbe oscillare tra le 140.000 e le 160.000 quintali, in linea con la produzione dell’anno scorso. La nostra regione è la terza area produttiva a livello italiano, raggiungendo circa il 12-16% della produzione nazionale. La sola provincia di Cuneo, con circa 125.000 quintali, rappresenta la principale area produttiva regionale (di cui oltre 90.000 nel solo areale delle Langhe). In questi anni, sta assumendo maggiore importanza il prodotto certificato Nocciola Piemonte IGP. Nella campagna 2013/2014, ( al momento non sono ancora disponibili i dati di quest’anno) sono state certificati e commercializzati 47.892 quintali di Nocciola Piemonte IGP.

A Boves “MESTIERI & CITTA’ ”. Torna a Boves, la sesta edizione della fiera-mercato “Mestieri & Città”, che valorizza le attività artigiane, agricole, commerciali ed è un’occasione per rendere partecipe la comunità e l’affluenza turistica. La fiera, voluta dall’amministrazione cittadina e organizzata con la Pro Loco di Boves, si svolgerà nei giorni 5-6-7 giugno e avrà luogo nel concentrico bovesano, sviluppando un percorso uniforme: ci saranno stand espositivi e del commercio, “La fattoria in Piazza”, “la Via dei fiori”, “la Via della Creatività”, laboratori didattici, mostra di eccellenze artigiane, spettacoli musicali e appuntamenti gastronomici per intrattenere i visitatori di tutte le età. Sarà presente anche il mercato di Campagna Amica con i prodotti locali sempre molto apprezzati dai consumatori.

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FESTA PENSIONATI & DONNE IMPRESA GIOVEDÌ 18 GIUGNO 2015 REAL PARK ENTRACQUE

10:30 Accoglienza dei partecipanti al Real Park di Entracque - Località Ponterosso 11:00 Santa Messa officiata da Don Pellegrino, Consigliere Ecclesiastico Coldiretti 12:00 Saluto dei Dirigenti provinciali, regionali e nazionali Coldiretti 12:30 Pranzo presso il ristorante del Real Park

Nel pomeriggio animazione e giochi per tutti! Musica e balli con Sonia De Castelli e la sua band

Ingresso a Giocolandia

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Aperitivo Cacciatorini paesani Battuta di fassone piemontese con misticanza e scaglie di nostrano tenero Rollata di vitello con mousse di seiras, miele e noci Tortino di verdura con fonduta di nostrano, sfoglia delizia e peperoni con crema di acciughe Riso con punte di asparagi e zafferano Cruset delle Valli Occitane al ragù di salsiccia Filetto di maiale con funghi porcini con contorno di patate al forno e spinaci Formaggi della Valle Gesso con marmellata di mirtilli Meringa e Bonet Macedonia di frutta fresca Caffè – Digestivo Vini: Lange Rosso Piccole Vigne, Favorita delle Langhe

PRANZO € 30,00 a persona (€ 16,00 bambini 4-10 anni) TRASPORTO € 16,00 a persona (minimo 30 partecipanti) Le adesioni per il pranzo e l’eventuale servizio pullman dovranno pervenire, con la relativa quota, agli uffici di Zona e di Recapito Coldiretti entro giovedì 11 giugno (fino ad esaurimento dei posti disponibili). E’ possibile pranzare al sacco presso l’area pic-nic attrezzata. Per Info Segreteria Provinciale Pensionati e Donne Impresa tel. 0171 447 280 / 287

COLDIRETTI CUNEO PARTECIPA AL PROGETTO ESPERIENZALAVORO

unedì 11 maggio Delia Revelli, Presidente di Coldiretti Cuneo, ha firmato il protocollo operativo del progetto EsperienzaLavoro4, l’iniziativa di inserimento e reinserimento lavorativo promossa dalla Fondazione CRC e realizzata grazie alla collaborazione tra Coldiretti Cuneo, Confartigianato Cuneo, Confcommercio Imprese per l’Italia Provincia di Cuneo, Confcooperative Cuneo, Confindustria Cuneo e i Centri per l’Impiego della provincia. “Per la prima volta in questa edizione,” ha dichiarato Delia Revelli “il bando sarà aperto in due periodi dell’anno, maggiogiugno e settembre-ottobre, e le aziende che aderiscono all’iniziativa potranno definire loro stesse, in base alle loro esigenze, delle opportunità di tirocinio, a cui gli interessati potranno candidarsi direttamente”. Il progetto è stato allargato a tutte le persone maggiorenni che abbiano assolto l’obbligo scolastico e sarà offerta a tutti i candidati la possibilità di partecipare a un percorso formativo gratuito sui temi della ricerca attiva del lavoro.  Il budget totale stanziato dalla Fondazione CRC per questa annualità è di poco inferiore a 1 milione di euro. Il progetto intende dare risposte a situazioni

di difficoltà sociale e a esigenze di sviluppo e rilancio per le attività produttive della provincia. Il bando, disponibile sul sito www. fondazionecrc.it, prevede complessivamente l’inserimento in tirocinio di 160 candidati, con un’indennità di partecipazione di 700 euro al mese per un periodo di 6 mesi. Per i tirocinanti è possibile candidarsi compilando il form online all’indirizzo www. esperienzalavoro.info. Insieme al presidente di Coldiretti Cuneo, erano presenti alla firma Ezio Falco, Presidente della Fondazione CRC, e i rappresentanti delle associazioni di categoria partner del progetto: Domenico Massimino, Presi-

dente di Confartigianato Cuneo, Luca Chiapella, Vice Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Cuneo, Massimo Gallesio, Direttore di Confcooperative Cuneo, e Giuliana Cirio, Direttore di Confindustria Cuneo.

A Degustibus le aziende di Campagna Amica Si è svolta con grande successo da Venerdì 8 a Domenica 10 Maggio la Sesta edizione dell’evento “Degustibus 2015” nella splendida cornice di Piazza Galimberti e Corso Nizza si è voluto creare un percorso itinerante che potesse dare valore a tutti i prodotti enogastronomici e artigianali del territorio italiano. Protagonista anche per questa edizione è stato il Mercato di Campagna Amica di Coldiretti dove i visitatori hanno acquistato e degustato i migliori prodotti locali.

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A Peveragno la 58ª edizione della “Sagra della Fragola” Ha quasi sessant’anni, eppure di edizione in edizione, è più in forma che mai! È La Sagra della Fragola di Peveragno, che con la sua formula concorso di bellezza ed esposizione di fragole e piccoli frutti intratterà i visitatori sabato 13 e domenica 14 giugno.Il programma prevede il sabato pomeriggio alle ore 17 la cerimonia inaugurale mentre la sera tornerà il 19° concorso di Miss Fragola”( la manifestazione si svolgerà anche in caso di mal tempo). Ad intrattenere il pubblico, ci saranno i comici Sgrilli, Chiara Rivoli e l’Ora canonica (Padre Filip e il Chierichetto), pronti per un divertente ed esuberante spettacolo. Domenica 14 giugno i festeggiamenti della Sagra proseguono con una lunga carrellata di appuntamenti. Da non perdere, il mercato d’eccellenza dei prodotti tipici locali, organizzato dalla Pro Loco e dal Comune nelle vie del concentrico del paese: in piazza Pietro Toselli, davanti al Municipio, dove si svolgeranno le attività legate alla fragola (dalla produzione alla trasformazione, ecc.), mentre le strade vicine si trasformeranno in un mercato caratteristico di prodotti freschi e trasformati. Come per le precedenti edizioni, Coldiretti sarà presente con il Mercato di Campagna Amica, a cui parteciperanno diverse aziende aderenti al circuito, che proporranno un vero e proprio tour all’interno della città, con possibilità di degustare e acquistare i loro prodotti, dai formaggi ai salumi, trote, vini e birre artigianali e ancora torte, biscotti e dolci, verranno messi a disposizione dei visitatori, che potranno degustarli e acquistarli. Il grande afflusso di visitatori, provenienti non solo dal Piemonte, ma anche dalla Liguria e dalla vicina Francia, fanno di questo appuntamento di inizio estate uno dei più frequentati. La popolarità di questa sagra ne ha permesso il titolo di “regionale” e la classifica di “mostra mercato”. La manifestazione avrà inizio alle ore 7.00 e proseguirà fino alle 18.00. Inoltre, verrà proposta “alla scoperta del mondo fragola”, la visita guidata gratuita con partenza alle ore 9:00, attraverso il percorso della fragola dal produttore alla commercializzazione. Per quanti fossero interessati, è richiesta la prenotazione al num. 3393540285 o all’indirizzo mail: cinziagarro@alice.it

Grande successo per Campagna Amica a Quintessenza Anche quest’anno più di venti aziende Coldiretti aderenti all’associazione dei produttori biologici Terramica e al circuito Campagna Amica hanno partecipato a Quintessenza – l’appuntamento di Savigliano dedicato ai profumi e ai sapori di prodotti e spezie, erbe officinali e aromatiche del nostro territorio – riscuotendo un grande successo tra i visitatori accorsi. L’evento, divenuto negli anni un appuntamento tradizionale in Provincia di Cuneo, in questa sua diciottesima edizione ha dato particolare rilievo all’agricoltura di qualità promossa da Coldiretti nel suggestivo contesto del chiostro di San Pietro. I prodotti genuini, salubri e locali sono stati premiati anche dai numerosi appassionati, turisti e curiosi che la manifestazione ha portato in città lungo tutto il weekend di domenica 17 maggio.

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’Op Compral latte ha approvato il bilancio 2014 che si è chiuso con un piccolo utile. Ai 110 produttori presenti all’assemblea, numero altamente rappresentativo della base associativa, il presidente Raffaele Tortalla ha illustrato i passi avanti compiuti dalla filiera del latte piemontese che ha nella cooperativa il perno produttivo, in stretta collaborazione con l’Inalpi di Moretta, industria di trasformazione della materia prima, e con la Ferrero di Alba che utilizza il latte in polvere per

le proprie lavorazioni dolciarie. Il dibattito si è sviluppato sui volumi di conferimento, attualmente posizionati su un range tra i 3 mila e i 3500 quintali di latte al giorno. Ovviamente i quantitativi devono essere compatibili con le potenzialità delle Torri del latte di Moretta. Per il futuro, occorre ragionare in un’ottica di programmazione finalizzata allo sviluppo. Finito il periodo di rodaggio e di assestamento della produzione, si tratta di essere pronti a soddisfare una maggiore domanda.

Tutto questo, ha precisato il presidente Tortalla, comporta l’adozione di una strategia che, nel rispetto della filiera, mantenga gli elevati standard qualitativi caratteristici della filosofia di Compral latte. L’Organizzazione di produttori ha approvato un ordine del giorno a sostegno del sistema di pagamento “Bovilat”, che ha garantito buoni risultati in questi anni, ma sul quale è atteso il rinnovo della partecipazione da parte dell’attuale assessorato regionale all’Agricoltura.

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COMPRAL LATTE GUARDA AL FUTURO E ALLA FILIERA

Raffaele Tortalla Presidente Compral Latte

Fiera degli Acciugai a Dronero Un appuntamento da non perdere che porta con sé la rievocazione di un mestiere tipico della storia della Valle Maira: sabato 6 giugno e domenica 7, Dronero si veste a festa con la Fiera degli Acciugai, dove i visitatori potranno gustare ed acquistare le acciughe, il baccalà, lo stoccafisso, il merluzzo, le sardine, il tonno sott’olio, le olive e tanti prodotti locali, con l’occasione di scoprire le antiche ricette che prevedono tra gli ingredienti l’acciuga. Sia sabato 6 (a partire dalle ore 10,00 fino alle ore 21,00), che domenica 7 ( dalle ore 10 alle ore 18,30) sarà allestita l’area espositiva dei prodotti tipici delle Valli d’Òc (Via Roma, P.zza S. Sebastiano, Via Garibaldi, P.zza Martiri della Libertà, Via Saluzzo, P.zza Manuel S. Giovanni). Tra i vari appuntamenti da non perdere, sabato, a partire dalle ore 10,00, vi è la mostra fotografica “FotoSlow Valle Maira e la storia del Mestiere degli Acciugai” (Via Roma e Convitto). Alle ore 18,30: il taglio del nastro ufficiale e saluti istituzionali. Alle ore 21.00, si terrà il concerto delle BANDE nel 25° della Banda San Luigi (Piazza Martiri della Libertà) e alle ore 22 si esibiranno i Trelilu in piazza Martiri della Libertà (ingresso libero).

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COMPRAL CARNE : BILANCIO

IN CRESCITA CON 250 SOCI Fatturato a 25 milioni, il laboratorio genera da solo 3 milioni 800 mila euro

er Compral Carni il trend di crescita continua. Lo confermano i dati del bilancio 2014 approvati dall’assemblea dei soci e le previsioni di ulteriore incremento basati sulla prima trimestrale del 2015. Una larga maggioranza dei circa 250 produttori aderenti alla cooperativa, ha partecipato ai lavori tenuti al Giardino dei Tigli di Cussanio. E’ stato il presidente uscente Roberto Chialva a svolgere la relazione sociale, che ha ricordato “gli investimenti importanti e anche coraggiosi” avviati e portati a termine negli ultimi anni dalla Compral. “Mi riferisco in primo luogo – ha sottolineato il presidente – al laboratorio di sezionamento e porzionatura delle carni realizzato al Miac di Cuneo che abbiamo completato l’anno scorso con l’inaugurazione degli

uffici. Questa iniziativa ha consentito ai nostri produttori di essere protagonisti della prima vera filiera corta della Razza Piemontese”. Non solo: il laboratorio ha consentito di aprire nuovi mercati, potenziando e migliorando l’offerta Compral su tutti i segmenti, dalla Grande distribuzione ai punti vendita associati al lancio del brand Fassoneria. “Ora quell’investimento in gran parte autofinanziato – ha detto Chialva - vale 3 milioni e 200 mila di euro postati alla voce Patrimonio”. Il direttore Bartolomeo Bovetti si è soffermato sull’analisi del fatturato, che ha raggiunto i 25 milioni di euro. “Parlando di numeri, vanno considerati positivamente i 250 mila euro dell’Ebitda, l’indicatore di redditività. Il laboratorio da solo – ha

Florovivaismo: bene accordo con Turchia

L’accordo di cooperazione fitosanitaria con la Turchia annunciato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, fortemente sostenuto dalla Coldiretti, è fondamentale per la crescita del settore florovivaistico italiano che, con un saldo attivo di 180 milioni di euro nel 2014, nonostante la crisi economica che ha contratto i consumi, può rilanciarsi anche in vista del prossimo Expo florovivaistico del 2016 che si terrà in Turchia, ad Antalya. Con la sigla del protocollo si è concretizzato un passaggio importante ed atteso, dopo la visita degli ispettori fitosanitari turchi in Lombardia e in Toscana dello scorso anno, vista la crescita di questo importante mercato di sbocco. Negli ultimi dieci anni le esportazioni di prodotti florovivaistici italiani, soprattutto piante ed arbusti da esterni, sono passate dai 10,6 milioni di euro del 2005 a 19 milioni di euro del 2014. Le piante italiane sono particolarmente apprezzate in Turchia, un Paese che registra uno sviluppo economico importante, con una tradizionale attenzione ai giardini ed al verde. Una grande potenzialità, quella italiana, che si evidenzia dalla vendita di fiori, piante, bulbi e sementi attraverso i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che è apprezzata dall’84 per cento degli italiani anche perché garantisce l’origine nazionale dei prodotti acquistati.

detto Bovetti – fattura 3 milioni 800 mila euro, 300 mila euro in più dell’obiettivo che ci eravamo posto tre anni fa”. La parte della lavorazione e della porzionatura sottovuoto dei tagli di carne è in costante evoluzione, a tutto vantaggio di un export che tira (“siamo stati i primi a portare la Piemontese a Hong Kong e a curarne la certificazione con le autorità locali” ha ricordato Bovetti) e della stessa Grande distribuzione. Dopo l’illustrazione delle grandi iniziative promozionali che la Compral ha in programma in questi mesi – dalla partecipazione a Eurocarne a Verona all’Expo Milano nel padiglione Intesa-San Paolo, fino alla presenza globale al festival Collisioni con il brand Fassoneria – il vertice della cooperativa è passato alla fase elettiva, per il rinnovo del Consiglio di amministrazione. Ecco i nomi dei nuovi consiglieri: Roberto Chialva, Renato Giordano, Giuseppe Bertola, Davide Fiandino, Pierluigi Ravera, Sergio Milanesio, Giovanni Maria Bertolotto, Livio Diale, Roberto Bertola. Esce su sua richiesta dal Consiglio il cuneese Giorgio Giugia, figura storica del mondo allevatoriale e socio fondatore della Compral con Chialva nel 1982. A Giugia è andato il grazie e l’applauso finale dell’assemblea.

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LA COOPERATIVA AGRISVILUPPO IN BUONA SALUTE

’assemblea dei 120 soci di Agrisviluppo, la società cooperativa agricola che opera in provincia di Cuneo ed aderente ad UECOOP Cuneo, ha approvato nei giorni scorsi il bilancio 2014, in sostanziale pareggio. Attualmente, la cooperativa ha un fatturato che supera i 4 milioni di euro ed, unica in Italia, è la realtà voluta da Coldiretti che ha sviluppato concretamente un fatturato interessante nei confronti delle centrali di consumo, normalmente precluse al mondo agricolo. Oggi Agrisviluppo serve, tramite la Società Amos di Cuneo, l’ospedale civile Santa Croce, il Carle, gli ospedali di Fossano, Saluzzo, Savigliano, Mondovì e Ceva, nonché quello di Alessandria. Qui sono forniti formaggi tipici locali,

ma soprattutto ortaggi, frutta, yogurth, carni bianche di pollo. Parallelamente, è stato sviluppato anche un contatto per la vendita dei prodotti locali con la grande distribuzione organizzata. In particolare, oggi si sta lavorando con la catena PrestoFresco, che con i suoi 52 supermercati di prossimità assorbe quantità interessanti di prodotto, nonché con il Gruppo Dimar, nei Big Store, nei Famila e nei MaxiSconto. La cooperativa Agrisviluppo ha anche sviluppato una intensa collaborazione con la ristorazione collettiva scolastica, collaborando e fornendo prodotti alle aziende che confezionano i pasti. Un’ottima collaborazione, sia con Camst, multinazionale che ha assorbito la Marangoni, con Sodexo

per la ristorazione scolastica nel Torinese. Inoltre, stanno crescendo i gruppi di acquisto che si avvalgono dei servizi offerti da Agrisviluppo. Dice Andrea Oberto, presidente della cooperativa: “Stiamo realizzando gli obiettivi che ci siamo dati una decina di anni fa: concentrare prodotti agricoli e servirli ad un mercato che da sempre ha escluso a priori il contatto diretto con il mondo agricolo. Il progetto è ben avviato, il bilancio è positivo e la soddisfazione dei soci è buona. Operiamo con poche spese, garantendo sempre la rintracciabilità del prodotto e l’origine aziendale dello stesso, senza sostituire la cooperativa al socio. Un modo di cooperare diverso e premiante rispetto ad altre realtà del passato.

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SEPARAZIONE E DIVORZIO BREVE Sono state recentemente approvate alcune sostanziali modifiche in materia di diritto di famiglia: nell’articolo che segue, informiamo della nuova legge che prevede una consistente riduzione del tempo che deve trascorrere fra la separazione e la richiesta per ottenere il divorzio e degli accordi che, con la presenza di un legale di fiducia, possono essere presi dai coniugi che intendono separasi, senza più dover ricorrere all’udienza in tribunale.

gni anno, si separano circa 90 mila coppie e altre 50 mila divorziano: di fronte a una crisi della famiglia tradizionale così forte nei numeri e, di conseguenza, forte anche nel “peso” scaricato nelle aule di giustizia risulta evidente l’importanza dei recenti provvedimenti di riforma, tra cui, in prima battuta, il tentativo di portare fuori dai tribunali le pratiche di separazione e divorzio varando gli accordi faida-te “aiutati” da un legale ed il recente varo del divorzio breve che riduce i tempi che devono intercorrere tra la separazione e la richiesta di cessazione degli effetti civili del matrimonio. La prima novità è avvenuta con l’introduzione della legge 162/2014 con la quale si è raggiunto un risultato importante: i coniugi che oggi vogliono condividere una via per la definizione del loro rapporto matrimoniale potranno percorrere sia in presenza di figli da tutelare sia in assenza di questi, una via assolutamente libera dalle tempistiche connesse all’attivazione della giurisdizione. Infatti, con l’entrata in vigore dell’art. 6 della Legge 162 del 10 novembre 2014, una coppia che abbia contratto matrimonio potrà, con l’ausilio obbligatorio di un

avvocato di fiducia per parte, raggiungere la piena condivisione delle modalità e dei termini della propria separazione consensuale. Mentre in passato questo “accordo” che non era di negoziazione assistita - anche se certamente era il frutto di un analogo approfondimento delle richieste contrapposte - doveva, per diventare “legge fra le parti”, passare al vaglio giurisprudenziale di un’udienza presidenziale e di una successiva omologa dello stesso, una volta confermato nel suo contenuto avanti al giudice della presidenziale. Ora, invece, diversamente da prima, è possibile, per marito e moglie, semplicemente sottoscrivendo, e per una sola volta, l’atto della loro separazione personale (che la legge chiama “accordo separativo raggiunto a seguito di negoziazione assisti-

ta”), assieme ai rispettivi legali, dare il via ad un iter tutto degiurisdizionalizzato che li porterà in tempi brevi ad ottenere la “formalizzazione” di questa loro decisione di separarsi nei registri dello stato civile. Non più quindi attese lunghe anche sei mesi o più solo per celebrare l’udienza presidenziale, ma “messa giù la consensuale” e firmata questa con i rispettivi avvocati, seguirà il passaggio per ottenere il placet del pubblico ministero, presso l’ufficio per gli Affari civili. Ottenuto il placet, l’ulteriore e ultimo adempimento è il ritiro della copia, così asseverata dell’accordo di separazione per la sua consegna/deposito presso il Registro esistente presso gli uffici dello stato civile dei diversi Comuni d’Italia. Nessun altra documentazione è richiesta a marito e

moglie, che riceveranno poi dal loro avvocato di fiducia, la “definitiva” comunicazione dell’avvenuta registrazione dell’accordo di separazione consensuale raggiunto a seguito di negoziazione assistita. Comunicazione che è un mero adempimento dovuto, posto che nessuna attività di controllo è possibile agli uffici dello stato civile nel merito dell’accordo di separazione. In capo agli avvocati incaricati della negoziazione assistita, vige l’onere di provvedere al deposito dell’accordo di separazione (dopo la firma del Pm), entro i successivi 10 giorni pena una sanzione amministrativa. L’accordo o, come si è sempre chiamata, la separazione consensuale, ha quindi trovato una strada per la sua formalizzazione. Se l’accordo di cessazione del matrimonio non prevede “patti di trasferimento patrimoniali” (non dovrebbero rientrare nel divieto il pagamento di un assegno mensile) e non avviene in presenza di figli minori, i coniugi potranno in forza dell’art. 12, della legge 162/2014, con la sola presenza facoltativa dell’avvocato, rivolgersi direttamente all’ufficiale di stato civile del Comune di residenza di uno degli interessati, o del

43 mesi in caso di separazione consensuale e a un anno in caso di separazione giudiziale; - sulla decorrenza dei termini in quanto in caso di separazione consensuale con negoziazione assistita il termine decorre dal giorno del deposito o della firma del medesimo presso l’ufficiale di stato civile, in caso di separazione consensuale o giudiziale davanti al giudice, dal momento della comparizione delle parti davanti al Presidente del Tribunale o del suo delegato. Un aspetto molto importante è che la nuova riforma dovrebbe applicarsi sia alle cause instaurate dopo l’entrata in vigore della legge, sia ai procedimenti in corso ove sia pendente già un giudizio di separazione. Non mancano comunque i problemi procedurali a partire dal fatto che, per le separazioni giudiziali, di durata spesso superiore a un anno, la riduzione del termine a un anno comporterà che, a fronte della pronuncia della separazione in corso di causa e del suo passaggio in giudicato, la domanda di divorzio verrà

proposta quando sarà ancora in corso la causa di separazione su questioni “accessorie” quali, per esempio, affidamento e mantenimento dei figli e/o mantenimento del coniuge ecc. La nuova normativa rappresenta, quindi, un compromesso rispetto alla richiesta di introdurre, anche nel nostro ordinamento, il divorzio immediato (o senza il previo passaggio attraverso la separazione) stante il fatto che si limita a ridurre il termine del cosiddetto “ripensamento”, previsto al momento dell’introduzione della legge sul divorzio (all’inizio di cinque anni, poi ridotti a tre con la riforma del 1987) per favorire la riconciliazione dei coniugi ed evitare il divorzio. L’opera di de-giurisdizionalizzazione chiama a raccolta le energie dei professionisti forensi e quelle degli ufficiali di Stato Civile, chiamati a compiti ulteriori e con nuove responsabilità, ma nel contempo libera in questo modo le cancellerie e i tribunali che si occupano quotidianamente di controversie in materia di famiglia.

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luogo ove è stato celebrato il matrimonio, per provvedere alla comunicazione dell’intervenuto accordo fra loro. L’ufficiale di stato civile invita i coniugi a comparire non prima di 30 giorni per confermare l’intesa depositata. La mancata comparizione equivale a mancata conferma dell’accordo. Altra novità, attiene la recentissima riforma sul divorzio, decreto legge n. 134/2014 approvato definitivamente in Senato il 22 aprile 2015. Il divorzio, infatti, è l’unico istituto attraverso il quale è possibile ottenere lo scioglimento degli effetti civili del matrimonio c.d. concordatario (celebrato in Chiesa) oppure del matrimonio celebrato davanti all’ufficiale di Stato civile. Ma quali sono i tempi di attesa del divorzio breve e come è possibile richiederlo? La riforma sul divorzio, pur prevedendo l’istituto della separazione come step precedente, obbligatorio per poter richiedere il divorzio, interviene: - sulla durata del termine per proporre il divorzio, accorciandolo a sei

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IL “TERZO CANALE” Le prestazioni sono erogate fuori dall’orario istituzionale, in forma non nominativa, ma di équipe: il paziente non può scegliere il professionista, come avviene invece nel rapporto di libera professione, ma sceglie l’equipe e/o la struttura sanitaria. Si viene a configurare un terzo canale di attività, che si colloca a metà tra il Servizio Sanitario Nazionale e la libera professione, e riconosce come committente i fondi integrativi, con un risultato che però può essere influente anche sull’offerta pubblica, poiché contribuisce alla riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni istituzionali del SSN. L’adesione dei dipendenti nella forma diretta e volontaria ha permesso di attivare agende sulle cinque sedi ospedaliere dell’Asl

CN1 (Ceva, Fossano, Mondovì, Saluzzo e Savigliano), che nel loro insieme coprono tutto lo spettro delle specialità principali e presenti in azienda. L’attività comprende l’erogazione di prestazioni che possono essere comprese o no, nei livelli essenziali di assistenza che il Servizio Sanitario prevede. Esiste un centro di prenotazione specifico - che risponde al numero 0171078699 ed una casella mail fondi.integrativi@aslcn1.it -, ma è dedicato soprattutto ai rapporti con i call center dei fondi integrativi. Di norma l’iscritto deve contattare il proprio fondo di riferimento, che provvede a valutare la situazione in termini di previsione e copertura nel piano individuale, ad autorizzare e poi a prenotare, comunicando quindi all’interessato tutte le specifiche per l’accesso.

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A fine 2014 l’Asl CN1 ha stipulato convenzioni in forma diretta con due gestori di fondi: Unisalute (che gestisce anche l’assistenza, tra gli altri, per il Fondo Est e San.arti, con almeno 50 mila iscritti in provincia di Cuneo) e Faschim, fondo specifico per i lavoratori dell’area chimica. Ad aprile si è aggiunta la convenzione con MAPI Europa 2000, società di Mutuo Soccorso della Coldiretti. E’ quindi oggi una realtà, presso la più grande azienda sanitaria cuneese, l’attivazione di un canale di attività extraistituzionale dedicato, nel quale convogliare le richieste per prestazioni professionali coperte, interamente o parzialmente, da un fondo sanitario integrativo. Da alcuni anni il ricorso a forme integrative di assistenza sanitaria si fa sempre più frequente. In particolare, riscuotono attenzione le forme di mutualità volontaria e tra queste appunto i fondi sanitari integrativi, che consentono, nel periodo attivo dell’individuo, di disporre di un sostegno accessorio per le cure medico–sociali ad un costo determinabile e, nelle forme più economiche, accessibili a molti lavoratori.

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NASPI - NUOVA ASSICURAZIONE SOCIALE PER L’IMPIEGO

l decreto legislativo n.22 del 4 marzo 2015 ha introdotto nuove “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”. Viene introdotta la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), che sostituisce l’ASpI (Assicurazione Sociale per l’Impiego) e la Mini ASpI, istituite dalla cd. legge Fornero n. 92/2012, per i rapporti di lavoro cessati dal 1 maggio 2015. La NASpI, come i precedenti istituti, ha la funzione di fornire un sostegno al reddito dei lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che abbiano perduto involontariamente la

ANNO 2015 2015

propria occupazione e non si applica; • agli operai agricoli a tempo determinato ed indeterminato, per i quali continua a trovare applicazione la disciplina dell’indennità di disoccupazione agricola; • ai dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni. La durata e la misura dei trattamenti sono rapportati alla pregressa storia contributiva del lavoratore e non più alla età anagrafica del lavoratore, come previsto dalla disciplina previgente. Requisiti La NASpI è riconosciuta ai lavoratori che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione e che presentino congiuntamente i seguenti requisiti:

RETRIBUZIONE MENSILE

1. siano in stato di disoccupazione; 2. possano far valere, nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione, almeno tredici settimane di contribuzione; 3. possano far valere trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione. La NASpI viene riconosciuta anche ai lavoratori che hanno rassegnato le dimissioni per giusta causa e negli altri casi previsti dalla legge. Misura La indennità e calcolata sulla base della retribuzione imponibile ai fini previdenziali del lavoratore negli ultimi quattro anni,

IMPORTO NASPI

retribuzione mensile sia pari o inferiore è pari al 75% della retribuzione mensile all'importo di 1.195,00 € la retribuzione mensile sia superiore è pari al 75 % di € 1.195,00 incremenall’importo di 1.195,00 € tato di una somma pari al 25 % della differenza tra la retribuzione mensile e il predetto importo di € 1.195,00.

La NASpI non può in ogni caso superare, nel 2015, l’importo mensile massimo di 1.300 euro. Durata La NASpI viene corrisposta mensilmente, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni. Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi contributivi che hanno già dato luogo ad erogazione delle prestazioni di disoccupazione. Decorrenza della prestazione La domanda di NASpI deve essere presentata all’INPS in via telematica entro sessantotto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro e l’indennità spetta a decorrere dall’ottavo

giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro o, qualora la domanda sia presentata successivamente a tale data, dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Decadenza Il lavoratore decade dalla fruizione della NASpI nei seguenti casi: a. perdita dello stato di disoccupazione; b. inizio di un’attività lavorativa subordinata o di un’attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale senza provvedere alle previste comunicazioni all’INPS; c. raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vec-

chiaia o anticipato; d. acquisizione del diritto all’assegno ordinario di invalidità, salvo il diritto del lavoratore di optare per la NASpI. Gli Uffici del Patronato EPACA sono a disposizione per ogni chiarimenti in merito e per l’inoltro delle domande di NASPI.

ATTUALITÁ

ATTUALITÁ SCADENZE AZIENDALI

SCADENZE AZIENDALI 31 MAGGIO IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse . Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta.

effettuate nel mese di maggio sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. VERSAMENTO ACCONTO IMU e TASI 2015 Scade il termine per il versamento della prima rata di acconto IMU e TASI anno 2015, tramite modello F24 o conto corrente postale.

VERSAMENTO IRPEF, ADDIZIONALE REGIONALE E COMUNALE IRPEF, IRAP SALDO 2014 Scade il termine per effettuare il versamento del saldo IVA ESPORTATORI I contribuenti che si avvalgono della facoltà di acquista- IRPEF, addizionale regionale e comunale IRPEF ed IRAP re o importare beni e servizi senza pagamento dell’im- anno 2014, per i contribuenti obbligati alla presentazioposta devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 ne della dichiarazione dei redditi. o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello ACCONTO IRPEF degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta. Scade il termine per versare la prima rata di acconto IRIl tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate PEF, nella misura del 40% dell’acconto totale dovuto (100%) se l’importo risultante al rigo RN34 è pari o suentro il mese precedente. periore a euro 257,72. Il contribuente può dedurre dagli acconti da versare i relativi crediti d’imposta. 16 GIUGNO

IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni di beni effettuate nel mese di maggio, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè maggio. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI MAGGIO Annotazione di liquidazione per il mese di maggio e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano attività agricola d’impresa e di lavoro autonomo che nell’anno 2014 hanno realizzato un volume d’affari superiore a euro 400.000,00 se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore ai limiti suddetti che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66, legge 427/93.

ACCONTO IRAP I contribuenti che esercitano attività diretta alla produzione o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono effettuare il versamento della prima rata di acconto IRAP nella misura del 40 per cento dell’acconto totale dovuto (100%) se l’imposta è pari o superiore a euro 257,52. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità IVA.

DIRITTO ANNUALE CCIAA 2015 Entro tale data le imprese iscritte al Registro annuale della Camera di Commercio sono tenute al versamento, tramite modello F24, del diritto annuale 2015, L’importo del diritto per le ditte iscritte nella sezione agricola per l’anno 2015 è stabilito per le imprese individuali nella misura di euro 57 (cinquantasette) e per le società semplici agricole nella misura di euro 65 (sessantacinque),. Le imprese che esercitano l’attività attraverso unità locali devono versare, per ciascuna di VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF esse, un diritto pari al 20% di quello dovuto per la sede Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute principale..

tra le fila dei tecnici e addetti del settore, che tra persone di diverse professioni interessate ad un primo approccio all’analisi sensoriale della frutta. Le finalità del corso erano volte a diffondere le potenzialità dell’analisi sensoriale al fine di fornire indicazioni tecniche utili alla descrizione e alla caratterizzazione delle produzioni ortofrutticole nazionali. Nella prima lezione, Cesare Gallesio ha presentato ai partecipanti le attività di O.N.A.Frut., la sua storia e le sue finalità, per addentrarsi poi nel mondo frutticolo come percepito e vissuto dal consumatore, le qualità nutrizionali e le analisi strumentali che vengono applicate ai prodotti ortofrutticoli. Nel secondo appuntamento, il

opo la giornata-evento divulgativa sull’analisi sensoriale, organizzata lo scorso 20 febbraio, grazie alla collaborazione con il Mercato della Terra di Cairo Montenotte (SV) e con il Laboratorio chimico-merceologico della Camera di Commercio di Savona, l’attività di O.N.A.Frut. prosegue in Liguria. L’interesse da parte dell’uditorio è stato tale da spingere l’organizzazione a programmare un corso di primo livello per assaggiatori di frutta, presso i locali messi a disposizione dal laboratorio della Camera di Commercio di Savona. Il corso, tenuto dai maestri assaggiatori O.N.A.Frut., si è svolto nelle serate di lunedì 13, 20 e 27 aprile, riscuotendo un grande successo di pubblico, sia

ATTUALITÁ

GRANDE SUCCESSO PER L’ATTIVITÀ DI O.N.A.FRUT IN LIGURIA vice presidente, Luca Castellino ha affrontato l’importante tematica della vocazione del territorio, l’importanza del grado di maturazione e dell’origine della frutta. La chiusura delle lezioni teoriche, affidata alla prof.ssa Maria Gabriella Mellano, ha permesso di addentrarsi più nello specifico nella descrizione delle diverse tipologie di frutto e, soprattutto, nei principi fondamentali dell’analisi sensoriale. I partecipanti al corso potranno completare la formazione di primo livello nella provincia di Cuneo: in una giornata estiva potranno visitare alcuni frutteti in fase di raccolta e un magazzino di lavorazione della frutta per osservare da vicino la filiera produttiva.

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