Coltivatore Cuneese n.17 anno 2014 by Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo

Poste Italiane s.p.a. / Spedizione in Abb. Postale / D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) Art. 1, comma 1, DCB/CN - In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a soddisfare il diritto di restituzione

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n. 17 - ANNO 68 - 16 - 30 novembre 2014

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n. 17 - ANNO 68 - 16 - 30 novembre 2014

Foto da archivio Il Coltivatore Cuneese “Il Coltivatore Cuneese” Editore: Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo 1 copia euro 2,00 Abbonamento annuo euro 40,00 Direttore Amministrativo Enzo Pagliano Direttore Responsabile Michelangelo Pellegrino Coordinamento di redazione Chiara Serra Grafica e impaginazione Mara Chiardola Stampa Arti Grafiche Cuneo Hanno collaborato: Rosanna Ariaudo, Marco Benzo, Roberto Bianco, Elena Bono, Silvia Bosco, Gianluca Bruno, Alberto Burzio, Laura Calcagno, Marcello Cavallo, Mara Chiardola, Simona Daniele, Nicola Fontana, Cesare Gallesio, Stefano Gallo, Rosangela,Giordana, Rosanna Giraudo, Giacomo Golinelli, Giulia Marinari, Laura Occelli, Franco Parola, Luisa Peano, Marcello Pellegrino, Nadia Olivero, Franco Ramello, Fabrizio Rapallino, Elisa Rebuffo, Manuela Renaudo, Davide Roà Redazione ed amministrazione: Piazza Foro Boario, 18 – 12100 CN Tel: 0171.447211 • Fax: 0171.447300 E-mail: ilcoltivatore.cn@coldiretti.it Sito Internet: Il Coltivatore Cuneese è interamente pubblicato e scaricabile dal sito www.cuneo.coldiretti.it Registrazione del tribunale di Cuneo n. 3296 del 7/12/55 40.000 Copie Concessionaria esclusiva della pubblicità: TEC arti grafiche Via dei Fontanili 12 12045 Fossano (CN) Tel. 0172.695770 • Fax 0172.695898 E-mail: adv@tec-artigrafiche.it

BIOGAS: LE NUOVE REGOLE APPLICATE SOLO AI NUOVI IMPIANTI

In questi giorni si è sviluppata un’ intensa discussione relativamente all’ individuazione del limite del 30 per cento di colture dedicate esclusivamente alla produzione di energia, nella composizione del digestato destinato ad utilizzazione agronomica come definito in analogia con la normativa in materia di sostegno alle fonti rinnovabili di energia. In sede di definizione dell’ iter del decreto interministeriale in materia di utilizzazione agronomica di reflui e digestato, Coldiretti Piemonte ha tenuto a precisare che la modifica di cui sopra deve riguardare solo i nuovi impianti così come definiti in un apposito emendamento presentato da Coldiretti stessa alla lettera “Z” dell’ art. 3 del decreto oggetto di discussione. La posizione dell’ organizzazione è stata ribadita, anche per evitare formule interpretative non corrette, al Presidente della Giunta Regionale Chiamparino, agli Assessori regionali all’ ambiente e all’ agricoltura, nonché al gruppo di lavoro operante presso il Ministero. Secondo Coldiretti sarebbe tuttavia grave se l’iter di approvazione di un decreto, il cui scopo principale resta quello di produrre un profondo riesame dell’attuale legislazione in materia di utilizzo agronomico dei reflui zootecnici ed in particolare delle zone vulnerabili da nitrati, dovesse essere ostacolato da chi, pur di alimentare sterili polemiche, è disposto a sacrificare l’interesse generale della zootecnia piemontese.

Sommario

Basta cambiali in bianco all’industria di trasformazione............................................................................................. 4-5 A Barolo un incontro sulla Politica Agricola Comunitaria........................................................................................... 5 Piccoli frutti: si possono salvare con l’intervento della Regione....................................................................................................... 6-7 ‘Lo sportello (in) salute’ alle finali nazionali di Oscar Green 2014............................................................................................. 7 L’Italia è il paese più sicuro nel mondo per i residui di fitosanitari............................................................................................ 8 Coldiretti incontra il Ministro del Lavoro............................................ 9 Paolo Salsotto neo comandante regionale del Corpo Forestale............................................................................................ 10 Accordo Coldiretti - Agis.............................................................................. 10 Frutta, è ora di cambiare............................................................................... 11 Il Corsivo del Coltivatore......................................................................... 12 Storie di vita........................................................................................................ 13 Valori dell’uva per calcolare l’affitto dei terreni....................... 14 Campagna vendemmiale 2014: firmato l’accordo collettivo........................................................................ 15 Aperto il Bando ristrutturazione vigneti .............................. 16-19 Nuovi obblighi di comunicazione alla Motorizzazione ...... 20 Bando INAIL per la messa in sicurezza delle attrezzature agricole........................................................................................ 21 Corsi INIPA per imprenditori agricoli a Cuneo e Fossano............................................................................................. 22 Coldiretti e Agenzia 4A in campo sulla “gestione ripensata della potatura del vigneto”................................................ 23 Per Condifesa Cuneo polizze pluririschio da rivedere........... 24

Giornate del Ringraziamento.................................................................... 25 Ad Allevatorissima, premio Italialleva 2014 alla città di Saluzzo........................................................................................... 27 Agevolazioni per i microbirrifici.............................................................. 27 Piante officinali in Piemonte situazione attuale e prospettive........................................................................................................... 28 I prezzi di San Martino................................................................................... 29 I vincitori della Mostra Nazionale dell’ANABORAPI...... 30-31 La Posta del Coltivatore................................................................................. 32 L’“Aj a Caraj”: un’edizione speciale...................................................... 33 Ballando le Cupole!........................................................................................... 36 Pensionati e Donne: momenti aggregativi.......................... 36-37 “Pronto, qui Prima linea”.............................................................................. 39 “Quando la vita era difficile, le castagne erano più saporite”............................................................................................ 39 Grande successo per la Food Art a Scrittorincittà................. 40 Il mercato di Campagna Amica alla Fiera Fredda di Borgo San Dalmazzo.................................................................................. 41 La totalizzazione dei periodi assicurativi......................................... 42 Coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali – versamenti volontari anno 2014...................... 43 Epaca notizie in pillole.................................................................................... 43 Tunnel carpale....................................................................................................... 43 Scadenze Aziendali..............................................................................44-45 A Corneliano d’Alba, protagonista la favorita............................. 46 O.N.A.Frut. alla riunione degli assaggiatori in Franciacorta...................................................................................................... 47 Il Mercatino del Coltivatore.......................................................48-50

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BASTA CAMBIALI IN BIANCO ALL’INDUSTRIA DI TRASFORMAZIONE In questi anni, sono stati presentati per reali pseudo accordi di filiera che hanno consentito all’industria di trasformazione di incamerare fondi per i propri investimenti. Coldiretti dice basta alle speculazioni perpetrate alle spalle degli imprenditori agricoli e chiede controlli da parte della Commissione Europea per il tramite della Regione

n questi giorni, il maltempo non ha nuovamente risparmiato nessuno. Dal Nord al Sud, chi più, chi meno, tutti siamo stati toccati da situazioni che ci lasciano a dir poco allibiti. Ma quello che ci lascia davvero esterrefatti è che in questi giorni è circolato un dossier del Ministero dell’Ambiente sui fondi distribuiti tra il ‘99 e il 2008, per riparare i danni da maltempo. La cosa strana è che in quel dossier, nessuno dei 140 interventi classificati come “urgenti”, è stato ancora avviato. Stiamo parlando degli interventi a Chiavari, a quelli di Camaiore in Toscana, degli otto milioni arrivati a Napoli nel 2005 e mai neppure progettati, oppure del Comune delle Isole Tremiti, che ha inghiottito 700 mila euro finanziati dal Ministero dell’Ambiente e destinati a sostenere una scogliera franosa, crollata in questi giorni, dove nemmeno un chiodo è stato piantato, perché mancava la totale copertura finanziaria. Capiamo la smania del Presidente del Consiglio e del Governo nell’andare a trovare un accordo per modificare la legge elettorale e per trovare dopo il semestre di presidenza italiano della Commissione Europea il sostituto del novantenne Presidente della Repubblica, ma quello che veramente non può

più aspettare è la riforma della Pubblica Amministrazione. Queste situazioni sono vergognose, nessuno che si assume più responsabilità, il Patto di Stabilità ingessa gli investimenti dei Comuni, i fondi disponibili che potrebbero far ripartire anche alcune imprese a livello nazionale languono in qualche cassaforte dei meandri dello Stato. Un lusso che l’Italia non si può più permettere: occorre ridare capacità di spesa e di autonomia ai Comuni, anche per evitare situazioni paradossali come quella dei danni da maltempo. Non ha senso e non riusciamo a capire che, ad ogni temporale, si debbano chiudere le scuole, prendere atto di frane e smottamenti e di case isolate. Ma il contrasto è ancora più evidente soprattutto quando sentiamo dire dal Governo che la crescita e la ripresa dell’economia italiana passano attraverso le piccole e medie imprese. È di questi giorni, la notizia che l’economia italiana ripartirà nel 2015, grazie al motore dell’export e con la vitalità delle piccole e medie imprese che fanno Made in Italy. E qui l’agroalimentare verso la Germania, gli Stati Uniti, la Francia e la Spagna prevede aumenti dell’11%, ma anche macchinari tessili verso gli Stati Uniti e la Turchia con

un aumento del 12% , del tessile e dell’abbigliamento verso Asia, Germania, Francia ed America, con aumenti del 6% alla pari della plastica verso la Turchia e la Germania con aumento dell’export analogo. Sono proprio questi dati che hanno indotto Confindustria, attraverso una dichiarazione di Lisa Ferrarini vice presidente per l’Europa dell’Associazione, a dichiarare che l’Unione Europea dovrebbe estendere la battaglia del Made in… a tutti i settori produttivi, ivi compreso quello manifatturiero. Le imprese di Confindustria e alcuni europarlamentari hanno auspicato che il Governo Italiano utilizzi quest’ultima fase del semestre di presidenza per trovare un compromesso politico con i Paesi del Nord, che bloccano la proposta in Consiglio anche dopo la sua approvazione in prima lettura del Parlamento Europeo avvenuta lo scorso aprile. Danimarca, Germania e Olanda guidano la pattuglia degli Stati del Nord contro l’etichettatura. A onor del vero, dobbiamo dire che

sino ad ora il Governo italiano ha fatto la propria parte, anche per il tallonamento costante e continuo di Coldiretti. Anche su questo versante, dobbiamo però evidenziare contrasti che non riusciamo a capire: mentre da una parte Confindustria punta tutto sull’etichettatura, non solo nell’agroalimentare, ma in tutti i settori (manifatturiero, plastico, tessile, etc..), a livello cuneese e piemontese, assistiamo ancora ad industrie che, per stare al solo settore agroalimentare, continuano ad importare latte dai paesi stranieri per trasformarlo in formaggi che, per il solo fatto di proveni-

re da latte lavorato da un’industria cuneese, diventa prodotto Made in Italy. Evidentemente, c’è qualcosa che non funziona e che non siamo più disponibili a tollerare. L’industria non si deve fermare ai proclami, ma deve operare con maggior trasparenza nell’interesse non solo dei consumatori, ma dell’industria stessa. Riacquisire il rapporto fiduciario con i consumatori rappresenta una sorta di garanzia per la continuità dell’impresa industriale che, se vuole, con accordi di filiera può crescere in simbiosi con l’agricoltura e non vedere nel settore la solita “vacca da mungere”. E questo vale

soprattutto oggi, dove stiamo aspettando le osservazioni della Commissione Europea al piano di sviluppo rurale, che in presenza di accordi di filiera consente all’industria di effettuare investimenti con fondi dell’agricoltura. una cosa è certa: Coldiretti non firmerà cambiali in bianco nei confronti di nessuno, tanto meno di quella parte di industria che sul settore ha lucrato non poco, spacciando per reali pseudo accordi rispetto ai quali dalla Regione in avanti, sarebbe opportuno effettuassero le necessarie verifiche su come sono stati utilizzati dall’industria cuneese i fondi europei.

A Barolo un incontro sulla Politica Agricola Comunitaria Organizzato da Giovani Impresa Coldiretti

Si terrà a Barolo, al Tempio dell’Enoturista, presso il castello Comunale Falletti in Piazza Falletti 1, la serata organizzata da Coldiretti Giovani Impresa e dagli uffici Zona di Alba per presentare la nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC). L’incontro è rivolto a tutto il settore agricolo, ma la serata affronterà in particolare l’ingresso della viticoltura nella Politica Agricola Comunitaria, novità di quest’anno di forte interesse per l’albese. La serata è organizzata dai giovani produttori Coldiretti, ma l’appuntamento è aperto a tutti gli imprenditori agricoli interessati alle opportunità offerte della Comunità Europea per lo sviluppo aziendale. Parteciperanno al dibattito, il delegato dei Giovani Coldiretti, Luca Beltrando, il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano e il responsabile economico di Coldiretti Piemonte Franco Ramello, che avrà il compito di illustrare la PAC da un punto di vista tecnico e di rispondere alle questioni sollevate dal pubblico. L’appuntamento, gratuito e aperto al pubblico, è lunedì 1° dicembre alle ore 20.15 al Tempio dell’Enoturista presso il castello Comunale Falletti in Piazza Falletti 1, a Barolo. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria provinciale di Giovani Impresa al numero 0171.447348 o l’Ufficio Zona di Alba (Tel. 0173.292711).

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PICCOLI FRUTTI: SI POSSONO SALVARE CON L’INTERVENTO DELLA REGIONE Un Comitato tecnico istituzionale terrà i contatti con la Regione affinché la misura A5 del PSR sia utilizzata anche dai coltivatori di fragole e piccoli frutti

arà un comitato di persone ed Istituzioni che dialogherà soprattutto con la Regione per affrontare la problematica della Drosophila suzukii. Queste le conclusioni alle quali è giunta la Comunità Montana della Bisalta, insieme

alle Amministrazioni Comunali di Peveragno e Boves. Il coordinamento del gruppo di lavoro sarà affidato al Creso, che con l’Agenzia 4A di Coldiretti trasferirà le misure di lotta alla mosca dei piccoli frutti, direttamente in campo. Questo, in sintesi, quan-

to emerso in un incontro che ha visto presenti oltre duecentocinquanta agricoltori che operano ai piedi della Bisalta, dove fragole e piccoli frutti rappresentano un’importante fetta dell’economia agricola. Due i sistemi di lotta proposti: da una parte la ser-

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7 di calore ed umidità. Su questa posizione, si sono espressi oltre al Creso, anche i tecnici dell’Istituto San Michele all’Adige in Trentino, gli esperti del Servizio Fitosanitario del Piemonte e del Canton Ticino, nonché la Chambre de l’Agricolture di Nizza, che ha studiato il problema. Oltre alle considerazioni tecniche, la richiesta che avanzerà il Comitato alla Regione Piemonte (era rappresentato sia l’Asses-

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ra, coperta con teli antipioggia e chiusa da una rete molto sottile per evitare il passaggio dei moscerini. Parimenti, grande pulizia delle piante e dell’ambiente sottostante, nonché di quello attorno agli impianti di piccoli frutti. La lotta chimica, con le molecole registrate, si rivela costosa e poco efficace per via della rapidità con la quale l’insetto si riproduce, soprattutto se si verificano le giuste condizioni

sorato Regionale all’Agricoltura che quello alla Montagna) è di estendere alle strutture necessarie per combattere la Drosophila, gli interventi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale ed in particolare la misura A5, oggi già utilizzata per la vite. Non si tratta infatti di curare i piccoli frutti, ma di creare le condizioni fisiche e meccaniche per continuare a coltivarli senza veder compromesso il raccolto.

ESEMPIO VIRTUOSO DI COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO

‘LO SPORTELLO (IN) SALUTE’ ALLE FINALI NAZIONALI DI OSCAR GREEN 2014

’ stato presentato a Roma, al concorso nazionale Oscar Green, lo ‘Sportello (in) Salute’, realizzato dall’ASL CN 1, Coldiretti Cuneo. Dopo aver vinto l’ Oscar Green piemontese, a Roma ha ottenuto attenzione e considerazione da parte della giuria. Avviato l’anno scorso per dare una risposta concreta alle difficoltà oggettive di chi vive fuori dai centri urbani e garantire il presidio del territorio, lo ‘Sportello (in) Salute’ offre agli associati servizi quali il rilascio dell’esenzione del ticket per reddito, prenotare visite specialistiche, richiedere copia della cartella clinica e ritirare i referti me-

Gianni Bonelli

dici e di laboratorio (oltre che presentare le domande per protesi ed ausili per i pazienti non autosufficienti e disabili e chiedere consulenza in materia di invalidità civile e tutela dell’handicap). Il servizio è sperimentale nel Cebano e a Mondovì, a breve verrà ampliato ad alcune

aree dell’Albese e del Braidese nell’ASL CN 2 “Un esempio della valida collaborazione tra gli enti pubblici e il privato – dichiara Marcello Cavallo - che nasce dall’impegno di Coldiretti nel sociale, per garantire servizi alle fasce di cittadini più esposte e residenti nelle aree rurali e che potrà essere preso come modello in altre realtà”. Gianni Bonelli, direttore generale dell’ASL CN 1: “Anche Oscar Green ha confermato la validità dell’azione portata avanti dalla nostra ASL con Coldiretti e Confartigianato, il cui progetto è diventato “caso-studio” e virtuoso esempio di riferimento a livello nazionale”.

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L’ITALIA È IL PAESE PIÙ SICURO NEL MONDO PER I RESIDUI DI FITOSANITARI

li agricoltori italiani sono sempre più attenti all’uso dei fitofarmaci nell’interesse dei consumatori. E’ quanto emerge da rapporto del Ministero della Salute che ha pubblicato in questi giorni, i dati sul controllo dei residui di prodotti i negli alimenti relativi all’anno 2012. Confrontando i risultati dei programmi nazionali di controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari nei prodotti ortofrutticoli a partire dal 1995, risulta evidente come il numero di campioni analizzati sia considerevolmente aumentato fino al 2001, passando da un numero di 7.611 campioni analizzati nel 1995 a 8.857 nel 2001, per poi subire un assestamento ad un livello standard nel periodo 2003-2012. Nel corso dell’anno 2012 sono stati analizzati complessiva-

mente 8294 di campioni di frutta, ortaggi, cereali, olio, vino, baby food e altri prodotti per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari. Di questi, soltanto 33 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità molto contenuta, pari allo 0,4 per cento, contro un 99,6 per cento di campioni regolari. Questo risultato fa sì che l’Italia sia il paese più sicuro in Europa e nel mondo in termini di impiego di prodotti fitosanitari. I risultati nazionali emersi dal rapporto ministeriale sono, infatti, 9 volte inferiori a quelli della media comunitaria, che secondo l’ultimo report dell’Efsa è peggiorata, passando dall’1,6 per cento di irregolarità dello scorso anno all’1,9 per cento, e addirittura oltre di 32 volte inferiori a quelli extracomunitari (6,5 per cento di irregolarità). . Coldiretti accoglie con estrema soddisfazione i risultati di tale monitoraggio che smentisce categoricamente i dati spesso rilevati e diffusi da soggetti non

istituzionali, fatti eseguire da laboratori non autorizzati dalla rete ufficiale di controllo, da cui emergono risultati inattendibili che screditano l’agricoltura italiana quando, invece, le imprese agricole, nel nostro Paese, hanno acquisito un know how di grande professionalità nel garantire la sicurezza e la salute dei consumatori anche quando si effettuano i trattamenti fitosanitari resisi necessari per evitare la perdita di colture attaccate da parassiti e malattie. Il monitoraggio compiuto dal Ministero della Salute riguarda l’ortofrutta, i cereali, alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, le elaborazioni riguardanti i baby food, quelle relative ad altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi, etc), i risultati del piano coordinato comunitario e i prodotti di origine biologica e alcuni alimenti di origine animale.

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COLDIRETTI INCONTRA IL MINISTRO DEL LAVORO

l convegno dedicato allo “Jobs Act”, la nuova riforma del lavoro, che si è svolto presso la Crusà Neira, a Savigliano venerdì 7 novembre, erano presenti il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti e i parlamentari cuneesi Mino Taricco, Chiara Gribaudo e Patrizia Manassero. All’incontro sono intervenuti i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali e di Categoria degli Autonomi: per Coldiretti, unica associazione presente per l’Agricoltura, ha preso la parola Michele Quaglia, presidente Zona Saluzzo e membro di Giunta provinciale con delega alle Attività giuslavoristiche. Quaglia ha rimarcato le peculiarità del lavoro in agricoltura, in gran parte stagionale, non per scelta, ma per necessità. Ha chiesto al Ministro e ai parlamentari

presenti di dare un’attenzione ancora maggiore all’unico settore che attualmente ha numeri positivi in termini di occupazione. L’unico settore produttivo di cui ha espressamente parlato il ministro Poletti è stato l’agricoltura, concordando sul fatto che è necessario varare delle misure ad hoc per il settore. Il ministro si è detto disponibile a ragionare con chiunque porti proposte costruttive. Presente anche il segretario Zona Coldiretti Saluzzo, Mario Dotto. All’ingresso al convegno, il Ministro è stato accolto da una bordata di fischi che contestavano il Jobs Act. In sala, Poletti ha ribadito che la disponibilità del Governo al dibattito è totale, ma occorre effettuare le riforme per far ripartire il mercato del lavoro. Ed ha concluso: “Un paese senza responsabilità è un paese che ha fatto

male il suo lavoro. Questo paese ha bisogno di ricostruire la sua credibilità e l’impegno di ogni cittadino è ritrovare la responsabilità individuale. A questo paese serve qualcuno che si prenda le responsabilità e qualche rischio. Costruendo politiche attive e complesse. Io sono pronto a prendermi questo rischio e con me tutto il governo”.

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PAOLO SALSOTTO NEO COMANDANTE REGIONALE DEL CORPO FORESTALE

aolo Salsotto, comandante provinciale di Cuneo del Corpo Forestale dello Stato, è stato nominato comandante regionale in sostituzione di Alessandra Stefani, nominata vicecapo nazionale della Forestale. L’ing. Salsotto manterrà anche l’incarico provinciale. Laureato in Ingegneria Civile al Politecnico di Torino, opera per il Corpo Forestale dal 1981 ad

oggi, come funzionario dal 1981 al 2009, Dirigente dal 2009, in qualità di Comandante Provinciale a Cuneo, è anche referente per il Piemonte per il Progetto Life sul Lupo ed è componente del Gruppo di Studio istituito dalla Regione Piemonte per la revisione del regolamento di attuazione della legge forestale regionale 4/2009. Nel 1996, è stato il Coordinatore editoriale

ACCORDO COLDIRETTI - AGIS La Federazione Regionale Coldiretti Piemonte e l’Agis – Unione Interregionale del Piemonte e Valle d’Aosta stringono un accordo per individuare progetti e sinergie con cui valorizzare le proprie attività. L’accordo va a valorizzare una collaborazione che indirettamente esiste da tempo con le costanti attività di spettacolo che accompagnano fiere e mercati sul territorio. Viene promosso il territorio, sia dal punto di vista delle proposte culturali sia da quello della produzione e valorizzazione dei prodotti tipici piemontesi.

del video realizzato dal Corpo Forestale dello Stato sulla lotta agli incendi boschivi e nel 1994 ha ricevuto un encomio dal Prefetto di Cuneo ed un diploma di Benemerenza della Croce Rossa Italiana per la direzione ed il coordinamento delle operazioni di soccorso svolte dal Corpo Forestale dello Stato nella provincia di Cuneo in occasione dell’alluvione del 1994.

ue fronti su cui agire, interno alla filiera il primo, in ambito politico il secondo, entrambi finalizzati a ridare nuovo slancio al settore frutticolo provinciale e regionale. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti i produttori frutticoli, riunitisi tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, per dire basta e segnare una svolta decisiva dopo annate troppo magre in termini di remunerazione del mercato. “Abbiamo individuato alcune semplici regole che, se adottate, potrebbero portare un beneficio generale a tutti i frutticoltori. Stiamo parlando di una maggiore attenzione alle fasi di potatura e di diradamento che, se seguite da una adeguata assistenza tecnica – afferma Michele Quaglia, membro di Giunta Coldiretti con delega al settore - possono contribuire a ridurre la produzione ma ad aumentare i calibri e di conseguenza la qualità. E, in particolare in queste ultime annate di surplus dell’offerta, vorrebbe dire maggiore capacità di collocamento del prodotto e, molto probabilmente, anche prezzi più alti.” “Sempre all’interno della filiera – aggiunge Gianni Arnaudo, presidente Consulta provinciale frutticola di Coldiretti Cuneo chiediamo alle OP di non “svendere” il prodotto da destinare alle industrie di trasformazione che, in questi anni, ha contribuito a trascinare al ribasso le quotazioni del fresco. Ed è proprio in questa direzione che vogliamo indirizzare i progetti che abbiamo in cantiere sulla trasformazione con alcune importanti industrie dell’agroalimentare locali e nazionali”. “Considerando che sul territorio nazionale esistono alcune importanti esperienze simili, un’altra proposta emersa dagli incontri - continua Quaglia - riguarda la stipula di accordi interprofessionali che garanti-

Enzo Pagliano

Michele Quaglia

Gianni Arnaudo

scano un prezzo minimo garantito del prodotto, suddiviso per calibro”. “Siamo consapevoli di doverci rimboccare le maniche e darci prima di tutto al nostro interno delle regole che tutti devono rispettare. E per fare questo chiediamo un contributo anche da parte delle Istituzioni. In particolare chiediamo alcune importanti modifiche alle attuali disposizioni che regolano il settore. Il massimo delle nostre aspettative sarebbe una uniformità a livello comunitario – sottolinea Gianni Arnaudo - in modo da garantire una competitività alla pari all’interno dell’UE, ma riscontriamo che, talvolta, già da una regione italiana all’altra si verificano alcune disparità rilevanti. Se in ambito

comunitario il cammino è certamente più arduo e complesso, troviamo invece assurdo che ci siano queste distorsioni sul territorio nazionale, alle quali va posto immediato rimedio”. “Sempre alle Istituzioni chiediamo un forte sostegno per poter dare vita a collaborazioni e accordi con la GDO, oggi il principale canale commerciale – conclude Enzo Pagliano, direttore Coldiretti Cuneo – che valorizzi il nostro prodotto e non lo svenda, come avvenuto troppo spesso in passato.” “Dopo annate difficili e complicate non è più il momento di rimandare le decisioni – concludono Quaglia e Arnaudo – ci siamo dati alcuni importanti obiettivi e ora occorrerà concretizzarli. La concorrenza è sempre più elevata e se vogliamo continuare ad essere competitivi, dobbiamo cambiare passo, dando una svolta a tutto il comparto.”

ATTUALITÁ

FRUTTA, È ORA DI CAMBIARE LA STRATEGIA ECONOMICA PER LA FRUTTA Privilegiare qualità e pezzatura facendo sistema tra produttori, OP e magazzini Eliminazione dal mercato del calibro C Accordi economici tra produttori e magazzini che operano sul territorio piemontese Accordi di filiera con la GDO italiana ad inizio campagna Accordi di filiera per le trasformazioni industriali Alla politica e alle Istituzioni chiediamo uniformità dei criteri di produzione in Italia e in Europa

12 BASTIAN CONTRARI

I L C O R S I V O D E L C O LT I V ATO R E INFORMATICA, AMORE MIO

“S

enza informatica non si può vivere”. Ormai il nostro destino è affidato allo schermo ed alla tastiera del computer, alle pile del portatile, alle potenzialità del telefonino che offre servizi sempre più complessi e, in questo periodo, pare impegnato in un corso per prepararci anche la pastasciutta. Il rapporto umano è affidato ai messaggi, alle fotografie pubblicate su facebook. Non si dice più:”Vengo a trovarti”, ma “Ti scrivo una mail”, “Ti contatto su WhatsApp”; non si raccontano più, a quattr’occhi, le avventure delle vacanze, ma si “postano” immagini, non ci si accapiglia più a parolacce, faccia a faccia, ma si scrivono sintetiche devastanti frasi cariche di odio e si formulano insinuazioni che subito scatenano la ridda dei “mi piace”. Ormai sappiamo tutto di tutti, dal mal di denti del vicino di casa, alla disperazione della figlia di amici piantata in asso dal fidanzato, dallo stucchevo-

le sentimentalismo dell’amico d’infanzia, all’ira di chi è stato multato. In tempi in cui si difende a spada tratta il diritto a farsi i fatti propri, la privacy è costantemente calpestata e la propria vita continuamente messa in piazza, con le sue esaltazioni, debolezze e passioni. Chi ha la sventura di perdere o rompere il telefonino o il computer, va in tilt, si sente isolato dal mondo, incapace di organizzare la propria vita, si percepisce come “diverso” in un contesto in cui tutti non fanno altro che accarezzare tasti e collegarsi. Naturalmente, anche l’ambaradan della burocrazia ed il mondo degli enti che affliggono la nostra vita quotidiana si sono adeguati. Tutto avviene per via informatica. Questo, indubbiamente, può essere un vantaggio, se non avesse escluso ogni altra forma di contatto. Avete mai provato ad attivare un contratto della luce o del gas, a cambiare residenza o a iscrivervi ad una gara? Sul video compare il fantomatico “modello”, oppure, se telefonate, vi si sottopone, da chissà dove, ad un questionario, preannunciando che le vostre risposte saranno registrate. Ed ecco una raffica di quesiti, pronunciati a cento all’ora. Quando, esausti, arrivate alla fine dell’interrogato-

rio, inizia l’attesa dell’intervento per cui vi siete spesi. Ogni volta mi chiedo come potrebbe, da sola, una persona anziana perfettamente autosufficiente nel suo quotidiano, affrontare il nuovo corso. E se non ha il computer, e se non vanta più la velocità mentale che, in poche secondi, le consente di capire un quesito e dare la risposta corretta? E se ha un vuoto di memoria? Il mondo non le bada, regola i suoi ritmi sulle nuove generazioni, non sta dietro a tutti. Anch’io, vecchio Bastian contrari, non mi sento mai tanto gravato dagli anni come quando vedo figli e nipoti smanettare al computer o meravigliarsi perché non so cosa sia la password. E dire che i loro ordigni super tecnologici in molti casi li ho comprati io. È stato semplice. Sono andato in un negozio, ho indicato ciò che mi era stato richiesto più o meno velatamente e...attinto al mio gruzzoletto. Una delle poche operazioni che la tecnologia (pur mascherandola con le carte di credito e le pre pagate) non ha ancora invalidato! Il computer sa fare tutto, ma per il momento, non è ancora riuscito a sfornare manco una moneta da un centesimo!!!. Bastian contrari

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D I

V I TA

RITRATTI

S TO R I E

a cura di Barba Bertu

ndrea Bonardi è nato il 7 luglio 1923 a Montà Rossa di Cervere: “I miei lavoravano la campagna. Mia madre è restata vedova quando aveva quattro bambini, poi si è risposata a 36 anni. Ha avuto sette figli, io sono uno dei figli delle seconde nozze. A Montà Rossa ho vissuto fino a 25 anni”. LE LEZIONI “TAGLIATE” Ha iniziato a lavorare presto? “Oh sì, avevo sette anni e già mi mandavano a guardare i maiali al pascolo. Le scuole le ho frequentate fino alla quarta Elementare a Cervere. Avevamo pochi soldi e giocavo a briscola e a sette e mezzo con i miei coetanei, ci fermavamo per la strada e a volte “tagliavamo” le lezioni. La maestra si chiamava Dominici ed era di Savigliano. Ci metteva in castigo dietro la lavagna, o sui gusci di noce in ginocchio, ed era molto severa!”. L’ha conosciuta la povertà da bambino? “Sì, tantissimo! Di mattina a colazione (ma non tutti i giorni) mangiavamo il latte con un po’ di pane. A pranzo la pasta, condita con la conserva di pomodori fatta da mia mamma, con un po’ di cipolla. Non mi piaceva quel sugo e la sera trovavo la stessa pasta a cena! La carne la mangiavamo solo in occasione della festa del paese”. Quando è venuto ad abitare a Cappellazzo di Cherasco? “Nel 1952. Eravamo in due fratelli a mandare avanti il “ciabot”, avevamo idee diverse e ci siamo divisi. Quando ho comprato questa casa, era molto malandata e piano piano l’abbiamo sistemata, l’altro giorno abbiamo fatto ancora dei lavori … i nostri risparmi li abbiamo investiti sempre su questi muri”. BLOCCATO DAI FASCISTI Che lavori ha fatto nella sua vita? “Ho iniziato a guardare i maiali da bambino, poi sono stato

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DUE MUCCHE E UN “CIABOT”: IL SOGNO REALIZZATO DI ANDREA BONARDI

Il sorriso di Andrea Bonardi, 91 anni portati bene

affittato da Rabbia di Genola, mi ha sempre trattato bene: Bibi, il suo cavallo, aveva paura dei camion quando andavamo al mercato di Savigliano ed io lo tranquillizzavo. Fino a 19 anni ho lavorato in campagna. A 19 anni ho fatto il soldato, e c’era la guerra. Una volta i fascisti ci hanno presi un gruppo di giovani in campagna e ci hanno portati a Cervere, ci hanno chiusi nella Casa del Fascio”. E poi? “Siamo stati trattenuti nella Casa del Fascio, io ho avuto fortuna: un mio zio che aveva delle conoscenze è intervenuto e non sono stato deportato in Germania. Mi hanno chiesto perché non ero partito militare, io ho spiegato ai fascisti che i miei fratelli Francesco e Michele erano in Germania e in Grecia. Allora sono tornato a casa”. Cosa pensa della guerra? “E’ ingiusta, bisognerebbe sempre ragionare. Le guerre si combattono per interessi economici e ci vanno di mezzo sempre i poveri diavoli”. L’8 settembre 1943? “Uno sfascio! Ero al Brennero e sono riuscito a scappare,

abbiamo buttato via le armi. In tre giorni sono arrivato a Edolo, poi di lì con il treno a Cavallermaggiore. Quando ho potuto riabbracciare mia madre abbiamo pianto tanto. Poi fino alla fine della guerra mi nascondevo sotto i gelsi con altri miei amici”. SUDORI E FATICHE La vita di una volta? “Non da paragonare con la vita di oggi! I lavori si facevano tutti a mano, e si sudava molto ... l’acqua corrente in casa non c’era e andavamo al pozzo. Le donne facevano il bucato nella “bialera”, allora non c’erano i guanti e le mani si crepavano d’inverno, per il gelo..”. Cosa sognava di fare da bambino? “Di avere due mucche e comprarmi un “ciabot”, quando ci sono riuscito sono stato contento! Ho sempre lavorato la terra, sono arrivato ad avere anche 35 mucche ma ho anche portato a Capellazzo, a Bricco, a Roreto e a Veglia le bollette delle imposte da pagare per conto di una banca. Ho fatto anche per 16 anni il responsabile del buon funzionamento dei canali irrigui”.

Oggi cosa fa? “Oggi mi riposo e non allevo più le bestie. Coltivo ancora l’orto”. L’ “ALPIN” Chi passava in campagna? “Arrivano dei poveri a chiedere un pezzo di pane. Ricordo l’ “Alpin”, era di Mondovì e cantava le canzoni delle penne nere e si fermava a dormire sul fienile. Ricordo anche bene Frate Angelico, arrivava da Centallo e faceva la questua. Ai Santi a tutti i poveri che passavano, ed erano tanti, davamo un mestolo di farina”. Sua moglie dove l’ha conosciuta? “Maria è del 1929, eravamo vicini di casa, abitava a Grinzano di Cervere. Conoscevo molte altre ragazze, ma Maria mi ha fatto girare la testa! Ci siamo sposati il 19 febbraio 1949 a Grinzano davanti a don Mondino: abbiamo fatto una bella festa. Il viaggio di nozze non l’abbiamo fatto, non c’erano i soldi: non abbiamo nemmeno una foto del matrimonio!”. Quanti figli avete avuto? “Tre figli. Luciana, Marilena e Giacomina. Luciana, la più grande, è morta a 35 anni nel 1985 lasciando due bimbi piccoli ed è stata una botta dura, soffriamo ancora tanto adesso..”. Come avete fatto a superare la difficile prova? “I bambini e la nostra Fede ci hanno aiutati. Io credo nello Spirito Santo e prego durante la giornata, spero che la nostra vita continui oltre la morte”. Cosa pensa del mondo di oggi? “Ci sono più comodità, ma c’è meno serietà”. Cosa ha insegnato alle sue figlie? “A dire sempre la verità e ad essere oneste”. Il segreto per far durare i matrimoni? “Ci va tanta, tanta pazienza! Ma io Maria la sposerei di nuovo”.

VITIVINICOLO

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SIGLATO L’ACCORDO COLLETTIVO PROVINCIALE

VALORI DELL’UVA PER CALCOLARE L’AFFITTO DEI TERRENI

’Accordo collettivo sui Contratti Agrari per la provincia di Cuneo prevede che le Organizzazioni agricole si incontrino al fine di rilevare i valori delle uve delle varie Denominazioni d’Origine, finalizzati all’applicazione del calcolo di canone d’affitto annuale dei vigneti, secondo i parametri contenuti nei singoli contratti

sottoscritti tra le parti. L’accordo collettivo, siglato ai sensi dell’articolo 45 della Legge 203/82, così recita: “Il valore delle uve da utilizzare esclusivamente ai fini dei contratti agrari stipulati secondo i criteri previsti nel presente accordo”, “tali valori si intendono per le uve che non fregiano di menzione/selezione”. L’apposita commissione si è riunita per il terzo anno e fatte le necessarie considerazioni sull’annata 2014, ricordata come difficile e impegnativa, ha analizzato le avvenute compravendite, considerato l’andamento del mercato vitivinicolo ed infine determinato i valori minimi e massimi indicativi riferiti alle uve atte a produrre Denomina-

zioni di Origine più rappresentative. I valori di minimo e massimo, necessari per cogliere la nota variabilità che le partite di uva da vino presentano solitamente, sono per il 2014 tenuti in alcuni casi piuttosto ampi in relazione al differente livello qualitativo raggiunto dalle uve. La qualità, e di conseguenza i valori, si sono ottenuti in base a impegno e professionalità nella conduzione del vigneto, che ha richiesto molti interventi di cura fitosanitaria e agronomica, fino alla cernita in raccolta. Altre variabili sono ascrivibili alle peculiarità del vigneto; esposizione, pendenza, microclima, varietà ecc.

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CAMPAGNA VENDEMMIALE 2014: FIRMATO L’ACCORDO COLLETTIVO

l giorno 4 novembre 2014, si è riunita la commissione di cui all’art. 5 dell’accordo collettivo sui contratti agrari della provincia di Cuneo, per determinare i valori delle uve per ogni singola Denominazione, in modo

che possa trovare applicazione il calcolo del canone d’affitto annuale, secondo i parametri di percentuale convenuti nei singoli contratti. Dopo l’approfondita analisi circa l’andamento dell’annata

agraria, della vendemmia e del mercato delle uve, la commissione nominata dalle Organizzazioni di Categoria che hanno sottoscritto l’accordo collettivo, ha espresso i valori della tabella allegata.

CAMPAGNA VENDEMMIALE 2014 VALORI INDICATIVI (in EURO) ACCORDO COLLETTIVO ART. 45 LEGGE 203/82 (finalità: determinazione canone annuale affitti vigneti con contratto riferito al valore dell’uva)

UVA DESTINATA ALLA DOCG

VALORI CAMPAGNA VENDEMMIALE 2014 €/Kg

VALORE MEDIO

Nebbiolo per vino “BAROLO”

2,90

3,40

3,15

Nebbiolo per vino “BAROLO” con menzione aggiuntiva

3,40

3,80

3,60

Nebbiolo per vino “BARBARESCO”

1,30

1,50

1,40

Nebbiolo per vino “BARBARESCO” con menzione aggiuntiva

1,50

1,80

1,65

Dolcetto per vino “DOGLIANI” e “DOGLIANI superiore”

0,80

1,25

1,025

Dolcetto per vino “DOLCETTO DI DIANO D’ALBA”

0,70

1,00

0,85

Nebbiolo per vino “ROERO”

0,90

1,40

1,15

Arneis per vino “ROERO ARNEIS”

0,75

1,05

0,90

Pinot e Chardonnay per vino “ALTA LANGA” Moscato per vino “ASTI” e “MOSCATO D’ASTI”

UVA DESTINATA ALLA DOC

ACCORDO INTERPROFESSIONALE 1,11 €/KG ACCORDO INTERPROFESSIONALE 1,065 €/Kg DA

VALORE MEDIO

Barbera per vino “BARBERA D’ALBA”

0,70

0,90

0,80

Barbera per vino “BARBERA D’ALBA superiore”

0,90

1,30

1,10

Dolcetto per vino “DOLCETTO D’ALBA”

0,70

1,00

0,85

Nebbiolo per vino “NEBBIOLO D’ALBA”

0,90

1,40

1,15

Nebbiolo per vino “LANGHE NEBBIOLO”

0,80

1,30

1,05

Arneis per vino “LANGHE ARNEIS”

0,70

0,90

0,80

Freisa per vino “LANGHE FREISA”

0,80

1,00

0,90

Favorita per vino “LANGHE FAVORITA”

0,90

1,10

1,00

Chardonnay per vino “LANGHE CHARDONNAY”

0,80

1,00

0,90

Pelaverga per vino “VERDUNO PELAVERGA”

0,90

1,10

1,00

Pelaverga per vino “COLLINE SALUZZESI PELAVERGA”

0,90

1,10

1,00

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ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE

ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1 Sottoazione B) Informazione in campo agricolo

APERTO IL BANDO RISTRUTTURAZIONE VIGNETI

a Regione ha stabilito le linee guida per l’applicazione della misura Riconversione e Ristrutturazione (valide sino al 2018) e aperto il bando per presentare le nuove domande, ricevibili fino al il 31-1-2015. E’ tuttavia importante segnalar che l’iter per la predisposizione delle istanze e della documentazione è complesso e pertanto occorre iniziare presto,senza indugi. Tra le novità segnaliamo che non è più concesso il contributo per la sostituzione dei pali per l’azione relativa alla trasformazione (abbassamento)delle forme di allevamento. Su richiesta Coldiretti è invece reintrodotta la possibilità di riconoscere il contributo (in deroga al limite

minimo dei 5.000 mq), anche domande con soli 3.000 mq di superficie d’intervento nel caso le aziende conducano almeno 1 ettaro di vigneto.16.11.2011 E’ prevista una maggiorazione di punti priorità per l’impiego di paleria in legno. Sintesi dei contenuti del bando 2014-2015

versione dei vigneti gli imprenditori agricoli singoli,cooperative agricole,società di persone e di capitali,che esercitano attività agricola ai sensi dell’art. 2135 del codice civile. 16.11.2011

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA La domanda va predisposta e presentata, utilizzando la proAREA DELL’INTERVENTO E cedura informatizzata di comBENEFICIARI La misura si applica limitata- pilazione, indifferentemente sia mente alle aree delimitate dai presentata tramite un CAA o stesso beneficiario previo disciplinari di produzione dei Tdallo S I S EM IM S I ID C U IR S I ISD T E I S CE U accreditamento ai servizi onvini a DO ANTIFURTI I beneficiari, devono possede- line del SIAP. ANTIFURTI – Impianti con e senza filo per in I termini di presentazione : re la partita IVA all’atto –della esterno Impianti con ee per senza filo per interno dal 7 novembre al 31 gennaio presentazione della domanda. – Controllo opere di valore e per esterno Controllo finestre 2015 opere ore–24,00. Possono beneficiare della– miControllo di valore VIDEO CONTROLLI Entro il 9 febbraio 2015, ore sura di ristrutturazione e ricon– Controllo finestre – Telesorveglianza – Controllo accessi

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12.00, le domande dovranno essere presentate all’ Amministrazione Provinciale anche in forma cartacea, utilizzando la stampa dal sistema SIAP, anche se come data di presentazione fa fede quella

AZIONE

della trasmissione telematica. Il richiedente nella domanda di aiuto, allega un progetto che in sintesi riassume le caratteristiche tecniche dell’intervento. Tale progetto viene pubblicato

sul sito della Regione Piemonte. AZIONI AMMISSIBILI Il regime di sostegno può riguardare le seguenti tipologie per azione:

TIPOLOGIA

Estirpazione e reimpianto di una diversa varietà di vite sulla stessa superficie o su superficie diversa. Reimpianto di una diversa varietà di vite utilizzando un diritto in portafoglio o acquisito A Riconversione mediante trasferimento. varietale Reimpianto anticipato di una diversa varietà di vite. Sovrainnesto su impianti ritenuti già razionali per forma di allevamento e per sesto di impianto e in buono stato vegetativo di età massima di 20 anni. Estirpazione e reimpianto del vigneto con la stessa varietà di vite: • con diversa collocazione in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per ragioni climatiche ed economiche; • senza diversa collocazione ma con modifiche al sistema di coltivazione della vite. B Reimpianto, con diritto in portafoglio o acquisito mediante trasferimento, mantenendo Ristrutturala stessa varietà di vite. zione Reimpianto anticipato mantenendo la stessa varietà di vite : • in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l’esposizione che per ragioni climatiche ed economiche, • con modifiche al sistema di coltivazione della vite. C Trasformazione delle forme di allevamento a vegetazione non assurgente in sistemazioni Miglioramento a controspalliera assurgente (guyot, cordone speronato). delle tecniche Modifiche delle strutture di sostegno di un vigneto già esistente con l’esclusione della di gestione dei ordinaria manutenzione. vigneti Al fine di limitare i costi di smaltimenti dei materiali è ammissibile l’utilizzo di pali intermedi usati purchè siano in cemento e in uno stato tale da garantire la propria efficacia per tutta la durata del nuovo vigneto. Per l’azione C.1 (trasformazione) non è prevista la sostituzione della paleria. Per modifiche delle strutture di sostegno (azione C. 2) si intende: la sostituzione migliorativa con materiale nuovo (pali, fili e accessori). Per ordinaria manutenzione delle strutture di sostegno si intende la sostituzione parziale

delle stesse. Al momento della presentazione della domanda i soggetti, in funzione delle azioni oggetto di contributo devono, aver presentato la comunicazione di estirpo/reimpianto ;aver presentato la comunicazione di reimpianto anticipato;aver presentato la comunicazione di sovrainnesto per le particelle oggetto del contributo. MODALITÀ TECNICHE Le varietà di uve da vino utilizzate nelle operazioni sono quelle comprese tra le varietà ricono-

sciute idonee alla coltivazione e classificate dalla Regione Piemonte Il materiale vivaistico deve essere prodotto nel rispetto della normativa che disciplina la produzione e la commercializzazione del materiale di moltiplicazione vegetativa della vite. I vigneti oggetto di ristrutturazione e/o riconversione, al termine dell’intervento, devono risultare idonei alla produzione di vini a denominazione di origine. Sono ammessi a contributo gli interventi che comportano la realizzazione di vigneti con le forme

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di allevamento a controspalliera (guyot, cordone speronato), è ammessa la forma a pergola limitatamente alle aree di produzione delle denominazioni di origine Canavese, Caluso, Coste della Sesia e Valli Ossolane. Non sono ammessi a contributo interventi finalizzati al reimpianto o al sovrainnesto di vigneti con densità inferiore a: a) 3.300 ceppi/ettaro per forme di allevamento a controspalliera (guyot, cordone speronato), b) 1.000 ceppi/ettaro per forme di allevamento a pergola in tutte le sue varianti. In deroga alla lettera a) per il vitigno Erbaluce sono ammesse densità di impianto differenti. Il sovrainnesto è consentito su vigneti di età pari o inferiore a 20 anni. I vigneti ristrutturati e riconvertiti devono essere razionali e, se possibile, idonei alla meccanizzazione parziale o totale. A quest’ultima condizione si può derogare in presenza di superfici vitate con altitudine media superiore ai 500 m s.l.m. o terrazzati o ciglionati o con pendenza media superiore a 30 Non sono ammessi vigneti in coltura promiscua. SUPERFICIE MINIMA La superficie minima oggetto della operazione di ristrutturazione e riconversione dei vigneti ammessa è fissata in 0,5 ettari. Per le aziende che hanno una SAU vitata di almeno 1 ettaro la superficie minima di intervento è fissata in 0,3 ettari. In presenza di superfici con altitudine media superiore ai 500 metri sul livello del mare (di seguito 500 m) o terrazzati o

ciglionati o con pendenza media superiore a 30% la superficie minima di intervento è fissata in 0,1 ettari. SOSTEGNO CONCEDIBILE Il contributo ai costi di ristrutturazione e riconversione vigneti di cui alla lettera b) viene erogato in modo forfetario, sulla base del prezzario regionale e comunque in riferimento ad un importo medio regionale fissato in 13.500 €/ ettaro. Tale importo medio, varia a secondo della tipologia d’intervento. Per esempio si va dai 16. 000 euro per estirpazione e reimpianto in condizioni ordinarie ai 19.400 euro per la stessa azione laddove le superfici vitate hanno altitudine media superiore ai 500 m o terrazzate o ciglionate o con pendenza media superiore a 30%. Riduzioni del premio sono previste dove non è realizzato l’estirpo o dove si effettua il reimpianto anticipato. Per il sovrainnesto l’aiuto è di 4.500 euro ( 5.500 euro per vigneti oltre 500 m altitudine – terrazzamenti- pendenze oltre 30%). Per il “rinnovo dei sostegni e fili” si parla di 5.200 euro ( 6.300 per vigneti oltre 500 m altitudine – terrazzamenti- pendenze oltre 30%) Il contributo in ogni caso non può superare il 50% dei costi effettivi.ed è riferito all’utilizzo di materiale nuovo. Le spese ammissibili sono quelle sostenute nel periodo successivo alla data di presentazione delle domande. PRIORITÀ RICONOSCIUTE I requisiti di priorità variano in relazione a criteri riferiti all’azien-

da , al richiedente, ed all’intervento e devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda. A parità di punteggio verrà data la precedenza al richiedente più giovane. GRADUATORIA E PAGAMENTO Le domande presentate e risultate approvate andranno a costituire una graduatoria regionale. Per il pagamento è possibile scegliere la forma a collaudo o anticipato. Per il pagamento anticipato occorre produrre una garanzia fidejussoria pari al 120% dell’aiuto e la dichiarazione di inizio dei lavori. COMUNICAZIONE OBBLIGATORIA I beneficiari che hanno percepito il sostegno ad anticipo sono tenuti, entro il 30 novembre del 2015 (ed entro il 30 novembre di ogni anno fino alla comunicazione di fine lavori) a trasmettere alla Regione Piemonte l’importo delle spese sostenute fino al 15 ottobre e l’ammontare degli importi degli anticipi non ancora percepiti, secondo TERMINE DI ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI Il beneficiario che ha scelto il pagamento dell’aiuto a collaudo deve completare i lavori entro il termine che sarà definito da una successiva circolare di Agea, mentre il beneficiario che ha scelto il pagamento anticipato dell’aiuto è tenuto a completare i lavori approvati e finanziati entro la fine della seconda campagna vitivinicola successiva al pagamento dell’anticipo.

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VARIANTI Sono consentite variazioni della domanda esclusivamente per motivi di ordine tecnico, non individuabili all’atto della presentazione della domanda, escluse variazioni delle tipologie d’intervento. Tali richieste devono essere presentate all’ente istruttore prima della realizzazione dell’intervento o al momento dell’accertamento finale.

Nel caso in cui il pagamento delle fatture avvenga tramite: - bonifico e/o - RI.BA. e/o - carta di credito, tali titoli di pagamento devono essere collegati al conto corrente indicato nella domanda di aiuto. Nel caso di pagamento in contanti o assegno la fattura va invece regolarmente quietanzata.

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CRITERIO DI MISURAZIONE Il premio è corrisposto per una superficie definita in conformità dell’art. 75, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 555/2008 della Commissione e misurata come “coltura pura” Pe r t a n t o l’importo erogabile potrà essere definito effettivamente dopo l’esecuzione della misurazione delle superfici.

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COMUNICAZIONE OPERE REALIZZATE E RENDICONTAZIONE I beneficiari devono comunicare il completamento dei lavori e fare richiesta di collaudo. Alla richiesta di collaudo deve essere allegato: - il prospetto consuntivo delle opere realizzate che contiene il dettaglio dei lavori eseguiti in economia con la descrizione dei mezzi propri utilizzati e l’elenco dei giustificativi di spesa; - i giustificativi di spesa (fatture o equivalenti) inerenti a materiali o operazioni effettuate. NB: le fatture debbono riportare una data congruente con le opera-

zioni alle quali si riferiscono (ad esempio per i lavori di scasso del terreno) e non posteriore all’effettuazione del reimpianto; - i giustificativi di pagamento. I mezzi propri utilizzati devono essere idonei all’operazione. Le fatture di acquisto delle barbatelle devono essere munite del relativo certificato fitosanitario o dichiarazione debitamente compilata e sottoscritta dal vivaista che attesti che il materiale vivaistico è stato prodotto nel rispetto della normativa che disciplina la produzione e la commercializzazione del materiale di moltiplicazione vegetativa della vite. Le fatture devono essere riferite esclusivamente ad interventi ammessi a finanziamento e riportare nella descrizione il dettaglio di articoli e operazioni. Nel caso delle operazioni è necessario esplicitare la quantità e la relativa unità di misura a cui si riferisce, così come riportata nel prezzario regionale (ad es. scasso per 1,3 ha, stesura fili per 20.000 ml, …). Le fatture devono essere conservate per 5 anni a cura del beneficiario.

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20 ATTUALITÁ

NUOVI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE ALLA MOTORIZZAZIONE CIVILE La norma è in vigore dal 3 novembre 2014: fanno eccezione le macchine agricole

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decorrere dal 3 novembre 2014 dovranno essere comunicati alla motorizzazione civile tutti i contratti o i provvedimenti sotto elencati aventi ad oggetti autoveicoli, motoveicoli e rimorchi in forza dei quali tali mezzi siano utilizzati in modo esclusivo e personale e per un periodo superiore a 30 giorni consecutivi da un soggetto diverso dall’intestatario di essi. I casi in cui sussiste l’obbligo di

comunicazione sono: • Comodato, fatta eccezione per quello stipulato tra familiari appartenenti allo steso nucleo familiare purchè conviventi; • Locazione senza conducente; • Custodia giudiziale; • Contratto “rent to buy”. Casi particolari sono quelli riguardanti i veicoli intestati a soggetti incapaci di agire, l’utilizzo di un veicolo intestato ad un soggetto deceduto ed il veicolo facente parte del

patrimonio di un trust. L’obbligo di comunicazione è imposto di regola all’avente causa, cioè al comodatario ed al locatario in caso di locazione senza conducente, ma è previsto altresì che questi soggetti possano delegare l’avente causa, cioè il comodante ed il locatore. L’obbligo va adempiuto nel termine di 30 giorni dalla data di stipula del contratto L’omesso adempimento dell’obbligo è sanzionato con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 705 ad € 3.526. La normativa non si applica alle macchine agricole, ai veicoli in disponibilità di chi effettua attività di autotrasporto, ai rimorchi di massa complessiva superiore alle 3,5 t e nel caso in cui l’utilizzo di veicoli aziendali avvenga da parte del dipendente a titolo di “fringe-benfit”.

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al 3 novembre scorso e fino al 3 dicembre prossimo, si possono presentare le domande di aiuto sul bando FIPIT di Inail, si tratta di un bando volto a incentivare la messa in sicurezza di attrezzature utilizzate dalle imprese, il bando riguarda il settore agricolo, quello edile e quello della lavorazione dei materiali lapidei. Per quanto concerne il settore agricolo, il finanziamento è concesso per interventi di adeguamento di n.1 trattore agricolo o forestale di proprietà del soggetto richiedente; il contributo, in conto capitale, è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65% dei costi sostenuti e documentati per la realizzazione

del progetto, al netto dell’Iva, il contributo massimo per ciascuna impresa, nel rispetto del regime “de minimis”, non può superare l’importo di 50.000 euro, mentre quello minimo ammissibile è pari a 1.000 euro. Gli interventi di adeguamento ammissibili al finanziamento comprendono l’installazione di strutture di protezione in caso di capovolgimento (“roll bar”); sedile del conducente predisposto con punti di ancoraggio per la cintura di sicurezza; dispositivi che impediscano l’avviamento del motore, se tale operazione comporta movimenti inaspettati della macchina; protezioni di elementi mobili; sedile del passeggero

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NIPA Piemonte – l’agenzia formativa di Coldiretti Cuneo – organizza alcuni corsi rivolti a tutti i titolari, coadiuvanti e dipendenti di azienda agricola interessati. I corsi si svolgeranno presso la sede Provinciale di Coldiretti Cuneo e presso l’Ufficio zona Coldiretti di Fossano nei mesi di gennaio e febbraio e saranno dedicati ai seguenti argomenti: Piante officinali: dalla coltivazione alla commercializzazione – 9 ore: A gennaio presso Coldiretti Cuneo Argomenti: La coltivazione delle erbe, raccolta ed immagazzinamento di piante officinali; processi di trasformazione; prodotti ottenuti (in campo farmaceutico, alimentare, cosmesi, coloranti); la commercializzazione. Castagno e nocciolo: nuovi impianti e gestione – 6 ore A gennaio presso Coldiretti

Cuneo Argomenti: La scelta varietale, sesti d’impianto e gestione della chioma, gestione del suolo, concimazione, irrigazione, raccolta; innovazioni tecnologiche e agronomiche. Nuove misure agroambientali e nuove opportunità aziendali – 6 ore A gennaio presso Coldiretti Cuneo Argomenti: La nuova pac 2014 – 2020 Progetti di filiera: opportunità economiche per la cerealicoltura moderna 9 ore A gennaio presso Coldiretti Cuneo Argomenti: I progetti di filiera, un’opportunità economica basata su accordi commerciali con le industrie. Aggiornamento in orticoltura – 12 ore A gennaio presso Ufficio zona Coldiretti Fossano

Argomenti: Aggiornamento su malattie, fertilizzazione e fisiopatie delle principali colture orticole; gestione del clima in serra e attrezzature per la difesa delle principali colture; visita studio presso una realtà innovativa nel settore orticolo. I corsi saranno gratuiti grazie al finanziamento previsto dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte in materia di formazione e informazione in agricoltura. Tutti coloro che fossero interessati a partecipare possono farlo compilando il tagliando allegato e consegnandolo ad uno degli uffici Coldiretti della provincia; è possibile anche inviarlo via mail a inipa.cuneo@ coldiretti.it oppure via fax al n. 0171 447300. Per maggiori chiarimenti sull’iscrizione ai corsi vi preghiamo di contattare la sede provinciale di INIPA Piemonte al numero 0171 447246.

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COLDIRETTI E AGENZIA 4A IN CAMPO SULLA “GESTIONE RIPENSATA DELLA POTATURA DEL VIGNETO”

oldiretti e l’Agenzia 4A organizzano, nel mese di dicembre, lezioni tecniche in campo gratuite sulla “Gestione ripensata della potatura del vigneto”. Per il patrimonio vitivinicolo del nostro territorio, l’operazione della potatura è di fondamentale importanza e si configura come una pratica delicata e rispettosa per lo sviluppo della vite, “per questo - spiega il segretario di Zona Coldiretti Alba, Cesare Gilli “I tecnici dell’Agenzia 4 A Coldiretti hanno da tempo iniziato un percorso attento, scrupoloso e mirato alle nuove possibili impostazioni di gestione del vigneto, rivolte a limitare le fisiopatie e creare maggiore longevità, maggiore qualità dei frutti, riduzione dei costi di gestione, resistenza alla siccità, maggiore resistenza alle malattie del legno”. Si tratta di uno studio articolato, con diversi momenti di approfondimento durante l’anno: incontri, convegni e giornate di lavoro, direttamente nelle aziende, per mettere a disposizione degli imprenditori, tutte le innovazioni e gli accorgimenti approfonditi dal nostro team tecnico, con

Cesare Gilli

un’attenzione prioritaria alla tutela dell’ambiente, perché è fondamentale impostare, già dai primi anni di allevamento, una corretta forma e gestione della potatura”. Gli incontri per spiegare i contenuti della viticoltura ripensata e applicare questa innovativa metodologia, sono gratuiti e vengono organizzati in diverse località, per andare incontro alle esigenze degli imprenditori, al mattino, con orario dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Nello specifico, con ritrovo alle ore 8,30, le giornate saranno: martedì 2 dicembre, presso l’azienda Brezza Giacomo e figli a Barolo, con incontro pres-

so l’area cimitero di Barolo; mercoledì 3 dicembre presso l’Azienda Agricola F.lli Massucco di Castagnito, località San Giuseppe, con ritrovo in piazza di San Giuseppe di Castagnito; giovedì 4 dicembre, presso l’azienda Caracciolo Cristian a Castiglione Tinella con partenza da P.za XX Settembre di Castiglione Tinella; venerdì 5 dicembre presso la Cascina Albano di Vacca Natale, a Barbaresco, con ritrovo presso la Cantina Produttori, in località Ovello di Barbaresco. Per tutti gli imprenditori interessati, è necessario confermare la partecipazione, telefonando a Coldiretti Zona Alba al numero 0173/292753.

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PER CONDIFESA CUNEO POLIZZE PLURIRISCHIO DA RIVEDERE

l Condifesa di Cuneo che opera da parecchi anni a favore delle aziende agricole della provincia nel 2014 ha assicurato produzioni per un valore di €. 235.000.000 con premi pagati alle Compagnie dal Condifesa per €. 24.887.000, i Produttori saranno chiamati a pagare la loro quota pari a €. 9.369.000 pari al 38% dei premi dovuti alle Società di assicurazione. Il Consiglio di Amministrazione dopo aver valutato la situazione di crisi finanziaria in cui versano le Aziende agricole associate, a causa dei prezzi di mercato realizzati in questa campagna agraria, che non coprono neppure i costi di produzione e visto l’embargo russo che ha aggravato l’esportazione dei prodotti agricoli, ha deliberato di sostenere maggiori costi finanziari (interessi bancari per le anticipazioni) a carico del bilancio del Condifesa e di prorogare la scadenza dei ruoli 2014 al

ASSICURAZIONI GRANDINE: NEL 2014 LA NUOVA IMPOSTAZIONE ASSICURATIVA HA GENERATO UN AUMENTO DEL 40% DEI COSTI A CARICO DELLE IMPRESE AGRICOLE. OCCORRE UN RIPENSAMENTO A LIVELLO NAZIONALE. 31 Dicembre 2014. Anche la situazione negativa nell’erogazione dei contributi pubblici da parte di AGEA e ARPEA ha inciso sulla decisione di prorogare tale scadenza, che di norma era fissata alla fine di Novembre. Pertanto a fine novembre ogni Socio riceverà la propria scheda della situazione assicurativa dettagliata e successivamente l’avviso di pagamento di EQUITALIA Nord. In sintesi: • I Produttori viticoli dovranno pagare il ruolo totale entro e non oltre il 31 Dicembre 2014 • I Produttori assicurati per altre produzioni (non uva da vino) dovranno pagare un 1° Ruolo entro e non oltre il 31

Dicembre 2014 ed il 2° Ruolo (Contributo PAC 65%) entro il 30 Giugno 2015; • I Produttori che hanno assicurato le Strutture dovranno pagare il Ruolo totale entro e non oltre il 31 Dicembre 2014; • I Produttori che hanno diritto agli indennizzi dovranno pagare l’avviso esattoriale prima di ricevere l’indennizzo dalle Compagnie di assicurazione. Il Condifesa di Cuneo ha aderito al Progetto nazionale di INFOPAC, che vedrà ad inizio 2015, attualmente in fase di programmazione, incontri formativi e informativi con tutti gli impren-

ditori agricoli, gli intermediari assicurativi e le Organizzazioni professionali sulla “Gestione dei Rischi in agricoltura” con i finanziamenti della nuova PAC 2014-2020. Sul nuovo piano assicurativo, in fase di studio da parte del Ministero, i Condifesa del Piemonte hanno evidenziato gli elevati costi delle polizze pluririschio e la loro negativa incidenza sui costi assicurativi che sono lievitati anche del 40 per cento rispetto alle monorischio. Dal Piemonte, considerata anche la situazione particolare delle coltivazioni assicurate ci si auspica che Asnacodi, l’associazione nazionale dei consorzi di difesa, tenga presente che i costi assicurativi non devono e non possono incidere oltre certi limiti sulle aziende agricole. E questo è da tenere in considerazione soprattutto quando il mercato è particolarmente pesante.

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San Lorenzo di Peveragno - 9 novembre 2014 Peveragno - 16 novembre 2014 Rocca CigliĂŠ - 16 novembre 2014 Magliano - 16 novembre 2014

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’ stato assegnato alla Città di Saluzzo il Premio Italialleva 2014. L’ambito riconoscimento è stato attribuito nel corso di Allevatorissima, la festa del latte organizzata dalla sezione Frisona dell’Apa giovedì 20 novembre alle Cupole di Cavallermaggiore. La qualificata presenza di sponsor tecnici che sostengono la manifestazione è la cornice di un evento che celebra, come spiega Roberto Chialva, presidente dell’Associazione regionale allevatori, “i grandi numeri del mondo latte in Piemonte e l’importanza della selezione che ha generato maggiore efficienza produttiva, contenimento dei costi e miglioramento qualitativo per le nostre aziende”. Livio Diale, presidente della sezione Frisona, sottolinea i successi delle mostre provinciale e regionale della “bianconera” che

Livio Diale

da alcuni anni sono ospitate al Foro boario della capitale del Marchesato. “Nonostante il venire meno dei contributi pubblici, grazie all’apporto dell’amministrazione locale con cui abbiamo siglato un protocollo di collaborazione siamo riusciti ad allestire rassegne di alto profilo con la presenza di campionesse assolute”. Ecco dunque motivate

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AD ALLEVATORISSIMA, PREMIO ITALIALLEVA 2014 ALLA CITTÀ DI SALUZZO le ragioni del Premio Italialleva, che è stato ritirato dal sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni e dall’assessore all’agricoltura Francesca Neberti, ma che idealmente comprende i loro predecessori in Comune, l’ex sindaco Paolo Allemano oggi consigliere regionale e l’ex assessore Cinzia Aimone. Non solo: il Premio va esteso alla Fondazione Bertoni che si è fatta carico dell’organizzazione. “La Frisona a Saluzzo ha trovato la sua casa – puntualizza Diale -. Abbiamo la percezione di un movimento in crescita, che fa ben sperare per il futuro, nonostante il momento difficile per tutti e anche per la zootecnia. Vedo partecipazione ed entusiasmo, il Marchesato ci porta bene, e la location del Foro boario è straordinaria, per l’ottima logistica e la qualità dei servizi”.

Agevolazioni per i microbirrifici L’Agenzia delle Dogane ha diramato delle note in riferimento ai micro birrifici, in particolare le indicazioni specifiche finalizzate all’ottenimento della licenza di deposito fiscale e le prescrizioni produttive e contabili. Evidenziamo che: possono osservare le specifiche agevolazioni formali e utilizzare le nuove funzionalità contabili esclusivamente i micro birrifici (sono considerati “microbirrifici” solo quelli con produzione inferiore a 10.000 hl all’anno), le nuove funzionalità sono disponibili in ambiente di prova dal 4 novembre 2014. A partire dall’8 gennaio 2015 l’Agenzia delle Dogane intende passare la nuova procedura in fase operativa

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n Italia la coltivazione delle piante officinali assume una grande importanza per ciò che ha rappresentato nel passato e perché oggi, verso questo settore, vi è un crescente interesse volto a vagliare le opportunità e potenzialità di crescita. Un progetto di lavoro finanziato dalla Regione Piemonte è stato intrapreso con l’obiettivo di raggiungere una maggiore consapevolezza e conoscenza dell’attuale situazione piemontese del settore delle piante officinali in termini di superfici coltivate, tipologie di condu-

Tabella 1 - Specie (con superficie > 1 ha) coltivate in Piemonte Speci e Mentha piperita Anthemis nobilis Artemisia pontica Lavandula angustifolia Cannabis sativa Foeniculum vulgare Hyssopus officinalis Lavandula hybrida Salvia officinalis Artemisia absinthium Hypericum perforatum Satureja hortensis Thymus vulgaris Artemisia vallesiaca Plantago ramosa Salvia sclarea Melissa officinalis Ribes nigrum Artemisia mutellina Coriandrum sativum Rosmarinus officinalis Linum usitatissimum Eschscholtzia Thymus serpillum Viola odorata Boswellia carterii Aloe barbadensis Malva sylvestris Passiflora incarnata

ha 326,27 84,27 18,35 17,36 15,60 13,92 10,12 8,45 7,89 6,76 6,07 5,23 4,83 3,38 3,20 3,09 3,02 3,00 2,86 2,50 2,40 2,00 2,00 1,83 1,70 1,50 1,40 1,26 1,00

% 53,69 13,87 3,02 2,86 2,57 2,29 1,67 1,39 1,30 1,11 1,00 0,86 0,79 0,56 0,53 0,51 0,50 0,49 0,47 0,41 0,39 0,33 0,33 0,30 0,28 0,25 0,23 0,21 0,16

zione aziendale, caratteristiche e peculiarità degli agricoltori e catena di distribuzione. L’attività che si è snodata nel corso dei tre anni ha previsto innanzitutto la presa di contatti con enti che fossero strettamente collegati al settore, ad esempio comunità montane, centri di trasformazione, ecc., in quanto è stata sin dall’inizio palese la necessità di passare attraverso dei tramiti per avvicinarsi alle aziende e alla realtà officinale. Sul territorio piemontese, la superficie totale officinale censita è risultata pari a 607,66 ettari: le super fici relative alle colture di estensione superiore ad un ettaro sono riportate in tabella 1. La provincia con il maggior numero di aziende risulta essere quella di Torino, con 62 aziende attive, seguita dalla provincia di Cuneo con 48. La dimensione media aziendale risulta essere pari a 23,5 ettari, la minima 0,006 ettari, la massima 270 ha. La superficie totale azien-

Tabella 2 - Distribuzione provinciale delle aziende e della superficie officinale

Provincia Cuneo Torino Alessandria Biella Asti Verbania Novara Totale

N° Aziende 48 62 16 2 7 4 1 140

Superficie (ha) % 280,66 46,19 259,99 42,79 26,80 4,41 25,50 4,20 10,56 1,74 2,15 0,35 2,00 0,33 607,66 100,00

dale considerata è pari a 2623,2 ettari: di questa, la superficie investita da piante officinali rappresenta il 23%. Le aziende che contribuiscono in maniera preponderante a questa discrepanza fra gli ettari sono quelle cerealicole e quelle che hanno una duplice attività cerealicola officinale che, seppur nuLa ricerca è stata realizzata dal Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del territorio - Settore Orticoltura e Colture Officinali Universita’ degli Studi di Torino mericamente non rappresentative (rispettivamente 8 e 27), concorrono ad un notevole incremento della superficie totale aziendale, avendo le estensioni in assoluto più elevate. Le aziende che hanno invece dichiarato di avere un indirizzo produttivo primariamente officinale sono 51, di cui 20 a quote superiori i 600 m s.l.m.. Tra tutti gli imprenditori intervistati, solo 18 hanno un’attività extra agricola; sono inoltre presenti 3 agriturismi, 1 azienda esclusivamente di trasformazione ed 1 vivaio. Grazie a questo progetto regionale, è stato costituire un sistema informativo territoriale, in costante aggiornamento, che permette, oltre alla visualizzazione dei dati, anche la possibilità di successive e molteplici elaborazioni.

I PREZZI DI SAN MARTINO

a Consulta Agricoltura e Foreste della Camera di Commercio, nella riunione dell’11 novembre 2014, ha approvato i seguenti prezzi delle derrate e delle scorte agrarie da servire di base alla liquidazione per le consegne e riconsegne alla scadenza di San Martino. Media dei prezzi rilevati in Sala Contrattazioni prezzo al Kg Grano € 0,186; Meliga € 0,172; Carne bovina € 2,637; Latte € 0,398; Fieno € 0,114; Paglia € 0,109; Prezzi rilevati dalla Consulta Agricoltura e Foreste Insilati di mais (1) prezzo per t. Integrale € 35,0; Pastone € 70,0; Letame Maturo € 10,0; Fresco € 7,5; 1) prodotto finito, reso in azienda

Medie dei Prezzi della zootecnia rilevati e pubblicati dalla Camera di Commercio BOVINI DA MACELLO: Vitellone Piemontese della coscia al kg € 3,285; Altre razze da carne al kg € 2,424; Conigli(1) al kg € 1,910; Polli (1) al kg € 1,130; Uova (1) 100 pz. € 13,427; Suini da macello (1) al kg € 1,499; (1) medie annata agraria, novembre 2013 – ottobre 2014 Media dei Prezzi rilevati per il gasolio agricolo Gasolio agricolo max 0,5% di zolfo (1) al l €0,891; (1) medie annata agraria, novembre 2013 – ottobre 2014 Medie dei Prezzi della frutta rilevati e pubblicati dalla Camera di Commercio prezzo al kg mele: (1)golden € 0,370; red delicious € 0,420; gala € 0,460;

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I VINCITORI DELLA MOSTRA NAZIONALE DELL’ANABORAPI

resso il foro boario del Miac, nel secondo fine settimana di novembre, alla Mostra Nazionale dell’Anaborapi hanno partecipato circa 130 animali, suddivisi in 15 categorie, presentati da una ventina di appassionati allevatori della razza Piemontese, che ha peculiarità uniche al mondo. Una trentina di allevatori hanno percorso più di 200 km pur di essere presenti, provenendo anche da Borgomanero, da Como e da Pavia. Già dalla prima occhiata, tutti gli animali hanno evidenziato caratteristiche morfologiche di assoluto livello e i giudici Dario Dutto, Livio Rigazio e Franco Serra hanno faticato non poco per assegnare i titoli del toro più prestante e delle bovine dalle forme più armoniose. Alla fine, al cospetto del pubblico delle grandi occasioni, fra i giovani torelli ha vinto Ubero di Mario Caffer di Cavour, che ha superato Ulisse dei F.lli Delsoglio di Fossano. Fra le manze l’ha spuntata Tolosa, presentata da Franco Dalmasso di Saluzzo, che ha battuto sul filo di lana Umbria, anch’essa dei f.lli Delsoglio. Fra i tori l’ha spuntata Ringo di proprietà dei f.lli Renato e Massimo Giordano di Cuneo, che ha sconfitto di misura Quesio, già classificatosi secondo lo

Albino Pistone

scorso anno, presentato da Marco Vignolo di Morozzo. Ma la protagonista assoluta della Competizione è stata Lega, una bovina di dieci anni, orgoglio dei fratelli Delsoglio. Campionessa per la quinta volta, Lega è già nove volte mamma, e ora è di nuovo in dolce attesa. Uno dei tori da lei generati attualmente è produttore di seme per la fecondazione artificiale presso Centro Tori Anaborapi. Campionessa di Riserva è stata proclamata Orchidea di Pieranna Barale di Rivarolo Canavese. Il Trofeo Amedeo Damiano, che premia l’allevatore i cui animali si sono piazzati meglio nelle varie classifiche è stato aggiudicato ai Fratelli Delsoglio, che in precedenza l’avevano già vinto altre tre volte. Sabato mattina, in una pausa dei lavori, si è svolta la gara di

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questa mostra evidenziano come il lavoro di selezione condotto dall’Anaborapi abbia valorizzato profondamente questa razza, non soltanto dal punto di vista morfologico, ma anche sotto l’aspetto genetico”. Accanto alla mostra, il padiglione gastronomico ha consentito ai visitatori di degustare alcuni piatti di carne sapientemente cucinati.

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valutazione morfologica riservata alle scuole, vinta dalla classe 5° sez. GT dell’Istituto Virginio Donadio di Cuneo. “Fra gli animali presenti alla rassegna – commenta il presidente dell’Anaborapi, Albino Pistone - il denominatore comune è stato quello di discendere quasi tutti dai tori selezionati di fecondazione artificiale e i risultati di

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LA POSTA DEL COLTIVATORE I BENI COMUNI, COME LA TERRA, APPARTENGONO A TUTTI E BISOGNA DIFENDERLI Egr. Direttore, Prendendo lo spunto dall’ultimo “corsivo del coltivatore” vorrei proporre alcune considerazioni su aspetti riguardanti l’ambiente e quindi il comparto agricolo. Constatiamo tutti i giorni i gravi problemi legati a mille fattori che interessano l’agricoltura, sia l’allevamento di animali che coltivazioni in genere. Il tema è di una portata enorme ed è sicuramente all’attenzione di esperti in tutti i campi. Mi limiterei quindi ad evidenziare alcuni aspetti, per così dire etico-filosofici. Sui vari disastri: alluvioni, smottamenti, siccità, malattie sempre più virulente ecc. Mi pare si stia prendendo atto, seppur con fatica ed in ritardo, che queste sempre più frequenti calamità non sono dovute e fa-

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talità, ma in gran parte a precisi e maldestri, quando non colpevoli comportamenti umani. Molti ad es. mettono ancora in dubbio il fatto dei gravi cambiamenti climatici in atto, solo perché nel breve tempo di osservazione di qualche generazione, pare che le cose non siano poi cosi gravi: sono sempre avvenute. Cosa in parte vera, dimenticandosi però - volutamente- che i tempi della natura sono ben diversi dal nostro attimo di vita su questa terra. E se questi fenomeni si stanno cosi frequentemente avvenendo vuol dire che quei tempi sono stati stravolti da qualcosa di estraneo alla natura, e cosa, se non l’intervento sempre più massiccio delle attività umane in ogni campo! L’uomo, sia come consumatore, coltivatore, allevatore o imprenditore in genere vede sempre tutto con occhiali culturali divenuti non più sufficienti ad una vista sempre più miope, cerca così di regolarli per

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vedere un po’ meglio, e non si rende conto che dovrebbe propri buttarli alle ortiche per osservare il tutto da un altro punto di vista. Una rivoluzione culturale come la Copernicana di antica memoria ha tolto la supremazia della terra al centro di tutto per porla ai margini come qualsiasi altro pianeta dell’universo. Lo stesso si dovrebbe fare oggi con la centralità dell’uomo, visto come al centro di tutto inizio e fine di ogni obiettivo di vita, dove tutto deve essere al suo servizio, egli è padre e padrone di ogni foglia che si muova su questo pianeta, con pieno diritto di sfruttamento di ogni risorsa esistente, senza andare tanto per il sottile: Lui è il fine e l’inizio di tutto, il Dio in terra, visto che quello metafisico l’ha relegato in una sfera irraggiungibile nel profondo della propria coscienza, al massimo usabile come alibi per appunto assolversi da ogni

suo atto che può causargli qualche riflessione poco opportuna. Questo comporta una visione miope del progresso, essendo solo sempre finalizzato all’interesse immediato. Lo spreco di risorse, in passato visto come scandalo morale-etico-religioso è oggi considerato normale, parte del sistema, non modificabile se non con qualche palliativo di riciclaggio. Si fanno grandi conferenze internazionali dalle quali escono tanti buoni propositi che puntualmente vengono disattesi, vengono toccati questi grandi temi, ma poi calando nella realtà di ogni giorno del piccolo produttore o allevatore si trasformano solo in ulteriori camarille burocratiche, le quali non fanno altro che complicare la vita, aggiungere nuove pratiche che incrementano la disaffezione al lavoro, quello vero, quello a contatto della terra, che non richieda sempre maggiori impatti nocivi per tutto l’ecosistema,

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33 ne culturale prima accennata, perché la natura è ancora e sempre terra madre e può benissimo ad un certo punto uccidere i suoi depravati figli. Ettore Robbione

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in una spirale sempre più complessa, e involutiva. La parola d’ordine di gran moda oggi per esorcizzare la crisi del sistema è: crescita. Come se un corpo, perché l’ambiente, la terra, l’uomo sono un corpo, potesse crescere all’infinito, anche demograficamente, in quanto fermandosi metterebbe in discussione la stessa concezione di progresso, e quindi come prima accennato la stessa concezione dell’uomo al centro,” deus ex machina” di tutto. Prendere atto come disse un barbuto filosofo un po’ in disuso che: non è “purtroppo” la coscienza a determinare l’agire concreto dell’uomo, ma la sua economia “la sua pancia” a determinare la sua coscienza. Per questo occorre quella rivoluzio-

Ringraziamo il signor Robbione per le considerazioni svolte. Per quanto ci riguarda sono tutte condivisibili. L’unica speranza è che dopo anni di scelte scellerate e miopi torni la mentalità del saper guardare avanti e che la vita non è solo business personale od aziendale. In altre parole, esprimiamo l’augurio che la nostra società trovi nuovamente passione nella difesa dei beni comuni, come la terra, che appartengono a tutti.

L’“Aj a Caraj”: un’edizione speciale

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Il 15-16 novembre si è rinnovato l’appuntamento a Caraglio, con l’attesa festa che porta con sé l’inconfondibile aroma di aglio: l’“Aj a Caraj”. Giunta alla dodicesima edizione, nella piazza di Caraglio, paese ai piedi della Valle Grana, è stata l’occasione per valorizzare le cose buone del territorio, specialmente quelle legate alla preparazione della tipica bagna cauda dove l’aglio è principe. Lo squisito aglio di Caraglio è stato il protagonista della bagna cauda servita in anteprima alla festa, sabato 15 novembre, nella struttura centrale del paese. L’edizione 2014 sarà ricordata anche per l’apposito annullo filatelico apposto nella giornata di festa e proposto anche sulle cartoline a tema. La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione Insieme per Caraglio, il Consorzio dell’aglio di Caraglio-condotta Slow Food di Cuneo e le sue Valli e la Confraternita dell’aglio di Caraglio.

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34 CAMPAGNA E MONTAGNA. LA LEGGE SULLO SVILUPPO Il 13 novembre è arrivata la prima approvazione del Parlamento al cosiddetto “Collegato Ambientale”: la Camera dei Deputati ha infatti dato il via libera al disegno di legge, connesso alla legge di Stabilità per il 2014, che contiene numerose misure a sostegno dell’ ambiente, con un’attenzione particolare allo sviluppo della Green economy e a una diminuzione dell’uso eccessivo delle risorse naturali. Ho partecipato ai lavori e ritengo si possa dare un giudizio complessivo sostanzialmente positivo sul risultato finale: in primo luogo per quanto riguarda le misure dedicate alla tutela della natura e allo sviluppo sostenibile, con la definizione di una strategia nazionale per le Green Community, e quelle relative alla valutazione ambientale, che prevedono, tra le altre cose, l’esame dell’impatto sanitario per i progetti che riguardano, per esempio, raffinerie di petrolio e centrali termiche. Accanto a ciò va sottoli-

Mino Taricco

neata la forza e l’importanza del provvedimento in tema di energia, gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e tutela del suolo. E’ prevista un’ azione ad ampio raggio, che cerca di tenere insieme gli aspetti e le problematiche del tema ambiente. Da un lato, fa emergere una cura e un’attenzione specifiche rivolte alla difesa e alla tutela del patrimonio ambientale; ma, dall’ altro, prevede anche precise modalità di intervento con cui organizzazioni ed enti, nazionali o locali, possano operare in materia. Mi preme ricordare la previsione di una strategia naziona-

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le delle Green Community, che prevede un piano di sviluppo sostenibile in grado di donare importanza ai territori rurali e montani; oltre a questo, ritengo importanti le misure per promuovere un aumento della raccolta differenziata e diminuire i rifiuti non riciclati e il sostegno donato ai Comuni per rimuovere o demolire opere o costruzioni posti in luoghi a rischio idrogeologico. Non devono poi nemmeno essere dimenticati gli interventi in tema di energia e, infine, l’istituzione di un Fondo di garanzia per potenziare le infrastrutture idriche. Il disegno di legge proseguirà l’iter di approvazione al Senato, dove, nelle prossime settimane, sarà esaminato dalle Commissioni e dall’ Aula, per giungere poi a una votazione finale. Mino Taricco Deputato PD Ringraziamo l’Onorevole Taricco per il contributo che intende dare con una legge che consente alla montagna e alle zone rurali di acquisire una maggior

autonomia economica e quindi non solo dare le giuste risposte agli attuali residenti che in alcune aree sono molto pochi, ma eventualmente favorire il ritorno delle famiglie. Come Coldiretti abbiamo sempre sostenuto che la montagna non rappresenta un problema, ma una serie concreta di potenzialità. Il guaio è che queste non sono mai state valorizzate soprattutto in riferimento all’insostituibile ruolo di tutela dell’ambiente e di produzione di energia green. se si pensa poi che l’ultimo provvedimento per la montagna è stata la legge Carlotto nel 1994 e che ancora oggi mancano decreti attuativi, si capisce chiaramente con quale inerzia il legislatore si sia mosso nei confronti delle zone montane. Come in tanti settori spesso si fanno delle grandi elocubrazioni mentali senza però che la politica concretizzi quanto viene annunciato e riconosciuto utile ed opportuno da tutti. Ben venga quindi un provvedimento in favore dell’economia montana.

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PENSIONATI E DONNE: MOMENTI AGGREGATIVI Ballando le Cupole! Ballando Le Cupole…. Da ottobre ha ripreso la rinomata trasmissione presentata da Sonia De Castelli e Piero Montanaro, tutti i martedì sera in diretta dal salone delle feste Le Cupole di Cavallermaggiore, con cena servita durante le riprese a partire dalle ore 20.30. I piatti della tradizione piemontese sono accompagnati dalle note delle migliori orchestre italiane durante una serata di festa in cui si alternano il ballo, il cabaret e le esibizioni di artisti prestigiosi. IL COSTO DELLA CENA RISERVATA A DONNE IMPRESA, PENSIONATI COLDIRETTI E LORO AMICI È DI € 28,00 A PERSONA (anziché € 30,00). Possono intervenire parenti, amici e conoscenti. In relazione agli accordi stipulati con Telecupole, vi è la possibilità, durante la trasmissione, di promuovere prodotti del territorio o la località di provenienza (in questo caso, è richiesto un numero minimo di 30 partecipanti).

Voglia di Natale con i mercatini!! SABATO 6 DICEMBRE/ LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 Monaco di Baviera e i castelli da fiaba: i mercatini bavaresi e Neuschwainstein

Quota partecipazione (minimo 30 partecipanti): euro 299,00 Visita di Oberammergau, affascinante borgo bavarese situato a sud di Monaco nella zona dei laghi in un incantevole paesaggio alpino. Domenica 7 dicembre la giornata è dedicata alla capitale della Baviera: Monaco con visita guidata della città. Lunedì 8 dicembre partenza per Fussen: mattinata dedicata alla visita del più bel castello della Baviera, il più famoso dei castelli di Ludwig in stile gotico.

DOMENICA 7 DICEMBRE / LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 Martigues e il mercatino di Natale, i 13 dessert e il mercato dei Santon a Marsiglia

Quota partecipazione (minimo 25 partecipanti): euro 195,00 Visita di Martigues (la Venezia della Provenza) e del mercatino di Natale, dove vi sarà una degustazione di vin brulè. Lunedì 8 dicembre partenza per Marsiglia, la più antica città francese, fondata 2600 anni fa e oggi seconda città di Francia per popolazione. Tempo a disposizione per scoprire la città anche con il trenino turistico che partendo dal porto antico conduce sino a Notre Dame del la Garde, passando per la splendida costa, con una panoramica sull’intero golfo.

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LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 La Tradizione Meneghina – Milano e fiera “Oh bej, Oh bej”

Quota di partecipazione (minimo 35 partecipanti): euro 34,00 Un annuale appuntamento per gli acquisti natalizi, il Mercatino di Natale di “Oh Bej, Oh Bej” che fa confluire a Milano una vera e propria folla di appassionati. Le bancarelle propongono di tutto: artigianato di qualsiasi tipologia e anche molte leccornie quali croccanti alle nocciole o alle mandorle, torroni, dolciumi in generale mentre nell’aria si spande il profumo di caldarroste.

SABATO 13 / DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 Bolzano e il trenino del Renon: la magia del trenino di Natale e i mercatini

Quota di partecipazione (minimo 25 partecipanti): euro 189,00 Sabato arrivo a Soprabolzano, sull’Altopiano del Renon, dove si visiterà un mercatino di Natale unico e speciale: il Trenatale del Renon, il mercatino ambientato nei vagoni dello storico trenino del Renon, addobbati e illuminati a festa durante il periodo natalizio. Domenica 14 dicembre partenza per Bolzano e visita guidata della città; a seguire tempo a disposizione per visitare il tradizionale “Mercatino di Natale”, il più grande d’Italia, giunto quest’anno alla 24ª edizione con oltre 80 espositori, tre stand gastronomici e un piccolo mercatino dedicato ai bambini.

DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 Natale nei Borghi medievali in Trentino

Quota di partecipazione (minimo 25 partecipanti): euro 69,00 A poca distanza dalla sponda trentina del Lago di Garda si visiteranno due borghi medievali splendidamente conservati e per questo inseriti nei Borghi più Belli d’Italia: Rango nel Bleggio e Canale di Tenno. Nel cuore del Garda Trentino si trova Arco, cittadina che da un lato si affaccia sul Lago di Garda e dall’altro è protetta dalle montagne. Il centro storico presenta un interessante Mercatino di Natale in cui è possibile acquistare articoli regalo e souvenir.

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Sabato 15 novembre, presso l’Istituto storico della Resistenza a Cuneo in largo Barale, nell’ambito della rassegna “Scrittori in città” è stato presentato il libro “Pronto, qui Prima linea” di Michele Ruggiero e Mario Renosio, con la partecipazione di Alberto Bernardi, già procuratore capo della Repubblica di Cuneo. Si tratta di storia che racconta la stagione del terrorismo in Italia a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, quella che prese poi il nome di “anni di piombo”, che ha come sfondo una società schiacciata dalla Strategia della tensione di stampo neo fascista e una deriva crescente di violenza di colore opposto, interpretata e giustificata o r e i da una ristretta minog le Rug Miche io renosio ranza come esigenza mar difensiva. Prima linea a inistr fu un’organizzazione a pratic é h terroristica diversa ic , po lla iva de a dalle Brigate rosun to di ra se, ma altrettanto o rà anc iò c , ia v feroce nella fase a utt i azion anizz elta del dopo Moro, sc rno la mai, e quando il terros enza: overe u rismo cominciò prom ione zzaz dicali a crisi a moltiplicare un bo prire i piom anni d i l le sue sigle, g e ne d ni? tagio ritor nga s tutto e la lu h virando dagli c chio c'è ris attentati generici all’omicidio politico. est

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ailupp si è sv o a, che rogene a Line e a l’ete di Prim crinale tr di sinistra ia or o La st efinito mentare nomen nd fe l’i la o ar è un o rosta lung to extrap destina, sm ri en erro clan ta e movim zazione del “t Settan to iz cerato gli an ni ol sv l’organ poco svis a ha llo tr ione di ancora alia a cava ta formaz soglia es It n una ai quatso” in . Eppure qu i an ni, co riore se ta se, n supe e Ros Ottan ità durata sità no alle Brigat ismo, iv tt lo ’a co o ri un rror ica pe soltant odi di te 1 donautent , seconda 8 epis mini e 20 20 e 25 ni o an i tro men 722 uo presa tra do al ni, isite, firman one inqu à com o di 20 an rs i di et en 923 pe i due terz eci con m e. cu di vittim e una di ne, di una su ntina di ch , ni re oi 30 an do una ve ò suppor istica “bip an i, pu er provoc gioni? Si sua caratt oi fondator un i su Le ra vi dalla ita da interno di deri defin al suo lico. queste m’è stata za en bb co fosmpres di uno pu lare”, a linea pella co oe Prim cioè da andestin me se ra esas cl i, è co a natu oso l’imlivello tri termin lla su a” da ne ha corr ersivo In al im itt ev e asta “v iva, ch messaggio eren za se rim te collett ff en bile il iò a di ate rosratam e reso fle storica. C Brig re zione o delle azione ve magin costru onolitism zz ri ni ata, nella to m ll’orga gerarchizz io ne un o es ut ar te del pr nno av fortemen ll’immagin aha e e arm e ne se, ch culta artito rmar i ica, oc r affe tentico “p erno per ticist au nte pe l’est bri il colla o l’idea di rmeabile al dai mem i a iv impe cettat - in cu collett ito ac e” rt a on pa rezz entazi all’interno to”, un li di sicu el partim lo ersi suoi liv ddetta “com n conosc . Un model ea si e no azione Prima lin - la co si normal ganizz di as cuera pr edesima or ai principi e di al m sizion rio po ta at della im fr d’ Galli, r sé re tentativi pe do ui i di Miice G tante l giud Statale di (nonos ità rpo de : il co ll’Univers de pertina foto co all’internodel 1980. ucciso 19 marzo lano il

“Quando la vita era difficile, le castagne erano più saporite” “Quando la vita era difficile, le castagne erano più saporite”. L’autrice è Rita Barbero, che descrive in poche righe com’è nato questo libro con cui racconta la vita di Langa e la sua esperienza. “Non si finirebbe mai di scrivere i ricordi di un paese, delle famiglie, di tutti i nostri cari. Ecco perché ho scritto questo libro, per far conoscere ai giovani la vita di un tempo lontano, la fatica per un pezzo di pane o per un piatto di polenta. Sono nata a Clavesana, nella piccola frazione dello Sbaranzo nel 1949. La mia famiglia era di semplici contadini, ero Barb sono contenta perché Rita e fficil ho imparato da loro a ra di e a t vi do la e lavorare ed ad apprezQuan stagn le ca ite zare la vita . Mi era parso apor più s o n a lungo il tratto dall’iner fanzia all’adolescenza per arrivare a 20 anni, dopo è stata sempre una corsa; gli anni passano veloci; sono 45 anni ormai che vivo a Battifollo”. L’autrice parla del suo amore per la natura, per la campagna che le è rimasta nel cuore e della sua famiglia, il bene più prezioso, che “riempe la vita di gioia vera”.

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GRANDE SUCCESSO PER LA FOOD ART A SCRITTORINCITTÀ

nche quest’anno Coldiretti ha dato il suo sostegno a Scrittorincittà, la manifestazione che Cuneo dedica alla letteratura e agli autori contemporanei, collaborando a due attività. Venerdì 14 novembre, durante la cerimonia di assegnazione del “Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo”, sono state presentate e offerte ai partecipanti le eccellenze a chilometro zero del territorio Cuneese. Sabato 15 novembre è stata introdotta nel vasto programma di Scrittorincittà una novità di successo, riservata ai più piccoli: il laboratorio di Food Art diretto da Sara Gitto (Mini Chef, Mandragora 2013). Lo scopo di quest’ultima iniziativa è stato stimolare la curiosità e l’interesse dei ragazzi verso gli alimenti che solitamente sono etichettati nella categoria del “non mi piace” senza che il loro sapore sia realmente noto, stimolando la fantasia e la scoperta di nuovi gusti, forme e colori.

“La partecipazione di Coldiretti a Scrittorincittà è stata declinata in due modi” ha dichiarato il direttore Enzo Pagliano. “Da un lato, Scrittorincittà è stata un’occasione di visibilità per i prodotti delle aziende coinvolte

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durante la premiazione, esposti e messi a disposizione di un pubblico sensibile ai discorsi sulla qualità. Dall’altro è stata l’ennesima concretizzazione dell’impegno di Coldiretti nei confronti dei più giovani, portato avanti con il più ampio progetto Educazione alla Campagna Amica — un insieme di iniziative, tra cui spiccano le Fattorie Didattiche, che hanno come obiettivo principale la creazione di percorsi educativi volti a favorire il consumo consapevole, la corretta educazione agroambientale e la scoperta del territorio”.

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al 4 all’8 dicembre, ci saranno anche gli stand gialli del Mercato di Campagna Amica a “riscaldare” l’appuntamento più importante di Borgo San Dalmazzo. Insieme alla Helix Pomatia Alpina, presso il padiglione attrezzato di Palazzo Bertello, ad accogliere i visitatori saranno le eccellenze a Km Ø delle imprese agricole associate a Coldiretti. Ogni prodotto porta con sé una storia e una tradizione: nel salotto buono della città, le aziende agricole saranno presenti con le loro specialità, consigliando i migliori abbinamenti con la famosa chiocciola, apprezzata dal punto di vista gastronomico per le sue caratteristiche qualitative, la

grande pezzatura, la carne bianca e saporita. I visitatori potranno acquistare i prodotti agroalimentari direttamente al “mercato” che sarà allestito nel piazzale della ex Bertello nei giorni: giovedì 4 dicembre dalle ore 17 alle ore 22; venerdì 5 dalle ore 10 alle ore 22; sabato 6 dalle ore 10 alle ore 22, domenica 7 dalle ore 10 alle ore 22 e lunedì 8 dalle ore 10 alle ore 20 (con ingresso gratuito). “Dal punto di vista degli avvenimenti fieristici – evidenzia Enzo Pagliano, direttore di Coldiretti Cuneo - questa Fiera ha acquistato importanza, diventando la Rassegna di portata nazionale di oggi. Anche nell’edizione 2014, il

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IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA ALLA FIERA FREDDA DI BORGO SAN DALMAZZO

meglio delle produzioni del territorio accompagnerà l’evento più prestigioso dell’autunno borgarino. Collaboriamo con lo spirito di arricchire la manifestazione e celebrare i prodotti più gustosi della Granda, con una vetrina d’eccezione per le imprese agricole associate a Coldiretti”.

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LA TOTALIZZAZIONE DEI PERIODI ASSICURATIVI

a legge 22 dicembre 2011, n. 214 ha introdotto nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici collegati a principi di adeguamento dei requisiti di accesso alle varie speranze di vita, nonché ad introdurre criteri di semplificazione ed armonizzazione delle diverse gestioni previdenziali. L’argomento che tratteremo è finalizzato ad illustrare la “totalizzazione dei periodi assicurativi” alla luce dei chiarimenti riguardo la riforma previdenziale Monti-Fornero. Brevemente ricordiamo che dal 2006 agli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria, comprese le casse dei liberi professionisti e gli iscritti alla gestione separata (collaboratori, ecc.) che non siano già titolari di trattamento pensionistico presso una delle predette gestioni, è data la facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coincidenti, al fine del conseguimento di un’unica pensione. La legge istitutiva stabiliva che la facoltà di esercitare la PENSIONE TOTALIZZATA VECCHIAIA ANZIANITA’

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ta) o al momento del verificarsi dell’evento invalidante (pensione di inabilità). Nulla è innovato rispetto ai requisiti richiesti per il diritto al pensionamento. Pertanto, la totalizzazione può essere esercitata a condizione che: a. il soggetto interessato abbia compiuto il 65° anno di età (sia uomo che donna) e possa far valere un’anzianità contributiva di periodi non coincidenti pari a 20 anni; b. ovvero, indipendentemente dall’età anagrafica, raggiunga i 40 anni di contributi. La decorrenza della pensione in totalizzazione continua ad essere collegata alle “finestre” previste in precedenza per i lavoratori autonomi (18 mesi dalla maturazione dei requisiti) e, dal 01 gennaio 2013, si devono applicare le disposizioni in materia di adeguamento alla speranza di vita, sia al requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia sia a quello contributivo dei 40 anni, per la pensione di anzianità.

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Nota Bene: La decorrenza della pensione in totalizzazione, liquidata con il requisito contributivo dei 40 anni indipendentemente dall’età anagrafica, deve

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totalizzazione era collegata al possesso di un’anzianità contributiva, non coincidente, della durata minima di tre anni. La legge 214, citata in premessa, ha soppresso questo requisito, pertanto a decorrere dal 1° gennaio 2012, è data facoltà di cumulare i periodi assicurativi, non coincidenti, anche di durata inferiore a tre anni, al fine di conseguire un’unica pensione. La soppressione del requisito minimo di 3 anni per l’accesso alla pensione in totalizzazione non ha alcuna rilevanza per le pensioni ai superstiti (reversibilità) e di inabilità, per le quali anche in precedenza andava cumulata la contribuzione versata in qualunque gestione, senza alcun requisito contributivo minimo. Per tali pensioni infatti va soltanto verificato che ricorrano i requisiti di assicurazione e contribuzione e gli ulteriori requisiti richiesti nella gestione pensionistica nella quale il lavoratore è iscritto al momento al momento del decesso (pensione indiret-

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inoltre prevedere il posticipo di 1 mese, per le pensioni con requisiti maturati nell’anno 2012, di due mesi nell’anno 2013, di tre mesi dall’anno 2014.

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Gli Uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito.

Come risaputo il lavoratore, se dipendente o autonomo (coltivatore diretto, artigiano, commerciante, ecc.), cessata l’attività lavorativa può proseguire con la contribuzione mediante il versamento dei “contributi volontari”. La richiesta per ottenere l’autorizzazione al versamento della contribuzione volontaria deve essere inoltrata telematicamente all’INPS, si ribadisce che presentare l’istanza non obbliga l’interessato a versare la contribuzione. L’autorizzazione ai versamenti volontari

continua ad essere una importante cautela, per il comparto agricolo, Coltivatori diretti, mezzadri, coloni e imprenditori agricoli professionali, i contributi volontari sono calcolati su quattro classi di reddito medio stabilite ogni anno con apposito decreto ministeriale. Tali classi di reddito sono state rivalutate per l’anno in corso nella misura del 1,1%. Di seguito, gli importi dei contributi volontari dovuti per il 2014 dai coltivatori diretti, mezzadri, coloni e IAP:

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CONTRIBUTO SETTIMANALE DOVUTO

1° Fino a € 223, 95

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2° Oltre € 223, 95 Fino a € 298,60

€ 60,52 (a)

3° Oltre € 298,60 Fino a € 373,25

€ 77,23

4° Oltre € 373,25

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a. ai sensi dell’art. 10, comma 2 delle L. 233/90, l’importo dei contributi settimanali non può essere inferiore a: € 55,84 settimanali se auto-

rizzati entro il 31/12/1995 € 64,85 settimanali se autorizzati dopo il 31/12/1995 Gli uffici EPACA di Coldiretti sono a disposizione per le informazioni in merito.

EPACA NOTIZIE IN PILLOLE

TUNNEL CARPALE

Chiedere l’indennizzo INAIL Viene riconosciuta come malattia professionale La sindrome del tunnel carpale per chi è impegnato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza. E’ opportuno presentare la denuncia entro 2 anni dall’abbandono della lavorazione.

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SCADENZE AZIENDALI 1 DICEMBRE 2014 (essendo il 30 novembre festivo) IVA REGISTRAZIONE FATTURE Per le fatture di vendita il termine per effettuare la registrazione è stabilito in 15 giorni dal momento in cui sono state emesse. Le fatture d’acquisto devono essere annotate in apposito registro entro l’anno nella cui dichiarazione viene esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta. IVA ESPORTATORI I contribuenti, che si avvalgono della facoltà di acquistare o importare beni e servizi senza pagamento dell’imposta, devono annotare nei registri di cui agli articoli 23 o 24 ovvero 39, secondo comma, entro ciascun mese, l’ammontare di riferimento dell’esportazione e quello degli acquisti effettuati senza pagamento dell’imposta, il tutto risulta dalle fatture e bollette doganali registrate entro il mese precedente. ACCONTO IMPOSTA IRPEF 2014 Scade il termine per versare l’acconto dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF) il versamento dell’acconto è stabilito nella misura del 100% e si calcola sull’imposta relativa all’anno 2013 dedotte le detrazioni, i crediti d’imposta e le ritenute. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto. ACCONTO IRAP 2014 – PERSONE FISICHE E SOCIETA’ DI PERSONE I contribuenti che esercitano attività dirette alla produzio-

ne o allo scambio di beni ovvero alla prestazione di servizi debbono entro tale termine effettuare il versamento dell’acconto IRAP stabilito nella misura del 100%. Dall’importo suddetto deve essere dedotto l’eventuale primo acconto. Non sono tenuti al versamento i produttori agricoli esonerati dalla tenuta della contabilità Iva. ACCONTO IRES – IRAP Le società di capitali e gli enti non commerciali devono versare l’acconto d’imposta IRES ed IRAP 2014 nella misura del 101,5%. Dai versamenti effettuati va dedotto l’eventuale primo acconto. ACCONTO CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI Scadono i termini per il versamento dell’acconto della cedolare secca sugli affitti per i soggetti che hanno optato per il nuovo sistema per le locazioni di immobili ad uso abitativo. L’acconto è dovuto nella misura del 95% e dall’importo va detratto l’eventuale primo acconto. ELENCHI CLIENTI E FORNITORI – BLACK LIST – SOGGETTI MENSILI Entro tale termine deve essere effettuato l’invio telematico della comunicazione relativa ai contribuenti che nel mese di ottobre abbiano effettuato operazioni attive e passive (beni e servizi) con soggetti economici con sede o domicilio in Paesi black list di importo superiore a 500 euro.

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SCADENZE AZIENDALI 15 DICEMBRE IVA FATTURAZIONE DIFFERITA A seguito delle modifiche apportate all’art.21 del D.P.R. 633/72 deve essere emessa, entro tale data, la fattura per le cessioni effettuate nel mese di novembre, la cui consegna o spedizione risulta da idoneo documento. La fattura differita deve essere registrata entro la stessa data e con riferimento al mese di consegna, cioè novembre.

16 DICEMBRE VERSAMENTO RITENUTE FISCALI IRPEF Scade il termine per i versamenti diretti, delle ritenute effettuate nel mese di novembre sui redditi di lavoro autonomo e di lavoro dipendente. IMPOSTA VALORE AGGIUNTO MESE DI NOVEMBRE Annotazione di liquidazione per il mese di novembre e versamento dell’eventuale imposta da parte dei contribuenti che esercitano l’attività agricola d’impresa o di lavoro autonomo che nell’anno 2013 hanno realizzato un volume d’affari superiore a 400.000,00 euro, se prestazione di servizio o di euro 700.000,00 per le altre attività. Devono inoltre effettuare la liquidazione tutti i soggetti con volume d’affari inferiore al limite suddetto che non hanno effettuato l’opzione ai sensi dell’art.66,legge 427/93. VERSAMENTO I.M.U. SALDO 2014 Entro tale termine deve essere effettuato il versamento rela-

tivo al saldo dell’imposta I.M.U. anno 2014 ,tramite modello F24 o conto corrente postale. VERSAMENTO TASI SALDO 2014 Entro tale termine deve essere effettuato il versamento relativo al saldo della TASI dovuta per l’anno 2014. IVA COMUNICAZIONE DEI DATI CONTENUTI NELLE DICHIARAZIONI D’INTENTO Entro tale data deve essere trasmessa telematicamente la comunicazione dei dati riportati nella dichiarazioni d’intento, ricevuta, dai contribuenti mensili IVA, in cui confluiscono le operazioni realizzate senza IVA nel mese di novembre 2014. Sono obbligati a tale adempimento le ditte IVA che emettono fatture nei confronti degli esportatori abituali ai sensi dell’art.8, lettera C) del D.P.R. 633/72. VERSAMENTO RATA CONTRIBUTI INPS DATORI DI LAVORO AGRICOLI I datori di lavoro che hanno assunto alle proprie dipendenze operai agricoli a tempo determinato e/o indeterminato nel 2 trimestre 2014 devono effettuare entro tale data il versamento della relativa rata dei contributi. VERSAMENTO IMPOSTA SOSTITUTIVA TFR I datori di lavoro agricoli che hanno alle proprie dipendenze operai a tempo indeterminato devono effettuare, entro tale termine, il versamento dell’acconto dell’imposta sostitutiva sul TFR pari al 90% delle rivalutazioni TFR maturate al 31/12/2013, il codice tributo è il 1712. IMPIANTI A GAS IMPIANTI A GPL GAS METANO E METANO E GPL

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resso il Centro Culturale “Cascina del Parroco” in Corneliano, nell’ambito dell’annuale Fiera di San Carlo, si è tenuta venerdì, 7 novembre, un’interessante serata di approfondimento sul vitigno e sul vino Favorita. L’iniziativa, promossa dal Comune di Corneliano, è stata organizzata dall’Ordine dei Cavalieri di San Michele del Roero rappresentato in sala dal Gran Maestro Carlo Rista accompagnato da diversi cavalieri. Un attento uditorio, costituito soprattutto da vignaioli, produttori e tecnici, ha seguito con molto interesse la serata. Fabrizio Rapalino, responsabile del Servizio Vitivinicolo di Coldiretti Cuneo ha illustrato alcuni aspetti generali del panorama Favorita anche nel confronto con le altre viticolture italiane non collinari che consentono maggiore meccanizzazione. “Mentre da noi – ha precisato – Produce energia a basso costo e assicura un risparmio di circa il 50% rispetto ai combustibili classici.

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abato 18 ottobre presso le Distillerie Franciacorta di Borgo Antico San Vitale, nella suggestiva cornice delle terre di Franciacorta, si è tenuta la riunione del G.I.A. (Gruppo Italiano Assaggiatori), alla quale hanno presenziato A.E.D. A.B.T.M. (Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena), O.N.A.Frut. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Frutta), O.N.A.S. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi) e O.N.A.V. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino). Ad aprire i lavori, è stata Bianca Piovano, coordinatrice del G.I.A., che ha colto l’occasione per celebrare i 15 anni di attività di O.N.A.S., della quale è presidente. A rappresentare O.N.A.Frut. erano presenti il presidente Giovanni Quaglia, Cesare Gallesio, Monica Barbero e Marilena Sellarione. Nella prima parte dell’incontro è stato fatto un resoconto delle attività svolte dal G.I.A. nel corso del 2014, tra le quali la riunione tenutasi a Modena presso il Salumificio “Gigi” se-

guita dalla partecipazione in fiera con visite enogastronomiche guidate, la festa Agrovet presso la Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, la ristampa della brochure “Assaggiare per conoscere”, la partecipazione a “Fruttinfiore” a Lagnasco, nonchè la partecipazione ai “Mercati della Terra” di Cairo Montenotte nell’ambito di un progetto di educazione al consumo consapevole sostenuto da O.N.A.Frut. che potrebbe coinvolgere in futuro anche le altre organizzazioni del GIA. La seconda parte è stata dedicata alla programmazione delle attività previste per i prossimi mesi, ed in particolare la creazione di una nuova collana di brochure destinata ai consumatori. Ogni organizzazione dovrà individuare una serie di parametri utili ad indirizzare il consumatore verso un acquisto consapevole e che si porranno come linee guida per saper differenziare e qualificare i prodotti al momento dell’acquisto: analizzarne correttamente il rapporto qualità-prezzo, interpretare correttamente

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l’etichetta e la controetichetta, contestualizzare per ogni tipologia di prodotto i concetti di territorialità (km 0, prodotti locali, prodotti d’importazione), stagionalità e certificazioni di prodotto (DOP, IGP,ecc.). Un cammino – dice il presidente Giovanni Quaglia - che le sette associazioni di assaggiatori hanno intrapreso insieme per valorizzare congiuntamente le produzioni che caratterizzano maggiormente il territorio italiano.

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Per rispondere alle richieste degli associati la Coldiretti di Cuneo destina uno spazio de Il Coltivatore Cuneese agli associati che intendono pubblicare avvisi di vendita, scambio od acquisto di attrezzature, prodotti od altro. A) La rubrica è gratuita qualora l’annuncio sia inerente l’attività agricola per i soci della Coldiretti di Cuneo in regola con il versamento della quota associativa. B) L’avviso economico deve essere contenuto in un max di 10 parole; articoli, preposizioni, sigle e numeri compresi. L’indirizzo od il recapito telefonico sono conteggiati a parte. C) Dell’annuncio e della sua veridicità risponde direttamente l’interessato attraverso la pubblicazione del recapito telefonico o dell’indirizzo personale. D) Si precisa che l’art. 6 c.2 - quater, d. lgs. 192/05 nel caso di annunci di vendita o locazione di fabbricati, rurali compresi, impone venga indicato l’indice di prestazione e classe energetica, a pena di una sanzione da 500 a 3000 Euro. E) Sono esclusi dal Mercatino gli annunci strettamente personali (matrimoniali, ecc.). F) Ogni socio ha diritto alla pubblicazione di un solo annuncio economico nell’arco dell’anno solare (come da punto A); eventuali altri annunci, o quelli non attinenti l’attività agricola, saranno pubblicati, compatibilmente con lo spazio, al costo di Euro 20 cadauno. Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici della Coldiretti. G) Tutti gli annunci devono pervenire sull’apposito tagliando che deve essere spedito a: “Il Mercatino del Coltivatore” P.zza Foro Boario, 18 – 12100 Cuneo. H) La Coldiretti, oltre a non rispondere del contenuto degli annunci e della qualità della merce proposta, si riserva il diritto di non pubblicare eventuali inserzioni.

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