IL GEOMETRA – N° 3-2010

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Il geometra

Editoriale Organo del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta Direttore responsabile ILARIO TESIO Consigliere responsabile LUCIANO SIMONATO Redazione e impaginazione MICHELA OBERTO Grafica CHIARA CAMPONI Comitato di redazione: FEDERICA CAPRIOLO, PAOLO CUSELLI, RODOLFO MEAGLIA, LUCA PERRICONE, RENATO PITTALIS, VITTORIO VIZZINI Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: Via Cernaia 18 - 10122 Torino Tel. 011537756 - fax 011533285 e-mail rivista@collegiogeometri.to.it Hanno collaborato a questo numero: PAOLO CUSELLI, GIANLUIGI PAGLIERO, STUDIO OSELLA - PICCATO - PALETTO Stampa e fotolito: Tipografia Melli - Borgone di Susa Tel. 011.96.46.367 Reg. Trib. Torino n. 297 del 23 luglio 1948 Pubblicazione mensile con pubblicità inferiore al 50% Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizi, lasciando agli stessi la responsabilità dei loro scritti. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Sono questi giorni caldi, sia come temperatura atmosferica, sia per i molteplici avvenimenti che riguardano il nostro Collegio e di cui la rivista è lo specchio. L’Assemblea annuale del 19 aprile ha avuto una buona partecipazione, con l’approvazione all’unanimità dei bilanci che, oltre alla gestione ordinaria, comprendono quest’anno tutti gli investimenti per il trasferimento della sede del Collegio da Via Cernaia a Via Toselli. Il Consiglio è orgoglioso che l’Assemblea abbia condiviso le scelte effettuate e che abbia approvato in toto l’operato del Consiglio. Orgoglioso ed anche consapevole che l’impegno assunto di rispettare i termini ed i preventivi di spesa deve essere mantenuto e che tutto dovrà “filare liscio”, con l’ottenimento del risultato che ci si prefigge, cioè di avere una sede funzionale e rappresentativa di tutta la Categoria. Durante l’Assemblea, oltre ai festeggiamenti per i colleghi con 50 e 35 anni di iscrizione all’Albo, abbiamo avuto il piacere di celebrare i 70 anni di iscrizione all’Albo del geom. Aldo Abbena, con una cerimonia semplice ma molto sentita, che ha visto tutta l’Assemblea in piedi ad applaudire per lunghi minuti il collega che dal 1940 svolge con onore la professione. A maggio abbiamo organizzato la Festa delle Mamme che Lavorano: alla giornata internazionale non potevano mancare le mamme Geometra, ed ecco la bella manifestazione di cui diamo il resoconto su queste pagine, che ha visto una buona partecipazione, pur essendo alla prima edizione. E ancora le riunioni di zona, che sono state già quattro prima di giugno e che sono state caratterizzate da molta vivacità organizzativa. Su questo numero è pubblicata la cronaca e le foto della riunione di Torino e sul prossimo verranno dati i resoconti delle restanti già svolte prima dell’estate. E ancora: le elezioni per il rinnovo del Consiglio del Collegio a luglio e l’inizio del trasloco da Via Cernaia, che è anche occasione di riordino degli uffici, degli archivi e dei magazzini e quindi, seppure faticoso, è anche utile per razionalizzare la struttura. Nella nuova sede, i lavori sono in fase avanzata e tutte le persone coinvolte operano con alacrità per rispettare la scadenza di settembre per il trasferimento definitivo. A livello nazionale, proseguono le attività del Consiglio Nazionale e della Cassa di Previdenza, con al centro dell’attenzione la riforma delle professioni tecniche di primo livello, che da tempo appartengono ad un medesimo orizzonte di riferimento; la pausa estiva comporterà solo una piccola sospensione delle iniziative, per riprendere a pieno ritmo a fine agosto. Siamo tutti impegnati su più fronti e le attività ed iniziative certo non mancano: andremo tutti volentieri qualche giorno in ferie e sarà una vera vacanza, cioè un periodo, anche breve, in cui ognuno di noi potrà essere libero da occupazioni e preoccupazioni. Auguri quindi a tutti di una vacanza serena, per riprendere con rinnovate energie a settembre. Ilario Tesio


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Sommario

Editoriale

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L’Urbanistica Piemontese alle soglie della IX Legislatura

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Notizie dal Comune di Torino

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Giurisprudenza in edilizia e urbanistica

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Il progetto “Bois Lab”

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Notizie per la professione

pag. 18

Argomenti legislativi L’Urbanistica in Piemonte, pag. 9

Le novità del “Decreto legge incentivi”

a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto

Professione di Gianluigi Pagliero

Linee Guida per gli Amministratori, pag. 25

Cassa di Previdenza Dal Welfare Professionale un modello per il Paese

pag. 20

Notizie dalla Cassa di Previdenza

pag. 23

Commissione Immobiliare Linee guida “Funzioni e requisiti minimi per l’espletamento dell’attività dell’Amministratore Condominiale e Immobiliare

Assemblea annuale, pag. 26

pag. 25

Atti del Collegio Assemblea generale degli Iscritti all’Albo dei Geometri del 19 aprile 2010

pag. 26

Festa delle mamme che lavorano “Mia mamma fa il Geometra”

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Riunioni di zona

pag. 45

On line Buon viaggio

“Mia Mamma fa il Geometra”, pag. 42

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di Paolo Cuselli

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Argomenti legislativi

Le novità del “Decreto legge incentivi” a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto, Dottori Commercialisti Con il D.L. 25.3.2010, n. 40, c.d. “Decreto incentivi”, pubblicato sulla G.U. 26.3.2010, n. 71, sono state introdotte alcune misure di sostegno al settore industriale in crisi, nonché altre disposizioni di natura fiscale / amministrativa. In particolare, il Decreto in esame prevede: - l’introduzione di misure di monitoraggio delle operazioni effettuate con soggetti residenti in Paesi c.d. “black list”; - l’introduzione di misure dirette alla deflazione del contenzioso tributario e ad accelerare la riscossione; - lo stanziamento di fondi, le cui modalità attuative di erogazione sono demandate ad un Decreto di natura non regolamentare del Ministro dello sviluppo economico, per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di determinati beni (si veda nostra circolare del 9.4.2010); - il riconoscimento di un’agevolazione a favore delle imprese operanti nel settore del tessile e dell’abbigliamento per le attività di ricerca e sviluppo volte alla realizzazione di campionari; - l’introduzione di semplificazioni in materia edilizia.

DISPOSIZIONI DIRETTE AL CONTRASTO DELLE FRODI FISCALI (art. 1)

L’art. 1 del Decreto in esame contiene alcune misure volte a contrastare le frodi fiscali e finanziarie nazionali ed internazionali, operate anche

Con il Decreto legge 40/2010, approvato il 19 marzo 2010, il Governo ha varato una serie di misure di sostegno dell’attività produttiva e dei consumi volte a contrastare la crisi del settore industriale. A tal fine: - sono stati stanziati specifici fondi, demandando ad un Decreto del Ministro dello sviluppo economico (pubblicato sulla G.U. 6.4.2010, n.79) l’individuazione dei soggetti beneficiari e delle modalità di erogazione degli stessi, sotto forma di contributi per l’acquisto di determinati beni (si veda nostra circolare del 9.4.2010); - a favore delle imprese operanti nel settore tessile e dell’abbigliamento è riconosciuta l’esclusione dal reddito d’impresa del valore degli investimenti effettuati nel 2010 in attività di ricerca e sviluppo dirette alla realizzazione di campionari. Al fine di contrastare le frodi fiscali è inoltre introdotto l’obbligo, per tutti i soggetti passivi IVA, di comunicare all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, le cessioni di beni/prestazioni di servizi rese/ricevute nei confronti di operatori residenti in Paesi c.d. “black list”. Infine, sono previste alcune semplificazioni per la realizzazione di piccoli interventi edili per i quali, nel rispetto di quanto disposto dagli strumenti urbanistici comunali e delle altre normative del settore, non è richiesto alcun titolo abilitativo (DIA). Limitatamente ad alcune tipologie di lavori è comunque necessario effettuare un’apposita comunicazione al Comune, prima dell’inizio degli stessi. nella forma dei c.d. “caroselli” e delle “cartiere”. CESSIONI / PRESTAZIONI DA E VERSO OPERATORI DI PAESI “BLACK LIST” È stato introdotto l’obbligo, per i soggetti passivi IVA, di comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate le cessioni di beni / prestazioni di servizi rese e ricevute, registrate o soggette a registrazione, nei confronti di operatori economici con sede, residenza o domicilio nei Pae-

si a fiscalità privilegiata, c.d. “black list” individuati dai DDMM 4.5.99 e 21.11.2001. Con un apposito Decreto il MEF può comunque prevedere: - l’esclusione dall’obbligo con riguardo alle cessioni / prestazioni effettuate da / nei confronti di operatori residenti in determinati Stati appartenenti alla “black list”, ovvero di determinati settori di attività svolte in tali Paesi; - l’estensione dell’obbligo per le cessioni / prestazioni effettuate da / nei il geometra n. 3/10

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Argomenti legislativi estero indicato nella domanda di attribuzione del codice fiscale o di variazione dati. In caso di esito negativo della notifica, la stessa è effettuata, ai sensi dell’art. 1, lett. e) del citato art. 60 mediante affissione nell’albo del Comune. Le medesime disposizioni si applicano anche ai fini della notifica della cartella di pagamento ex art. 26, DPR n. 602/73 e pertanto l’Agente della riscossione può notificare gli atti all’estero utilizzando il canale postale.

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTENZIOSO E RISCOSSIONE (art. 3)

confronti di operatori residenti in Paesi non “black list” ovvero di specifici settori di attività o di particolari tipologie di soggetti. La mancata comunicazione delle predette operazioni ovvero la comunicazione con dati incompleti o non veritieri comporta l’applicazione del doppio della sanzione ex art. 11, D.Lgs. n. 471/97 (da € 258 a € 2.065). A tale fattispecie non è applicabile il c.d. cumulo giuridico ex art. 12, D.Lgs. n. 472/97. L’individuazione delle modalità e dei termini della comunicazione è demandata ad un apposito Decreto ministeriale. TRASFERIMENTO SEDE SOCIALE ALL’ESTERO Una particolare disposizione è stata prevista con riguardo alle società che trasferiscono all’estero la sede. A partire dall’1.5.2010 è infatti previsto che la comunicazione delle deliberazioni di modifica degli atti costituitivi per trasferimento all’estero della sede sociale deve essere effettuata, mediante la Comunicazione unica, nei confronti del Registro delle Imprese, dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS e dell’INAIL.

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UTILIZZO ILLEGITTIMO DI CREDITI D’IMPOSTA Nell’ottica di “contrastare fenomeni di utilizzo illegittimo” dei crediti d’imposta, è ora previsto che, in relazione ai crediti la cui fruizione è autorizzata da Amministrazioni ed Enti pubblici, l’Agenzia delle Entrate provvede a trasmettere a tali enti i dati relativi ai crediti utilizzati in diminuzione delle imposte dovute ovvero in compensazione ex D.Lgs. n. 241/97.

NOTIFICA DI ATTI A SOGGETTI NON RESIDENTI (art. 2)

Per effetto dell’integrazione dell’art. 60, DPR n. 600/73, è ora considerata valida la notifica degli avvisi e degli atti effettuata dall’Amministrazione finanziaria nei confronti dei soggetti non residenti mediante raccomandata A/R inviata all’indirizzo di residenza estera rilevato dai registri dell’AIRE ovvero all’indirizzo della sede legale estera risultante dal Registro delle Imprese. In mancanza dei predetti indirizzi, la notifica è effettuata all’indirizzo

Il Decreto in esame introduce alcune novità al fine di “deflazionare e semplificare il contenzioso tributario in essere e accelerarne la riscossione”. MODALITÀ DI NOTIFICA DELLA SENTENZA Con la modifica dell’art. 38, D.Lgs. n. 546/92, il Decreto in esame prevede alcune novità in materia di notifica della sentenza alle altre parti del processo. Infatti: - è stato sostituito il riferimento agli artt. 137 e seguenti del Codice di procedura civile con il richiamo all’art. 16 del citato D.Lgs. n. 546/92, con la conseguenza che la notifica alla controparte può essere effettuata mediante: – raccomandata A/R in plico senza busta; – consegna diretta. In tal caso la controparte rilascia immediatamente ricevuta. Ai fini della notifica non è pertanto più necessario avvalersi dell’ufficiale giudiziario. Tale novità, come affermato nella Relazione illustrativa al Decreto “intende facilitare l’accesso al grado successivo del giudizio o la definitività del provvedimento giurisdizionale, contribuendo in tal modo ad accelerare la riscossione”;


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Argomenti legislativi - è prevista la possibilità di depositare presso la segreteria, nei successivi 30 giorni, l’originale o copia autentica dell’originale notificato ovvero la copia autentica della sentenza consegnata o spedita per posta, con fotocopia della ricevuta di deposito o della spedizione a mezzo raccomandata postale unitamente all’avviso di ricevimento. CONCILIAZIONE GIUDIZIALE, ACCERTAMENTO CON ADESIONE E ACQUIESCENZA Per effetto della modifica dell’art. 48, comma 3, D.Lgs. n. 546/92, ai fini del perfezionamento della conciliazione giudiziale è ora prevista, in presenza di riscossione rateizzata, la necessità di prestare la polizza fideiussoria ovvero la fideiussione bancaria soltanto qualora l’importo delle rate successive alla prima sia superiore a € 50.000. Se l’importo è pari o inferiore a tale limite, la conciliazione si perfeziona con il versamento della prima rata. Analoga modifica è stata apportata all’art. 8, comma 2, D.Lgs. n. 218/97, con la conseguenza che la predetta novità è applicabile anche all’istituto dell’accertamento con adesione. Inoltre, secondo quanto affermato nella Relazione illustrativa al Decreto, “stante il richiamo al comma 2 dell’articolo 8 operato dall’articolo 15, comma 2 del medesimo D.Lgs. 218/1997, la modifica normativa in materia di garanzie trova applicazione anche rispetto all’istituto dell’acquiescenza”.

INCENTIVI PER L’ACQUISTO DI BENI (art. 4)

Il Decreto in esame dispone all’art. 4: - lo stanziamento di fondi per il sostegno delle imprese operanti in alcuni particolari settori, le cui modalità di erogazione sono demandate ad un apposito Decreto del Ministro dello sviluppo economico. Tale De-

creto attuativo, contenente l’elenco dei beni “agevolati” e l’ammontare dell’incentivo riconosciuto, è stato approvato in data 26.3.2010 e pubblicato sulla G.U. 6.4.2010, n. 79 (si veda nostra circolare del 9.4.2010); - il riconoscimento di un’agevolazione a favore delle imprese del settore tessile e dell’abbigliamento. AGEVOLAZIONI PER IMPRESE DEL SETTORE TESSILE E ABBIGLIAMENTO I commi da 2 a 4 del citato art. 4 prevedono l’esclusione dal reddito d’impresa del valore degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo precompetitivo dirette alla realizzazione di campionari, a favore di imprese che svolgono le attività di cui alle divisioni 13 e 14 della Tabella ATECO 2007 L’agevolazione, che presenta aspetti comuni con la c.d. Tremonti-ter: - spetta, secondo quanto affermato nella Relazione illustrativa al Decreto, per le attività di ricerca e sviluppo individuate dal Ministero dello sviluppo economico nella Circolare 16.4.2009, n. 46586, ossia finalizzate alla realizzazione del contenuto innovativo di campionari o di collezioni nonché alla realizzazione di prototipi nel settore tessile e moda; - è riconosciuta per gli investimenti effettuati dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2009 e fino alla chiusura del periodo d’imposta in corso al 31.12.2010. Per i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare l’agevolazione spetta quindi per gli investimenti realizzati nel 2010; - può essere usufruita esclusivamente in sede di versamento del saldo dell’IRPEF / IRES dovute per il periodo d’imposta in cui sono effettuati gli investimenti e pertanto, con riguardo ai soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, in sede di versamento delle imposte dovute per il 2010, da corrispondere a giugno / luglio 2011. La determina-

zione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione degli investimenti và effettuata assumendo come imposta del periodo precedente quella che si sarebbe determinata in assenza dell’agevolazione; - è riconosciuta nei limiti degli aiuti de minimis. L’individuazione dei criteri e delle modalità di fruizione di tale beneficio sono stati definiti con il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 2.4.2010, che approva altresì il mod. CRT, da presentare dall’1.12.2010 al 20.1.2011 per la richiesta dell’agevolazione.

SEMPLIFICAZIONE PER INTERVENTI SU IMMOBILI (art. 5)

L’art. 5 del Decreto in esame introduce alcune semplificazioni a favore di coloro che intendono effettuare interventi sugli immobili. In particolare, in relazione ad alcuni interventi c.d. di “edilizia libera”, di seguito elencati, non è richiesto alcun titolo abilitativo (DIA), “salvo più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale e comunque nell’osservanza delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio…”. Per alcune tipologie di intervento è comunque previsto che l’interessato, prima dell’inizio dei lavori, ne dia comunicazione al Comune, anche con modalità telematica, allegando le autorizzazioni eventualmente richieste dalle normative di settore. Con riguardo agli interventi di manutenzione straordinaria è altresì necessario comunicare i dati identiil geometra n. 3/10

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Argomenti legislativi ficativi dell’impresa alla quale sono stati affidati i lavori. Infatti, ai sensi del comma 3 del citato art. 5: “Prima dell’inizio degli interventi di cui al comma 1, lettere b), f), h), i)

e l), l’interessato, anche per via telematica, comunica all’amministrazione comunale, allegando le autorizzazioni eventualmente obbligatorie ai sensi delle normative di settore e,

TIPOLOGIA INTERVENTO

limitatamente agli interventi di cui alla … lettera b), i dati identificativi dell’impresa alla quale intende affidare la realizzazione dei lavori”.

TITOLO ABILITATIVO (*)

COMUNICAZIONE ALCOMUNE

a) Interventi di manutenzione ordinaria NO NO b) Interventi di manutenzione straordinaria ex art. 3, comma 1, lett. NO SI b), DPR n. 380/2001, purché non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non comportino un aumento del numero di unità immobiliari e non implichino incremento dei parametri urbanistici (**) c) Interventi diretti all’eliminazione delle barriere architettoniche NO NO che non comportano la realizzazione di rampe o ascensori esterni, o di manufatti che alterano la sagoma dell’edificio d) Opere temporanee per l’attività di ricerca nel sottosuolo, aventi NO NO carattere geognostico, escluse le attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato e) Movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attiviNO NO tà agricola e pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari f) Opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e tempoNO SI ranee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni g) Serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funNO NO zionali allo svolgimento dell’attività agricola h) Opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per NO SI aree di sosta, contenute entro l’indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale i) Pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo NO SI esterno, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori delle zone di tipo A di cui al Decreto Ministro Lavori pubblici 2.4.68, n. 1444 l) Aree ludiche senza fini di lucro ed elementi di arredo delle aree NO SI pertinenziali degli edifici (*) salvo le eventuali più restrittive disposizioni previste dalla disciplina regionale nonché le prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e nel rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (**) per tali interventi è richiesto di comunicare al Comune anche i dati identificativi dell’impresa cui l’interessato ha affidato l’esecuzione dei lavori

Infine, per le predette attività c.d. di “edilizia libera” il Decreto prevede: - il rilascio in via ordinaria, “con l’esame a vista”, del certificato di

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prevenzione degli incendi (se previsto); - la riduzione da 45 a 30 giorni del termine per la pronuncia, da parte del

Comando provinciale dei Vigili del fuoco, in merito alla conformità dei progetti di intervento alla normativa antincendio.


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Argomenti legislativi QUALI SONO I BENI AGEVOLABILI Le modalità di erogazione del D.L. 40/2010 sono state demandate ad un Decreto del Ministero dello sviluppo economico. Tale Decreto attuativo, approvato in data 26.3.2010 e pubblicato sulla G.U. 6.4.2010, n. 79 individua i beni agevolabili, le misure degli incentivi spettanti in relazione a ciascuna tipologia di bene oggetto di acquisto, nonché la decorrenza dei benefici. In particolare, i benefici sono riconosciuti:  agli acquirenti: − di motocicli, rimorchi, macchine agricole, inverter, ecc., nonché di cucine ed elettrodomestici; − di immobili ad alta efficienza energetica;  alle persone fisiche che, avendo determinati requisiti in termini di età, provvedono all’attivazione della c.d. banda larga. In base a quanto disposto dal Decreto 26.3.2010, le agevolazioni spettano:  in generale, per gli acquisti effettuati non anteriormente al 6.4.2010 e fino al 31.12.2010;  per gli immobili, relativamente ai contratti preliminari stipulati con atto avente data certa successivo al 6.4.2010 e fino al 31.12.2010;  nel rispetto dei limiti previsti per gli aiuti c.d. “de minimis”; e non sono cumulabili con i benefici previsti da altre disposizioni. N.B. Il divieto di cumulo non opera, per espressa previsione normativa, con riguardo alle agevolazioni per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. In generale, i fondi stanziati sono erogati sotto forma di riduzione del prezzo praticato dal venditore. Quest’ultimo matura un diritto al rimborso corrispondente alla riduzione concessa all’acquirente. Secondo quanto affermato dal Ministero dello sviluppo economico nel

Comunicato stampa del 2.4.2010, il rivenditore, prima di poter “concedere” l’effettiva erogazione degli incentivi agli acquirenti, deve registrarsi in un apposito elenco. La registrazione va effettuata: − dal 6.4.2010; − tramite l’apposito call center gestito dalle Poste utilizzando il numero verde “800.556.670” ovvero, con riguardo agli operatori delle telecomunicazioni, per il riconoscimento delle agevolazioni per la c.d. banda larga, utilizzando l’indirizzo e-mail “contributi.bandalarga@postecert.it”. Come precisato nel citato Comunicato, i consumatori e le imprese “potranno cominciare ad acquistare i prodotti con gli incentivi a partire da giovedì 15 aprile”. Pertanto: − i rivenditori devono attivarsi dal 6.4.2010; − gli incentivi sono riconosciuti agli acquisti effettuati dal 15.4.2010. Considerato che gli incentivi sono riconosciuti nei limiti dei fondi disponibili, il Ministero dello sviluppo economico informerà costantemente, sul sito Internet www.sviluppoeconimico.gov.it circa le disponibilità residue e l’esaurimento dei fondi. N.B. Il beneficio può essere revocato, dal Ministero dello sviluppo economico, se, “per fatti non sanabili comunque imputabili ai soggetti delle operazioni di vendita”: − mancano uno o più requisiti previsti per l’erogazione dei contributi; − la documentazione è incompleta o irregolare; − non è stato rispettato il divieto di cumulo con altre agevolazioni. Oltre a: - ACQUISTO DI CUCINE ED ELETTRODOMESTICI - ACQUISTO DI MOTOCICLI - ATTIVAZIONE DELLA BANDA LARGA, sono agevolabili altri beni, di seguito descritti e l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica.

ACQUISTO DI ALTRI BENI

Specifiche agevolazioni sono riconosciute per l’acquisto di altri beni, quali rimorchi e semirimorchi, macchine agricole e di movimento terra, gru a torre per l’edilizia, inverter, motori ad alta efficienza, ecc.. A tal fine, per alcune tipologie di essi l’incentivo è subordinato alla rottamazione di mezzi/macchinari vecchi.

ACQUISTO DI MACCHINE AGRICOLE

Il contributo per l’acquisto delle macchine agricole è riconosciuto a condizione che il concessionario o il venditore pratichi uno sconto di pari misura sul prezzo di listino. Inoltre, entro 15 giorni dalla data di consegna del nuovo mezzo, il destinatario del contributo deve provvedere alla demolizione del vecchio e alla relativa cancellazione legale, fornendo un idoneo certificato di rottamazione al concessionario / venditore che deve trasmetterlo all’Ente erogatore a pena di decadenza del contributo. Se il mezzo rottamato non è iscritto in un pubblico registro, fa fede la documentazione fiscale o, in mancanza, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio emessa dal beneficiario del contributo, attestante l’avvenuta demolizione. il geometra n. 3/10

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ACQUISTO DI IMMOBILI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA – artt. 2, lett. s) e 3

Il Decreto in esame prevede altresì un contributo per l’acquisto di immobili la cui misura è così individuata:

TIPOLOGIA DI IMMOBILE DA ACQUISTARE

CONTRIBUTO

Immobile di nuova costruzione, come prima abitazione della famiglia, con fabbisogno di energia primaria migliore almeno del 30% rispetto ai valori di cui all’allegato C, n. 1, Tabella 1.3, D.Lgs. n. 192/2005 (classe B) Immobile con fabbisogno di energia primaria migliore almeno del 50% rispetto ai valori di cui all’allegato C, n. 1, Tabella 1.3, D.Lgs. n. 192/2005 (classe A) (*) il contributo è limitato ai mq di “superficie utile”

€ 83 al mq fino ad un massimo di € 5.000 (*)

Per l’acquisto dell’immobile, ai fini del riconoscimento del contributo, è necessario il rilascio dell’attestato di certificazione energetica da parte di un soggetto accreditato. La concessione del contributo richiede il seguente iter procedurale: − il venditore, entro 20 giorni precedenti la stipula del contratto definitivo di compravendita, deve “curare” la prenotazione della misura del contributo; − la misura dell’agevolazione è confermata in sede di stipula del contratto al quale va allegato l’attestato di certificazione energetica; − l’acquirente, entro 45 giorni dalla stipula del contratto, trasmette la copia autentica dell’atto, riportante gli

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Il decreto incentivi prevede sconti per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Per gli immobile di classe A sono previsti 116 euro al mq, fino ad un massimo di 7.000 euro, mentre per gli immobili di classe B sono previsti 83 euro al mq fino a 5.000 euro. Per accedere al fondo da 60 milioni si dovrà prenotare l’incentivo. La prenotazione dovrà essere fatta entro i 20 giorni precedenti la stipula del contratto di compravendita dell’immobile.

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€ 116 al mq fino ad un massimo di € 7.000 (*)

estremi di registrazione, al soggetto individuato dal Ministero dello sviluppo economico (Poste). L’operatività dell’agevolazione in esame pone le seguenti questioni: 1. per il riconoscimento del contributo previsto per gli immobili di classe B è richiesto che: − l’immobile sia di “nuova costruzione”. Dovrà essere chiarito se in tale concetto rientrano anche gli immobili oggetto di ristrutturazione da parte del venditore; − l’acquisto sia effettuato “come prima abitazione della famiglia”. Dovrà essere chiarito se tale requisito sia da intendersi nel medesimo senso previsto per le agevolazioni ai fini dell’imposta di registro / IVA e pertanto se l’immobile debba avere i requisiti

FONDI STANZIATI

€ 60 milioni

“prima casa” ex art. 1, Nota II-bis, Tariffa parte I, DPR n. 131/86; 2. per gli immobili di classe A dalla lettura della norma i predetti 2 requisiti sembrano non necessari ai fini del beneficio. È opportuno che sia chiarito se l’agevolazione spetta per qualsiasi immobile, anche non di nuova costruzione e ancorché non destinato a “prima abitazione della famiglia”; 3. come va inteso il riferimento ai metri quadri “di superficie utile”. Ciò dovrebbe corrispondere alla c.d. “superficie calpestabile”.


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Professione

L’Urbanistica Piemontese alle soglie della IX Legislatura di Gianluigi Pagliero Il 20 aprile scorso presso il Centro Unione Industriale di Via Fanti si è svolto, con una vasta partecipazione di addetti al settore, tecnici, amministratori e politici, il seminario organizzato da Confindustria Piemonte e ANCE Piemonte “L’urbanistica piemontese alle soglie della IX legislatura”. L’arch. Giuseppe Provvisiero, Presidente ANCE Piemonte ha introdotto il convegno rimarcando che il 2010, oltre a segnare l’inizio della IX legislatura, è anche ricco di significati per quanto riguarda la complessa vicenda dell’urbanistica piemontese e segna il 32° anno dalla piena vigenza della nostra legge e lo scadere di un ventennio (quattro legislature successive) di infruttuosi tentativi di costruire una grande riforma che superi l’ormai storica legge 56 aprendo all’urbanistica della nostra regione orizzonti nuovi. L’avvocato Piero Golinelli ha ripercorso la storia della nostra legge. E’ una storia lunga che dimostra come questa possa essere considerata alla stregua di una legge-monumento. Alla fine degli anni ’80 l’allora assessore Piero Genovese avviò un tentativo di riscrittura della legge con il d.d.l. n. 524; 98 articoli che, mantenendone i principi, ripercorrono la legge 56 nel tentativo di semplificare e accelerare le procedure. Finisce la legislatura e non se ne sa più nulla. Uno dei momenti interessanti vengono assorbiti nella legge n. 70 del 27/12/1991 che ha modificato l’articolo 15 sull’ordinaria procedura

di formazione del piano regolatore e l’articolo 17 sulle varianti che assume la forma attuale; con l’articolo 21 si introduce l’assoggettamento ad uso pubblico degli spazi a standard e con l’articolo 42 la normativa relativa ai P.I.P. di riordino. Negli anni ‘93-‘94 viene elaborato il regolamento edilizio tipo e la relativa bozza di legge a supporto. Ci vorranno ben 6 anni perché quello studio diventi norma con la L.R. n. 19/99 (oggi uno dei pilastri della disciplina edilizia). Nel ’97 con la legge regionale n. 41 ed con un percorso bi-partizan, vengono istituite le varianti parziali. Nel ’98 si assiste ad un doppio tentativo di riscrivere la legge, operando anche sui principi, ad opera della Giunta Regionale (assessore Botta) e del gruppo PDS. Due formulazioni non lontanissime che lasciarono spazio al tentativo di coordinamento per testo concordato; tentativo finito però senza esito. Sempre nel ’98 va in porto la legge sul recupero dei sottotetti e nel 2003 quella sui rustici.

Ancora nel ’98, con una deliberazione della Giunta Regionale che aveva costituito un apposito gruppo di lavoro, trova fondamento l’idea secondo cui la revisione della legge debba riservare al P.R.G.C. gli aspetti strategici; debbano essere ampliate le competenze comunali, verificate le possibilità di ricorrere a strumenti di coordinamento pubblico-privato e snellite le procedure di gestione urbanistica ed edilizia del territorio. La recente entrata in vigore della L.R. n. 1/2007 è un fatto a sé che sfugge a quei due filoni. Contenuti non leggerissimi che operano con grande soddisfazione. Non vuole sostituire l’impianto della legge 56; riguarda solo le varianti strutturali introducendo alcuni capovolgimenti di principi sino ad allora operanti: - posizione non più dominante della Regione; - conferenza di copianificazione Comune-Provincia-Regione che partecipano con pari dignità; - sostituzione della delibera della Giunta Regionale per l’approvazione il geometra n. 3/10

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E’ auspicabile che la nuova legislatura regionale, sull’esempio di molte altre realtà nazionali, trovi modo di “pensionare” la gloriosa Legge 56 in favore di una legge di indirizzo dei moderni criteri di pianificazione e gestione del territorio.

della variante con quella del Consiglio Comunale; “Con la L.R. n. 1/2007, la ‘56 viene assediata; resiste agli attacchi ma non capitola”. Nell’intervento successivo il prof. Ezio Micelli, operante in Lombardia e Veneto, regioni che hanno completato da tempo complessi percorsi di riforma urbanistica, invita a guardare al futuro con un certo ottimismo senza pensare agli insuccessi del passato. I piani urbanistici di vecchia concezione sono come “tigri di carta” e, per aderire alle implicazioni di carattere economico che questa materia comporta, occorre pensare a nuovi modi di attuazione dei piani consoni alle nuove motivazioni. Si assiste sostanzialmente al fallimento del modo tradizionale di pianificazione introdotto dalla Legge n. 1150/42, per prendere atto che la “città privata” si muove su una corsia ad alta velocità, mentre la “città pubblica” deve abbandonare i tradizionali criteri basati sui vincoli espropriativi

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ormai inadeguati. Con la perequazione urbanistica viene meno il doppio binario e a tutte le aree viene attribuito un indice, una sorta di rivoluzione copernicana, che estingue il ricorso al vincolo e attiva una ridistribuzione del beneficio. Sono principi già contenuti nel piano del governo della città di Milano basato sulla “borsa dei diritti edificatori” che è una profonda innovazione nel mercato fondiario attraverso il quale si forma un asset dei diritti edificatori. Altro problema è la realizzazione delle opere e dotazioni infrastrutturali. Sui medesimi criteri muovono le leggi regionali del Veneto (articolo 6) e dell’Emilia Romagna (articolo 18) nelle quali nuovi strumenti di acquisizione delle aree e nuovi strumenti di finanziamento delle opere rendono ormai incompatibili gli strumenti tradizionali. Cosa avviene con la perequazione? Un diverso rapporto tra amministrazione e proprietà sul tema della ren-

dita. Per molti anni la cultura urbanistica ha esorcizzato questo tema; i percorsi di demonizzazione della rendita urbanistica sono falliti. Il problema della rendita è un retaggio della cultura classica. La perequazione ha senso perché redistribuisce una superiore capacità dei piani urbanistici di governare il processo urbanistico. Per Micelli è assolutamente necessario prendere atto che il valore dei suoli determinato dalle scelte amministrative possa essere considerato come capitalizzazione di esternalità. L’amministrazione ha il dovere di recuperare parte di quelle esternalità in termini di servizi e di attrarre un consenso diverso da parte privata. Un piano basato sulla condivisione delle parti e non solo un piano di parte come nella cultura classica. L’architetto Fiora per la Provincia ha fornito una panoramica della attività istruttoria delle varianti dei piani regolatori a partire dal 20 febbraio 2007, data di entrata in vigore della L.R. n. 1.


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Professione I comuni utilizzano sempre meno le procedure ordinarie dell’articolo 15 della ’56 in favore delle procedure semplificate normate dall’articolo 17 della legge. Negli anni 2007, 2008 e 2009 le varianti parziali sono state rispettivamente 150, 168 e 138; le varianti strutturali 16, 19 e 17, mentre le revisioni generali hanno subito un sensibile decremento da 44 nel 2007, a 29 nel 2009 e 12 nel 2009. L’architetto Antonello Camillo, direttore del settore Ambiente e Territorio del Comune di Settimo Torinese, ha illustrato alla sala il massiccio ricorso fatto dal Comune alle procedure introdotte dalla L.R. n. 1/2007. Nel breve volgere di 4 anni sono già 4 le varianti strutturali messe in cantiere dal Comune delle quali 2 portate ad approvazione nel breve termine di 12 mesi e altre 2 in via di approvazione. L’arch. Camillo ha auspicato che lo strumento di copianificazione possa essere impiegato anche per la revisione del piani regolatori ampliando la portata della legge n. 1 e, su altro fronte, evidenziato la necessità che la struttura regionale adotti concetti moderni di formazione del personale. Il prof. Carlo Alberto Barbieri, già presidente INU Piemonte, ha manifestato qualche perplessità sulle proposte dell’arch. Camillo e ha evidenziato la necessità urgente di uscire da una posizione da lungo tempo di “metà del guado”. Se questa è la sfida, sull’esperienza anche delle altre regioni, con strumenti nuovi e diversi di perequazione è necessario esista il supporto legislativo; è necessario cioè “lavorare ad una impalcatura nuova”. Nel merito ha evidenziato la recente esperienza nel comune di Roma che ha visto la revisione del piano regolatore bloccata da sentenze di TAR e Consiglio di Stato. Se è vero che è successo questo, è però vero che la motivazione non è

la mancanza di una legge quanto la compressione del diritto di proprietà che il comune di Roma ha utilizzato per attuare i principi di perequazione arrivando a commercializzare una quota consistente dei diritti edificatori attribuiti dal piano ai privati (una sorta di esperienza draculesca (n.d.r.)) Il prof. Barbieri ha evidenziato la necessità del passaggio da una verifica di conformità ad un modo operativo per coerenza che apra alla flessibilità progettuale. Per fare ciò non è più possibile operare all’interno della ’56. La copianificazione deve riguardare solo la parte strutturale generale. L’operatività pratica del piano deve essere verificata all’interno del comune. Ha fatto seguito l’intervento di Franca Biglio, vicesindaco di Marsaglia (Cuneo) presidente dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia, che, sfoderando la nota combattività, ha rimarcato l’esigenza di diversificare la pianificazione per aprire le porte alle piccole realtà comunali estremamente in difficoltà nei confronti di questi nuovi strumenti di pianificazione. “I docenti universitari devono fare il loro lavoro; noi abbiamo bisogno di atti concreti”, affermazione che ha strappato l’unico applauso intermedio agli interventi. “Nei piccoli comuni si paga esattamente quanto in tutto il resto del territorio nazionale ma si può godere di molti meno servizi.” E’ venuto poi il turno dei politici. L’assessore Mario Viano del Comune di Torino ha affermato che la nuova legislazione deve concentrare le attenzioni su elementi strategici e strutturali; la coerenza operativa deve essere consegnata ai comuni. Il passaggio culturale dal Piano conformativo alla nuova esperienza opera nella assunzione della salvaguardia della coerenza e non della conformità; in caso contrario si producono strumenti obsoleti rispetto

alle necessità di velocità delle dinamiche sociali del piano. Propone un piano strategico strutturale della città metropolitana considerando che aree talmente integrate come lo sono quelle di periferia, non possono prescindere da uno strumento regolatore specifico. Il consigliere regionale capogruppo PD, Reschigna, si è chiesto perché da noi pare straordinario quello che in altre regioni è ormai ordinario. “Il problema di una nuova legge del territorio non è solo un problema di tempo per far approvare gli strumenti urbanistici ma di metodi e di nuovi principi.” Da ultimo il neo assessore regionale Ugo Cavallera, ha esordito affermando che nella legislatura che si va ad inaugurare ci sarà in materia una attenzione alle realtà comunali inferiori ai 1000 abitanti che rappresentano il 90% degli oltre 1200 comuni piemontesi. Da subito pensa ad una manutenzione urgente della L.R. n. 56 in attesa della riforma e non nasconde la disponibilità a verificare suggerimenti per attivare una nuova forma di sviluppo della pianificazione. La conclusione a cui sono giunti quasi tutti gli interventi del seminario è che all’interrogativo su quali siano gli strumenti a cui fare riferimento per un efficace governo delle trasformazioni in corso nella città e nel territorio contemporanei, e di quali contenuti irrinunciabili tali strumenti debbano farsi portatori, prende spunto dalla considerazione della inedaguatezza del modello di piano urbanistico della legge del ’42 e della necessità di revisione totale della legge regionale. Non resta che auspicare che la nuova legislatura regionale, sull’esempio di molte altre realtà nazionale, trovi modo di “pensionare” la gloriosa Legge 56 in favore di una legge di indirizzo dei moderni criteri di pianificazione e gestione del territorio.

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Notizie dal Comune di Torino RELAZIONE ENERGETICO-AMBIENTALE

Dal 1° Aprile 2010 su tutto il territorio regionale è entrata in vigore la DGR 46-11968 del 4 Agosto 2009, relativa all’aggiornamento dello Stralcio di Piano e alle disposizioni attuative della Legge Regionale 13/2007. A seguito dell’entrata in vigore di queste norme si completa il quadro legislativo regionale in materia di efficienza energetica. A partire dal 1° Aprile sono pertanto stati modificati i valori limite di trasmittanza delle strutture opache e trasparenti, sia per gli edifici di nuova costruzione che per gli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazione e manutenzione ordinaria. L’Agenzia Energia e Ambiente è a disposizione per approfondimenti o chiarimenti in merito all’applicazione della normativa energetica. http://www.torinoenergiambiente.com/ http://www.comune.torino.it/ediliziaprivata/energia/ pdf/DGR_04082009_n4611968_Agg_Piano%20_ Stralcio.pdf http://www.comune.torino.it/ediliziaprivata/normativa/ pdf/DGR_04_08_2009_n_45-11967.pdf http://www.comune.torino.it/ediliziaprivata/energia/ pdf/DGR_22032010_n32-13618_InVigore.pdf

NUOVI MODELLI PER LA PRESENTAZIONE DI PRATICHE EDILIZIE - ATTIVITA’ LIBERA

Pubblicati nella sezione Modulistica dello Sportello per l’Edilizia e l’Urbanistica del Comune di Torino due nuovi modelli per la presentazione di pratiche edilizie (denominato SE-CIL) e relativa relazione asseverata (denominato SE-RAS-CIL) per le comunicazioni di attività di edilizia libera ai sensi dell’art. 6 DPR 380/2010, come modificato dall’art. 5 L. 73/2010).

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PROTOCOLLAZIONE PRATICHE EDILIZIE - NUOVO SISTEMA DENOMINATO SIPRED

Dal 20 Maggio è entrato in funzione il nuovo sistema di protocollazione edilizia denominato SIPRED. In fase di avvio e di rodaggio delle nuove modalità, periodo che auspichiamo relativamente breve, potranno verificarsi problemi e disagi che i protocollisti e le cassiere, siamo certi, riusciranno a superare anche grazie alla cortesia e pazienza degli utenti. http://www.comune.torino.it/ediliziaprivata

AGGIORNAMENTO 2010 TARIFFE SPORTELLO PER L’EDILIZIA E L’URBANISTICA

Modificate parzialmente le tariffe per la presentazione di pratiche edilizie di agibilità, autorizzazioni paesistico-ambientali e comunicazioni di opere libere (di cui ai punti “b, f, g” della tabella riassuntiva). Maggiori informazioni nella tabella pubblicata nella sezione Atti e Disposizioni - Tariffe, contributi di urbanizzazione e diritti di segreteria. http://www.comune.torino.it/


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Giurisprudenza in edilizia e urbanistica Distanze - Pareti finestrate e pareti di edifici antistanti - D.M. 2 aprile 1968, n. 1444, art. 9 - Strumenti urbanistici contrastanti con la norma - Giudice di merito – Disapplicazione – Doppia tutela TAR Lombardia, Brescia, Sez. I – sentenza 16 ottobre 2009, n. 1742 Il D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 - là dove all’art. 9 prescrive in tutti i casi la distanza minima assoluta di metri dieci tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti - è norma che impone determinati limiti edilizi ai comuni nella formazione o revisione degli strumenti urbanistici. Da ciò deriva (cfr. ex multis Cass. Civ. Sez. II 1.11.2004 n. 21899) che l’adozione, da parte degli enti locali, di strumenti urbanistici contrastanti con la norma comporta l’obbligo, per il giudice di merito, non solo di disapplicare le disposizioni illegittime, ma anche di applicare direttamente la disposizione del ricordato art. 9, divenuta, per inserzione automatica, parte integrante dello strumento urbanistico in sostituzione della norma illegittima disapplicata. In tema di distanza fra costruzioni o di queste con i confini vige il regime della c.d. “doppia tutela”. Questo vuol dire che il soggetto che assume di essere stato danneggiato dalla violazione delle norme in materia è titolare, da un lato, del diritto soggettivo al risarcimento del danno o alla riduzione in pristino nei confronti dell’autore dell’attività edilizia illecita e, dall’altra, dell’interesse legittimo alla rimozione del provvedi-

mento invalido dell’amministrazione, quando tale attività sia stata autorizzata. (cfr., ex multis, Cass., SS.UU., 1 luglio 2002 n. 9555). Consegue, quindi, da ciò che sussistono nel nostro ordinamento ipotesi di doppia tutela in relazione a possibili violazioni della disciplina vigente in materia di distacco delle costruzioni dai confini del fondo ovvero da altre costruzioni, a seconda che si agisca nei riguardi del confinante ovvero nei confronti dell’Amministrazione Comunale che ha rilasciato il titolo edilizio, ben potendo le azioni stesse coesistere e ben potendo il titolare dell’interesse qualificato alla legittimità dell’azione amministrativa ottenere, comunque, in sede di giurisdizione amministrativa l’annullamento ope iudicis del titolo edilizio reputato illegittimo anche a prescindere dalla sua eventuale disapplicazione da parte del giudice ordinario concomitantemente adito, a’ sensi degli artt. 4 e 5 della L. 25 marzo 1965 n. 2248, all. E. (cfr. TAR Veneto Sez 2° 17.6.2005 n. 2504). VIA - Comune - Approvvigionamento idrico - Sorgente interessata dalle ricadute di un progetto sottoposto a VIA - Interesse ai fini della partecipazione alla VIA - Prova della potabilità dell’acqua o del possesso di un legittimo titolo concessorio - Necessità - Esclusione - Legame di utilità sostanziale tra

l’Ente e la specifica matrice ambientale. T.A.R. Sicilia, Catania, Sez. I - 24 novembre 2008, n. 2241 Il Comune, quale ente esponenziale della Comunità stanziata sul proprio territorio, ha un preciso interesse alla conservazione di una matrice ambientale dalla quale esso trae l’approvvigionamento idrico del proprio fabbisogno e che potrebbe essere interessata dalle ricadute ambientali del progetto, a prescindere dalla prova della potabilità dell’acqua o del possesso di un legittimo titolo concessorio a servirsi della sorgente. Ciò che è essenziale, ai fini della pretesa di partecipazione alla V.I.A. di un progetto ad essa sottoposto, è la sussistenza di un legame di utilità “sostanziale” tra l’Ente ed una o più specifiche matrici ambientali. Le contestazioni sulla potabilità dell’acil geometra n. 3/10

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Professione necessariamente afferenti la successiva ordinanza di gratuita acquisizione al patrimonio comunale (Tar Napoli Sez., III 12-32010, n. 1420, Tar Lazio, Latina, sez. I, 6 agosto 2009, n. 780; Tar Veneto, sez. II, 10 giugno 2009, n. 1725; Cons. Stato, sez. IV, 26 settembre 2008, n. 4659; Tar Umbria, 26 gennaio 2007, n. 44). qua o le censure inerenti la mancanza di un titolo concessorio della fonte d’acqua implicherebbero, al più, ove fondate, la necessità di una attività amministrativa sanzionatoria nei confronti dell’Ente locale o dei suoi amministratori, ma non provocherebbero comunque la cessazione della relazione di utilità tra l’Ente e la risorsa idrica, dovendosi solamente porre in essere opportuni interventi adeguatori della regolarità della fruizione alle discipline di settore. Ingiunzione di demolizione - Descrizione delle opere abusivamente realizzate - Sufficienza - Indicazioni ulteriori - Descrizione delle superfici occupate e dell’area di sedime da confiscare in caso di mancata esecuzione - Necessità Esclusione. TAR Puglia, Bari, Sez. III - 23 giugno 2010, n. 2606 Per giustificare l’ingiunzione di demolizione è necessaria e sufficiente l’analitica descrizione delle opere abusivamente realizzate, in modo da consentire al destinatario della sanzione di rimuoverle spontaneamente, ogni altra indicazione esulando dal contenuto tipico del provvedimento, non occorrendo in particolare, anche la descrizione precisa della superficie occupata e dell’area di sedime che dovrebbe essere confiscata in caso di mancata, spontanea esecuzione; elementi questi, invece,

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Restituzione delle somme pagate in caso di rinuncia al permesso di costruire o di decadenza del titolo di autorità TAR Lombardia, sentenza n. 728 del 24 marzo 2010 Allorché il privato rinunci al permesso di costruire o anche quando sia intervenuta la decadenza del titolo edilizio – per scadenza dei termini iniziali o finali o per il sopravvenire di previsioni urbanistiche introdotte o dallo strumento urbanistico o da norme legislative o regolamentari, contrastanti con le opere autorizzate e non ancora realizzate – sorge in capo alla pubblica amministrazione l’obbligo di restituzione delle somme corrisposte a titolo di contributo per opere di urbanizzazione e costo di costruzione e, conseguentemente, il diritto del privato a pretenderne la restituzione (cfr. TAR Abruzzo, Pescara, 15/12/2006, n. 890; CdS, sez. V, 22/2/1988, n. 105). Il contributo concessorio è, difatti, strettamente connesso all’attività di trasformazione del territorio, quindi, ove tale circostanza non si verifiche, il relativo pagamento risulta privo di causa cosicché l’importo versato va restituito (Cons. Stato, sez. V, 12 giugno 1995, n. 894; Tar Lazio, Roma, sez. II bis, 12 marzo 2008, n. 2294). Il diritto alla restituzione sorge non solamente nel caso in cui la mancata realizzazione delle opere sia totale ma anche ove il permesso di costruire sia stato utilizzato solo parzialmente, come è

accaduto nel caso in specie in cui è stato edificato solamente un capannone industriale e non anche un edificio uso ufficio come, invece, previsto nel titolo edilizio. Sia la quota per gli oneri di urbanizzazione – che compensa l’aggravio del carico urbanistico della zona indotto dalla nuova costruzione – che la quota per costo di costruzione – che si giustifica con l’aumentata capacità contributiva del titolare ed è pertanto commisurata al valore economico del costo di costruzione, determinato sulla base di parametri generali – sono, difatti, correlati, sia pure sotto profili differenti, all’oggetto della costruzione: la realizzazione solamente di uno dei due edifici oggetto del permesso di costruire non può che comportare una riduzione dell’aggravio del carico urbanistico della zona e manifestare una minore capacità contributiva rispetto all’ipotesi in cui entrambe le opere assentite fossero edificate. L’avvallimento solo parziale delle facoltà edificatorie consentite da un permesso di costruire comporta, pertanto, il sorgere in capo al titolare del diritto alla rideterminazione del contributo ed alla restituzione della quota di esso che è stata calcolata con riferimento alla porzione non realizzata. Ai sensi dell’art. 2935 c.c., il termine di prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere e, dunque, dalla data in cui il titolare comunica all’amministrazione la propria intenzione a rinunciare al titolo abilitativo o dalla data di adozione da parte della p.a. del provvedimento che dichiara la decadenza del permesso di costruire per scadenza dei termini iniziali o finali o per l’entrata in vigore delle previsioni urbanistiche contrastanti. La prescrizione non può iniziare a decorrere da un momento, quello del rilascio del titolo edilizio, in cui il diritto alla restituzione del contributo non è ancora sorto non essendosi ancora verificati i fatti impeditivi della edificazione sopra richiamati.


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Il progetto “Bois Lab”

Lunedì 19 aprile al Castello del Valentino (sede della Facoltà di Architettura, in viale Mattioli 39) è stato presentato il Workshop interdisciplinare per progettisti e aziende del legno, organizzato dalla Provincia di Torino nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera “BoisLab” e finalizzato alla progettazione e realizzazione di una “mobil home” in legno locale. Al progetto Bois-Lab collaborano la Provincia di Torino e il Dipartimento francese della Savoia, che si sono impegnate per attivare strategie di sostegno alla domanda e all’offerta di legno di qualità e legno energia di provenienza locale. Il workshop è stato invece realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino (DIPRADI), l’Università degli Studi di Torino (Dipartimento Agroselviter), la Fondazione Ordine degli Architetti di Torino, la CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) e la Società Ingegneri e Architetti di Torino. “Il workshop, - spiega Marco Balagna, Assessore Provinciale all’Agricoltura e Montagna, - è aperto a neolaureati, professionisti, addetti e titolari di imprese edili e artigiane e a dirigenti, funzionari e tecnici delle pubbliche amministrazioni. E’ un’iniziativa che nasce dalla volontà della Provincia di Torino di far conoscere e promuovere presso tutti i soggetti interessati le potenzialità del legno in edilizia, al di là e al di fuori del suo uso tradizionale, in un contesto di promozione delle potenzialità locali, di disegno contemporaneo e

Bois-Lab è un progetto di cooperazione transfrontaliera, cofinanziato dal programma di cooperazione Italia-Francia ALCOTRA 2007-2013 di intervento sostenibile. L’obiettivo del laboratorio è quello di realizzare un interscambio di conoscenze tecnico-progettuali di valore formativo, che rappresentino un punto di partenza, un segnale di nuovo interesse verso l’uso del legno in edilizia”. Il programma del workshop si articolava in quattro appuntamenti nel mese di maggio ed è stato, appunto, finalizzato alla progettazione e realizzazione di una “mobil home” in legno, che dovrà rispondere ad esigenze di flessibilità d’uso e facilità di trasporto. Il modulo espositivo ha ospitato inizialmente i contenuti informativi sulla filiera del legno locale nell’ambito della manifestazione “Bosco e territorio”, in programma dal 17 al 19 settembre a Beaulard

di Oulx, in Alta Valsusa. Successivamente si trasformerà in un laboratorio itinerante per la promozione della risorsa legno di provenienza locale. I partecipanti sono stati introdotti al tema del workshop attraverso un’attività di formazione alla quale è seguita un’attività progettuale. L’attività di formazione è stata orientata all’inquadramento dei sistemi costruttivi in legno con particolare riferimento alle strutture prefabbricate e all’analisi delle loro potenzialità in architettura anche sotto il profilo ambientale. Al termine dell’attività progettuale una Commissione di valutazione ha selezionato il progetto da avviare alla fase di realizzazione.

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Domus Italia: le case a struttura portante in legno Una bella casa di legno? Perché no. Attenzione però nessuno pensi a un grazioso chalet di montagna, stiamo parlando di una casa ecologica, «sostenibile», funzionale, economica (che di questi tempi non guasta). E soprattutto solida quanto una in cemento armato, lo sanno bene nel Nord Europa dove le case in legno sono ormai un’abitudine e tutt’altro che una novità del settore immobiliare. Le case a struttura portante in legno le realizza Domus Italia, azienda leader nel settore. “Le nostre abitazioni sono esteticamente simili alle costruzioni tradizionali, anche per ciò che riguarda le finiture - pavimenti, rivestimenti, intonaci - ma con molti vantaggi in più” spiega il Geom. Benito Libertino, coordinatore della Domus Italia con cinquant’anni di esperienza e ancora grande entusiasmo per l’innovazione. Le case hanno costi minori e sono assolutamente resistenti e durevoli con il vantaggio di essere anche antisismiche. “Soprattutto ‘in esercizio’ queste costruzioni garantiscono risparmi notevoli. Si pensi alla dispersione termica. Le case Domus Italia permettono un costo energetico molto basso grazie all’elevato isolamento e, su richiesta, gli impianti evoluti (riscaldamento radiante, impianti solare e fotovoltaico, pompe di calore, VMC) permettono di raggiungere i più alti standard PassivHaus”. L’azienda è particolarmente interessata a collaborare con progettisti sensibili ai temi del risparmio energetico e dell’ambiente, concretizzando i loro progetti. Dalla mansarda all’edificio plurifamiliare. “Normalmente le abitazioni in legno vengono realizzate con un capitolato di base già molto completo, 16

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ma struttura, dimensioni e peculiarità sono a totale discrezione del cliente: tutto è possibile”. Per esempio le pareti esterne in mattoni, oppure in legno, per un effetto più naturale, o con cappotto esterno per migliorare ulteriormente le prestazioni. Con 40 anni di attività oggi Domus Italia è in grado di rispondere a tutte le esigenze del cliente con un ottimo rapporto qualità/prezzo, competitivo rispetto a sistemi più tradizionali e a prefabbricati standard. Se poi vogliamo una casa “d’eccellenza” sotto l’aspetto energetico Domus Italia può collaborare attivamente con i progettisti offrendo soluzioni collaudate per raggiungere l’obiettivo richiesto. Nella scelta di un partner col quale realizzare i propri progetti, Domus Italia offre un altissimo valore aggiunto: la possibilità di operare in modo prettamente artigianale sui particolari più delicati con le proprie maestranze e ampie garanzie sui prodotti impiegati. Basta vedere la lista dei fornitori sul sito. Certificazioni “di peso” in un panorama oggi molto variegato, costellato da offerte di basso costo che forse non sono la scelta giusta quando si parla di un prodotto come la casa che deve durare una vita. L’edificio si costruisce in opera, sotto i nostri occhi, con i materiali che possiamo verificare direttamente in cantiere: non arriva da chissà dove, a scatola chiusa. L’azienda torinese ha sede in via Reiss Romoli 215 (tel. 011.252170) e chi è interessato può vedere alcune delle realizzazioni della famiglia Libertino, per rendersi conto di quanto il legno possa garantire sicurezza, stabilità e qualità.


Legno dentro, mattoni fuori. Nulla è più antico, nulla è più moderno

La casa è la vostra. domus italia si occupa di realizzarla come vi piace. Nel mentre Vi aiuterà a renderla funzionale ed economica: struttura portante in legno involucro ad alto isolamento, permettono all’abitazione di raggiungere consumi bassissimi e di essere definita casa “passiva”. Inoltre, la tecnologia costruttiva domus italia si presta perfettamente all’integrazione con energie alternative, solare o geotermica. Tutto questo, mantenendo finiture artigianali di alta qualità. Una strategia non solo al passo con le normative di oggi, ma anche un po’ più in là. Un investimento che assicura risparmio immediato e valore futuro. VMC ventilazione meccanica controllata (con recupero di calore dall’aria emessa) Integrazione solare termo/sanitaria ad alta resa con pannelli solari Caldaia a condensazione Viessmann

Impianto termico a temperatura media

Muratura esterna tradizionale

Serramenti in legno con vetrocamera a bassa emissione con Argon

Massima libertà progettuale

Struttura portante in legno lamellare Cappotto esterno a richiesta

30 Kwh/mq all’anno casa domus italia

Finiture tradizionali Alta resistenza strutturale antisismica

domus italia edilizia residenziale ecologica ad alte prestazioni energetiche

160 Kwh/mq all’anno casa tradizionale

10148 Torino Via G. Reiss Romoli, 215 tel./fax +39.011.252170 il geometra n. 3/10 17 www.domusitalia.eu - info@domusitalia.eu


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Notizie per la professione

PREGEO 10 (Provvedimento 01/10/2009 e Circolare 3/09) La nuova versione PREGEO 10 è obbligatoria a decorrere dal 1° giugno 2010. Tale procedura consente un’ulteriore riduzione dei tempi di approvazione attraverso l’introduzione di automatismi di controllo relativamente alla tipologia di atti geometrici più semplice (peraltro rappresentante la stragrande maggioranza degli atti presentati), ove redatti mediante estratti di mappa autentici rilasciati dall’Ufficio. A partire dal l° giugno 2010, pertanto, gli atti di aggiornamento devono essere predisposti esclusivamente su estratti di mappa autentici rilasciati dall’ufficio, e non è più possibile presentare atti di aggiornamento sulla base di estratti di mappa “autoallestiti”. Al fine di promuovere al meglio - e prima possibile rispetto alla data d’obbligo - l’approvazione automatica dell’atto di aggiornamento l’Agenzia del Territorio ha invitato le Associazioni professionali a volere ulteriormente sensibilizzare i propri iscritti sulla necessità di richiedere, fin da subito, gli estratti di mappa Pregeo 10. Per facilitare tale pratica, da lunedì 12 aprile è stata operativa presso il salone terreni (Piano 2°) una nuova postazione WEGIS, appositamente

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allestita per: • la segnalazione di disallineamenti e/o errori (per le sole particelle interessate da atto di aggiornamento); • la richiesta ed il rilascio degli estratti mappa conformi al nuovo modello operativo. A tale postazione si accede tramite ticket eliminacode “Wegis” da ritirare presso il servizio di accoglienza (Piano Terra). Inoltre, presso il servizio di accoglienza, nonché presso la nuova postazione WEGIS è disponibile il nuovo modello appositamente predisposto: “SEGNALAZIONE DISALLINEAMENTI/ERRORI CT (per richiesta estratto WEGIS Pregeo 10)”. Il nuovo modello potrà essere trasmesso anche via e-mail, completo di eventuali allegati, all’indirizzo: up_torino_ wegis@agenziaterritorio. it. L’Ufficio ne assicura l’immediata protocollazione e la contestuale trasmissione alle postazioni di back-office, per la trattazione. L’Agenzia del Territorio confida nell’assunzione convinta da parte dei Professionisti del modello di interazione delineato che consente: 1) l’esame per tempo e la risoluzione dei disallineamenti segnalati, per il rilascio di estratti mappa conformi al nuovo modello operativo, 2) l’approvazione automatica degli atti di aggiornamento, con vantaggio della qualità del servizio offerto. Sul sito del Collegio www.collegiogeometri.to.it è pubblicata la circolare prot. 6006 del 7/4/2010 dell’Agenzia del Territorio e i relativi allegati. Chiarimenti regionali “Attività edilizia libera” La Regione Piemonte ha emanato il 20 aprile 2010 una circolare con oggetto “Chiarimenti in merito all’applicazione dell’art. 5 “Attività edilizia libera” del Decreto-Legge

25 marzo 2010, n. 40 “Disposizioni urgenti tributarie e finanziarie in materia di contrasto alle frodi fiscali internazionali e nazionali operate, tra l’altro, nella forma dei cosiddetti “caroselli” e “cantiere” di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria anche in adeguamento alla normativa comunitaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno della domanda in particolari settori” Il testo è pubblicato sul sito del Collegio www.collegiogeometri.to.it. A decorrere dal 1° luglio dati catastali negli atti immobiliari L’art. 19, commi da 14 a 16), del Dl. 31.5.2010 n. 78 dispone che per gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, per le unità immobiliari urbane, a decorrere dal prossimo 1.7.2010: - il notaio è tenuto a verificare preventivamente gli intestatari catastali e la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari; - è necessario indicare, a pena di nullità, oltre all’identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in Catasto e la dichiarazione, resa dagli intestatari, della conformità dei dati catastali e delle planimetrie allo stato di fatto dell’immobile. Anche per gli atti aventi ad oggetto la registrazione di contratti di locazione o affitto di beni immobili, nonché la loro cessione, risoluzione o proroga, si rende necessaria l’indicazione dei dati catastali degli immobili. L’omissione è punita con la sanzione ex art. 69, DPR n. 131/86 (dal 120% al 240% dell’imposta). Per consentire al contribuente l’indicazione dei dati catastali nella richiesta di registrazione, l’Agenzia delle Entrate ha, da un lato, aggiornato il modello di registrazione


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Professione cartaceo (mod. 69) e, dall’altro, ha elaborato un nuovo modello, denominato “cdc”, finalizzato ad ospitare i dati di identificazione catastale degli immobili oggetto di un contratto di locazione assoggettato a cessione, risoluzione o proroga (quest’ultimo deve essere presentato entro 20 giorni dal versamento attestante l’avvenuta cessione, risoluzione o proroga) Obbligo di adozione della PEC Si ricorda che a termine di legge tutti i professionisti devono dotarsi di casella di posta elettronica certificata e comunicare l’indirizzo ai rispettivi Ordini o Collegi professionali; la realizzazione e il mantenimento dell’Elenco Telematico delle PEC dei propri iscritti è infatti un obbligo degli Ordini e dei Collegi Professionali. In particolare si invitano i professionisti che possiedono una casella diversa da quella fornita da Aruba, tramite la convenzione con il Consiglio Nazionale-Cassa di Previdenza, a comunicarlo al Collegio, che altrimenti non ne sarebbe a conoscenza. Gli iscritti che ancora non avessero la PEC sono invitati ad attivarla usufruendo della convenzione con Aruba tramite il sito www.cassageometri.it. Firma digitale Il Consiglio Nazionale Geometri ha convenzionato con Aruba la fornitura, agli iscritti all’Albo, di un Kit per la Firma Digitale al prezzo di € 38,50 oltre IVA e € 3,00 di spedizione, con validità di 5 anni. Il singolo iscritto che intende dotarsi del Kit di Firma Digitale attraverso il sito della Cassa di Previdenza - Area Riservata – oppure direttamente dal sito di ARUBA www.pec.it/FirmaDigitale_Convenzioni.aspx troverà una pagina WEB dedicata dove dovrà registrarsi indicando il Codice Offerta FDGEO5167.

Come già comunicato, ogni iscritto all’Albo potrà ottenere il nuovo tesserino di riconoscimento fornito di badge con chip di prossimità, che permette il controllo automatico della partecipazione ad eventi e corsi, nonché la gestione crediti formativi. Per realizzare il progetto, è necessario acquisire le fotografie di tutti gli Iscritti all’Albo. Tutti gli iscritti all’Albo iscritti precedentemente al 1/1/2007 devono pertanto consegnare al Collegio: una foto-tessera recente un modulo di richiesta compilato copia di un documento d’identità Nuovi requisiti acustici per gli edifici Il 10 luglio entrerà in vigore la Legge Comunitaria 2009 che, tra altre cose, interviene sulla legislazione in materia di isolamento acustico in edilizia. L’articolo 15 della Comunitaria 2009 (Legge 46 del 4 giugno 2010), modificando l’articolo 11 della Comunitaria 2008 (Legge 88 del 7 luglio 2009), fa slittare di un anno la scadenza entro la quale il Governo deve riordinare la disciplina dell’isolamento acustico in edilizia. Infatti, il riordino normativo era atteso entro fine gennaio 2010, cioè entro sei mesi dal 29 luglio 2009, data di entrata in vigore della Comunitaria 2008. Il Governo dovrà riscrivere le norme in materia di tutela dell’ambiente

esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, di requisiti acustici degli edifici e di determinazione e gestione del rumore ambientale. Il riordino riguarderà la determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici ma non comprenderà la definizione dei “criteri per la progettazione, l’esecuzione e la ristrutturazione delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture dei trasporti, ai fini della tutela dall’inquinamento acustico”, che arriverà invece con un successivo decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’ambiente. Le nuove norme modificheranno quindi il DPCM del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”, attuativo della Legge 447/1995 “Legge Quadro sull’inquinamento acustico”. il geometra n. 3/10

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Cassa previdenza

Dal Welfare Professionale un modello per il Paese Roma, 25 maggio 2010

Politica e ricerca sociale per il futuro della Previdenza

Si è svolto a Roma, presso la Sala Capranica, in concomitanza con l’Assemblea dei Presidenti dei Collegi, il convegno nazionale ‘’Dal Welfare Professionale un modello per il Pae-

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se: attualità e prospettive del modello di welfare della Cassa Geometri’’. I lavori sono stati introdotti dal presidente della Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri,

Geom. Fausto Amadasi, il quale ha affrontato temi concreti, come l’allungamento dell’attesa di vita e la possibilità di mantenere redditi professionali significativi. Secondo il Presidente della CIPAG, si va verso un aumento degli anni di lavoro professionale, ma anche verso un impegno globale degli Ordini e dei Collegi professionali, che offra alle nuove generazioni di professionisti il sostegno necessario ad aggredire il mercato’’. Il primo intervento è stato quello della dott.ssa Maria Pia Camusi, Responsabile Settore Lavoro, Professioni, Rappresentanza CENSIS, che ha presentato i risultati della ricerca commissionata al CENSIS dalla Cassa di Previdenza Geometri, con l’obiettivo di indicare quali siano le prospettive strategiche della Cassa sul piano evolutivo del modello previdenziale, tenendo conto anche della corrispondenza tra tale modello e le caratteristiche e aspettative della categoria. I punti salienti emersi dalla ricerca sono: - Valore di metodo alto e significativo: oltre 8.400 questionari inviati - Valore di merito: ha messo in luce


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che il sistema previdenziale dei Geometri è attivo e dinamico con domande attive da parte degli utenti geometri. - La Cassa è riuscita a cogliere positivamente il cambiamento della società negativo (femminilizzazione = redditi bassi; invecchiamento degli iscritti) con una politica di decenni

dimostratasi ferma e pagante La sintesi della ricerca è disponibile presso il Collegio e chi lo desidera può richiederne copia. Maria Grazia Nardiello, Direttore Generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore e i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni Ministero dell’Istruzione, dell’Università

La Cassa Geometri - afferma la ricerca CENSIS - dalla fine degli anni ’90 non ha mai cessato di ricercare soluzioni previdenziali di sempre maggiore coerenza fra contribuzioni e prestazioni e anche attualmente sta verificando la possibilità di sperimentare un modello previdenziale innovativo, basato su un sistema di calcolo integrato che possa prevedere la sostenibilità di lungo periodo dell’organismo previdenziale e, al tempo stesso, il rispetto delle esigenze reddituali dei professionisti.

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Cassa previdenza e della Ricerca, ha trattato dell’attuazione della Riforma della Scuola che inizierà da settembre prossimo. Il concesso di Specializzazione tecnica Superiore è totalmente nuovo e – ha sottolineato - dovrà essere illustrato bene alle famiglie che saranno sicuramente digiune della materia. E’ importante – ha detto – il fatto che ogni scuola potrà costituire un Comitato Tecnico Scientifico con il mondo del lavoro, quindi con i Collegi: tutto ciò in previsione di realizzare il consolidamento del rapporto Scuola-Lavoro-Territorio. La realizzazione della Specializzazione Tecnica Superiore è un impegno che devono assumersi le Regioni. Attualmente sono stati presentati 40 progetti ma i parametri di finanziamento sono molto selettivi e quindi molti saranno scartati. I nuovo compiti degli Istituti sono:

- specializzare i giovani nelle aree tecnologiche di elevata specializzazione - aggiornamento dei docenti - collegamento organico con la formazione professionale - sostegno delle imprese nel trasferimento tecnologico L’on. Maria Grazia Siliquini, relatore della Riforma delle Professioni AC503 Commissione Giustizia – Camera dei Deputati, ha riassunto con un applaudito intervento il testo della riforma e ne ha illustrato i punti principali. E’ quindi intervenuto il prof. Giuseppe De Rita, presidente della Fondazione CENSIS, il quale ha introdotto il tema della “Ristrutturazione Terziaria’’, cioè di un processo che occuperà almeno i prossimi due anni, riordinando gli equilibri del Settore Terziario, che fino a questo momento

Prestiti agli iscritti per lo svolgimento della professione

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Previdenza ha stabilito di elevare da 35 a 60 anni il limite massimo di età per accedere alla richiesta di prestito, ferme restando tutte le altre condizioni. L’innalzamento del limite di età per richiedere il prestito è stato deciso in considerazione delle attuali condizioni economiche generali che hanno prodotto ripercussioni negative sull’intera categoria. Il finanziamento è diretto all’acquisto di attrezzature, strumenti e/o arredi, funzionali allo svolgimento della libera professione. Per accedere al prestito è necessario essere iscritti alla Cassa da almeno due anni, avere una posizione contributiva regolare ed un età inferiore o pari a 60 anni. Attraverso l’accesso all’area riservata è possibile compilare direttamente l’apposito form di richiesta, visualizzare il Regolamento e simulare il calcolo della rata.

Prestiti con cessione del quinto per i pensionati e i pensionandi CIPAG

La CIPAG ha stipulato una nuova convenzione con la Banca Popolare di Sondrio e la Logos Finanziaria S.p.A., al fine di consentire l’erogazione di finanziamenti a condizioni favorevoli contro cessione del quinto della pensione. La convenzione prevede che di tale servizio possano usufruire, oltre ai pensionati, anche i pensionandi, coloro cioè che, alla data del pensionamento, presentino un debito

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ha invece dovuto solo riassorbire le fibrillazioni degli altri settori economici. De Rita ha detto che ‘’in quest’ottica la CIPAG deve puntare ad ampliare il proprio mercato e dare garanzia di sostenibilità, in un sistema previdenziale integrato attento a valorizzare il professionista come persona, con una struttura a variabili multiple. La CIPAG deve fidelizzare il professionista, segmentare le prestazioni, attrarre altre professioni contigue attualmente non tutelate nè regolamentate’’. Ai lavori è intervenuto anche il Presidente dell’Ente di Previdenza dei Periti Industriali, Florio Bendinelli, il quale ha illustrato i vantaggi ‘‘del processo di fusione tra le Casse dei Geometri e dei Periti Industriali, nella direzione auspicata dagli organi di sorveglianza e nell’interesse dei professionisti iscritti.’’

contributivo ostativo al riconoscimento del diritto a pensione. Il prestito potrà essere concesso alle condizioni di seguito illustrate: Limite di età: 80 anni alla scadenza del prestito; Importo erogabile: massimo €. 50.000,00; Tassi d’interesse: TAN 6,95% e TAEG - riferito ad un richiedente di 60 anni di età - indicativamente dell’ 8,77% e del 9,45%, rispettivamente per 60 e per 120 rate. I tassi saranno adeguati proporzionalmente alle variazioni in aumento o diminuzione del tasso di riferimento e tali adeguamenti non comporteranno alcuna variazione ai finanziamenti già erogati; Polizza assicurativa: obbligatoria, variabile per età, importo e durata prestito e comprensiva di spese di emissione; Commissione: nessuna Spese d’istruttoria: €. 250,00; Modalità di pagamento: trattenuta diretta su rata pensione, facendo salvo il trattamento minimo previsto dalla legge. Per maggiore rapidità dell’iter della pratica di finanziamento, le relative domande è opportuno che siano inoltrate tramite il sito www.cassageometri.it, inserendo i dati necessari in un form presente nell’Area Riservata dei servizi previdenziali sotto la sezione “Servizi Banca Popolare di Sondrio” alla voce “Cessioni del quinto”. Per accedere all’Area Riservata l’interessato deve autenticarsi tramite la MATRICOLA e la PASSWORD. A seguito della presentazione della richiesta, la Logos Finanziaria S.p.A. si fa carico di prendere contatto con la CIPAG per svolgere le attività necessarie all’erogazione del prestito. Ogni ulteriore indicazione sulle condizioni di finanziamento può essere richiesta direttamente tramite il numero verde 848.800.921 della Finanziaria Logos S.p.A..


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Cassa previdenza

Notizie dalla Cassa di Previdenza POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA – VARIAZIONE PASSWORD E’ disponibile dal sito della Cassa Geometri – Area Riservata – nella sezione “Posta Elettronica Certificata” , una nuova funzione che consente di cambiare la password della casella email geopec.it. Nel caso di problemi tecnici è consigliato consultare le Faq o le Guide Filmate.

PUBBLICAZIONE MODELLI CUD Si informano tutti i pensionati che la Cassa ha realizzato un programma per la visualizzazione e la stampa del modello CUD 2010, ove l’interessato lo abbia smarrito. L’iscritto potrà operare con la password di accesso alla propria Area Riservata, direttamente sul sito web della Cassa in modo del tutto analogo agli altri servizi informatici oggi disponibili.

EMISSIONE RUOLO ESATTORIALE 2010 E’ in via di emissione da parte dell’Equitalia, il ruolo ordinario 2010 per il recupero della contribuzione dovuta e non versata alla Cassa di Previdenza, con relativi oneri accessori, fino al 2008. In caso di richiesta di rateizzazione della cartella esattoriale, ai sensi della Legge n. 31 del 28/2/2008, occorre rivolgersi direttamente all’Agente della Riscossione Equitalia seguendo le seguenti modalità: 1) la presentazione delle istanze all’Agente della riscossione va effettuate preferibilmente entro i termini di scadenza della cartella (60 gg dalla notifica della stessa) posto che la sola presentazione dell’istanza non evita eventuali atti esecutivi conseguenti alla scadenza dei termini di pagamento;

2) il tasso d’interesse è stato fissato dal C.d.A della Cassa nella misura del 6% annuo; 3) il numero massimo delle rate concesse dagli Agenti della riscossione è proporzionato all’entità del debito e può arrivare fino ad un massimo di 72 rate; 4) l’importo minimo per singola rata è fissato in 100 euro, derogabili esclusivamente in particolari situazioni di comprovata indigenza. Invece in caso di riscontro di errori per errata emissione, dovrà seguire la richiesta di sgravio, presentando al Collegio domanda in carta semplice intestata alla Cassa di Previdenza, corredata da copia della documentazione inerente l’anno segnalato (quadro RE e quadro IVA) e copia dei versamenti effettuati (MAV bancari contributi minimi e relative autoliquidazioni di eccedenze versate con il modello 17).

CERTIFICATO DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA ONLINE E’ disponibile un nuovo servizio web, nell’Area Riservata della Cassa Geometri, che consente di ricevere il certificato di regolarità contributiva direttamente sulla propria casella di posta elettronica certificata. Per ottenere il certificato online è necessario:  essere iscritti o pensionati alla Cassa al momento della richiesta  essere dotati di un indirizzo di posta elettronica certificata validato (PEC)  essere in situazione di REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA, cioè aver effettuato il pagamento di tutte le tipologie di contributi. In caso di irregolarità contributive non ancora prescritte, il certificato non sarà rilasciato automaticamente dal sistema. In questo caso un messaggio inviterà l’iscritto a visualizzare il proprio estratto conto assicurativo ed eventualmente a contattare il Settore ECA della Cassa Geometri per regolarizzare la propria posizione contributiva. Nei seguenti casi particolari: il geometra n. 3/10

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Cassa previdenza  irregolarità per contributi prescritti e non più sanabili  irregolarità per contributi parzialmente pagati e prescritti, sanabili a richiesta con il pagamento della riserva matematica  in presenza di annualità per le quali è in corso di definizione una verifica reddituale il certificato di regolarità contributiva verrà comunque rilasciato, con le eventuali annotazioni riportate in

un’area apposita dello stesso. Tale richiesta sarà sempre comunque possibile effettuarla da parte degli iscritti presso il proprio Collegio. Si sottolinea l’importanza di questo nuovo servizio che certamente riduce i costi per l’ente e azzera i tempi di attesa annullando per l’iscritto soprattutto il rischio di non poter partecipare in tempo utile ad un appalto perché privo del certificato di regolarità contributiva.

Ricorda…….. SCADENZA COMPILAZIONE ON LINE MODELLO 17/2010:

15/09/2010

OPZIONE VERSAMENTO UNICA SOLUZIONE: SCADENZA MAV ECCEDENZA CONTRIBUTO SOGGETTIVO e CONTRIBUTO INTEGRATIVO:

15/09/2010

OPZIONE VERSAMENTO RATEIZZATO: INTERO CONTRIBUTO INTEGRATIVO + 1/2 CONTRIBUTO SOGGETTIVO  1° RATA 15/09/2010 CONTRIBUTO SOGGETTIVO (1/2)  2° RATA 15/12/2010 TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEL MODELLO 17/2010 • Comunicazione regolare entro il 15/09/2010 • Comunicazione ritardata entro il 14/12/2010 • Comunicazione omessa dal 15/12/2010 Tipologie di sanzioni: SANZIONE PER DICHIARAZIONE IN RITARDO ENTRO I 30 GIORNI 2% del contributo soggettivo minimo € 40,00 SANZIONE PER DICHIARAZIONE IN RITARDO DA 31 A 90 GIORNI 10% del contributo soggettivo minimo € 200,00 SANZIONE PER DICHIARAZIONE OLTRE IL 15/12/2010 30% del contributo soggettivo minimo

600,00

Gli orari degli uffici sono i seguenti: lunedì e mercoledì: dalle 8,30 alle 13,30 e dalle 14,00 alle 17,00 martedì – giovedì – venerdì: dalle 8,30 alle 13,30 Chiusura per ferie estive: dal 5 agosto al 31 agosto 24

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Commissione Immobiliare

Linee guida “Funzioni e requisiti minimi per l’espletamento dell’attività dell’Amministratore Condominiale e Immobiliare” La Commissione Patrimionio Immobiliare ha predisposto le Linee Guida per la corretta gestione del condominio e dei patrimoni immobiliari, ad ausilio dei colleghi che svolgono o intendono svolgere questa attività professionale

Le carenze legislative e le modalità applicative delle molteplici disposizioni che ruotano intorno alla figura dell’Amministratore hanno indotto la Commissione Patrimonio Immobiliare del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia a predisporre le Linee Guida “Funzioni e requisiti minimi per l’espletamento dell’attività dell’Amministratore Condominiale e Immobiliare”, come utile supporto tecnico-giuridico per espletare nel

migliore dei modi l’attività di Amministratore Condominiale e Immobiliare. Una corretta gestione d e l l ’ u ff i c i o , dotato di una necessaria struttura operativa organizzata e ben attrezzata, può infatti consentire all’Amministratore di far fronte alle numerose incombenze necessarie per un corretto espletamento del mandato affidatogli nell’ambito della conduzione degli immobili nonché nella gestione dei patrimoni immobiliari nei quali operano figure diverse quali i proprietari, conduttori, fornitori ed enti. Esse sono state concepite e volute dalla Commissione Patrimonio Immobiliare del Collegio Geometri di Torino e Provincia per aiutare ed

agevolare i colleghi che svolgono prevalentemente questa “vera e propria attività”. Le Linee Guida saranno anche strumento d’aiuto per i giovani colleghi che iniziano la loro carriera professionale nel settore delle Amministrazioni Condominiali e Immobiliari. Le Linee Guida sono state concepite come evolvibili, cioè aggiornabili ed integrabili con il passare del tempo con l’entrata in vigore di nuove leggi in materia, di nuovi indirizzi giurisprudenziali. I colleghi devono sentirsi “deontologicamente” coinvolti in questo progetto, segnalando alla Commissione Patrimonio Immobiliare eventuali nuove problematiche di cui siano o vengano a conoscenza. Lunedì 12 aprile presso la Sala Bonfante del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, Via Cernaia 18, si è svolta la conferenza stampa di presentazione delle Linee Guida ai professionisti ed alle Associazioni di Categoria. Il documento è a disposizione sul sito del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia www.collegiogeometri.to.it.

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Atti del Collegio

Assemblea generale degli Iscritti all’Albo dei Geometri di Torino e Provincia del 19 aprile 2010 Relazione del Presidente In conformità a quanto deliberato dal Consiglio, gli iscritti al Collegio dei Geometri di Torino e Provincia sono stati convocati in Assemblea presso sala Conferenze della Galleria d’Arte Moderna, C.so Galileo Ferraris 30, lunedì 19 aprile 2010 alle ore 16.00 con il seguente: Ordine del Giorno 1) 2) 3) 4) 5) 6)

Relazioni del Presidente, Segretario e Tesoriere Approvazione del conto consuntivo 2009 Approvazione del conto preventivo 2010 Regolamento Formazione Continua Relazioni dei Consiglieri Assegnazione di un riconoscimento al geom. Aldo Abbena, n, 1 di iscrizione all’Albo e iscritto da 70 anni. 7) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni 8) Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria 9) Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2009 hanno conseguito il pensionamento

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Gentilissime Colleghe ed Egregi Colleghi, Vi porgo il benvenuto all’appuntamento annuale dell’Assemblea che, come ormai sappiamo, viene indetta entro il mese di aprile in ossequio alle disposizioni sulla contabilità degli Ordini e Collegi professionali, che stabilisce l’approvazione dei bilanci entro tale scadenza. Osserviamo prima di iniziare un minuto di silenzio dedicato al ricordo dei Colleghi che ci hanno lasciato dalla scorsa Assemblea. Ricordiamo: Giovanni Bianchin Pietro Blanchetti Franco Bonino Dario Donna Eraldo Enrico Maurilio Ferrero Luigi Gattera Ugo Martinat Valerio Rivautella Giovanni Sabbadini Abbiamo il piacere di dare il benvenuto all’interno della Categoria a 32 nuovi iscritti all’Albo, che ricevono oggi stesso il timbro professionale, ai quali rivolgiamo i migliori auguri per una proficua e gloriosa carriera. Ed un saluto particolare anche ai 9 colleghi che hanno compiuto quest’anno 50 anni di iscrizione e quindi entrano nell’Albo d’Onore dei Geometri di Torino e Provincia, ai colleghi che festeggiano i 35 anni di iscrizione ed a coloro che hanno raggiunto il traguardo della pensio-


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Atti del Collegio ne, che applaudiremo al termine dell’Assemblea. Come avrete notato dalla lettera di convocazione, abbiamo oggi un festeggiamento particolare, e cioè quello del geom. Aldo Abbena, che compie ben 70 anni di iscrizione all’Albo e che onora tutta la Categoria per essere stato così lungamente attivo. Veniamo ora agli argomenti principali oggetto dell’attività del Collegio, rimanendo a disposizione per ogni domanda ed osservazione. L’argomento della sede è sicuramente quello che ci riguarda più direttamente: come ormai sappiamo tutti, è stata scelta la soluzione di trasferire gli uffici e le sale corsi presso l’Educatorio della Provvidenza, in locali che saranno senz’altro ottimali per la distribuzione interna e per la conformità alle norme di sicurezza, antincendio ed edilizia scolastica., nonché per la collocazione in area centrale e comoda ai servizi, pur fuori ZTL. Al termine dell’Assemblea, presenteremo i progetti di adeguamento e personalizzazione dei locali e, per chi lo desidera, andremo a fare una passeggiata a vedere dal vivo la nostra nuova sede. Il secondo argomento di attualità è quello dei nuovi percorsi formativi scolastici a seguito della Riforma della Scuola, entrata ora in vigore. L’effetto più immediato, e anche per noi più “scioccante”, è che il titolo di Geometra sarà sostituito da quello di “Diplomato tecnico in Costruzioni, Ambiente e Territorio” ed il relativo corso di studi sarà quello organizzato dagli Istituti Settore Tecnologico “Costruzione, Ambiente, Territorio”. La qualifica di “Geometra” però non scomparirà, ma si otterrà con l’iscrizione all’Albo, dopo due anni di Praticantato o laurea triennale e superamento dell’esame di Stato di abilitazione. Quindi il titolo di Geometra non sarà più attribuito a tutti coloro che

hanno conseguito il diploma, ma solo a chi saprà svolgere con competenza professionale il lavoro polivalente richiesto dalla società, grazie ad una formazione poli-disciplinare acquisita non solo a scuola, ma anche attraverso l’esperienza e la formazione professionalizzante. In tale ambito, la Riforma prevede infatti espressamente la possibilità di collaborazione fattiva tra la Scuola ed il mondo del lavoro, e quindi della professione, collaborazione finalizzata all’arricchimento dell’offerta formativa con competenze specialistiche e finalizzate. Le competenze e la difesa della Categoria proseguono ad essere centro dell’attenzione dei nostri vertici, il Consiglio Nazionale prima di tutti. Come sappiamo, la politica che si persegue è che le competenze si difendono sostenendo non tanto il titolo acquisito ma il “saper fare”, concetto sul quale è basata la proposta di legge sulle competenze. Oltre a rivedere le competenze stabilite dal Regolamento del 1929, con l’aggiornamento basato sul progresso e l’evoluzione delle tecniche costruttive, la proposta di legge fissa limiti ben precisi al vago concetto di “modesta costruzione”, legandoli sì alla formazione scolastica ed universitaria, ma anche e soprattutto all’acquisizione di specifiche capacità ad operare, ottenute

attraverso la partecipazione, con profitto e con prova finale, a corsi di formazione organizzati dalle categorie professionali, anche in accordo con le università e con gli istituti di istruzione secondaria. La Formazione Continua è ormai una realtà anche per noi, come per tutti gli altri professionisti. Come abbiamo affermato più volte, l’obbligatorietà di seguire corsi di formazione non ci spaventa, perché, almeno nella realtà di Torino e Provincia, i professionisti Geometri frequentano i corsi da sempre e sono presenti agli eventi formativi con costanza e profitto. Certo, su 3.600 iscritti all’Albo, molti non sono sensibili a questa tematica e si rischia di vedere ai corsi ed ai convegni sempre le “stesse facce”; il professionista serio e coscienzioso non ha certo bisogno dell’obbligo per assolvere il compito di aggiornarsi ma, come in tutti i settori professionali e lavorativi, c’è indubbiamente chi se ne lava le mani e quindi questo principio dell’obbligatorietà potrà servire ad arginare il fenomeno di colleghi che screditano la Categoria trascurando il minimo di impegno formativo richiesto. Un esempio che ci onora è quello della certificazione energetica: pur essendo chiarito che il Geometra, nell’ambito delle proprie competenze, può rilasciare il certificato energeil geometra n. 3/10

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Atti del Collegio tico iscrivendosi nell’elenco regionale con semplice domanda, i corsi di specializzazione organizzati dalla nostra Fondazione nel settore hanno avuto una massiccia adesione (4 edizioni del corso a Torino e 3 nella Provincia, ad oggi). E questo dimostra che il Geometra che vuole rilasciare il certificato energetico lo vuole fare conoscendo meglio la materia, che certo non si è studiata a scuola e che comunque implica conoscenze tecniche e normative approfondite. Il corso di 83 ore costa impegno e denaro, però da gennaio a giugno quasi 300 professionisti vi partecipano proprio perchè desiderano, senza alcun obbligo, essere più preparati, quindi più qualificati, quindi più competenti. Nell’ambito della formazione, e quindi del rafforzamento delle competenze e dell’immagine pubblica della nostra Categoria, anche i convegni e le manifestazioni hanno avuto ed avranno molta importanza, non solo per i diretti partecipanti, ma anche verso la società. Molti relatori, soprattutto i più qualificati e “contesi”, siano essi notai, avvocati, funzionari pubblici o vere e proprie “autorità” (come è avvenuto con il Procuratore Guariniello ad esempio) rimangono sorpresi della rispondenza, del richiamo e del successo che i convegni riscuotono, perché hanno modo di verificare così che il Geometra è oggi più che mai attento alla professione che svolge. E sempre in tema di immagine della Categoria, un’iniziativa che prosegue con successo è “Il Geometra Risponde”, lo sportello di prima consulenza gratuita presso le biblioteche dei quartieri della città aperto a tutti i cittadini per ottenere consigli e pareri informali e porre questioni di pronta soluzione. Nel 2009 i Geometri hanno incontrato oltre 300 persone, dando ragguagli su risparmio energetico, catasto, stime immobiliari, agevolazioni fiscali in campo edile e questioni condominiali, dimostrando che il geometra è un professionista in

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grado di dare un importante supporto a chi si trova ad affrontare impegni importanti come comprare o ristrutturare una casa, decidere del futuro dei propri beni, richiedere agevolazioni fiscali per lavori edili, tutelare i propri interessi, o anche solo risolvere un dubbio tecnico o amministrativo relativo ad un bene immobile. Ringraziamo a tal proposito i componenti le Commissioni del Collegio che, insieme ai Consiglieri, prestano il servizio in forma volontaria. Sempre in tema di formazione, è importante sottolineare che la nostra Fondazione, come vi dirà più ampiamente il Segretario, ha ottenuto per gli iscritti all’Albo il finanziamento di ben 8 corsi, finanziamento a cui, per la prima volta, sono stati ammessi i liberi professionisti che pertanto potranno frequentarli con lo “sconto” dell’80%. Prosegue inoltre, l’erogazione di contributi personali per la formazione da parte della Cassa di Previdenza fino al 50% della quota di iscrizione (con massimali) ai professionisti di età inferiore ai 45 anni. Per la Cassa di Previdenza, come sapete da maggio 2009 il Consiglio è stato rinnovato ed il sottoscritto è stato eletto Consigliere, in sostituzione del geom. Simonato, che ha ora l’importante incarico di Amministrazione Unico di Groma, l’ente di gestione dei beni immobili della Cassa. E’ per me un’esperienza importante che mi gratifica e mi dà soddisfazione, anche se l’impegno è gravoso, ma per fortuna questo mio incarico alla Cassa non va a discapito della funzionalità del Collegio, grazie anche al supporto dai Consiglieri e dai collaboratori, ed anzi la presenza del rappresentante di Torino nel Consiglio Cassa mantiene la continuità della posizione del Collegio di Torino nell’ambito del nostro ente previdenziale, il che è senza dubbio, oltre che rappresentativo, vantaggioso per tutti noi. La Cassa prosegue con continuità nel conseguimento dei traguar-

di prefissati, messi in atto al fine di garantire la sostenibilità economica del nostro ente previdenziale senza stravolgere il sistema previdenziale attuale, proteggendo l’adeguatezza delle prestazioni pensionistiche e agevolando l’inserimento dei giovani iscritti. Il Comitato dei Delegati di novembre ha apportato importanti modifiche statutarie, che ora per brevità non elenco e che sono riportate sul fascicolo di accompagnamento ai bilanci, di cui la più rilevante è l’innalzamento graduale dell’età anagrafica per accedere alla pensione di vecchiaia da 65 a 67 anni; le motivazioni di questa scelta, certamente impopolare per gli interessati, sono rivolte alla garanzia della sostenibilità economica, al mantenimento del trattamento retributivo, riferite all’andamento demografico e tenendo conto dell’aspettativa di vita. La sostenibilità economica, come detto, è l’obiettivo principale e possiamo affermare che gli organismi della Cassa sono attenti ed impegnati in tal senso ad assumere provvedimenti a garanzia del raggiungimento della sostenibilità; con impegno, saremo in grado di sostenerla anche per il futuro, consentendo di garantire una pensione a tutti gli iscritti. Vorrei evidenziare l’importanza dell’accordo stipulato tra Consiglio Nazionale e Cassa di Previdenza con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, rivolto allo sviluppo delle conoscenza sui servizi abitativi e sull’Housing sociale. Il protocollo d’intesa, che porterà sicuramente prestigio alla nostra Categoria, consente di instaurare un rapporto di collaborazione su attività rivolte allo sviluppo di un sistema informativo nei confronti dell’acquisizione, elaborazione e monitoraggio territoriale per la gestione dei titoli autorizzativi edilizi presentati ai comuni nell’ambito del “Piano Casa”. Tutto il progetto coinvolge inevitabilmente lo sviluppo sul territorio


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Atti del Collegio del social housing, la gestione del catasto, la promozione di attività di ricerca, sperimentazione, documentazione e formazione nei settori delle politiche abitative. Un accenno infine alle altre due iniziative Consiglio Nazionale-Cassa e cioè quella di dotare tutti gli iscritti di casella di posta elettronica certificata e di dare la possibilità di ottenere la firma legalizzata a condizioni agevolate; la PEC, come sappiamo, è divenuta obbligatoria per legge per tutti i professionisti (a tal proposito approfitto per ricordare a chi non l’avesse ancora attivata di farlo subito) e quindi la promozione del Consiglio Nazionale e della Cassa è rivolta ad agevolare gli iscritti in ciò. Per la firma digitale, il cui uso è oggi sempre più indispensabile per l’invio telematico degli atti, è stata stipulata una convenzione per ottenerla a condizioni agevolate. Questa “spinta” alla adozione di mezzi tecnologici aggiornati, oltre a facilitare in pratica il nostro lavoro, contribuisce a rendere l’immagine del Geometra sempre al passo con i tempi. Del 2010 siamo già alla conclusione del primo quadrimestre. E’ questo un periodo importante perchè molti argomenti sono in ballo: i nuovi impulsi della riforma della scuola, i nuovi percorsi formativi, la riforma delle professioni e, per guardare più da vicino il nostro Collegio, il trasferimento della sede, che sarà occasione di un rinnovamento e riordino della struttura, nonché le elezioni per il rinnovo del Consiglio, che si svolgeranno a fine giugno. Sembra ieri, ma sono già passati quattro anni ed è nuovamente ora di pensare alle votazioni. Il Consiglio è stato compatto per tutto il mandato, ha impostato moltissime attività ed ha operato delle scelte impegnative. Il rinnovo del mandato, indipendentemente dal fatto di quanti Consiglieri rimarranno o saranno sostituiti, porterà certamente nuovo impulso e rinnovato

entusiasmo verso il raggiungimento ed il consolidamento degli obiettivi. Invitiamo fin d’ora a partecipare alle prossime votazioni, non solo per raggiungere il quorum indispensabile, ma soprattutto per dimostrare l’interesse di tutti i professionisti verso il proprio Collegio e quindi la vera forza della Categoria di cui facciamo parte. Al termine della Sua relazione il Presidente consegna al Segretario geom. Luciano Simonato un oggetto ricordo per la sua lunga attività a dirigente della Cassa di Previdenza Geometri. Il geom. Simonato ringrazia ed effettua una sintetica panoramica dell’attività dell’Ente previdenziale e degli importanti avvenimenti accaduti in questi anni.

Relazione del Segretario Egregi Colleghi, come ormai di consueto, le attività dell’anno del Collegio sono tutte descritte dettagliatamente sul fascicolo di accompagnamento ai bilanci, per cui non ripeterò certo l’elenco ma mi limiterò ad una sintesi e breve commento degli argomenti più rilevanti. A proposito del fascicolo, dobbia-

mo dire che, oltre naturalmente al significato del contenuto che rappresenta tutto quanto svolto in un anno dal Collegio e dalla Fondazione, dalla Cassa di Previdenza e dal Consiglio Nazionale, la veste tipografica ed il “peso” del fascicolo danno prestigio al Collegio di Torino e quindi alla nostra Categoria e a tutti noi. Vorrei leggere alcuni passi del commento che il verificatore annuale per l’accreditamento della nostra Fondazione ha scritto sul modulo di rapporto alla Regione: “L’attività della Fondazione è ben descritta nell’ambito della relazione del Consiglio all’Assemblea annuale, con una ricca e pertinente carrellata sulle tante attività del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, di cui la Fondazione è emanazione, attiva e propositiva... Il Collegio e la Fondazione hanno in atto una significativa attività di interrelazione con il territorio... i neo-abilitati vengono ricondotti a percorsi formativi di inserimento alla professione... le attività proposte ai professionisti sono attinenti alle specializzazioni... L’attenzione nei confronti della Qualità e dell’Accreditamento è confermata dalla presenza attenta e consapevole di tutte le figure coinvolte nell’organismo, con stabilità dei ruoli e proiezione a recepire i fabbisogni e fornire risposte ai professionisti”. il geometra n. 3/10

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Atti del Collegio Vi ho letto queste frasi per evidenziare che, per quanto il verificatore sia rimasto per l’“ispezione” per due interi giorni al Collegio, in realtà dal fascicolo dell’Assemblea ha ricavato questa impressione globalmente molto positiva del funzionamento del nostro Collegio. Quindi, il fascicolo è un vanto non del Consiglio in carica ma di tutti i colleghi iscritti all’Albo. Oltre alle attività istituzionali, gli uffici hanno seguito e realizzato le iniziative deliberate dal Consiglio: nel 2009, sono proseguite infatti le convenzioni con la Città di Torino per la numerazione degli alloggi e per il rilascio dei certificati di idoneità abitativa e il servizio “Il Geometra Risponde”, per i quali gli uffici svolgono attività di predisposizione della documentazione e di coordinamento. Un argomento nuovo è stato quello degli adempimenti per l’adozione della posta elettronica certificata da parte degli iscritti, con la registrazione nell’anagrafica dell’Albo di tutti i nuovi indirizzi pervenuti, l’informazione agli iscritti, i collegamenti con Cassa di Previdenza per l’archivio comune dei dati. In questi giorni, è pervenuta tramite il Consiglio Nazionale la nota del Dipartimento della Funzione

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Pubblica che richiede quanti iscritti all’Albo abbiano assolto all’obbligo di legge, che scadeva il 29 novembre, di adozione della PEC: su 3.600 iscritti all’Albo, 2.670 hanno la PEC, ed approfitto anch’io per sollecitare quanti non hanno ancora provveduto a farlo subito. Anche per la firma legalizzata, sono state seguite tutte le procedure per realizzare la convenzione che permette di ottenere il kit: è stato necessario nominare ufficialmente due dipendenti del Collegio come “Incaricato della Registrazione”, cioè come responsabili del riconoscimento dell’interessato e consegna della kit personale, nonché per il controllo della regolarità di iscrizione all’Albo. Il kit comprende infatti anche un vero e proprio “Certificato di Ruolo” e cioè un attestato di regolare iscrizione all’Albo: la firma digitale è così a tutti gli effetti un timbro professionale elettronico. Il personale incaricato ha partecipato a due incontri formativi e nei prossimi mesi frequenterà un corso perché il Collegio possa diventare un “Centro di Registrazione Locale”, cioè un centro per il rilascio diretto delle firme legalizzate (mentre attualmente avviene tramite la Società convenzionata).

In questa settimana avrete ricevuto la circolare per un’altra innovazione introdotta: l’adozione del nuovo tesserino di riconoscimento del Collegio. L’attività di formazione e aggiornamento degli iscritti è uno dei settori che richiede impegno e organizzazione da parte del Collegio. Con l’introduzione della Formazione Continua obbligatoria, non si tratta tanto di organizzare più corsi o altri eventi formativi di quanto già si stia facendo in questi anni, ma di gestire al meglio la registrazione dei crediti formativi conseguiti da ognuno, le capienze delle aule, le prenotazioni e pagamenti on- line, il rilevamento e registrazione delle presenze, il rilascio degli attestati. Per tale motivo è stato predisposto un software per la gestione automatica di tutti gli eventi formativi che permette la prenotazione ed il pagamento on-line, nonché la registrazione automatica delle presenze tramite un lettore ed una carta dotata di un particolare microchip inizializzato con un codice univoco personale non modificabile. Pertanto, ogni Iscritto sarà dotato della nuova tessera che servirà alla gestione automatica delle presenze a corsi, seminari e convegni, nonché come tessera di riconoscimento. L’organizzazione dei corsi di formazione è stata molto intensa nel 2009, come si vede dal fascicolo nelle pagine 14 e 15: 11 corsi per praticanti, ben 24 convegni e seminari (tutti gratuiti, tranne 2) e 11 corsi per professionisti. Di questi, abbiamo avuto la novità del corso “Consulenza Tecnica per l’Autorità Giudiziaria” e “Conciliazione nella CTU”, che ha visto una massiccia partecipazione ed è stato altamente professionalizzante; inoltre si sono iniziati i corsi di aggiornamento sulla Sicurezza, divenuti obbligatori oltre al corso base di 120 ore, che si sono organizzati anche in sedi provinciali. Da fine anno, hanno avuto l’avvio


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Atti del Collegio i corsi per certificatori energetici, ad oggi in 4 edizioni presso il Collegio, 2 avviati in Provincia (Rivarolo e San Secondo di Pinerolo), uno di prossimo inizio a Ciriè ed uno in progetto per la Valle di Susa. Sempre da gennaio, si è iniziato ad utilizzare i locali della nuova sede di Via Toselli/corso Trento, dove si svolgono i corsi per i Praticanti in preparazione agli esami di abilitazione. Sono stati contattati alcuni fornitori ed esaminati soluzioni progettuali di formazione a distanza, sia per l’Agenzia Formativa, per cui molti corsi prevedono la formazione a distanza, sia per favorire la realizzazione della formazione continua professionale anche per i colleghi della Provincia. Ma il successo maggiore è stato l’ottenimento, da parte della Fondazione, del finanziamento pubblico all’80% di ben 8 corsi ai quali sono ammessi, per la prima volta, anche i liberi professionisti: i primi 3 corsi sono in partenza in questi giorni ed i prossimi 5 verranno programmati da settembre. Sfruttando l’esperienza ormai acquisita dal Personale del Collegio nel campo della formazione finanziata, sono stati progettati come Agenzia Formativa 13 corsi e presentate le relative domande di ammissione ai bandi. Cambiando argomento, vorrei soffermarmi sui lavori delle Commissioni e sulle Riunioni di Zona. Le Commissioni hanno condotto molte iniziative e prodotto molti risultati, come possiamo leggere sempre nel fascicolo annuale; ad ogni rinnovo del Consiglio e quindi delle Commissioni, molti colleghi si propongono come componenti, come si può leggere dai box che riportano i nomi degli appartenenti, in alcuni casi veramente numerosi. In questi quasi quattro anni, abbiamo verificato che però vi è una “selezione naturale”, nel senso che talvolta ci sono

persone che desiderano partecipare alla Commissione perché pensano di averne vantaggi, anche solo di informazioni più approfondite da parte dei colleghi, oppure perché le considerano una sede dove riportare tutti i malumori e malcontenti. Con l’andare del tempo però si rendono conto che in Commissione si lavora molto e che le problematiche non si possono risolvere solo lamentandosi ma occorre individuare soluzioni concrete e fattibili, il che è spesso impossibile e quindi demoralizzante. Molte Commissioni si trovano così con un gran numero nominale di “esperti”, ma poi con sempre i soliti pochi che si prestano con costanza quando c’è la necessità. Tuttavia questo fortunatamente non è generalizzato e vi sono Commissioni che hanno operato con la collaborazione di tutti. Cito per tutte la Commissione Gestione Immobiliare, che proprio in questi giorni ha presentato le Linee Guida per gli amministratori, frutto del lavoro di quasi tutti gli oltre venti componenti la Commissione che hanno operato in armonia e coordinamento. Inoltre molti componenti esterni delle Commissioni hanno prestato le consulenze a “Il Geometra Risponde”, coprendo con impegno tutti i turni del fitto calendario presso le biblioteche di Torino. Di questo li ringraziamo sentitamente, perché lo sportello gratuito per i cittadini ha avuto veramente un riscontro positivo per tutta la Categoria. Nelle riunioni di zona, i Priori che hanno il compito di organizzare gli incontri si sono attivati tutti con ottimi risultati: si assiste ultimamente ad una sorta di gara a fare sempre meglio dell’anno precedente e ciò conduce a idee sempre rinnovate ed al buon successo degli incontri. I colleghi delle zone, Priori o no, si sono inoltre prestati molto attivamente a collaborare con il Collegio per l’organizzazione degli eventi formativi nelle zone e questo ausilio “locale” sarà sempre più indispensabile per

poter realizzare i corsi ed i convegni nelle diverse zone della Provincia. A proposito di pubblicità della professione, il Collegio ha effettuato nel 2009 alcune iniziative pubblicitarie sui quotidiani specializzati, riferiti alla partecipazione a Restructura, con i relativi tre convegni, ed alla diffusione del servizio “Il Geometra risponde”; nel mese di gennaio sono state pubblicate delle pagine pubblicitarie sui quotidiani gratuiti per invitare gli studenti e le famiglie della scuola media ad indirizzarsi verso il nuovo corso di Geometra, a seguito dell’entrata in vigore della riforma della Scuola. In questo settore, la nostra Commissione Scuola prosegue intensamente l’attività di promozione ed informazione della libera professione, visitando tutti gli Istituti per Geometri per illustrare gli sbocchi professionali post diploma. Le attività della Cassa di Previdenza e del Consiglio Nazionale sono descritte nel fascicolo e confermano che l’attuale conduzione dei nostri due enti centrali di Categoria è affidata a persone preparate e consapevoli; vorrei solo ricordare l’importanza di usufruire del servizio di decentramento dei servizi previdenziali presso il Collegio, che mantiene la sua importanza nel collegamento tra Roma e gli iscritti, pur nella sempre maggiore diffusione dei servizi telematici che permettono di effettuare direttamente on-line le operazioni, come avviene ormai per la maggior parte dell’invio dei modelli 17. Rimane tuttavia fondamentale avere la possibilità di ottenere le informazioni direttamente presso gli uffici di Torino per tutte le prestazioni e gli adempimenti previdenziali, evitando errori od omissioni che, come sappiamo, in campo previdenziale e fiscale sono sempre onerosi. Sulle modifiche dell’età pensionabile ha già accennato il Presidente: vorrei solo evidenziare che i giovani rappresentano il futuro anche per noi che saremo tutti (ci auguriamo) penil geometra n. 3/10

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sionati della nostra Cassa e quindi le iniziative a favore della sostenibilità economica sono indispensabili perché volte a tutelare l’avvenire, per i giovani e anche a noi più “anziani”; è questo il compito degli organismi di Categoria (i Collegi, la Cassa, il Consiglio Nazionale): di essere lungimiranti e di programmare con serietà e competenza, per quanto possibile, non solo le iniziative immediate ma anche e soprattutto il futuro a lungo termine.

Relazione del Tesoriere Pregiatissimo Presidente, gentili Colleghe ed egregi Colleghi, presento all’Assemblea, sottoponendoli alla approvazione degli iscritti a nome del Consiglio, il Bilancio Consuntivo del Collegio dei Geometri per l’anno di esercizio 2009 ed il Bilancio Preventivo Finanziario-gestionale per l’anno di esercizio 2010. Riferisco altresì all’Assemblea circa il Bilancio Consuntivo della Fondazione dei Geometri per l’anno di esercizio 2009. Il dettaglio dei dati contabili è riportato nei tre fascicoli allegati alla Relazione del Consiglio per l’Assemblea inviatoVi nei giorni scorsi,

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così suddivisi: - Bilancio Consuntivo 2009 - Bilancio Preventivo 2010 - Bilancio 2009 – Fondazione In ossequio alla normativa vigente per gli Enti Pubblici non economici alla cui applicazione è soggetto il Collegio nell’esplicazione della propria attività amministrativa-gestionale: Il Bilancio Consuntivo è composto dai seguenti elaborati: 1. Relazione del Collegio dei Revisori Contabili; 2. Rendiconto Finanziario Gestionale; 3. Rendiconto Finanziario Residui; 4. Variazioni al Preventivo Finanziario; 5. Situazione Amministrativa; 6. Prospetto di Concordanza; 7. Situazione Fondi cassa; 8. Bilancio Patrimoniale – Economico; 9. Nota Integrativa al rendiconto consuntivo. Il rendiconto finanziario gestionale evidenzia entrate accertate per Euro 1.634.562,81 ed uscite impegnate per Euro 1.398.419,08, con un avanzo di amministrazione dell’esercizio pari a Euro 236.143,73. Il rendiconto evidenzia un aumento del totale entrate pari all’8% ed un aumento del totale uscite pari al 12,4%.

I residui attivi finali sono pari a Euro 283.483,73 ed i residui passivi finali ammontano ad Euro 74.171,14 rispettivamente in aumento (sostanzialmente a causa della congiuntura economica sfavorevole che si riflette in una maggiore difficoltà di riscossione della Tassa di iscrizione) ed in riduzione (per via della transazione con la proprietà dello stabile di via Cernaia con temporanea diminuzione dei costi di locazione) rispetto all’esercizio precedente. L’avanzo di amministrazione 2009, comprendente gli avanzi degli esercizi precedenti, per complessivi Euro 1.646.376,25 viene suddiviso in una parte con ripartizione vincolata per Euro 1.244.700,86 ed una parte disponibile per Euro 401.675,39. Quale destinazione della parte invariata si distingue: fondo T.F.R.: Euro 186.106,51 accantonamento al fondo acquisto/ trasferimento sede: Euro 280.303,65 fondo acquisto/trasferimento sede: Euro 778.290,70 Il fondo T.F.R. è indicato quale risultante al 31.12.2009 della sommatoria dell’esistente alla chiusura dell’esercizio precedente (Euro 166.015,97) con gli accantonamenti maturati nell’esercizio 2009. Operato l’accantonamento al fondo acquisto/trasferimento sede per l’importo di Euro 280.303,65 le risultanze contabili riportate nel rendiconto economico d’esercizio a Voi sottoposto per approvazione evidenziano un pareggio tra entrate e uscite. Il fondo acquisto/trasferimento sede, risultato di una pluriennale oculata scelta di accantonare i risparmi annuali della gestione, ammonta ora ad Euro 1.058.594,35 utilizzabili per l’allestimento della nuova sede e per il trasloco con la serenità di non dover gravare improvvisamente e pesantemente sulle finanze degli iscritti con una “quota straordinaria” e con aumenti strutturali importanti della “tassa annuale di iscrizione”.


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Atti del Collegio Passiamo ora ad esaminare il bilancio per la parte economico-patrimoniale CONTO ECONOMICO PROVENTI: contributi da iscritti, trasferimenti correnti, contributi diversi, entrate commerciali, proventi finanziari, entrate varie e sopravvenienze attive Euro 1.583.248,91 COSTI: spese ordinarie di finanziamenti, oneri per il personale, spese per gli organi istituzionali, spese per pubblicazioni, imposte e tasse, interessi e spese bancarie, svalutazione crediti, spese varie, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantonamenti Euro 1.583.248,91 STATO PATRIMONIALE ATTIVO: cassa e tesoreria, conti correnti postali e bancari, crediti, titoli, mobili, attrezzature, arredi, immobilizzazioni, ratei e risconti attivi Euro 2.169.209,41 PASSIVO: debiti verso fornitori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., fondo acquisto sede e fondi di accantonamento diversi, ratei passivi e Patrimonio Netto Euro 2.169.209,41 I costi ed i proventi riportati nel Conto Economico per l’esercizio 2009 si sono attestati ad un importo complessivo in aumento (12,6% circa) rispetto all’esercizio precedente. Nel corso dell’anno saranno inviati, prima delle scadenze dei due scaglioni di indennità di mora (35 euro entro il 30 giugno e 140 euro dal 1° luglio a fine anno), nuovi MAV completi della sanzione. Nel corso del 2009, in attesa della nuova sede, non sono stati effettuati investimenti significativi in attrezzature e software, ma soltanto interventi di sostituzione di materiale ed attrezzatura usurata o divenuta obsoleta. E’ stato attivato il nuovo sito internet, e sono in attivazione, per la migliore funzionalità delle attività

di formazione continua, sistemi di rilevazione elettronica automatizzata delle presenze per corsi e convegni. Il Bilancio di Previsione del Collegio per l’esercizio 2010, redatto secondo lo schema previsto dal D.P.R. n. 97/2003, ai sensi dell’art. 5 del Regolamento di Contabilità adottato dal Consiglio in data 20 dicembre 2002 con deliberazione n. 117/02, è composto da: - Relazione programmatica del Presidente - Relazione del Tesoriere - Preventivo finanziario per l’esercizio 2010 - Preventivo economico - Tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto - Quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria - Pianta Organica del personale dell’Ente. Il Bilancio Preventivo Finanziariogestionale per l’esercizio 2010 è stato stilato senza incrementare la quota di annuale a carico degli iscritti rispetto all’anno precedente (che, anzi, si riduce di 5 € al netto della quota a favore del Cng) e prevede entrate e spese a pareggio per un totale pari ad €. 1.719.812,00 con un aumento pari al 2,7 % circa rispetto al preventivo per l’esercizio 2009. La scelta della nuova sede è infine caduta sulla locazione presso lo stabile di proprietà dell’IPAB - Educatorio della Provvidenza con un costo annuo di locazione pari a 78.000 Euro oltre alla Tassa di Registro. Ipotizzando uno scenario assestato a regime per l’esercizio 2011, si può ragionevolmente ritenere adeguato e congruo il presente bilancio di previsione e le relative quote a carico degli iscritti anche per l’esercizio successivo, ed anche in previsione di un considerevole incremento di spesa per attività di “formazione continua permanente obbligatoria”. Il dettaglio suddiviso per Titoli, Categorie e Capitoli in conformità alle disposizioni di Legge e del Re-

golamento di Contabilità adottato dal Collegio è riportato nel fascicolo apposito allegato alla Relazione del Consiglio. Consentitemi ora di accennare brevemente anche alla Fondazione, che, forte della nuova Convenzione del progetto NUI con la Città di Torino è risalita ai livelli di consistenza economica raggiunti con la sua crescita decennale prima dell’esercizio 2009. La Fondazione è “ente riconosciuto” ed “ente formatore accreditato” presso la Regione Piemonte ove è tenuta in alta considerazione e proposta ad esempio di dinamismo ed intraprendenza da parte dell’Assessorato all’Istruzione verso le altre Categorie professionali. Passiamo ora ad esaminare il bilancio della Fondazione CONTO ECONOMICO PROVENTI: da attività istituzionale, da raccolta fondi, da attività commerciale, finanziari e patrimoniali, straordinari, entrate varie e sopravvenienze attive Euro 687.381,58 COSTI: oneri per attività istituzionale, promozionali e da raccolta fondi, da attività commerciale, finanziari e patrimoniali, straordinari, di supporto generale, sopravvenienze passive, ammortamenti e accantonamenti Euro 820.009,06 STATO PATRIMONIALE ATTIVO: cassa e conto corrente bancario, crediti, titoli, mobili, attrezzature, arredi, immobilizzazioni, rimanenze, ratei e risconti attivi Euro 347.298,57 PASSIVO: debiti verso fornitori, Enti, Erario, iscritti, e diversi, fondo T.F.R., e fondi di accantonamento diversi, risultato di gestione, ratei passivi e Patrimonio Netto Vincolato: Euro 347.298,57 In conclusione, permettetemi di rivolgere un caloroso ringraziamento alla Direttrice del Collegio - Dottoressa Oberto, alla consulente Dr.sa Silvia Osella, ai colleghi componenti del Collegio dei Revisori dei Conti, il geometra n. 3/10

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Atti del Collegio alla contabile Paola Aimo ed a tutto lo staff di segreteria del Collegio per il notevole impegno profuso nel loro operato.

Approvazione del conto consuntivo 2009

Il Presidente pone ai voti l’approvazione del conto consuntivo 2009 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato all’unanimità dei presenti.

Approvazione del conto preventivo 2010

Il Presidente pone ai voti l’approvazione del conto preventivo 2010 del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia, che viene approvato all’unanimità dei presenti.

Regolamento Formazione Continua

Il Presidente illustra dettagliatamente i principi della Formazione Continua, che è una strada fondamentale per il riconoscimento delle

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competenze professionali. Per poter dimostrare le competenze, bisogna mantenere ed approfondire le preparazioni scolastiche di base, specificando e definendo quanto si sa fare in tutto l’arco della carriera lavorativa. Il concetto di obbligatorietà è indispensabile perché tutta la Categoria dimostri livelli alti di qualificazione e conquisti una posizione di prestigio. Il credito formativo professionale – ha spiegato il Presidente – è l’unità di misura della formazione e si consegue con una serie di attività specificate nel regolamento; l’ammontare dei crediti è variabile secondo le fasce d’età, proprio perché la formazione è indirizzata non solo ai giovani, ma ai professionisti di tutte le età. I crediti maturati prima dell’obbligatorietà concorrono al raggiungimento dei crediti minimi quinquennali.

Relazioni dei Consiglieri

Il Presidente Vice Presidente riferisce sul progetto della revisione delle indicazioni sull’applicazione della tariffa.

L’argomento delle tariffe professionali e dei minimi tariffari abrogati è sempre di grande attualità: in caso di contenzioso occorre comunque fare riferimento alla tariffa nazionale e soprattutto i professionisti necessitano di orientamenti e riferimenti sulle nuove prestazioni, come ad esempio ora per la certificazione energetica. Inoltre avere una tariffa di riferimento è una tutela per il consumatore, che può affidarsi con maggiore trasparenza al professionista, conoscendo il costo indicativo della prestazione. Già dal 2003 il Collegio aveva elaborato il software Pargeo, che aveva la funzione di aiutare il professionista nella stesura delle parcelle; oggi il programma è da aggiornare e pertanto si è elaborato un nuovo programma da parte di una società di informatica individuato dalla Commissione Parcelle del Collegio. Il nuovo programma tiene conto della tariffa di legge e di tutti gli orientamenti predisposti dalla Commissione Parcelle sulle voci non presenti nel tariffario del 1944. Il Consigliere geom. Giancarlo Carasso, coordinatore della Commissio-


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ne Immobiliare, ha quindi presentato brevemente il documento “Linee guida – Funzioni e requisiti minimi per l’espletamento dell’attività dell’amministratore condominiale e immobiliare” ed ha ringraziato tutti quanti vi hanno collaborato. Le Linee guida comprendono in un compendio ordinato tutte quante le procedure l’amministratore deve seguire, utili sia per i professionisti già ferrati nel settore sia per i giovani che intendano intraprendere questa attività. Il documento è un punto di partenza e non di arrivo e quindi è suscettibile di integrazioni, che potranno avvenire grazie alla collaborazione di tutti. Il Presidente aggiunge ancora la notizia della stipula di una convenzione con il Politecnico e con una società per la costituzione del catasto energetico dei consumi dei fabbricati.

Assegnazione di un riconoscimento al geom. Aldo Abbena, n. 1 di iscrizione all’Albo e iscritto da 70 anni

Il Presidente presenta all’Assemblea il geom. Aldo Abbena, che riceve un riconoscimento per l’iscrizione all’Albo da 70 anni. Il geom. Abbena – dice il Presidente - ha una particolarità: oltre a compiere tra pochi mesi 90 anni, che sarebbe di per sè già una buona occasione di rallegramento, compie nel 2010 70 anni ininterrotti di iscrizione all’Albo ed ha il n. 1 nella numerazione. L’Assemblea augura al geom. Abbena, di “superare” il record già detenuto dal Presidente Onorario

geom. Ettore Bonfante, che è stato iscritto all’Albo per 74 anni, come pure il record di età, attualmente detenuto dal geom. Ruy Tessuto, che ha 94 anni di età. Le prime associazioni professionali in forma volontaria risalgono, per la nostra Provincia, al 1894; dopo l’emanazione del R.D. 11 febbraio 129, n. 274, la tenuta degli albi è affidata ai sindacati e solo dopo l’emanazione del D.L.Lgs 23 novembre 1944, n. 382 si hanno norme precise sui Consigli deil geometra n. 3/10

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Atti del Collegio gli Ordini e Collegi professionali. Per Torino e Provincia, il Ministro per la “Giustizia e gli Affari di Culto”, con decreto 31 agosto 1931, nominava un “Comitato per la tenuta dell’Albo dei geometri e la disciplina degli iscritti di Torino e Provincia” ed il 15 ottobre 1929 si iscrivono al nostro Albo i primi geometri: nel 1934 gli iscritti sono 287 e nel 1937 351 iscritti. Non si è in grado di risalire alle tracce precise di come veniva stabilita allora la numerazione degli iscritti: nell’Albo aggiornato al 31 maggio 1942, i geometri erano indicati in ordine alfabetico, senza numerazione; fatto è che ad un certo punto, nell’Albo del dicembre 1946, ritroviamo l’elencazione in ordine alfabetico e numerico e così il geom. Abbena, iscritto dal 30 novembre 1940, per 70 anni ha portato con sè il timbro n. 1. Chiama quindi il geom. Abbena al quale consegna una targa ricordo di questa ricorrenza e seguono calorosi e lunghi applausi di affettuosa stima e riconoscenza per avere onorato in tanti anni tutta la Categoria. Il geom. Abbena ringrazia commosso ed emozionato ed effettua un breve resoconto dei suoi anni di professione. Nel lavoro di Geometra – afferma il geom. Abbena – ha messo tutta la sua passione e capacità, fin dai primi tempi non facili, ma proprio per questo pieni di soddisfazioni. Ha ricordato i colleghi con i quali ha condiviso la carriera, molti dei quali non ci sono più, ma ha rivolto un esortazione anche ai giovani che hanno deciso di intraprendere la carriera di affrontare con coraggio e senza paura le difficoltà.

Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 50 anni Vengono premiati i seguenti geometri presenti: Francesco Acide Giovanni Brero

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Pietro Garbero Benito Libertino Renzo Maran

Battista Mellano Eligio Molinari Antonio Olivetti


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Atti del Collegio Assegnazione delle medaglie e dell’attestato di benemerenza agli iscritti all’Albo da oltre 35 anni che hanno partecipato attivamente alla vita della Categoria Vengono premiati i seguenti geometri presenti: Franco Baudino Lino Bellando Ugo Bellando Alfredo Bertone Franco Bocco Gianfranco Bugni Stefano Campana Dante Cuselli Pia Margherita De Valle Alberto Eusebio Ugo Ferrando Claudio Framarin Roberto Gaudio Luciano Geninatti Satè Sergio Giacone Dario Lano Tommaso Mongiovì Luciano Pistono Giovanni Rocchietti Diego Vallesio

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Assegnazione di attestato di benemerenza ai Geometri che nell’anno 2009 hanno conseguito il pensionamento Vengono premiati i seguenti geometri presenti: Marcello Andreone Rocco Barone Giuseppe Bocca

Sergio Brero Angelo Demarie Osvaldo Fasano Mario Maritano Aldo Ilario Mattioda

Giuseppe Raineri Gian Mario Rolle Michele Tuninetti Paolo Vaglio Ostina Emilio Vallino il geometra n. 3/10

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Atti del Collegio Il geom. Paolo Cuselli ritira la

medaglia per conto del padre Dante, per i trentacinque anni di iscrizione all’Albo

Foto ricordo per i giovani colleghi che in Assemblea hanno ricevuto il timbro professionale e per i premiati per l’anzianità di iscrizione all’Albo

Conclusa l’Assemblea, il Presidente ha descritto i locali della nuova sede del Collegio di Via Toselli ed i relativi progetti di adeguamento, invitando gli iscritti alla visita dell’immobile.

Foto di “Luci e Ombre”

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Festa delle mamme che lavorano “Mia mamma fa il Geometra”

Venerdì 21 maggio è stata la Festa delle mamme che lavorano che, lanciata negli Stati Uniti, si svolge anche in Italia da alcuni anni, promossa da quotidiani economici. La festa consiste nel portare in quel giorno i propri figli sui luoghi di lavoro, per far loro vedere come le mamme trascorrono gran parte della giornata lontano da loro. Il Collegio dei Geometri, approfittando di questa giornata, ha organizzato un incontro per le professioniste l’iniziativa all’interno del Collegio. geometre e per i loro figli, Come comitato organizzatore ci con lo scopo di illustrare ai siamo trovate subito in sintonia nelle bambini e ragazzi l’attività del scelte del programma. geometra libero professionista All’inizio l’adesione delle colleAbbiamo avuto un sussulto di piacere e sorpresa quando abbiamo letto dell’iniziativa promossa da rilevanti testate giornalistiche (CorrierEconomina del Corriere della Sera e Tuttosoldi&Lavoro della Stampa) che promuovevano e raccoglievano adesioni per il giorno dedicato alla festa delle mamme che lavorano. Il giorno prescelto per questo evento era venerdì 21 maggio 2010. Ci siamo immediatamente attivate nell’organizzazione per non perdere l’occasione di partecipare. Bisognava strutturare l’evento e poi diffondere

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ghe è stata piuttosto scarsina e l’allarme tra noi è salito. Scherzando ci siamo dette: assumiamo dei bimbi comparsa???? Poi tutto d’un tratto, a pochi giorni dall’evento, le iscrizioni sono state parecchie: ben 23 bimbi accompagnati da mamme, papà e in due casi anche dalle loro nonne (anch’esse geometre naturalmente!!!!). Hanno partecipato anche due impiegate del collegio Paola e Michela che sono state indispensabili al comitato dando il loro contributo organizzativo e facendo partecipare anche i loro due bimbi. I locali erano tappezzati da ma-

nifesti sulla professione. La festa è iniziata alle 17,00 con la proiezione di slide che abbiamo composto per spiegare ai bimbi, in termini assolutamente semplici, in cosa consiste il lavoro della loro mamma. Le immagini, costituite da fotografie e disegni delle mamme geometra al lavoro, erano illustrate da voce femminile (con tono e cadenza fanciullesca), come se fosse una bimba che spiega agli altri bimbi il lavoro di geometra della sua mamma. Il pomeriggio è proseguito con un’idea didattica e divertente al tempo stesso, nata dall’animatrice dell’evento Roberta (sorella della consigliera Luisa Roccia): un gioco attinente con la professione, un collage con un piccolo progetto “la mia casa perfetta”.


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Nel percorso didattico, costituito da un ďŹ lmato e da pannelli illustrativi, i bambini hanno appreso, sotto forma di gioco collettivo, quali possono essere le attivitĂ della mamma Geometra e come la loro mamma trascorre il tempo lontano da loro

Le cose che fa la mamma Geometra - fa le case nuove e le restaura quando sono vecchie - misura i terreni - mette d’accordo chi litiga - tiene i conti dei condomini - dice quanto valgono le proprietĂ

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Atti del Collegio E poi? Niente di più bello che leggere negli occhi di un bimbo lo stupore e la sorpresa quando il mago ha fatto il suo spettacolo di magia lasciando bimbi e adulti rapiti e ammaliati. A conclusione abbiamo rilasciato ai bimbi l’attestato del “Il Geometra perfetto”. Il pomeriggio non poteva che concludersi con una merenda ricca di panini dolci, crostate di cioccolata e succhi di frutta, nel piacevole cortile della prossima nuova sede del nostro Collegio. La festa è stata fatta nei locali della nuova sede del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia in Via To-

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Anna, 6 anni: “Mi è piaciuta questa festa e ho incollato la casa ideale del Geometra perfetto. Mi pare che fosse la più bella...”

selli n. 1. Il successo è stato davvero straordinario e inaspettato, come vi dimostrano le fotografie dell’evento. L’iniziativa, unica nella storia del Collegio di Torino, merita di essere riproposta annualmente anche per creare un’occasione d’incontro tra donne geometra che condividono un segmento lavorativo molto impegna-

tivo e purtroppo poco tutelato dalle istituzioni: la libera professione di una donna. Alla giornata hanno dato la loro adesione la Consigliera di Parità della Provincia di Torino Laura Cima e l’Associazione Nazionale Donne Geometra. A cura del Comitato Organizzatore


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Riunioni di zona

Torino, 4 giugno 2010 I Priori dei Geometri della Città di Torino Geometri Gianpaolo e Sara Accolti hanno ottimamente organizzato per i colleghi Liberi Professionisti l’incontro annuale, alla presenza degli Ospiti ed Autorità vicini alla Categoria. La serata si è svolta venerdì 4 giugno presso l’Unione Industriale”, ritrovo solito per i Geometri quale sede di convegni tecnici. Questa volta invece la Sala Torino ha accolto, alle ore 18,30, la conferenza dello scrittore e giornalista de “La Stampa” Pier Angelo Sapegno che, con la figlia Claudia, anch’essa scrittrice, hanno intrattenuto i partecipanti all’incontro sull’argomento “La crisi di Torino ed i giovani”. Nella conferenza sono stati toccati molti argomenti interessanti ed anche preoccupanti: la crisi economica, iniziata nel 2008, è esplosa nel 2009 con conseguenze gravi. Il giornalista ha letto i dati statistici sui consumi emessi dalla Camera di Commercio, dai quali si rileva che tutti i consumi sono in forte ribasso, mentre la disoccupazione è aumentata del 36%, colpendo soprattutto le fasce più deboli e cioè i giovani, le donne e gli over 55 anni. I giovani sono stati quindi al centro della relazione: uno su cinque risulta sotto-impiegato e l’indice di insoddisfazione è elevato. Sussistono notevoli differenze geografiche sul fenomeno e si rileva uno scollamento sempre maggiore tra il mondo della scuola e quello del lavoro.

I Priori geometri Gianpaolo e Sara Accolti ricevono le targhe ricordo dalle Autorità: l’ing. Livio Dezzani, Responsabile della Pianificazione Urbanistica della Confindustria Piemonte, il geom. Mario Carossa, Consigliere Regionale e gli ingegneri Giovanni Laganà e Giovanni Galletto dell’Agenzia del Territorio il geometra n. 3/10

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Il geometra Il convegno che ha preceduto la cena ha avuto come relatore lo scrittore e giornalista de La Stampa Pier Angelo Sapegno che, con la figlia Claudia, hanno parlato della crisi di Torino e dei giovani. Al centro: il passaggio delle cariche tra i Priori 2010 Gianpaolo e Sara Accolti ed i Priori nominati per il 2011 Cristina Chiarot e Mario Zuccotti La cena nel piacevole giardino interno dell’Unione Industriale Oltre all’aspetto economico della crisi, si è trattato anche dell’aspetto sociologico del fenomeno, con l’aumento dei cosiddetti “bamboccioni”. Di qui è seguito un dibattito sulle differenze generazioniali, sulla capacità di adattamento dei giovani, sul fenomeno della “fuga” all’estero dei più meritevoli, sui ruoli formativi ed educativi della scuola e della famiglia. Sono intervenuti giovani e meno giovani, riportando le rispettive esperienze ed opinioni in proposito. Ha concluso il Presidente del Collegio geom. Tesio con una nota di ottimismo: i genitori, pur nelle difficoltà generali di oggi, vogliono che i figli studino e progrediscano e la riforma della scuola superiore ne è una prova. Anche per fare il geometra occorrerà d’ora in poi la laurea, e questo è un segno positivo per una maggiore qualificazione dei giovani, anche nella nostra professione. Sempre all’interno dell’Unione Industriale, presso il Ristorante “Il Circolo” si è poi svolta la cena nel piacevolissimo giardino interno e con un ricco e curato menù. Al termine, i Priori Gianpaolo e Sara Accolti hanno passato la carica ai nuovi eletti, Cristina Chiarot e Mario Zuccotti. Foto di Enzo Sicoli

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On line

Buon viaggio Google maps può essere anche utile di Paolo Cuselli

INDIRIZZI PREFERITI (STARRED)

Sembra banale, ma cliccando sull’icona a stella accanto a un annuncio in Google Maps risparmiamo un bel po’ di tempo nel ripescaggio a posteriori di quell’informazione. Sia da browser che da mobile, quando inseriamo un indirizzo da ricercare Google ci “ricorda” i nostri “Preferiti“: molto più veloci della digitazione manuale e, se stiamo creando un elenco provvisorio di posti dove andare, i Preferiti possono essere una comoda lista di controllo “usa e getta”.

IO SONO QUI

Tra lo strumento di navigazione a quattro punti e lo zoom c’è un piccolo pulsantino azzurro che, cliccato in Firefox o Chrome, consente a GMaps di utilizzare Wi-Fi nelle vicinanze e dati IP per stabilire (approssimativamente) la nostra posizione. MyLocation è molto comodo quando siamo in un luogo sconosciuto con uno scarso senso di orientamento.

ITINERARI DI VIAGGIO

Vuoi girare in una nuova città senza dover tirare fuori smartphone o mega-mappa pieghevole ad

ogni incrocio? Google City Tours consente di crearsi un percorso “a step” organizzato su più giorni, con direzioni per girare a piedi formattate per la stampa. Se non altro, è un risparmio di carta: una sola mappa con una serie di indicazioni, contro 10 fogli da buttare.

SEGNALARE LOCALITA’ ERRATE

Se scopriamo su GMaps un puntatore poco preciso, un numero telefonico sbagliato, o un sito web inesistente, a volte possiamo risolvere il problema da soli. Cliccando il marker di un indirizzo possiamo selezionare “Modifica dettagli” per aggiornare le informazioni della località in questione. Questa funzione non è attiva per le imprese che hanno “rivendicato” la loro attività attraverso il Business Center di Google Maps (ora Places), e ci sono dei limiti su ciò che è possibile spostare, tuttavia se un puntatore viene riconosciuto come palesemente sbagliato, possiamo sistemarlo da soli o anche semplicemente segnalare il problema al team di gMaps.

PERCORSI IN BICI

I percorsi per la bici di GMaps sono più di una semplice stima

del tempo impiegato per andare da una località all’altra sulle due ruote: Google progetta percorsi di viaggio studiati apposta per le bici, prendendo in considerazione il traffico, ma anche le colline, gli itinerari ritenuti “bike-friendly” e altri dati specifici per il percorso in questione. Le piste ciclabili (che normalmente non sono indicate nella mappa) vengono evienziate col colore verde e sono lo strumento migliore per un ciclista che voglia esplorare una nuova area.

COORDINATE GPS

Se abbiamo bisogno di coordinate GPS, gMaps si è attrezzato per fornirle, ma non di default. Al click sull’icona verde dei Labs delle mappe (in alto a destra nella pagina), possiamo attivare il tooltip LatLng per vedere le coordinate del nostro cursore a seconda di dove lo posizioniamo sulla mappa, oppure il marker LatLng per riuscire a rilasciare un “puntatore” nella località in cui abbiamo bisogno delle coordinate.

FOTO NEI PARAGGI

Ovunque tu vada, qualcuno è stato lì prima di te, e probabilmente ha anche scattato una una foto. Dopo che apriamo Street View, nell’angolo in alto a destra il geometra n. 3/10

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On line

Itinerario Distanze

colo del percorso tra due città, questo tool fa una stima approssimativa della distanza in linea retta tra due punti, per cui se provate ad effettuare i due tipi di misurazione otterrete sicuramente dati differenti. Questo tipo di valutazione può essere utile per calcolare, ad esempio, la distanza in linea d’aria tra due città agli antipodi dell’emsfero, la lunghezza di una strada, le dimensioni di una certa area, di un edifico o di un campo da calcio, etc…

DA SPREADSHEEET A MAPPA DI VIAGGIO

Localizzatore via sms compare un piccolo pulsante per le foto, che ci permette di vedere una località da diverse prospettive e punti di vista, proprio come quando si cammina intorno ad una certa zona. Possiamo trovare anche alcune foto storiche che sono state correttamente geo-taggate da Flickr, Picasa Web e Panoramio.

SCOPRIRE I DINTORNI

Se siamo alla ricerca di un luogo particolare, una strada, un negozio o altro punto di riferimento, possiamo aprire un puntatore e “cercare nelle vicinanze” per esplorare i dintorni della località desiderata. Questa funzione è utile anche se non abbiamo una meta stabilita, ma vogliamo andare all’avventura: al click col tasto destro del mouse in qualsiasi punto di una mappa di Google, selezioniamo nel menù contestuale la voce “cosa c’è qui vicino?”. Google creerà un puntatore sulla base di una stima approssimativa dell’indirizzo, mostrandoci le località della zona, foto e mappe segnalate dagli utenti e altri consigli per partire i esplorazione.

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Analisi dei c.a.p.

DIREZIONI VIA SMS

Se dovesse capitarci di perdere la bussola e restare senza connessione, probabilmente sarà il momento in cui troveremo utili le indicazioni via sms. In USA è stato attivato un servizio tale per cui, inviando un messaggio a Google formattato come “Indicazioni A verso B” (dove con A e B si intende città, codice postale, indirizzo), riceveremo in cambio un SMS con le stesse indicazioni disponibili su gMaps.

MISURAZIONE DELLE DISTANZE

Tra i Labs di Google Maps è stata aggiunta una funzionalità che prima era disponibile solo come mapplet: il tool di misurazione delle distanze, che consente di calcolare la distanza tra due punti qualsiasi del globo. Da notare che, a differenza del cal-

I fogli di calcolo sono un ottimo modo per raccogliere e organizzare le informazioni, soprattutto tramite i form. Se ci capita di utilizzare Spreadsheet per tenere traccia di diverse località o elenchi di indirizzi, possiamo utilizzare BatchGeo per estrarre da queste liste una mappa di Google. Basta incollare i dati del foglio di calcolo e BatchGeo standardizza gli indirizzi e crea una “My Map” personalizzata, compilata con i nostri luoghi. Purtroppo questa non è tecnicamente una funzionalità di Google Maps, ma sarebbe sicuramente meglio se lo diventasse.


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