IL GEOMETRA - N° 4-2009

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Editoriale Organo del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta Direttore responsabile ILARIO TESIO Consigliere responsabile LUCIANO SIMONATO Redazione e impaginazione MICHELA OBERTO Grafica CHIARA CAMPONI Comitato di redazione: FEDERICA CAPRIOLO, PAOLO CUSELLI, RODOLFO MEAGLIA, LUCA PERRICONE, RENATO PITTALIS, VITTORIO VIZZINI Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: Via Cernaia 18 - 10122 Torino Tel. 011537756 - fax 011533285 e-mail rivista@collegiogeometri.to.it Hanno collaborato a questo numero: FEDERICA CAPRIOLO, PAOLO CUSELLI, ANNALISA GIUGLAR FOBIN, RODOLFO MEAGLIA, RENATO PITTALIS, STUDIO OSELLA - PICCATO - PALETTO Stampa e fotolito: Tipografia Melli - Borgone di Susa Tel. 011.96.46.367 Reg. Trib. Torino n. 297 del 23 luglio 1948 Pubblicazione mensile con pubblicità inferiore al 50% Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizi, lasciando agli stessi la responsabilità dei loro scritti. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

La Giunta regionale, durante la seduta del 4 agosto 2009, ha approvato le Disposizioni attuative in materia di certificazione energetica degli edifici (documento in allegato alla D.G.R. n. 43-11965), che rende pienamente operativa la disciplina regionale del sistema di certificazione energetica prevista dalla l.r. n. 13/2007. Il provvedimento istituisce, tra l’altro, Elenco dei professionisti e dei soggetti abilitati al rilascio dell’attestato di certificazione energetica. Dal 1° ottobre, per svolgere l’attività di certificatore energetico è necessario essere iscritti all’Elenco regionale dei certificatori energetici. E’ importante il fatto che siano ammessi “d’ufficio” all’iscrizione ingegneri, architetti, periti e geometri, i quali potranno iscriversi on line ed essere inseriti nel “Sistema informativo per la certificazione energetica degli edifici (SICEE)” contenente appunto l’Elenco dei certificatori e la raccolta degli attestati. In attesa di indicazioni più precise, è confermato che i geometri possono rilasciare l’attestato di certificazione energetica nell’ambito delle proprie competenze, avvalendosi della collaborazione di ingegneri e archietti, ove previsto; se invece il geometra frequenterà i corsi previsti dalla delibera regionale e supererà l’esame, verrà abilitato al rilascio dell’attestato in ambito più ampio. Si chiude così un periodo di incertezza sulle competenze del Geometra nella certificazione energetica, quando da alcuni soggetti veniva messa in dubbio la possibilità di avvalersi del Geometra per la certificazione, particolarmente nel momento della compravendita dove, come sappiamo, dal 1° luglio 2009 la medesima è obbligatoria. E’ un ambito lavorativo che la Categoria vede confermato con soddisfazione e certamente i corsi saranno un’occasione in più per aumentare la preparazione e qualificazione dei professionisti Geometri nell’ambito del contenimento energetico che, negli anni futuri, sarà sempre più importante. Ilario Tesio


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Sommario Editoriale

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Le novità fiscali della “Manovra d’estate”

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Le imposte di registro, ipotecarie e catastali nel contratto di leasing

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Terremoto in Abruzzo: la squadra di intervento del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia

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Che cos’è il radon

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Scuola, professione e territorio

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Argomenti legislativi Studio Osella - Piccato - Paletto

Professione La squadra di intervento dei Geometri in Abruzzo, pag. 8

di Federica Capriolo

Consiglio Nazionale

Musica nei cortili a Rivarolo, pag. 16

Valutazione immobiliare - Gruppo di lavoro Abi

pag. 26

Servizio gratuito di posta elettronica certificata

pag. 27

Celebrazioni per gli 80 anni del regolamento per la professione di Geometra, Perito Agrario e Industriale

pag. 30

Cassa di Previdenza Rinnovati i vertici

pag. 31

Mutui ipotecari agli iscritti Cassa

pag. 33

Commissione Sicurezza Al via i nuovi corsi sulla Sicurezza

pag. 34

Commissione Fisco I Geometri di Torino in festa alla Mole Antonelliana pag. 41

I lavori della Commissione nazionale e del Collegio

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Atti del Collegio Riunioni di Zona

di Rodolfo Meaglia e Annalisa Giuglar Fobini

pag. 41

Convegni Il ruolo del Geometra in campo energetico

di Renato Pittalis

pag. 42

Cultura Riceviamo e pubblichiamo

pag. 45

Andiamo a vedere una mostra?

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On line 2

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Siti utili e curiosità

di Paolo Cuselli

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Argomenti legislativi

Le novità fiscali della “Manovra d’estate” 2009 a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto, Dottori Commercialisti Di seguito sono analizzate le novità di carattere fiscale ed in particolare: 1. l’incentivo a favore delle imprese che investono in macchinari ed apparecchiature (“Tremonti - ter”); 2. la revisione dei coefficienti d’ammortamento ministeriali; 3. la riorganizzazione del sistema delle compensazioni dei crediti fiscali (IVA); 4. le specifiche misure per contrastare operazioni elusive/evasive nei c.d. “paradisi fiscali”; 5. la possibilità di rateizzare l’IVA da adeguamento agli studi di settore.

1. DETASSAZIONE DEGLI UTILI REINVESTITI IN MACCHINARI - ART. 5

L’incentivo previsto dall’art. 5 del Decreto in esame, denominato “Detassazione degli utili reinvestiti in macchinari”, prevede che i titolari di reddito d’impresa possono escludere dalla tassazione, nella misura pari al 50% del valore degli investimenti, gli acquisti di macchinari ed apparecchiature effettuati nel periodo: dal 1.7.2009 (data di entrata in vigore del Decreto in esame) al 30.6.2010 A seguito dell’espresso riferimento del Decreto in esame al “reddito d’impresa” si evidenzia che non sono interessati dalla disposizione in esame le altre tipologie reddituali, tra cui si segnalano i lavoratori autonomi. L’incentivo, ossia la detassazione, è applicabile a partire dal periodo d’imposta 2010, di fatto, quindi, l’intervento avrà rilevanza nel mod. UNICO 2011.

Con un recente Decreto legge sono state introdotte una serie di misure finalizzate a contrastare l’attuale congiuntura economica sfavorevole che compongono la cosiddetta “Manovra d’estate”.

BENI “AGEVOLABILI” Per l’individuazione dei beni oggetto dell’investimento e del correlato incentivo fiscale occorre fare riferimento ai macchinari ed alle apparecchiature comprese nella divisione “28” della Tabella Ateco 2007 di cui al Provvedimento Agenzia Entrate 16.11.2007.

ATTIVITÀ INDUSTRIALI “A RISCHIO” I contribuenti che, ex D.Lgs. 17.8.99, n. 334, svolgono attività considerate come “a rischio di incidenti sul lavoro”, al fine di beneficiare dell’incentivo in esame, devono essere in possesso della documentazione attestante l’adempimento degli obblighi e delle prescrizioni previste da tale Decreto.

2. REVISIONE DELL’AMMORTAMENTO DEI BENI STRUMENTALI D’IMPRESA - ART. 6 È previsto che entro il 31.12.2009, il MEF provvederà a revisionare alcuni coefficienti di ammortamento previsti dal DM 31.12.88. Poichè i beni strumentali hanno una diversa incidenza nei processi produttivi, i relativi coefficienti di ammortamento saranno oggetto di una revisione che prevede, tra l’altro, un meccanismo di “compensazione” tra i coefficienti revisionati. Tali coefficienti riguardano le seguenti 2 tipologie di beni strumentali: - beni ad avanzata tecnologia o che producono risparmio energetico (che saranno innalzati); - beni a minor incidenza strategica nei processi produttivi (che saranno ridotti).

REVOCA DEL BENEFICIO Nel caso in cui il contribuente, entro il secondo periodo d’imposta successivo all’acquisto dei beni strumentali oggetto dell’incentivo, ceda gli stessi a terzi o li destini a finalità estranee all’esercizio d’impresa, il beneficio in esame viene revocato.

3. COMPENSAZIONE DEI CREDITI FISCALI - ART. 10 L’art. 10 del Decreto in esame al fine di “riorganizzare” il sistema delle compensazioni dei crediti fiscali, dispone una serie di novità che vanno ad integrare/modificare l’attuale disciplina normativa.

Va evidenziato che non rileva la veste giuridica del contribuente; il beneficiario dell’incentivo può quindi essere una: • ditta individuale; • società di persone; • società di capitali.

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Argomenti legislativi La disposizione consente al contribuente di versare l’IVA, dovuta a seguito dell’adeguamento alle risultanze degli studi di settore, in forma rateale, come già avviene per IRPEF/IRES/ IRAP

I suddetti interventi hanno una duplice, complementare, finalità: • da una parte, contrastare gli abusi nell’utilizzo dei crediti fiscali; • dall’altra, incrementare il limite delle compensazioni fiscali. In pratica le nuove disposizioni riguardano il credito IVA. Non sono oggetto di limitazione pertanto gli altri crediti a disposizione del contribuente (IRPEF, IRES, IRAP). Le caratteristiche principali dell’intervento in commento sono le seguenti: 1. la compensazione del credito IVA annuale o trimestrale per importi superiori a € 10.000 annui, può essere effettuata a partire dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione (annuale) o dell’istanza (trimestrale). Conseguentemente è prevista la possibilità di presentare la dichiarazione IVA annuale in forma autonoma. A tal fine i soggetti che presentano la dichiarazione annuale entro il mese di febbraio sono esonerati dalla presentazione della Comunicazione dati IVA; 2. il contribuente che intende utilizzare in compensazione il credito IVA, in misura superiore a € 10.000 annui, deve disporre di una dichiarazione IVA “certificata” circa

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la sussistenza di detto credito. A tal fine, alla dichiarazione deve essere apposto il visto di conformità da un professionista iscritto all’Albo dei: - dottori commercialisti e degli esperti contabili; - consulenti del lavoro. Per le società od enti, in alternativa al visto di conformità, la dichiarazione IVA va sottoscritta oltre che dal rappresentante legale anche da coloro che sottoscrivono (se prevista) la Relazione di revisione; 3. il contribuente che intende compensare il credito IVA, annuale o trimestrale, in misura superiore a € 10.000 annui, è tenuto ad utilizzare esclusivamente i servizi telematici che saranno messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. DECORRENZA DELLE NUOVE DISPOSIZIONI Il Legislatore non ha previsto uno specifico termine di decorrenza delle disposizioni sopra illustrate. Pertanto le stesse sono ancorate alla data di entrata in vigore del Decreto in esame individuato nel giorno stesso della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (1.7.2009). Ciò è stato causa di una serie di preoccupazioni in considerazione

dell’attuale periodo “dedicato” ai versamenti risultanti dalle dichiarazioni fiscali. N.B. L’Agenzia delle Entrate con il Comunicato stampa 2.7.2009, ha precisato che, fino al 31.12.2009 saranno mantenute le attuali modalità di esercizio delle compensazioni dei crediti fiscali. Le novità disposte dal Decreto in esame non riguardano, quindi, i prossimi versamenti in scadenza. Come espressamente chiarito dall’Agenzia delle Entrate: “Le stesse conclusioni, data la sistematicità del quadro normativo, valgono anche per le compensazioni degli importi derivanti dalle istanze di rimborso trimestrali”. 4. CONTRASTO AI PARADISI FISCALI - ART. 12 Il Decreto in esame al fine di contrastare le evasioni ed elusioni effettuate nei Paesi a fiscalità privilegiata, c.d. “Paradisi fiscali”, definisce le seguenti 2 misure/strategie: - istituzione di una “unità speciale” che tramite il rafforzamento della cooperazione internazionale sia in grado di meglio contrastare il fenomeno delle operazioni a contenuto elusivo/evasivo effettuate all’estero. L’art. 12, comma 3, prevede, infatti, che: “… per la prevenzione e repressione dei fenomeni di illecito trasferimento e detenzione di attività economiche e finanziarie all’estero, l’Agenzia delle Entrate istituisce, in coordinamento con la Guardia di Finanza … una unità speciale per il


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Argomenti legislativi contrasto della evasione ed elusione internazionale …”. - una “presunzione di evasione” (relativa, in quanto è comunque ammessa la prova contraria) per le operazioni effettuate in Paesi a fiscalità privilegiata, in violazione degli obblighi di monitoraggio di cui al DL n. 167/90 (compilazione quadro RW del mod. UNICO). A tal fine l’art. 12, comma 2, dispone che: “… gli investimenti e le attività di natura finanziaria detenute negli Stati o territori a regime fiscale privilegiato … in violazione degli obblighi di dichiarazione di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’art. 4 del decreto legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito dalla legge 4 agosto 1990, n. 227, ai soli fini fiscali si presumono costituite, salvo la prova contraria, mediante redditi sottratti a tassazione …”. 5. RATEIZZAZIONE DELL’IVA DA ADEGUAMENTO STUDI DI SETTORE - ART. 15, COMMA 6 La disposizione in esame consente al contribuente di versare l’IVA, dovuta a seguito dell’adeguamento alle risultanze degli studi di settore, in forma rateale. Viene quindi, di fatto, eliminata una disparità che riguardava le differenti modalità di versamento delle imposte da adeguamento agli studi di settore. Infatti, mentre per IRPEF/ IRES/IRAP è già prevista la modalità di versamento rateale, per l’IVA da adeguamento agli studi era consentito il solo versamento in un’unica soluzione. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito nel Comunicato stampa 2.7.2009 che “i contribuenti che esercitano attività economiche alle quali sono applicati gli studi di settore potranno eseguire ratealmente i versamenti dell’imposta già a partire dalla scadenza del 6 luglio prossimo”. In merito alla compilazione del mod. F24 l’Agenzia precisa che “non occorrerà fornire indicazioni circa l’eventuale rateazione”.

La Cassazione si pronuncia su quali sono e come vanno assentiti gli interventi di ristrutturazione edilizia La III sezione penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20149 del 13.5.2009, fornisce precisazioni circa gli interventi di ristrutturazione edilizia definiti dal T.U. edilizia come “interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente”, tracciandone l’ambito di estensione e definendo quali siano i titoli abilitativi edilizi necessari per l’effettuazione dei lavori nei vari casi possibili. In particolare la Corte ha precisato che gli interventi di ristrutturazione edilizia (definiti dal TU edilizia come «interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente») possono anche attuarsi attraverso una serie di interventi che, singolarmente considerati, ben potrebbero ricondursi ad altre tipologie. L’elemento caratterizzante, però, è la connessione finalistica delle opere eseguite, che non devono essere riguardate separatamente, ma valutate nel loro complesso, al fine di individuare se esse siano o meno rivolte al recupero edilizio dello spazio attraverso la realizzazione di un edificio in tutto o in parte nuovo. Quanto ai titoli edilizi, la Cassazione chiarisce che sono sempre realizzabili previa mera denunzia di inizio attività le ristrutturazioni edilizie di portata minore, quelle cioè che determinano una semplice modifica dell’ordine in cui sono disposte le diverse parti che compongono la costruzione, in modo che, pur risultando complessivamente innovata, questa conservi la suo iniziale consistenza urbanistica. Si tratta in pratica delle ristrutturazioni diverse da quelle descritte dall’art. 10, comma 1, del D.P.R. 380/2001, alla lettera c), le quali possono incidere sul carico urbanistico (“interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso”), e per le quali è sempre necessario il preventivo rilascio del permesso di costruire. Quanto infine alla possibilità di realizzare mutamenti alla destinazione d’uso degli immobili tramite interventi di ristrutturazione edilizia, la Corte, richiamando un costante orientamento della Giurisprudenza (si veda da ultimo la sentenza della Cassazione penale n. 9894/2009), ha ribadito che le opere interne e gli interventi di ristrutturazione edilizia, come pure quelli di manutenzione ordinaria o straordinaria, ogniqualvolta comportino mutamento di destinazione d’uso tra categorie d’interventi funzionalmente autonome dal punto di vista urbanistico e, qualora debbano essere realizzati nei centri storici, anche nel caso in cui comportino mutamento di destinazione d’uso all’interno di una categoria omogenea, come ad esempio quella industriale o residenziale, richiedono il permesso di costruire. Gli stessi interventi di ristrutturazione o manutenzione, comportanti modificazioni della destinazione d’uso nell’ambito di categorie omogenee, qualora siano realizzati fuori del centro storico richiedono solo la denuncia di inizio attività. il geometra n. 4/09

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Argomenti legislativi

Le imposte di registro, ipotecarie e catastali nel contratto di leasing In data … 2004, il contratto di leasing in argomento è stato ceduto alla società istante che intende ora esercitare il diritto di riscatto. L’interpellante sottolinea, in proposito, che la società di leasing all’atto di acquisto ha corrisposto l’imposta di registro che è stata successivamente inclusa nei canoni pagati dall’istante e che i canoni sono esenti da IVA ai sensi dell’articolo 10, n. 8) del DPR 26 ottobre 1972, n. 633. Ciò posto, in relazione all’operazione di riscatto dell’immobile, chiede di conoscere su quale base imponibile e con quali aliquote debbano essere calcolate le imposte di registro, ipotecaria e catastale.

Agenzia delle Entrate Direzione Centrale Normativa e contenzioso RISOLUZIONE N. 163/E Roma, 22 giugno 2009 Oggetto: Interpello ai sensi dell’articolo 11 della legge n. 212 del 2000 – Iva. Registro. Imposte ipotecaria e catastale. Articoli 43 e 51, comma 2, del DPR 26 aprile 1986, n. 131 Con l’interpello specificato in oggetto, concernente l’interpretazione del DPR n. 131 del 1986, è stato posto il seguente: Quesito In data … 2000 una società di leasing ha acquistato un immobile ad uso abitativo che ha concesso in leasing a terzi.

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Soluzione interpretativa prospettata dall’istante L’istante, dopo aver premesso che l’imposta proporzionale di registro è stata assolta all’atto di acquisto dell’immobile da parte della società di leasing, ritiene che la base imponibile dell’operazione di riscatto dell’immobile debba essere costituita dal prezzo di riscatto e che le imposte ipotecaria e catastale dovute debbano essere compensate con quanto corrisposto dalla società di leasing al momento dell’acquisto del bene. L’istante richiama, a supporto della soluzione prospettata, la giurisprudenza elaborata dalla Suprema Corte di Cassazione secondo cui il leasing traslativo non è un vero e proprio contratto di compravendita bensì uno strumento di finanziamento. Parere della Direzione Il contratto atipico di leasing, an-

che denominato locazione finanziaria, si caratterizza, essenzialmente, per la circostanza che a fronte del pagamento di un canone periodico a favore del proprietario del bene (concedente), l’utilizzatore ne acquisisce la disponibilità per un determinato periodo. Nella prassi operativa si suole distinguere tra leasing operativo e leasing finanziario, a seconda che il locatore sia il produttore del bene o un finanziatore che lo acquista per conto dell’utilizzatore, mentre se viene pattuita o meno l’opzione per il riscatto del bene al termine del periodo di utilizzazione dello stesso si distingue tra leasing traslativo e leasing di godimento. Al riguardo, si fa presente che per consolidata giurisprudenza di legittimità, nel leasing traslativo il riscatto della proprietà del bene contraddistingue la funzione assegnata dalle parti al contratto, trascendendo nettamente l’aspetto finanziario (v. Corte di Cassazione 28 novembre 2003, n. 18229; 28 agosto 2007, n. 18195). Ciò premesso, si osserva, in via preliminare, che la fattispecie in argomento prevede l’esercizio dell’opzione di acquisto da parte dell’utilizzatore alla scadenza del contratto; la volontà delle parti trasfusa nelle clausole contrattuali è, quindi, quella di far acquistare la proprietà dell’immobile da parte della società. L’acquisto da parte del concedente ed il riscatto finale da parte dell’utilizzatore sono disposizioni perfettamente autonome ai fini delle imposte sui trasferimenti; pertanto, ai fini della determinazione dell’imposta


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Argomenti legislativi dovuta al momento del riscatto del bene, è irrilevante che l’imposta proporzionale di registro sia già stata assolta sull’acquisto dell’immobile da parte della società di leasing e che sia stata inclusa nei canoni versati dall’utilizzatore. Ciò posto, si fa presente che l’art. 35, comma 8, lett. a) del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, ha profondamente innovato il regime fiscale ai fini IVA delle cessioni di beni immobili. Secondo il riformulato n. 8-bis) dell’articolo 10 del DPR 26 ottobre 1972, n. 633 le cessioni di immobili a destinazione abitativa sono, in via generale, operazioni esenti da IVA, eccettuate quelle effettuate dalle imprese costruttrici oppure dalle imprese che hanno effettuato sul fabbricato interventi di recupero di cui all’articolo 31, primo comma, lett. c), d) ed e) della Legge 5 agosto 1978 n. 457, entro quattro anni dalla data di ultimazione dei lavori di costruzione o di ristrutturazione. Ciò posto, atteso che la fattispecie prospettata non è riconducibile tra le ipotesi di imponibilità previste dalla citata norma, l’operazione di riscatto da parte dell’utilizzatore integra gli estremi di una cessione esente ai fini IVA. Pertanto, per quanto attiene il trattamento tributario cui assoggettare l’operazione in questione, si ritiene che trovino applicazione - in deroga al principio di alternatività Iva/Registro di cui all’articolo 40, comma 2, del DPR 26 aprile 1986, n. 131 (di seguito TUR) - le imposte d’atto con le ordinarie aliquote proporzionali; ovvero, l’imposta di registro nella misura del 7 per cento, così come prevista dall’articolo 1 della Parte Prima della Tariffa allegata al TUR, le imposte ipotecaria e catastale, di cui al decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 347, nella misura complessiva del 3 per cento. Per quanto concerne il secondo

quesito posto dall’istante, relativo all’individuazione del valore da assumere come base imponibile su cui la parte, in sede di rogito del riscatto della proprietà, deve liquidare le suddette imposte d’atto, si rinvia a quanto precisato nella circolare n. 12/E del 1 marzo 2007. Con specifico riferimento agli immobili strumentali, il richiamato documento di prassi precisa che, ai sensi dell’articolo 51, comma 2, del TUR - cui espressamente rinvia il decreto legislativo n. 347 del 1990, concernente le imposte ipotecarie e catastali - la base imponibile è costituita dal valore venale in comune commercio dell’immobile. Essa, pertanto, viene individuata nel prezzo di riscatto finale del bene, aumentato dei canoni, depurati della componente finanziaria. Tale ammontare costituisce l’effettivo valore di scambio attribuibile all’immobile, tenuto conto dei vincoli contrattuali che gravano su di esso. Il criterio individuato per la determinazione della base imponibile in sede di riscatto della proprietà di un immobile strumentale deve essere adottato anche per gli immobili ad uso abitativo, non sussistendo validi motivi per discostarsene. Si ricorda, infine, che ai sensi dell’articolo 35, comma 10-ter) del citato decreto-legge n. 223 del 2006 “Per le volture catastali e le trascrizioni relative a cessioni di beni im-

mobili strumentali di cui all’articolo 10, primo comma, numero 8-ter) del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, anche se assoggettati all’imposta sul valore aggiunto (…), limitatamente all’acquisto ed al riscatto dei beni da concedere o concessi in locazione finanziaria, le aliquote delle imposte ipotecaria e catastale (…) sono ridotte della metà (…)”. Il successivo comma 10-sexies), sempre con riferimento agli immobili strumentali, in sede di riscatto, rende possibile, per “Le somme corrisposte a titolo di imposte proporzionali di cui all’articolo 5 della Tariffa, parte prima, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 26 aprile 1986, n. 131, per i contratti di locazione finanziaria, anche se assoggettati ad imposta sul valore aggiunto (…), possono essere portate, nel caso di riscatto della proprietà del bene, a scomputo di quanto dovuto a titolo di imposte ipotecaria e catastale”. Dal tenore letterale delle disposizioni in esame si evince che le stesse sono rivolte esclusivamente ai fabbricati strumentali e, pertanto, non sono applicabili al caso di specie concernente il riscatto della proprietà di un immobile ad uso abitativo. Le Direzioni Regionali vigileranno affinché i principi enunciati nella presente risoluzione vengano applicati con uniformità.

Nuovo servizio di consulenza per gli iscritti all’Albo dei Geometri CONSULENZA IN MATERIA FISCALE La Commissione Fisco del Collegio di Torino ha stabilito di attivare un servizio di consulenza fiscale a favore degli iscritti. Il servizio, attivo al 1° e 3° lunedì del mese, al pomeriggio dalle ore 14,30 alle 16,00 su appuntamento, è rivolto agli iscritti ed ai praticanti in fase di iscrizione interessati ad avere chiarimenti relativi alle loro problematiche fiscali e vedrà la presenza, a rotazione, di due componenti la Commissione. Gli interessati possono pertanto prenotarsi telefonicamente presso gli uffici del Collegio. il geometra n. 4/09

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Professione

Terremoto in Abruzzo: la squadra di intervento del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia Il Consiglio Nazionale Geometri, tra le altre iniziative a seguito del tragico terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile scorso, ha organizzato delle squadre di geometri volontari per collaborare con la Protezione Civile nelle prime emergenze, con riferimento ai rilievi tecnici delle costruzioni danneggiate. L’iniziativa coordinata dal Consiglio Nazionale ha previsto circa 60 geometri per turno; la maggior parte provenivano da Lazio, Campania, Emilia e altre Regioni del Centro, mentre molti geometri si recavano sul posto per operare nel fine settimana. Dal Collegio dei Geometri di Torino è stata formata una squadra di professionisti, divisi in due gruppi, composti dai geometri Angelo Bertoli, Roberto Capecchi e Rita Tarulli; Andrea Remoto, Gianni Cugno e Adriano Piccatti. La squadra, sotto il coordinamento del Dipartimento di Protezione Civile DI.COMA.C (Direzione operativa di Comando e Controllo) ha svolto l’importante funzione di verifica dei danni subiti dai fabbricati per il rilascio dell’agibilità. Il COM (Centro Operativo Misto) è stato l’organismo che sul campo ha diramato tutte le disposizioni operative alle squadre dei tecnici. Il primo gruppo della nostra squadra ha operato nel Comune di Montorio al Vomano e Cortino in provincia di Teramo. L’Ufficio Tecnico del primo Comune ed il Sindaco del secondo hanno fornito l’elenco dei fabbricati di

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Le squadre di intervento dei Geometri di Torino e Provincia: Andrea Remoto, Rita Tarulli , Angelo Bertoli, Roberto Capecchi, Adriano Piccatti e Gianni Cugno cui verificare l’agibilità: i geometri si sono recati sul luogo e hanno compilato l’apposita scheda, predisposta dalla Protezione Civile, relativa al fabbricato danneggiato. La scheda A.ED.E.S. (Scheda di 1° livello di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità per edifici ordinari nell’emergenza post-sismica) è una scheda guidata, in cui il tecnico “crocetta” lo stato dell’immobile; ne deriva un esito che può essere stato l’agibilità o l’agibilità secondo prescrizioni, che venivano appunto indi-

cate (tipo di puntellamento, transennamento, rimozioni ecc.). Tale concetto (“valutazione di agibilità in emergenza post-sismica”) è definito, nel manuale, come “... valutazione temporanea e speditiva, vale a dire formulata sulla base di un giudizio esperto e condotta in tempi limitati, in base alla semplice analisi visiva ed alla raccolta di informazioni facilmente accessibili, volta a stabilire se, in presenza di una crisi sismica in atto, gli edifici colpiti dal terremoto possano essere utilizzati


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Professione I Vigili del Fuoco hanno eseguito il “cerchiaggio” degli edifici storici del centro dell’Aquila. I tetti in cemento si sono abbassati sulle case in pietra che non hanno retto alle scosse. In basso: le case popolari seriamente danneggiate

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Professione La Chiesa di Paganica, paese fantasma: il terremoto ha causato danni pesantissimi all’abitato, con conseguente evacuazione totale.

restando ragionevolmente protetta la vita umana” Oltre al fabbricato oggetto del sopralluogo, si verificava la condizione dei fabbricati limitrofi, il cui stato di eventuale pericolosità doveva essere annotato. Il primo gruppo ha effettuato sopralluoghi per circa 20 fabbricati: a fine turno sono state consegnate le schede al DI.COMA.C, dove i tecnici della Protezione Civile verificavano e approvavano le schede di rilevamento. Il compito del secondo gruppo è stato invece quello di rivedere le schede A.ED.E.S. e ubicarle nel territorio (alcune infatti non erano in mappa); hanno operato tutti i giorni a L’Aquila e frazioni, anche in “zone rosse”. Ogni mattina veniva consegnato loro un certo numero di schede di cui dovevano verificare l’individuazione nella cartografia. Si lavorava su agglomerati strutturali, cioè raggruppamenti di fabbricati rilevati dalle foto aeree. Su quel nucleo si considerava il fabbricato rilevato, verificando eventuali errori nel rilevamento precedente. I risultati di queste operazioni sono servite per la pubblicazione dell’elenco degli edifici agibili, idonei o no; ciò aveva lo scopo anche di rendere possibile la riattivazione dei servizi municipali (ad esempio il gas). Le nostre due squadre erano costituite da volontari a tutti gli effetti, senza pesare sulle strutture: erano infatti dotate l’una di propria tenda e l’altra di un camper, per cui erano autonome sia per l’alloggio sia per i viveri, che si sono in gran parte... portati da casa; i servizi igienici e le

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docce erano presso una scuola, peraltro molto ben attrezzata con palestre e quindi spogliatoi e docce. Tutte le operazioni erano ben coordinate dalla Protezione Civile e ogni squadra aveva un proprio numero di identificazione. La prima squadra ha avuto un paio d’ore di addestramento sulla compilazione delle schede di rilevamento ed è stata fornita di un manuale. I rilievi – sia su fabbricati civili che rurali - sono avvenuti senza strumentazione, ma con un accurato controllo visivo sulle strutture, a partire dai piani scantinati fino alle coperture, e con accertamenti sugli impianti, su appuntamento con i proprietari.

I componenti la squadra si sono recati anche nella “zona rossa” dell’Aquila, dove il nucleo SAF dei Vigili del Fuoco ha “cerchiato” gli edifici. La messa in sicurezza è già molto avanzata e si stanno accelerando le operazioni per il monitoraggio, in sinergia tra CNR, Protezione Civile e Dipartimento di Scienze delle Costruzioni. Nella ricostruzione, viene data priorità ai prefabbricati ed alle attività commerciali, con una buona ripresa ed un buon grado di vivibilità della popolazione. I campi di accoglienza sono gestiti dalla Croce Rossa, che garantisce


Il geometra

Professione La Cattedrale dell’Aquila. Il capoluogo presenta crolli anche totali in ogni zona del centro abitato e gravissimi danni alla maggior parte degli edifici di valore storico e culturale. Le chiese principali risultano gravemente danneggiate o quasi completamente crollate

Il “puntellamento” a cura dei Vigili del Fuoco

La Casa dello Studente di via XX Settembre. Nell’area colpita dal sisma si contano 308 vittime ed oltre 1.500 feriti.

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Il geometra

Professione l’alloggio ed i pasti sia per gli sfollati che per i volontari, i tecnici e tutti quanti operano nella complessa struttura. Le impressioni dei nostri colleghi piemontesi? Il geom. Andrea Remoto afferma che - per quello che hanno potuto constatare loro durante il periodo trascorso - le operazioni sono seguite bene e il meccanismo è efficiente. Purtroppo le scosse sono state così forti che in tutti i piani superiori al primo sono scoppiate le tamponature. I cantieri nei nuovi condomini sono stati tutti danneggiati; hanno retto bene solo i primi piani e le strutture basse, ad esempio i chioschi. La popolazione si è dimostrata molto cordiale e, pur nella difficoltà evidente e nella preoccupazione per il futuro, ha dimostrato buon spirito di adattamento e collaborazione reciproca sia tra i cittadini che con le istituzioni. Un’ esperienza umana e professionale dunque senz’altro positiva.

Nella “zona rossa ” dell’Aquila, accompagnati dai Vigili del Fuoco.

In basso: a Paganica il geometra compila la scheda di rilevamento

I sei colleghi di Torino hanno dato prova di generosità e impegno, unendosi agli altri Geometri Italiani nell’opera di facilitazione al rientro alla normalità della popolazione dell’Abruzzo 12

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Professione

Iniziativa “Geometri per l’Abruzzo” del Consiglio Nazionale La sottoscrizione “Geometri per l’Abruzzo” attivata dal Consiglio Nazionale ha raggiunto al mese di giugno l’importo di € 168.260,91 La sottoscrizione è proseguita fino a fine agosto, data entro la quale sono stati decisi gli interventi a favore dei colleghi e delle popolazioni colpite dal terremoto. Nel frattempo il Consiglio Nazionale, la Cassa di Previdenza e la Fondazione Italiana Geometri, come prima attività, hanno organizzato un corso di progettazione antisismica che inizierà il prossimo settembre e al quale si sono già iscritti oltre 150 colleghi abruzzesi. E’ previsto che tale corso venga registrato per poter essere in futuro utilizzato via Web. Per i primi e più urgenti interventi a favore dei colleghi maggiormente colpiti dal sisma, il Consiglio Nazionale e la Cassa di Previdenza hanno inviato al Collegio dell’Aquila il complessivo importo di € 50.000 senza peraltro utilizzare i fondi della sottoscrizione “Geometri per l’Abruzzo”.

8 studenti su 10 trovano lavoro entro 1 anno

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Il geometra

Professione

Che cos’è il radon Il radon, scoperto nel 1898 da Pierre e Marie Curie, è un gas nobile e radioattivo di origine naturale che si forma dal decadimento del radio, generato a sua volta dal decadimento dell’uranio. A temperatura e pressione standard il radon è inodore e incolore. E’ solubile in acqua e poiché la sua concentrazione in atmosfera è in genere estremamente bassa, l’acqua naturale di superficie a contatto con l’atmosfera (sorgenti, fiumi, laghi...) lo rilascia in continuazione per volatilizzazione, anche se generalmente in quantità molto limitate.

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il geometra n. 4/09

Gli elementi radioattivi naturali più importanti sono i radionucidi che esistono fin dalla formazione della terra; appartengono a questi l’uranio e il torio, che danno origine a tre isotopi tutti radioattivi, generati l’uno dal decadimento dell’altro. In ciascuna famiglia è presente un isotopo del radon. Fra questi il 222Rn, cioè il radon, è il più diffuso e presente nell’ambiente, a causa del tempo di dimezzamento di 3,8 giorni che consente la sua permanenza nell’ambiente. Anche il toron, 220Rn., può risultare dannoso per la salute umana in

quanto, come il 220Rn è un emettitore alfa e si presenta in stato di gas, ma poiché il tempo di decadimento è di circa 55 secondi si presuppone che la sua presenza nelle abitazioni sia poco significativa. Le sorgenti I radionuclidi delle famiglie radioattive naturali sono presenti sulla crosta terrestre in tutte le rocce e nei suoli, in concentrazioni diverse a seconda della formazione geologica. Non tutto il radon generato dal decadimento del radio nella roccia viene rilasciato nell’ambiente: più i


Il geometra

Professione misurare la concentrazione media in periodi più o meno lunghi e sistemi attivi, che sono utilizzati per individuare i punti di ingresso del radon e le variazioni della concentrazione nell’arco della giornata o settimana.

granelli che costituiscono la roccia sono fini, maggiore è la possibilità di rilascio. La principale fonte di questo gas risulta essere il terreno (altre fonti possono essere in misura minore i materiali di costruzione, specialmente se di origine vulcanica come il tufo o i graniti e l’acqua), dal quale fuoriesce e si disperde nell’ambiente, accumulandosi in locali chiusi ove diventa pericoloso. Infatti quando fuoriesce dal terreno, dai materiali da costruzione o dall’acqua, si disperde rapidamente nell’atmosfera, mentre tende ad accumularsi negli ambienti chiusi, raggiungendo concentrazioni pericolose per la salute se i ricambi d’aria non sono adeguati. Il radon si diffonde all’interno degli ambienti chiusi a causa della differenza di pressione tra gli edifici e il suolo: l’aria calda che sale nella casa provoca negli scantinati e nei piani inferiori una lieve depressione dando luogo così a un’aspirazione dal suolo, cioè il cosiddetto “effetto camino”. Gli effetti sulla salute Poiché il radon è un gas radioattivo, può risultare cancerogeno se inalato,

in quanto emettitore di particelle alfa. Si stima che sia la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta ed alcuni studi evidenziano sinergie fra le due cause. Recenti studi epidemiologici hanno dimostrato che il rischio di sviluppare tumori è basso, ma non nullo, anche per concentrazioni di radon non superiore a 200 Bq/mq3, che sono abbastanza comuni sul territorio nazionale. Situazioni che possono indicare l’opportunità di effettuare una misura Esaminare il tipo di costruzioni e controllare: - se ci sono pavimenti o pareti a diretto contatto con il terreno - se l’isolamento del sottosuolo è scarso - se le mura sono di materiali come tufo o granito - se le pareti sono realizzate con pietre piccole e il materiale è sgretolato dal tempo. Normalmente la concentrazione del radon è più elevata al piano terreno. I sistemi di misura della concentrazione di radon nell’aria si dividono in sistemi passivi, che consentono di

Alcuni accorgimenti Aerare di più gli ambienti è la soluzione più semplice, ma non sempre utilizzabile in inverno; inoltre non consente di abbattere la concentrazione quando i livelli sono molto elevati. In corso di ristrutturazione, si può isolare l’abitazione dal terreno sigillando crepe, condutture, aperture (compresi pozzetti) e tutto ciò che può costituire una via di ingresso dell’aria dal sottosuolo. Più complesso è il ricorso alla ventilazione forzata, sia tramite l’estrazione dell’aria ricca di radon dal vespaio verso l’esterno dell’edificio oppure, al contrario creando una sovrapressione nel vespaio stesso, in modo da contrastare la fuoriuscita di radon dal terreno. La normativa L’Italia non ha adottato norme particolari per i livelli di radon nelle abitazioni, a differenza di altri paesi europei. Tuttavia, nelle “Linee guida per la tutela e promozione della tutela della salute negli ambienti confinati”, recepite con l’accordo StatoRegioni del 27 settembre 2001, si è introdotta la necessità di predisporre un Piano Nazionale Radon che comprende, tra l’altro, una proposta per la normativa di tutela dal radon negli ambienti di vita, le azioni di rimedio e di prevenzione degli edifici e una regolamentazione dell’uso di particolari materiali da costruzione.

Notizie tratte da “Schede Informative della Regione Toscana – Arpat, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana” il geometra n. 4/09

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Il geometra

Professione

Professione, Scuola e Territorio di Federica Capriolo

Federica Capriolo intervista il responsabile delle Relazioni Esterne della Congrega dei Geometri di Rivarolo Canavese e dintorni Geom. Rodolfo Meaglia.

Nell’ambito delle numerose iniziative coordinate dal Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Torino e la Commissione Scuola e Formazione, si colloca la manifestazione “Progetto Cortili e Musica”, svoltasi a Rivarolo Canavese nel mese di giugno. Come mai un titolo accattivante e pure intrigante? Il 20 giugno 2009, si è svolta la 1° edizione di “Musica nei Corti-

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il geometra n. 4/09

li… poesia e suggestioni d’Oriente”, nata per iniziativa dell’ Associazione Congrega dei Geometri di Rivarolo Canavese che, sotto l’egida del Collegio dei Geometri di Torino, ha iniziato una collaborazione privilegiata con l’Istituto di Istruzione Superiore per Geometri” XXV Aprile” di Cuorgnè (TO), con il quale da diversi anni esiste un fitto interscambio di proposte atte a stimolare l’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani neo diplomati e diplomandi.

Alla fine di ogni anno scolastico sono previsti degli Stage (indirizzati al biennio del 3°- 4° anno), durante i quali i ragazzi vengono ospitati negli Studi Professionali degli iscritti dell’Associazione, al fine di avvicinarli, prepararli e motivarli al mondo del lavoro nel momento in cui sceglieranno la libera professione di Geometra. L’offerta varia ed articolata spazia dal disegno, al cantiere, dalle misurazioni topografiche al catasto ecc., in modo da rendere reale questa tappa di avvicinamento al lavoro fondamentale per un giovane che sta per compiere la fine dei propri studi. Sono anche state realizzate delle collaborazioni all’interno dell’Istituto attraverso le quali i colleghi geometri si recano nelle classi del triennio finale per tenere dei corsi sulle materie tecniche, con lo scopo di dare agli insegnanti e ai ragazzi un collegamento ancora più stretto tra il mondo scolastico e la libera professione. Una manifestazione ricca di suggestioni… Quest’anno, per differenziare e ampliare maggiormente questa collaborazione è iniziato un percorso legato al rilievo plano-altimetrico, con apposita strumentazione topografica e fotografica, e alla conseguente restituzione grafica di un Cortile di Rivarolo Canavese, significativo dal punto di vista storico, artistico e architettonico. Il lavoro dei ragazzi è dunque consistito nel far “rivivere la storia” di


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Professione Palazzo Pistono a Rivarolo e dell’annesso Cortile anche attraverso la raccolta, lo studio e l’analisi di ciò che è derivato dalla ricerca e dalla sintesi dei dati più ricchi di significato dalle varie fasi costruttive e anche dagli aneddoti che sono appartenuti alla vita di questo fabbricato, denso di storia. Dallo studio dell’Italiano sono “derivati” gli argomenti più “frizzanti”, che hanno consentito ai ragazzi di comprendere maggiormente la vita quotidiana in un’entità fine a se stessa, come doveva essere un Cortile nei secoli passati, quando la vita sociale si svolgeva prevalentemente all’interno di esso. Storia di vita comune dunque ma anche di arte e di poesia. Le ragioni della scelta di Palazzo Pistono? Il fabbricato è inserito in pieno centro cittadino nella perimetrazione del Centro Storico, al numero civico 4 di Corso Indipendenza. L’idea di un viaggio a ritroso nel tempo e nella storia di cui è permeato il Palazzo, che risale a circa 400 anni orsono (l’ala verso Via Palma di Cesnola), ha stimolato i ragazzi a scoprire le peculiarità per cui, agli inizi del XX secolo, l’allora proprietario il Prof. Ing. Arch. Fausto Pistono, Commendatore della Corona del Siam (attuale Thailandia), una volta tornato in patria, decise di “abbellire” la propria dimora con delle particolarità costruttive riferibili allo Stile Liberty o Floreale, in auge soprattutto a Torino che ne detiene diversi magnifici esempi, ma diversi da quelli che erano i consueti canoni costruttivi tradizionali nel Piemonte di inizio secolo scorso e più simili ai Paesi da lui frequentati. Il giardinetto ad esso antistante, ancor oggi esistente cosi come egli l’aveva concepito, “risente” sia nella composizione delle essenze che nella sua impostazione, di caratteristiche prevalentemente mediorientali.

Il bellissimo scalone in pietra ornato da una splendida ringhiera in ferro battuto, i saloni magnificamente affrescati abbelliti dalla presenza di imponenti e fragilissimi lampadari in vetro di Murano sembrano riportarci ai fasti e all’epopea della Belle Epoque. Poesia in scena Questa Casa, una delle più belle di Rivarolo, fu frequentata abbastanza assiduamente dal poeta canavesano

Guido Gozzano, il poeta delle “piccole cose quotidiane”, prematuramente morto all’età di anni 32, noto per la composizione di versi intrisi di romanticismo e tristezza e zio delle ultime tre sorelle Pistono, proprietarie dello stabile, a cui dedicò anche una delle sue Poesie “La via del Rifugio”. E in effetti anche la conoscenza caratteriale del Poeta ben si sposa, in un certo qual senso, con le peculiarità d’insieme del Palazzo: la conformazione del Cortile, non particolarmenil geometra n. 4/09

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Il geometra

Professione RILIEVO FOTOGRAFICO Ingresso al cortile

Palazzo Pistono Arrivati nel cortile, si possono osservare alte piante esotiche quali palme, folte edere e un prato rigoglioso, che circondano una facciata in stile Liberty. Con il nome di Liberty si intende un vasto movimento artistico che, tra fine Ottocento ed inizi Novecento, interessò soprattutto l’architettura e le arti applicate. In Italia ebbe inizialmente il nome di «Floreale» dove si cercarono invece ispirazione nella natura e nelle forme vegetali, creando uno stile nuovo, totalmente originale rispetto a quelli allora in voga. Questo stile adotta le nuove tecniche di produzione industriale, e i nuovi materiali quali ferro, vetro e cemento.

Inizia il nostro percorso alla scoperta di Palazzo Pistono attraversando un androne dipinto con decorazioni floreali

Nella seconda metà dell’800 si verifica l’abbandono dello stile costruttivo della casa con corte chiusa e si passa ad un impianto che ricorda quello dell’ “hotel” tra corte e giardino. La parte nobile della casa non affaccia più direttamente sulla strada ma su un giardino interno, separato dalla corte di servizio, protetta a sua volta dall’esterno da un corpo adibito ad uffici, negozi e residenze in affitto.

Dal cortile su cui affacciano gli altri tre fabbricati più vicini allo stile costruttivo canavesano, si accede al cortile chiuso del palazzo attraversando una cancellata in ferro e costeggiando il verde giardino si arriva all’ingresso al palazzo

.

Nell’edificio abitato una volta dalle sorelle Pistono, la caratteristica veranda “applicata” sulla facciata scompare per lasciare il posto ad una serie di terrazze sovrapposte, rette da colonne di gusto coloniale.

Spostando lo sguardo dall’esotico giardino al palazzo, appaiono preziosi nei loro dettagli i florealismi di soffitti e facciata

Decori floreali al piano terreno

Decori floreali al secondo piano

Decori floreali al primo piano

Panoramica sul cortile dall’ultimo piano di Palazzo Pistono

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Il geometra

Professione RILIEVO FOTOGRAFICO INTERNI, PARTICOLARI E FACCIATE SECONDARIE

Si accede all’interno del palazzo attraverso una scala impreziosita da affreschi simmetrici contornati da cornici che si pongono in contrasto con lo sfondo. La volta centrale sembra abbracciare l’intera scalinata.

Una decorazione a soffitto, ricorrente negli ambienti piu’ rappresentativi, è quella di imitazione di quella del Pantheon

Particolari dei decori interni

Particolare della torretta

Facciata sinistra

Facciata destra Facciata opposta alla principale

Facciata opposta alla principale

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Il geometra

Professione IL RILIEVO 2 - STRUMENTI UTILIZZATI

1-GRUPPI DI LAVORO Gruppo Tinivellini, Frijia, Bertolino - stazione totale: ha rilevato i punti sulle facciate necesari all’operazione di raddrizzamento delle foto e parte del cortile;

Stazioni totali Nikon D100 : strumenti che misurano distanze orizzontali ed inclinate, angoli zenitali e azimutali (verticali e orizzontali). Sono montati su un treppiede e dotati di un display che visualizza i dati ottenuti dalla misurazione effettuata; tali dati devono essere annotati su un foglio. La collimazione viene effettuata tramite il cannocchiale: una volta individuato il centro del prisma con apposite viti si blocca il cannocchiale e lo strumento registra momentaneamente i dati.

Gruppo Mattioda, Cosco, Marchiando- stazione totale: ha rilevato il cortile; Gruppo Macocco, Mian, Milano- stazione totale: ha rilevato il giardino; Gruppo Baudino, Infantino- rotella metrica: ha misurato la facciata sinistra e quella opposta alla principale; Gruppo Angius, Bonino, Catalano - rotella metrica: ha misurato la facciata destra e quella principale; Gruppo Giolitto, Costanzo- disegno: tramite schizzi a mano libera ha disegnato i particolari esterni; Gruppo Cardeccia, Scarcello- disegno e fotografia: ha disegnato i particolari interni e la cancellata e fotografato tutto ciò che è stato rilevato dagli altri gruppi Attività di editing e produzione elaborati mostra: Cardeccia, Mattioda, Oria, Michelotti

Stazione totale Sokkia Set 630RTK : ha le stesse funzioni degli strumenti Nikon, però permette di effettuare le misure anche senza l'utilizzo del prisma grazie al puntatore laser, funzione che ha permesso la collimazione di punti sulle facciate, altrimenti non ragguingibili Inoltre, è dotata di memoria interna e questo velocizza le operazioni perchè non è necessario annotare i dati ottenuti dopo ogni misurazione.

1- GRUPPI DI LAVORO

5RADDRIZZAMENTO

RILIEVO DI PALAZZO PISTONO IN RIVAROLO

4FOTOGRAMMETRIA

2 - STRUMENTI UTILIZZATI

3RESTITUZIONE PLANIMETRICA

Rotella metrica Fotocamera digitale NIKON D40 Obiettivo Zoom-Nikkor AF-S DX 18-55 mm f/3.5-5.6G ED L'escursione zoom è equivalente al range 27-82,5 mm nel formato 135

Lavoro realizzato dalla classe 5G sez. geometri dell’Istituto “25 Aprile” di Cuorgnè rilevo coordinato dalla prof.ssa Serena Toniolo contestualizzazione storico-letteraria coordinata dalla prof.ssa Maria Guglielmo

Risoluzione foto 3008 x2000 dpi (6,0 MP)

Prisma e stazione totale Nikon D100

3 - RESTITUZIONE PLANIMETRICA Software per il raddrizzamento RDF (Raddrizzamento Digitale Fotogrammetrico), concesso a titolo gratuito per fini didattici dalla Università IUAV di Venezia

4 - LA FOTOGRAMMETRIA La fotogrammetria è la scienza che permette di individuare le coordinate di punti tridimensionali partendo da fotografie. I risultati delle misure fotografiche possono essere: numeri, cioè coordinate di punti oggetto in un sistema di coordinate tridimensionali; disegni, cioè carte topografiche rappresentanti particolari planimetrici; immagini, di solito fotografie rettificate (ortofotopiani) e mappe da esse derivate (ortofotocarte), ma anche immagini digitali. Il principio fondamentale su cui si basa la fotogrammetria è la stereoscopia, ovvero la capacità di percepire un oggetto nelle sue tre dimensioni grazie alla visione dello stesso da due punti di vista differenti. Nel caso della visione binoculare umana i due punti di vista sono forniti dai nostri due occhi. La fotogrammetria terrestre è impiegata nei seguenti casi: o rilievo di facciate; o rilievo di beni artistici e particolari architettonici; o rilievo di siti archeologici e catalogazione reperti; o rilievo di scene di crimini o incidenti; o rilievo di piccoli oggetti.

Nella fase di presa la fotogrammetria utilizza delle camere particolari, che a seconda della precisione e delle caratteristiche, si suddividono in camere metriche: dotate di dispositivi di tesatura della pellicola e formati della stessa di 6x6 cm, che permettono di raggiungere una precisione di 1-2x10-4xD, dove D è la distanza dell'oggetto dal centro di presa. Queste camere sono sempre dotate di un certificato di calibrazione. camere

semi-metriche:

sono

camere

non

nate

esclusivamente

per

la

fotogrammetria a cui fra obiettivo e pellicola è stato aggiunto un reticolo di croci (reseau). La precisione raggiungibile con queste macchine è di 1-2x10-3xD. camere non metriche: sono camere di tipo amatoriale, non dotate di reticolo né di alcuna informazione sui parametri di orientamento interno. Hanno una precisione di 1x10-2xD.

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Il geometra

Professione IL RILIEVO

5 -IL RADDRIZZAMENTO

La precisione raggiungibile nelle misure eseguite sul piano che viene scelto per il La fotografia è una prospett iva centrale, nella quale gli oggetti cambiano forma e dimensione in funzione della loro distanza dal centro di presa. Per questo deve essere trasformata in fotopiano prima di poter essere usata per il rilievo dei punti. tografie che hanno subito un trattamento Un fotopiano è un'immagine composta da fo dal punto di vista geometrico per poter diventare delle proiezioni ortogonali ad una

raddrizzamento può variare entro limiti assai ampi, in funzione di diversi parametri: o geometria della ripresa (distanza della fotocamera dall’oggetto, angolazione della ripresa) o qualità dell’immagine acquisita (se si tratta di una fotocamera digitale: qualità dell’obiettivo, e del sensore; se si tratta di una fotocamera a pellicola, qualità

determinata scala ed essere perciò misurabili. Questo trattamento è il raddrizzamento.

dell’obiettivo, della pellicola, della stampa fotografica e dello scanner), impiego

Il raddrizzamento di immaginifotografiche trova il suo campo d’impiego preferenziale

o meno del treppiede per la ripresa

nel rilievo di oggetti che siano riconducibili ad una superficie piana, quali facciate o

o misure d’appoggio (numero, disposizione e precisione)

strutture che si sviluppino su di un piano. Gli elementi dell’oggetto che si trovano sul piano scelto verranno individuati e restituiti con la massima precisione raggiungibile, mentre quelli che non si trovano sul piano saranno tanto meno precisi quanto più si discosteranno dal piano stesso: saranno affetti da un errore somma di due termini, uno dimensionale ed uno di posizione (errore di

La geometria della ripresa La linea di mira della fotocamera deve essere il più possibile perpendicolare al piano da elaborare Per ottenere buoni risultati indicativamente è bene non scostarsi dalla perpendicolare

parallasse).

più di 20°-25°, ed altrettanto vale per quanto riguarda l’inclinazione verso l’alto (o il

La qualità dell’immagine

basso) della fotocamera .

Per una fotocamera a pellicola:

I risultati sono tanto migliori quanto meno ci si discosta dalla perpendicolare.

- utilizzo di un obiettivo non troppo spinto (lunghezza focale non inferiore a 28-35mm) - pellicola di bassa sensibilità (ISO/ASA 100) Il raddrizzamento viene realizzato da appositi software e può essere di due tipi:

- ripresa su treppiede

geometrico e analitico.

- stampa su carta lucida (massima nitidezza)

Nel raddrizzamento geometrico vanno fornite nella fotografia alcune distanze che nella

- scansione alla massima risoluzione possibile tale da non eccedere le dimensioni massime di 8192x8192pixel

realtà sono orizzontali e verticali e vanno fornite alcune lunghezze e altezze reali. Le distanze fornite devono essere possibilmente situate sui bordi della fotografia. Questo

Per una fotocamera digitale:

tipo di procedimento è più corto e richiede un minor numero di misure sul posto.

valgono esattamente gli stessi criteri delineati per la fotocamera a pellicola, con qualche variante:

Il raddrizzamento analitico si basa sulle relazioni tra fotogramma e oggetto. Queste relazioni dipendono da 9 parametri che descrivono la posizione della lastra nello spazio

-obiettivo non troppo spinto (equivalente ad un 28-35mm)

(orientamento esterno) e le caratteristiche geometriche della camera (orientamento interno). Esse sono: X=(a1x+a2y+a3/)c1+c2y+1 e Y=(b 1x+b2y+b3)/c1+c2y+1.

-ripresa su treppiede - dimensione dell’immagine non superiore a 8192x8192 pixel Nelle fotocamere digitali non esiste la pellicola, ma è comunque possibile impostare la sensibilità; in questo caso la sensibilità impostata conta meno, in quanto influisce sul “rumore di fondo” dell’immagine e, quindi, sulla resa del colore piuttosto che sulla nitidezza.

1.apertura dell'immagi ne da raddrizzare

4.creazione della tabella di unione delle coordinate oggetto e e delle coordinate immagine;

La prima operazione da fare per poter procedere con questo tipo di raddrizzamento è il calcolo

delle

coordinate

plano-altimetriche

di

almeno

4

punti

di

appoggio.

Indipendentemente dal tipo di software, le operazioni da eseguire nel raddrizzamento sono le seguenti:

2. apertura della tabella per l'inserimento delle coordinate oggetto (dei 4 punti di appoggio);

3.stesura della tabella con le relative coordinate immagine

5.selezione dell'area da raddrizzare;

6.definizione della risoluzione dell'immagine;

7.raddrizzamento dell'immagine. Quando si raddrizza una fotografia è necessario valutare gli errori causati dallo scostamento dal piano di riferimento sul quale giacciono i punti o le linee di appoggio. Il raddrizzamento

viene

considerato

corretto

se

lo

spostamento

di

ogni

punto

dell'mmagine è contenuto entro l'errore di graficismo. Nei fotopiani si considera come piano di riferimento il piano di campagna; la verifica va dunque fatta non alla quota di gronda ma al piede degli edifici. Una volta ottenuti, i fotogrammi raddrizzati si possono unire in modo da ottenere un mosaico che costituisce la carta fotografica. L'obiettivo della mosaicatura digitale è di mantenere la precisione geometrica delle singole immagini generando un'unica immagine somma delle altre ed eliminando differenze

le

radiometriche esistenti tra le immagini di partenza, dovute alla differente

illuminazione i fase di presa o errori dovuti all'eventuale scansione. Dal punto di vista geometrico,g-eneralmente si richiede che le due immagini di partenza abbiano lo stesso sistema di riferimento assoluto mentre, per l'aspetto radiometrico, più le immagini sono simili come tonalità migliore sarà il risultato del procedimento.

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Il geometra

Professione RADDRIZZAMENTI E RESTITUZIONI DELLE FACCIATE

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il geometra n. 4/09


Il geometra

Professione RESTITUZIONE DEL RILIEVO

PUNTI RILEVATI IN FACCIATA E UTILIZZATI PER IL RADDRIZZAMENTO

x=6.499 y=10.620

x=18.577

x=18.577 y=10.898

x=2.558 y=10.797

x=14.316

x=0.000

-

y=8.342 x=9.724

x=11.811 x=0.000

x=2.558

y=4.801 x=7.869

y=3.241

y=3.122

y=7.609

x=14.316

x=14.316

x=13.797 y=3.302

y=4.807

x=1.911

y=3.549

x=6.499 y=3.122

x=18.577

y=0.117

x=21.031 y=10.907

y=0.112

x=10.425 y=10.413 x=0.000

x=14.016 y=11.006

x=0.000

x=9.683

y=6.946

y=6.859

x=2.920

x= 9.683 y=9.998

y=10.898

y=10.877

y=10.414

y=6.321

x=10.425 y=6.327

y=2.539 x=14.016 y=0.07

x=21.031 y=0.106

x=0.000

y=0.122

x=10.425 y=0.149

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Il geometra

Professione

GUIDO GOZZANO Di Guido gli amici elogiavano la “bella voce” ed un’essenziale, garbata,

GUIDO GOZZANO E RIVAROLO

gestualità. Di lui si tracciava il profilo di “un giovane signore” misurato ed elegante, signorilmente compito: “Di media statura, coi capelli di un

Come mai si parla di Guido Gozzano in un lavoro su un palazzo di

autentico biondo dorato, il corpo magrissimo, il viso pallido, scarno, dai

Rivarolo? Come mai proprio al poeta crepuscolare è dedicata la scuola

lineamenti pronunciati ma regolari, gli occhi di un debole azzurro; non era

media rivarolese? Guido amava il Canavese, vi ha sempre trascorso le vacanze e tutti i

precisamente bello, ma era “la distinzione in persona”.

periodi belli della sua breve vita. Ha attraversato gran parte dei paesi

La sua voce era addolcita da “un lievissimo accento subalpino”, dal tono

dell’Alto Canavese in treno, in bicicletta o facendo lunghe passeggiate nei

“grave” e “lenta e calda, leggermente cadenzata”.

prati e nelle campagne. Era amato da tutti e tutti ha sempre ricordato nei suoi versi: la signorina di campagna, il dotto poeta, il farmacista, la

Negli anni del suo esordio letterario, Gozzano tese a costruirsi un ritratto

cocotte e tanti altri personaggi che ci danno un’immagine divertita ma

pubblico.

talvolta anche malinconica della società piemontese del primo

Perfino la sua identificazione in una firma costituì per lui un “problema

Novecento.

letterario”. Infatti, tra il 1903 e il 1907 apparvero due varianti importanti di

Il papà, ingegnere, aveva lavorato per la costruzione della ferrovia a

firma: Guido Gustavo Gozzano, Gustavo Gozzano e altrettante sigle come

Rivarolo e qui la sorellastra Bice aveva conosciuto e sposato il benestante

“g.g.g.”, “gggozzano”, fino a giungere al nome col quale lo conosciamo

Giuseppe Pistono. Guido era molto affezionato alla sorella e alle sue figlie,

oggi: Guido Gozzano.

alle quali raccontava le favole e le storie che amava comporre per i bambini. Le osservava durante i loro giochi e proprio loro gli hanno ispirato i versi di una delle sue prime poesie.

CHI ERA GOZZANO? Guido Gustavo Gozzano, quarto di cinque figli, nacque a Torino il 19 dicembre del 1883 dal matrimonio fra Fausto Gozzano e Diodata Mautino. Nel 1904 si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Torino, ma non si laureò mai. A causa dei suoi problemi di salute fu costretto fin da ragazzo a numerosi soggiorni di riposo e cura sulla riviera ligure o nella familiare campagna di Agliè. Nel 1907 venne pubblicata la sua prima raccolta: La via del rifugio. Il 1909 fu un anno importante che segnò profondamente la vita di

FAUSTO GOZZANO

Gozzano, sia dal punto di vista familiare che da quello letterario: prima la

Era nato ad Agliè nel 1839, originario però di Gozzano, sul lago d’Orta.

paralisi della madre, alla quale era profondamente legato, poi la pubblicazione de “La signorina Felicita ovvero la felicità”, che ebbe un

Lavorò come ingegnere a Rivarolo, anche per conto dell’amministrazione

grande successo.

pubblica per progettare il tratto di ferrovia Settimo-Rivarolo.

Nel 1912 partì per un viaggio in India e a Ceylon, con l’illusione di curarsi,

Sposò, in seconde nozze, Diodata Mautino il 10 gennaio 1877 a 38 anni.

ma soprattutto di andare alla ricerca di quelle forme di spiritualità che lo

Dal precedente matrimonio aveva avuto cinque figlie: Ida e Fausta, morte

attraevano e che lo avrebbero incoraggiato a oltrepassare i limiti della

premature, poi Alda, Bice e Teresa.

cultura positivista radicata a Torino a livello accademico. Il 9 agosto del 1916 a trentatrè anni, morì per emottisi e venne sepolto nel Dal matrimonio tra Diodata e Fausto, nel 1878 nacque Erina, poi Arturo e

cimitero di Agliè.

Carlo che morirono in tenera età. Nel 1883 Guido Gustavo, poi Renato nel 1893.

GUIDO E I FRATELLI

DIODATA MAUTINO La madre amatissima di Guido era nata ad Agliè il 20 marzo 1858 ed era figlia del Senatore Massimo Mautino, il quale aveva frequentato amicizie importanti come Cavour e d’Azeglio. Aveva l’hobby del teatro e spesso come attrice prese parte a rappresentazioni teatrali, tanto che Guido la chiamava “la piccola Duse del Canavese”. Donna di fine cultura, sposò Fausto Gozzano il 10 gennaio 1877 a soli diciannove anni. Di lei Guido affettuosamente dice:

Tu parlavi, Mamma: la melodia della voce suscitava alla mia mente la visione del tuo sogno perduto. Or ecco: ho imprigionato il sogno con una sottile malia di sillabe e di versi, te lo rendo perché tu riviva le gioie della giovinezza.

La sorellastra Bice (Beatrice) nacque ad Agliè nel 1868 e morì a Rivarolo nel 1916. Aveva sposato Giuseppe Pistono (Rivarolo 1851-1922), dal quale ebbe tre figlie: Teresita, Ida e Maria. A queste tre nipotine il poeta fu particolarmente legato; infatti, proprio loro sono le protagoniste della poesia “La via del rifugio” che apre la raccolta dall’omonimo titolo.

(Primavere romantiche)

Le tre sorelle Pistono vissero fino a tarda età nel bel palazzo liberty di corso Indipendenza a Rivarolo, ricordando con affetto quello zio così tenero, al quale è stata poi intitolata la locale Scuola Media Statale nata nel 1962.

LA VIA DEL RIFUGIO

Trenta quaranta,

Madama Colombina

tutto il Mondo canta

s’affaccia alla finestra

canta il gallo

con tre colombe in testa:

risponde la gallina…

passan tre fanti…

Socchiusi gli occhi, sto

Belle come la bella

supino nel trifoglio,

vostra mammina, come

e vedo un quatrifoglio

il vostro caro nome,

che non raccoglierò.

bimbe di mia sorella!

te grande, la scenografica facciata principale posta, curiosamente, verso l’interno del cortile medesimo come una “quinta teatrale” anziché verso l’esterno, da l’idea abbastanza precisa che in quell’epoca fosse più importante godere del proprio mondo, delle proprie cose appunto, ammirandole quasi gelosamente piuttosto che esporle al pubblico e, in effetti, solo entrando all’interno del cortile

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ci si può rendere conto della bellezza intrigante del Palazzo…. Il filo rosso L’accostamento con la Musica infine, grazie alla collaborazione con l’Associazione musicale rivarolese denominata “Coro Polifonico Città di Rivarolo Canavese” che ha condiviso il presente progetto didattico aggregandosi con entusiasmo alla

programmazione dell’evento, si è rivelato, non certo per importanza, come il passo conclusivo, la quadratura del cerchio di un percorso che si è completato con il Concerto finale dell’Orchestra Sinfonica di Rivoli diretta, per l’occasione, dal M° Mariagrazia Laino di Rivarolo, durante il quale si sono intervallate le immagini dei bellissimi lavori dei ragazzi, la lettura di alcune poesie tra le più significative di Gozzano e l’esposizione dei loro 14 Cartelloni, frutto del lavoro dell’intero anno scolastico appena trascorso. Doverosi i ringraziamenti finali, innanzitutto al Collegio Geometri che ha patrocinato il Progetto, all’Assessorato alla Cultura di Rivarolo nella persona del Dott. Zucco Chinà, al Dirigente Scolastico dell’I.I.S. “XXV Aprile” Prof. Federico Morgando, alle Professoresse Serena Tognolo e Maria Grazia Guglielmo che hanno condiviso questa proposta e a tutti i ragazzi che, comprensibilmente emozionati, con la lettura e l’interpretazione delle poesie hanno regalato freschezza e gioventù alla serata.

La felice iniziativa formativa può essere ripetuta? Considero che la presente proposta serva di stimolo e guida alla progettualità di altre iniziative per aprire nuovi orizzonti nel rapporto professione scuola. La Congrega è disponibile per nuove proposte.


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Professione

PUBBLICITA’ UNISISTEMI

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Consiglio Nazionale

Valutazione immobiliare Gruppo di lavoro ABI Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati presso Ministero della Giustizia Prot. n.6096 Roma, 03/07/2009 Oggetto: valutazione immobiliare - Gruppo di lavoro ABI La crescente integrazione del mercato immobiliare in quello finanziario (cartolarizzazioni, covered bond, ecc) nonché l’applicazione delle regole di Basilea II ai fini della valutazione del rischio sta mettendo in risalto l’importanza della valutazione immobiliare. La valutazione immobiliare è un documento che costituisce parte integrante nei processi finanziari e nell’applicazione delle procedure avanzate dell’analisi del rischio in particolare per l’applicazione del parametro “loss given default” (perdita della garanzia) previsto da Basilea II. Ne discende che la valutazione immobiliare non può essere svolta secondo criteri empirici e soggettivi ma rispettando le procedure riconosciute a livello Internazionale. Si ricorda che la Comunità Europea ha effettuato uno studio (Green Paper) di analisi del mercato dei mutui (mortgage market) dal quale è emerso (White Paper) la necessità che la valutazione sia affidabile e che sia redatta da un perito qualificato. In tale prospettiva si informa che l’Associazione Bancaria Italiana ha attivato un “Gruppo di Lavoro”, costituito dalle principali Banche, finalizzato alla redazione di una standard per la redazione delle perizie per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni garantite da ipoteca o connesse a contratti di leasing immobiliare. L’obiettivo è quello di dare contenuto a quanto prescritto dalla Circolare di Banca d’Italia n. 263/2006 laddove si prevede che l’immobile sia stimato da “un perito indipendente a un valore non superiore del valore di mercato” e che “..il valore di mercato è documentato in modo chiaro e trasparente...” precisando che il perito è una persona “..che possiede qualifiche, capacità ed esperienza per effettuare una valutazione.”. Il documento una volta approvato dall’ABI sarà esaminato dalla Banca d’Italia e, se approvato, diventerà vincolante ai fini dell’applicazione del rischio secondo le indicazioni contenute nella circolare citata. Il Consiglio Nazionale sta monitorando attentamente l’iniziativa tenuto conto dell’impatto che la stessa avrà nell’attività della valutazione immobiliare che peraltro è in perfetta coincidenza con il corsi di aggiornamento professionali organizzati dall’associazione di categoria GeoVal e il software “Aestimatio” predisposto da Geoweb per conto del Consiglio Nazionale. Cordiali saluti Il Presidente Geom. Fausto Savoldi

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Consiglio Nazionale

Servizio gratuito di posta elettronica certificata sostituendo le tradizionali notifiche a mezzo postale (raccomandate con ricevuta di ritorno) e fornendo lo stesso valore giuridico delle ricevute. La PEC funziona esattamente come una normale casella e-mail ma ha in sé alcuni vantaggi che la posta elettronica tradizionale non abbia. Al di là dei vantaggi che il suo utilizzo può apportare nello scambio di informazioni tra iscritto, CNG, CIPAG, Collegio di appartenenza e viceversa, la PEC rappresenta un utile strumento di lavoro per i Professionisti poiché il suo impiego può essere esteso, ad esempio, alla trasmissione di informazioni/comunicazioni con le Pubbliche Amministrazioni, con i fornitori e i clienti, con i propri collaboratori. E’, più in generale, un servizio utile alla trasmissione di tutte quelle comunicazioni che necessitano di “certezza”.

Nell’ottica di ampliare i servizi in favore dei geometri liberi professionisti e di permettere loro di adeguarsi alle nuove norme dettate dal decreto anti-crisi, convertito in Legge n. 2 del 28/01/2009, il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati (CNG) e la Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG) hanno messo a disposizione di tutti

gli iscritti la possibilità di attivare e utilizzare in modo totalmente gratuito, una casella di Posta Elettronica Certificata (P.E.C.), denominata “geopec.it”. La PEC è un servizio che disciplina l’uso della posta elettronica (e-mail) tra le pubbliche amministrazioni, le aziende e i privati cittadini dando valore legale alle e-mail scambiate,

Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia tra il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati (CNG) e la Cassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri Liberi Professionisti (CIPAG), che al fine di sostenere e promuovere l’utilizzo della posta elettronica certificata, hanno raggiunto con una società leader del mercato un accordo commerciale per assicurare alla categoria dei geometri l’attivazione e l’utilizzo gratuito, di una casella di posta elettronica certificata (PEC), per i prossimi tre anni. il geometra n. 4/09

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Consiglio Nazionale

GEOPEC - LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA PER I GEOMETRI

Istruzioni per l’uso La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica nel quale al mittente viene fornita documentazione elettronica, con valenza legale, attestante l’invio e la consegna di documenti informatici. La PEC è nata con l’obiettivo di trasferire su digitale il concetto di Raccomandata con Ricevuta di Ritorno. Attraverso la PEC chi invia una e-mail ha la certezza dell’avvenuta (o mancata) consegna del proprio messaggio e dell’eventuale documentazione allegata. Come funziona 1. il mittente (possessore di una casella di PEC) invia un messaggio ad un altro utente certificato; 2. il gestore mittente invia una ricevuta di accettazione (che certifica l’istante di invio); 3. il messaggio viene raccolto dal gestore del dominio certificato che lo racchiude in una busta di trasporto e vi applica una firma elettronica in modo da garantirne l’inalterabilità. Fatto questo indirizza il messaggio al gestore di PEC destinatario; 4. il gestore di PEC di destinazione verifica la firma e consegna il messaggio di trasporto al destinatario; 5. una volta consegnato il messaggio il gestore PEC destinatario invia una ricevuta di avvenuta consegna all’utente mittente che può essere quindi certo che il suo messaggio è giunto a destinazione; 6. la ricevuta di avvenuta consegna viene depositata nella casella PEC del mittente. Che cosa cambia per l’iscritto nell’utilizzo della PEC 1. l’iscritto vede la casella di PEC come una normale casella di posta elettronica; 2. può utilizzare un qualsiasi client di posta (Thunderbird, Outlook, Outlook Express,Eudora, ...); 3. può utilizzare la web mail; 4. non ha bisogno di installare alcun software ; 5. per ogni spedizione il mittente riceve (unica novità): - una ricevuta di accettazione (certifica l’istante di invio); - una ricevuta di avvenuta consegna (certifica l’istante di consegna a destinazione). I vantaggi 1. gratuità del servizio; 2. economicità (traffico illimitato, risparmio di tempo); 3. velocità di consegna (tempi di consegna azzerati); 4. semplicità d’uso (è come una casella tradizionale, non è necessario alcun software aggiuntivo); 5. validità legale tra caselle PEC (le ricevute rappresentano una prova legale, non ripudio della mail consegnata); 6. sicurezza (canali di trasmissione sicuri, inalterabilità dei messaggi, identificazione del titolare). Come si attiva? 1. l’iscritto, dalla sezione Area Riservata del sito della Cassa, sceglie “Servizi Previdenziali On-Line” e clicca sul pulsante “Posta Elettronica Certificata”; 2. verranno visualizzate le condizioni di utilizzo (che potranno essere stampate); 3. il geometra, lette le condizioni di utilizzo, appone un segno di spunta nell’apposito check- box di accettazione e conferma l’operazione di attivazione della PEC inserendo il proprio codice PIN (16 caratteri); 4. il sistema informatico della Cassa Geometri, attraverso il gestore della PEC, provvede alla creazione della casella di posta elettronica certificata comunicandone immediatamente all’iscritto, l’indirizzo e la relativa password (modificabile) per l’accesso.

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Consiglio Nazionale

Celebrazioni per gli 80 anni del regolamento per la professione di Geometra, Perito Agrario e Perito Industriale Il 2 luglio a Roma – Palazzo Marini - si sono celebrati gli 80 anni di storia delle professioni di Geometra, Perito Agrario e Perito Industriale, con un programma ricco di interventi e di significato: è stata infatti l’occasione per consolidare il dialogo con le Istituzioni per promuovere la nascita di un unico Ordine, con regole e strategie comuni. Centosettantamila tecnici formati ogni anno, a fronte di una richiesta da parte delle aziende di circa 335.000 professionisti. La volontà di promuovere una riforma degli Ordini professionali che si basi sul criterio bottom-up, contribuendo direttamente alla formazione di specialisti del “saper fare”, attraverso la creazione di corsi ad hoc, tenuti da professionisti del settore. La valorizzazione delle lauree triennali, finalizzata al superamento delle sovrapposizioni tra le diverse figure professionali avvenute fino ad oggi. Il dialogo con categorie “vicine” come l’Ordine degli Ingegneri con il quale, per la prima volta, è stato avviato un tavolo di discussione comune. Questi sono solo alcuni dei temi che verranno affrontati oggi nel corso dell’evento di Celebrazione degli 80 anni del Regolamento per l’esercizio delle professioni di geometra, perito agrario e perito industriale in corso a Roma, presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Marini. Forza della tradizione e prospettive di cambiamento, dunque, quali fondamenta della rinascita di figure professionali capaci di mettere a disposizione dell’economia nazionale un cospicuo patrimonio di conoscenze e di servizi funzionali alla crescita dell’industria

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e del territorio e un più consapevole ed efficace impiego delle nuove tecnologie. Un bacino di specialisti che oggi, unificando geometri, periti industriali e periti agrari, può contare su circa 200.000 rappresentanti e che si può porre, rispetto alle Istituzioni, quale interlocutore di riferimento, in grado di programmare e concertare azioni per la realizzazione di un nuovo modello di professioni tecniche, contribuendo in modo concreto al rilancio di comparti in alcuni casi “sofferenti”. Tuttavia, per poter rispondere alle reali esigenze del mercato italiano, sulla base di principi quali la semplificazione, la diminuzione dei costi e l’innovazione, è necessario puntare sulla qualità e sulla preparazione dei giovani, replicando anche in Italia il successo dei corsi di laurea triennale registrato in questi anni negli altri Paesi europei. Per farlo, oltre ad attribuire maggiore forza al sistema dei due livelli, è essenziale definire meccanismi che possano riconoscere pari dignità proprio alla laurea di primo livello, fornendo finalmente risposte reali a un mercato nel quale la richiesta di figure specialistiche è in costante crescita, nonostante l’attuale fase di crisi economica generalizzata. Durante l’incontro il prof. Sabino

Cassese, Giudice della Corte Costituzionale, ha tenuto una “lectio magistralis” dal titolo “La Disciplina delle Professioni tecniche a Ottant’anni dal loro riconoscimento”, sulla storia e sul futuro delle tre professioni, legate in modo indissolubile alle sorti e agli interessi del Paese. All’evento - oltre a Andrea Bottaro, Presidente del Collegio Nazionale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Industriali, Giuseppe Jogna, Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati e Fausto Savoldi, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati – hanno partecipato il membro della commissione Giustizia della Camera e responsabile del settore delle professioni, Cinzia Capano, il sottosegretario alla Giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati e il promotore della direttiva europea 36 del 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, Stefano Zappalà, oltre a numerosi Deputati membri della Commissione Giustizia della Camera.


Il geometra

Cassa Previdenza

Rinnovati i vertici I nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione e del Comitato dei Delegati

A febbraio 2009 si sono svolte in tutti i Collegi le elezioni per il rinnovo del Comitato dei Delegati Cassa. L’assemblea dei 150 Delegati si è riunita il 25 - 27 maggio ed ha eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione, che è così composto: Geom. FAUSTO AMADASI Geom. ANTONIO AVERSA Geom. DILIO BIANCHI Geom. DIEGO BUONO Geom. CARLO CECCHETELLI Geom. FRANCESCO DI LEO Geom. RENATO FERRARI Geom. CARMELO GAROFALO Geom. LEO MOMI Geom. MARIO RAVASI Geom. ILARIO TESIO Nel corso della riunione del 9 giugno, il geom. Fausto Amadasi è stato confermato Presidente dell’ente, con Dilio Bianchi VicePresidente e Antonio Aversa, Diego Buono e Renato Ferrari componenti di Giunta. Durante l’assemblea di maggio il Comitato dei Delegati ha approvato il bilancio consuntivo dell’esercizio 2008, con un avanzo economico di esercizio di 19 milioni e 300 mila euro. I lavori sono stati occasione di riflessione sulle prospettive della previdenza in Italia, anche alla luce di una situazione economico-finanziaria che non ha risentito della crisi. La sola gestione previdenziale della Cipag, infatti, ha prodotto nel 2008 un avanzo di ben 88,3 mln di euro (+ 29,2 mln rispetto al 2007), dimostrando ampiamente la propria robustezza finanziaria. La solidità della Cipag è stata ulteriormente rafforzata con

Il geom. Fausto Amadasi, Presidente della Cassa Italiana Geometri

Componenti del Comitato dei Delegati Cassa per il Piemonte mandato 2009 – 2013 Geom. BARCARO FRANCO

ALESSANDRIA

Geom. BARONIO PAOLO

BIELLA

Geom. BRIGATTI ROBERTO

VERBANIA

Geom. DROCCO FRANCO

CUNEO

Geom. FERRERI ALIDA

MONDOVI’

Geom. FUMAGALLI FULVIO

NOVARA

Geom. GHISIO GIUSEPPE

VERCELLI

Geom. OTTOGALLI MASSIMO

TORINO

Geom. PAUTASSO GIAN LUCA

TORINO

Geom. SPINELLI LIVIO

CUNEO

Geom. SPINOGLIO GIOVANNI

CASALE MONFERRATO

Geom. TESIO ILARIO

TORINO

Geom. TIBERINI GIORGIO

ASTI il geometra n. 4/09

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Il geometra

Cassa Previdenza Il geom. Luciano Simonato ha terminato nel mese di maggio il mandato di Consigliere e componente di Giunta della Cassa, dove ha partecipato in prima persona alle numerose ed importanti decisioni che il Consiglio di Amministrazione ha assunto in questi anni. Il Collegio di Torino ringrazia particolarmente il geom. Simonato per la proficua attività svolta a favore di tutti i colleghi e per l’impegno, la competenza e la disponibilità sempre dimostrate. Il geom. Simonato mantiene la carica di Consigliere Groma, l’ente di gestione del patrimonio immobiliare della Cassa. 55,7 mln di euro iscritti nel bilancio 2008 a titolo di accantonamenti al fondo oscillazione titoli, per garantire eventuali future difficoltà di gestione. “Un risultato soddisfacente - ha detto il presidente Amadasi - che si fonda su investimenti oculati e sulla intera revisione strutturale ed organizzativa dei processi di produzione della Cipag, che ha informatizzato la propria attività, ma ha anche saputo valorizzare le risorse umane, indirizzando verso attività formative

specialistiche le figure professionali cardine (regimi fiscali, privacy, gestione del personale) di un ente previdenziale all’avanguardia’’. La Cassa Geometri guarda al futuro con progetti ancora più innovativi, che puntano alla unificazione, a breve termine, con altri enti di previdenza, per costituire sinergie virtuose sul piano organizzativo e finanziario. “Da oltre mezzo secolo ci occupiamo con successo di garantire una previdenza sicura ai professionisti iscritti alla nostra Cassa - ha detto il

presidente Amadasi - siamo portatori di valori profondi, che vogliamo continuare a mettere al servizio del sistema-Italia, guardando alla sostenibilità finanziaria senza stravolgere la solidarietà che è alla base dell’idea di previdenza. Solo così potremo favorire l’inserimento delle giovani generazioni di professionisti, ampliando le tutele e proteggendo l’adeguatezza delle prestazioni soprattutto per coloro che vogliono vivere dignitosamente con il reddito della propria professione’’.

GROMA S.r.l., nasce nel 1988 su iniziativa della “Cassa Italiana di Previdenza a favore dei Geometri Liberi Professionisti”, con l’obiettivo essenziale di acquisire immobili e centri direzionali e commerciali situati su tutto il territorio nazionale. Nel corso degli anni GROMA ha sviluppato un’organizzazione dotata di strumenti informativi innovativi, per la gestione efficiente e remunerativa di patrimoni immobiliari di proprietà della Cassa Italiana di Previdenza dei Geometri, e di altri importanti Enti e Fondazioni. Oltre alla “pura” gestione di patrimoni immobiliari, GROMA si è occupata in questi anni di “manutenzione programmata”, provvedendo ad opere di recupero e ristrutturazione globale di edifici. Il 31 Marzo 1999, a compimento della sua evoluzione con la cessione del suo ramo immobiliare, GROMA si è ristrutturata definitivamente in una pura società di servizi. Un “Global Service” per patrimoni immobiliari di terzi, con una serie di servizi integrati connessi alla stessa gestione, compresa la “Due Diligence immobiliare” con l’aggiornamento costante documentale ed informatico. GROMA con un capitale sociale € 7.000.000,00 interamente versato, ha la sua sede operativa al centro di Roma ed oltre alla sua struttura, vanta un network di “Building Manager” (Geometri liberi professionisti) che operano nelle diverse città in cui opera. La Mission di GROMA è applicata integrando l’attività di gestione strategica di PATRIMONI IMMOBILIARI con quella di erogazione di un’ampia gamma di servizi integrati e specialistici legati al settore immobiliare. Obiettivo fondamentale di GROMA è contribuire attivamente all’evoluzione degli standard qualitativi dei propri Committenti.

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Il geometra

Cassa Previdenza

Mutui ipotecari agli iscritti Cassa

Cassa Italiana Geometri Roma, 20/07/2009 Prot. n. 58/SDG Oggetto: Convenzione B.P.S. per l’erogazione di mutui ipotecari agli iscritti.

Ho il piacere di comunicarvi che il Presidente Amadasi, in data 2 luglio 2009, ha firmato il rinnovo della convenzione di cui all’oggetto, stipulata con la Banca Popolare di Sondrio, che ha introdotto nuove opportunità a favore degli iscritti. Tale convenzione, le cui condizioni si allegano alla presente comunicazione unitamente al modulo di richiesta, prevede tre diverse tipologie di mutuo ipotecario: 1. per l’acquisto, la ristrutturazione o la costruzione di immobili destinati ad abitazione o studio professionale (finalità già in precedenza contemplata dalla convenzione); 2. per la sostituzione di un mutuo ipotecario in essere presso altri Istituti di Credito e per ottenere liquidità; 3. per liquidità. Si tratta indubbiamente di un’opportunità offerta alla categoria, estensibile anche ai dipendenti dei Collegi, per sostenere eventuali spese di prima necessità, utile soprattutto nell’attuale contesto di incertezza del sistema economico e finanziario. Nel confidare nella consueta fattiva collaborazione da parte di codesti Collegi si richiede la Vostra disponibilità nel dare la più ampia diffusione ai contenuti della citata convenzione. L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti. Il Direttore generale (Dott. Franco Minucci)

Il Testo della convenzione è disponibile sui siti Internet della Cassa di Previdenza Geometri e della Fondazione Geometri Italiani

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Il geometra

Commissione Sicurezza

Al via i nuovi corsi sulla Sicurezza Si sono svolte con successo presso la sede del Collegio, nel primo semestre del 2009, due edizioni del corso di formazione per coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori nei cantieri, nella nuova “formula” prevista dall’art. 98 del D.Lgs. 81/08. La differenza sostanziale è stata quella del numero massimo dei partecipanti, limitato a 30, e dell’obbligatorietà dell’esame finale per ottenere l’abilitazione. La prova, superata brillantemente da tutti i partecipanti, consisteva in 25 domande a risposta multipla e nello svolgimento di un problema di sicurezza.

Il coordinamento dei due corsi è stato affidato alle geometre Daniela De Salvia e Mara Gentile.

Eccoci arrivati al grande giorno: il ritiro degli attestati! Siamo i nuovi coordinatori della Sicurezza!!! In questo corso, o meglio percorso, dopo tanti articoli, leggi, dispense, foto, filmati, abbiamo imparato molte cose che prima, forse, davamo un po’ per scontato. E’ stato molto impegnativo, alle volte un po’ faticoso ed anche noioso, ma ne siamo usciti vittoriosi, anche se... la teoria è finita, ora tocca a noi passare alla pratica, ora tocca a noi progettare e dirigere la Sicurezza. Ora tocca a noi NUOVI COORDINATORI DELLA SICUREZZA!! Mara Gentile

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Il geometra

Commissione Sicurezza

L’esperienza di tutor nel 1° Corso di Formazione per coordinatori per la sicurezza D. LGS. 81/08 è stata molto interessante da più punti di vista. Già nella prima conversazione propedeutica (ormai risalente al dicembre 2008), con il direttore del corso e collega Luca Perricone, era emersa la sua impronta dall’alto contenuto professionale ed organizzativo. Durante lo svolgimento del corso, grazie alle osservazioni e criticità dei discenti, è stato possibile approfondire con i docenti le tematiche di maggior interesse. Il corso, distribuito in 120 ore, è stato molto impegnativo per i contenuti, ricchi di aspetti giuridici, tecnici e metodologico-organizzativi. Nel modulo dedicato alla parte pratica si sono formati gruppi di lavoro che hanno consentito ai discenti di confrontarsi tra loro nell’applicazione delle nozioni ed ai docenti di valutare il grado effettivo di comprensione. E’ stato proprio nella parte pratica che Luca Perricone, dopo aver saggiamente riassunto la trattazione degli argomenti di maggior importanza, ha testato la preparazione dei discenti per consentire loro sia di superare la verifica finale di apprendimento che affrontare …….con sicurezza…….la materia applicata alla professione. A conclusione di queste poche righe mi preme ringraziare tutti e trenta i colleghi partecipanti che, oltre ad avermi facilitato il ruolo di tutor, sono stati tenaci e si sono applicati con determinazione dalla prima all’ultima lezione del corso, senza mai mostrare segni di “cedimento”. Daniela De Salvia

I nuovi colleghi abilitati Corso di formazione per i coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori ai sensi dell’art. 98 C.3 all. XIV gennaio - maggio 2009 AZEGLIO GUIDO BARBARO ALBERTO BARRAL FABRIZIO BERGANTIN ENRICO BIANCO DAVIDE BRAGAGNOLO PAOLO CENEDESE DANIEL COLOMBI MASSIMO DEMO ROBERTO DEPAOLI DIEGO FURGATO ROBERTO GIORDA ENRICO GUELFO MAURIZIO LAZZARO ANTONIO LO BIANCO FRANCESCO LUCENTE DANIELE MANOLIO SALVATORE MORINA MASSIMILIANO

MUSCU LUCA PASSARELLA DAVIDE PERINO ROBERTO PICARELLA DANIELE PITERA’ LUIGI ROTUNNO FABIO RUSSO WILMA SAINAS MASSIMO SARDO LUCA SCRIVO ALFREDO SIRAGUSA CARMELO VALINOTTO IVAN marzo - giugno 2009 ALCARO GIULIO ARDUSSO ALESSANDRO AUDERO GIUSEPPE BASONE DAVIDE BATTUELLO JACOPO BRIA BARET ALESSANDRO CEPPI FABIO CIRILLO CARLO COSTAMAGNA GIUSEPPE DAGNA DOROTEA D’AGOSTINO ANGELO DE SALVIA DANIELA

DEGAN GIULIO DEVIETTI GOGGIA DOMANIN ERMES FACCO DIEGO GENTILE MARA GERBAUDO MAURO GIRARDO ROBERTO IMOCRANTE SERGIO MALERBA EMANUELA MASSOLINO ALBERTO MONTESANTI ANDREA RAGO MATTEO SARDONE ROBERTO SECCI FABIO SPADARO ELISABETTA TARALLO FABIO TORRE FRANCESCO VINCENTI ALBERTO Per agevolare i professionisti delle zone della Provincia, a settembre 2009 la Fondazione ha organizzato due edizioni del corso di 120 ore sulla Sicurezza a Ivrea e a San Secondo di Pinerolo. il geometra n. 4/09

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Il geometra

Commissione Sicurezza Corsi sulla Sicurezza organizzati dalla Fondazione dei Geometri: - coordinatore della sicurezza nei cantieri (120 ore).

La frequenza al corso è un requisito obbligatorio per l’assunzione dell’incarico di coordinatore della sicurezza nei cantieri ai sensi del D.Lgs. 81/08 (ex 494/96)

- aggiornamento sul D.LGS. 81/08 (12 ore).

Il testo unico sulla sicurezza D.lgs 81/08 ha modificato notevolmente le procedure e le soglie di applicabilità dei precedenti Decreti 494 e 528. Il Corso si propone di dare un’ampia quanto pratica visione delle novità e delle nuove modalità di azione professionale da porre in atto. Le 12 ore del corso valgono nel conteggio delle 40 ore di aggiornamento obbligatorio nel quinquennio previsto dall’ All. XIV di cui all’Art. n . 98 c. 3 del D.Lgs 81/08

- responsabile dei lavoratori (32 ore).

Sul sito dell’Ispesl - Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza del Lavoro, www.ispesl.it news del 16 giugno 2009 - è stata pubblicata una check list per la “Compilazione del Documento di Valutazione dei Rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro”.

Il corso si propone di formare i lavoratori che intendono assumere il ruolo di RLS nell’ottica di una collaborazione con il datore di lavoro per l’individuazione e la valutazione dei fattori di rischio ed è rivolto a uno o più lavoratori eletti o designati per rappresentare i restanti dipendenti dell’azienda per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.

Il programma ed i dettagli dei corsi sono reperibili sul sito: www.collegiogeometri.to.it 36

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Commissione Fisco

I lavori della Commissione nazionale e del Collegio di Gian Luca Pautasso congiunturali individuali” applicabili ai soggetti che presentano ricavi in flessione rispetto all’anno precedente ed i correttivi relativi agli indicatori di normalità economica. Sono state effettuati svariati test a livello nazionale applicando lo studio di settore a diversi contribuenti che hanno fornito i loro dati, il cui generalizzato esito porta ad un deludente abbattimento massimo di circa il 6% del valore di ricavo puntuale atteso anche in presenza di forti cali del giro di affari ben oltre il 20% Riunione Commissione Nazionale Fisco presso il Consiglio Nazionale dell’8 luglio 2009 La riunione della Commissione nazionale “Fisco” del Consiglio Nazionale del mese di luglio ha avuto due argomenti all’Ordine del Giorno: 1) Correttivi congiunturali 2) Revisione studio di settore UK03U – attività tecniche dei geometri 1) Correttivi congiunturali La fase di crisi del sistema economico mondiale ha determinato l’introduzione da parte dell’Agenzia delle Entrate di “correttivi congiunturali” atti a consentire l’attenuazione dell’impatto dell’applicazione degli studi di settore sui contribuenti soggetti. In particolare per la nostra categoria hanno effetto i “correttivi

2) Revisione studio di settore UK03U – attività tecniche dei geometri Lo “studio di settore UK03U” per l’attività tecnica di geometra, validato ed operativo per gli anni 2007, 2008 e 2009, l’anno prossimo dovrà essere revisionato. La SO.SE. (Società per gli Studi di Settore) sta predisponendo il prototipo del nuovo studio per i test e le valutazioni con la categoria (il ns Consigliere Nazionale – Giuseppe FORESTO – è componente in quota alle professioni tecniche della Commissione Centrale degli Esperti). Si preannunciano novità riguardo alle “tipologie di attività”, alla funzione di calcolo dei compensi ed alle verifiche di coerenza. Sarà importante, ai fini del test sul nuovo studio, disporre di dati reali, cioè tratti – rigorosamente anonimi - dalle dichiarazioni fiscali degli iscritti, per cui si chiede a chiunque

sia disponibile di consegnare alla segreteria del Collegio, reso anonimo, copia del questionario sugli studi di settore compilato in sede di stesura del modello unico 2009 per l’anno fiscale 2008, ed eventualmente anche per gli anni precedenti. Chiunque abbia necessità di chiarimenti e ragguagli, oltre a consultare la “Nota tecnica metodologia” del nostro studio di settore che è reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, non esiti a chiedere un appuntamento con un componente della Commissione Fisco presso il Collegio, che sarà disponibile a fornire tutto il necessario supporto.

Riunione Commissione Fisco del Collegio dei Geometri del 24 luglio 2009 La Commissione Fisco del Collegio di Torino ha stabilito di attivare un servizio di consulenza fiscale a favore degli iscritti. Il servizio, attivo al 1° e 3° lunedì del mese, al pomeriggio dalle ore 14,30 alle 16,00 su appuntamento, è rivolto agli iscritti ed ai praticanti in fase di iscrizione interessati ad avere chiarimenti relativi alle loro problematiche fiscali e vedrà la presenza, a rotazione, di due componenti la Commissione. Gli interessati possono pertanto prenotarsi telefonicamente presso gli uffici del Collegio.

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Atti del Collegio

Riunioni di zona Torino, 12 giugno La riunione di zona tra i Colleghi di Torino Città, alla presenza delle principali autorità cittadine, dei responsabili dei diversi settori dell’Agenzia del Territorio, del Comune di Torino, della Provincia, della Regione e degli altri Ordini e Collegi professionali, si è svolta quest’anno il 12 giugno presso il “Cabiria Cafè” del Museo del Cinema alla Mole Antonelliana. La prestigiosa cornice della Mole Antonelliana ha permesso ai numerosi partecipanti ed ospiti di trascorrere una piacevolissima serata nel cuore della città, con l’ascensore panoramico a completa disposizione per ammirare dall’alto prima il tramonto e poi la notte stellata. Prima della cena, gli ospiti hanno avuto la possibilità di effettuare la visita guidata al Museo del Cinema, uno dei gioielli della nostra città, accompagnati dal Presidente del Museo dr. Alessandro Casazza che ha fatto gli onori di casa. E’ stata una serata particolare, anche per la disposizione originale dei tavoli nell’atrio del Museo del Cinema. Come di consueto, erano presenti i colleghi sportivi che anche quest’anno hanno rappresentato il Collegio di Torino al Campionato Italiano di Calcio; evidentemente la serata è stata di buon auspicio, perchè la nostra squadra si è classificata al primo posto! L’organizzazione è stata ottimamente curata dai Priori in carica geometri Antonio Beccia e Loretta Lamargese, che hanno ceduto il “Priorato” per il prossimo anno alla coppia... famigliare dei geometri Gianpaolo (padre) e Sara (figlia) Accolti.

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Il Presidente ringrazia i Priori in carica geometri Loretta Lamargese e Antonio Beccia, che hanno coordinato tutta l’organizzazione con un ottimo risultato.


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Atti del Collegio

I Geometri Liberi Professionisti di Torino, in occasione della loro annuale riunione del 12 giugno 2009 presso la Mole Antonelliana, hanno stabilito di effettuare una donazione a favore delle zone terremotate del’Abruzzo, destinando la somma di 1.000 Euro alle azioni che la Protezione Civile riterrà utili alla ricostruzione. La somma è stata consegnata al dr. Furio Dutto Dirigente Responsabile della Protezione Civile di Torino, presente alla cena come gradito ospite.

La riunione di Torino, nel cuore della Città e del monumento simbolo di Torino, ha avuto un fascino particolare ed è stata allietata da una presenza numerosa di colleghi e di Autorità Foto di Enzo Sicoli il geometra n. 4/09

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Atti del Collegio Rivarolo Canavese, 27 giugno Sono ormai diversi anni, ovvero da quando è avvenuta l’amichevole “scissione” con i colleghi di Chivasso, (“troppo” distanti geograficamente), che la Riunione di Zona dell’Alto Canavese viene organizzata tra le cittadine di Rivarolo, Cuorgnè e Castellamonte le quali a turno si intervallano “gestendo” nel complesso un territorio che si incunea sino ai confini con la Francia e la Val d’Aosta, con l’Eporediese e la cintura del capoluogo Torinese, il Ciriacese e le Valli di Lanzo che lo circondano nella sua parte più meridionale e occidentale. Un territorio che comprende, al suo interno, caratteristiche morfologiche, fisiche e geografiche anche molto diverse tra loro. Si passa infatti da laghi alpini e monti relativamente alti compresi nel più antico Parco Nazionale Italiano il “Gran Paradiso”, istituito per volontà di Re V. Emanuele II che si spingeva a caccia nelle Valli Orco, (a quanto si dice non solo di camosci, stambecchi e volatili…), il cui “capoluogo”, Ceresole, ha potuto fregiarsi della denominazione di “Reale” proprio grazie a così importanti frequentazioni. Insomma un territorio che per una buona metà è costituita da montagne e colline, da corsi d’acqua e fiumi come l’Orco, affluente diretto del Po, che, pur essendo lungo una novantina di chilometri, viene definito torrente, (forse per il suo règime torrentizio). Molti sono i Castelli, quasi tutti ormai di proprietà dei comuni nei quali sono ubicati ex palazzi nobiliari e vestigia di un’area che nei secoli ha sempre dovuto difendersi dalle scorrerie di quegli eserciti che, o arrivavano da Roma per sottomettere i Salassi, (antico popolo di origine celtica stanziato in Canavese), o che andavano a distruggere…Roma. Dunque gli antenati degli attuali geometri erano persone abituate a

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lottare per difendersi e, venendo ai giorni nostri, riuscire ad somigliare un po’ a loro quando trattiamo con clienti ed imprese, a volte, non guasterebbe… Quest’anno il turno di organizzatore è spettato a Rivarolo e l’attuale Priore in carica, il collega Roberto Rapelli, membro dell’Associazione cittadina denominata “Congrega dei Geometri”, ha organizzato il proprio Convegno nel Centro Congressi del Vallesusa, ora di proprietà comunale, ex impianto industriale che alla pari della Manifattura di Cuorgnè, negli anni ha visto passare al suo interno intere generazioni di maestranze canavesane. Il tema della giornata “Verifica dell’energia nell’ambiente costruito” è stata la naturale continuazione di un percorso iniziato l’anno scorso durante il priorato della collega Enrica Caretto, dove il relatore l’Arch. Mario Vitale ha ribadito in sostanza il collegamento esistente tra persone, luoghi abitati, colori ed energia. E’ poi seguito, grazie all’intervento del secondo relatore, il Naturopata Manuele Basciarelli, un collegamento al precedente argomento, riferito ad elementi ancora più introspettivi

La parte “culturale” del convegno di Rivarolo è stata dedicata all’antichissimo strumento dell’ “enneagramma” che si prefigge l’obiettivo di farci vivere meglio, fisicamente e psicologicamente, mediante la comprensione dei messaggi del corpo. ed intimamente collegati alla nostra psiche, grazie all’antichissimo strumento dell’ “enneagramma” che si prefigge l’obiettivo di farci vivere meglio, fisicamente e psicologicamente, mediante la comprensione dei messaggi che il nostro corpo, non mentendo mai, ci lancia di continuo.


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Atti del Collegio I geometri delle Valli di Susa e Chisone nella foto ricordo dopo la visita all’Abbazia di Novalesa e al Forte della Brunetta, dove è stato servito un suggestivo aperitivo e un’ottima cena, con intrattenumenti musicali, canti e balli che si sono protratti fino a tarda sera.

I saluti ai presenti da parte del Vice Presidente Geom. Franco Rigazio hanno concluso la fase istituzionale al termine della quale è stato servito l’aperitivo offerto dal Priore. Alla fine dell’ottimo pranzo proposto dal Catering dell’Hotel Rivarolo, è stato nominato il nuovo Priore per il 2010, il Geom. Sergio Negro Frer di Locana, dimostratosi da subito felice ed orgoglioso di tale nomina. Rodolfo Meaglia

Susa, 3 luglio Il 3 luglio 2009 in Susa si è tenuto il convegno annuale dei geometri liberi Professionisti della Val di Susa e della Val Sangone. La giornata è iniziata in un splendido pomeriggio soleggiato con la visita dell’Abbazia di Novalesa, sotto la coreografica e suggestiva corona del monte Rocciamelone. L’Abbazia di Novalesa rappresenta un punto di riferimento per la storia medioevale della Valle di Susa e co-

stituiva un importante punto di sosta per i pellegrini, che andavano verso Roma, dopo le fatiche per l’attraversata del Moncenisio. Il Monastero, fondato nel 726, offre importanti reperti storici e, grazie alla nostra guida, abbiamo potuto visitare il Chiostro, la Cappella di San Eldrado e il Museo Archeologico e del Restauro del Libro, ammirando il suggestivo ambiente ed il sapiente restauro operato recentemente. Dopo la visita all’Abbazia ci siamo ritrovati presso il Forte della Brunetta a Susa e, dopo l’esauriente visita del più grande forte militare dell’Europa, siamo entrati nel vivo della parte professionale della giornata ed il Presidente del Collegio Ilario Tesio ci ha aggiornati su alcuni temi di attualità per la Categoria. Verso sera, in mezzo ad una splen-

dida cornice storica e naturalistica, è stato offerto un aperitivo e più tardi è stata servita la cena con intrattenimento musicale che si è protratto fino a tardi con balli e canti. A fine è stata premiata, con targa e pergamena, la sottoscritta Priora di quest’anno, Geom. Annalisa Giuglar Fobini ed è stato quindi nominato il nuovo priore per 2010: il geom. Giorgio Alliano di Almese. Sicuramente una giornata diversa tra cultura della Valle di Susa, informazione, ottimo cibo, buon vino e due risate in compagnia di simpatici colleghi. Un ringraziamento a tutti i geometri e arrivederci al prossimo anno! Annalisa Giuglar Fobini

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Convegni

Il ruolo del Geometra in campo energetico Ciriè - 25 giugno 2009 di Renato Pittalis

Il convegno “Il ruolo del Geometra in campo energetico - Le Amministrazioni Locali, i Professionisti, i cittadini e le opportunità delle Fonti Rinnovabili” è stata una buona occasione per fare chiarezza sulle tematiche ambientali ed in particolare sulla efficienza risparmio energetico e sulla progettazione e sviluppo locale di distretti e filiere agro energetiche. Il convegno è stato caratterizzato dagli approfonditi interventi degli esperti: dr. Francesco Pavone Direttore Area Risorse Idriche e Qualità dell’Aria – Provincia di Torino; Geometra Gerardo Viti Libero Professionista iscritto all’albo del Collegio; dr. Gianluca Bagnara Consulente Manageriale Certificato Internazionale (Economista specializzato in agribusiness ed economia del territorio ha promosso vari progetti di sviluppo locale in Italia ed all’estero sui modelli dei distretti energetici); dr. Antonio Vrenna Consulente Manageriale Certificato Internazionale (Economista specializzato in Strategie di Mercato, che ha sviluppato numerose ricerche sulle fonti rinnovabili e si occupa inoltre di Comunicazione Ambientale).

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Presso la sala conferenze della Città di Ciriè, il 25 giugno scorso, si è tenuto un Convegno relativo al ruolo del Geometra nel campo energetico, in particolare il rapporto - sempre più attuale - della nostra categoria professionale verso le opportunità fornite dalle cosiddette “Fonti Rinnovabili” ed alla vlutazione delle sinergie attivabili fra le Amministrazioni Locali ed i professionisti, al fine di fornire verso i clienti/cittadini il migliore servizio. Il seminario, organizzato dal Collegio dei Geometri di Torino e Patrocinato dalla Regione Piemonte e dalla Città di Ciriè, ha avuto inoltre il supporto tecnico della collaborazione con primarie ditte operanti nel settore energetico. Il geometra Gerardo Viti, moderatore (oltre ad essere uno dei relatori della giornata di studio), ha introdotto i lavori presentando i relatori e gli ospiti, chiamandoli ad un saluto dei numerosi professionisti presenti. Al preliminare saluto del Geom. Franco Rigazio, Vice Presidente del Collegio Geometri di Torino, si sono succeduti gli interventi del Dr. Francesco Brizio, Sindaco di Ciriè e padrone di casa, del Dr. Salerno (Assessore della Regione Piemonte). Hanno presenziato all’incontro anche il Dr. Fabrizio Bertot, Sindaco di Rivarolo e Vice Presidente Regionale ANCI ed il Presidente della Sezione di Ciriè della Coldiretti Marco Baima Besquet. Le autorità istituzionali, nel por-


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Convegni gere il saluto ai partecipanti, hanno più volte rimarcato l’importanza dello sviluppo di fonti energetiche che possano assicurare nel tempo un risparmio di ordine certamente economico, ma anche legato alle nuove e stringenti dinamiche di sostegno ambientale. Il riepilogo della attuale situazione in ordine ai provvedimenti normativi vigenti in materia di qualificazione energetica degli edifici, dei termini e dei concetti di “Efficienza energetica” ed edilizia sostenibile sono stati puntualmente richiamati dal primo relatore, geom. Viti; il Dr. Francesco Pavone (Direttore Area Risorse Idriche e Qualità dell’Aria, della Provincia di Torino) ha successivamente introdotto ed alcuni esempi di recenti realizzazione di edifici ecocompatibili nella nostra provincia. Il Dr. Gianluca Bagnara (Consulente Manageriale Certificato Internazionale – economista specializzato in agribusiness ed economia del Territorio), ha ricordato l’attuale inquadramento dei diversi incentivi statali, riservati alle iniziative connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Incentivi peraltro destinati sia ai singoli privati che alle imprese ed alle Pubbliche Amministrazioni. Con l’intervento del Dr. Antonio Vrenna, economista specializzato in strategie di mercato applicate alle fonti rinnovabili ed esperto in Comunicazione Ambientale, sono giunti i messaggi utili a sollecitare un approfondimento degli aspetti legati alla effettiva utilizzazione degli incentivi anche in funzione diretta del Piano Operativo Regionale della Regione Piemonte, con le principali favorevoli ricadute a favore di cittadini. Il ruolo ed i compiti degli Enti Locali, nello sviluppo dei distretti energetici e nella progettazione condivisa pubblico-privata sono stati gli ulteriori argomenti proposti dai relatori, i quali si sono succeduti nella trattazione, evidenziando con importanti dati di riferimento, l’importanza delil geometra n. 4/09

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Convegni l’argomento trattato in termini di volumi economici e di potenziale ramo di attività professionale, altamente qualificata. Il Dr. Ferruccio Bellati, Amministratore Delegato della ICL – Icoenergy – società che ha collaborato nell’allestimento della documentazione a corredo del seminario - ed operante nella vasta gamma di servizi specifici per le energie rinnovabili, ha portato a conoscenza degli intervenuti l’attuale realtà commerciale collegata alla realizzazione ed al finanziamento di impianti partendo dai pannelli solari, termici, a quelli di tipo fotovoltaico, richiamando le caratteristiche della geotermia applicata all’edilizia residenziale, sino alle strutture più complesse. La chiusura della giornata è stata affidata all’Assessore all’Università, industria ed energia della Regione Piemonte, dr. Andrea Bairati. Gli argomenti trattati dal convegno, nella loro molteplicità, hanno avuto come motivo conduttore l’attuale presa di coscienza da parte delle Istituzioni, su più livelli, circa la necessità di promuovere azioni concrete di “sviluppo sostenibile”, da

Il Convegno “Il ruolo del geometra in campo energetico” è avvenuto grazie alla collaborazione di :

realizzare attraverso progetti ed innovazione tecnologica applicata all’energia ed all’ambiente. Il ruolo del Geometra, in questo contesto, sarà senza dubbio legato alla capacità di investire, con la professionalità che gli è propria,

Il progetto di Filiera Agroenergetica per la produzione di biocarburanti rientra tra i programmi di molte Regioni italiane. L’obiettivo è di promuovere la produzione di energia da biomasse da impiegare per il riscaldamento, la produzione di elettricità e i trasporti, introducendo forme di incentivi per gli agricoltori per la commercializzazione della biomassa prodotta, favorire la conversione di terreni agricoli in colture energetiche più redditizie, nonché incentivare la coltivazione di quei fondi ormai abbandonati, che nell’impianto di colture tradizionali non garantiscono la giusta redditività economica Le produzioni agroenergetiche si prospettano come un’alternativa alle produzioni agro-alimentari e contribuiscono a diversificare i canali di mercato La diversificazione produttiva che comporta la rotazione colturale, sebbene utile a mantenere le condizioni di fertilità del suolo, crea un problema di approvvigionamento di materia prima tale da garantire il funziona-

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nell’aggiornamento e nello studio di progetti orientati secondo questi processi di innovazione, daproporre al cliente/cittadino, sostenendone convintamente la scelta, evidenziandone come consolidata e dimostrata la validità tecnica ed economica.

mento ottimale della fase industriale della filiera agroenergetica. Sarebbe quindi opportuno ipotizzare nuove forme di organizzazione della produzione, specie nel caso di filiere lunghe. Un congruo numero di aziende produttrici riunite nel distretto possono contribuire alla concentrazione dell’offerta di prodotto eventualmente integrato da un approvvigionamento esterno per raggiungere le dimensioni ottimali di filiera. All’interno dell’azienda la produzione energetica consente di sviluppare nuove sinergie e complementarietà fra produzione di biodiesel, produzione zootecnica e riciclo dei reflui nella produzione di biogas. L’azienda agro-energetica non deve essere considerata un’azienda in competizione con la tradizionale azienda agro-alimentare, mentre pare essere evidente il rapporto di complementarietà fra i due ordinamenti produttivi; ciò rappresenta una evidente applicazione del principio di multifunzionalità che ha assunto un ruolo preminente nelle politiche dello sviluppo rurale.


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Cultura

Riceviamo e pubblichiamo Commento all’Articolo apparso sul mensile “Soldi e Diritti”, supplemento della rivista Altroconsumo di Settembre 2009. Nell’articolo di cui trattasi lo scrivente ha notato delle inesattezze relativamente all’affermazione che il contribuente, per l’espletamento di una Denuncia di Successione, debba rivolgersi ai notai, ai commercialisti e ai CAF… Non viene quindi nemmeno indicata la figura del Geometra libero professionista che probabilmente, più di ogni altra “figura professionale”, “affianca” il cittadino che si trovi alle prese con l’espletamento di una così complessa pratica burocratica come dev’essere considerata, senza ombra di dubbio, una Successione. Senza contare che le predette figure professionali sopra menzionate, il più delle volte, si rivolgono proprio ai Geometri per il notevole supporto tecnico che gli stessi sono in grado di garantire nei confronti dell’Agenzia del Territorio, (o Catasto come continua ad essere chiamato in modo gergale), presso la quale ci si deve recare onde ottenere le visure degli Immobili, (o le certificazioni di fabbricati accatastati ma non censiti….), che possono far parte del cosiddetto “Asse patrimoniale” del De Cuius. Se poi entrano a far parte dell’Asse patrimoniale anche Aziende, Azioni, Obbligazioni e Titoli o Fondi di Investimento, (che magari contengono al loro interno, delle percentuali di

Titoli di Stato), allora c’è sempre da “divertirsi”…e il rischio di presentare una Denuncia inesatta e incompleta diventa rilevante. Quindi se è assolutamente da sottolineare l’affermazione dell’articolista che “la burocrazia è riuscita a rendere complessa la presentazione di una Dichiarazione di Successione” per colpa di una serie di norme e circolari che si sono susseguite dal 2006 ad oggi, costringendo i contribuenti a rivolgersi a….., sembra troppo semplicistica la conseguente ed implicita affermazione che il cittadino, se così non fosse, potrebbe essere in grado di predisporla e presentarla da solo, senza il supporto di una figura professionale tecnica, (come lo è un Geometra professionista), all’Agenzia dell’Entrate (o Ufficio del Registro come viene ancora comunemente denominata), di competenza. Rodolfo Meaglia

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Cultura

Andiamo a vedere una mostra? Guide Alpine - Dal Piemonte alle montagne del mondo Torino - Monte dei Cappuccini Dal 19/06/2009 al 08/11/2009 L’origine della professione della guida alpina risale al Seicento, quando gli accompagnatori valligiani scortavano i viandanti nell’attraversamento dei colli alpini. Ma la moderna concezione di guida è collegata alla nascita e allo sviluppo dell’alpinismo. Oggi una guida, oltre che un ottimo tecnico emerso da dure selezioni, dev’essere anche un buon comunicatore e un imprenditore di se stesso, deve saper scalare sulle Alpi e, all’occorrenza, organizzare viaggi e spedizioni all’estero. La mostra “Guide Alpine - dal Piemonte alle montagne del mondo”, a cura di Enrico Camanni, rende conto di questa evoluzione concentrandosi sulle montagne e sulle guide del Piemonte e partendo dai grandi nomi del passato per raccontare un’evoluzione che ha portato ad una figura professionale completamente rinnovata, con ruoli di primo piano anche nella protezione e conservazione del territorio. Con fotografie e filmati, scava nelle pieghe del rapporto strettissimo, quasi intimo, tra le città della pianura e le vette che le circondano. Ogni valle ha avuto i suoi miti, come Antonio Castagneri a Balme, in Val d’Ala, Michele Re o i Perotti sul Monviso, nomi come Blanchetti e Oberto sul Gran Paradiso, i Chiara, Imseng e Zurbriggen sui diversi versanti del Monte Rosa. L’evoluzione ha portato le guide moderne a insegnare la montagna, nella convinzione che non bastasse più portare il cliente sulla vetta, “come una fascina” dicevano i

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vecchi, ma che bisognasse aiutarlo a imparare, conoscere e diventare alpinista lui stesso. In Piemonte ci sono stati degli inimitabili ambasciatori di questa tendenza. Primo fra tutti Giorgio Bertone, che ha saputo innovare, colorandolo a tinte accese, anche l’abito esteriore della guida, oltre all’atteggiamento professionale, e poi Guido Machetto, Gianni Comino e Gian Carlo Grassi, buoni maestri oltre che grandi alpinisti e ancora Alberto Re, Alberto Paleari e molti loro colleghi. Il mestiere oggi si articola in mille sfumature, come racconta il filmato prodotto dal Museomontagna per l’esposizione, nel quale dodici Guide Alpine piemontesi raccontano i motivi che li hanno portati a scegliere una professione tanto impegnativa, talvolta anche rischiosa per l’ambiente impervio in cui si svolge, ma che nelle parole di tutti si capisce essere ricca di grandi soddisfazioni. Diademi e gioielli reali Reggia di Venaria Reale Dal 26/06/2009 al 10/01/2010 La Reggia di Venaria ospita dal 26 giugno 2009 al 10 gennaio 2010 un’esposizione sui gioielli della Corte Sabauda realizzati a partire dall’Ottocento dai migliori orafi italiani, insieme ad analoghe splendide opere del Sei e Settecento conservate intatte nel Santuario di Oropa. Capolavori dell’arte orafa italiana per la Corte Sabauda, curata da Stefano Papi, esperto di gioielli, e da Tomaso Ricardi di Netro, storico e responsabile dell’Attività espositiva

della Venaria Reale, è stata situata nel cosiddetto “snodo garoviano”, le quattro grandi sale di rappresentanza che precedono la Galleria Grande realizzate all’inizio del Settecento, dove si svolgevano le grandi cerimonie della corte sabauda. In mostra accanto ai Diademi e Gioielli Reali ci sono i gioielli “civili” che la devozione del popolo, dell’aristocrazia e della famiglia reale donarono nei secoli alla Madonna d’Oropa, il grande santuario sulle montagne di Biella che dominava, fisicamente e spiritualmente, tutto l’alto Piemonte. I più antichi risalgono al Seicento, i più moderni al Novecento. Gli orafi piemontesi, partendo da modelli a loro contemporanei, crearono questi monili per ornare la statua della Madonna, incastonando fede e devozione in giochi delicati di metalli e pietre preziose. Lo sfarzo e la magnificenza, attraverso i quali si esplicita il prestigio dello Stato e della dinastia, sono rievocati attraverso i grandi ritratti di parata e busti in marmo delle regine e delle principesse d’Italia, ornate dei loro gioielli, realizzati dai migliori ritrattisti italiani quali Giacomo Grosso e Pietro Canonica. Dall’estro creativo-tecnologico di Riccardo Mazza nascono tre “tableaux vivants” con i ritratti della Regina Margherita e di Maria José di Savoia che si illuminano, attraverso particolari proiezioni sulle speciali lastre in alluminio di grandi dimensioni (150x150 cm), per offrire ai visitatori tutta la brillante e seducente bellezza di diademi, pendenti e collier della Real Casa.


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On line

Siti utili e curiosità di Paolo Cuselli

Knol: knowledge unit Knol è il nome dato ad un articolo di tipo educativo-didattico ottenuto dalla contrazione dell’inglese knowledge unit ovvero unità di conoscenza o unità didattica. L’insieme dei contributi scritti sulla piattaforma Google andrà a formare una enciclopedia di nuova concezione i cui contributi, diversamente da quanto accade con l’enciclopedia libera Wikipedia, non sono anonimi ma vengono scritti e gestiti direttamente dai singoli autori. Gli utenti possono commentare, dare ulteriori informazioni e persino modificare i contenuti degli articoli; Pertanto si può altresì dire che Knol è un servizio per condividere la conoscenza. Naturalmente le knols sono soggette a norme di servizio e a regole che vietano contenuti non idonei, in modo da non recare offesa all’utenza e mantenere un livello di qualità adeguato . Attualmente esistono knols in Arabo, Francese, Tedesco, Italiano, Coreano, Portoghese e Spagnolo. Il sito permette di visionare subito knols scritte in varie lingue assieme alla breve presentazione dell’autore di riferimento e fornisce utili consigli introduttivi su come crearle e pubblicarle. Le knols possono essere scritte

su qualsiasi argomento perché il progetto incoraggia a condividere punti di vista, opinioni e conoscenze differenti. Nessuno può cancellare o modificare una knol a meno che non abbia ottenuto il permesso dall’autore di riferimento. Si può scrivere una knol con coautori, in alcuni paesi si stanno organizzando gruppi di lavoro, ed esiste una lista non ufficiale di autori knol. Si possono ricercare diversi argomenti pubblicati sotto forma di knol attraverso tutti i motori di ricerca perché sono accessibili come le altre pagine web. Ogni articolo è valutato dal motore di ricerca in base al numero di visite, al grado di valutazione, al numero di commenti, dal numero di referenze da parte di altri autori knol.

GPS - Come Visualizzare Online Tracce, Rotte e Waypoints GPS Visualizer é un ottimo servizio Web gratuito che permette facilmente di generare e visualizzare automaticamente Mappe e Profili convertendo dati GPS siano essi Tracce, Rotte o Waypoints. Si può utilizzare GPS Visualizer per vedere esattamente il percorso effettuato durante una escursione o un viaggio, per pianificarne uno, o più in generale per visualizzare dati geografici di attività commerciali, eventi, veicoli, immobili, terreni. GPS Visualizer é in grado di riconoscere tutti i più noti formati file dati GPS, visualizzando i risultati direttamente a video su diverse carte satellitari o direttamente su Google Maps e Google Earth Il miglior risultato in termini cartografici si ottiene utilizzando il geometra n. 4/09

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On line

la visualizzazione con il programma Google Earth che permette anche una visione 3D e infinite possibilità di zoom / angolazione / rotazione di visuale. Oltre alle molte opzioni di visualizzazione cartografica, GPS Visualizer dispone di tutta una serie di Calcolatori, Convertitori e Strumenti vari (accessibili tramite la barra menu in alto a destra) utilissimi per effettuare diverse elaborazioni con i tuoi dati GPS.

Rotte GPS con 3D Route Builder - Google Earth Avendo un GPS si possono tracciare i percorsi per poi rivederli e analizzarli con Google Earth, 3D Route Builder é un sofisticato programma che permette di analizzare e manipolare qualsiasi traccia GPS

direttamente all’interno di Google Earth. Si possono utilizzare tracce GPS già esistenti nei vari formati KML/ KMZ, GPX, TXC, etc. ma anche, e questa é la particolarità di questo programma, creare ex-novo precise tracce GPS 3D simulando in questo modo percorsi reali effettuati in qualsiasi punto della terra, che ovviamente possono poi essere trasferiti e riutilizzati nel proprio GPS portatile. 3D Route Builder si differenzia da altri programmi similari perché integra perfettamente la cartografia 3D di Google Earth nel lato destro della finestra, mentre in alto viene evidenziata l’altimetria del percorso (che puó essere corretta automaticamente con quella di GE ), e a sinistra vengono evidenziati tutti i waypoint che compongono la rot-

ta con i relativi comandi per la loro manipolazione. Il programma nella versione “Free” é scaricabile gratuitamente qui, insieme con un altro programma addizionale Active GPX Route Player. La versione Free, a differenza della Plus contiene un banner pubblicitario.

NUOVO SITO CASSA ITALIANA PREVIDENZA GEOMETRI E’ stato reso operativo il nuovo sito Internet della CIPAG (www.cassageometri.it) completamente ridisegnato per rispondere sempre meglio alle esigenze di informazione e di lavoro degli iscritti professionisti che lo utilizzano quotidianamente. Con una grafica più accattivante, totalmente rinnovata tale da evidenziare i temi più importanti ed in grado di guidare il professionista con maggiore certezza verso le notizie e i dati, è possibile accedere alle informazioni, più chiare e fruibili, inserite in spazi diversi, gradualmente ordinati per importanza e attinenza. I percorsi di navigazione, meno lunghi e tortuosi, permettono di raggiungere gli obiettivi in meno tempo con pochi semplici ed intuitivi passaggi. Un’ importante novità è l’introduzione del sistema di flussi RSS, che prevede un modello standard di inserimento dei dati informatizzati nel sito, tale da poter essere rilevato costantemente e segnalato immediatamente all’utente finale e la possibilità di scegliere automaticamente l’aggiornamento sugli argomenti di maggiore interesse selezionando il tema con ricezione di un avviso per ogni ulteriore nuova pubblicazione nel settore prescelto. Una novità assoluta del nuovo sito è il Video Streaming, un sistema con il quale saranno registrate periodicamente immagini di eventi importanti, interviste e commenti; quasi veri e propri telegiornali, interamente dedicati alle vicende di maggior interesse per i Geometri.

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