IL GEOMETRA - N° 1-2009

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Il geometra

Editoriale Organo del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia e del Collegio dei Geometri della Valle d’Aosta Direttore responsabile ILARIO TESIO

La nuova Istruzione Tecnica Superiore

Consigliere responsabile LUCIANO SIMONATO

Uno degli argomenti trattati durante l’Assemblea dei Presidenti di gennaio (di cui pubblichiamo un resoconto a pag. 28) è quello dell’ITS, cioè l’Istruzione Tecnica Superiore, e dei relativi “poli tecnico-professionali”. E’ un concetto innovativo, seppur non del tutto nuovo, perchè preceduto dagli IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) attivati già dal 1999. E perchè riguarda la nostra Categoria professionale? Perchè il nuovo sistema di istruzione coinvolge gli istituti tecnico-professionali, tra cui quello dei geometri. La materia non è ancora definita, al di là della certezza rappresentata dal mantenimento degli istituti professionali nel sistema di istruzione, certezza fortemente minacciata da precedenti ipotesi di riforma della Scuola secondaria. I “poli tecnico-professionali” possono essere costituiti, in ambito provinciale o sub-provinciale, tra: - gli istituti tecnici e gli istituti professionali - le strutture della formazione professionale accreditate - le imprese - i dipartimenti universitari o altri organismi di ricerca scientifica e tecnologica Il ruolo dei poli tecnico- professionale diventa quindi fondamentale per la definizione d’istruzione: la forma consortile permette, inoltre, un collegamento con le realtà economiche e produttive di un territorio attraverso la creazione di strutture flessibili che nel tempo sappiano adattarsi ai bisogni di un territorio. L’offerta formativa dei poli si dovrà sviluppare attraverso un percorso che parta dall’offerta formativa proposta dagli istituti tecnici e professionali, che li costituiscono, per poi ampliarsi con opportunità di specializzazioni con gli ITS. Solo l’integrazione di enti quali la scuola, l’università, la ricerca, la formazione professionale, l’impresa e non ultimi gli organismi professionali permetteranno di realizzare un’offerta di alta formazione che risponda alle necessità di nuove competenze per l’innovazione tecnologica necessaria per lo sviluppo del Paese . I nuovi ITS potranno dare risposte all’esigenza di alta professionalità e la Categoria dei Geometri, come anticipato appunto durante l’Assemblea dei Presidenti, intende essere in prima linea in questo importante momento decisionale.

Redazione e impaginazione MICHELA OBERTO Grafica CHIARA CAMPONI Comitato di redazione: FEDERICA CAPRIOLO, PAOLO CUSELLI, RODOLFO MEAGLIA, LUCA PERRICONE, RENATO PITTALIS, VITTORIO VIZZINI Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: Via Cernaia 18 - 10122 Torino Tel. 011537756 - fax 011533285 e-mail rivista@collegiogeometri.to.it Hanno collaborato a questo numero: DAVIDE CAMPAGNOLO, FEDERICA CAPRIOLO, GIUSEPPE DE MARCO, DANIELA DE SALVIA, SANDRO GHIRARDINI, GIUSEPPE MORI E RAFFAELLA ANNOVAZZI, STUDIO OSELLA-PICCATO-PALETTO, RENATO PITTALIS, LUISA ROCCIA, VITTORIO VIZZINI Stampa e fotolito: Tipografia Melli - Borgone di Susa Tel. 011.96.46.367 Reg. Trib. Torino n. 297 del 23 luglio 1948 Pubblicazione mensile con pubblicità inferiore al 50% Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizi, lasciando agli stessi la responsabilità dei loro scritti. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Ilario Tesio


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Sommario Editoriale

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La conversione in legge del decreto “anti crisi”

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Come rottamare il PC in tutta tranquillità

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Argomenti legislativi Studio Osella - Piccato - Paletto

Professione Periti per le banche: Geometri Liberi Professionisti o impiegati di concetto? pag. 12

Periti per le banche: Geometri Liberi Professionisti o impiegati di concetto?

pag. 12

Gli intonaci di terra cruda

pag. 15

Pregeo 10: l’approvazione automatica degli atti

pag. 18

Palazzo Civico ha il suo Google Map

pag. 22

I nuovi colleghi abilitati 2008

pag. 23

di Sandro Ghirardini

di Giuseppe Mori e Raffaella Annovazzi di Giuseppe De Marco di Luisa Roccia

Consiglio Nazionale Il nuovo Pregeo 10 pag. 18

Assemblea dei Presidenti

pag. 27

Commissione Agricoltura Regolamento regionale sull’utilizzazione agronomica degli affluenti zootecnici e delle acque reflue

pag. 28

Commissione Sicurezza Notizie in breve

pag. 30

Atti del Collegio I nuovi colleghi abilitati 2008, pag. 23

Riunioni di Zona

pag. 31

Convegni I 150 anni dell’Istituto Leardi di Casale Monferrato

pag. 35

Restructura 2008

pag. 37

di Federica Capriolo

Il DM 37/08 ed il D.Lgs. 81/08 nei cantieri e nei condomini pag. 38

di Davide Campagnolo

Corso Geberit a Manno

pag. 40

Le immissioni rumorose

pag. 42

di Vittorio Vizzini

di Daniela De Salvia

On line La posta elettronica certificata

di Paolo Cuselli

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Argomenti legislativi

La conversione in legge del decreto “anti crisi” a cura dello Studio Osella - Piccato - Paletto, Dottori Commercialisti Il “Decreto anti-crisi” (DL 185/2008) è stato recentemente convertito nella legge n. 2 del 28 gennaio 2009. Con la presente informativa si evidenziano le principali novità apportate in sede di conversione in legge. Sommario: 1. Bonus straordinario per le famiglie 2. Deducibilità Irap ai fini reddituali 3. Esigibilità differita dell’Iva 4. Revisione studi di settore 5. Riduzione acconto Ires ed Irap 6. Disposizioni in materia di aggregazioni aziendali 7. Rivalutazione immobili 8. Soppressione di alcuni adempimenti 9. Riduzione costo ravvedimento operoso 10. Obbligo di posta elettronica certificata 11. Trasferimento quote di srl 12. Abrogazione libro soci 13. Definizione inviti al contraddittorio 14. Srl in trasparenza e accertamento con adesione 15. Avviso di accertamento non preceduto da invito al contraddittorio 16. Indebito utilizzo in compensazione di crediti di imposta 17. Detrazione 55% 18. Enti associativi 1. BONUS STRAORDINARIO PER LE FAMIGLIE (art. 1) Al fine di favorire i nuclei familiari (richiedente, coniuge anche se non a

carico, figli ed altri familiari a carico ex art. 12, TUIR) a basso reddito è confermato il riconoscimento del bonus straordinario. La novità introdotta in sede di conversione riguarda la presentazione della richiesta del bonus al sostituto d’imposta (per la quale va utilizzato il modello approvato con il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 5.12.2008): • è infatti stato differito dal 31.1.2009 al 28.2.2009 il termine ultimo entro il quale va presentata la richiesta del bonus in base alle condizioni esistenti (componenti il nucleo familiare e reddito complessivo) nel 2007; • è invece confermato al 31.3.2009 il termine ultimo per la presentazione della domanda per la richiesta del bonus in base alle condizioni esistenti nel 2008.

periodo, DPR n. 633/72 alle cessioni e prestazioni effettuate nei confronti dei soggetti IVA, con esclusione delle operazioni effettuate da soggetti che applicano regimi speciali e delle operazioni fatte nei confronti di soggetti che assolvono l’IVA con applicazione del reverse charge, è stata eliminata la natura sperimentale della nuova disposizione che non viene quindi più limitata al triennio 2009 2011 ma viene prevista a regime. N.B. Permane la necessità di attendere l’autorizzazione UE nonché l’apposito Decreto ministeriale p e r dare piena ed effettiva attuazione alla nuova norma.

2. DEDUCIBILITÀ IRAP AI FINI REDDITUALI (art. 6) È confermato che a partire dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2008 è deducibile la quota del 10% dell’IRAP pagata nel periodo d’imposta. L’unica modifica apportata riguarda l’inserimento nella rubrica dell’art. 6 in esame del riferimento all’IRPEF. Ciò conferma che la deducibilità non riguarda solo i soggetti IRES ma anche i soggetti IRPEF.

4. REVISIONE STUDI DI SETTORE (art. 8) Per tenere conto della crisi economica, con riguardo a particolari settori dell’economia o aree territoriali è confermata la possibile integrazione degli studi di settore, ad opera di un apposito Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che potrà essere emanato, in deroga alla disposizione dell’art. 1, comma 1, DPR n. 195/99, anche successivamente ai termini ordinari di approvazione degli studi di settore. Per la rilevazione degli effetti della crisi a breve saranno disponibili appositi questionari da “restituire” all’Amministrazione finanziaria.

3. ESIGIBILITÀ DIFFERITA DELL’IVA (art. 7) Confermando la possibilità di applicare l’“esigibilità differita” dell’IVA ex art. 6, comma 5, secondo

5. RIDUZIONE ACCONTO IRES ED IRAP (art. 10) In sede di conversione in legge non sono state apportate modifiche all’art. 10 che prevede la riduzione dell’acil geometra n. 1/09

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Argomenti legislativi

La detrazione 55% per la riqualificazione energetica Le modifiche alla disciplina della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici sono state introdotte dall’articolo 29, comma 6, del DL 185/2008, convertito nella legge n. 2 del 28 gennaio 2009. Le nuove norme sono valide per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2009, con le precisazioni che: - i contribuenti interessati alle detrazioni di cui agli articoli 1, commi da 344 a 347, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Finanziaria 2007), fermi restando i requisiti e le altre condizioni previsti dalle relative disposizioni normative, inviano apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate; - i termini e le modalità per l’invio della comunicazione saranno stabiliti con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione 2/2009 (entro il 28 febbraio 2009); - con il medesimo provvedimento potrà essere stabilito che la comunicazione venga effettuata esclusivamente in via telematica, anche tramite i soggetti abilitati (di cui all’art. 3, comma 3, del Dpr 22 luglio 1998, n. 322); - sempre lo stesso provvedimento stabilirà i termini e le modalità di comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati in possesso dell’ENEA, ai sensi del DM 19 febbraio 2007; - entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione 2/2009, il DM 19 febbraio 2007 sarà comunque modificato, al fine di semplificare le procedure a carico dei contribuenti; - per le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2009 la detrazione dall’imposta lorda deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo.

conto 2008 nella misura del 3%, di cui hanno potuto beneficiare esclusivamente i soggetti IRES con riferimento all’acconto IRES e IRAP. Si rammenta tuttavia che la disposizione in esame è stata di fatto modificata dal DL n. 207/2008, c.d. “Decreto Milleproroghe”, con il quale è stato differito al 31.3.2009 il termine entro il quale dovrà essere emanato il DPCM che stabilirà il termine e le modalità per il versamento di quanto non corrisposto per effetto della riduzione. 6. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGGREGAZIONI AZIENDALI (art. 15, commi da 10 a 12) Sono confermate le disposizioni in materia di riallineamento delle immobilizzazioni immateriali nell’ambito delle aggregazioni aziendali. N.B. Si evidenzia che il riallinea-

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mento può essere anche parziale. In particolare si rammenta che è stata introdotta, in deroga a quanto previsto dall’art. 176, comma 2-ter, TUIR, una procedura di riallineamento “speciale” per talune immobilizzazioni immateriali nei confronti delle quali non sarebbe vantaggioso il riallineamento ordinario a causa del periodo di ammortamento fiscale lungo di tali beni. In base a tale riallineamento “speciale” per i maggiori valori attribuiti all’avviamento, ai marchi d’impresa o ad altre immobilizzazioni immateriali a seguito di operazioni straordinarie è possibile, applicando l’imposta sostitutiva del 16% (anziché nelle misure del 12%14%-16%), la deduzione dell’ammortamento in quote non superiori a 1/9 a prescindere dall’imputazione a conto economico, anziché a 1/18. N.B. L’opzione per il riallinea-

mento va effettuata versando l’imposta sostitutiva entro il termine per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relativa all’anno in cui è avvenuta l’operazione straordinaria. A partire dall’inizio del periodo d’imposta in cui è versata l’imposta sostitutiva il valore è riconosciuto fiscalmente, mentre è possibile procedere all’ammortamento per quote non superiori ad 1/9 soltanto dal periodo d’imposta successivo. È altresì confermata la possibilità di effettuare il riallineamento anche di beni diversi da quelli indicati nell’art. 176, comma 2-ter, mediante il pagamento delle imposte in misura ordinaria (27,5% per l’IRES e 3,9% per l’IRAP) da determinare in maniera separata rispetto all’imponibile ordinario. Qualora tale riallineamento abbia per oggetto i crediti, l’imposta sostitutiva dovuta, a seguito delle modifiche apportate in sede di conversione, è dovuta nella misura del 20%. 7. RIVALUTAZIONE IMMOBILI (art. 15, commi da 16 a 23) È confermata la rivalutazione facoltativa dei beni immobili riservata alle società di capitali, enti commerciali, snc e sas che non adottano i principi contabili internazionali. L’aliquota dell’imposta sostitutiva è stata ridotta in sede di conversione nelle seguenti misure: - 7% (anziché 10%) per gli immobili ammortizzabili; - 4% (anziché 7%) per gli immobili civili. È previsto un ulteriore differimento degli effetti fiscali. Infatti il maggior valore dei beni è ora riconosciuto ai fini fiscali a partire dal quinto esercizio successivo (anziché terzo) a quello della rivalutazione e pertanto in generale dal 2013. Nel caso di cessione, assegnazione ai soci o destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’impresa prima dell’inizio del sesto esercizio successivo (anziché quarto) a quello di


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Argomenti legislativi rivalutazione, la plus/minusvalenza è calcolata con riferimento al costo del bene antecedente alla rivalutazione. N.B. Le predette modifiche rendono di fatto ancora meno appetibile l’utilizzo della rivalutazione con effetti fiscali, ferma restando la possibile rivalutazione soltanto con effetti civilistici. 8. SOPPRESSIONE DI ALCUNI ADEMPIMENTI (art. 16, commi da 2 a 4) È confermata la soppressione dei seguenti adempimenti: - invio telematico dei corrispettivi previsto dall’art. 37, commi da 33 a 37-ter, DL n. 223/2006; obbligo di comunicare preventivamente le compensazioni nel mod. F24 eccedenti € 10.000 previsto dall’art. 1, commi da 30 a 32 della Finanziaria 2007; - obbligo di memorizzare su supporto elettronico le operazioni effettuate tramite distributori automatici previsto dall’art. 1, commi da 363 a 366, Finanziaria 2008. 9. RIDUZIONE COSTO RAVVEDIMENTO OPEROSO (art. 16, comma 5) È confermata la disposizione finalizzata alla riduzione del costo del ravvedimento operoso. Di conseguenza le sanzioni ridotte in caso di regolarizzazione spontanea da parte del contribuente sono così sintetizzate: Art.13, D.Lgs.n. 472/97 lett. a)

lett. b)

10. OBBLIGO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (art. 16, commi 6 e 7) È confermato l’obbligo per le società di indicare il proprio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) nella domanda di iscrizione al Registro delle Imprese. Le società già costituite alla data del 29.11.2008 dovranno comunicare l’indirizzo di posta elettronica certificata entro 3 anni dall’entrata in vigore del Decreto. Tale obbligo è applicabile anche ai professionisti iscritti in Albi ed Elenchi. Questi ultimi sono tenuti a comunicare ai rispettivi Ordini o Collegi l’indirizzo di posta elettronica certificata entro il 29.11.2009. In sede di conversione, è stata

specificata la possibilità di sostituire la PEC con un indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comunicazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali. 11. TRASFERIMENTO QUOTE DI SRL (art. 16, commi 10-bis e 10-ter) I dottori/ragionieri commercialisti abilitati alla trasmissione telematica degli atti di trasferimento di quote di srl devono effettuare, per via telematica, anche il versamento delle imposte di registro e bollo. Le modalità operative della predetta disposizione sono demandate ad un apposito Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

Violazione

Termini per il ravvedimento

Omesso/insufficiente versamento

Sanzione previgente

Sanzione attuale

30 giorni

3,75%

2,50%

Presentazione dichiarazione dell’anno in cui è commessa la violazione

6,00%

3,00%

3,75%

2,50%

Altre violazioni

1 anno se non è prevista la dichiarazione lett. c)

Dichiarazione omessa

90 giorni

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Argomenti legislativi

Bonus straordinario per le famiglie anche per i pensionati Cassa di Previdenza aventi diritto L’art. 1 del decreto legge n. 185/2008 ha previsto l’attribuzione di un bonus straordinario da riconoscersi per il solo anno 2009 a favore di soggetti componenti di un nucleo familiare a basso reddito. Il bonus è attribuito ad uno solo dei componenti il nucleo familiare e può essere richiesto una sola volta, al sostituto di imposta, all’ente pensionistico ovvero direttamente all’Agenzia delle entrate in mancanza di sostituto d’imposta a cui richiederlo. Il bonus previsto può variare a seconda delle condizioni da un minimo di 200 euro fino a un massimo di 1000 euro. I requisiti a cui la normativa fa riferimento per l’attribuzione del bonus sono costituiti: • dal numero dei componenti il nucleo familiare; • dalla eventuale presenza di soggetti portatori di handicap; • dalla tipologia e ammontare del reddito complessivo del nucleo familiare. Ai fini dell’attribuzione del citato bonus, qualora il titolare di pensione possieda i requisiti richiesti, potrà inviare alla Cassa Italiana Geometri – CIPAG -, in qualità di sostituto d’imposta, il modello di domanda, debitamente compilato e sottoscritto.

Consulenza previdenziale presso il Collegio dei Geometri: dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00

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12. ABROGAZIONE LIBRO SOCI (art. 16, commi da 12-quater a 12-undecies) Per effetto dell’abrogazione del n. 1) del comma 1 dell’art. 2478, C.c., il libro soci nelle srl è abolito. Di conseguenza: - viene modificato l’art. 2472, C.c., prevedendo che, in caso di trasferimento delle partecipazioni sociali lo stesso abbia effetto, di fronte alla società, dal momento del deposito dell’atto presso il Registro delle Imprese, anziché dall’iscrizione nel libro soci; - viene modificato l’art. 2471, C.c., con l’eliminazione dell’obbligo degli amministratori, in caso di espropriazione della partecipazione sociale, di annotazione della stessa sul libro soci; - è stabilito che i 30 giorni entro i quali gli amministratori devono depositare presso il Registro delle Imprese l’apposita dichiarazione richiesta nel caso di trasferimento dell’intera partecipazione appartenente ad un solo o di mutamento della persona del socio decorrano dall’avvenuta variazione della compagine sociale anziché dall’iscrizione nel libro soci; - è eliminato l’obbligo di deposito al Registro delle Imprese dell’elenco soci in sede di deposito del bilancio d’esercizio. È infine eliminata la disposizione di cui al comma 1-bis dell’art. 36, DL n. 112/2008 in materia di trasferimento delle partecipazioni con sottoscrizione dell’atto con firma digitale. In particolare non è più prevista l’iscrizione del trasferimento nel libro dei soci, su richiesta del cedente e dell’acquirente, dietro esibizione del titolo da cui risultino il trasferimento e l’avvenuto deposito, rilasciato dall’intermediario che vi ha provveduto. Le novità in esame si applicano dal sessantesimo giorno successivo all’entrata in vigore della legge di conversione; gli amministratori delle srl, entro tale termine, devono deposita-


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Argomenti legislativi re presso il Registro delle Imprese un’apposita dichiarazione per integrare i dati in possesso della CCIAA con quelli del libro soci. N.B. Le nuove disposizioni interessano esclusivamente le srl. Pertanto le spa e le sapa sono ancora obbligate alla tenuta del libro soci nonché al deposito dell’elenco soci al Registro delle Imprese. 13. DEFINIZIONE INVITI AL CONTRADDITTORIO (art. 27, commi da 1 a 3-bis) Nella versione originale del Decreto in esame era prevista l’introduzione dell’istituto della definizione agevolata degli inviti al contraddittorio in materia di imposte dirette e di IVA inviati dall’Ufficio. Con la definizione il contribuente usufruisce della riduzione delle sanzioni a 1/8 del minimo. Ora in sede di conversione in legge il citato istituto è stato esteso anche in materia di altre imposte indirette (INVIM, imposta di registro, imposta sulle successioni e imposte ipotecarie), con i medesimi benefici e modalità operative. La novità in esame si applica agli inviti al contraddittorio: - emessi dall’1.1.2009, se relativi alle imposte dirette / IVA; - emessi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione se relativi alle altre imposte indirette. 14. SRL IN TRASPARENZA E ACCERTAMENTO CON ADESIONE (art. 27, comma 4-bis) È estesa anche alle srl che hanno optato per la trasparenza ex artt. 115 e 116, TUIR la disposizione contenuta nell’art. 4, comma 2, D.Lgs. n. 218/97 già prevista per le società di persone, le associazioni professionali e l’azienda coniugale non gestita in forma societaria, secondo la quale l’Ufficio competente all’accertamento nei confronti della società/associazione/titolare dell’azienda coniugale effettua la definizione anche del red-

dito attribuibile ai soci, agli associati o all’altro coniuge, con unico atto e in loro contraddittorio.

compresa tra il 100% e il 200% dei crediti stessi, pari a quella prevista per le ipotesi di dichiarazione infedele.

15. AVVISO DI ACCERTAMENTO NON PRECEDUTO DA INVITO AL CONTRADDITTORIO (art. 27, comma 4-ter) È ora previsto che se l’avviso di accertamento / liquidazione non è stato preceduto dall’invito al contraddittorio, sono ridotte alla metà (1/8) le sanzioni di cui all’art. 15, D.Lgs. n. 218/97 qualora il contribuente rinunci ad impugnare l’avviso di accertamento o di liquidazione e a formulare istanza di accertamento con adesione, provvedendo a pagare, entro il termine per la proposizione del ricorso, le somme complessivamente dovute. Tale disposizione non opera qualora il contribuente non abbia prestato adesione riguardo agli inviti preceduti da PVC definibili ex art. 5-bis, comma 1, D.Lgs. n. 218/97 e con riferimento alle maggiori imposte e altre somme relative alle violazioni indicate nei verbali che consentono l’emissione di accertamenti parziali ex art. 41-bis, DPR n. 600/73 e art. 54, comma 5, DPR n. 633/72.

17. DETRAZIONE 55% (art. 29, commi da 6 a 10) Con riferimento alla detrazione del 55% per le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica di edifici o unità immobiliari esistenti, sono state introdotte sostanziali modifiche. Innanzitutto va evidenziato che le nuove disposizioni trovano applicazione con riferimento alle spese sostenute nei periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31.12.2008. Per le spese sostenute a decorrere dal 2009 il nuovo comma 6 prevede che: - i soggetti interessati dovranno presentare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate con modalità e termini che saranno definiti da un apposito Provvedimento. Non è quindi più richiesta la presentazione dell’istanza preventiva alla quale il precedente testo del Decreto subordinava la fruizione della detrazione; - il DM 19.2.2007 sarà “aggiornato” da un Decreto al fine di ridurre e semplificare gli adempimenti amministrativi attualmente richiesti ai contribuenti per poter beneficiare della detrazione in esame; - la detrazione d’imposta dovrà essere obbligatoriamente ripartita in 5 rate annuali di pari importo. Non è più possibile quindi per il contribuente scegliere in quante rate suddividere l’importo derivante dalla detrazione in esame. N.B. Per le spese sostenute nel 2008, pertanto, trovano applicazione le norme e la disciplina vigenti prima dell’entrata in vigore del Decreto in esame.

16. INDEBITO UTILIZZO IN COMPENSAZIONE DI CREDITI D’IMPOSTA (art. 27, commi da 16 a 19) È confermata l’introduzione di alcune disposizioni che consentono all’Amministrazione finanziaria maggiori controlli sull’effettiva sussistenza e sul corretto utilizzo dei crediti compensati. In particolare: - è previsto l’ampliamento del termine entro il quale l’Ufficio può provvedere alla notifica dell’atto di recupero di crediti inesistenti utilizzati in compensazione, che ora può essere effettuata entro il 31.12 dell’ottavo anno successivo a quello in cui è avvenuto l’utilizzo; - la sanzione per l’utilizzo in compensazione di crediti d’imposta inesistenti è fissata nella misura

18. ENTI ASSOCIATIVI (art. 30) NUOVO OBBLIGO DI COMUNICAZIONE DEI DATI E NOTIZIE RILEVANTI il geometra n. 1/09

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Argomenti legislativi È confermato che il riconoscimento delle agevolazioni fiscali previste dall’art. 148, TUIR e dall’art. 4, DPR n. 633/72 (non imponibilità dei corrispettivi, quote e contributi) a favore delle associazioni, consorzi ed Enti non commerciali è subordinato alla trasmissione, all’Agenzia delle Entrate, dei dati e delle notizie rilevanti, entro i termini e con le modalità che saranno individuati dal Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. In sede di conversione è stata disposta l’esclusione dal predetto obbligo a favore: - delle organizzazioni di volontariato iscritte nei registri nazionali di cui all’art. 6, Legge n. 266/91 che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate dal DM 25.5.95; - delle associazioni pro-loco che hanno optato per il regime ex Legge n. 398/91; - degli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del CONI che non

svolgono attività commerciale. N.B. Va sottolineato che non è stata confermata l’abrogazione dell’art. 7, DL n. 136/2004 prevista dall’originario comma 4. Viene pertanto ripristinata l’applicazione del regime fiscale agevolato alle società sportive d i l e t t a ntistiche di cui all’art. 90, Legge n. 289/2002 iscritte nell’apposito registro tenuto dal CONI. È comunque previsto che le medesime informazioni devono essere fornite anche: - dalle associazioni già costituite al 29.11.2008; - dalle società sportive dilettantistiche di cui all’art. 90, Legge n. 289/2002. È inoltre confermata l’estensione delle disposizioni di cui all’art. 10, comma 8, D.Lgs. n. 460/97 (applicabili alle ONLUS) alle associazioni ed altre organizzazioni di volontariato che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate dal citato Decreto 25.5.95.

PUBBLICITA’ POLITECNICO

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ONLUS – ATTIVITÀ DI BENEFICENZA Integrando l’art. 10, D.Lgs. n. 460/97, è previsto che, ai fini dell’assunzione della qualifica di ONLUS, è considerato svolgimento di attività nel settore della beneficenza anche la concessione di erogazioni gratuite in denaro con utilizzo di somme provenienti dalla gestione patrimoniale o da donazioni appositamente raccolte, a favore di enti senza scopo di lucro che operano prevalentemente nei settori di cui al comma 1, lett. a), del citato art. 10, per la realizzazione diretta di progetti di utilità sociale. ONLUS – IMPOSTA CATASTALE Il nuovo comma 5-bis estende a favore delle ONLUS l’applicazione, alle volture catastali inerenti gli immobili, dell’imposta catastale nella misura fissa di € 168.


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Argomenti legislativi

Come rottamare il pc in tutta tranquillità Le indicazioni del Garante per la cancellazione sicura dei dati Non si sa mai chi può sbirciare nella spazzatura elettronica, nè per quale uso. Per questo il Garante ha messo a punto una serie di indicazioni per evitare che, al momento di dismettere apparecchiature elettriche ed elettroniche (anzitutto pc, ma anche cd rom o dvd), rimangano in memoria nomi, indirizzi mail, rubriche telefoniche, foto, filmati, numero di conto bancario, dati personali in generale, anche di tipo sensibile come quelli sanitari, riferiti non solo all’utilizzatore, ma anche a terzi. Da oggi in poi, privati cittadini, professionisti, ma anche aziende pubbliche che intendono dismettere il proprio “usato” o consegnarlo ai punti di raccolta per lo smaltimento dovranno preoccuparsi di cancellare in maniera definitiva - anche con l’aiuto degli stessi rivenditori o se proprio necessario di tecnici specializzati - i dati personali memorizzati. Questo innanzitutto allo scopo di non esporsi e non esporre altri a rischi anche gravi, come ad esempio la manipolazione di dati e il furto di identità. Sempre più frequenti sono i casi in cui si segnala il ritrovamento di dati personali all’interno di apparecchi elettronici (compresi i telefonini), non solo nei casi in cui essi siano ceduti ad un rivenditore per la dismissione o la rivendita, ma anche quando siano dati in consegna per riparazioni o sostituzione di componenti. Non si pensa mai a tutto e non si è mai abbastanza prudenti! Le misure suggerite dal Garante per una “rottamazione” sicura di

Misure tecniche preventive È bene proteggere i file usando una password di cifratura, oppure memorizzare i dati su hard disk o su altri supporti magnetici usando sistemi di cifratura automatica al momento della scrittura. Misure tecniche di cancellazione sicura La cancellazione sicura delle informazioni su disco fisso o su altri supporti magnetici è ottenibile con programmi informatici di “riscrittura” che provvedono - una volta che l’utente abbia eliminato dei file dall’unità disco con i normali strumenti previsti dai sistemi operativi (ad es., con l’uso del “cestino” o con comandi di cancellazione) - a scrivere ripetutamente nelle aree vuote del disco. Si possono anche utilizzare sistemi di formattazione a basso livello degli hard disk o di “demagnetizzazione”, in grado di garantire la cancellazione rapida delle informazioni. Smaltimento di rifiuti elettrici ed elettronici Per la distruzione degli hard disk e di supporti magnetici non riscrivibili, come cd rom e dvd, è consigliabile l’utilizzo di sistemi di punzonatura o deformazione meccanica o di demagnetizzazione ad alta intensità o di vera e propria distruzione fisica. pc e dispositivi elettronici (con un provvedimento di cui è stato relatore Giuseppe Fortunato) hanno dunque l’obiettivo di richiamare tutti gli utilizzatori sulla necessità di assicurare una reale ed effettiva cancellazione dei dati o venga garantita la loro non intelligibilità. Le misure possono essere adottate sia nel momento preliminare della memorizzazione dei dati sia in quello successivo della loro distruzione.

Con questo provvedimento il Garante intende sviluppare una nuova consapevolezza e indicare i modi con i quali rispettare i dati degli altri e tutelarsi rispetto ai propri – commenta Giuseppe Fortunato - La vecchia regola aurea, aggiornata ai nostri tempi vale anche in questo caso: “Non fare ai dati degli altri quello che non vorresti fosse fatto ai tuoi”. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Garante ha messo a il geometra n. 1/09

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Personal computer, dvd, cd-rom, cellulari, ecc., possono contenere nella loro memoria nomi, indirizzi email, rubriche telefoniche, fotografie, filmati, numeri di c/c bancari o postali e altri dati personali, anche di tipo “sensibile” (ad esempio, sanitari) riferiti non soltanto all’utilizzatore ma anche a terzi. Questi dati personali possono rimanere all’interno degli apparecchi non solo nei casi in cui essi siano ceduti ad un rivenditore per la dismissione o la rivendita, ma anche quando siano dati in consegna per riparazioni o sostituzione di componenti. Occorre procedere correttamente per evitare l’accesso, da parte di altri soggetti, ai dati memorizzati. disposizione sul suo sito www.garanteprivacy.it un documento con le istruzioni per favorire quanto più possibile una cancellazione sicura dei dati. Nel quadro delle proprie iniziative sulla protezione dei dati rispetto allo smaltimento, dismissione e cessione a qualunque titolo di apparecchiature elettriche ed elettroniche, l’Autorità intende così fornire a utenti e operatori, a complemento del provvedimento che ha adottato il 13 ottobre 2008, alcuni suggerimenti pratici e facilitare la diretta consultazione di altre indicazioni provenienti dai principali fornitori e produttori che risultano operanti in questa tematica. Pur non assumendo una diretta responsabilità in ordine all’efficacia di questi accorgimenti che l’esperienza dimostra al momento essere utili, l’Autorità ritiene comunque opportuno darne ulteriore pubblicità e richiamare l’attenzione di operatori e utenti a contribuire alla loro corretta applicazione e ogni loro integrazione

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o modifica, sulla base di approfondimenti e di altre esperienze applicative che potranno intervenire nel tempo e con l’utilizzo delle procedure ideate dal Garante. Nel documento sono suggerite le modalità per la cancellazione o la memorizzazione sicura delle informazioni (che abbiamo riassunto precedentemente), che tutelano appunto tutti contro usi impropri di dati personali. Nel caso in cui il dispositivo elettronico da sottoporre a smaltimento non sia più funzionante, e non siano pertanto applicabili le misure software, allo scopo di garantire l’impossibilità di recupero dei dati da parte di terzi estranei occorre procedere con modalità hardware, basate sull’uso di dispositivi di demagnetizzazione (degausser), o con la distruzione fisica. I degausser permettono l’ “azzeramento” delle aree magnetiche delle superfici dei dischi o di altre memorie a stato solido, agendo anche sui

circuiti elettronici che fanno parte del dispositivo e causandone l’inutilizzabilità successiva. In determinati casi è necessario ricorrere alla distruzione fisica dei dispositivi di memoria. Tale procedura è l’unica praticabile con i supporti ottici a sola lettura (CD-ROM, DVD-R), che possono essere distrutti o polverizzati con appositi macchine analoghe ai “tritacarta” in uso negli uffici. Gli hard-disk possono essere resi inutilizzabili aprendone l’involucro protettivo e danneggiando meccanicamente le superfici magnetiche (piatti) con l’azione deformante di uno strumento o con appositi punzonatori. Insomma, le “maniere forti” possono sempre essere utilizzate, quando efficaci per una distruzione sicura delle apparecchiature e quindi dei dati eventualmente in esse contenuti. L’Autorità si riserva quindi di aggiornare periodicamente queste istruzioni.


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PUBBLICITA UT SISTEMI

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Periti per le banche Geometri Liberi Professionisti o impiegati di concetto? di Sandro Ghirardini L’attività di perito di fiducia beneviso per gli Istituti Bancari è da sempre una delle prestazioni più qualificanti di un Libero Professionista Geometra. L’appartenenza all’elenco dei periti di fiducia di questo o quell’istituto ha fin ora rappresentato un punto d’arrivo della professione, una specie di attestazione di tutta l’esperienza, capacità e professionalità maturate. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad alcuni “strani” fenomeni che hanno eroso gli spazi della figura del perito bene-viso a favore di società di servizi, spesso nate da rami d’azienda di altre società senza alcuna precedente esperienza nel campo delle valutazioni immobiliari, che si offrono agli Istituti Bancari come valutatori esperti, coordinatori di servizi e garanti di qualità e processo. Viene da chiedersi il perché di questo fenomeno? Che cosa induce un Istituto Bancario a servirsi di una società di servizi e abbandonare i periti che per anni hanno servito onestamente l’istituto? Perché demandare a una società di servizi, che in seguito incaricherà un perito in carne ed ossa, per avere una perizia che, nella maggioranza dei casi, paga il mutuatario ovvero il cliente dell’Istituto stesso? Non poteva essere il mutuatario a fornire una perizia svolta da un tecnico di sua fiducia ad attestare all’Istituto Banca il valore della garanzia? Mettendosi nei panni del mutuata-

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rio verrebbe da dire in generale che “Se, cara Banca, vuoi una perizia fatta da una società di servizi che solo tu conosci, e che, come elaborato, probabilmente non vedrò mai, al fine di verificare, se il bene, che io ti porto a garanzia, vale quanto ti chiedo, quantomeno, pagati la perizia!” Perché, io mutuatario, devo pagare un servizio professionale senza poter scegliere il professionista? Vi è forse il dubbio che la perizia svolta dal tecnico incaricato del mutuatario sia di parte, mentre quella svolta dalla società di servizi no? Vi è un dubbio sull’indipendenza intellettuale del Geometra valutatore Libero Professionista? Le risposte alle domande e ai dubbi sopraelencati è, per molti versi, da ricondurre alle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” emanate dalla Banca d’Italia con la circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 con la quale sono state recepite le direttive comunitarie 2006/48/ CE e 2006/49/CE ed il documento “Convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali. Nuovo schema di regolamentazione” del Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (cd. “Basilea II”). Un’attenta lettura della Sezione IV, Capitolo I, Titolo II, ci può dare un quadro delle nuove esigenze degli Istituti Bancari. Se fino a prima dell’emanazione di questa circolare il valore espresso in una perizia per un mutuo aveva una

“speranza di vita” di alcuni giorni, verosimilmente dall’incarico alla data di firma dell’ipoteca da parte del mutuatario, con l’entrata in vigore delle nuove disposizione il valore dell’immobile posto a garanzia deve essere monitorato per tutta la durata del credito; ciò determina una nuova e inaspettata considerazione del valore del bene espresso con il rapporto peritale. Il valore riportato nel rapporto valutativo, espresso sulla base delle caratteristiche immobiliari in esso contenute, dovrà essere verificato ogni tre anni se l’immobile è a destinazione residenziale ovvero una volta l’anno se l’immobile è a destinazione non residenziale. La verifica può svolgersi anche con metodi statistici. Sono possibili verifiche più frequenti nel caso in cui le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative. Nel caso in cui il monitoraggio indichi una diminuzione rilevante del valore dell’immobile, deve essere svolta una stima puntuale da parte di un perito indipendente basata sul valore di mercato. È evidente un nuovo “onere” imposto da Basilea II agli Istituti Bancari: quello di controllare il valore degli immobili per tutta la durata del finanziamento. Tale onere non poteva certamente ricadere, anche questa volta, sull’ignaro mutuatario e quindi sarà un costo assorbito dal sistema bancario che genericamente reagisce con l’industrializzazione dei processi produttivi.


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Professione La necessità di controllare i valori degli immobili nel tempo induce necessariamente a uniformare gli elaborati peritali e a standardizzarli al fine di creare banche dati informatiche uniformi e statisticamente analizzabili. L’analisi delle perizie finora prodotte da parte dei periti sia su modulistica bancaria sia soprattutto su liberi elaborati, ha portato alla chiara presa di coscienza che non vi fosse uno standard condiviso tra i professionisti, i quali hanno forse presunto che la loro libera professione li rendesse altrettanto liberi di scrivere i rapporti peritali senza adottare metodologie condivise e scientifiche (Standard). Il naturale controllo di gestione svolto dalle direzioni degli Istituti Bancari non ha atteso a farsi sentire anche in questo caso, il previsto aumento dei costi dovuto alle nuove attività di monitoraggio richiede scelte strutturali rivolte al contenimento delle spese. La standardizzazione dei processi produttivi permette, come ben noto, la riduzione dei costi e dei tempi di realizzazione di un prodotto/servizio. Mai come in questo caso la standardizzazione di un processo/servizio professionale ha ripercussioni nel tempo; considerando che la durata media dei crediti è di trenta anni con punte fino a cinquanta anni è facile percepire la portata del fenomeno perizia nel suo insieme e del monitoraggio per i successivi anni. E’ forse una delle prime leggi dell’economia: “A ogni bisogno corrisponde un’azione svolta dal soggetto per soddisfare il bisogno stesso”. La risposta che gli Istituti stanno trovando sul mercato al loro nuovo bisogno, non ha trovato finora riscontro da parte dei Liberi Professionisti Geometri, non già per la loro impreparazione professionale nel fare le valutazioni, ma per la loro finora incapacità organizzativa a offrire il servizio professionale di valutazione

immobiliare in modo standardizzato, informatizzato e industrializzato così come gli Istituti richiedono. Il vuoto lasciato dai Liberi Professionisti è stato presto riempito dal mercato con la nascita di società di servizi che si propongono agli Istituti Bancari, assumendosi il rischio imprenditoriale di organizzare un gruppo di periti, sviluppare un work flow informatico capace di organizzare e ottimizzare il lavoro e tenere traccia di tutte le attività richieste e svolte e non da ultimo dotarsi di standard valutativi riconosciuti a livello internazionale come gli International Valuation Standard (IVS) così come richiamati dalla stessa normativa di Basilea II. Le Banche non hanno quindi scelta e sono quasi “costrette” ad affidare gli incarichi a società di servizi, che per svolgere le perizie sul campo devono comunque rivolgersi ai periti valutatori, i quali così si trovano a dialogare per interposta persona sia con l’Istituto sia con il mutuatario. Figure che fino a ieri servivano con professionalità e dedizione e che oggi i valutatori faticano a individuare poiché le modalità del servizio reso fanno venir meno il rapporto fiduciario fra cliente e professionista. Questo rapporto vedeva nella perizia per la banca, oltre che uno strumento

per accedere al credito, un ulteriore livello di analisi e garanzia per il cittadino-consumatore acquirente di un bene primario. Il rapporto che s’instaura fra le società di servizi è i Liberi Professionisti è configurabile in una concentrazione dell’offerta in cui pochi detengono l’appalto per lo svolgimento delle perizie e molti sono disponibili a svolgerle, per cui si apre una gara al ribasso per avere gli incarichi, il tutto a scapito sia del Libero Professionista, sia della perizia per la Banca, oltre che del mutuatario che comunque deve pagare la perizia. Il rapporto Banca - società di servizi e Libero Professionista nello sviluppo delle valutazioni immobiliari si manifesta spesso come un’intermediazione di attività professionale che trasforma, di fatto, il Geometra Libero Professionista in un “impiegato di concetto” della società di servizi, senza nessuna giustificazione apparente se non quella dell’attuale incapacità ad auto organizzarsi dei periti. Tutto ciò stride fortemente con la capacità di anticipare i tempi che la categoria dei Geometri Liberi Professionisti ha fin dal 2001 dimostrato, dapprima con la creazione dell’Associazione Geo.Val.Esperti, successivamente con la traduzione in Italiano degli Standard Internazionali di Valutazione Immobiliare 2003 (IVS), ancora con un importante contributo alla stesura del Codice delle Valutazioni Immobiliari by Tecnoborsa III edizione nel 2005 e non da ultimo con l’avvio in tutta Italia presso le sedi provinciali dei Collegi del Corso Professionale in Estimo Immobiliare basato sugli Standard Internazionali 2007-2008. Viene da chiedersi quale debba essere l’atteggiamento dei Collegi professionali e degli Ordini in genere (ingegneri, architetti, agronomi) di fronte a questa evidenza di fatti. E’ certo che il fenomeno non riguarda solo la categoria dei Geometri ma il geometra n. 1/09

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“Dove cresce un mercato immobiliare trasparente e di qualità cresce una Società e un Paese” (Hernando De Soto)

tutte le categorie professionali che hanno fra i loro iscritti, donne e uomini, dediti alla valutazione per il credito immobiliare. Da questa analisi si delinea una nuova categoria professionale trasversale ai collegi e agli ordini professionali di tipo tecnico, i Valutatori Immobiliari per il credito immobiliare, con un problema comune di identità “Liberi Professionisti o impiegati di concetto”? Quali possibili risposte? Certamente la prima fra tutte è la formazione continua da cui deriva la capacità di affrontare queste nuove sfide che ogni giorno erodono il già “piccolo giardino” di ogni Libero Professionista. La seconda è la dotazione tecnologica per mettere il Libero Professionista in grado di competere con l’uso di uno standard uniforme nella raccolta, nella elaborazione e nelle archiviazione delle perizie e dei dati. La formazione continua e il quadro informatico sono necessari ma non sufficienti per affrontare problematiche che la valutazione nel credito immobiliare richiede, occorre che i Liberi Professionisti si associno creando loro stessi strutture organizzative e imprenditoriali. Se i Liberi Professionisti sapranno organizzarsi nel più breve tempo possibile, cedendo anche un po’ del loro “sano egoismo professionale”, potranno certamente porsi come primi interpreti delle esigenze degli Istituti bancari offrendo direttamente le loro professionalità e capacità organizzativa.

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In questo scenario le associazioni di categoria debbono svolgere un ruolo fondamentale; E-Valuations Istituto di Estimo e Valutazioni (www.e-valuations.org) offre tutto il supporto necessario a “coagulare” le iniziative dei Liberi Professionisti in strutture organizzate capaci di offrire il proprio servizio ad alto valore aggiunto, per “accorciare la filiera” delle perizie per le banche e per aumentare il livello di qualità e non da ultimo il compenso professionale che deve essere adeguato all’importanza dell’opera e al decoro della Libera Professione. L’Associazione, costituita a Torino l’8 maggio 2007, è stata promossa da un gruppo di valutatori, costituito da accademici ed esperti professionisti. E-Valuations è aperta a tutti gli operatori della filiera immobiliare

italiana ed europea che si occupano di Valutazione. E-Valuations si propone di promuovere ed affermare le figure specialistiche del Valutatore Indipendente e del Rilevatore di Dati Immobiliari, soggetti in grado di applicare principi e criteri estimativi univoci, che possono condurre a risultati certi, condivisibili e replicabili, nel rispetto degli International Valuation Standards (IVS), dei Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) e di Basilea 2. L’Associazione ritiene che una valutazione immobiliare oggettiva, basata su procedimenti scientifici, sia un diritto del cittadino-consumatore e degli operatori economici, oltre che uno strumento funzionale a garantire i presupposti di giustizia economica e di perequazione fiscale.

DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LA PRIVACY PER I CONSULENTI TECNICI Il Garante per la protezione dei dati personali, con la deliberazione n. 46 del 26 Giugno 2008 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 Luglio 2008, ha emesso le “Linee guida in materia di trattamento di dati personali da parte dei consulenti tecnici e dei periti ausiliari del giudice e del pubblico ministero”, regolamento che riguarda coloro che svolgono attività di C.T.U., perito e consulente tecnico di parte nei procedimenti giudiziari civili e penali. La deliberazione, pur con alcune esclusioni, introduce gli obblighi statuiti dal Codice in materia di protezione dei dati personali anche per i C.T.U. e periti, in particolare nel rispetto dei principi di liceità, della qualità dei dati e nella adozione delle misure di sicurezza idonee a preservare i dati da alcuni eventi, tra i quali, accessi e utilizzazioni indebite. Diventa pertanto essenziale per ogni ausiliario giudiziario porre in essere tutte le cautele e le attenzioni necessarie per non esporsi alle pesanti sanzioni previste. La documentazione in proposito è visionabile sul sito: www.garanteprivacy.it/garante/navig/jsp/index.jsp


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Gli intonaci di terra cruda Metodi antichi per nuove applicazioni biocompatibili di Giuseppe Mori e Raffaella Annovazzi Dall’antichità e dalle regioni dove non se n’è mai abbandonato l’uso, torna oggi sul mercato dell’edilizia un prodotto che, al solo cenno di un suo uso, fa sorridere i più: si tratta della terra, della terra cruda come materiale da costruzione o, quanto meno, come materiale di finitura. Di questo ritorno, almeno presso chi si occupa di bioedilizia, si parla da tempo, anche se per un impiego ancora limitato. Eppure i vantaggi dell’utilizzo dell’intonaco di terra cruda sono davvero numerosi, anche se vi si riconoscono alcune limitazioni. Un primo, assoluto vantaggio rispetto a ogni altro materiale “concorrente” sul mercato-compresi gli intonaci di calce naturale o a base di grassello di cui abbiamo ampiamente trattato in articoli precedenti - la terra cruda senza dubbio ce l’ha: può vantare infatti un processo di produzione dal dispendio energetico estremamente basso. Per la sua preparazione l’argilla richiede semplici processi di pulizia, asciugatura e riduzione in polvere. In ragione di questa sua semplicità produttiva i calcoli per la determinazione dell’LCA (Life Cycle Assessments -Analisi del ciclo di vita) stimano sufficienti 30 kwh al metro cubo di terra, a fronte dei 645 necessari per produrre l’argilla espansa o degli 815 per la fabbricazione di un laterizio forato (Protocollo ITACA, gennaio 2004). La ragione di ciò sta nel fatto che l’inerte di partenza - l’argilla naturale facile da reperire in natura - non

subisce cottura: i forni indispensabili per la produzione della calce possono restare spenti, risparmiando così il grande consumo energetico necessario per il loro uso. La diffusione dell’argilla rende evidente quanto essa sia materiale ecologicamente sostenibile che contribuisce alla riduzione dei costi energetici e di quelli generati dall’inquinamento e dal trasporto. L’altro aspetto a favore della sua sostenibilità è la sua totale riciclabilità in caso di smaltimento a fine vita dell’edificio. Vediamo quali altre qualità rendono la terra cruda appetibile per il suo

impiego in bioedilizia, ma potremmo dire anche nel settore delle costruzioni in generale. Salubrità Uno dei principi alla base della filosofia della bioedilizia è che l’abitazione debba essere concepita come un luogo sano; in tal senso la terra cruda offre alcune certezze legate alla sua composizione: argilla pura e nient’altro, la cui lavorazione non richiede aggiunta di sostanze che ne alterino le caratteristiche originarie. Sono quindi assenti inquinanti che, viceversa, con l’impiego di altri materiali, potremmo ritrovarci nell’abi-

Impasto di terra cruda pronto per l’impiego

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Professione tazione. Altre importanti caratteristiche della terra sono la sua capacità d’assorbire e neutralizzare odori, fumo e altre sostanze dannose per la salute dell’uomo e la proprietà d’impedire-una volta completato il processo d’essiccamento - la formazione di muffe o funghi. Polmone igrometrico La fortissima capacità della terra cruda di regolare l’umidità presente negli ambienti è senza dubbio una sua caratteristica peculiare. L’intonaco d’argilla - e ancor più, ovviamente, se posato su un muro dello stesso materiale - ha potere igroscopico elevato, in grado di svolgere la funzione di polmone igrometrico, capace cioè di assorbire momentanei eccessi d’umidità per rilasciarla quando l’ambiente troppo secco lo richiede, contribuendo a mantenere un microclima piacevole e sano. Il giusto grado d’umidità, lo ricordiamo, previene la formazione di polveri e riduce l’insorgere di forme allergiche e asmatiche. La tabella qui riprodotta mostra come un intonaco d’argilla sia capace d’assorbire da 4 a 10 volte più acqua rispetto a un normale intonaco base calce, nell’ipotesi d’un aumento dell’umidità relativa dal 50 all’80% in 48 ore. Se si considera che in un’abitazione si possono produrre

Materiale

Accumulatore di calore L’argilla è un materiale dotato di notevole inerzia termica. Questa dote le consente di assolvere anche al compito di “smussare” i picchi di caldo e freddo all’interno dell’ambiente, contribuendo in tal modo al miglioramento del microclima. Ricordiamo infatti che gran parte del comfort termico all’interno di una stanza è garantito dalla media delle temperature delle pareti che ci circondano e che, anche in presenza di una temperatura dell’aria piuttosto elevata, proviamo senso di freddo se le pareti sono fredde. Quanto più quindi noi riusciremo a garantire una temperatura costante, tanto più sarà assicurato il benessere termico. Tutto ciò migliora il comfort, sia d’inverno, sia d’estate. Fonoassorbenza Sempre maggior peso assume nell’edilizia moderna l’attenzione alla trasmittanza acustica dei materiali, In questo senso l’attitudine all’isolamento acustico dell’argilla conferisce certamente qualità all’immobile: Grammi di H2O assorbita in 1 mq (spessore 15 mm)

Intonaco di terra cruda

300

Arena calcarea

100

Rivestimento di abete rosso

100

Intonaco di malta bastarda

23 - 76

Mattoni crudi

10 - 30

Da: www.qualitaedilizia.it

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mediamente 10 litri di vapore acqueo al giorno, e che esso non sempre viene smaltito attraverso i ricambi d’aria, si capisce ancor più l’importanza della presenza di un elemento idro regolato re nella costruzione qual è appunto la terra cruda.

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la sua capacità di attenuare i rumori è assicurata dalla massa e dalla struttura grezza dell’intonaco di base. A titolo d’esempio, si consideri che una parete di 15 centimetri di spessore realizzata con adobe (mattoni di terra cruda) assicura un’insonorizzazione di 48 dB, mentre, per ottenere il medesimo risultato, è necessario uno spessore circa doppio dei convenzionali mattoni forati cotti. Intonaco di argilla e sensazioni Fra gli aspetti non descrivibili in termini quantitativi vi sono quelli puramente estetici: con la sua plasticità l’argilla consente di adattarsi alle forme più irregolari consentendo anche una notevole varietà di finiture superficiali: da quelle più “forti” e rustiche a quelle più delicate, ottenute mesco-lando lo strato fine superficiale con coloranti, a loro volta ottenuti da terre di varie tonalità. Con gli intonaci dì terra e con specifica lavorazione superficiale si possono ottenere anche finiture tipo stucco veneziano, conservando sempre la massima naturalità unita al “calore” e al colore della madre terra. Certamente belle e particolari sono tutte quelle lavorazioni che lasciano volutamente affiorare in superficie gli additivi naturali - fibre e pagliuzze di varie specie vegetali - che conferiscono maggiore resistenza meccanica all’intonaco di terra. Economica e adatta al “fai da te” Se tutte queste proprietà estetiche possono indurre a considerare l’intonaco di argilla come una raffinatezza destinata a poche residenze di lusso, ecco subito la smentita: l’argilla, reperibile praticamente ovunque (e adatta al fai da te), è un materiale da costruzione economico. Ricordiamo che, a differenza degli intonaci di calce, l’argilla cruda si presta ad essere lavorata senza alcun pericolo per la salute e che, essendo continuamente lavorabile nel tempo, consente di correggere precedenti errori compiu-


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Professione La terra a crudo è utilizzata in tutto il mondo sotto forma di intonaco, mattoni e terra battuta

ti in fase di posa: è infatti sufficiente bagnare la superficie dell’intonaco e lisciarla a frattazzo per “cancellare” le tracce di precedenti irregolarità, riportando la superficie alla perfezione esecutiva. Ovviamente se per la realizzazione dell’intonaco ci si deve rivolgere a una ditta specializzata, le cose cambiano, ma ormai, grazie all’argilla confezionata in sacchi e pronta all’uso, possono essere utilizzate normali intonacatrici a pompa con un costo alla portata di molte tasche. Finora abbiamo evidenziato una grande varietà di aspetti positivi degli intonaci di argilla: esaminiamo però anche le limitazioni che questo materiale presenta, affinché siano chiari i presupposti di questa proposta tecnologica antica e innovativa allo stesso tempo. Uso esterno? No grazie, a meno che.. Ricordiamo che l’attenzione di questa serie di articoli era fin dal suo inizio puntata sulle finiture interne della casa, ma se spostiamo la visuale su quelle esterne, uno dei grandi vantaggi della terra cruda si trasforma nel suo limite maggiore. Come abbiamo appena visto, la facile lavorabilità che consente di recuperare le imperfezioni con la semplice aggiunta d’acqua e lisciatura, può trasformarsi in scarsa o pessima resistenza agli agenti atmosferici. In questa condizione solo protezioni adeguate come la presenza di aggetti importanti che proteggano dal dilavamento le facciate e la presenza di pietra o cotto (o altro materiale adegua-

Mattoni di terra cruda su letto ecologico to) nella parte bassa dell’abitazione (lo zoccolo) più esposta all’azione della pioggia battente, consentono l’uso in ambiente esterno dell’argilla. La soluzione di questo problema si affida all’adozione di rivestimenti protettivi, ovviamente sempre ecocompatibili e traspiranti, e al sovradimensionamento dello spessore dell’intonaco (o del muro), considerando lo strato superficiale passibile di successivi rimodellamenti periodici di manutenzione. Scelte più complesse e onerose, come per esempio la posa di una paretina protettiva di mattoni di cotto, sono interessanti ma assumono qualche significato solo se si tratta di proteggere una muratura interamente in terra cruda e non solo di un intonaco. Attenzione all’uso della terra cruda deve essere posta anche in locali particolarmente umidi come bagni e lavanderie, in cui si rischia la presenza di acqua nelle parti basse: anche in questo caso è consigliabile che la parte vicino a terra dell’intonaco sia adeguatamente protetta o sostituita

con intonaci tradizionali. Maestranze poco esperte Un’osservazione fatta negli articoli precedenti per gli intonaci di calce, quella che raccomanda l’uso del grassello per il confezionamento delle malte e riguardante la difficoltà di trovare maestranze in grado di affrontare senza problemi queste tecniche antiche, ormai scarsamente utilizzate, è valida anche nel caso della terra cruda. Fatto salvo il caso di personale disponibile a una riqualificazione attraverso corsi specifici, o quello di affidare i lavori a imprese già pratiche dell’applicazione di intonaci di questo tipo, il mercato in genere offre notevole resistenza all’impiego di questi materiali, scoraggiando chi invece intendesse farne uso. La formazione degli operatori dell’edilizia - a partire anche da noi geometri, che di tecniche antiche conosciamo poco - resta quindi la strada necessaria da percorrere verso questo “ritorno al futuro”. Da “Il Geometra Bresciano” il geometra n. 1/09

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Pregeo 10 L’approvazione automatica degli atti di Giuseppe De Marco

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regeo, come ben noto, è la procedura per predisporre gli atti di aggiornamento geometrico del Catasto Terreni; questa procedura nella “versione 9” è limitata alle funzioni di calcolo e controllo formale dei dati contenuti nel libretto di campagna, propedeutica alla versione utilizzata dagli Uffici per il trattamento e l’approvazione degli atti di aggiornamento catastale costituiti da: - tipo di frazionamento - tipo mappale - tipo frazionamento + tipo mappale - tipo particellare. Pregeo 9 elabora le informazioni ed

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i dati contenuti nel libretto di campagna e fornisce un insieme di prospetti significativi come: - l’immissione dei dati di misura e della descrizione geometrica degli oggetti rilevati ; - la descrizione delle operazioni catastali associate all’aggiornamento geometrico (frazionamenti, fusioni, variazioni di qualità delle particelle catastali); - la visualizzazione grafica dell’oggetto del rilievo; - la gestione degli estratti di mappa rilasciati dall’Ufficio; - la formazione della proposta di aggiornamento (estratto di mappa ag-

Per la conservazione del Catasto, in modo considerevole in questo ultimo ventennio, il continuo proliferare di norme alle quali fare riferimento per la redazione degli atti di aggiornamento e l’evoluzione dei metodi di aggiornamento con l’introduzione delle innovazioni relative al processo di informatizzazione hanno consentito di aggiornare le banche dati catastali anche attraverso il flusso degli atti geometrici. Non ultimo il provvedimento del direttore dell’ Agenzia del Territorio del 23/02/2006 con cui sono state approvate le nuove specifiche tecniche per la presentazione degli atti di aggiornamento geometrico di cui all’ art. 8 della legge 01/10/1969 n. 679 ed agli artt. 5 e 7 del D.P.R. 26/10/1972 n. 650. Con medesimo provvedimento è stata approvata la procedura informatica Pregeo 9 (evoluzione di Pregeo 8 e Pregeo 7) per la predisposizione degli atti di aggiornamento catastali con l’introduzione della modulistica integrata nella procedura stessa che consente la dematerializzazione degli atti finalizzata al loro invio telematico.


Il geometra Orga niz

zazio ne e S egrete DEI G ria op erativ EOM a: Via C www.co ETRI DI T llegio ORIN ernaia g O e 18 – 1012 ometri.to E PROV 2 Tori .i INCIA no - 0 t 11 53 7756

Professione COL

giornato); - la predisposizione dei modelli informatizzati per la presentazione in ufficio; - la predisposizione del documento dematerializzato e la sua memorizzazione su supporto informatico per la presentazione dell’atto di aggiornamento in front-office o per via telematica ; - la stampa di presentazione dell’atto di aggiornamento con relativo Codice di Riscontro.

D

a molto tempo annunciata, è stata sviluppata una nuova versione innovativa di Pregeo “Pregeo 10”; la nuova versione di Pregeo è stata pubblicata il 21/10/2008 sul sito dell’Agenzia del Territorio; oggi la versione già aggiornata con una service pack correttiva (rilasciata il 24/11/2008), è disponibile per il download al seguente indirizzo: http://www.agenziaterritorio.it/?id=3683#programma Con questa nuova versione, viene incrementato il numero di controlli preventivi sui dati contenuti nell’atto di aggiornamento sviluppati essenzialmente per la possibilità dell’approvazione automatica a seguito dell’invio telematico o della presentazione in front-office. L’utilizzo di Pregeo 10 per l’approvazione automatica degli atti di aggiornamento è comunque facoltativo. Il professionista potrà controllare in modo automatico prima dell’invio telematico o della consegna in frontoffice del documento di aggiornamento la qualità dei dati che verranno introdotti negli archivi catastali al momento dell’approvazione. I controlli che il tecnico redattore eseguirà tramite la procedura guidata del software (che è la medesima procedura a disposizione degli Uffici), già nella fase di predisposizione dell’atto di aggiornamento, tramite messaggi diagnostici, permetteranno di conoscere se l’atto di aggiornamento verrà sottoposto al processo di

LEG IO

Il 6 febbraio si è svolto il convegno regionale su Pregeo 10. Sul prossimo numero ampio servizio sull’evento. Le relazioni sono disponibili sul sito del Collegio Geometri www.collegiogeometri.to.it In co llabo r

azion e con

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approvazione automatica oppure se verrà trattato da parte degli operatori degli Uffici Provinciali dell’Agenzia del Territorio; in entrambi i casi verranno aggiornati contestualmente le banche dati censuaria e cartografica in modo completamente automatico.

U

n maggiore approfondimento sulle caratteristiche dell’innovativa procedura Pregeo 10, mettono in risalto alcune delle novità rispetto alla precedente versione Pregeo:

- il nuovo estratto di mappa rilasciato dall’Ufficio con cui vengono fornite (limitatamente alle particelle oggetto della richiesta) tutte le informazioni cartografiche, topografiche e censuarie presenti nella Banca Dati catastale, in modo da permettere i controlli automatici per definire l’approvabilità dell’atto già nella fase di predisposizione; - definizione e specifica codifica delle diverse tipologie degli atti di aggiornamento che consentono di effettuare l’esecuzione di tutti il geometra n. 1/09

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Il geometra

Professione i controlli (formali e di merito) in modalità automatica; - definizione e codifica dei dati censuari per ciascuna tipologia di atto di aggiornamento: per permettere l’effettuazione dei controlli di congruenza fra i dati che aggiorneranno l’archivio censuario catastale e la tipologia dell’atto di aggiornamento; - relazione tecnica strutturata ovvero al fine di consentire alla procedura di interpretare il contenuto della relazione tecnica è stato necessario codificarla creando specifiche dichiarazioni previste dalla normativa vigente e con dichiarazioni di deroghe; - stima del valore di affidabilità metrica di ciascuna mappa: tale valore, comunicato attraverso il nuovo estratto di mappa, consente di discriminare il trattamento automatico o analogico degli atti di aggiornamento - controlli automatici sulle operazioni censuarie e topo-cartografiche: l’automazione di tali controlli (in parte già presenti nella precedente versione di Pregeo), permette alla procedura di verificare la registra-

bilità in maniera automatica dell’atto di aggiornamento; - aggiornamento automatico degli archivi censuario e cartografico contemporaneo all’approvazione dell’atto A titolo esemplificativo viene a fondo pagina riprodotto sotto forma di schema il processo di approvazione automatica dei tipi di aggiornamento

L

a procedura Pregeo 10, realizzata per i tecnici professionisti che operano nel settore catastale, da utilizzarsi per la predisposizione degli atti di aggiornamento cartografico e censuario del Catasto Terreni, necessita di alcune precisazioni: - può essere utilizzato per predisporre gli atti di aggiornamento da presentare agli Uffici provinciali, in quanto permette la produzione degli atti anche nella modalità prevista da Pregeo 9; - gli Uffici provinciali di Alessandria, Brescia, Bologna, Siena, Rieti, Terni, Treviso, Padova, Avellino, Reggio di Calabria, Firenze, Grosseto, Venezia, Parma, Roma,

Como e L’Aquila sono abilitati alla ricezione di atti di aggiornamento predisposti nella modalità prevista da Pregeo 10, per l’approvazione automatica degli atti stessi; - la selezione tra l’una o l’altra modalità è delegata alla scelta della natura dell’atto: • selezionando una delle sigle TM, FR, MC, MA, FM, PA l’atto verrà predisposto in modalità Pregeo 9 di seguito viene riportata la codifica delle sigle: o TM=Mappale o FR=Frazionamento o MC=Mappale per nuova costruzione o MA=Mappale per ampliamento o FM=Frazionamento + Mappale o PA=Particellare. • selezionando uno dei codici compresi tra “01” e “18” nella voce di menù “Elenco_Tipo_Atto_Aggiornamento” l’atto verrà predisposto in modalità Pregeo 10 e sarà processato in automatico, di seguito viene riportata la codifica delle sigle: 01 TM -Conformità di mappa con conferma di numero di particella 02 TM - Conformità di mappa con variazione del numero di particella

Il software PREGEO - giunto ormai alla versione 10 - permette ai tecnici professionisti di eseguire gli aggiornamenti cartografici e censuari relativi agli immobili.

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Il geometra

Professione 03 TM -Demolizione totale del fabbricato 04 TM -Demolizione parziale del fabbricato 05 TM -Accorpamento fabbricato alla corte 06 TM -Fusione di particelle edificate 07 TM -Nuova costruzione sull’intera particella 08 TM -Ampliamento di fabbricati con superficie inferiore a 20 mq. 09 TM -Ampliamento in aderenza o non con superficie ampliata inferiore al 50% e superficie ampliata minore di 20 mq 10 TM -Ampliamento in aderenza o non con superficie ampliata inferiore al 50% della superficie in atti e superficie ampliata maggiore di 20 mq 11 TM -Nuova costruzione su lotto definito da precedente TF con circ. 2/88 12 TM -Ampliamento del fabbricato con superficie ampliata superiore al 50% 13 TM -Inserimento nuovo fabbricato (graffato alla corte o con numero autonomo) superficie maggiore di 20 mq. - Conferma/Variazione numero 14 TM -Inserimento nuovo fabbricato e scorporo di corte (TM con stralcio di corte) 15 FR -Frazionamento dell’intera corte da un fabbricato con corte 16 FR -Frazionamento. Conferma/ Variazione identificativo originale 17 TP - Tipo Particellare 18 TF - Tipo Frazionamento + Tipo Mappale - l’atto di aggiornamento in formato Pregeo 10 può essere predisposto solo utilizzando un Estratto di Mappa rilasciato dall’Ufficio provinciale. Il professionista dovrà, pertanto, specificare all’Ufficio competente il rilascio di un Estratto di Mappa per “atto Pregeo 10”. Attualmente tale tipologia di Estratto può essere rilasciata dai soli Uffici sopra elencati nei quali è possibile utilizzare Pregeo 10 per l’approvazione auto-

matica in seguito, con l’estensione della procedura al territorio nazionale, da tutti gli Uffici provinciali.

U

n fermo invito ai colleghi che operano nel settore catastale, in particolare a coloro che eseguono gli aggiornamenti cartografici utilizzando la procedura Pregeo, al fine di adoperarsi da subito ad utilizzare Pregeo 10 per acquisire una maggiore padronanza di utilizzo del software, sebbene consapevole che attualmente è da utilizzare in versione Pregeo 9. E’ importante avvalersi di un maggiore utilizzo dell’invio telematico, sfruttando i vantaggi di non dover

accedere ai front-office degli Uffici provinciali. Prestare la massima scrupolosità nelle procedure di controllo ed approvazione in automatico del tipo di aggiornamento ed in ogni altra fase della redazione del tipo stesso, non fanno altro che innalzare il livello di professionalità dei tecnici operanti nel settore. Si ricorda che secondo quanto previsto dalla circolare n. 5 del 30/10/1989 non è più possibile annullare un tipo di aggiornamento: eventuali errori od anomalie devono essere aggiornati con un nuovo atto di aggiornamento.

Commissione CTU Il Coordinatore della Commissione CTU del Collegio ha concordato con la Cancelleria delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Torino, che ogni qualvolta si depositi una perizia, venga allegato a parte,il seguente stampato debitamente compilato.

TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO Sezione Esecuzioni Immobiliari

R.G.:

G.E.: Dott.

E.I. PROMOSSA DA: CONTRO

DIRITTO REALE E QUOTA OGGETTO DI PIGNORAMENTO:

IMMOBILE SITO IN: DATI CATASTALI: PREZZO DI PERIZIA:

FORMALITA’ PREGIUDIZIEVOLI (R.P./DATA) ISCRIZIONI:

TRASCRIZIONI:

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Il geometra

Professione

Palazzo Civico ha il suo Google Map di Luisa Roccia Si chiama Geoportale ed è stato presentato dall’assessore Borgogno e illustrato dell’arch. Mandrile, il 23 gennaio 2009 nella Sala delle Colonne del Comune di Torino. Geoportale è un sistema utile sia ai cittadini, sia ai professionisti; è un punto di accesso per ottenere notizie utili rispetto a locali, musei, punti di interesse, linee autobus…. ma soprattutto Geoportale, che riconduce informaticamente le informazioni territoriali che vanno dal PRGC, Catasto e Cartografia e, a noi tecnici, permette di presentare on-line alcune tipologie di pratiche edilizie. Fornito di visualizzatore, consente di “navigare” la città attraverso l’ortofotocarta digitale, alla quale si sovrappongono diversi livelli informativi. I servizi con funzionalità cartografiche consistono nella consultazione interattiva dei principali livelli cartografici del SIT - Sistema Informativo Territoriale - di Torino (ortofoto, cartografia tecnica, toponomastica, PRG, catasto). Permette agli addetti ai lavori di utilizzare il sistema per domande e richiedere documenti, facilitando le relazioni con gli uffici tecnici comunali, risparmiando code e carta. E’ diviso in due sezioni, una verde libera a tutti i cittadini, una rossa alla quale si può accedere tramite accesso identificato, dedicata ai professionisti. Geoportale è costato alla città 70.000 Euro. Per la navigazione collegatevi al sito: www.comune.torino.it/geoportale/

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La pagina web relativa al Geoportale del Comune di Torino è un nuovo strumento tecnico che riunisce tutte le informazioni di carattere territoriale disponibili nel sistema informativo della Città di Torino.


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Professione

I nuovi colleghi abilitati 2008 COMMISSIONE VII - GUARINI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25

AGU’ GABRIELE AIMO MATTEO ALGIERI CARLA ALLIAUD MARCO ALTAMORE ALESSANDRO APPIANO ALESSANDRO BALSAMO VINCENZO BARONE FABIO BASANO MICHELE BATTUELLO JACOPO BELLONE CAPPUCCIO ROCCO BENEDETTO ANDREA BERGAMINI GIOVANNI BERGERETTI CLAUDIO BERGERETTI DANIELE BERTERO CRISTIAN BERTOLO IVAN BONETTO SIMONA BOSCARATO CARLO BOVERO ROBERTO BRUSASCA ALBERTO BUCCOLO LORENZO CALIA ALESSANDRO CAMPESATO SIMONE CAPUANO ANDREA

Componenti la Commissione: AGOSTINO BERNINI PAOLO PIERO RUBIANO GIUSEPPE DE MARCO

5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32

CAVALOT CARLA CELI PATRIZIO CENA STEFANO CEPPI FABIO CERUTI BARBARA CERVELLI ALESSANDRO CHIAROT CRISTINA CIRCIELLO ANTHONY COLI’ LUCA SIMONE CONCONI EMANUELE CORDA GIANLUCA COZZETTO EMANUELE COSTA FABIO SALVATORE COTTONE VALENTINA DALMASSO PAOLO DE GAETANI SIMONE DE MARINIS MIRKO DEPAOLI DIEGO DEGIOANNI FLAVIO DI MONTE ALESSIO DI PAOLA MARCO DICEMBRE ALESSANDRO DURANDO FABRIZIO ESPOSITO VINCENZO ESPOSITO GIUSEPPE FAVERATO KATIA FAZIO GIOVANNI FOGLIATTO MARIANNA

Componenti la Commissione: EMANUELE ALIOTTA MARCO CALLEGARIN LUISA ROCCIA

COMMISSIONE VIII - GUARINI

COMMISSIONE IX - GUARINI

1 2 3 4

1 2 3 4

CARLEO DANIELE CARLISI ANDREA CASASSA MONT ALESSANDRO CATELLA GIUSEPPE ENRICO

FONRETE LUCA FRANCO FORESTIERO ENRICO FRANDINA SAMUELE LUIGI AMEDEO FRATESTEFANO PAOLO

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Professione 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

FRATIA ROBERTO FREISA IVAN GALLO CHRISTINE GALLO FABIO GALLO LUISA GARRONE ENRICA GARRUTO ANDREA GARZINO ELISA GATTI FEDERICA GENTILE EVELINA GENTILE SIMONE ALESSIO GIACOMASSO FULVIO GIAMBRUNO CASTRENSE GIANNI FABIO GIMORRI FEDERICO GIORDANO FABIOLA GIORGIS CRISTIAN GIRARDI DAVIDE GRASSO ROBERTO GREMO ANDREA GRIMALDI FABRIZIO HRUSTANOVIC ALDIN LAPICCIRELLA ANDREA LAVIA FABIO LESCHIERA MARCO LISA FLAVIO LO BIANCO PAMELA LOFRANO ANTONIO LORENZONE PAOLO LOTRIONTE GIOVANNI MARIO LUCCO BORLERA FABIO MACCHERONI ALESSIO MAFFIODO LORENZO MAGLIANO ALESSANDRA

Componenti la Commissione: PIERO CONROTTO AURELIO BERTOLOTTI DANIELE TURCO

COMMISSIONE X - VITTORINI 1 2 3 4 5 6 7 8 9

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MAGNANO STEFANIA MANCA FLAVIO MANDES ANDREA MASCI FABIO GIUSEPPE MASSIA ANDREA MAZZONE FABIO MERCORELLA FEDERICO MERINI MARCO MEZZATESTA COSIMO il geometra n. 1/09

10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43

MIEGGE VALERIO MIOTTO ASHER ALBERTO MONACHELLO LUCA MONTANARO MICAELA MONTERSINO MARCO MONTEVERDE LUCIANO MURDOCCO CHRISTIAN NEGRI SARA OMARINI GIANLUCA PALAZZO LORIS PALMIERI GIUSEPPE PASQUARIELLO ALESSIO PECCHIO LUCETTA PEROTTI DIEGO PETRILLO VINCENZO PETROLO PAOLA PEZZANA ELISA PIERRO PAOLO PIRETTO ANDREA PIVOTTO SERGIO PORRINI PAVONE SIMONA PORTIGLIATTI BARBOS ELISA PRESTINI ANGELO PUSSET SANDRO RACCA MARCO RAMETTI DAVIDE RANDAZZO GIUSEPPE RAPELLI GILBERTO RE FABRIZIO REGRUTO ANDREA REY STEFANO RIBILOTTA DANIELE RICCI VALENTINA RIGA CARMELO

Componenti la Commissione: ALBERTO FIO’ BELLOT GIOVANNI FAVRO FERDINANDO RICCA

COMMISSIONE XI - VITTORINI 1 2 3 4 5 6 7 8

RINELLA FEDERICO RIVA GIOELE RIZZO ROSELLA ROSA CLOT MARCO ROSSETTO MARCO RUBALDO MARCO SABATINO ELISA SAMA’ DAVIDE


Il geometra

Professione 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27

SANDRONE PAOLO SASSOE’ POGNETTO DANIELE SAVARINO ELISA SCIACATANO DANIELE SCORZAFAVA DANIELE SCOTONI ALDO SEMPERBONI MATTEO SERRA DAVIDE SETTIME LUCA SIFLETTO MARCO SMIRNOV IGOR SPEZZANO MARINA SPINAZZOLA MARIA STEVANO MARCO STURA STEFANO TATOLI ROBERTO TESCIONE ANDREA TORNABENE LAURA TOSI ANDREA GINO

28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41

TRAINA ROBERTO TRAVAGLIA ANDREA TRAVERSI LUCA USSEGLIO GROS CRISTINA UVA CRISTOFARO VARACALLI FRANCESCO VENTRELLA DANIELA VERONESE GIANPAOLO VERONESE MATTEO VIETTI MATTEO VISENTIN DAVIDE WALTER MARCO ZACA’ DAVIDE ZACCONE ANDREA

Componenti la Commissione: ISIDORO VERNA DENIS GUIDO CIBIN MAURIZIO PANNONI

ESAME DI STATO PER L’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLA LIBERA PROFESSIONE DI GEOMETRA SESSIONE 2008 PRIMA PROVA SCRITTOGRAFICA Su un adeguato lotto di terreno prospiciente la strada, si vuole costruire un salone di esposizione per auto delle dimensioni di 400 m2 circa con annessa officina di riparazioni. Oltre al salone di esposizione farà parte dell’edificio: • un locale per l’attesa e le riparazioni delle auto; • un box per il lavaggio rapido; • uffici; • un magazzino pezzi di ricambio; • spogliatoi e servizi igienici, II candidato opererà le scelte da lui ritenute utili o necessarie per la redazione del progetto fra le quali la copertura a tetto o a terrazza del fabbricato in muratura. Lasciando libera la scala di rappresentazione, il candidato, esponga la sua proposta progettuale con la pianta, un prospetto e una sezione significativa del manufatto, In una breve relazione il candidato motiverà le scelte effettuate ed eseguirà il calcolo del volume progettato completato da uno dei seguenti argomenti: • calcolo dell’isolamento termico; • redazione del computo metrico di parte dell’opera; • particolare costruttivo in scala 1:20 della muratura o della copertura. Durata massima della prova: 8 ore Durante la prova sono consentiti l’uso di strumenti di calcolo non programmabili e non stampanti e la consultazione di manuali tecnici e di raccolte di leggi non commentate.

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Il geometra

Professione

SECONDA PROVA SCRITTOGRAFICA Un alloggio è gravato da un diritto di usufrutto vita natural durante per 1/2. Di fronte alla possibilità di una vendita il nudo proprietario incarica un tecnico di determinare il valore della nuda proprietà. Sono stati accertati i seguenti dati: • la superficie commerciale dell’alloggio è di 140 m2; • il canone mensile medio ordinario di locazione nella zona è pari a € 8 al metro quadrato di superficie commerciale; • la vita probabile residua del titolare del diritto di usufrutto, secondo le tavole di mortalità e sopravvivenza della popolazione, è di 12 anni; • l’immobile ha una rendita catastale di € 2.540; • l’alloggio fa parte di uno stabile dotato di portineria le cui spese annue per la quota di competenza ammontano a € 1.200. L’usufruttuario ha sostenuto spese straordinarie di ristrutturazione per un ammontare di €6.000. Assumendo opportunamente tutti i dati necessari a determinare il reddito della piena proprietà e il reddito dell’usufruttuario, il candidato proceda alla stima del valore richiesto. Se l’usufruttuario accetta di estinguere subito il suo diritto in cambio di un equo corrispettivo e il proprietario, riacquistata la piena proprietà, decide di frazionare l’alloggio in due unità prima della vendita, esponga il candidato quali pratiche edilizie e catastali sono necessarie. Durata massima della prova: 8 ore Durante la prova sono consentiti l’uso di strumenti di calcolo non programmabili e non stampanti e la consultazione di manuali tecnici e di raccolte di leggi non commentate.

La Fondazione dei Geometri di Torino e Provincia, ha ottenuto il finanziamento di due corsi e di due seminari per i DIPENDENTI DEGLI STUDI PROFESSIONALI e precisamente: “Gestione tecnica ed economica dello studio professionale” corso di 25 ore “Contratti di locazione e gestione della proprietà” corso di 25 ore “Sicurezza e antincendio” seminario di 8 ore “Sistemi telematici catastali” seminario di 8 ore I corsi e seminari si svolgeranno presso la sede della Fondazione e sono gratuiti. Possono partecipare ai corsi i dipendenti per i quali il datore di lavoro versa lo 0,30% all’Inps (quindi sono esclusi gli apprendisti, i praticanti ed i collaboratori a progetto). Requisito indispensabile è l’adesione del datore di lavoro al Fondo Interprofessionale: l’adesione consiste nel versamento dei contributi Inps di cui sopra al Fondo Interprofessionale, senza alcun esborso supplementare per il datore di lavoro e può essere effettuata anche dal momento dell’iscrizione al corso. Chi è interessato può rivolgersi per maggiori informazioni agli uffici della Fondazione (tel. 011 537756 532185 signore Borgarello o Lattucario) e consultare i programmi e la documentazione sul sito www.collegiogeometri. to.it nell’area CORSI.

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Il geometra

Consiglio Nazionale

Assemblea dei Presidenti I Presidenti del Consiglio Nazionale geom. Fausto Savoldi e della Cassa di Previdenza geom. Fausto Amadasi

Il 21 gennaio si è svolta a Roma, presso la sede della Cassa di Previdenza Geometri, l’Assemblea dei Presidenti dei Collegi dei Geometri, chiamati a raccolta dal Consiglio Nazionale per essere informati ed esprimere pareri sugli importanti argomenti di attualità per la Categoria. I punti all’Ordine del Giorno erano ben undici: dalla riforma degli Istituti Tecnici, i percorsi di accesso all’Albo, la formazione continua, le occasioni di sviluppo e le opportunità professionali. Le Associazioni di Categoria, che sono state “promosse” a livello nazionale come tutela dei rispettivi settori, stanno diventando realtà moderne e dinamiche e proseguono nelle attività impostate, sotto l’egida del Consiglio Nazionale. Un argomento molto importante è stato quello dell’unificazione degli Albi, di cui si parla da tempo ma che

sembra ormai prossimo, quale opportunità di rispondere alla riforma delle professioni. Il problema è stato discusso anche con le altre Categorie professionali, nell’ambito di un percorso comune che porterà ad un regolamento rinnovato e moderno Grande risalto è stato dato alle competenze ed in particolare all’art. 16 del regolamento per la professione di Geometra, da rivedere ed aggiornare completamente, nonché alla possibilità di iscrizione all’Albo da parte dei dipendenti pubblici. Come già anticipato nella scorsa Assemblea, il Consiglio Nazionale ha predisposto delle Linee Guida per i procedimenti disciplinari da parte dei Collegi, che pongono chiarezza in un settore complesso e delicato. Per valorizzare la nuova linea del Consiglio Nazionale, è stato ideato un nuovo logo, a seguito di un concorso ed è stata presentata la nuova rivista “Geocentro Magazine”, edita dalla Fondazione Geometri Italiani, quale mezzo moderno di informazione e di immagine per la Categoria. La Fondazione – che è sor-

retta dal finanziamento del Consiglio Nazionale e della Cassa - ha presentato inoltre un progetto di data base nazionale degli iscritti all’Albo, con numerose potenzialità ed occasioni di sviluppo. Il 2 aprile avverrà un’altra riunione nazionale dei Collegi, allargata ai componenti i Consigli, presso la nuova Fiera di Roma, in occasione dell’esposizione Ecopolis 2009.

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Commissione Agricoltura

Regolamento regionale sull’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e delle acque reflue e sul programma di azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola Sul Bollettino della Regione Piemonte n. 44 del 31 ottobre 2007 è stato pubblicato il decreto della Presidente della Giunta regionale n. 10/R del 29 ottobre 2007 “Disciplina generale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e delle acque reflue e programma di azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola (legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61)”. Si tratta di un importante regolamento in materia di utilizzo agronomico di liquame e letami e di acque reflue agroalimentari. La nuova normativa stabilisce, in particolare, quali condizioni devono essere rispettate per poter effettuare una distribuzione sul terreno degli effluenti zootecnici; è infatti necessario che l’utilizzo di liquame e letame sia realizzato in modi agronomicamente corretti al fine di valorizzarne le caratteristiche fertilizzanti ed ammendanti senza, al contrario, essere causa di fenomeni di inquinamento a carico delle acque sotterranee o superficiali. Il regolamento stabilisce quindi i divieti all’utilizzo in campo (distanze minime da corsi d’acqua, strade, abitazioni, ecc.), le modalità di trattamento, stoccaggio e distribuzione degli effluenti definendo in particolare le dosi massime distribuibili per ettaro di superficie. Vengono poi dettagliate le procedure amministrative obbligatorie per le aziende agricole; queste ultime dovranno presentare delle comunicazioni relative all’utilizzo agronomico degli effluenti in sostituzione delle precedenti richieste di autoriz-

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zazione. La comunicazione rappresenta una notevole semplificazione della procedura amministrativa che, pur in presenza di un aumento delle aziende coinvolte, determinerà un contenimento degli impegni burocratico-formali a carico del singolo procedimento. Nel rispetto, comunque, dei criteri stabiliti a livello nazionale, è stata prestata particolare attenzione al contenimento degli obblighi burocratici a carico delle aziende. Allo scopo, inoltre, di semplificare i nuovi obblighi, il regolamento ha previsto che le procedure di gestione delle comunicazioni siano integrate con quelle dell’anagrafe agricola unica del Piemonte; in questo modo sarà valorizzata la grande mole di informazioni aziendali, già disponibili alla pubblica amministrazione tramite le procedure di gestione dei finanziamenti in agricoltura, riducendo al minimo le necessità di integrazione informativa da parte dell’azienda. Il regolamento prende in considerazione anche le acque reflue agroalimentari, stabilendo anche per esse la possibilità di utilizzo agronomico e favorendo quindi un migliore utilizzo irriguo e fertirriguo di acque in uscita dal settore agroalimentare,

il cui destino sino ad oggi era quasi sempre il conferimento a centri di trattamento rifiuti o lo scarico in pubblica fognatura. La seconda parte del regolamento è relativa al piano d’azione per le zone vulnerabili da nitrati; sono queste le aree su cui è necessario intervenire con misure più stringenti al fine di prevenire fenomeni di inquinamento delle acque o migliorare situazioni già in parte compromesse. Entro breve tempo circa il 52% della pianura sarà designata come vulnerabile da nitrati e quindi su tale area dovranno essere applicate le misure obbligatorie del piano d’azione. L’approvazione del regolamento sull’utilizzo agronomico costituisce, inoltre, un requisito necessario per l’approvazione finale del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 da parte della Commissione europea; è anche utile sottolineare come il Programma stesso rappresenta un importante strumento di accompagnamento all’adeguamento delle aziende alle nuove norme in materia di utilizzo agronomico. Presso la sede del Collegio si è svolto il 5 febbraio un seminario dedicato all’argomento, con relatore il Dr. Paolo Cumino della Regione Piemonte, in collaborazione con il C.A.A. Coldiretti Piemonte, Centro Autorizzato di Assistenza Agricola. E’ stato un momento formativo significativo, anche perchè specifico di un settore in cui la professionalità del geometra è importante e le competenze devono essere mantenute.


Il geometra

Commissione Agricoltura

Inventario Forestale Nazionale Italiano Il Ministero delle Risorse Agricole mette a disposizione all’indirizzo http://mpf.entecra.it/files/ fascicolo%20completo.zip l’inventario Forestale Nazionale Italiano. Si tratta della raccolta e dell’illustrazione dei sistemi di cubatura elaborati ai fini della stima della massa legnosa delle tipologie arboree rilevate. Tale elaborato può essere strumento utile sia per chi opera nel campo delle stime arboree, sia per chi intende operare nel campo del progetto “Kyoto effetto serra” La approfondita pubblicazione raccoglie ed illustra i sistemi di cubatura messi a punto dall’I.S.A.F.A. ai fini della stima della massa legnosa degli individui arborei rilevati nell’ambito della campagna di raccolta dei dati dell’I.F.N.I. Il lavoro costituisce una importante appendice del rapporto di consulenza tecnico-scientifica che la Direzione Generale per l’Economia Montana e per le Foreste ha instaurato con l’Istituto ai fini della realizzazione dell’Inventario Forestale Nazionale. Considerata fin dall’inizio inattuabile la strategia di raccogliere contestualmente ai rilievi inventariali gli elementi dendrometrici idonei a costruire ex novo

Infrastrutture forestali ed interpoderali La Regione Piemonte ha pubblicato il volume “Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006. Infrastrutture forestali ed interpoderali”, quale strumento di consultazione per professionisti ed imprese operanti nel settore, anche in vista della realizzazione del Piano di Sviluppo rurale 2007 – 2013. La pubblicazione non è un manuale tecnico, ma la raccolta degli interventi realizzati nell’ambito del passato Piano di Sviluppo Rurale 2000 – 2006, che documentano l’utilizzo di specifiche soluzioni atte al superamento di particolari criticità dovute a specifiche condizioni ambientali, dettagliandone le modalità di intervento e l’utilizzo di materiali reperibili in loco e tecniche di ingegneria naturalistica. Il Piano di Sviluppo ha rappresentato un’importante opportunità per le popolazioni montane di vedere realizzate le opere necessarie alla manutenzione ed all’incremento della rete viaria forestale ed interpoderale. La pubblicazione è anche un incentivo all’integrazione tra le esigenze espresse dalle attività forestali ed agri-

tavole di cubatura di validità nazionale, strategia che avrebbe incontrato insormontabili ostacoli di tipo economico e giuridico connessi all’incremento di onerosità dei rilievi ed alla mancanza di strumenti legislativi ed amministrativi specifici, atti a legittimare eventuali necessarie operazioni di taglio nei soprassuoli interessati, si è optato per un procedimento di valorizzazione dell’informazione insita in quelle tavole di cubatura già esistenti, ritenute idonee a confluire in formulazioni stereometriche a validità territoriale nazionale. Tale scelta è stata condivisa anche dai Consulenti di cui l’Istituto si è avvalso nell’elaborazione del Progetto operativo dell’Inventario Forestale Nazionale Italiano e della quale il Direttore dell’I.S.A.F.A. Prof. Camillo Castellani è stato promotore. Le tavole, salvo indicazioni particolari, forniscono: — per le conifere la massa cormometrica, corteccia e cimale inclusi; — per le latifoglie, la massa dendrometrica, corteccia compresa, fino alla dimensione minima del cimale e dei rami di 3 cm di diametro. Dette tavole, anche se evidentemente non del tutto indenni da una certa convenzionalità, oltreché per la realizzazione dell’I.F.N.I., potranno, con le dovute precauzioni e prudenzialità, riuscire in generale utili anche alla soluzione di problemi estimativi e assestamentali

cole con quelle di tutela ambientale e paesaggistica nelle fasi di progettazione e realizzazione della rete viaria minore dei territori montani. Il volume può essere richiesto in versione cartacea a: Settore Politiche Forestali – Segreteria – Corso Stati Uniti 21 – 10128 Torino - Tel. 011 4324307 – Fax 011 4325910; Settore Economia Montana – Corso Nizza 78 – 12100 Cuneo – Tel. 0171 695341 – Fax 0171 694337; è inoltre scaricabile dal sito: www.regione.piemonte.it/cgi-bin/ montagna/pubblicazioni/frontoffice/index.cgi il geometra n. 1/09

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Commissione Sicurezza

Notizie in breve Cassazione Penale Sez. III (Sentenza n. 21002 del 26 maggio 2008) - Cantieri temporanei e mobili

Libro Unico del Lavoro – Attività Ispettiva

Sul sito Internet del Ministero del Lavoro www.lavoro.gov.it è disponibile la Direttiva del Ministro sui servizi ispettivi e attività di vigilanza, emanata il 18 settembre 2008. La stessa, alla luce dei profondi mutamenti delle attività ispettive e di vigilanza, intervenuti in seguito alla eliminazione dei libri paga e matricola e degli altri libri obbligatori, sostituiti con il “libro unico del lavoro”, si propone di offrire una serie di indicazioni agli organi di vigilanza, con il preciso intento, tra gli altri, di arrivare ad un’azione “coordinata ed in linea di principio uniforme a livello territoriale, anche in considerazione delle specifiche realtà e delle caratteristiche peculiari delle singole aree e dei diversi distretti economici”.

Sicurezza sul lavoro – Legge 248/2006 – art. 36 bis

Sul sito www.agenziaentrate.it è disponibile la circolare n. 56/E del 24 settembre 2008 “Sanzioni amministrative per l’utilizzo di lavoratori irregolari”. La stessa, nel sostituire integralmente la precedente n. 35/E del 30 maggio 2007, di pari oggetto, inviata con la nota succitata, offre un’ampia ed esaustiva panoramica sulla normativa intervenuta, nel corso del tempo, sulla problematica delle “sanzioni”.

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La sentenza evidenzia come il coordinatore per la progettazione dei lavori di cantiere violi l´art. 4, comma 1, lettera a) della direttiva cantieri per aver redatto un piano di sicurezza e coordinamento incompleto e generico, senza l´indicazione dei costi per la sicurezza e delle misure di prevenzione dei rischi connessi alla presenza di più imprese nel cantiere.

L. Regionale n. 30 del 14 ottobre 2008 (Bollettino Ufficiale n. 42 del 16 ottobre 2008) - Norme per la tutela della salute, il risanamento dell´ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell´amianto

Con questo provvedimento, la Regione Piemonte, nell´ambito delle competenze ad essa attribuite, adotta gli strumenti necessari per la tutela della salute e il risanamento dell´ambiente, dispone in ordine alla bonifica e allo smaltimento dell´amianto, promuove la sorveglianza relativa al rischio amianto e il sostegno alle persone affette da una malattia ricollegabile all´esposizione all´amianto. Gli obbiettivi sono: a) la salvaguardia e la tutela della salute rispetto all´inquinamento da fibre di amianto nei luoghi di vita e di lavoro; b) la rimozione dei fattori di rischio indotti dall´amianto mediante la bonifica di siti, impianti, edifici e manufatti in cui sia stata rilevata la presenza di amianto; c) il sostegno alla ricerca e alla sperimentazione nel campo della prevenzione, della diagnosi e della terapia; d) il sostegno alle persone affette da malattie correlabili all´amianto; e) la ricerca e la sperimentazione di tecniche per la bonifica dagli amianti e il recupero dei siti contaminati; f) la promozione di iniziative di educazione ed informazione finalizzate a ridurre il rischio amianto.


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Atti del Collegio

Riunioni di zona Cafasse, 7 novembre 2008

I colleghi della zona di Ciriè, Valli di Lanzo, Val Ceronda e Casternone di sono ritrovati per l’incontro annuale venerdì 7 novembre presso il Parco della Mandria, con l’organizzazione del Priore in carica geom. Giuseppe Capucchio di Cafasse, che ha ottimamente coordinato la bella giornata. Grazie ad un pomeriggio soleggiato, la visita programmata ha potuto svolgersi senza particolari problemi ed anzi ha avuto un buon successo di partecipanti. L’appuntamento era per le ore 14,30 all’ingresso del “Ponte Verde” a Venaria Reale, dove il TIP (Trenino interparco) trasportava i Geometri intervenuti al Borgo Castello. I circa 90 partecipanti hanno potuto visitare sia gli Appartamenti Reali di Vittorio Emanuele II, sia l’affascinate Museo dei Minusieri, sia la Chiesetta trecentesca di San Giuliano, avendo modo di apprezzare lungo il percorso effettuato con il trenino interparco l’habitat naturalistico e vari cascinali. Al termine delle visite i partecipanti si sono riuniti nella sala Scudieri per la proiezione di un filmato che illustrava le caratteristiche ambientali del parco; il Priore ha poi salutato e ringraziato i colleghi intervenuti, tra cui alcuni funzionari catastali, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate di Ciriè, Dr. Maggiore, il capo area Dr. Versace, il Dr. Stanzione dell’Asl TO 4 di Ciriè, lasciando poi la parola al Sindaco di Cafasse Giorgio Prelini che ha rivolto un cenno di saluto da

parte dell’Amministrazione comunale. In seguito ha preso la parola il Presidente del Collegio Geometri di Torino, Geom. Ilario Tesio che ha brevemente aggiornato i colleghi sulle ultime novità inerenti la categoria, mentre il Geom. Luciano Simonato ha aggiornato sulla situazione della Cassa di Previdenza, per la quale in questi giorni occorre verificare gli estratti conto contributivi personali. Nell’ultimo intervento il Direttore dell’Agenzia del Territorio di Torino Ing. Galletto ha brevemente relazionato sull’aggiornamento degli atti catastali. Dopo l’aperitivo-buffet il TIP ha condotto i partecipanti presso la cascina ”Prato Pascolo” dove presso il ristorante didattico si è svolta la cena “Invitazione a Corte”. Al termine della cena è stato festeggiato il Priore uscente con la consegna della Targa e della Pergamena a ricordo della giornata, ed eletto il Geom. Facelli di Caselle Priore per l’anno 2009. Il Priore geom. Capucchio desidera rivolgere un personale ringraziamento per la cortesia e la disponibi-

lità dimostrata per la buona riuscita dell’iniziativa a: Dr. Elio Pulzone per la visita al Museo dei Minusieri; Geom. Sergio Barra dell’Ufficio tecnico del Parco; il geometra n. 1/09

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Atti del Collegio

I partecipanti alla Riunione di Zona di Venaria hanno potuto visitare sia gli Appartamenti Reali di Vittorio Emanuele II, sia l’affascinate Museo dei Minusieri, sia la Chiesetta trecentesca di San Giuliano; inoltre hanno avuto modo di apprezzare lungo il percorso effettuato con il trenino interparco l’habitat naturalistico e vari cascinali. Elena Vergnano e Francesca Aprile dell’Ufficio Marketing del Parco; La Signora Montagna per il Trenino Interparco. A puro titolo informativo, il geom. Capucchio fa presente che l’Ente Parco, nella persona del Presidente, Arch. Guarino, ha rifiutato il patrocinio dell’Ente all’iniziativa. Un particolare ringraziamento ancora dal Priore geom. Capucchio ai colleghi che, con il loro impegno, hanno attivamente collaborato all’organizzazione e alla buona riuscita della riunione: Geom. Wilma Russo, Franco Sabrina e Cardone Alessandro.

Foto di Giuseppe Capucchio 32

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Superga, 28 novembre 2008

Venerdì 28/11/2008, preceduta dalla prima consistente nevicata della stagione invernale,si è svolta la riunione annuale dei geometri liberi professionisti della zona di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e dintorni, presso il piazzale antistante la Basilica di Superga, leggermente in ritardo rispetto al programma a causa delle avverse condizioni climatiche. Per fortuna nel pomeriggio la precipitazione nevosa si è trasformata in pioggia favorendo l’operato dei mezzi spazzaneve e consentendo comunque l’accesso al colle da parte di un purtroppo ridotto numero di partecipanti. Il programma prevedeva la visita a

scelta delle Tombe Reali di Casa Savoia o dell’Appartamento Reale (con due gruppi distinti accompagnati dalle rispettive guide, in considerazione che entrambe le visite durano circa 40 minuti); a causa del ritardo di cui sopra e dell’esiguo numero di partecipanti rispetto alle prenotazione, causa maltempo, la visita si svolgeva solo alle Tombe Reali, accompagnati dalla guida che illustrava il percorso. La cripta della Basilica di Superga venne realizzata per volontà di Vittorio Amedeo III dal nipote di Filippo Juvarra, l’architetto Francesco Martinez, tra il 1774 e il 1778; ospita le spoglie di sessanta membri di Casa Savoia ed è uno dei più grandi luo-


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Atti del Collegio ghi di sepoltura del casato. La cripta, nella sua planimetria a croce latina, è collocata nello spazio sottostante il presbiterio della chiesa e riunisce numerosi mausolei funebri arricchiti dalle opere scultoree dei fratelli Collino, Agostino Cornacchini, Giovanni Battista Bernero, Pietro della Vedova, Sante Varni, Salvatore Revelli e Angelo Cuglierero. Tra i personaggi più insigni che riposano a Superga ricordiamo Re Carlo Alberto, la Regina Maria Adelaide, la Regina Maria Teresa, la Duchessa Maria Vittoria Dal Pozzo Della Cisterna, il fondatore della Basilica Vittorio Amedeo II e suo figlio Carlo Emanuele III. La visita alle Reali Tombe di Casa Savoia è accompagnata dal personale d’accoglienza della Basilica e dura trenta minuti circa. Il percorso di visita inizia dal chiostro e dal giardino all’italiana al centro del quale troviamo un pozzo a copertura poligonale con pinnacolo a pagoda, secondo la moda esotica del tempo. Sul chiostro si affaccia il convento, ancora oggi abitato dai padri dell’Ordine dei Servi di Maria, custodi della Basilica. Al visitatore verrà poi mostrata la Sala dei Papi, che raccoglie i ritratti dei 264 papi ufficialmente canonizzati dalla Chiesa. La Sala in origine ospitava il refettorio estivo della Reale Congregazione di Superga, la prima istituzione religiosa a cui era stata affidata la custodia della Basilica. La collezione è oggi completa ed è in olio su tela; è stata iniziata prendendo come modello i ritratti dei papi (in mosaico) ospitati nella Basilica di San Paolo Fuori Le Mura a Roma e fu collocata in questa sala nel 1820. Il percorso prosegue poi verso la Cripta passando dallo scalone monumentale, alla cui base è stata collocata la statua dell’Arcangelo Michele di Carlo Finelli, allievo del Cano-

va, posta a simbolica difesa delle Tombe Reali. Arrivati all’ingresso del sepolcreto, la nostra attenzione viene attirata dal grande Sarcofago dei Re, monumento funebre che ancora oggi custodisce la salma di Re Carlo Alberto e che costituisce il centro fisico e simbolico della cripta. La visita guidata si sofferma poi sul lato sinistro, dove troviamo il monumento funebre che ospita la salma del fondatore della Basilica Vittorio Amedeo II ed esponenti del ramo dei Duchi di Genova, tra i quali anche il capostipite Ferdinando, fratello minore di Vittorio Emanuele II. La Sala degli Infanti ospita tredici membri del casato deceduti in tenera età e dieci adulti, tra i quali Maria Clotilde di Savoia. Il lato destro ospita il monumento funebre di Carlo Emanuele III e delle sue tre consorti, tutte decedute in tenera età. Sulla stessa parete troviamo l’ultima sepoltura della Cripta: Filiberto Duca di Genova, scomparso nel 1990. Si prosegue poi verso la Sala delle Regine, al cui interno sono state portate le spoglie di tre Reali Consorti: la Regina Maria Teresa di Toscana riposa nel monumento fu-

nebre realizzato da Sante Varni ; fu moglie di Re Carlo Alberto e madre di Vittorio Emanuele II . Morirà nel 1855 a pochi giorni di distanza dalla nuora Maria Adelaide, moglie di Vittorio Emanuele II e seppellita al centro della Sala nel monumento scolpito da Salvatore Revelli e Pietro della Vedova. Sulla destra troviamo la sepoltura della Duchessa Maria Vittoria dal Pozzo, moglie del capostipite del ramo recente dei Duchi d’Aosta, che diverrà Regina di Spagna per un breve periodo. Accanto al suo monumento funebre realizzato dal Della Vedova troviamo una teca di vetro che ancora oggi conserva le corone il geometra n. 1/09

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Convegni funebri inviate dalle lavandaie spagnole in ricordo della loro sovrana, la quale aveva compiuto molta beneficenza nei loro riguardi. La sala accoglie inoltre le spoglie di Aimone d’Aosta e Irene di Grecia e Danimarca, genitori dell’attuale Duca d’Aosta Amedeo. Il percorso di visita termina con il ricordo di Mafalda di Savoia (deceduta nel campo di concentramento di Buchenwald) e della Regina Elena di Montenegro, alle quali sono state dedicate due lapidi commemorative. Ultimata la visita, il gruppo si è recato al ristorante “La Vignassa” in Strada San Felice – Chieri, raggiunto, nel frattempo, da numerosi altri partecipanti, fra i quali – oltre al Presidente Ilario Tesio- erano presenti alcuni Consiglieri del Collegio, i rappresentanti degli Uffici dell’Agenzia del Territorio di Torino e, gradita presenza per la sua costante attenzione dimostrata verso la nostra categoria, il Dott. Franco Maria Botta. Dopo l’aperitivo, preso posto nel salone da pranzo, il Priore geom. Alfredo Varvello ha dato il benvenuto ai partecipanti per poi passere la parola al geom. Ilario Tesio che, come di consueto, ha offerto una larga panoramica sugli ultimi avvenimenti di interesse per la professione, partendo dalla nuova composizione del Consiglio Nazionale Geometri fino allo stato di avanzamento delle numerose proposte legislative di regolamentazione in materia di competenze e formazione, dando informazione delle azioni di difesa della categoria, dalle ingerenze di altri ordini professionali – attuate a mezzo di circolari alle quali pronta risposta è stata data con pareri legali e comunicazioni del Consiglio Nazionale. Ulteriori aggiornamenti sono stati forniti circa la posizione dei dipendenti pubblici, in funzione di una iscrizione presso l’Albo e della necessaria regolamentazione della materia in termini di limiti di azione; è stato inoltre toccato il tema – sempre più stringente

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– della nuova collocazione degli Uffici del Collegio, che durante il 2009 dovranno raggiungere, molto probabilmente, una nuova sede. Al termine del suo esaustivo ed apprezzato discorso, il Presidente ha dato avvio alla parte conviviale dell’incontro, culminata con la consegna del riconoscimento per la dispo-

nibilità del Priore, geom. Varvello, egregiamente disimpegnatosi in una giornata connotata da notevoli disagi ambientali legati alla improvvisa e copiosa nevicata abbattutasi nel Torinese. Il geom. Massimo Tuninetti è stato eletto Priore per il 2009.

Renato Pittalis

L’importanza della conoscenza del territorio per la “certezza del diritto” Mappe informatizzate e georeferenziate Albino, 10 ottobre 2008 Il convegno dell’ottobre scorso, promosso dal Collegio dei Geometri di Bergamo, è stato dedicato all’argomento specifico delle mappe catastali di Bergamo, che sono difformi dal territorio. L’Agenzia del Territorio nel 2008 ha fatto digitalizzare le mappe ma questo lavoro non è completo, bisogna inserire tutte le variazioni e omologare le mappe al territorio integrandole con le cartografie numeriche in modo tale da ottenere un unico “supporto informatico”. Con il convegno si sono intese promuovere tutte le azioni necessarie per giungere al risultato di avere mappe che rappresentino il territorio reale di Bergamo e Provincia. Le indicazioni e le tecniche necessarie per l’ottenimento di mappe catastali aggiornate collegate alle cartografi e numeriche già esistono: non c’è più nulla da scoprire, serve solo un impegno ed uno sforzo congiunto dei soggetti interessati per assicurare “la certezza del diritto” In questo modo sarà possibile caricare ed integrare gli archivi catastali vigenti, collegarli con i Piani di Governo del Territorio e le Amministrazioni Comunali potranno giungere ad una corretta gestione dello stesso. Tra i numerosi e qualificati interventi, particolarmente interessanti sono stati quello di Jacqueline Buttinoni - Responsabile S.I.C. – su “Le mappe catastali nel sistema informativo della Città di Albino”, del Geom. Pietro Fontanella - Consigliere Collegio Geometri di Bergamo – che ha effettuato un confronto tra le mappe vigenti della Città di Rimini e della Città di Albino, del Dott. Giuseppe Lenzi e del Geom. Giorgio Zanchi - Consigliere Collegio Geometri di Bergamo - su “Omologazione delle mappe della Città di Albino e del Comune di Calcinate”. L’argomento, seppure strettamente specifico, ha però coinvolto aspetti interessanti ed approfondimenti sulla materia catastale. Al Convegno ha partecipato il Consigliere del Collegio Geometri di Torino geom. Giuseppe De Marco


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Convegni

I 150 anni dell’Istituto Leardi di Casale Monferrato Convegno “Tecnici e Tecnici Laureati un’unica professione. Come riformare l’ordinamento del 1929”. di Federica Capriolo La ricorrenza dei 150 anni dalla fondazione dell’Istituto Statale “Leardi” di Casale Monferrato è stata la gradevole sorpresa, nell’ambito del convegno organizzato dal Comitato Regionale dei Collegi Geometri e dei Geometri Laureati del Piemonte in collaborazione con il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Casale Monferrato dal tema: “Tecnici e Tecnici Laureati un’unica professione. Geometra. Come riformare l’ordinamento del 1929”. L’incontro con l’Istituto Leardi quale fucina di cultura e professionalità, ha permesso di riannodare i fili dell’interrelazione tra scuola e professione che in questi ultimi decenni sono andati affievolendosi e ribadire la necessità di promuovere insieme all’offerta formativa la collaborazione Scuola-Lavoro per affrontare preparati il nuovo scenario lavorativo. Nelle giornate del 14 e 15 novembre 2008 è stato discusso il ruolo futuro della professione del Geometra nel contesto della nuova realtà economica e legislativa. L’ordinamento del 1929 ha mostrato i limiti operativi nel quadro lavorativo quindi occorre dare nuova linfa ad una professione di antiche radici….Sono trascorsi ottanta anni. Siamo giunti ad un giro di boa, oppure ad una svolta radicale? Al momento siamo alle prime indicazioni, ancora aperto alle conclusioni comunque è stata ribadita la specificità della specializzazione. Altro tema affrontato è la correlazione tra scuola e competenze professionali che implica un percorso condiviso di studi specialistici per formare dei giovani capaci di affron-

L’Istituto Tecnico “Leardi” nacque nell’1858, grazie alla Contessa Clara Leardi Angelieri di Terzo che, morta nel 1854, lasciò in eredità il palazzo, che ancor oggi ospita i locali dell’Istituto, e una cospicua somma di denaro alla città di Casale Monferrato, imponendo come condizione di istituire e mantenere “perpetuamente” nel detto palazzo un istituto di istruzione commerciale, industriale e agraria con annesso convitto.

tare l’attività professionale e preliminarmente l’iscrizione all’albo professionale. I relatori hanno sottolineato che il Geometra è attivo in numerosi settori lavorativi: edilizia, estimo misurazione del territorio, catasto, amministrazione, e questa peculiarità deve essere salvaguardata ed incentivata. Il Presidente Savoldi ha rimarcato con chiarezza la centralità della professione del Geometra, che

deve confrontarsi e restare al passo con le sfide quotidiane della società in continuo cambiamento; pertanto bisogna crescere nelle conoscenze anche per ritagliare nuove nicchie di mercato. E’ passato ad illustrare in anteprima la riforma della Scuola Superiore portata avanti dal Ministro Mariastella Gelmini che prevede la cancellazione dell’Istituto per Geometri a fronte del nuovo “Istituto per Periti in Edilizia, Territorio, Ambiente.” Il Regolamento sull’istruzione superiore è stato approvato dal Consiglio dei Ministri in data 18 dicembre 2008. Nelle incertezze legislative, nella vetustà dei regolamenti che disciplinano la professione, ed in attesa della riforma scolastica, ha ricordato ai colleghi che nella situazione odierna è indispensabile disporre di più qualità professionale per crescere. L’ innovazione è un percorso irreversibile e chi non si adegua è destinato ad eclissarsi. Ha osservato che si deve operare in équipe e con intensità per aumentare il numero e l’aggregazione degli iscritti. Infine per superare questo momento di crisi è indispensabile dotarsi delle giuste competenze. Ha evidenziato che la riforma scolastica legherà in modo imprescindibile il rapporto scuola-lavoro per cui al mondo del lavoro composto da: Industria ,Enti locali, Collegio Geometri, Università verrà chiesto di coprire un monte ore di insegnamento di circa il 30 -40%, si tornerà così ad una scuola che prepara anche per il mondo del lavoro. il geometra n. 1/09

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Convegni

Il 14 e 15 novembre, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Istituto, si è svolto un convegno organizzato dal Comitato Regionale dei Collegi Geometri e dei Geometri Laureati del Piemonte. Il Presidente del Consiglio Nazionale geom. Fausto Savoldi, nel suo intervento al convegno, ha rimarcato con chiarezza la centralità della professione del Geometra, che deve confrontarsi e restare al passo con le sfide quotidiane della società in continuo cambiamento. Si promuoveranno associazioni di professionisti, gente specializzata in materie proprie che assieme raggiungono la polivalenza auspicata dal mercato. Ci si fregerà del titolo di Geometra solo dopo l’esame di abilitazione, al quale si arriverà con quattro percorsi: • due temporanei: biennio di pratica professionale, oppure corsi di formazione superiore (I.F.T.S.) • due permanenti: tramite corsi I.T.S., o laurea triennale “Geometra Laureato”. Saranno attivati anche corsi in e-learning. La scuola deve formare, essere dinamica, e sapersi adattare, come la professione del Geometra attraverso la formazione continua; questi saranno anni interessati da grosse trasformazioni.

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Torino, Festa Nazionale del condominio

La Confedilizia ha organizzato a Torino la prima “Festa nazionale del condominio”, in collaborazione con la Reale Mutua Assicurazioni, che ha messo a disposizione la sede della manifestazione, lo storico cortile di Palazzo San Giorgio in via delle Orfane. Dopo il saluto introduttivo del Presidente dell’Associazione, avv. Erasmo Besostri Grimaldi, sono intervenuti il Presidente confederale, il direttore generale della Reale Mutua e l’assessore alle politiche della casa del Comune di Torino, dott. Roberto Tricarico. La Categoria dei Geometri è stata rappresentata dal Presidente del Collegio geom. Ilario Tesio, dal Presidente dell’AGIAI – Associazione Italiana Geometri Amministratori Immobiliari – geom. Tommaso Mongiovì e da alcuni componenti della Commissione Immobiliare del Collegio dei geometri, che si sono resi disponibili per informazioni ai cittadini.


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Convegni

Restructura 2008 Soddisfazione per Restructura 2008: confermato l’interesse di operatori del settore e pubblico

Al Lingotto Fiere di Torino si è svolta a fine novembre Restructura, la XXI rassegna dedicata al mondo dell’edilizia, osservatorio privilegiato sulle ultime novità del settore, rinnovamento, e tutela di antichi mestieri e conoscenze, tradizione. Da un lato, l’attenzione allo sviluppo del mercato, sempre più focalizzato su prodotti e tecnologie eco-compatibili, spazio a materiali e soluzioni in linea con le esigenze dell’architettura sostenibile e dell’efficienza energetica. Dall’altro, la tutela della tradizione manuale e artigiana, patrimonio storico di professionalità e cultura del saper fare.

Restructura si è confermata la vetrina delle soluzioni intelligenti per il miglioramento del comfort abitativo ed importante occasione per gli operatori e gli utenti di rassegna delle ultime novità in edilizia. La XXI Edizione, che si è tenuta al Lingotto Fiere dal 27 al 30 novembre, ha chiuso confermando gli ottimi risultati delle precedenti edizioni e dimostrando, ancora una volta, di essere un punto di riferimento del settore per tutti gli operatori, e non solo. In netto aumento il numero degli aziende presenti: 555 espositori – tra diretti e rappresentati – suddivisi in 5 aree tematiche, dai serramenti

al restauro, dagli impianti alla cantieristica. Anche il numero crescente di eventi presenti in calendario – tra convegni, seminari e mostre – ha confermato l’importante ruolo della manifestazione: 62 in totale (erano 43 nel 2007), di cui 19 a “marchio” Helios, il nuovo Focus sulle tecnologie al servizio dell’edilizia sostenibile. Il Collegio dei Geometri, insieme all’AGIAI, era presente con un proprio stand ed ha organizzato il Convegno di cui alle pagine seguenti. Particolare interesse, ha raccolto l’area dedicata a recupero, restauro e decorazione, organizzata in collaborazione con Regione Piemonte, Confartigianato, Unione CNA Costruzioni e Casartigiani. Restructura torna nel 2009, dal 26 al 29 novembre. il geometra n. 1/09

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Convegni

Il D.M. 37/08 ed il D.Lgs 81/08 nei cantieri e nei condomini di Davide Campagnolo

La Commissione Gestione Immobiliare del Collegio, insieme all’AGIAI, ha promosso un convegno sull’argomento attualissimo della Sicurezza La manifestazione Restructura ha visto, anche per l’edizione 2008, la partecipazione del Collegio Geometri di Torino e dell’AGIAI. Nello specifico, il 28/11/2008 alle ore 14:30 si è svolto presso la “Sala Azzurra” – Lingotto Fiere, un interessantissimo convegno sul “Il D.M. 37/08 ed il D.Lgs 81/08 nei cantieri e nei condomini”, che ha visto la partecipazione massiccia di colleghi che direttamente o indirettamente sono coinvolti con le importantissime responsabilità derivanti proprio dai Decreti richiamati. Si vuole ringraziare in modo particolare i relatori che hanno contribuito non poco alla buona riuscita del Convegno, grazie ai quali sicuramente tutta la nostra categoria (e non solo) ha ottenuto maggiori chiarimenti in materia di sicurezza. I ringraziamenti sono rivolti, oltre che al nostro Presidente Geom. Ilario Tesio e agli sponsor, a: Geom. Tommaso Mongiovì – Presidente AGIAI; Avv. Francesca Micheli; Dott. Michele Montrano – ASL TO 3; Dott. Mario Marchio – ASL TO 3; Ing. Marco Carrescia. Il Collegio Geometri di Torino, sempre molto attento agli sviluppi le-

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Il Convegno “Il D.M. 37/08 ed il D.Lgs 81/08 nei cantieri e nei condomini” è stato organizzato in collaborazione con:

CODEBO’

Ascensori e montacarichi Via A. Vespucci 64/D 10129 Torino 011/5682242 www.codebo.it

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GENERAL SERVICE Materiali per costruzioni, impianti ed edilizia Via Muriaglio 10 - 10141 Torino 011/3853828 www.generalservicetorino.it

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software per l’edilizia e lo studio professionale del futuro

Soluzioni software per aziende dell’edilizia Via Mazzini, 64 - 19038 Sarzana (SP) 0187/622198 www.geonetwork.it

GRUPPO ORDINE Edilizia e restauro conservativo Via Reiss Romoli 146 10148 Torino 011/2202030 www.gruppoordine.it

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Disinfezione, disinfestazione e derattizzazione Via Brione 16 – 10040 Valdellatorre (To) 011/9689749


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Convegni gislativi e alle importanti novità, nello specifico in materia di Sicurezza, imponevano sicuramente un aggiornamento dei nostri iscritti (sia prettamente tecnici sia amministratori di condomini) per garantire un chiaro e professionale interfaccia con la nostra clientela. Il campo della sicurezza e soprattutto le responsabilità civili e penali cui le singole figure che interagiscono sono sempre più coinvolte, sono state affrontate in modo chiaro ed efficace proprio nel convegno richiamato. Finalmente abbiamo potuto assistere ad un Convegno dove siamo entrati immediatamente nel vivo degli argomenti, siamo riusciti a mantenere alto il livello di attenzione dei partecipanti fino alla conclusione dei lavori. Certamente l’argomento era di attualità, ma anche la capacità dei relatori e la completezza degli interventi hanno fatto sì che il successo e la soddisfazione siano stati tangibili tra il pubblico. L’Avv. Micheli ha affrontato il quadro normativo di riferimento, con particolare attenzione ai risvolti in ambito di responsabilità civile e penale, analizzando le ampie nuove responsabilità che si sono delineate con l’avvento del nuovo testo unico in capo ai professionisti. Il Dott. Montrano e il Dott. Marchio hanno affrontato l’aspetto più prettamente tecnico. Il primo sotto l’aspetto del cantiere, il secondo per gli ambiti relativi ai condominii. Sicuramente entrambi ci hanno illustrato con relazioni chiare e sintetiche proiettando le loro slide, quali sono le nuove procedure da affrontare prima e durante il corso dei lavori sia nell’ambito del cantiere che nell’ambito condominiale. L’Ing. Carrescia ha invece affrontato in modo molto chiaro, i nuovi risvolti in ambito di impianti elettrici e cioè il D.M. 37/08, a molti nota come nuova legge 46/90.

Il Collegio dei Geometri è stato rappresentato a Restructura anche in occasione del Convegno Inaugurale, a cui ha partecipato come relatore il Consigliere coordinatore della Commissione Sicurezza geom. Luca Perricone

ORARI DEGLI UFFICI DEL COLLEGIO GEOMETRI Dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30 Lunedì e mercoledì anche dalle 14,00 all 17,00 Consulenza Cassa di Previdenza dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00

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Convegni

Corso Geberit a Manno di Vittorio Vizzini

Si rinnova l’impegno della Geberit per la formazione professionale dei progettisti. Partenza per Manno, sede del corso, domenica 30 novembre 2008 con la neve ai bordi della strada; a Lugano un tempo cupo con pioggerellina e tentativo di nevicata, poi realizzatosi nella notte. Splendida sistemazione in un Hotel con vista sul lago Lunedì mattina, con il nevischio in atto, inizia a Manno, presso il centro formazione, il corso di apprendimento delle ultime tecnologie di progettazione degli impianti idraulici. Una giornata d’immersione totale tra raccordi, tubi, manicotti, cassette di cacciata e chi più ne ha più ne metta. In prima serata trasferimento all’Hotel ove i partecipanti soggiornano e, dopo l’usufruimento di alcune strutture dell’impianto alberghiero, cena con la presenza dei docenti del corso. Martedì mattina ripresa del corso con apprendimento delle tecniche per la progettazione dei pannelli termici. Una chicca in anteprima: un WC che funziona anche da bidet: il prezzo, una sciocchezza: € 3.200,00 + IVA. Nel dibattito tra docenti e partecipanti circa gli argomenti e le materie apprese, si è rilevato che i tecnici Geberit sono pronti a redigere gratuitamente i progetti sia idraulici che termici, ma il CD regalatoci manca non solo di un’ipotesi progettuale per redigere un preventivo od un progetto di riscaldamento a pannelli, ma è

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La ditta “CAPPA ERASMO”, in collaborazione con la GEBERIT, ha organizzato dal 30 novembre al 2 dicembre presso la loro sede di Manno in Svizzera, un corso riservato ai progettisti. Lo scopo di tale iniziativa è quello di migliorare la comunicazione e l’informazione con geometri e progettisti che operano nel settore dell’impiantistica sanitaria. Le presentazioni dei prodotti e dell soluzioni costruttive sono state tenute da consulenti della Geberit, che hanno potuto rispondere o risolvere quesiti sollevati durante il corso. I temi toccati sono stati: o Introduzione e presentazione della ditta GEBERIT o Approfondimento sull’installazione del PE o Concetti di base sulla ventilazione ed il dimensionamento degli impianti di scarico o Introduzione all’acustica e le normative in edifici pubblici GEBERIT SILENT o Sistemi d’installazione GEBERIT DAVANTI PARETE o Evacuazione acque piovane GEBERIT PLUVIA.


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Professione privo di ogni riferimento valutario. La motivazione di tali mancanze è stata che da poco la Geberit ha rivisto il listino e quindi è stato deciso di omettere i costi dei singoli prodotti. Nel complesso si è trattato di un momento formativo molto interessante sia per il contenuto del corso, sia per la possibilità di approfondimento delle problematiche legate all’impiantistica sanitaria, come hanno avuto modo di rilevare tutti i partecipanti alle giornate. La Geberit si è confermata come attenta al mercato non solo dal punto di vista economico ma anche progettuale e dei risultati.

Seminario

I sistemi fotovoltaici nei condomini Mercoledì 28 gennaio alle ore 14,30 presso la sede del Collegio - sala Bonfante – la Commissione Patrimonio Immobiliare del Collegio, con l’auspicio di verificare e migliorare le conoscenze, in merito ai risparmi energetici, ha organizzato un incontro aperto a tutti i professionisti che lavorano nell’ambito dei fabbricati condominiali e non, per valutare la possibilità di installazione dei tetti fotovoltaici dal titolo: I sistemi fotovoltaici nei condominii: - aspetti operativi e normativi; - procedura di presentazione delle domande; - valutazione costi benefici interventi; - richiesta contributi regionali Il seminario è stato tenuto in collaborazione con l’Agenzia Energia Ambiente di Torino con sede in Torino in via Livorno n. 60 ed ha avuto come relatori l’Ing. Maurizio Dedonno e l’Arch. Giorgio Gallo; moderatore geom. Giancarlo Carasso. il geometra n. 1/09

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Convegni

Le immissioni rumorose Giornata di formazione sul tema “Acustica forense: immissione del rumore nelle abitazioni e vizi-difetti dell’isolamento acustico” di Daniela De Salvia Il 29 novembre 2008 ho partecipato alla giornata di formazione sul tema “Acustica forense: immissione del rumore nelle abitazioni e vizi-difetti dell’isolamento acustico”, organizzato dall’Associazione Italiana per la difesa del rumore “MISSIONE RUMORE” presso il Tribunale di Milano. I relatori Dr. Angelo Converso Consigliere della Prima Sezione di Corte d’Appello di Torino - e l’Ing. Giorgio Campolongo - consulente tecnico in acustica presso il Tribunale di Milano, hanno toccato nei loro interventi le questioni ed i problemi più ricorrenti in materia di acustica forense. Il Dr. Converso ha portato all’attenzione dei corsisti la normativa mentre l’Ing. Campolongo ha portato l’esperienza pratica nella C.T.U.. Sulla base degli interventi dei relatori ho approfondito la normativa citata eseguendo alcune ricerche. L’originario art. 436 del codice dell’anno 1865 individuava la proprietà nel “diritto di godere e disporre delle cose nella maniera più assoluta”. Al momento del conio del codice civile (anno 1942) l’art. 844 “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi (890, Cod. Pen. 674). Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener

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conto della priorità di un determinato uso” ha rappresentato una novità sostanziale nel panorama normativo civilistico dell’epoca. Lo stesso articolo 844 c.c., pur pioniere per l’epoca, ha sopperito per molto tempo alla mancanza di una normativa ad hoc e, per molti versi, continua ancor oggi a svolgere una valida funzione di controllo delle emissioni rumorose. Questo è stato ed è tuttora possibile proprio grazie ai suoi contenuti di norma in bianco, cioè al fatto che l’esame della tollerabilità di un determinato rumore è lasciata alla personale valutazione del giudice della causa, con l’ausilio di una perizia (CTU) che viene normalmente affidata a tecnici competenti in acustica. I criteri per parametrare la tollerabilità o meno di un rumore si sono quindi formati sulla base delle consulenze tecniche e del convincimento del giudice che si esprime attraverso la sentenza. Le regole sono diventate tali man mano

la giurisprudenza si è consolidata su alcune conclusioni. Con l’art. 844 emerge la figura del “disturbato”, ci si interroga sull’azione e sul ripristino ponendosi il problema del risarcimento del danno. E’ proprio con l’art. 949 – azione negatoria – che il proprietario può agire per far dichiarare l’inesistenza di diritti affermati da altri sulla cosa, quando ha motivato di temerne il pregiudizio (art. 1079). Se sussistono anche turbative o molestie, il proprietario può anche chiedere che se ne ordini la cessazione, oltre alla condanna al risarcimento del danno (art. 1170). Sul problema del risarcimento del danno si segue il filone dell’art. 2043 c.c.“qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno” . Si può ipotizzare il danno da fatto lecito (disturbo tollerabile) o il risarcimento del danno


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Convegni dilatando l’ambito di tutela. Vi è una tendenziale autonomia reciproca tra i rapporti fra l’art. 844 c.c. e le discipline pubblicistiche. Il concetto di normalità viene interpretato come stato di fatto attuale senza l’immissione disturbante ed il concetto di anormalità come stato di fatto alterato dell’immissione disturbante. E’ solito riferire “la normale tollerabilità” alla sensibilità dell’uomo medio sulla scala A (ponderata sull’orecchio umano, scarsamente sensibile alle basse frequenze + 3 dB). Il suono ha pressione, frequenza e durata. E’ importante in questo contesto analizzare i criteri relativi al superamento dei + 3 dB (A) come tollerabilità riferita alla persona media.

Si dovrà procedere all’esame del rumore di fondo e dell’immissione disturbante; al metodo ed alla durata della rilevazione, alla determinazione dello scostamento rispetto al criterio differenziale (superamento dei + 3 dB (A). Il concetto della normale tollerabilità a norma dell’art. 844 c.c. non ha carattere assoluto ma relativo, nel senso che deve essere fissato con riguardo al caso concreto tenendo conto delle condizioni naturali e sociali dei luoghi e delle abitudini della popolazione: il relativo apprezzamento, risolvendosi in un’indagine di fatto, è demandato al giudice del merito e si sottrae al sindacato di legittimità se correttamente motivato ed immune da vizi logici (tra le tante, sentenze

n. 7545 del 06.06.2000; n. 1565 del 12.02.2000; 11118 dell’11.11.1997). La corte ha sempre posto alla base gli interessi intersoggettivi mentre le norme amministrative tutelano gli interessi collettivi. La violazione a livello di massa configura la violazione anche del singolo ma non viceversa. All’inizio per individuare la normale tollerabilità si è fatto riferimento a limiti assoluti misurati per esempio nella camera da letto (20 phon) e nel soggiorno (30 phon). Poi si è adottato il criterio comparativo individuato dalla Corte d’Appello di Milano che ritiene non tollerabile una immissione rumorosa prodotta dalla sorgente oggetto di esame che superi di oltre 3 dB il rumore di fondo. Un ulteriore

Il decibel: una misurazione relativa Il decibel è l’unità di misura convenzionale con la quale in acustica si indica il livello di un fenomeno acustico. Infatti non si potrebbe misurare il suono in W, W/m quadrato, in Pa in funzione rispettivamente della potenza, dell’intensità, della pressione acustica, l’escursione tra il valore minimo e il valore massimo raggiungibile, non renderebbe facilmente comprensibile detto fenomeno. Se per esempio consideriamo la variazione della pressione sonora, riscontriamo come essa varia entro un intervallo compreso fra 20 microPa, soglia d’udibilità, a 63,2 Pa, soglia del dolore, con un’escursione avente il valore di 10 6. Per ridurre questo intervallo, si è pensato di adottare misurazioni di tipo relativo anziché di tipo assoluto come sono le precedenti, prendendo a riferimento il minimo valore udibile e partendo da esso per compiere le misurazioni. Nelle esperienze effettuate si è poi scoperto come la relazione che lega la sensazione sonora al fenomeno che l’ha generata sia di tipo esponenziale e non lineare. Per cui si è riscontrato che raddoppiando la pressione emessa da una sorgente, non segue un raddoppio della sensazione sonora, ma al contrario si avrà un aumento maggiore. Da queste considerazioni, nasce una misurazione di tipo logaritmico: il decibel (indicativamente, ad un aumento dell’intensità sonora di 3 decibel corrisponde circa un raddoppio della percezione soggettiva del rumore). Il decibel (dB) è definito come: 10 * log10P/P0 dove P è la misura in Pa della pressione sonora e P0 è il livello standard di riferimento, cioè il livello minimo di udibilità stabilito in 20 micro pascal, essendo questo il più piccolo valore di pressione in grado di produrre una sensazione sonora in un orecchio normale (prescindendo per il momento dalla dipendenza di tale sensazione dalla frequenza). Il valore 0 di questa scala deve quindi essere definito con una convenzione consistente nel fissare un valore di riferimento a cui far corrispondere lo zero e a cui rapportare i valori delle grandezze in esame. E’ bene quindi sottolineare che il dB non è una unità di misura, ma un modo di esprimere una certa misura: esso è adimensionale.

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Convegni

La sensazione sonora La sensibilità dell’orecchio umano considerata nella sua gamma massima, va dai 16-20 Hz ai 16-20 kHz. Questi limiti variano da individuo a individuo e subiscono delle variazioni con l’età. Ma non solo, l’orecchio umano presenta sensibilità diverse alle varie frequenze, cioè due suoni che hanno lo stesso livello di pressione sonora a diverse frequenze possono provocare una diversa sensazione sonora. Tale comportamento differenziato si evidenzia con la famiglia di curve isofoniche (sotto riportate), le quali riuniscono i punti rappresentanti suoni puri che, alle diverse frequenze, danno la stessa sensazione uditiva naturalmente, le isofoniche sono curve ricavate statisticamente e mostrano, sommariamente, che la zona di maggior sensibilità uditiva è compresa tra i 1.000 e i 4.000 Hz.

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Convegni

Curve isofoniche orientamento giurisprudenziale differenza il limite di intollerabilità a seconda che i rumori si svolgano durante le ore diurne per cui non potrebbero superare i 5 dB ovvero nelle ore notturne in cui permane il limite dei 3 dB. Come si può capire queste indicazioni hanno trovato espressione nella normativa nazionale attraverso il cosiddetto “limite differenziale di immissione”, tuttavia non c’è completa coincidenza con il metodo di misura seguito dalle CTU chiamate nel giudizio rispetto a quello dettato dal D.P.C.M. 11 novembre 2007. E così la stessa giurisprudenza ha ritenuto ininfluente la normativa nazionale in quanto questa “persegue esclusivamente interessi pubblici, disciplinando, in via generale ed assoluta, i livelli di accettabilità delle immissioni sonore, al fine di assicurare alla collettività il rispetto di livelli minimi di quiete. Infatti, le disposi-

zioni anzidette attengono ai rapporti cd. verticali tra la P.A., preposta alla tutela dell’interesse collettivo della salvaguardia della salute in generale, ed i privati esercenti le attività contemplate, prescindendo da qualunque collegamento con i diritti civilistici ricollegati alla tutela del diritto alla salute e della proprietà fondiaria.” Il Decreto del Presidente del Consiglio del 14.11.1997 all’art. 4 indica i Valori limite differenziali di immissione: “1. I valori limite differenziali di immissione, definiti all’art. 2, comma 3, lettera b), della legge 26 ottobre 1995, n. 447, sono: 5 dB per il periodo diurno e 3 dB per il periodo notturno, all’interno degli ambienti abitativi. Tali valori non si applicano nelle aree classificate nella classe VI della tabella A allegata al presente decreto.

2. Le disposizioni di cui al comma precedente non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 dB(A) durante il periodo diurno e 40 dB(A) durante il periodo notturno; b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 dB(A) durante il periodo diurno e 25 dB(A) durante il periodo notturno. 3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alla rumorosità prodotta: dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime; da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali; da servizi e impianti fissi dell’edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al disturbo provocato all’interno dello stesso. Tornando al risarcimento del danno s’individua il danno biologico (con riferimento al disturbo da rumore che necessita di conoscenze metagiuridiil geometra n. 1/09

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Convegni che per l’individuazione) ed il danno patrimoniale incidente sull’immobile. Ed è proprio sul danno patrimoniale, di interesse più tecnico, che mi soffermo. Sui vizi o gravi difetti di costruzione (Art. 1669 c.c.) la natura dell’azione può essere contrattuale od extracontrattuale, a seconda che sia indirizzata verso l’appaltatore ovvero verso il costruttore-venditore (distinzione dell’azione ex art. 1490 c.c.). Comporta una responsabilità contrattuale con scelta fra la riduzione del prezzo e la risoluzione della compravendita (art. 1492 c.c.), azione proponibile contro il venditore non costruttore (distinzione dall’azione ex artt. 1667-1668 c.c.), che è sempre di natura contrattuale. L’azione del compratore sul venditore: art. 1495 denuncia entro 8 giorni dalla scoperta salvo diverso termine stabilito dalle parti o dalla legge. La denuncia non è necessaria se il venditore ha riconosciuto l’esistenza del vizio o l’ha occultato. L’azione si prescrive in ogni caso in un anno dalla consegna se non è stata eseguita la denuncia del compratore. L’azione del committente sull’appaltatore: l’appaltatore è tenuto alla garanzia per le difformità e i vizi dell’opera (art. 1668). Denuncia entro 60 giorni dalla scoperta. L’azione si prescrive in due anni dal giorno della consegna dell’opera, salvo denuncia entro 60 giorni dalla scoperta e prima dei due anni dalla consegna. Quando si tratta di edifici o di altre cose immobili destinati per la loro natura a lunga durata, se, nel corso di dieci anni dal compimento (Ar. 1669), l’opera presenta gravi difetti l’appaltatore è responsabile nei confronti del committente e dei suoi aventi causa, purché sia fatta la denuncia entro un anno dalla scoperta. Il diritto del committente si prescrive in un anno dalla denuncia. Per approfondimenti invito il lettori a consultare il sito: www.missionerumore. it

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L’Associazione Nazionale “Donne Geometra” è un Organismo nato grazie al Consiglio Nazionale Geometri, che osservando la femminilizzazione di un mondo professionale da sempre riservato agli uomini, ha ritenuto costituire un gruppo di lavoro, che si interessasse delle problematiche delle colleghe geometra libere professioniste. Il nucleo operativo si è formato per collaborare, identificare, migliorare il ruolo sociale delle donne geometra, attraverso il pensiero della differenza, anche nel rispetto delle direttive europee riguardo alla parità di genere. L’Associazione pubblica ogni mese un Notiziario, il cui invio può essere richiesto tramite il sito www.donnegeometra.it Le altre Associazioni Nazionali:

GEOVAL Geometri Valutatori Esperti www.geoval.it

AGIT Associazione Geometri Italiani Topografi www.agit.cng.it

AGIAI Associazione Geometri Italiani Amministratori Immobiliari www.agiai.com GEOSICUR Geometri per la Sicurezza www.geosicur.it AGICAT Associazione Geometri Italiani Consulenti Ambiente e Territorio www.agicat.cng.it


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On line

La posta elettronica certificata di Paolo Cuselli La “posta elettronica certificata”, meglio conosciuta con l’acronimo PEC, è uno strumento il cui obiettivo è quello di parificare il valore di una e-mail a quello di una raccomandata cartacea con ricevuta di ritorno. L’utilizzo della PEC si sta rapidamente diffondendo in quanto permette di sostituire la raccomandata e il fax nei rapporti ufficiali e può essere utilizzata anche per l’inoltro di comunicazioni quali invio di ordini, contratti, fatture, convocazioni di Consigli, Assemblee, Giunte, inoltro di circolari e direttive, gestione delle comunicazioni ufficiali all’interno di organizzazioni articolate o a “rete” (franchising, agenti, ecc…) La PEC è una soluzione che è stata introdotta solamente in Italia. Altri Paesi non hanno sentito l’esigenza di promuovere un meccanismo similare. Rispetto alla raccomandata A/R, la PEC offre sicuramente migliori garanzie perché basa il suo funzionamento su un sistema che coinvolge direttamente i provider Internet scelti rispettivamente da mittente e destinatario. Prerequisito indispensabile per scambiarsi messaggi certificati, mediante l’uso della PEC, è l’attivazione di un account

Decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185: “Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 29 novembre 2008 - Suppl. Ordinario n. 263/L Art. 16: Riduzione dei costi amministrativi a carico delle imprese Comma 7: I professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Gli ordini e i collegi pubblicano in un elenco consultabile in via telematica i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.

presso un gestore (provider Internet) che fornisca questo tipo di servizio. Il Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA) è l’organo preposto al controllo della posta elettronica certificata. E’ infatti lo stesso CNIPA che si occupa di controllare le richieste di iscrizione avanzate dai provider interessati ad offrire, ai propri clienti, il servizio PEC e di redigere un elenco, pubblicamente accessibile, che riassume tutti i gestori accreditati. L’utente può scegliere, tra i provider indicati, quello preferito e richiedere, previa sottoscrizione di un contratto, una casella PEC. La trasmissione vene considerata posta certificata

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On line

solo se le caselle del mittente e del destinatario sono caselle di posta elettronica certificata. Se una delle caselle coinvolte nella trasmissione non è una casella di PEC si viene a perdere il valore della trasmissione e il sistema potrà fornire solo una parte delle funzionalità di certificazione previste; in questo caso, per esempio, non viene fornita la ricevuta di avvenuta consegna. I gestori di posta certificata sono obbligati a mantenere traccia di tutti i principali eventi che riguardano la trasmissione. Queste registrazioni vengono mantenute per 30 mesi e possono essere utilizzate come prova da parte degli interessati. L’utilizzo dei servizi di posta certificata avviene esclusivamente utilizzando protocolli sicuri, in modo da evitare qualsiasi manomissione del messaggio da parte di terzi. La maggior parte degli strumenti di posta più diffusi sono già in grado da tempo di gestire questi protocolli L’identificazione può avvenite tramite user e password oppure tramite certificati digitali. Quando si spedisce un regolare

messaggio da una casella di posta certificata si riceve dal proprio provider di posta certificata una ricevuta di accettazione, firmata dal gestore stesso, che attesta il momento della spedizione ed i destinatari (distinguendo quelli normali da quelli dotati di PEC. Integrità del messaggio Il gestore di posta certificata del mittente crea un nuovo messaggio, detto busta di trasporto, che contiene il messaggio originale e i principali dati di spedizione; la busta viene firmata dal provider, in modo che il provider del destinatario possa verificare la sua integrità (ovvero che non sia stato manomesso nella trasmissione). Un messaggio di posta certificata viene consegnato nella casella del destinatario inserito nella sua “busta di trasporto”. Non appena effettuata la consegna il provider del destinatario invia al mittente la ricevuta di consegna. Anche in questo caso si tratta di un messaggio email, firmato dal gestore stesso che attesta: la consegna, data e ora di consegna,

contenuto consegnato. Va sottolineato l’ultimo punto: infatti la ricevuta di consegna contiene, in allegato, anche il messaggio vero e proprio (con tutti i suoi eventuali allegati). Questo significa che la posta certificata fornisce al mittente una prova, firmata dal provider scelto dal destinatario, di tutto il contenuto che è stato recapitato (con data e ora di recapito). Questa è una delle caratteristiche più significative che distingue la posta certificata dai normali mezzi per l’invio di documenti ufficiali in formato cartaceo. Alcuni aspetti critici legati all’uso della PEC che dovranno essere probabilmente affrontati sono anche i seguenti: - al ricevimento di una raccomandata tradizionale, in caso di assenza del destinatario, allo stesso viene lasciato un avviso che attesta la giacenza della comunicazione presso l’ufficio postale di zona. Nel caso della PEC, quando il personal computer del destinatario è spento o non collegato ad Internet nessun avviso verrà notificato poiché resterà memorizzato (per quanto tempo?) sul server del provider Internet. - qualora il personal computer del ricevente abbia un problema non verrà notificato nulla in proposito a chi spedisce né tanto meno al server del provider per il quale la PEC sarà considerata come regolarmente recapitata. I prossimi mesi ci diranno quanto questo mezzo innovativo sarà importante.

SITO INTERNET DEL COLLEGIO – AREA RISERVATA A metà novembre, grazie all’opera della Commissione Informatica, è stato attivato il nuovo sito Internet del Collegio www.collegiogeometri.to.it il quale, oltre ad essere più funzionale ed interattivo, prevede due differenti possibilità di visualizzazione, una pubblica ed una riservata agli iscritti all’Albo. L’accesso all’area riservata è stato attivato ed è pertanto possibile registrarsi. Per il primo accesso, occorre cliccare su “crea password” e seguire le istruzioni. Attenzione: l’e-mail da indicare deve corrispondere a quella inserita in anagrafica.

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Professione

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