IL FOGLIO di
Il
PINZOLO
Foglio del PINZOLO Comune di
anno VII - n. 13 - Dicembre 2011
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SOMMARIO
IL FOGLIO del Comune di Pinzolo
AMMINISTRAZIONE
Semestrale di informazione Iscritto al n. 1265 Registro stampe del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005
Collegamento Pinzolo-Campiglio: una ski area con 150 km di piste COE: Centro Operativo Emergenza Un nuovo ski stadium per la 3-TRE Ex area Coni: partiti i lavori, e adeguata la palestra Risanato e riqualificato il Rainalter Rifiuti: dal 1 gennaio si parte con il sistema di raccolta puntuale Pinzolo: una biblioteca da sogno Circonvallazione alta Val Rendena: approvato il progetto 2011 anno europeo del volontariato Polifunzionale: il bilancio del primo anno di attività Boschi, un patrimonio da valorizzare Rifatto l’“abito” a Mavignola
EDITORE Comune di Pinzolo (TN)
PERSONE
RESPONSABILE EDITORIALE Damiano Rito info@damianorito.it
GIOVANI
DIRETTORE RESPONSABILE Matteo Ciaghi matteociaghi@alice.it COMITATO DI REDAZIONE: Maura Binelli, Sergio Binelli, Maddalena Collini, Sara Maffei, Carla Maturi redazione@comune.pinzolo.tn.it SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE: Anita Binelli, William Bonomi, Luciano Caola, Filippo Collini, Chiara Cominotti, Franco Luconi Bisti, Daniele Maffei, Isidoro Pedretti, Nadia Vidi, Walter Vidi IN COPERTINA Chiesa di San Vigilio foto di Matteo Ciaghi STAMPA: Grafica 5 - Arco (TN)
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editoriale
Il ricordo del dottor Lamberto Frigeri
Gruppo giovani di Pinzolo
ASSOCIAZIONI
E VOLONTARIATO
Pro loco Pinzolo: attuare, coordinare, promuovere AlpinGo Val Rendena: ecco la SkiAlp 2012 La staffetta di short track, con la nostra Cecilia Maffei, conquista l’oro Pro Loco Gs Mavignola: un altro anno insieme Coro Presanella in tournèe in “Merica”
COMUNITÀ
Cassa Rurale di Pinzolo: II edizione della festa del Socio “Socinsieme” Solidarietà alpina: 40 anni di premio
EVENTI
Ritiro Internazionale: ottimo da molti punti di vista Dance Theatre: una 5a edizione speciale Un abbraccio di luce illumina la Val Rendena
CULTURA E TRADIZIONE
Cultura e tradizione Murales: san Gerolamo Il Bosco incantato Cent’anni or sono… L’Epopea delle Guide di Montagna in Val Rendena
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uest’anno viviamo il Natale in tempo di crisi, una crisi economica - e di conseguenza sociale - che da tempo sta attraversando l’Europa e si è manifestata anche in Italia in tutta la sua gravità. Non basteranno le misure, pur necessarie, introdotte dal Governo: la soluzione passa dal taglio della spesa pubblica, dall’eliminazione degli sprechi e, soprattutto, dal rilancio dell’economia. La crisi c’è e colpisce anche noi. Ci trova più forti del resto del Paese, sia in termini di gestione della spesa pubblica che di programmazione allo sviluppo. La grande capacità di risparmio delle famiglie e la presenza di una diffusa imprenditorialità sono altri elementi distintivi che contribuiscono a qualificare la nostra terra rispetto ad altre zone del Paese. Noi trentini abbiamo un tessuto sociale ancora vivo; il nostro senso di responsabilità si esprime nell’impegno di ciascuno a rimboccarsi le maniche per affrontare la situazione al fine di continuare a garantire un certo livello di crescita economica. A questo orizzonte ha contribuito in maniera decisiva anche l’Amministrazione Comunale con una programmazione che, grazie anche al sostegno della nostra Provincia, si è tradotta in interventi concreti
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e lungimiranti. Penso ai piccoli investimenti nel settore edile privato resi possibili dal nuovo PRG; penso alle opere pubbliche in fase di ultimazione (dalla biblioteca Ciclamino alle ex scuole elementari a Pinzolo; dall’arredo urbano al parco ai Sass a Mavignola; dal Colarin al Rainalter a Campiglio), a quelle appena iniziate (una per tutte le Scuole all’ex centro Coni a Campiglio) e a quelle che sono al cancelletto di partenza (Stadio dello slalom a Campiglio). Sono investimenti del valore di milioni di euro che, dal 2008 ad oggi, hanno assicurato linfa all’economia locale. Fiore all’occhiello di questo impegno è il collegamento Pinzolo-Campiglio: lo sviluppo impiantistico della zona – grazie a Funivie Pinzolo e a Funivie Madonna di Campiglio - fa da traino a forti investimenti privati, principalmente nel settore alberghiero. La nostra economia e la nostra socialità ancora resistono, grazie all’impegno di ciascuno. Non c’è da nascondersi però che gli anni più difficili, vista la congiuntura economica mondiale, saranno i prossimi. Ci aspetta un periodo nel quale, più che le paure, vanno moltiplicati gli sforzi e l’impegno. E’ fondamentale fare rete sul nostro territorio fra enti pubblici e privati; è decisivo riuscire a fare sinergia e a condi-
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videre con la nostra Provincia investimenti di sostegno all’economia locale, che rimane fra quelle trainanti. Sono sicuro che la componente privata farà la propria parte. Come amministratori del Comune di Pinzolo, a nostra volta, continueremo a impegnarci convinti che l’unica strada per superare un periodo economico difficile è quella di non tirarsi indietro, ma di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. Ringrazio uno ad uno i Consiglieri e gli Assessori Comunali, i dipendenti comunali, gli enti locali e quanti hanno collaborato con la nostra amministrazione. Buon Natale e sereno 2012 a tutti. Il Sindaco William Bonomi
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amministrazione
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Collegamento Pinzolo-Campiglio Una ski area con 150 chilometri di piste
Dal Doss del Sabion di Pinzolo alle piste di Madonna di Campiglio, fino a Folgarida Marilleva: 150 km di piste continue per ogni ordine di difficoltà che daranno vita al comprensorio più esteso di tutto il Trentino, con al centro la “Perla delle Dolomiti” e tutto intorno uno scenario dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Entro Natale sarà attivo il collegamento funiviario che andrà a creare di fatto la nuova skiarea.
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Le cabine, che viaggeranno ad una velocità di 6 metri al secondo, potranno ospitare fino a 8 passeggeri. Complessivamente si andrà da Pinzolo a Madonna di Campiglio e viceversa in soli 20 minuti. “Un collegamento importante ed atteso – ha detto presentandolo l’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini – che aggiunge ulteriore appeal a queste località turistiche permettendo varietà di piste e soluzioni nuove anche a livello di mobilità. Con questo nuovo impianto l’area Pinzolo-Campiglio-Val di Sole si conferma all’avanguardia e aggiunge un’importante tassello alla propria offerta”.
La telecabina Pinzolo-Campiglio Express, in funzione nella stagione invernale 20112012, lunga complessivamente 4.727 metri, prevede la realizzazione di quattro stazioni: una di partenza e arrivo in località Puza dai Fò (a quota 1.664 m), una intermedia in località Plaza (1.140 m), una seconda intermedia in località Colarin (1.512 m) e una di arrivo e a Patascoss (1.753 m), pochi metri a monte del Canalone Miramonti.
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AMMINISTRAZIONE
COE: Centro Operativo Emergenza di Franco Luconi Bisti Consigliere comunale
...il centro traumatologico e altri servizi sanitari nonchè la piazzola per gli elicotteri rendono il COE un vero e proprio centro multi servizi
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Dopo 400 giorni lavorativi e altri 60 di pura burocrazia il C.O.E. centro operativo emergenza è aperto e funzionante. Un’opera complessa, costruita all’entrata sud della galleria di Campiglio, destinata a molteplici servizi ed interamente finanziata dalla P.A.T. Realizzata dalla Collini costruzioni S.p.a. sull’elaborato di un progettoconcorso voluto dall’assessore Silvano Grisenti perché Madonna di Campiglio con la sua difficile orografia non disponeva di un’area idonea alla realizzazione di un polo per la protezione civile. La costruzione originaria, con il parcheggio del primo piano, si
dimostrò adatta in parte a ospitare le autorimesse dei vari sodalizi. In seguito lo sviluppo del progetto fornì ulteriori risposte a parecchie esigenze, non solo relative alle necessità della protezione civile. Nella nuova stesura venivano individuati importanti spazi destinati ad ospitare il centro traumatologico con annessi servizi sanitari di vario genere ed un eliporto per il soccorso, infrastrutture che rendono il COE un prezioso centro polivalente. La piazzola per gli elicotteri, con i suoi 860 metri quadrati di superficie, è una delle più grandi e funzionali delle Alpi. Oltre ai voli destinati all’emergenza, grazie
alla nuova legge che consente di atterrare a quota 1600 metri potrà accogliere anche un servizio elitaxi. Dotata di sistema VFR per l’atterraggio notturno garantirà il suo funzionamento 24 ore su 24. L’intera struttura dispone inoltre di circa 280 posti macchina, assai utili alla stazione del Colarìn - punto d’arrivo del collegamento funiviario Pinzolo Campiglio - ricavata nel complesso unitamente ad alcuni spazi, posti al terzo livello, per servizi strettamente legati alla pratica dello sci e alla ristorazione nello splendido balcone panoramico sulle Dolomiti di Brenta. Al quarto piano, riservato ai servizi sanitari e alle sedi del Trasporto infermi, del Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco volontari, si trovano una sala radio comune e una sala riunioni da 80 posti destinata all’uso didattico e ai momenti di ritrovo della comunità. 8 ascensori collegano tra loro in un baleno i 4 piani del complesso. , Le autorimesse per i mezzi del Soccorso alpino, del Trasporto infermi e dei Pompieri
occupano il piano strada, distribuite in ampi spazi, capaci di soddisfare alle diverse necessità in maniera veramente ottimale sotto tutti i punti di vista, un’esigenza questa che ultimamente si era fatta improrogabile. Merita un cenno, perché è un particolare molto importante, voluto dal presidente Lorenzo Dellai, la sistemazione degli spazi assegnati alle associazioni. Venne concordata con il Dipartimento opere pubbliche su un progetto che ha tenuto conto
delle problematiche avanzate da ciascun ente per la propria attività, dopo che i responsabili di ognuna le avevano enunciate e tradotte in disegno sulla carta direttamente in prima persona. In questo modo l’idea originaria di ricavare nella struttura un parcheggio di testata al servizio della stazione turistica ha trovato anche una sua anima pulsante ed offerto soluzioni a problemi annosi, difficilmente risolvibili in altri spazi. La costruzione è un esempio di multifunzionalità, in grado di adattarsi sia a servizi da attivarsi durante le stagioni con particolare riguardo ai turisti, sia fuori stagione a favore dei residenti per un supporto sanitario più efficiente. L’ala destinata al centro traumatologico è paragonabile ad uno spazio ospedaliero perfettamente capace di ospitare servizi di eccellenza. Un’opera quindi estremamente qualificante che dà a Campiglio ulteriore prestigio tra le località turistiche di montagna.
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Un nuovo ski stadium per la 3-TRE
Quest’opera è molto importante, qualificherà notevolmente i servizi per lo sci alpino, fondamentale per la nostra economia, e potrà favorire un ritorno duraturo della Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio 6
Con il via libera estivo al finanziamento che la Giunta della Provincia autonoma di Trento ha fissato, su proposta dell’assessore Mauro Gilmozzi, in 7.543.000 euro su una spesa complessiva stimata nella cifra di 7.940.000 euro, si avvicina sempre di più la realizzazione dello “Ski Stadium 3-Tre”. Il nuovo stadio dello slalom, ma non solo, perché sarà anche luogo in grado di ospitare eventi e manifestazioni all’aperto sia in estate che in inverno, museo dello sci, sky-bar e superficie sportiva polivalente, verrà costruito ex-novo dalla demolizione dell’attuale sta-
grande per le gare, un volume destinato ai cronometristi e alla giuria, due ali di tribune coperte e un corpo centrale a più piani nel quale saranno collocati tutti i servizi. L’area polifunzionale sarà compresa nelle due torri ottagonali. “La delibera adottata dalla Provincia – commenta il primo cittadino di Pinzolo William Bonomi – mi riempie di soddisfazione. Quest’opera è molto importante, qualificherà notevolmente i servizi per lo sci alpino, fondamentale per la nostra economia, e favorirà il ritorno duraturo della Coppa del Mondo (per le edizioni successive alla gara assegnata il 19 dicembre 2012) a Madonna di Campiglio, con forti ricadute di immagine e di conseguenza anche economiche non solo sulla nostra località, ma su tutto il Trentino. Si tratta di un’opera pubblica del Comune portata avanti a più mani: con Funivie di Campiglio, che hanno in programma, tra vari interventi, la sostituzione della seggiovia Miradio costruito negli anni Settanta. Il progetto, attualmente in fase definitiva, (aggiustamenti e modifiche, fino al progetto esecutivo, sono quindi ancora possibili), è stato realizzato dallo studio tecnico Alessandro Bleggi srl di Trento. Pensata sul modello di simili impianti sportivi esistenti in Austria e Svizzera, seguendo gli standard richiesti dalla Fisi, la nuova struttura prevede, nella scelta dei materiali, un utilizzo significativo di vetro, acciaio e legno di larice. Lo stadio (tempo previsto per la realizzazione: 500 giorni naturali consecutivi) avrà un parterre più
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monti con l’abbassamento dell’imbarco undici metri verso il paese, di fatto trasformando l’impianto in un nuovo arroccamento. Poi con il Comitato 3-Tre. Il confronto con quest’ultimo, e in particolare con il suo presidente Lorenzo Conci, è stato fondamentale,in termini di idee, progettualità e coinvolgimento dei vertici della Fisi. Anche la Provincia è stata importante, sia per quanto riguarda l’aspetto politico che quello tecnico”. Ma gli interventi per riportare Madonna di Campiglio al centro del “circo bianco”, non si esauriscono qui. Il nuovo stadio è un tassello di un programma articolato che prevede, su iniziativa delle Funivie di Madonna di Campiglio, anche la realizzazione di due nuove piste (attualmente sottoposte a valutazione di impatto ambientale). “Entrambe – spiega il sindaco – partiranno dalla zona sopra Patascoss. Una terminerà il suo corso nella zona della piana di Nambino e sarà una pista per lo slalom gigante, l’altra si collegherà con il Canalone Miramonti arrivando nello stadio dello slalom e sarà omologabile per il Super G. In questo modo la località potrà candidarsi ad ospitare la combinata. Per quanto riguarda la futura gestione, aggiunge Bonomi, “stiamo facendo le opportune valutazioni, ma con tutta probabilità sarà affidata al Comitato 3-Tre del quale fanno parte anche i comuni di Pinzolo e Ragoli, le Funivie di Madonna di Campiglio, l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena e la Provincia autonoma di Trento”.
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Ex area Coni: partiti i lavori, e adeguata la palestra di Valter Vidi Assessore ai Lavori pubblici, Espropriazioni, Viabilità di Madonna di Campiglio
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Si sta lavorando per la realizzazzione del nuovo polo scolastico a Madonna di Campiglio in località Palù nell’ex area Coni. I nostri giovani avranno a disposizione una struttura all’altezza delle aspettative, che saprà appagare le esigenze più volte manifestate dai cittadini. Dopo un periodo in cui l’avanzamento della realizzazione dell’opera ha subìto qualche rallentamento, dovuto soprattutto all’individuazione della direzione ai lavori, che è passata in carico alla Comunità di Valle delle Giudicarie, è stata approvata una importante variante riguardo alla palestra che verrà ricavata nella struttura. Per sod-
disfare i requisiti richiesti per poter disputare sport a livello agonistico si è infatti reso necessario un ampliamento della stessa e sono state apportate delle piccole modifiche richieste per ottenere l’abilitazione a diverse pratiche sportive. Un ringramento particolare all’amministrazione del comune di Ragoli ed in particolare al sindaco Matteo Leonardi per lo straordinario impegno profuso fino ad ora per garantire che tutto si svolga a regola d’arte, con la certezza che con la realizzazione di quest’opera stiamo ponendo una pietra miliare per il miglioramento della qualità della vita della comunità di Campiglio.
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Risanato e riqualificato il Rainalter di Valter Vidi Assessore ai Lavori pubblici, Espropriazioni, Viabilità di Madonna di Campiglio
Il cantiere, che si sarebbe dovuto aprire nell’autunno del 2010, fu attivato in primavera, nel marzo del 2011 ma nonostante questo si è arrivati a finire l’opera prima di Natale
Da tempo l’ala dell’edificio Rainalter di proprietà del Comune necessitava di un intervento radicale, di risanamento delle strutture, di riqualificazione ambientale e di riorganizzazione interna per renderla funzionale alle attività e alle esigenze degli enti ospitati. Deciso di mettervi mano, venne affidata all’ingegner Massimo Dalbon la redazione del progetto, che in origine prevedeva il rifacimento dei locali concessi all’Azienda di Promozione Turistica situati al piano terra (ufficio informazioni) e al primo piano (uffici amministrativi e sala riunioni), il rifacimento della facciate e una nuova copertura del tetto per un importo complessivo di
1.200.000 euro. Il cantiere, che si sarebbe dovuto aprire nell’autunno del 2010, fu attivato in primavera, nel marzo del 2011. Per non intralciare i lavori, le infrastrutture dell’Azienda provvisoriamente vennero trasferite insieme agli uffici del Comune nel PalaCampiglio, dove hanno funzionato egregiamente durante tutta l’estate. In corso d’opera si sono dovute fare alcune varianti. L’Apt aveva comunicato di non esser più interessata ai locali del primo piano. Questo ci ha permesso di eliminare la scala interna e l’ascensore che li collegavano alla hall del pianterreno, di ristrutturare i vani in maniera diversa e di destinarli ad altre importanti funzioni. Oggi il primo piano ospita gli uffici comunali, quelli della polizia urbana, un ambiente e una saletta riunioni messa a disposizione delle associazioni che operano nel tessuto socio-economico, culturale e ricreativo della stazione turistica. Verso fine agosto, con un’ulteriore iniziativa ed uno stanziamento di 60.000 euro, l’amministrazione comunale decideva di ultimare le facciate esterne, mettendo mano alle grandi finestre che guardano a mattina e a sera del piano sotto il tetto (non previste nel primo appalto) per completare il tutto in
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Rifiuti: dal 1 gennaio si parte con il sistema di raccolta puntuale di Luciano Caola Assessore al Patrimonio, Agricoltura, Foreste, Ambiente, Gestione dei Rifiuti e Servizi Sanitari
Mi sento in dovere di ringraziare l’ingegner Massimo Dalbon per la disponibilità accordataci quale progettista nell’accogliere e redigere con solerzia le nostre richieste di varianti e per la cura assicurataci nella direzione dei lavori...
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maniera armonica e decorosa. Successivamente si pensò a sistemare anche il sottotetto, stanziando altri 340.000 euro. Le varianti al progetto originario e le diverse modifiche in corso d’opera hanno avuto bisogno di una mia costante presenza sia per far fronte a numerosi imprevisti sia per rispettare i tempi di consegna. Attualmente l’Azienda di Promozione Turistica è tornata ad occupare i suoi uffici, completamenti rinnovati, moderni e funzionali; il Comune e gli altri enti si sono insediati al primo piano con soddisfazione generale. Il sottotetto progettato in ottobre è stato ultimato a fine novembre. Mi sento in dovere di ringraziare l’ingegner Massimo Dalbon
per la disponibilità accordataci quale progettista nell’accogliere e redigere con solerzia le nostre richieste di varianti e per la cura assicurataci nella direzione dei lavori, il geometra Alberto Mosca, e tutte le ditte e gli artigiani (sarebbe troppo lungo elencarli tutte) che hanno reso possibile realizzare, in così breve tempo e a regola d’arte, la ristrutturazione dell’edificio, un intervento di notevole spessore, un tassello importante verso la riqualifica ambientale del centro di Madonna di Campiglio.
Mancano pochi giorni alla fatidica data del 1° gennaio 2012, quando entrerà in vigore a tutti gli effetti la raccolta puntuale del rifiuto residuo mediante l’utilizzo delle calotte con chiave, come richiesto dalle legge in vigore, e Comunità e i Comuni stanno compiendo gli ultimi adempimenti per garantire che l’avvio ufficiale sia positivo e con disagi minimi per gli utenti. Laddove nel territorio giudicariese si è attivato il servizio delle calotte si è assistito ad un significativo incremento
del differenziato di circa il 22% grazie al quale è stato possibile raggiungere, la soglia del 70% di differenziata. É un segnale fondamentale che mostra come la gran parte della cittadinanza abbia capito l’importanza di collaborare per ridurre i rifiuti indifferenziati e per il miglioramento del servizio e che ci fa ben sperare che anche nel nostro comune una volta a regime si possano registrare analoghi risultati. L’attivazione delle calotte nel nostro comune è stata completata il 14 dicembre, quan-
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do hanno messo in funzione il sistema anche a Madonna di Campiglio; si potrà così testare l’efficienza del sistema anche in una situazione del tutto eccezionale che vede proprio nel periodo natalizio un flusso di ospiti 30 volte superiore rispetto alla popolazione residente, concentrato in pochi giorni.
Sempre più cruciale diventa il ruolo dell’utente per migliorare il servizio: non solo può essere attivo nel mantenere pulite le isole ecologiche mettendo i rifiuti negli appositi contenitori, ma può incidere anche sulla bolletta che andrà a pagare. Più differenzierà meno spenderà.
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Nell’incontro con la popolazione e gli operatori di Madonna di Campiglio, svoltosi venerdì 2 dicembre l’arch. Maurizio Polla, insieme a tante informazioni e alla proposta di intervento mirata per far fronte ai picchi di utenza nella località ha precisato: «Una stazione turistica che vuole essere un punto di riferimento per il panorama internazionale non può permettersi di trascurare l’aspetto ambientale; anche per questo abbiamo studiato una soluzione che potesse tener conto delle varie esigenze e che proponesse una gestione dei rifiuti all’avanguardia. Ciascun albergo possiede i propri cassonetti, così come i condomini con più di 15 unità abitative (e per i più piccoli che ne abbiano fatto richiesta), con raccolta porta a porta da parte della Comunità. I proprietari di seconde case saranno dotati dell’apposita chiavetta, distribuita direttamente presso gli uffici comunali. In fase di studio, per il turista di passaggio, delle calotte a moneta, che potranno essere utilizzate
da chi non ha un’abitazione e quindi non ha la chiavetta per aprire le calotte standard. Siamo sicuri che i turisti dopo un primo periodo nel quale potranno incontrare qualche difficoltà dovuta al cambiamento, sapranno adattarsi benissimo a questi nuovi standard di civiltà e saluteranno l’iniziativa positivamente apprezzandone la modernità». In particolare a Madonna di Campiglio le strutture (alberghiere e residenziali) che hanno una propria isola ecologica sono passate in un anno da 60 a 180. In questo modo ci sarà miglioramento del servizio e tali utenze non andranno a sovraccaricare le “normali” isole a disposizione dei cittadini. Inoltre è stato potenziato il servizio di svuotamento dei molok che verrà fatto in tutti i giorni in alta stagione, anche nei festivi, salvo nel giorno di Natale. Pur a fronte dei primi segnali positivi, non si possono negare le difficoltà riscontrate nel primo periodo dell’istallazione del nuovo sistema tra i quali il più evidente è stato quello della pulizia delle isole ecologiche non sempre impeccabile. Per far fronte a questo problema abbiamo attivato un servizio temporaneo che garantisce una costante pulizia delle isole. É chiaro che questo servizio ha un costo e quindi quanto pri-
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ma riusciremo a tenere le isole ecologiche pulite senza dover ricorrere a tale servizio tanto prima risparmieremo i soldi necessari per tenere in piedi il servizio. Un ruolo importante nella sensibilizzazione della popolazione verso comportamenti corretti nello smaltimento dei rifiuti lo stanno facendo oltre agli operai comunali la polizia municipale sempre a disposizione per eventuali chiarimenti. La stessa ha anche il compito di ravvisare eventuali infrazioni e di perseguirle con le multe previste che ammontano a 166 euro. Altro punto sensibile per una corretta gestione del rifiuto è l’utilizzazione dei Centro Recupero Materiali (CRM) e dei Centro Recupero Zonali (CRZ). Si registra infatti fino ad oggi un sottoutilizzo degli stessi soprattutto da parte delle imprese che hanno l’obbligo di depositare i propri rifiuti derivanti dalla propria attività in questi centri. Per poter garantire un migliore servizio e una razionalizzazione della spesa si sta lavorando per diminuire il numero di CRM e di renderli più funzionali e con orari di apertura maggiori. In quest’ottica dovrebbe essere soppresso il CRM di Pinzolo, mentre verrà potenziato il CRZ di Carisolo al quale potranno portare i rifiuti ingombranti e speciali anche gli abitanti di Pinzolo.
Un altro miglioramento è possibile nella qualità della differenziata: se la raccolta di carta e vetro funziona abbastanza bene (anche se può essere ancora incrementata), la qualità dei rifiuti differenziati di plastica è ancora bassa, e in una terra dove quasi tutti hanno un orto o un giardino si produce ancora troppo organico. Mentre è facile capire che un utilizzo di un compost in giardino farebbe diminuire di molto la produzione di organico, non tutti sanno che se si riuscisse ad avere un conferimento di rifiuti in plastica “pulito” (cioè solo imballaggi in plastica, senza plastiche che non sono degli imballaggi e senza altri mate-
riali) si potrebbero risparmiare, ad esempio, 100 euro per tonnellata di plastica raccolta, che significa circa 65.000 Euro di risparmio per la Comunità in un anno! Sempre più cruciale quindi il ruolo dell’utente per migliorare il servizio: non solo può essere attivo nel mantenere pulite le isole ecologiche mettendo i rifiuti negli appositi contenitori, ma può incidere anche sulla bolletta che andrà a pagare. Meglio verranno differenziati i rifiuti, meno pagherà la comunità per smaltire i rifiuti e meno pagherà il cittadino per il servizio.
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Il Sindaco Bonomi: “L’amministrazione comunale con quest’opera ha voluto mettere la cultura al centro...”
Pinzolo: una biblioteca da sogno
di Carla Maturi
ORARI lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato
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14.00-18.00 10.00-12.00 14.00-18.00 10.00-12.00 14.00-18.00 10.00-12.00 14.00-18.00 10.00-12.00 14.00-18.00 10.00-12.00
Sono trascorsi poco più di due mesi dal 23 settembre, quando, assieme a mons. Claudio Giuliodori abbiamo aperto ufficialmente la nuova sede della biblioteca. E’ stata una festa a cui ha partecipato tutto il paese con le proprie autorità, le proprie associazioni, la banda comunale, ma anche tanti tanti cittadini di tutte le età, desiderosi di poter finalmente entrare nella sede. Ora qualche prima riflessione si impone. I nostri residenti hanno mostrato di gradire molto la struttura. Chi entra ha da subito la sensazione di benessere. La grande luminosità, la distribuzione degli spazi, il buon odore di nuovo fanno sentire gli utenti ben accolti, trasmettono un senso di
confort, quasi come trovarsi a casa propria. Da subito chi entra si trova a proprio agio, il bambino piccolo e l’adulto, il ragazzo delle scuole dell’obbligo e lo studente universitario nonché il residente che entra per la prima volta in biblioteca spinto da curiosità. Ciascuno trova il proprio spazio, o meglio la zona che risponde alle proprie esigenze. C’è chi ama stare seduto in poltrona a leggere una rivista, chi cerca una scrivania in zona tranquilla per studiare da solo, chi un tavolo luminoso su cui fare i compiti assieme ai compagni di classe, e chi come nel caso dei più piccoli si diverte arrampicarsi sulla struttura ad anfiteatro. Ognuno si muove liberamente, senza soggezione
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Quali servizi offre la biblioteca? - Prestito libri e dvd - Consultazione giornali e riviste - Connessione alla rete wireless - Navigazione su internet - Spazi per studiare e fare ricerche - Promozione di eventi culturali - Corsi di lingua straniera - Lettura storie per adulti e bambini - Sala polifunzionale per conferenze e proiezioni - Tornei di lettura e attività con le scuole
o timori reverenziali, contento che l’amministrazione comunale abbia realizzato una struttura così piacevole. Questo ha prodotto come logica conseguenza un notevole aumento di presenze e di prestiti, cresciuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 30%. Spesso nell’opinione comune il concetto di biblioteca si limita a quello di prestito di libri. Questo è solo uno degli aspetti di una biblioteca moderna. I servizi offerti sono molto più numerosi. Si può navigare in internet, è possibile ascoltare fiabe narrate in inglese, partecipare ad un corso, leggere quotidiani e riviste, chiedere informazioni, prendere in prestito un dvd, consultare i vecchi documenti della nostra sotria, o semplice-
mente incontrare qualche amico. La biblioteca vuole essere il “salotto del paese” il posto dove come comunità ci si ritrova, ci si rilassa e ci si dedica alle cose che più ci piacciono. In biblioteca non si va “per dovere” o per necessità, per richiedere un certificato o per ottenere una licenza, come avviene in altri uffici pubblici. Recarsi in biblioteca deve essere un piacere, un’attività che aiuta a sentirsi meglio, ad arricchirsi interiormente. Insomma la biblioteca vuole essere uno spazio da vivere. L’Amministrazione comunale ha progettato da sè la nuova sede, avvalendosi del proprio ufficio tecnico con il supporto delle bibliotecarie. E’ stata una scelta vincente sia perché si sono
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...la biblioteca vuole essere il “salotto del paese” il posto dove come comunità ci si ritrova, ci si rilassa e ci si dedica alle cose che più ci piacciono. A fianco l’andamento del prestito libri nel 2010 e nel 2011
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Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Anno 2010 1226 1236 1309 1113 1077 1732 3754 4471 1447 1263 1401 1671
Anno 2011 1516 1273 1330 1396 1195 1822 3953 4152 627 1642 2087
risparmiati i soldi delle consulenze esterne sia perché, conoscendo a fondo le esigenze e le aspettative della comunità è riuscito a creare una struttura, partendo da un edificio esistente ben inserito nel contesto urbano, che corrispondesse a tali esigenze ed aspettative. Riuscire in ciò sarebbe stato molto più difficile per chi non fosse così profondamente partecipe nella realtà della nostra comunità. Non è quindi un caso o una sorpresa il gradimento e l’utilizzo mostrato dalla popolazione verso la nuova biblioteca. Le prossime vacanze di Natale saranno un ulteriore banco di
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prova per la struttura. Dovremmo verificare l’impatto sul turismo invernale. Verificare quanto la biblioteca sia “marketing territoriale”, quanto investire in cultura abbia ripercussioni nell’economia locale. Certamente il turista dell’inverno non viene a Pinzolo perché c’è una biblioteca. Ma la biblioteca, con i suoi innumerevoli servizi può essere usufruita anche dal turista come le altre strutture, come il cinema o lo stadio del ghiaccio o goduta al pari delle animazioni di piazza. In altre parole è un tassello importante di un’offerta turistica qualificata e a 360°.
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Circonvallazione alta Val Rendena: approvato il progetto di Isidoro Pedretti Assessore alla Qualità urbana e progetto per la realizzazione della circonvallazione abitato di Pinzolo
La Provincia ha consegnato il progetto definitivo... ora atteso l’esame della Conferenza dei Servizi
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Lo scorso 14 ottobre, nel rispetto dei tempi concordati, la Provincia Autonoma di Trento ci ha consegnato il progetto definitivo della Circonvallazione di Pinzolo, Giustino e Carisolo, che io chiamerei Circonvallazione dell’alta Val Rendena, perché vi sono interessati, direttamente o indirettamente, anche i comuni di Bocenago, Caderzone Terme e Massimeno. Finalmente ci siamo. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il progetto. Con questo passo abbiamo fatto un bel salto in avanti. L’iter amministrativo ora prevede l’esame da parte della Conferenza dei Servizi, naturalmente dopo aver ottenuto il via libera dalle Commissioni edilizie di Pinzolo, Carisolo, Giustino e Massimeno per poi ottenere l’ok conclusivo della Pat, necessario ad indire la gara, cioè l’asta per appaltare i lavori. Questa opera è sicuramente il più importante fra gli interventi realizzati dall’ente pubblico in alta Val Rendena. Di certo avrà effetti benefici su tutti; soprattutto contribuirà a migliorare la qualità dell’ambiente e la vivibilità non solo di quanti abitano nelle nostre
comunità, ma anche dei turisti che si portano quassù nei weekend e affollano le nostre località nei periodi di alta stagione con gravi problemi di traffico e di inquinamento di vario tipo (da smog, acustico ecc). Proprio per migliorare aree di questo tipo la Pat ha aggiunto altri 15 milioni di euro a quanto già messo a bilancio, impegnandosi in maniera consistente e significativa, e dimostrando di aver a cuore la nostra zona. Il tratto di strada che passerà sul territorio di Pinzolo, come avevo già annunciato nel Foglio del 10 settembre 2010, sarà completamente interrato, con degli sbocchi ogni 250 metri destinati alle uscite di sicurezza per i pedoni, e una cabina ove saranno sistemati quadri e macchinari per l’aerazione, utilizzabile anche per fare uscire i fumi dal tunnel in caso di incendio. A questo punto sento il dovere di ringraziare le amministrazioni a noi vicine, di Carisolo, Giustino e Massimeno, per la disponibilità, la collaborazione e la buona volontà dimostrate in tante occasioni, soprattutto quando si è trattato di assumere decisioni difficili. Per poter indire l’asta ed appaltare i la-
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE E INFRASTRUTTURE SERVIZIO INFRASTRUTTURE STRADALI E FERROVIARIE
PROGETTO DEFINITIVO VARIANTE DI PINZOLO Presentazione 14 ottobre 2011
vori, viste le grosse cifre in ballo, la Pat con i suoi tecnici dovrà lavorare sodo. Penso che ci vorrà un anno per arrivare alla gara. Per quanto riguarda le altre due competenze affidatemi - quella riguardante la variante al PRG e la gestione della qualità urbana - sulla prima informo che stiamo lavorando con l’architetto Remo Zulberti per riuscire a portare in consiglio comunale il prima possibile le proposte per la prima adozione. Si tratta di una variante molto più complicata dell’ultima approvata, perché, oltre ad accogliere e valutare le richieste dei censiti, occorre definirvi tanti altri aspetti, relativi al-
l’individuazione dei parcheggi e ai percorsi delle vie, alle esigenze dei entri storici, alle necessità alberghiere e tanto altro. Sulla delega per la gestione della qualità urbana posso assicurare di aver seguito il paese giorno per giorno trovando notevole aiuto negli uomini della nostra squadra comunale. E’ un lavoro che assorbe molto tempo, impegnativo, che spero di migliorare il più possibile con l’aiuto di tutta la giunta e i suggerimenti della maggioranza, sapendo che le cose da fare sono infinite. Mi piacerebbe anche fare un’esperienza, già provata con successo negli altri
comuni. Vorrei proporre ai nostri censiti di darci una mano adottando la cura di un’aiuola, il controllo di un lampione, la gestione di un piccolo angolo o altre cose del genere per coinvolgerli ed aiutarci a migliorare la qualità della vita e la fruibilità delle strutture del nostro comune. Approfitto dell’occasione per porgerVi tanti cari, fraterni auguri di buon Natale e per augurarVi tanta felicità e tanta serenità per il prossimo anno.
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amministrazione
IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
2011 anno europeo del volontariato di Filippo Collini Assessore allo Sport, volontariato, viabilità di S. A. di Mavignola
Sta per concludersi un anno, il 2011, caratterizzato da una grave crisi economico-finanziaria che ha colpito il mondo intero. La congiuntura ha messo in evidenza quanto siano deboli gli stati europei davanti alle sfrontate politiche speculative, attivate dal mondo della finanza in un contesto globale attraverso iniziative mirate esclusivamente al profitto materiale ed a privilegiare l’avere, l’accumulo di ricchezza senza tener in conto alcuno le necessità primarie delle persone, penalizzando
anzi i valori che stanno alla base della civile convivenza, di una società rispettosa dei bisogni umani e spirituali, e della dignità di ciascuno dei suoi membri. Pertanto appare singolare che in un contesto così sfavorevole ai princìpi della fratellanza, dell’aiuto reciproco e della cooperazione disinteressata, proprio nel 2011 si sia celebrato l’anno europeo del volontariato, di un settore che mira a promuovere la cittadinanza attiva, la coesione sociale e l’affermarsi
Le associazioni volontarie sono capaci di unire, di fare squadra, di non farci sentire soli nei momenti difficili, di consolidare le radici e la nostra identità sul territorio
della democrazia traducendo in forma concreta i valori della solidarietà, della non discriminazione e dello sviluppo armonioso della comunità.
ze umane, tecniche e di relazione cui fare riferimento nelle loro intraprese quando vengono chiamati a scelte importanti ed a passare al mondo del lavoro.
Tuttavia è nelle difficoltà che l’uomo affina il suo sentire e le sue capacità di relazione, portandolo a riflettere sui fatti ed a cogliere quegli insegnamenti che invitano a sviluppare la cultura del limite, a rinunciare a condotte di vita al di sopra delle proprie possibilità, a valutare, tenere in considerazione e cogliere le opportunità che possono nascere dalla capacità di collaborare e di costruire rapporti basati sulla fiducia e sul dialogo.
Le associazioni volontarie sono capaci di unire, di fare squadra, di non farci sentire soli nei momenti difficili, di consolidare le radici e la nostra identità sul territorio, individuando poi nelle diversità un valore di cui fare tesoro, capace di produrre ricchezza, morale e materiale insieme, e di contribuire in questo modo al miglioramento della nostra collettività.
Proprio in questo contesto il ruolo del volontariato rappresenta per il nostro comune una risorsa fondamentale e insostituibile che ha un duplice effetto. Fa bene a chi ne riceve i benefici per l’ aiuto avuto nelle difficoltà, il sostegno nel disagio, il conforto nella malattia, il calore e l’amicizia nell’emarginazione; ma anche a chi lo esercita, perché lo fa star bene con se stesso, gli offre occasioni straordinarie di crescita, individuale e collettiva, gli consente di condividere esperienze pratiche con gli anziani che hanno cessato l’attività lavorativa. Ai giovani infine fornisce esperien-
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Sono queste le ragioni per cui dobbiamo sostenere, apprezzare, ringraziare e prendere come esempio di comportamento virtuoso tutti i nostri volontari. Là dove si afferma e cresce il volontariato crescono la correttezza e la ricchezza delle relazioni interpersonali, il rispetto delle regole condivise, il ruolo del capitale sociale che rappresenta un fattore fondamentale dello sviluppo economico orientato al bene comune.. Colgo l’occasione per augurare a tutti Tanti Auguri di Buon Natale e un felice Anno Nuovo. .
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amministrazione AMMINISTRAZIONE
di Anita Binelli Assessore al Turismo, Commercio, Artigianato, Cultura
Il PalaDolomiti ha assunto una funzione di rilievo nell’ambito della vita sociale, ricreativa e culturale della nostra comunità, dove è diventato un punto di riferimento fondamentale, imprescindibile per la riuscita di tante manifestazioni
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IL FOGLIO di
PINZOLO
Polifunzionale: il bilancio del primo anno di attività Ad un anno dalla sua apertura possiamo affermare con soddisfazione che il PalaDolomiti ha assunto una funzione di rilievo nell’ambito della vita sociale, ricreativa e culturale della nostra comunità, dove è diventato un punto di riferimento fondamentale, imprescindibile per la riuscita di tante manifestazioni di prestigio e per le attività promosse dalle istituzioni, oltre che da associazioni, enti, gruppi e singoli cittadini operanti sul territorio. Si è ri-
velato un centro di aggregazione di cui ormai non si può più fare a meno. Estremamente lusinghiero il bilancio delle iniziative ospitate nella sua struttura: talune di grande prestigio e di notevole spessore, come le serate con Margherita Hack, Reinhold Messner ed Ermanno Salvaterra, con i Bastard Sons of Dioniso, la consegna del Premio Internazionale della Solidarietà Alpina, l’esposizione dei capolavori del Museo delle Cere di Gazoldo degli Ippoliti,
quella delle coppe e dei trofei conquistati dall’Inter in fregio alla mostra fotografica sulla storia dei nerazzurri, gli spettacoli del Coordinamento teatrale trentino..., altre, forse meno celebrate, ma di sicuro impatto per la loro utilità nel contesto del vivere quotidiano, come il cinema, i corsi, gli incontri e le riunioni messi in cantiere per migliorare la qualità della vita ai residenti ed arricchire l’offerta ai turisti nell’intento di promuovere il territorio e le sue potenzia-
lità. Per la prima volta, dopo anni di esilio e di precarietà, la Cassa Rurale e la Famiglia Cooperativa hanno potuto tenere le loro assemblee dei soci a Pinzolo e il Comitato della Targa d’argento accogliere gli intervenuti in una sala abbastanza ampia per contenerli tutti, non solo durante la cerimonia della consegna, ma anche per il pranzo. Per non parlare della festa con i terremotati di Paganica, gemellati con gli alpini di Pinzolo, venuti a ringraziare la gente di
Rendena per gli aiuti ricevuti, di quella fatta a don Walter Collini, della commemorazione di Nepomuceno Bolognini e di tante altre occasioni dove il PalaDolomiti ha dimostrato tutta la sua valenza e quanto sia stata importante la sua realizzazione. Entrando nel merito di alcuni eventi che abbiamo promosso mi piace ricordare la mostra delle Cere mentre tra quelli che proponiamo per l’inverno la stagione teatrale e la mostra dei presepi.
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amministrazione
...Vuol essere l’inizio di un percorso ambizioso destinato a rassegne culturali prestigiose in ambiti diversificati.
IL FOGLIO di
CERA... UNA VOLTA Dopo il taglio del nastro e l’inaugurazione dell’edificio avvenuti nel dicembre del 2010, al PalaDolomiti abbiamo ospitato con immenso piacere la prima mostra temporanea: la splendida raccolta di statue di cera dell’Associazione Postumia che gli amici di Gazoldo degli Ippoliti hanno voluto metterci a disposizione a suggello dei forti vincoli di amicizia che da anni legano tra loro i nostri due paesi. Nella sala del seminterrato, di 560 metri quadrati, sono stati collocati una quarantina di personaggi,
statue di cera ad altezza d’uomo, capolavori dell’arte ciroplasta, protagonisti della storia di questi ultimi 150 anni. A far loro da cornice una serie di opere prodotte da artisti contemporanei. Vuol essere l’inizio di un percorso ambizioso destinato a rassegne culturali prestigiose in ambiti diversificati. L’evento è servito a rendere il Paladolomiti, un centro culturale completo e di riferimento per la nostra comunità e per i nostri ospiti, con l’auspicio di vederlo sempre più vivo ed attivo.
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STAGIONE DI PROSA La stagione di prosa delle Giudicarie è giunta alla 4ª edizione e, avviandosi a diventare tradizionale, qualche considerazione si impone. La collaborazione fra le tre Amministrazioni di Tione di Trento, Spiazzo e Pinzolo e il Coordinamento Teatrale Trentino si è ormai consolidata. Questo ha permesso di realizzare stagioni con offerte molto ricche e variegate, con spettacoli di genere e stile diverso. È stato possibile coinvolgere il pubblico dell’intero comprensorio con una proposta culturale di alto livello e allo stesso tempo si sono potuti ridurre i costi attraverso la gestione comune della stagione. Gli spettatori, soprattutto gli abbonati, hanno mostrato di gradire e utilizzare il servizio di trasporto gratuito in occasione degli spettacoli. In un territorio come il nostro, in cui l’inverno è lungo e le strade sono spesso ghiacciate o innevate, il piacere di andare a teatro viene aumentato dal fatto di poter raggiungere il luogo della rappresentazione in tutta sicurezza partendo dal proprio paese senza neppure il problema del parcheggio. Anche quest’anno, a grande richiesta, il servizio sarà attivato. Unica nota negativa è lo scarso numero di under 18 fra gli abbonati. Ci piacerebbe av-
vicinare anche i più giovani al meraviglioso mondo del teatro. Per questo la stagione che si apre presenterà, tra le diverse proposte, un musical, genere particolarmente gradito dai ragazzi; “I Rusteghi” di Goldoni, opera che affronta in maniera brillante il rapporto fra le generazioni, tema trattato anche in “Avevo un bel pallone rosso”, nonché in “Lisistrata” di Aristofane, testo presente spesso nei corsi di letteratura nelle scuole superiori. Insomma, una stagio-
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ne adatta a vari pubblici, ma che strizza l’occhio ai giovani. In assoluta controtendenza, quest’anno i prezzi sono stati ridotti. Il biglietto intero passa da 15 a 13 euro e l’abbonamento da 100 a 95 euro. Anche il costo dell’abbonamento ridotto è stato ulteriormente abbassato. È un segnale forte di quanto le tre Amministrazioni comunali credano nel teatro come fattore culturale importante per lo sviluppo e il benessere delle nostre comunità.
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IL FOGLIO di
CALENDARIO stagione 2011/2012 venerdì 16 dicembre 2011 TEATRO PALADOLOMITI DI PINZOLO, ore 21.00 La Barcaccia, I RUSTEGHI di Carlo Goldoni con Laura Benassù, Kety Mazzi, Roberto Puliero, Giuseppe Vit,Fernanda Vettorello, Nicola Cancian, Davide Valieri,Elisabetta Tescari, Franco Cappa, Giorgio Rosa regia di Roberto Puliero venerdì 23 dicembre 2011 TEATRO COMUNALE DI TIONE DI TRENTO ore 21.00 SPETTACOLO DI DANZA Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei, I BISLACCHI , OMAGGIO A FELLINI creazione per 6 danzatori ideazione, coreografia e regia di Monica Casadei domenica 8 gennaio 2012 TEATRO COMUNALE DI TIONE DI TRENTO ore 21.00 Associazione culturale Quinte d’Argento, DUE RAGAZZI IRRESISTIBILI di Mario Scaletta musical con Gianfranco D’Angelo ed Eleonora Giorgi, con Tania e il corpo di ballo I ragazzi irresistibili regia di Giovanni De Feudis mercoledì 18 gennaio 2012 TEATRO PALADOLOMITI DI PINZOLO ore 21.00 Synergie Teatrali e Teatro Ventidio Basso, LISISTRATA di Aristofane con Gaia de Laurentiis, Stefano Artissunch,David Quintili, Stefano Tosoni regia di Stefano Artissunch giovedì 2 febbraio 2012 TEATRO COMUNALE DI TIONE DI TRENTO, ore 21.00 Teatro Garage, LE ATTESE=Moods For Love di Alma Daddario con Valeria Ciangottini, Lorenzo Costa, Federica Ruggero regia di Lorenzo Costa
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lunedì 13 febbraio 2012 TEATRO PALACAMPIGLIO DI MADONNA DI CAMPIGLIO, ore 21.00 Compagnia Teatrale il Graffio, BELLA DENTRO (FUORI NON CE L’HO FATTA) spettacolo comico di e con Grazia Scuccimarra sabato 25 febbraio 2012 TEATRO PARROCCHIALE DI SPIAZZO, ore 21.00 Compagnia dell’Attimo, …È COSÌ ANCHE TUA SUOCERA? di Diane Grant conAriannaGrossi,Elisa Da Costa,Melissa Boni,Matteo Cortelletti regia di Gabriella Pedrai
MOSTRA PRESEPI L’Avvento per la nostra gente è un periodo dell’anno molto sentito. La tradizione vuole, che in questo periodo tutto si decori a festa con fiocchi e luci che incantano grandi e piccini. Fanno parte di questa tradizione i Presepi, che ormai da qualche anno con l’iniziativa “Abbraccio di luce”, regalano nei paesi di tutta la Val Rendena a cittadini e turisti, quei sentimenti di gioia e fratellanza che ci riportano alla nostra infanzia, ai valori ed al calore della Famiglia.Per questo Natale 2011 il Comune di Pinzolo con alcuni Enti, alcuni Artisti del Territorio ed un gruppo di amici di Peschiera che hanno voluto generosamente prestarci le loro Opere, presenta la 1° Edizione della mostra “L’Arte della Natività”, che si svolgerà a Pinzolo presso la sala espositiva del Paladolomiti dal 8 dicembre 2011 al 30 gennaio 2012.
Il nostro auspicio più sincero, è che questo evento che vorremmo diventasse un appuntamento fisso negli anni, rinnovi come nelle precedenti occasioni un avvicinamento della nostra comunità e dei nostri ospiti a questa splendida struttura che ha dimostrato dopo un anno di vita, di essere
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veramente riferimento e casa del turismo e della cultura. Concludiamo inviando a tutti gli auguri più sinceri, con l’auspicio che la nostra Comunità possa essere unita per continuare a raggiungere altri significativi ed importanti traguardi.
lunedì 5 marzo 2012 TEATRO COMUNALE DI TIONE DI TRENTO, ore 21.00 Teatro Stabile di Bolzano, AVEVO UN BEL PALLONE ROSSO di Angela Demattè con Andrea Castelli e Angela Demattè regia di Carmelo Rifici sabato 31 marzo 2012 TEATRO PARROCCHIALE DI SPIAZZO, ore 21.00 Neraonda, BEN HUR di Gianni Clementi con Nicola Pistoia, Paolo Triestino, Elisabetta De Vito regia di Nicola Pistoia
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IL FOGLIO di
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AMMINISTRAZIONE
Boschi, un patrimonio da valorizzare di Matteo Ciaghi
Il bosco può e deve diventare un’occasione di occupazione. In un momento delicato come quello che stiamo vivendo può dare la possibilità a giovani e meno giovani di un lavoro, ad aziende in difficoltà una via per riprendersi
Una nuova visione di gestione del bosco che implica il rilancio di un piano che possa dare forza ad un settore con grandi potenzialità. «Non è solo una mia idea», precisa Piergiorgio Ferrari, assessore alle foreste della Comunità delle Giudicarie, «ma un pensiero condiviso anche a livello provinciale e che parte da lontano», da quella cabina di regia messa in piedi dalla Pat - Dipartimento Risorse Forestali e Montane, per valorizzare la filiera foresta-legno-energia attraverso un “Piano strategico del legno” e che si sta già concretizzando, ad esempio nel settore dell’edilizia, anche attraverso il marchio Arca, primo in Italia a
Legna da ardere gratuita per anziani Al fine di migliorare ulteriormente il servizio di consegna gratuita di dieci quintali di legna tagliata da ardere a domicilio che il Comune di Pinzolo offre a tutte quelle persone anziane o non autosufficienti che ritiene ne abbiano bisogno, si chiede agli interessati di compilare la domanda 2012 entro Pasqua. Così facendo si riuscirà ad ordinare la legna di faggio con anticipo e, quand’anche arrivasse “verde”, si avrà il tempo necessario per farla seccare in modo da ottenere una migliore resa.
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certificare gli edifici con struttura portante in legno. La decisa volontà di mettere al centro dell’attenzione del territorio il patrimonio boschivo e il suo utilizzo è quanto è emerso anche dall’incontro tra l’Assessore alle foreste della Comunità delle Giudicarie, gli Assessori alle foreste dei Comuni giudicariesi e i Presidenti delle Asuc. Presente anche la Camera di Commercio di Trento, rappresentata dai funzionari ed esperti Zanotelli, Colaone e Tonezzer. Nella Casa della Comunità, oltre a presentare il nuovo direttore dell’ufficio distrettuale forestale di Tione Giacomo Antolini, si sono messe sul tavolo la complessa gestione del patrimonio forestale e le prospettive di sviluppo che essa può offrire. Molti gli spunti di riflessione offerti dalla discussione: dalla necessità di trovare una sinergia tra i Consorzi boschivi che operano nelle Giudicarie alla possibilità di intraprendere diverse pratiche nella coltura del bosco. Obiettivo: migliorare il servizio, il rendimento, ma anche la qualità dei boschi che sono da sempre un’attrattiva e una caratteristica peculiare delle valli trentine. Per questo, nelle zone interes-
sate dal taglio del legname, sembrerebbe auspicabile una pulizia e un recupero anche delle “ramaglie” in modo da non mutare artificialmente gli equilibri del sottobosco e allo stesso tempo riutilizzare risorse che potrebbero essere impiegate, previo trattamento, ad esempio come biomassa. Nella stessa direzione di valorizzare le risorse trentine, va anche l’iniziativa della Camera di Commercio di Trento che sta proponendo per marzo un’asta dei legni pregiati. Dalle valli del Trentino potranno essere conferiti a Trento i “pezzi” pregiati del legname per allestire una vetrina di ciò che i boschi offrono: dall’abete al larice che vestono le pendici dei monti trentini alle numerose latifoglie come faggio, castagno, noce, acero e frassino che crescono ad altitudini più basse, tutti rigorosamente di classe A. In particolare, per la val Rendena potranno essere conferiti eventuali “legni pregiati” da privati e da Comuni a Caderzone Terme e sarà cura della Pat occuparsi del trasporto a Trento, ci fa sapere l’assessore all’Agricoltura, Foreste e Territorio del Comune di Pinzolo Luciano Caola, che aggiunge: «E’ più un atto
di promozione del territorio, che una possibilità di guadagno economico immediato per chi vende; ma comunque va nella direzione della valorizzazione del prodotto legno e quindi è sicuramente apprezzabile. Anche noi partecipremo e i nostri tecnici stanno individuando le piante di abete da portare». É in questo scenario che si colloca dunque la necessità di un cambiamento nello sfruttamento boschivo auspicato dall’assemblea: «Il bosco può e deve diventare un’occasione di occupazione. In un momento delicato come
quello che stiamo vivendo può dare la possibilità a giovani e meno giovani di un lavoro, ad aziende in difficoltà, una via per riprendersi, ad un territorio turistico di migliorare la propria fruibilità e la propria immagine». Se da parte della Comunità delle Giudicarie c’è massima disponibilità a catalizzare questo percorso, e a rendersi partecipe di un eventuale progetto condiviso, i primi passi spettano sicuramente alle Asuc e ai Comuni, detentori dei poteri decisionali in materia forestale e quindi principali attori del destino dei boschi.
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IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
Rifatto l’“abito” a Mavignola di Daniele Maffei consigliere Consulta frazionale di Mavignola
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Come una bella quarantenne appena uscita da un centro estetico (o da un chirurgo plastico, dipende dai punti di vista) è oggi Mavignola. Arredo urbano, segnaletica e tra poco anche una struttura per le manifestazioni della Pro Loco al parco “ai Sass”, finalmente anche Mavignola ha un anima, ha una finitura degna della splendida posizione su cui sorge oltreché decorosa per la sua storia e dignitosa per la propria economia e la propria gente. L’arredo urbano per il nucleo storico, opera per molti centri scontata ma che a Mavignola mancava. Solo asfalto rattoppato che lambiva la splendida chiesa bascheniana di Sant’Antonio nel cuore del nucleo abitato, ma non
parlerò del passato bensì del presente che si rinnova, infatti, chi arriva a Sant’Antonio da Pinzolo, uscendo dalla selva boscosa dopo il tornante di Nambrone già può notare la calda luce gialla che avvolge le case del nucleo storico ed arrivando all’ampio imbocco della via che conduce in piazzetta, le gomme della macchina che dall’asfalto passano ai cubetti, fanno subito intuire che quella strada conduce nel luogo più antico del paese, piazzetta Sant’Antonio. Classico, direi, il disegno dei cubetti disposti a “coda di pavone” per la via di accesso ma certamente originale e particolare lo stacco sfumato con sampietrini di granito per l’ingresso della piazzetta pavimentata in binderi disposti parallelamente alla facciata della chiesetta di Sant’Antonio che invitano lo sguardo verso il caratteristico scorcio delle “Case Longhe”, le uniche a mantenere l’architettura e la destinazione originaria di un tempo, per poi scorgere in cima alla Via Doss del Sabion il campanile della chiesa nuova. Restaurata la fontana che un tempo dissetava uomini e bestie quando in piazza c’era terra battuta, nuovo e coerente con lo stile della fontana è il lavatoio in granito che sostituisce quello certamente comodo quanto squallido in cemento. Parapetti sagomati in granito avvolgono la
piazzetta aumentandone eleganza e peculiarità. Le vie Doss del Sabion, Corno di Cavento e Folgorida che dalla piazzetta si dipartono, sono pavimentate con binderi in porfido al centro e cubetti di granito ai lati, sfumati verso l’interno della carreggiata. Anche il sagrato della chiesa parrocchiale è completamente pavimentato con cubetti di porfido disposti a coda di pavone come nei più classici selciati storici. Lampioni di acciaio color antracite, in coerenza con lo stile dei corpi illuminanti in legno di Viale Dolomiti danno luce ai percorsi. Complimenti all’architetto Graziano Ferrari, progettista e direttore dei lavori della nuova veste del centro storico di Sant’Antonio e all’impresa Fiorito Costruzioni appaltatrice dell’intervento. Non è solo l’arredo urbano la novità del 2011 a Mavignola, grazie alla sinergia tra Amministrazione comunale e Pro Loco è stata realizzata la segnaletica urbana che non ha niente a che vedere con i classici quanto banali e spesso disordinati segnali stradali, infatti sono state realizzate delle splendide bacheche in legno di larice con copertura in scandole posizionate sugli incroci principali del paese, su di esse sono posti dei
pannelli rifrangenti che raccolgono tutte le indicazioni sia di carattere escursionistico per le valli laterali del Parco Adamello – Brenta che dei Paesi limitrofi e le città principali con le relative distanze in Km, nonché le strutture di carattere storico/artistico presenti nella frazione, le strutture ricettive e commerciali operanti in paese. Con l’impegno e la determinazione nell’ideare e realizzare interventi di abbellimento e riqualificazione urbana da parte della Pro Loco G.S. Mavignola in particolar modo nella persona del presidente Nadia Vidi, con la professionalità del geometra Marco Maffei dello Studio Graphic di Pinzolo incaricato per la progettazione e la direzione lavori, della falegnameria Rizot di Mavignola, Gaggio snc di Pinzolo e dell’impresa costruzioni di Floriano Collini di Mavignola e per ultimo grazie all’indispensabile contributo del Comune di Pinzolo e degli esercenti è stato possibile realizzare anche questo intervento, da tempo atteso e decisamente qualificante per il tessuto urbano dell’abitato a vocazione turistica.
Che dire, non c’è due senza tre... aspettiamo e vedremo come sarà la struttura in fase di costruzione destinata ad ospitare le manifestazioni della Pro Loco al Parco “ai Sass”. Infine mettendomi semplicemente nei panni del cittadino che si aspetta un riscontro in termini di opere e qualità urbana da parte del Comune, posso pensare che in questo anno come mai a Mavignola si sono investite risorse per riqualificare e migliorare quel bell’ambiente da tante amministrazioni decantato ma che da solo basta sempre meno. Si sa, una bella quarantenne, se trascurata, se non si reca ogni tanto dal parrucchiere e dall’estetista a curare la propria immagine, può apparire più vecchia o comunque non piacente come quando con un rinnovato taglio di capelli, una tinta che nasconde il crine bianco e una pelle pulita, si fa notare ed è piacente per se stessa e per l’occhio dell’uomo che apprezza, ecco, così dovrà essere per la Signora Mavignola.
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persone
IL FOGLIO di
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IL PAESE
Il ricordo del dottor Lamberto Frigeri di Angelo Marini
...ha lasciato un segno indelebile in seno alle nostre famiglie, ha curato la nostra gente con passione, competenza e generosità, ma soprattutto con il cuore
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30 GIUGNO 1938 – 20 DICEMBRE 2001 A DIECI ANNI DELLA SUA SCOMPARSA – UOMO DA NON DIMENTICARE. Era arrivato quassù nel dicembre del 1969, con la moglie Carla e le figlie Alessandra e Paola nate rispettivamente nel 1965 e nel 1966, dopo due anni di lavoro presso il reparto di chirurgia dell’ospedale di Tione, per assumere l’incarico di medico del paese e di ufficiale sanitario, dividendo la condotta con il dott. Diego Venturi, che aveva optato di seguire maggiormente i pazienti residenti nella frazione di Madonna di Campiglio. La sua figura di uomo, di medico e di amico è ancora ben radicata nella nostra comunità. Da subito egli ha voluto soprattutto essere uno di noi, integrarsi nel nostro paese e formare la sua cerchia di amici che ancora oggi lo ricordano con nostalgia per la sua genuinità. Era innamorato di questi luoghi, quando ancora, fin da giovanissimo e già fidanzato con la signora Carla, passeggiando per le nostre montagne, aveva apertamente manifestato il desiderio di poter vivere nella nostra valle: “Termino gli studi, ci sposiamo e veniamo ad abitare in un posto come questo” aveva detto alla signora Carla; neppure dopo aver vinto
un concorso a Riva del Garda rinunciò a stare a Pinzolo e così continuò ad essere il nostro dottore. Sono passati dieci anni dalla sua scomparsa e penso di interpretare il pensiero di tutta la nostra comunità, nell’affermare che il dottor Lamberto Frigeri, ha lasciato un segno indelebile in seno alle nostre famiglie, ha curato la nostra gente con passione, competenza e generosità, ma soprattutto con il cuore, e non me ne vogliano i medici che oggi lo sostituiscono se affermo con forza e convinzione, che egli aveva quel qualcosa in più nell’affrontare qualunque problematica che la professione medica comportava. Spesso chi usciva dal suo ambulatorio ne usciva riconfortato, egli sapeva infondere fiducia al paziente e, in casi inevitabilmente più gravi, con la giusta sensibilità, offriva il suo apporto prezioso per sdrammatizzare e, tante volte rincuorare. Oggi a Pinzolo, sono ancora molte le persone, che non conoscono le doti nascoste di quest’uomo che nella nostra comunità molte volte, nelle sue funzioni altamente delicate di medico e ufficiale sanitario, ha saputo fare veramente del bene a quella che lui definiva la “sua gente” con discrezione e riservatezza, con
Carissimo Lamberto la comunità di Pinzolo a dieci anni dalla tua scomparsa, ti ricorda con affetto....
espressioni e azioni di solidarietà, soprattutto quando formò uno speciale sodalizio con il parroco don Angelo Franceschetti; ed è proprio da quest’ultimo che viene la testimonianza più bella, quando già parroco di Revò volle venire a benedire le sue ceneri: “Quando Carla mi telefonò che Lamberto era morto, ho sofferto. Mi pregò di venire a benedire le sue ceneri e mi sono sentito in obbligo per il rapporto di amicizia coltivata già dai primi anni che fui a Pinzolo. Ricordo di lui una spiccata sensibilità verso i suoi ammalati. Facemmo un patto di collaborazione: “Mi pare che il tale si è aggravato…” e quante volte lui: “Mi resta poco da fare come medico, ma tu come prete puoi fare ancora”. “Quante volte mi segnalò casi delicati da aiutare; i famigliari ringraziavano me, ma vedendomi taciturno, più di
uno capì che la mano delicata quanto generosa era la sua”. Quando le condizioni lavorative glielo permisero, si dedicò con passione anche alla politica nostrana riuscendo ad essere eletto nella lista UNIONE PER IL PROGRESSO che risultò vincente seppure per poco, riuscendo a spezzare il monopolio democristiano, che dominava la scena comunale ormai da qualche
lustro, divenendo assessore nella giunta presieduta dall’allora sindaco Eugenio Binelli. Carissimo Lamberto la comunità di Pinzolo a dieci anni dalla tua scomparsa, ti ricorda con affetto, stima, riconoscenza e tanta nostalgia ed è vicina ai tuoi familiari, la signora Carla, Alessandra e Paola e i tuoi nipotini di cui oggi saresti nonno orgoglioso e affettuoso.
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giovani
IL FOGLIO di
PINZOLO
Gruppo giovani di Pinzolo di Maddalena Collini
Un’attenzione educativa nei confronti dei ragazzi, soprattutto perchè in questo periodo sembrano mancare punti di riferimento per i giovani
Spesso ci si lamenta che non c’è niente da fare per i ragazzi, soprattutto nei periodi fuori stagione, oltre alla scuola e allo sport. E la sera? Non tutti i ragazzi escono e di solito il ritrovo è al bar. Con questa premessa e con l’intento di avvicinare i giovani alla Chiesa è stata accolta dalle parrocchie e da persone che hanno accettato di dare un contributo l’iniziativa inizialmente promossa dalla pastorale giovanile diocesana: organizzare un grup-
po di adolescenti interparrocchiale, capace di unire i giovani di Carisolo, Pinzolo, Giustino e Massimeno. Se infatti in passato sono esistiti gruppi di confronto sia a Carisolo che a Pinzolo, ormai da anni le parrocchie non organizzano più momenti di aggregazione, che possano essere un punto di riferimento per i ragazzi della zona. Oggi il gruppo è aperto ai ragazzi dai quattordici ai sedici anni, che si incontrano ogni tre settima-
ne, di venerdì sera, fino alla fine della primavera. I primi incontri contavano una ventina di ragazzi, ma le animatrici sperano diventino in futuro più numerosi, così da coinvolgere tutti i giovani dei diversi paesi: per questo il gruppo non ha una sede fissa ma riconosce come valore aggiunto spostarsi di appuntamento in appuntamento di parrocchia in parrocchia, così da vivere una dimensione di comunità. Lo scopo è riuscire a far incontrare i ragazzi, perché possano riflettere sulla vita e sulle questioni della vita, con un’attenzione particolare
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data all’amicizia e all’incontro con Cristo, che possono così esser visti non in modo noioso ma da un punto di vista più dinamico e giovane. Il cuore degli incontri è sì cristiano, ma accanto ai momenti di preghiera e confronto vengono ritagliati spazi di divertimento e svago, che possono essere una cena, un film, una chiacchierata. Le animatrici Monica Collini, Giulia Bertarelli, Elisabetta Trenti, Sonia Calzà e Valeria Bonapace sono d’accordo sul ruolo che può avere il progetto: “La preoccupazione alla base è avere un’attenzione educativa nei
confronti dei ragazzi, soprattutto perchè in questo periodo sembrano mancare punti di riferimento per i giovani: va benissimo incontrarsi e divertirsi alle feste e nei bar, ma ci sono anche altri modi per stare insieme. Partecipare agli incontri del gruppo giovani può essere un diversivo, un’occasione per passare una serata diversa e in compagnia”.
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associazioni e volontariato
IL FOGLIO di
Pro loco Pinzolo: attuare, coordinare, promuovere Invitiamo chiunque abbia la volontà di dedicare un po’ del proprio tempo volontariamente a Pinzolo ad iscriversi alla Pro Loco di Pinzolo ed a candidarsi come consigliere, per costruire con il volontariato il futuro del nostro paese
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Il primo Direttivo della Pro Loco di Pinzolo è ormai quasi giunto alla sua naturale scadenza. Son passati quattro anni da quando abbiamo “preso in mano” questa neonata associazione del nostro paese, tra mille aspettative ed ancora maggiori dubbi. La Pro Loco ha visto passare in questo breve periodo ben tre persone dalla sua Presidenza, ed il ricambio di molti consiglieri al suo interno; credo che le motivazioni di queste scelte vadano ricercate in alcuni casi come una non conoscenza dell’impegno che si doveva sostenere, in quanto non c’era mai stata una Pro Loco a Pinzolo ed (apparentemente) non si poteva prendere spunto da nulla, mentre per alcuni era l’oppo-
sto: ci si metteva anima e corpo nel portare avanti il proprio ruolo, ma si trovavano molti, troppi ostacoli sul proprio cammino. Sta di fatto che l’attuale composizione delle cariche è ormai in carica da due anni, pur tra le ancora mille difficoltà che si incontrano. In ogni caso, ormai la mission della Pro Loco è ben chiara e consolidata: promuovere, coordinare ed attuare iniziative, attività e manifestazioni a carattere locale; riunire tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo culturale, turistico ed economico della località; cooperare con le Associazioni di volontariato locali; pubblicizzare le risorse ambientali, le
strutture ricettive, gli impianti e servizi che possono costituire elementi di richiamo e di interesse turistico; promuovere e incrementare il movimento turistico, sia operando direttamente, sia incoraggiando ed eventualmente appoggiando le iniziative avviate da privati e da enti pubblici per il miglioramento di tutti quei servizi intesi al richiamo turistico e al soddisfacimento delle aspettative dell’ospite; promuovere convegni, congressi, competizioni, spettacoli, gite ed escursioni per richiamare i turisti nella località e per intrattenerli; vigilare sull’organizzazione dei servizi locali interessanti il turismo, proponendo eventuali modificazioni, suggerendo diverse soluzioni e sollecitando interventi per meglio disciplinare i servizi medesimi; fare opera di sensibilizzazione per sviluppare l’ospitalità e il rispetto dell’ambiente; avanzare e sostenere proposte dirette alla realizzazione di opere ed impianti che rivestono interesse turistico, ricreativo, sportivo, culturale e di abbellimento del proprio territorio; gestire attività e servizi di interesse turistico, ricreativo, sportivo e culturale, assumendo le eventuali necessarie convenzioni. Sono moltissime cose, alcune siamo riusciti a portarle avanti, mentre altre no. Ed è per questo che bisogna continuare su questa strada, nel voler raggiungere obiettivi sempre più
alti, senza però mai staccare i piedi da terra. Nell’arco di questi quattro anni abbiamo fatto passi da gigante in questa direzione: l’apertura di un Punto Informazioni in P.za Carera durante il periodo estivo e quello invernale, con un totale di circa 900 ore annue di informazioni date; il mantenimento e la gestione dell’ufficio (pratiche, autorizzazioni, bilanci, richieste, corsi, informazioni, e le migliaia di mail con richieste di ogni tipo); l’apertura al pubblico della Chiesa di San Vigilio con una guida esperta qual è Giuseppe Ciaghi; i molto apprezzati corsi di ballo e di ginnastica, senza poi contare gli innumerevoli spettacoli, eventi, tradizioni e manifestazioni che la Pro Loco ha messo in calendario in tutti questi anni. Qualcosa avremo sicuramente sbagliato, ma standosene seduti in poltrona è difficile fare errori. Noi non siamo “professori”, da ogni sbaglio si impara qualcosa, e dal
PINZOLO
sempre maggiore riscontro che abbiamo trovato dai nostri volontari, vuol dire che qualcosa di giusto abbiamo fatto. Siamo anche riusciti a far apprezzare il nostro lavoro da parte delle altre Pro Loco della Val Rendena, dove in alcuni casi purtroppo la nostra località non è molto ben vista, ed è nata una proficua collaborazione attiva con le Pro Loco vicine. Nei primi mesi dell’anno prossimo, i Soci della Pro Loco saranno chiamati ad eleggere i 10 membri del Consiglio Direttivo, i 3 membri del Collegio Sindacale ed i 3 del Collegio dei Probiviri. Invitiamo quindi chiunque abbia la volontà di dedicare un po’ del proprio tempo volontariamente a Pinzolo, ai nostri ospiti e soprattutto ai compaesani, ad iscriversi alla Pro Loco di Pinzolo ed a candidarsi come consigliere, per costruire con il volontariato il futuro del nostro paese.
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associazioni e volontariato
IL FOGLIO di
PINZOLO
COMUNITÀ
AlpinGo Val Rendena: ecco la SkiAlp 2012 di Maddalena Collini
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L’Alpingo Val Rendena riunisce i suoi soci al teatro comunale di Giustino per l’assemblea ordinaria annuale dell’associazione, riepilogando ciò che è stato fatto nell’anno appena trascorso e proponendo il programma della prossima stagio-
ne invernale. Nella serata di sabato 12 novembre, è il presidente Matteo Campigotto a prendere la parola presentando la Skialp 2012, l’evento più importante ed atteso da associati ed atleti, che unisce dilettantismo ed agonismo in un’unica competizione che si terrà tra il 25 e il 26 febbraio del prossimo anno. Due giornate di sport per il 13° Memorial Massimo Nella e la tappa della XX Coppa delle Dolomiti, dal tracciato che si sviluppa nello splendido scenario del Brenta: si passerà per la Scala Santa fino ai XII Apostoli, per poi scendere per la Val di Sacco e la Pala dei Mughi e risalire con l’ultimo sforzo fino al Doss del Sabion. Un percorso che è sempre stato definito dai concorrenti tecnico ed impegnativo, un tracciato curato che vede al via 600 persone tra agonisti e partecipanti al raduno. Dietro le quinte ci sono il Comitato organizzatore e molti moltissimi volontari, che danno un aiuto fondamentale nella tracciatura della gara, nella messa in sicurezza del percorso, nel controllo e nell’assistenza ai partecipanti. Continua la relazione del presidente sull’attività svolta nell’ultimo anno, e si vanno a toccare temi tecnici come l’approvazione del bilancio e il numero degli
associati, che sono oggi più di 250, residenti in Val Rendena ma anche fuori Provincia, segno questo che testimonia la buona attività dell’Alpingo, dei volontari e dei consiglieri. Da sottolineare in particolare l’im-
pegno nella valorizzazione dei giovani sportivi, ai quali viene offerto il tesseramento Fisi e organizzato un corso che ogni anno riscuote grande successo: si tratta di sette uscite gratuite accompagnati dalla guida alpi-
na Marco Maganzini, pomeriggi e giornate in cui verranno affrontate dapprima le tecniche di base dello scialpinismo, per poi dare attenzione all’aspetto della sicurezza, all’importanza della meteorologia, al corretto
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IL FOGLIO di
PINZOLO
La staffetta di short track, con la nostra Cecilia Maffei, conquista l’oro uso di pala, Arva e sonda in caso di valanghe. “Non solo tecnica dunque, spiega Marco, l’obiettivo del corso è far conoscere ai giovani la montagna, cercare di trasmettere la passione per questo mondo fatto di bellezza e pericoli: essere accompagnati da un’esperta guida alpina è un’occasione di apprendimento e confronto, il primo passo per poi continuare con questo sport e, perché no, partecipare anche a qualche gara”. Proprio in questa occasione sono premiati i migliori atleti che con i colori dell’Alpingo si sono distinti nelle gare disputate la scorsa stagione: Alex Salvadori, Loris Panizza, Chiara Maestri e Carlotta Bertolini e tra i più giovani Valeria Bonapace, Mirko Povinelli, Paolo Barordi, Stefano Bertolini, Jacopo Pellizzari, Mattia Fedrizzi e Francesco Leonardi. Oltre all’agonismo, l’Alpingo prevede un programma dedicato agli “escursionisti”, che anche per la prossima stagione sarà costellato di uscite, con l’obiettivo finale di arrivare numerosi al Memorial dedicato a Massimo Nella e al raduno ai Piedi del Vioz.
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di Damiano Rito A volte, come in questo caso, sono gli sport definiti “minori” che danno le soddisfazioni maggiori. Complimenti e grazie a Cecilia, siamo fieri di te! Il 3 dicembre 2011 la staffetta azzurra di short track conquista l’oro nella terza tappa della “Korean Air Isu World Cup” a Nagoya. Un risultato che vale più della medaglia d’oro in sé, sul ghiaccio giapponese infatti filavano le formazioni più forti del mondo. La nostra compaesana Cecilia Maffei (nella foto seconda da destra in basso), classe 1984, ha dato prova di esperienza e visione tattica, affrontando i passaggi delicati di una gara agonisticamente molto impegnativa. Cecilia è stata determinante in tutte e tre le fasi della competizione dove hanno dato il loro contributo anche le sorelle Valcepina, Elena Viviani e Arianna Fontana. “Lo short track (letteralmente pista corta) è un tipo di pattinaggio su ghiaccio simile al pattinaggio di velocità. In questo tipo di gare un certo numero di pattinatori (solitamente da 4 a 6) pattinano contemporaneamente su una breve pista al
coperto (111 m). Lo short track nasce dalle gare di pattinaggio di velocità con partenza in massa. Questa forma di pattinaggio era praticata soprattutto negli Stati Uniti e in Canada, e si contrapponeva alla forma internazionale, dove i pattinatori gareggiano a coppie. Alle Olimpiadi invernali del 1932 le gare di pattinaggio di velocità si svolsero con la partenza in massa. Nel 1967, l’International Skating Union (ISU) adottò lo short track, anche se si dovette aspettare fino al 1976, prima che iniziasse ad organizzare eventi internazionali. I campionati del mondo di questo sport si disputano dal 1980 a Milano presso lo stadio del ghiaccio di via Piranesi (anche se già competizioni precedenti ricevettero tale titolo). Alle
olimpiadi invernali del 1988, disputatesi a Calgary, in Canada, lo short track fu sport dimostrativo. Divenne sport olimpico a pieno titolo quattro anni dopo, e figura nel programma olimpico da allora. Il Canada è stato a lungo il paese dominante in questo sport, che però attualmente è molto popolare in molte nazioni asiatiche, soprattutto Repubblica Popolare Cinese, Corea del Sud e Giappone, e ciò si riflette negli eventi internazionali. Grazie a piste più piccole e a competizioni più brevi e spesso più spettacolari, lo short track è cresciuto più del suo fratello maggiore, il pattinaggio di velocità, in molte nazioni, tra cui l’Italia, la nazione europea più competitiva in tale disciplina (fonte Wikipedia)”.
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associazioni e volontariato
IL FOGLIO di
Pro Loco Gs Mavignola: un altro anno insieme
di Nadia Vidi Presidente Pro Loco Gs Mavignola
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Il 2011 è ormai giunto al termine ed è ora di riflettere su quanto è stato fatto. Innanzitutto partirei col ringraziare i miei consiglieri e tutti i volontari che in ogni manifestazione si sono prestati a dare una mano, dedicando il loro tempo e le loro forze per realizzare molti eventi di quest’anno. Ringrazio il Comune di Pinzolo, la Provincia Autonoma di Trento, la Cassa Rurale di Pinzolo, la Famiglia Cooperativa, la Cassa Rurale Adamello Brenta, le strutture ricettive di Sant’Antonio di Mavignola e tutti gli sponsor per aver sostenuto la Pro Loco G.S. Mavignola con notevoli contributi. Il nostro operato parte a gennaio con la novità della “Canto della Stella” proposta domenica 16
gennaio. Quando cala il buio e si spengono le luci, la via viene illuminata con le fiaccole e una grande stella splendente, con al seguito una schiera di figuranti in costume, percorre le strade del paese. I Re Magi giungono dalla parte bassa (Oriente) per adorare il bambin Gesù, intonando gli antichi canti della stella. Durante il cammino fanno tappa lungo le stalle e i borghi antichi del nostro paese. Il tutto si svolge in una magica atmosfera natalizia, circondati dal calore del fuoco delle fiaccole che illuminano i Re Magi e dalle persone che partecipano all’evento. Ai bambini i Magi donano un simbolo per invitarli a continuare la tradizione. Il giorno seguente rimane invariato il nostro tradizionale giorno
di sagra, il 17 gennaio, nel quale festeggiamo Sant’Antonio. A febbraio viene riproposto il raduno “cu li caspi a Milegna”, una rilassante passeggiata sulla neve che permette di poter godere dei nostri posti magici illuminati dal cielo stellato. Nel mese di marzo ha avuto inizio il corso di Yoga per apprendere diverse tecniche di rilassamento, per scoprire la gioia del movimento e per arricchire la vita dell’animo. Non è mancata la nostra avventura che quest’anno ci ha portato a praticare la discesa con la slitta all’Alpe di Siusi, rinnovando in questo modo una divertente esperienza collettiva. Nel mese di aprile la Pro Loco G.S. Mavignola ha invitato il paese a partecipare alla “Giornata Ecologica”, nella quale molti volontari, tra cui Agenti Forestali e Guardia Parco, percorrono a piedi il nostro territorio spinti dalla voglia di contribuire attivamente alla pulizia. Dopo il valoroso sforzo, vi è stato il meritato pranzo di gruppo offerto dal Comune di Pinzolo. Una delle prerogative della nostra Associazione è permettere che la tipicità delle nostre usanze sia conosciuta anche al di fuori dei nostri confini ed è per questo motivo che l’attività promozionale ricopre un ruolo fondamentale nella vita sociale. Nei mesi di maggio e giugno vi sono stati due importanti eventi: i ragazzi della Pro Loco si sono recati a Gabicce Mare e Vignola. La loro presenza è stata finalizzata a far conoscere la nostra valle, il nostro Comune ed il nostro bel paesello Sant’Antonio di Mavignola,
tramite volantini e materiale di promozione turistica particolarmente suggestivi. Ovviamente, come era prevedibile, il punto forte sono stati i nostri ottimi prodotti tipici enograstronomici. Per questo motivo il Comune di Pinzolo ha donato per l’occasione una forma di formaggio “spressa dop”, alcuni salami all’aglio, dello speck trentino, carne salada e la squisita torta di carote. Credo molto in questi momenti perché sono degli scambi che arricchiscono la reciproca cultura fra i paesi e le città d’Italia e servono a far conoscere meglio il nostro territorio e per pubblicizzarlo. Immancabile, nel mese di maggio, la nostra classica “Gita in Bici”, che quest’anno si è svolta lungo il tratto di pista ciclabile della Valle Isarco da Bressanone a Bolzano. Nel 2011, per la prima volta, la Pro Loco G.S. Mavignola ha ideato e realizzato un intervento di interesse pubblico quale la segnaletica posizionata nel centro abitato. Con l’inizio della stagione estiva la Pro Loco ha profuso il massimo delle energie per affrontare la gran mole di eventi organizzati. Per assicurare una sequenza di manifestazioni ordinata, abbiamo scelto di dedicare un particolare giorno della settimana ad uno specifico tema: il mercoledì aveva ad oggetto l’educazione ambientale per i bambini dai 6 ai 10 anni, insegnata dagli operatori del Parco Naturale Adamello Brenta. Le attività sono consistite in diverse escursione effettuate in varie località e esercitazioni
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di “orienteering”. Il giovedì il tema centrale era il divertimento dei nostri bambini, organizzando entusiasmanti spettacoli di magia, teatro dei burattini e musica. Il venerdì sono state proiettate le pellicole del “Film Festival 2011” di Trento, con il determinante contributo di Egidio Bonapace. Novità di quest’anno è stata la serata interattiva sulle manovre salvavita e la prevenzione degli incidenti in età pediatrica a cura della Croce Rosse Italiana. Vi sono state alcune serate culturali a cura del PNAB: una intitolata “2011 Anno internazionale delle foreste: la selva fra mito e simbolo, favola e realtà”; una seconda dedicata all’Adamello Brenta Geopark e le Dolomiti quali patrimonio mondiale dell’Unesco. Accanto alle manifestazione ludiche, non è potuto mancare un incontro culturale dedicato alla presentazione della storia degli affreschi della Chiesa Antica di Sant’Antonio di Mavignola; approfittando dell’occasione desidero ringraziare la relatrice dott.ssa Giovanna Binelli per l’esauriente relazione. Immancabili sono state le nostre giornate dedicate allo stare insieme, gustando i nostri prodotti tipici o ascoltando concerti di musica. Siamo stati allietati dal coro “Ars Suavis Vocal Ensemble” e dal coro “Monte Iron” di Ragoli: seppur di diverso genere, i canti che sono stati ascoltati hanno evocato in ognuno di noi la magia che questi cori sono stati in grado di creare attraverso la loro voce.
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associazioni e volontariato
Anche quest’anno abbiamo cercato di migliorare Sant’Antonio di Mavignola: siamo fieri di essere riusciti a far installare una nuova segnaletica urbana e di aver sistemato i sentieri limitrofi alla frazione, dei quali ci stiamo occupando da anni
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Insieme alle manifestazioni fin qui descritte, il 2011 ha visto la presenza delle nostre tipiche feste. La festa d’estate si è tenuta il giorno 23 luglio con la cena tradizionale, accompagnata da un’orchestra che regalava un sottofondo all’evento. In quest’occasione abbiamo premiato il vincitore del concorso fotografico “Sant’Antonio di Mavignola sotto la neve – inverno 2010/2011: paesaggio, uomo, ambiente”. Come ogni anno è stata organizzata la corsa podistica “La Rampagada”, giunta alla 34^ edizione. E’ innegabile che un contributo fondamentale per la realizzazione di quest’evento è sempre stato fornito dal Vice Presidente Angelo Fedrizzi, che ringrazio profondamente. Ma “La Rampagada” non è solo corsa, è anche un momento per stare assieme e condividere una giornata in allegria. Grazie allo sforzo di tantissimi volontari abbiamo potuto organizzare, al termine della gara, un pranzo per
IL FOGLIO di
rifocillare i nostri “atleti” e non solo. Il giorno 21 agosto si è celebrata la festa di “Clemp”, con la processione lungo la via crucis, raccogliendosi per la messa celebrata da Don Mario. Anche in quest’occasione abbiamo avuto la possibilità di gustare i nostri prodotti tipici e ascoltare il concerto del coro S.O.S.A.T. In merito, ritengo opportuno evidenziare che la Pro Loco G.S. Mavignola ed il coro S.O.S.A.T. hanno raggiunto un’intesa atta alla realizzazione di un volantino promozionale che verrà consegnato in occasione di tutti i concerti che verranno tenuti. In particolare, l’ultima pagina del volantino è dedicata interamente a Sant’Antonio di Mavignola, permettendo in questo modo di ampliare la capacità di promozione del nostro territorio. Grazie a Trentino Marketing S.P.A, APT Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena, Regole Spinale e Manez, Comune di Ragoli, PNAB, Asuc di Stenico e Comune di Pinzolo, abbiamo avuto la possibilità di ospitare il concerto “I Suoni delle Dolomiti” del coro “Sasso Rosso” e “I Virtuosi Italiani”, con la cornice delle nostre meravigliose Dolomiti in Malga Brenta Bassa. In quest’occasione vorrei ringraziare l’Arma dei Carabinieri ed il Comando di Polizia Locale di Pinzolo per essere intervenuti. Un ringraziamento particolare al Corpo dei Vigili del Fuoco di Sant’Antonio di Mavignola per l’insostituibile supporto nelle
manifestazioni che sono state organizzate. Per salutare l’estate che lentamente si allontanava dai nostri giorni è stata organizzata una gita sociale a Gabicce Mare, in cui hanno partecipato un elevato numero di soci, cogliendo l’occasione, tra un bagno e l’altro, di visitare il castello di Gradara. Un momento tanto atteso dalla popolazione di Mavignola è la manifestazione “Giochiamo Insieme”, dove Mavignola Alta e Bassa si sono potute fronteggiare nelle partite di calcio e pallavolo, per poi concludere la giornata di festa non più come “rivali”, ma come amici, cenando tutti insieme al ristorante. Nel frangente sono stati premiati i vincitori del concorso “Balcone Fiorito” e “Orto Rigoglioso”, edizione 2011. Sabato 29 ottobre i bambini di Mavignola hanno dovuto cimentarsi nella preparazione delle zucche, per trasformare un comune ortaggio in una faccia buffa o altro tema da loro scelto. La premiazione non poteva essere limitata ad un numero ristretto di zucche, dato che l’impegno che i nostri piccoli hanno dimostrato ci ha “costretti” a premiare ognuno di loro. Per divertirci insieme, è stata organizzata una tombola con ricchi premi dedicati ai maschietti e femminucce. Dopo la stagione estiva, che tante delizie ha portato, era ora di rimettersi in forma in vista delle innumerevoli attività sportive che si presenteranno quest’inverno. Dal giorno 28 ottobre sono stati organizzati due corsi:
aerobica e ginnastica dolce. Nel mese di novembre, attendendo la neve, si è tenuto il torneo di carte in tre giochi diversi con ricchi premi gastronomici per i vincitori. Per entrare nel clima natalizio, il giorno 11 dicembre è stata proposta la gita a Bussolengo e Verona per visitare il villaggio di natale “Flaver” e i presepi in mostra all’interno della famosa arena. Anche quest’anno, il 12 dicembre, è arrivata Santa Lucia per portare dei piccoli doni ai nostri bambini e in quest’occasione è stato acceso l’albero di Natale nella rinnovata piazzetta Sant’Antonio, accompagnati dalle note di un tipico “zampognaro”. Per concludere, anche quest’anno abbiamo cercato di migliorare Sant’Antonio di Mavignola: siamo fieri di essere riusciti a far installare una nuova segnaletica urbana e di aver sistemato i sentieri
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limitrofi alla frazione, dei quali ci stiamo occupando da anni. Il lettore attento si sarà reso conto che in queste righe risulta dominante il termine “nostro”, ciò dimostra che tutto ciò che ci circonda e quanto organizziamo ci appartiene nel profondo e siamo fieri di come siamo e delle nostre tradizioni. Il risultato ottenuto nel corso 2011 ha dimostrato che la nostra Associazione è più viva che mai, attiva nell’interesse del mantenimento e nella promozione del territorio, capace di coinvolgere la popolazione in una serie di attività che ci hanno permesso di trascorrere molti momenti felici insieme. Sono orgogliosa di aver avuto la possibilità di adoperarmi in prima linea per il raggiungimento di questi obbiettivi e vorrei ringraziare tutti coloro che hanno voluto starmi vicino e sostenermi anche nei momenti più intensi.
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IL FOGLIO di
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Coro Presanella
in tournèe in “Merica” di Chiara Cominotti
L’incontro più sentito con gli emigranti è stato con gli arrotini sul molo Navy Pier, dove in un suggestivo tramonto sul lago Michigan il Coro ha cantato alcune canzoni del suo repertorio, per poi essere ospitato al Riva Restaurant per un concerto in sala da pranzo e un’ottima cena amichevolmente offerta... 46
A distanza di 10 anni, con un nuovo maestro e nuovo slancio, il Coro Presanella di Pinzolo vola di nuovo oltreoceano per cantare per gli emigranti trentini. Se nel 2001 le mete sono state Boston e New York, questa volta lo aspettano le città dei Grandi Laghi e il Canada. Il programma di trasferta prevede tappa a Chicago sul lago Michigan, poi Detroit sullo stretto tra il lago Huron e l’Erie, Solvay –Syracuse nello stato di New York infine varcando il confine canadese, sul lago Ontario, a Toronto. Per molti coristi è la prima volta negli Stati Uniti: Merica, Merica, Merica, cosa sarala ‘sta Merica? L’atmosfera che si respira è da subito famigliare: ci accolgono in aeroporto i sorrisi dei parenti
americani di qualche corista ed è subito clima di casa, per non parlare dei primi colpi d’occhio sullo skyline di Chicago che è meraviglioso. Ad aspettarci in suolo americano ci sono anche Benjamin e Gayle Maganzini, che con allegra amicizia ci accompagneranno in quest’avventura. La tabella ci mette letteralmente in marcia per la Columbus Parade, una grande sfilata per ricordare la scoperta dell’America e una festa degli Italiani che si celebra in molte città americane. Anche a Chicago si svolge il tradizionale corteo di carri tricolori e gruppi di ogni sorta e regione di provenienza. Anche il coro non può non partecipare e si presenta con la sua caratteristica divisa in Balbo Drive, accompagnato da
cinque dame in veste folkloristica, portando così il suo tocco di azzurro ad una parata già di per sé colorata e stravagante, in un clima estivo che invogliava ad indossare infradito e bermuda piuttosto che zuava, scarponi e scialli di lana. Passando per il bellissimo Millennium Park il coro si è raccolto ai piedi del “Silver bean”. Questa scultura a forma di enorme fagiolo, divenuta uno dei simboli di Chicago, in quel momento ha rispecchiato a tutto tondo il verde del parco, il luccichio dei grattacieli, l’azzurro del cielo e delle camicie dei coristi che qui hanno intonato “Amici miei” e “El careter”, fermando innumerevoli passanti e curiosi ad ascoltare. Quindi un lunghissimo e datato autobus giallo tipo scuolabus ci scarrozza appena fuori Chicago, a “Casa Italia”, dove il Columbus Day raduna in un tendone decine di italiani e dove si terrà il primo concerto americano del coro. Ma l’incontro più sentito con gli emigranti è stato con gli arrotini sul molo Navy Pier, dove in un suggestivo tramonto sul lago Michigan il Coro ha cantato alcune canzoni del suo repertorio, per poi essere ospitato al Riva Restaurant per un concerto in sala da pranzo e un’ottima cena amichevolmente offerta dalle famiglie Cozzini Ivo, Susanna, Oscar e Osvaldo, Antoniolli Gianni e Tom-
my, Cozzini Claudio, Roberto, Silvano e Marco. Il giorno seguente è la musica la protagonista e tutta la giornata trascorre in compagnia di insegnanti e di studenti di italiano e di musica della De-Paul University di Chicago, prima per conoscersi, poi per conoscere il nostro modo di far musica, infine per il concerto del coro “De Paul A Cappella” e del Coro Presanella, con il finale “La Montanara” cantato insieme, che fa versare lacrime di commozione a più di una signora di origine italiana. In quest’occasione ci hanno accompagnato con molta disponibilità i professori Catherina Mongiat Farina e Joseph Ferrari Fracas della De Paul University e Eugen Pellegrini e Luciana Svaldi della TNM Chicago. Torniamo nel cuore di Chicago, ove il nostro albergo è situato a un passo dal Magnificent Mile (Mag Mile), il tratto lungo suppergiù un miglio della elegante e vivace North Michigan Avenue, di cui ammiriamo gli storici palazzi, le boutique di lusso e i negozi alla moda. Interessante l’Architectural Cruise sul Chicago River, navigando in una selva di grattacieli luminosi di diverse epoche e stili architettonici, sotto i caratteristici ponti mobili (in totale sono ben 52) di cui il primo nel suo genere è il
bellissimo North Michigan Bridge del 1920. Chicago meriterebbe qualche giorno in più per poter meglio ammirare i capolavori dell’architettura, i molti musei, parchi, zoo e attrazioni di ogni tipo. Indimenticabili le viste mozzafiato dal 94° piano del John Hancock Building (335 m di altezza) e dal 103° della Willis Tower ove si può avventurarsi sullo Skydeck (terrazza trasparente a 440 m di altezza sulla downtown). Ma dopo tre giorni intensi, è l’ora di partire per Detroit dove ci attendono gli amici del Circolo Trentino di Detroit e Windsor. Durante il tragitto un fuori programma: ………Binelli una ultranovantenne di origine pinzolese e sua figlia, ci invitano a casa loro per un lunch in un ambiente intimo ed accogliente. All’arrivo a Dearborn, Mary Jo e Lorenzo Bagans del Circolo Trentino ci accolgono all’hotel con una gentilezza ineguagliabile. Durante la cena ci spiegano che Detroit è una città in forte crisi economica e con altissimo tasso di criminalità, e che è consigliabile non avventurarvisi a piedi, tantomeno di sera. Imperdibile invece il tour alla Ford Factory (fabbrica di auto dal 1896), ad alto contenuto tecnologico, con visita all’ultimo tratto della catena di assemblaggio del Pick Up “Raptor” e automobili d’epoca
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Al Club Venetian di Detroit, in una elegante sala, il coro tiene il suo quarto concerto ufficiale, in onore del 25° di fondazione del Circolo Trentino di Detroit e Windsor
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come le prime Ford Model-A del 1927. Al Club Venetian di Detroit, in una elegante sala, il coro tiene il suo quarto concerto ufficiale, in onore del 25° di fondazione del Circolo Trentino di Detroit e Windsor. Durante la cena ci distribuiamo ai tavoli dei nostri ospiti avendo modo così di conoscere persone simpatiche e storie vissute interessanti e uniche. Lo scambio di esperienze con i trentini in America è reciproco: intonando i canti di montagna gli emigranti si riuniscono tra loro ritrovando i ricordi, i luoghi e la lingua delle origini. Anche noi ci sentiamo migliori e fortunati, leggendo nei loro occhi la nostalgia per un Paese a volte idealizzato ma veramente amato dal profondo del proprio essere. Il giorno dopo la meta è proprio Detroit che conosceremo grazie ad una guida rendenese ormai americanizzata, Lorenzo Romeri di Spiazzo. Le centinaia di case abbandonate e fatiscenti che incontriamo lungo il tragitto ci testimoniano il degrado di una città che da capitale dell’industria automobilistica americana (Ford, Pontiac, Chrysler, General Motors) ha vissuto una crescente crisi del settore a partire dagli anni ‘60-‘70, con conseguente forte disoccupazione. Anche le tensioni razziali hanno contribuito ad una vera e
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propria fuga degli abitanti di Detroit e ad oggi la popolazione è dimezzata rispetto agli anni ’60 ed è composta per l’80% da neri e 20% da bianchi (mentre prima era l’inverso). Nel suo inquietante aspetto di città fantasma, Detroit ci fa conoscere l’altra faccia della medaglia di un’America contraddittoria e spietata. Qui parte dei coristi si ferma a visitare una caserma dei Fire Fighters di Detroit, mentre una parte raggiunge il trenino sopraelevato (the People Mover) per vedere dall’alto -e dal sicuro- il centro desolato della città, nonchè il Renaissance Center sul lago, sede della General Motors. Salutando il malinconico skyline di Detroit, partiamo per SolvaySyracuse, affrontando il tratto più lungo percorso in pullman: quasi 700 km in una mezza giornata, con tappa rigenerante alle Niagara Falls per la cena in una steakhouse con vista sulle cascate illuminate di rosa e lilla. Solvay oggi è un sobborgo di Syracuse di 6400 abitanti. Il villaggio è nato alla fine del 1800 da emigranti, per lo più italianitirolesi, attirati dall’industria del bicarbonato di sodio che oggi è convertita in altre produzioni. Qui si trova il Solvay Tyrol Club, nato nel 1929 e orgogliosamente mantenuto fiorente da originari giudicariesi (soprattutto della Val del Chiese) e di Avio. Il
pranzo a base di polenta& chicken in un’atmosfera ospitale e informale è seguito dal concerto su un palco con fondale di Alpi e campanile aguzzo tipico tirolese, inusuale incontro in America. Il giorno dopo diciamo addio allo Stato di New York, alle sue tipiche casette di legno adornate di zucche, streghette e ragnatele per la festa di Halloween, e passiamo la frontiera per raggiungere le Niagara Falls dal lato canadese che è il più spettacolare. Nonostante l’edilizia selvaggia tutt’intorno, le cascate restano affascinanti e l’emozione e il divertimento sono unici nell’addentrarci ai loro piedi a bordo del battello “Maid of the Mist” avvolti negli impermeabili azzurri e nella bruma. E’ la volta di Toronto, ove il freddo ci ricorda che siamo in Canada. Moderna e effervescente di centri direzionali e commerciali, Toronto è bellissima anche vista dal lago, navigando fino alle To-
ronto Islands, oppure dall’alto dai 346 metri dell’osservatorio della CN Tower, una delle torri più alte del mondo. Poco distante c’è la città di Hamilton, sede del Club Famee Furlane dove il coro terrà il sesto e ultimo concerto e verrà ospitato ad una squisita cena. Anche qui l’occasione raduna emigranti di Toronto e di altre città del Canada, Gusto, Emilio, Giorgio e Rena Nella, Tarcisio Bonapace e Remo Righi, arrivati apposta per incontrare i compaesani, per ricevere con affetto il coro Presanella e ascoltarne le canzoni. Le giornate trascorse con i nostri concittadini emigrati in America sono stati per noi momenti indimenticabili di conoscenza e di arricchimento personale. Dalle loro parole abbiamo capito l’importanza di avere delle radici, l’orgoglio di trasmettere ai discendenti i sacrifici degli avi e il
PINZOLO
valore delle proprie origini, che, anche e nonostante una lontananza fisica, fondano la nostra identità e quella delle nostre persone care. La bellissima esperienza è stata resa possibile grazie all’impegno del presidente del coro Luca Cereghini che con passione ha organizzato, prenotato, controllato in ogni particolare un viaggio complesso fatto di appuntamenti e incontri diversi. Grazie al maestro Massimo Caola che ha preparato i concerti e grazie ad ogni singolo corista che ha messo impegno e serietà in una trasferta avvincente ma anche faticosa. Infine un ringraziamento ad Ansel Masè la presentatrice, a Iris Beltrami e Anna Caola che hanno tradotto in inglese le introduzioni alle canzoni per meglio avvicinarle agli amici americani ed a Costanza Maestranzi per l’aiuto nel seguire l’organizzazione del viaggio.
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comunità LE OPERE
di Marzia Maturi
Nel 2010 la Cassa Rurale di Pinzolo ha erogato sul territorio l’importante cifra di €uro 386.034
IL FOGLIO di
PINZOLO
Cassa Rurale di Pinzolo: II edizione della festa del Socio “Socinsieme” La seconda edizione di Socinsieme ha richiamato al palaghiaccio di Pinzolo 1100 Soci della Cassa Rurale Pinzolo. Dopo il successo della precedente edizione anche quest’anno la festa si è dimostrata una gradita occasione ed un momento d’incotro tra i Soci provenienti dai comuni in cui la cassa opera. L’idea è nata dall’intento di dare un ulteriore segno di attaccamento alla compagine sociale per sottolineare ancora una volta ed in modo concreto la rilevanza rivestita dai Soci e mostrando, nel contempo, attaccamento al territorio e alle associazioni locali. Durante la
seconda edizione è stato distribuito il bilancio sociale relativo al 2010 che, oltre ad evidenziare un sano orgoglio di appartenenza al movimento cooperativo, mostra i corposi finanziamenti erogati dalla Cassa a favore di enti, associazioni, comitati impegnati nei campi della cultura, dello sport, dell’assistenza, della scuola, della promozione turistica e del volontariato. Va detto che nel 2010 la Cassa ha erogato sul territorio l’importante cifra di €uro 386.034. nelle pagine del bilancio sociale, nuova veste grafica, trovano spazio le immagini relative alla prima edizione di Socinsieme
proprio per dar “voce” in modo concreto ai Soci che prendono parte alle varie iniziative promosse dalla Cassa. La festa ha preso il via alle ore 18.00 con la premiazione dei 5 soci che hanno raggiunto il mezzo secolo di appartenenza alla compagine sociale. Ai 5 Soci, che hanno firmato il libro sociale nel 1961, è stato consegnato un dipinto del santo patrono dell’artista Segala Alessia. A seguire sono stati premiati gli studenti neo diplomati, neo laureati che hanno raggiunto un traguardo meritevole. In totale gli studenti premiati sono stati 98: 14 neo diplomati, 61 studenti universitari e 23 neo laureati. Infine, sono saliti sul palco, anche i 26 Soci che hanno partecipato al concorso annuale per
il calendario dell’anno 2011 avente il titolo “C’era una volta …nei nostri paesi”, l’iniziativa è sempre più sentita e lo dimostra il fatto che per l’edizione 2012 han già aderito 54 Soci. Cogliamo l’occasione per invitare i Soci a farsi avanti proponendo dei temi fotografici per i prossimi calendari. Durante la serata sono stati estratti tre premi: pc portatile, tablet pc, macchina fotografica digitale. Come promesso non sono certo mancati momenti di allegria: la festa è stata gestità dalla Filò che ha messo in scena “Rapine”
e ha proiettato l’apprezzatissimo cortometraggio sulla nascita della Cassa Rurale Pinzolo (in bianco e nero nel classico stile dei primi film: muto/comico). Nel video erano presenti immagini d’epoca del paese e sono state messe in scena momenti di vita quotidiana da dove emergeva la drastica situazione economica e le motivazioni che hanno dato il via alla “Cassa Rurale di Presiti e Risparmio in Pinzolo” col motto “Uno per tutti e tutti per uno”. Aprezzatissimo il servizio di animazione gestito dal Gruppo Scout Pinzolo che in una sala apposita ha intrattenuto i bimbi presenti alla festa. Alle 20.00 è stata offerta la cena a tutti i presenti - servita al tavolo a più di 1100 persone. Ha concluso la festa un simpatico convivio con musica e balli a 360° che si è protratto fino alla mezzanotte. Invitiamo i Soci a venirci a trovare sul sito www.cassaruralepinzolo.it dove è possibile visionare gli scatti delle premiazioni e dei momenti più belli della seconda edizione di Socinsieme.
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solidarietà
IL FOGLIO di
40 anni di premio
La consegna della Targa
Solidarietà alpina:
PINZOLO
La Targa d’Argento 2011 consegnata a Cesare Maestri, qui sotto con Angiolino Binelli il Presidente Pat Lorenzo Dellai e il Sindaco di Pinzolo William Bonomi
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Cesare Maestri, il premiato, il grande alpinista, il “ragno delle Dolomiti”, l’artefice di imprese memorabili, talvolta discusse come sembra volere il copione non scritto della storia dell’alpinismo, fatto anche di accese rivalità arrampicando lungo le vie più famose del mondo. Angiolino Binelli, colui che assegna il premio, quella
Targa d’argento per la solidarietà alpina che ha ideato quarant’anni fa per far emergere dall’anonimato le tante persone che in tutto il mondo quotidianamente mettono a rischio la propria vita per salvarne un’altra. Il carisma di una personalità forte e il carisma di una personalità semplice. L’impresa memorabile e il lavoro quotidiano. Il 17 settembre, a Pinzolo, presso il PalaDolomiti, Cesare Maestri ha ricevuto da Angiolino Binelli la 40ª Targa d’argento-Premio di solidarietà alpina, volendo poi condividerla con le guide alpine, nello spirito anche della motivazione del Premio che sottolinea quanto Maestri abbia saputo “interpretare in maniera esemplare i valori del soccorso in montagna, del rispetto della natura
e lo spirito che anima il Corpo delle guide alpine fin dalla sua origine”. “Oggi sono presenti tantissime persone che ho sempre ammirato e ne sono emozionato”, ha affermato Angiolino Binelli prima di consegnare la Targa d’argento al “ragno delle Dolomiti”. “Ho vissuto gran parte della mia vita nel soccorso alpino – ha poi aggiunto - ma sono un povero diavolo. Ho fatto quello che ho potuto, sempre credendo nel valore della vita, ciò che più conta, oltre il benessere, oltre la ricchezza. Quando un soccorritore riporta a casa un figlio vivo è la persona più felice del mondo. Per me è un onore poter consegnare il Premio a Cesare Maestri”. “Sono al limite dello sfinimento, commosso
oltre ogni misura – ha osservato, in risposta, il grande alpinista – perché il Premio mi è consegnato nella terra dove per sessant’anni ho fatto la guida. Il mio cuore è qui, tra queste montagne”. Riconoscimento nel riconoscimento, Piergiorgio Baldracco, presidente del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, ha ufficializzato la nomina di Angiolino Binelli quale socio onorario del Soccorso alpino nazionale. La categoria “soci onorari” è stata introdotta nello statuto dell’associazione quattro anni fa e Angiolino è la prima persona ritenuta meritevole di farne parte. Numerosi i politici e le autorità civili (il sindaco di Pinzolo William
Bonomi, il presidente della Giunta provinciale Lorenzo Dellai, il presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti, la presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini, solo per citarne alcuni) e militari presenti all’importante cerimonia. Hanno partecipato anche numerosi alpinisti, le guide alpine e gli accompagnatori di territorio di Madonna di Campiglio e Pinzolo, il Soccorso alpino Adamello Brenta, il Gruppo alpini di Pinzolo, il Coro Presanella e delegazioni in rappresentanza dei corpi del Soccorso alpino di Slovenia, Romania, Stati Uniti d’America, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e una delegazione della città di Mantova.
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eventi
IL FOGLIO di
Ritiro Internazionale:
PINZOLO
ottimo da molti punti di vista
di Anita Binelli
Grande successo per il primo ritiro dell’Internazionale a Pinzolo. Sotto tutti i punti di vista. Ottimi i risultati ottenuti dalle campagne di comunicazione che hanno riguardato tutti i canali mediatici, dalla
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carta stampata alla televisione, da internet ai pannelli nei campi da gioco. Ottimo il giudizio dei dirigenti Inter della nostra località, con Moratti in prima persona a ringraziare gli amministratori
locali per il lavoro svolto e per l’accoglienza riservata. Incredibile il successo riscontrato dal Day Camp: 1921 bambini (e le richieste sono state molte di più) nati tra il 1998 e il 2005 hanno avuto la possibi-
lità di giocare sotto l’occhio attento degli allenatori nerazzurri. E ancora, l’immenso richiamo che ha portato moltissimi appassionati a seguire la squadra del cuore nella nostra valle e a
dare un po’ di sollievo ad una stagione altrimenti difficile da un punto di vista delle presenze turistiche. Con queste premesse si guarda al ritiro precampionato con grande attesa e grande fiducia.
Un ritiro che dovrebbe cadere come da tradizione nel mese di luglio e che sicuramente aiuterà l’economia valligiana in un momento di crisi nazionale.
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eventi
IL FOGLIO di
PINZOLO
Dance Theatre: una 5a edizione speciale di Anita Binelli
Insegnanti e artisti famosi in tutto il mondo, molti dei quali sono stati giudici nell’ultima edizione di Amici di Maria de Filippi, hanno reso lo stage unico nel suo genere
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Quest’estate si è svolta la V edizione di Dance Theatre, con un prestigioso staff di professionisti, laboratori coreografici, audizioni e spettacoli per una settimana di grandi emozioni Dal repertorio classico al modern, dal contemporaneo al musical fino all’hip hop: una prestigiosa scuola di danza ai piedi delle montagne più belle del mondo, un’occasione davvero unica per imparare e perfezionare il proprio stile, per divertirsi ed apprendere l’arte del corpo e del canto. Insegnanti e artisti famosi in tutto il mondo, molti dei quali sono stati giudici nell’ultima edizione di Amici di Maria de Filippi, hanno reso lo stage unico nel suo genere: Carl Portal, docente francese d’eccezione, ha proposto coinvolgenti lezio-
ni di musical con le coreografie dei suoi ultimi lavori che hanno avuto successo in tutta Europa; Luigi Grosso e Irma di Paola sono stati i maestri del modern, modern TV, jazz lyrical, contemporaneo e hip hop, Vinicio Colella ha accompagnato le lezioni dal vivo con il suo pianoforte, fino ad arrivare al classico e repertorio con Maria Gabriella Tessitore, Vice Direttrice dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma e con Anna Maria Prina, ex Direttrice del Teatro alla Scala di Milano. Il festival, promosso e lanciato in numerosi workshop e fiere di settore di tutta Italia, ha sempre avuto ampio appeal. Grazie al prezioso lavoro dell’ideatrice Gloria Baraldi e dell’art director Luigi Grosso sono state assegnate anche delle borse di studio di
merito. Non solo dunque vacanza, ma anche scuola e formazione per chi la musica ce l’ha nel sangue. La località ha proposto pacchetti vacanza specifici sia per allievi, che per docenti e gruppi particolarmente apprezzati. International Dance Theatre & Musical Festival è un progetto a cura dell’Associazione Rendena Eventi e promosso dall’APT di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Pinzolo e da Trentino Spa.
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eventi
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Un abbraccio di luce illumina la Val Rendena di Alberta Voltolini
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La calda atmosfera del Natale sta per avvolgere anche la Val Rendena dove gruppi, enti e associazioni stanno preparando piccole e grandi iniziative in vista delle imminenti feste natalizie. La crisi del Belpaese non scoraggia, forse invita ancora di più ad unirsi, a lavorare insieme, a costruire. Per il settimo anno consecutivo Pro loco e gruppi di volontariato e parrocchiali, allestiranno, in tutti i paesi della Val Rendena (Villa Rendena,
Javrè, Darè, Vigo Rendena, Pelugo, Spiazzo Rendena, Bocenago, Caderzone Terme, Strembo, Massimeno, Giustino, Pinzolo, Carisolo, Sant’Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio), alcune natività che, sotto il titolo “Abbraccio di luce”, invitano a riscoprire, dal 17 dicembre 2011 al 8 gennaio 2012, il significato più vero del Natale. Di sassi o di materiali naturali provenienti dal bosco, intagliati nel legno o realizzati con
la stoffa, mini o a grandezza naturale, le natività della Val Rendena costituiscono un percorso che invita alla scoperta dell’abilità manuale dei “rendeneri”, ma anche dei paesi e dei centri storici. “Abbraccio di Luce-Presepi in Val Rendena” si propone di tramandare il dono fatto nel Natale 2004 a Papa Giovanni Paolo II, quando un maestoso abete della Val Rendena fu trasferito in piazza San Pietro a Roma. L’iniziativa è giunta alla settimana edizione ed è curata, dal punto di vista della promozione, (viene pubblicato anche un libretto tematico), dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, dalle Pro loco della Valle e loro Consorzio, in collaborazione con parrocchie e comuni. L’invito a rivivere la calda e suggestiva atmosfera del presepe è accompagnato da una serie di iniziative – concerti, concorsi per premiare le natività più belle, brindisi benaugurali, scambi di auguri – che trovate indicate, con orari e luoghi, sul sito dell’Apt (www.campigliodolomiti. it). Tra le novità si segnala, a Pinzolo, presso il “PalaDolomiti”, la mostra “L’arte della Natività” che, per iniziativa dell’Assessorato alla cultura
del Comune di Pinzolo, in collaborazione con il Filò da la Val Rendena, si terrà dal 8 dicembre 2011 al 30 gennaio 2012. A Madonna di Campiglio, invece, per iniziativa dell’Associazione commercianti della “Perla delle Dolomiti”, tra il 2 e il 26 dicembre, tutti i giorni dalle 16 alle 20, aprirà i battenti il “Villaggio di Natale”, prima edizione di un nuovo evento che sta raccogliendo l’entusiasmo degli operatori, impegnati negli allestimenti. Sedici piccoli chalet, contornati da un’atmosfera fiabesca, fatta di addobbi raccolti nei nostri boschi, dalle luci tradizionali del Natale e dalle fiammelle delle
candele animeranno il centro di Madonna di Campiglio. Calde note musicali e spettacoli completeranno il tutto. In vendita prodotti tipici del territorio e idee regalo originali che si possono trovare solo nei migliori negozi della località: dall’artigianato in legno al tovagliato nei tipici tessuti, dagli accessori moda nei vari materiali all’oggettistica più curiosa, e poi miele, speck, grappe del territorio, cioccolata delle migliori marche e punti di ristoro con canederli fatti in casa, torte e dolci che potrete degustare sul posto o acquistare per un regalo.
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cultura e tradizione
Murales: san Gerolamo
IL FOGLIO di
a cura di Maddalena Collini e Giuseppe Ciaghi
SAN GEROLAMO San Gerolamo (ca 342 – 420), dottore della Chiesa, letterato e filosofo pagano, convertitosi al cristianesimo si ritirò per quattro anni nel deserto siriano a vivere da eremita dedicandosi allo studio e all’esegesi biblica. Uomo di notevole vigore intellettuale e di temperamento fiero, viaggiò da oriente ad occidente recandosi anche in pellegrinaggio in Terrasanta. Fu incaricato da papa Damaso I di tradurre in latino l’Antico e il Nuovo Testamento: questa versione delle Scritture, detta Vulgata (389 – 405), venne imposta dal Concilio di Trento come testo ufficiale, undici secoli più tardi.
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Nel cuore di Baldino, l’antico rione artigianale di origini longobarde, che si sviluppava lungo il canale della roggia con fucine, molini, folloni e segherie azionati dalla forza idraulica, sta piazza San Gerolamo con la sua bella fontana in granito, la chiesetta dedicata al patrono e, da qualche anno, la figura del santo sulla facciata di casa Maffei. Un santo, Gerolamo, alquanto originale, di immensa cultura, ma anche estroso, persino scorbutico ed irascibile, tenace - un po’ come gli abitanti di Baldino - esigente con sé stesso, ed insieme di una bontà fuori dal comune nei confronti di persone ed animali. Fin verso il 1500 l’edificio che ora sta alle spalle della fontana apparteneva ai frati dell’ospizio di Madonna di Campiglio, che ne avevano fatto una dependance, per ospitare la sera viaggiatori e bestie diretti lassù. Nella casa c’era anche una cappella, probabilmente aperta anche a quanti vivevano lì intorno. Passato l’ospizio di Campiglio nei beni della Curia, l’immobile di Pinzolo venne ceduto, adibito ad altre funzioni, e la cappella, per altro affrescata dai Baschenis, scomparve, usata come magazzino. Nel frattempo la famiglia Collini Zanòt, fra le più benestanti della località, si era costruita sull’altro lato della strada una chiesetta privata, per uso proprio, dedicata a san Gerolamo. Lo slargo davanti ad essa, luogo di ritrovo da sempre degli abitanti di
PINZOLO
Baldino, ne prese il nome. Però la gente faceva fatica ad avvertire quel santo, chiuso dentro un tempio di privati ai margini della strada, come il patrono della piazza, come proprio. Decise pertanto di provvedere la piazza di una sua immagine, visibile a tutti, in modo da rendere chiara la sua identità. Obiettivo realizzato dal Comitato Baldino Forever nel 2005 con lo splendido murales che si affaccia sulla Piazza. Si voleva sottolineare che quella parte di Pinzolo “appartiene” al rione di Baldino. Il Comitato coinvolse i proprietari delle case, con Felice Maffei che si dimostrò disponibile a ospitare il dipinto, e contattò tutti gli artisti locali, chiedendo loro una bozza dell’immagine del Santo. Fra le varie proposte esaminate si scelse quella di Alberto Dossi, di Spiazzo. Il pittore, tra le principali iconografie di san Girolamo propose di raffigurarlo in quella classica: un vecchio saggio dalla grande fronte spaziosa, la lunga barba bianca, occhi acuti, ispirati, la penna d’oca nella destra e il libro della Bibbia nell’altra, a fianco la testa del leone cui tolse la spina dalla zampa. Di lato la pianta di un palma. Sullo sfondo il deserto si perde lontano fino a confondersi con nuvole vaporose che si levano simili a vortici verso l’azzurro del cielo. Colori forti, vivaci, ben definiti rendono gradevole ed armoniosa la composizione.
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cultura e tradizione
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Il Bosco incantato di Damiano Rito
Radici contorte, rami oblunghi, cortecce gibbose, tronchi rinsecchiti, racchiudono i personaggi del bosco animato che l’artista ha saputo scovare e con il suo tocco è riuscito a rendere visibili a tutti
Le opere lignee di Jack Caola sembrano uscite da un bosco incantato, animato. Radici contorte, rami oblunghi, cortecce gibbose, tronchi rinsecchiti, racchiudono i personaggi del bosco animato che l’artista ha saputo scovare e con il suo tocco è riuscito a rendere visibili a tutti. Sono esseri speciali che si animano grazie alla fantasia. A volte fanno sorridere, a volte spaventano, a volte fanno riflettere. Nel bosco sono sotto gli occhi di tutti ma solo chi si abbandona completamente ai sogni e alla fantasia può scorgerli anche nella loro forma grezza e camuffata. nare al Comune di Pinzolo tre dipinti, per essere ricordato dalla sua comunità. Il ritratto della sua amata Agnese è l’ ultimo quadro realizzato da Jack. E resterà tale.
Jack Caola è nato a Londra il 27 settembre 1922 da genitori pinzolesi. Se lo si osserva con attenzione, si coglie in lui anche oggi il tipico aplomb inglese. Lo si può definire senz’altro un artista eclettico, spazia infatti con grande personalità dalla pittura, alla scultura, alla poesia dialettale.
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Grande amante del canto è stato fra i fondatori del Coro Presanella. Fa inoltre parte da molti anni del Coro Parrocchiale di Pinzolo. Ha realizzato molte opere, regalandone la maggior parte agli amici. Lo scorso ottobre ha voluto do-
Qualche tempo fa durante una visita al Cimitero di Pinzolo notai, ma lo notò anche mia figlia, qualcosa che ci commosse. Era un semplice pezzo di cartone, attaccato con cura alla croce di una tomba, sul quale risaltava uno scritto in bella grafia. La tomba era di una signora da poco scomparsa. Parole semplici, scritte a carboncino, ma eloquenti più di un romanzo e più durature di quelle scolpite nella pietra. Era una dichiarazione d’amore di Jack fatta alla moglie Agnese, gli ultimi versi usciti dal suo carboncino, vergati fra una lacrima ed un ricordo.
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storia e tradizione
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
Cent’anni or sono… Pinzolo al tempo dei nonni dei nostri nonni
a cura degli alunni della classe V con i loro insegnanti
Nel numero precedente del Foglio del Comune di Pinzolo abbiamo iniziato, sotto la guida della bibliotecaria e dei nostri insegnanti, una piccola ricerca nell’archivio storico comunale per trovare qualche documento che ci parlasse della vita di quel periodo e ci permettesse di fare dei paragoni con oggi. L’argomento trattato era quello delle elezioni comunali. Da giugno ad oggi sono cambiate due cose importanti:
1. adesso siamo nel nuovo anno scolastico, quindi in classe quinta; 2. l’archivio storico, insieme alla biblioteca, si è spostato dalla Casa di riposo al Ciclamino. Questa volta abbiamo trovato un altro interessante argomento in cui cercare somiglianze e differenze fra i sistemi comunali di 100 anni fa e quelli di oggi. Ricordiamo che il Trentino faceva parte del Tirolo, contea principesca (cap. Innsbruck) del-
· data e firma. Sull’istanza veniva apposta una marca da bollo da 1 Corona, mentre sui disegni la marca era da 30 Heller, i centesimi di corona.
l’impero austro-ungarico. La classe V presenta: attività edilizia nel 1911 Nel faldone “1909-19011 il fascicolo delle “licenze di fabbrica 1911” ha attirato la nostra attenzione perché ci è innanzitutto apparso molto striminzito. Infatti contiene solo 6 pratiche di concessione di fabbrica: Simone Maturi (ampliamento), Virginio e Cristoforo Caola Biatin, il Consorzio Elettrico (Presidente Edoardo Ferrari, cabina elettrica di trasformazione), Teodoro Maffei (casa civica), Vigilio Botteri (aggiunta alla propria casa) e
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Paolo Maturi Donà (aggiunta alla propria casa rustica). Per ottenere il “permesso politico di fabbrica” tutti hanno presentato una istanza nella quale si riportano, oltre al proprio nome e cognome: · breve descrizione dell’intervento con riferimento al disegno allegato in duplice copia. Il disegno era fatto dal maestro muratore (impresario); · luogo su cui insiste il futuro lavoro, numero della particella edificiale o della casa da ampliare; · nomi e cognomi dei confinanti;
L’ITER BUROCRATICO Il Capocomune, all’epoca Raffaele Binelli Tisor, fissava subito un appuntamento per verificare eventuali contrarietà dei vicini o di altri cittadini e faceva pervenire a mano una currenda (oggi si potrebbe chiamare notifica) al richiedente, al maestro muratore e ai confinanti che controfirmavano per ricevuta. Emetteva contemporaneamente un avviso alla popolazione perché chiunque si ritenesse interessato potesse partecipare al sopraluogo. Tenutosi l’incontro, di cui si stilava, in municipio, a mano a cura del consigliere comunale incaricato o su apposito modulo, il protocollo che descriveva l’esito del sopraluogo e dettava eventuali condizioni tecniche o l’osservanza di norme del regolamento comunale sulle distanze, concedendo o meno il permesso. Nel caso di contestazioni, il richiedente doveva fornire al comune un documento di accordo con i confinanti detto convenzione.
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storia e tradizione
internet
STORIA
IL FOGLIO di
PINZOLO
LE OPERE
Dalla rete nuove possibilità
QUO VADIS? QUOV.IT Il tutto si svolgeva in breve lasso di tempo. Le istanze si presentavano in inverno o in primavera per poter terminare i lavori entro lo stesso anno. La tabella riporta le tappe dell’iter delle 5 pratiche andate a buon fine. RICHIEDENTE Simone Maturi Consorzio Elettrico Teodoro Maffei Vigilio Botteri Paolo Maturi
Questa seconda puntata del viaggio nella storia degli alunni della classe V di Pinzolo si è conclusa. Nella discussione in classe abbiamo rilevato che i tempi di espletamento delle pratiche burocratiche e di realizzazione dei lavori erano molto più brevi di adesso. Questo perché pratiche
PROT. ISTANZA 7 gennaio 1911 21 febbraio 1911
CURRENDA 7 gennaio 1911 22 febbraio 1911
SOPRALUOGO 21 gennaio 1911 7 marzo 1911
PROTOCOLLO 21 gennaio 1911 7 marzo 1911
9 marzo 1911 7 aprile 1911 29 maggio 1911
9 marzo 1911 15 aprile 1911 30 maggio 1911
23 marzo 1911 29 aprile 1911 14 giugno 1911
23 marzo 1911 29 aprile 1911 14 giugno 1911
simili sono aumentate molto, data la crescita della popolazione e della ricchezza diffusa. Inoltre la costruzione degli edifici oggi comprende molti più elementi edilizi, quali gli impianti elettrico e idraulico, le isolazioni, e così via. Così anche se non esistevano i mezzi moderni, come le ruspe, le gru e le betoniere, era possibile la costruzione di un edificio in pochi mesi. La primavera prossima saremo nel 2012 e torneremo nel nuovo archivio storico per consultare il faldone dell’anno 1912. Chissà quali sorprese ci riserverà!? Ve ne racconteremo qualcuna nel prossimo numero del Foglio del Comune di Pinzolo.
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di Jessica Pellegrino
“Navigare” per trovare informazioni su cosa offre il territorio, su cosa fare tra sport, cultura, arte e svago
Non sai dove andare? Attaccati a Quov.It. È questo il motto del portale dedicato agli eventi del Trentino Alto Adige che ha fatto capolino sul web lo scorso dicembre. Come si può intuire dal nome l’obbiettivo di questo sito è quello di creare uno spazio dove turisti e residenti possano trovare tutti gli appuntamenti relativi al paese di riferimento e alle vicinanze. Un servizio quindi per i cittadini, ma anche per le piccole associazioni locali, come ad esempio le Pro Loco, le compagnie teatrali, i gruppi musicali, le bande e i cori che possono così “ambire” ad un pubblico più ampio: l’intera rete. Con Quov.It tutto è a
portata di click. Basta inviare un’e-mail a info@quov.it con i riferimenti dell’associazione organizzatrice, gli orari e il luogo della manifestazione per pubblicare la notizia (il servizio è gratuito per tutte le associazioni e gli enti senza scopo di lucro). Oppure digitare l’indirizzo del sito www.quov.it. In questo modo potrete avere una panoramica di tutta l’offerta della provincia e non solo. Potrete anche decidere di navigare utilizzando le quattro sezioni di Quov.It: Sport, Cultura, Arte e Svago a seconda delle vostre preferenze. Che altro dire se non… ci vediamo presto su Quov.It.
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storia e tradizione
IL FOGLIO di
PINZOLO
STORIA
L’Epopea delle Guide di Montagna in Val Rendena
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Matteo Ciaghi
Nel centenario della fondazione del Gruppo Guide Alpine di Campiglio
Paolo Luconi Bisti
EPOPEA DELLE GUIDE DI MONTAGNA IN VAL RENDENA
Matteo Ciaghi
di Mario Antolini
Paolo Luconi Bisti
Epopea delle Guide di Montagna in Val Rendena
Le Guide Alpine di Madonna di Campiglio e di Pinzolo, grazie a Matteo Ciaghi ed a Paolo Luconi Bisti, hanno da oggi un eccezionale “trofeo” che nessun Ente e nessuna Autorità avrebbe potuto loro consegnare, se non fosse stato per l’impegno, generoso e silenzioso, di due loro concittadini che hanno saputo raccogliere testimonianze e documenti che oggi raccontano la particolare professionalità, la dedizione, il coraggio, i sacrifici, l’esaltazione sportiva dei “professionisti della montagna”. Nella secolare storia della Val Rendena, fra i numerosi “mestieri” della locale atavica emigrazione, non esisteva la figura della “Guida
Alpina”; figuravano in valle i solidi “portatori” che dal fondovalle portavano il necessario nelle malghe d’alta quota, ed i rari cacciatori che riuscivano a raggiungere zone alpestri impervie fin sopra la vegetazione. Poi, improvvisamente, nella seconda metà del secolo decimonono, ecco giungere degli sconosciuti personaggi dall’Austria, dalla Germania e dall’Inghilterra con la presunzione di raggiungere le inviolate cime dell’Adamello, della Presanella e del Brenta; ma avevano bisogno di “guide” e di “portatori”: nascono le “Guide Alpine”. Da quel momento ecco ergersi all’interno del nostro contesto sociale quella eterea figura del “professionista della montagna” che avrà modo di scrivere le pagine più belle dell’alpinismo in tutta la sua gamma, dalle scalate più ardite, alla generosa disponibilità a correre in aiuto delle vittime del proprio ardimento. I due autori del preziosissimo e stupendo volume, edito per i tipi della Tipografia Printer di Trento, hanno saputo percorrere tutto il già lungo periodo della presenza del “gruppo Guide Alpine” sia a Madonna di Campiglio, sia a Pinzolo, con dettagli fino ad oggi sconosciuti, e sondando anche le pagine più segrete di un’attività che ha davvero dell’inverosimile,
come inverosimile è il mondo magico dei tremila metri, dove il ghiaccio e le rocce vive si immedesimano nel cielo. Significative le parole di Walter Vidi nella presentazione: «L’epopea delle Guide di Montagna è una storia fatta di diritti e di doveri, di valori e di identità, ma anche di sacrifici
e di fatiche nella costruzione di una professione che è essenziale per la sicurezza di chi va in montagna alla ricerca - come diceva l’indimenticabile papa Giovanni Paolo II in occasione della sua venuta sulle nostre montagne - di “sollevare la mente verso ciò che è sublime”».
Il nuovissimo libro nasce nell’anno di commemorazione del “Centesimo anniversario della fondazione del Gruppo Guide Alpine “Soccorso” di Madonna di Campiglio”, ma è la storia documentata della nascita e dell’affermazione dell’alpinismo moderno nei gruppi dell’Adamello-Presanella e del gruppo di Brenta, con specifici riferimenti anche a tutto l’arco delle Alpi. Una storia intrisa di una lunga serie di nomi che rimangono scritti per sempre in quella “corsa verso le cime”, che ha caratterizzato gli ultimi due secoli del nostro tempo, e che hanno proposto all’umanità nuovi orizzonti - anche umani e sociali verso i quali tendere con tutte le potenzialità del proprio fisico e del proprio spirito. Poiché con l’alpinismo non è nata soltanto una nuova “pratica sportiva”, ma è esplosa l’esaltazione della
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IL FOGLIO di
PINZOLO
L’Amministrazione Comunale augura a tutti un sereno Natale e un felice 2012
idealità più pura e sincera, cosicché anche eccelse personalità, di ogni parte del mondo, di ogni ceto sociale, di ogni credo religioso hanno scelto la montagna come meta esaltante della loro esistenza e di buona parte della loro vita. In tutta questa ricchezza di idealità e di umanità vera, le Guide Alpine sono al centro di un fenomeno più sociale che sportivo, perché diventano elementi essenziali di una proiezione umana che senza
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di loro non avrebbe potuto prendere forma e protrarsi ed arricchirsi nel tempo. Ecco perché il libro di Ciaghi e Luconi Bisti diventa quasi un vademecum di vita per tutti: perché attraverso le pagine che elencano nomi e nomi, documenti e documenti, storie e vicende di singole persone o di specifiche situazioni, aleggia lo spirito della montagna, che è uno spirito universale che avvolge qualsiasi individuo, di qualsiasi terra
e di qualsiasi tempo. Non è, quindi, un libro riservato agli abitanti di Madonna di Campiglio e di Pinzolo e neppure solo per i valligiani della Val Rendena: si tratta di pagine e pagine che ciascuno può sfogliare - anche perché stupendamente illustrate da rarissime fotografie - traendone motivo di riflessione e certamente anche di invidia per la bellezza delle incomparabili conquiste di cui ogni Guida Alpina può fregiarsi.
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