Il foglio del Comune di Pinzolo - luglio 2012

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IL FOGLIO di

Il

PINZOLO

Foglio del PINZOLO Comune di

anno VIII - n. 14 - luglio 2012

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SOMMARIO

IL FOGLIO del Comune di Pinzolo Semestrale di informazione Iscritto al n. 1265 Registro stampe del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005 EDITORE Comune di Pinzolo (TN) RESPONSABILE EDITORIALE Damiano Rito info@damianorito.it

editoriale

Un impegno che continua Lavori pubblici, molti gli interventi in cantiere Passaporti: ora anche in comune Premi di studio a studenti universitari Affreschi del Sacro in Val Rendena Malga Cioca completamente ristrutturata TREperTRE, cultura e informazione aspettando la 3-TRE A Cervia per promuovere il territorio Ritiro Inter 2012 all’insegna dell’ecosostenibilità Rassegna stampa: ora anche online sul sito del comune

COMITATO DI REDAZIONE: Maura Binelli, Sergio Binelli, Maddalena Collini, Sara Maffei, Carla Maturi redazione@comune.pinzolo.tn.it

GIOVANI

STAMPA: Grafica 5 - Arco (TN) Anno VIII, Numero 14

Un “Torneo di Lettura” per avvicinare i ragazzi ai libri Noi diciamo no alla droga!!

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ASSOCIAZIONI La Pro loco Pinzolo si rinnova “PERCHE’ IO, UN GIORNO, SARO’ POMPIERE!” Minifestival, tutto esaurito con la VI edizione

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TERZA ETÀ Università della Terza Età e Tempo Disponibile: pronti a ripartire...

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SPORT 10a edizione 24 ore MTB Hockey: Grande successo per il “PINZOLO ICE CUP” under 14

CULTURA

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E TRADIZIONE

Murales: “Casa Salvaterra” Carmelo Binelli a 25 anni dalla scomparsa Recinzioni Frammenti di una storia che ci appartiene

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IL PERSONAGGIO Walter Vidi: per 23 anni presidente della Guide alpine del Trentino

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MEMORIA Memorie di moleti. Storie che hanno cambiato la cultura di una terra Scuola primaria e migrazione: un cammino durato un anno Poldina e Vittorina, una vita per il lavoro Giorno della Memoria: le scuole a Mauthausen e al castello di Hartheim

IN COPERTINA Arrotino Archivio Centro Studi Judicaria

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COMUNITÀ IMU: “Si è voluto salvaguardare per quanto possibile la prima casa” Referendum comunità di valle: avanti ma con “iudicio” Convenzione Pinzolo-Terme val Rendena: sconti fino al 45% per i residenti DoloMeet Card,il lasciapassare per una vacanza d’emozioni Chi siamo ...e quanti siamo

PINZOLO

Editoriale

AMMINISTRAZIONE

DIRETTORE RESPONSABILE Matteo Ciaghi matteociaghi@alice.it

SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE: Giuseppe Ciaghi, Enza Cunaccia Maturi, Patrick Grassi, Barbara Pollini, Serena Pozzetti, Claudio Verri

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Cari concittadini, a prima vista poteva sembrare una pura coincidenza, ma quando sabato 30 giugno ci siamo riuniti in chiesa per celebrare l’inaugurazione della Casa della Cultura e del Sociale, è stata una felice sorpresa ritrovarsi accanto alla classe degli Ottantenni del nostro paese, intenti a loro volta a festeggiare un anniversario tanto significativo. In loro ho visto le radici di quella cultura che ha costruito la casa della nostra Autonomia: la loro vita, forgiata dalle difficoltà, dai sacrifici e dall’impegno, rimane un patrimonio prezioso, che in quanto tale domanda di non venir semplicemente disperso con l’andare degli anni. Anche in un contesto profondamente cambiato come quello nel quale ci muoviamo, la loro storia e il loro esempio restano di riferimento per la costruzione, la tenuta e lo sviluppo della Comunità. Un ritratto di quei valori l’ha schematicamente tratteggiato un nostro convaliggiano: “L’esaltazione della dignità umana nel lavoro, concepito come ritmo religioso, immune da equivoci puntelli esterni; la valorizzazione delle virtù interiori (la comprensione, la mansuetudine critica e non servile, l’orgoglio di perpetuare le caratteristiche morali delle proprie origini); il desiderio esuberante di immettere nel linguaggio i vocaboli del dialetto; una consapevolezza gelosa, anche se molte volte a livello inconscio, di possedere una fede verso un mondo futuro” (Giacomo Botteri).

Pensavo a tutte queste cose, mentre inauguravamo la nuova Casa della Cultura e del Sociale, sorta nell’edificio dedicato un tempo alle Scuole Elementari di Pinzolo e che ora torna a rianimarsi di persone che si riuniscono per suonare, cantare e stare insieme. Pensavo a tutte queste cose, immaginando le aule di ieri restituite nuovamente alla Comunità e, quindi, abitate dalle iniziative delle diverse associazioni, accomunate dalla passione per il bene comune e attente ai più deboli e disagiati. Pensavo a tutte queste cose, fino a sentire che la stessa crisi economica - che sta travagliando anche la nostra terra - potrà essere superata solamente attraverso un recupero di cultura, che ci permetta di affrontare insieme le difficoltà e di tornare insieme a disegnare il futuro. E domenica 1 luglio dopo la serata ufficiale di presentazione del dvd dedicato ai nostri “moleti” ho avuto la certezza che la nostra Comunità supererà brillantemente questa crisi perché saprà riscoprire nelle proprie radici quel bel esempio di aiuto reciproco e di amore verso la nostra terra che ci consegnano le testimonianze dei nostri emigranti. Con questa fiducia auguro a ciascuno e a tutti di trascorrere una buona estate. Il Sindaco William Bonomi

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Un impegno che continua di Isidoro Pedretti*

Con i piani settoriali riguardanti la mobilità, i parcheggi, la viabilità uniti alla variante al PRG e all’arrivo della circonvallazione di Pinzolo, riusciremo sicuramente a rendere le nostre località più vivibili, più funzionali e decorose, più attraenti e più godibili sia dalla nostra gente sia dai turisti che vi verranno ospitati

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L’attività amministrativa in cui mi trovo impegnato, alla quale dedico con passione gran parte del mio tempo e delle mie capacità, mi sta insegnando che ogni giorno nella nostra comunità dobbiamo vedercela con una miriade di problemi nuovi, imprevisti - con cui misurarci e da risolvere magari al momento in cui insorgono - insieme alle opere di grande respiro già stabilite nei programmi: interventi questi ultimi che, data la mole e lo spessore, quali la circonvallazione di Pinzolo o le varianti al Piano Regolatore Generale, richiedono tempi lunghi, un iter laborioso e tanta perseveranza. Devo inoltre confessare, stando all’esperienza maturata, che a mio avviso una amministrazione previdente, per andare incontro con puntualità alle esigenze dei cittadini e contemperarle con le necessità del pubblico ispirate a un buon governo, dovrebbe

confrontarsi di continuo con i censiti per aggiornare il PRG redigendo ogni anno una variante da approvare entro giugno. Noi ci stiamo provando, e stiamo lavorando su questo fronte. Al momento il nostro obbiettivo è di approntare una variante da portare in prima adozione entro la fine dell’estate. Ci servono ancora alcuni mesi, perché il lavoro è molto impegnativo e complicato. Va ricordato che ultimamente il nostro Comune ha provveduto a dotare ciascuna delle tre località che lo compongono, cioè Pinzolo, Sant’Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio, di specifici piani settoriali riguardanti la mobilità, i parcheggi, la viabilità ed altri aspetti. Con questi piani, uniti alla variante al PRG e all’arrivo della circonvallazione di Pinzolo, riusciremo sicuramente a rendere le nostre località più vivibili, più funzionali e decorose, più attraenti e più godibili sia dalla nostra gente sia dai turisti che vi verranno ospitati. Sempre in quest’ottica stiamo occupandoci della qualità dei centri abitati. Vogliamo sistemare al meglio il tessuto urbano e i dintorni del capoluogo e delle frazioni in modo da arrivare agli inizi della stagione estiva pronti con tutto, pur sapendo che le cose da fare sono infinite. Allo scopo abbiamo

... la Provincia è quasi pronta ad indire la gara per l’appalto della circonvallazione di Pinzolo. Dovrebbe farlo verso fine agosto o nel mese di settembre...

incaricato il geometra Michele Bonapace, che ringrazio della disponibilità e della buona volontà dimostrata nel portare avanti l’incombenza, di sovrintendere e organizzare la squadra degli operai del comune, col compito di provvedere alla manutenzione e al decoro della località. In conclusione posso comunicare che la Provincia è quasi pronta ad indire la gara per l’appalto della circonvallazione di Pinzolo. Dovrebbe farlo verso fine agosto o nel mese di settembre. Siamo in attesa della Conferenza dei Servizi, con la presenza di tutti gli uffici provinciali, per il provvedimen-

to definitivo. Dopo di ché, se tutto sarà filato al meglio, nel 2013 avranno inizio i lavori. Con questo breve resoconto spero di averVi informato con sufficiente chiarezza del mio operato. Vi ringrazio della fiducia che mi avete accordato, della collaborazione che mi avete sempre offerto nel portare avanti il mio mandato oltre che dei preziosi consigli e suggerimenti. Cordialmente *Assessore alla qualità urbana e progetto per la realizzazione circonvallazione abitato di Pinzolo (cel. 333 1701782).

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Lavori pubblici, molti gli interventi in cantiere

di Walter Vidi

Alcuni interventi sono già stati ultimati, altri si trovano in fase esecutiva con i cantieri aperti, diversi stanno per essere appaltati in modo da funzionare per la stagione estiva o per quella invernale, altri ancora sono in fase di progettazione

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Da marzo, quando venne approvato il bilancio del comune con il programma delle opere pubbliche, i progetti in corso e i relativi finanziamenti, sono stati portati avanti parecchi lavori. Alcuni sono già stati ultimati, altri si trovano in fase esecutiva con i cantieri aperti, diversi stanno per essere appaltati in modo da funzionare per la stagione estiva o per quella invernale, altri ancora sono in fase di progettazione. Gli interventi sono stati ripartiti sulle nostre tre località esclusivamente in base a criteri di priorità, allo stato dell’arte dei processi burocratici e in ragione dei finanziamenti predisposti, così da risolvere al meglio e in tempi congrui le esigenze primarie di ciascun

insediamento e da distribuire equamente i benefici su tutta la popolazione.

Sempre a Campiglio, l’architetto Pettene, cui abbiamo affidato lo studio e la progettazione della piscina al Centro Rainalter, ha presentato i disegni preliminari, che abbiamo approvato. Ora sta provvedendo al progetto esecutivo. Quello di metter mano alla piscina, e di risanare l’ambiente che la ospita, è un problema che si trascina ormai da tanti anni, molto sentito dai residenti, un argomento sul quale si sono spesi fiumi di parole e parecchio danaro per progetti, anche stimolanti ed originali, purtroppo rimasti nel cassetto. Speriamo di poterlo risolvere una volta per sempre. Per migliorare la qualità urbana del centro dell’abitato abbiamo pensato di riorganizzare piazza Righi con alcuni

interventi decorativo/funzionali e di ampliare la zona pedonale esistente allargandola alla strada che la fiancheggia. Il tutto è in fase di appalto. E’ invece in corso di progettazione la rotonda allo Spinale prevista nello studio su mobilità, viabilità e arredo per Madonna di Campiglio fatto proprio dal consiglio comunale dopo aver sentito la consulta frazionale e le associazioni di categoria. Siamo intervenuti sulla struttura dello chalet laghetto con opere di manutenzione agli intonaci e alle perline dello stabile; abbiamo rinnovato completamente la terrazza sul lago e rialzato gli argini del bacino così come suggerito dall’Associazione pescato-

PINZOLO

ri. Ora il complesso è pronto per affrontare l’estate in maniera decorosa. Stiamo infine provvedendo all’acquisizione dei terreni per la scala, già approvata, che lo collega a viale Dolomiti di Brenta. Carattere straordinario ha avuto l’intervento sulla fognatura al Colarìn, dove abbiamo rifatto il ponte canale danneggiato da un’alluvione. Devo infine ringraziare Fabrizio Nespoli, delegato del sindaco per le piccole opere, per la sensibilità e l’attenzione con cui ha curato la pulizia, le aiuole, gli asfalti e per come ha risolto tante altre piccole cose riguardanti la frazione.

Purtroppo a volte capitano anche degli imprevisti, come è accaduto per il nuovo Stadio dello slalom in costruzione all’arrivo del canalone Miramonti, un edificio destinato a dare lustro al ritorno della 3TRE a Madonna di Campiglio. Già finanziato e pronto per l’appalto, la sua realizzazione è stata fermata da una sospensiva del Tar, contro la quale abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato insieme con la Provincia. Stiamo adoperandoci perché si sblocchi in fretta la situazione in modo da renderlo funzionale, almeno in parte, per il 18 dicembre, il giorno della gara di Coppa del Mondo.

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A Sant’Antonio di Mavignola, dopo aver portato a termine la strada e il nuovo arredo ci si è concentrati sulla valorizzazione e lo sviluppo del Parco ai Sass...

A Sant’Antonio di Mavignola, dopo aver portato a termine la strada e il nuovo arredo, che i residenti hanno apprezzato e dimostrato di gradire particolarmente, ci si è concentrati sulla valorizzazione e lo sviluppo del Parco ai Sass. L’opera ha avuto bisogno di una variante progettuale, per la quale abbiamo incaricato l’ingegner Vanzo, e di un aggiornamento di bilancio. I lavori dovrebbero riprendere a breve per essere ultimati entro fine anno. A Pinzolo, dove abbiamo reso agibile e funzionale la casa della cultura con gli ultimi ritocchi agli arredi e l’assegnazione degli spazi per la loro sede agli enti e alle associa-

zioni operanti sul territorio, abbiamo finalmente aperto il cantiere per realizzare un collegamento stradale decoroso tra via Fucine, lungo la quale si è pure ricavato un marciapiede a partire dal magazzino comunale, e Via Nepomuceno Bolognini (lo sbocco è davanti alla stazione delle Funivie). Si tratta di un intervento in gestazione da più di dieci anni ed auspicato a lungo dai residenti in quella parte dell’abitato per eliminare la pericolosità creata ai pedoni dal passaggio dei veicoli sulla stradina stretta ed accidentata. A Ruina sono in fase di appalto le reti tecnologiche (fognature, acquedotto) e il lastricato su un tratto di piazza, intervento finanziato all’80% con il Fondo Unico Territoriale (Fut) messo a disposizione dalla Comunità delle Giudicarie. In vista dei consueti ritiri stagionali di grandi club, ma anche per migliorare la vivibilità della zona e renderla più appetibile agli ospiti, abbiamo sistemato i campi sportivi nel parco della Pineta e nelle sue adiacenze; abbiamo installato tribune ed aggiunto ulteriori servizi a quelli già in dotazione. Il tutto è stato supportato al meglio dall’ufficio tecnico del comune e dai suoi uomini che hanno dimostrato nella circostanza capacità ed efficienza encomiabili, persone che ringrazio di cuore per il contributo assicurato alla comunità.

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PINZOLO

Passaporti: ora anche in comune Comunichiamo che è stato raggiunto un interessante accordo con l’Ufficio Passaporti della Questura di Trento. Ogni primo Mercoledì del mese (partendo già dal prossimo 4 luglio - dalle ore 09.30 alle ore 13.00) sarà possibile inoltrare direttamente la richiesta per il rilascio del passaporto presso il Comune di Pinzolo anzichè recarsi a Trento: una postazione mobile della Questura di Trento

si trasferirà presso il Comune ove sarà possibile consegnare la documentazione necessaria e ove verranno acquisite le impronte digitali. L’iniziativa è indirizzata non solo ai residenti nel Comune di Pinzolo ma a tutti i cittadini. E’ attiva già da ora l’agenda on-line per poter fissare un appuntamento. h t t p s : / / w w w. p a s s a p o r tonline.poliziadistato.it/

Premi di studio a studenti universitari

Affreschi del Sacro in Val Rendena

Si informa la popolazione che da agosto sarà online il nuovo regolamento per l’assegnazione dei premi riservati agli studenti universitari. Una tradizione quella di premiare il merito e la disciplina nello studio che continua, con l’obiettivo di aiutare quanti si impegnano nella loro formazione e che ottengono buoni risultati. Un’iniziativa dell’amministrazione comunale che rientra negli interventi finalizzati al progresso civile e culturale nonchè allo sviluppo economico della comunità. Tutte le informazioni saranno presenti su www.pinzolo.tn.it a partire da agosto.

Si terrà presso la sala esposizione del Paladolomiti di Pinzolo la mostra fotografica “Affreschi del Sacro in Val Rendena”, un omaggio al lavoro straordinario che i Baschenis, i frescanti de Averara, hanno fatto nella verde valle. Organizzata grazie alla collaborazione tra assessorato alla cultura del Comune di Pinzolo e Centro Studi Val Rendena proporrà le immagini degli affreschi presenti nelle chiese della valle, da quelli più noti come la Danza macabra della chiesa di San Vigilio a Pinzolo, a quelli più sconosciuti, presenti nelle chiese di Spiazzo o di Villa Rendena. Un percorso che vuol essere in primo luogo una vetrina di un patrimonio straordinario artistico e didattico, testimonianza storica della cultura rendenese. Per l’occasione verrà esposto anche il vetrocenacolo realizzato dal maestro vetraio di Murano Signoretto che riproduce l’Ultima Cena di Santo Stefano. L’inaugurazione si terrà Domenica 15 luglio alle ore 11.

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amministrazione

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AMMINISTRAZIONE

La festa delle Giovenche di Rendena si concentrerà nell’ultimo weekend di agosto, per una festa del mondo agricolo che culminerà con la consueta elezione della “miss”

Malga Cioca completamente ristrutturata L’intervento è costato alle casse del comune complessivamente 680.000 euro, 150.000 dei quali spesi per attrezzature moderne e funzionali installate nella stalla e nella parte aggiunta ad essa

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Le malghe e gli alpeggi del Comune di Pinzolo da sempre vengono affidati in gestione alla Società malghe ed Allevatori Bovini di Pinzolo (S.A.B.), che provvede alla loro monticazione, alla manutenzione delle cascine, delle apparecchiature per la mungitura e per la conservazione del latte oltre che alla cura e al miglioramento dei pascoli in quota. Si trovano in Val Nambrone, a Valchestria, a Ritòrt e a Patascóss sui versanti granitici del massiccio della Presanella, mentre malga Ciòca sta di fronte sulle dolomie del Dòss del Sabión. I lavori eseguiti dalla SAB nel 2011 sono stati valutati in quasi 44.000 euro, in parte antici-

pati lungo l’anno dal Comune, che a maggio ha versato agli allevatori gli altri 31.000 euro a saldo. Si tratta di un settore al quale l’amministrazione civica tramite l’assessorato competente ha sempre riservato un’attenzione costante e un buon sostegno, consapevole dell’importante ruolo degli allevatori che abbinano la produttività e la qualità dei latticini alla gestione dell’ambiente montanaro e alla cura del territorio, così da evitarne il degrado e da mantenerlo appetibile anche agli ospiti. Perseguendo questa politica lo scorso 8 giugno la Giunta ha approvato la contabilità finale e preso atto del certificato di regolare esecuzione dei lavori

di ristrutturazione di malga Ciòca, complesso al servizio dello splendido alpeggio sul versante del Dòss del Sabión che guarda a sera. Così la si è resa pronta ad accogliere il bestiame per il suo “soggiorno” estivo in quota. L’intervento è costato alle casse del comune complessivamente 680.000 euro, 150.000 dei quali spesi per attrezzature moderne e funzionali installate nella stalla (cuccette in materassino per le vacche, abbeveratoi singoli, zona raschio, convogliamento del letame nella concimaia tramite apposite tubazioni e tanti altri utili accorgimenti) e nella parte aggiunta ad essa (sala mungitura, sala latte, spogliatoi per gli addetti...). La struttura era costituita dalla grande stalla, da un piccolo manufatto per i quadri elettrici e da un edificio più recente, condiviso quest’ultimo dai malgari con ambienti destinati alla ristorazione funzionali all’attività turistica. Proprio per consentire una conduzione più razionale delle attività di malga nel periodo della monticazione del bestiame con ripercussioni positive anche sul vicino bar ristorante e per evitare problemi di convivenza tra le due gestioni, il comune ha

approfittato della necessità di dover effettuare alcune opere di bonifica e di manutenzione dell’edificio separandole tra di loro. Dopo aver provveduto a risanare le strutture murarie e a sistemare il tetto, deteriorato in più parti, ha dato un nuovo assetto all’area che ospita il bestiame e creato nuove opportunità di utilizzo con l’aggiunta di un’appendice sulla facciata dello stallone che guarda a mezzogiorno. A livello del suolo si è ricavata una zona tecnica, al primo piano l’alloggio per gli addetti alla sorveglianza degli animali. I lavori, eseguiti dal Consorzio Costruttori di Trento, ed in particolare dalla Edilrendena sas di Collini Mauro

di Villa Rendena, sono stati apprezzati da tutti per la cura con cui sono stati eseguiti nel rispetto dei tempi convenuti. Altra notizia riguarda l’organizzazione della tradizionale Festa delle vacche di razza Rendena che si tiene nel piazzale antistante la chiesa di san Vigilio. Quest’anno sarà concentrata nell’ultimo week-end di agosto nei giorni di venerdì, sabato e domenica 24, 25 e 26. Il programma prevede la consueta mostra, la scelta della reginetta, la consueta passerella delle mucche agghindate per le vie del paese e una serie di spettacoli di contorno a rallegrare la manifestazione.

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amministrazione

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AMMINISTRAZIONE

TREPERTRE, cultura e informazione aspettando la 3-TRE di Anita Binelli

«...il progetto “Campiglio Trepertre idee d’alta quota” ha tutte le caratteristiche per imporsi come un progetto vincente. Senza temere confronti con nessun’altra località, Cortina compresa»

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“Trepertre” è l’iniziativa organizzata a Madonna di Campiglio dal neonato Comitato costituito da Anita Binelli, assessore alla cultura e turismo del Comune di Pinzolo, da Walter Vidi, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici della medesima municipalità e dalla consiliera provinciale Margherita Cogo. Obiettivo, per arricchire l’offerta culturale della nota stazione turistica invernale. Il titolo? Dalla mitica “3-Tre”, tre incontri di spessore (il primo un faccia a faccia tra Enrico Letta e Oscar Giannino moderato da Andrea Vianello, il secondo un confronto tra Gio-

vanna Melandri e Giorgia Meloni, sempre con il coordinamento di Vianello, il terzo un’intervista/conferenza con Gianni Riotta tenuta da Raffaele Crocco). Alla “3-Tre” è stata dedicata una bella mostra inaugurata dal presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai e dall’indimenticato campione della Valanga Azzurra Gustav Thöni che hanno ufficialmente dato il via a “Campiglio Trepertre Idee d’alta quota” il progetto ideato dal Comitato Uno-Cinque-Cinque-Zero che, prendendo spunto dal ritorno il prossimo dicembre della leggendaria “3-Tre” a

Madonna di Campiglio, intende valorizzare ed arricchire l’offerta del territorio attraverso dibattiti, mostre, convegni, pubblicazioni. «Madonna di Campiglio “doveva” riavere la “3-Tre” per una ragione fondamentalmente di equità» aveva dichiarato il presidente Lorenzo Dellai. «Ma poi questi diritti bisogna meritarseli sul campo con professionalità, impegno e originalità. Da questo punto di vista il progetto “Campiglio Trepertre idee d’alta quota” ha tutte le caratteristiche per imporsi come un progetto vincente. Senza temere confronti con nessun’altra località, Cortina compresa». Dopo una carrellata di ricordi sulla sua fantastica carriera che proprio alla 3-Tre ha visto alcuni dei momenti più significativi, Gustav Thöni ha inaugurato la mostra fotografica che ripercorre gli oltre 60 anni di vita della gara di Campiglio e che rimarrà aperta anche quest’estate. Il Comitato Uno-Cinque-CinqueZero sta ultimando i preparativi per organizzare al meglio la versione estiva della manifestazione Trepertre, che si terrà nei giorni 19, 20 e 21 agosto e che proporrà grandi ospiti per tre serate di cultura e informazione. Prevista anche la presentazione di alcuni libri.

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amministrazione

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A Cervia per promuovere il territorio

di Anita Binelli

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C’erano anche Madonna di Campiglio e Pinzolo sabato 26 maggio a Cervia, in occasione della cerimonia di inaugurazione e premiazione della 40ª edizione di “Cervia città giardino. Maggio in fiore”. L’iniziativa, considerata tra le più impor-

tanti manifestazioni dedicate all’architettura del verde ha visto confrontarsi tecnici, esperti e maestri giardinieri d’Italia e d’Europa per trasformarne le aiuole e i giardini in vere e proprie opere d’arte. Il poeta Tonino Guerra definì l’evento con queste parole: “Cervia ti porta verso l’acqua del mare con i suoi innumerevoli giardini che hanno pensieri anche di paesi e città”. L’aiuola proposta dal Comune di Pinzolo, attraverso il coordinamento dell’assessore al turismo e cultura Anita Binelli, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, che a Cervia ha proposto una serie di iniziative promozionali, riproduce le piste da sci di Madonna di Campiglio e Pinzolo, da di-

PINZOLO

cembre 2011 collegate con la telecabina Pinzolo-Campiglio Express. L’iniziativa del Comune di Cervia, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Ministero all’ambiente e alla tutela del territorio e del mare, dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Ravenna, dall’Università di Pisa-Facoltà di Agraria e dall’Associazione Italiana Direttori e Tecnici pubblici giardini, ha richiamato i giardinieri di circa 70 località, oltre che dall’Italia, da Germania, Austria, Ungheria, Polonia, Francia, Irlanda, Serbia, Croazia e Principato di Monaco.

Ritiro Inter 2012 all’insegna dell’ecosostenibilità Tutto pronto per il ritorno a Pinzolo dell’Fc Internazionale. I nerazzurri vi soggiorneranno per il ritiro pre-campionato dal 5 al 15 luglio 2012 effettuando allenamenti quotidiani aperti al pubblico presso lo stadio “Pineta”, e due partite amichevoli. Numerosi gli appuntamenti di contorno, che coinvolgeranno tutto il team, ai quali sta lavorando il Comitato organizzatore presieduto da Anita Binelli, assessore al turismo e alla cultura del Comune di Pinzolo. Ci sarà la presentazione della squadra in piazza San Giacomo, un incontro tra alcuni giocatori e il pubblico e la grande festa della “notte nerazzurra”. Confermati anche il “day camp”, ovvero le

giornate di calcio con tecnici interisti per bambini nati dal 1999 al 2006, e le attività di gioco e divertimento presso l’Inter Village. Numerosi altri eventi studiati appositamente per i tifosi Inter completeranno l’offerta. Il Rendena Village sarà, quest’anno, del tutto particolare con stand e mercatino dedicati ai prodotti “km zero” del territorio. La novità si inserisce nel più ampio progetto del “Green training camp”, il primo ritiro estivo ecosostenibile di una grande squadra di calcio. L’idea, condivisa con i dirigenti dell’Inter, prevede la realizzazione di una serie di interventi all’insegna dell’ecologia. Nei giorni di

soggiorno interista, la bicicletta sarà il principale mezzo di trasporto. Dal “mondo Inter” saranno bandite le vetture a gasolio e benzina e sarà ammesso solamente un limitato numero di vetture ibride o elettriche. Poi, si privilegerà il legno nella realizzazione delle strutture necessarie (ad es. la sala stampa) e nelle recinzioni presso lo stadio. Ancora, all’Inter Village saranno realizzati alcuni giochi con materiali ecologici, mentre sarà prestata massima attenzione alla raccolta differenziata delle immondizie e saranno promosse attività informative e di sensibilizzazione sui temi del “vivere sostenibile”.

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STORIA

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di Damiano Rito

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so il quale e� possibile scegliere una categoria di proprio interesse (ad esempio Cronaca, Sport ecc.) che mostra tutti gli articoli relativi alla categoria scelta; “ Ricerca avanzata, che prevede la facoltà di inserire alcuni argomenti di proprio interesse, vedendosi restituire la lista degli articoli corrispondenti ai parametri inseriti. In aggiunta a quelli sopra esposti, è stato previsto uno strumento aggiuntivo di ricerca veloce, il quale permette di filtrare gli articoli presenti nell’archivio sulla base della stringa che si digita al suo interno. Ad esempio, un utente interessato agli articoli relativi alla biblioteca di Pinzolo, può digitare “biblioteca” ed il sistema visualizza tutti gli articoli catalogati contenenti la parola “biblioteca”. Gli articoli, come detto in formato PDF, sono visibili dal giorno successivo la loro pubblicazione. Il “servizio di consultazione archivio quotidiani” è webbased, ovvero è accessibile da qualsiasi parte del mondo, attraverso un qualsiasi dispositivo dotato di un browser web recente. Esso è basato su un framework MVC (Model-ViewController) open source sviluppato in PHP e si appoggia ad

un database MySQL. Il tutto è installato su server Apache in ambiente Linux. Le scelte di progettazione sono state effettuate anche con l’obiettivo di poter migliorare il servizio stesso a fronte di nuove esigenze, ma anche di agevolare l’integrazione con altri eventuali servizi on-line che in futuro potrebbero essere messi a disposizione dalla biblioteca ai cittadini.

la biblioteca di Pinzolo mette a disposizione dei cittadini, per fornire un servizio costantemente aggiornato ed al passo con le nuove tecnologie. Un sincero ringraziamento alle testate giornalistiche per la sensibilità dimostrata nel concedere la pubblicazione degli articoli.

Il “Servizio di consultazione archivio quotidiani” potrebbe essere infatti il primo di una serie di strumenti on-line che

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amministrazione

IL FOGLIO di

PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

IMU: “Si è voluto salvaguardare per quanto possibile la prima casa” di Sergio Manuel Binelli

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È tornata una vecchia (da un lato) e nuova (dall’altro) tassa: l’IMU, ovvero la nuova ICI sul possesso della casa. Questa tassa è stata inserita nel “decreto – salva Italia”, ovvero l’ultima manovra finanziaria; ma vediamo di che si tratta. Innanzitutto viene definita “vecchia” per il semplice fatto che ha molti tratti in comune con la vecchia ICI sulla prima casa, abolita in parte dal Governo Prodi III e in seguito dal Governo Berlusconi IV; ma viene anche definita “nuova” perché ha poche ma importanti differenze con l’ICI: ad esempio, l’IMU non sarà più trattenuta dal Comune dove si trova l’immobile, ma dovrà essere inoltrata per il 50% (per le seconde case) allo Stato. Ma come si calcola questa IMU? Il calcolo per la prima casa si basa sui valori di estimo catastale dell’immobile, ricavabile dal rogito, ma per conoscere l’aliquota bisognerà aspettare che le amministrazioni comunali approvino la relativa delibera (il Comune potrà applicare un’aliquota tra lo 0,2 e lo 0,6 %, dove il valore standard dell’aliquota è pari a 0,4%); dall’importo ottenuto si dovrà detrarre 200 euro e ulteriori 50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni che risieda nell’immobile, mentre nel caso in cui si tratti di un appartamento, il valore origi-

nario va aumentato del 5% (come previsto dalla Finanziaria del 1997) e moltiplicato per 1,60. Il Comune di Pinzolo ha deciso di adottare per le prime case l’aliquota più bassa, 0,2% e per le seconde case lo 0,8%. «Abbiamo cercato di salvaguardare per quanto possibile la prima casa applicando l’aliquota più bassapuntualizza il sindaco Bonomiportando allo 0,8% quella della seconda. In questo modo siamo riusciti a tutelare oltre a chi possiede solo l’abitazione principale, anche i proprietari di alcune unità abitative». Più penalizzati saranno i “grandi proprietari” con oltre cinque appartamenti ... Un esempio: il signor Rossi ha un appartamento di 100 metri con rendita catastale rivalutata del 5%, pari a 1.024,07 euro, senza figli a carico, e deve pagare l’IMU; si reca a verificare il valore del suo immobile e procede a fare il calcolo dell’IMU, tenendo a mente che l’aliquota approvata del Comune è dello 0,2 %; quindi bisognerà fare: 1.024,07 x160= 163.851,20 euro, moltiplicato poi per 0,2% darà un risultato pari a 327, 70 euro, da cui andranno detratti 200 euro di bonus previsti dalla legge, ottenendo un valore pari a 127, 70 euro.

Referendum comunità di valle: avanti ma con “iudicio” di Sergio Manuel Binelli

E il Referendum non passò, o meglio il quorum non si raggiunse: solo il 27,37% degli elettori trentini aventi diritto al voto (che sono 413.314, di cui 200.902 maschi e 212.412 femmine) sono andati a votare, ovvero un numero di votanti pari a 113.138, numero lontano dal 50% +1 (pari a 206.655). Questo è il dato definitivo, cioè quello comunicato dalle 518 sezioni alle ore 22.00; alle 11.00 il numero dei votanti era pari al 5,46% e quindi 22.571; mentre alle 17.00 erano andati a votare il 15,08% ovvero 62.315 votanti. Guardando nello specifico l’affluenza che c’è stata nelle singole Comunità di valle, va specificato che quella dove si è registrata l’affluenza maggiore è stata una delle più piccole, ovvero la Comunità della Valle dei Laghi (il 40,28%, 3.344 elettori), mentre l’affluenza minore si è registrata nel Comune General de Fascia con 982 elettori (12,92%); per quanto riguarda la nostra Co-

munità di Valle delle Giudicarie, l’affluenza è stata pari al 34,09%. Il Comune dove è stata maggiore l’affluenza è stato Bresimo (137 elettori, 59,31%), quello con l’affluenza minore Vigo di Fassa con 71 elettori, ovvero 8,07%; invece per quanto concerne i comuni più grossi del Trentino, a Trento hanno votato 17.197 elettori (19,56%) e a Rovereto 6.944 (23,90%). Passando invece al risultato del referendum, il “sì” ha visto una netta prevalenza pari al 93,63 %, mentre i “no” sono stati pari al 6,37%. In merito ai dati che riguardano il nostro comune, l’affluenza registrata è stata pari al 38,55% dei votanti (alle 7.00

l’affluenza era pari allo 7,08% dei votanti, mentre alle 17.00 è passata al 20,16%), mentre il risultato ha visto prevalere il “sì”con il 96,82%. Dopo questa carrellata di numeri vorrei sottolineare un dato curioso che riguarda sempre il nostro comune: a Mavignola, la sezione n.3, si è registrata l’affluenza più alta, pari al 45,11% (contro il 38,98% della sezione n.1 di Pinzolo, il 36,97% della sezione 2 sempre di Pinzolo, e la sezione n. 4 di Madonna di Campiglio pari al 36,87%, la più bassa ma sempre buona fra le nostre sezioni). In sintesi quindi il quorum non si è raggiunto e quindi il Referendum non è stato valido e le Comunità di Valle resteranno.

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amministrazione

IL FOGLIO di

Convenzione Pinzolo-Terme val Rendena: sconti fino al 45% per i residenti Le Terme Val RendenaFonte Sant’Antonio si impegnano a riservare a tutti i residenti del Comune di Pinzolo delle forti riduzioni tariffarie valide per tutto l’anno...

Ormai da anni le Terme Val Rendena operano nell’ambito della salute e del benessere offrendo il proprio servizio in primo luogo ai residenti della Val Rendena e di conseguenza a tutti i turisti ospiti del nostro territorio. Presso le terme è possibile usufruire di una serie di cure termali convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale ed in particolare, presentando l’impegnativa del proprio medico di base, si può accedere ai seguenti cicli: - CICLI DI 24 CURE INALATORIE, adatte per il trattamento delle patologie respiratorie (sinusite cronica, faringite cronica, rinite allergica ecc.) - CICLI DI VENTILAZIONE POLMONARE, adatte per il trattamento

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delle bronchiti croniche - CICLI DI 12 BAGNI TERMALI, adatti per il trattamento delle patologie dermatologiche (psoriasi, dermatite cronica, acne, eczema) - CICLI DI 12 BAGNI TERMALI, adatti per il trattamento delle patologie osteoarticolari (osteoartrosi, cervicoartrosi, osteoporosi) - CICLI DI 12 IDROMASSAGGI, adatti per il trattamento delle patologie vascolari (insufficienza venosa, flebopatie) - CICLI DI CURA IDROPINICA adatti per il trattamento delle difficoltà digestive e delle calcolosi delle vie urinarie Lo stabilimento termale offre inoltre i servizi di una rinomata equipe di medici a disposizione durante tutto l’anno (su appuntamento) di coloro che neces-

sitano privatamente di visite specialistiche. Presso le Terme potrete trovare infatti: un medico internista, un otorinolaringoiatra, una dermatologa, un ortopedico, una podologa, un medico vascolare e un osteopata. Tra le terapie applicate elenchiamo la magnetoterapia, la scleroterapia la crioterapia e la fototerapia oltre agli esami strumentali quali l’elettrocardiogramma, l’esame doppler venoso agli arti inferiori, la spirometria, l’audiometria e l’impedenzometria. Questo servizio medico specialistico, senza tempi di attesa, introvabile fino a pochi anni fa, è dedicato soprattutto ai residenti. L’aspetto della cura non è però l’unico in quanto è da sempre attivo un centro estetico e massaggi e proprio in relazione a questo dal 2011 ci sono 2 importanti novità che hanno innalzato ulteriormente l’offerta qualitativa del centro termale: - l’apertura al pubblico del nuovo centro estetico e massaggi situato nella nuova palazzina dotata di maggiori spazi e cabine progettate con l’idea precisa di creare un’atmosfera di puro confort avvolgendo la clientela con colori e profumi rilassanti. - l’apertura ad agosto del nuovo centro wellness completo di piscina con idromassaggio, sau-

na, bagno turco, calidarium, grotta di sale, sala relax, docce aromatizzate, sala tisaneria, cascata di ghiaccio e vasca refrigerante. L’offerta del centro, ormai completa e di primo livello, ha spinto così il Comune di Pinzolo a stipulare con lo stabilimento termale una specifica convenzione con l’intento di agevolare e incentivare i residenti a fare ricorso alle cure ed ai servizi delle terme che producono effetti benefici per la salute fisica e psichica e per valorizzare altresì una preziosa risorsa locale e farne conoscere sempre più le molteplici sfaccettature. I servizi curativi e del centro wellness inoltre sono rari e preziosi se si considera che in zona non vi sono molte strutture a poter garantire un offerta di questo genere. Per quanto riguarda la convenzione in particolare, le Terme Val Rendena si impegnano a riservare a tutti i residenti del Comune di Pinzolo delle forti riduzioni tariffarie valide per tutto l’anno. Questi gli sconti: - 45 % di sconto sulle cure termali (INALAZIONI-BAGNI TERMALI- IDROMASSAGGI TERMALICURA IDROPINICA) - 15 % di sconto sugli ingressi al centro Wellness (ZONA PISCINA-SAUNE-CALIDARIUM-GROTTA DI SALE ECC)

PINZOLO

- 10% su particolari iniziative promosse dalle terme in collaborazione con il comune Gli sconti sono già operativi. S.S.N. L’acqua della Terme Val Rendena Fonte S.Antonio Le caratteristiche dell’acqua termale della Fonte S.Antonio la rendono ideale per il trattamento delle vasculopatie periferiche, delle affezioni dermatologiche, delle affezioni osteoarticolari e delle patologie dell’apparato respiratorio, come certificato dai decreti ministeriali (ministero della salute) del 26/02/1996, del 18/12/2000 e del 3/06/2004. Le stesse cure sono inoltre convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale viste le autorizzazioni dell’ Azienda per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento del 05/05/2004 e del 02/08/2004. INFORMAZIONI UTILI CURE TERMALI IN CONVENZIONE S.S.N. APERTE DAL 2 APRILE AL 10 NOVEMBRE 2012 CENTRO ESTETICO APERTO DAL LUNEDI’ AL SABATO (si consiglia la prenotazione allo 0465 806069) CENTRO WELLNESS APERTO TUTTI I GIORNI (si consiglia la prenotazione allo 0465 806069) Tel. 0465 806069 www.fontevalrendena.it info@fontevalrendena.it

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turismo

IL FOGLIO di

PINZOLO

DoloMeet Card, il lasciapassare per una vacanza d’emozioni

La Val Rendena prepara una nuova estate, la prima con “DoloMeetCard”, il lasciapassare elettronico e prepagato per vivere, dal 23 giugno al 23 settembre 2012, le esperienze più emozionanti di una vacanza sempre più green. Dove ci sono le montagne più belle del mondo – le Dolomiti di Brenta – il ghiacciaio più esteso delle Alpi italiane – l’Adamello – e uno dei parchi più noti del “Bel Paese” – il Parco Naturale Adamello Brenta

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– la prossima sarà un’estate di movimento lento, benessere a tutta natura, sport all’aria aperta, relax per il fisico e la mente, scoperta della cultura e delle tradizioni di una delle “terre alte” più affascinanti del Trentino. Con “DoloMeetCard”, versione estiva, ma molto più ricca di opportunità, dello skipass invernale, si potrà partecipare a suggestive escursioni guidate nel Parco Naturale Adamello Brenta, muoversi, comodi

e liberi, con le navette della mobilità sostenibile, salire in quota con gli impianti di risalita delle Funivie di Madonna di Campiglio e Pinzolo, praticare tanti sport diversi, fare shopping con sconti esclusivi e assaggiare il meglio dei prodotti della montagna. Ancora, entrare gratis nei castelli e nei musei più belli del Trentino, ma anche nei piccoli e pur ricchi di sorprese musei della Val Rendena, e nelle Case del Parco, i centri tematici che

introducono i visitatori alla scoperta delle bellezze naturalistiche dell’Adamello Brenta. La Card potrà essere acquistata al prezzo di 75 euro, ma gli hotel convenzionati la includeranno nell’offerta settimanale facendola diventare compagna di una vacanza indimenticabile (valida 6 giorni per un adulto e un bambino fino ai 12 anni). Le opportunità e i servizi che offre superano, in valore economico, i

200 euro, ma misurati in emozioni non hanno prezzo. Progetto che mette in rete e organizza l’offerta turistica del territorio, la “DoloMeetCard” è promossa e coordinata dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta, che ha messo a disposizione l’esperienza della “ParcoCard” (tecnicamente la nuova Card si avvale delle tecnologie Skidata e Algorab), e in sinergia con gli albergatori, gli operatori turistici, i tredici comuni della Val Rendena, impegnati nel migliorare e implementare costantemente la mobilità turistica estiva, le guide alpine di Madonna di Campiglio e di Pinzolo, gli accompagnatori di territorio, le Funivie di Madonna di Campiglio e quelle di Pinzolo, strutture sportive quali il Golf Club Rendena e il Golf Club

Campo Carlo Magno, le Terme Val Rendena-Fonte Sant’Antonio. Gli albergatori sostengono l’iniziativa attraverso l’inserimento della Card nelle offerte settimanali della prossima estate, mentre l’Azienda per il Turismo ha iniziato la promozione attraverso diversi canali, dal sito web aziendale a quello di Trentino Marketing fino alla presenza in diversi appuntamenti fieristici: BIT di Milano (14-17 febbraio), “Fa’ la cosa giusta”, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili (Milano, 15-17 marzo, partecipazione insieme al Parco), BMT Borsa mediterranea del turismo (Napoli, 30 marzo – 1 aprile). na-Fonte Sant’Antonio.

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comunità

IL FOGLIO di

PINZOLO

STORIA

Chi siamo ... e quanti siamo Chi siamo? L’analisi dei dati forniti annualmente dall’Ufficio anagrafe permette anche a chi non fa della statistica la propria professione di proporre qualche considerazione. Innanzitutto, ma forse questa è la conclusione, i fenomeni demografici che si verificano nel resto d’Italia si registrano anche da noi. Stiamo invecchiando. Di anno in anno l’età media della popolazione aumenta e il numero degli ultrasessantacinquenni è superiore di quasi 200 unità rispetto a quello dei giovani fra 0 e 14 anni. In particolare gli ultranovantenni al 31.12.2011 erano 34 di cui 28 femmine e 6 maschi. Le donne son più numerose degli uomini e vivono più a lungo proprio come nel resto d’Italia. Si registra però lo strano fe-

di Carla Maturi

nomeno che le donne sono più numerose solo nell’abitato di Pinzolo. Il numero delle nascite e dei decessi è ormai tendenzialmente stabile, ma il boom demografico deli anni ’50 e 60 e l’aumento delle aspettative di vita sposta in alto l’età media. E’ quindi facile prevedere che a breve e medio termine i servizi per bambini e giovani vadano sì mantenuti e migliorati, ma non necessitano di nuovi spazi perché, salvo imprevisti esplosioni di nascite, la popolazione di questa fascia d’età non aumenta. Maggiore attenzione richiederanno invece gli spazi e i servizi destinati agli anziani. Il leggero incremento della popolazione aumentata di quasi 90 unità è dovuto in egual misura al flusso migratorio concentrato soprattutto negli anni dal

2006 al 2010 e al saldo naturale, ossia alla differenza fra nati e morti. Possiamo affermare che il nostro territorio offre buone possibilità di vita e non si verificano fenomeni di spopolamento come in tanti altri piccoli centri montani del Trentino. Va detto che nel corso di quest’ultimo decennio si sono registrati diversi casi di giovani, magari laureati o che hanno intrapreso carriere particolari che hanno trasferito altrove la propria residenza, ma che mantengono con le nostre comunità stretti rapporti e che si riconoscono ancora come appartenenti se non di nome, almeno di fatto ai nostri paesi. Anche da noi la presenza di stranieri residenti ha raggiungo un significativo 6,66% della popolazione, 210 persone sul

totale di 3153 con una concentrazione maggiore a Campo Carlo Megno e Campiglio, molto meno a S. Santonio di Mavignola. Provengono da 29 nazioni e i gruppi più numerosi sono i rumeni con 104 persone e gli equadoregni con 25 componenti. Nei centri di Campiglio e Campo Carlo Magno si riscontra un forte turn-over di stranieri che stabiliscono lì la propria residenza per motivi di lavoro per brevi periodi, magari solo per una stagione per poi trasferir-

TOTALE 1916 400 764 73 3153

si nuovamente: cambiando lavoro cambiano residenza. Significativo anche il numero delle coppie miste, in cui uno dei coniugi, più spesso la moglie, non è di origine italiana. Aumenta il numero delle famiglie, ma diminuisce il numero dei componenti. Nel 2002 i 3060 residenti erano suddivisi in 1213 famiglie con un numero medio di componenti pari a 2.52, oggi le famiglie sono 1363 con 2,31 componenti ciascuna.

POPOLAZIONE RESIDENTE dal 2002 al 2011

ULTRASESSANTACINQUENNI RESIDENTI LOCALITA’

TOTALE RESIDENTI al 31.12.2011 LOCALITA’ MASCHI FEMMINE Pinzolo 918 998 S.A. di Mavignola 205 195 M. Di Campiglio 384 380 Campo Carlo Magno 40 33 Totale 1547 1606

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

2010

2011

LOCALITA’

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

Pinzolo

283

299

309

322

346

348

335

353

361

375

Pinzolo

1866

1867

1872

1875

1869

1883

1892

1917

1921

1916

S.A.di Mavignola

58

59

62

62

60

63

68

66

67

70

S.A. di Mavignola

378

384

387

396

397

407

407

410

412

400

M. di Campiglio

93

83

83

83

92

99

100

106

108

116

M.di Campiglio

750

742

733

725

714

726

732

735

747

764

Campo Carlo Magno

9

8

10

12

13

12

13

14

14

13

Campo Carlo Magno

66

66

68

64

71

62

63

71

78

73

432

449

464

479

511

523

536

539

550

574

Totale

22

Totale

3060 3059 3060 3060

3051

3078 3094 3133 3158 3153

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IL FOGLIO di

IL PAESE LE OPERE

di Patrick Grassi

Memorie di moleti. Storie che hanno cambiato la cultura di una terra Da qualche anno mi occupo di documentari che raccontano le tradizioni e le storie dell’arco alpino e un giorno parlando con

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un regista della Rai locale siamo finiti a discutere di arrotini, lui ne aveva conosciuto uno tanti anni prima, della Rendena, e mi

raccontò della sua incredibile storia; rimase molto stupito che, data la mia provenienza, non ne sapessi nulla. Da quel momento mi incuriosii all’argomento e cominciai a cercare qualche informazione: le conoscenze che avevo legate alle storie dei moleti risalivano alla scuola elementare e non andavano oltre la conoscenza della famosa canzone Girolemin e di chi rappresentava la statua all’inizio di Pinzolo. Il mondo che mi si aprì davanti con le prime letture fu qualcosa di veramente inaspettato: il libro pubblicato qualche anno fa dal Comune di Pinzolo, “Dalla Rendena siam partiti”, di Marzia Maturi, raccontava di persone partite da Pinzolo e dalla Val Rendena che dopo anni di sacrifici avevano conquistato il mercato dei coltelli in metropoli mondiali come Londra o New York. Continuai a documentarmi passando ai fondamentali studi di Angelo Franchini, ma più andavo avanti nelle mie ricerche, più mi entusiasmavano ed ero orgoglioso per le storie dei miei antenati conterranei, più mi rendevo conto, parlando con coetanei e paesani, che il fenomeno era conosciuto dai più solo in maniera superficiale; esso invece rappresentava la base di buona parte dello sviluppo odierno

PINZOLO

dei nostri paesi. Così proposi al Comune di Pinzolo un lavoro che proseguisse nel segno già tracciato dalle precedenti pubblicazioni e ricerche, tesi di laurea, articoli, manifestazioni e monumenti, ma che si concentrasse sull’aspetto personale, e di ricordo, che gli ultimi protagonisti di questo ciclo emigratorio potevano ancora oggi raccontare. Da qui l’idea di realizzare un documento video che assieme alle storie potesse tramandare le voci e i volti di alcuni tra i protagonisti, oggi nostri compaesani, di questa storia durata quasi un secolo. Il lavoro di ricerca e realizzazione delle interviste è durato quasi due anni, nei quali ho cercato di mettere assieme le tessere di un mondo scomparso, in valle, non molti decenni fa: fotografie, lettere, racconti, aneddoti e canzoni, ma quello che aveva più forza era la testimonianza diretta delle persone che queste storie l’avevano create con le loro mani. E così è nato il video-documentario Memorie di moleti. Storie che hanno cambiato la cultura di una terra, sette testimoni per raccontare la storia collettiva di un luogo e di un’epoca.

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memoria

IL FOGLIO di

PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

Un lavoro che seguendo la dinamica dei ricordi tratteggia con pennellate sempre più intense quello che mi piace definire un vero e proprio “paradigma dell’emigrazione”. Dalla situazione in valle tra ‘800 e ‘900, con la partenza della prima generazione di pionieri, al lavoro all’estero della seconda generazione, la formazione delle “piazze” e delle associazioni, i mezzi di lavoro e le tecniche, il ricordo dei nomi e dei posti in cui il moleta di Rendena costruiva la sua piccola storia fianco a fianco alla grande storia, tra le Avenue di Manhattan e

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i sobborghi del Bronx in una New York che contava quindici milioni di abitanti, o sotto la Londra dei bombardamenti tedeschi della 2° guerra mondiale. Chi partito come cacial perchè chiamato da qualche parente e chi tentava la via dell’emigrazione come unica salvezza da “una valle tanto bella quanto povera”. Per arrivare a quella che si può considerare l’ultima emigrazione, dopo la 2° guerra mondiale, quanto qui tutto era di nuovo da ricominciare, dove i sacrifici di anni all’estero per costruirsi una casa a Pinzolo erano andati persi. Parte anche la terza generazione che,

grazie al lavoro e alla lungimiranza dei nonni e dei padri, dell’arrotino ambulante ne fa una professione: sono gli anni ‘40, 50e ‘60, la NYGA (New York Grinder Association) conta quasi duecento famiglie, ci sono Maffei, Masè, Maestranzi, Antoniolli, Ferrari (per fare alcuni esempi) nelle più grandi città americane della costa atlantica, a New York come a Londra e Chicago, si passa al sistema del rental service (noleggio dei coltelli) e poi alle macchine per molare. Il moleta comincia a diventare non più un lavoro per soprav-

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memoria

memoria

IL PAESE

AMMINISTRAZIONE

Il moleta incominciò a diventare non più un lavoro per sopravvivere ma “‘n bon mister en man” che ti permette di mantenere una famiglia con una certa sicurezza, di comprare casa e laboratorio, di mandare i figli a scuola, di cominciare a godere delle possibilità di un mondo nuovo vivere ma “‘n bon mister en man” che ti permette di mantenere una famiglia con una certa sicurezza, di comprare casa e laboratorio, di mandare i figli a scuola, di cominciare

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a godere delle possibilità di un mondo nuovo. Le maggiori possibilità di spostamento permettono all’emigrante anche maggiori visite in patria e se molti saranno quelli che poi decideranno di stabilirsi all’estero, diversi sono gli emigranti di Pinzolo che vedendo l’inizio dello sviluppo turistico del paese cominciano a pensare ad un rientro in patria per investire o lavorare in questo settore. A queste persone ho chiesto di raccontarmi quello che si può considerare il primo documentario sul moleta di Rendena. Infine, la colonna sonora che vede la partecipazione del coro Presanella e la bella e toccante esibizione, alla soglia dei novant’anni, di Jack Caola che interpreta alcune tra le sue più belle canzoni.

IL FOGLIO di

PINZOLO

Scuola primaria e migrazione: un cammino durato un anno Nel mese di luglio 2011 a Pinzolo si è tenuta la Festa Provinciale dell’Emigrazione, organizzata dall’Associazione Trentini nel Mondo. In seguito alla festa è scaturita la possibilità per un gruppo di alunni delle scuole elementari di effettuare un viaggio d’istruzione a Genova per visitare il Museo del Mare, in cui è allestita la mostra “Da Genova a Ellis Island. Il viaggio per mare ai tempi della migrazione italiana”. Partendo da questa occasione o opportunità la scuola primaria di Pinzolo ha dato inizio a un progetto volto alla comprensione dei fenomeni migratori da varie prospettive: dalle migrazioni delle popolazioni delle zone povere del mondo verso quelle che offrono occasioni di lavoro, alla migrazione degli animali, dalla scoperta di tradizioni e storie legate ai moleti, alla realizzazione di un video e materiale iconografico. In sintesi tutte le 5 classi hanno trattato tema dell’emigrazione. Con questo progetto gli insegnanti si prefiggevano che gli alunni acquisissero competenze in più ambiti proponendo attività che affrontassero i molteplici aspetti del grande tema “emigrazione”. Volevano approfondire le conoscenze

relative agli aspetti economici e sociali, storico-geografici, caratterizzanti il fenomeno e ancora scoprire nella propria realtà, persone, fatti, racconti, documenti scritti e immagini legati al fenomeno dell’emigrazione. E ultimo, ma non in ordine di importanza, favorire attraverso la comprensione degli eventi sociali e dei concetti di tolleranza, integrazione, inclusione, una ponderata assunzione di responsabilità individuale e collettiva verso una società sempre più interessata ad incontri fra diverse culture. Oltre agli insegnanti e ai ragazzi sono stati coinvolti i genitori, per l’attivazione di ricerche famigliari, interviste, raccolta di documentazione, associazioni quali Trentini nel Mondo e Centro Studi Judicaria, ed esperti o testimoni per interventi formativi diretti con gli alunni. Nel corso dell’anno sono state realizzate inchieste e interviste, analisi di documenti cartacei e audiovisivi visite guidate a monumenti, in biblioteca, e al museo, con lo scopo sia di avviare alla ricerca storica sia di acquisire conoscenze. In seguito le classi sono passate all’elaborazione dei materiali analizzati, per giungere alla produzione di materiale iconografico, indivi-

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memoria

comunità

IL PAESE

A tutto ciò si è aggiunta anche una parte pratica, più visibile e immediatamente apprezzabile da tutti: la pulitura delle piastre e il ricalco delle scritte della “passeggiata dell’emigrante” lungo corso Trento

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IL FOGLIO di

PINZOLO

AMMINISTRAZIONE

dualmente e in gruppo, al canto corale con la riscoperta di alcuni canti come La mia valle di Jack Caola, Girolemin, Vuoi tu venire in Merica e l’Inno a Pinzolo e la proposta di drammatizzazioni. Il lavoro ha permesso di coinvolgere tutte le discipline scolastiche. In italiano, per esempio, sono stati affrontati testi riguardanti l’emigrazione, formulate didascalie per fotografie d’epoca e di documentazione dell’esperienza didattica, commenti e conversazioni. Le conoscenze di matematica sono state necessarie per affrontare dati statistici, la loro elaborazione e interpretazione.

In Scienze sono state affrontate le migrazioni stagionali e di “espansione degli areali” degli animali (rondini, farfalle, anatre, salmoni, tartarughe, aquila, gipeto, orso, lince, lupo, ...). Anche storia e geografia sono state materie particolarmente coinvolte. A tutto ciò si è aggiunta anche una parte pratica, più visibile e immediatamente apprezzabile da tutti: la pulitura delle piastre e il ricalco delle scritte della “passeggiata dell’emigrante” lungo corso Trento, così ora è nuovamente possibile leggere i luoghi sparsi fra tutti i continenti in cui i pinzüler sono giunti.

Poldina e Vittorina, una vita per il lavoro di Enza Cunaccia Maturi

Due donne forti, ottime commercianti alla guida, da oltre 50 anni Vittorina e 60 Poldina, dei propri negozi

Vittorina Maturi Lorenzetti e Leopoldina Sicheri Caola sono due bellissime figure della nostra comunità. Basta dire la Vittorina e la Poldina per identificarle immediatamente, non servono cognomi o soprannomi. Basta il solo nome e subito si sa di chi si parla. Due donne forti, ottime commercianti alla guida da oltre 50 anni Vittorina e 60 Poldina dei propri negozi. Donne che hanno saputo far crescere la propria azienda, mantenendo lo stesso entusiasmo dei primi tempi, sempre al passo con le tendenze del mercato, capaci ciascuna nel proprio settore merceologico di essere un’eccellenza. Vittorina e Poldina allo stesso tempo si sono rivelate ottime mogli condividendo con i mariti impegni e fatiche, e ottime madri capaci di crescere i figli aiutandoli a trovare la propria strada ed oggi sono punto di riferimento anche per nipoti e

pronipoti. Poldina e Vittorina sono due esempi di rettitudine, dedizione al lavoro e alla famiglia, capacità di reagire e voglia infinita di continuare a mantenersi attive sia nel corpo che nello spirito. E’ bello vedere Poldina che all’alba apre il suo negozio e accoglie i primi clienti con il buon profumo di pane con lo stesso sorriso da oltre sessant’anni: da sicurezza e aiuta ad iniziare bene la giornata. Ed è altrettanto bello veder Vittorina che con sincerità consiglia vestiti a grandi e piccini e poi si mette a scrivere perché le memorie del suo passato possano diventare un patrimonio di memoria collettiva, come avvenuto con il suo libro “Il cassetto della memoria”. Due donne che rappresentano davvero due bei esempi di donne, esempi validi anche per le nuove generazioni.

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Giorno della Memoria: le scuole a Mauthausen e al castello di Hartheim di Barbara Pollini

Un viaggio proposto dall’Amministrazione comunale di Pinzolo all’Istituto Comprensivo Val Rendena, in collaborazione con il Piano Giovani

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Le classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Spiazzo hanno commemorato il Giorno della Memoria con un significativo pellegrinaggio che li ha portati sui luoghi dello sterminio nazista a Mauthausen, in terra austriaca. Un viaggio proposto dall’Amministrazione comunale di Pinzolo all’Istituto Comprensivo Val Rendena, in collaborazione con il Piano Giovani, per rendere omaggio a tutte le vittime dei campi di concentramento, con un particolare ricordo dei valli-

giani Adamello Collini e Giacomo Spada che lì hanno trovato la morte. Giunti nei pressi di Linz nel primo pomeriggio di venerdì 27 gennaio, i novanta alunni e dieci accompagnatori hanno visitato il castello di Hartheim che tra il 1940 e il ‘44 divenne tragico teatro dell’”Operazione Eutanasia” con la quale, scientificamente, si decise l’eliminazione di bambini e adulti handicappati fisici e psichici, soggetti classificati come “indegni di vivere”. Accompagnati da tre Guide, i ragazzi hanno visitato

la struttura restando molto colpiti dalla freddezza della “macchina organizzativa” grazie alla quale, con perfetta efficienza teutonica, secondo la visione nazista, il mondo veniva “ripulito” da questi esseri inutili. Seconda tappa al Campo di Gusen, ove i ragazzi hanno potuto vedere per la prima volta un forno crematorio, unico drammatico reperto di un campo enorme, divenuto ora pacifico e pittoresco villaggio sulle rive del Danubio. Il secondo giorno di permanenza è stato dedicato al campo principale di Mauthausen. Divisi in tre gruppi i ragazzi hanno visitato il “Konzentrationslager” più crudele d’Austria, il nucleo più grande di un gruppo di 49 sottocampi che ospitò fino a 195.000 persone, 113.000 delle quali vi persero la vita. Non solo campo di prigionia ma anche campo di lavoro, affacciato sulla cava di granito dalla quale i detenuti risalivano lungo la famigerata “scala della morte”. Le Guide hanno condotto i ragazzi lungo le camerate dei vari blocchi: un percorso dalle docce alle camere a gas, calpestato solo poche decine di anni fa da piedi scalzi

e sofferenti, fino ai forni crematori, tragico epilogo per migliaia di vite. In particolare la commozione di una Guida ha fatto comprendere ai ragazzi come sia indispensabile testimoniare l’orrore e raccontare al mondo quanto successo, affinché nulla venga dimenticato. Ultima tappa del viaggio il sottocampo di Melk, ove, dal 2007, a fianco del forno crematorio perfettamente conservato, sono affisse le targhe che ricordano Adamello Collini e Giacomo Spada. Lì i ragazzi hanno deposto una corona e un cero commemorativo, con una preghiera

per tutti gli scomparsi in quel luogo di morte. Anselmo Spada, figlio di Giacomo, con Ivonne e Marisa Collini, nipoti di Adamello, hanno ricordato i propri cari, spiegando il senso del loro sacrificio. Molti ragazzi interpellati hanno commentato positivamente il valore di questa esperienza, dimostrando di aver compreso appieno il senso del Giorno della Memoria. Vedere con i propri occhi i luoghi dell’orrore e toccare con mano le pietre che, mute, hanno assistito a tanta atrocità ha contribuito a rendere tutto “più reale”: non solo “cose viste in TV” o “lette nei libri di storia”, ma cose “vere” da raccontare e testimoniare, affinché si possa dire “questo non succederà mai più”.

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Un “Torneo di Lettura” per avvicinare i ragazzi ai libri di Barbara Pollini

... attraverso il gioco

di squadra e la competizione anche “leggere libri” può essere per i ragazzi un’attività divertente e di grande soddisfazione

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Da diversi anni ormai il Servizio Bibliotecario del Comune di Pinzolo utilizza lo strumento del “Torneo di Lettura” quale attività privilegiata di promozione alla lettura per gli alunni di quarta e quinta elementare e prima media. La lettura è spesso considerata un’attività individuale, difficile e forse un po’ noiosa. L’esperienza di questi anni ha confermato invece che attraverso il gioco di squadra e la competizione anche “leggere libri” può essere per i ragazzi un’attività divertente e di grande soddisfazione. La sfida tra istituti diversi è solo il momento conclusivo di incontro e socializzazione, dove la

classe partecipa come “squadra” alla quale i singoli alunni devono dare il proprio contributo secondo le proprie capacità. Il torneo infatti prevede come finalità essenziale la ricerca del piacere della lettura, che se acquisito da piccoli accompagnerà i ragazzi in tutto il loro percorso scolastico e oltre. Prima delle vacanze natalizie le bibliotecarie hanno scelto e presentato in classe cinque titoli, consegnando agli alunni un numero di copie sufficienti per tutti, ottenute dalle altre biblioteche trentine tramite il prestito interbibliotecario. Con la collaborazione degli insegnanti i ragazzi hanno avuto tre mesi di tempo per leggere più libri possibile. Una vera e propria abbuffata: tra questi sicuramente qualcuno sarà piaciuto di più e qualche altro meno, però il divertimento, come negli antichi tornei medievali, è stato quello di “cimentarsi” con la lettura e mettere alla prova il proprio “gusto” di lettore. L’entusiasmo con cui gli alunni hanno portato a casa i libri e la fretta di terminarne uno per passare al successivo hanno fatto sì che la lettura divenisse “pratica quotidiana”, testimoniata con piacere da insegnanti e da diverse mamme. Gli stessi libri sono stati assegnati alle stesse classi di scuole

diverse. La sfida infatti coinvolgeva i plessi di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Caderzone e Spiazzo. Giovedì 8 marzo 2012 nella sala congressi dello Chalet Laghetto a Campiglio ha avuto luogo la sfida tra le classi quarte. La gara appassionante nei quattro giochi proposti dalle bibliotecarie ha visto tutti i ragazzi molto preparati e motivati: la vittoria è andata alla classe di Campiglio guidata dalla maestra Laura, secondo posto per Pinzolo, seguito da Spiazzo e Caderzone. Lunedì 19 marzo si sono incontrate le classi quinte dove sul filo di lana, dopo l’ex-aequo dello scorso anno, la classe di Pinzolo con la maestra Franca ha avuto la meglio su Caderzone, Campiglio e Spiazzo. Terminerà invece con una Super

Sfida con l’Istituto di Tione il Torneo per le classi prime della Scuola Secondaria: il 23 aprile scorso si sono incontrate le 6 sezioni dell’Istituto Val Rendena qualificando per la finale le prime due classificate, la sez. I

E e la sez. I F di Spiazzo. Il servizio bibliotecario del Comune di Pinzolo ha previsto comunque premi per tutti: libri per i vincitori, segnalibri e luci da lettura per ogni partecipante.

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Noi diciamo no alla droga!!! A cura di Maura Binelli

Nelle scuole secondarie di primo grado (le ex scuole medie) del nostro Istituto Comprensivo, da anni si propone ai ragazzi delle tre classi il “Progetto salute e prevenzione”. Gli alunni, grazie all’intervento di esperti quali medici, psicologi e sessuologi, nell’arco dei tre anni affrontano diverse tematiche con l’obiettivo di imparare, ad esempio, l’importanza della cura e dell’igiene personale e la necessità di conoscere le principali forme di prevenzione vera e propria.

Quest’anno, a proposito di prevenzione, l’insegnante referente del progetto, Prof.ssa Laviola Camilla, ha voluto inserire una piccola novità: far incontrare agli alunni delle terze, i ragazzi della “Comunità di San Patrignano” di San Vito di Pergine. Avere una testimonianza diretta su quali possono essere le difficoltà, i problemi e i bisogni, probabilmente hanno aiutato i nostri giovani a rendersi conto di quanto grave sia entrare nel tunnel della droga. Così è stato fatto. Per due giovedì, il 22 e il 29 aprile, alcuni dei ragazzi di Sanpa (è così che desiderano farsi chiamare) sono saliti in Valle per incontrare i nostri adolescenti e raccontare come loro sono caduti nella trappola della droga e come, con grande sacrificio e dignità, ora stanno affrontando il percorso di recupero. È stato davvero interessante partecipare a questi incontri. Particolarmente emozionanti le testimonianze di Alessandro, Marco, Salvatore ed Aroldo, ma altrettanto positiva è stata l’attenzione e la partecipazione dei nostri alunni. Di seguito voglio riportarVi alcune loro semplici riflessioni.

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CLASSE III B PINZOLO “Un giorno sono venuti tre extossicodipendenti per parlarci delle droghe. Io ho capito che queste sostanze sono pericolose e che quando si inizia ad assumerle, non si riesce più a smettere. La droga non è un gioco ma bisogna stare molto attenti”. (Aaron Caola) “La visita dei ragazzi di San Patrignano per me è stata molto incoraggiante perché, sentire le loro esperienze è stato di grande conforto. Oggi molti ragazzi si drogano e la testimonianza di questi ragazzi mi ha aiutato a capire di non cedere alle tentazioni che ogni giorno si presentano. È stato bello sentire come hanno superato il loro problema. Spero che molti altri ragazzi possano fare come loro e smettere di usare le droghe”. (Daniela Ortiz) “L’incontro con gli ex-tossicodipendenti mi è sembrato utile per farci aprire gli occhi sulla pericolosità delle droghe e per farci capire che questa può diventare una pericolosa dipendenza che in molti casi porta anche alla morte. È servito molto anche perché ci hanno fatto comprendere che non si devono giudicare male le persone che si drogano perché,

spesso, dietro a loro si può nascondere una triste storia di incomprensioni. Penso che l’associazione San Patrignano sia una grande cosa, in quanto aiuta le persone ormai isolate dalla società perché drogate, qualificandole attraverso attività richieste e di grande valore. Concludo, proponendo altri incontri, anche alle altre classi, per aiutarci a non commettere sbagli e a non correre rischi”. (Enrico Maffei) “L’esperienza che abbiamo affrontato con i ragazzi della Comunità ha lasciato un segno in tutti noi ragazzi, perché è molto utile sapere come possono ridurti e cosa possono spingerti a fare le droghe o l’alcool. È stato significativo sentire come queste sostanze possono spingerti a pensare in modo diverso non accorgendoti che ti stai letteralmente rovinando la vita”. (Petra Bonapace) “L’intervento degli ex-tossicodipendenti, secondo me, è servito molto a noi giovani, per farci capire di non commettere il loro stesso sbaglio. Credo che San Patrignano sia un’associazione molto importante per i drogati pentiti e che il ‘gestore’ sia un uomo con un grande cuore per gli altri”. (Giovanni Caola)

“L’incontro con i ragazzi di San Patrignano è stato molto utile e ci ha fatto capire di non dare nulla per scontato, perché ogni cosa ha un peso e le conseguenze possono essere gravi, talvolta anche mortali. Questi ragazzi sono stati forti perché hanno affrontato il problema e sono riusciti ad andare avanti, anche con tante difficoltà, uscendo definitivamente dal tunnel della droga. Sono stati inoltre capaci di riconoscere i loro errori. Questa è la prova che, a volte, è bene mettere da parte l’orgoglio, ma non tutti riescono a farlo”. (Maria Maffei) “Questo incontro è stato utile per capire quanto la droga sia davvero dannosa, perché oltre a provocare danni fisici alla persona, provoca anche danni alla società. È stato inoltre utile per capire come la droga sia vicina a noi e come possiamo evitarla. È servito anche a rassicurarci, perché abbiamo capito che se uno cade nella trappola della droga può essere aiutato e salvato grazie a strutture come San Patrignano”. (Samuele Maturi) CLASSE III C CAMPIGLIO “Il 29 aprile scorso, nella mia classe sono venuti a trovarci

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Questo intervento mi ha fatto molto riflettere: i ragazzi ci hanno insegnato a saper dire NO, perchè queste due lettere messe insieme, ci salveranno la vita...

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AMMINISTRAZIONE

tre ragazzi della Comunità di San Patrignano. Ci hanno spiegato che questa comunità aiuta le persone a disintossicarsi da qualsiasi forma di dipendenza: alcool, vizio del gioco, droga.... Personalmente mi ha molto colpito il racconto delle loro esperienze e di come sia difficile uscire dal tunnel della droga. Ci hanno fatto inoltre capire quanto per noi giovani, sia importante avere una passione, perché dedicandoci a questa non avremo il bisogno di drogarci”. (Giacomo Panizza)

“Pochi giorni fa, io e i miei compagni di classe abbiamo avuto un incontro con alcuni ragazzi della Comunità di San Patrignano i quali ci hanno raccontato, in modo molto chiaro e dettagliato la loro ‘ex’ esperienza da tossicodipendenti. Quando cominciavano a raccontare la loro storia ho avuto l’impressione che per loro fosse una cosa abbastanza difficile esporre a tutti noi il grande errore che avevano fatto da giovani, ma poi quando iniziavano a raccontare la loro nuova vita, tornava il sorriso sui loro volti. A mio avviso questo incontro è stato molto interessante e istruttivo, perché ho imparato alcune cose molto importanti che mi potrebbero servire in futuro”. (Elia Zanetti) “I ragazzi di San Patrignano (Marco e Salvatore) che sono venuti a scuola, prima di tutto ci hanno spiegato cos’è San Patrignano. Successivamente ci hanno raccontato la loro storia. Salvatore non ci ha raccontato la sua storia dall’inizio, ma ci ha detto che per colpa della droga, aveva perso i contatti con tutta la sua famiglia e che, ad un certo punto, stava quasi per morire, in coma. Ci ha spiegato che la droga è una cosa molto

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brutta, ti fa perdere tutto: amici, familiari, lavoro, niente più interessi, solo ed esclusivamente droga. Per questo non dobbiamo MAI iniziare! Questo intervento mi ha fatto molto riflettere: i ragazzi ci hanno insegnato a saper dire NO, perchè queste due lettere messe insieme, ci salveranno la vita. Ci hanno spiegato che, siccome la droga ti fa perdere anche il lavoro, in Comunità i ragazzi svolgono dei lavori. Ad esempio Marco costruisce biciclette e Salvatore fa l’educatore cinofilo. Stanno sempre in gruppo per non essere mai soli. Mi hanno stupito davvero molto i loro racconti ed ascoltarli è stato interessante”. (Mariaelena Paoli) “Un giovedì mattina ci hanno fatto visita i ragazzi della Comunità di San Patrignano. Da noi sono venuti due ragazzi, Marco e Salvatore, che stanno seguendo la ‘cura’ per il recupero e un rappresentante della Comunità. Marco ci ha raccontato di aver cominciato alla nostra età. Con gli amici si trovavano per fumare qualche sigaretta poi, sono passati all’alcool per arrivare alla droga. È entrato in Comunità grazie alla sua ragazza. Adesso ha quasi finito la cura, ha un lavoro, fa sport e soprat-

tutto ha abbandonato definitivamente la droga. Salvatore, all’incirca, ci ha detto le stesse cose. In poche parole entrambi ci hanno fatto capire che dobbiamo essere forti e non cadere in tentazione, perché quando ci si è dentro è difficile uscirne, è come una trappola. Penso che questa attività sia stata molto utile e spero che venga riproposta”. (Mauro Alberti) “L’esperienza dell’incontro con i ragazzi di San Patrignano è stata davvero fantastica, perché loro ci hanno insegnato ad essere persone di carattere, cioè capaci a dire no a fumo, alcool e droga per la finta illusione di benessere”. (Marco Simoni) Ci auguriamo davvero di cuore che le parole sentite in questi incontri tornino nella mente dei nostri ragazzi, qualora si dovessero trovare di fronte a scelte difficili. Speriamo vivamente che abbiano sempre il coraggio di dire NO a quelle tentazioni che potrebbero presentarsi da un momento all’altro. Speriamo che siano attenti, forti e coraggiosi. Speriamo che sappiano mantenere alta la loro dignità.

A proposito di dignità.... All’interno della Comunità di San Vito, dove personalmente ho avuto modo di incontrare e conoscere molto bene dei ragazzi fantastici, sulla parete della sala da pranzo è appeso un ritratto di Vincenzo Muccioli (fondatore della Comunità), con questa frase: ...“Lavorare per autogestirsi. Non si conquista la dignità chiedendo e pretendendo, ma rimboccandosi le maniche e adoperandosi per ricostruirla difendendola con il proprio lavoro”... Penso non ci siano altre parole da aggiungere, se non un grande GRAZIE a tutte quelle persone che credono in una nuova vita e quotidianamente lottano per riuscire a raggiungerla.

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La Pro loco Pinzolo si rinnova Il 14 marzo 2012, presso il Paladolomiti di Pinzolo si è tenuta l’elezione del nuovo consiglio direttivo per l’esercizio 2012-2016 dell’Associazione Pro Loco di Pinzolo

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Il 14 marzo 2012, presso il Paladolomiti di Pinzolo si è tenuta l’elezione del nuovo consiglio direttivo per l’esercizio 20122016 dell’Associazione Pro Loco di Pinzolo. Questo nuovo consiglio direttivo nasce dalla collaborazione tra alcune realta’ associative presenti sul territorio, che hanno concesso alcuni dei propri elementi come nuovi membri dell’Associazione stessa e con il rinnovo di alcune persone già presenti nel vecchio direttivo. Il nuovo Consiglio di Amminstrazione per il quadriennio prossimo sarà composto da: Presidente:

Luciano Cereghini Vicepresidente: Stefano Collini Segretario: Fabrizio Caola Consiglieri: Roberto Cozzaglio Fabiano Feller Nicola Criscuolo (dimissionario) è subentrata Carola Ferrari Gianluca Leone (dimissionario) è subentrato Adriano Consonni Tiziana Martello Claudio Maffei Alessandra Del Monte Il Collegio Sindacale è composto da: Alessia Simoni Serena Bonapace Elio Pizzoni

Uno degli obbiettivi del nuovo consiglio sarà quello di coordinare, in collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica e l’assessorato alla Cultura – Sport e Tempo Libero ma nel pieno rispetto delle singole autonomie delle Associazioni, le attività che periodicamente verranno programmate. La nuova Proloco è un’associazione che si rinnova per confermare e avviare sinergie condivise in materia turistica e culturale, una prova della società civile che ha lo scopo di garantire e promuovere ulteriori processi per lo sviluppo del binomio cultura e turismo. Le Pro Loco, da sempre hanno rappresentato un alveo naturale per la crescita sociale di un’area, una rete organizzativa semplice, capace di rispondere alle esigenze e proposte dei cittadini in maniera volontaristica e aggregativa; quello che cercheremo dunque, sarà la valorizzazione, la promozione e l’organizzazione, sono queste le tematiche alla base delle pro loco che accompagnano e favoriscono la crescita culturale e sociale, interagendo con gli enti e le istituzioni preposte sul territorio. Cercheremo di creare un organismo che vuole impegnarsi a favorire ulteriormente lo

sviluppo turistico mediante il preliminare apporto volontaristico dei suoi aderenti e di quanti intenderanno prendervi parte. Le molteplici attività legate alla Pro Loco, ne fanno oggi quasi una sorta di agenzia territoriale, in cui è evidente la partecipazione civile e non solo, con l’organizzazione di sagre e feste paesane, eventi di intrattenimento e culturali, ma anche con l’adesione a progetti istituzionali di ampio respiro, la calendarizzazione degli stessi eventi sarà volutamente in sintonia con l’amministrazione comunale e gli altri organismi turistici in modo

La nuova Proloco è un’associazione che si rinnova per confermare e avviare sinergie condivise in materia turistica e culturale, per garantire e promuovere ulteriori processi per lo sviluppo del binomio cultura e turismo

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da interagire, confrontarsi e collaborare con tutti. Chi conosce la scienza del turismo, perché di scienza si tratta, sa quanto sia complicato elaborare, promuovere e offrire un prodotto turistico, e su questi temi intendiamo lavorare, offrendo occasioni di coesione sociale su progetti ambiziosi ma possibili. Noi abbiamo il compito, persone di Pinzolo, di credere nel nostro territorio, di valorizzarlo andando oltre a localismi e individualismi molto spesso inconcludenti e di difficile interpretazione, per favorire quello scambio culturale e turistico fondamentale tra le generazioni che si avvicendano sul nostro territorio. Un luogo lo si riconosce per la propria storia e per la capacità che ha di sapersi rinnovare senza perdere di vista, le tradizioni e la volontà di miglioramento. E’ in questi termini che intendiamo accettare questa sfida di un così importante organismo, ed è su questi presupposti che ci presentiamo, con l’intento di ricevere consigli e suggerimenti al fine di fornire il giusto apporto verso lo sviluppo culturale sociale e turistico che Pinzolo merita e che otterrà.

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associazioni e volontariato

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LE OPERE

“PERCHE’ IO, UN GIORNO, SARO’ POMPIERE!” Storia del gruppo “ALLIEVI VIGILI del FUOCO” di Madonna di Campiglio a cura di Maura Binelli

“La data di fondazione esatta risale al 16 settembre 2003. Partimmo con un gruppo di soli sei ragazzi. Nel tempo il numero è aumentato sempre più, grazie anche al coinvolgimento dei giovani di S. Antonio di Mavignola

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L’idea di creare, anche a Madonna di Campiglio, il gruppo Allievi Vigili del Fuoco, partì una decina di anni fa dal Comandante Franco Luconi Bisti il quale, fortemente supportato dall’allora Vice Comandante Franco Bonapace e dai Vigili Carlo Angeli, Bruno Caola e Stefano Pangrazzi, riuscì finalmente a dar vita a tale iniziativa. L’attuale responsabile del gruppo, Marcello Boroni ci racconta: “La data di fondazione esatta risale al 16 settembre 2003. Partimmo con un gruppo di soli sei ragazzi. Nel tempo il nu-

mero è aumentato sempre più, grazie anche al coinvolgimento dei giovani di S. Antonio di Mavignola. Oggi contiamo 20 individui, tra cui 6 ragazze, tra i 10 e i 18 anni.” Boroni continua: “Per noi Istruttori è positivo e motivo d’orgoglio, vedere come alcuni degli allievi, che han portato a termine il loro percorso in questi nove anni, abbiano proseguito la loro formazione fino a diventare Vigili del Fuoco effettivi entrando così nel corpo di Campiglio. Finora ne contiamo cinque”. Ci viene infatti spiegato che,

uno degli scopi principali del gruppo Allievi, è proprio quello di far comprendere ai nostri ragazzi, quanta disciplina, quanto sacrificio e quanta volontà siano necessari per diventare un buon Vigile del Fuoco. Ma non solo! Si cerca, inoltre, di insegnare loro anche valori fondamentali quali, il rispetto reciproco, la fiducia e l’importanza dell’essere una vera e propria squadra affiatata. Non mancano certo le lezioni teoriche e le manovre. “I ragazzi - ci spiega ancora Boroni - che entrano a far parte dei Vigili del Fuoco Allievi, imparano a conoscere i mezzi e le attrezzature presenti in magazzino e/o in caserma; effettuano semplici, ma vere e proprie manovre pompieristiche (stendere le manichette; salire e scendere dalle scale; l’uso degli autoprotettori); prendono parte a convegni distrettuali o provinciali. Ogni anno, per esempio, in estate partecipiamo al Cam-

peggio Provinciale Allievi. In quest’occasione i nostri ragazzi hanno modo di condividere con altri giovani trentini la loro passione, le loro esperienze, le loro conoscenze e possono confrontarsi in diversi ‘esercizi’. Concludo sottolineando il fatto che, noi Istruttori riteniamo fondamentale trasmettere ai nostri Allievi l’importanza di considerare questo impegno in modo responsabile, serio e continuo. In un lavoro di gruppo, dove ognuno ha degli incarichi ben definiti, non possiamo permetterci di sottovalutare i compiti presi, perché la mia squadra fa affidamento anche su di me, sulle mie capacità e sulle mie conoscenze”. Alcune notizie: In Trentino i Vigili del Fuoco Allievi sono 1200. Solo nel nostro Comprensorio si contano 180 Vigili del Fuoco Allievi. In Val Rendena sono 6 i gruppi di Vigili del Fuoco Allievi:

Madonna di Campiglio, Carisolo, Giustino-Massimeno, Spiazzo, Pelugo, Villa Rendena. Il corpo di Madonna di Campiglio oggi conta 7 istruttori, di cui un paio sono ex Allievi. Con questa breve storia ho voluto raccontare a tutti Voi, uno spaccato della nostra Comunità, della nostra Vita, del nostro Volontariato, sperando di trasmettere ai nostri giovani la curiosità di intraprendere questa strada. Un percorso che richiede sicuramente tempo, pazienza e spirito di sacrificio; un percorso impegnativo, talvolta ad ostacoli, altre volte in salita, altre ancora in discesa; un percorso che non lascia spazio ai facili “diversivi”; un percorso che comunque aiuta a capire l’importanza di aiutare chi è in difficoltà e ad essere meno proiettati sempre e solo verso se stessi.

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relazioni

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LE OPERE

Minifestival, tutto esaurito con la VI edizione foto e testi di Maddalena Collini

Dopo l’ultima edizione datata 1972, il Filò da la Val Rendena ha pensato di riproporre la gara, coinvolgendo i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie di Pinzolo. Era un successo allora, ed è stato un successo oggi 44

Tutto esaurito nella serata finale. Sono state più di 800 le persone che hanno assistito alla VI edizione del Minifestival, l’evento che ha fatto cantare sul palco del PalaDolomiti ventuno bambini nelle serate dal 19 al 21 aprile. Una kermesse ricca di emozioni e di ospiti, a partire dalle vecchie glorie delle edizioni passate, che hanno cantato i loro pezzi di quarant’anni fa, fino ad arrivare allo storico presentatore del Festival, Italo Maffei. “Non c’è più il nostro amato Laurentianum, ha ricordato Italo Maffei, ma trovo oggi lo stesso entusiasmo e la stessa gioia di allora”. Una gioia che si legge sul volto di Martina Masè, la prima classificata dell’edizione 2012. Interprete di Sta passando no-

vembre di Eros Ramazzotti, ha incantato il pubblico ed è stata incoronata vincitrice da una giuria esterna e super partes, composta da musicisti ed esperti di canto, che ha premiato le migliori interpretazioni nella serata finale. Secondo e terzo posto li hanno ottenuti Maria Cristina Binelli e Giorgia Cappello, con Eppure sentire e Someone like you. A completare la classifica la novità di questa edizione è stato il premio del pubblico, che ha votato nelle prime due serate mettendo al primo posto la canzone in dialetto di Diego Cunaccia, A me casa. Di nuovo al secondo posto Giorgia Cappello e al terzo posto uno scatenato Giovanni Lorenzetti, che ha interpretato un classico del rock, Smoke on the water.

Dopo l’ultima edizione datata 1972, il Filò da la Val Rendena ha pensato di riproporre la gara, coinvolgendo i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie di Pinzolo. Era un successo allora, ed è stato un successo oggi: tre splendide serate con i riflettori puntati sui più piccoli, che spigliati e coraggiosi si sono esibiti davanti ad una fitta platea. Una sesta edizione che ha cercato di mantenere il più possibile la sua struttura originaria, svolgendosi questa volta con una categoria unica e senza alcuna eliminazione, così da permettere ai bambini di cantare tutti insieme nella serata finale. Sulla musica dei bravi musicisti del gruppo Sesto Senso sono stati proposti quindici brani in

italiano, inglese e dialetto, preparati con l’aiuto della maestra e cantante Antonella Malacarne. I bambini si sono dedicati per ben due mesi nella preparazione delle canzoni, impegno ripagato con il successo delle esibizioni. A contornare le canzoni dei bambini sono state le scenette comiche del Filò, il sorteggio di ricchi premi tra i partecipanti, la premiazione di “vecchi cantanti”, le immagini delle edizioni passate, la musica dei Sesto Senso e di Antonella Malacarne e l’apprezzata interpretazione di Your song, di Arianna Dalle Mule. Un grazie particolare è da rivolgere ad Antonella Malacarne, che ha seguito passo passo i bambini nella preparazione

dei brani, al Comune di Pinzolo, che ha premiato i bambini e ha sostenuto l’evento, e a tutti gli sponsor che hanno messo a disposizione i premi sorteggiati: Famiglia Cooperativa Pinzolo, Il Laboratorio Sport, Funivie Pinzolo spa, Videocenter snc, Findy Shop, Benetton, 360° Sport, Foto Ottica Povinelli, Magia dei Fiori di Thomas Fedrizzi e Arte Giovane. Classifica. 1° Martina Masè, con Sta passando novembre di Eros Ramazzotti; 2° Maria Cristina Binelli, con Eppure sentire di Elisa; 3° Giorgia Cappello, con Someone like you, di Adele; 4° Ines Verri; 5° Gloria Cunaccia; 6° Camilla Pellizzari; 7° ex equo tutti gli altri i bambini partecipanti.

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terza età

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STORIA

Università della Terza Età e Tempo Disponibile: pronti a ripartire... di Serena Pozzetti

La Terza Età di Pinzolo ha concluso la sua attività didattica esattamente il 3 aprile scorso... ma non si considera finita l’esperienza universitaria senza tre momenti essenziali considerati dei riti a cui non ci si può sottrarre: il festoso momento conviviale vissuto in allegria tutti insieme, la gita culturale che quest’anno si è svolta a Treviso con conseguente visita alle ville venete toccate dal Burchiello, lungo la Riviera del Brenta e... la programmazione! Ebbene sì, il momento conclusivo comprende valutazione e critica di quanto si è fatto nell’anno accademico che sta per

essere definitivamente archiviato e poi, sulla base della consultazione collegiale, viene proposta la programmazione per l’anno successivo. La stesura definitiva del piano didattico, approvato dalla Sede di Trento, deve comunque rispettare un progetto formativo generale che mette la Persona al centro di ogni attività, secondo cinque percorsi formativi ben distinti: 1) prendersi cura di sé: corpo, psiche e relazioni. 2) arte come veicolo di emozioni: linguaggi, immagini e segni. 3) pensiero, storia e credenze. 4) cittadino, istituzioni e società 5) mondo visto con gli occhi della scienza. Dopo un vivace e partecipato confronto con le dott.sse Tomasi e Larcher, referenti dell’UTETD di Trento, insieme abbiamo steso un programma di massima che, essendo ancora ufficioso, potrebbe in parte subire qualche modifica; vorrei tuttavia dare qualche anticipazione sulle materie che abbiamo segnalato, anche per indurre qualche lettore curioso e desideroso di novità a tentare per il prossimo autunno - perchè no?- l’avventura “universitaria”...

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Sono state proposte: Filosofia nella quotidianità, che incoraggia l’uso critico del ragionamento su tematiche filosofiche riscontrabili nella vita di ogni giorno, e Psicologia del ciclo di vita che si propone di analizzare le varie fasi della crescita psicologica, dalla prima infanzia alla vecchiaia in particolare. Riproposta Letteratura italiana che per l’anno prossimo intende affrontare il Romanticismo nel pensiero e nelle opere di Foscolo, Leopardi e Manzoni; per contribuire a ricreare in modo quanto mai efficace il contesto in cui il movimento romantico prese respiro e vita, sarà fondamentale il contributo di Storia dell’arte, che si avvale per ogni argomento di un ricco contributo di immagini e documenti. Il Romanticismo sarà tema principale anche per Musica, attraverso le opere di Wagner e Verdi, la storia del balletto classico ...ma è prevista anche una piacevole incursione nella danza moderna e nello swing di Billie Holiday. Per Medicina saranno coinvolti alcuni specialisti del settore, ma in due conferenze saranno trattati temi specifici espressamente richiesti dall’assemblea: il primo soccorso (cosa fare e non fare) e la terapia del dolore. Nell’ambito di Geografia Antropica si parlerà di Africa, la cui complessità culturale, socio-

politica ed economica è sconosciuta ai più. La presenza di don Giorgio Butterini, rettore della chiesa di San Lorenzo a Trento, con la sua peculiare abilità a sollevare dubbi e domande renderà particolarmente interessanti le ore dedicate a Esegesi ed attualità nel nuovo Testamento. Al tema Cittadino ed Istituzioni saranno dedicate due conferenze, una delle quali dovrà fornire una informativa chiara sui servizi di assistenza sociosanitaria legati al nostro territorio. Infine due specifici argomenti sono stati proposti con l’augurio che trovino giusta collocazione nel progetto didattico del prossimo anno. Il primo riguarda Architettura locale: oltre che illustrare i caratteri salienti della tradizione rurale delle Giudicarie, la materia può ben soddisfare l’interesse verso il territorio, mediante la conoscenza approfondita di alcuni edifici di culto come Santa Maria antica a Campiglio, la parrocchiale di Pinzolo, Santa Lucia di Giustino. Come ultima proposta, ultima solo in ordine espositivo: Corso elementare di Fisica, un corso base rivolto alla fisica ed alle sue applicazioni (fisica tecnica). La società odierna ci impone stili di vita “tecnologici” per i quali è necessario acquisire conoscenze impensabili solo un decennio fa...ebbene siamo

pronti a raccogliere la sfida! Prima di concludere ricordo che le lezioni teoriche dell’UTETD si tengono presso la bella e luminosa sede delle ex Scuole Elementari, mentre presso la palestra di Carisolo si tengono le lezioni di Educazione Motoria, un corso rivolto esclusivamente a persone di una certa età, che intendono acquisire o incrementare il proprio benessere psico-fisico. Durante l’anno verranno avviati corsi di Informatica, primo e secondo livello, da tenersi presso l’aula apposita dell’Istituto Comprensivo di Pinzolo. Vorrei segnalare ancora le iniziative legate al teatro S. Chiara a Trento (abbonamento a sei spettacoli tra prosa e musical con trasporto Campiglio-Trento incluso), alla stagione sinfonica dell’Orchestra Haydn a Tione (abbonamento a cinque concerti con trasporto garantito da Pinzolo)....e poi visite culturali a mostre, a luoghi di interesse storico, artistico, naturalistico . La riapertura della scuola è prevista per il prossimo 16 ottobre, mentre il giorno prima, lunedì 15 ottobre alle ore 15, presso la nostra sede, si terrà l’inaugurazione. Pronti a partire?

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l’anniversario

10 edizione 24 ore MTB a

Si disputerà l’1 e 2 settembre 2012 la 10a edizione della 24 ore val Rendena mountain bike, Memorial Giorgio Ducoli, manifestazione che gode a livello nazionale di un ampio consenso tra gli amanti delle ruote grasse e che celebrerà con una grande festa l’importante traguardo raggiunto.

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PINZOLO

Una grande festa per la val Rendena La 24 ore val Rendena sarà infatti valida anche come prova unica per assegnare all’associazione di volontariato che percorrerà il maggior numero di giri del bell’anello ricavato tra i borghi di Strembo, Caderzone, Bocenago, l’ambito titolo di Campione. Info: www.24hvalrendena.it

Molte le novità che il comitato organizzatore presieduto da Sandro Ducoli propone: a partire dalla possibilità anche per i ragazzi di 16 anni di prendere parte alla gara più lunga dell’anno in squadre da 4 o da 8 componenti per arrivare all’apertura anche agli sportivi sprovvisti di certificato medico agonistico. Una condizione che spalanca le porte a chi vive la manifestazione in maniera goliardica e che pone le basi per una partecipazione massiccia al “Campionato delle Associazioni”.

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sport

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PINZOLO

STORIA

Hockey: Grande successo per il “PINZOLO ICE CUP” under 14 di Claudio Verri

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Il sodalizio sportivo A.S.D. H.C. Valrendena guidato dal Presidente Claudio Verri ha organizzato anche quest’anno nelle giornate di sabato 14 e Domenica 15 Aprile 2012 il torneo PINZOLO ICE CUP nella sua quarta edizione della categoria UNDER 14. L’organizzazione, l’impegno del-

la società, la collaborazione dei vari sponsor, hanno fatto si che questa edizione sia stata un vero successo. Le squadre con le quali i nostri UNDER 14 si sono dovuti confrontare, stavolta erano di uno spessore tecnico ed agonistico non indifferente. I due team altoatesini, la vincitrice SSV LEIFERS e l’ EV BOZEN 84, si sono presentate con due formazioni ad altissimi livelli, potendo tra l’altro vantare numerosi atleti 1998/1999. Anche la SG Cortina, anche loro al top, nella finalissima hanno perso il trofeo per un soffio. L’affezionato HC Milano insieme al HC Valpellice come da tradizione hanno portato in Valrendena “la crema “ dei loro atleti. I nostri giocatori “orsi” sono stati spettacolari a dir poco. L’inizio non é stato dei migliori a dirla tutta, ma come i pugili hanno dovuto subire qualche ko, prima di prendere vigore. Hanno strappato una partita al Cortina, una al Milano e due al Valpellice, una prestazione degna di nota, considerando i numerosi atleti giovanissimi. Classifica: 1° SSV LEIFERS; 2° SG CORTINA; 3° EV BOZEN 84; 4° HC MILANO; 5° HC VALRENDENA; 6° HC VALPELLICE.

Un torneo in casa per salutare e ringraziare tre dei nostri migliori giocatori che il prossimo anno, essendo fuori quota, non saranno più UNDER 14: FRIGO LORENZO, COCCO NICOLA e BONAPACE STEFANO. Questa manifestazione ha avuto successo anche grazie ad un contorno che ha accolto atleti e accompagnatori con grande ospitalità. Il tendone esterno, concesso dal Comune di Strembo e montato dal Comune di Pinzolo, sempre molto attento alla nostra società, nonostante il maltempo, ha creato un’occasione in più per socializzare e stare insieme, oltre al fatto che i ragazzi erano sempre presenti anche sugli spalti per seguire le varie partite. Il cibo, ottimo, ha ulteriormente entusiasmato i partecipanti. Ricchissimo il vaso della fortuna, che grazie ai premi offerti dai nostri sponsor e dai simpatizzanti, ha suscitato per tutto il tempo la curiosità di grandi e bambini. Successone anche per il gioco CENTRA IL CENTRO dove gli iscritti, armati di dischetti numerati, si sono cimentati in una gara divertente e appassionante lanciandoli dagli spalti, cercando di farli scivolare il più possibile verso il centro della pista. Estrazioni e giochi hanno intervallato le partite che scandivano il tempo ogni ora precisa.

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cultura e tradizione

a cura di Maddalena Collini

Attorno al 1998 Albino Bertagna ha dipinto sulla sinistra il Rifugio XII Apostoli, sulla destra il Cerro Torre mentre al centro ci siamo mio papà Adolfo ed io...

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Murales: “Casa Salvaterra” “È un dipinto fatto di storia, una storia che inizia con le nostre montagne, per poi finire in Sud America, con il Cerro Torre. È stato dipinto da Albino Bertagna, di Piacenza. Fa un tipo di pittura che mi piace, un po’ particolare, che ha qualcosa di suo. Mi aveva già fatto un paio di quadri, e quando ho pensato di dipingere qualcosa sulla casa ne ho subito parlato con lui. Attorno al 1998 Albino ha così dipinto sulla sini-

stra il Rifugio XII Apostoli, sulla destra il Cerro Torre mentre al centro ci siamo mio papà Adolfo ed io. Un riassunto della vita della mia famiglia e mia soprattutto. Nel lontano 1948 mio papà iniziò a gestire il rifugio, che la mia famiglia ha gestito fino al 2010, ed io ho iniziato ad andare in montagna e ad arrampicare proprio lì attorno. La passione è nata subito. Dal Brenta al Sud America è un passaggio quasi

naturale. Il Cerro Torre è una montagna molto italiana, i primi ad andare a scoprirla sono stati alpinisti della nostra terra, da Bruno Detassis a Cesare Maestri. Per noi che siamo cresciuti qua e abbiamo da sempre sentito raccontare di questa montagna, arrivare in Sud America è quasi un dovere. La prima volta che sono partito per il Cerro Torre era il 1982. In estate o in inverno, da allora sono arrivato in cima cinque volte, mentre altre volte a venti, cento, cinquanta metri dalla cima. Mi chiedono a volte se non ci si stufa ad andare sempre sulla stessa cima. No, non sono ancora stufo! Il Torre è una montagna assolutamente fantastica. È come se mi chiedessi: non ti stufi ad andare sempre con la

Ci sono cose che non si possono dimenticare, come quello che facevano i nostri vecchi sulle nostre montagne.... stessa donna? No, è la più bella che c’è. Questo è il paragone che faccio: non ho visto montagne più belle di quella, nessuna altra montagna mi ha fatto vivere emozioni così forti. Non per essere retorici, ma dovremmo cercare noi per primi, che viviamo qua, di amare tutte le nostre montagne, per poter trasmettere il nostro amore e le loro storie. Ci sono cose che non si possono dimentica-

PINZOLO

re, come quello che facevano i nostri vecchi sulle nostre montagne, le guerre. Sono ricordi che ci devono aiutare. Ci lamentiamo sempre che non abbiamo questo o quello, ma un tempo l’unico scopo era avere qualcosa da mangiare, arrivare alla sera avendo un piatto di polenta. Oggi ci dimentichiamo spesso di tutto questo, che sono invece da trasmettere ai nostri figli e ai turisti. Ma riusciamo a trasmetterle solo se le proviamo”. Ermanno Salvaterra

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storia e tradizione

IL FOGLIO di

PINZOLO

STORIA Fiducia nel prossimi e nella natura umana, ottimismo, sensibilità, disponibilità ad ascoltare la sua gente e a condividerne dolori, gioie e preoccupazioni, rispetto dei sentimenti altrui, comprensione e tolleranza sono stati un “credo” per Carmelo. Ce lo confermano queti versi, suo vero e proprio testamento spirituale:

Carmelo Binelli a 25 anni dalla scomparsa di Giuseppe Ciaghi

...ha continuato a vivere in mezzo a noi, fra la sua gente, nella sua terra... che ha tanto amato e alla quale ha dato tanto, generosamente...

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A luglio saranno 25 anni che ci manca Carmelo Binelli. O meglio, da 5 lustri ci ha lasciato il suo corpo, non certo il suo spirito. La distinzione va fatta, perché lui ha continuato a vivere in mezzo a noi, fra la sua gente, nella sua terra. Che ha tanto

amato e alla quale ha dato tanto, generosamente. Ancora oggi lo troviamo nei luoghi dove ha lasciato un segno indelebile, in municipio, a teatro, a scuola, al campo sportivo, in biblioteca, al bar da “Figaro” con davanti una camomilla, la sua bevanda pre-

Basta ‘na parola

ferita...o dietro il banco della farmacia. Vi ascoltava tutti, con attenzione, partecipando ai problemi di ognuno, aiutandolo ad affrontarli e a risolverli con un consiglio premuroso, o lasciandolo con una parola di speranza: “Vigiarùm!” Vedremo, faremo il possibile. Alla sua comunità, che ha vissuto come fosse la sua famiglia, ha dato il meglio di sé, della sua intelligenza vivace, della sua mente poliedrica, interessata a tutto, della sua umanità, fatta di comprensione, di tolleranza e di altruismo, e del suo humour, divenuto proverbiale. Il suo spirito ci ha aiutato a crescere giorno dopo giorno, a ritrovare le nostre radici, dalle quali partire per programmare il futuro, a valorizzare i sacrifici e l’esempio dei padri nel forgiare il carattere e la mentalità delle generazioni a venire, a prendere coscienza della fortuna di vivere in un ambiente come il nostro. In occasione dei 25 anni dalla scomparsa l’Amministrazione comunale, Pinzolo, gli dedicherà l’Auditorium del PalaDolomiti. Per dirgli grazie di quanto ci ha donato, perché continui a vivere in mezzo a noi con le sue commedie, i suoi cori, le sue poesie, i suoi insegnamenti in

Scundù ‘n tal cör di ‘n òm ànca dal pü catìf ghé sémpru ‘n po’ di bón. E bàsta ‘na paròla o ‘na làgrama o ‘na grignàda o ‘na canzón e sparìss tüt al catìf e végn fò ‘l bòn.

quella che è la casa di tutti, ma soprattutto casa sua. La sala, vicina al municipio (lui fu sindaco, un primo cittadino impegnato a difendere il territorio dalla speculazione, rimpianto per la sua disponibilità ad andare incontro ai bisogni di tutti, soprattutto dei meno provveduti), è la struttura dove oggi il Filò da la Val Rendena (di cui fu anima e fondatore, oltre che attore e regista) recita le sue commedie, dove il

Coro Presanella (di cui fu pure fondatore, cantore e paroliere) si esibisce nei suoi concerti, dove vengono recitate le sue poesie in dialetto e si tengono conferenze culturali (fra l’altro istituì la Biblioteca comunale, fondò il Centro Studi, salvò l’archivio comunale dall’incuria e dallo sfacelo, promosse la ricerca storica, ideò il Carnevale asburgico e richiamò in vita antiche tradizioni), dove hanno luogo le assemblee

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cultura e tradizione

IL FOGLIO di

PINZOLO

ASSOCIAZIONI

Schierato sempre con i più deboli, dalla parte della povera gente, contrario a ogni forma di violenza, antimilitarista, Carmelo rappreA destra, senta con straordinaria efficacia in questo brano poetico, inserito in una delle sue ultime commedie, le atrocità, i patimenti e le tristi conseguenze della guerra. Ma senza rancore, nella speranza che da tanto male possa scaturire un giorno di pace, un giorno in cui gli uomini possano godere delle bellezze della natura senza timori. Il tema del figlio caduto in guerra, che sir rivolge alla madre e la consola, offre al poeta lo spunto per considerazioni sui valori della vita capaci di scuotere e di suscitare emozioni profonde.

Perpetuarne la memoria, rivisitarne le opere, farle conoscere, serve a mantenere vivo un rapporto fecondo col proprio passato

di quegli enti di volontariato e di solidarietà sociale (Cassa rurale, Avis, Us Pinzolo...) di cui fu amministratore o presidente. Perpetuarne la memoria, rivisitarne le opere, farle conoscere, serve a mantenere vivo un rapporto fecondo col proprio passato, a renderci conto da dove veniamo, ma ci deve essere soprattutto di stimolo per valorizzare questa terra, migliorarla e conservarla per i nostri figli. Come ha fatto lui, “una delle più belle spiritualità della Val

Rendena” a detta dell’ingegner Dante Ongari, convinto assertore dell’importanza sociale della cultura locale, considerata non solo ricerca del passato, ma essenza viva e vitalizzante del presente. Per me, che ebbi la fortuna di essergli amico, di condividere con lui tante esperienze e di passare insieme ore ed ore, specie subito dopo pranzo in biblioteca a leggere, trascrivere e tradurre le vecchie pergamene dell’archivio storico, diventa difficile scrivere di lui. Avrei troppe cose da dire e di sicuro ne dimenticherei molte. Così preferisco riproporne la memoria invitando a leggere il profilo tracciatone da Mario Antolini Musòn, e a prender conoscenza dei suoi lavori, delle sue commedie e delle sue poesie per un colloquio con lui più diretto, immediato e genuino: un’occasione unica per conoscerne meglio anima, sentimenti e statura morale. L’intervento di MARIO ANTOLINI MUSON apparso su VITA TRENTINA il 12.07.1987, dieci giorni dopo le sue esequie. “Alla costante scoperta dell’Uomo” La Val Rendena, ma soprattutto Pinzolo, con la morte prematura del dottor Carmelo Binelli, ha certamente perduto una delle sue figure maggiormente rap-

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Màma, cui dì ca m’ò pèrs cu li stèli dalónç da càsa mia, dalónç da ti, èra int in prà. La m’à brusà ‘na schégia. I mé cumpàgn, tüç spórc di guèra, lì ‘n du ca i m’à gatà i m’à sipulì. L’èra ci vìf al nuvèmbar in sta tèra di pianóra e i prè i èra amù vérç cùme lì ‘n la nòssa val in prümavéra. Lì ò lagà par sémpru i mé cumpàgn e ò scundù ‘l mé cör sùta sta tèra e su rastà da par mè; a ricurdàrti. Màma, ‘l nòs témp l’è stà fùria e föc e par mè la vita apéna ‘n bàtar dal cör, ma cùme sémpru l’é tàrdi par tüt. Tàrdi par vulér bén, tàrdi par malidér quìi chi si crizìva i padrùn dal móndu, quìi chi t’à dat sta cruss i m’à mandà a murér. Ai pòri can, cùme sémpru, nu resta chi speràr. Speràr ca i àbia finì da bàtar i tambór a témp di màrcia fùnebre su tùta la tèra dré a li càssi da mòrt, fudràdi di bandéri, e da sumanàr làgrami e da disfàr cità. Adèss ca i à scundù i canùn in mèz ai fiór a tüç nüàftrica um dat al nòss sanc, speràndu da nu avérlu dat par niénti, adèss nu ni rèsta àftru chi pargàr. Pragàr ca i nöf padrùn dal móndu i vi làssa almén in dì sénza s-ciòp, ca i vi làssa in pàzi sa l’èrba a scuftàr al rümór da l’àcqua chi va, al rümór dal vént chi squàssa li fói e i cavìi da li dòni chi vi völ bén. In dì, almén in dì, laghéi ai pòri can, nöf padrùn da la tèra; a dumandàrval sum nüàftri ca sum mòrç par cul; almén in dì prüma ca ‘l vént e ‘l fèr e ‘l föc al pòrta amù ‘na bòta la ruvìna sa lì misèrii già gràndi di sta tèra. Màma, ànca si oramai nu ghé nigùgn chi végn a purtàrmi i fiór in du ca dòrmu, nu càdi ca t’it dàghi da pinsàr, parchè chì i fiór i nass ànca par mè. Sa ti vigiöss, quant chi la prümavéra la mör e l’istà l’é dré cal nass, sóra da mi l’é tùta ‘na cuèrta rùssa, rùssa di fiór, rùssa di papàvar; e försi nu i ga gnànca tanç fiór ci quìi chi m’à mandà a murér dalónç da ti!

presentative. Il noto farmacista – che come tale ha esercitato particolarmente a Madonna di Campiglio – ha saputo equilibrare in sé sia l’uomo pubblico impegnato in politica, in amministrazione e nel libero associazionismo di volontariato, sia l’uomo di cultura presente nei settori della musica, della filodrammatica, della ricerca, della letteratura popolare. Sotto il primo aspetto lo ricordiamo in particolare come sindaco di Pinzolo, presidente dell’Avis, ascoltato membro di amministrazione della Cassa Rurale; più preminente la sua dinamica ed effervescente presenza del mondo culturale come fondatore del Coro Presanella, animatore della filodrammatica pinzolese “Filò da la Val Rendena”, membro di direzione del centro Studi Val Rendena, membro di direzione del Centro Studi Judicaria, ma, in modo essenziale, come scrittore – in purissimo dialetto pinzolese – di poesie e di composizioni teatrali e come solerte ricercatore di documentazione storica. Attento osservatore delle persone e dei loro comportamenti individuali e sociali, e piacevole possessore delle più squisite sfumature del dialetto, ci ha lasciato incisivi testi poetici e scorrevolissimi dialoghi,

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cultura e tradizione

IL FOGLIO di

PINZOLO

ASSOCIAZIONI

La Val Rendena “Ogni bòt ca pàssù al rì dal Finàl, e ma sa presénta, dòp l’òfta, la val, séntu vargùta chi cànta ‘nt al cōr; mi séntu ligér, mi séntu sicōr”. Cì ‘l mi disìva ‘n umōt da Burzàc cal nàva ‘n muntàgna cun in spàla ‘n prussàc. “Lavóru a Milàn; gò giù ‘n butigòt, amù quàlchi an, po’ fu ‘l fagòt; implàntu lì tüt, e végnu chì al mé paìss ca la val da la Trìsa l’é ‘l pü bèl paradìss”. A ‘n vèç chi dundàva pugià al só bastùn dré a l’ùltima spéra di sul ad l’aftùn, ò vulõst dumandàarghi: “Nònu, scusé, par vü sta Rendéna, éla bèla, e parchè?” “Mè ò scarminà tuchéi dal mé cõr in ògni cantùn dal móndu, e põr ànca si adèss su chì ca nu gò gnént mi séntu in siór in mèz a la mé gènt. L’ùnic dispiazér ca gò, l’é ca nu pòss lagàrghi niént; ghi lagarò i mé òss!” “Ògni bòta ca pàssu al rì dal Finàl e dré a li spàli mi làgu la val, séntu vargùta chi piànç int’al cõr, séntu ògni bòta vargùta chi mõr”. Cì ‘l mi disìva ‘n umõt da sti agn ca l’ìva girà ‘l móndu di dré dal sõ argàgn. “Par ciapàr ‘na pagnòca travarsàvani ‘l buiùn e par pudérsi diféndar parlàvan tarùn. Partìvan gnaréi, e turnàvana già griss, ma ‘l cõr di tüç quànç l’éra chì ‘n sti paìss: Campõi, Mavignõla, Giustìn e Pinzõl, Massimén, Cadarciùn, Buzanàc, Carisõl, Verdesìna, Murtàss, Pilüc r Iavrè, Spiàzz, Vìla, Strémp, Vich e Darè. Li càsi, li ciési cui sõ campanìi, li séghi xu li pili di ass e parfìi; la Sàrca e i pré e i camp di patàti, i vèç trasandéi cun giü li buciàti. Funtàni chi sgràna ‘l só turululò, li stàli chi pàrla di zéntu filò! Li sõlvi cui pàscui, li vàchi, i cavài, i cròzz culór ròsa e ‘l biànc dai ghiacciài. Tri bacàn chi discór sa ‘l cò dal stradùn, tri ciòspi chi bàba di dré da ‘n cantùn. In ciél tüt zilèst, quàlchi nügula grìsa; ‘n usél chi sgulàzza sài ram di ‘na zìsa, ‘na vìa di flüa cunt in vèç capütél, in pugiõl pién di fiór, ‘n uft a but, in cancél; in s-ciàp di gnaréi, chi fa ‘l girutóndu in sta val di Rendéna, la pü bèla dal móndu”.

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a cura della Biblioteca

Recinzioni Siamo abituati a considerare i grandi manufatti come espressione architettonica di un territorio. I campanili, le chiese, le vecchie abitazioni, le malghe … ci raccontano delle tecniche costruttive, dei materiali usati nel passato. Eppu-

in cui passato e presente, tradizione e modernità, sofferenza e ilarità si alternano con profonda adesione al reale, nel quale trova la sua giusta collocazione l’Uomo: quello vero, fatto di lavoro, di sofferenza, di impegno, di adesione ai fondamentali bisogni-doveri secondo natura. Nei suoi scritti troviamo l’umanità vera e concreta, che ciascuno incontra ogni giorno in famiglia, per le strade, al bar, in montagna e la toccante ricorrente figura dell’emigrante che, al ponte sul Rio Finale – fra Tione e Villa – si china, al suo ritorno, a baciare la “sua” terra di Rendena. In questa “sua” Terra di Rendena Carmelo ora riposa col ricordo vivo dei numerosissimi parenti, amici, concittadini, convalligiani, estimatori; possa essere un ricordo duraturo fatto non solo di emozioni momentanee ma reso più concreto dall’eventuale raccolta e pubblicazione di tutti i suoi scritti: l’entusiasmo con cui Carmelo ha vissuto la nostra realtà comunitaria lo meriterebbe senz’altro.

re anche le recinzioni possono darci le stesse informazioni. In questo senso si sviluppa il lavoro di Giovanni e Prisca Giovannini “Recinzioni tradizionali in Trentino” edito dalla Provincia di Trento. Una guida piacevole da sfogliare anche per i non addetti ai lavori arricchita da numerose belle immagini d’epoca che ci aiuta a capire la peculiarità di ogni zona del Trentino, compresa la nostra valle, attraverso questi umili e apparentemente banali manufatti. Perché in certe zone si usavano intrecciare ramaglie mentre in altre si preferivano pali conficcati nel terreno e quando era utilizzata la pietra al posto del legno e ancora, che senso ha oggi, quando ci sono a disposizione i più economici legni pretrattati, riproporre l’uso di tecniche tradizionali? Riscoprire la peculiarità del territorio aiuta ad esserne consapevoli, a capirne il valore e averne cura. Non è nostalgia o localismo, ma voglia di conoscere il proprio passato per non finire stritolati dalla logica massificante della globalità che tutto appiattisce ed uniforma. Questo in sintesi il messaggio del libro.

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storia e tradizione

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Frammenti di una storia che ci appartiene di Damiano Rito

Nel maggio del 1945 finita la seconda guerra mondiale era giunto finalmente il momento di ritornare piano piano alla normalità. A Pinzolo venne eletto un Comitato di Liberazione. Non vi erano ne liste ne candidature, la gente, molto semplicemente, dava la preferenza a quei paesani che

erano ritenuti degni e capaci. In quegli anni i paesi di Carisolo, Pinzolo, Giustino e Massimeno appartenevano al medesimo comune di Pinzolo. L’unione dei comuni era stata attuata dal fascismo nel 1922. Fra gli altri il Comitato di Liberazione era composto dal presidente Lorenzetti Adone, da Bi-

nelli Romedio e dai dirigenti di Carisolo, Giustino e Massimeno. Binelli Romedio classe 1918 terminato il ginnasio e le magistrali venne chiamato alle armi il 15.01.1940 ed inviato a Salerno per frequentare un corso ufficiali della durata di sei mesi. Dopo aver partecipato alla guerra in Albania ed essere sfuggito dalla prigionia dei tedeschi, torna a Pinzolo e dal Comitato di Liberazione, di cui faceva parte, viene nominato sindaco il 27.07.1945. La sua carica sarebbe durata fino al 27.04.1946. Tale nomina, peraltro non cercata da Romedio, viene comunque onorata per spirito di servizio e senza remunerazione. Durante il suo primo e breve

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mandato si trovò di fronte numerose ed urgenti problematiche, la più impellente riguardava il sostentamento della popolazione. Dal momento che l’unica ricchezza tangibile e commerciabile era il legname dei nostri boschi risuscì a stipulare il giorno 23 giugno 1945, con il Comune di Poggio Rusco in provincia di Mantova, una convenzione basata sullo scambio.

Durante la loro ritirata i tedeschi abbandonarono sul territorio del comune due camion con cassone. Prima che i mezzi venissero depredati al fine di rivenderne i pezzi come ricambi il sindaco li mise sotto sequestro. Fu grazie a questi mezzi di trasporto, non senza difficoltà, che lo scambio potè concretizzarsi.

Derrate alimentare in cambio di legname, lavorato oppure in tronchi.

Anche allora comunque autorizzazioni, permessi e nulla osta erano d’obbligo.

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storia e tradizione

IL FOGLIO di

L’anno scorso il sindaco di Poggio Rusco ha scritto al Maestro Romedio per avere notizie riguardo gli scambi e le collaborazioni avvenute nel 1945 con il comune di Pinzolo... Il Maestro ha recuperato la delibera Comunale datata 13 ottobre 1945 e alcuni appunti personali... L’anno scorso il sindaco di Poggio Rusco ha scritto al Maestro Romedio per avere notizie riguardo gli scambi e le collaborazioni avvenute nel 1945 con il comune di Pinzolo. Per riscoprire l’importanza dell’amicizia e della solidarietà reciproca fra i Comuni e per riprendere un sorta di collaborazione fra gli enti. Il Maestro ha recuperato la delibera Comunale datata 13 ottobre 1945 e alcuni appunti personali e li ha inviati al sindaco di Poggio Rusco. Il Maestro, e non potrebbe essere altrimenti, se hai voglia di ascoltarlo può raccontarti quasi un secolo di storia, vissuta in prima persona, se ti capita ascoltalo perché la storia può essere dimenticata ma di certo non può essere cambiata. Il tempo consuma e ingiallisce i documenti e li nasconde sotto la polvere degli anni e diluisce i ricordi, ma la memoria storica è un bene prezioso che ci aiuta, ma purtroppo non ci impone, a non commettere gli stessi errori o a ripercorrere la strada della solidarietà e del bene comune.

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Walter Vidi: per 23 anni presidente della Guide alpine del Trentino

Walter Vidi, di professione guida alpina, per vocazione e per tradizione familiare, albergatore a Madonna di Campiglio ed oggi anche vicesindaco del comune di Pinzolo con la responsabilità sulle opere pubbliche, il 31 maggio di quest’anno ha passato il testimone di Presidente del Collegio delle Guide Alpine della Provincia di Trento, sodalizio che ha guidato dalla sua nascita, a Martino Peterlongo. Il Collegio si era costituito il 24 febbraio del 1994 per sostituire l’Associazione Guide Alpine del Trentino, della quale Vidi era stato messo a capo nel 1989, subentrando al dottor Guido Leonardi che l’aveva presieduta per un ventennio. Nel ringraziarlo per l’impegno, la

disponibilità e la passione con cui ha diretto, valorizzato e sviluppato l’ente i suoi colleghi hanno voluto ripercorrere con una testimonianza scritta, che riassumiamo, le tappe più significative del suo lungo e prestigioso mandato. Walter si guadagna la patente di guida nel 1976 e dopo pochi anni è già istruttore, chiamato a dirigere i corsi di formazione e di aggiornamento delle guide alpine. Uomo di montagna a tutto tondo, verso la quale nutre un profondo rispetto, per la sua competenza partecipa alla stesura della Legge provinciale che regola e vigila sulle professioni di guida e di maestro di sci. Con essa il Collegio diventa l’organo incaricato della formazione degli aspiranti

guida, delle guide alpine e degli accompagnatori di territorio. Nel 1995 è fra gli ideatori del progetto Scuola Montagna, con le guide alpine coinvolte per la prima volta in attività didattiche nelle scuole, ed ottiene che vengano riconosciuti alle medesime i rimborsi per la copertura assicurativa e per l’attività di soccorso alpino. In partnership con l’Azienda di Promozione Turistica del Trentino prima, e di Trentino spa poi, collabora all’organizzazione de “I Suoni delle Dolomiti”, promuove manifestazioni di arrampicata di caratura internazionale, fra cui la prima edizione del Trofeo Topolino di Arrampicata ad Arco, nata anche per avvicinare i ragazzi a questo sport e per far co-

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IL FOGLIO di

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L’ultimo saluto ad Angela Walter Vidi il 31 maggio di quest’anno, ha passato il testimone di Presidente del Collegio delle Guide Alpine della Provincia di Trento, sodalizio che ha guidato dalla sua nascita, a Martino Peterlongo... noscere loro dal vivo l’attività delle guide alpine. Sotto la sua presidenza vengono firmate alcune importanti convenzioni: con i Presidenti dei tre Parchi Naturali della Provincia per la formazione delle Guide del Parco, che consentirà alle Guide Alpine, previo la frequenza di corsi specialistici, di svolgere attività di accompagnamento nelle aree protette, e quella con AINEVA, che riconosce alle guide alpine la qualifica di osservatore nivologico. Stimolando opportuni interventi legislativi ottiene che venga ampliato al canyoning e all’accompagnamento con ciaspole lo spettro delle attività professionali. Insieme con l’allargamento dei campi di intervento vengono estesi anche gli orizzonti operativi con l’istituzione di corsi diretti a categorie di persone

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impegnate in attività rischiose (controllo bacini in alta quota, disgaggi di rocce, messa in sicurezza di pareti, manutenzione sentieri, interventi su impianti a fune e altri lavori). Getta così le basi di quella che nel 2006 diventerà la Società Cooperativa Guide Alpine del Trentino, nata come braccio operativo del Collegio, che si occupa di queste cose e che conta ormai più di 100 soci. Fu infine tra i più convinti assertori della necessità di istituire una scuola di alta specializzazione per i giovani desiderosi di vivere in montagna. Grande fu la sua soddisfazione quando nel 2005 vide nascere a Tione il Liceo delle professioni della Montagna. A distanza di 7 anni dalla sua apertura parecchi ex allievi frequentano i corsi di formazione per diventare le guide alpine del futuro. Visti gli ottimi risultati ottenuti, anche l’istituto De Carneri di Civezzano stipula una convenzione con il Collegio aprendo le porte ad una fattiva e proficua collaborazione con le guide alpine del Trentino per quanto riguarda moduli formativi in diverse attività outdoor. Nel 2008 la sede del Collegio, dopo quasi 20 anni di ospitalità nel palazzo della SAT di via Roma, si trasferisce in una nuova e prestigiosa sede, sempre nel centro del capoluogo. Nel 2009 Walter diventa uno dei soci fondatori

dell’Accademia della Montagna, una fondazione che ha lo scopo di salvaguardare e valorizzare la montagna e la valenza storica, culturale, sociale, economica e sportiva delle attività alpinistiche, sciistiche ed escursionistiche. In collaborazione con l’università di Calgary (Canada), specializzata nel settore, programma corsi sull’utilizzo del GPS e sulla conoscenza del manto nevoso, avvalendosi delle Guide Alpine del Trentino per la produzione e la diffusione del relativo materiale divulgativo. Dallo scorso anno entra come socio sostenitore in “Dolomiti Patrimonio dell’Unesco”. Sono state quindi molteplici e distribuite su ogni fronte le attività promosse dal Collegio durante gli anni di mandato di Presidenza di Walter e dei suoi collaboratori, attività che hanno contribuito in maniera inequivocabile a rendere ad altissimi livelli la professionalità delle guide alpine del Trentino. Lungimiranza, capacità di dialogo, di mediare tra le tante guide dislocate su tutto il territorio provinciale e di interagire con i vari rappresentanti della politica locale, sempre in maniera ferma, avendo a cuore la montagna e i suoi valori hanno caratterizzato i suoi mandati e fatto del Collegio Guide Alpine del Trentino uno dei migliori Collegi Professionali a livello nazionale.

Cara Angela, è difficile dirti addio, accettare che tu sia partita. Ci sentiamo tutti un po’ più soli. E’ strano non vederti al tuo posto, dietro il vetro dell’anagrafe. Custodire i dati dei censiti per te era un po’ come custodire e aver cura delle persone stesse. Questo era il tuo modo di lavorare e di essere: sentirti responsabile degli altri, come lavoratrice, mamma e amministratore. Lo spirito di servizio era la tua nota distintiva accanto alla grande forza d’animo e dignità. Sapevi essere chiara, diretta, guardavi in faccia la realtà senza edulcoramenti, eppure eri sempre ottimista; impegnata perché ogni situazione avesse una soluzione positiva. Credevi in quello che facevi e lo facevi con tutte le tue forze e capacità. Niente e nessuno poteva fermarti se reputavi che una causa meritasse la tua dedizione. Sei stata un esempio sia sul lavoro che nella vita e a testimoniarlo e a dirti grazie eravamo in tanti quel pomeriggio 9 maggio a Massimeno. Ci manchi. I tuoi colleghi

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