IL FOGLIO di
Il
PINZOLO
Foglio del PINZOLO Comune di
anno IX n. 16 - luglio 2013
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SOMMARIO
IL FOGLIO del Comune di Pinzolo Semestrale di informazione Iscritto al n. 1265 Registro stampe del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005 EDITORE Comune di Pinzolo (TN) RESPONSABILE EDITORIALE Damiano Rito info@damianorito.it DIRETTORE RESPONSABILE Matteo Ciaghi matteociaghi@alice.it COMITATO DI REDAZIONE: Maura Binelli, Sergio Binelli, Maddalena Collini, Sara Maffei, Carla Maturi redazione@comune.pinzolo.tn.it SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE: Giuseppe Ciaghi, Angela Collini, Marco Collini, Paolo Luconi Bisti, Alberta Voltolini, Roberto Serafini
Lavori pubblici, molti gli interventi in cantiere Turismo: facciamo il punto della situazione Luminarie a Madonna di Campiglio: da progetto a realtà Ritiro Inter, dal 10 al 23 luglio, tutto pronto per accogliere i nerazzurri SMS dal Comune di Pinzolo per essere sempre informato! Giovenche di Razza Rendena, dal 26 agosto al l’1 settembre
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COMUNITÀ Funivie di Pinzolo: investimenti per stare sul mercato Un’informazione al passo con il turista digitale Una festa speciale per i 25 anni dell’ordinazione di don Ivan Maffeis Il vicesindaco di Cavezzo: «Ci avete aiutato a ritrovare la speranza e il coraggio» Murg-Pinzolo, un gemellaggio che si rafforza Al fuocoooooo!
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SCUOLA L’Università sta crescendo non solo nei numeri... eleggere liberi Torneo di lettura
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ATTUALITÀ L’omissione di soccorso di animali, ora è reato
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SPORT Tour de Pologne: la prima tappa arriva a Madonna di Campiglio Campionati italiani di skiroll: tra le allieve vince Elisa Rossato Edoardo Maffei: «Il ciclismo, una passione nata per gioco»
IN COPERTINA L’hotel Corona «abbruciato» dopo l’incendio del 27 giugno 1913 Foto Archivio Matteo Ciaghi
MEMORIA
STAMPA: Grafica 5 - Arco (TN)
STORIA
Anno IX, Numero 16
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AMMINISTRAZIONE
Il ricordo di Ugo Caola L’incendio di Pinzolo rappresentato dal Filò della Val Rendena fa il pieno al PalaDolomiti
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E TRADIZIONE
27 giugno 1913: «Un’immane tragedia» Angelo e Angelo, Francesco e Francesco, gesuita e gesuita...
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editoriale
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Editoriale In realtà, stanno rapidamente cambiando molte cose. Eppure, la cosa peggiore sarebbe proprio quella di abbandonarsi alla rassegnazione e al disimpegno, incattivendosi nella lamentela e nel puntare il dito sugli altri. Meglio riprendere ancora Mazzalai e riconoscere che “noi siamo fortunati: sappiamo che i draghi possiamo batterli. Non solo perché ce lo dicono le favole, ma perché qualcuno effettivamente lo fa. Per questa ragione oggi voglio concentrarmi sulle cose da fare”. “Le favole non insegnano ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini questo lo sanno già. Le favole insegnano che i draghi possono essere battuti. Anche noi abbiamo i nostri draghi: la disoccupazione, la recessione, la rassegnazione delle persone, i privilegi ingiustificati ed i modi di pensare superati”. Prendo a prestito queste parole rivolte dal Presidente di Confindustria di Trento, Paolo Mazzalai, all’ultima assemblea di categoria per descrivere il difficile momento che stiamo vivendo. Anche nella nostra Valle ci sono sempre più famiglie che vedono compromessa la loro serenità dalla fatica di arrivare a fine mese; specie tra i giovani non mancano nemmeno da noi quanti hanno difficoltà a entrare nel mondo del lavoro. L’incertezza aumenta nel settore imprenditoriale, dove si sconta la carenza di liquidità, l’ostacolo di accedere al credito, il calo di giro d’affari, la più generale contrazione dei consumi. Usciamo da una lunga stagione invernale che – specie se paragonata ad altri territori – è stata senz’altro positiva: gli investimenti nel campo sciistico hanno pagato, ma le criticità della stagione entrante ci sono e non possono nemmeno essere ricondotte semplicemente alle bizze del tempo.
Cent’anni fa il nostro paese veniva letteralmente devastato dalle fiamme, come documenta il prezioso libro di Ciaghi - Luconi Bisti. In quell’occasione Pinzolo seppe risvegliare le sue forze migliori per rimboccarsi le maniche e ricostruire. A nostra volta, avvertiamo quanto nel presente sia vitale ritrovare uno spirito di corpo, che ci consenta di attraversare con fiducia e pazienza questa lunga e difficile congiuntura. I sacrifici non mancheranno, ma sappiamo anche che la nostra Comunità ha in sé le risorse per farcela e che, per molti versi, sono proporzionate alla capacità di operare insieme: a questa condizione il bene di ciascuno sarà veramente bene comune, bene di tutti. Buona estate a tutti.
Il Sindaco William Bonomi
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Lavori pubblici, molti gli interventi in cantiere
di Valter Vidi
Molte le opere in cantiere e molte le opere che stanno giungendo alla loro conclusione. OPERE IN FASE DI CONCLUSIONE PINZOLO, bretella via Fucine via Sorano: i lavori hanno mantenuto il rispetto dei tempi e dovrebbero essere terminati per fine luglio.
Molte le opere in cantiere e molte le opere che stanno giungendo alla loro conclusione
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MAVIGNOLA, Parco ai Sass: un’opera che ha incontrato parecchie difficoltà, prima per la necessità di una variante al progetto, poi per le difficoltà della ditta appaltatrice nel mantenimento dei tempi dell’esecuzione dell’opera che si sono prolungati di quasi un anno rispetto a quelli previsti: si auspica che l’ultimazione avvenga entro settembre.
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MADONNA DI CAMPIGLIO, sistemazione definitiva della rotonda allo Spinale in via Montespinale: quest’opera che permette di fare un’inversione ad U a coloro che non possono entrare nel centro del paese (zona a traffico limitato) come già sperimentato nel corso dell’inverno e di limitare il transito su Piazza Righi è stata completamente rinnovata nel suo arredo. La sistemazione definitiva dell’area prevede anche la copertura di accesso al sentierino della Conca Verde. PINZOLO, Bar Bocciodromo: approvato dal consiglio comunale, il progetto esecutivo redatto dall’ufficio tecnico comunale, è ora in fase di autorizzazione finale e di appalto. Si prevedeva un lavoro molto più leggero e molto meno oneroso, ma la messa a norma
dell’edificio ha comportato un intervento massiccio. Si spera che la struttura sia pronta per la prossima stagione invernale. L’obiettivo è quello di realizzare un locale di ritrovo e di svago decentrato, destinato prevalentemente ai giovani nella zona di Pinzolo, dove si
trovano anche altri locali, ma condizionati però dalla posizione nel mezzo dell’abitato con notevoli limitazioni in termini di orari di attività notturna e di rumore per la vicinanza con le abitazioni. L’edificio occuperà una superficie lorda di 542 mq ed avrà un volume di 1.930 mc. Il costo totale, ad opera finita, è di 693.700 euro. Il seminterrato, occupato sin qui da una sala giochi, è stato trasformato in magazzino. Un edificio dunque pensato per i giovani da utiizzare anche per gli eventi. Copertura campi da bocce: dopo molti anni si è riusciti a dare una risposta concreta alle necessità della Bocciofila e di chi frequenta i campi da bocce di Pinzolo. La gara di progettazione per la copertura dei campi bocce è stata vinta dall’ingegner Francesco Bonapace.
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amministrazione
Vista da sud della parte di edificio interessata dall’intervento
Entro settembre a Pinzolo una nuova mensa scolastica affinchè anche i nostri ragazzi possano avere il servizio sul posto
PINZOLO, realizzazione della
Marco. I lavori dovranno essere
zione della Sala mensa per 100 scolari e la cucina attrezzata in grado di poter soddisfare le esigenze della lavorazione pasti è stata affidata all’ingegner Gastone Cominotti mentre la realizzazione alla ditta Bonomini
vo anno scolastico 2013-2014 in modo da poter partire con il servizio già in autunno per dare così la possibilità anche ai nostri ragazzi di poter avere il servizio di mensa sul posto senza doversi spostare a Carisolo o a Giustino.
Particolaremensa della zona di realizzazione della nuova completati passerella sul per lato sud scolastica: la progettal’inizio del nuo-
PINZOLO, archivio e ascensore interno nella sede del Municipio comunale. Approvato in linea tecnica il progetto per la realizzazione degli impianti dell’archivio comunale e dell’ascensore realizzato da Nicola Maffei, e da Giuliana Cunaccia per le altre opere e per la sicurezza dell’edificio: intervento reso necessario per rendere l’edificio accessibile ai portatori di handicap e per adeguarlo alle normative antincendio e di sicurezza previste. Il progetto vedrà a breve l’appalto lavori.
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SANT’ANTONIO DI MAVIGNOLA, variante all’arredo urbano: dopo la sistemazione dell’arredo urbano della piazza e delle pertinenze della Chiesa, ultimo tassello per completare i lavori di sitemazione di Mavignola è stato quello di realizzare un arredo per la nuova fermata degli autobus di linea a monte del bar Augusto. Progettata dall’ingegner Graziano Ferrari è in fase di appalto. MADONNA DI CAMPIGLIO, Stadio dello Slalom: dopo la sentenza del Tar riguardante lo stadio dello Slalom di Madonna di Campiglio, si è reso necessario rivedere il progetto di ampliamento dello stesso ridimensionandolo secondo le indicazioni da parte di Flavio Roda per la Fisi, del responsabile della Fis Huyara e dello stesso Comitato della 3TRE. L’incarico è stato affidato all’ingegner Alberto Flaim, per la progettazione e all’ingegner Kapalas Atanasio per la sicurezza. Tale intervento si rende indispensabile per il mantenimento di una competizione mondiale che ha fatto la storia di Madonna di Campiglio e fatto conoscere la nostra terra in tutto il mondo: gli impegni presi per il mantenimento della gara di Coppa del Mondo già in calendario per il 2014 e per il 2016 ci obbligano a risistemare lo stadio dello Slalom.
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amministrazione
MADONNA DI CAMPIGLIO, Piscina: dopo la concertazione con i censiti del comune, tenutasi a Madonna di Campiglio il 17 aprile 2013, resa obbligato-
ria dalle ultime normative, si procederà ad approvare in consiglio il progetto preliminare del Centro Acquatico redatto dall’architetto Paolo Pettene.
Approvato dal Consiglio Comunale il progetto preliminare del centro acquatico di Madonna di Campiglio. Proseguono a pieno ritmo i lavori dell’ex Centro Coni
MADONNA DI CAMPIGLIO, Collegamento viale Dolomiti di Brenta-Laghetto: è iniziata la procedura di esproprio dei terreni interessati per la realizzazione dell’opera. MADONNA DI CAMPIGLIO, CENTRO CONI: i lavori riguardanti il Polo scolastico ex Coni, stanno procedendo come da programma. Voglio per questo fare un elogio al comune di Ragoli quale capofila dell’intervento per aver contribuito in modo determinante a risolvere le problematiche che si sono presentate durante la realizzazione e al suo Sindaco Matteo Leonardi per l’impegno dimostrato.
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PINZOLO, Inter: il comune come negli anni passati ha voluto rendere ottimali gli spazi destinati al ritiro precampionato dell’inter. A tal fine si sono resi necessari numerosi interventi sia sul campo di gioco che nelle pertinenze che nella zona tribune. I lavori hanno impegnato direttamente l’ufficio tecnico del comune che si è avvalso anche della collaborazione di professionisti esterni. Altri piccoli interventi sono in fase di progettazione e appalto: Malga Nambrone, sistemazione casina e realizzazione concimaia; Casina di Ritorto, sistemazione interna Campo Carlo Magno e via Carè Alto a Madonna di Campiglio, sistemazione dell’illuminazione pubblica. Madonna di Campiglio, sistemazione tennis. Oltre a dette opere si è provveduto come l’anno passato alle gare di appalto per quanto riguarda la sistemazione aiuole e forniture piante e fiori, asfalti, e sfalcio dell’erba. Per quanto riguarda la sistemazione della rete di sentieri di Madonna di Campiglio, è affidato l’incarico alle guide alpine di Madonna di Campiglio.
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amministrazione AMMINISTRAZIONE
Turismo: facciamo il punto della situazione di Anita Binelli Assessore al Turismo
Le cifre fornite dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Spa, relativi agli arrivi e alle presenze alberghiere nell’inverno 2012/2013, dimostrano che la stagione è stata positiva
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La crisi economica, nazionale e internazionale, sempre più acuta e percepibile anche nel nostro territorio, sta influendo negativamente sul settore turistico, principale traino dell’economia locale, e su tutte le attività ad esso collegate e per le quali, fino ad oggi, il turismo stesso ha rappresentato un eccezionale volano. Non passa giorno che ricerche, studi e statistiche mettano in luce dati negativi e facciano emergere problemi e preoccupazioni. Ad esempio, un sondaggio svolto da Confesercenti e diffuso nei primi giorni di giugno, con am-
pia eco sui mezzi di comunicazione, ha affermato che poco più della metà degli italiani andrà in vacanza durante l’estate 2013. Tre anni fa, nel 2010, la percentuale dei vacanzieri pronti a partire per le ferie raggiungeva quasi l’80%, quest’anno è scesa al 58%. Tuttavia, a detta di studiosi ed economisti, il turismo appare, oggi, anche il settore che sembra fronteggiare meglio la crisi rispetto ad altre industrie e quello dal quale ci si aspetta molto per la ripresa dell’economia. Questa difficile situazione generale, che coinvolge l’Italia e
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non solo, come detto sta progressivamente facendo sentire i propri effetti anche sul nostro territorio dove il turismo, pure con qualche difficoltà, sembra tuttavia reggere lo scontro con la crisi. Le cifre fornite dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Spa, relativi agli arrivi e alle presenze alberghiere nell’inverno 2012/2013, dimostrano che la stagione è stata positiva. Rispetto all’inverno 2011/2012, per Pinzolo e la Val Rendena una stagione numericamente da record (la migliore degli ultimi cinque anni sull’onda della novità del collegamento Pinzolo-Campiglio e nonostante la scarsità di neve), i dati di tutto l’ambito indicano un +5,6% negli arrivi e un +1,64% nelle presenze. Gli stranieri hanno raggiunto il 40% delle presenze complessive, mentre gli italiani hanno registrato un calo e sono pure diminuiti i giorni di soggiorno nelle nostre località. A Campiglio gli arrivi sono cresciuti del 9,7% e le presenze del 3,9%, mentre a Pinzolo e in Val Rendena c’è stata una flessione del -3,6% negli arrivi e di un -9% nelle presenze. In tutti i mesi arrivi e presenze degli stranieri sono stati in crescita con un picco nel mese
di marzo a Madonna di Campiglio (32% negli arrivi, 19% nelle presenze). Italiani in leggera flessione a dicembre, in netta diminuzione a gennaio (-20% negli arrivi e -25% nelle presenze di tutto l’ambito), stabili a febbraio e in crescita a marzo. Un’altra comunicazione, diffusa dal Servizio Statistica della Provincia Autonoma di Trento il 28 febbraio 2013 sul complesso del movimento turistico 2012, oltre a fornire il complessivo di tutti i dati del Trentino (11,4 milioni di presenze negli esercizi alberghieri, 4,1 milioni negli esercizi complementari, 5,1 milioni negli alloggi privati e 9,3 milioni di presenze nel-
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amministrazione
L’incentivazione dell’attività di commercializzazione sui mercati esteri attuata, dall’Azienda per il Turismo insieme alle Funivie di Madonna di Campiglio e alle Funivie di Pinzolo ha permesso di sopperire al calo dei turisti italiani con una maggiore presenza di ospiti stranieri
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le seconde case), ha riportato che “nel complesso delle strutture ricettive, gli ambiti con il maggior numero di presenze nel 2012 sono risultati quelli della Valle di Fassa, delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e di Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena”, anche se, in quasi tutti gli ambiti, si segnalano dati in linea con quelli dell’anno precedente o in leggera flessione (2012 su 2011) con le seguenti percentuali di presenze: -2,4% in Val di Sole, -1,5% in Paganella, -2,5% in Paganella, 0,2% in Val di Fassa, 0,6% Val di Fiemme, +4,5% Garda Trentino. In sostanza, dunque, i dati relativi al 2012 e all’inverno 2012/2013, la stagione prin-
cipale della nostra attività turistica, da una parte hanno evidenziato alcune difficoltà e soprattutto cambiamenti nella tipologia del turista e nella durata della vacanza, dall’altra hanno messo però in evidenza una sostanziale tenuta del settore. L’incentivazione dell’attività di commercializzazione sui mercati esteri attuata, attraverso uno sforzo congiunto, dall’Azienda per il Turismo insieme alle Funivie di Madonna di Campiglio e alle Funivie di Pinzolo ha dunque permesso di sopperire al calo dei turisti italiani con una maggiore presenza di ospiti stranieri. Nel 2012, in tutto l’ambito Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rende-
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na, gli arrivi italiani sono diminuiti del -2,8% rispetto al 2011 e le presenze del - 4,2%; gli stranieri sono invece aumentati del +21,2% (arrivi) e del +18,5% (presenze). Nell’ultimo inverno sono state registrate, a Madonna di Campiglio, 54 nazionalità diverse di provenienza dei turisti. Pur continuando, quindi, ad investire in iniziative di promozione e commercializzazione sul mercato italiano (visibilità e attività di co-marketing con il Comune di Cervia-Milano Marittima, ritiro dell’Inter e degli allievi nazionali del Milan, etc.), la scelta di investire sull’estero ha permesso di reggere il contraccolpo del
difficile momento che stiamo attraversando e di contenere la diminuzione dei turisti italiani. Per favorire l’economia turistica, l’Amministrazione comunale di Pinzolo ha soste-
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nuto e continua a sostenere, direttamente o attraverso il finanziamento dell’Azienda per il Turismo, grandi eventi quali lo slalom di Coppa del Mondo di sci (18 dicembre 2012) e la 23ª edizione di “Wrooom”, il
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amministrazione
Da segnalare che nel corso dell’inverno 2012/2013, la sinergia tra i diversi enti che si occupano di turismo, in primis l’Azienda per il Turismo, ha permesso l’organizzazione di soggiorni per gruppi di persone appartenenti a grandi aziende e realtà associative
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Formula 1 e Moto Gp Press Ski Meeting (Madonna di Campiglio, 13-20 gennaio 2013), che rappresentano straordinari veicoli per la comunicazione e la promozione in questo caso di Madonna di Campiglio assicurando uno straordinario ritorno mediatico. Lo stesso grande impegno, in termini non solo di risorse economiche messe a disposizione, ma anche organizzativo, riguarda l’imminente ritiro dell’Fc Internazionale (10-23 luglio 2013) dal quale ci si aspetta un aiuto molto importante nel favorire un importante afflusso di tifosi-turisti in grado di alimentare positivamente un’estate che inizia con numerose incognite. Di fronte, dunque, a difficoltà oggettive,
auspichiamo che il ritiro dell’Fc Internazionale, che quest’estate soggiornerà a Pinzolo ben 13 giorni compresi 2 week-end e terrà allo stadio Pineta 2 partite, sia una certezza in termini di arrivi e presenze turistiche. Inoltre, si segnala che numerose sono le richieste di squadre prestigiose che vorrebbero soggiornare a Pinzolo, sempre più località leader nell’ospitalità di team calcistici per periodi di allenamento e ossigenazione, favorita anche dalla giusta altitudine. Da segnalare, infine, che nel corso dell’inverno 2012/2013, la sinergia tra i diversi enti che si occupano di turismo, in primis l’Azienda per il Turismo, ha permesso l’organizzazione di
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soggiorni per gruppi di persone appartenenti a grandi aziende e realtà associative. Il più importante è stato il soggiorno
di Unicredit (Madonna di Campiglio, 24/02-03/03/2013, circa 450 persone), ma supporto è stato fornito anche alla gestione dell’ospitalità in occasione della 32ª edizione dei Campionati Italiani Lions Open (Madonna di Campiglio, 27/01-03/02/2013, circa 400 persone) e dell’11° Campionato Italiano di sci della Protezione civile (Pinzolo, 31/01-03/02/2013, circa 1.300 persone). Il significato di queste iniziative è molteplice. Innanzitutto il territorio, a partire dal Comune di Pinzolo e dalle sue associazioni, ha offerto massima disponibilità e attenzione, mentre, nello specifico, lo staff Apt è stato impegnato non solo nella vendita e nell’organizzazione dei diversi soggiorni, ma anche nel supporto in loco degli ospiti, potenziali turisti
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individuali per il futuro. Queste iniziative, inoltre, hanno permesso di potenziare e consolidare i rapporti con importanti gruppi aziendali e del volontariato nazionale la cui presenza è in grado di dare lustro alla località. Con alcuni di essi sono state pianificate comunicazioni successive per i rispettivi associati.
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Luminarie a Madonna di Campiglio:
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Ritiro Inter, dal 10 al 23 luglio, tutto pronto per accogliere i nerazzurri di Anita Binelli Assessore al Turismo Giorgio Ricci: «Pinzolo è ormai un appuntamento fisso, piacevole ed importante, per la stagione dell’Inter...»
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Pinzolo e la Val Rendena ospiteranno dal 10 al 23 luglio, la nuova Inter. Per il terzo anno consecutivo, infatti, i nerazzurri saranno in Giudicarie, attesi da una stagione di rilancio con il nuovo mister Walter Mazzarri. Dopo il difficile campionato dello scorso anno, costellato da tanti infortuni e dalla conclusione del ciclo della Champions mourinhana, c’è grande attesa nei confronti della nuova squadra e degli acquisti che il nuovo tecnico Mazzarri si troverà a gestire. A Pinzolo tutto è pronto per ospitare al meglio i nerazzurri. È stato il direttore commerciale dell’Inter, Giorgio Ricci, a svelare date e modalità del ritiro 2013 nel corso di una conferenza stampa ad Appiano Gentile: «Pinzolo è ormai un appuntamento fisso, piacevole ed importante, per la stagione dell’Inter. Dal 10 al 23 luglio ritroviamo dunque questa terra e siamo molto lieti di farvi ritorno; il rapporto con Pinzolo e la Val Rendena è molto stretto, all’insegna dell’amicizia e dell’ospitalità. Una partnership, quella tra la nostra provincia e l’Inter, che trova il proprio apice nel ritiro, ma che in realtà prosegue per dodici mesi attraverso varie iniziative per comunicare il Trentino turistico, estivo ed invernale, oltre che le ottime eccellenze enoga-
stronomiche del territorio». Fitto anche quest’anno il programma di appuntamenti e iniziative che faranno da contorno al ritiro, a partire dall’Inter Village, il villaggio tutto nerazzurro creato nella zona circostante il campo di allenamento. Poi lo Store ufficiale dell’Inter, dove sarà possibile acquistare le maglie da gioco della squadra nerazzurra, gadgets e tanto altro, e il Day Camp dedicato ai più piccoli in compagnia degli allenatori della Beneamata. Anche per il 2013 sono stati confermati gli allenamenti giornalieri ad entrata gratuita e gli appuntamenti serali nel centro storico di Pinzolo con la squadra e lo staff. Non mancheranno spazi dedicati ai prodotti tipici trentini, con il “mercato contadino”. Da non perdere: Mercoledi 17 luglio Ore 17.00 Stadio Pineta PARTITA AMICHEVOLE Inter-Trentino Team Venerdi 19 luglio Ore 21.00 Piazza Carera NOTTE NERAZZURRA Lunedi 22 luglio Ore 17.00 Stadio Pineta PARTITA AMICHEVOLE Inter-Vicenza Calcio Martedi 23 luglio Ore 17.00 Rovereto PARTITA AMICHEVOLE Inter-Feralpi Salò
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SMS dal Comune di Pinzolo per essere sempre informato! di Damiano Rito
Per accedere al servizio basta tagliare questa pagina, compilare il modulo sul retro e farlo pervenire all’ ufficio di Polizia Locale del Comune di Pinzolo, a mano o per posta
È un servizio di informazione, offerto gratuitamente dal Comune di Pinzolo a tutti i cittadini, mediante l’invio di messaggi in formato SMS a tutti gli iscritti. È stato pensato dall’Amministrazione per offrire un servizio nuovo e veloce di informazione ai cittadini. I messaggi inviati riguarderanno informazioni di pubblica utilità e attualità cittadina. Il servizio è completamente gratuito, indipendentemente dal gestore di telefonia mobile, dal tipo di telefono cellulare utilizzato e dal numero di SMS trasmessi dal Comune. Di recente è stata inviata una comunicazione a tutti i capi famiglia residenti nel Comune di Pinzolo dando a questi la
possibilità di iscriversi semplicemente inviando un sms. Chi non si fosse iscritto può farlo ancora! Basta tagliare questa pagina, compilare il modulo sul retro e farlo pervenire all’ ufficio di Polizia Locale del Comune di Pinzolo, a mano o per posta. Se invece avete conservato il modulo personalizzato che vi è giunto per posta seguite le istruzioni e iscrivetevi. Il servizio può essere disattivato in ogni momento, ed essere rimossi dall’elenco dei destinatari, semplicemente inviando un sms al numero 335 8186959 con scritto BASTA, ovviamente utilizzando l’utenza con la quale ci si è iscritti.
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Giovenche di Razza Rendena, dal 26 agosto al l’1 settembre Torna dal 26 agosto all’1 settembre la settimana dedicata alle Giovenche di razza Rendena per puntare alla valorizzazione dell’identità storica, culturale, ambientale e zootecnica della popolazione della Val Rendena e della sua omonima razza. L’evento invita a rivivere le radici contadine della popolazione rendenese che per lunghi secoli, prima del boom del turismo invernale, vide nella zootecnia uno dei pochissimi fattori di sussistenza possibili su un territorio tanto difficile quanto ammirabile come quello delle montagne rendenesi. Il successo dell’evento Giovenche di razza Rendena. Sfilata e…dintorni, giunto quest’anno alla sesta edizione di fine estate – per più di 60 anni l’evento si concentrava nella mostra mercato organizzata per il giorno di San Michele, il 29 settembre, - sta nella capacità della manifestazione di saper valorizzare e risaltare molteplici aspetti dell’identità del territorio di Valle. L’annuale elezione della “Reginetta di Pinzolo”, ossia la miglior giovenca scelta da un giudice esperto tra le oltre 150 candidate che ogni anno partecipano al concorso, perpetua nel tempo l’identità contadina della popolazione Rendenese che, pur velocemente cambiata negli usi e costumi, con la
sfilata delle giovenche mostra fiera ai suoi ospiti quanto di meglio la nostra tradizione è riuscita a portare avanti fino ad oggi. PROGRAMMA LUNEDì 26 AGOSTO Tradizioni contadine - Serata di apertura MARTEDì 27 AGOSTO Animazione per bambini, passeggiate con i pony e visita alle fattorie didattiche MERCOLEDì 28 AGOSTO Serata con pietanze a base di Spressa DOP
Serata con balli latino americani GIOVEDì 29 AGOSTO Laboratori creativi e… serata enogastronomica a cura dei Ristoratori VENERDì 30 AGOSTO Premiazione concorso vetrine a tema e concorso poetico Una giornata a Prà Rodont Impariamo a fare il formaggio Serata con polenta Carbonera SABATO 31 AGOSTO Festa dell’allevatore della Val Rendena DOMENICA 1 SETTEMBRE Gara campestre “Su e giù per la malghe” - 5° EDIZIONE
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comunità AMMINISTRAZIONE
Funivie di Pinzolo: investimenti per stare sul mercato di Roberto Serafini Presidente Funivie Pinzolo Spa
L’ampliamento del sistema impianti e piste del Doss del Sabion e la realizzazione della Pinzolo-Campiglio Express sono stati una scelta strategica che ha permesso a Pinzolo di continuare a far parte del mercato dello sci e di essere una stazione competitiva 20
Ad un anno e mezzo dall’inaugurazione del collegamento Pinzolo-Campiglio, che ha dato vita al comprensorio sciistico più grande del Trentino e, di conseguenza, anche a una nuova ski-area in grado di stare al passo con le aree sciistiche più interessanti di tutto l’arco
alpino, si può confermare che l’ampliamento del sistema impianti e piste del Doss del Sabion e la realizzazione della Pinzolo-Campiglio Express siano stati una scelta strategica che ha permesso a Pinzolo di continuare a far parte del mercato dello sci e di essere, tra le
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località del turismo invernale, non solo una stazione presente, ma anche competitiva. Il collegamento – che per l’economia del territorio è stato, senza dubbio, l’intervento infrastrutturale più importante degli ultimi vent’anni – ci ha concretamente proiettato in
una nuova dimensione di skiarea di cui ancora fatichiamo a cogliere la grandissima portata sul mercato turistico. È come se, in un colpo solo, avessimo realizzato 120 km di piste e 50 impianti. L’entrata in funzione del collegamento PinzoloCampiglio è la realizzazione
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di un progetto che il territorio ha sognato per trent’anni e costituisce un salto epocale non solo nella storia della Rendena, ma dello sci trentino. Oggi il Doss è una parte di un più vasto comprensorio sciistico che va da Pinzolo alla Val di Sole, con un prodotto sci di altissimo livello disegnato in uno degli anfiteatri naturali più belli al mondo. La nuova realtà è fortemente voluta dalle tre società impiantistiche di Pinzolo, Madonna di Campiglio e Folgarida-Marilleva che stanno collaborando con spirito propositivo per promuovere un’immagine unitaria e omogenea (la skiarea “Campiglio Dolomiti di Brenta Val di Sole Val Rendena” è rappresentata da uno specifico logo adottato da tutte e tre le società) con politiche promocommerciali comuni, convinti che in questi momenti di crisi sia assolutamente necessario unire le forze e che la nuova skiarea rappresenti la vera forza del nostro sistema sciistico. Funivie Pinzolo, ampliando l’area sciabile e realizzando il collegamento, ha inoltre aumentato il livello occupazionale, assumendo tanti giovani del posto e raggiungendo, durante la stagione invernale, quasi 100 unità. Gli investimenti compiuti assu-
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I dati evidenziano rispetto alla stagione precedente un incremento del 14% dell’incassato, un aumento del 15% dei passaggi complessivi e dell’8% dei primi ingressi sugli impianti di Funivie Pinzolo ed un aumento del 21% dei flussi sulla Pinzolo-Campiglio Express... 22
mono ancora più valore strategico oggi, di fronte all’attuale crisi economica, la portata e la durata della quale sono, per tutti, un’incognita. Il Doss del Sabion è uscito dall’isolamento e ha ampliato e rafforzato il proprio prodotto, riuscendo a proporsi anche ai turisti stranieri che, in questo difficile momento, permettono di compensare la costante diminuzione delle presenze italiane. Senza gli investimenti fatti, Pinzolo non sarebbe stata in grado, durante la stagione invernale, di mantenere le quote di mercato acquisite nel tempo. Il Doss del Sabion è diventato, per impianti e piste disponibili, il doppio di ciò che era nel 2005 raggiungendo l’esatta metà dell’offerta di Madonna di Campiglio. In
presenza, dunque, di una nuova e diversa area sciabile si è reso necessario un adeguamento dei prezzi, ritoccati verso l’alto e portati alle stesse cifre proposte da altre aree sciistiche simili alla nostra. In termini economici e di bilancio i progetti realizzati, considerando i dati disponibili che comprendono l’estate 2012 e l’inverno 2012/2013, evidenziano rispetto alla stagione precedente un incremento del 14% dell’incassato, un aumento del 15% dei passaggi complessivi e dell’8% dei primi ingressi sugli impianti di Funivie Pinzolo ed un aumento del 21% dei flussi sulla Pinzolo-Campiglio Express che di fatto fanno archiviare la stagione appena conclusa come molto positiva. Tutto ciò
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produce flussi di cassa positivi che porteranno ad una riduzione dell’indebitamento e ricavi in forte crescita, in controtendenza rispetto al contesto generale del turismo invernale alpino e trentino che è in difficoltà. Funivie Pinzolo SpA esce dunque da un periodo di forti investimenti (circa 50 milioni di euro in otto anni) che hanno consentito una reale riqualificazione e un ampliamento del demanio sciabile, costituendo nei fatti un fattore fondamentale di rilancio dell’economia locale e non solo, sia per la stagione invernale che per la stagione estiva. La situazione debitoria che ne è derivata è, allo stato attuale, sostenibile e
coerente con le previsioni che hanno puntualmente e rigorosamente accompagnato tale processo di crescita. Abbiamo realizzato la maggior parte degli investimenti previsti e ora siamo concentrati sulla loro ottimizzazione. Per quanto riguarda l’estate, siamo impegnati anche sul fronte della valorizzazione degli impianti in funzione di mobilità estiva ad utilizzo degli escursionisti e dei bikers. In questa direzione le Funivie di Pinzolo hanno aderito, fin dalla prima edizione nell’estate 2012, al progetto “Dolomeetcard” ideato dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Spa. Il trasporto con gli impianti di
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risalita costituisce, insieme a tutta l’offerta di mobilità estiva, pubblica e del Parco Naturale Adamello Brenta, uno dei contenuti principali della card che viene offerta gratuitamente, nelle versioni settimanale e tre giorni (solo a inizio e fine stagione), ai turisti che soggiornano presso gli hotel aderenti al progetto. Il lavoro portato avanti in questa fase, di ottimizzazione come detto sopra, è sempre più svolto con il sostegno di iniziative di promozione e commercializzazione condivise con le altre due società funiviarie e con l’Azienda per il Turismo, in una logica di rete finalizzata all’ottimizzazione delle risorse e ad una maggio-
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comunità AMMINISTRAZIONE
Un’informazione al passo con il turista digitale di Alberta Voltolini Area comunicazione Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Spa
Un grande schermo touch screen che si avvale di un software di informazione globale eVIP. Permette agli utenti, con pochi passaggi facili e intuitivi, di trovare informazioni utili in tempo reale. Più di una “bacheca elettronica”, vero e proprio punto informativo digitale... 24
L’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Spa, attraverso l’impegno nel definire progetti di prodotto e una marcata azione di commercializzazione sui mercati internazionali (nel 2012 Apt ha partecipato a 26 workshop e fiere in Italia e 26 all’estero, da Oslo a Istanbul, da Cannes a San Pietroburgo), raccoglie la sfida di un settore turistico in repentino cambiamento, guardando oltre il mercato di prossimità per raggiungere i potenziali ospiti d’Europa e di altri Paesi del mondo. Informazione e accoglienza, coordinamento delle attività di animazione turistica, definizione, sviluppo e promozione del prodotto turistico-territoriale in funzione della successiva commercializzazione, organizzazione e vendita di servizi e pacchetti turistici, realizzazione di grandi eventi in funzione strategica di comunicazione del prodotto sono le macro-aree operative dell’Azienda per il Turismo. Anche l’informazione rivolta al turista presente sul territorio si è rinnovata. Esempio ne è la creazione e l’installazione, in collaborazione con l’azienda giudicariese PC-Copy, presso l’ufficio informazioni di Madonna di Campiglio, di un grande schermo touch screen che si
avvale di un software di informazione globale eVIP (virtual information point). Questo sistema permette agli utenti, con pochi passaggi facili e intuitivi, di trovare informazioni utili in tempo reale. Più di una “bacheca elettronica”, vero e proprio punto informativo digitale, si tratta di un nuovo strumento di supporto alla vacanza degli ospiti. Attivato all’inizio della stagione invernale 2012/2013, in pochi mesi ha ricevuto molti apprezzamenti da parte dei turisti che l’hanno utilizzato per informarsi sulle iniziative giornaliere, il booking, gli eventi, gli orari della mobilità pubblica, le previsioni del tempo e tanto altro. Il tutto accessibile senza interruzione, ventiquattro ore su ventiquattro, trecentosessantacinque giorni all’anno. Obiettivo di questo nuovo progetto? Stare al passo con i tempi, sfruttando al massimo le nuove tecnologie per dare servizi sempre migliori e adeguati agli ospiti che, oltre ad esigere notizie corrette e aggiornate, le vogliono anche in tempo reale, ricercandole sempre più spesso attraverso strumenti informatici e dispositivi digitali. Per interagire con i turisti, in numero crescente, che utilizzano i-phone e android, è stata realizzata,
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in collaborazione con Trient Consulting Group, un’applicazione gratuita (oltre 20.000 download dall’attivazione avvenuta alla fine del 2012) che informa, durante l’inverno, sulle condizioni delle piste da sci e sull’apertura degli impianti di risalita, in estate sugli itinerari escursionistici e per la bike, tutto l’anno sugli eventi, le opportunità di divertimento e i servizi presenti sul territorio. Tra le nuove iniziative di comunicazione
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realizzate di recente sono da ricordare anche i sei video per il web (visibili su www. youtube.com cercando “Trentino Sporting Adventure”) in grado di raccontare le esperienze che si possono vivere scegliendo come meta della propria vacanza un territorio dalle peculiarità ambientali e culturali straordinarie quale è la Val Rendena.
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Comunità
Una festa speciale per i 25 anni dell’ordinazione di don Ivan Maffeis foto di Mariapia Bonapace
A Sant’Antonio di Mavignola la comunità ha voluto ringraziare e festeggiare con un abbraccio caloroso don Ivan
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Dall’antica chiesetta medievale di Sant’Antonio abate, quella stupendamente affrescata dai Baschenis, dove è stato accolto dalla popolazione in festa, don Ivan, indossati i paramenti sacri, ieri mattina alle dieci è stato accompagnato in corteo attraverso le vie del paese da don Mario Bravin, dai concelebranti con i chierichetti seguiti dagli alpini in divisa, e da tante, tante persone fino alla parrocchiale, anch’essa ornata di splendide pitture del maestro
Bonacina, per celebrarivi la messa. L’edificio era gremito di fedeli, oltre che dai famigliari e da personalità venute fin quassù a rendere omaggio a un sacerdote speciale, tanto che moltissime persone si sono dovute fermare sul sagrato, pur esso affollato in maniera incredibile. Notati William Bonomi con assessori e consiglieri comunali, Lorenzo Dellai, Giorgio Lunelli, Silvano Rauzi, Antonio Caola per il parco, Gigi Olivieri per la Comunità delle Giudicarie,
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esponenti della Pro loco, del Consiglio parrocchiale, delegazioni venute da Ravina e da Mori... Una cerimonia svelta, com’è nel carattere dell’uomo, ma partecipata, sentita. In un’ora si sono concentrati benedizione, messa, prediche, interventi del sindaco e del parroco, lettura dei messaggi di augurio (Patrizia Ballardini) e delle giustificazioni di vescovo, vicario diocesano e sacerdoti, offerta dei doni (stola, calice, pane, uva, spighe, cero e targa ricordo) e le sue parole di ringraziamento. Semplici, toccanti, dirette: un ringraziamento, una riflessione personale sulla natura e sulla precarietà dell’uomo in questo mondo, l’invito a vivere il messaggio cristiano stando in mezzo alla società, ora da trascinatori, davanti a tutti, ora dietro a spingere e incoraggiare quanti si trovano in difficoltà. Smessi i vestiti della liturgia l’abbraccio della sua gente, di coetanei, amici, conoscenti, estimatori ...davanti al signorile buffet offerto dal comune e allestito con cura dalla Pro loco.
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Comunità
Il vicesindaco di Cavezzo: «Ci avete aiutato a ritrovare la speranza e il coraggio»
Presentato il filmato curato da Nicola Vernesoni che ripercorre le fasi della ricostruzione di Cavezzo presso la Casa della Comunità delle Giudicarie
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Dire GRAZIE a chi ha contribuito a realizzare un progetto importante. È con questo scopo che si è tenuta una serata di ringraziamento presso la Comunità delle Giudicarie. «Quando siamo partiti, quasi un anno fa, ho avuto il timore di non riuscire a portare avanti un’iniziativa tanto meritevole quanto complessa, sia per l’impegno di spesa che per i tempi strettissimi» ha ricordato la Presidente della Comunità delle Giudicarie e del Comitato “Insieme per Cavezzo” Patrizia Ballardini. «Poi grazie alla vostra generosità, alla generosità dei giudicariesi, alla disponibilità in primis dei nostri Sindaci, all’ufficio tecnico della Comunità ed al Segretario che ci ha assistito in tutti i passaggi burocratici e al contributo di moltissime per-
sone ed enti che a vario titolo hanno partecipato, siamo riusciti a dare risposta alla richiesta di aiuto che giungeva dall’Emilia e a consegnare la scuola lo scorso autunno ai ragazzi». Poche parole che sintetizzano l’azione portata avanti dal Comitato “Insieme per Cavezzo” nato per aiutare una comunità a ripartire, a ritrovare la forza per superare i grandi ostacoli che il devastante terremoto del 20 e 29 maggio 2012 aveva posto sul suo cammino e che hanno trovato nel filmato curato da Nicola Vernesoni, proiettato nel corso della serata, un approfondimento puntuale e trasparente su ciò che è successo a Cavezzo e cosa è stato fatto per la ricostruzione. Settantacinque minuti di video che hanno sintetizzato con
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grande efficacia «un’azione importante» a detta del Vicesindaco di Cavezzo dott. Bianchini: «La scuola che ci avete aiutato a costruire ci ha ridato speranza in uno dei momenti più difficili della nostra storia. Per questo vi vogliamo ringraziare, non solo per l’apporto sostanziale, che ci ha permesso di avere la scuola in tempi rapidi, ma soprattutto, per la vicinanza che il Trentino e le Valli Giudicarie in particolare ci hanno dimostrato: il vostro affetto ci ha fatto portare avanti pensieri positivi che hanno preso il posto della desolazione e della malinconia che era calata su di noi dopo il terremoto. Avete aiutato Cavezzo a ritrovare la speranza e il coraggio per credere ad un futuro migliore. Ve ne siamo grati». Un intervento quello della scuola che ha impegnato e messo a dura prova sia la Ille Prefabbricati Spa, ditta giudicariese che ne ha curato la realizzazione con professionalità, sia l’ufficio tecnico della Comunità delle Giudicarie che si è speso con generosità perchè tutto andasse per il meglio e nel rispetto dei tempi previsti. Un progetto che, come sottolineato dal direttore del Corriere del Trentino Enrico Franco, «ha dimostrato la lungimiranza di ricostruire spazi collettivi che potessero aiutare la comunità e che dessero una prospettiva per il futuro ai cittadini emiliani». «In un primo momento -ammette il direttore- non ave-
vo capito quanto fosse un bene “di prima necessità” la scuola: me ne sono reso conto quando sono andato a Cavezzo ed ho visto cosa poteva significare il potere avere una scuola, quando ho visto la gioia dei ragazzi nell’entrare nelle loro classi e nei loro laboratori». Una gioia e un entusiasmo dei ragazzi per il nuovo polo scolastico che ripaga ampiamente chi ha contribuito alla sua realizzazione, primi tra tutti i sindaci giudicariesi guidati da Giuseppe Bonenti: «Siamo molto soddisfatti di aver potuto partecipare a questo progetto, che oltre ad essere un’azione di solidarietà ha confermato la capacità del Trentino di costruire bene, in tempi certi, di tener fede agli impegni presi e il valore aggiunto del riuscire a lavorare insieme». Il progetto ha riscontrato una grande adesione, oltre che dai comuni e dalle Comunità, da parte di enti, società e privati cittadini: non sono voluti mancare all’appuntamento il Parco Naturale Adamello Brenta e i Bim del Chiese e del Sarca, le Funivie Pinzolo e Madonnna di Campiglio, il Golf Rendena Spa, le Casse rurali locali, le Famiglie Cooperative, ma anche i ragazzi come quelli della catechesi di Carisolo o della scuola di Storo che hanno organizzato iniziative per raccogliere fondi per i coetanei di Cavezzo. Ma «il progetto non termina qui», fa sapere la Presidente Ballardini: «Si creerà un vero e proprio centro scolasti-
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co grazie alla collaborazione di un progettista eccellente come Renzo Piano, che si è reso subito disponibile, e alla partecipazione di Corriere della Sera, del TG LA7 e di altri soggetti che hanno sposato l’iniziativa e deciso di proseguire su quanto intrapreso con l’intento di ampliare il polo scolastico con le strutture mancanti e di ricucire gli spazi che lo separano dal centro storico». Un progetto che, come ribadito in chiusura dall’assessore della Comunità delle Giudicarie Luigi Olivieri, che ha curato i rapporti con il comune di Cavezzo e seguito in prima persona le varie fasi progettuali, ha visto impegnata tutta la comunità giudicariese nel cercare di portare sollievo alla popolazione di Cavezzo così duramente colpita dal terremoto: «Dai sindaci dei comuni alle associazioni di volontariato, dalle scuole alle società private, senza dimenticare il segretario, il Dott. Carboni che ci ha permesso di superare i grandi e piccoli ostacoli burocratici che si sono presentati, hanno lavorato per un’opera tanto onerosa quanto utile. Di quello che avete contribuito a realizzare vi abbiamo voluto render conto in questa serata attraverso il bel filmato curato da Vernesoni; un documentario che testimonia la costruzione della scuola ma anche che noi giudicariesi a Cavezzo non abbiamo dato solo il nostro impegno ma anche il nostro cuore...».
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comunità STORIA
Murg-Pinzolo, un gemellaggio che si rafforza Una settimana che rinforza il rapporto di amicizia e collaborazione tra i bambini delle classi quarte iniziato nell’autunno 2012 con il soggiorno dei bambini di Pinzolo a Murg e che getta le basi per il gemellaggio del prossimo anno scolastico
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Sono arrivati lunedì 13 maggio, i 17 alunni che frequentano la classe IV della Murgthalschule. Ad accompagnarli, oltre alle insegnanti Cornelia Maurer - Borgardt e Catia Annese, ci sono due mamme e ospiti d’eccezione sono il sindaco di Murg dott. Adrian Schmidle e il dirigente scolastico dott. Armin Brutsche. Gli alunni tedeschi ed italiani hanno avuto un’ottima occasione per trascorrere giornate intense: scambio linguistico e culturale in primo luogo e visita ai luoghi più belli della Val Rendena. Il tema principale del gemellaggio infatti è il turismo e in programma ci sono state anche un’escursione alle Cascate Nardis, a quelle di Vallesinella,
la visita a Madonna di Campiglio e al salone Hofer, la visita didattica ad un’azienda agricola, con la possibilità di vivere un’esperienza di caseificazione del formaggio e un incontro con un apicoltore locale. Durante queste giornate è stato ospite anche il professor Giovanni Assenza che aveva insegnato la lingua italiana a Murg dal 1962 al 1964 e che attualmente vive a Tione. Una settimana che rinforza il rapporto di amicizia e collaborazione tra i bambini delle classi quarte iniziato nell’autunno 2012 con il soggiorno dei bambini di Pinzolo a Murg e che getta le basi per il gemellaggio del prossimo anno scolastico.
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IL PAESE LE OPERE
di Pio Tisi
Messa in scena la rappresentazione teatrale dell’incendio di Pinzolo curata dai ragazzi delle scuole sul testo scritto da Lucio Binelli 32
Al fuocoooooo! AL FUOCOOOOOOOOOOOOOOOO, AL FUOCOOOOOOOOOOOOOOOO, AL FUOCOOOOOO! Questo è stato sicuramente l’urlo che ha svegliato Pinzolo in quella tragica notte di 100 (cento) anni fa.
L’eco di questo urlo pur più flebile, per il tempo trascorso, è arrivato fino a noi. La Biblioteca di Pinzolo, sempre attenta agli avvenimenti storici, ha subito allertato la scuola elementare di Pinzolo e dei suoi
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insegnati, sempre pronti a cogliere quelle occasioni, come questa, che servono per ricordare e tramandare la nostra storia, il nostro vissuto, per legare indissolubilmente le genti di oggi con quelle di ieri e col territorio. Ricorre quest’anno il centenario del tremendo incendio che devastò Pinzolo dove molte famiglie persero le loro abitazioni, le loro stalle, i loro fienili, la loro vita insomma! Gli alunni delle classi IV e V elementare dunque, con i loro insegnanti hanno risposto entusiasti all’invito dell’amministrazione comunale di Pinzolo, a produrre qualche opera per ricordare L’EVENTO.
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Gli insegnanti si sono quindi rivolti al talento del sign. Lucio Binelli, che ha approntato proprio per questi bambini, un abellissima recita, costruita a mò di “tragedia greca”. “La tragedia greca è un genere teatrale nato nell’antica Grecia, con forti valenze sociali e si ha quando un uomo lascia la propria identità, riveste quella di un personaggio del passato e si contrappone al Coro, coinvolgendo emotivamente e psicologicamente tutto il pubblico e quindi rendendolo parte integrante della rappresentazione stessa. La tragedia nasce quando lo spettatore scopre che nell’azione teatrale egli può vivere un’altra realtà, diversa dalla propria, ma che in ultima analisi rivela la sua realtà, attraverso il monito, sempre presente nella tragedia, che la vita umana è dolore. Questa rivelazione della propria condizione, l’uomo-spettatore, la può sostenere solo filtrata e rispecchiata nella finzione del dramma, quasi a consolarsi che il dramma non è cosa reale e quindi anche il proprio dolore viene ad essere, in certo modo, esorcizzato e accettato”. La scuola ha quindi chiesto l’aiuto della signora Antonella
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comunità
Franchini di Giustino, che con paziente lavoro e una sapiente regia, ha portato i bambini alla recita tanto applaudita al PALADOLOMITI di Pinzolo, nella serata del 19 aprile. Titolo dello spettacolo “27 GIUGNO 1913 PINZOLO IN FIAMME”. Gli alunni di IV e V, che hanno fondato all’inizio dell’anno scolastico, una cooperativa scolastica, con scopi anche benefici e hanno presentato questa recita proprio come associazione, raccogliendo fondi (entrata al Paladolomiti con offerta libera) da devolvere anche in beneficenza. Infatti proprio l’ultimo giorno di scuola sono stati donati dei ricavati della Coop. Scolasti-
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ca alla Associazione Mozambico Onlus che si occupa di sfamare e istruire bambini in Mozambico. Dello spettacolo grazie al contributo dell’amministrazione comunale è stato prodotto anche un cortometraggio che è visibile in biblioteca.
Si ringraziano tutti coloro che in qualche maniera si sono adoperati per la bella riuscita dello spettacolo e per l’entusiasmo che sono riusciti a sollevare nei bambini e nelle genti di Pinzolo, ma non solo.
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AMMINISTRAZIONE
L’Università sta crescendo non solo nei numeri... di Serena Pozzetti Volta, referente UTETD
... dopo soli due anni, per ragione di numeri, di spazio, la sede è risultata un po’ stretta, inadeguata ad accogliere tutti. L’amministrazione comunale, per interessamento dell’assessore Anita Binelli, ha proposto una sede più capiente, rispondente in tutto e per tutto alle nostre esigenze
Ci sarà una piacevole novità per gli iscritti all’Università della Terza Età quando, in autunno, dopo l’inaugurazione del 24° anno accademico, riprenderà a pieno ritmo l’attività didattica. Sono passati soltanto due anni da quando, con grande soddisfazione, l’Università aveva trovato giusta collocazione presso l’Aula Magna della Casa della Cultura, ex Scuole Elementari. L’evento aveva suscitato non poca emozione, per molti significava un “ritorno a casa”. Numerosi frequentanti, che avevano vissuto tra quelle mura la prima esperienza scolastica costellata di volti, di fatti, di emozioni, per uno strano gioco del destino si erano ritrovati, in età matura, in quel “luogo del cuore” a rivivere le stesse emozioni e gli stessi entusiasmi di quegli anni lontani.! ...ma le ragioni del cuore sono destinate a rimanere inascoltate di fronte ad esigenze concrete e pressanti. Ebbene sì, dopo soli due anni, per ragione di numeri, di spazio, quella sede è risultata un po’ stretta, inadeguata ad accogliere tutti. L’amministrazione comunale, per interessamento dell’assessore Anita Binelli, ha proposto una sede più capiente, rispondente in tutto e per tutto alle nostre esigenze: una sala superattrezzata presso il
PalaDolomiti. Oltre 100 i posti a sedere, strumentazione audiovisiva di ultima generazione, schermo degno di una proiezione cinematografica. La nuova sala offre inoltre spazi importanti, da fruire anche per eventuali momenti di svago, di incontro, per occasionali piccole mostre ed esposizioni ....certamente inventeremo qualcosa per personalizzare l’ambiente e renderlo più vivo e più nostro. La crescita dell’Università ci costringe dunque ad un nuovo trasferimento, ma dietro i numeri e le cifre confortanti, che è pur sempre utile rammentare, possiamo intravvedere altri segnali? E’ ormai risaputo che gli iscritti all’UTE non hanno obbligo di frequenza, ma per assistere alle lezioni di alcune discipline, principalmente quelle destinate a favorire il benessere psico-fisico, nella passata stagione si sono registrati veri record di affluenza... e pensare che la finalità primaria dell’Università doveva essere la socializzazione! Mi spiego meglio ed in parole chiare: quando nacquero le prime Università negli anni ‘70, l’intento dell’istituzione si proponeva principalmente di creare occasioni d’incontro per colmare il “vuoto” post-lavoro di moltissimi che, in previsione
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comunità AMMINISTRAZIONE
del significativo allungamento della vita stessa, avevano in età pensionabile molto tempo libero da gestire. L’UTE fu strutturata in modo tale da coniugare l’obiettivo educativo-culturale con quello della socializzazione, alla quale fu comunque attribuito valore predominante. Anche nella nostra realtà locale il conoscersi, il frequentarsi e
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il confrontarsi all’interno di un’aula scolastica, hanno giocato un ruolo importante, di indubbio valore nella formazione del “gruppo” … ma ho notato che gradualmente in questi ultimi anni è l’aspetto culturale a prevalere sulla socializzazione. Esiste un reale interesse per la scelta dei contenuti e dei temi da trattare e, nella varietà
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delle proposte, ciascuno si ritaglia il percorso più consono ai propri interessi. C’è dunque chi frequenta corsi mirati perchè si sente attratto, incuriosito, desideroso di apprendere in quel settore, e chi magari frequenta regolarmente tutti i pomeriggi non risparmiando però valutazioni, confronti, lodi o critiche su didattica o contenuti ...
Mi accorgo che la componente culturale col tempo ha assunto un peso davvero rilevante, mentre la socializzazione è diventato un valore aggiunto più che una finalità: imparare insieme ad altri risulta pur sempre stimolante e rassicurante.... e poi che bello apprendere attraverso metodologie nuove e accattivanti! Ormai è superata la lezione
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frontale, statica, da “didattica per l’anziano”...anche il modo di interagire ha subito una evoluzione, vengono applicate metodologie dinamiche per catturare interesse e soddisfare curiosità. Essendo il pubblico degli uditori molto eterogeneo per età, esperienza di vita, aspettative e bisogni, ogni lezioni può trasformarsi in un piccolo”evento” mediate l’introduzione di immagini, suoni, letture, filmati che consentano un facile apprendimento. Senza dubbio risulta fondamentale il ruolo del docente che “inventa” il metodo più efficace, chiaro per agevolare la comprensione e sollecitare il gusto per l’ascolto : se nei metodi di trasmissione si mantiene un livello” popolare”, vicino alla gente, informazione e conoscenza possono davvero diventare accessibili a tutti. Per concludere: la nostra Università sta attraversando un momento felice di crescita, ma non solo numerica... ci sono tutti i presupposti per favorirne la crescita culturale, per soddisfare quel bisogno, sempre più diffuso, di “educazione continua” da coltivare in quell’arco di tempo della nostra esistenza che si definisce “ terza età”. Arrivederci a tutti nell’aula nuova.
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scuola IL PAESE
eLEGGERE LIBeRI di Carla Maturi
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I numeri di “eLEGGERE LIBeRI”, il concorso dedicato ai libri di case editrici minori che si è concluso con una serata-evento al teatro sociale di Tione, sono importanti per un sistema bibliotecario periferico. Poco più di un anno, 3232 prestiti, 1335 schede votanti, 10 libri, tutte le biblioteche delle Giudicarie meno una (Condino), una rete di sostenitori territoriali e una galassia di eventi collaterali che hanno coinvolto, e continueranno a farlo, studenti e lettori giudicariesi. Le cifre testimoniano un successo, ma sono i
messaggi lanciati a rendere orgogliosi i bibliotecari che hanno avuto l’idea, gli amministratori e gli enti che l’hanno sostenuta economicamente. Tanti significati in un gioco di parole azzeccato: «“Leggere liberi” dalla pubblicità pressante – spiegano gli ideatori - “Eleggere libri” votando quelli messi a confronto, “leggere libri” con l’intento di promuovere la lettura, “Eleggere liberi” educandosi al pensiero non condizionato dal marketing». Temi e spirito importanti che hanno portato a scegliere dieci libri editi da
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Oltre alle premiazioni degli scrittori anche quelle dei lettori che si sono cimentati in recensioni, stroncature e fotografie ad interpretare i libri che leggevano...
case editrici cosiddette minori, nel senso che hanno minore potenza economica e mediatica per lanciare i propri autori, ma questo non toglie la qualità delle loro proposte, alcune delle quali, sospinte dal vento lieve e costante del passaparola, riescono qualche volta a scalare le classifiche dominate dei colossi dell’editoria. In questi mesi i dieci testi sono stati presentati ai lettori dagli autori accompagnati da Gabriele Biancardi, voce di Radio Dolomiti, sono diventati oggetto di serate sulla lettura espressiva, e sono stati osannati o bocciati dalle recensioni degli utenti delle biblioteche giudicariesi. Sabato è stato svelato il libro più apprezzato, “Sirio” di Francesco Vidotto che
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è già nelle librere con un nuovo libro “Zoe”, e gi altri due finalisti: Christian Bergi con il suo “Appuntamento al tramonto” e Patrizia Varetto con “Non credo al paradiso”. Oltre alle premiazioni degli scrittori anche quelle dei lettori che si sono cimentati in recensioni, stroncature e fotografie ad interpretare i libri che leggevano, hanno strappato gli applausi del pubblico. Grandi protagonisti della serata sono stati gli studenti della Scuola Musicale delle Giudicarie: il gruppo “Solo danza – equilibri precari” di Elisabetta Ghetti, gli studenti dei corsi di musica leggera e il giovane cantautore giudicariese Marco Garbari, impegnato ad incidere il suo primo cd.
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scuola IL PAESE
Torneo di lettura di Barbara Pollini
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La biblioteca comunale di Pinzolo ha offerto nuovamente alle scuole la preziosa opportunità di partecipare al “torneo di lettura”, un appuntamento ormai fisso e consolidato, molto richiesto ed apprezzato da insegnanti, genitori e giovani partecipanti. Il torneo di lettura si è rivelato uno strumento efficace per avvicinare i ragazzi ai libri, oggi spesso messi in secondo piano e sostituiti da computer, telefoni cellulari ed altri apparec-
chi informatici ed elettronici. Il torneo, attraverso i giochi di squadra e la competizione, ha lo scopo di stimolare i ragazzi ad impegnarsi nella lettura: da attività individuale e noiosa, si trasforma in questo modo in un momento di socializzazione e divertimento per intere classi. In questo ultimo anno scolastico per la prima volta il torneo di lettura ha coinvolto tutte le scuole del territorio servito dalla biblioteca comunale di Pinzolo: hanno partecipato le classi
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quarte e quinte della scuola primaria dei plessi di Madonna di Campiglio, Carisolo, Pinzolo, Giustino, Caderzone e Spiazzo, per un totale di 174 alunni coinvolti. Il servizio bibliotecario del Comune di Pinzolo ha selezionato 10 libri particolarmente accattivanti, 5 per le classi quarte e 5 per le classi quinte. Si trattava di racconti di generi diversi di autori classici e moderni, italiani e stranieri, in modo da andare incontro a tutti i gusti e gli interessi dei piccoli lettori. Prima delle vacanze di Natale sono stati consegnati a tutti i ragazzi i libri forniti dalle biblioteche trentine attraverso il servizio di prestito interbibliotecario. Gli stessi libri sono stati assegnati alle stesse classi di scuole diverse. Ogni testo è stato brevemente presentato in ogni classe dai bibliotecari, per stimolare curiosità e interesse negli alunni. L’invito era di leggere il maggior numero di libri memorizzando la trama ed i particolari in due mesi di tempo. Nel mese di marzo sono iniziati i giochi tra le classi: finalmente l’opportunità di mettersi alla prova con i propri compagni!! Visto l’alto numero di classi coinvolte quest’anno la gara vera e propria è stata preceduta da un “girone di qualificazio-
ne”, che ha visto sfidarsi in due diversi momenti i plessi di Pinzolo-Carisolo-Giustino e quelli di Madonna di Campiglio-Caderzone-Spiazzo, sia per le quarte sia per le quinte. I giochi preparati dai bibliotecari erano di diverso tipo, da quelli di attenzione e memoria, come il maxi-cruciverba e la battaglia navale, a quelli più movimentati che richiedevano prontezza e velocità, in modo da far partecipare più attivamente possibile tutti i ragazzi in base alle loro capacità e attitudini. Tutte le classi hanno dimostrato di essere molto preparate ed hanno gareggiato con passione e determinazione. Per ogni classe veniva nominato un portavoce che, dopo aver consultato tutto il proprio gruppo di compagni, aveva il compito di rispondere ai quesiti. Hanno raggiunto la finalissima per le classi quarte le sedi di Pinzolo e Spiazzo, per le classi
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quinte Pinzolo e Campiglio. Il plesso di Pinzolo ha fatto l’en plain raggiungendo la vittoria finale con entrambe le classi, procurando grande soddisfazione a tutti gli alunni e agli insegnanti Carolina Serafini e Pio Tisi. Sono stati consegnati i meritati premi ai vincitori, come libri per ragazzi e fascette catarifrangenti per la bicicletta, ma anche gli altri partecipanti hanno ricevuto un simpatico segnalibro come premio di consolazione. Il servizio bibliotecario ringrazia l’Istituto Comprensivo Val Rendena, il dirigente e gli insegnanti per la collaborazione e la possibilità di ospitare alcune gare del torneo presso le varie sedi scolastiche. Ringrazia inoltre i giovani lettori per l’entusiasmo e l’impegno dimostrato e aspetta tutti quanti il prossimo anno, con tanta voglia di avventurarsi nella lettura di nuovi libri!!!
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attualità STORIA
L’omissione di soccorso di animali, ora è reato di Sergio Binelli
L’utente della strada, in caso di incidente da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno....
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Articolo 189, comma 9-bis del nuovo Codice della strada: “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottemperi agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 410 a euro 1.643. Le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più
animali d’affezione, da reddito o protetti devono porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso. Chiunque non ottempera all’obbligo di cui al periodo precedente è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 82 a euro 328”. Quest’articolo, inserito nel Codice della strada con la legge 120 del 29 luglio 2010, è entrato in vigore dal 27 dicembre 2012 grazie al decreto del 9 ottobre 2012 n.217 “Regolamento di attuazione dell’articolo 177, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile
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1992, n. 285, come modificato dall’articolo 31, comma 1, della legge 29 luglio 2010, n. 120, in materia di trasporto e soccorso di animali in stato di necessità” . In poche e semplici parole, grazie a quest’ultimo decreto attuativo è entrato in vigore un nuovo reato: l’omissione di soccorso degli animali! Inoltre dovranno essere altresì allestite delle autombulanze veterinarie con specifiche attrezzature che saranno stabilite dal Ministero della salute. Viene quindi equiparato lo stato di necessità di trasporto di un animale ferito a quello di una persona, con possibilità di usare la sirena e il lampeggiante per le autombulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila. Questo nuovo reato è stato accolto con favore dalle associazioni animaliste. Infatti il presidente della LAV (Lega Anti Vivisezione) Gianluca Felicetti, ha detto espressamente: “La norma ha preso atto del cambiamento del sentire comune sul dovere di prestare soccorso anche agli animali e le sanzioni irrogate fino ad oggi per le violazioni sono state un esempio positivo per automobilisti e Polizie locali. Nel Decreto siamo riusciti a far inserire il pieno riconoscimento del privato cittadino che porta per dovere civico un animale incidentato in un ambulatorio veterinario, la necessità di intervento anche
ai fini della tutela dell’incolumità pubblica e il pieno riconoscimento dell’attività delle Guardie zoofile. Ora le Regioni e i Comuni devono rafforzare i propri compiti di intervento già previsti da altre normative”. Dello stesso avviso potrebbero invece non esserlo gli automobilisti: tralasciando il fatto che questa nuova norma si aggiunge alla già imponente quantità di norme del Codice della strada, si potrebbe dire che molti automobilisti non rispetteranno il nuovo articolo 189, e forse anche per motivazioni non del tutto irragionevoli. Pensate a quest’esempio: l’autista Tizio, guidando di notte, investe una volpe, magari
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affetta da rabbia; l’autista in seguito decide di avvicinarsi per ottemperare all’obbligo di legge stabilito dal Codice della strada; ma se la volpe si è soltanto lievemente ferita e magari è anche permalosa, cosa deve fare Tizio? Rispettare la legge o rischiare di farsi azzannare da una volpe affetta da rabbia? Questa è solo una delle tantissime situazioni in cui si potrebbe trovare una persona: la cosa migliore da fare sarà non farsi suggestionare da inutili formalismi e cercare di trovare la soluzione più equa caso per caso (tenendo anche da conto che la sanzione in caso di trasgressione non è così indifferente, soprattutto in questi tempi).
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l’evento
Tour de Pologne: la prima tappa arriva a Madonna di Campiglio
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Dopo lo straordinario successo dello scorso anno di Moreno Moser al Tour de Pologne si rinnova l’ottimo rapporto tra Italia e Polonia con l’inserimento nel calendario del giro della Polonia di una tappa italiana. Il 27 e 28 luglio 2013 il grande ciclismo internazionale tornerà in Trentino con due tappe-anticipazione del Tour de Pologne. La grande classica a tappe polacca festeggia la propria 70ª edizione con la prima sortita della sua storia fuori dai confini nazionali. Lanciato nel 1928, il Giro di Polonia fa parte del circuito Uci Pro Tour, e negli ultimi 20
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anni circa si è “aperto” sempre più alla presenza di ciclisti internazionali, consolidando la propria dimensione di gara di primo livello. Due i trentini che hanno conquistato il gradino più alto del podio. Nel 1994 Maurizio Fondriest e lo scorso anno il giovane Moreno Moser. La prima tappa del Tour de Pologne si terrà il 27 luglio 2013, da Rovereto a Madonna di Campiglio: 188 km che si snodano lungo un percorso misto con Gran premio della montagna ad Andalo e passaggi dal Passo del Durone e da Riva del Garda per concludersi nella “Perla delle Dolomiti”.
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l’evento
Campionati italiani di skiroll: tra le allieve vince Elisa Rossato
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Si è svolto nella bella cornice di Pinzolo il Campionato italiano di skiroll. Ad aggiudicarlo la prova sprint sul rettilineo in leggera salita che dalla Chiesa di Pinzolo porta verso le Funivie. A spuntarla sul “favorito” Alessio Berlanda campione del mondo assoluto di specialità il giovane Emanuele Becchis con una prova eccezionale. Dopo i primi metri in cui Berlanda era davanti lo sprinter piemontese è riuscito a trovare un passo più efficace che gli ha consentito di bruciare negli ultimi metri il campione trentino. Ottimo terzo posto per un ritrovato Roberto Terracin che ha avuto la meglio su Eugenio Bianchi. Gara femminile appannaggio di casa Bolzan dove le gemelle Lisa e Anna non hanno avuto rivali. A spuntarla Lisa più veloce sul rettilineo di Pinzolo. Terza
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piazza per Elisa Fulcheri, che supera in finale Chiara Gelmi. Nella categoria allieve primo posto della Rendenese Elisa Rossato che è riuscita ad imporsi su Alessia Valle. Nella gara sulla lunga distanza con partenza a Pinzolo e arrivo a Prà Rodont valida come prova unica di Coppa Italia successo di Simone Carlo Paredi con lo straordinario tempo di 36.28. A pochi secondi di distacco Eugenio Bianchi e Francesco Rossi. Tra le donne prima Erika Bettineschi davanti a Euguenia Buchugova e Lisa Bolzan. Grande soddisfazioni per gli organizzatori guidati da Michele Maturi, Walter Maestri e Michel Rainer per una due giorni di sport che ha regalato agli atleti un weekend indimenticabile, agli spettatori uno spettacolo emozionante.
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sport STORIA
Edoardo Maffei: «Il ciclismo, una passione nata per gioco» di Sergio Binelli
Per il ragazzo di Pinzolo, grandi risultati ciclistici e ottimi traguardi a scuola...
Allora Edoardo, come ti è nata questa passione per il ciclismo? All’inizio è nata per gioco per tenermi allenato in estate per lo sci da fondo (dove ho vinto per 2 anni la finale nazionale del campionato italiano giovanissimi in val d’Aosta e in Abruzzo), ma poi ho deciso di passare al ciclismo, mi da la possibilità di allenarmi quasi tutto l’anno. Da quanto tempo pratichi questo sport? Come attività agonistica sono ormai sei anni, e anche quest’anno parteciperò alle gare nella categoria juniores, che inizieranno dal 10 marzo fino al 12 ottobre e si svolgeranno ogni domenica o durante la settimana per le corse a tappe. Come ti sei sentito durante le prime gare? Mi hanno demoralizzato all’inizio, ma in seguito ho dimostrato quello che sapevo fare: sono arrivato molte volte sul podio, come esordiente; sono sempre stato convocato ai campionati Italiani; ho vinto come miglior allievo a Cles; tantissime volte mi sono piazzato nei dieci e per 2 anni nella categoria allievi; sono stato scelto per partecipare al giro d’Austria a tappe dove
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partecipavano tutte le rappresentative nazionali europee. Quindi posso dire di essere soddisfatto.
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Adesso per quale squadra corri? Ho iniziato nella ciclistica Dro (per un anno), poi nell’Aurora Petrovilla di Trento. Adesso ho la possibilità di correre come juniores in una delle squadre più rinomate del panorama nazionale che è l’ UC Bergamasca, che come presidente ha Gianluigi Stanga, che tra
l’altro era direttore sportivo di Francesco Moser negli anni che veniva in ritiro all’ Hotel Europeo. Quanto ti alleni durante la settimana? Dalle due ore al giorno, con, a volte, uscite di 6 sei ore in un giorno, ovviamente con anche qualche giorno di riposo.
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Riesci a conciliare tutto questo con lo studio e con la tua vita in generale? Assolutamente si: il ciclismo mi permette nei mesi invernali di dedicare più tempo alla scuola, frequento l’istituto Enaip settore elettrico di Tione di Trento dove lo scorso anno a fine triennio ho superato l’esame con una valutazione di 100/100
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centesimi, ricevendo il premio come miglior studente del 2012. Sono anche stato premiato dal Associazione Artigiani di Trento come miglior studente trentino meritevole nel settore elettrico. Ora frequento il 4 anno di elettrotecnica sempre a Tione.
Una vita di sacrifici quella dello sportivo? Direi proprio di sì, dall’alimentazione alla vita sociale e al divertimento lo sport comporta delle rinunce: il tempo libero lo dedichi lì e alla sera è facile trovarmi a letto invece che in giro...
Però puoi confermare che è una vita di sacrifici quella dello sportivo? Direi proprio di sì, dall’alimentazione alla vita sociale e al divertimento lo sport comporta delle rinunce: il tempo libero lo dedichi lì e alla sera è facile trovarmi a letto invece che in giro. Si sta parlando molto di doping ultimamente, cos’hai da dire in proposito, soprattutto per quelle persone che pensano che per gareggiare bisogna per forza prendere quella roba? Dico soltanto che siamo sempre controllati: ci sono quattro controlli all’anno più quelli a sorpresa. Per concludere quali sono le tua aspirazioni future? Finire bene la scuola, fare qualche buon risultato durante questa stagione ciclistica e magari essere convocato ai campionati italiani. Allora direi che possiamo solo farti in bocca al lupo: sei l’ennesimo giovane che dimostra di non essere un bamboccione e speriamo che anche tu riesca a far capire che un vero investimento per il nostro paese sarebbe proprio i giovani.
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memoria STORIA
Il ricordo di Ugo Caola di Giuseppe Ciaghi
«Ci sono persone che mentre dormono sognano di fare cose grandiose e importanti... altre stanno sveglie e le realizzano...»
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L’inverno, che quest’anno non ha conosciuto soste, tanto da prolungarsi lungo gran parte della primavera, ci ha portato via parecchie persone che avevano dato un contributo significativo alla crescita della nostra comunità. Fra queste Ugo Caola Bungiurnèl, che ci ha lasciato verso febbraio. In quella circostanza persino la neve, che Ugo aveva amato tanto, volle prendere parte al saluto che la comunità di Pinzolo, e non solo, intese porgergli nel momento del commiato. Un nevischio leggero, quasi timoroso di disturbare, lo accompagnava nel suo ultimo viaggio terreno dalla parrocchiale al camposanto di san Vigilio. Dietro al feretro un corteo lungo, interminabile... di compaesani, famigliari, conoscenti, amici, sportivi, ospiti affezionati del suo albergo, tutte persone “che lo hanno stimato, apprezzato, che hanno sentito il bisogno di esserci” - come ha sottolineato don Benito nella sua omelia - di stringersi intorno ai suoi cari, alla moglie Mariuccia, ai figli Roberto, Graziano, Federica e Michela, di partecipare al loro dolore in quel triste frangente.
Poco discosto Mariella Collini, la moglie di Toni Masè, amico inseparabile di Ugo Caola, riviveva il dramma sofferto qualche mese prima. Momenti di intensa commozione e di riflessioni profonde avevano accompagnato il rito, concelebrato dai parroci di Pinzolo e di Madonna di Campiglio, specie quando don Paoli esortò a prendere esempio dal suo operato e a sviluppare quanto lui aveva seminato. Era stato un uomo concreto Ugo Caola, di poche parole. Privilegiava i fatti. E lo ha dimostrato. Una vita, la sua, di crescita continua. Era partito dal nulla. Con l’aiuto della moglie, e più tardi dei figli, grazie ad una tenacia e ad un impegno straordinari, si era creato una fortuna: da caddy al Golf Hotel a imbianchino, da artigiano a commerciante, e poi da rappresentante a piccolo industriale fino alla gestione dell’Hotel Pineta, ultima sua creazione, con l’appendice di Maso Dòss, l’ambiente dove amava cercare pace e sollievo, dove soleva rifugiarsi nei momenti di riposo ed ospitare amici “speciali”, cardinali come Re e Comastri , e laici dello spes-
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sore di un Giulio Einaudi. Ricoverato in ospedale a Tione nel novembre del 2005 scriveva: “Ci sono persone che sognano di fare cose grandiose... e importanti...altre stanno sveglie e le realizzano”. Proprio quella parola “sveglio” riassume meglio di ogni altra la sua personalità e il suo carattere. Fu anche un grande atleta, fondista di valore nell’immediato dopoguerra. Passione per lo sci nordico che coltivò per tutta la vita, sia da protagonista (partecipò alla Vasaloppet e a tutte le Marcialonga, dalla prima fino a quando lo ha sorretto la salute) sia come organizzatore di manifestazioni (vedi la 24h di Pinzolo, di cui fu tra gli ideatori), in particolare di quelle capaci di immergerti nella natura e nel suo ambiente incontaminato. Serio, discreto, meticoloso, era diventata un’abitudine incontrarlo tutte le mattine in edicola dove acquistava il giornale e scambiare due parole con lui... adesso di lui ci rimane il ricordo, un ricordo fraterno, affettuoso.
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STORIA
L’incendio di Pinzolo rappresentato dal Filò della Val Rendena fa il pieno al PalaDolomiti Premiati dall’amministrazione comunale i Corpi dei Vigili del fuoco delle Giudicarie che cento anni fa aiutarono a spegnere le fiamme e chi prestò soccorso nelle prime ore
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Auditorium pieno, come nelle grande occasioni, per la rievocazione dell’incendio di Pinzolo a cento anni dalla tragedia che distrusse l’intero paese. La gente del posto, tramite l’affascinante rievocazione teatrale del Filò da la Val Rendena ispirato da Brunetto Binelli e il prezioso volume con l’approfondita ricerca storica di Matteo Ciaghi e Paolo Luconi Bisti arricchito dal contributo fotografico di Danilo Povinelli, ha voluto riappropriarsi di un evento, per altro conosciuto in maniera superficiale, per sentito dire, che segnò profondamente il destino dei residenti e
ridisegnò in chiave più moderna e funzionale l’assetto urbanistico dell’abitato. “Con questa serata – ha sottolineato l’assessore Franco Bisti, che è pure comandante del Corpo dei Vigili del fuoco volontari di Madonna di Campiglio - il fumo e la nebbia che hanno accompagnato sino ad oggi le nostre conoscenze si sono diradati; abbiamo avuto modo di toccar con mano il carattere tenace dei nostri nonni, felici di averla scampata, di aver salvato la pelle e, insieme con essa, braccia capaci di assicurare a sé e ai figli un pane e un avvenire; ma anche lo spirito di solidarie-
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tà, concreta, in generi alimentari di prima necessità, in attrezzature, in danaro “corone, lire, dollari” e quant’altro arrivati a Pinzolo da tutti i paesi del Tirolo (dal Sait, dalla Sat, da filodrammatiche e associazioni di ogni tipo), da Trieste, dall’Italia, persino dal Messico e dal Colorado; una solidarità che Pinzolo non dimenticherà mai, tanto da farsi promotore in futuro di analoghe iniziative nei confronti di altre comunità colpite da disgrazie (ultime iniziative la chiesa per i terremotati di Paganica, le scuole per Cavezzo, gli interventi per gli incendiati di Nairobi...)”. Un capitolo a sé venne scritto dai pompieri. L’incendiò scoppiò verso le 1.30 e si diffuse in un baleno su numerosi edifici, dal campanile all’ufficio del telegrafo, resi inservibili.. Nell’impossibilità di comunicare qualcuno corse a Giustino a far suonare a martello le campane di santa Lucia, i cui rintocchi pervennero a Caderzone, donde passarono a Bocenago, a
Strembo per proseguire con le campane di Fisto, di Borzago, di Pelugo, di Vigo, di Javrè e di Villa ad allertare la popolazione. “Alle 2 e 15 furono sul luogo i Pompieri di Giustino... verso le 3 arrivarono quelli di Caderzone...alle 3 e 30 quelli di Bocenago, alle 4 quelli di Fisto..; da Carisolo arrivò la pompa di quel comune.. quelli di Tione, informati tardi giunsero la mattina alle 7.... la solerte impresa Zontini è da lodare per aver messo a disposizione i suoi automobili per i trasporti....”. Lo spettacolo del Filò, introdotto dall’assessore alla Cultura Anita Binelli, che ha voluto e sostenuto il progetto del “recupero della memoria dell’incendio”, ha fatto rivivere per bocca di Gigi Ottone i momenti più drammatici di quel 27 giugno del 1913 (i sentimenti provati da chi vede bruciare la casa
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dove era nato e vissuto, distrutte le proprie radici...) e spinto a riflettere sulla precarietà della vita umana sottoposta a imponderabili disgrazie, ma anche a tragedie immani come quelle della guerra, volute e determinate dalla stoltezza e dall’avidità degli uomini. Infatti molti di quegli uomini che scamparono alle fiamme, esattamente un anno dopo furono mandati al fronte e da lì non tornarono più. Sul palco a fine spettacolo per un saluto e per un ringraziamento il sindaco William Bonomi, Lia Giovanazzi Beltrami, Kurt Kaufmann, rappresentante di Tiroler Assicurazioni, l’ente che contribuì in maniera sostanziale alla ricostruzione dell’abitato, i comandanti delle stazioni dei pompieri della valle e .. gli autori del volume distribuito dal comune a tutti i capifamiglia.
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27 giugno 1913: «Un’immane tragedia» di Matteo Ciaghi e Paolo Luconi
Dopo cento anni dall’incendio di Pinzolo un libro restituisce la memoria attraverso documenti di archivio, testimonianze, e fotografie...
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Centottanta famiglie senza una casa in un panorama desolato, dove le macerie disegnano un paesaggio irreale e delineano una scena angosciosa. I muri rimasti, per lo più fradici per le abbondanti piogge seguite all’«immane tragedia», per la maggior parte devono essere abbattuti, a colpi di mazza o coll’opera della dinamite. Il paese è quasi deserto. Pochi uomini sono rimasti a Ruìna. Le donne, affaccendate, cercano di salvare l’insalvabile, si ingegnano in tutti i modi per dare qualcosa da mangiare ai sempre numerosi figli. Alcuni soldati, dimoranti nel quartier generale ricavato nell’ex Hotel Succursale di Campiglio, aiutano la popolazione a far fronte alle esigenze primarie. Venerdì 27 giugno 1913, una data impressa nella memoria degli abitanti di Pinzolo, non solo per la via 27 Giugno, la strada dedicata ad uno degli episodi più drammatici della storia del maggiore centro della Rendena, ma per i racconti, gli strascichi, le sofferenze e la fame che lo spietato incendio fece patire ai nostri nonni e ai loro genitori. Un evento che significò emigrazione, distacchi, lontananza, dolore; che segnò la vita di un
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paese legando ad esso indissolubilmente l’esistenza di migliaia di cittadini, che ne cambiò i connotati urbanistici, ne ridisegnò volto e anima: vennero demolite case per far posto a nuove strade, imposti sacrifici enormi alla popolazio-
ne, si destabilizzò il comune. Un triste evento che unì nella cattiva sorte gli abitanti di Pinzolo trovatisi da un giorno all’altro ad avere perso tutto e che fece nascere una solidarietà tra paesani, indispensabile per uscire da quella dramma-
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tica situazione. Un evento che anticipa e prepara alla miseria della guerra, della Grande Guerra bianca che segnò con il sangue le montagne e le vallate. L’evento più distruttivo della storia di Pinzolo di cui si abbia memoria in documenti e
Pinzolo, dopo l’incendio del 27 giugno 1913. Foto Archivio Povinelli
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Pinzolo, prima e dopo l’incendio del 27 giugno 1913. Foto Archivio Matteo Ciaghi
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testimonianze dirette. In tanta miseria ci fu però una grande fortuna: la totale mancanza di vittime. Vuoi per la scarsa popolazione presente, vuoi per la tempestività dell’allarme dato nella notte, vuoi per la generosa opera dei pompieri che accorsero da tutta la valle, chi a piedi, chi con le auto messe a disposizione senza indugio dall’impresa Zontini-Leonardi. Senza contare gli atti di “eroismo”, dei salvataggi nella notte, «tra le case tutte abbruciate». L’urlo di dolore partito dalla Rendena rieccheggiò di valle in valle, di provincia in provincia e arrivò a toccare le sponde di altri continenti, fino in “Merica” dove qualche paesano era stato costretto dalla miseria. Moltissime le azioni di solidarietà da Pueblo, in Colorado a Trieste, da Brescia a Trento. Tutti vogliono essere vicini ai “poveri incendiati di Pinzolo”. Le cartoline che vengono stampate per raccogliere fondi non lasciano dubbi su ciò che è successo e sono una cruda testimonianza del dramma di questa popolazione. Sono forse proprio queste immagini reali, diffuse un po’ ovunque, che riescono a superare per drammaticità il quadro prospettato dalla fantasia, o dai racconti o dall’immaginazione, a portare migliaia di persone a donare qualcosa al Comitato di Soccorso presieduto dal parroco don Augusto Gottardi.
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Non mancarono le offerte generose dei nobili trentini, né quella dell’Imperatore d’Austria. Straordinarie furono le innumerevoli gare di solidarietà che ovunque sorsero con la partecipazione di operai, soldati, sportivi, donne, bambini. Un grande aiuto lo diedero i giornali che diffusero ripetutamente la notizia dell’incendio, l’accorato appello del comitato di soccorso e raccolsero gran parte delle sottoscrizioni. Un ruolo determinante, come sempre, lo ebbero il SAIT, il sindacato Agricolo Industriale Trento, e la SAT, la Società degli Alpinisti Tridentini che portarono non solo denaro ma anche beni di prima necessità per aiutare i fratelli di Pinzolo nei primi giorni dopo l’incendio. Furono molte migliaia le corone raccolte: c’è chi azzarda una stima, “centomila!” Ma aldilà del numero esatto, una somma immensa se si pensa che la paga dell’ingegner Grillo inviato per guidare la ricostruzione di Pinzolo dalla Giunta della Contea provinciale del Tirolo, intascava al mese 250 corone e che un chilogrammo di pane veniva pagato 50 centesimi. Un altro sostegno ai cittadini di Pinzolo per costruire casa, venne dall’Assicurazione Tirolese contro gli incendi che elargì circa 169 mila corone ai propri assicurati. Ma come era accaduto per l’incendio di Javrè qualche anno prima si cerca di volgere al positivo quanto successo, per quanto possibile,
e l’amministrazione comunale in accordo con i tecnici decide di realizzare un nuovo Piano Regolatore in modo da ottenere una viabilità migliore, più razionale e con vie più larghe. Inoltre per risolvere il problema del trasporto del’enorme
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quantità di macerie in un luogo opportuno si decise di depositarle nel tratto di strada tra Pinzolo e Giustino in modo da ricavarne un viale. Il lavoro di ricostruzione fu molto complicato e solo l’efficienza dell’organizzazione austriaca permise alla maggior
parte delle famiglie di avere un riparo per l’inverno seguente. Ma ciò nonostante le tensioni tra austroungarici e irredentisti si facevano giorno dopo giorno più aspre e ogni pretesto diventò occasione per litigio e contrapposizione che sfociò poco più tardi
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nella Grande Guerra. Una storia, raccontata tramite i ritagli di giornali, le testimonianze dei vecchi, le fotografie scattate, i documenti salvati nell’archivio comunale di Pinzolo e custoditi gelosamente nella sezione storica dell’Archivio comunale.
Pinzolo, dopo l’incendio del 27 giugno 1913. Foto Archivio Bisti
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storia e tradizione
Angelo e Angelo, Francesco e Francesco, gesuita e gesuita... a cura della Redazione
«Pinzolo, in Val Rendena, graziosa terra del Tirolo italiano, fu patria al Padre Maffei, che ivi nacque il 12 di novembre dell’anno 1844...»
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A Roma sul soglio pontificio oggi c’è un Angelo, Bergoglio di cognome, che ha scelto di chiamarsi Francesco. Nome che è tutto un programma: amore e rispetto per la natura e per tutte le sue
creature. Che si traduce in condivisione delle sofferenze dei meno provveduti, nel richiamo alla speranza e a vivere in umiltà l’insegnamento di Cristo. Che si è proposto la “missione”, da
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Gesuita qual’è, di convertire ai valori predicati dal Vangelo i nuovi pagani, questa nostra società che ha fatto un Dio del danaro e della propria affermazione personale, dell’apparire, la meta da raggiungere ad ogni costo, spesso distruggendo tutto quello che ha intorno, persone e cose. Sembra un essere venuto a Roma dall’altro mondo papa Francesco, rivoluzionario nel comportamento umile, affabile, attento ai poveri e ai loro bisogni, nelle sue parole dirette, che vengono dal cuore, sferzanti contro le ingiustizie e i soprusi creati dal capitalismo, contro la falsità e l’immoralità, ma illuminanti, piene di fede, di carità e di speranza nell’avvenire per gli uomini di buona volontà, per chi ha voglia di impegnarsi con lui in un’impresa non facile. A Nellikunja, piccolo villaggio dell’India sud occidentale, nella seconda metà dell’Ottocento ci fu un altro Angelo, Maffei di cognome, che pure scelse di chiamarsi Francesco quando si fece Gesuita, in onore di Francesco Saverio, l’apostolo delle Indie, anche lui della Compagnia di Gesù. Aveva scelto la “missione” di vivere povero fra i più poveri, umile fra i più
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“AL P. ANGELO MAFFEI S.J. NATO A PINZOLO L’11 NOVEMBRE 1844 ORDINATO SACERDOTE IN ROMA IL 12 GIUGNO 1870 IL QUALE CONSACRATA TUTTA LA VITA NELLE MISSIONI DELLE REMOTE INDIE VI MORÌ MARTIRE DEL SUO ZELO APOSTOLICO ADDI’ 31 MAGGIO 1899 ILLUSTRE PER SANTITÀ E SPLENDORE DI SCIENZE POLIGLOTTA AMMIRATO ONORE E DECORO DELLA SUA PATRIA
umili per convertire a Cristo gli infedeli. “Pinzolo, in Val Rendena, graziosa terra del Tirolo italiano, fu patria al Padre Maffei, che ivi nacque il 12 di novembre dell’anno 1844” si trova scritto in un articolo che ne traccia la figura pochi giorni dopo la scomparsa, avvenuta nel 1899, distrutto dagli stenti, dalle privazioni e dalla febbre malarica. Di questo nostro illustre concittadino la maggior parte di noi sa neppure chi sia. Eppure un medaglione lo ricorda a lato del portone della chiesa di San Lorenzo.
Nel centenario della sua scomparsa “Campane di Rendena” lo ricordava così: “Angelo Maffei ‘Generìn’ nacque a Pinzolo il 12 novembre 1844, di Giacomo e di Margherita Binelli. Compì gli studi classici nel Seminario di Trento; la sua intelligenza eccezionale convinse i superiori a inviarlo a Roma, a frequentare l’Università Gregoriana. A Roma Angelo Maffei fu ordinato sacerdote il 12 giugno 1870 e già lo si aspettava di ritorno come futuro luminare, quando egli decise di entrare nella Compagnia di Gesù (Gesuiti). Conseguì nel 1871 il Dottorato inTeologia e, su-
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Dopo solo tre anni dal suo arrivo in India fu in grado di pubblicare, in lingua inglese, una dotta grammatica e un prezioso dizionario della lingua del luogo “konkanè”. Non si limitò a studiare e ad insegnare, ma si diede con zelo instancabile alla vita sacrificata dell’evangelizzatore e del missionario...
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perando tutte le difficoltà postegli dalla Diocesi di Trento, subito iniziò il noviziato presso la casa dei Gesuiti di Appiano (BZ). Concluso il noviziato ed emessi i voti, padre Angelo fu mandato ad insegnare: insegnò matematica, storia, filosofia e teologia a Bressanone e a Scutari, in Albania. Il suo sogno di essere missionario finalmente si avverò: il 28 novembre 1878 lasciò definitivamente le nostre terre per raggiungere la città di Mangalore in India. Qui fu professore, superiore e vicario di una nascente parrocchia; si diede subito allo studio dell’inglese e della lingua locale; dopo solo tre anni dal suo arrivo in India fu in grado di pubblicare, in lingua inglese, una dotta grammatica e un prezioso dizionario della lingua del luogo “konkanè” il tutto a spese del governo inglese dell’India, che ne aveva intuito l’importanza. Non si limitò a
studiare e ad insegnare, ma si diede con zelo instancabile alla vita sacrificata dell’evangelizzatore e del missionario. Questo lavoro immane si protrasse per vent’anni. Padre Angelo viveva con un catechista in un tugurio dalle pareti di terra e il tetto di paglia; anche la povera cappella era ricavata in questa capanna e l’altare consisteva in due pioli conficcati nel muro e sormontati da un’asse. Stroncato dalle fatiche, dagli stenti e dalla febbre, celebrò la sua ultima Messa il 27 maggio 1899. Morì 4 giorni dopo, solo fra i suoi poveri, il 31 maggio 1899. La sua morte richiamò una folla dall’intera regione: i suoi resti furono portati in corteo fino alla città di Kasaragod, con grandi onori da parte di cristiani e indù, e furono sepolti all’interno della chiesa. Anche i giornali riferirono allora della sua vita e della sua morte”.
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www.comune.pinzolo.tn.it info@comune.pinzolo.tn.it 66