IL FOGLIO di
Il
PINZOLO
Foglio del PINZOLO Comune di
anno X n. 17 - aprile 2014
1
SOMMARIO AMMINISTRAZIONE
IL FOGLIO del Comune di Pinzolo Semestrale di informazione Iscritto al n. 1265 Registro stampe del Tribunale di Trento dd. 13.12.2005 EDITORE Comune di Pinzolo (TN) RESPONSABILE EDITORIALE Damiano Rito info@damianorito.it DIRETTORE RESPONSABILE Matteo Ciaghi matteociaghi@alice.it COMITATO DI REDAZIONE: Maura Binelli, Sergio Binelli, Maddalena Collini, Sara Maffei, Carla Maturi redazione@comune.pinzolo.tn.it SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE: Anita Binelli, Giuseppe Ciaghi, Aldina Collini, Gianluca Leone, Lucia Maturi, Luigi Maturi, Paolo Luconi, Alessia Pontirolli, Valter Vidi, Alberta Voltolini, Wiesław Majka IN COPERTINA Dal Doss del Sabion Foto Matteo Ciaghi STAMPA: Grafica 5 - Arco (TN) Anno X, Numero 17
Lavori pubblici, molti gli interventi realizzati, molti quelli in in cantiere Campicioi, ecco la variante. Un cinquestelle che sostenga l’economia della valle Rete elettrica, potenziata e migliorata negli ultimi anni “Unforgettable Wroom”, indimenticabile Wroom A luglio 2014 il quarto ritiro dell’Fc Internazionale a Pinzolo Cracovia e Trentino, sempre più vicine Dalle magnifiche bellezze artistiche di Firenze alle Dolomiti
COMUNITÀ Il Doss del Sabion amico degli sciatori ipovedenti PalaDolomiti e PalaCampiglio ad alta definizione Campiglio TREPERTRE all’insegna delle Donne Un’attenzione particolare al recupero e all’ambiente... Funivie Madonna di Campiglio Spa, una delle realtà economiche più importanti delle Giudicarie Verso il centenario della Grande Guerra Pinzolo, ripristino della cappella militare Un riconoscimento a chi recuperò il cannone dall’Ago di Nardìs
ASSOCIAZIONI
22 23 25 26 28 32 35 36
E CULTURA
Una parata storica, nel centenario dell’incendio Una nuova “casa”, un impegno sempre presente per la comunità Mensa scolatica di Pinzolo, un servizio di qualità Pric, il neonato circolo ricreativo conta già novanta soci In Val Rendena una grande festa sulla neve Rinnovato il direttivo della Banda comunale di Pinzolo Premiato Flavio Maturi per i 50 anni di banda La SAT premia Ivana Maffei con la Medaglia d’oro per i 50 anni di fedeltà Danilo Re. Sport e natura Dal “ballo della morte” di Simone Baschènis alla “danza della vita” di Mario Branca Union latina, con il ballo nel sangue Da Weimar a Madonna di Campiglio per un matrimonio da favola Quant ca me ho fat l’Università, 50 agn fa, l’unica lingua ca ho ‘mparà l’e stà al dialèt ... Mostra presepi, arte e tradizione delle valli montane
37 42 43 44 45 47 48 49 50 52 55 57 58 60
SPORT Dolomitica Brenta Bike, una marathon nelle Dolomiti di Brenta Trofeo Toni Masè, in 1200 alla prima edizione
62 66
STORIA E TRADIZIONE Emigranti… non solo arrotini Lo Stemma di Pinzolo Ciao Rolly Per non dimenticare...
70 72 74 76
L’ANNIVERSARIO 108 candeline per Maria Vencely
78
UTILITÀ È nato lo Sportello Famiglia
2
2 8 14 16 18 20 21
80
editoriale
IL FOGLIO di
PINZOLO
Editoriale I dati dunque dimostrano la bontà delle scelte fatte, prima fra tutte quella del collegamento Pinzolo-Campiglio. La nostra Comunità inoltre si mostra sempre viva e vivace sotto l’aspetto sociale e questo grazie all’attività delle molte associazioni che operano nei nostri paesi e alle quali va la nostra riconoscenza.
L’inverno che sta lasciando il passo ad una nuova primavera è stato caratterizzato da abbondanti e frequenti nevicate. Fino a marzo il maltempo, pur senza segnare particolari punte di freddo, non ci ha mai dato tregua. Ciò nonostante chiudiamo una stagione turistica con più luci che ombre. Accanto ad una situazione economica generale molto preoccupante, ai continui scossoni nel Governo Nazionale ed alla crisi finanziaria del sistema pubblico troviamo un territorio locale particolarmente vivace. Sicuramente la crisi, in particolare nel settore edilizio, esiste, ma il comparto turistico (ricettivo, commerciale e impiantistico) segna dati positivi con addirittura alcuni indicatori che mostrano punte record. Questo è, anche e forse soprattutto, il risultato delle politiche di investimento effettuate qualche anno fa sia nel settore privato che in quello pubblico. Oggi ci proponiamo sul mercato turistico invernale con un’unica e bella immagine: “SKI AREA CAMPIGLIO” con 150 km di piste. Un prodotto importante che ha permesso di attrarre un numero sempre maggiore di sciatori stranieri e che ci caratterizza come una delle stazioni invernali più importanti dell’arco alpino.
Ma dicevamo l’inverno chiude e la primavera inizia. E’ arrivato marzo con il sole, il bel tempo e proprio in questi giorni è scoppiata la primavera. La natura rinasce e tutti noi veniamo presi dalla voglia di ricominciare, dall’entusiasmo di risistemare la casa, di riaprire le finestre, di preparare i giardini, di rivitalizzare l’orto e così via. Anche noi amministratori sentiamo questa voglia. I nostri paesi hanno bisogno di essere risistemati, ripuliti, i cantieri devono ripartire, tutto ci porta a rafforzare il nostro impegno quotidiano. E’ con questo rinnovato spirito di servizio che l’Amministrazione Comunale intende agire nei prossimi mesi cercando, consapevole dei propri limiti, di offrire la massima disponibilità di ascolto e ove possibile di risposta alle istanze ed esigenze di ciascun Cittadino, Ente o Associazione. Con questo spirito costruttivo auguriamo a tutti voi una primavera ricca di gioia, di occasioni di incontro, di opportunità di formazione, di momenti di discussione costruttiva, ma soprattutto di possibilità di lavoro che rimane la priorità di oggi in particolare per i giovani. Il Sindaco William Bonomi
1
Lavori pubblici, molti gli interventi realizzati, molti quelli in in cantiere di Valter Vidi
2
S. ANTONIO DI MAVIGNOLA Intervento di riqualificazione dell’area verde ex Salesiani. La finalità è quella di dotare l’abitato di Sant’Antonio di Mavignola di un’area ludicosportiva con la realizzazione di un’area a parco e a giochi per bambini e per ragazzi e campi sportivi (calcetto e polivalente) per attività amatoriali. Per quanto riguarda i giochi sono state considerate le diverse fasce di età: altalena con casetta per i più piccoli, e a salire con l’età l’impianto di arrampicata e half-pipe per skate board.
I lavori potrebbero partire a maggio. Parco ai Sass. In fase di ultimazione i lavori di sistemazione di arredo urbano del Parco ai Sass. Verrà inaugurato per la stagione estiva 2014.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Arredo urbano di Sant’antonio di Mavignola II lotto. Dopo la sospensione dei lavori durante la stagione invernale, verranno ripresi e ultimati durante la primavera. Si prevede di terminarli entro fine giugno 2014.
PINZOLO. Via San Vigilio. È stata ultimata la bretella che collega via Fucine a via Nazionale. Per completare l’opera è prevista la riasfaltatura a primavera. Mensa Scolastica Completati i lavori della mensa scolastica di Pinzolo e inaugurata a inizio scuola (settembre 2013). Fognature Ruina e sistemazione arredo urbano. In fase di appalto i lavori a Ruina.
Realizzazione Cappella del cimitero militare Grande Guerra. Verrà realizzata in località Campicioi una Cappella per ricordare quella realizzata nel cimitero militare costruito durante la Prima guerra mondiale e poi andata distrutta. Grazie ad una documentazione fotografica dell’epoca, è stato possibile riprendere le linee della vecchia costruzione e riproporle nella nuova costruzione. Per l’estate è prevista la realizzazione dell’opera e l’inaugurazione della stessa il 2 agosto 2014.
3
amministrazione AMMINISTRAZIONE
Archivio e ascensore Munici- dall’ingegner Francesco Bo- malga stessa (formaggi, latpio. napace il quale sta lavorando te, ricotta ecc.). L’Amministrazione Comunale per lo studio preliminare del- A primo piano invece, i lavori di Pinzolo ha dato corso negli l’opera. previsti riguardano le opere ultimi anni a numerosi internecessarie per suddividere venti tesi a riqualificare da un Malga Nambrone e Ritort. l’attuale grande camera prepunto di vista funzionale la Per l’intervento relativo a sente in due unità distinte, propria sede municipale, sia Malga Ritort, si tratta di la- con accessi separati e sarà per ottemperare alle disposi- vori sostanzialmente interni necessario intervenire sulzioni legislative introdotte nel all’edificio per adeguarlo l’impianto elettrico in modo panorama nazionale riguardo alle esigenze di gestione. da garantire autonomia di alla salute dei lavoratori, al- Attualmente la malga viene impianto alle due camere ril’igiene e alla sicurezza dei utilizzata nei mesi estivi e cavate. luoghi di lavoro, sia per mi- consta di alcuni locali a piagliorare il servizio offerto ai no terra adibiti a cucina e L’intervento previsto invecittadini. Nell’ottica del so- depositi, una grande camera ce presso Malga Nambrone è praccitato ammodernamento, a primo piano con adiacen- di tutt’altra natura e deriva si dirigono anche le opere di te sottotetto non pratica- dalla necessità di ovviare ad “adeguamento funzionale e bile. L’intervento previsto un evidente inconveniente normativo” delle porzioni di riguarda innanzitutto la si- che si presenza durante la fabbricato attualmente de- stemazione di parte del pia- stagione estiva che consiste stinate ad archivio situate al no terra al fine di ricavare, nella presenta in prossimità piano interrato dell’edificio, in sostituzione di un locale dell’ingresso dello stallone e di quelle a servizio del- attualmente utilizzato come della malga di deiezioni anil’ascensore, che saranno op- deposito, un piccolo spaccio mali, essendo la stessa mal portunamente ristrutturate di vendita dei prodotti della ga attualmente sprovvista di per conformarle alle recen ti disposizioni in materia di prevenzione incendi. La gara la realizzazione dei lavo per ri di sitemazione e messa a norma del Municipio di Pin zolo è stata vinta dalla ditta Ediltione e il cantiere sta per essere aperto.
Bocciodromo, copertura e chiusura generale dell’im pianto sportivo. La gara della progettazio ne dell’opera è stata vinta
4
IL FOGLIO di
PINZOLO
Stadio dello slalom 3-TRE. È stato fatto il progetto definitivo, deve avere il parere dell’organo monocratico che si prevede arrivi a breve, per procedere poi alla gara di appalto. Se non ci saranno ulteriori intoppi, si prevede l’inizio lavori all’inizio di luglio 2014. Sistemazione Tennis. È stato dato incarico all’ing. Marco Maffei di eseguire la progettazione della sistemazione dei campi da Tennis. In particolare dei muri perimetrali e delle reti di recinzione.
alcun tipo di concimaia o de- È stata approvata dal consiglio comunale la variante urbani posito di letame. Si rende pertanto necessario stica puntuale necessaria per fornire la malga di una strut- destinare gli spazi e le volume- POLO SCOLASTICO tura, nello specifico una con- trie idonee alla realizzazione Il Polo Scolastico di Madonna di cimaia con vasca interrata, di
della piscina e centro wellness
raccolta delle deiezioni degli e fitness di Madonna di Cam animali presenti ed in parti- piglio. colare delle acque di lavaggio dell’interno dello stallone, senza che queste interessino l’adiacente strada di transito suc come attualmente a volte cede.
MADONNA DI CAMPIGLIO. Centro Piscina.
Campiglio, il cui cantiere è stato avviato in ottobre 2011, ha visto il 2012 dedicato alla realizzazione delle opere interrate, la palestra ed i relativi depositi e spogliatoi, mentre nel 2013 sono proseguiti i lavori di realizzazione del piano seminterrato, che ospiterà cucina con relativi magazzini, mensa, biblioteca, posti auto coperti per i docenti, e tutti i locali tecnici a servizio del plesso; queste opere sono state realizzate in edilizia tradizionale, ossia cemento armato, sul quale è stata assemblata, a partire da fine giugno, la struttura in legno, che ospiterà al piano terra l’asilo nido e la scuola mater-
5
amministrazione
na, al primo piano la scuola media e al secondo piano la scuola elementare oltre ad un’aula magna destinata ad incontri e riunioni. Sui piani delle scuole elementari e medie sono presenti aule di disegno, musica, tecnica ed informatica, oltre ad uffici dedicati ai docenti ed alla segreteria. L’edificio, inteso come struttura completa di aule, pavimenti, impianti elettrici e idraulici, sta per essere ultimato. Il 2014 sarà dunque dedicato alla sistemazione delle pertinenze esterne ed all’arredamento degli interni (arredi e corpi illuminanti sono infatti interventi esclusi
6
dall’appalto principale). Verrà esperita nel 2014 una gara per l’affido delle forniture per arredo e per l’illuminazione. Scala di collegamento viale Dolomiti di Brenta - Laghetto. Alla procedura di esproprio è stato presentato ricorso dalla parte proprietaria (Montedil). siamo in attesa del parere della commissione della Pat per potere appaltare i lavori. Passerella sul fiume Sarca. In fase di progettazione la Passerella sul fiume Sarca all’altezza del parco giochi della Conca Verde.
UN INVERNO PARTICOLARE. Ad oggi misurata la neve effettivamente caduta supera i dieci metri a Madonna di Campiglio. Abbiamo superato dei momenti di particolare difficoltà e precisamente il 27 dicembre quando quasi tutte le stazioni delle Alpi, vedi Cortina, sono rimaste bloccate o in grosse difficoltà a causa delle abbondanti nevicate. Noi abbiamo potuto garantire un’adeguata scorrevolezza stradale e accessibilità alle strutture di Madonna di Campiglio cercando di rendere il meno possibile i disagi per il cittadino e per l’ospite. Analoga situazione si è verificata il 4 di gennaio. Due date che tra l’altro coincidevano con il cambio degli ospiti rendendo maggiormanete problematica la situazione. A tal proposito vorrei fare un ringraziamento ufficiale ai Vigili del fuoco per il loro impegno che è andato anche oltre il loro ruolo istituzionale intervenendo anche per la sicurezza, per la rimozione della neve dai tetti, per aiutare chi si trovava in difficoltà perchè sprovvisto di catene e il taglio di piante. Altro ringraziamento devo farlo alle ditte Cunaccia Francesco e Emanuele e Cunaccia Bruno srl che hanno l’appalto di sgombero neve e che sono riuscite a garantire, malgrado lo stato del tutto eccezionale e il traffico presente, un paese sempre accessibile e sgombero dalla neve.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Bar Bocciodromo, al via la ristrutturazione La scorsa primavera veniva chiuso il bar annesso al Bocciodromo di Pinzolo, consueto punto di ritrovo di molta gioventù: di giorno, a guardare in compagnia le partite in TV o altre manifestazioni sportive, la sera, ad ascoltare musica e ballare. Era poi la meta di tanti turisti, specie di mamme con bambini e di nonni con nipotini, che vi si recavano a prendere il sole, al riparo dal vento, sulle panche sistemate davanti al suo ingresso. La scorsa estate se ne è sentita la mancanza. Costruito dal comune nel 1990 accanto ai giochi di bocce, aveva avuto più gestioni nel corso degli anni. L’edificio, ormai vetusto e poco funzionale, e il suo arredo abbisognavano di una ristrutturazione e di un adeguamento alle nuove esigenze. A maggio dello scorso anno è stato approvato il progetto esecutivo dell’intervento necessario al suo ripristino. Era stato redatto nell’ufficio tecnico del comune, con l’apporto di alcuni professionisti per la parte impiantistica e per alcune opere
specialistiche. Il costo complessivo dell’intervento è stato previsto in 693.700 euro, 499.000 dei quali per i lavori e il resto a disposizione dell’Amministrazione. Terminato il lungo iter burocratico necessario ad ottenere permessi, visti e licenze - (normative nuove in materia di impianti tecnologici, consumi energetici, igiene del lavoro, impianti sportivi, sicurezza per locali con meno di 100 persone utilizzati per spettacoli e intrattenimenti...una montagna di carte e di sopralluoghi che solo un ente pubblico oggi si
può permettere e che scoraggia le iniziative private!) - è stato finanziato completamente ed ora il geometra Remo Maturi, responsabile dell’area tecnica del Comune, è stato autorizzato a procedere agli appalti dei diversi interventi sulla struttura. Si punta ad avviare il cantiere in primavera, nella speranza di aprire il locale per la stagione invernale e di realizzare quel luogo di ritrovo e di svago destinato ad un pubblico giovane, un ambiente di cui si avverte la necessità.
7
amministrazione AMMINISTRAZIONE
Campicioi, ecco la variante. Un cinquestelle che sostenga l’economia della valle Sostenere e rilanciare l’economia locale con la realizzazione di un Hotel Cinque stelle in località Campicioi. Un modo per uscire da una situazione ereditata dalla precedente ammi-
«Si è cercato di valorizzare al meglio quell’area con una struttura di qualità che porterà dei benefici alla nostra località sia in termini di occupazione, sia in termine di sviluppo economico»
8
nistrazione Mancina che aveva previsto nel Prg per quell’area una lottizzazione che interessava una superficie pari a ca. 6.660 mq e prevedeva la realizzazione di una struttura alber-
IL FOGLIO di
ghiera di ca. 20.000 mc. di volume urbanistico con una capienza stimata in 350 posti letto distribuiti in 170 camere, oltre a spazi di relazione comuni per ca. 1.660 mq, un
centro wellness di ca. 1.300 mq e un’autorimessa per complessivi 160 posti auto. «Ora -sintetizza il sindaco Bonomi- partendo da quella situazione che non prevedeva
PINZOLO
alcun vincolo di qualità e che avrebbe potuto permettere la realizzazione di un hotel a tre o quattro stelle, si è cercato di valorizzare al meglio quell’area con una struttura a cinque stelle che porterà dei benefici alla nostra località sia in termini di occupazione, sia in termine di sviluppo economico». Il piano di lottizzazione – si legge nel piano- è finalizzato all’ottenimento di una razionale ed unitaria sistemazione urbanistica della zona e ad un inserimento paesaggistico consono all’alto valore urbano dell’area. Il progetto di iniziativa privata si propone di realizzare una struttura alberghiera di alta qualità (cinque stelle), caratterizzata dall’utilizzo di materiali naturali (pietra, legno, spazi verdi), che si inserisca al meglio nella morfologia del territorio minimizzando i fronti visibili, valorizzando la qualità paesaggistico-ambientale, l’interazione tra spazi esterni ed interni, reinterpretando l’architettura tradizionale del luogo. Il Volume emergente urbanistico previsto dal piano di lottizzazione viene determinato come segue: · 13.700 mc. per le camere e servizi connessi all’attività alberghiera;
9
dall'esterno evitando la concentrazione dell'opera progetto origi mpliamento, come già descritto nelle premesse, comunità incrementando gli spazi relazionali, i servizi e gli er l'ambiente nell'ambito del procedimento di VIA edspazi ac n. 2108 di data 28/09/2007;
conteneva il rapporto ambientale, che descriveva nel etto di intervento ed impatti sull'ambiente della nuova 50 posti letto.
·
carichi numerici relativi all'offerta turistica, mentre urbanistici relativi ai volumi (considerando il volume iene sostanzialmente aumentata la superficie coperta complessiva della struttura, sia nei termini percettivi getto originario, e migliorando la distribuzione interna gli spazi accessori interrati. Progetto 2007
In allegato alla presente relazione viene riportato il ra strutturato sulla base della relazione già approvata in sede
Relazione
Nuova proposta progettuale 10
IL FOGLIO di
PINZOLO
ESTRATTI CARTOGRAFICI Di seguito si riportano gli estratti cartografici relativi alle tavole di PRG. Per tutte le altre cartografie e per le foto aeree si rinvia al Rapporto ambientale allegato.
Il Resort prevede notevoli ricadute sul contesto socioeconomico del luogo: 50000 nuove presenze annue, 270 giorni di apertura; 15000 nuovi giornalieri per gli impianti funiviari; 20000 coperti nei ristoranti limitrofi (circa 40% delle presenze) 5.200 mc. per alloggi per il tempo libero e vacanze ai sensi dell’articolo 9 ter; · 8.500 mc. per l’area destinata alla piscina, welness, fitness e simili; · 9.600 mc per garage, box, depositi. In particolare rispetto al precedente, prevede una riduzione netta di posti letto, 257 ca. ubicati in 69 camere e in ca. 20 appartamenti da destinare all’uso turistico. Il progetto predisposto dall’architetto Hugo Demetz che si estende su un’area di circa 9700 metri quadrati secondo l’accordo tra l’amministrazione di Pinzolo e la società FinGi.As Srl con sede amministrativa in Via Santigaro 4, a San
ESTRATTO PRG IN VIGORE – L’area oggetto di variante è oggi disciplinata dal PL10 e in parte ricade in area piste impianti.
Felice del Benaco (BS) nella fi- dosi al mercato internazionale Area oggetto di variante gura di Alcide Leali. Un accor- ed attraendo “nuovi turisti” do finalizzato alla definizione interessati ad un tipo di offerdi un nuovo quadro di sviluppo ta ricettiva oggi non presente urbanistico dell’area che sosti- nella località. tuisce il precedente accordo di Prevede ricadute economiche Relazione pag. 15 data 23 marzo 2010. dirette sul territorio legate alla sola esistenza dell’alberIl nuovo progetto rappresenta go, derivanti dalla spesa per una notevole evoluzione del beni e servizi sul luogo (stiprogetto di lottizzazione già mata a regime in 2milioni e approvato e presenta caratte- 800mila euro, a fronte di una ristiche tali da incrementare spesa complessiva per beni e l’interesse pubblico in ragione servizi stimata in 4milioni a redei seguenti fattori. gime, ed all’impiego di persoPrevede la realizzazione di nale in gran parte proveniente un Resort con classificazione dalla comunità locale. maggiore (cinque stelle) con la Prevede ricadute economiche conseguenza di differenziare dirette sul territorio legate alla la tipologia di clientela rispet- realizzazione dell’opera, grazie to al bacino turistico consoli- al coinvolgimento di imprese e dato della località, rivolgen- fornitori qualificati del territorio
11
area
comunità
L’accordo prevede nell’esecuzione dei lavori. gestionale proposto la realizzazione di un Ilpermodello il Resort prevede notevoli riresort a 5 stelle che cadute sul contesto socio-econodel luogo, dettato sia dalla incorpora al proprio mico maggiore propensione alla spesa interno alcuni apart- della clientela sia dall’estensione del periodo di apertura ai mesi hotel di lusso la cui meno turistici nello specifico si proprietà rimane in ipotizzano: nuove presenze annue, capo a soggetti terzi 50000 270 giorni di apertura; 15000 nuovi giornalieri per gli imche si impegnano pianti funiviari; a concedere alla 20000 coperti nei ristoranti limigestione alberghiera trofi (circa 40% delle presenze) Prevede una politica ambientale la disponibilità dei concepita seconlapropri realizzazione di una nuova dostruttura i più moderni alloggi nel standard europei periodo di non ed internazionali quali l’utilizzo in utilizzo
prevalenza di materiali a chilometro zero, l’approvvigionamento energetico prevalentemente ricavato da energie rinnovabili, la riduzione dei consumi di risorse naturali e della produzione di rifiuti, la minimizzazione dell’impatto ambientale sia in fase costruttiva che gestionale Ed infine prevede l’attivazione di un piano di marketing territoriale per la località in grado di raggiungere nuovi mercati, contribuendo ad estendere le potenzialità attrattive consolidate della località, valorizzando le attività connesse al turismo (golf, terme, percorsi
o destinata ad attività alberghiera è soggetta ai 12
IL FOGLIO di
cicloturistici, enogastronomia, attività sportiva, eventi) e facendo conoscere al turista internazionale le potenzialità nascoste del territorio. Nell’accordo infatti viene esplicitato l’impegno della parte privata a mantenere un livello occupazionale medio nel periodo di apertura di 70 persone, impegnandosi a consultare primariamente il mercato del lavoro locale nella ricerca del personale compatibilmente con la disponibilità delle figure professionali richieste; a realizzare la struttura alberghiera consultando almeno 3 imprese di costruzioni locali in grado di soddisfare lo standard qualitativo e le tipologie costruttive dell’opera; a mantenere la destinazione alberghiera con divieto di trasformazione anche parziale in area residenziale per almeno 50 anni delle parti non destinate a frazionamento; ad aprire al pubblico nel periodo di apertura della struttura turistico ricettiva l’area wellness comprensiva di piscina praticando uno sconto del 50% sulle tariffe di accesso ai residenti nel comune di Pinzolo. Di contro la parte pubblica si impegna ad estendere l’area di lottizzazione e a destinare una potenzialità edificatoria pari a 5200 mc ad alloggi per il tempo libero e vacanze e a concedere tutte le autorizzazioni perchè il progetto vada in porto.
Il progetto prende atto delle modifiche introdotte dalla normativa in materia di ricettività turistica della provincia autonoma di Trento che ha introdotto la possibilità, per gli esercizi alberghieri, di frazionare una parte del volume complessivo fino ad un massimo del 25%. L’accordo prevede la realizzazione di un resort a 5 stelle che incorpora al proprio interno alcuni apart-hotel di lusso la cui proprietà rimane in capo a soggetti terzi che si impegnano a concedere alla gestione alberghiera la disponibilità dei propri alloggi nel periodo di non utilizzo. Ognuna delle singole unità abitative destinate ad alloggio per il tempo libero e vacanze dovrà avere una superficie utile netta minima di 65 mq. L’attuazione del piano di lottizzazione prevede i seguenti obblighi in carico alla ditta lottizzante: a) la redazione di tutti gli studi ambientali e territoriali di compatibilità necessari alla variante urbanistica ed alla approvazione del piano di lottizzazione da parte del consiglio comunale (VAS, Screening VIA, Studi idrogeologici). b) Il potenziamento della via pubblica “Alpe Grual” come da progetto di lottizzazione già approvato, con prescrizioni, con delibera di consiglio comunale n. 72 di data 07/08/2008. Sono a carico della parte privata le acquisizioni delle aree necessa-
PINZOLO
rie per detto allargamento, aree che saranno successivamente cedute gratuitamente all’amministrazione comunale unitamente alle opere; c) la realizzazione lungo Via Alpe Grual del potenziamento e/o realizzazione ex novo di tutti i sottoservizi (acquedotto, fognatura bianca e nera, rete di illuminazione pubblica, cavidotto per reti telematiche, tubazione per futura metanizzazione, cavidotto per allacciamenti elettrici). Tali sottoservizi dovranno essere dimensionati secondo le necessità del piano di lottizzazione al quale andranno aggiunte le potenziali utenze delle aree limitrofe esistenti e ancora da edificare sulla base del PRG in vigore e delle previsioni di potenziamento. d) All’interno delle aree di proprietà della ditta lottizzante dovrà inoltre essere realizzata la cabina elettrica di trasformazione necessaria per la propria utenza e per le utenze della zona sulla base delle necessità espresse dall’ente gestore della rete elettrica. e) La realizzazione di una struttura alberghiera con livello qualitativo minimo del 5 stelle sulla base della legislazione provinciale in materia in vigore al momento dell’approvazione del piano di lottizzazione. Il mantenimento almeno dello stesso livello qualitativo per un periodo minimo di 20 anni.
13
amministrazione AMMINISTRAZIONE
Rete elettrica, potenziata e migliorata negli ultimi anni a cura della redazione
Il servizio elettrico nel Comune di Pinzolo, compresa Madonna di Campiglio, è garantito da 6 linee a 20.000 Volt ed è stato potenziato e migliorato negli ultimi anni, con numerosi interventi strutturali sulle reti a media tensione e nella Cabina Primaria di Giustino di SET Distribuzione
14
Il servizio elettrico nel Comune di Pinzolo, compresa Madonna di Campiglio, è garantito da 6 linee a 20.000 Volt in partenza dalle cabine Primarie di trasformazione AT/MT (130.000/20.000 Volt) localizzate a Giustino e a Monclassico. La rete e gli impianti di distribuzione di energia elettrica sono stati potenziati e migliorati negli ultimi anni, con numerosi interventi strutturali
sulle reti a media tensione e nella Cabina Primaria di Giustino di SET Distribuzione. In particolare si ricordano di seguito i principali investimenti su iniziativa di SET Distribuzione o a seguito richieste di allacciamento degli impianti di risalita o a seguito di accordi con il Comune di Pinzolo che ha finanziato alcune opere: installazione del secondo trasformatore AT/MT (130.000/20.000 Volt) da
IL FOGLIO di
25.000 kW in Cabina Primaria di Giustino per garantire maggiore disponibilità di potenza a tutta l’ alta Val Rendena e una riserva in caso di guasto. - costruzione di una nuova linea a media tensione completamente in cavo interrato di circa 19 km fra Pinzolo e Madonna di Campiglio lungo le piste da sci e lungo il tracciato della nuova funivia. L’intervento si è reso necessario per soddisfare le nuove richieste di allacciamento alla rete elettrica dei nuovi impianti di risalita Tulot - Prà Rodont e collegamento Pinzolo Campiglio. - interramento tratte di linea aerea in conduttori nudi a media tensione per circa 2 km, a S. Antonio di Mavignola e a Madonna di Campiglio presso Hotel Genziana; - interramento linea aerea a media tensione che alimenta impianti di risalita Doss del Sabbion per una lunghezza di circa 2,5 km con demolizione della palificazione; - ricostruzione per circa 1,5 km di linea MT in cavo aereo per eliminare un tratto di linea aerea MT in conduttori nudi, dalla loc. Cavaipeda verso Malga Nambrone; - interramento di un tratto di linea aerea a media tensione in doppia terna (circa 2 km) in alta Val Meledrio, proveniente
da Monclassico che alimenta Campo Carlo Magno, soggetta a guasti in caso di nevicate abbondanti; - sostituzione apparecchiature elettriche in numerose Cabine secondarie di trasformazione 20.000/400 Volt per renderle adeguate al telecomando per l’ esecuzione di manovre a
PINZOLO
distanza da Centro di Telecontrollo di Trento con riduzione sensibile della durata delle interruzioni agli utenti, in caso di guasti sulla rete. Tali interventi effettuati negli anni 2010-2013, hanno comportato un investimento complessivo pari a circa 3 milioni di Euro.
15
amministrazione AMMINISTRAZIONE
“Unforgettable Wroom”, indimenticabile Wroom di Anita Binelli Assessore al Turismo
Madonna di Campiglio ha dedicato un’iniziativa speciale allo straordinario evento della Formula 1 e del Moto GP che ogni anno ha fatto ritrovare a Campiglio i piloti della Ferrari e della Ducati
16
“Unforgettable Wroom”, indimenticabile Wroom. Proprio in occasione del debutto della nuova pista di discesa libera Pancugolo con cui la 3Tre si è riaffacciata sulle scene delle discipline veloci dello sci alpino, Madonna di Campiglio ha dedicato un’iniziativa speciale allo
straordinario evento della Formula 1 e del Moto GP che ogni anno ha fatto ritrovare a Campiglio i piloti della Ferrari e della Ducati, purtroppo annullato nel 2013 dopo 23 anni di grande successo ed esposizione mediatica a livello mondiale.
IL FOGLIO di
I visitatori hanno potuto godere dei video e delle immagini fotografiche dei più famosi campioni e personaggi del circo motoristico
La mostra organizzata presso la Sala della Cultura-Centro Rainalter di Campiglio è rimasta aperta tutti i giorni da sabato 21 Dicembre 2013 fino a domenica 2 febbraio con ingresso libero. I visitatori hanno potuto godere dei video e delle immagini fotografiche dei più famosi campioni e personaggi del circo motoristico – tra i quali Bernie Ecclestone e Luca di Montezemolo – che hanno preso parte alla manifestazione nel corso degli anni. Da Valentino Rossi a Michael Schumacher, da Fernando Alonso a Loris Capirossi. Senza dimenticare gli altri
PINZOLO
campioni della Ferrari come Felipe Massa, e quelli della Ducati come Nicky Hayden e Casey Stoner. La mostra “Unforgettable Wroom” ha dato l’opportunità ai visitatori di provare l’emozione di Adeu III- Seven Star Luxury Cinema, il sistema tecnologico più all’avanguardia per godere a casa propria i piaceri della settima arte in altissima definizione. L’iniziativa è stata patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Pinzolo che si sta adoperando per riproporla in modo permanente in una sala del PalaCampiglio.
17
amministrazione
A luglio 2014 il quarto ritiro dell’Fc Internazionale a Pinzolo di Alberta Voltolini
18
Chiuso e approvato il bilancio 2013, portato a casa l’appoggio dei comuni della Val Rendena, registrato il sostegno di imprescindibili sponsor territoriali quali la Famiglia Cooperativa e la Cassa Rurale di Pinzolo, ma anche delle Rurali di Strembo, Spiazzo Rendena e AdamelloBrenta e altri enti, infine confermata la collaborazione dei partner di progetto Trentino Turismo e Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, la quarta edizione è stata definitivamente ufficializzata. Questa la notizia che Anita Binelli, presidente del Comitato Organizzatore del ritiro nerazzurro e assessore al turismo e cultura del Comune di Pinzolo, capofila dell’iniziativa, ha annunciato lunedì dopo aver presentato ai componenti del Comitato dati e cifre del ritiro 2013. Unanimi sono stati gli apprezzamenti nei confronti del lavoro svolto dalla presidente e da tutto il gruppo operativo. Primo passo di avvicinamento verso la quarta edizione sarà l’incontro tecnico-organizzativo con i dirigenti nerazzurri che si terrà a breve a Milano. “Il ritiro – spiega la presidente – è stato apprezzato sia dalla squadra, che a Pinzolo si è trovata molto bene, che dal territorio ospitante. Gli operatori turistici e le aziende hanno gradito l’ini-
ziativa e tra tifosi interisti e residenti c’è sempre stato un clima positivo e di amicizia. L’appoggio dimostrato dal territorio al progetto è ampio, i rapporti con i dirigenti dell’Inter molto buoni e per questi motivi abbiamo deciso di continuare. Il ritorno promozionale ed economico è sicuramente positivo”. Gli stessi operatori sostengono che il ritiro è, per Pinzolo e la Val Rendena, un “secondo Ferragosto”. Le presenze certificate generate dall’Fc Internazionale sono state, a luglio 2013, 60.000 che, moltiplicate per una spesa media giornaliera di 70 euro, hanno prodotto una ricaduta economica diretta stimata in 4 milioni e 200mila euro. Il 20 luglio 2013 è stata la giornata record di tutte e tre le edizioni del ritiro con 10.036 persone che hanno fatto il loro ingresso sugli spalti del centro sportivo “Pineta”. “Al seguito della squadra – spiega Anita Binelli, dati alla mano – ci sono stati 57 giornalisti della carta stampata, 17 giornalisti web, 35 giornalisti tv e 15 fotografi. Solo durante i dieci giorni del ritiro sono usciti 513 articoli dedicati alla presenza dell’Inter a Pinzolo, sul web 183, mentre i passaggi radio/tv sono stati 492. Il banner promozionale pubblicato sulla home page del sito inter. it è comparso 9 milioni di volte
IL FOGLIO di
Durante il ritiro sono usciti 513 articoli dedicati alla presenza dell’Inter a Pinzolo, sul web 183, mentre i passaggi radio/tv sono stati 492. Il banner promozionale pubblicato sulla home page del sito inter.it è comparso 9 milioni di volte, mentre 42.312 sono state le pagine viste nella sezione dedicata del portale
(impressions), mentre 42.312 sono state le pagine viste nella sezione dedicata del portale interista. Il 21 giugno 2013, la newsletter su Pinzolo e la Val Rendena, inviata tramite il database Inter, ha raggiunto oltre 313.000 utenti”. Pinzolo e la Val Rendena hanno quindi beneficiato di grande visibilità. Tra le altre azioni promozionali troviamo anche i messaggi radiofonici diffusi tramite Radio Italia (4 milioni e 734.000 sono gli utenti medi giornalieri della
PINZOLO
radio). La campagna stampa su “Sport Week”, “Gazzetta dello Sport” e “Corriere della Sera” ha raggiunto oltre 50 milioni di contatti, mentre i led pubblicitari su Pinzolo-Val Rendena che, in occasione di diverse partite, sono stati installati a bordocampo, 7 milioni di contatti. Durante il ritiro 2013, molto apprezzate sono state le attività svolte presso l’Inter Village, le sessioni di allenamento gratuite e sempre aperte al pubblico, l’Inter day camp, scuola calcio con i tecnici interisti, ma anche le attività di gioco e animazione per i piccoli ospiti e tutte le iniziative proposte per rendere ancora più piacevole i soggiorno dei i tifosi. Da giorni sotto la neve, la Val Rendena volge lo sguardo sulla prossima estate. E sogna. “Il ritiro – conclude Anita Binelli – dovrebbe, per alcuni giorni, sovrapporsi ai Campionati del mondo di calcio. Che emozione sarebbe poter vedere l’Italia in finale (13 luglio 2014) e tifare i nostri azzurri insieme all’Inter”.
19
amministrazione
Cracovia e Trentino, sempre più vicine a cura della Redazione
20
Trentino e la Polonia sono sempre più vicini. Una delegazione composta dal presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, dall’assessore alla cultura, sport e cooperazione Tiziano Mellarini, dal direttore della Divisione Turismo e Promozione di Trentino Sviluppo Paolo Manfrini, dall’assessore del Comune di Pinzolo Franco Luconi, dall’albergatore di Madonna di Campiglio Giacomo Maffei e dal presidente dell’Apt Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena Marco Masè si è recata a Cracovia per consolidare il rapporto d’amicizia esistente e i molti punti di contatto tra il nostro territorio e la Polonia. Seppure geograficamente distanti le vicende della città di Craco-
via si sono più volte intrecciate, anzi sono corse spesso parallele, con quelle della nostra realtà territoriale. Comuni sono le radici cristiane, sia fra la nostra gente come fra i polacchi, la religiosità è diffusa capillarmente fra la popolazione e a tutti i livelli; anche i principi ispiratori dell’azione di governo dei due centri traggono origini dall’annuncio evangelico. Forte è il comune legame con la straordinaria figura di Giovanni Paolo II che fu Arcivescovo di Cracovia dal 1964 al 1978, anno della sua elezione a Pontefice e a cui noi abbiamo dedicato una vetta: Cima Giovanni Paolo II, a seguito del suo soggiorno in Adamello. Anche storicamente le vicende di Cracovia si intersecano con le nostre in particolare dal 1846 al 1918 quando Cracovia, come capitale del Ducato di Cracovia, fece parte come noi dell’Impero Austroungarico. Va ricordato che molti dei nostri soldati militanti nell’esercito Austro-ungarico furono inviati nella regione della Galizia e i cimiteri di guerra attorno a Cracovia raccolgono le spoglie di numerosi caduti trentini. Va tenuta presente anche l’opera del nostro corregionale l’ing. Luigi Negrelli che contribuì alla struttura urbanistica di Cracovia progettando la rete ferroviaria dei territori galiziani, anche se principalmente per
IL FOGLIO di
PINZOLO
Dalle magnifiche bellezze artistiche di Firenze alle Dolomiti scopi militari. Se questo appartiene al passato le collaborazioni e affinità con la Polonia e la città di Cracovia in particolare, permangono anche nel presente. In primis siamo accumunati dal Patrimonio dell’umanità. Il centro di Cracovia, con la Piazza del mercato, la città vecchia, la Basilica di Santa Maria, il municipio e tanti altri edifici storici sono considerati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”, esattamente come le nostre Dolomiti. L’estate scorsa i legami si sono rinsaldati e fatti più stretti grazie al grande evento del Tour del Pologne che ha visto la prima tappa concludersi il 27 luglio a M. di Campiglio. Questo avvenimento ha segnato sia un punto d’arrivo che un punto di partenza dei rapporti con la terra polacca perché ha anche formalmente ed istituzionalmente segnato l’instaurarsi di rapporti ufficiali fra Trentino e Polonia. Lo scambio turistico è sì di natura commerciale, ma favorisce soprattutto incontri di persone, conoscenze, instaurarsi di legami d’amicizia e confronto di culture e aiuta sia ospiti che ospitanti a diventare persone maggiormente capaci di interpretare la realtà, superare pregiudizi e preconcetti sugli altri, a diventare persone migliori.
Legare la bellezza delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità alle bellezze artistiche della città di Firenze. È con questo scopo che l’assessorato al turismo del comune di Pinzolo si è mosso per trovare una collaborazione con una delle città più belle del mondo. «Nel corso di questi due anni abbiamo avuto il grande piacere di inviare, tramite il corpo dei vigili del fuoco di Madonna di Campiglio, alla magnifica città toscana gli alberi di Natale che hanno portato un segno tangibile delle nostre montagne al cospetto dei Fiorentini e dei loro ospiti» ricorda il sindaco Bonomi. «Adornando con la loro presenza piazze dalla bellezza unica al mondo quali piazza della Signoria e piazzale Michelangelo. Questo grande onore ha portato il piacere di una amicizia che anche se di data recente sentiamo solida e duratura». Un gemellaggio che è stato possibile grazie alla disponibilità dell’assessore del Comune di Firenze Caterina Bitti che ha
da subito avviato un dialogo e ha permesso si intaurasse un rapporto di collaborazione. «Nella nostra idea di un’Italia meravigliosa e migliore passa la collaborazione tra le sue eccellenze turistiche. Avendo l’onere e l’onore di appartenere al territorio Dolomitico che si fregia come la città di Firenze del titolo di Heritage dell’UNESCO vorremmo sviluppare su questo punto di comune eccellenza il rapporto tra la città del meraviglioso Rinascimento dalle infinite opere d’arte d’Italica eccellenza e le nostre montagne considerate tra le prime tre bellezze naturali del mondo» aggiunge l’assessore al Turismo Anita Binelli. Tutto questo all’insegna della reciproca possibilita di scambi culturali turistici a benificio delle due comunità, nella convinìzione che questa singolare iniziativa possa essere portatrice di una positiva sinergia tra territori così diversi ma con delle specifiche naturali e storiche che non hanno paragoni e per questo accumunabili.
21
Il Doss del Sabion amico degli sciatori ipovedenti A cura della Redazione
Il racconto, le emozioni e le testimonianze dei protagonisti del Centro Regionale Hellen Keller in un cortometraggio di 13 minuti girati al cospetto delle Dolomiti di Brenta
22
Sono molto affezionati a Pinzolo il Centro Regionale Helen Keller di Messina e l’Unione Italiana Ciechi, che da ormai 18 anni organizzano una trasferta invernale sulle nevi di Pinzolo, coinvolgendo grandi e piccoli per una vacanza “indimenticabile” sulla neve. È un gruppo affiatato, che riunisce non vedenti ed ipovedenti di ogni età e dà loro la possibilità di provare a sciare al Doss del Sabion. A cimentarsi nello sci sono bambini, ragazzi e adulti. C’è chi è più scettico e timoroso, c’è chi si avventura sulle piste rosse senza paura. Ogni persona è accompagnata da un maestro di sci, che dà tutte le attenzioni e le indicazioni necessarie per scendere in sicurezza il campo scuola e le piste. Ad affiancare il Centro Helen Keller sono i maestri della Scuola Italiana Sci Pinzolo, che vanta uno staff di lunga esperienza nell’insegnamento dello sci ai non vedenti. “È un modo diverso di lavorare - ci spiega il direttore Stefano Maturi - bisogna avere un contatto con il cliente, stargli più vicino, guidarlo con la voce e far leva sulle sue sensazioni. Non si può dimostrare il movimento o l’esercizio, ma si riesce benissimo a spiegarlo a voce e a farlo provare. La soddisfazione è grande sia per loro, sia per noi maestri”.
Loro, la soddisfazione e l’esperienza, l’hanno voluta raccontare in un filmato. Sulle splendide piste del Doss del Sabion al cospetto delle Dolomiti è stato girato “Il senso della neve” un cortometraggio di 13 minuti, ricco di spunti e di riflessioni, ma soprattutto della testimonianza di cosa possa significare il poter sciare per un ipovedente. «Non avrei mai creduto di riuscire a sciare» è il messaggio più ripetuto. Ed è forse il riuscire a superare la paura, la paura di non poter fare qualcosa o di non essere in grado, la più grande conquista, la più grande emozione. Alla quale segue quella data dal senso di libertà, «la straordinaria sensazione di libertà» che permette di avvicinarsi e di gustare la natura. Per i bambini acquista ancor più significato. Li proietta in un mondo nuovo, «li aiuta ad acquistare sicurezza». «È con la speranza che possa consolidarsi ancor più questo legame che ci unisce al centro Helen Keller da molti anni che la Val Rendena si appresta ad accogliere questi sciatori. Benvenuti a loro e a tutti quelli che vorranno provare “Il senso della neve”» è l’augurio della giovane maestra di sci Luisa.
IL FOGLIO di
PINZOLO
PalaDolomiti e PalaCampiglio ad alta definizione di Alberta Voltolini
«La qualità è quattro volte migliore rispetto alla visione che permette una televisione ad alta definizione»
Dal 7 dicembre, presso il PalaDolomiti di Pinzolo, contemporaneamente al riavvio della programmazione cinematografica, il cinema è diventato ad altissima definizione e dotato di un sistema di proiezione digitalizzato. Andate in pensione le pellicole tradizionali, le due sale cinema di Pinzolo e Madonna di Campiglio, rispettivamente collocate al PalaDolomiti e al PalaCampiglio, sono le prime di tutto il Trentino ad aver concluso il passaggio alla digitalizzazione. L’iniziativa, curata dall’Amministrazione di Pinzolo (per Campiglio anche
con il Comune di Ragoli, comproprietario della struttura), ha ricevuto un finanziamento del 55% sul costo complessivo di 96.380 euro (comprensivi di Iva) dalla Provincia tramite il Coordinamento teatrale Trentino. La trasformazione del cinema di Pinzolo è costato 57.500 euro, mentre l’adeguamento del sistema di Madonna di Campiglio, sul quale, in parte, si era già intervenuti negli anni precedenti, 21.500 euro. I lavori, tra le varie ditte che hanno partecipato al confronto concorrenziale, sono stati affidati alla Prevost Digital
23
amministrazione
Anno dopo anno si perfezionano i contenuti e l’offerta del Paladolomiti che è il centro di molteplici attività sia turistiche che, soprattutto, sociali (molto utilizzata è la sala ludica per compleanni e incontri, ma la struttura ospita anche i corsi di danza del Piano giovani, i concerti del coro e della banda, progetti culturali di presentazione di libri, contention, raduni, mostre d’arte), mentre il Palacampiglio rimane il punto di riferimento per l’appoggio ad eventi soprattutto sportivi”
24
Cinema di Settimo Milanese, mentre le procedure tecniche e l’accordo di programma stipulato tra Provincia e Comune di Pinzolo sono stati seguiti dall’ufficio tecnico comunale, in particolare da Remo Maturi e Maria Pederzolli. Le nuove proiezioni digitali sono ad altissima definizione. «La qualità è quattro volte migliore rispetto alla visione che permette una televisione ad alta definizione», spiegano Claudio Andreotti e Franco Pangrazzi che gestiscono le due sale cinema. È poi possibile proiettare film sottotitolati e, come terza novità, tramite il collegamento satellitare, far veder vedere sugli schermi del PalaDolomiti e del PalaCampiglio importanti eventi culturali e sportivi, organizzati in luoghi anche lontani”.
«L’Amministrazione comunale - spiega l’assessore al turismo e cultura del Comune di Pinzolo Anita Binelli è attenta nel proporre alla comunità e agli ospiti servizi come il cinema che tenere in piedi non è facile. In questo modo, aggiunge l’assessore, anno dopo anno si perfezionano i contenuti e l’offerta del Paladolomiti che è il centro di molteplici attività sia turistiche che, soprattutto, sociali (molto utilizzata è la sala ludica per compleanni e incontri, ma la struttura ospita anche i corsi di danza del Piano giovani, i concerti del coro e della banda, progetti culturali di presentazione di libri, contention, raduni, mostre d’arte), mentre il PalaCampiglio rimane il punto di riferimento per l’appoggio ad eventi soprattutto sportivi”.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Campiglio TREPERTRE all’insegna delle Donne di Alberta Voltolini
Corrado Formigli, Paolo Mieli, Alessandra Sardoni, Elisa Fuksas sono solo alcune delle personalità salite a Madonna di Campiglio per partecipare alla quarta edizione di “Campiglio Trepertre”, quest’anno curato dalla giornalista Maria Latella che, su invito del Comitato “Unocinquecinquezero” (l’altitudine di Madonna di Campiglio), ha dato forma e contenuti alla tre giorni sul tema “Il potere delle donne”. Tra discussioni sulle quote rosa e i fendenti di Sabina Guzzanti che, nell’intervento di sabato pomeriggio, ha definito il nuovo Governo “ mostruoso, con le nuove ministre che sono donne immagine”, la parola d’ordine è stata meritocrazia come unica possibilità di incidere su un atteso cambiamento culturale in grado di dare più spazio a donne e giovani. Tra le numerose personalità intervenute anche Heather Mc Gregor, columnist del Financial Times,
e Linda Douglass, professionista della comunicazione che è stata anche nello staff di Barak Obama. “Confermo il mio impegno per questa tre giorni – ha commentato a conclusione dell’evento Anita Binelli, assessore al turismo e cultura del Comune di Pinzolo e componente del Comitato organizzatore presieduto da Margherita Cogo e del quale fa parte anche Valter Vidi (vicesindaco di Pinzolo) – che dimostra come Madonna di Campiglio si presti bene anche per momenti di riflessione e approfondimento culturale. Ne abbiamo avuta la prova in questo fine settimana dal quale siamo usciti tutti arricchiti, ciascuno con le proprie visioni e considerazioni. L’evento potrebbe essere ripetuto annualmente. All’inizio – ha aggiunto ringraziando Maria Latella per il valore che ha impresso alla tre giorni - ero quasi spaventata dal titolo, ma invece è stato un modo per avere conferma che anche sul nostro territorio, specie nel settore turistico, molte attività lavorative sono condotte da donne coraggiose e protagoniste della loro vita”. L’iniziativa è stata sostenuta da Provincia autonoma di Trento, Comune di Pinzolo, Comune di Ragoli, Regole Spinale Manez, Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, Funivie di Madonna di Campiglio, Cantine Ferrari, Valore D e Rtl 102.5.
25
Un’attenzione particolare al recupero e all’ambiente... A cura della Redazione
26
Che sia un Natale che parla di recupero, condivisione e sostenibilità! Era stato l’augurio di Denise Bonapace e Peter Bottazzi ideatori di un Albero di Natale particolare. I due progettisti credono infatti importante -in questo delicato momento storico-, «applicare la creatività a tematiche importanti quali recupero e sensibilizzazione del singolo cittadino alla sostenibilità». L’Albero creato attraverso il recupero di 100 maglioni dismessi, selezionati con la collaborazione di Tesmapri e Conau, trattati con una finitura superficiale
Anti-Smog, che permette ai capi di “mangiare” gli inquinanti atmosferici, ossidando le sostanze nocive e trattenendole nel proprio interno, ha fatto bella mostra nella piazza di Madonna Campiglio. Il particolare trattamento sviluppato e applicato dalla Società Nazionale di Ricerca Next Technology Tecnotessile, su grande scala, potrebbe diventare parte integrante di strategie volte a ridurre l’inquinamento ambientale mondiale. Il rifiuto del singolo cittadino insieme agli altri rifiuti tessili, reinventati nella loro funzione di base grazie al trattamento anti-smog, diventano utili a tutti, concorrendo al benessere collettivo: abiti dismessi e ambiente dialogano in modo nuovo, donando alla collettività benessere. Il progetto è stato patrocinato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, e dal Comune di Pinzolo, da sempre attento a tematiche legate all’ecologia ed alla sostenibilità, promosso da Tesmapri, socio Conau con la partecipazione di Next Technology Tecnotessile e con la collaborazione di Tecnolegno Allestimenti. Così questo progetto dopo aver girato per le piazze di mezzo mondo è sbarcato a Madonna di Campiglio nel segno della sensibilizzazione.
IL FOGLIO di
PINZOLO
L’idea è quella di far passare il messaggio che anche il settore degli abiti e accessori usati mostra una rilevanza sociale ed ambientale in continua crescita: attraverso un lavoro di sensibilizzazione dei privati cittadini e degli Enti Pubblici, alla raccolta differenziata di indumenti, tessuti e simili, si vuole sottolineare che anche il recupero della frazione “tessile” contribuisce alla diminuzione della quantità di rifiuti destinati alla discarica, favorendo l’accrescimento della frazione riciclabile.
Denise Bonapace e Peter Bottazzi Denise Bonapace è una progettista che indaga il rapporto tra corpo e abito: la moda, per lei, è linguaggio del progetto applicato al corpo, e alla persona. Il corpo diventa supporto per la comunicazione degli abiti, e l’abito è una protesi relazionale che diventa protesi del corpo.È stata consulente per diverse aziende di moda italiane, e ha parallelamente sviluppato progetti sperimentali personali.Dal 2006 è docente di progettazione della maglieria presso Politecnico e NABA, a Milano. I suoi progetti sono stati esposti in eventi ed esposizioni prodotte da diverse istituzioni internazionali, tra le quali Triennale e Castello Sforzesco di Milano Rocca Paolina di Perugia, Today Art Museum di Pechino, Duolun Museum of Modern Art di Shanghai, Alhòndiga di Bilbao, National Taiwan Craft Research and Developement di Nantou, Santralistanbul di Istanbul, Centro Cultural La Moneda di Santiago del Cile.
Di Peter Bottazzi da elencare le collaborazioni importanti per impegno e ricerca con aziende come Tele+, Bang & Olufsen, Pomellato, Desalto, Diesel, Nautica, Armani, Extè, Pfizer e la partecipazione alla progettazione e realizzazione per la Biennale di Valencia, di Venezia, Cosmit Milano, Borsa valori di Milano, Abitare il tempo Verona, musei di Verona e Milano, Regione Sardegna. Ha inoltre progettato e seguito eventi speciali per diverse riviste di arredamento e design tra cui Domus, Case da abitare, Elle decor. In campo teatrale oltre a seguire progetti di sua creazione ha collaborato con registi come Peter Greenway, Robert Wilson, Moni Ovadia tra i tanti. Nel corso degli ultimi anni ha realizzato alcuni degli allestimenti di mostre d’arte più particolari, su tutte citiamo Steve McCurry (Milano e Perugia) e Giorgio De Chirico (Roma).
27
comunità AMMINISTRAZIONE
Funivie Madonna di Campiglio Spa, una delle realtà economiche più importanti delle Giudicarie La Società Funivie Madonna di Campiglio (FMC) è una Società per azioni nata nel 1947 per opera di una trentina di persone, in parte operatori economici ed una parte assidui frequentatori ed appassionati di Campiglio. La compagine azionaria si
La società Funivie Madonna di Campiglio è una delle realtà economiche più importanti delle Giudicarie, con 67 dipendendenti fissi, 30 semistagionali e 90 stagionali per un totale di 187 dipendenti in inverno per un costo globale di circa 8 milioni e mezzo di Euro
28
è nel tempo modificata ed oggi la potremmo definire una “Public company” con 500 azionisti tra cui 5 Enti Pubblici che insieme raggiungono circa il 13,5% del capitale (Regole Spinale Manez, Comune di Pinzolo, ASUC di Fisto, Comune di Bocenago,
IL FOGLIO di
Comune di Ragoli). E’ governata da un Consiglio di Amministrazione, attualmente di 9 membri di cui 3 rappresentano altrettanti Enti Pubblici con il Sindaco di Pinzolo membro di diritto. La Società FMC ha 19 impianti, in buona parte di ultimissima generazione, per un totale di 34.573 persone/ora, 60 Km. di
piste per una superficie totale di 150 ha, collegate sci ai piedi con Pinzolo e Folgarida Marilleva in una Skiarea di 150 km di piste che è la più estesa del Trentino. Le piste sono quasi totalmente dotate di innevamento programmato con 585 cannoni ad alta pressione e 58 a bassa pressione. I dipendenti fissi
PINZOLO
sono 67 più circa 30 semistagionali e 90 stagionali per un totale di 187 dipendenti in inverno ad un costo globale nell’anno 2012/2013 di 8.563.000 Euro. Sono in massima parte di Campiglio e della Val Rendena sino ad interessare i paesi della Busa ed anche il Bleggio. FMC è quindi il datore di lavoro più importante della Val Rendena con retribuzioni sicuramente superiori alla media non solo del comparto impiantistico ma anche dei comparti commerciali, industriali e turistici. Il fatturato globale dell’esercizio 2012/2013 è stato di 26,5 milioni di Euro, rientrando tra le tre o quattro società impiantistiche più importanti in Italia per fatturato, passaggi e primi ingressi. Negli ultimi 20 anni sono stati investiti una media di 6 milioni all’anno, senza alcun contributo speciale da parte della Provincia se non i contributi strettamente di legge (oggi 7,5%). E’ quindi da sfatare la convinzione assai diffusa nell’opinione pubblica che le Società impiantistiche ricevono contributi a pioggia; Funivie Madonna di Campiglio ha fatto tutto con le proprie forze. E’ ovvio naturalmente che la grande mole di investimenti
29
comunità
ed i necessari acquisti della gestione corrente si riverberino in lavoro per le imprese fornitrici, che sono in larga parte della valle o trentine con eccezione delle Società costruttrici degli impianti, degli innevamenti e dei mezzi battipista. Ma quello che è importante evidenziare è che, oltre al lavoro diretto ed indiretto sopra citato FMC è il motore dell’economia turistica di Campiglio e della valle, è cioè quella necessaria ed indispensabile presenza senza la quale l’economia turistica si spegnerebbe. Si stima infatti che il fatturato globale dell’economia turistica valga da 8 a 12 volte quello dell’industria impiantistica, con particolari e più consistenti ricadute sull’industria ricettiva in genere (alberghi, rifugi, bar e ristoranti).
Estendendo il discorso alla Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta (Pinzolo, Madonna di Campiglio, Folgarida-Marilleva) il fatturato globale delle Società impiantistiche è di circa 50
FUNIVIE MADONNA DI CAMPIGLIO SPA 19 impianti 67 dipendendenti fissi 30 dipendendenti semistagionali 90 dipendendenti stagionali 8 milioni e mezzo di euro per gli stipendi 26,5 milioni di euro il fatturato 120 milioni di euro, gli investimenti fatti negli ultimi 20 anni
30
milioni con poco meno di 500 dipendenti. Si tratta di numeri importanti che ci posizionano discretamente sul mercato Italiano e sufficientemente sul mercato europeo. Se facciamo un raffronto con alcune stazioni italiane ed europee è facile notare come esistano in Europa ed anche in Italia comprensori di dimensioni notevolmente superiori al nostro. La clientela è sempre più esigente: richiede impianti veloci e confortevoli, piste larghe e ben lavorate, comprensori vasti collegati sci ai piedi. La competizione spinge quindi le stazioni turistiche più importanti ad ampliare le proprie aree sciabili ed a realizzare collegamenti tra le aree vicine.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Montagnoli, risolto per sempre il problema acqua per l’innevamento programmato delle piste di Campiglio Con il via libera del Parco al bacino artificiale per l’innevamento ai Montagnoli e la conseguente approvazione della Pat, il progetto della realizzazione di un bacino artificiale ai Montagnoli diventa realtà. «Con tale intervento sarà garantita l’apertura degli impianti a partire dal 1 dicembre di ogni anno. Questo è un intervento atteso da quindici anni, fortemente voluto e che porterà una grande e importante ricaduta economica su tutta la valle» precisa William Bonomi. Quasi 200mila metri cubi. A tanto ammonta la capienza del “laghetto” in località Montagnoli che le Funivie Madonna di Campiglio Spa realizzeranno per avere una quantità d’acqua sufficiente per garantire l’innevamento artificiale in 100 ore. In poco più di quattro giorni riusciranno ad imbiancare i 60 km di piste guadagnando 26 giorni rispetto al tempo necessario per ottenere lo stesso risultato senza il nuovo bacino di acqua. L’assemblea della Comunità delle Regole Spina-
le Manez ha infatti approvato che fino al 2052 l’area individuata in località Montagnoli sarà a disposizione di Funivie Campiglio che investiranno nell’opera circa 10 milioni di euro. «Il laghetto di Montagnoli sarà grande come 6 campi da calcio, l’operazione di sterro significherà spostare l’equivalente di 28 sedi delle Rego-
le, mentre quella di riporto lieviterà al corrispondente di 32 sedi delle Regole»; detto con altre parole, 41mila 505 metri quadri di estensione, per una capacità di invaso di 192mila 920 metri cubi e una diga a valle di 180 metri con un’altezza media di 8,15 metri con picchi di 11,90; il volume di sterro è di 72mila 869 metri cubi, mentre il riporto è di 81mila 178 metri cubi.
31
comunità AMMINISTRAZIONE
Verso il centenario della Grande Guerra
“Il nostro territorio porta ancora le ferite insanabili di una fase storica drammatica e, quasi per farci ricordare gli orrori della guerra, ci restituisce di tanto in tanto cimeli bellici e ciò che resta dei corpi di chi ha perso la vita combattendo a tremila metri di quota” 32
Continua il percorso di avvicinamento alla commemorazione del Centenario della Grande Guerra. Alla casa della Comunità si è tenuto un incontro tra le realtà giudicariesi impegnate a portarne avanti sul territorio il recupero della memoria, la Comunità di Valle ed i rappresentanti della Provincia. “Il nostro territorio porta ancora le ferite insanabili di una fase storica drammatica e, quasi per farci ricordare gli orrori della guerra, ci restituisce di tanto in tanto cimeli bellici e ciò che resta dei corpi di chi ha perso la vita combattendo a tremila metri di quota” spiega la Presidente della Comunità delle Giudicarie Patrizia Ballardini. “Con il Centenario della Grande Guerra abbiamo un’occasione per far comprendere alle nuove generazioni l’orrore della guerra e attraverso questo, soprattutto il valore inestimabile della Pace. Perché proprio i giovani operino affinché non vi siano più guerre”. “Questi luoghi un tempo di guerra ora sono diventati luoghi di pace...” aveva detto Papa Wojtyla nell’anno del Giubileo alla benedizione alla grande croce posta a Punta Giovanni Paolo II a pochi passi dal cannone di Cresta Croce. Il territorio giudicariese, sposando appieno il tema proposto per la comme-
morazione ‘Dalla Guerra alla Pace’, si candida dunque come luogo messaggero di pace, per promuovere la fratellanza e la solidarietà tra i nostri Cittadini, coinvolgendo anche i milioni di ospiti che ogni anno visitano le Giudicarie, dando attenzione in primis ai giovani. Ed il territorio è motivato e pronto per questo, grazie soprattutto all’impegno di tantissimi volontari (sono un’ottantina le associazioni e gli enti che a vario titolo sono coinvolte con passione in questo percorso) che si sono confrontati negli ultimi due anni per elaborare iniziative e progetti culturali, di carattere storico scientifico e di carattere divulgativo, che si distribuiranno in un piano pluriennale a partire dal 2014. «Dall’agosto 2011 stiamo lavorando per censire le testimonianze e i manufatti storici presenti sul nostro territorio e capire insieme alla Sovrintendenza per i Beni architettonici e archeologici della Pat quali siano gli interventi per la conservazione di questi patrimoni» precisa Paolo Pasi Assessore alla Cultura della Comunità delle Giudicarie. «Allo stesso tempo abbiamo già raccolto moltissime iniziative che andremo a proporre per il Centenario della Grande Guerra grazie al coin-
IL FOGLIO di
volgimento di tutte le realtà del territorio: dall’Ecomuseo della Valle del Chiese a quello della Judicaria, dal museo della Grande Guerra della Valle del Chiese di Bersone a quello della Guerra Bianca Adamellina di Spiazzo, dalla Sat, ai Bim del Sarca e del Chiese, dal Parco Naturale Adamello Brenta ai consorzi turistici, dalle Apt al Centro Studi Judicaria senza dimenticare le moltissime associazioni che hanno aderito e le amministrazioni comunali
coinvolte». Obiettivo, valorizzare il contributo di ciascun soggetto territoriale in un progetto di sistema, integrato nel quale ognuno possa sentirsi parte ed essere funzionale alla realizzazione di un progetto complessivo e articolato. «È sicuramente questa la nostra sfida- ha precisato la coordinatrice Loreta Failoni- far sì che il territorio delle Giudicarie riesca al suo interno a fare rete e a condividere iniziative e progetti e si proponga al-
PINZOLO
l’esterno con un progetto culturale, di recupero della memoria e di valorizzazione del territorio, unitario. In questo contesto un ruolo importante lo avranno le scuole: «Le scuole delle Giudicarie hanno dimostrato particolare interesse a partecipare. Non solo come fruitori di ciò che verrà proposto ma anche diventando protagonisti attivi per la ricerca e per il recupero della memoria con iniziative
33
comunità
«Nella storia del Trentino la Grande Guerra è l’evento che più ha provocato una forte trasformazione del territorio e della società»
34
proprie che si inseriscono nel quadro generale». Concetto ripreso anche dall’Assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento Tiziano Mellarini che indica nel fare rete una scelta obbligata: «Nella storia del Trentino la Grande Guerra è l’evento che più ha provocato una forte trasformazione del territorio e della società. È quindi fondamentale coinvolgere le istituzioni locali, i musei, le associazioni, le Comunità di Valle quali punti di riferimento per la provincia sul territorio, il mondo della scuola per offrire diverse letture e interpretazioni del primo conflitto mondiale tenendo in considerazione che l’unico modo per riuscire a proporre delle iniziative di interesse è quello di unire le forze, di considerare il territorio come patrimonio di tutti e non dei singoli e di capire che come ogni comune fa parte di un contesto allargato
come quello delle Comunità, le stesse fanno parte di una realtà trentina inserita in un contesto nazionale ed europeo». Il centenario sarà anche occasione per una grande promozione del territorio e di crescita per il comparto turistico come spiegato da Paolo Manfrini che ha illustrato le due grandi iniziative in cui è impegnata la Pat. Una iniziativa legata alla comunicazione e che propone una importante collaborazione con la Rai. Con la trasmissione “Parco della memoria” verranno fatte su Radio2 e Radio3 in fasce orarie importanti, 40 ore di diretta, sui temi della guerra e della pace, approfondimenti storico cultura: «Si darà in questo modo visibilità a tutti i luoghi della memoria e a tutte le iniziative che verranno fatte nelle varie valli e nelle varie comunità». L’altro progetto, realizzato dal Mart e dal Museo della Grande guerra di Rovereto prevede una importante mostra alla quale saranno collegate le altre iniziative che verranno realizzate sul territorio. A queste iniziative verranno aggiunte educational per i giornalisti, conferenze stampa nelle più importanti città europee (Roma, Milano, Varsavia, Praga, Londra... ) e verranno preparati dei pacchetti per attirare turisti sui luoghi della Grande Guerra. A tal proposito importanti gli accordi raggiunti con l’Alpenverein, che proporrà ai propri associati la visita ai territori di guerra.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Pinzolo, ripristino della cappella militare
Rientra nelle iniziative per il Centenario della Grande Guerra anche quella intrapresa dal Comune di Pinzolo per recuperare la memoria del Cimitero militare costruito in zona Campicioi nel 1916. È stato formato un Comitato ad hoc grazie a Marco Collini e agli assessori Anita Binelli e Luciano Caola, e alla disponibilità di una decina di persone in rappre-
sentanza di associazioni ed espressione della cultura locale. L’idea è quella costruire una cappella a memoria di quella esistente nel vecchio cimitero militare e di porre delle targhe con i nomi dei 297 militari morti durante la Prima Guerra Mondiale e portati in quel cimitero poi andato distrutto. Negli anni 60 infatti l’amministrazio-
ne comunale concesse una licenza edilizia al signor Lombardi che dopo alcuni passaggi, non ancora molto chiari, riuscì ad edificare la sua villa proprio dov’era il cimitero. L’idea è quella di inaugurare il 2 agosto 2014 la cappella e di dedicare la giornata alla memoria di quel cimitero militare e di quel doloroso periodo della nostra storia.
35
comunità
Un riconoscimento a chi recuperò il cannone dall’Ago di Nardìs Davanti alla chiesa di San Vigilio, accanto al monumento ai Caduti, pregevole opera di Ettore Sottsass senior, 45 anni fa venne collocato un cannone della prima guerra mondiale, recuperato da 24 volontari sui contrafforti della Presanella in vetta all’Ago di Nardìs. Da lì con l’artiglieria si potevano proteggere i soldati schierati in prima linea sui ghiacciai del Làres, dell’Adamello e del Carè Alto. Si tratta di uno Skoda da 110 mm fuso in Boemia nelle acciaierie di Pilsen nel 1917, usato dalle truppe austroungariche. Riportarlo a valle nell’immediato dopoguerra, a spalle, e più in basso con il mulo, a quei tempi fu
36
una vera e propria impresa. L’amministrazione comunale di Pinzolo ha voluto ricordare quell’episodio collocando una targa in bronzo incastonata nel granito accanto al reperto bellico con i nomi dei volontari. Di 24 uomini ben dieci sono scomparsi,
molti ancora giovani. Sono Ervino Amadei, Flavio Caola, Carlo Collini, Antonio Maffei, Tito Maffei, Guido Mittempergher, Onorio e Paolo Povinelli, Battista e Pietro Turri. In occasione dell’anniversario dell’inizio della prima guerra mondiale gli altri - Ivo e Renato Bonapace, Fiorenzo Caola, Edoardo e Guido Cereghini, Arturo, Livio e Luciano Collini, Bruno Lorenzetti, Felice, Giulio e Ilario Maffei, Mario Martello e Renato Puddu - si sono ritrovati in un simpatico convivio offerto dall’amministrazione comunale a ricordare quell’impresa e gli amici scomparsi.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Una parata storica, nel centenario dell’incendio di Luigi Maturi
Era il 27 giugno 1913 quando nella notte buona parte dell’abitato di Pinzolo venne distrutto dal fuoco. Fu un momento molto difficile per il nostro paese, ma allo stesso tempo importante perché mise in risalto la grande solidarietà proveniente da ogni luogo del Trentino e non solo. La voglia e la forza d’animo dei nostri avi fu messa a dura prova, ma essi non si sono fatti vincere dallo sconforto. Fu un momento di svolta che segnò profondamente l’abitato di Pinzolo, anche da un punto di vista ur-
banistico e che ancora oggi ha qualcosa da insegnarci. La cronaca del tempo, ripercorsa dal bellissimo libro di Paolo Luconi e Matteo Ciaghi, “Tra le macerie di Pinzolo che brucia” ci da notizia di 133 case distrutte e oltre 1000 persone senza tetto, fortunatamente con ci furono vittime. Ovviamente il corpo fornì tutto il suo bagaglio umano e tecnico. Intervennero prontamente, per quanto i trasporti all’epoca lo consentissero, anche i corpi della valle fino a Tione. Grazie alla laboriosità dei
37
Comunità
nostri avi e alla lungimiranza dei pubblici preposti, il paese ebbe l’attuale configurazione e la popolazione per l’inverno poteva disporre di modeste ma solide abitazioni. A cento anni di distanza, per non dimenticare, il Corpo dei Vigili del Fuoco di Pinzolo, sotto la guida del proprio comandante Luigi Maturi ha dato vita a una memorabile rievocazione storica del drammatico evento. Tre giorni di iniziative nel cuore dell’estate dal 23 al 25 ago-
38
sto con mostre, eventi per i più piccini, esposizioni di veicoli storici e una grande suggestiva parata storica che ha coinvolto tantissima gente. La manifestazione, che si è svolta nel più puro spirito dei vigili volontari del fuoco, ha voluto far conoscere ai residenti e ai tanti turisti presenti, come si siano evoluti i macchinari e le tecniche per affrontare gli incendi e le calamità, ma soprattutto come lo spirito di servizio, la disponibilità e l’abnegazione verso il pros-
IL FOGLIO di
PINZOLO
simo siano rimasti immutati: senza tante parole, ma dritti ai fatti e alla sostanza. Nella giornata di sabato 25 agosto nelle piazza del paese erano state collocate vecchie attrezzature e vecchie macchine provenienti in parte dal museo storico dei vigili del fuoco di Mantova, in parte messe a disposizione da vari corpi dei vigili del fuoco trentini. Al PalaDolomiti, per tutta la durata della manifestazione era possibile visitare un’interessantissima mostra di modellini che in perfetta scala riproducevano oltre 200 anni di attrezzature e mezzi antincendi. Nell’attiguo piazzale dell’oratorio i piÚ giovani potevano cimentarsi e divertirsi, in un percorso che riproduceva varie situazioni in cui un vigile poteva trovarsi per portar soccorso; una gimkana in cui era necessario scalare una parete rocciosa, volare a bordo di un areoplanino sospeso fra due tralicci, attraversare un lago a bordo di un canotto, strisciare in un tunnel, entrare in una casa piena di fumo per salvare un animale domestico, spegnere un vero incendio usando la lancia e altro ancora. Naturalmente la caserma di via Fucine, dove era stata allestita una mostra fotogra-
39
comunità
Una parata tanto spettacolare quanto istruttiva perché ha permesso di far conoscere a quanti assistevano la storia dell’antincendio
40
fica e di materiale storico, era aperta e chiunque poteva visitarla in compagnia dei nostri vigili per comprendere e verificare la grande professionalità e la poderosa struttura della protezione civile anche in centri relativamente piccoli come il nostro. Il clou della manifestazione si è realizzato nel pomeriggio di sabato, con
l’imponente quanto suggestiva parata storica di oltre 40 mezzi. Hanno sfilato i primi modelli di pompe antincendio trainate a mano, scale a pompe trainate da cavalli, i primi mezzi motorizzati risalenti ai primi anni del ‘900, autoscale, autobotti dagli anni ’40 fino agli anni ’60. Tutti i mezzi erano condotti da Vigili del fuoco provenienti anche da altri corpi della valle in rigorosa divisa d’epoca. Una parata tanto spettacolare quanto istruttiva perché ha permesso di far conoscere a quanti assistevano la storia dell’antincendio. La domenica mattina è stato possibile, per chi non aveva avuto la possibilità il giorno precedente, visitare la mostra
IL FOGLIO di
PINZOLO
dei modellini storici, visitare al caserma o cimentarsi nel percorso per bambini. Un forte impegno organizzativo, ma doveroso nei confronti dei vigili che nel 1913 profusero tutti se stessi per tentare di salvare almeno qualcosa e ricambiato dalla grande partecipazione e interesse riscosso dalla manifestazione. Un grazie particolare va rivolto ha chi ha collaborato assieme ai nostri vigili per il successo della manifestazione e in particolare alla Protezione civile trentina, agli amici dell’Associazione Storica Nazionale Vigili del fuoco di Mantova soprattutto l’ing. Nicola Colangelo, a Claudio Persenico proprietario e instancabile realizzatore di modellini storici di mezzi pompieristici, ai Vigili volontari di Isera, Desenzano e degli altri corpi della valle, ma anche a tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato all’ottima riuscita della manifestazione perché la memoria di ciò che è stato non vada perduta e possa aiutarci anche oggi.
41
Una nuova “casa”, un impegno sempre presente per la comunità Alessia Pontirolli
Il 18 maggio 2013 si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Centro Operativo per l’Emergenza, struttura che ospita le sedi dell’Associazione Volontari Trasporto Infermi, dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino, oltre che un attrezzato Centro Traumatologico in funzione nel periodo invernale. La possibilità di poter avere una “casa” sicuramente originale nella sua costruzione, ma altrettanto confortevole e di prestigio rende tutti i volontari ancora più orgogliosi del servizio che sono
... al di là degli aiuti economici, non venga mai a mancare lo stimolo e il supporto morale da parte di tutti coloro che vivono la nostra realtà
42
chiamati a svolgere, servizio che trova nell’amicizia e nella disponibilità personale grande motivazione per lavorare fianco a fianco nel miglior modo possibile. Questa giornata è stata un momento carico di emozioni per tutte le associazioni che da anni si impegnano a garantire alla nostra comunità un servizio continuo e insostituibile. Il compito che sono chiamati a svolgere richiede una grande preparazione e un continuo aggiornamento ma soprattutto tantissima passione e un grandissimo cuore. Ecco perché è stato di fondamentale importanza poter condividere questo momento di immensa gioia con tutta la comunità, che infatti è stata presente e molto numerosa. La giornata è iniziata nel primo pomeriggio con “l’apertura delle porte” di questa grande struttura a tutta la popolazione, che si è poi riunita nella sala comune per partecipare alla messa celebrata dal parroco don Mario Bravin; l’inaugurazione è proseguita con un intervento dei responsabili delle tre associazioni: Adriano Alimonta per il Soccorso Alpino, Franco Luconi per i Vigili
del Fuoco e Pontirolli Alessia per l’Associazione Volontari Trasporto Infermi; il messaggio è stato un coro unanime, un Grazie a tutte le istituzioni che si sono impegnate e hanno reso possibile tutto ciò, in particolare alla Provincia Autonoma di Trento e al Comune di Pinzolo. Le Associazioni hanno sottolineato, il rinnovarsi del loro impegno continuo al servizio della comunità e l’importanza che, al di là degli aiuti economici, non venga mai a mancare lo stimolo e il supporto morale da parte di tutti coloro che vivono la nostra realtà. Sono poi intervenuti i sindaci dei due comuni: William Bonomi e Matteo Leonardi; Patrizia Ballardini in rappresentanza della Comunità di Valle e il dott. Alberto Zini responsabile del 118 Trentino Emergenza. La serata è proseguita con un rinfresco, in un accogliente spazio all’interno della struttura, e una serata danzante. Un modo semplice ma indimenticabile per festeggiare una giornata che resterà per sempre nella memoria di tutti e che scrive una pagina fondamentale nella storia della comunità campigliana.
IL FOGLIO di
PINZOLO
Mensa scolatica di Pinzolo, un servizio di qualità A cura della redazione
È stata realizzata la mensa di Pinzolo dotata di una cucina propria, che quest’anno garantisce il servizio a circa 70 bambini delle scuole elementari, e il pasto trasportato per le scuole di Giustino e di Carisolo che negli scorsi anni proveniva da Tione
Gli alunni e gli studenti delle scuole elementari e medie di Pinzolo, da quest’anno, possono accedere al servizio mensa istituito dalla Comunità delle Giudicarie in collaborazione con i comuni. Per poter fornire ai ragazzi delle scuole dei pasti caldi preparati in loco ed ispirati sempre ai principi di una maggiore qualità, è stata realizzata la mensa di Pinzolo dotata di una cucina propria, che quest’anno garantisce il servizio a circa 70 bambini delle scuole elementari, e il pasto trasportato per le scuole di Giustino e di Carisolo che negli scorsi anni proveniva da Tione. Servizio delicato ed importante, per il supporto fornito alle famiglie nell’alimentazione equilibrata dei figli improntato alla qualità e alla salubrità del menù proposto che predilige l’utilizzo di prodotti biologici e del territorio trentino. «Cerchiamo di fornire su tutto il territorio giudicariese un servizio di qualità alle numerose famiglie interessate, garantendo ai nostri ragazzi un’alimentazione sana e rispettosa delle loro esigenze» sottolinea la Presidente della Comunità, Patrizia Ballardini, che aggiunge: «Pur a fronte di un calo di risorse si è messo in atto uno sforzo per garantire la mensa a tutti ad un prezzo ragionevole e per non modificare
le tariffe rispetto allo scorso anno, gravando ulteriormente sui bilanci familiari». Inoltre prosegue il progetto di valorizzazione dei prodotti del territorio e si è rafforzata la campagna di responsabilizzazione e di educazione alimentare dei ragazzi, delle famiglie e della scuola. Un servizio che si ispira alla qualità degli alimenti e all’utilizzo di prodotti biologici, quali olio extravergine di oliva, pasta, riso, frutta, polpa di pomodoro, ortaggi e che ha un occhio di riguardo alle produzioni locali ed a quelle a denominazione controllata e protetta. I menù, scelti in collaborazione con l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari di Trento e con il servizio di dietetica e sicurezza alimentare della cooperativa Risto 3, secondo le più recenti indicazioni dietetiche, sono strutturati su una rotazione stagionale per garantire un’alimentazione varia ed equilibrata e forniscono indicazioni importanti per un corretto approccio dei ragazzi con l’alimentazione.
43
Pric, il neonato circolo ricreativo conta già novanta soci A cura della Redazione
44
Il centro ricreativo culturale per anziani, è stato inaugurato a Madonna di Campiglio l’estate scorsa. Si trova nella zona di Palù dove c’era il vecchio centro traumatologico. Una sala bar, una sala giochi, la sala televisione e uno spazio lettura sono gli spazi che offre la struttura, arredati grazie alla collaborazione di molti amici e simpatizzanti che non hanno esitato a regalare una poltrona, un tavolo o un quadro per rendere più accogliente il punto di ritrovo degli anziani di Madonna di Campiglio. Novanta gli iscritti che pagando la quota di nuovi soci di 50 euro hanno
permesso di finanziare, insieme al contributo del comune di Pinzolo e del Comune di Ragoli, alcune migliorie e l’acquisto di alcune cose, dalla televisione alla stufa, che hanno permesso di abbellire e impreziosire la sala. A raccontarci la bella iniziativa Mariano Zuccati, il presidente del Circolo e ideatore dello stesso. «Il mio scopo era di aprirlo in modo che ci potesse essere un punto di incontro. Poi piano piano stanno arrivando idee e suggerimenti e stiamo iniziando a fare delle belle iniziative. Dalla Castagnata di quest’autunno alla cena per raccogliere fondi per l’oratorio: eravamo in 110 all’Hotel Zeledria a Campo Carlo Magno e grazie alla disponibilità della signora Maturi, siamo riusciti a raccogliere ben 2720 euro». Nel consiglio direttivo ci sono la vicepresidente Cristina Roberti Collini, Ivo Bonapace, Dario Orsi e Walter Pedretti. Tesoriere è il ragionier Lorenzo Andreatta, revisori dei conti Settimo Grassi, Lorenzi Cristina Macchi e Ugo Stefani, probiviri Don Mario Bravin, Arnaldo Bonapace e Elisabetta Masè. Il circolo viene aperto due volte alla settimana dalle 14.30 alle 17.30 ma si sta pensando di estendere l’orario anche verso sera.
IL FOGLIO di
PINZOLO
In Val Rendena una grande festa sulla neve A cura di Gianluca Leone
Il 17° Campionato italiano di sci per operatori trasporto infermi, da venerdì 17 a domenica 19 gennaio in Val Rendena, è stato ancora una volta una festa sulla neve e incontro gioioso tra quanti prestano volontariato in questo essenziale ambito in diverse città e paesi d’Italia. Trentanove le associazioni presenti, dal Trentino Alto Adige all’Abruzzo per un totale di oltre seicento partecipanti. Il podio parla anche quest’anno modenese. I volon-
tari dell’Avap Fiumalbo si sono infatti distinti nelle gare, discesa sabato al Doss del Sabion e fondo domenica sulla pista Frassanida a Carisolo. Secondi si sono piazzati i loro vicini di casa, l’Avsa di Riolunato, sul gradino più alto l’anno scorso e che hanno ricevuto anche la targa per la decima partecipazione alla manifestazione. Per le due associazioni modenesi è la quarta volta sul podio. Al terzo posto i volontari del STI del Tesino che hanno partecipato
45
Il 17° Memorial Claudio Maturi è stato consegnato dal padre Giulio, il 10° Trofeo Pietro Maturi dalla moglie Enza, domenica pomeriggio in un momento sempre molto intenso
a tutte le edizioni, sempre numerosi e con entusiasmo, per loro è il nono podio. Forte il legame con la Val Rendena per il gemellaggio con gli organizzatori, il STI Pinzolo Alta Rendena. Quarto posto per Orsa Maggiore Vallarsa, quinto il STI Pinzolo Alta Rendena e sesto il STI Madonna di Campiglio. Nonostante il sole non abbia fatto capolino nei tre giorni nei quali si è svolta la manifestazione, dal 17 al 19 gennaio, la festa non è mancata. Il 17° Memorial Claudio Maturi è stato consegnato dal padre Giulio, il 10° Trofeo Pietro Maturi dalla moglie Enza, domenica pomeriggio in un momento sempre molto intenso. Sindaci e autorità hanno consegnato le
numerose coppe e medaglie ai trentanove gruppi partecipanti e ai primi tre atleti di ogni categoria. La cerimonia di apertura con le note della Banda al Paladolomiti a Pinzolo, cena e serata con musica del dj, pranzo e premiazione al Palazzetto dello Sport a Carisolo sono state occasioni d’incontro e allegria per coloro che prestano servizio accomunanti dai valori del volontariato. Campioni italiani si sono laureati, nello slalom gigante Gabriele Nizzi (Avap Fiumalbo) che è sceso dalla pista Rododendro in 40’’.18 e campionessa Martina Simoni (STI M. di Campiglio) con 45’’.61; nello sci nordico Mirta Amidei (Avap Fiumalbo) ha percorso 2,5 km in 10’50’’.39 e Carlo Longhi (CRI Dimaro) 5 km in 17’18’’.85. Come sempre molti gli apprezzamenti espressi dai partecipanti all’associazione organizzatrice guidata dal presidente Tiziano Bonenti. Il sostegno delle amministrazioni comunali, degli sponsor ed il lavoro di tanti volontari sono gli elementi alla base di questa riuscita manifestazione. L’appuntamento è per tutti alla 18^ edizione.
46
IL FOGLIO di
PINZOLO
Rinnovato il direttivo della Banda comunale di Pinzolo A cura di Giuseppe Ciaghi
Dopo l’assemblea generale della Banda comunale di Pinzolo di sabato 15 febbraio, nella quale si era registrata la rinuncia di Giovanni Maffei (Fanèto) a ricandidarsi come presidente, incarico che aveva svolto per 4 mandati (di 3 anni ciascuno) con grande passione, impegno e disponibilità fra la soddisfazione generale – nella circostanza erano intervenuti il sindaco e l’assessore alla cultura per consegnargli una targa in ringraziamento del lavoro svolto per la comunità - e nella quale, dopo l’approvazione dei bilanci predisposti dalla segretaria Marzia Maturi,
si era provveduto al rinnovo del Consiglio di Amministrazione, martedì sera (18 febbraio) i nuovi eletti si sono riuniti per assumere i primi atti della loro gestione, cominciando dalla nomina del nuovo presidente. Alla riunione tenutasi nella sede della Casa della cultura c’erano tutti: l’assessora comunale Anita Binelli (membro di diritto), Fabrizio Caola, Marco Caola (Stampón), Claudio Ferrari (Gianaràl) e Martino Olivieri. Va notato come si sia assistito a un processo di ringiovanimento all’interno del sodalizio, all’avvento di giovani leve piene di entusiasmo e di buona volontà! Eletto presidente, Claudio Ferrari, classe 1972 , suo vice Marco Caola giovane del 1987. Con alle spalle una lunga tradizione, ultrasecolare, la Banda comunale di Pinzolo ha sempre dimostrato di essere un organismo vivo, molto sentito dalla popolazione. Fra suonatori, allievi e damigelle oggi raggiunge le 92 unità. E di queste ben 43 sono allievi, che frequentano con assiduità le lezioni della maestra Sara Maganzini di Carisolo. Interessante l’iniziativa che hanno preso in mano per prima. Insieme alle bande di Caderzone e di Vigo Darè, cui contano di aggiungere quelle di Ragoli e di Tione,
47
si sono fatti promotori di un progetto musicale intitolato “Giovani Note” con l’obiettivo di formare un gruppo musicale di ragazzi e ragazze (nati dal 1991 al 2003 in Rendena e nella Busa di Tione) per partecipare al concorso per bande giovanili “Bacchetta d’oro” (Categoria Banda Giovanile Europea B) che si terrà a Fiuggi nei giorni 10 e 11 maggio 2014. Per realizzare questo progetto contano molto sul coinvolgimento del “Piano Giovani della Val Rendena & Busa di Tione”.
Premiato Flavio Maturi per i 50 anni di banda Di recente all’auditorium Santa Chiara di Trento gli amministratori provinciali hanno voluto premiare con un simpatico concerto, cui hanno partecipato strumentisti da tutto il Trentino, i più anziani suonatori delle bande che animano la vita musicale, partecipano
48
a cerimonie e rallegrano manifestazioni in tante località della nostra terra. Fra costoro ben quattro suonatori di Pinzolo: Flavio Maturi, il decano, col suo bombardino (flicorno baritono) in “servizio” da ben 50 anni, e poi Vittoria Cunaccia, Francesco Cunaccia
e Claudio Ferrari con “appena” 30 anni di attività alle spalle. Ci sarebbe da dire che questi ultimi hanno poco più di 40 anni! Flavio Maturi è stato premiato anche dall’amministrazione comunale che lo ha voluto ringraziare per l’impegno e la dedizione che ha sempre mantenuto nel corso degli anni.
IL FOGLIO di
PINZOLO
La SAT premia Ivana Maffei con la Medaglia d’oro per i 50 anni di fedeltà A cura della Redazione
A Malé, dove si è tenuto il Congresso annuale della SAT, Ivana Maffei Povinelli, chiamata sul palcoscenico - un ambiente che calca da una vita come “primadonna” del Filò de la Val Rendena”- a ricevere, insieme ad altri 104 premiati, la medaglia d’oro per 50 anni di fedeltà al benemerito sodalizio, ed invitata a raccontare la storia della sua iscrizione alla società degli alpinisti, ha improvvisato uno show che ha coinvolto e divertito tutti. Con quello spirito tra il serio
e il faceto, fatto di cose serie, di autoironia e di una certa qual commozione, è riandata, sul filo della memoria, agli anni della sua giovinezza, quando, “morosa” di Danilo Povinelli, ricevette in omaggio da lui, che era socio della Sat già da qualche anno, la tessera con la foto e il bollino dell’iscrizione. Era firmata da Massimo Matteotti, presidente della Sezione di Pinzòlo, allora, ed anche oggi, una delle più numerose, impegnate ed attive del Trentino, trovandosi ad operare tra le dolomie del Brenta e i graniti della Presanella. “Con Danilo mi sono innamorata della montagna – ha confessato - ogni volta che la saliva io lo seguivo”. Insieme hanno visitato e documentato con migliaia di immagini i luoghi della Guerra bianca in Adamello: Val Genova, Mandrón, Lobbie, Cresta Croce, Adamello, Carè Alto, Crozzon di Lares, Lago Scuro, Corno bianco, Presanella....foto che servirono poi a illustrare e immortalare quei luoghi, le loro vicende e quelle dei loro protagonisti in numerosi volumi. “Eravamo sempre pieni di entusiasmo, con gli zaini colmi, più che di vettovaglie, di macchine fotografiche, di obiettivi, di filtri e di rullini, che diventavano sempre più pesanti man a mano che ci si alzava...”
49
Parco
Danilo Re. sport e natura
Dal 9 al 12 gennaio il Parco Naturale Adamello Brenta ha ospitato uno degli appuntamenti annuali più attesi dalle aree protette alpine. Si tratta del Trofeo Memorial “Danilo Re”, nato 19 anni fa inizialmente come competizione sportiva dedicata alla memoria di Danilo Re, guardiaparco deceduto in servizio nel 1995 presso il Parco di Valle Pesio (oggi Parco del Marguareis), e che oggi è diventato un’imperdibile occasione di incontro tra operatori per discutere di progetti e problemi comuni. Il presidente Antonio Caola e il direttore Roberto Zoanetti avevano ricevuto il mandato per l’organizzazione un anno fa dal Parco Nazionale francese de la Vanoise e, scordati gli iniziali timori di non essere in grado
50
di gestire il tutto, si dichiarano ora molto soddisfatti: “era una manifestazione a cui tenevamo particolarmente e meglio di così non poteva andare, abbiamo potuto contare su un team di lavoro impeccabile, poi le perfette condizioni delle piste e l’incantevole panorama offerto dalle nostre Dolomiti di Brenta hanno completato l’opera. Abbiamo fatto il pieno di complimenti e per questo dobbiamo certamente ringraziare anche chi ci ha sostenuto e patrocinato: la Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Pinzolo, il Comune di Carisolo, l’ApT Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena e i molti sponsor”. Giovedì 9 gennaio si è aperta a Pinzolo la manifestazione con la sfilata dei circa 140 partecipanti
IL FOGLIO di
suddivisi in 31 squadre, giunte da 21 parchi di 6 nazioni alpine: Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria e Slovenia. Tante bandiere, culture, tradizioni e lingue accomunate dall’amore per l’ambiente e per lo sport. Con la Banda comunale di Pinzolo in abito tradizionale ad aprire la sfilata e la fiaccola originale di Cortina ’56 portata dal Presidente di Alparc, Michael Vogel, il corteo ha attirato anche la curiosità dei passanti che si sono radunati con gli atleti in Piazza Carera. Qui vi è stata l’emozionante accensione del tripode da parte di due campioni che facevano parte della squadra olimpica italiana proprio a Cortina ’56, Gino e Bruno Burrini di Madonna di Campiglio. Il corteo si è dunque spostato al vicino Paladolomiti che da quel momento è diventato il quartier generale della manifestazione che ha ospitato assemblee, convegni, buffet, cerimonie.
Il venerdì è stata la giornata dei meeting istituzionali: alla mattina la assemblea generale di Alparc (Rete delle aree protette alpine) alla presenza del Segretario generale della Convenzione delle Alpi, l’austriaco Markus Reiterer, durante la quale è emersa una generale preoccupazione per i tagli ai finanziamenti delle aree protette; al pomeriggio il convegno tematico dal titolo “Incontrare la fauna nel suo ambiente naturale – Programmi ed azioni per i visitatori delle aree protette alpine tra conservazione e valorizzazione di questa risorsa” in cui sono state presentate le esperienze dei parchi per soddisfare il desiderio dei turisti di vedere dal vivo gli animali senza però metterne a rischio la tutela. Venerdì sera era in programma la prima delle quattro gare, quella di fondo, disputata in notturna sulla pista Frassanida di Carisolo. Il sabato invece è
PINZOLO
stato dedicato quasi esclusivamente alle gare, all’alba quella di scialpinismo poi quella di slalom e infine quella di tiro al bersaglio. Il tutto si è svolto tra Prà Rodont e il Doss del Sabion che magicamente emergevano dalle nuvole e hanno regalato una giornata da urlo agli atleti. La manifestazione è poi ufficialmente terminata domenica mattina con le due escursioni al Museo della Malga di Caderzone e nella meravigliosa conca di Serodoli. Nei giorni di gara non sono certo mancati i momenti conviviali con la musica e l’allegria degli Avanti E’ndre giovedì sera, con il Coro Presanella e la polenta carbonera dei Polenter di Storo venerdì sera, con la impeccabile cena di gala curata dagli studenti dell’Istituto alberghiero di Tione – Alta Formazione – con lo chef stellato Alfio Ghezzi a cui è seguita la tradizionale festa di chiusura.
51
comunità IL PAESE LE OPERE
di Giuseppe Ciaghi
Dal “ballo della morte” di Simone Baschènis alla “danza della vita” di Mario Branca Dal “ballo della morte” di Simone Baschènis alla “danza della vita” di Mario Branca, attraverso un percorso lungo 500 anni di storia, che dalla Chiesa di san Vigilio di Soràno porta al PalaDolomiti in piazza san Giacomo, tra il municipio e la parrocchiale di san Lorenzo.
52
Segna l’itinerario di una comunità che nella sua lenta, secolare trasformazione socio – economica ha spostato il proprio baricentro – civile, religioso ed artistico - dalla periferia fin dentro il cuore dell’abitato, mutando via via, lungo il tragitto, abitudini, mentalità, rapporti sociali e con l’ambiente.
IL FOGLIO di
E’ la conferma di come l’arte riesca a riqualificare lo spazio urbano attraverso la bellezza, a renderlo vivo, abitato, oltre che armonioso
L’opera d’arte, sistemata sulla facciata del grande manufatto - ospita l’auditorium con cine e teatro, sale dedicate a mostre, incontri e attività culturali nonché gli uffici dell’azienda per la promozione turistica rappresenta forse l’arrivo di un periodo storico caratterizzato dalla ricerca, a volte spasmodica, del benessere economico, e insieme il punto di partenza, almeno si spera, verso quell’arricchimento spirituale di cui la collettività ha bisogno per crescere ed affrontare le incognite di un futuro dove la bellezza, la fantasia e la creatività saranno sicuramente determinanti. Un esplosione di gioia di vivere, con nove ballerine in rame alla ricerca della perfezione artisti-
PINZOLO
ca e della propria personalità, attraverso eleganti movenze di danza classica danno ritmo e movimento, e leggerezza con le loro curve, ad una parete altrimenti statica e insignificante. E’ la conferma di come l’arte riesca a riqualificare lo spazio urbano attraverso la bellezza, a renderlo vivo, abitato, oltre che armonioso. Come suggeriscono le righe del pentagramma, che unisce gli elementi naturalistici e umani dell’opera e li trasforma in musica e poesia. L’ha ideata Mario Branca, scultore milanese, che ha vinto il concorso indetto dal Comune di Pinzolo. A preferirlo fra 37 concorrenti è stata la commis-
53
comunità
sione formata da Anita Binelli, Ivo Maria Bonapace, Remo Maturi, Giordano Raffaelli e Giorgio Michelotti, con la motivazione: “Composizione artistica di notevole significato simbolico che si integra con efficacia scenografica nel contesto architettonico, con singolare effetto lirico, con raffigurazione del rapporto uomo, arte e natura”. Subito dietro a lui si sono classificati Vincenzo Sangiorgi di Catania e Ettore Consolazione di Roma. Nonostante la giovane età, è del 1977, Branca è un artista già affermato.
54
Vanta diverse opere realizzate per edifici pubblici (a Caltanissetta, a Bologna, nel milanese, a Santa Margherita Ligure e, di recente, sulle scuole elementari di Terlago). “Il progetto per il PalaDolomiti – spiega – si sviluppa sul rigo musicale che lega tutte le figure; vuol essere un inno alla gioia del vivere e al piacere delle rappresentazioni umane legate all’arte del teatro, del canto e della musica”. Nella sua composizione si avvertono elementi antichi e moderni, assimilati e fusi insieme in un mirabile capola-
voro: qui il richiamo alle ballerine ricamate sugli splendidi vasi in ceramica della cultura classica, là il soffio della Primavera e la perfezione di Venere che esce dal mare sulla conchiglia, altrove la Danse di Henri Matisse e la Jane Avril del Jardin de Paris di Toulouse – Lautrec, nonché il danzatore che compare sulla copertina del singolo di Sting Mad About You 1991. Va aggiunto che c’è stato anche chi ha arricciato il naso e commentato: “Che porcheria! Figure nude vicino alla chiesa!”
IL FOGLIO di
PINZOLO
AMMINISTRAZIONE
Union latina, con il ballo nel sangue a cura della redazione
Alla fine del 2013 avevano la residenza a Pinzolo ben 24 ecuadoregni e 8 cubani, parecchi altri nei paesi vicini di Giustino e di Carisolo. Quella latino americana è una comunità cresciuta parecchio in questi ultimi dieci anni, in continuo sviluppo. Si è integrata molto bene nel nostro tessuto sociale, dove ha portato tanti aspetti della propria cultura, un modo di vivere semplice, legato ai valori della natura, fatto di spontaneità e disponibilità, di relazioni e di sentimenti genuini, di musica, ballo, allegria e tanto altro. E’ anche una comunità molto unita, fatta di persone che si aiutano nel bisogno, ma anche
aperta verso la gente del posto, capace di coinvolgere nelle proprie iniziative e in tante circostanze. Nello scorso ottobre, proprio per organizzarsi al meglio, ha costituito “Union Latina” un’associazione senza scopo di lucro che si propone di svolgere attività di utilità sociale per iscritti e non. Fra gli obiettivi quello di diffondere la cultura interetnica nel mondo mediante la conoscenza delle diverse razze che convivono in Val Rendena, di integrare le proprie culture con le altre, senza però perdere la propria identità, di organizzare e partecipare a incontri, manifestazioni - locali nazionali e interna-
55
comunità AMMINISTRAZIONE
zionali - basate sullo spirito di solidarietà e di cooperazione. Significativi alcuni articoli dello statuto, dove si propongono di “valorizzare la partecipazione attiva delle donne come protagoniste nella crescita umana e civile della società e nell’interazione fra le diverse culture attraverso l’ideale dell’educazione permanente” e di “organizzare spazi di incontro per le mamme e i loro bambini in una prospettiva di scambio e incontro e di promozione e diffusione delle culture autoctone, attraverso corsi di musica, animazione, teatro, ballo latino americano, e cucina tipica di tali paesi”. Presidente dell’associazione è stato eletto Wilders Alvares Mora, vice Tatiana del Rocio Carrion Rodriguez, segretaria Yarisleydis Rivera Reyes, revisore Rodriguez Aguirre Carlos Enrique e consiglieri Gavilanes Cabanilla Sonia Johana, Pineta Gualcha Winpher e Urquiza Rosario. La costituzione dell’associazione è stata accolta con favore dall’amministrazione comunale come ha sottolineato l’assessore Anita Binelli: «Ci siamo impegnati perchè si possa attuare un’integrazione nel rispetto delle culture. Consideriamo un arricchimento l’avere nella nostra comunità queste persone che hanno deciso di mantenere le proprie tradizioni e allo stesso tempo si sono messe a disposizione per insegnarle anche alle nostre genti».
56
IL FOGLIO di
PINZOLO
Da Weimar a Madonna di Campiglio per un matrimonio da favola Non è la prima volta che qualche turista rimanga folgorato dalla bellezza di Madonna di Campiglio e decida di sceglierla quale posto ideale per le proprie nozze. Era capitato qualche anno fa a Danielle e Nick una coppia inglese di Dover, a Adam e Lilach una coppia israeliana ... Ora hanno deciso di dire “per sempre insieme” nella bella Campiglio Marcello Graziano, e Peggy Dahms, direttamente da Weimar in Germania. «Ci siamo conosciuti sei anni fa proprio a Madonna di Campiglio» ci dice Marcello. E quell’incontro fu galeotto e fece nascere un grande amore. Da qui la decisione di venire a tra-
scorrere una vacanza nelle Dolomiti di Brenta e di unirsi in matrimonio proprio in quel luogo custode di bellissimi ricordi. «Madonna di Campiglio ha per noi un significato speciale - ci
confida Marcello- e poi è un luogo davvero stupendo dove ci siamo trovati benissimo». Così sabato 28 dicembre Marcello e Peggy nella sala dello Chalet Laghetto hanno pronunciato il fatidico sì alla presenza del Vicesindaco del Comune di Pinzolo Valter Vidi che ne ha certificato l’unione. A rendere l’atmosfera ancora più particolare ed unica, oltre all’abbondante nevicata che ha coperto con un metro di neve il paese, la mostra di quei paesaggi dolomitici, ritratti dall’artista Matteo Lencioni, molto cari ai due novelli sposi. Foto di Mirco Viviani
57
tradizione IL PAESE
Quant ca me ho fat l’Università, 50 agn fa, l’unica lingua ca ho ‘mparà l’e stà al dialèt ... Cari compaesani Quant ca me ho fat l’Università, 50 agn fa, l’unica lingua ca ho ‘mparà l’e stà al dialèt dal me paìs, ma purtroppo gan sarà poc chi ‘l capìs. Pruma di tut, vui ringraziàr chii, chi ha organizà sta bela gita a Mantova, par vignér a vìgiar indùa ca lauràva i nos vèc, tant temp fa, par pudérsi guadagnàr al pan par ói e la só gent. A chii temp i stava tuc insèma, vec e gióin, suoceri e nori, matéi e matèle, e ‘i òm i pudìva nar a lauràr da lónc e tanc iè né giù par Mantua. I ha fat su anca ‘n aftàr,
58
in la cesòta di San Martìn, par niàftri pinzói, par pragàr stu sant, c al li tegna san, par pudér lauràr e mandàr vargùt a li so famóie che è restà lasù. Nò cumi adès, nuàftri anziani gum da tègnar ben i nòs fiói, parchè ‘n indumàn, i sarà ói a circàrni il post alla casa si riposo. Ói, i dis, ca i ni tegn ben, ca nu i ni fa mancàr nienti, ca gum i nòs dutór ca i ni impìrula giù e i ni fa diventàr gióin, ma l’importante l’è ca ghi libarùmi la casa e ca ghi nùmi fò dai pé. Adès, ca i ni mina a vìgiar al Santuario da la Madona delle
IL FOGLIO di
Adès dìso grazie al Vescovo di Mantova, a don Benito e ai du prèvac chi ha concelebrà sta bela messa, ma anca al nòs coro ca ‘l na cantà dali beli canzón apòsta par sta ocasión. Nu vurìa dismintigàr al nòs sindaco e l’Anita...
Grazie, pregùm ca la ni tegna ‘na man sul cò, parchè sum in di ‘n brut periodo cola nòsa Italia. Cu disìf viàftri, nu vi par ca giù par Roma, nu ghi sia masa partiti, ca i fa dali bèghi ma i si dichiara uniti? I dis ca i va a drita, invé zi ai va a zanca, ma a filar drit, nu i ghi pinsa gnanca, ma lasùm pèrdar, cu vót ca i faga, sa, cul ga ghi interessa l’è la poltrona o la busta paga? Ho sintù der, cha ch’ a Mantova chi ni speta, gh’è sempre cul gran chirurgo Marco, ca sa gum bisùgn, al ni dà na man vulintéra, però, sparùm ca nu ‘l sia par la so cariera. Al mi scusa sior dutór, ól, ca ‘l sta giù par chi e a Pinzól su par Campanót, al mai vist in butigòt chi vónt la pazienza? Ól il sa, ca a na zèrta
PINZOLO
età, nu ga num mai asà, ma sa si pudós comprarla, num tuc a tórla stasera, e a costo de far dèbit, purtùm ià anca la butéga. Adès dìso grazie al Vescovo di Mantova, a don Benito e ai du prèvac chi ha concelebrà sta bela mösa, ma anca al nòs coro ca ‘l na cantà dali beli canzón apòsta par sta ocasión. Nu vurìa dismintigàr al nòs sindaco e l’Anita, e ghi scumétu, ca i s ha dat da far pù di tuc, parchè riesa be stu pelegrinagio. Vi garantìsu ca l’è sta na bela giurnada, cunti na bela compagnìa, sparùm da pasarne amù e così sia. Lucia Maturi
59
scuola IL PAESE
Mostra presepi, arte e tradizione delle valli montane di Carla Maturi
60
Veramente suggestiva l’atmosfera natalizia che gli “Amici del presepio” di Tesero ci hanno fatto rivivere nella sala espositiva del PalaDolomiti. Quella del presepe è una delle tradizioni che si è mantenuta viva nonostante i profondi mutamenti sociali, economici e culturali verificatisi negli ultimi tempi. In molte nostre case, soprattutto se presenti bambini o anziani, è consuetudine allestire la scena della natività in un punto privilegiato della casa
quale l’ingresso, in segno d’accoglienza o nel soggiorno come parte più nobile dell’abitazione. La costruzione del presepe e non è solo un fatto intimo e famigliare, è anche un segno comunitario: non c’è chiesa senza presepe e anche da noi da diversi anni prosegue la manifestazione “Abbraccio di luce - Nar par presepi a Pinzol” che prevede la predisposizione di natività all’esterno delle case così da poter essere ammirati e
IL FOGLIO di
goduti liberamente da ogni passante. Quelli esposti al PalaDolomiti si rifacevano profondamente alla tradizione alpina incentrata sulla sacra famiglia con Gesù Bambino, la Madonna e San Giuseppe con il bue e l’asinello al centro della scena, spesso affiancati da semplici pastori. I 17 presepi esprimevano e riflettevano le caratteristiche proprie dell’ambiente montano, simile al nostro, che li aveva prodotti. Anche la scenografia si ispirava al paesaggio alpino con i suoi pascoli e le sue montagne. Ogni tanto in questo ambiente erano inseriti elementi del tutto estranei come castelli o villaggi orientali con i loro palmeti che rimandavano allo spazio e al tempo lontano della nascita di Gesù. In molti era presente la pregevole figura del vecchio e curvo pastore con un agnello sotto il braccio e il cappello in mano che esprimeva devozione, rispetto, profonda religiosità, umiltà ma anche grande dignità; in sintesi l’essenza stessa dell’abitante delle valli alpine. I presepi si proponevano di raccontare, interpretare artisticamente e attualizzare lo straordinario evento della nascita di Cristo. Se comune era l’ispirazione profondamente diverse le tecniche utilizzate e gli effetti
artistici. Accanto a un’opera realizzata con la tecnica dello sbalzo su lastra di rame, si poteva ammirare un notevole bassorilievo con figure quasi a tutto tondo che sembravano uscire dal fondale per avvicinarsi al visitatore. Un’imponente dipinto di Felix Deflorian si apriva, come un’antica pala d’altare che con i suoi colori caldi, le luci dorate, tra-
PINZOLO
smetteva il senso del sacro. Accanto 5 pezzi a grandezza naturale, scolpiti con essenzialità sembravano invitare lo spettatore ad entrare per essere il 6 pezzo della sacra rappresentazione, per diventare parte viva e non solo fruitore del mistero della nascita di Gesù. Oltre alla bellezza delle opere esposte, questa terza edizione dell’Arte della Natività, è stata caratterizzata da una profonda sacralità e da un forte legame con la tradizione alpina. L’iniziativa è stata voluta o organizzata grazie all’impegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pinzolo che si augura di riuscire, anche per il Natale 2014, a riproporre un’analoga iniziativa, anche alla luce del successo di pubblico ottenuto: sono stati infatti oltre 2000 i visitatori, molti dei quali hanno lasciato le loro lusinghiere impressioni sul registro dei visitatori.
61
l’evento
Dolomitica Brenta Bike, una marathon nelle Dolomiti di Brenta
62
IL FOGLIO di
Una nuova gara per gli amanti della mountain bike, una nuova gara per promouovere le straordinarie bellezze delle Dolomiti. Nasce così la Dolomitica Brenta Bike una Marathon nel Parco Naturale Adamello Brenta su strade forestali, sentieri, piste da sci con scenari
PINZOLO
da favola che si aggiunge alla mitica 24 ore Val Rendena e completa l’offerta per i bikers a caccia di emozioni. Prima edizione, ma già accolta nel prestigioso circuito Trentino Mtb che racchiude le più importanti gare di lunga distanza che si svolgono in Trentino.
63
l’evento AMMINISTRAZIONE
Una decisione accolta con soddisfazione da tutto il comitato organizzatore della Dolomitica Brenta bike presieduto da Michele Maturi: «La decisione di Trentino MTB di farci entrare
Un percorso di 83 km con circa 3000 metri di dislivello ricavato per lunghi tratti nel Parco Naturale Adamello Brenta, prevalentemente sterrato, ora su stradine forestali ora su sentieri o vecchie carrarecce
64
già dal primo anno nel circuito, ci inorgoglisce perché è un segnale fondamentale che certifica che il progetto che stiamo portando avanti sta incontrando un interesse ed un consen-
IL FOGLIO di
so importante anche fuori dai confini della Val Rendena. Allo stesso tempo ci carica di una ancora maggiore responsabilità: per noi è vitale fare bene e faremo di tutto perché chi vie-
ne a Pinzolo a gareggiare torni a casa soddisfatto». «D’altronde -aggiungono all’unisono i due responsabili del percorso, Norman Masè e Walter Maestri- con un percor-
PINZOLO
so come quello che abbiamo studiato dovremmo riuscire a far vivere una giornata straordinaria all’insegna dello sport agli amanti delle ruote grasse, e ricchissima di emozioni per tutti». Un percorso di 83 km con circa 3000 metri di dislivello ricavato per lunghi tratti nel Parco Naturale Adamello Brenta, prevalentemente sterrato, ora su stradine forestali ora su sentieri o vecchie carrarecce. «Niente di troppo tecnico –confermano i ragazzi del C.O.- è un percorso che ha il pregio di portarci in quota e di poter gustare lo splendore delle nostre montagne e dei nostri paesi: Malga Movlina, il lago di Valagola, la val Brenta, il Graffer, Ritort sono alcune delle mete imperdibili del bell’anello». E ancora «si passerà dai paesi di Carisolo, Giustino, Massimeno, Bocenago, Spiazzo, Mavignola, Madonna di Campiglio, .. .». La gara partirà alle ore 8.30 di domenica 29 giugno da Pinzolo, nel cuore del paese, sulla strada statale all’altezza di Piazza Cesare Battisti. Nel pomeriggio si disputerà infatti la DoloMini, riservata ai piccoli bikers che si cimenteranno su un facile percorso preparato ad hoc per loro. Info: www.dolomiticabike.com
65
sport STORIA
Trofeo Toni Masè, in 1200 alla prima edizione a cura della redazione
66
Strabiliante successo per la prima edizione della Vertical Doss Trofeo Toni Masè. In circa 1200 divisi tra partecipanti alla gara Fisi, Raduno Scialpinistico e Ciaspole, hanno raggiunto il Doss del Sabion sotto una piacevole nevicata. Mille metri di dislivello per gli agonisti sulla ripidissima Tulot. Partiti dal Pian della Rigozza, a 1101 m, gli atleti si sono lanciati sulla direttissima che porta prima alla Malga Cioca, hanno percorso un tratto della pista Cioca2 e infilato il collegamento verso il Doss del Sabion dove hanno dovuto calzare obbligatoriamente i ramponi per poi riprendere nell’ultimo tratto gli sci con le pelli. Vincitore assoluto Philip Gotsch che ha percorso i mille metri di dislivello in soli 44’12’’. Alle sue spalle Nicola Pedergnana (44’46’’) e Thomas Martini (45’11’’) entrambi portacolori del Brenta Team. Tra le donne battaglia fino all’ultimo metro con tutto il podio racchiuso in meno di 15 secondi. Alla fine a spuntarla Federica Osler che ha avuto la meglio su Corinna Ghirardi per soli 5 secondi e su Orietta Calliari. Per le categorie giovani, affermazione di Elisa Dei Cas nella Junior Femminile, di Alissa Micheli nella Cadetti, di Valentino
IL FOGLIO di
Bacca nella Junior Maschile e di Davide Magnani nella Cadetti, tutti ragazzi del Brenta Team, risultato il gruppo più numeroso e più vittorioso.
Infine per quanto riguarda il raduno con partenza da Malga Cioca con arrivo al Doss passando dalla Conca di Grual, Loris Fattor è risultato il più veloce
PINZOLO
con il tempo di 32’15 seguito da Romano Monegatti e Marcello Gionta. In un PalaDolomiti al limite della capienza le premiazioni con i
67
saluti di rito: da quelli del Sindaco Bonomi a quelli del Presidente di Funivie Pinzolo Spa Roberto Serafini per stringersi intorno alla famiglia di Toni Masè. “Mi ha fatto molto piacere che si sia deciso di ricordarlo così- aggiunge la moglie Mariella- sono sicura che Toni da lassù ci sta guardando e sia molto contento”. Un abbraccio quello del PalaDolomiti a Toni Masè commovente, una stretta e un ricordo semplice ma genuina ad una persona che ha lasciato nella comunità un segno indelebile e un vuoto incolmabile. Soddisfazione per l’Associazione sportiva Alpin Go Val Rendena guidata dall’infaticabile Matteo Campigotto per essere riuscita a dar vita ad una manifestazione che ha saputo abbinare a meraviglia, agonismo e voglia di divertirsi, sport e momenti conviviali, e per aver regalato agli amanti dello sci alpinismo e delle ciaspole una giornata indimenticabile.
68
IL FOGLIO di
PINZOLO
69
memoria STORIA
Emigranti… non solo arrotini di Damiano Rito
Sono partiti in molti, alcuni più fortunati hanno fatto ritorno in patria investendo i loro risparmi principalmente nel settore turistico. Altri, molti altri, sono rimasti in quei paesi mettendo radici
70
Il triste fenomeno dell’emigrazione avvenuto a cavallo del 19° e 20° secolo ha consacrato la val Rendena come terra dei “moleti”, eleggendo Pinzolo a capitale degli arrotini. Lo testimonia il monumento all’ingresso di Pinzolo, opera di frà Silvio Bottes, una fedele riproduzione in bronzo della mola dei “Gardei” di Giustino, azionata da uno statuario arrotino, con uno sfondo stilizzato dei grattacieli americani. Sono partiti in molti, alcuni più fortunati hanno fatto ritorno in patria investendo i loro risparmi principalmente nel settore turistico. Altri, molti altri, sono rimasti in quei paesi mettendo radici. I loro discendenti di seconda e terza generazione si sono trasformati da arrotini ambulanti a imprenditori del settore con fabbriche e negozi. Una parte di essi invece si è inserita in quei paesi in maniera profonda, non difficile infatti trovare con cognomi rendeneri, prelati, giudici di corte suprema, insegnanti, attori e anche aviatori. Nel 1939 Cavoli Vigilio di Pinzolo, classe 1904, decise anche lui
di emigrare in America. Subito dopo la seconda guerra mondiale si fece raggiungere negli U.S.A. dalla moglie Martello Marina e dai figli Adone (anni 16), Claudio (anni 15), Ivo (anni 13) e Celso (anni 11). Adone e Claudio seguirono le orme del genitore come arrotini. Claudio si laureò in scienze economiche alla Union University, poi per 24 anni fece carriera militare nell’aviazione diventando colonello e pilota dei famosi F16. Ivo dopo gli studi liceali si è laureato in scienze economiche, prestando servizio militare nell’esercito come sottotenente, prosegue in carriera e nel 1980 ottiene la promozione a colonnello. Prestò servizio in Italia, Germania, Corea e Vietnam. Nel dicembre 1981 comanda a Verona l’operazione di liberazione del generale Dozier, comandante della forza terrestre alleata in Europa, rapito per 43 giorni dalla Brigate Rosse. Per questa operazione viene nominato dal presidente Pertini Cavaliere della Repubblica. Dopo 32 anni di onorata carriera
IL FOGLIO di
PINZOLO
si ritira in quiescenza. Ivo ha tre figli. James classe 1962 si laurea in economia alla Georgetown University e poi si specializza in business administration. Dopo un periodo nell’esercito in qualità di ufficiale si congeda. Attualmente è direttore marketing di una importante compagnia commerciale. Steven classe 1968, dopo l’accademia militare presta servizio per 8 anni partecipando alla guerra in Bosnia, attualmente è un manager bancario. Christopher classe 1964, si laurea in biologia alla Princeton University si specializza con un master alla Yale University, poi quasi vi fosse un richiamo, passa all’esercito. Guida un battaglione in Afghanistan, presta servizio in Iraq in qualità di tenente, torna in Afghanistan come comandante della zona Ovest, prima del compimento dei 49 anni. Nell’estate scorsa viene nominato generale. DOVE ARRIVANO GLI ARROTINI
71
storia e tradizione
Lo Stemma di Pinzolo di Carla Maturi
Siamo abituati a vederlo ovunque lo stemma del nostro Comune, quello con i rododendri, ma forse non tutti sanno che…
72
Siamo abituati a vederlo ovunque lo stemma del nostro Comune, quello con i rododendri, ma forse non tutti sanno che… “Esso è costituito da uno scudo d’argento con incastonati 3 rododendri al naturale in rosso il fiore verdi le foglie. Detto scudo è sormontato da una corona merlata ed il tutto è contornato da fregi del comune” così recita la delibera del Commissario prefettizio del 11 febbraio 1928, approvato poi dalla Consulta Araldica Nazionale. Nell’aprile del 1929 il re d’ Italia Vittorio
Emanuele III ne autorizzò l’uso. L’uso dello stemma fu concesso quando i quattro comuni di Carisolo, Pinzolo, Giustino e Massimeno furono raggruppati in un unico ente dal regime fascista. Prima veniva utilizzato semplicemente lo stemma del Regno d’Italia con la croce di casa Savoia, proprio per ricordare come anche Pinzolo era sotto le insegne del Regno d’Italia. A volte veniva semplicemente usata nel timbro e nel logo della carta intestata la corona, tipica dei comuni, contornata da due rami
IL FOGLIO di
affiancato dal fascio littorio con le verghe e l’ascia. In araldica ogni aspetto ha il proprio significato, legato spesso all’immaginario medioevale. Infatti la forma è a scudo gotico antico con la parte superiore perfettamente quadrangolare e quella inferiore a triangolo rotondato finendo a punta. Così il colore argenteo, che si ispira all’acqua fredda e pura dei torrenti in una notte stellata invernale, rappresenta delle virtù quali la purezza, l’umiltà, la trasparenza, la sincerità, ma anche clemenza, concordia e speranza. La corona, che sormonta lo scudo è quella tipica che contraddistingue i comuni è formata da un cerchio aperto da otto pusterle, ossia da piccole porte, tre delle quali visibili con due cordonature a muro, sostenute da una cinta aperta da sedici porte di cui nove visi-
bili sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d’argento e murato di nero. C’è poi l’elemento decorativo, anche questo tipico degli stemmi comunali, costituito da due rami, uno di quercia con ghiande (a testimoniare la nobiltà e il merito riconosciuto) e l’altro d’alloro, simbolo di fermezza d’animo e di gloria, con bacche incrociati sotto la punta dello scudo e annodati da un nastro tricolore. La parte più interessante che lo distingue da tutti gli altri stemmi comunali sono i tre rododendri. Definiti con termine tecnico dell’araldica “al naturale”, ossia non modificati né per posizione né stilizzati o rielaborati graficamente, ma proposti sullo scudo proprio come si trovano in natura con i fiori di un bel rosso e le foglie verdi. In molti stemmi comunali è rappresentato per esempio il cam-
PINZOLO
panile o il santo patrono della comunità o un altro elemento caratterizzante la comunità o l’etimologia del luogo. A Pinzolo non era possibile perché doveva essere inserito un elemento esclusivo e caratterizzante, ma allo tempo valevole anche per le comunità di Carisolo, Giustino e Massimeno. Fu così scelto il rododendro, il fiore tipico delle nostre montagne che riesce a sopravvivere in condizioni estreme rallegrando interi versanti con stupende fioriture. Nel linguaggio dei fiori il rododendro è simbolo di eleganza, bellezza, ma anche di temperanza e moderazione. Lo stemma è un simbolo in cui riconoscersi, a cui guardare, proprio come facevano nell’antichità i soldati durante la battaglia per capire “dove sono i nostri”.
73
il ricordo STORIA
Ciao Rolly A cura della Redazione
74
È morto all’età di 92 anni Rolly Marchi, giornalista e scrittore, ma anche grande personaggio pubblico conosciuto e apprezzato nel mondo dello sci e dello sport invernale. Nato a Lavis il 31 maggio 1921, divenne giornalista alla fine degli anni 1930, lavorando come cronista sportivo: ha iniziato a seguire i Giochi olimpici invernali nel 1936. È stato corrispondente, per vari giornali, in
occasione di tutte le edizioni dei Giochi invernali dal 1936 al 2006. La val Rendena la conosceva bene e amava frequentarla. In particolare Madonna di Campiglio dove era conosciuto soprattutto per il suo amore per il Brenta (nel 1939 era già sul Campanil Basso) e per essere stato tra i fondatori della 3-Tre e del Trofeo Topolino di sci alpino.
IL FOGLIO di
Scalatore e alpinista, ha avuto occasione di partecipare a scalate con Dino Buzzati, Walter Bonatti e Reinhold Messner, tra gli altri. Nel 1979 fu finalista al Premio Campiello con Ride la luna. Dal 1991 direttore del semestrale La Buona Neve, di cui è stato anche fondatore. Un semestrale attraverso il quale ha raccontato gesta e storie incredibili, anche della nostra valle a cui dedicava particolare attenzione, con il privilegio di chi le aveva vissute in prima persona. Un personaggio che ha scritto la storia dello sport e partecipato a tutti gli eventi sportivi più importanti che amava partivcolarmente due appuntamenti a cui non è mai mancato: alle Olimpiadi - estive e invernali -, che ha seguito da inviato dal 1936 al 2006 e al Trento Film Festival, l’Olim-
PINZOLO
piade del Cinema di montagna e alpinismo. Le Olimpiadi e il Festival, proiezione delle sue più grandi passioni, lo sport con i suoi campioni, la montagna con gli alpinisti, e le loro storie che Rolly Marchi ci ha magistralmente raccontato. Ciao Rolly!
75
il ricordo STORIA
Per non dimenticare... di Aldina Collini
C’era una volta un uomo buono. Saggio, tranquillo e sempre contento. Viveva in un piccolo paese nel cuore delle Dolomiti di Brenta; amava e rispettava la sua montagna, gli animali, le persone che vi abitavano e quelle che ci venivano in vacanza. Aveva passato buona parte della sua vita lavorando in mezzo alla gente: accompagnava i turisti in funivia e li intratteneva con curiose storielle riguardanti i momenti passati con il suo gruppo di alpini, o con aneddoti riguardanti la sua vita di gioventù, trascorsa per lo più come
76
pastore in malga; vita non facile per un giovane ragazzo, ma comunque raccontata con amore ed un pizzico di nostalgia. E queste persone lo ascoltavano a bocca aperta, portando con sé, al momento di scendere dalla funivia, un piccolo ricordo di questo signore con la barba, che fumando Nazionali, narrava del mondo passato. Quando arrivò per lui il momento di ritirarsi dal lavoro, si dedicò pienamente alle sue passioni: dal tardo autunno fino all’arrivo della primavera passava intere giornate nel suo laboratorio sotto casa, dove con grande maestria, dedizione e ingegno creava bastoni di legno con la storta e sgabelli per la mungitura, che sarebbero stati regalati ai pastori delle malghe all’inizio della seguente stagione estiva; riparava e dava nuova vita a vecchi arnesi contadini, ormai fuori uso e abbandonati, rinvenuti in polverose stalle e cantine in disuso. Possedeva anche una piccola stalla di capre, che tra assistenza ai parti, mungitura, allattamento dei capretti, dimostrazioni e “lezioni di zootecnia rurale” ai curiosi di passaggio e a qualche gruppo di bambini delle scuole, lo teneva parecchio occupato.
IL FOGLIO di
Ma ecco che quando tutti i bastoni e gli sgabelli erano pronti, gli attrezzi riparati e i capretti svezzati, piano piano la neve iniziava a sciogliersi, lasciando il posto alla nuova stagione e con essa ad altri lavori; era giunto per lui il momento di alpeggiare le capre, ripulire la stalla e dedicarsi alla vita all’aria aperta, tra cui assicurarsi il cibo per i suoi animali, che sarebbe servito durante l’inverno. Passò parecchie delle sue estati come pastore di vacche su una malga, accompagnato dal suo fedele cane, da lui personalmente addestrato. Gli anni erano passati, e la vita del pastore non era più così dura come un tempo, ma le tradizioni non scomparivano: ci si alzava comunque presto al mattino per la mungitura, che non era più a mano, ma a macchina... e l’usanza di cantare o fischiare durante questo “rito” era rimasta; poi, terminato ciò, una lavata veloce a mani e viso, e via a far colazione con pane raffermo, caffé e latte appena munto. E quest’uomo, come d’abitudine ogni mattina, svuotata la scodella, con un lento movimento del braccio si asciugava la bocca, accendeva una sigaretta ed era pronto per accompagnare il bestiame al pascolo. Molto tradizionalista, dopo aver riempito con cura il “carner dal sal”, si toglieva il cappello e recitava il “Pater Noster”, rigorosamente in latino, apprestandosi così a guidare la mandria fino al pascolo scelto.
Ecco che per lui, qui iniziava il momento più bello della giornata: seduto all’ombra di un abete o sopra un sasso, accompagnato dal perpetuo suono dei campanacci, osservava con saggezza, ma sempre come fosse la prima volta, le mucche che pascolavano, passando lo sguardo dall’una all’altra, come per assicurarsi che stessero tutte bene e che non ne mancasse qualcuna. Spesso i turisti di passaggio, vedendo questo pastore d’altri tempi dallo sguardo così rassicurante e pacato, si fermavano incuriositi a fare domande, magari attaccando bottone con la scusa di un’informazione su quale sentiero fosse meglio percorrere. E lui con immenso piacere li accontentava, spiegando loro, ad esempio, perché le mucche scegliessero di brucare un’erba anziché un’altra, oppure il motivo di qualche loro comportamento particolare, o ancora dando informazioni sulle varie caratteristiche e particolarità di questa razza di bestiame autoctona, senza naturalmente tralasciare il racconto di qualche classico episodio caratteristico del “suo tempo” ormai passato... La maggior parte delle volte, questa gente di città chiedeva, quasi con rispetto, di poter scattare una foto assieme a lui. Così passarono le stagioni... e i tempi e le cose cambiarono... le belle estati in malga terminarono, ma rimasero comunque uno stupendo ricordo, che venne aggiunto agli altri e rac-
PINZOLO
contato nelle lunghe giornate d’inverno quando fuori nevicava e faceva freddo e dentro, al caldo, si preparavano bastoni e sgabelli e si accudivano capre... Ma ancora il tempo e gli anni passavano... e quest’uomo, in una sera non qualunque, in silenzio se ne andò per sempre. E con lui un pezzo della nostra storia, delle nostre tradizioni... Seppur con le lacrime agli occhi, ricorderemo con affetto e gratitudine questo personaggio bucolico dal grande cuore, che con la sua spontanea semplicità è riuscito a lasciare un segno indelebile nella vita di chiunque l’ha conosciuto. Collini Delfo (Sardela) 27.07.1941 - 31.12.2013 S. Antonio di Mavignola Vorrei ricordare una delle sue espressioni più ricorrenti: “ ... me, ‘l Delfo e ‘l quatordas: nuaftri tri ‘i sum sempru...” : “... io, il Delfo e il 14 (il suo numero identificativo sul posto di lavoro alle Funivie; da allora, spesso veniva chiamato “ al quatordas ”): noi tre ci siamo sempre...”
77
il ricordo STORIA
108 candeline per Maria Vencely di Gianluca Leone
78
Grande festa il 23 dicembre per Maria Vencely che ha compiuto 108 anni! La nonna di Madonna di Campiglio presso il Centro residenziale A. Collini di Pinzolo accoglie tutti con un sorriso. Nel pomeriggio il parroco di Madonna di Campiglio don Mario Bravin ha celebrato la messa.
Gli scout del Gruppo Agesci di Pinzolo hanno quindi proposto il presepe vivente coinvolgendo gli ospiti e portato la luce di Betlemme, ďŹ amma che sempre arde presso la Chiesa della NativitĂ e che da diversi anni diffondono in Val Rendena. Maria ha una grande memoria ed è
IL FOGLIO di
«Devo pensare che il Padre Eterno si sia dimenticato di me o che gli sia sfuggito il mio nome nel consultare la sua anagrafe...»
molto piacevole ascoltarla. Ripercorre volentieri la sua vita: “Sono nata in Slovenia ed ancora ricordo la lingua. Mio padre è morto in guerra quando avevo solo 10 anni. Non c’era lavoro e quando ho compiuto i 15 anni mi sono trasferita a Trieste dove sono stata domestica presso una famiglia. Guadagnavo 20 lire al mese e le mandavo a mia madre per crescere i miei tre fratelli”. Venuta a conoscenza di una migliore possibilità, si trasferisce a Milano, dove trova un lavoro meglio remunerato. Nel 1930 inizia a lavorare in un albergo dove conosce Alessandro Maggi, suo futuro marito, scomparso una cinquantina di anni fa. “Mio figlio era tecnico caldaista a Milano. Nel 1965 ricevette una proposta di lavoro a Madonna di Campiglio. Mi trasferii con lui e mi sono trovata benissimo sin dall’inizio”. Da cinque anni vive presso la Rsa di Pinzolo. “Qui mi trovo bene. A seguito di una caduta con frattura ora mi muovo con il girello ma mi sposto da sola conoscendo bene gli spazi” ci spiega. “Sto bene e sono felice di festeggiare oggi i 108 anni insieme a tante persone.
PINZOLO
Quando poi il Padre Eterno vorrà venire a prendermi non ho paura, mi sento pronta” afferma con grande serenità. Il taglio della torta è per lei un momento emozionante, attorniata dagli amici della Rsa, personale, parenti ed amici. Ha vissuto le due guerre mondiali e nella seconda si è salvata per un soffio dal bombardamento della sua casa. Una vita semplice: “Ho sempre lavorato molto. Non ho mai fumato, bevuto alcolici, né mangiato molto”. È una delle più longeve nonne del Trentino, preceduta da due donne di 109 anni, lei è la terza con 108 anni. “Non prende nessuna medicina” ci dicono i parenti che ricordano “ricevendo la visita di alcuni nipoti dalla Slovenia, ha subito iniziato a parlare perfettamente quella lingua. Ricorda benissimo la storia personale ed italiana che ha vissuto, con molti particolari. Se non fosse per l’anagrafe non si potrebbe assegnarle quest’età”. Grazie nonna Maria, per tutti un esempio nel vivere con serenità ed accoglienza. Un compleanno che a Pinzolo è divenuto un appuntamento vissuto dalla comunità nel periodo del Natale.
79
utilità STORIA
È nato lo Sportello Famiglia a cura della Redazione
80
Fornire alle persone informazioni capillari, accessibili, aggiornate e coerenti sulle tematiche di interesse per le famiglie che possono spaziare dal lavoro al supporto nella gestione di figli e persone anziane, dalla formazione all’istruzione, dalla conciliazione famiglia-lavoro al tempo libero, dalle attività dei Distretti Famiglia ai servizi dei Patronati, dai servizi socio-assistenziali a socio-sanitari. Questi gli obiettivi del nuovo “Sportello Famiglia”, messo in campo dalla Comunità delle Giudicarie, «un punto unico di accesso con informazioni ragionate e pensate in riferimento alla singola persona. Un servizio che non solo dice quali servizi sono offerti al cittadino ma lo guida e lo accompagna nella scelta di quello più adatto alla specifica situazione». Per questo servizio la Comunità ha messo a disposizione le risorse economiche necessarie, uno spazio fisico adeguato, ha trovato nell’assistente sociale Elena Gianmarco, una responsabile con esperienza e doti comunicative, ed ha cercato di coinvolgere le realtà presenti sul territorio. Hanno risposto all’appello senza indugio l’Agenzia del LavoroCentro per l’Impiego di Tione, il
Distretto Famiglia Val Rendena, il Distretto Famiglia Giudicarie Esteriori, la Comunità Murialdo del Trentino Alto Adige, il Consorzio Impresa Solidale, la Cooperativa sociale Assistenza, la Cooperativa sociale L’Ancora, Cooperjob Trento, l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari – Distretto Centro Sud, il Forum delle Associazioni Familiari del Trentino – Sportello famiglia, l’A.P.S.P. “Abelardo Collini”, l’A.P.S.P. Giudicarie esteriori, l’A.P.S.P. “Padre Odone Nicolini”, l’A.P.S.P. “Rosa dei venti”, l’A.P.S.P. “S. Vigilio”, A.P.S.P. “Villa S. Lorenzo”, Cinformi – P.A.T., il C.F.P. ENAIP Tione, il C.F.P. U.P.T. Tione, l’Istituto Comprensivo del Chiese, l’Istituto Comprensivo Giudicarie Esteriori, l’Istituto Comprensivo Tione, l’Istituto Comprensivo Val Rendena, l’Istituto d’Istruzione “Guetti”, il Patronato ACLI Tione, il Patronato INCA Tione e Storo, il Patronato ENASCO Tione, il Patronato EPACA Tione, il Patronato l’INAPA Zuclo, il Patronato INAS Tione, insieme alla Provincia Autonoma di Trento (Dipartimento Salute e Solidarietà sociale, all’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, Agenzia del Lavoro). Per gli altri soggetti coinvolti nella
IL FOGLIO di
gestione di servizi per la famiglia che non si sono ancora fatti avanti, la porta è aperta: potranno aggiungersi nella fase di sperimentazione.
Lo Sportello famiglia si può raggiungere con un numero verde (800-364364), via mail (family@comunitadellegiudica rie.it), o con una visita diret-
PINZOLO
ta, preferibilmente previo appuntamento, per supportare le famiglie nella risoluzione di un problema o nella deďŹ nizione di una scelta importante.
81
www.comune.pinzolo.tn.it info@comune.pinzolo.tn.it 82