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Cambiamo assieme
› a cura del presidente Luca Morigi
Nella primavera del 2023 si terranno i rinnovi delle cariche sociali di Confartigianato, un momento chiave per la vita dell’Associazione. Gli imprenditori, che vorranno candidarsi, mettendosi in gioco in prima persona per portare avanti le istanze dell’artigianato e della micro e piccola impresa, devono essere consapevoli dell’importanza del ruolo che andranno a ricoprire, se risulteranno eletti. Sedere nei consigli di categoria, nei comitati zonali o nei massimi organi della rappresentanza dell’associazione, richiede passione, entusiasmo e di essere propositivi, per farsi voce delle necessità di coloro da cui si è ricevuto mandato.
Un patto di fiducia, tra chi ben conosce cosa implica fare impresa nel nostro Paese. Il gruppo dirigente, che guido da quattro anni, ha mostrato grande coesione, uno spirito di servizio e di piena collaborazione che ci ha permesso di far fronte anche ai difficili anni della pandemia nel migliore dei modi, mantenendo sempre lucidità, nonostante la situazione critica. A loro va il ringraziamento mio e quello dell’intera struttura, non solo per quanto realizzato, ma anche per l’esempio mostrato. Chiunque sarà chiamato a succedere loro nei diversi incarichi, non potrà prescindere da quello che è stato fatto in questo mandato, segnato dai lockdown, dalle crisi causate dal Covid e dal conflitto in Ucraina. Mesi di paure, in cui tutti i punti di riferimento sono stati stravolti e durante i quali non abbiamo mai smesso di esserci per i nostri associati.
Gli uffici sono sempre rimasti attivi e i dipendenti presenti nelle sedi, per aiutare gli imprenditori a ottenere i ristori e a orientarsi fra la pletora di divieti assunti per tutelare la salute della collettività. Momenti che hanno rappresentato una sospensione della normalità, bloccando progetti, ridefinendo le priorità di mandato e costringendoci a rimodulare le nostre vite, sperando di tornare a una quotidianità che, oggi, è sicuramente differente. Il 2020 ha costituito uno spartiacque, ma non è venuto meno il nostro impegno per ridare slancio e fiducia alla micro e piccola impresa locale, che, ancora una volta, ha messo in campo le forze migliori, reagendo alle crisi, non da ultima quella energetica e delle materie prime di questi ultimi mesi.
Il nuovo gruppo dirigente che uscirà dalle urne sarà chiamato a traghettare l’associazione in un contesto nuovo, nel quale la tradizione e l’artigianalità coesisteranno con l’intelligenza artificiale e le sue applicazioni, in cui la vetrina digitale acquisirà un ruolo sempre più importante, pur continuando a essere centrali il rapporto umano, la capacità di fare sistema e di creare relazioni. Perché sicuramente il mondo corre veloce e la tecnologia forse di più, ma la pandemia ha reso evidente il nostro bisogno di socialità e di stare assieme per essere più forti.