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Consulenza del lavoro

› a cura di Susi Silvani

LEGGE DI BILANCIO 2023

Novità in materia di lavoro

Dal 1 gennaio 2023 è in vigore la Legge n.197/2022, cd. Legge di Bilancio 2023, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 29 dicembre 2022.

Di seguito si segnalano le principali novità in materia di lavoro.

Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti

Articolo 1, comma 281

La norma ha prorogato per il 2023 la riduzione della quota della contribuzione IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) per i lavoratori dipendenti, esclusi i lavoratori domestici, introdotta per il 2022 dalla legge n. 234/2021 (Legge di bilancio 2022).

Tale esonero è confermato nella misura:

 del 2%, a condizione che la retribuzione imponibile non ecceda l’importo mensile di 2.692,00 euro per 13 mensilità;

 del 3%, a condizione che la retribuzione imponibile non ecceda l’importo mensile di 1.923,00 euro per 13 mensilità.

Come per l’anno precedente resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Esonero contributivo per i percettori del reddito di cittadinanza

Articolo 1, commi da 294 a 296

La norma riconosce ai datori di lavoro privati che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, assumono percettori di reddito di cittadinanza con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, l’esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL.

L’esonero è riconosciuto anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel corso del 2023, mentre è escluso per i rapporti di lavoro domestico.

L’incentivo spetta per un periodo massimo di 12 mesi e nel limite di importo pari ad € 8.000,00 su base an- nua riparametrato e applicato su base mensile, ed è in alternativa all’esonero previsto dall’articolo 8 del D.L. 04/2019 per l’assunzione dei percettori del reddito di cittadinanza. L’efficacia dell’esonero è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea e circolare Inps esplicativa.

Esonero contributivo giovani under 36

Articolo 1, comma 297

Viene esteso per tutto il 2023 l’esonero del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro, per le assunzioni di giovani under 36, nel limite massimo di € 8.000,00 su base annua (il precedente limite era fissato a 6.000,00 euro) per un periodo massimo di 36 mesi. L’esonero è riconosciuto per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate a decorrere dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023.

Si fa presente che per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) il periodo di applicazione dell’esonero viene elevato a 48 mesi. L’efficacia dell’esonero è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea e circolare Inps esplicativa.

Esonero contributivo donne svantaggiate

Articolo 1, comma 298

L’esonero contributivo totale già previsto per il biennio 2021-2022 per l’assunzione di donne cd. “svantaggiate” viene esteso anche per l’anno 2023.

L’incentivo trova applicazione per le assunzioni di donne che si trovano nelle seguenti condizioni:

 donne con almeno 50 anni di età e disoccupate da oltre 12 mesi;

 donne di qualsiasi età, residenti in Regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

 donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità di genere, con un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25% la disparità media uomo-donna, e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

 donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi.

Continua a pagina 13

L’incentivo consiste in un esonero contributivo del 100% dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro (con esclusione dei premi e contributi dovuti all’inail), nel limite massimo di € 8.000,00 su base annua e spetta per i seguenti periodi:

 in caso di assunzione a tempo determinato, per massimo 12 mesi;

 in caso di assunzione a tempo indeterminato, per massimo 18 mesi;

 in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un tempo determinato agevolato, l’agevolazione spetta fino al raggiungimento del limite massimo di 18 mesi.

L’efficacia dell’esonero è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea e circolare Inps esplicativa.

Lavoro agile per i soggetti fragili

Articolo 1, comma 306/307

Fino al 31 marzo 2023 il datore di lavoro assicura ai lavoratori fragili il diritto a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione, e ferma restando l’applicazione delle disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali di lavoro ove più favorevoli.

Il diritto è riconosciuto esclusivamente ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, affetti dalle patologie e condizioni individuate dal decreto del Ministro della Salute del 4 febbraio 2022.

Prestazioni occasionali (ex voucher)

Articolo 1, commi da 342 a 354

La norma interviene sulla disciplina del contratto di prestazione occasionale (disciplinato dall’art. 54 bis del DL n. 50/2017 conv. nella Legge 96/2017) nell’ottica di rendere più flessibile il ricorso a tale forma contrattuale.

Le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023 sono le seguenti:

 l’innalzamento da € 5.000 a € 10.000 del limite massimo dei compensi per prestazioni occasionali erogabili complessivamente da ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori.

Rimane fermo il limite di € 5.000 dei compensi complessivi per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori ed il limite di € 2.500,00 per le prestazioni complessivamente rese da ciascun prestatore in favore del medesimo utilizzatore.

 l’ampliamento della possibilità di utilizzo del contratto di prestazione occasionale consentendolo ad utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato (il precedente limite era 5), senza distinzioni tra i settori produttivi.

 per il settore agricolo viene invece introdotta, per il biennio 2023-2024, una disciplina sperimentale per lo svolgimento di prestazioni di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato riferite ad attività stagionali, per la durata massima di 12 mesi e per un massimo di 45 giornate lavorative per ciascun lavoratore.

Congedo parentale

Articolo 1, comma 359

La norma riconosce ai lavoratori dipendenti la possibilità, limitatamente ad uno o a più periodi non superiori ad un mese, ad un aumento dell’ indennità del congedo parentale nella misura dell’80% anziché del 30%. E’ possibile richiedere tale incremento purché:

 il mese sia fruito entro il sesto anno di vita del bambino ovvero entro il sesto anno dall’ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione o affidamento;

 i genitori beneficiari abbiano terminato il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente al 31 dicembre 2022.

L’Inps con circolare n. 4/2023 ha reso noto che istruzioni dettagliate saranno fornite con apposita circolare.

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Convegno sul codice della Crisi d’Impresa

Lo scorso 3 novembre nella sede di Confartigianato si è tenuto il partecipato seminario sul Codice della Crisi d’Impresa con la relazione di Simone Brancozzi che, da 35 anni, studia le patologie aziendali, le motivazioni e le cause alla base dei dissesti aziendali, portando la propria esperienza al servizio delle aziende e degli imprenditori col preciso scopo di poter intercettare per tempo potenziali segnali di crisi aziendale, prima che possano sfociare in stati di insolvenza severamente regolamentati dalla nuova normativa in vigore. Durante l’evento il relatore ha illustrato gli aspetti pratici che caratterizzano la nuova normativa. Proprio l’interesse che l’argomento trattato ha suscitato negli imprenditori presenti all’evento, ha reso evidente l’importanza di estendere a tutte le aziende associate l’opportunità di conoscere in modo dettagliato le novità introdotte accompagnandole in un percorso di adeguamento alla normativa stessa.

Per continuare ad approfondire i contenuti della norma Confartigianato di Forlì organizza un evento dedicato agli aspetti giuridici e tecnici di questa nuova norma che prevede l’obbligo, per tutti gli imprenditori, indipendentemente dalla dimensione della propria azienda, di dotare l’attività di un “adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile” capace di intercettare precocemente gli indizi di una possibile crisi aziendale e in particolare quelli legati alla perdita della continuità aziendale.

Giovedì 23 marzo nella sede di viale Oriani 1 a Forlì alle ore 17.30 si terrà il confronto con Luca Giannini avvocato e professore straordinario di Diritto Commerciale alla Link Campus University di Roma. Nel corso dell’incontro, gratuito e riservato agli associati e ai loro collaboratori, saranno sviscerati gli aspetti tecnico-giuridici per comprendere tutte le ripercussioni che il decreto può avere sulla vita di ogni azienda. Il terzo comma dell’art. 3 del decreto legislativo 14/2019 pone l’obbligo in capo agli imprenditori della “tempestiva rilevazione degli indizi di crisi dell’impresa e alla sollecita adozione delle misure più idonee”. In pratica l’imprendi- tore è chiamato a istituire un sistema di controllo incentrato sulla rilevazione anticipata del rischio di insolvenza. La norma prevede, inoltre, che gli amministratori, qualora non ottemperino a quanto previsto, risponderanno con il proprio patrimonio delle obbligazioni delle società da loro amministrate per l’inosservanza degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale come da art. 2476 VI comma. Per il rispetto della nuova normativa le aziende hanno la necessità di dotarsi di un sistema di controllo che sia capace di misurare la continuità aziendale all’interno di un’adeguata struttura “organizzativa, amministrativa e contabile”, ma cosa sottende questa espressione?

Per comprendere se l’azienda ha un “adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile” come richiesto dalla normativa vigente, è possibile compilare il questionario che segue, inviandolo all’indirizzo email l.bandini@confartigianato.fo.it Un consulente di Confartigianato di Forlì valuterà le risposte per offrire all’impresa una consulenza completamente gratuita mirata a rilevare tempestivamente e preventivamente l’eventuale mancanza dei requisiti richiesti, permettendo all’azienda di conformarsi a quanto previsto dalla riforma attraverso un percorso strutturato sulla base delle specifiche esigenze che emergeranno durante la fase consulenziale.

L’ufficio Credito è a completa disposizione per programmare un incontro direttamente in azienda che consenta di approfondire tutti gli aspetti legati alla consulenza sia in merito agli adempimenti richiesti dalla nuova normativa in vigore, sia in merito al rilevamento dei requisiti.

Per chiarimenti, Barbara Pasi telefono 0543.452804340.8063163 email: barbarapasi@confartigianato. fo.it o Gianluigi Bandini telefono 0543.452895340.4594940 email: l.bandini@confartigianato.fo.it

1. Quanti dipendenti ha la tua impresa?

 Fino a 10 dipendenti

 Fino a 50 dipendenti

 Oltre i 50 dipendenti

2. Qual è il volume di affari annuo della tua impresa?

 Meno di 3 milioni di euro

 Da 3 a 15 milioni di euro

 Oltre i 15 milioni di euro

3. Quanto sei preparato sulla normativa e sulle prassi vigenti relative alla riforma della legge sulla crisi d’impresa e in generale sulle tecniche di gestione delle imprese suggerite dall’Economia Aziendale?

 Conosco la normativa ma non la prassi, e poco le tecniche di gestione.

 Conosco la normativa e la prassi, e sono esperto di tecniche di gestione aziendale.

 Non conosco né la normativa, né la prassi, e non conosco gli elementari concetti di economia aziendale.

4. La tua azienda fa almeno una volta all’anno una analisi SWOT: punti di forza, punti di debolezza, minacce, opportunità?  Si

No

5. La tua azienda fa almeno due volte all’anno l’analisi di scenario?  Si

No

6. La tua azienda ha un piano strategico a tre anni?  Si  No

7. L’impresa è in grado di stimare l`andamento gestionale anche ricorrendo ad indicatori chiave gestionali (KPI) che consentano valutazioni rapide e in continuo?

 Si

 No

8. La tua azienda fa incontri periodici con il proprio legale?

 Si  No

9. La tua azienda ha un consulente strategico e/o per il controllo di gestione?

 Si

 No

10 . La tua impresa ha un organigramma?

 Si

 No

 Più o meno SI

11. Nella tua azienda i compiti riguardanti lo svolgimento delle direttive e la gestione dei “Processi” Direzionali, Gestionali ed Operativi sono suddivisi tra Amministratori, Management e Risorse operative aziendali in modo conforme?

 Si

 No

 Più o meno SI

12. Nella tua azienda le decisioni vengono prese dai soggetti che hanno effettivamente mansione e/o potere per poterle assumere?

 Si

 No

 Più o meno SI

‹‹‹ Segue da pagina 16

13. I beni aziendali (immobili, macchinari, merci etc.) hanno idonea copertura assicurativa per il rischio di distruzione e/o danneggiamento?

 Si

 No

 In parte

14. Se dividi il costo annuale della manodopera per il volume di ricavi, che valore percentuale % hai?

 Maggiore di 60%

 Compreso fra 30% e 60%

 Minore di 30%

15. La tua impresa predispone bilanci periodici e budget economico/finanziari?

 Si

 No

 Saltuariamente

16. La tua impresa calcola con sistematicità il margine di contribuzione?  Si  No

 Solo occasionalmente

17. La tua azienda utilizza gestionali ERP verticali?  Si  No

 Usiamo dei fogli excel e dei software ma non collegati fra loro

18. Se dividi il totale dei debiti verso terzi (fornitori, banche, Stato, dipendenti) per il patrimonio netto quale risultato ottieni?

 Minore di 3

 Compreso tra 3 e 5

 Maggiore di 5

19. Per ogni 100 ore retribuite, quante ore di formazione hanno fatto i tuoi dipendenti?

 Più del 5%

 Tra il 3% e il 5%

 Meno del 3%

20. Fatto 100 di volume di ricavi, quanti ricavi provengono dalla vendita di nuovi prodotti?

 Più del 20%

 Meno del 20%

21. La tua azienda rileva almeno due volte all'anno il clima aziendale?

 Si  No

22. La tua azienda rileva la soddisfazione dei clienti?

 Si  No

 In parte

23. Sai determinare, nell'arco dell'anno, il numero di clienti nuovi e il numero di clienti totali?

 Si  No

24. La tua azienda nella gestione dei rapporti con i clienti usa un CMR?

 Si  No

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