Piccola impresa più forte della crisi
Le ultime rilevazioni effettuate da Confartigianato restituiscono uno scenario mondiale di grande incertezza che pone il sistema produttivo di fronte a molte incognite, con rischi di gravi conseguenze per l’economia italiana, soprattutto sui fronti delle esportazioni
e del costo dell’energia. Fisco, burocrazia, accesso al credito, tempi di pagamento, infrastrutture materiali e immateriali si trasformano, troppo spesso, in ostacoli che frenano la corsa delle imprese e spengono le potenzialità di sviluppo. Nonostante la fase delicata e complessa, gli artigiani e i piccoli imprenditori continuano a mostrare coraggio, passione, resilienza nell’affrontare le trasformazioni delle transizioni green e digitale, nel mantenersi competitivi e cogliere nuove opportunità di mercato. E a investire sui giovani, risorse fondamentali per dare continuità al patrimonio di saperi di cui è depositaria l’impresa artigiana.
››› L’EDITORIALE
Migliorare il clima aziendale con il welfare
a cura del segretario Mauro Collina
Quando si parla di welfare aziendale si fa riferimento all’insieme di benefit e prestazioni finalizzato a integrare la componente monetaria della retribuzione per sostenere il reddito dei dipendenti e migliorarne la vita privata e lavorativa. Poter riconoscere al dipendente un beneficio contribuisce a migliorare il clima aziendale e la soddisfazione dei lavoratori, consentendo, al contempo, all’impresa risparmi contributivi e fiscali. In un periodo storico in cui la micro e piccola impresa fatica a trovare le figure professionali di cui ha necessità e nel quale, dopo il fenomeno delle grandi dimissioni, si sta diffondendo quello del quiet quitting, ossia la tendenza del lavoratore a fare il minimo indispensabile, senza impegnarsi ed evitando qualsiasi situazione che richieda un coinvolgimento maggiore, riconoscere un beneficio al lavoratore può contribuire a creare un clima di lavoro positivo. Forti di questa convinzione, stiamo continuando la collaborazione con TreCuori per consentire ai nostri associati di accedere alle opportunità di welfare garantite dalla piattaforma dedicata. Va rinsaldato il legame col dipendente, creando un clima di appartenenza che porti il singolo a sentirsi parte di un progetto. È quello che stiamo facendo anche in Associazione, con la squadra di collaboratori: abbiamo promosso una serie di appuntamenti dedicati alla salute, con il supporto dello studio medico Davì, con professionisti che hanno chiarito come prendersi meglio cura di sé, anche con piccoli accorgimenti quotidiani e abbandonando stili di vita dannosi. Ed è quello che vogliamo apprendere grazie al contributo di Fabio Mantini, dello studio Mantini per la selezione e ricerca del personale, che il prossimo 18 febbraio, assieme alle nostre consulenti del lavoro Arianna Fabbri e Susi Silvani, terrà nella sede di Confartigianato, un approfondimento dedicato agli imprenditori, dal titolo “Retention: come trattenere i migliori talenti” per riflettere assieme sulle strategie più efficaci per ridare valore al lavoro. È decisivo capire cosa sia, per il personale, una buona occupazione, così da far collimare le aspettative materiali e valoriali, affinché il singolo valuti utile e conveniente dedicare tempo ed energie per la crescita dell’azienda.
IL SOMMARIO
Da pagina 4 IN(DIFESA): Sala gremita per l’approfondimento dedicato alla violenza di genere realizzato lo scorso 19 novembre. Toccanti le parole delle professioniste impegnate quotidianamente a prevenirla e a tutelarne le vittime.
Da pagina 6: Confartigianato sponsorizza l’istituto Angelo Vassallo di Galeata, unica scuola italiana a prendere parte alla competizione internazionale Electric Vehicle Grand Prix for High Schools a Dubai.
A pagina 8: Intervista a Matteo Malavolti giovane imprenditore che a febbraio 2023 ha rilevato uno storico forno di Modigliana a rischio chiusura, inaugurando una nuova pagina per il forno pasticceria La Colombina.
Da pagina 12 CATEGORIE E MERCATO: L’assemblea annuale di Confartigianato Trasporti è l’occasione per riflettere su un settore chiave dell’economia italiana, oggi in crisi, tra svolta green del parco mezzi e burocrazia asfissiante.
ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE
Anno XIV • n. 06 NOVEMBRE/DICEMBRE 2024 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it
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Direttore Responsabile Roberta Zoli
Redazione a cura di Confartigianato Forlì
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Associazione
Confartigianato di Forlì ringrazia gli eletti
Le recenti elezioni regionali hanno consegnato la presidenza a Michele De Pascale, con il 56.77% dei voti per il candidato del centrosinistra che ha superato la civica Elena Ugolini fermatasi al 40,07% di preferenze. I vertici di Confartigianato di Forlì prima dell’appuntamento con le urne del 17 e 18 novembre hanno incontrato i candidati in lizza per le elezioni regionali. Come consuetudine, l’Associazione ha accettato di confrontarsi con tutti coloro che, dimostrando la propria sensibilità a supporto dell’imprenditoria locale, ne hanno fatto richiesta. Il presidente Luca Morigi e il segretario Mauro Collina, assieme al vicesegretario Alberto Camporesi e al responsabile del servizio credito innovazione e sviluppo Gianluigi Bandini hanno presentato, in due distinti appuntamenti a Valentina Ancarani e Daniele Valbonesi, poi risultati eletti e a Massimiliano Pompignoli e Luca Pestelli, anch’egli eletto in assemblea regionale, le priorità di chi anima il territorio, creando occupazione e offrendo servizi fondamentali per la comunità. Il presidente Morigi ha chiarito “il comprensorio forlivese negli ultimi due anni ha mostrato la propria fragilità: due alluvioni, il terremoto e le frane hanno reso evidente la necessità di interventi sistematici e di una maggiore attenzione nei confronti di chi fa impresa lontano dall’asse della via Emilia. Da Tredozio a Santa Sofia, la micro e piccola impresa che si insedia e rimane aperta nei piccoli comuni garantisce la vitalità della comunità in cui è inserita. L’imprenditore artigiano non crea solo lavoro e indotto, ma risponde anche alle esigenze dei residenti: dal fornaio all’idraulico, ci sono bisogni che nei piccoli comuni diviene sempre più difficile soddisfare, per questo chiediamo alla politica di tutelare chi fa impresa, creando il giusto contesto per poter continuare a lavorare.” Per quanto attiene ai progetti approvati dal PNRR e che porteranno investimenti di diverse decine di milioni di euro, Confartigianato ha sollecitato la massima attenzione, nonostante i tempi strettissimi, affinché non si perdano risorse e si riesca a concretizzare tutti gli interventi previsti. “Il 2025 sarà un anno fondamentale: la speranza è che questi lavori vedano l’aggiudicazione degli appalti anche al sistema delle imprese locali. Le nostre aziende possono garantire serietà, qualità ed efficacia nelle realizza-
zioni, grazie alla reputazione e al buon operato, portando, al contempo, ricadute positive e sviluppo del territorio.” Tra gli spunti dati ai candidati anche un invito a valorizzare l’offerta turistica “viviamo un territorio ricco di bellezza: con l’affermazione delle grandi mostre del San Domenico che hanno posto anche Forlì nel novero delle città d’arte, oggi la Romagna può offrire una gamma di opportunità turistiche che vanno dalla costa all’Appennino, dal turismo lento a quello religioso a quello culturale, all’eccellenza dell’enogastronomia, intercettando nuove opportunità che possono portare anche al superamento della stagionalità canonica della Riviera.” Confartigianato, nel ringraziare per la disponibilità al dialogo mostrata nel corso di una campagna elettorale equilibrata e corretta, caratterizzata da progetti e idee, lontana da sterili polemiche, evidenzia di aver trovato ascolto e sintonia nel corso di entrambi gli incontri coi due schieramenti. Particolare soddisfazione viene espressa perché finalmente il territorio può giovarsi di tre rappresentanti eletti così da far sentire anche in Regione la voce delle imprese che animano e vivono il forlivese.
L’approfondimento tecnico continua online, per conoscere tutte le novità relative alla consulenza fiscale e a quella del lavoro, inquadra il QR Code.
(IN)DIFESA
Un pomeriggio di riflessione con gli esperti locali
Confartigianato di Forlì ha promosso, lo scorso 19 novembre, la tavola rotonda (IN)DIFESA per affrontare un tema difficile come quello della violenza. Una platea numerosa e attenta, per quasi due ore, ha ascoltato, con emozione e partecipazione, le testimonianze dei professionisti in prima linea a fianco di chi è vittima di abuso. Introdotto da Luca Morigi nella duplice veste di presidente di Confartigianato di Forlì e di Ancos Aps e dai saluti della presidente di Donne Impresa, Diana Lolli, l’evento è stato moderato da Elena Zanetti, coordinatrice del movimento che rappresenta le imprenditrici associate. Tra le partecipanti alla tavola rotonda Andrea Cintorino, assessora del Comune di Forlì che ha chiarito l’impegno dell’amministrazione comunale a supporto delle vittime di violenza e i progetti messi in campo per prevenirla, seguita da Giulia Civelli direttrice del Centro Donna Forlì che ha sintetizzato le numerose attività che il centro porta avanti, anche grazie al costante dialogo con le forze dell’ordine, una sinergia di intenti a tutela delle oltre trecento persone che annualmente si rivolgono alle consulenti del centro. Toccante la testimonianza del vice Ispettore della Polizia di Stato Tamara Fanelli che, illustrando la novità delle misure monitorie per stalking e violenza. ha evidenziato le difficoltà che spesso le vittime affrontano nel denunciare, sopraffatte da paure e sensi di colpa. Ha sottolineato anche il ruolo fondamentale che può giocare chi assiste a queste situazioni, si può dare avvio alla misura monitoria anche denunciando, con garanzia di anonimato, in Questura. La consulente legale Maria Giuditta Mazzoli ha posto l’accento sulle novità introdotte nel 2019 con il “Codice rosso” ricordando che le vittime durante il procedimento penale sono spesso sottoposte a forme di
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violenza silenziosa, anche attraverso i figli o atti che turbino lo stato emotivo della vittima per indurla a non proseguire l’azione legale. La psicologa Silvia Succi ha esordito spiegando la differenza tra violenza, conflitto e aggressività. La violenza è un’esperienza quotidiana di agiti che hanno un andamento ciclico: dal litigio, alla violenza alla presa di coscienza da parte dell’abusante che chiede perdono dando avvio alla fase definita “luna di miele”, che, tuttavia, diviene sempre più breve, accompagnata da una violenza crescente. Dipendenza affettiva, violenza psicologica, annullamento della persona, che si sente incapace di affrontare la vita senza il carnefice. Un percorso lungo e che spesso vede ripensamenti della vittima che torna dal proprio aguzzino, per rendersi conto che la situazione è insostenibile e scapparne nuovamente. Ma è un tunnel dal quale si può e si deve uscire.
Al termine delle esposizioni sono intervenuti anche il Vescovo Livio Corazza che rilevato l’importanza di tenere alta l’attenzione per contrastare ogni forma di violenza e il Questore di ForlìCesena Claudio Mastromattei che ha ribadito come, per evitare che la situazione degeneri mettendo a rischio l’incolumità della persona, si possa fare molto, avendo fiducia nelle forze dell’Ordine. L’ammonimento del Questore è, infatti, una efficace forma alternativa di tutela, per dissuadere lo stalker a continuare a offendere la vittima, una sorta di cartellino giallo che renda coscienti della propria condotta molesta per farla cessare.
Non
solo il 25 novembre
L’impegno
di Confartigianato
Confartigianato di Forlì, grazie al lavoro del consiglio del movimento Donne Impresa, collabora già da tempo col Centro Donna di Forlì, con convinzione, per essere di supporto a coloro che stanno vivendo momenti di difficoltà e paura. Nessuno può rimanere indifferente di fronte alla violenza, sia essa fisica, sessuale, psicologica, spirituale, economica, agita con atti persecutori, minacce o molestie sessuali, è necessario contribuire a tenere alta l’attenzione, creando occasioni di riflessione e di confronto per aiutare le vittime a prendere coscienza, rendendosi conto di non essere sole. Per quanto sia evidente che la violenza possa assumere sfaccettature diverse, esiste un denominatore comune che lega tristemente le differenti forme di maltrattamento: la dinamica del controllo e della sopraffazione. Un recente studio condotto da Save the Children, 2024 su un campione di 800 adolescenti ha evidenziato che il 41% di loro è stato vittima di violenza, mentre il 30% ha perpetrato violenza nei confronti dell’attuale o ex partner. In particolare, tra le forme di violenza maggiormente messe in atto c’è il chiamare con insistenza per controllarne la posizione (29%), utilizzare un linguaggio violento (27%), manipolare emotivamente la persona per indurla a fare qualcosa contro la sua volontà (24%) e incutere timore attraverso l’adozione di atteggiamenti violenti (15%). A queste si aggiungono le richieste di inoltro di immagini o video di nudo/seminudo con insistenza (20%) e la diffusione di questo materiale così sensibile e intimo, senza il consenso esplicito (15%). Come sintetizzano i vertici dell’Associazione “ci troviamo di fronte a un’emergenza. Occorre educare e sensibilizzare, aiutare le persone a capire e riconoscere i comportamenti abusanti. Per non accettarli, per non minimizzarli, per non banalizzarli. Per questo abbiamo promosso un approfondimento come (IN)DIFESA, per questo vogliamo dare il nostro contributo a un tema che riguarda tutti noi, chi siamo e come ci poniamo nei confronti dell’altro. Per migliorarci e fare la differenza.”
E concludono “gli studi dimostrano che è ancora radicata la tendenza a ragionare per stereotipi, dividendo il maschile e il femminile in due mondi contrapposti, in antitesi e su queste convinzioni si plasmano desideri, prospettive, in sintesi la visione del mondo. Non prendendo coscienza del fatto che sono solo pregiudizi e non verità immutabili. Di fronte alle cronache che sempre più spesso riportano di eventi drammatici non possiamo più attendere. Vogliamo costruire già oggi un futuro migliore, come imprenditrici e imprenditori non dimentichiamo la responsabilità sociale e vogliamo essere attori di un cambiamento culturale positivo per i nostri collaboratori e per il tessuto sociale in cui operiamo.”
Fotoservizio Albano Venturini
Confartigianato di Forlì sponsor dell’Istituto Angelo Vassallo
Quindici studenti da Galeata a Dubai
Confartigianato di Forlì sponsorizza la partecipazione dell’Istituto Angelo Vassallo di Galeata alla competizione internazionale Electric Vehicle Grand Prix for High Schools. Come spiegato dai vertici dell’associazione forlivese nel corso di una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “Confartigianato è da anni impegnata a creare occasioni di confronto con il mondo della formazione e dell’istruzione per rafforzare il dialogo fra scuola e lavoro. Come dimostrano i più recenti dati elaborati dall’ufficio studi nazionale, la carenza di personale specializzato addirittura frena la transizione green delle aziende. Lo scorso anno i piccoli imprenditori non sono riusciti a trovare il 51,9% di 1.596.220 lavoratori, esperti di risparmio energetico e di riduzione dell’impatto ambientale, di cui prevedevano l’assunzione. La difficoltà di reperimento di personale maggiormente qualificato in tematiche ambientali è più alta nelle costruzioni, con il 62%, seguite dal manifatturiero (53,1%) e servizi (49,7%). Contribuire a dare a quindici alunni l’opportunità di mettersi in gioco mettendo in campo le soluzioni più efficienti per costruire una vettura elettrica che, a parità di batteria, possa percorrere il maggior numero di chilometri, significa investire sui talenti, di cui il merca-
to del lavoro ha necessità. La scuola ha scelto un team, fra i ragazzi di quarta e quinta, dopo aver lavorato assieme a tutti gli adolescenti durante l’intero percorso scolastico, formandoli e dando loro conoscenze e strumenti. Il gruppo in partenza rappresenta la bandiera di una moltitudine ben più ampia di giovani che saranno presto protagonisti del mercato del lavoro.” Chiarisce il segretario Mauro Collina “abbiamo vissuto tempi in cui, a torto, le scuole tecnico-professionali venivano percepite come una seconda scelta rispetto al percorso liceale, in primis dagli stessi genitori. Ma questo stereotipo sta perdendo terreno, la crescente domanda di competenze specialistiche e la maggiore attenzione al saper fare hanno ribaltato la prospettiva, rendendo urgente la richiesta di giovani professionalmente preparati. Gli istituti tecnici e professionali non sono destinati a coloro che sono meno portati allo studio, ma ai ragazzi che vogliono mettersi in gioco non solo sui libri, ma anche nei laboratori. Studio teorico e messa in opera sul campo vanno di pari passo. Per questo abbiamo supportato con convinzione i quindici studenti partecipanti al progetto.” Il presidente dell’Associazione Luca Morigi continua “serve un cambio culturale. Le famiglie, ma più in generale
la società, devono ridare attenzione alla passione e all’impegno che ogni ragazzo mette nel proprio percorso, senza dimenticare le opportunità occupazionali che un istituto come quello di Galeata garantisce. Scegliere una scuola tecnico-professionale significa scegliere una direzione che, per molti giovani, potrebbe essere la più indicata per raggiungere obiettivi e ambizioni.” Gli istituti tecnici e professionali offrono agli studenti non solo una solida preparazione teorica, ma anche competenze pratiche immediatamente spendibili nel mercato del lavoro, ne è dimostrazione il tasso di occupazione dopo il diploma. Gli studenti sono richiesti dalle professioni emergenti in cui si valorizzano abilità tecniche specifiche che solo questi istituti possono fornire: dalla meccatronica, all’informatica, sino all’automazione industriale.
La Sindaca di Galeata Francesca Pondini, ringraziando Confartigianato per l’appoggio al progetto, ha spiegato “sono felice, riconoscente e orgogliosa del team di professori che si sono impegnati coi propri studenti a realizzare un progetto così ambizioso e innovativo, sensibile anche a una delle tematiche più urgenti, la salvaguardia del pianeta, stimolando la ricerca di soluzioni più sostenibili. È straordinario che, proprio l’Istituto Vassallo, sia l’unica scuola italiana che avrà l’opportunità di competere mettendo in pista, di fronte a un pubblico internazionale, il proprio progetto. Gli studenti potranno confrontarsi con altri ragazzi di tutto il mondo, per una crescita anche personale.” Ha poi aggiunto “l’amministrazione è molto vicina a tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio, ma sin dall’inizio del mandato ho avuto un’attenzione particolare per questo istituto, fondamentale per la valle del Bidente e per tutte le aree interne. Dotata di attrezzature all’avanguardia, ha un corpo docente qualificato e attento a cogliere tutte le opportunità
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Il presidente Luca Morigi, nel corso della conferenza stampa organizzata per presentare la sfida, che a febbraio coinvolgerà l’istituto Vassallo di Galeata, ha spiegato “per dare ai giovani una prospettiva di futuro è necessario che i genitori consentano ai figli di fare scelte consapevoli, che assecondino la propensione personale dei ragazzi. Ogni giovane ha inclinazioni, capacità e aspirazioni uniche e queste devono essere al centro della decisione sul percorso scolastico da intraprendere. È importante che i giovani possano scegliere con cognizione di causa, dopo aver visitato gli istituti durante le giornate di orientamento,
Il valore della formazione tecnico-professionale
Dare ai giovani una prospettiva
partendo dalle passioni e dalle attitudini dello studente, giovandosi di un’analisi realistica delle opportunità offerte dai diversi percorsi. I ragazzi, soprattutto quelli con una spiccata propensione alla manualità e al fare, devono poter visitare laboratori e aule studio, durante gli open day. In questo senso, le scuole tecnico-professionali hanno un grande vantaggio: offrono percorsi formativi altamente specializzati, che permettono allo studente di sviluppare competenze concrete e tangibili, con un collegamento diretto al mondo del lavoro. Si deve permettere ai giovani di valutare le peculiarità degli Istituti Tecnici e Professionali, sottolineando come essi siano ‘Scuole per l’innovazione’ che garantiscono una solida formazione di base e l’approfondimento di alcuni aspetti distintivi della cultura scientifica. Senza dimenticare che scegliere un istituto tecnico non
12TH ANNUAL
preclude l’accesso all’Università, anzi, l’iter di studi può essere ulteriormente valorizzato con lauree scientifiche o tecniche. Nel caso dell’istruzione professionale il focus è maggiormente orientato all’acquisizione di capacità applicative chiave, dalla progettazione alla realizzazione di interventi funzionali alla gestione di impianti oppure di servizi.”
Le scuole tecniche e quelle professionali valorizzano le capacità cognitive necessarie per comprendere contesti e criticità ed elaborare le soluzioni ottimali. Il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, le collaborazioni con aziende del territorio e i progetti di tirocinio mirati sono solo alcuni esempi di come la formazione tecnico-professionale stia diventando una scelta strategica per chi vuole costruirsi un futuro stabile e soddisfacente.
e questo contest ne è la dimostrazione. Oggi sono 140 gli studenti che frequentano l’Istituto, che ha sempre garantito a tutti i diplomati, anche a coloro che non hanno proseguito gli studi, di trovare occupazione. Giovani specializzati che vengono accolti con grande favore dal mondo imprenditoriale.” La prima cittadina, se riuscirà, accompagnerà personalmente i ragazzi a Dubai, per questa stimolante sfida. La dirigente dell’Istituto, Maura Bernabei e il team di professori coinvolti nel progetto Enrico Peperoni, Matteo Greppi e Gabriele Nuzzolo oltre a ringraziare Confartigianato hanno chiarito i contenuti del contest “nello specifico il progetto prevede la partecipazione a una competizione internazionale per vetture elettriche, che si disputerà a Dubai. Gli alunni dovranno assemblare un veicolo a propulsione elettrica, seguendo indicazioni progettuali ben precise, potendo adattare l’assetto della vettura grazie ai dati raccolti con prove su pista. Per la realizzazione sono neces-
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JUNE 1ST - 9:00AM - 4:OOPM
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sarie conoscenze in ambito meccanico ed elettrotecnico/elettronico, spiccate capacità di lavorare in team, oltre alla conoscenza della terminologia specifica in lingua inglese. Il progetto prevede la permanenza degli alunni negli Emirati dal 17 al 23 febbraio 2025.” E concludono “da un punto di vista didattico si
perseguono alcune priorità strategiche: in primis favorire il successo scolastico, focalizzando l’attenzione sulla centralità dello studente, comprendendone le esigenze e le aspettative e promuovendo il pieno sviluppo della persona e l’acquisizione delle competenze necessarie all’ingresso nel mondo del lavoro o alla prosecuzione degli studi. In secondo luogo vogliamo contrastare la dispersione scolastica, diversificando e ampliando l’offerta formativa in relazione ai bisogni degli alunni e promuovendo l’acquisizione delle competenze di base, sostenendo al contempo gli sviluppi dell’apprendimento, il recupero, il ri-orientamento, il consolidamento delle conoscenze e valorizzando le eccellenze. Senza dimenticare il perseguimento dell’innovazione dell’offerta formativa in coerenza con le trasformazioni del sistema scolastico, attraverso la realizzazione di percorsi formativi in grado di creare professionalità adeguate alle richieste del mondo del lavoro e del territorio.”
La Colombina a Modigliana
L’avventura imprenditoriale di Matteo Malavolti
Matteo Malavolti è un giovane imprenditore che, dal febbraio 2023, ha rilevato uno storico forno di Modigliana, in procinto di chiudere per mancato ricambio generazionale, inaugurando La Colombina in via Nazario Sauro. Una storia da evidenziare, in un momento in cui si registrano la scarsa propensione dei giovani al fare impresa e le difficoltà legate allo spopolamento nelle aree interne. Nonostante la giovane età, è nato nel 1999, Malavolti ha scelto di mettersi in gioco come artigiano, pur discostandosi da quanto aveva originariamente immaginato per il suo futuro professionale, l’insegnamento. Racconta l’imprenditore “mi sono laureato in scienze biologiche all’Università di Bologna e per mantenermi agli studi ho lavorato in attività di ristorazione. Poi, una volta laureato, ho scoperto che il Forno Colombina snc stava chiudendo perché i soci avevano raggiunto l’età della pensione e ho pensato di cogliere questa sfida.” Il lavoro nel mondo della ristorazione, per quanto differente, è stato una buona base di partenza per il giovane che è affiancato nell’attività di panificazione e pasticceria dal supporto tecnico di uno degli ex proprietari, rimasto in qualità di dipendente per trasmettere i segreti della produzione. “Al momento siamo in sette,
i dipendenti sono ancora quelli in forza dalla precedente gestione, ma l’obiettivo è quello di crescere, migliorare sempre e ampliare gli orizzonti, per cogliere nuove opportunità di mercato.” Nonostante la giovane età, Malavolti ha le idee chiare “l’attività ha avuto un ottimo avvio, stiamo lavorando bene, ma c’è necessità di rafforzare l’organico in azienda ed è difficile trovare personale. La tecnologia aiuta a ridurre i tempi, ma c’è ancora reticenza nei confronti del lavoro notturno. È una questione ideologica, c’è maggiore propensione a lavorare di notte in una pasticceria, rispetto al forno. Programmi televisivi, pubblicità e altri fattori hanno contribuito a rendere più accattivante il mestiere del pasticcere, ma dovrebbe essere ricreata anche l’immagine del
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STORIE
DI IMPRESA
Adjutor
officine ortopediche
Inaugurata la nuova sede forlivese
Adjutor, dal 1991 punto di riferimento per gli ausili per persone con disabilità, articoli sanitari e ortopedici, anche su misura, lo scorso ottobre ha inaugurato la nuova sede, di più di 1000mq, in via Bertini a Forlì. In oltre trent’anni di storia l’azienda, fondata da Claudio Carbonari, ha incrementato costantemente la sua operatività con l’ingresso del figlio di Carbonari, Stefano e di Sanzio Conficoni, attivo nell’impresa sin dalla sua apertura. Assieme ai tre soci lavorano 45 persone, dei quali 9 tecnici ortopedici, un terapista della riabilitazione e un ingegnere biomedico, suddivise fra la sede principale di Forlimpopoli e le quattro unità locali di Forlì, Ravenna e le due di Rimini. Numeri importanti raccontati dallo stesso Carbonari “la sede di Forlimpopoli
è cresciuta negli anni e oggi su una superficie di circa 3000 mq ospita non solo il laboratorio, ma anche lo showroom, gli uffici e i magazzini. È cambiata anche l’attività, gli ausili per disabili attualmente sono sempre più evoluti e offrono un’ampia possibilità di personalizzazione riducendo la necessità di interventi artigianali di adattamento, inoltre le certificazioni sui prodotti sono sempre più stringenti, rendendo più gravosa la burocrazia sulle produzioni su misura. Ci concentriamo quindi sulla personalizzazione, assemblando il dispositivo sulla base delle richieste dell’utente, utilizzando anche parti di differenti produttori e marche. In campo ortopedico il nostro lavoro è maggiormente orientato alla produzione e realizzazione dispositivi su
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fornaio.” Svecchiare l’idea romantica del lavoro di fatica, eseguito rigorosamente a mano, restituendo una fotografia più realistica, l’artigianalità della produzione non esclude il ricorso ad attrezzature che snelliscono le fasi di realizzazione, abbreviandone i tempi. Spiega ancora l’imprenditore “la maggior parte della produzione viene venduta alla popolazione del paese, è un mercato piccolo che non apre grandi spazi anche per la presenza di altri due negozi e due supermercati, ma, potendo incrementare l’organico, si potrebbero servire i paesi limitrofi in cui i forni stanno chiudendo proprio per mancanza di personale. Il problema della ricerca di manodopera purtroppo è reale.” L’ultima nota riguarda la sua laurea, chiarisce infatti “anche se ho deviato dal percorso iniziale, il corso di studi mi ha fornito le conoscenze tecniche per adottare i migliori sistemi di conservazione, riducendo i rischi di spreco, evitando che fosse l’esperienza sul campo a insegnare.” Per scoprire tutte le prelibatezze tra tradizione modiglianese e nuove golosità è attiva anche la pagina instagram @pasticceriacolombina.
misura, dai prodotti più semplici, come i plantari, ai tutori per gamba e piede, sino ai busti rigidi per i quali disponiamo delle più moderne tecnologie, scanner laser e frese cad/cam. La scelta di ampliare il punto vendita di Forlì, trasferendo l’attività nei nuovi locali, nasce dalla volontà di offrire agli utenti romagnoli un punto di riferimento in questo settore.” Continua Carbonari “in Romagna mancava un servizio simile e chi ne aveva bisogno doveva rivolgersi ad aziende emiliane, con la necessità di dover effettuare da due a quattro trasferte per ottenere il prodotto finito. Questa tipologia di dispositivi richiede inoltre assistenza nel tempo per riparazioni o aggiustamenti, e noi garantiamo un servizio costante.” Adjutor fornisce dunque un servizio a tutto tondo, dagli articoli sanitari, all’ortopedia, agli ausili per disabili, un’offerta completa e un’attenzione alla qualità che da sempre contraddistinguono l’azienda, abbinati al servizio di noleggio, consegna e installazione a domicilio. “Siamo fornitori oltre che delle ASL della Regione, anche di altre realtà sparse per l’Italia, assistendo i ricoverati che arrivano da ogni parte della penisola presso il Montecatone Rehabilitation Institute di Imola. Ancorché il mercato pubblico sia ancora il principale cliente, stiamo incrementando le proposte per il mercato privato, maggiormente in grado di riconoscere la professionalità, la qualità e il valore di ciò che diamo. L'ente pubblico, purtroppo, deve sottostare a vincoli di bilanci sempre più risicati e, per quanto gli operatori riconoscano la validità del nostro servizio, le logiche del sistema sono orientate alla riduzione dei costi e limitate da lacci burocratici che non sempre tengono nella giusta considerazione la qualità dei prodotti e del servizio offerto. L’obiettivo per i prossimi anni è quello di integrare il nostro servizio con i bisogni di sanità e benessere che stanno emergendo nella popolazione e lo faremo sia in modo diretto, sia attivando collaborazioni con altre realtà.”
Artigianato motore dello sviluppo
Sergio Mattarella all’assemblea nazionale
Si è tenuta a Roma il 27 novembre l’assemblea nazionale di Confartigianato, preceduta dal rinnovo delle cariche che ha visto la riconferma di Marco Granelli alla presidenza della Confederazione, per il prossimo quadriennio. Ai lavori hanno preso parte anche il presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi, il segretario Mauro Collina e una nutrita schiera di imprenditori associati. L’appuntamento ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha evidenziato il ruolo delle imprese artigiane. “Nel DNA delle abilità e dei saperi degli artigiani risiede tanta parte della storia d’Italia, di cui costituisce, tuttora, un motore di sviluppo. L’artigianato occupa un ruolo cruciale per le comunità. Le aiuta a funzionare meglio, difende i territori, offre prospettive di libertà, di autonomia, di creatività ai giovani. Essere artigiani non è un lavoro qualsiasi. L’artigianato è espressione della qualità del lavoro, dell’intelligenza, della laboriosità della persona”. Il Capo dello Stato ha sottolineato come l’artigianato, presente in Italia sin dai tempi delle corporazioni medievali, rappresenti una costante nel panorama socio-economico nazionale e un motore di sviluppo fondamentale. Le imprese artigiane, che costituiscono oltre il 20% del tessuto imprenditoriale e il 15% degli occupati, sono state indicate dal Presidente Mattarella come fattore di identità e un pilastro della riconoscibilità del made in Italy. Riferendosi alla Costituzione, il Presidente Mattarella ha citato l’articolo 45 evidenziando che il favore costituzionale nei confronti dell’artigianato esprime un impegno per il lavoro autonomo, la crescita di una società inclusiva e la coesione sociale. Ha evidenziato anche il ruolo cruciale dell’artigianato durante la pandemia, evidenziando come le piccole imprese abbiano contribuito a mantenere viva l’Italia in un momento di crisi. Per il Presidente Mattarella, l’artigianato non è solo “antica gloria d’Italia”, ma è anche essenziale per affrontare le sfide contemporanee, come lo spopolamento delle aree rurali e la necessità di promuovere la territorialità. Ha poi esortato a mantenere un dialogo costruttivo tra istituzioni e parti sociali, sottolineando che le attuali sfide globali richiedono un sempre maggiore coinvolgimento e collaborazione. Ha richiamato l’attenzione sui problemi economici e sociali derivanti dalle tensioni internazionali, affermando che
solo con valori condivisi e una forte Unione Europea l’Italia potrà guardare con ottimismo al futuro. Concludendo il suo discorso, Mattarella ha formulato auguri di buon lavoro all’Assemblea, esprimendo fiducia nel futuro delle imprese artigiane italiane e nel loro continuo contributo alla ricchezza del Paese.
La fotografia dell’ufficio studi
Ancora tensioni per le imprese
Il conflitto russo-ucraino, dal 2022 a oggi, è costato alle imprese italiane 155,1 miliardi di euro. Ai 13,4 miliardi di mancate esportazioni verso Russia e Ucraina si sommano la perdita di 18,4 miliardi di export verso la Germania, 78,9 miliardi di maggiori costi per l’acquisto di energia dall’estero e 44,3 miliardi di maggiori oneri finanziari a causa dell’aumento dei tassi d’interesse per contrastare l’inflazione. In prospettiva, il protrarsi della crisi in Medio Oriente potrebbe determinare uno shock sui prezzi energetici con un impatto recessivo sul PIL dell’Italia per 18,8 miliardi di euro nel biennio 2025-2026. L’impatto economico dei conflitti in corso è illustrato dal rapporto dell’Ufficio studi di Confartigianato presentato all’assemblea della Confederazione e che fotografa oneri e ostacoli sulle aziende italiane, in particolare sui 4,6 milioni di piccole imprese che danno lavoro a 11,4 milioni di addetti. A cominciare dalla pressione fiscale che nel 2023 fa registrare 36,6 miliardi di maggiore tassazione su cittadini e imprese italiani rispetto all’Eurozona, pari a 620 euro pro capite in più. Al peso del fisco si aggiunge la batosta del caro-bollette: nel biennio 2022-2023 le piccole imprese italiane hanno pagato l’energia elettrica 11,8 miliardi in più rispetto alla media dei Paesi dell’Unione economica e monetaria. Non va meglio sul fronte della burocrazia: il 73% degli imprenditori italiani lamenta la complessità delle procedure amministrative, sette punti in più del 66% della media Ue. Inoltre, il 78%
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degli imprenditori si sente ostacolato dai continui cambiamenti legislativi, ben 14 punti percentuali in più rispetto al 64% della media Ue. A complicare la vita degli imprenditori è anche la carenza di manodopera. Un fenomeno in costante crescita visto che, a novembre, le aziende di manifattura e servizi lamentano difficoltà a reperire il 47,9% del personale necessario (pari a 204.790 lavoratori), 2,8 punti percentuali in più rispetto al 45,1% del 2023. Eppure i giovani inattivi tra 25 e 34 anni sono 1.495.000, una schiera che assegna all’Italia il primato negativo nell’Unione europea con un tasso del 24,2%, a fronte del 14,1% della media Ue. Superiore al resto d’Europa anche il cuneo fiscale sul lavoro. In Italia è pari al 45,1%, 3,5 punti in più rispetto al 41,6% della media dei 22 paesi avanzati membri dell’UE e 10,3 punti in più rispetto alla media dei paesi Ocse.
Anap Forlì in gita nelle Langhe
Un soggiorno di solidarietà e bellezza
Nello scorso mese di ottobre, le Langhe hanno accolto un gruppo speciale di ospiti, in un viaggio organizzato all’insegna della gratitudine e della solidarietà. ANAP Confartigianato di Forlì, ha scelto questo straordinario territorio per esprimere la propria riconoscenza verso ANAP Cuneo, che nel post alluvione si è resa protagonista di un gesto di grande generosità. Le Langhe, rinomate per i loro paesaggi suggestivi, i pregiati vini e le eccellenze gastronomiche, sono state la cornice perfetta per questa esperienza. Il programma del viaggio ha saputo combinare momenti di svago e convivialità con l’esplorazione delle ricchezze culturali e naturali del territorio. I partecipanti hanno, infatti, avuto l’occasione di visitare alcune delle cantine più prestigiose della zona, immergendosi nella tradizione vitivinicola che ha come punta di diamante vini come il Barolo e il Barbaresco, apprezzando al contempo le tipicità gastronomiche dai piatti a base di tartufo bianco d’Alba, alle nocciole delle Langhe, ogni pasto è stato un viaggio nei sapori unici del territorio. Alba, Barolo e altri
incantevoli borghi hanno accolto i visitatori con la loro atmosfera autentica, tra storia, arte e tradizioni. Gli spazi dedicati al dialogo e alla condivisione delle esperienze hanno rafforzato i legami tra i partecipanti, creando un clima di amicizia e complicità. L’appuntamento non è stato solo un’occasione per ammirare un territorio straordinario, ma anche un simbolico “grazie” a chi non ha fatto mancare il proprio sostegno nella criticità: emozionante l’incontro con alcuni dei dirigenti ANAP Cuneo, ai quali, oltre ai prodotti della tradizione romagnola, è stata donata una ceramica raffigurante La Madonna delle Grazie creata con il fango dell’alluvione 2023, una icona attorno alla quale una comunità intera, quella della Romagna, riesce a trovare forza e coraggio anche nelle avversità.
I partecipanti hanno portato con sé non solo il ricordo di un viaggio tra panorami mozzafiato e sapori tipici, ma anche un rinnovato senso di appartenenza a una comunità che non dimentica di sostenersi nei momenti difficili.
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Il rapporto che si instaura tra il datore di lavoro e il lavoratore subordinato è regolato da un vasto e complesso insieme di norme. Confartigianato di Forlì offre alle aziende con dipendenti un servizio di consulenza sindacale e di gestione delle paghe.
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Categorie e Mercato
Presente il ministro Salvini
L’assemblea annuale di Confartigianato Trasporti
Il 23 novembre si è svolta a Roma l’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti, a cui era presente anche una delegazione forlivese, che ha visto la partecipazione del vice premier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini. Il rappresentante del Governo ha risposto alle sollecitazioni del presidente Amedeo Genedani per accompagnare le imprese di autotrasporto nelle transizioni green e digitale. Presenti ai lavori anche il presidente di Confartigianato Marco Granelli, che ha portato il saluto della Confederazione, l’On. Salvatore Deidda, presidente dell’IX Commissione Trasporti della Camera dei
Deputati e l’On. Massimo Milani, segretario dell’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Il Ministro Salvini ha esordito ringraziando Confartigianato “perché in questi miei due anni di esperienza al Governo, ed è un ministero complicato, è una delle realtà più presenti e più produttive, più propositive. Che si siede al tavolo e quando c’è da dire sì dice sì, quando c’è da dire no dice no. Mentre alcuni ormai li vedo da lontano e qualunque cosa si proponga hanno deciso che si dice no a prescindere”. Il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani ha sottolineato la necessità di sostenere gli imprenditori con
misure concrete per affrontare la crisi del settore, focalizzandosi su quattro priorità. La prima riguarda il rinnovo del parco mezzi, con la proposta di destinare almeno 100 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque anni. Salvini ha risposto sottolineando l’importanza di interventi strutturali, ma ha anche ricordato le difficoltà legate alla disponibilità di risorse pubbliche, ribadendo tuttavia il suo impegno nel rivedere i fondi a disposizione. Un altro punto cruciale sollevato da Genedani riguarda il sostegno alla transizione ecologica e tecnologica, con un appello a favorire un approccio pluritecnologico che includa biocarburanti come biometano e HVO, al fine di evitare il passaggio immediato all’elettrico, ritenuto non praticabile per il trasporto pesante. Il ministro ha risposto con l’apertura a soluzioni alternative, rimarcando la sua posizione critica nei confronti di un “Green Deal” imposto senza tener conto delle specificità italiane e della realtà delle imprese. Ha poi sottolineato come, nonostante l’impegno dell’Europa nel ridurre le emissioni di CO2, il risultato globale risulti contrastante, con la Cina che nel 2023 ha aumentato le sue emissioni
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Confartigianato di Forlì anche quest’anno aderisce alla campagna ‘Acquistiamo locale’, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei diversi territori italiani. Lanciata dalla Confederazione nazionale, l’attività di sensibilizzazione mira a porre l’accento sull’unicità e alla sostenibilità di prodotti su misura, durevoli e caratteristici del territorio. I vertici dell’Associazione forlivese evidenziano come, in vista delle festività natalizie, dicembre concentri un decimo delle vendite al dettaglio annuali. “Grazie al pagamento delle tredicesime, i redditi da lavoro dipendente nell’ultimo trimestre dell’anno superano del 20,7% la media dei primi tre. Per questo vogliamo ricordare che un regalo di Natale prodotto da una impresa artigiana non è solo un dono prezioso e unico ma valorizza l’offerta di prossimità e l’orientamento dei consumatori verso acquisti sostenibili.” E continuano “dai dati del nostro osservatorio regionale, emerge che oltre 2 miliardi di euro saranno impiegati nella spesa delle famiglie emilianoromagnole per prodotti e servizi scelti come regalo. Nella lista degli acquisti prodotti da tutti i settori: moda e gioielleria, arredamento e complementi per la casa e il giardino, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno, wellness e cura della persona. Ma a fare la parte del leone sono i prodotti alimentari e le bevande, che ricoprono quasi i due terzi
Qualità e sostenibilità del regalo A Natale compriamo locale
(62,5%) della spesa pari a 1,3 miliardi di euro. A livello provinciale, la spesa a dicembre per la tavola e per altri prodotti tipici del periodo vede al primo posto Bologna con una spesa di mezzo miliardo (524 milioni di euro), seguita da Modena (328 milioni di euro), mentre Forlì-Cesena si trova al quinto posto con 184 milioni di euro.” A livello nazionale, per le feste di Natale gli italiani spenderanno 26,5 miliardi di euro, vale a dire il 27,6% in più della media annuale. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 17,5 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande e nei consumi natalizi del 2024 spiccheranno proprio quelli che puntano sulla tipicità, sull’identità territoriale, sulla qualità di beni e servizi. “Le festività legate al Natale modificano le abitudini di spesa, è opportuno che nelle decisioni di acquisto si valutino la qualità delle materie prime utilizzate e l’attenzione nella realizzazione, garantita dai produttori locali, ma anche la sostenibilità del prodotto a chilometro zero.” E concludono “scegliere accuratamente i propri doni significa reinvestire nel territorio. Le imprese artigiane della regione con produzioni legate alle feste danno lavoro a 82 mila persone, cioè a quasi un terzo (29,5%) degli addetti dell’artigianato regionale. In particolare si rileva un peso superiore alla media nazionale (33,5%) nella nostra provincia, con una quota degli occupati dell’artigianato nei settori tipici del Natale del 35,1% sul totale.” Un motivo in più per acquistare locale.
di 460 milioni di tonnellate, mentre l’Europa ne ha ridotte 200 milioni. “Il Green Deal rischia di essere un suicidio per l’Europa”, ha affermato Salvini, facendo riferimento agli impatti delle normative ambientali sulle imprese e sulle famiglie europee. “Non si tratta solo di rivedere il Green Deal - ha detto - ma di un errore di valutazione che potrebbe avere gravi conseguenze economiche per l’Europa”. Genedani ha anche chiesto una riforma delle normative europee, che attualmente minacciano la competitività del settore, in particolare per quanto riguarda le misure sul trasporto pesante. Salvini ha espresso l’intenzione di lavorare a livello europeo per rendere più sostenibili e realistiche le normative, ribadendo che la sostenibilità deve essere raggiunta con pragmatismo. Ha ribadito l’importanza di mantenere il trasporto su gomma come elemento centrale nell’economia italiana ed europea, sottolineando che più di due terzi delle merci viaggiano su strada, e che “pensare a un’economia senza trasporto su gomma è da ricovero”. Ultimo tema sollevato è stato quello dell’introduzione degli obblighi ESG per le PMI del trasporto, con conseguente obbligo di certificare la
sostenibilità da parte delle grandi aziende committenti. Confartigianato ha chiesto misure pratiche e incentivi per supportare le piccole imprese nell’adeguarsi a queste nuove richieste. Salvini ha promesso di considerare la questione nel quadro di una più ampia riforma del settore, riconoscendo che le PMI devono essere accompagnate in questo cambiamento. Sul fronte delle infrastrutture, il ministro ha risposto alle preoccupazioni sulla manutenzione delle ferrovie italiane, annunciando l’apertura di 1.200 cantieri, mai realizzati prima, per migliorare il servizio. Tra gli argomenti sollevati anche la riforma delle concessioni autostradali: il governo sta lavorando a un riequilibrio dei pedaggi e dei servizi, con l’obiettivo di garantire che gli autotrasportatori non siano più penalizzati da costi eccessivi. Confartigianato ha insistito sulla necessità di un maggiore dialogo tra istituzioni e operatori del settore, affinché le politiche di sostenibilità non mettano a rischio la competitività delle imprese italiane. Salvini confermando l’impegno del governo per il settore, ha ribadito che è necessario trovare un equilibrio tra le sfide ambientali e la tutela delle imprese, in un contesto economico sempre più globalizzato.
Categorie e Mercato
Settore da tutelare
Misure concrete per l’autotrasporto
Il presidente di Confartigianato Trasporti di Forlì, Emanuele Turci, commentando quanto emerso durante l’assemblea annuale di Confartigianato Trasporti, evidenzia l’importanza dell’appello lanciato dalla Confederazione alle istituzioni: è necessario intervenire con misure concrete per aiutare le imprese dell’autotrasporto, colpite dalla crisi economica e dalle nuove sfide normative. Chiarisce Turci “per incentivare l’acquisto di veicoli nuovi e più efficienti, l’attuale dotazione di 25 milioni di euro non è sufficiente a garantire un vero cambio di passo, il maggiore investimento richiesto da Genedani è cruciale per ammodernare il parco autocarri italiano, riducendo l’impatto ambientale e aumentando la sicurezza su strada. Lo stesso ragionamento deve essere applicato alla transizione ecologica, pur consapevoli della necessità di ridurre l’impatto ambientale, la transizione all’elettrico non può essere la soluzione per il trasporto pesante. Gli
imprenditori hanno bisogno di supporto non di norme eccessivamente rigide che non tengano conto delle reali condizioni di chi fa impresa. Anche la riforma delle normative europee in materia di trasporto pesante risulta iniqua e penalizzante per l’operatività delle aziende italiane. I regolamenti attualmente in vigore rischiano di compromettere la competitività del settore, con effetti negativi per tutta l’economia nazionale. Come evidenziato nel corso dell’appuntamento romano, deve essere attuata una revisione delle politiche europee che tenga conto delle peculiarità del trasporto su strada e delle difficoltà delle imprese italiane rispetto ai concorrenti internazionali. Il rischio è quello di mettere in ginocchio non solo il settore dell’autotrasporto, ma anche il lavoro della committenza che si affida alla professionalità degli autotrasportatori italiani. Quanto alla certificazione della sostenibilità da parte delle grandi aziende committen-
ti, il pericolo è di mettere ulteriormente sotto pressione le piccole e medie imprese, già alle prese con margini ridotti e difficoltà operative. Confartigianato chiede che vengano introdotte misure pratiche e incentivi per supportare le micro e piccole imprese nell’adeguamento a queste nuove richieste, evitando così che la sostenibilità diventi un ulteriore ostacolo per la loro sopravvivenza.”
Conclude Turci “ci troviamo di fronte a una sfida cruciale. Va tutelato un settore che ha evidenziato il proprio ruolo nei momenti più bui della pandemia e, nonostante le difficoltà, continua a crescere. Un recente studio attesta che l’Italia ha movimentato su gomma 1,047 miliardi di tonnellate di merci, raggiungendo il quinto posto dopo Germania (3,061 miliardi), Francia (1,631 miliardi), Polonia (1,6 miliardi) e Spagna (1,588 miliardi). Un patrimonio di aziende che aspetta risposte che confidiamo arrivino presto.”
La crisi morde ancora
I dati in un’analisi del Centro studi di Confartigianato Emilia Romagna
L’analisi del Centro studi di Confartigianato Emilia Romagna individua un “mix velenoso” che sta creando grandi difficoltà al comparto della Meccanica; fra gli elementi che gravano sul settore, la mancata ripresa del commercio internazionale, la stretta monetaria che riduce gli investimenti, la recessione della Germania, importante mercato di riferimento per il comparto e la caduta libera della produzione automobilistica, su cui pesano le incertezze della transizione verso la mobilità elettrica richiesta del Green Deal europeo. Una miscela di fattori recessivi che mette a dura prova la resilienza di un comparto chiave della regione, nelle cui micro e piccole imprese lavora il 6,2% degli occupati emiliano-romagnoli, valore più elevato in Italia. Come rilevano i vertici regionali, la situazione sta precipitando. “Stiamo monitorando costantemente l’andamento delle diverse filiere della meccanica e subfornitura emiliano-romagnola. Ci aspettavamo nel secondo semestre 2024 qualche segnale di ripresa che non è purtroppo arrivato. Già nei primi mesi dell’anno avevamo riscontrato un’impennata del ricorso agli ammortizzatori sociali, sia per le PMI sia per le imprese artigiane. Quest’ultime, in particolare, stanno esaurendo le giornate di sospensione coperte dal Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato. Occorre intervenire subito sia sul piano nazionale sia su quello regionale. È nostra intenzione portare il problema all’attenzione dei nuovi amministratori di via Aldo Moro per costituire un tavolo di crisi così come è avvenuto per la filiera della Moda”. I dati vengono confermati anche da Eber, l’Ente bilaterale dell’artigianato Emilia Romagna “i dati recenti ci dicono che la filiera della Meccanica, in particolare quella legata all’auto, è in grande difficoltà. Basta guardare i dati del fondo di sostegno
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
LA BCC, in occasione delle festività 2024 , sostiene il progetto “Cartiera Manolibera” , laboratorio promosso da Altremani impresa sociale, nei locali del carcere di Forlì, per il reinserimento lavorativo delle persone ivi detenute
labcc.it
al reddito, cioè della cassa integrazione dell’artigianato, uno dei fondi che viene gestito in maniera bilaterale. Nel 2024, ma soprattutto negli ultimi mesi, vi è una esplosione di richieste che superano di oltre il 100% le entrate, oltre il livello di guardia. Se uniamo a questo la perdurante crisi del settore Abbigliamento e delle Calzature, capiamo che l’Emilia Romagna, nella quale queste due sono le filiere principali e dove l’artigianato pesa per oltre il 95% delle imprese complessive, sta correndo un grosso rischio. Siamo di fronte ad una grande sfida dove nessuno si salva da solo”. Nella meccanica l’artigianato rappresenta oltre la metà delle imprese emiliano-romagnole (il 53,1%). E proprio nel ricorso al fondo di sostegno al reddito siamo la prima regione per incremento, con un valore dell’assegno di integrazione salariale a cui hanno dovuto fare ricorso le imprese artigiane della meccanica nei primi 9 mesi del 2024 quasi triplicato rispetto allo stesso periodo del 2023 (+186,3%).