Essere Impresa Ottobre 2024

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ESSERE IMPRESA

››› IL FOCUS

Iniziamo

a costruire il domani

Da un sondaggio di Confartigianato Emilia-Romagna, realizzato a giugno, con l’adesione di 760 micro-piccole aziende e imprese artigiane associate, emerge che il 24,8% del campione attende un avvicendamento al timone tra meno di 10 anni e il 45,9% prevede conti-

nuità nell’attività, sia con un passaggio generazionale sia con un subentro dei propri collaboratori. Una delle principali transizioni che interesserà il nostro Paese è, infatti, quella demografica. Secondo le ultime stime Istat, l’Emilia-Romagna ha perso 47.499 giovani residenti nella fascia di età 15-34 anni nel ventennio 2004-2024 e nei prossimi 20 anni sono previsti altri 34 mila in meno a causa dell’inverno demografico, per un totale di oltre 81 mila under 35 mancanti. Con sempre meno giovani e il calo della popolazione in età da lavoro, si apre una nuova sfida per il mondo imprenditoriale e che Confartigianato è pronta a cogliere.

Diventare imprenditore un sogno realizzabile

a cura del presidente Luca Morigi

Dagli ultimi studi disponibili sull’andamento del mercato del lavoro, al netto della crisi demografica, risulta che la crescita dell’occupazione, dal 2021, è stata trainata dai giovani, con un andamento migliore per laureati (+12,5%) e giovani donne (+9,9%). Eppure, il tasso di occupazione degli under 35 italiani è del 45%, la percentuale più bassa d’Europa a fronte di una media del 58,6%. In sintesi, l’Italia ha il numero più elevato di giovani inattivi in Europa. L’autoimprenditorialità è una delle risposte per ridare slancio all’occupazione in affanno, per questo Confartigianato di Forlì ha avviato una serie di interventi per avvicinare i ragazzi al mondo dell’impresa, superando la visione obsoleta dell’artigianato, non più corrispondente alla realtà dei fatti. Un’evidenza su tutti: il 66,5% delle micro e piccole imprese emiliano-romagnole investe nella trasformazione digitale e ha già introdotto soluzioni di intelligenza artificiale. L’artigianato oggi sposa la tecnologia, agevolando le giovani generazioni, già avvezze a farne uso. Eppure sono ancora pochi gli under 35enni che si mettono in gioco: in regione operano 26991 imprese giovanili su più di 435mila, dato rimasto comunque costante nell’ultimo quinquennio, a fronte di un calo delle imprese totali. Da evidenziare anche il tasso di sopravvivenza medio, che, dopo 5 anni dall’avvio è del 47,2%.Tuttavia, quelle che superano il lustro di vita, raddoppiano il numero di addetti (+114%). Nel processo competitivo il mercato opera dunque una selezione, ma le imprese che raggiungono questo primo traguardo crescono, facendo aumentare complessivamente l’occupazione (+4,9% in 5 anni). Il dato relativo alla sopravvivenza può essere migliorato anche col supporto dell’associazione, chi sceglie di avvalersi della consulenza dei professionisti che operano in Confartigianato può contare su una rete di competenze in grado di aiutare l’imprenditore a districarsi nel dedalo di procedure amministrative e conoscenze normative. Vivere l’associazione e scegliere di farne parte, aderendo a movimenti e consigli di categoria, frequentando i percorsi formativi ad hoc organizzati dall’ente di formazione Form.Art, significa affrontare con maggiore consapevolezza le sfide del mercato. ››› L’EDITORIALE

IL SOMMARIO

SETTIMANA DELL’ENERGIA E LA SOSTENIBILITÀ: Due appuntamenti per far conoscere più approfonditamente i contenuti di Impresa 5.0 e il significato dell’acronimo ESG e l’intervista a Massimiliano Fantini di Romagna Tech. Da pagina 4

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL PANE: Il 16 ottobre, per celebrare l’importanza dell’alimento principe della dieta mediterranea. Un prodotto frutto dell’eccellenza delle materie prime e dell’abilità dei panificatori. Da pagina 7

I MOVIMENTI: Anap Confartigianato chiarisce i contenuti delle agevolazioni riservate alla terza età e promuove il convegno per abbattere i tabù sulla sessualità fra gli over sessanta. Da pagina 10

CATEGORIE E MERCATO: Patente a crediti, il vicepresidente Cucchi e il vicesegretario Camporesi intervengono sul tema sicurezza nei cantieri edili, che non richiede altra burocrazia, ma una nuova consapevolezza da parte dei lavoratori. A pagina 12

ORGANO UFFICIALE DI STAMPA DI CONFARTIGIANATO FORLÌ FEDERIMPRESE

Anno XIV • n. 05 SETTEMBRE/OTTOBRE 2024 redazione@confartigianato.fo.it www.confartigianato.fo.it

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"PH Albano Venturini"

Elezioni regionali

Confartigianato Emilia Romagna a confronto coi candidati

In vista delle elezioni regionali Confartigianato Emilia-Romagna ha promosso i confronti coi candidati dei maggiori schieramenti in lizza per la tornata del 17 e 18 novembre. Il 26 settembre ha incontrato il candidato del centrosinistra Michele De Pascale, nell’occasione assieme a Vincenzo Colla, attuale assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro, Formazione e Relazioni internazionali, mentre il 4 ottobre si è tenuto l’appuntamento con la candidata del centrodestra Elena Ugolini. In entrambi i confronti, a cui era presente anche una delegazione forlivese guidata dal presidente Luca Morigi, è stato consegnato ai candidati il Libro Bianco nel quale Confartigianato presenta le proprie analisi sulla situazione regionale e le proprie proposte operative. Come riassunto dal presidente regionale di Confartigianato Davide Servadei “il nostro Libro Bianco predisposto con la collaborazione di tutte le Confartigianato territoriali, raccogliendo quelli che sono i desiderata delle nostre imprese, ha cercato di tracciare una rotta per l’impresa artigiana del futuro. Questi incontri rappresentano per noi dei momenti molto importanti, consapevoli che solo un

Il ruolo dell’associazione

Negli ultimi cinque anni, caratterizzati da un susseguirsi di eventi critici senza precedenti dal dopoguerra a oggi, Confartigianato Emilia-Romagna ha espresso un ruolo determinante come punto di riferimento per le piccole e medie imprese artigiane. La missione dell’associazione si è evoluta per rispondere alle nuove sfide, attraversando l’emergenza sanitaria globale, fino agli eventi catastrofici delle recenti alluvioni e alle ripercussioni delle tensioni internazionali sul piano economico e sui costi energetici. In un’epoca caratterizzata dalla disintermediazione, l’importanza dei corpi intermedi è riemersa con forza proprio nei momenti di crisi e smarrimento, mediando in modo efficace e ordinato la relazione fra il corpo sociale e imprenditoriale e il sistema della Pubblica amministrazione e delle scelte politiche. Le nostre strutture hanno rappresentato e continuano a rappresentare pilastri nell’orientamento delle imprese, offrendo chiarezza, buona comunicazione e sostegno concreto in un contesto a volte caratterizzato da polarizzazione e disinformazione. Confartigianato, In tutta la nostra regione, ha saputo mettere in valore la propria presenza capillare nei territori per aggregare le istanze e rappresentare efficacemente gli interessi del ceto medio produttivo, valorizzando la cultura artigianale e il contributo offerto dalle micro, piccole e medie imprese per lo sviluppo sostenibile delle comunità.

forte rapporto con la politica e le sue espressioni istituzionali ci permetterà di dare forza alle nostre istanze per rappresentare al meglio quelli che sono gli interessi dei nostri imprenditori e dei territori nei quali operano. Stiamo vivendo momenti molto particolari, gli eventi degli ultimi anni lo dimostrano, ora più che mai la politica deve essere capace di operare un cambio di passo nel confronto con il mondo del lavoro, ma anche con i cittadini. Non può limitarsi alla gestione quotidiana, ma affrontare con competenze e capacità nuove le sfide che ci vengono poste dai contesti internazionali, ma anche dagli eventi naturali. Noi viviamo con particolare attenzione questi momenti e cercheremo, come sempre, di essere molto chiari nel portare le domande e le istanze degli imprenditori e delle comunità a chi sarà il prossimo Presidente della nostra Regione”. Per i vertici regionali il confronto coi candidati è l’occasione per presentare le aspettative e i bisogni del mondo che Confartigianato rappresenta, raccolti in un Libro Bianco, che non racconta solo chi siamo, ma anche cosa facciamo e le nostre proposte per migliorare la competitività della nostra regione e la sua qualità della vita, cominciando proprio dal cambiamento climatico e i suoi effetti. “L’Emilia Romagna è una terra con una fortissima presenza di imprese artigiane e di piccole e medie imprese e Confartigianato è onorata di rappresentare oltre 40.000 realtà imprenditoriali, così come è onorata di aver scelto un protagonismo di comunità, non a caso siamo presenti con un nostro ufficio in ogni paese e città al di sopra dei 10.000 abitanti. Donne e uomini che danno un contributo alla vivacità dei territori ed è proprio sul lavoro comune che possiamo rafforzare ulteriormente lo sviluppo sociale economico e sociale della regione. Gli incontri realizzati sono l’occasione per confrontarsi su questi temi, illustrando quella che è la nostra visione di governo per le micro, piccole e medie imprese e siamo soddisfatti di aver trovato molta sintonia sulle nostre proposte.” Ha concluso il segretario regionale Amilcare Renzi.

"PH Mauro Monti"

Settimana dell’energia e della sostenibilità

Diffondere una nuova cultura del fare impresa

Ambiente, sostenibilità energetica, transizione ecologica, economia circolare e lotta ai cambiamenti climatici: sono temi strategici per le imprese artigiane, che richiedono la strutturazione di nuovi servizi e processi di sviluppo. Per questo Confartigianato vuole contribuire alla diffusione della cultura della sostenibilità ambientale, economica e sociale, organizzando la settimana per l’energia e la sostenibilità, con la promozione di webinar, incontri e seminari in tutta Italia. Un impegno che, nato da un’intuizione di Confartigianato Bergamo, ha coinvolto più di 56mila persone con quasi trecento eventi realizzati e a cui anche Confartigianato di Forlì ha aderito con convinzione, anche quest’anno. Sono due i momenti di riflessione, entrambi organizzati nella sede dell’associazione in viale Oriani 1, il primo, il 22 ottobre dal titolo “Transizione 5.0 - presupposti e applicazioni pratiche nelle microimprese”, il secondo giovedì 24, dedicato a “ESG e micro e piccole imprese, gli strumenti per trasformare la sfida in opportunità”, in collaborazione con le Confartigianato della Romagna. Come spiega Gianluigi Bandini responsabile del servizio credito, innovazione e sviluppo dell’Associazione “la micro e piccola impresa artigiana deve poter avere gli strumenti per affrontare questa nuova sfida. Per questo da alcuni anni abbiamo attivato un hub che si giova di partnership che favoriscano l’adozione di processi e procedure in linea con la nuova sensibilità. Le nostre imprese si connotano per una dimensione agile, per lo più realtà che occupano meno di quindici dipendenti, ma con un forte orientamento alla sostenibilità.” Continua Bandini “un recente sondaggio promosso dall’ufficio studi della Federazione Regionale attesta l’attenzione che le micro e piccole imprese romagnole hanno nei confronti del tema sostenibilità, In un mondo in cui si fa greenwashing, il campione intervistato dimostra che artigianato e piccola impresa abbracciano realmente un cambiamento sostenibile, senza neppure darne notizia. L’imprenditore è ben radicato nel territorio, lo vive assieme alla propria famiglia e per questo è attento ad

averne cura. Spesso sceglie di rimanere nel territorio in cui è nato e cresciuto, anche se è meno servito e ha infrastrutture viarie e digitali meno performanti, per motivi affettivi, per cui è naturale che sia attento alla propria impronta ecologica.” Dal sondaggio su un campione di oltre 800 imprenditori associati emerge che il 16% adotta il bilancio sociale, pur non essendo obbligatorio, inoltre, di questi quasi il 56% lo adotta su base volontaria, quindi non su richiesta di istituti di credito, enti pubblici o committenza chiamata a certificare la filiera. Conclude Bandini “è una sensibilità che fa parte del DNA dell’imprenditore e risulta evidente dal fatto che l’84.6% non comunica di aver redatto un bilancio di sostenibilità sociale, utilizzato come strumento promozionale e di marketing da molte grandi aziende. Sono dati che dimostrano l’importanza delle micro e piccole imprese che quotidianamente lavorano difendendo principi e valori, in silenzio.” Nell’appuntamento del 22 ottobre, attraverso le relazioni di Matteo Iubatti, Massimiliano Fantini e Giacomo Severi è stato possibile offrire una panoramica completa dei diversi aspetti in campo: il Piano Transizione 5.0 è un’iniziativa promossa dal Governo italiano per supportare la trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane, seguendo l’evoluzione del precedente Piano Transizione 4.0. Durante il proprio intervento, Matteo Iubatti amministratore delegato di Archita Engineering, partner dell’associazione nel supportare le imprese nei progetti di innovazione e sviluppo sostenibile, dopo un sintetico richiamo alla normativa in essere, ha illustrato l’iter tecnico richiesto per poter accedere all’agevolazione, contestualizzando la stessa al caso delle Micro e Piccole Imprese. Attraverso esempi di calcolo dei risparmi energetici, così come previsto dalla normativa per poter accedere al contributo, sono stati illustrati quelli che sono i vincoli imposti dal DNSH e dalle condizioni tecniche delle macchine. Fondamentale per gli imprenditori presenti, anche la fase di analisi e discus-

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La sostenibilità come elemento competitivo

Intervista a Massimiliano Fantini di Romagna Tech

In occasione della Settimana dell’Energia e della Sostenibilità promossa dalla Confederazione nazionale, Confartigianato Forlì ha organizzato per il 22 ottobre un approfondimento dal titolo “Transizione 5.0 - presupposti e applicazioni pratiche nelle microimprese”, per chiarire le opportunità che il nuovo approccio può portare. Tra i relatori anche Massimiliano Fantini project manager di Romagna Tech, la società consortile che affianca le imprese e promuove, accelera e genera processi di innovazione tecnologica. Fantini sintetizza il contributo che ha voluto dare agli imprenditori presenti all’appuntamento “per inquadrare il contesto ho evidenziato le differenze fra Industria 4.0 e Industria 5.0: mentre la prima verteva maggiormente sulle tecnologie abilitanti e sull’automazione

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sione in merito alla documentazione e alle evidenze probanti che le imprese sono chiamate a raccogliere, anche attraverso l’illustrazione di alcuni esempi di possibili criticità e punti di attenzione. Massimiliano Fantini di Romagna Tech ha chiarito il cambio di paradigma introdotto da Industria 5.0, mentre Giacomo Severi ha portato il punto di vista del sistema bancario sul tema, evidenziando l’attenzione attribuita a questi indicatori per il merito creditizio dell’impresa.

per creare nuovi modelli di business, lo sguardo con Industria 5.0 si sposta sulla sostenibilità sociale, mettendo al centro l’utente. L’Industria 5.0 rappresenta quindi una prospettiva promettente per le aziende che vogliono sfruttare al meglio le tecnologie avanzate senza perdere di vista il valore e il potenziale dell’intelligenza umana.” Con l’evoluzione alla 5.0 la prospettiva prevede una collaborazione tra esseri umani e robot mobili per creare un ambiente di lavoro innovativo, sostenibile e altamente produttivo. Centralità dell’uomo, sostenibilità e resilienza sono i nuovi paradigmi e di questi Fantini ha fornito esempi agli imprenditori presenti “ci sono esempi di aziende che hanno introdotto l’additing manufactoring riducendo gli scarti di lavorazione, altri che introducendo modalità ottimizzate nella gestione dei flussi con ricambistica on demand, hanno migliorato la gestione del magazzino. La sostenibilità ambientale è un obiettivo che può essere raggiunto attraverso varie modalità. Studi europei attestano che si può ridurre fino all’80% l’impatto ambientale di un prodotto nella fase di progettazione, dalla scelta dei materiali, all’adozione della chimica verde. C’è più attenzione non solo alla fase costruttiva,

ma anche a quella destrutturale, per avviare al riciclo i materiali disassemblati al termine della vita del prodotto. Circolarità, ma anche upcycling, il riutilizzo creativo con il quale si trasforma uno scarto in un oggetto che assume maggior valore rispetto a quello da cui ha origine. Un chiaro esempio è dato dagli scarti di pellame della selleria di Lamborghini, da cui vengono prodotti oggetti che reimmessi sul mercato hanno un valore importante.” È un cambio di mentalità che può portare vantaggi all’ambiente e una riduzione dei costi per le imprese, legati sia allo smaltimento, sia alla gestione degli scarti. Conclude Fantini “anche gli esempi di realtà a rete, di simbiosi industriale in cui i prodotti di scarto e i sottoprodotti di un’azienda diventano materie prime per un’altra o per un altro processo produttivo sono spunti interessanti per la piccola e micro impresa, che proprio grazie alle proprie dimensioni è agevolata nella personalizzazione del prodotto.” La creatività, la capacità di reagire con maggiore rapidità ai cambiamenti del mercato, possono diventare elementi competitivi di rilievo per la micro e piccola impresa, che sceglie di abbracciare il cambiamento e cogliere le opportunità che Industria 5.0 offre.

L’approfondimento promosso dalle associazioni romagnole

Giovedì 24 ottobre Confartigianato di Forlì ha ospitato la tavola rotonda dal titolo “ESG e micro e piccole imprese, gli strumenti per trasformare la sfida in opportunità”, promossa in collaborazione con le associazioni di Cesena, Ravenna e Rimini, in cui sono stati presentati in anteprima gli strumenti messi a punto da Confartigianato a favore della micro e piccola impresa per misurare la propensione alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG), cogliendo la nuova sfida di un mercato produttivo maggiormente attento e consapevole.. Introdotti dai saluti del presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi sono intervenuti Marco Siboni di Turtle Srl con l’intervento dedicato a “Sostenibilità: un’opportunità per le PMITrasformare l’impegno ambientale e sociale in un vantaggio competitivo” e Lucio Poma , professore del Dipartimento economia e management dell’Università degli studi di Ferrara con una panoramica su “Come il futuro rating di filiera impatterà sulla riorganizzazione delle catene produttive: il ruolo di Confartigianato”.

La giornata internazionale del pane

Un invito a ridurre lo spreco alimentare

Il 16 ottobre si celebra la giornata internazionale del pane, alimento principe della tradizione gastronomica italiana. Paolo Liverani coordinatore del comparto alimentazione di Confartigianato di Forlì spiega “anche quest’anno assieme alle altre province romagnole, sotto la sigla “Assapora la Romagna”, l’associazione mira alla sensibilizzazione dei clienti dei forni associati, attraverso una campagna che prevede la distribuzione di sacchetti personalizzati e cartellonistica in cui sono chiaramente evidenziati i benefici di questo alimento semplice, ma ricco di preziose qualità organolettiche.” I più recenti dati elaborati dall’ufficio studi regionale di Confartigianato registrano che, al 30 giugno di quest’anno, le imprese attive del territorio emiliano-romagnolo impegnate a realizzare prodotti

da forno e farinacei, ovvero dediti alla produzione di pane, pasticceria e pasta, sono 2.298. Di queste l’84%, pari a 1.931 unità, sono artigiane. L’indagine attesta il calo dei forni: rispetto al periodo pre Covid-19 si contano 173 imprese artigiane in meno, pari a una riduzione dell’8,2%, più accentuato rispetto al -5,9% del totale imprese del settore. Continua Liverani “a livello provinciale nei 5 anni si rilevano riduzioni in tutte le province, eccetto quella di Rimini, in controtendenza con l’aumento di 2 unità. Da rilevare anche che, nell’ultimo anno si sono perse 55 imprese artigiane, una contrazione del 2,8%, con cali più accentuati a ForlìCesena in cui sono mancati 13 forni artigianali, a Ferrara 12 e Ravenna 11, dato doppiamente allarmante considerata la storica tradizione dell’arte bianca in queste zone.” Eppure, nonostante le chiusure, il settore è ancora attivo e con buone opportunità occupazionali. Commenta ancora i dati Liverani “a livello regionale, lo scorso anno, delle 1.400 entrate previste dalle imprese per le professioni di panettieri e pastai artigianali, 820 unità pari al 58,6%, è risultato di difficile reperimento (quota superiore rispetto alla media nazionale del 54,9%), confermando il trend dei mestieri dell’artigianato, in cerca di nuovi talenti sempre più complicati da trovare”. Rispetto al 2019, le imprese del settore quest’anno prevedono di assumere più del doppio dei profili, pari a 780 posizioni in più (è il +21,4% per il totale entrate in regione). La quota di figure del settore di difficile reperimento cresce di 20,2 punti percentuali nel 2023 rispetto al valore del 2022 (38,4%),

in accelerazione rispetto all’aumento di difficoltà registrato per il totale entrate (+4,2 punti percentuali). Conclude Liverani “buono come il pane non è solo un modo di dire, ma sancisce l’effettiva qualità dell’elemento simbolo della sana alimentazione. Se poi il pane è artigianale, frutto della passione dei panificatori che ogni notte preparano gli impasti per offrire sempre nuove gustose specialità ai consumatori, si comprende come questo alimento nell’immaginario collettiva sia simbolo della cultura gastronomica italiana. Di notevole impatto il messaggio di quest’anno, che ribadisce la versatilità del pane. Il pane artigianale può essere riutilizzato anche quando diventa secco, perdendo croccantezza: bruschette, crostini, canederli e pangrattato per la panatura sono i modi per non sprecare questo prezioso cibo, dando vita a gustose ricette.”

IL PANE SECCO

Il Panificio Fantini Snc di Galeata rappresenta un’eccellenza del nostro territorio: dal laboratorio di via La Malfa quotidianamente vengono sfornati pane, prodotti di pasticceria e un assortimento di delizie dolci e salate che riforniscono non solo il punto vendita di via IV novembre 1, ma anche alcune attività dell’alto Bidente. Un’impresa che può vantare più di quarant’anni di storia, avviata nel 1983 da Gilberto Fantini, che assieme alla moglie Milena Casamenti e ai figli Daniele e Alberto, portano avanti con passione l’azienda, nonostante le difficoltà che affliggono il settore. Come spiega la titolare “è un lavoro faticoso, non tanto in termini fisici, grazie all’evoluzione della tecnologia per la panificazione, con macchine che supportano nelle diverse fasi della produzione, dall’impastatrice alla porzionatrice, ma dal punto di vista dell’impegno. Il laboratorio, infatti, inizia l’attività alle 22.30 fino alle 6.30 del mattino, un orario gravoso, che rende complicato anche trovare manodopera.”

Chiarisce “il lavoro non manca, anzi, avremmo necessità di un’altra persona per far fronte alle richieste, che siamo costretti a rifiutare, ma pare impossibile. Ringrazio i miei figli per aver scelto di lavorare assieme a noi, è difficile trovare giovani che abbiano voglia di intraprendere questo mestiere che richiede sacrificio.” Sono numerose le incombenze che i titolari si sono spartiti, dalla panificazione, all’approvvigionamento delle materie prime sino alla gestione del

Da oltre quarant’anni sfornano bontà

La storia del Panificio Fantini

negozio. Anche dalla recente indagine effettuata da Confartigianato emerge chiaramente che il settore dell’arte bianca rischia di essere messo in crisi dall’assenza di personale, nonostante i salari e le prospettive di crescita, evidenziando che i turni di lavoro e la manualità richiesta costituiscono un deterrente per i più giovani. Arduo immaginare come si possa invertire questa tendenza “Daniele e Alberto, che oggi hanno 37 e 40 anni, sono cresciuti respirando il mestiere e per loro è stato naturale entrare in azienda terminato il percorso scolastico. Lavorano da sempre con grande serietà, impegnati a far crescere l’attività, ma non so come si possa riuscire ad avvicinare i ragazzi a questo mondo.” Oggi il Panificio occupa in tutto 12 persone e, grazie alla qualità delle materie prime impiegate e all’abilità di chi le trasforma, il punto vendita che, è anche bar e pasticceria, è un punto di riferimento della vallata, frequentato non solo da chi

abita nel comune, ma anche dai turisti che scelgono il nostro Appennino come meta turistica. L’impennata dei costi delle materie prime e le oscillazioni del mercato energetico, sono altri elementi che mettono a rischio un settore che è bandiera del made in Italy. Conclude Milena Casamenti “nonostante la passione che abbiamo sempre dedicato all’attività e l’amore per il nostro lavoro, è difficile pensare al futuro con serenità, non è possibile continuare un’attività senza manodopera, è un mestiere che richiede tantissimo impegno a noi titolari, chiamati a sopperire alla carenza di organico.” Lo scorso mese di aprile, il Panificio è stato tra le imprese protagoniste delle visite aziendali realizzate da Confartigianato assieme al Sindaco Francesca Pondini, che ha evidenziato l’importanza di questa realtà, positivo esempio di passaggio generazionale, in cui i genitori hanno trasmesso ai figli non solo le competenze, ma anche la dedizione al lavoro.

Il rapporto che si instaura tra il datore di lavoro e il lavoratore subordinato è regolato da un vasto e complesso insieme di norme. Confartigianato di Forlì offre alle aziende con dipendenti un servizio di consulenza sindacale e di gestione delle paghe.

https://www.confartigianato.fo.it/servizi/lavoro/

Intervista a Progetto Romagna

Dal 2013 a fianco della micro impresa

Progetto Romagna nasce nel 2011 dalla fusione di due agenzie di Italiana Assicurazioni, la storica di Gianmarco Lotti e Ivan Fiorini, oggi in pensione, e quella più recente di Stefano Longo e Fabrizio Turchi. Dal 2013 l’operatività delle sedi è unica, dal 2018, è, inoltre, entrata in società anche Paloma Pantaleoni, portando a quindici i componenti del team e a sei le sedi: da quella principale di Forlì in viale Matteotti, alla succursale presso la Commerciale Agricola, a quelle di Forlimpopoli, Faenza e Lugo, alla sub agenzia di Conselice. Come spiega Stefano Longo “l’unione è stata la base di partenza per un progetto complesso ma che ha preso le mosse da un punto comune, la stessa visione di approccio al cliente. Ciò che guida il nostro operato è la volontà di offrire una consulenza personalizzata sulla base delle reali esigenze di chi si affida a noi.”

Progetto Romagna è una delle principali agenzie di Italiana Assicurazioni e questo consente un buon dialogo con la dirigenza per studiare linee ottimizzate per determinati settori, continua Longo “nell’area di Lugo abbiamo individuato soluzioni specifiche per le aziende dell’agricoltura che hanno particolari esigenze legate alla produzione di quell’area, ma stiamo

lavorando per espandere questa attività anche in altre tipologie di settori, inclusa la micro e piccola impresa. Una consulenza mirata per tutelare il proprio patrimonio, in ogni fase dell’attività, inclusa la gestione della successione.” Grazie a un accordo con Confartigianato di Forlì oggi gli associati possono rivolgersi ai consulenti di Progetto Romagna per fare un’analisi approfondita della situazione assicurativa. “Proponiamo uno studio dettagliato, per conoscere, raccogliere

informazioni e individuare punti di forza ed eventuali criticità. È chiaro che la persona che si rivolge a noi deve avere voglia di mettersi in gioco, raccontandosi con onestà, la nostra analisi parte da una fotografia della situazione attuale, basata sulla storia dell’azienda, valutando aspettative e desideri futuri, orientando gli investimenti per la gestione dei rischi, non necessariamente mettendo in campo ulteriori risorse, ma ricollocandole più efficientemente. Un modo per acquisire consapevolezza sulla propria situazione e sulla capacità di affrontare l’impatto di una crisi, una diagnosi preventiva che può mettere al riparo da molti rischi.”

Un’analisi approfondita che richiede ore di lavoro per il consulente assicurativo e che normalmente ha un costo “alla fine del percorso consegniamo al cliente un fascicolo contenente i risultati dello studio, evidenziando le aree scoperte. A quel punto il cliente può scegliere di chiudere il rapporto con noi e rivolgersi a un’altra compagnia assicurativa per integrare quanto emerso dal documento, quindi è evidente che diamo un valore alla nostra consulenza.” In virtù dell’accordo con l’associazione tuttavia,

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La nuova convenzione con Ciba Brokers I vantaggi della consulenza assicurativa

Confartigianato di Forlì e Ciba Brokers assieme per una partnership che apre agli associati l’opportunità di avvalersi della consulenza di un team di professionisti in campo assicurativo, introducendo un servizio innovativo, che integra l’offerta a disposizione di chi sceglie di associarsi. È Andrea Fabbri a raccontare Ciba Brokers “nata a Bologna nel 2005 oggi è sviluppata su tutto il territorio nazionale attraverso le sedi operative. Oltre alla Direzione di Bologna, è infatti presente ad Ancona, Forlì, Rimini, Roma e San Marino e dal prossimo mese di novembre anche a Firenze, accreditandosi come punto di riferimento per ogni tipo di impresa. Una realtà che è cresciuta nel corso di questi anni, occupando oltre cinquanta persone fra dipendenti e collaboratori.” La sede forlivese, attiva dal 2019, è composta da un team di 13 persone ed è in viale Oriani 1, lo stesso stabile dell’associazione, con cui, dallo scorso anno, è stata avviata una collaborazione. Continua Fabbri “fra i nostri punti di forza c’è il radicamento nel territorio e la vicinanza anche fisica al cliente, che ci consente di agire con celerità. Come Broker siamo autonomi rispetto alle compagnie assicurative, potendo interloquire con l’intero mercato assicurativo, così da garantire al cliente una consulenza mirata e tarata sulle reali necessità, individuando di volta in volta il partner più idoneo. I nostri servizi sono rivolti ad aziende strutturate, che non si traduce necessariamente con una attività riservata alle imprese con dipendenti o con fatturati di un certo rilievo, ma può essere rivolta anche a professionisti e imprenditori con esigenze particolari. Per esempio il caso di clienti con necessità specifiche, come polizze su appalti, cyber risk, tutela legale, credito

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gli associati possono ottenere gratuitamente la diagnosi “l’imprenditore deve poter avere dati certi, con la nostra analisi è possibile avere un prospetto di cosa potrebbe accadere in caso di blocco produttivo, analizzare la percentuale di reddito che ogni cliente apporta, una pianificazione della fornitura, una visione dei competitor, tenendo conto del contesto in cui si opera. Per questo è fondamentale che si crei un rapporto di fiducia col cliente, che deve capire l’importanza di raccontarsi, evidenziando ogni variabile.

Vogliamo essere partner dei nostri clienti per aiutarli a prevenire i rischi, senza buttare soldi inutilmente, magari insistendo a percorrere determinate soluzioni che non sono realmente efficienti.” Conclude Longo “il nostro obiettivo non è vendere una polizza, ma è creare una relazione con il cliente informandolo, con trasparenza, precisione e attenzione, affinché sia protetto in tutte le sue attività. La soddisfazione più grande per noi è nel momento in cui chi ci sceglie, si affida a noi, dandoci fiducia e instaurando un rapporto che si consolida nel tempo.”

o per la responsabilità civile degli amministratori che non tutte le compagnie assicurano.” La partnership con Confartigianato per dare consulenza assicurativa alle imprese, ha portato a integrare l’offerta di Ciba Brokers con quella di Progetto Romagna, come spiega Fabbri “l’utenza a cui ci rivolgiamo è differente, ma può analogamente accedere a questa opportunità. Condividiamo lo stesso obiettivo: consentire al cliente di avere a disposizione un professionista che effettua, gratuitamente, un’analisi a 360 gradi esaminando tutti i rischi a cui le aziende si espongono e cercando le giuste soluzioni assicurative. Un partner che affianca il cliente in tutte le fasi della gestione del sinistro, dalla denuncia alla liquidazione.” Aggiunge Fabbri “il nostro obiettivo è quello di aiutare a scegliere l’offerta migliore e di ottimizzare la copertura sulla base della specificità dell’azienda. Un’analisi mirata per supportare il cliente nelle proprie decisioni, spesso difficili da assumere per mancanza di informazioni, competenze sul tema e di tempo. Con un professionista è possibile ricollocare l’azienda sul mercato assicurativo, cercando soluzioni su misura che portino a un efficientamento delle coperture cercando di ottenere vantaggi economici, oltre ad avere un supporto in caso di sinistro.” Il documento di analisi redatto per l’azienda, grazie all’accordo con Confartigianato è gratuito “non ci sono né costi, né impegni, il documento redatto può far emergere criticità prima mai evidenziate e a cui è possibile porre rimedio.” Un’opportunità da cogliere, per tutti gli imprenditori associati.

Bonus terza età 2024

Le agevolazioni per gli anziani

Nel 2024, chi ha superato i 60 anni può beneficiare di numerose agevolazioni e bonus, volti a migliorare la qualità della vita e a sostenere le spese quotidiane. Tra questi si includono sconti su trasporti pubblici, esenzioni su servizi sanitari e contributi economici come l’assegno di inclusione. Quest’ultimo è una misura economica rivolta ai nuclei familiari con minori, disabili e over 60 anni. Sostituisce il Reddito di Cittadinanza e mira a integrare il reddito familiare fino a un massimo di 780 euro mensili, di cui 500 euro come contributo al reddito e 280 euro per l’affitto. I requisiti includono un ISEE fino a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro. Questo sostegno mira a contrastare la povertà e migliorare le condizioni economiche delle famiglie con persone anziane. Gli over 65 con un reddito familiare non superiore a 36.151,98 euro possono ottenere l’esenzione dal ticket sanitario, che copre visite specialistiche, esami diagnostici e l’acquisto di farmaci.

Inoltre, per chi ha superato i 65 anni, l’esenzione si estende anche al ticket del pronto soccorso, garantendo accesso gratuito in caso di Codice Bianco, ossia quando le condizioni mediche non sono gravi. Le persone titolari di pensioni al minimo che abbiano superato i sessant’anni e appartengano a nuclei

familiari con redditi annui complessivi inferiori a 8.263,31 euro possono accedere a specifici benefici. Tale soglia viene elevata fino a 11.362,05 euro nel caso in cui vi sia un coniuge a carico, e può aumentare ulteriormente di 516,46 euro per ogni figlio a carico. La Carta Acquisti è un’agevolazione economica destinata ai cittadini over 65 con un ISEE inferiore a 6.788,61 euro. Consiste in una ricarica bimestrale di 80 euro, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità, farmaci e per il pagamento delle bollette elettriche e del gas. La Carta è completamente gratuita e può essere richiesta presso gli uffici postali o sul sito del Ministero dell’Economia.

Per gli over 60, sono, inoltre, previsti sconti su abbonamenti ai trasporti pubblici locali. Ogni regione italiana stabilisce le proprie regole, quindi è consigliato informarsi presso la compagnia di trasporto della propria città. Anche Trenitalia e Italo offrono sconti per i viaggi in treno, con riduzioni importanti per i “senior” che vogliono viaggiare a prezzi agevolati. Chi ha superato i 75 anni e ha un reddito familiare inferiore a 8.000 euro ha diritto all’esenzione dal pagamento del canone Rai. Per ottenere questo beneficio è necessario presentare una domanda iniziale, dopodiché l’esenzione verrà rinnovata automati-

camente ogni anno, salvo variazioni nei requisiti economici.

Gli over 70 possono poi usufruire di uno sconto sul pagamento dei bollettini postali, pagando solo 1 euro invece dei consueti 2 euro. Tuttavia, questo sconto è valido solo per i pagamenti effettuati presso gli sportelli fisici delle Poste Italiane e non si applica ai pagamenti online. Sempre a Poste Italiane, i bollettini F35 da 2,13 euro passano a 1,13 euro, mentre per i bollettini precompilati per multe, lo sconto riduce il costo da 2,49 euro a 1,49 euro. Per quanto attiene al Bonus badante per anziani non autosufficienti, il Governo ha introdotto un incentivo per le famiglie che assumono badanti a tempo indeterminato per assistere anziani non autosufficienti di età superiore agli 80 anni. L’incentivo consiste in un esonero totale dei contributi previdenziali e assicurativi per un massimo di due anni, fino a 3.000 euro all’anno. È applicabile

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Contrastare

la

violenza di genere (IN)DIFESA, il seminario

Una tavola rotonda per affrontare con gli esperti le mille sfaccettature della violenza di genere. Un appuntamento per capire come prevenirla, come difendersi e come poter avere aiuto quando si è vittime di abuso. Un pomeriggio ricco di spunti di riflessione organizzato da Donne Impresa e Anap Forlì, con il contributo di Ancos aps Forlì, con il patrocinio del Comune di Forlì e il supporto del Centro Donna.

Sul sito di Confartigianato di Forlì è possibile scaricare il programma e conoscere tutti i dettagli.

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dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2025. I requisiti includono un ISEE non superiore a 6.000 euro e l’anziano assistito deve essere già beneficiario dell’indennità di accompagnamento. Per gli over 80 è prevista l’Indennità Anziani o Assegno Universale per Anziani Non Autosufficienti, che rappresenta la nuova misura universale di sostegno, destinata agli ultraottantenni affetti da gravi condizioni di salute, non autosufficienti e con un ISEE non superiore a 6.000 euro. Questa indennità sarà fornita in fase sperimentale per il biennio 2025/2026 e prevede un contributo di 850 euro al mese, che si aggiunge all’importo dell’assegno di accompagnamento, raggiungendo così un totale di 1.380 euro mensili.

Per tutti i chiarimenti è possibile contattare la coordinatrice Anap Forlì Silvia Foschi allo 0543452909.

Il convegno regionale ANAP La sessualità nella terza età

ANAP Emilia-Romagna ha organizzato un convegno, dal titolo “La sessualità nella terza età: aspetti psicologici e sociali”, tenutosi il 5 ottobre a Rimini, pensato per avviare una riflessione sul delicato e spesso sottovalutato tema della sessualità negli anziani. L’incontro ha rappresentato un’opportunità per scardinare pregiudizi e stereotipi che ancora oggi limitano la percezione dell’intimità nelle persone più mature. Nel corso dell’evento, il relatore Vincenzo Marigliano, uno dei maggiori esperti italiani di geriatria, ha spiegato come la sessualità nella terza età non debba essere vista come un tabù. Al contrario, l’attività sessuale in età avanzata può avere un impatto positivo sulla salute emotiva e sul benessere generale della persona. La capacità di amare e desiderare non svanisce con il passare degli anni, ma rimane una componente vitale per il benessere sessuale e psicologico.

Il Convegno ha sottolineato l’importanza di considerare il benessere sessuale come parte integrante della salute generale degli anziani. Mantenere una vita sessuale attiva e soddisfacente può contribuire a migliorare la qualità della vita, stimolando non solo il corpo ma anche la mente e le relazioni sociali. L’intimità, infatti, rimane un pilastro fondamentale per la felicità e l’equilibrio emotivo. Il tema della salute emotiva è stato trattato come cruciale per garantire una qualità di vita elevata anche in età avanzata. Il messaggio centrale dell’evento è stato chiaro: bisogna superare le reticenze che limitano sessualità e intimità nella terza età. Gli anni che passano non riducono l’importanza di questi aspetti per la vita delle persone anziane. Al contrario, valorizzare e rispettare la loro intimità è fondamentale per promuovere una visione più completa e rispettosa del processo di invecchiamento.

Categorie e Mercato

Patente a crediti, le perplessità di Confartigianato

Necessario diffondere la cultura della sicurezza

Dal 1° ottobre è entrata in vigore la patente a crediti in edilizia, nonostante le perplessità sollevate dalla Confederazione nazionale, che aveva chiesto un rinvio, inascoltato, per consentire a imprese e lavoratori autonomi un congruo periodo per adeguarsi al nuovo sistema. Per Confartigianato la sicurezza sul lavoro è da sempre la priorità, la titubanza nasce dalla modalità adottata

per tutelarla: la patente a crediti rischia di essere l’ennesima imposizione vessatoria per le micro e piccole imprese che già operano nel pieno rispetto della normativa, lasciando fuori gli irregolari e il sommerso, che sfuggono dalle maglie del provvedimento. A spiegare la posizione di Confartigianato sono il vicepresidente di Confartigianato Eraldo Cucchi, imprenditore edile, socio dell’impresa

Edilgaleatese e Alberto Camporesi, vicesegretario dell’associazione e responsabile dell’ufficio ambiente e sicurezza, che sta gestendo le pratiche per supportare gli associati nell’adempimento.

Spiega Camporesi “la norma non riguarda solo le imprese dell’edilizia, ma anche impiantisti, fabbri, serramentisti e tutti le imprese che operano nei cantieri temporanei e mobili con esclusione delle mere forniture di materiali e prestazioni di natura intellettuale, una platea molto vasta, a cui si aggiunge la committenza, chiamata a vigilare sull’effettivo possesso della patente da parte di chi esegue i lavori. È una novità molto importante, nata con l’obiettivo di qualificare tutte le imprese, per garantire la sicurezza dei lavoratori.” Chiarisce Cucchi “nella relazione annuale, l’Inail ha rilevato che nel 2023 è calato il numero degli infortuni e delle morti sul lavoro, rispettivamente in calo del 16,1% e del 9,5%, dimostrando che c’è maggiore attenzione al tema. È ovvio che il settore delle costruzioni sia esposto a rischi maggiori e che sia difficile poter azzerare il numero di infortuni sul lavoro, ma tanto è stato fatto in termini di educazione, che non significa solo

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formazione, sicuramente indispensabile, ma anche diffusione della cultura della sicurezza del lavoro.“ Riprende Camporesi “l’associazione da sempre è in prima linea nella promozione di corsi e nell’informazione puntuale e costante, che riteniamo indispensabili, ma avanziamo alcune riserve sul provvedimento, che pur avendo un obiettivo condivisibile, non riesce a centrarlo. I documenti necessari per l’ottenimento della nuova certificazione sono già fra i requisiti che le imprese detengono, l’iscrizione alla Camera di Commercio, il Durc, il documento di valutazione dei rischi e la designazione del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) sono già previsti da anni dalla normativa, oggi viene chiesto a un artigiano di conseguire un nuovo titolo burocratico, che comporta un aggravio in termini di tempi e di costi. Ci pare un palliativo che certifica solo la qualificazione delle imprese dal punto di vista formale, che potrebbe non avere riscontro nella fattiva applicazione in termini di sicurezza del lavoro.” Per esempio la certificazione SOA di terza categoria o superiore, che esclude dall’obbligo del possesso della patente, ma che, in realtà, certifica solo il possesso di requisiti documentali.

Continua Cucchi “dobbiamo lavorare per diffondere la cultura della sicurezza, non solo nei titolari, ma anche nei lavoratori e nella committenza. Un cantiere in sicurezza ha costi importanti, che inevitabilmente fanno lievitare i prezzi dei lavori e non tutti i clienti ne comprendono l’importanza. Il lavoratore invece, pur formato attraverso corsi in aula, deve essere responsabilizzato, pensiamo a chi, per svolgere più rapidamente un lavoro, si assume dei rischi senza rispettare quanto stabilito dal responsabile della sicurezza. Tutti devono essere consapevoli e collaborare per la riduzione dei rischi che questo mestiere ancora comporta. Oggi parliamo di patente, magari penalizzando titolari d’impresa che hanno un’esperienza di trent’anni o più, ma non abbiamo ancora ottenuto una legge di settore per chi decide di aprire un’impresa edile. Un provvedimento che impedisca che chiunque, anche senza alcuna qualificazione, possa entrare nel mercato e aggiudicarsi appalti a prezzi stracciati, praticando concorrenza sleale alle imprese che applicano scrupolosamente la prevenzione da infortuni tutti i giorni, nei cantieri, da sempre.” Camporesi conclude con un auspicio “speriamo che il provvedimento non venga strumentalizzato politicamente per creare consenso, l’incolumità di chi lavora è il fine a cui tendere, per questo auspichiamo correttivi che rendano la norma più semplice ed efficace.”

Categorie e Mercato

Grande risultato per Confartigianato

Sfalci e potature equiparati a rifiuti urbani

Confartigianato ottiene un risultato inseguito da anni: nel Decreto legge Ambiente approvato dal Governo il 10 ottobre è prevista l’equiparazione ai rifiuti urbani dei rifiuti derivanti da attività di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e privato (sfalci e potature).

“Finalmente, dopo anni di costruttivo confronto con il Governo e il Ministero dell’Ambiente - dichiara Giancarlo Mannini, Presidente di Confartigianato Imprese del Verde - le imprese del settore potranno operare con minori oneri a loro carico poiché, non dovendo più gestire come rifiuto speciale non pericoloso gli sfalci e potature provenienti da aree private, avranno libero accesso ai centri di raccolta comunali”. Una grande vittoria per Confartigianato frutto di un lungo e serrato impegno.

Conclude il presidente “come primo risultato, grazie all’interlocuzione con l’Albo gestori ambientali, è stato chiarito che, qualora la raccolta e il trasporto di sfalci e potature, benché classificati come urbani, sia effettuata dallo stesso soggetto che ha l’appalto o la concessione per la manutenzione del verde, lo stesso fosse da considerarsi come produttore iniziale del rifiuto e pertanto autorizzato a iscriversi in categoria 2-bis, potendo evitare quindi l’iscrizione in cat.1 (Raccolta e trasporto di rifiuti urbani). Ora, con l’approvazione del DL Ambiente in Consiglio dei Ministri, il cerchio si è chiuso. Le imprese del verde si vedono ulteriormente semplificati e ridotti gli oneri amministrativi”.

ESSERE IMPRESA

L’approfondimento tecnico continua online, per conoscere tutte le novità relative alla consulenza fiscale e a quella del lavoro, inquadra il QR Code.

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Categorie e Mercato

Pneumatici Fuori Uso

Confermato l’extra target di raccolta per il 2024

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha deciso di confermare l’extra target di raccolta di pneumatici fuori uso (PFU) fino al 10% per il 2024, una misura necessaria per affrontare l’emergenza persistente denunciata da Confartigianato Autoriparazione, che ha ripetutamente segnalato le criticità legate al ritiro dei PFU e la necessità di soluzioni rapide ed efficaci.

L’impegno per l’extra target di raccolta è stato comunicato nell’ambito del Tavolo Tecnico istituito presso il Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica. L’incontro è stato convocato per analizzare i risultati conseguiti a seguito della raccolta extra target di PFU effettuata da parte dei Consorzi in base alle quote assegnate dal Ministero per rispondere alle criticità segnalate al Ministero stesso. Nonostante l’impegno dei Consorzi, il Ministero ha riportato una raccolta di circa 8.000 tonnellate, pari a solo il 2% dell’immesso annuale. Questo risultato deludente è attribuibile a diverse problematiche, tra cui la mancanza di risposta dai punti di generazione e difficoltà logistiche.

Confartigianato ha evidenziato che le segnalazioni da parte delle imprese associate continuano ad aumentare, con il rischio di un blocco totale del ritiro dei PFU a fine anno, specialmente in vista del cambio gomme stagionale. Per questo, ha avanzato la richiesta di attivare una fase aggiuntiva di raccolta straordinaria, in modo da risolvere

va misura di extra target annunciata dal Ministero mira a rispondere alle necessità immediate e consente anche ai Consorzi di operare con modalità flessibili, intervenendo nelle aree maggiormente colpite da problemi di accumulo di PFU. Il target aggiuntivo non sostituisce la quota ordinaria obbligatoria, garantendo così una gestione efficace e coordinata della raccolta. È stato stabilito di distinguere chiaramente tra la raccolta ordinaria e quella straordinaria, per una maggiore trasparenza. Si prevede che un nuovo incontro sarà convocato entro la fine dell’anno per monitorare l’andamento della raccolta straordinaria Confartigianato ha sottolineato l’importanza di riprendere l’attività del Tavolo Tecnico presso il Ministero, per affrontare le problematiche strutturali del settore e rivedere l’attuale normativa. Tra le proposte avanzate vi è l’intensificazione dei controlli sui flussi di pneumatici, in

particolare sulle vendite online, e l’introduzione di meccanismi che favoriscano le imprese che operano in modo regolare. È stato richiesto, inoltre, di rendere pubblici i dati di raccolta dei PFU, per garantire trasparenza e responsabilità nel sistema e di rivedere i criteri di assegnazione dei quantitativi di PFU per rispondere meglio alle specificità territoriali. Secondo Confartigianato Autoriparazione, la conferma dell’extra target di raccolta rappresenta un passo cruciale per affrontare le emergenze legate al tema.

Le misure adottate devono essere accompagnate da riforme strutturali e da un dialogo continuo tra il Ministero, i Consorzi e le associazioni di categoria, per garantire un sistema di gestione sostenibile ed efficace nel lungo termine. L’auspicio è che, grazie a queste iniziative, si possa finalmente raggiungere un equilibrio tra le esigenze degli operatori e la salvaguardia ambientale.

La Bacheca

Confartigianato di Forlì mette a disposizione dei propri associati la bacheca per tutti coloro che vogliono inserire annunci di compravendita di macchinari, licenze o attrezzature. Gli annunci vanno inviati a: bacheca@confartigianato.fo.it oppure chiamando il numero 0543 452909

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Piazza Garibaldi, 53 - Tel 0543 452970

Santa Sofia

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Tredozio

Via XX Settembre - angolo Vicolo Biscanto, 1 Tel 0543 452942

FORLÌ - Via Oriani, 1 - Tel 0543 452811 - Fax 0543 452852 www.confartigianato.fo.it

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