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Its e lauree professionalizzanti, insieme per valorizzare la cultura tecnica di Raffaella Mazzali
Ormes Corradini, presidente della Fondazione Its Maker: “Necessario un dialogo con le università rispetto alle lauree professionalizzanti”
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n un Paese che nonostante gli sforzi ancora fatica a lasciarsi alle spalle la vecchia logica per cui studio e lavoro sono entità separate, gli Istituti tecnici superiori sono un’eccezione preziosa. E l’Its Maker, l’Istituto superiore di meccanica, meccatronica, motoristica e packaging dell’Emilia-Romagna ne è la conferma. In sei anni di attività sono 20 le classi diplomate, quattro le sedi (Modena, Bologna, Reggio Emilia e Fornovo Taro, in provincia di Parma) e sei i percorsi formativi. Determinante è il ruolo giocato dalle imprese in seno alle fondazioni. “È vero che oggi è necessario un bagaglio di competenze più consistente e più flessibile di quello d’un tempo, ma gli Its sono la prova che si può aggiornare l’istruzione tecnica in sintonia con l’evoluzione tecnologica e i cambiamenti di scenario nel mondo del lavoro. Il feedback positivo ottenuto in questi anni da numerose realtà industriali conferma che una volta concluso il biennio i ragazzi riescono a integrarsi nel contesto lavorativo senza alcuna difficoltà e con ottime prospettive di carriera. Di fatto la nostra forza è proprio la presenza di 47 aziende socie, emblema di eccellenza in ognuno dei settori di riferimento”, spiega il presidente della Fondazione Its Maker Ormes Corradini. Accanto all’attività imprenditoriale ha accettato di dedicare tempo ed energia allo sviluppo delle “super scuole” di tecnologia, per offrire una nuova chance ai ragazzi dopo il diploma.
Con due effetti immediatamente misurabili: garantire ai giovani un’occupazione sicura e dare alle aziende personale specializzato secondo le loro esigenze. “Il 95 per cento di chi si è diplomato all’Its Maker ha trovato un’occupazione con un profilo coerente. Siamo andati a colmare un vuoto. Il tessuto industriale avverte sempre di più la mancanza di un tecnico ‘superiore’, una figura specializzata capace di rispondere in modo puntuale alle esigenze delle imprese del territorio”, spiega Anna Conti, responsabile generale organizzativa di Its Maker, l’Istituto superiore di meccanica, meccatronica, motoristica e packaging dell’EmiliaRomagna. “Grazie a una didattica basata sull’esperienza che allo studio unisce un’intensa attività di laboratorio e prolungati stage aziendali, i ragazzi ammessi ai nostri corsi imparano a lavorare in team con un approccio proattivo. E, una volta terminato il percorso biennale, sono subito
in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico e produttivo”. Le chiavi del successo sono essenzialmente tre: corsi ristretti di non più di 22/25 studenti, formazione ‘on the job’ e presenza di docenti che provengono dal mondo del lavoro (il 50% degli ‘insegnanti’ sono infatti imprenditori o loro collaboratori,
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