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Less is more. Progetti d’impresa diversamente abile
sociale Less is more Progetti d’impresa diversamente abile
Marco Palmieri, presidente della Fondazione Famiglia Palmieri, di Piquadro e The Bridge, descrive l’iniziativa con la quale la Fondazione mira a sostenere nuovi progetti di business che aiutino a vincere la sfida dell’inserimento e dell’autonomia a chi si trova a vivere in un difetto di integrazione
Presidente Palmieri, dal 2009 la valorizzazione delle diversità e l’integrazione delle persone diversamente abili nel
mondo del lavoro sono gli ambiziosi obiettivi della Fondazione da lei creata, insieme a sua moglie Beatrice, per dare continuità alla vostra attività filantropica. Quali sono le sue principali attività e cosa c’è nel futuro della Fondazione Famiglia Palmieri?
La Fondazione, di fatto una sola cosa con Piquadro, ha un approccio piuttosto originale al mondo del “charity” poiché non è una realtà puramente assistenzialistica ma, al contrario, persegue il suo obiettivo di aiutare le persone diversamente abili sostenendo nuovi modelli di business che permettano loro di inserirsi nel mondo del lavoro. La Fondazione promuove quindi progetti volti a stimolare la creatività e renderla profittevole introducendo nel mercato imprenditoriale le realtà no-profit che ospitano persone con disabilità. Inizialmente ha utilizzato i disegni realizzati da ragazzi disabili per la realizzazione di borse, zaini e ombrellini i cui proventi della ven-
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dita sono andati interamente a centri socio riabilitativi. Successivamente si è pensato di indire concorsi e vere e proprie call per startup, per attingere nuove idee di business con la stessa finalità. Il più recente progetto della Fondazione, il concorso Less is more indetto ad ottobre dello scorso anno, è stato concepito come una iniziativa a favore di disabili finanziata da disabili. Persone con disabilità hanno infatti disegnato una miniserie di simpatiche borse poi prodotte da Piquadro e vendute tramite Coop Alleanza 3.0. Il ricavato è stato utilizzato per premiare tre progetti imprenditoriali che impiegano disabili. È in questa direzione che vogliamo andare coinvolgendo sempre nuovi partner ed elevando sempre più la qualità dei progetti e del supporto che intendiamo dare, così da creare un network di attività solidali che possano dare continuità, anche in autonomia, al sostegno di questi ragazzi.
Il valore aggiunto della Fondazione è il suo approccio imprenditoriale e non meramente assistenziale alla beneficenza, pensato per offrire opportunità concrete a quelle persone che vivono un disagio di integrazione. I risultati confermano la bontà dell’idea?
Noi ne siamo convinti, a giudicare dall’entità del contributo economico che siamo riusciti a dare e dall’entusiasmo che abbiamo riscontrato non solo da parte delle persone diversamente abili con le quali abbiamo collaborato, ma anche da parte di chi ha partecipato alle nostre iniziative come partner o concorrendo con idee imprenditoriali.
Il concorso Less is more, rivolto a tutti coloro che desiderino sviluppare iniziative imprenditoriali di natura sociale valorizzando, attraverso il lavoro, talenti e competenze che altrimenti non verrebbero colti, è giunto alla sua seconda edizione. Quanto è prezioso il contributo dei giovani nell’ideazione di progetti di impresa sociale?
Riteniamo che sia molto utile coinvolgere i giovani per raccogliere le idee più fresche e innovative. Nessuno meglio di loro è in grado di offrire un contributo di creatività libero da preconcetti per innovare l’approccio ai modelli di business e di integrazione. 94 fare
TRE LE STARTUP SOCIALI VINCITRICI DELLA SECONDA EDIZIONE DI LESS IS MORE
Sono stati premiati lo scorso giovedì 29 giugno nell’Aula Magna della Clinica Neurologica dell’Università di Bologna i tre progetti vincitori della seconda edizione del concorso “Less is more” che, promosso dalla Fondazione Famiglia Palmieri in collaborazione con Piquadro e Coop Alleanza 3.0 e con il patrocinio dall’Università di Bologna, ricerca le idee più innovative per l’inserimento lavorativo delle persone disabili. L’obiettivo dell’iniziativa è creare nuove imprese sociali per la produzione e commercializzazione di beni o servizi in cui possano essere sviluppate e valorizzate le capacità e competenze lavorative di chi, per condizione fisica o psichica, vive un disagio di integrazione. Durante la cerimonia di premiazione sono stati presentati i sei progetti finalisti di startup sociali e, tra questi, le tre proposte più innovative sono state individuate da una giuria composta dal Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, dal presidente di Confindustria Emilia Area Centro Alberto Vacchi, dall’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi, dal disability manager del Comune di Bologna Egidio Sosio, dal direttore dei servizi della Cooperativa Bologna Integrazione ANFFAS Onlus Gaspare Vesco, dal professore di Strategia e imprenditorialità dell’Università di Bologna & City University London Simone Ferriani, dal cantautore Francesco Guccini, dal presidente Coop Alleanza 3.0 Adriano Turrini e dal presidente della Fondazione Palmieri, di Piquadro e The Bridge Marco Palmieri. “Local to you”, “Egg” e “Marakanda” sono i progetti vincitori dell’edizione 2017 del concorso: al primo classificato, Local to you, è stato assegnato un contributo economico del valore di 15.000 euro mentre il secondo, Egg, ha ricevuto una somma di 10.000 euro. Entrambi avranno inoltre la possibilità di svolgere un percorso di formazione in Silicon Valley per rendere concreta l’idea vincente alla base del progetto. La terza classificata, Makaranda, ha ricevuto un contributo in denaro di 10.000 euro. Le tre startup avranno infine l’opportunità di ricevere altri 20.000 euro da Piquadro qualora, dopo sei mesi dall’assegnazione del premio, dimostrino tangibili possibilità di successo e, in aggiunta, verranno inserite nell’acceleratore Barcamper grazie all’intervento di Confindustria Emilia Area Centro e Università di Bologna.
I PROGETTI PREMIATI
Local to You è una piattaforma di e-commerce per la vendita di beni agricoli biologici di alta qualità, prodotti tramite il lavoro di persone svantaggiate.
Egg è un progetto di smarthome dedicato ai non udenti che si basa su un software capace di riconoscere tutti i suoni e notificarli in real time all’utente attraverso smartphone, smartwatch o pc.
Marakanda, premiato a sorpresa dalla giuria che ha deciso di aggiungere un terzo premio, è un progetto che propone un laboratorio di serigrafia per la realizzazione di una linea di tessili da arredo progettati e prodotti affidandosi alle competenze di persone con disabilità.
A sinistra la giuria e i tre premiati, a destra Marco Palmieri premia il vincitore Local To You
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