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vita industriale
Marianna Saguatti Marco Taddei
AEPI INDUSTRIE PROTAGONISTA ALL’IRAN FOOD+BEV TEC 2017
Dopo sei anni l’Italia è tornata ad essere il primo partner commerciale dell’Iran all’interno dell’Unione Europea: lo certificano i dati Eurostat che riportano un volume d’interscambio record di 1,2 miliardi di euro con Teheran. Le due nazioni, eredi dell’antica Persia e di Roma, che hanno proprio fatto della cultura in tutte le sue forme il terreno fertile per le loro relazioni, hanno messo a segno un nuovo record, l’ultimo di una lunga serie. Non a caso anche il Maestro Riccardo Muti ha scelto la capitale iraniana per il suo ultimo concerto in omaggio a Verdi. Le importazioni iraniane nell’ambito delle tecnologie dei settori food, beverage e packaging sono aumentate del 34% nel 2016 per un valore di 211 milioni di euro e, nel 2019, prevede SACE, le esportazioni dell’Italia verso l’Iran dovrebbero raggiungere il massimo con una cifra compresa tra i 2,5 e i 2,6 miliardi di euro. È in questo contesto che, dal 23 al 26 maggio scorsi, si è svolta a Teheran la ventiquattresima edizione dell’International Exhibition Food & Beverage Processing and Packaging, l’Iran Food + Bev Tec 2017, alla quale ha partecipato anche AEPI Industrie, guidata da Marco Gasparri, presidente della delegazione di Confindustria Emilia - Imola e board member di Confindustria Emilia. L’azienda imolese leader nel settore dell’automazione industriale, rappresentata dalla società di consulenza di diritto iraniano e business scouting I-Pars, è stata infatti protagonista della manifestazione che ha coinvolto 547 espositori provenienti da 28 Paesi i quali hanno potuto presentare le proprie innovazioni agli oltre 40.000 visitatori professionali della manifestazione, discutendo il business del settore agrofood. Sempre nell’ambito della fiera internazionale, nella splendida cornice del ristorante al ventiseiesimo piano dell’hotel Azadi, il più prestigioso della capitale, Aepi, I-Pars e Confindustria Emilia hanno collaborato per organizzare la cena di gala “ITALY-IRAN” alla quale hanno partecipato oltre 20 aziende
italiane, lo staff dell’Ambasciata, l’Ice, Alitalia e diversi importanti membri delle istituzioni governative e industriali iraniane, proprio per testimoniare la voglia di collaborare e sviluppare sempre di più le relazioni bilaterali. Presenti tra gli iraniani: Hossein Marashi (già vice presidente della Repubblica dell’Iran e capo dello staff presidenziale), Hossein Esfahbodi (vice ministro dell’industria, miniere e commercio, presidente del consiglio d’amministrazione e direttore generale della fiera internazionale iraniana), Ahmad Jamali (direttore generale degli investimenti esteri, OIETAI), Ahmad Morad Alizadeh (ceo of Mahan Air Group), Said Sanati (direttore generale della Kerman Development Organization). Tra gli italiani: Mauro Conciatori (ambasciatore italiano), Carmelo Ficarra (consigliere di legazione – ambasciata italiana), Tony Corradini (vice direttore ICE), Lucio Rigo (Alitalia area manager), Maria Perrone (Confindustria Emilia Area Centro).
ANNARITA N ALLA CONQUISTA DELL’ORIENTE
Investire in Cina non è mai stato così strategico come in questo momento. Borg S.p.A., la società di Funo di Argelato, in provincia di Bologna, che produce e distribuisce le collezioni di AnnaRita N, il marchio di abbigliamento ready-towear femminile, ha aperto all’interno del mall Golden Eagle di Shanghai un corner destinato a diventare un monomarca e che prevede di inaugurare nuovi punti vendita a Pechino e Shenzhen entro fine 2018. “La Cina per i prossimi decenni continuerà ad essere una delle forze trainanti del settore luxury. AnnaRita N è un brand che da sempre si contraddistingue per il forte legame con il territorio, quello bolognese, ma questo è solo il punto di partenza. Nel corso di oltre vent’anni abbiamo saputo ottenere importanti successi e ad oggi guardiamo con fiducia al futuro, con una particolare attenzione per l’Oriente: con Shanghai il nostro obiettivo è quello di far comprendere al mercato orientale la vera identità del brand. Il nostro è un progetto ambizioso, ritengo che per avere successo sia necessario attuare un’espansione mirata da sviluppare in un’ottica di lungo periodo”, sottolinea Graziano Salvagno, sales manager di Borg Spa. Il brand tutto
Graziano Salvagno, sales manager di Borg Spa
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italiano nato nel 1995 e che prende il nome dalla sua creatrice, la stilista e visionaria imprenditrice Anna Rita Noviello, può oggi contare su una fitta rete di punti vendita plurimarca in Spagna, Austria, Giappone, Portogallo, Francia, Belgio, Grecia, Russia, CIS, Medio Oriente, Cina, Hong Kong e Taiwan. Dal 2015 l’azienda, che può già contare su una copertura capillare di punti vendita multibrand, 560 all’attivo di cui 170 dislocati all’estero, ha visto crescere i ricavi con continuità, passando da 10,7 milioni di euro - di cui il 75% derivante dall’Italia - agli 11 milioni del 2016, registrando tra l’altro un incremento del fatturato estero del 5%. Le previsioni relative al 2017, poi, toccano i 13 milioni di euro anche grazie ad una sempre maggiore focalizzazione del marchio bolognese sull’export, che entro i prossimi tre anni potrebbe arrivare ad incidere per il 50% sul giro di affari dell’azienda: “Tutto dipenderà dallo sviluppo del nostro business, con la previsione della crescita dei ricavi a quota 20 milioni di euro di fatturato entro il 2020”, continua Graziano Salvagno. Borg Spa con oltre 50 dipendenti ha potuto raggiungere obiettivi importanti grazie, soprattutto, ai preziosi investimenti nel campo delle risorse umane. Come spiegano dall’azienda, “è proprio dalle persone, dai talenti e dall’entusiasmo di ognuno che di volte superiori a quella dei condensatori tradizionali. È stato questo il focus del convegno internazionale “Supercapacitors: on the pulse of a revolution” che Ocem Energy Technology, divisione di Aretè & Cocchi Technology, holding industriale impegnata sul fronte dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico in diversi settori di business, ha organizzato nella propria sede di Valsamoggia, alle porte di Bologna, lo scorso 23 maggio in collaborazione con Enea - Agenzia Nazionale Italiana per le Nuove Tecnologie. Agli oltre 70 partecipanti provenienti da Giappone, Corea, Stati Uniti, Regno
si parte alla conquista del successo. Ecco e agli importanti istituti di ricerca e cosa significa ‘Made in Italy’, puntare su università italiani è stata presentata una professionisti seri e appassionati e mettere panoramica del presente e del futuro del a loro disposizione materiali e idee in grado mondo dei supercondensatori. La giornata di andare incontro alle esigenze della donna ha inoltre rappresentato una preziosa di oggi. Ogni storia di successo nel campo occasione di confronto e scambio di idee per della moda, poi, non può prescindere da professionisti impegnati in campi correlati uno spiccato spirito imprenditoriale che, tra loro e interessati ai nuovi scenari resi spesso, va di pari passo con la creazione e la possibili da questa tecnologia che, come progettazione di una rete di negozi coerenti spiega Gino Cocchi, fondatore di Aretè & con l’identità del marchio. AnnaRita N Cocchi Technology, “vale già 2 miliardi di non è solo moda, ma un modo di vedere il dollari a livello mondiale e si pensa possa mondo e di interpretarlo con gli occhi della raggiungere i 6 miliardi nei prossimi anni”. leggerezza e dello stile”. Le applicazioni di questa tecnologia, che in meno di dieci anni ha conosciuto uno sviluppo esponenziale e la conseguente OCEM SPIEGA LA RIVOLUZIONE riduzione dei costi, porteranno nei prossimi anni a straordinarie opportunità nel campo DEI SUPERCONDENSATORI dei sistemi elettrici ed elettronici, sia per la Comprendere il presente e il futuro del industriali. mondo della ricerca applicata e degli utilizzi Offrendo un rilascio di energia nel settore industriale dei supercapacitors, i istantaneo ma molto efficiente, infatti, condensatori elettrochimici a doppio strato, il supercondensatore rappresenta una meglio conosciuti come supercondensatori, soluzione ottimale per alte richieste realizzati utilizzando nanotecnologie basate di energia in brevissimo tempo e sul carbonio e in grado di accumulare e sembra destinato a rivoluzionare i rilasciare, in tempi che vanno da qualche più svariati settori, dai trasporti alle frazione di secondo a qualche minuto, telecomunicazioni, dall’elettronica quantità di energia elettrica fino a milioni di consumo alla movimentazione ricerca che per le applicazioni squisitamente Unito, Francia e Germania Gino Cocchi, fondatore di Aretè & Cocchi Technology
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industriale e scientifico. Tra le prestigiose unico dal punto di vista meccanico ed collaborazioni scientifiche e tecniche elettronico in grado di offrire un servizio Ocem annovera Enea, l’Istituto Nazionale flessibile e competitivo. “Nasce così la di Fisica Nucleare, il Consiglio Nazionale prima Rete meccatronica, capace di delle Ricerche ed Elettra Sincrotrone di esprimere al meglio i parametri della Trieste, il GSI Helmholtzzentrum für quarta rivoluzione industriale”, dichiara Schwerionenforschung, in Germania, il Ivano Corsini, fondatore di Autebo Cern di Ginevra, in Svizzera, il Brookhaven (Automation Technologies Bologna), la National Laboratory, negli Stati Uniti, e Rete nata nel 2013 dall’aggregazione di Jaea in Giappone, il Consorzio Europeo aziende compatibili per filiera e per settore Fusion for Energy, Trenitalia, la Diamond di mercato con l’obiettivo di diventare Light Source di Oxford (UK), ed il il punto di riferimento, nel territorio CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia bolognese e non solo, per la subfornitura Oncologica. meccanica e meccatronica. Nel corso degli industriale, dalle apparecchiature mediche anni la Rete Autebo.Net si è ampliata a tutte le applicazioni di big science. “Il ed oggi, con l’ingresso delle due realtà nostro obiettivo è quello di integrare i supercondensatori nei nostri sistemi per LA RETE AUTEBO.NET provenienti da 01Net, è composta in totale da 15 aziende: 01Wiring, Angelo Zani sfruttarne le incredibili potenzialità”, INCORPORA 01NET & C., AU.TE.BO. Spa (organo comune aggiunge Gino Cocchi. Nata nel 1943 a San della rete), AZ.M, Baldoni, Elettrotecnica Giorgio di Piano, Ocem Energy Technology La Rete d’imprese per la subfornitura Imolese, Francia, Funari & Gentilini, è entrata a far parte del gruppo Aretè & meccanica e meccatronica Autebo.Net Gaser Bologna, Mancini Mec-Service, Cocchi Technology nel 2011 ed è oggi cresce e si rinforza grazie all’ingresso di Meccanica2000, Mpc, Plasticenter, Sfem composta da due divisioni, Ocem Airfield due imprese, 01Wiring ed Elettrotecnica e Stima. “Il mercato chiede sempre di più Technology e Ocem Power Electronics, Imolese, appartenenti alla Rete per la aggregazioni di piccole imprese e capoche occupano complessivamente 103 subfornitura elettronica, elettrotecnica ed commesse e/o capo-filiera perché sempre dipendenti, di cui 57 ingegneri. L’azienda elettromeccanica 01Net che confluisce di più diviene necessario razionalizzare Ocem Power Electronics è specializzata quindi in Autebo. Si tratta del primo e condividere la filiera produttiva, che nei sistemi di elettronica di potenza caso di “incorporazione” di una rete da contestualmente incrementa la propria per laboratori della big science atti allo parte di un’altra, un processo frutto del competitività sul mercato”, spiega ancora studio della fusione nucleare e fisica lavoro sinergico e dell’esperienza acquisita Corsini. Per questo Autebo ha sottoscritto delle particelle, che trovano interessanti dalle due realtà, nella convinzione che i un programma di rete che prevede, tra le applicazioni nel campo medicale, clienti debbano avere un interlocutore altre cose, la condivisione e lo scambio di informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica e tecnologica; la condivisione di strategie di marketing comuni, quali ad esempio la partecipazione a fiere o meeting per accrescere la capacità innovativa degli aderenti; la comune fruizione delle risorse aziendali e delle specifiche competenze tecniche al fine di poter meglio perseguire gli obiettivi strategici della Rete; la realizzazione di tutti gli investimenti utili a migliorare le capacità tecniche delle imprese aderenti; l’esercizio in comune di una o più attività; l’accesso facilitato a fondi comunitari e ad agevolazioni fiscali; il focus sull’innovazione dei processi di produzione secondo i principi dell’industria 4.0; l’incremento della competitività della Rete e dei singoli aderenti. Tra i servizi proposti, progettazione e produzione di automazioni, carpenterie e protezioni; 10 fare vita industriale
BONFIGLIOLI, PORSCHE E BNL: UNA SINERGIA PER LA FILIERA 4.0
Regina Corradini D’Arienzo, responsabile divisione corporate banking BNL Gruppo BNP Paribas, Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Sonia Bonfiglioli, presidente di Bonfiglioli Riduttori, e Giulio Busoni, partner di Porsche Consulting, durante la conferenza stampa
Il primo caso italiano di filiera manifatturiera 4.0, che ha l’ambizione di diventare il modello di riferimento per altre filiere produttive, esportabile in catene del valore di molteplici settori. È il frutto della partnership virtuosa tra Bonfiglioli Riduttori, leader italiano della meccatronica e azienda capofila dell’iniziativa, e BNL Gruppo BNP Paribas, con la consulenza direzionale di Porsche Consulting, da anni supporto strategico di Bonfiglioli. Grazie al lavoro sinergico degli scorsi mesi, infatti, è stato presentato lo scorso luglio nella sede bolognese di Confindustria Emilia Area Centro il primo modello a supporto della quarta rivoluzione industriale che mette a sistema tutti i diversi attori di una intera filiera produttiva, dall’azienda capofila ai fornitori strategici, fino al sistema creditizio. L’idea è quella di agevolare i fornitori della multinazionale bolognese consentendo loro di ottenere finanziamenti destinati alle tecnologie digitali a condizioni più vantaggiose, considerandoli come componenti di una filiera che fa capo al Gruppo Bonfiglioli. Partendo dal presupposto che l’industria 4.0 esprime le sue reali potenzialità non nelle singole aziende, ma nella rete connessa e sinergica di tutta la catena produttiva, il primo passo di questo percorso - che mira a coinvolgere in futuro altri attori e altri comparti - è già stato compiuto con la definizione di una rosa di dieci imprese che saranno le prime a finanziarsi utilizzando il nuovo metodo, attraverso una valutazione creditizia elaborata su tre elementi: la strategicità dell’azienda, il rating finanziario e il livello di digitalizzazione attuale. Il modello prevede che il network di fornitori si comporti dunque come un’azienda virtuale end-to-end, idealmente priva di barriere di transazione, efficiente e solida. “Si tratta di un progetto pilota molto importante che sarà fortemente sostenuto dall’Associazione, perché riguarda uno degli elementi cardine del nostro contesto territoriale, cioè la filiera. Anche in chiave futura, la nostra competitività è strettamente correlata alla capacità di gestire questo tema”, ha commentato Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro, presentando in via San Domenico il modello di finanziamento e sviluppo della filiera manifatturiera 4.0 di Bonfiglioli, Bnl e Porsche Consulting. “Il Gruppo Bonfiglioli sta crescendo, si sta impegnando in un processo di sviluppo dove la digitalizzazione è un elemento portante e fondamentale. È una sfida unica che vogliamo cogliere e giocarci al meglio, ma tutto questo non può accadere se anche i nostri fornitori non seguono questa evoluzione: non possiamo andare a velocità diverse. Per questo il modello che abbiamo sostenuto è una grande opportunità, replicabile anche in settori diversi dal nostro, per fare sistema ed arricchire di competenze condivise tutta la filiera”, ha sottolineato Sonia Bonfiglioli, presidente del Gruppo. “La nostra visione è quella di creare una perfetta sinergia tra le aziende della filiera guidata da Bonfiglioli: esse agiscono in maniera coordinata come gli elementi di un’eccellente orchestra”, ha aggiunto Giulio Busoni, partner di Porsche Consulting, a cui ha fatto eco Regina Corradini D’Arienzo, responsabile divisione corporate banking BNL Gruppo BNP Paribas: “Crediamo nell’industria 4.0 come nuovo modello di produttività capace di consolidare il valore delle nostre filiere e rafforzare ulteriormente le imprese italiane, rendendole sempre più solide e competitive a livello globale”.
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asportazione truciolo, taglio laser e saldatura certificata; forniture tecniche commerciali; forniture di minerali metalliferi, metalli ferrosi, semilavorati e materie plastiche; trattamenti superficiali e verniciatura industriale; montaggio, assistenza e manutenzione; installazioni, avviamenti e collaudi; progettazione elettronica, hardware, software e plc; progettazione e produzione di impianti per automazione, quadri e bordo macchina; progettazione e produzione schede elettroniche, cavi speciali e stampa 3d.
STARTKUBE BY BIOSTILE E INCI, ATTREZZATI PER LAVORARE
Trasformare un hobby in lavoro, far ripartire un’impresa o lanciare una nuova startup e ravvivare l’economia dei centri abitati, valorizzando la tradizione degli antichi mestieri. Con queste finalità dall’idea di Biostile, azienda specializzata nella progettazione e sviluppo di arredi dal valore estetico e sostenibile, nasce Startʞube, il container che diventa una vera e propria officina, arricchito da efficienza energetica e design italiano. Con dimensioni, arredi e attrezzi variabili, la ‘scatola’ con cui rimettersi in gioco sul mercato del lavoro è un contenitore di soluzioni e strumenti, con un ruolo chiave nella valorizzazione e connessione tra istituzioni, imprenditori e territorio, che offre un’opportunità concreta a quanti, giovani alle prese con il mondo lavorativo e adulti che per qualche ragione sono stati tagliati fuori, stanno cercando un’occupazione. Startʞube non è semplice arredo urbano. Paragonabile ad una cassetta degli attrezzi, può diventare la prima unità produttiva di un ramo aziendale, la ‘culla’ di una startup oppure può essere configurato nella più recente versione di ‘service’ (erogatore multi servizi): distributore d’acqua potabile, punto turistico di informazioni. Può trasformarsi in uno studio di registrazione o ancora in laboratorio, piccolo o grande di falegnameria o meccanica, in birreria artigianale. Nel suo complesso si compone di pannelli fotovoltaici e termici, con accumulo energetico: la parte elettrica e realtà d’eccellenza in soluzioni metalliche e antisismiche. L’innovativo container al mondo del lavoro, con il primo prototipo Macerata, colpito dal terremoto, dove è stata installata la redazione RadioImmaginaria come dono ai giovani speaker marchigiani. eco-innovativo che consente l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di nuovi produttori e attori sociali. L’impresa che costruisce macchinari
Startʞube quanto occorre in scala piccola sia economica che dimensionale con la massima attenzione all’ambiente e una progettazione sostenibile. L’impresa può avvicinare (km 0) senza l’utilizzo di infrastrutture pesanti, realtà artigianali ai luoghi di produzione delle materie prime di tipo agricolo, minerario ed ambientale. Startʞube unisce le tradizioni del nostro paese all’innovazione e sperimentazione”, spiega Roberto Ghisellini, ideatore e progettuale è realizzata da Biostile, mentre Per informazioni: info@biostile.it o www. la parte strutturale è fornita da INCI, biostile.it ha debuttato a Bologna, nel settembre FATTURATO IN CRESCITA 2016, a “Teen Parade” di Castel Guelfo in occasione del contest della web radio E 150 GIOVANI ASSUNTI RadioImmaginaria per avvicinare i giovani NEL 2016 DI CAMST “Startʞube RadioImmaginaria”. Dotato Un fatturato aggregato di Gruppo di di seduta circolare dove far accomodare 580 milioni di euro più 110 milioni di gli speaker, impianto di registrazione, portafoglio estero distribuito tra società regia, cuffie e microfoni, Startʞube in Spagna, Danimarca e Germania e RadioImmaginaria ha fatto tappa in diversi 9,1 milioni di euro di utile. Sono alcuni e prestigiosi eventi aggregativi per i giovani, dei numeri più significativi del brillante tra i quali nell’aprile scorso Inhabits 2016 di Camst, la cooperativa nata nel Design Village a Milano, l’esposizione 1945 a Bologna e leader nella ristorazione dedicata all’architettura e all’abitare collettiva, che lo scorso anno ha registrato urbano, e Darsena Pop Up, il villaggio da sola un fatturato di 508 milioni di euro dei container a Ravenna. Startʞube e 4,2 milioni di euro di utile, in crescita del nasce, in modo semplice e in tempi 4,4% (mentre il settore della ristorazione rapidi, anche per dar seguito a progetti in Italia ha fatto segnare un aumento dello imprenditoriali e ripopolare le economie 0,4%), e prodotto 116 milioni di pasti sul dei piccoli centri italiani, compromessi ad territorio nazionale. Nel 2016 sono stati esempio da catastrofi naturali. È il caso del previsti inoltre 25 milioni di investimento, piccolo borgo di Sarnano, in provincia di buona parte impiegati per lo sviluppo antisismica Startʞube “Startʞube è un progetto fondatore del marchio Biostile. e impianti fornisce a Antonella Pasquariello, presidente di Camst
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CALZONI VINCE SUL MERCATO E SI AGGIUDICA IL “PREMIO IXI”
Un riconoscimento alle imprese che hanno investito nell’innovazione a tutto tondo, interpretando il rinnovamento non solo in chiave tecnologica, ma anche relativamente alla gestione delle risorse umane, alla ricerca scientifica e agli approcci finanziari innovativi. Si tratta del Premio “IXI - Imprese per l’Innovazione”, che lo scorso 23 maggio a Roma, nella sede di Confindustria, è stato consegnato a ventuno aziende italiane che si siano distinte per il loro modo di mettere in pratica questa filosofia. Tra le premiate anche l’azienda bolognese Calzoni, storico esempio di eccellenza imprenditoriale, che si è aggiudicata la prestigiosa onorificenza per aver dimostrato di investire con successo in ricerca e sviluppo e di essere capace di accrescere il suo vantaggio competitivo sul mercato, proprio grazie a una visione innovativa a 360°. Un riconoscimento di grande valore per una realtà forte di oltre 180 anni di storia e ancora oggi in grado di distinguersi per essere rimasta al passo con tempi. Da anni, infatti, l’azienda fondata nel lontano 1834 da Alessandro Calzoni rappresenta una vera e propria fucina di brevetti e prodotti all’avanguardia per il settore navale e sottomarino, richiesti e adottati dalle marine militari in tutto il mondo (comprese quella statunitense, quella inglese e quella francese oltre, naturalmente, a quella italiana). Grazie a recenti partnership strategiche, come quella imbastita con la società bolognese Lighthouse, Calzoni è inoltre riuscita a consolidare la propria presenza e le proprie competenze in un mercato innovativo come quello dei droni marini comandati da remoto, ambito in cui ricerca e nuove idee sono cruciali per lo sviluppo e la competitività dei prodotti.
“Questa esperienza di mercato e la nostra longevità sono valide testimonianze di come Calzoni sia sempre in grado di vincere le sfide poste da un mercato in continua evoluzione. Siamo stati molto contenti e in parte anche sorpresi del premio, visti i nomi delle società che hanno partecipato all’evento, decisamente più grandi e strutturate di noi. Nel contesto tecnologico in cui operiamo, per noi il concetto di innovazione si declina sicuramente in ricerca e sviluppo, intesa come investimento in nuovi prodotti ed evoluzione di quelli esistenti. Un processo che ci ha permesso non solo di crescere nel nostro mercato, ma anche di muoverci in mercati adiacenti”, commenta Gianmatteo Barbieri, managing director dell’azienda, che ha personalmente ritirato a Roma il riconoscimento all’innovazione. “Ci sforziamo di introdurre l’innovazione anche nei processi aziendali. Dal punto di vista commerciale, cerchiamo strumenti e forme collaborative con clienti e partner per soddisfare il più possibile le necessità di chi sceglie le nostre soluzioni. Internamente, invece, ormai da vent’anni abbiamo sposato la lean production per rendere i processi produttivi più sicuri, più efficienti e caratterizzati da una qualità maggiore. Il WCM e la Industry 4.0, in questo senso, non sono altro che il naturale prosieguo di questo percorso: i mercati ci stanno dando ragione e noi continuiamo a crescere. Il vero motore di tutto questo, però, sono le persone, senza il cui apporto costante nulla funzionerebbe. Per questo stiamo continuando a rinforzare la nostra squadra, assumendo nuovo personale e dando risalto alle posizioni aperte”, conclude Barbieri.
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della ristorazione commerciale: il brand “Dal 1945 Gustavo Italiano”, lanciato sul mercato per offrire ai consumatori una nuova esperienza sostenibile e innovativa, all’insegna della qualità dei menu proposti, ha rafforzato la sua presenza nei centri commerciali e in alcune città del centronord. “Tavolamica”, brand leader in Italia per la ristorazione interaziendale, con punti self service pensati principalmente per la pausa pranzo dei dipendenti, ma aperti anche al pubblico, ha iniziato un percorso di rinnovamento del format con una speciale attenzione alla sostenibilità ambientale. “Camst sta realizzando il piano strategico presentato l’anno scorso con l’obiettivo di sviluppare la presenza in Europa: abbiamo infatti acquisito quote di società in Spagna e Danimarca investendo 10 milioni di euro. Con i brand Dal 1945 Gustavo Italiano e Tavolamica abbiamo ottenuto un aumento del margine di 2,2 milioni di euro tenendo conto che il comparto della ristorazione commerciale per Camst vale complessivamente 54 milioni di euro. Attraverso la fusione con la cooperativa Gesin di Parma, inoltre, è stata creata una business unit specializzata nel facility, in grado di offrire ai nostri clienti un ventaglio di servizi globale”, commenta Antonio Giovanetti, direttore generale Camst. “Da 38 anni Camst chiude il bilancio in positivo, è un segnale forte che sottolinea la solidità dell’impresa con l’elevata patrimonializzazione della cooperativa pari a 201 milioni di euro. Abbiamo intrapreso un percorso virtuoso sulla responsabilità sociale, con particolare attenzione al risparmio energetico, alla riduzione dello spreco di cibo e sensibile al benessere animale. Per noi questo significa essere percepiti come un gruppo che sa ascoltare e soddisfare i bisogni di lavoratori e consumatori, tendendo una mano a coloro che scelgono un marchio anche in relazione alla capacità di prestare attenzione non soltanto alle esigenze del singolo ma di un’intera comunità”, ha commentato Antonella Pasquariello, presidente di Camst. Un elemento rilevante riguarda anche l’occupazione che cresce con un saldo attivo di 174 occupati in più (+1,6%), un dato ampiamente superiore alla lieve crescita nazionale che è stata solo dello 1,1%. Spiccano soprattutto i giovani, infatti sono stati assunti 150 under 35, in prevalenza donne. La cooperativa presenta dunque ai suoi 7.373 soci lavoratori, in crescita del 5% rispetto all’anno precedente, e ai suoi 4.247 soci sovventori un risultato economico positivo, raggiunto in un anno segnato da importanti sviluppi nei settori strategici di impresa.
BOLOGNA FOTOGRAFATA, TRE SECOLI DI SGUARDI
La fotografia per raccontare una storia. Anzi, tante storie. Quelle di Bologna e dei bolognesi, dei loro volti e dei loro cambiamenti attraverso gli sguardi dei fotografi. Bologna fotografata, questo il titolo della mostra che la Cineteca di Bologna ha allestito nel Sottopasso di Piazza Re Enzo, nel cuore della città, dallo scorso 9 giugno e che sarà aperta al pubblico e disponibile anche per visite guidate fino al prossimo 7 gennaio. Centinaia di fotografie per attraversare le vicende storiche di Bologna e comporre un ritratto capace di attraversare, come recita il sottotitolo della mostra, “Tre secoli di sguardi”: l’Ottocento, tutto il Novecento, e il nuovo millennio. Un racconto vivo della città, della sua gente. È quello che può fare lo sguardo di un fotografo, testimone instancabile di tutto ciò che accade, della vita di tutti
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CEFLA, 85 ANNI DI STORIA E UN FATTURATO DA RECORD
Cefla Finishing è leader mondiale nella verniciatura, decorazione, stampa digitale del legno e dei suoi derivati ed è all’avanguardia anche nelle tecnologie dedicate ai settori della finitura di vetro, plastica, fibrocemento, materiali compositi e metallo. Cefla Shopfitting è uno degli interlocutori principali per il retail e la grande distribuzione nell’interpretare e anticipare i trend del mercato, coniugando design, innovazione, ergonomia, funzionalità e soluzioni di proximity marketing. Cefla Shopfitting è inoltre leader nella produzione di strutture e attrezzature per il punto vendita quali scaffalature, banchi cassa e carrelli spesa. Cefla Medical Equipment, con marchi prestigiosi come Anthos,
Cefla ha celebrato lo scorso giugno, con una grande festa all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, i suoi 85 anni. Si è trattato di una delle molteplici iniziative che l’azienda ha programmato nell’arco di un anno. L’evento, che prevedeva oltre alla cena anche uno spettacolo comico di Paolo Cevoli con un gran finale a base di musica da ballo suonata dal vivo, ha visto la partecipazione di oltre mille persone, principalmente dipendenti e soci di Cefla. L’azienda ha voluto celebrare l’importante ricorrenza anche con la città di Imola organizzando, sabato 30 settembre, l’open-day delle sedi imolesi, al fine di sottolineare il forte legame con il territorio in cui, il 4 maggio 1932, nove soci fondatori avviarono la vicenda di questa industria multibusiness. Oggi Cefla conta quasi 2.000 addetti e una trentina di insediamenti in Italia e all’estero, circa la metà dei quali sono anche stabilimenti produttivi. A rendere la ricorrenza degli 85 anni ancor più significativa è il risultato record del 2016, con un fatturato che ha toccato quota 468 milioni di euro (+5,5% rispetto all’anno precedente) e un miglioramento della redditività che ha portato l’utile netto a 17,5 milioni (+9,4% rispetto al 2015), nonostante gli importanti investimenti fatti nell’arco di tutto l’anno passato. Si confermano quindi il trend di crescita intrapreso cinque anni fa e il ruolo di player di riferimento in tutti i mercati in cui Cefla opera con le sue business unit: Cefla Impianti, Cefla Finishing, Cefla Shopfitting, Cefla Medical Equipment e C-Led. Cefla Impianti è la più storica delle business unit e progetta, realizza e cura sistemi complessi di impiantistica civile e industriale. Da tre decenni, opera nel comparto energetico costruendo impianti di cogenerazione a gas naturale e produzione di energia, impianti di recupero termico e per la depurazione dei flussi gassosi. Nei settori dell’impiantistica civile e industriale, così come in quelli della produzione energetica e in quello oil&gas, Cefla svolge anche attività di service tecnologico e global service.
Castellini, Stern Weber, Victor, MyRay, NewTom e Mocom, è il primo produttore europeo di riuniti dentali e, grazie a una costante ricerca, è propulsore di innovazione in tutte le aree di competenza: riuniti, radiologia, sterilizzazione, accessori e strumentazione dinamica. C-Led, infine, è la nuova società di Cefla, inaugurata nella primavera del 2016, rivolta al business dell’illuminazione Led. Il target a cui si rivolge è quello delle imprese che operano nei settori dell’illuminazione industriale, del visual merchandising, dell’interior design e dell’illuminazione pubblica (outdoor). Questa nuova business unit di Cefla sta inoltre sviluppando prodotti in ambiti quali: tecnologie per il growing, lampade per utilizzi in ambito medicale, sistemi di illuminazione “intelligenti” in ambito di building automation, componenti per l’illuminazione nelle aree di vendita, sviluppo dei sensori beacon al servizio delle tecnologie di proximity marketing.
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i giorni, degli immensi cambiamenti che la storia ha impresso al secolo breve. Così, attraverso lo sguardo di molti fotografi, la mostra vuole ripercorrere la Bologna che si affaccia alla modernità, pur lasciando ancora all’obiettivo dei fotografi qualche scampolo di maestosa antichità (le mura) o un inimmaginabile profilo fluviale, che oggi riemerge agli occhi stupiti dei turisti che si affacciano alla finestrella sul Reno. La capacità unica della fotografia di cogliere e fissare le rivoluzioni urbanistiche a cavallo tra Otto e Novecento è la scintilla che innesca il lungo viaggio di Bologna fotografata, nel corso del quale il visitatore incontra personaggi e storie della città: dagli ultimi anni dello Stato Pontificio alla Prima guerra mondiale, con i grandi cambiamenti urbanistici che hanno trasfigurato il reticolato medievale del centro storico; dal fascismo alla Liberazione; la rinascita del Secondo dopoguerra; dal 1968 all’attentato alla stazione; uno sguardo al presente. Queste le macrosezioni lungo le quali si dipana un cammino che intreccia quello della fotografia stessa, arte e mestiere che a Bologna ha visto lavorare artisti come Enrico Pasquali, Aldo e Paolo Ferrari, Nino Comaschi, Walter Breviglieri, Antonio Masotti, Piero Casadei, Luca Villani, Enrico Scuro, Nino Migliori. La fotografia è allora anch’essa protagonista: non una semplice carrellata di foto, ma una messa in scena dell’immagine, nel suggestivo labirinto di uno spazio, restituito alla vita cittadina e riscoperto in tutta la sua bellezza, come il Sottopasso di Piazza Re Enzo. Ma protagonisti sono soprattutto tutte le bolognesi e i bolognesi: quelli ritratti nelle foto più antiche e tutti quelli che hanno voluto e vorranno contribuire all’arricchimento della mostra con le loro foto e le loro testimonianze. Il Sottopasso torna a essere - com’era pensato alla sua progettazione alla fine degli anni Cinquanta - luogo d’incontro e conoscenza: così la Cineteca di Bologna, che custodisce anche la memoria fotografica della città, entra in dialogo con i cittadini, alla ricerca dell’identità di Bologna. “Dopo il successo della mostra ‘Lumière. L’invenzione del cinematografo’, la Cineteca ha immaginato una mostra con lo stesso approccio di quella dedicata ai fratelli Lumière. Una mostra storica, formativa e divertente, che consente al pubblico di scoprire la città, la sua storia, le persone e i luoghi osservati da decine di fotografi. Una mostra realizzata in gloria degli archivi. Bologna è una città ricca proprio perché vi sono tanti archivi che si impegnano nell’opera così importante di conservazione della memoria”, racconta il direttore della Cineteca di Bologna, Gian Luca Farinelli. Per maggiori informazioni sulle convenzioni e le visite guidate riservate agli Associati di Confindustria Emilia: bolognafotografata@ cineteca.bologna.it
COMBO LAB, LA MANIFATTURA DEGLI EVENTI
Il settore degli eventi in Italia è in continua evoluzione e in decisa crescita: nel 2016 si sono infatti svolti nel nostro Paese 387mila eventi che hanno visto la presenza di 28,1 milioni di partecipanti (+8,4% rispetto al 2015). Ugualmente positivi i trend di dimensione e durata degli eventi, che negli ultimi tre anni hanno fatto registrare il passaggio da 69 a 73 partecipanti in media per evento per una durata che è cresciuta da 1,2 a 1,4 giorni (dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi). Il mestiere di organizzare eventi necessita dunque di professionalità sempre più specializzate in grado di soddisfare, e molto spesso anticipare, le esigenze di ogni singolo cliente. Combo Lab - La Manifattura degli Eventi nasce con questo intento, ovvero progettare, organizzare e gestire eventi su misura: l’esperienza pluriennale in ambito fieristico ed un approccio estremamente operativo volto alla soddisfazione del cliente e alla cura dell’evento in tutti i suoi aspetti, sono i tratti distintivi del team. Nata a Bologna alla fine del 2015, Combo Lab sviluppa la sua attività a partire dal settore automotive, in cui lo staff ha maturato un know how pluriennale dando vita, nel suo primo anno di attività, a inedite iniziative legate al mondo della mobilità elettrica e attraverso la gestione della segreteria operativa dell’Associazione Motor Valley Development. “Automotive dunque, dal green ai brand che rappresentano l’emblema della sportività emiliano-romagnola, ma non solo: i professionisti del nostro team sono attivi nell’ideazione, organizzazione e gestione di eventi di ogni tipo, nella consapevolezza che ogni evento sia una potente forma di comunicazione live”, spiegano da Combo Lab. “I dati diffusi dall’OICE ci segnalano che il principale committente di eventi risulta essere il segmento aziendale con
oltre la metà degli eventi svolti in Italia tra
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CEMASTIR CRESCE E INAUGURA LA NUOVA SEDE
Cambio di sede per Cemastir, da oltre 40 anni specializzata nella progettazione e produzione di macchine lavametalli ad acqua altamente personalizzate per il trattamento di parti e componenti per l’industria, che nel maggio scorso ha inaugurato il nuovo stabilimento a Zola Predosa, in provincia di Bologna, con una cerimonia alla quale hanno preso parte tra gli altri il sindaco di Zola, Stefano Fiorini, l’assessore alle attività produttive, Alessandro Ansaloni, i collaboratori e i clienti. Un passo importante per un’azienda ambiziosa che punta a diventare leader di mercato nel proprio settore ed una eccellenza industriale italiana proiettata sui mercati internazionali. “Il costante aumento dell’attività registrato negli ultimi anni ha reso necessario l’allargamento degli spazi e quindi il trasferimento dalla storica sede di Castel Maggiore a quella nuova e più moderna di Zola Predosa. Le metrature e le strutture della realtà precedente non ci bastavano più e soprattutto non avrebbero consentito un ulteriore sviluppo, che è invece assolutamente una nostra priorità”, spiega Alberto Tromponi, amministratore delegato dell’azienda. E quello di Cemastir è un percorso di crescita che prosegue ininterrotto da ormai dieci anni, da quando Tromponi, allora impegnato nel settore commerciale, decise di rilevare e rilanciare l’impresa insieme ad alcuni investitori, facendole fare un importante salto di qualità. “Abbiamo fin da subito voluto preservare la storia e l’esperienza di Cemastir e basare la filosofia aziendale sullo sviluppo tecnologico e sulla flessibilità, rendendoli i tratti distintivi della nostra attività. Per le realtà di medie dimensioni che vogliono
competere sui mercati internazionali è infatti fondamentale offrire un valore aggiunto, servizi che le grandi multinazionali non sono in grado di erogare. Per noi ‘flessibilità’ significa ascoltare il cliente e lavorare al suo fianco per creare macchine capaci di rispondere alle sue esigenze di lavaggio più specifiche e di integrarsi con le sue linee di produzione: quelli che escono dal nostro stabilimento sono davvero pezzi unici costruiti su misura per il cliente”, aggiunge l’ad di Cemastir. Grazie alle recenti acquisizioni dei marchi storici Ama Universal e Delfino, poi, l’azienda ha esteso la propria gamma ai solventi clorurati, all’alcol modificato e agli idrocarburi di classe AIII ed è oggi in grado di garantire un’offerta completa di impianti per il trattamento delle superfici a svariati settori industriali quali automotive, aerospaziale, metalmeccanica, elettromeccanica, elettronica, ottica e trattamenti termici. “Il nostro successo è dimostrato dai numeri di un fatturato in costante crescita e i risultati che stiamo ottenendo sono motivo di grande orgoglio. Siamo anche consapevoli che il merito sia soprattutto dei dipendenti, dei clienti e dei fornitori, nonché della comunità e delle famiglie che li sostengono. È sempre importante riconoscere il valore del lavoro di squadra, per questo non smettiamo di ringraziare chi ha creduto e crede in questo progetto. Nei prossimi anni ci aspettano sfide importanti, come la strutturazione del reparto assistenza post-vendita e l’ulteriore incremento del parco clienti. Ci siamo prefissati obiettivi molto ambiziosi di consolidamento e di crescita, ma siamo sicuri che lavorando insieme li centreremo!”, conclude Alberto Tromponi.
convention, meeting e lanci di prodotto. sponsorizzazione, realizzando attività di bolognese è possibile trovare anche attività La relazione con le aziende è dunque vendita oltre a supportare il cliente nella di alta formazione e coaching, nonché di cruciale per un’agenzia. Combo Lab ha un comunicazione attraverso la definizione ideazione e realizzazione team building approccio flessibile: può infatti occuparsi dell’immagine coordinata, la gestione e incentive travel. “Cos’è importante della produzione in tutte le sue fasi, a dell’ufficio stampa e PR etc. nella realizzazione di un evento? Qualità, partire dall’ideazione e definizione del Combo Lab realizza inoltre roadshow, tempismo, competitività, insieme a concept, fino al supporto al cliente nella tour di promozione prodotto, fiere, una buona dose di creatività, sono realizzazione operativa, ma anche solo in convegni, eventi corporate, a partire dalle caratteristiche fondamentali nel lavoro di uno degli aspetti che costituiscono un attività di segreteria passando a tutte le un event planner. Lavoro che, se realizzato parziale tassello rispetto alla complessità fasi organizzative: negoziazione con gli con professionalità, contribuisce a creare di un evento”, continuano dall’agenzia. hotel, con i fornitori e con gli sponsor, un importante indotto, generando un Per la promozione dell’evento, Combo redazione del budget e relativa promozione circolo virtuoso sul territorio”, concludono Lab definisce format commerciali e di dell’evento. Nel portfolio della realtà da Combo Lab. 20 fare vita industriale
CONSORZIO COLIBRÌ, ADERISCE ANCHE FONDAZIONE ANT tumore”. ANT, proprio come il modello integrato Colibrì, offre un supporto, di cura e assistenza, nell’ottica del ‘benessere in grado di rispondere in modo unitario a bisogni sempre più diversificati e complessi. globale’ e di una ‘rete allargata’ anche al Cresce qualitativamente il Consorzio Colibrì con l’ingresso di Fondazione ANT ruolo del territorio e delle istituzioni. Si parla di approccio multidimensionale e STILE E PRESTAZIONI DUCATI Italia Onlus, accolta da qualche mese nella piattaforma regionale integrata di servizi di un team di specialisti impegnati su più fronti: dalla prevenzione all’assistenza, dalla ALL’ARMA DEI CARABINIERI sanitari e socio sanitari. La Fondazione ANT (Assistenza Nazionale Tumori), avviata nel 1978 dall’oncologo Franco ricerca alla formazione, all’innovazione tecnologica. “L’ingresso di ANT rappresenta la conferma che questo nuovo modello di Le Ducati Multistrada 1200 S e Multistrada 1200 Enduro fanno il loro ingresso ufficiale nel parco veicoli a disposizione dell’Arma Pannuti, oggi rappresenta la più ampia aggregazione, basato sulla condivisione dei Carabinieri. Le moto della Casa di realtà italiana non profit per l’assistenza di precisi valori etici e sulla ricerca della Borgo Panigale, infatti, vanno a rafforzare specialistica domiciliare ai malati di tumore massima qualità ed efficienza attrae partner il parco mezzi del servizio di pronto e la prevenzione gratuite. Oltre 120.000 prestigiosi e specializzati. Insieme ad ANT intervento e controllo del territorio dei persone (dato aggiornato a gennaio 2016) il Consorzio può progettare nuove forme nuclei radiomobili delle principali città di integrazione fra servizi a tutto italiane, a partire da Roma e Milano. vantaggio dei pazienti”, commenta Dopo la giornata di presentazione ufficiale la dirigenza del Consorzio Colibrì. dei motoveicoli organizzata a Roma lo Accomunano le due realtà l’impegno scorso 22 maggio nel parco interno alla costante nella ricerca scientifica, sede del comando generale dell’Arma, a la continuità dell’assistenza e la cui hanno preso parte l’amministratore formazione del personale sanitario delegato di Ducati, Claudio Domenicali, e socio assistenziale. Sono tutti il comandante generale di corpo d’armata, strumenti di crescita e rafforzamento Tullio Del Sette, e i vertici dello stato con l’obiettivo di garantire ai maggiore dei Carabinieri, è stato un evento pazienti alti standard qualitativi e di particolare importanza e risonanza a fondamentale e centrale in tutti i vedere il debutto delle moto, che sono processi rimane la figura del paziente state utilizzate infatti nel corso del G7 di e del cargiver. La strada già intrapresa Taormina, il 26 e 27 maggio scorsi. Le dal Consorzio Colibrì è quella di Multistrada 1200 S e Multistrada 1200 estendere il portafoglio delle sue Enduro sono state realizzate per l’Arma con attività in aree differenti dell’Emilia i colori e i loghi della livrea istituzionale Averardo Orta, amministratore delegato del Consorzio Colibrì Romagna, non solo nella baricentrica e, grazie alla progettazione di Focaccia sede bolognese, con l’obiettivo di Group Automotive, vantano lo specifico consolidare a livello regionale il allestimento previsto per questo utilizzo: sono state curate da ANT in 10 regioni processo di convergenza e integrazione tra sono state integrate con appositi dispositivi italiane: Emilia-Romagna, Lombardia, strutture diverse, sfruttare sinergie Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Campania, possibili, costruire logiche e standard Basilicata, Puglia e Umbria. 520 tra professionali da condividere. In medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, futuro, nella progettazione dei nuovi fisioterapisti, farmacisti, assistenti sociali e servizi del Consorzio Colibrì, la cui operatori sono i professionisti che lavorano crescita è testimoniata dai numeri per la Fondazione che può contare inoltre (5.300 operatori, 232,9 milioni di sull’operato di oltre 2.000 volontari, fatturato, 349.200 mila utenti serviti, impegnati soprattutto in attività di raccolta 2.978 posti letti autorizzati), ANT fondi e di logistica nelle 120 delegazioni potrà avere certamente un ruolo ANT presenti in Italia. In merito all’adesione molto significativo. Le strutture di ANT al network regionale Colibrì, aderenti a Colibrì operano all’interno Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione del sistema integrato di servizi ANT Italia Onlus, ha dichiarato: “Ci fa socio-sanitari e sanitari della regione piacere essere accolti in questo consorzio, Emilia-Romagna, ma non solo, che Claudio Domenicali, amministratore delegato Ducati Motor in cui speriamo di trovare nuovi stimoli per intende realizzare un nuovo welfare Holding, e Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma migliorare l’assistenza ai nostri sofferenti di di comunità locale e regionale che sia dei Carabinieri
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assorbita dal motore, livello dell’olio e di intasamento del filtro disoleatore diventano così disponibili e monitorabili più velocemente e al meglio”, spiegano da DVP Vacuum Technology. Disponibile sulle pompe per vuoto e i compressori DVP con un design tecnico industriale completamente rinnovato ideato dallo studio di consulenza Miquadra, StarLink permette infatti di evitare fermi-macchina imprevisti, pianificare la manutenzione e, grazie ad alert preventivi, di supervisionare i processi e controllarne i costi. Ma i motivi di orgoglio per DVP riguardano anche il capitale umano: risale al maggio scorso il conferimento, da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del prestigioso riconoscimento “Stella al merito 2017” al responsabile montaggio Marco sonori e luminosi, equipaggiate di radio veicolare CC e predisposte all’alloggiamento per l’armamento di reparto. “Ducati è particolarmente orgogliosa di poter mettere a disposizione la tecnologia, lo stile e la qualità delle proprie moto all’Arma dei Carabinieri, che potrà contare sul meglio della tecnologia avanzata made in Italy a due ruote per il segmento dual touring. Con i suoi 160 CV la Multistrada è un veicolo eccezionale come combinazione tra prestazioni, indispensabili per i particolari impieghi a cui l’Arma dedica questi veicoli, comfort, guidabilità e capacità di carico. Sono davvero convinto che la tipica sportività Ducati combinata con la qualità e affidabilità del nostro marchio rappresentino una combinazione eccellente per questo impiego. A nome dell’azienda che rappresento e di tutti i lavoratori, ringrazio l’Arma dei Carabinieri per la fiducia e l’opportunità di offrire il nostro contributo al loro prezioso lavoro, combinando al prestigioso marchio Ducati, con il suo glorioso passato di tradizione e successi, costituisce un evento di grande importanza storica che ha già dato importanti risultati in occasione del G7 di Taormina”, ha affermato il comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette. UN 2017 DI STELLE E SUCCESSI PER DVP VACUUM TECHNOLOGY Una lunga scia di soddisfazioni e risultati in questa prima parte del 2017 per DVP Vacuum Technology, azienda che compete a livello mondiale nel settore delle pompe per vuoto e compressori. La scorsa primavera l’impresa di San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, ha infatti suscitato un notevole interesse tra i visitatori della fiera mondiale delle tecnologie per l’industria Hannover Messe e dell’Interpack Gallerani. Nel corso della premiazione, avvenuta nella straordinaria cornice dell’Aula Magna di Santa Lucia a Bologna, Gallerani è stato scelto tra centinaia di candidati provenienti da tutta Italia, di cui 140 dall’Emilia-Romagna, e insignito del titolo di Maestro del Lavoro. Il testo con cui DVP lo ha presentato alla commissione apposita evidenziava come Gallerani abbia “seguito un percorso di esperienza e crescita professionale vedendo nella collaborazione e nel confronto con i colleghi e collaboratori un aspetto fondamentale. Divenendo negli anni punto di riferimento per l’azienda quanto a serietà e condivisione di valori, obiettivi e passione. Sempre pronto a mettersi in gioco, a cogliere le occasioni per sé ma soprattutto per i suoi collaboratori, per valorizzarne capacità e peculiarità”. E sono proprio la fiducia e la stima riposte nei propri dipendenti attuali e futuri che hanno portato DVP ad aderire al progetto di alternanza scuola-lavoro che, in partnership due eccellenze italiane”, ha commentato di Düsseldorf grazie al debutto della sua Claudio Domenicali, amministratore ultima creazione innovativa: StarLink, la delegato di Ducati Motor Holding. “È pompa intelligente 4.0, prima piattaforma motivo di grande soddisfazione e orgoglio cloud integrata per il controllo remoto che la Ducati abbia messo a disposizione dei sistemi per il vuoto. “Con questo dell’Arma questi gioielli dell’industria speciale dispositivo si possono controllare italiana delle due ruote. Sia la moto che i parametri significativi della pompa per la Casa rappresentano eccellenze italiane vuoto su una piattaforma web che riceve riconosciute a livello internazionale, dove il segnale da StarLink direttamente su anche l’Arma, soprattutto nel recente pc, tablet o smartphone. Temperature passato, esprime la sua cifra distintiva. di lavoro, pressione dell’impianto, Legare il nome dell’Arma dei Carabinieri ore di esercizio della pompa, corrente 22 fare vita industriale
con l’Istituto Statale di Istruzione Superiore italiana. Non a caso, dopo le celebrazioni maggiormente performante in termini di J. M. Keynes di Castel Maggiore, alle per i 110 anni del marchio, che si sono vendite e di margini”, spiegano da Eridania porte di Bologna, comporta l’attivazione svolte nel 2009 sul palcoscenico dell’Arena Italia, oggi controllata al 100% dal gruppo di alcuni tirocini didattico-pratici. I primi del Sole di Bologna, la società ha già messo cooperativo francese Cristal Union, uno dei ragazzi partecipanti, del quarto anno, sono in cantiere un grande evento in occasione maggiori poli saccariferi comunitari con 15 entrati in azienda il 22 maggio scorso con dell’ormai prossimo traguardo dei 120 siti produttivi e un giro d’affari pari a 2 l’obiettivo di confrontarsi in prima persona anni. miliardi di euro, che conta 2.400 addetti con il mondo del lavoro, di acquisire sul Perfetto esempio di fedeltà ai valori e 1.500 clienti in 60 Paesi nel mondo. campo la capacità di lavorare in team e della tradizione coniugata a una forte Category captain della dolcificazione, di analizzare i problemi, di approfondire spinta all’innovazione, Eridania vanta Eridania Italia occupa oltre 100 dipendenti interessi personali o scoprirne di nuovi. “Il un’elevatissima brand awareness (oltre tra la sede di Bologna e l’impianto di Russi, tirocinio ha rappresentato un momento di il 90%) da parte dei consumatori. Se in provincia di Ravenna, e prevede per il apprendimento, interscambio e crescita per il mercato fotografa una situazione 2017 un fatturato di oltre 200 milioni di tutti. Per i ragazzi si è trattato di un percorso caratterizzata da una lieve flessione euro, in crescita del 10% rispetto al 2016. di formazione ad hoc, da condividere sia (-0,3% in valore, -1,6% in unità), alcuni L’azienda può contare su una dinamica con il tutor aziendale che li ha affiancati in segmenti sono in controtendenza: quello struttura marketing, commerciale e supply DVP, sia con il tutor scolastico e i compagni dello zucchero, le specialità (+3,4% in chain, su un assortimento ampio e in di classe. Per i dipendenti è stata invece valore e +1,3% in unità) e, in particolare, costante evoluzione che comprende brand una preziosa occasione per rinvigorire lo zucchero di canna (rispettivamente come Zefiro, Tropical e Truvia®, e su un l’entusiasmo collaborando e insegnando a +6,6% e +5,5%). Per quanto riguarda i centro di confezionamento retail tra i chi ha aspettative nei confronti del futuro”, dolcificanti, crescono invece i prodotti a maggiori in Europa, con una potenzialità concludono dall’azienda. base Stevia (+9,1% e +9,4%). di oltre 130.000 tonnellate/anno. I dati IRI confermano dunque che i consumatori si stanno sempre più ERIDANIA DAL 1899 IL BRAND ITALIANO orientando verso prodotti biologici, integrali, ipocalorici, salutistici e naturali. “Ecco perché Eridania Italia ha scelto di ERRETI FESTEGGIA IL DECIMO COMPLEANNO DELLA DOLCEZZA continuare a investire sulla diversificazione del portafoglio prodotti, innovando la Dieci anni nel mondo della ferramenta. Oltre il 32% di quota di mercato a valore, propria offerta e orientandola sempre più La storia di Erreti, che lo scorso 24 giugno seguita dalle private label con il 22,9% alla soddisfazione dei trend di consumo che ha spento le sue prime dieci candeline nel complessivo, mentre il primo follower di premiano salute e benessere. corso di una giornata di festeggiamenti marca si ferma all’11,6% (fonte IRI tot. Inoltre, nel suo ruolo di leader, l’azienda che ha coinvolto la clientela più fedele e Italia - escluso discount - YTD aprile 2017). mira a crescere creando valore per la previsto anche una serie di dimostrazioni Sono i felici numeri di Eridania Italia, categoria e per i partner della distribuzione. da parte di alcuni fornitori, è iniziata nel che conferma la propria leadership nel Ciò si traduce non solo in innovazione 2007 quando il titolare, Riccardo Tavolazzi, mercato dello zucchero e dei dolcificanti, di prodotto, ma anche in un progetto ha rilevato una delle più vecchie ferramenta con un portafoglio top brand nel quale di category che da anni Eridania Italia di Molinella, alle porte di Bologna. spicca Eridania, storico marchio della propone ai partner commerciali: una In breve tempo Erreti si è affermata dolcificazione italiana: nato nel 1899, con soluzione che parte dalla visione futura sul territorio facendosi conoscere nelle i suoi quasi 120 anni di vita e di prodotti del mercato e, lavorando su un modello province di Bologna e Ferrara e ampliando innovativi l’azienda bolognese è espressione econometrico esclusivo dell’azienda, il proprio raggio di azione fino a Modena di una realtà di spicco dell’agroindustria definisce una soluzione di scaffale e Ravenna. Ben determinata a seguire con costanza lo sviluppo tecnologico del proprio settore di riferimento, negli anni Erreti ha implementato i servizi offerti anche nei rami dell’oleodinamica, pneumatica, antinfortunistica e giardinaggio. “Non siamo più solo una ferramenta. Dopo l’acquisto dei nostri prodotti, infatti, il cliente non viene abbandonato, ma è invece affiancato da un puntuale e preciso servizio post vendita che comprende consulenza, assistenza e riparazione in tutti 24 fare vita industriale
DEDAGROUP, TRA ACQUISIZIONI E RICONOSCIMENTI
Soddisfazione doppia per Dedagroup, che nel giro di pochi mesi è stata insignita di due importanti riconoscimenti dedicati all’innovazione made in Italy e lo scorso maggio ha annunciato l’acquisizione di Officine Digitali, web agency di rilievo nazionale specializzata nella realizzazione di progetti digitali di alto profilo e sviluppo di soluzioni applicative per l’integrazione di contenuti su piattaforme tecnologiche. Officine Digitali è stata incorporata in Dedagroup Wiz, l’azienda del Gruppo specializzata nella progettazione di esperienze digitali, andando così a rafforzarne ulteriormente l’offerta e dando vita ad una realtà che sviluppa un fatturato di 5,5 milioni di euro, ha all’attivo oltre 500 portali gestiti e impiega 65 figure altamente specializzate nelle sedi di Bologna, Napoli e Lugano, in Svizzera. Fondata a Bologna nel 1997 da esperti di grafica digitale e di sviluppo software, Officine Digitali supporta i clienti del settore pubblico e privato nella realizzazione di progetti focalizzati sulla creazione di valore attraverso un’ampia gamma di soluzioni che soddisfano esigenze di digital & web design, e-commerce, content management, mobile applications e digital signage. L’acquisizione di Officine Digitali consolida la storica presenza di Dedagroup sul territorio bolognese - oggi forte di due sedi (Casalecchio e Castenaso) e oltre 150 collaboratori distribuiti tra tutte e 5 le proprie Business Unit - e contraddistinta dall’ esperienza e dal know-how garantiti da realtà come Dedanext e Idea Futura, confluite negli anni nel Gruppo. “L’operazione è un ulteriore passo che Dedagroup ha compiuto per aiutare i propri clienti a cogliere tutte le opportunità di crescita dell’era digitale. L’acquisizione di una realtà significativa come Officine Digitali rafforza il patrimonio di competenze, esperienze e soluzioni del Gruppo, in linea con la strategia di sviluppo che intendiamo perseguire nei prossimi anni, volta a posizionare Dedagroup come partner di aziende ed enti impegnati nella trasformazione digitale, fattore chiave di sviluppo dell’intero sistema Paese”, commenta Gianni Camisa, ceo di Dedagroup. “Con Officine Digitali Dedagroup Wiz aumenta le sue dimensioni rispondendo all’esigenza del mercato di interagire con soggetti robusti nella realizzazione di progetti digital importanti. Grazie alle competenze acquisite si rafforza la nostra capacità di affiancare le aziende medio-grandi nei loro progetti di innovazione digitale, straordinaria opportunità per ampliare il business”, sot-
tolinea Giovanni Scardovi, ceo di Dedagroup Wiz. A completare questo quadro favorevole, nel settembre 2016 l’azienda si è aggiudicata il premio “IXI - Imprese per l’Innovazione - Andrea Pininfarina”, il più importante riconoscimento dedicato all’innovazione made in Italy, ideato da Confindustria con la collaborazione dell’Associazione Premio Qualità Italia e della Fondazione Giuseppina Mai. Consegnato lo scorso 23 maggio nelle mani del presidente di Dedagroup, Marco Podini, presso la sede centrale di Confindustria in Viale dell’Astronomia a Roma, il Premio è conferito alle imprese capaci di accrescere il proprio vantaggio competitivo attraverso l’innovazione a 360 gradi. In virtù di questo importante riconoscimento, l’azienda è stata selezionata anche tra le assegnatarie del Premio nazionale per l’innovazione, il “Premio dei Premi”, ricevuto nel settembre 2016 al Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, e dell’allora ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Stefania Giannini. La motivazione con cui il presidente Mattarella ha consegnato il premio a Marco Podini certifica che Dedagroup è caratterizzata da un “sistema di pianificazione e controllo dei progetti di innovazione sostenuto da una struttura organizzativa di coordinamento delle attività di sviluppo a livello internazionale”. “Siamo orgogliosi di questo doppio riconoscimento, che va a celebrare l’impegno e gli investimenti che hanno caratterizzato il nostro Gruppo in questi anni. Un successo che premia un modello di business capace di abbinare l’innovazione a una governance solida”, ha dichiarato Podini ritirando il Premio.
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i settori trattati”, spiega Riccardo Tavolazzi. È stata proprio la determinazione del titolare a favorire la crescita di Erreti, che oggi può contare su cinque dipendenti altamente qualificati, su un fatturato ormai consolidato di oltre 800.000 euro e su una ricca rosa di servizi proposti che comprende, ad esempio, duplicazione di chiavi e di telecomandi, la riparazione e manutenzione di pompe e motori oleodinamici, cilindri e valvole, la realizzazione di tubi raccordati a marchio Dunlop a disegno in tempi rapidi per tutti i tipi di applicazione, il montaggio e l’assistenza di compressori ABAC-FIAC, gli ampliamenti impianti aria compressa, la riparazione di tutte le macchine da giardino. L’azienda sviluppa inoltre insieme al cliente impianti di lubrificazione centralizzati
per apparecchiature industriali, macchine movimento terra e agricole. I 500 mq della superficie espositiva di Erreti sono suddivisi in diversi reparti: nel settore ferramenta è esposto tutto ciò che riguarda la bulloneria, la viteria, la minuteria, la mesticheria, l’utensileria e gli elettroutensili; l’area dedicata all’antinfortunistica accoglie scarpe con suola anti perforazione e punta rinforzata, guanti, occhiali, maschere, cuffie e tanti altri articoli dedicati alla sicurezza sul lavoro; il reparto giardinaggio ospita invece numerosi prodotti dedicati alla cura del giardino e al tempo libero, quali tagliaerba a spinta o elettrici, trattorini, motoseghe, tagliasiepi, zappe, vanghe e rastrelli. “I nostri obiettivi per il futuro spaziano dal perfezionamento della commercializzazione dei prodotti trattati, per andare incontro alle sempre più numerose richieste ed esigenze della clientela, all’aumento degli articoli inseriti in magazzino, fino al miglioramento dell’area espositiva del punto vendita e al potenziamento del sito web”, conclude Riccardo Tavolazzi.
EUROSYSTEM E CONSORZIO COLIBRÌ: L’UNIONE FA LA FORZA
Comprendere che l’unione rappresenta un vantaggio per chi opera nello stesso settore. Questa la scelta strategica di Colibrì, consorzio bolognese senza fini di lucro che di recente, per centralizzare le operazioni di acquisto di tutti gli associati, ha implementato un portale web basato sulla soluzione gestionale Freeway® Skyline di Eurosystem, società trevigiana di consulenza informatica con una filiale a Bologna. “Perché non comprare con un nome unico, in modo tale da avere un maggior potere contrattuale con il fornitore? Con l’apertura ad altre strutture, la gestione degli acquisti è diventata la voce che si voleva implementare al meglio attraverso la centralizzazione, facilitando il processo degli ordini d’acquisto”, spiega infatti Luca Boschiero, responsabile amministrativo del Consorzio che, nato nel 2009 con l’obiettivo di ottimizzare le forze, le capacità e le potenzialità di chi ne facesse parte, riunisce oggi 17 strutture operative nel settore dei servizi sanitari e socio-sanitari privati ed accreditati, quasi tutti con sede in Emilia-Romagna. Non solo la gestione degli acquisti, ma anche il miglioramento della qualità dei servizi e della formazione erano tra le esigenze più sentite per Colibrì, che si è così adoperato per ricercare un partner IT e una soluzione tecnologica più evoluta, moderna e idonea a gestire le molteplici attività e la complessità di un ente aggregativo in costante crescita. “Il cliente ha avviato una software selection dalla quale siamo emersi vincitori. Abbiamo infatti dimostrato di poter fornire una
Stefano D’Incà, account manager di Eurosystem
soluzione applicativa estremamente valida e in grado di apportare benefici in termini di innovazione, facilità e velocità di utilizzo”, racconta Stefano D’Incà, account manager di Eurosystem. È stato così realizzato un portale web basato sul software gestionale Freeway® Skyline che ha agevolato la connessione tra i consorziati e semplificato loro il processo di acquisto. Nello specifico, come spiegano da Eurosystem, “oltre a favorire il processo di inserimento degli ordini a fornitore, il portale consente di ottenere in un unico archivio tutti gli ordini realizzati dai vari consorziati; raccogliere dati utili per costruire statistiche legate al volume di acquisto per consorziato o al volume d’acquisto complessivo del Consorzio; consultare il catalogo prodotti contenente le schede tecniche da cui oggi è possibile verificare, per ogni prodotto, prezzi, caratteristiche, quantità ordinabile, fornitore preferenziale, gestire contratti; condividere accordi per l’acquisto di materiali o servizi e consultare documenti. È stata inoltre predisposta una sezione social aziendale, grazie all’integrazione di Freeway® Skyline con un social di tipo enterprise, che ha permesso di creare gruppi di discussione, scambiare file, gestire e facilitare numerose attività favorendo la comunicazione tra le varie strutture”. “Proprio perché avevamo esigenze specifiche, Eurosystem ha adattato Freeway® Skyline alle necessità del Consorzio. Il risultato è un portale che corrisponde esattamente a ciò che cercavamo e di cui avevamo bisogno per facilitare la gestione degli ordini e la comunicazione tra i consorziati”, conclude Luca Boschiero. Per informazioni: www.eurosystem.it
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OFFICINA MECCANICA ELMI HA SPENTO 60 CANDELINE
Grande festa per Officina Meccanica Elmi. L’azienda di Verzuno di Grizzana Morandi, alle porte di Bologna, nel 2017 ha infatti celebrato il sessantesimo anniversario dalla propria fondazione con una serata che lo scorso 25 giugno, in occasione della festa patronale dedicata a San Giovanni Battista, ha riunito in un clima conviviale un centinaio di persone presso la Parrocchia di San Giovanni Battista di Verzuno, nel territorio di Camugnano. Fondata nel 1957 in una posizione strategica dal punto di vista logistico, la torneria meccanica da barra Officina Meccanica Elmi è diventata, nel corso degli anni, un fornitore affidabile per un’ampia gamma di particolari speciali di minuteria meccanica che trovano applicazione in numerosi settori, dall’idraulico all’automotive fino all’oleodinamica, per molte imprese leader italiane ed estere quali Fiat, Piaggio, Weber, Same, Lamborghini, Ducati e Riva-Calzoni negli anni ’70 e Bosch Rexroth, Hp Hydraulic, Parker Hannifin attualmente. La serata di festeggiamenti è stata organizzata per celebrare questa longeva storia imprenditoriale così profondamente legata al territorio che da sempre la ospita e omaggiare il presidente dell’azienda, Giuseppe Elmi, grazie alla cui intraprendenza Officina Meccanica Elmi è riuscita ad affermarsi sul mercato internazionale e a dare occupazione, in questi sessant’anni, a quasi 500 persone dell’area appenninica che hanno così potuto rimanere nei loro paesi d’origine. Per l’occasione i rappresentanti dei tre Comuni di Grizzana Morandi, Camugnano e Castel di Casio hanno consegnato al fondatore di Elmi una targa che recitava: “Grazie per quello che hai fatto per le nostre comunità: chi dà non deve ricordare e chi riceve non deve dimenticare”. “Questo riconoscimento assolutamente inaspettato ci riempie di gioia”, ha commentato nel corso della serata la figlia di Giuseppe, Manuela Elmi, alla guida di Officina Meccanica Elmi da quando il fondatore le ha affidato la conduzione aziendale, nel 1990. “Giuseppe Elmi continua ad essere un autentico personaggio capace di fare la storia del nostro territorio. Il suo impegno ha permesso alla gente di rimanere in montagna, doveroso quindi il nostro riconoscimento”, ha dichiarato il sindaco di Camugnano, Alfredo Del Moro, mentre il sindaco di Castel di Casio, Mauro Brunetti, ha sottolineato che “l’indiscutibile successo dell’imprenditore è dovuto anche alla sua famiglia, alla moglie Elsa e alla figlia Manuela, che gli sono sempre vicine nel modo giusto”. “Il maggior merito di Giuseppe Elmi è stato quello di rendere possibile alle persone del nostro comprensorio di evitare il pendolarismo e di trovare invece un posto di lavoro vicino alle loro case”, ha dichiarato Franco Rubini, vicesindaco di Grizzana Morandi. Fa onore all’impresa di Verzuno, inoltre, la radicata convinzione che ognuno di noi abbia il dovere di preservare il nostro pianeta: già da svariati anni Officina Meccanica Elmi ha scelto di far pesare il meno possibile la propria attività produttiva sull’ambiente, realizzando investimenti e scelte importanti quali la riattivazione e il potenziamento, nel 2005, di una vecchia centrale idroelettrica che genera circa 500.000 kw annui, a fronte di un consumo aziendale annuale di circa 300.000 kw. Nel 2008 l’azienda ha inoltre installato un piccolo impianto fotovoltaico che produce altri 12.000 kw annui e nel 2011 ha realizzato un nuovo impianto di riscaldamento a cippato di legna. “Il nostro fabbisogno elettrico e termico sono interamente coperti dalle energie pulite e rinnovabili: evitiamo così l’utilizzo di qualsiasi combustibile fossile”, spiega infatti Manuela Elmi.
FITTINGS VOLA OLTREOCEANO Stati Uniti e in Canada: le certificazioni l’esportazione nel mercato americano. Gli CON I CERTIFICATI UL E CSA UL (“Underwriters Laboratories Inc.”) e CSA (“Canadian Standards Stati Uniti e il Canada dispongono di vari organismi di certificazione indipendenti tra Association”). UL è uno dei numerosi loro, operanti su standard nazionali: oltre Nuovi importanti traguardi per Fittings, NRTL (“Nationally Recognized Testing a UL, un’altra importante organizzazione realtà bolognese affermatasi nella Laboratories”), vale a dire gli organismi che focalizzata sul settore elettrico ed elettronico commercializzazione di articoli per si occupano di certificazione di prodotto e attiva nella realizzazione di severi test di componenti elettrici ed elettronici, da negli Stati Uniti. Pur non costituendo conformità è la canadese CSA. quasi 40 anni punto di riferimento per un’approvazione obbligatoria per tutte le Con il conseguimento di entrambe le progettisti e laboratori di sviluppo e ricerca. categorie merceologiche, UL è il marchio assicurazioni di omologazione agli standard L’azienda ha infatti ottenuto i marchi di più riconosciuto e accettato e, per questo, dei Paesi di arrivo, Fittings si è garantita un approvazione necessari all’ingresso negli rappresenta un veicolo fondamentale per imprescindibile riconoscimento per poter fare 29 vita industriale
LE ICONE-SIMBOLO DI FASHION RESEARCH ITALY SVELATE IN ANTEPRIMA
Settemila metri quadrati che ospiteranno aule didattiche, laboratori, spazi espositivi, un parco tecnologico per testare i più moderni sistemi di rappresentazione multimediale, un archivio di più di 30.000 disegni su carta e tessuto e una collezione di oltre 5.000 libri a disposizione di studenti e docenti. È la sede di Fashion Research Italy, il nuovo centro didattico e d’innovazione, polo espositivo e archivistico dedicato alla valorizzazione del settore moda, che lo scorso 22 giugno ha aperto le proprie porte per una visita esclusiva. In attesa del grand opening del 21 ottobre, infatti, sono state presentate in anteprima le sue due icone-simbolo: la Statua di donna e la Passerella multimediale, che rappresentano concretamente la filosofia di FRI. Nata nel 2015 dalla volontà di Alberto Masotti, ex patron de La Perla, la Fondazione ha infatti l’obiettivo di esercitare un ruolo ‘limbico’ di supporto e coordinamento dei vari attori del comparto moda che di volta in volta la animeranno, al fine di elaborare strade innovative da percorrere insieme attraverso la formazione di professionisti e imprenditori di oggi e di domani. “La formazione rappresenta uno degli asset fondamentali per garantire la competitività delle piccole e medie imprese del settore. La manifattura e il sapere artigianale devono cogliere nuove opportunità di crescita attraverso l’innovazione, la ricerca, la formazione, la memoria e l’internazionalizzazione: la moda deve trasformarsi in moda 4.0”, spiega il presidente di FRI. A cominciare, ad esempio, dalla modalità con cui pubblico, addetti ai lavori e buyer si approcciano alle collezioni: la Passerella multimediale è stata infatti ideata per consentire la creazione e la fruizione di sfilate di moda virtuali. L’allestimento multimediale, curato da Videoworks, si articola in 8 monitor 85” Samsung
posizionati in modalità portrait - in modo da essere visibili come un unico lungo schermo da oltre 16 milioni di pixel - e da un potente sistema di diffusione sonora digitale ad alta definizione. “È un esempio di digitalizzazione e smaterializzazione. Fashion week e fiere di settore potrebbero dotarsene per contenere costi e impatto ambientale e i brand emergenti potrebbero farsi conoscere con sfilate virtuali nelle città e negli eventi di riferimento o approcciare mercati nuovi o più difficilmente raggiungibili”, continua Masotti. L’Icona di donna è invece una suggestiva statua di luce, cuore pulsante di FRI. Alta oltre 10 metri, sospesa nell’aria, è la protagonista dell’intero edificio ed è composta da 21.120 led inseriti all’interno di 5.280 sfere bianche opaline che, accendendosi al ritmo di un concerto digitale, la vestono come un tessuto di luce. Un software ad hoc controlla ogni singolo led per creare forme 3D che si fondono con le componenti sonore, sottolineando l’aspetto emozionale della statua. L’opera, che mira ad esprimere il valore dell’artigianalità coniugato a quello delle ultime tecnologie, è stata prodotta da Senso - Immersive Experience e ha richiesto quattro mesi di progettazione, uno di assemblaggio e uno di installazione. “L’Icona è il simbolo della donna, la vera protagonista delle manifatture del fashion, ed è dedicata alle donne che nel corso dei decenni hanno contribuito concretamente alla creazione di quello che è diventato il made in Italy. Ma è anche un omaggio speciale a Olga Cantelli, la più creativa e fascinosa stilista di La Perla, che contribuì in maniera decisiva allo sviluppo del brand nel mondo e a cui l’intera Fondazione è dedicata”, conclude il presidente di Fashion Research Italy.
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essere annoverata tra i player di riferimento anche nel nuovo continente, a dimostrazione dello slancio e del dinamismo che da sempre contraddistinguono l’azienda di Calderara di Reno, in provincia di Bologna. “Il rafforzamento sul mercato internazionale è per Fittings ulteriormente agevolato dall’ampio ventaglio di clienti italiani costruttori ed esportatori di macchine per il settore medicale e per l’industria del bianco, oltre che dalla presenza di numerosi dealer già ben radicati al di là dell’Atlantico. La cura riservata al controllo qualità e la disponibilità di una vasta gamma prodotti per uso elettromeccanico ed elettronico ci hanno infatti garantito una crescita costante e una forte fidelizzazione della clientela”, raccontano dall’azienda. Contribuisce poi a questo importante risultato la realizzazione di una linea di produzione di connettori terminal block ancor più performanti, comunemente riconosciuti con la denominazione di “Quick-Fit”: modelli completamente inediti che concorrono allo sviluppo della realtà emiliana. “Se si aggiungono i rapidi tempi di consegna abitualmente garantiti alla clientela, la notevole flessibilità e l’efficiente servizio di stock, per Fittings si prospetta un periodo di forte ascesa a livello
internazionale. euro donato alla Fondazione, il valore Ciò non soltanto grazie alle nuove linee generato a beneficio della società è pari al prodotto, ma anche all’energia posta nel doppio. Pensando al 2016 non possiamo guadagnarsi una sempre più vasta fetta di poi dimenticare la sede inaugurata a mercato migliorando attraverso la rapidità Pieve di Cento, in provincia di Bologna, della fornitura, anche personalizzata, un luogo che vogliamo dedicare alla distinguendosi per i servizi pre e post prevenzione, reso possibile da un generoso vendita in uno scenario in cui è sempre lascito e dal sostegno di realtà pubbliche e più richiesto un prodotto di qualità, con private”. Sono 10.218 i malati di tumore disponibilità rapidissima e con un prezzo cui Fondazione ANT ha potuto offrire, lo altamente competitivo”, concludono scorso anno, cure specialistiche, gratuite dall’azienda. e di livello ospedaliero a casa. La Onlus può contare su 228 medici, 96 infermieri e 30 psicologi che garantiscono assistenza PRESENTATO IL BILANCIO domiciliare a 3.408 malati oncologici ogni giorno, offrendo nel contempo DI MISSIONE 2016 sostegno psicologico a paziente e familiari, DI FONDAZIONE ANT supporto e formazione ai caregivers, aiuto nella gestione delle emergenze e della routine quotidiana tra medicazioni, esami Un anno positivo il 2016 per Fondazione specialistici e terapia nutrizionale. Il tutto ANT che il 7 luglio scorso ha presentato per un totale di oltre 1.200.000 giornate di a stakeholders e stampa il proprio bilancio cura erogate in un solo anno e quasi 120.000 di missione. Tanti i riconoscimenti ricevuti persone malate di tumore assistite dal 1985 e i traguardi raggiunti lo scorso anno dalla a oggi. La regione con il maggior numero Fondazione, la più ampia realtà non profit di assistiti nel 2016 è stata la Puglia (3.632 in Italia per le attività gratuite di assistenza persone curate in un anno), è cresciuto specialistica domiciliare ai malati di tumore l’impegno tra Napoli e Caserta, dove la e di prevenzione oncologica: da un lato il richiesta è altissima (+7% malati assistiti), protocollo d’intesa non oneroso siglato con mentre nella sola provincia di Bologna sono il Ministero della salute sui temi della legge stati oltre 3.100 i pazienti nel 2016 (quasi il 38 sul dolore, dall’altro la ricerca di Human 60% in convenzione con la ASL), per una Foundation secondo la quale, come spiega media di 1.300 al giorno, grazie a uno staff il presidente Raffaella Pannuti, “per ogni di 34 medici, 24 infermieri e otto psicologi. Tra i traguardi del 2016 è da segnalare anche l’avvio di una équipe sanitaria a Perugia. Intensa l’attività di ANT nella prevenzione oncologica che ha portato a offrire dal 2004 a oggi 148.288 visite gratuite in 78 province italiane (22.706 nel solo 2016) con i progetti Melanoma, Tiroide, Mammella, Ginecologia, Cavo Orale, Nutrizione. Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione ANT Italia Onlus, in un momento Formazione per della presentazione del bilancio di missione 2016 operatori, cittadini fare 31 vita industriale
e studenti di ogni ordine e grado e ricerca posizione clinica volta a migliorare i livelli di finanziaria assistenza, anche con l’applicazione delle netta positiva nuove tecnologie e della realtà virtuale, pari a circa sono gli altri due pilastri dell’attività della 7 milioni Fondazione. Positivo il bilancio economico, di euro e chiuso molto vicino al pareggio (- 22.951 prevede per euro) dopo l’anno 2015 caratterizzato da l’esercizio un deciso segno negativo (- 2.760.820). 2017 un Un recupero dovuto all’exploit del 5x1000 fatturato relativo all’anno fiscale 2014 (e accreditato di circa 27 dallo Stato nel corso del 2016) che ha milioni di visto ANT crescere di quasi un milione euro e un di euro in termini di valore (da 2.502.206 Ebitda pari a euro a 3.410.718 euro) e di quasi 10.000 4,5 milioni preferenze (112.676 contro le 102.536 di euro, con dell’anno prima). Grande impulso alla buone prospettive di crescita anche grazie flowpack e fold, che ci vede protagonisti da raccolta fondi è arrivato da lasciti del valore al supporto complessivo che Ima potrà oltre 50 anni. La famiglia Redaelli resterà di 1.916.024 nel 2016 (circa 1.100.000 fornire a Eurosicma tramite l’integrazione sempre in prima fila nella gestione operativa euro in più rispetto al 2015). Non va oltre della stessa nell’organizzazione del Gruppo. e strategica della società, con l’obiettivo il 15% invece, il contributo del settore L’intervento finanziario di Ima è pari a circa di mantenere massimo l’orientamento pubblico e si registra anzi un piccolo calo 26 milioni di euro, interamente versati al al cliente”, sottolinea Marco Redaelli, nelle convenzioni strette con le ASL: da closing. Ima ha inoltre sottoscritto contratti amministratore delegato di Eurosicma. 3.426.529 nel 2015, si passa a 3.299.009 di opzione Put & Call sul restante 40% da nel 2016. Dal punto di vista dei costi, dei esercitarsi entro il mese di aprile del 2027. 22.883.724 euro che ANT ha speso nel 2016, l’81% è stato investito nelle attività “L’operazione è strategica e consentirà di rafforzare la leadership del nostro Gruppo TOTAL QUALITY ASSURANCE, di assistenza, prevenzione, formazione e di nel settore delle macchine automatiche LA REINVENZIONE DI INTERTEK gestione delle sedi. flowpack e fold ampliando la gamma prodotti attuale e creando significative Il contesto globale pone molteplici sfide che opportunità sia produttive sia commerciali derivano dall’aumento della complessità, IMA ACQUISISCE IL 60% DI EUROSICMA con le altre società del Gruppo. Con questa operazione Ima continua il percorso di valorizzazione di marchi leader di mercato con nuovi livelli di rischio nella catena di fornitura e di distribuzione. Produzione decentralizzata, distribuzione multipla su rafforzando ulteriormente la propria differenti canali e l’immediato propagarsi Il Gruppo Ima rafforza l’offerta nel settore presenza industriale in Italia”, commenta di notizie sui social media stanno facendo dei macchinari per il confezionamento Alberto Vacchi, presidente e amministratore registrare una crescita esponenziale dei in flowpack e fold. A fine luglio, infatti, delegato di Ima. L’azienda di Ozzano rischi operativi. Il risultato di un mercato l’azienda ha perfezionato con la famiglia dell’Emilia, in provincia di Bologna, è globale sempre più trasparente è quindi Redaelli il closing per l’acquisto del 60% leader mondiale nella progettazione e l’aumento della domanda di soluzioni di delle azioni di Eurosicma, società con sede a produzione di macchine automatiche per il Total Quality Assurance (Qualità Totale). Segrate, in provincia di Milano, che produce processo e il confezionamento di prodotti Ciò significa andare oltre la qualità o la e commercializza macchine automatiche ed farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè sicurezza dei componenti, dei prodotti impianti per il confezionamento orizzontale e caffè. Il Gruppo conta oltre 5.200 o degli assets fino ad includere e a in flowpack e fold per l’industria alimentare, dipendenti, di cui oltre 2.600 all’estero, e si massimizzare l’affidabilità dei processi e cosmetica e farmaceutica. L’accordo era avvale di 40 stabilimenti di produzione tra dell’organizzazione che li governa. Nel stato annunciato il 28 giugno 2017. Italia, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, 2016, il Gruppo Intertek ha condotto Fondata nel 1965, Eurosicma è un’azienda Regno Unito, Stati Uniti, India, Malesia, una ricerca su oltre seicento clienti globali storica del packaging italiano che ha nel Cina e Argentina. “Questa operazione è che si ritrovano oggi ad affrontare la sfida tempo consolidato una leadership in per noi di grande soddisfazione: in Ima dettata dalla crescente complessità dalle alcune nicchie di mercato quali candies, abbiamo individuato il miglior partner per catene di fornitura. Ed è emersa la necessità biscotti in costa e noodles nel settore food, proseguire il nostro percorso di sviluppo di una soluzione che vada oltre i servizi cerotti e bastoncini cotonati nel pharma e per raggiungere ulteriori traguardi TIC (Testing, Ispezioni e Certificazioni) e personal care. La società presenta una tecnologici e commerciali nel settore e che assicuri che i processi operativi e 32 fare vita industriale
Byron Peasland, amministratore delegato Sud Europa di Intertek sistemi di gestione della qualità funzionino correttamente, in modo più sicuro e con la massima efficienza. In una parola, Assurance. L’evoluzione dal tradizionale servizio TIC ad un servizio ATIC consente di identificare e adottare tempestivamente un piano d’azione per ridurre i rischi connessi al business, alle supply chains e ai sistemi di gestione (Assurance); di dimostrare la conformità dei prodotti agli standard di qualità, sicurezza, sostenibilità e performance in vigore (Testing); di convalidare le specifiche tecniche, il valore e la sicurezza delle materie prime impiegate, dei processi e degli assets (Ispezione); di comprovare la conformità dei servizi e dei prodotti commercializzati rispetto agli standard di mercato o interni ad un’organizzazione (Certificazione). L’innovazione risiede nel DNA dell’azienda da quando, nel 1879, Thomas Edison, uno dei padri fondatori di Intertek, cambiò il mondo radicalmente con l’invenzione della lampadina ad incandescenza. Il 7 marzo scorso Intertek ha presentato a tutto il mondo la nuova brand identity, che riflette l’impegno ad un servizio al cliente di livello superiore attraverso servizi di Total Quality Assurance. La nuova immagine aziendale si rifà alle origini, collegandosi appunto alla lampadina ad incandescenza di Thomas Edison, grazie al giallo, colore delle nuove idee e dell’innovazione. “Il nostro cambiamento è la prova del nostro impegno crescente, costante, preciso e rapido, a fornire soluzioni personalizzate ai clienti che consentano loro di operare in modo sicuro e altamente efficiente, raggiungendo gli obiettivi prefissati”, spiega Byron Peasland, amministratore delegato Sud Europa di Intertek. “Fedeli alla nostra eredità storica, siamo costantemente alla ricerca di soluzioni innovative di Total Quality Assurance. Gli operatori di mercato richiedono soluzioni che vadano oltre ai servizi tradizionali di prove, certificazioni ed ispezioni e che riescano a ridurre i rischi offrendo ‘Assurance’ su processi operativi, complesse supply chains e sistemi di gestione qualità. Minimizzare il rischio è uno dei modi più sicuri per massimizzare l’opportunità”, conclude Peasland. Per maggiori informazioni: www.intertek.it o italia@intertek.com
MACRO ONE, CENTRO DI COMPETENZA PER L’INNOVAZIONE
Un importante presidio per l’innovazione tecnologica delle PMI bolognesi che vogliono migliorare i propri processi gestionali e focalizzarsi maggiormente sullo sviluppo del business. Si tratta di Macro Group, che potendo contare su una forte specializzazione nel settore dell’industria meccanica così come su competenze ampie e trasversali, rappresenta per Bologna e provincia il centro di competenza per SAP Business One, il software ERP già scelto da 50.000 piccole e medie imprese in tutto il mondo, di cui 2.500 in Italia. “SAP Business
Andrea Anderlini, Ceo di Macro Group
One è una piattaforma dall’affidabilità provata sul campo, completa, adattabile, assolutamente orientata a velocizzare i processi: il risparmio di tempo è tangibile dopo pochissime settimane dalla sua implementazione. Ha un altissimo livello di personalizzazione e la capacità di estrarre dai flussi di lavoro analisi dei dati che aiutano i manager a prendere decisioni migliori e basate su elementi chiari ed oggettivi, dando così un contributo fattivo all’innovazione aziendale e allo sviluppo del business. Non sono solo parole, sono fatti concreti testimoniati dalla soddisfazione degli 800.000 utenti che utilizzano SAP Business One ogni giorno”, sottolinea Andrea Anderlini, ceo di Macro Group. Da oltre trent’anni l’impresa mira ad essere un consulente affidabile per l’innovazione e per l’ottimizzazione dei processi e non un semplice installatore di software. Per questo il suo obiettivo è fornire ai propri clienti miglioramenti concreti e misurabili. “Quando entriamo in un’azienda vogliamo migliorarne i processi in tutti gli ambiti: dalla contabilità e finanza alle vendite, dalla produzione agli acquisti, dal magazzino alla logistica, dal CRM al post-vendita. Se poi c’è l’esigenza di gestire gamme di prodotti a configurazione variabile, siamo in grado di intervenire con il nostro configuratore tecnico-commerciale, una soluzione evoluta destinata principalmente alla rete vendita che permette di individuare i materiali e i loro coefficienti di impiego, le lavorazioni necessarie e le relative tempistiche, il costo preventivo, il prezzo di vendita e il margine di contribuzione. Con un vantaggio facilmente immaginabile”, continua Anderlini. Nonostante la vasta competenza di Macro Group le consenta di intervenire in numerosi settori di mercato, la vocazione alla meccanica del territorio in cui opera impone all’azienda un occhio di riguardo per questo comparto. “Per questo motivo, in collaborazione con il nostro partner Eca Consult, con cui abbiamo partecipato a Farete 2017, abbiamo sviluppato delle verticalizzazioni per l’industria meccanica come Planning One, fare 35 vita industriale
che estende le funzionalità di SAP Business One sulla produzione, pianificazione e schedulazione, in particolare quella per commessa o per magazzino. Abbiamo scelto Eca Consult come partner proprio per le sue competenze nel settore metallurgico e metalmeccanico, promuovendo la loro verticalizzazione Metal One dedicata alle fonderie e alle aziende che lavorano i metalli”, conclude il ceo di Macro Group. Per info: www.macro-one.com
IL GRUPPO MARPOSS CRESCE, ACQUISITA L’AZIENDA AEROEL
Prosegue la politica di espansione di Marposs, fornitore di strumenti di misurazione e controllo ad elevata precisione, che lo scorso 1 giugno ha acquisito la proprietà di Aeroel, azienda italiana di Pradamano, in provincia di Udine, attiva nel settore della strumentazione di misura a luce laser di altissima precisione, in campo industriale. Nata nel 1978 da un’idea al tempo considerata pionieristica, Aeroel ricopre oggi un ruolo di primissimo piano a livello mondiale nel settore delle misurazioni di diametro senza contatto e di altissima precisione, in particolare nell’industria del filo metallico e presso i produttori di componenti rettificati e torniti per ambiti quali automobilistico, oleodinamica, elettrodomestici, aerospaziale. Il fondatore di Aeroel, Antonio Spizzamiglio, e con lui tutta l’azienda, ritiene che l’entrata nel
Il presidente di Marposs Stefano Possati gruppo Marposs porterà enormi possibilità di sviluppo del mercato mondiale e che le sinergie attivabili grazie alla collaborazione con le altre società del gruppo apporteranno notevoli benefici, anche in termini di servizio ed assistenza ai numerosi clienti distribuiti in tutto il mondo. Aeroel continuerà con immutato impegno e con la stessa dedizione ed attitudine a servire i suoi numerosi clienti nazionali ed internazionali e manterrà inalterato il suo staff e la sua struttura produttiva. Il presidente di Marposs, Stefano Possati, ha commentato l’acquisizione dichiarandosi certo dell’importante valenza sinergica tra i prodotti e le competenze tecniche di Aeroel e la struttura di vendita ed assistenza del gruppo Marposs: “Le soluzioni che Aeroel offre al mercato italiano ed internazionale, l’azienda esporta già oggi più del 60% della propria produzione, si integrano perfettamente con il portafoglio di proposte che oggi il gruppo Marposs promuove in numerosi settori di mercato; allo stesso tempo si apre la fantastica opportunità di iniziare attività di vendita in ambiti come l’estrusione plastica e la smaltatura di cavi in rame nei quali il gruppo è stato finora meno presente. L’acquisizione di aziende di qualità con prodotti complementari con quelli nostri tradizionali, è stata una delle chiavi principali della crescita del nostro gruppo negli ultimi anni, assieme agli investimenti in R&D ed al corrispondente potenziamento delle nostre strutture produttive e di vendita”. Marposs fu fondata da Mario Possati nel 1952 e in questi primi 65 anni di vita ha fornito soluzioni per il controllo qualità in ambiente d’officina, che vanno dalla misura di precisione di componenti meccanici prima, durante e dopo il processo di lavorazione, ai controlli dei processi di lavorazione e delle condizioni della macchina utensile, dai controlli di tenuta per tutti i settori industriali, a linee automatiche di montaggio e controllo. Marposs è fornitore primario dei maggiori costruttori automobilistici, così come dei settori aerospaziale, biomedicale, dell’elettronica di consumo e del vetro; il gruppo conta oggi oltre 3.150 dipendenti a livello mondiale ed è presente con oltre 80 sedi proprie, in 25 diversi Paesi.
UN ASSAGGIO DI MEDHIARTIS A FARETE
Anche quest’anno il team di Medhiartis ha rinnovato la propria partecipazione a Farete scegliendo la due giorni delle imprese organizzata da Confindustria Emilia per proporre alcune importanti novità. In particolare, ai visitatori della kermesse sono state presentate due recenti applicazioni, TdEditor e MemoryCase, studiate per facilitare la gestione della manualistica tecnica, e un concept rinnovato, simbolo della capacità di mescolare sapientemente diverse abilità per coprire più servizi. Un investimento importante in tecnologia e formazione per poter vincere le sfide proposte oggi dal mercato. “La fiera è stata un’occasione per presentare le tante sfaccettature di Medhiartis e per offrire un ‘assaggio’ dei nostri servizi. Proprio come in cucina, i manuali tecnici, i cataloghi e le traduzioni sono una ricetta da seguire passo dopo passo, con i tempi indicati e con una precisa metodologia per mescolare gli ingredienti ed ottenere un piatto riuscito. La comunicazione non è questione di gusti. I motori che muovono la macchina aziendale sono un conglomerato di idee ed energie che, seppur eterogenee, appaiono essenziali per garantire efficienza e originalità. Settori diversificati ma allo stesso tempo accomunati da competenza e professionalità”, commentano i soci fondatori Gianluca Ranieri e Nicola Ognibene. Oltre ai servizi riferiti alla documentazione tecnica (dalla redazione alla personalizzazione grafica), il team dell’agenzia si occupa anche delle successive traduzioni multilingua. I servizi linguistici si estendono anche alla localizzazione di software, interpretariato e traduzioni giurate. Per rispondere alle esigenze del cliente, ottimizzando tempi e costi, il settore delle soluzioni software supporta la
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Il team di Medhiartis
gestione, la compilazione e la condivisione di tutta la documentazione tecnica, con una modalità dedicata al cliente specifico. Non manca, inoltre, una buona dose di creatività, che abita l’ufficio grafico, con esperti in web design, studio e creazione del corredo aziendale ed estro e fantasia caratterizzano, infine, l’ufficio comunicazione e marketing, che gestisce anche l’attività social di pagine aziendali. “La nostra forza è la capacità di coniugare la professionalità con quel pizzico di coraggio necessario per elaborare progetti ambiziosi. Oltre all’aspetto relazionale e al contatto diretto con i clienti, o potenziali. Siamo un’azienda giovane che ama le relazioni in tutti gli aspetti e desidera che il cliente ne tragga beneficio”, concludono Ranieri e Ognibene.
MG2, LA RICETTA DI UN BIENNIO STRAORDINARIO
Un incremento del fatturato del 28% sul 2015, che va di pari passo con un aumento degli ordini e una politica di espansione sia in termini di assunzioni che di ricerca di nuovi mercati e soluzioni tecnologiche, e un trend di crescita che si riconferma anche nel 2017. È un bilancio molto positivo quello che MG2 può fare del biennio in corso, avendo chiuso il 2016 con un fatturato di oltre 30 milioni di euro, 38,5 considerando anche la controllata statunitense MG America. Più di due terzi delle vendite dell’azienda di Pian di Macina di Pianoro, in provincia di Bologna, specializzata nella progettazione e commercializzazione di macchine opercolatrici e soluzioni per il fine linea, sono stati realizzati tra Europa e Nord America, ma MG2 continua ad operare in un’ottica globale, esprimendo grande interesse anche verso aree emergenti quali l’Asia e l’Africa, dove esistono nazioni con un ottimo potenziale di sviluppo. L’Egitto, ad esempio, ha più che triplicato il suo peso tra il 2015 e il 2016, mentre
nell’area asiatica l’India continua ad essere un mercato estremamente interessante, con una quota consolidata del 5% sul fatturato dell’azienda. “Relativamente all’area europea, attualmente assistiamo ad una ripresa di acquisti in Gran Bretagna e nella zona del Benelux, mentre resta saldo il posizionamento della Germania, al primo posto per quanto riguarda le esportazioni di opercolatrici. Le nostre prospettive per l’anno in corso sono rosee: prevediamo una crescita ancora a doppia cifra, che andrà di pari passo con altre azioni utili allo sviluppo di MG2”, spiega Manuela Gamberini, vicedirettore generale di MG2. Non di soli numeri e macchine, infatti, sono fatte le aziende. MG2, da sempre attenta a perseguire una politica di investimento sulle proprie risorse umane, ha in programma di ampliare il proprio organico di circa il 10% puntando sull’assunzione di giovani progettisti e tecnici. Rivestono particolare rilevanza, poi, i progetti ispirati ai nuovi principi della produzione farmaceutica noti come ‘continuous manufacturing’, che sono in via d’implementazione in alcune realtà multinazionali europee ed americane e che richiedono la collaborazione di numerosi attori con diverse competenze: dai fornitori di macchinari e componentistica agli esperti di processi e tecnologie farmaceutiche. Prosegue inoltre la focalizzazione nell’ambito dei farmaci inalatori, dove MG2 è stata la prima al mondo ad offrire soluzioni di dosaggio specificatamente dedicate, e continua l’implementazione della Pharma Zone, la nuova area allestita all’interno dello stabilimento bolognese composta da tre clean room farmaceutiche in cui possono essere utilizzati, in completa sicurezza per ambiente e operatori, i farmaci attivi nelle condizioni reali di produzione. Tutto ciò procede di pari passo con una politica commerciale dinamica che implica la presenza di MG2 ai principali eventi fieristici globali. Tra questi, la fiera Interpack che si è svolta a Düsseldorf lo scorso maggio: “A Interpack, appuntamento imperdibile per le aziende del packaging farmaceutico a livello mondiale, abbiamo delineato una serie di progetti con concrete prospettive di sviluppo e ottenuto un grande apprezzamento delle macchine esposte”, conclude Manuela Gamberini.
NBI, IL FILO ROSSO DELL’INNOVAZIONE
I care, ho a cuore. È una vera e propria manifestazione di cura e interesse, ma anche l’acronimo con cui NBI, azienda bolognese impegnata nei campi dell’impiantistica, della produzione di energia da fonti rinnovabili e delle manutenzioni, ha scelto di sintetizzare i valori con cui si presenta al mercato e ai propri stakeholder: I CARE come Integrità, Crescita, Appartenenza, Responsabilità ed Energia, le parole d’ordine con cui l’azienda mira infatti a costruire la propria identità. NBI è nata
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Luciano De Crecchio, amministratore delegato di NBI nel 2011 da un accordo tra il Gruppo Astaldi, tra i più affermati contractor in Italia e nel mondo nei settori delle infrastrutture di trasporto, acqua ed energie rinnovabili, edilizia civile e industriale, con il cui modello organizzativo ha potuto coniugare il proprio know-how e le proprie competenze specifiche, e la Busi Impianti, da cui ha ereditato 50 anni di esperienza nel mercato impiantistico italiano. Oggi l’azienda sviluppa soluzioni integrate e chiavi in mano, dalla progettazione fino alla manutenzione di sistemi complessi, dedicandosi in particolare ai settori sanità, infrastrutture, direzionale-commerciale, industria, turistico-alberghiero, beni artistico-culturali. A legare le differenti aree d’intervento, il filo rosso dell’innovazione: in campo sanitario e ospedaliero, ad esempio, oltre all’impiantistica tradizionale NBI offre applicazioni tecnologiche d’avanguardia come Etra, un sistema di controllo microclimatico dell’aria per sale operatorie e ambienti confinati di cui detiene il brevetto. Attraverso l’integrazione tra le diverse specializzazioni impiantistiche, poi, l’azienda opera nel mondo delle energie rinnovabili come EPC Contractor con garanzia di producibilità per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici, mentre nel campo delle manutenzioni effettua interventi su impianti di ogni dimensione e tipo con un servizio attivo h24 vantando una grande esperienza nella gestione specialistica di asset tecnologici e utilities. Tra le più recenti e principali commesse di NBI, che ha chiuso il 2016 con un fatturato di oltre 110 milioni di euro e occupa più di 900 dipendenti, figurano la nuova stazione alta velocità di Napoli Afragola disegnata dall’archistar Zaha Hadid, per cui l’azienda ha progettato, realizzato e messo in servizio
FIVE, INAUGURATA LA NUOVA FABBRICA ULTRA GREEN
Una fabbrica totalmente funzionante ad energia rinnovabile, realizzata seguendo i principi della logica ZEB (Zero Energy Building). È stato inaugurato lo scorso maggio a Bologna il nuovo stabilimento industriale di Five, Fabbrica Italiana Veicoli Elettrici, la prima startup ultra green dedicata alla mobilità elettrica made in Italy, alla presenza di Gian Luca Galletti, ministro dell’ambiente, Pier Francesco Caliari, direttore generale di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori), e Giorgio Giatti, presidente di Five. Il progetto è nato nel 2013 con il preciso intento di rilocalizzare, dalla Cina in Italia, la produzione di bici e ciclomotori elettrici in uno stabilimento industriale energicamente autosufficiente. Con un investimento di oltre 10 milioni di euro rappresenta la prima iniziativa in grado di coniugare efficienza energetica, produzione industriale e sostenibilità ambientale nella produzione dei mezzi Italwin, Momodesign, Wayel e di altri prodotti di aziende terze che si affideranno alla professionalità e alla qualità di Five. “La nuova fabbrica di Five è un grandissimo segnale di fiducia non solo per questo territorio, ma per l’intero Paese. Qui il rilancio industriale parla italiano e sceglie soprattutto il linguaggio della sostenibilità. Quando l’imprenditoria vede nell’ambiente e nel made in Italy i veri veicoli di competitività significa che si sta comprendendo il potenziale che può innescare l’economia verde abbinata all’eccellenza italiana. Alla Five c’è un grosso investimento innovativo in mobilità sostenibile, frontiera della sfida ambientale globale e strumento indispensabile per miglio-
Fabio Giatti, amministratore delegato FIVE, Giorgio Giatti, presidente di FIVE, Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, e Pier Francesco Caliari, direttore generale di Confindustria ANCMA
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tutti gli impianti meccanici, elettrici e di supervisione e telecontrollo; il nuovo edificio di Gestione Sportiva (GeS) della Ferrari e i relativi ampliamento dei banchi motore e messa in servizio di impianti meccanici, elettrici e di supervisione e telecontrollo; l’ospedale Félix Bulnes di Santiago del Cile, di cui NBI è EPC Contractor e, per quindici anni, partner per la manutenzione delle opere civili e dell’impiantistica per una commessa di 90 milioni di euro. I principali mercati esteri dell’azienda bolognese sono quelli in cui la capogruppo Astaldi vanta una presenza ormai consolidata: Polonia, Romania, Russia, Turchia, Algeria, Venezuela, Cile, Stati Uniti e Canada. Di particolare rilievo, poi, la presenza di NBI in Turchia e in Cile dove ha aperto, rispettivamente, le nuove sedi NBI Elektrik Elektromekanik e NBI SpA Agencia. “Ci piace pensare che a Bologna ci sia un altro tassello di quell’Emilia che cresce e che inorgoglisce chi popola questo territorio”, dichiarano da NBI.
UNA NUOVA ERA IN POGGI CON LA TECNOLOGIA P-DRIVE®
Una vera e propria rivoluzione nel mondo delle trasmissioni meccaniche. È quella presentata da Poggi Trasmissioni Meccaniche in anteprima ad Hannover Messe 2017, la più importante vetrina mondiale dell’innovazione e opportunità unica per promuovere il proprio business. Nel maggio scorso, infatti, l’azienda, che dal 1958 propone al mercato internazionale pulegge, rinvii angolari e altri organi di trasmissione, ha lanciato una nuova gamma di pulegge e cinghie sincrone, ancora più performanti e sempre più silenziose, con Poggi P-drive®, una tecnologia 100% made in Italy sviluppata da Poggi all’interno della propria sede di Villanova di Castenaso, in provincia di Bologna. “Poggi P-drive® è la risposta alla crescente richiesta da parte del mercato internazionale di applicazioni a bassa rumorosità e in grado di fornire prestazioni di altissimo livello. Pulegge e piastre di fissaggio sono disponibili in ghisa, acciaio, acciaio inossidabile e leghe di alluminio e il design è stato studiato per permettere il miglior funzionamento della puleggia e della cinghia dentata, tanto da ottenere il più basso livello di rumore tra tutti i sistemi di trasmissione di potenza che fanno uso di cinghie dentate. L’innovativa tecnologia non necessita di flange di contenimento e garantisce una più alta coppia trasmissibile, con maggiore
rare le nostre città: ne abbiamo estremo bisogno ovunque, ma specialmente qui nella Pianura Padana”, ha dichiarato il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti in occasione dell’inaugurazione. “Crediamo che l’imprenditoria sia fatta di esperienza, visione e lungimiranza. Come azienda abbiamo sentito l’esigenza di avere un controllo qualitativo totale sulla produzione, garantire l’eccellenza del made in Italy e tempi di produzione congrui alla stagionalità dei nostri marchi. Alla somma di questi fattori si aggiunge il fatto che una produzione italiana 4.0 ha l’obiettivo di essere più competitiva anche dal punto di vista economico. Tutto questo ci ha portato a guardare al futuro e a pensare in grande: andare controtendenza e tornare in Italia, sviluppando opportunità e posti di lavoro nel nostro Paese e allo stesso tempo a farlo in maniera ecosostenibile e virtuosa”, ha spiegato il presidente dell’azienda, Giorgio Giatti. Nella sede, che si sviluppa su un’area totale di 7.100 mq tra le mura dell’ex stabilimento Magli in un concept di rigenerazione urbana e industriale, l’ambiente industriale entra in contatto con la natura tramite l’energia che si rinnova e non si consuma. L’intero complesso è infatti alimentato al 100% da energia rinnovabile nel ciclo dei propri consumi annuali. Il doppio impianto fotovoltaico impiantato sul tetto è in grado di produrre 238.600 kW/h all’anno, energia sufficiente non soltanto per garantire l’illuminazione e il comfort abitativo, ma anche per la produzione industriale. Five garantirà lavoro complessivamente a 50 persone e a pieno regime avrà una capacità produttiva di 35.000 veicoli elettrici all’anno, 160 al giorno. Il magazzino è composto da 860 postazioni in cui saranno stivati circa 3.200 mezzi. “Puntiamo a diventare un punto di riferimento in Italia e all’estero e abbiamo in serbo anche il lancio di Lockbike, un prodotto nato e pensato per Comuni, aziende e strutture ricettive in grado di fungere al tempo stesso da sistema di bike parking e di bike sharing ibrido”, ha concluso Giorgio Giatti.
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FONDAZIONE SERÀGNOLI, UN HOSPICE PEDIATRICO FIRMATO RENZO PIANO
Una “casa sull’albero” per accogliere piccoli pazienti colpiti da malattie incurabili e i loro familiari. È il progetto dell’hospice pediatrico destinato a sorgere accanto all’ospedale Bellaria di Bologna che la Fondazione Hospice MariaTeresa Chiantore Seràgnoli ha affidato a Renzo Piano, architetto tra i più noti a livello internazionale, con l’approccio con cui da sempre affronta il tema delle cure palliative: associare la funzionalità e l’alta qualità del servizio alla nobiltà della bellezza. La primissima idea progettuale è stata infatti quella di un edificio che si sollevasse dal terreno per abitare, idealmente, uno spazio leggero e luminoso, con gli occhi dei piccoli residenti all’altezza della chioma degli alberi. Come si legge nelle linee generali di progetto, l’idea di “sollevare” ha la stessa radice della parola “sollievo”: togliere peso al dolore. In fondo è proprio questa la ragione e la forza di umana pietas insita nell’idea di un hospice: alleviare il dolore di chi vi abita. E vivere tra gli alberi rimanda ai giochi e ai sogni dei bambini, alle case sugli alberi e alla loro potente idea di libertà creativa e profondamente legata al mondo naturale. Il complesso, immerso in un bosco, si svilupperà in più strutture connesse da leggeri collegamenti aerei al corpo centrale principale. Tutti i volumi appariranno come sospesi da terra mediante l’utilizzo di esili colonne a sezione circolare e i fronti degli edifici saranno ritmati dalla presenza di trasparenze vetrate e parti opache rivestite in legno. La struttura, di 4.500 mq, il cui inizio dei lavori è previsto per la fine di autunno 2017, accoglierà 14 camere singole e 8 appartamenti a disposizione per i familiari, oltre ad aree dedicate a day hospice, ambulatori, équipe multiprofessionali, archivi e magazzini, attività ludiche ed espressive, formazione, cucina e sale ristoro, luoghi di preghiera interreligiosi e parcheggi. La copertura dei volumi principali avrà una sovrastruttura costituita da pannelli fotovoltaici che potrebbero assicurare una produzione energetica dell’ordine di circa 500.000 KWh annui e che rappresenterebbe circa un terzo del consumo annuo stimato per l’intero complesso. Promosso e sostenuto interamente dalla Fondazione, l’hospice pediatrico rappresenterà una struttura di riferimento per la Regione Emilia-Romagna. Al fine di divenire uno dei tasselli di una nascente rete di cure palliative pediatriche ed essere riconosciuto quale centro di riferimento regionale, verrà infatti inserito nei percorsi di accreditamento istituzionale. All’interno dei tre hospice per l’adulto in cui ormai da anni la Fondazione opera, l’offerta di assistenza proposta riguarda anche la dignità del paziente, ove il prendersi cura e l’aver cura rappresentano il senso profondo del processo terapeutico. L’attenzione indirizzata verso la creazione di un hospice pediatrico nasce con lo stesso disegno di ‘care’. La struttura è stata progettata e pensata per rispondere a un bisogno finora insoddisfatto e con il fine di migliorare la qualità della vita di bambini e adolescenti e delle loro famiglie, assistendoli non solo con efficienza, ma con il rispetto del particolare umano, in un luogo dedicato e pensato per l’età evolutiva.
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resistenza a invecchiamento e usura, idrolisi, raggi UVA, ozono e la maggior parte degli acidi e alcali, oli e grassi. I suoi campi di applicazione spaziano dal farmaceutico al food & beverage, dalle unità lineari agli impianti di sollevamento e immagazzinamento verticale, dalle porte automatiche alle linee industriali, dai pick and place robot al packaging”, raccontano da Poggi Trasmissioni Meccaniche. Il costante impegno dell’azienda in ricerca e sviluppo, l’aggiornamento delle strumentazioni impiegate e l’automazione dei processi produttivi le consentono di mantenere i più elevati standard qualitativi del settore. “Per rispondere alle esigenze della nostra clientela, progettiamo nuove soluzioni per prodotti ed applicazioni personalizzate, fornendo tutto il supporto tecnico necessario. Attraverso strumenti innovativi e annualmente certificati, effettuiamo avanzati controlli di precisione, testando tutti i prodotti al fine di garantirne l’affidabilità e l’efficienza e rappresentare l’alta qualità del made in Italy nel mondo”, concludono da Poggi Trasmissioni Meccaniche.
PROFILATI, EKU 50 GLASS UNA SOLUZIONE A PROVA DI TERREMOTO
Una facciata in alluminio in grado di assicurare un’elevata flessibilità, adattandosi ai movimenti di assestamento di un edificio in caso di fenomeni sismici e rispettando quanto prescritto dalle norme tecniche per le costruzioni (DM 14 gennaio 2008), ovvero che gli elementi costruttivi senza funzione strutturale devono mantenere la loro capacità autoportante nei confronti dei carichi verticali anche in condizioni fortemente deformate. Si tratta di Eku 50 Glass, il sistema a montanti e traversi prodotto dall’azienda Profilati di Medicina, in provincia di Bologna, da oltre 30 anni punto di riferimento europeo per l’estrusione e la lavorazione dell’alluminio, che il 24 maggio scorso è stato sottoposto con successo a prove sismiche con la nuova apparecchiatura in dotazione al laboratorio di componenti e sistemi edilizi dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITCCNR) a San Giuliano Milanese, alle porte del capoluogo lombardo. Si tratta di un’attrezzatura scientifica fortemente innovativa, inedita a livello europeo, capace di sollecitare in modo sia statico che dinamico porzioni di facciata in scala reale, valutando le prestazioni agli agenti atmosferici esterni, pre e dopo simulazione sismica. La resistenza ai terremoti è uno dei criteri fondamentali che le costruzioni devono rispettare, prescritto anche da specifiche normative e il ‘sisma bonus 2017’, la nuova detrazione fiscale approvata dalla legge di Bilancio, si inserisce in questo contesto prevedendo la possibilità di fruire di un maggior incentivo nel caso in cui sull’abitazione (prima e seconda casa), sull’immobile adibito ad attività produttiva o sulle parti comuni dei condomini, si effettuino interventi di adeguamento sismico certificati. In presenza di un terremoto, per molti secondi e a volte anche più di un minuto, il suolo oscilla notevolmente e in modo ‘disordinato’. Le oscillazioni del terreno di per sé non costituiscono una minaccia: la causa dei disastri è dovuta al fatto che vengono trasmesse dal terreno agli edifici. In altre parole, dove le scosse sono molto forti, il
Marco Galliani, amministratore delegato di Profilati
pericolo maggiore per l’incolumità delle persone è rappresentato dal crollo degli edifici o di parti di essi, come pareti, finestre, vetri o porzioni di facciata. Valutare il comportamento di un edificio non solo nelle sue parti strutturali, ma anche nei singoli elementi che lo compongono, è dunque fondamentale per assicurare un adeguato livello di sicurezza. “Abbiamo accettato volentieri l’invito dell’ITC-CNR, i test eseguiti sul sistema Eku 50 Glass sono tra i primissimi effettuati con la nuova apparecchiatura. Ci tenevamo a dimostrare la capacità di resistenza della nostra facciata: avevamo la sensazione che si sarebbe comportata bene e il test è stato una felice conferma. Pur non potendo fare riferimento a un valore di magnitudo espresso attraverso la scala Richter, gli spostamenti ottenuti nella prova sono talmente alti che, sintetizzando al massimo, possiamo dire che la maggior parte degli edifici si troverebbe già fortemente danneggiata dal punto di vista strutturale, rendendo privo di significato l’ottenimento di prestazioni migliori della facciata. Con grande soddisfazione vorrei aggiungere inoltre che la nostra facciata è stata realizzata con i componenti standard previsti dal sistema: non era qualcosa di speciale, studiato apposta”, commenta Marco Galliani, amministratore delegato di Profilati. Per maggiori informazioni: www.eku.it fare 43 vita industriale
LEONARDO AL TOP IN RICERCA E INNOVAZIONE COL “PREMIO IXI”
Un’organizzazione strutturata che investe in professionalità, in ricerca, nel controllo della sicurezza e nel rispetto dell’ambiente: per perfezionare la qualità dei propri risultati e renderli duraturi nel tempo, Leonardo, azienda specializzata in interventi di restauro e manutenzione, sta realizzando progetti di sperimentazione e valutazione di nuovi prodotti, tecniche e strumentazioni in vari campi della conservazione. È questa attitudine al miglioramento continuo che nel settembre 2016 è valsa all’impresa di Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, il Premio “IXI - Imprese per l’Innovazione - Andrea Pininfarina” che Confindustria, in collaborazione con la Fondazione Giuseppina Mai, Intesa Sanpaolo e con il supporto tecnico dell’Associazione Premio Qualità Italia (APQI), assegna ogni anno a 21 aziende che abbiano investito con successo in ricerca e innovazione. Il riconoscimento si distingue, tra l’altro, per essere il primo in Europa ad aver adottato i parametri sull’innovazione dell’European Foundation for Quality Management (EFQM). La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 23 maggio a Roma, nella sede di Confindustria in Viale dell’Astronomia, alla presenza di Alberto Baban, vicepresidente e presidente della Piccola Industria di Confindustria, Giulio Pedrollo, vicepresidente per la politica industriale di Confindustria, e Andrea Bianchi, direttore delle Politiche Industriali di Confindustria, che hanno consegnato il premio a Rossana Gabrielli, socia fondatrice di Leonardo. Gran parte dell’attività di Leonardo, quella che non si vede, si svolge nei suoi uffici e laboratori. Non solo l’attività di ricerca, che può contare su una biblioteca interna con oltre 2.000 volumi perfettamente catalogati, ma anche la gestione e la progettazione degli interventi curate dall’ufficio tecnico, che si occupa della documentazione dei lavori, del reperimento dei finanziamenti e del coordinamento dei progetti di ricerca e sviluppo in collaborazione con varie università europee. “Leonardo impiega diverse tecnologie selezionando e calibrando gli interventi in relazione ai vari tipi di degrado: sistemi laser, sistemi di sabbiatura e microaeroabrasione ibix, generatori di vapore, atomizzatori di acqua, ablatori, sistemi di consolidamento sottovuoto (impiegato anche in ambito monumentale per ottenere una maggiore penetrazione e uniformità del consolidante), nanocalci e bario per le attività di consolidamento, enzimi e biotecnologie per la pulitura delle superfici pittoriche, fino ai trattamenti protettivi fotocatalitici in alternativa ai prodotti canonici”, spiegano dall’azienda. Il continuo contatto con importanti centri di ricerca italiani offre a Leonardo una conoscenza diretta delle metodologie più all’avanguardia nel campo della conservazione. Un esempio concreto, tra gli altri, è stato il restauro della facciata della Basilica di San Petronio a Bologna, dove la collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha permesso di procedere con tecniche innovative quali l’impiego di sistemi laser o la sperimentazione dei gel di agar e dei batteri solfatoriduttori per la fase di pulitura.
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REDI, FIRMATO L’ACCORDO di 350 euro messo SUL PREMIO DI RISULTATO a disposizione dalle imprese di 4TF è stato Riccardo Branchini. È un periodo di grande sviluppo e Il bando di 4TF, che importanti risultati quello che Redi sta oggi aggrega otto vivendo dal 2015, anche grazie al prezioso aziende specializzate nel contributo dell’amministratore delegato campo dei trattamenti Cristina Antoniazzi, già direttore Finance superficiali su metalli e da due anni a capo dell’azienda di Zola e su legno, forniva Predosa, in provincia di Bologna, che alle classi coinvolte ha portato Redi a raggiungere obiettivi indicazioni precise: il significativi. Tra questi la sottoscrizione, nel marchio, destinato ad giugno scorso, di un accordo riguardante essere utilizzato come il premio di risultato che, in linea con il segno identificativo su progetto “Go for Zero” del Gruppo Aliaxis ha ottimizzato ai massimi livelli la tutti i veicoli di comunicazione riguardanti - di cui l’azienda fa parte e presente con 100 fonoassorbenza dell’intero apparato”, le attività delle rete, avrebbe dovuto essere unità produttive e distributive supportate da sottolinea Gervasio. Lo sviluppo sostenibile “originale e sviluppato espressamente 15.000 dipendenti in 50 Paesi del mondo e il rispetto del territorio intrapresi da per il concorso, risultare distintivo, - prevede l’introduzione, tra i parametri, Redi sono avvalorati dalla conformità alle facilmente riconoscibile e di immediata anche di quello relativo alla sicurezza normative europee, dalle certificazioni comprensione, essere utilizzabile sia a colori sottolineando la massima attenzione verso ambientali conquistate e, di recente, dalla che in bianco e nero, su supporto cartaceo il concetto di ‘safety behaviours’. “Tutto in linea con il progetto sulla sicurezza della nostra casa madre”, spiega Dario Gervasio, responsabile del personale di Redi. L’accordo presuppone inoltre la possibilità per i dipendenti di trasformare parte del premio in welfare attraverso una piattaforma dedicata messa a disposizione dall’azienda. Da oltre cinquant’anni Redi studia e fornisce le soluzioni migliori per il trattamento dell’acqua, dalla gestione interna degli edifici fino allo smaltimento in natura. L’azienda è specializzata nella produzione di sistemi specifici per l’intera filiera, dagli impianti di conduzione, adduzione partnership con Green Building Council Italia (GBC Italia), l’associazione che certifica che l’intera produzione di Redi risponda ai parametri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto, previsti dal sistema di certificazione indipendente LEED® - Leadership in Energy and Environmental Design. UN CONCORSO DI IDEE PER IL NUOVO LOGO DI RETE 4TF così come in forma digitale ed evocare i valori relativi al committente attraverso l’iconografia, i caratteri tipografici, i colori e lo stile della rappresentazione grafica”. Le otto aziende che compongono la rete di imprese, il cui obiettivo è proporre alle officine meccaniche un unico partner in grado di offrire i trattamenti più svariati, sono Cromonichel, che opera nel settore della cromatura, nichelatura e doratura ed è specializzata nella lavorazione galvanica dell’alluminio; Gaser Bologna, specializzata in trattamenti galvanici ed elettrochimici su superfici metalliche; Gulinelli, che propone lavorazioni di dell’acqua sanitaria e distribuzione del Inedito, versatile, chiaro gas, ai sistemi di scarico e drenaggio del e sintetico. Sono alcune suolo con le soluzioni antiriflusso, agli delle caratteristiche impianti per la depurazione delle acque che avrebbe dovuto reflue, meteoriche e per finire anche alla presentare il nuovo logo ventilazione e trattamento dell’aria. “Non istituzionale di Rete 4TF, una goccia si perde nel terreno, se trattata per la cui realizzazione la da Redi, che ha raggiunto negli anni rete di imprese ha indetto, importanti traguardi. È stata la prima la scorsa primavera, un azienda a introdurre il PVC nei sistemi di concorso di idee dedicato scarico delle acque; ha poi messo a punto i agli studenti dell’Istituto sistemi in polipropilene e successivamente Aldini Valeriani, con ha brevettato il dBlue, l’applicazione in la collaborazione del grado di resistere agli impatti delle basse docente Gastone temperature e di fonoassorbire i rumori. Cantarini. Ad Anticipando le esigenze, con Phonoline aggiudicarsi il premio fare 45 vita industriale
trattamento superficiale su alluminio, e in resina epossidica nel 1995. Dal 2003, è in funzione, come le perdite nel rame, sia inox, ferro, acciaio, rame, ottone, bronzo e poi, grazie all’ampliamento degli spazi reso quando i carichi sono staccati o l’azienda è materie plastiche; Lualma Anodica, la cui possibile dal trasferimento nella nuova sede chiusa per ferie, perché se il trasformatore offerta comprende finiture e colorazioni di Sala Bolognese, in provincia di Bologna, è collegato alla media tensione si verificano per oggettistica d’arredo, illuminotecnica l’azienda ha potuto aggiungere alla gamma comunque delle perdite nel ferro”, e automotive; M.F., specializzata nella dei propri prodotti anche i trasformatori continuano da Sirmet. verniciatura delle macchine automatiche, AT/MT. Forte della propria esperienza Dal 1° luglio 2015 i costruttori di ma non solo, con vernici sia a liquido che e del supporto di esperti in gestione trasformatori devono sottostare alla in polvere, anche per ambienti speciali; MT dell’energia, Sirmet ha scelto di affiancare i direttiva UE 548/2014, che stabilisce dei Pallets, che per la realizzazione di pallets propri clienti nella valutazione dei possibili limiti massimi alle perdite dei trasformatori utilizza materiali quali pino, abete e faggio risparmi derivanti dalla sostituzione dei nuovi che sono, quindi, più efficienti per i settori ceramico, metalmeccanico e trasformatori. rispetto a quelli costruiti in precedenza. produttivo allargato ed effettua il servizio “Negli ultimi anni il costo dell’energia “Per questo motivo la sostituzione dei di sterilizzazione legno HT FITOK elettrica è diventato una delle voci di spesa trasformatori di vecchia generazione ISPM15 anche conto terzi; Trame, che più importanti per le aziende e, per restare rappresenta potenzialmente un risparmio offre lavorazioni di zincatura elettrolitica, entro i limiti stabiliti dal Protocollo di rilevante. brunitura e fosfatazione al manganese; Kyoto, l’Italia si è attivata introducendo L’acquisto di un trasformatore nuovo Verniciatura Industriale Imolese, che si varie forme d’incentivazione, quali ad è infatti per l’azienda un investimento occupa di verniciatura a polvere conto terzi esempio i certificati bianchi o il conto ammortizzabile in pochi anni: il rientro di particolari metallici e serigrafia. termico. Tra le schede standardizzate degli del capitale si può ottenere in un tempo interventi di efficienza energetica, però, massimo di sei anni per industrie che non è presa in considerazione la possibilità lavorano su un turno (2.000 ore/anno), SIRMET ELETTRICA, di intervenire su quello che è il cuore del o in meno di tre anni per industrie che TRASFORMATORI ELETTRICI sistema energetico di un’azienda, ovvero il trasformatore della cabina di media lavorano su tre turni (7.680 ore/anno)”, concludono da Sirmet Elettrica. E RISPARMIO ENERGETICO tensione, perché i certificati bianchi non promuovono risparmi che si sarebbero Un’esperienza quarantennale nel campo della trasformazione, del trasporto e della gestione dell’energia elettrica e comunque ottenuti tramite la normale evoluzione tecnologica”, sottolineano infatti da Sirmet Elettrica, nella TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA, un’attenzione particolare al tema del risparmio energetico. Sono i tratti distintivi di Sirmet Elettrica convinzione che i risparmi ottenibili dalla semplice sostituzione del trasformatore in cabina con uno a minori perdite sarebbero L’ANTEPRIMA DELLA STAGIONE 2018 che, fondata nel 1974 e inizialmente talmente rilevanti da non avere neanche la specializzata nella riparazione di motori necessità di essere incentivati. La stagione di opera e danza 2018 del Teatro elettrici, trasformatori e impiantistica “Il trasformatore non ha parti in movimento, Comunale di Bologna è contrassegnata industriale, sulla base del know-how è meno soggetto a usura rispetto ad altri da alcune linee guida che sostengono maturato negli anni ha dato il via alla componenti ed è in pratica una macchina la successione dei titoli in programma: propria produzione di trasformatori immortale, che anche dopo 30 o 40 anni da un lato la scansione del cartellone è elettrici in olio minerale e in aria nel 1980 di funzionamento lavora con rendimenti e pensata per alternare opere di tradizione caratteristiche simili a consolidata e titoli meno frequenti, ma di quelli di quando è stata rilevante importanza musicale; dall’altro acquistata. Proprio la presenza del direttore musicale Michele a causa della sua Mariotti è più intensa che mai, con tre affidabilità l’azienda nuove produzioni che punteggiano diversi spesso ‘si dimentica’ di momenti chiave della programmazione, avere una cabina e non come l’apertura e la chiusura. pensa a migliorarne La bohème inaugurale (19-28 gennaio), l’efficienza. Anche oltre ad avere Mariotti sul podio che dirige un trasformatore dal per la prima volta un titolo pucciniano, rendimento molto sarà caratterizzata da un nuovo allestimento elevato non è esente firmato da Graham Vick. La bohème, che da perdite, che rappresenta storicamente un capitolo avvengono sia quando importante nella narrazione delle tematiche 46 fare vita industriale
Dall’alto: Don Giovanni Festival Aix en Provence 2017 @Pascal Victor, Graham Vic e Michele Mariotti @Studio Amati Bacciardi, Simon Boccanegra sociali e umane che saranno proprie del Novecento, prelude al balletto Petruška di Stravinskij, presentato a febbraio in una nuova produzione del Comunale con la coreografia di Virgilio Sieni e la sua compagnia di ballo. Igor Stravinskij fu amico e consigliere di Francis Poulenc, la cui produzione operistica vede nei Dialogues des Carmélites il titolo di maggior successo, proposto a marzo nell’acclamato allestimento di Olivier Py, con la direzione di Jérémie Rhorer. Il cartellone prosegue ad aprile con la ripresa di un ormai storico allestimento del Comunale: quello del Simon Boccanegra di Verdi con la regia di Giorgio Gallione e la direzione di Andriy Yurkevych. In maggio ancora un dramma al tempo stesso politico e sentimentale: I Capuleti e i Montecchi di Bellini, compositore che, come farà più volte Verdi, ha saputo esaltare Shakespeare contribuendo a renderlo un’autentica icona della generazione romantica. Il nuovo allestimento del Comunale rientra nel progetto “Opera Next” che per il quarto anno dà spazio ai talentuosi interpreti provenienti dalla Scuola dell’Opera del teatro felsineo e che in questo titolo vede impegnati sul palco alcuni astri nascenti del Belcanto. Don Carlo, a giugno, è il secondo grande titolo verdiano della stagione: affresco storico, umano e politico, presentato nell’edizione in quattro atti in lingua italiana. Lo spettacolo è affidato alla direzione di Michele Mariotti, impegnato così in un secondo debutto. A luglio il capolavoro di Leonard Bernstein West Side Story rilegge invece in chiave musical la vicenda di Romeo e Giulietta, calandola in un modernissimo mondo multietnico dai colori, i timbri e i ritmi caleidoscopici. Lo spettacolo celebra il centenario della nascita di Bernstein con un nuovo allestimento del TCBO in collaborazione con BSMT Productions, diretto da Timothy Brock e con regia di Gianni Marras. La tragedia shakespeariana è simbolo anche degli eterni conflitti generazionali, di cui è lucida interpretazione Kraanerg di Iannis Xenakis, musica per danza del 1969, che verrà eseguita a settembre per la prima volta in Italia in forma scenica con la direzione di Yoichi Sugiyama. Questa produzione si inserisce in un progetto più ampio
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MELICONI, 50 ANNI DI IDEE INTELLIGENTI
Soluzioni innovative ai problemi di tutti i giorni. Questa l’idea vincente alla base dei cinquant’anni di successi di Meliconi, azienda di Granarolo dell’Emilia, alle porte di Bologna, che lo scorso giugno ha festeggiato il suo primo mezzo secolo di attività con una grande festa che ha coinvolto tutti i dipendenti e i collaboratori e a cui ha preso parte anche il sindaco di Granarolo, Daniela Lo Conte. “Siamo presenti sul territorio dal 1967 e da allora, con intuizioni e oggetti utili e funzionali, accompagniamo nel quotidiano milioni di italiani che nella loro vita hanno posseduto almeno un prodotto di questa storica realtà bolognese”, ha sottolineato in occasione dei festeggiamenti Loris Meliconi, classe 1930, ceo e fondatore dell’azienda. È infatti da quando le case hanno iniziato a riempirsi di oggetti fino a poco prima impensabili che Meliconi si impegna nella soddisfazione di nuovi bisogni, introducendo sul mercato idee originali e alla portata di tutti per semplificare la quotidianità anticipando i desideri e le esigenze delle persone grazie ad un’ampia gamma di prodotti di qualità. Tra questi, numerosi articoli casalinghi come la prima linea di pattumiere in lamiera litografata con sollevamento del coperchio a pedale, realizzata nel 1970, le prime centrifughe asciuga insalata, la custodia in gomma salva telecomando Guscio Tv, che nel 1987 riscosse talmente tanto successo da rendere Meliconi uno dei leader nel settore degli accessori audio-video, le presine salva dita in silicone Kippy, realizzate nel 1990, il telecomando universale GumBody, lo stendibiancheria verticale multipiano e salva spazio Stendimeglio, fino alla linea di supporti Ghost Design del 2009, pensata per contenere tutti gli apparecchi AV nascondendo fili e spine, e MySound, cuffie e auricolari studiati in particolare per il mobile. E sono solo alcuni dei frutti dello spiccato spirito imprenditoriale di Loris Meliconi, oggi affiancato alla guida dell’azienda dai figli Riccardo e Patrizia. “Se il marchio Meliconi è oggi diffuso in Italia e in Europa, il merito va al fortunato connubio tra affidabilità e qualità nella ricerca che ci contraddistingue, unito ad una forte componente innovativa sostenuta da investimenti in ricerca e sviluppo e dal supporto, negli anni, di famose campagne televisive che hanno consentito all’azienda di affermarsi sul mercato nazionale e internazionale, conquistando presso il consumatore finale elevatissimi livelli di notorietà”, ha proseguito il fondatore di Meliconi. L’azienda, che conta oggi 160 dipendenti e ha chiuso il 2016 con un fatturato di 36 milioni di euro, guarda al futuro con ottimismo: “Vogliamo continuare a crescere e a svilupparci in Italia e all’estero, consolidando la nostra rete di clienti e fornitori per creare insieme valore reciproco e duraturo. Grazie alla creatività, alla passione, all’attenzione alle esigenze del cliente e al potere inossidabile delle buone idee, continuiamo ad inventare un futuro migliore e sostenibile, per altri 50 anni di innovazioni”, ha concluso Loris Meliconi.
dedicato al cinquantenario del Sessantotto, risolve, fortunatamente, con la sconfitta del crescente maturità artistica di Michele ideato e coordinato dal Teatro Comunale conformismo e il trionfo delle ragioni del Mariotti, impegnato nel terzo debutto di Bologna, a cui partecipano molte altre cuore. della stagione, con il nuovo allestimento istituzioni culturali e di spettacolo della Ragione, sentimento, satira, ossessione, del TCBO realizzato in coproduzione città e del territorio. Anche La fille du régiment di Donizetti, a novembre con la direzione di Yves Abel e l’apprezzato amore, cinismo, umorismo e pathos sono solo alcuni dei temi che fanno del Don Giovanni di Mozart uno dei vertici assoluti col Festival di Aix-en-Provence, l’Opéra National de Lorraine e il Théâtres de la allestimento del TCBO per la regia di del repertorio operistico, le cui infinite Ville de Luxembourg, per la regia di JeanEmilio Sagi, può essere letta come allusione implicazioni drammaturgiche e musicali François Sivadier. alla dialettica tra genitori e figli che si saranno affidate, in dicembre, alla sempre Per maggiori informazioni: www.tcbo.it fare 49 vita industriale
TEATRO DUSE, LA STAGIONE DI PROSA 2017/2018
Dall’alto: I Malavoglia, Laura Morante in Locandiera B&B, Lucia Poli, Marilù Prati e Milena Vukotic in Le Sorelle Materassi Il Teatro Duse sempre più palcoscenico per la prosa della città. È un cartellone ricco di grandi autori e interpreti quello proposto per la stagione 2017/2018, la settima firmata dalla nuova gestione del teatro. Una edizione con tanti classici - da Pirandello a Čechov, da Goldoni a Sofocle - ma senza dimenticare incursioni nella drammaturgia contemporanea. Il tutto per una proposta varia e di primissimo livello caratteristica del palco di via Cartoleria. Il protagonista della serata inaugurale della nuova stagione sarà Simone Cristicchi, che tornerà a Bologna il 14 ottobre con La Buona Novella, il classico di Fabrizio De André in una versione per orchestra e coro giovanile scritta da Valter Sivilotti. Pochi giorni dopo la stagione vera e propria si aprirà con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia in Non mi hai più detto ti amo e poi con Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere in Il Padre di Florian Zeller per la regia di Piero Maccarinelli. Un altro grande attore e un altro grande ritorno al Duse, Silvio Orlando, protagonista di Lacci di Domenico Starnone diretto da Armando Pugliese. Novembre porterà invece sul palcoscenico di via Cartoleria Laura Morante in Locandiera B&B di Edoardo Erba per la regia di Roberto Andò e anche un classico della letteratura gialla, Dieci piccoli indiani. La storia scritta da Agatha Christie sarà interpretata, tra gli altri, da Ivana Monti, Mattia Sbragia e Luciano Virgilio. A dirigere la pièce, lo spagnolo Ricard Reguant. Dicembre si aprirà con un classico del musical, Tutti insieme appassionatamente, con le coreografie e la regia di Fabrizio Angelini. Dopo il grande successo nella scorsa stagione, poi, I Legnanesi presenteranno il loro nuovo spettacolo Signori si nasce…e noi?. La leggerezza sarà invece la cifra dello spettacolo che chiuderà il 2017 del Duse: dal 29 al 31 dicembre Roberto Ciufoli, Gaspare e Max Pisu porteranno in scena Sabbie mobili - angeli & comici persi tra cactus sensibili e salotti mimetici per la regia di Alessandro Benvenuti. La stagione riprenderà in gennaio con Daniela Morozzi
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METALCASTELLO, UNA GRANDE FESTA PER I 65 ANNI DI ATTIVITÀ
“È per me un onore immenso guidare questa azienda e festeggiare oggi insieme a tutti voi i 65 anni di storia di un marchio protagonista nel campo della produzione di ingranaggi per trasmissioni meccaniche riconosciuto in tutto il mondo”. Con queste parole Stefano Scutigliani, amministratore delegato di Metalcastello, ha dato il benvenuto agli oltre 1.000 partecipanti alla giornata di festeggiamenti tra dipendenti, famiglie e rappresentanti delle istituzioni civili, militari, scolastiche e religiose che lo scorso 14 maggio si sono riuniti nella sede storica di Castel di Casio, in provincia di Bologna, per celebrare il 65° anniversario della fondazione della multinazionale. In occasione della grande festa, Metalcastello, che conta oggi 260 dipendenti e un fatturato di oltre 47 milioni di euro, ha aperto le proprie porte agli ospiti esterni e dedicato loro un’esposizione dei macchinari e alcune visite dello stabilimento guidate dagli stessi dipendenti che, fieramente, hanno mostrato ai partecipanti le varie fasi dei processi produttivi dell’azienda dell’Alta Valle del Reno. A seguire, in tarda mattinata, un momento istituzionale ha visto alternarsi gli interventi del management dell’azienda e di alcune personalità tra cui Virginio Merola, sindaco della Città Metropolitana di Bologna, e Tiziana Ferrari, direttore generale di Confindustria Emilia Area Centro, che ha consegnato a Stefano Scutigliani una targa celebrativa dell’importante ricorrenza. “Nonostante i momenti difficili che abbiamo vissuto in passato, oggi Metalcastello è orgogliosa della propria storia e proce-
de a testa alta guardando fiduciosa al mercato e puntando a crescere anno su anno, certa di poter contare su persone con elevatissimo know-how che lavorano con passione e determinazione e sulla giusta tecnologia volta alla continua innovazione dei processi e dei materiali. Questo è un anno cruciale, che ci vede celebrare i nostri primi 65 anni con importanti investimenti tecnologici, una trasformazione dei processi produttivi che mira alla digitalizzazione della fabbrica, così come una continua implementazione di sistemi di sicurezza sempre più sofisticati, al fine di garantire la tranquillità e l’incolumità dei nostri collaboratori”, ha commentato l’ad di Metalcastello. “I primi 65 anni di attività rappresentano un traguardo significativo per un’azienda e raggiungerli superando le sfide e gli ostacoli quotidiani, in un’area come quella dell’Appennino bolognese, toccata negli ultimi anni da una pesante crisi, rende il successo di Metalcastello ancora più importante”, ha sottolineato Alberto Vacchi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro commentando l’importante anniversario. “In un territorio che ha elementi di debolezza come quello appenninico, la presenza di realtà imprenditoriali vivaci come Metalcastello costituisce una ricchezza per l’intera comunità. Formulo all’azienda e ai suoi dirigenti un augurio perché ci possano essere ancora margini di crescita in un clima di buone relazioni con il territorio e con i lavoratori; dal canto nostro l’impegno è garantire le migliori condizioni di contesto volte al sostegno e allo sviluppo”, ha aggiunto il sindaco Merola.
e Blas Roca Rey in La cena perfetta e con un Milena Vukotic e Marilù Prati, dirette interpreterà Piccoli crimini coniugali di E. grande del teatro italiano protagonista di da Geppy Gleijeses, porteranno in scena Emmanuel Schmitt. Marzo si aprirà con un classico del palcoscenico: Carlo Cecchi Le sorelle Materassi dal romanzo di Aldo un testo immortale del teatro per iniziare nell’Enrico IV di Luigi Pirandello. Il mese Palazzeschi ed Enrico Guarnieri proporrà il un finale di stagione nel segno dei grandi successivo arriverà poi uno spettacolo cult testo di un altro grande scrittore italiano, I classici: si parte con Zio Vanja di Čechov del teatro comico, L’anatra all’arancia, con Malavoglia di Giovanni Verga. La settimana diretto da Vinicio Marchioni. Quindi, dopo Chiara Noschese e Luca Barbareschi che successiva, un altro grande ritorno al Duse, il ritorno di un grande protagonista come firma anche la regia, mentre Lucia Poli, Michele Placido che con Anna Bonaiuto Alessandro Preziosi che porterà in scena la fare 53 vita industriale
storia del grande Van Gogh, la stagione di prosa 2017/2018 si chiuderà con due classici: La vedova scaltra di Carlo Goldoni, interpretata da Francesca Inaudi e Giuseppe Zeno per la regia di Gianluca Guidi, e l’Edipo di Sofocle, protagonisti Glauco Mauri e Roberto Sturno. Oltre alla grande prosa, poi, la stagione del Teatro Duse si arricchisce di tre importanti concerti: quello del grande violinista Ara Malikian, in novembre, e quelli di Cristiano De André e di The Harlem Gospel choir, in dicembre. Per maggiori informazioni: www. teatrodusebologna.it
TEATRO EUROPAUDITORIUM, AL VIA LA 42^ STAGIONE
La 42^ stagione del Teatro EuropAuditorium di Bologna si apre con un’importante novità, il restyling della sala, che si rinnova e s’ingrandisce contenendo quasi 1.800 poltrone. Il Teatro vestirà dunque un nuovo look, divenendo per capienza il terzo a livello nazionale, ma resterà fedele alla sua inclinazione artistica fatta di musical, concerti, danza internazionale e grandi eventi. Dal 26 ottobre ad aprire il nuovo cartellone un successo assicurato, quello di Giuseppe Giacobazzi che, con Io ci sarò, intreccerà ancora una volta la messa in scena alle sue vicende autobiografiche: genitore a 53 anni, rifletterà insieme al pubblico sui suoi futuri eventuali nipoti e sulla speranza di poterli conoscere, viziare e ascoltare. Ad impreziosire il nuovo programma altri grandi showman: tra questi Massimo Ranieri, che in novembre sarà il protagonista del suo Sogno e son desto in viaggio, un inno alla vita, all’amore e alla speranza; Paolo Cevoli, che trascorrerà con il pubblico le ultime ore del 2017, la notte di Capodanno, con La Bibbia raccontata nel modo di Paolo Cevoli; Enrico Brignano, che in febbraio porterà in scena Enricomincio da me, una riflessione ironica e brillante sulla propria esperienza di vita e su quella di chi ha da poco varcato i 50 anni; Federico Buffa, che in marzo in A night in Kinshasa entrerà nel vivo, con lo stile che lo contraddistingue, dell’incontro di boxe tra Muhammad Ali e George Foreman, evento emblematico di
Dall’alto: Grease @Francesco Prandoni, Dirty Dancing @Vito Renò e i Momix @Max Cucciariello
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NUOVA STAR CELEBRA 50 ANNI DI LEGAME CON IL TERRITORIO
Il 30 giugno 2017 ha rappresentato una ricorrenza particolare per l’industria metalmeccanica bolognese. Ha infatti spento cinquanta candeline Nuova Star, azienda di Zola Predosa, alle porte di Bologna, leader di mercato per la progettazione, l’industrializzazione e la produzione di cerniere per elettrodomestici, che ha scelto di festeggiare con una cena dedicata a tutte le maestranze e ai collaboratori per ricordare insieme quanto fatto negli anni passati, consolidare gli obiettivi futuri e riconfermare la volontà di guardare avanti con gli stessi stimoli e lo stesso entusiasmo che l’hanno portata fino ad oggi. Si tratta in realtà della seconda vita della precedente Star Stampaggi Artigianali, che da impresa specializzata negli stampaggi di lamiera si è trasformata nel 1957 in un punto di riferimento nel campo delle cerniere per il mercato del bianco e che nel giro di circa dieci anni ha guadagnato un ruolo di primo piano del settore. È nata così l’esigenza di una vera e propria rinascita, prima guardando al solo mercato italiano, poi, nel giro di pochi anni, volgendo lo sguardo anche a quello europeo fino a diventare leader mondiale all’inizio degli anni Ottanta. “A renderci orgogliosi e felici di festeggiare la ricorrenza non è il semplice trascorrere del tempo, ma la consapevolezza di essere riusciti, anche dopo cinquant’anni, a tenere saldo il timone e a seguire la rotta tracciata dai soci fondatori, Angelo Vanini e Augusto Zanetti. L’arrivo in azienda di Marco Vanini e Mariangela Zanetti, seconda generazione, e di Luca Vanini, terza generazione, ci hanno aiutato a non perdere mai di vista i nostri obiettivi. Il mondo è cambiato e le sirene di aziende straniere che, come sta accadendo sempre più spesso anche nelle nostre zone, cercano di acquisire tecnologie e competenze italiane sono rimaste inascoltate e fermamente respin-
te. Quella perseguita da Nuova Star è una rotta che vede nella sua presenza sul territorio e nelle risorse umane che solo qui si possono trovare l’essenza della sua attività, lottando contro tutti, dalla burocrazia alla concorrenza dei Paesi a basso costo di manodopera, proprio grazie a tutte le persone che rappresentano il cuore pulsante di Nuova Star stessa”, dichiarano dall’azienda. Un importante prova dello stretto legame dell’impresa con il territorio, poi, sono il recente acquisto e la seguente rigenerazione, da parte di Nuova Star, di uno stabilimento di circa 10.000 metri quadrati a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, già sede della storica azienda Thermomatic, che consentirà di pianificare attentamente gli sviluppi previsti per i prossimi anni. Anni che, a guardare i numeri di Nuova Star, sembrano promettere bene: nell’ultimo triennio l’azienda, impegnata nel percorso verso l’industria 4.0, ha registrato un incremento del 20% del proprio fatturato, che ha toccato i 30 milioni di euro con previsioni di crescita a doppia cifra per il 2017. Ed è cresciuto del 15% anche il numero dei dipendenti, che sono oggi 126.
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riscatto sociale. Imperdibile, poi, Queen at the Opera, spettacolare show che la notte di Halloween farà rivivere, con il talento degli artisti e gli effetti speciali, la musica e il genio di una delle band più apprezzate al mondo, gli storici Queen. In scena anche tanti musical, punta di diamante della programmazione del Teatro EuropAuditorium. Si comincia con un musical per la prima volta riadattato in Italia da Rocco Tanica, Monty Python’s - Spamalot. I cavalieri della tavola molto, molto, molto rotonda!, che in novembre vedrà in scena Elio insieme ad un ricco cast, e si continua in dicembre con La Febbre del sabato sera, un’occasione unica per rituffarsi nelle atmosfere degli anni ’70 a più di 40 anni dall’uscita del celebre omonimo film. Durante le festività natalizie in programma per i più piccoli Madagascar. A musical adventure, tratto dal film della DreamWorks, e per tutti Grease, che vedrà la Compagnia della Rancia protagonista di una messa in scena speciale per i 20 anni della “Greasmania” in Italia. In gennaio La Regina di ghiaccio, una crudele e malefica sovrana vittima di un incantesimo per il quale nessun uomo potrà incrociare il suo sguardo, sarà Lorella Cuccarini, mentre Aggiungi un posto a tavola debutterà in una nuova veste con Gianluca Guidi, Enzo Garinei insieme a più di 22 artisti. A febbraio andrà in scena Mamma mia!, con Luca Ward, Paolo Conticini, Sergio Muniz e Sabrina Marciano, effetti speciali e un’orchestra dal vivo, mentre ad aprile sarà la volta di Dirty Dancing, che, dopo aver coinvolto nella stagione 2014/15 oltre 115.000 spettatori nei primi tre mesi di messa in scena, torna in teatro con una nuovissima versione per celebrare i 30 anni di un film cult per diverse generazioni. Da non perdere, infine, i grandi appuntamenti con la danza internazionale: i Momix, come sempre diretti dal geniale Moses Pendleton, porteranno in scena W Momix Forever riproponendo, in novembre, alcune delle più suggestive coreografie dei loro celebri spettacoli ed esibendosi in nuove creazioni, e a dicembre il Balletto di Mosca “La Classique” farà sognare il pubblico nelle atmosfere de Il Lago dei Cigni. Per maggiori informazioni: www. teatroeuropa.it
TEATRO IL CELEBRAZIONI, SI ALZA IL SIPARIO SULLA NUOVA STAGIONE
La 3^ stagione del Teatro Il Celebrazioni firmata Theatricon sta per cominciare confermando la sua attenzione rivolta alla contemporaneità nei diversi generi quali la prosa, la danza, la commedia e la musica. Dal 10 novembre alzeranno il sipario Lillo & Greg con L’uomo che non capiva troppo - La saga e la stagione di prosa continuerà
con altri riadattamenti teatrali di pellicole cinematografiche: in scena a novembre Il Sorpasso, con Giuseppe Zeno e Luca Di Giovanni, a dicembre Regalo di Natale, diretto da Marcello Cotugno con Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro e Gennaro Di Biase, mentre a marzo sarà la volta de La strana coppia con Claudia Cardinale e Ottavia Fusco. La letteratura è la fonte d’ispirazione per La guerra dei Roses con Ambra Angiolini e Matteo Cremon sul palcoscenico in dicembre e per Sogno di una notte di mezza
Sopra: il balletto di Roma in Giselle. Sotto: Lillo & Greg @Iwan Palombi
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PHILIP MORRIS INVESTE IN ITALIA PER UN FUTURO SENZA FUMO
Un investimento di ulteriori 500 milioni di euro circa per l’espansione della propria capacità produttiva, che va ad aggiungersi all’investimento iniziale, di pari valore, realizzato tra il 2014 e il 2016. È ciò che lo scorso 26 giugno ha annunciato Philip Morris International, che ha scelto di destinare l’imponente somma al proprio stabilimento per prodotti senza fumo a Crespellano, in provincia di Bologna, il primo per la produzione su larga scala di Heets, gli stick di tabacco usati con il dispositivo di riscaldamento elettronico Iqos. Completato nel settembre 2016, l’impianto attualmente impiega oltre 600 persone – che fanno parte delle oltre 1.000 impiegate dall’azienda considerando anche gli stabilimenti di Zola Predosa, appena fuori Bologna – altamente qualificate in settori quali la meccanica, l’elettronica e la chimica. L’ultimazione dell’espansione è prevista entro la fine del 2018 e fa parte dei piani dell’azienda per raggiungere una capacità installata totale annua di circa 100 miliardi di stick di tabacco riscaldato entro la fine del 2018. “L’apertura dell’impianto di Bologna rappresenta una tappa storica nell’impegno di Philip Morris International per sostituire le sigarette con alternative migliori, a beneficio dei fumatori, della salute pubblica e della società. Adesso espandiamo rapidamente la nostra capacità produttiva per i prodotti senza fumo, per soddisfare la crescente domanda dei fumatori adulti”, ha commentato Michele Cattoni, vicepresidente Technology & Operations per prodotti a potenziale rischio ridotto. Iqos e gli Heets sono disponibili per i fumatori adulti in Italia dal novembre 2014. Iqos è attualmente disponibile in città chiave di oltre 25 mercati in tutto il mondo ed è già stata scelta da più di
due milioni di persone. L’espansione dell’impianto di Bologna, poi, segue l’annuncio, sempre nel mese di giugno, dell’investimento di circa 320 milioni di dollari per l’impianto di produzione di Heets che Philip Morris International realizzerà a Dresda, in Germania, in aggiunta alla riconversione dei propri stabilimenti produttivi in Grecia, Romania e Russia. “Così come la realizzazione della nostra seconda fabbrica ‘greenfield’ a Dresda, l’espansione del primo impianto a Crespellano mostra il livello dei nostri attuali sforzi per trasformare in realtà, nel più breve tempo possibile, la visione di Philip Morris International di un futuro senza fumo”, ha dichiarato Frederic de Wilde, presidente della Regione Unione Europea per l’azienda. Iqos è una delle quattro piattaforme-prodotto scientificamente comprovate come “smoke-free” che Philip Morris International sta sviluppando per rispondere alla domanda dei fumatori adulti verso alternative migliori rispetto alle sigarette. Dal 2008, l’azienda ha assunto oltre 400 scienziati ed esperti e ha investito oltre 3 miliardi di dollari in ricerca, sviluppo e validazione scientifica dei prodotti senza fumo condividendo apertamente le proprie metodologie ed evidenze scientifiche per la revisione e la verifica indipendente da terze parti, e ha pubblicato i risultati della propria ricerca in oltre 200 articoli e pubblicazioni dal 2011. I risultati della ricerca scientifica condotta da Philip Morris International fino ad oggi indicano che Iqos può presentare un minore rischio di danno per i fumatori che passano a questi prodotti, rispetto alla persistenza dell’abitudine al fumo.
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Spellbound Contemporary Ballet in Rossini ouvertures @Alessio Amato
estate che in febbraio vedrà recitare insieme Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Violante Placido e Paolo Ruffini. La prosa sarà anche quella del duetto composto da Vito e Maria Pia Timo, che durante le vacanze di Natale faranno divertire il pubblico con L’Artusi, bollito d’amore, e poi in febbraio quella di Vincenzo Salemme con Una Festa Esagerata!, di Teresa Mannino con Sento la Terra girare, di Francesco Pannofino ed Emanuela Rossi con Bukurosh, mio nipote, di Geppi Cucciari sul palco in marzo con Perfetta, di Ennio Fantastichini e Iaia Forte con Tempi Nuovi, il nuovo lavoro di Cristina Comencini, di Ale e Franz con Nel nostro piccolo. Gaber, Jannacci, Milano e di Biagio Izzo con Di’ che ti manda Picone, ad aprile. Il Celebrazioni non è solo prosa ma anche comicità, satira e buon umore assicurati da tanti artisti tra cui Paolo Rossi, Paola Minaccioni, Pucci, Natalino Balasso, Drusilla Foer e Arteteca. Il Teatro ospiterà anche quest’anno i passi di danza di grandi compagnie italiane e straniere: il Balletto di San Pietroburgo si esibirà ne Lo Schiaccianoci in novembre, il gruppo Le Cirque With The World’s top Performers in Alis a dicembre, i Sonics proporranno Toren il mese successivo e poi Break the Tango e FlamenQue Vive con Anima e corpo. Vivir flamenco. In marzo e aprile il Teatro il Celebrazioni accoglierà il Balletto di Roma in Giselle e Spellbound Contemporary Ballet in Rossini ouvertures. Spazio anche alla musica con un concerto di Matthew Herbert, Enrico Rava e Giovanni Guidi organizzato nell’ambito del Bologna Jazz Festival 2017, in ottobre, con una tappa del tour di Edoardo Bennato in novembre, con le sonorità natalizie di The Harlem Spirit of Gospel Choir e con il Michael Jackson live tribute show con Sergio Cortés che andrà in scena ad aprile. Per i più piccoli, poi, diversi appuntamenti animano il calendario del Teatro: a novembre Baby BoFe’ - Bologna Festival, in collaborazione con Assiemi, porterà in scena con gli attori della Compagnia Fantateatro e la pianista Pina Coni il classico Un americano a Parigi, mentre in gennaio sarà la volta de I racconti di Masha, che riporteranno sul palcoscenico del Celebrazioni l’orsetto e la bimba più amati dai più piccini in uno show colorato con scenografie digitali e coreografie coinvolgenti, e de Il magico Zecchino d’Oro, un musical che il coro dei cori si regalerà e regalerà ai suoi fan per i suoi primi 60 anni. Per maggiori informazioni: www. teatrocelebrazioni.it
TENENGA ALLIANCE GROUP, SOLUZIONI PER RENDERE IL MONDO PIÙ SMART
“Ci occupiamo di identificazione automatica e di gestione smart praticamente da sempre: siamo partiti più di vent’anni fa con sistemi legati alla tracciabilità e alla rintracciabilità di cose, animali o persone, specializzandoci su tutte le tecnologie di riferimento: dai codici a barre all’RFID/ NFC. Le prime applicazioni legate all’uso
della Radiofrequency IDentification sono state decisamente sfidanti: allora la tecnologia non era ancora matura ed eravamo davvero in pochi a conoscere veramente implicazioni, limiti e vantaggi legati all’uso di quei tag che oggi sono la base della Internet of Things”. Ubaldo Montanari, in qualità di ceo, descrive così le origini che hanno portato alla nascita di Tenenga, azienda che ha il suo quartier generale a Castel Maggiore, in provincia di Bologna. Come sottolinea il manager, Industria 4.0 e IoT non sono che gli ultimi capitoli tecnologici di un’evoluzione che sta traghettando la società verso una dimensione basata sull’uso di una sensoristica avanzata e di nuove piattaforme di gestione, tutte ad alta integrazione: “La IoT non è una soluzione che si vende a pacchetto: per funzionare deve essere calata sulle esigenze dell’organizzazione e adattata all’ambiente specifico: servono uno studio di fattibilità e un’analisi degli ambienti per capire come far funzionare al meglio la radiofrequenza, identificando sia i sistemi di lettura più adatti sia i tag, ovvero quei chip che rendono qualsiasi oggetto intelligente e comunicante”. Non a caso, Tenenga Alliance Group ha come suo acronimo TAG: un gioco di parole che è anche l’essenza della mission dell’azienda che progetta soluzioni di automazione in grado di offrire trasparenza dei dati, efficacia operativa e copertura funzionale, abbattendo tempistiche ed errori per garantire a imprese pubbliche e private risultati certi. “Una volta definita
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TECNOTELAI, 50 ANNI DI ARREDI DI QUALITÀ
Una tradizione familiare nata nel 1967, costellata di soddisfazioni e traguardi raggiunti. Compie 50 anni Tecnotelai, consolidata realtà produttrice di arredi per l’ambiente industriale. È stata la prestigiosa cornice del Golf Club Casalunga, una location immersa nel verde alle porte di Bologna, ad ospitare lo scorso 7 giugno i festeggiamenti per l’importante ricorrenza. “Consideriamo questo anniversario un vero e proprio successo imprenditoriale e abbiamo deciso di celebrarlo insieme all’intero staff, i collaboratori, le famiglie, i fornitori e i clienti che in questi primi 50 anni di attività ci hanno seguiti e visti crescere. Per loro abbiamo voluto organizzare una serata indimenticabile, un momento di relax con sottofondo musicale jazz, cocktail e un menu creativo floreale”, racconta Silvia Mazzolini, amministratore delegato dell’azienda di Castel Maggiore, in provincia di Bologna. L’evento ha inoltre rappresentato l’occasione per rilanciare il marchio Dam, con cui anni fa il presidente di Tecnotelai, Daniele Mazzolini, propose una linea totalmente dedicata agli spazi ufficio. “Grazie ad un dipartimento progettazione altamente specializzato, oggi offriamo soluzioni moderne e distintive a chiunque cerchi il massimo in termini di funzionalità, convenienza e durata. Un team di esperti è costantemente impegnato a realizzare progetti e ambienti lavorativi, trovare nuove tendenze e produrre collezioni di tavoli riunione, librerie, cassettiere, armadi, sedie per ufficio e accessori che soddisfino le esigenze di un pubblico attento ai dettagli e alle soluzioni innovative”, aggiunge Silvia Mazzolini. L’esperienza maturata nel tempo consente infatti a Tecnotelai di rispondere con stile e pragmatismo alle necessità e alle preferenze di quasi tre generazioni di clienti e di un mercato in costante trasformazione. Da cinquant’anni, infatti, i materiali di pregio utilizzati, la produzione esclusivamente italiana, la cura dei dettagli, l’elevata praticità e l’attenzione per la sicurezza sono le caratteristiche ed i valori che hanno reso note in tutto il Paese le soluzioni industriali e d’arredo offerte dall’azienda, importante esponente della qualità made in Italy. Tra i punti di forza che da sempre caratterizzano Tecnotelai vi sono inoltre l’ampia disponibilità dei prodotti in pronta consegna, un servizio di progettazione personalizzato degli spazi di lavoro unitamente ad un trasporto e montaggio garantiti da personale interno altamente qualificato. Oggi l’azienda, in continua crescita, propone carrelli elevatori, armadi industriali, portautensili, contenitori di piccole dimensioni, in plastica o metallici, banchi da lavoro, sedili, scaffali e carrelli, prestando un’attenzione globale al cliente per garantirgli la massima soddisfazione a lungo termine attraverso un servizio di consulenza che copre tutte le fasi commerciali, dalla pre-vendita, all’acquisto fino al servizio post-vendita. “Fieri del passato e del presente, ci prefiggiamo l’obiettivo di continuare a crescere, proiettando nel futuro una realtà forte della propria esperienza per far conoscere al mondo i prodotti dell’industria italiana”, conclude Silvia Mazzolini.
Silvia Mazzolini, amministratore delegato di Tecnotelai
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l’infrastruttura necessaria, bisogna integrare una componente applicativa al gestionale dell’azienda che, da quel momento in poi, potenzia processi e sistemi introducendo un’informazione di qualità e con una velocità in tempo reale. Lavorando con aziende di qualsiasi settore, abbiamo maturato un’esperienza molto dettagliata di tutti i processi che caratterizzano le filiere. Il nostro portafoglio di soluzioni include stampanti, etichette barcode, RFID e NFC, lettori di codici a barre 1D e 2D fissi e brandeggiabili, sistemi biometrici, sistemi AIDC (Automatic Identification and Data Capture), tunnel di lettura, totem interattivi nonché soluzioni biometriche, di geolocalizzazione e geofencing. Nel corso degli anni abbiamo realizzato tantissimi progetti IoT, anticipando i temi del Product Lifecycle Management e dell’informazione a portata di mano, ubiqua e pervasiva delle smart city”, prosegue Montanari. Il punto di forza dell’azienda? Un team di specialisti esperti di hardware, software, networking e servizi, ognuno con una competenza settoriale che permette di accelerare la reale comprensione dei problemi e la relativa risoluzione dei progetti. “La nostra collaborazione con un’azienda inizia solo una volta che si sono capite davvero le esigenze, definiti gli obiettivi, studiati gli ambienti in cui le tecnologie devono essere integrate. Innestiamo l’innovazione solo a seguito di un accurato lavoro di analisi, consulenza, progettazione e testing. Validate tutte queste fasi indispensabili alla buona riuscita dei nostri progetti, procediamo all’implementazione di una soluzione, offrendo supporto, formazione e assistenza, garantendo così il valore di una partnership votata alla concretezza dei risultati”, conclude Montanari.
VARVEL, NUOVA FILIALE NEGLI STATI UNITI
Continua il processo di internazionalizzazione del Gruppo Varvel. La realtà bolognese specializzata in sistemi di trasmissione e potenza ha infatti annunciato la scorsa primavera la nascita di Varvel USA LLC, una nuova filiale in Georgia voluta per consolidare la propria presenza sul mercato americano a conferma del sempre più forte interesse nei confronti di un mercato fiorente quale è quello nordamericano e, più in generale, del grande slancio verso l’internazionalizzazione che da sempre caratterizza le strategie di Varvel. Nato nel 1955, il Gruppo Varvel ha iniziato, a partire dagli anni Sessanta, un importante processo di diffusione all’estero che ha permesso la creazione di una community che si estende attualmente in oltre 60 Paesi in tutti i continenti. L’inaugurazione della filiale statunitense segue quella della sede di Chennai che nel 2011, grazie ad una joint venture MGM-Varvel, segnò un primo esempio dell’impegno estero del Gruppo e dell’integrazione propedeutica allo sviluppo del business in un mercato molto interessante come quello indiano. Il nuovo stabilimento sorge a Peachtree Corners, Norcross, vicino ad Atlanta in Georgia, un centro logistico molto importante in tutto il Nord America. La sede è collegata con altri 27 magazzini e centri logistici in tutta la nazione e offre una grande disponibilità di prodotti a marchio Varvel. Da Varvel USA LLC, che può contare su una capillare rete commerciale e distributiva, verranno gestite tutte le attività post-vendita dedicate ai clienti negli Stati Uniti, dall’assistenza alla consulenza per la progettazione di soluzioni personalizzate per specifiche applicazioni. A completamento del servizio offerto al mercato statunitense, poi, il Gruppo ha stretto una partnership con uno dei più innovativi e dinamici distributori di motori elettrici del Paese, in modo da poter fornire motoriduttori completi con la massima garanzia di servizio. “Stiamo puntando all’estero senza mai dimenticarci che il nostro punto di forza è proprio l’italianità: continuiamo a credere fortemente nel made in Italy, ma siamo convinti che la qualità del nostro prodotto debba essere
riconosciuta anche oltreconfine”, dichiara il direttore generale del Gruppo Varvel, Mauro Cominoli. Anche il presidente Francesco Berselli commenta questo nuovo capitolo della storia aziendale: “Con l’apertura della nuova filiale negli Stati Uniti si consolida la nostra posizione nello scenario internazionale, un traguardo che premia gli sforzi di tutta la squadra e ci dona un nuovo impeto verso il futuro”. E proprio la grande attenzione riservata al futuro è valsa a Varvel un importante riconoscimento per l’impegno profuso nella formazione dei professionisti di domani. Anche quest’anno il Gruppo si è infatti aggiudicato il premio “Best stage” de “La Repubblica degli Stagisti” in occasione della quarta edizione degli AwaRDS Best Stage, ideati per valorizzare l’operato delle imprese che offrono ai giovani positive opportunità professionali attraverso un percorso virtuoso di inserimento e retribuzione, che lo scorso 20 giugno a Milano hanno premiato Varvel per le ottime condizioni proposte ai ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro con un’esperienza di tirocinio in azienda. “Il futuro è in mano ai giovani ed è nostro compito offrire loro l’opportunità di esprimere il loro potenziale. La loro energia è una risorsa molto importante per il contesto produttivo nazionale, sempre più proiettato in un panorama senza confini e in rapida evoluzione”, evidenziano Cominoli e Berselli.
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64 fare vita industriale
CANTINA 5 DI VILLA ZARRI DIVENTA POLO DELL’ARTIGIANATO ALIMENTARE
Una struttura produttiva polifunzionale capace di proporsi anche come luogo di incontri culturali e di condivisione di pratiche alimentari sane e corrette, arricchita da un cuore pulsante dedicato alla birra. Questa la nuova vita a cui è destinato lo stabile di 3.000 mq di proprietà di Villa Zarri a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, vincitore del concorso internazionale di idee “Ripartire dalla bellezza” che Unindustria Bologna aveva bandito nel 2016 per la riqualificazione di immobili industriali dismessi situati nell’area metropolitana della città. La ex cantina di invecchiamento del brandy Oro Pilla, che affaccia sul giardino di Villa Zarri, si chiamerà Cantina 5 e sarà un moderno mercato dell’artigianato alimentare all’interno del quale convivranno produzione, commercio e ristoro. Alla competizione, bandita nel settembre 2016 e chiusa lo scorso febbraio, in collaborazione con YAC - Young Architects Competitions, società leader nell’organizzazione e curatela di concorsi di architettura, hanno preso parte 350 studi di architettura di 89 Paesi di tutti i continenti, in particolare da Stati Uniti, Francia e Regno Unito, con 3.680 progettisti che si sono sfidati per tre mesi sul tema “Experiential beer garden” nella progettazione di spazi dedicati alla produzione artigianale e al commercio di prodotti alimentari che privilegiassero il biologico e l’origine territoriale (vini, gelateria, panetteria, pasticceria, torrefazione-caffetteria), strizzando un occhio, naturalmente, al tema della birra. “Un risultato incredibile per quello che tecnicamente si definisce un ‘patrimonio architettonico minore’. Ciò significa che l’Italia ha un grande appeal quando investe su food, ambiente e artigianalità”, evidenzia Alessandro Cecchini di YAC. Ad aggiudicarsi il primo posto è stato il progetto di riqualificazione del team Dana, composto dai tre architetti spagnoli di 25 anni Álvaro Bermudo, Ignacio Calvo e Ainhoa Iglesias, che prevede un rivestimento della facciata del capannone in laminato d’ottone giallo e traforato per dare l’idea del colore e dell’effervescenza della birra. All’interno, ampi spazi per la degustazione dei marchi artigianali più pregiati e la produzione. “La posizione di Cantina 5, in uno snodo viario di grande importanza nell’immediata periferia urbana bolognese, è molto importante dal punto di vista commerciale e si può creare una sinergia con la villa. Terminata la fase di sviluppo delle idee entro in gioco io come imprenditore, per trasformare il progetto in realtà. Aprire il primo gennaio 2019 sarebbe bellissimo”, sottolinea Guido Fini Zarri, amministratore unico di Villa Zarri. E una prima occasione per dare forma concreta all’idea è stata un convegno organizzato lo scorso 13 giugno a Villa Zarri che ha visto lo stesso Fini Zarri, il presidente di Confindustria Emilia Area Centro Alberto Vacchi, il sindaco di Castel Maggiore Belinda Gottardi, gli enti promotori del progetto, le istituzioni, gli imprenditori e operatori dell’artigianato alimentare altamente qualificati confrontarsi in una tavola rotonda. Nella stessa giornata, inoltre, sono stati consegnati i premi ai primi tre progetti classificati e alle due “Menzioni gold”. Sul podio insieme al team Dana sono saliti gli italiani Semuarchitects e il team Raam, dai Paesi Bassi, rispettivamente secondi e terzi classificati, mentre hanno ricevuto le Gold mentions i francesi Lervta e i polacchi Wilgos and Eciak Architects.