3 minute read

Motori Bonora

Next Article
Lifetime

Lifetime

Un modello che non c’era

Nella foto: Diego Bonora

Bonora sui motori della crescita

Fatturato boom per l’azienda di Cento. “La carta vincente? Il servizio personalizzato”

di Alberto Lazzarini Il motore elettrico non è una moda di questi anni votati (pare) all’ecologia. La Motori Bonora, infatti, lo produce da… due generazioni, cioè da quando Giorgio Bonora, all’indomani della guerra, comprese che questo propulsore era quello giusto, oltre che conveniente, per un numero incredibile di macchine. Oggi l’azienda (sede alla periferia di Cento, nel Ferrarese) non solo consolida una posizione di mercato acquisita da decenni ma va ben oltre e mette e a segno una decisa quanto giustificata crescita. Il merito è naturalmente della forte e motivata squadra guidata da Diego Bonora, titolare e ceo di questa storica realtà produttiva che registra più di dieci milioni di fatturato (il 40% grazie all’export, Germania in testa) con uno straordinario + 50% sull’anno scorso, e ha 40 dipendenti. Diego, laurea in Economia, è il figlio del fondatore e ha rilevato l’azienda all’inizio degli anni ’90.

Dottor Bonora, quali sono i settori di utilizzo dei vostri prodotti?

“I nostri clienti sono costruttori di macchine di vari comparti industriali, alimentare e zootecnico; i nostri motori vanno accoppiati a macchine utensili, trattamento aria, acqua, a lavorazioni del vetro o di trasmissione di potenza”.

La concorrenza è tanta, anche internazionale, ma voi avete trovato la formula giusta.

“La specializzazione, il prodotto e il servizio personalizzato. Il tutto fin dalla progettazione. Per rimanere sul mercato siamo stati spinti dalla concorrenza dei Paesi orientali a spostarci su produzioni personalizzate, a maggiore valore aggiunto e con un rapporto di partnership con i fornitori. Stiamo investendo sia in macchinari che in competenze con i nostri collaboratori”.

Quando ha compreso che si doveva cambiare?

“All’inizio degli anni 2000; ci siamo orientati verso i motori asincroni speciali con un alto valore aggiunto. La produzione, nel nostro originario settore, si era infatti trasferita in Cina. Molti nostri colleghi si sono riconvertiti in importatori e distributori”.

Anche il processo di lavorazione ha subito una sorta di rivoluzione.

“È vero. Quando sono subentrato a mio padre ho iniziato a dismettere alcune lavorazioni, mentre altre le ho affidate a ditte specializzate tutte italiane; oggi posso dire che sono dei veri partner. Sul risultato positivo incide fortemente anche l’affidabilità delle consegne”.

La previsione sul 2022?

“La nostra è sempre stata un’azienda ben capitalizzata. Dovremmo continuare a crescere, anche se registriamo forti criticità dovute ai costi delle materie prime e alla loro reperibilità. Sullo sfondo ci sono, naturalmente, anche le incertezze dovute alla pandemia. Proseguiremo negli investimenti: un milione in due anni per l’acquisto di macchinari legati all’industria 4.0”.

LA SCHEDA

Export strategico e 40 dipendenti

Fondata nel 1945, la Motori Bonora di Cento, nel Ferrarese, è guidata da Diego Bonora che ha rilevato dal padre Giorgio il timone dell’impresa all’inizio degli anni ’90. Lo stabilimento, dove operano 40 dipendenti, si estende su una superficie Dalla competenza alla rete di vendita di 21mila metri quadrati. Il fatSensormatic nasce a Bologna nel 1979 come di-turato (oltre 10 milioni, in forte stributore di sensori e prodotti per macchine automatiche grazie a Marco Marziani, che stringe i crescita) è per un terzo prodotprimi accordi di rappresentanza con ditte estere, to da mercato estero: Germain particolare tedesche e giapponesi, specializzate nel campo dei sensori e dei trasduttori elettronici nia, Spagna, Francia, Olanda. per l’industria. Negli anni Sensormatic inizia ad occuparsi con competenza specifica di tutto ciò che A un milione ammonta l’entiriguarda l’automazione industriale. Con l’ingresso tà degli investimenti annuali. in azienda della figlia del fondatore, Elisabetta Marziani, Sensormatic ottiene nel 1996 la certifi-La realtà produttiva si carattecazione del proprio sistema qualità secondo la normativa UNI EN ISO 9002, garantendo alla propria rizza per l’offerta di un prodotclientela un servizio e una gestione che tendono al to e di un servizio decisamente massimo rispetto delle richieste del mercato. Sensormatic conta 11 dipendenti e si avvale della colla-personalizzato. borazione della propria unità produttiva Sm.Prox, specializzata nella realizzazione di sensori induttivi, puntatori laser e lavorazioni custom. La rete di vendita è composta da ingegneri ed esperti in elettronica e automazione, un’organizzazione esterna di agenti che coprono le aree principali del mercato italiano e una buona rete di distributori. Il 2018 si è chiuso con un fatturato di 4 milioni di euro, in crescita del 5% sull’anno precedente e del 14% sul 2016, lo 0,6% del quale derivante dai mercati esteri, in particolare Repubblica di San Marino, Francia e Austria.

This article is from: