MOTORI BONORA
il Resto del Carlino 22/02/2022
Un modello che non c’era
Nella foto: Diego Bonora
Bonora sui motori della crescita Fatturato boom per l’azienda di Cento. “La carta vincente? Il servizio personalizzato”
di Alberto Lazzarini
Il motore elettrico non è una moda di questi anni votati (pare) all’ecologia. La Motori Bonora, infatti, lo produce da… due generazioni, cioè da quando Giorgio Bonora, all’indomani della guerra, comprese che questo propulsore era quello giusto, oltre che conveniente, per un numero incredibile di macchine. Oggi l’azienda (sede alla periferia di Cento, nel Ferrarese) non solo consolida una posizione di mercato acquisita da decenni ma va ben oltre e mette e a segno una decisa quanto giustificata crescita. Il merito è naturalmente della forte e motivata squadra guidata da Diego Bonora, titolare e ceo di questa storica realtà
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produttiva che registra più di dieci milioni di fatturato (il 40% grazie all’export, Germania in testa) con uno straordinario + 50% sull’anno scorso, e ha 40 dipendenti. Diego, laurea in Economia, è il figlio del fondatore e ha rilevato l’azienda all’inizio degli anni ’90. Dottor Bonora, quali sono i settori di utilizzo dei vostri prodotti? “I nostri clienti sono costruttori di macchine di vari comparti industriali, alimentare e zootecnico; i nostri motori vanno accoppiati a macchine utensili, trattamento aria, acqua, a lavorazioni del vetro o di trasmissione di potenza”.