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PROTOCOLLO DI SVILUPPO PER L’IMPLEMENTAZIONE DEL BIM CON IL FACILITY MANAGEMENT 18

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ESISTENTE

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energetiche dell’opera, consentendo ai progettisti di migliorarne l’efficienza e di valutare con tempi brevi eventuali modifiche multidisciplinari. Il 7D proietta l’edificio nel Facility Management grazie all’utilizzo delle risorse presenti nel modello con l’obiettivo di garantire la gestione e la manutenzione nel tempo.

Riepilogo dei ruoli del BIM

BEP (Bim Execution Plan)

Per un corretto approccio BIM è fondamentale il BIM Execution Plan (BEP), un protocollo che comprende una serie di linee guida e strumenti per la messa in atto del modello. La funzione principe del BEP è quella di assicurare che i requisiti richiesti dal cliente siano presi correttamente in considerazione e rispettati per tutto il ciclo di vita dell’immobile. Il BEP prevede un pre-contratto e un post-contratto, come definito dal “PAS 1192-2-2013 Specification for information management for the capital/delivery phase of construction projects using building information modelling”, e rappresenta il piano redatto congiuntamente dal progettista e dall’appaltatore per definire le modalità e gli strumenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi insieme ai requisiti di produzione e consegna stabiliti dal committente ed inseriti nell’EIR (Employer’s Information Requirement). Il BEP contiene tutte le informazioni relative ai requisiti che il progetto deve possedere nella fase di progettazione e rappresenta la base per gli sviluppi futuri sul progetto, a cui tutti i

membri del gruppo di progettazione dovranno attenersi nello sviluppo dello stesso attraverso la definizione degli standard. Il BEP può essere redatto durante la fase di offerta (BEP pre-contratto) o dopo l’assegnazione dello stesso (BEP post-contratto). Il primo contiene tutte le specifiche indicate nell’EIR ed informazioni aggiuntive, tra cui il piano di attuazione del progetto, gli obiettivi collaborativi ed un modello informatizzato dello stesso riguardante la strategia di approccio per il raggiungimento del risultato finale. Il secondo è redatto con maggior dettaglio e, oltre ai requisisti descritti nel pre-contratto, illustra quattro gruppi di informazione che esplicitano le modalità di gestione, manutenzione, pianificazione e soluzioni IT.

Differenze tra progettazione BIM e tradizionale – i Vantaggi del BIM

A differenza della progettazione tradizionale, in cui per ogni aspetto del progetto si utilizza un applicativo differente, la progettazione BIM raccoglie tutti gli aspetti della progettazione sotto un unico software. Questo permette di diminuire notevolmente i tempi di lavorazione, sia nel momento della progettazione iniziale sia nell’eventualità di modifiche successive, poiché ogni modifica apportata al modello ha effetto sulle informazioni strettamente connesse che subiscono una modifica automatica nel progetto. L’ampliamento della gamma di dati contenuta nel modello, insieme alla possibilità di condivisione e integrazione, comporta notevoli riduzioni dei tempi e costi e, allo stesso tempo, una forte riduzione di incongruenze, duplicazioni ed eventuali interferenze tra i vari attori del progetto. In fase di progettazione, l’approccio collaborativo e integrato tra le varie figure tecniche comporta un confronto continuo e istantaneo, evitando incongruenze e interferenze con l’eliminazione delle inefficienze dei processi tradizionali. Integrare in un unico modello di tutti i dati progettuali, coordinare le discipline coinvolte, generare automaticamente gli elaborati e aggiornare in tempo reale gli elementi progettuali

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