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Cerchiamo insieme la nostra direzione
All’Assemblea Privata 2020 di Confindustria Trento l’appello all’unitarietà del presidente Manzana: “Troveremo un’oasi di tranquillità, nella speranza che questa lunga camminata nel deserto ci insegni qualcosa”.
"UN MOVIMENTO unitario di trentini pensanti - governo, opposizioni, associazioni e parti sociali - che si devono mettere assieme per chiedersi dove vogliono andare e come”.
Questo l’appello lanciato dalla presidenza di Confindustria Trento nel corso dell’Assemblea Privata 2020 dell’Associazione, a fine novembre in videoconferenza. Un’assise convocata per parlare tra le altre cose degli scenari correnti, di sviluppo, finanza, economia e fisco, di management e organizzazioni, di politiche attive e passive del lavoro, di imprese innovative e sostenibili. E non da ultimo: di una Confindustria che gestisce il presente e che guarda al futuro in un contesto difficile, con un’emergenza, quella sanitaria, da una parte, e il suo alter ego, quella economica, dall’altra.
In diretta da Palazzo Stella, intervistato dal direttore del quotidiano l’Adige Alberto Faustini, il presidente di Con-
findustria Trento Fausto Manzana ha richiamato alla collaborazione: “Pensiamo insieme a dove vogliamo andare – ha detto – perché la partita da soli non si vince. Pensavamo di passare questo momento in apnea: abbiamo messo la testa dentro alle spalle aspettando la botta e la botta è arrivata. Ora però dobbiamo reagire. Stiamo insieme perché attraverseremo questo deserto e troveremo un’oasi di tranquillità, nella speranza che questa lunga camminata in questo arso deserto ci insegni qualcosa”.
Manzana ha raccontato la ‘pandemia delle imprese’: “Nelle aziende – ha spiegato – sono entrati i dispositivi, e con loro le nuove regole, le nuove pratiche. Non c’è una sola delle nostre associate che non abbia imparato a lavorare in una situazione estrema. La difficoltà è oggi quella di riorganizzarci, in vista di un futuro che per il momento stiamo subendo, e che però dobbiamo iniziare a progettare. Prima di progettarlo dobbiamo sognarlo, tenendo bene a mente il valore dell’inclusione sociale: non possiamo permetterci in una società civile di non pensare a chi fa più fatica. Il 13% delle famiglie è in grande difficoltà a risparmiare. Diecimila posti di lavoro verranno meno quando le imprese potranno ristrutturarsi: ecco allora che le politiche attive e passive del lavoro dovranno essere alla nostra attenzione”.
Il Presidente degli industriali ha richiamato alla visione anche il Governo provinciale, commentando la manovra finanziaria in discussione: “Alziamo la testa e traguardiamo il futuro. Debito e fondi sono lo strumento: diamo centralità alla regia e ai progetti”. E alla politica ha rivolto un messaggio generale: che si ascoltino le esigenze delle imprese. “Non chiediamo attenzione, chiediamo di essere lasciati in pace, chiediamo maggiore equità anche fiscale. Questa evasione è inaccettabile, ma chi paga le tasse ne paga troppe”.
E sul Trentino del futuro: “Il nostro Trentino – ha aggiunto – è una terra straordinaria per molti aspetti ma anche molto ordinaria. Non possiamo dire che abbiamo molto altro oltre al nostro ambiente e alle nostre intelligenze. Quando parliamo di autenticità, di silenzio, dobbiamo essere coerenti, non possiamo annunciarlo e poi avere pretese in termini di quantità e di traffico. Ecco allora che dobbiamo alzare il livello dell’offerta: eleggere un modello distintivo che giri per il mondo anche con i prodotti delle aziende. Aziende che rispettano i contratti, le persone e il genere”.
Nel corso dei lavori dell’assise, l’Assemblea degli industriali della provincia di Trento ha inoltre eletto gli organi associativi in scadenza, e ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2019 illustrato dal direttore generale Roberto Busato: l’esercizio si è chiuso con un risultato positivo.