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Il Tableau de bord della sostenibilità
Il Trentino è ai vertici in Italia per sostenibilità, ma deve impegnarsi per mantenere il suo primato nel medio-lungo termine.
di LORENZO TAVAZZI, Partner, The European House - Ambrosetti
IN tempi di incertezza e instabilità crescente, come quelli che l’Italia e l’Europa stanno attraversando, è ancora più urgente una pianificazione strategica di medio-lungo periodo e la transizione sostenibile – attorno al quale è baricentrato il Pnrr italiano – può rappresentare uno degli assi portanti per sostenere la crescita delle imprese e del territorio trentino. La quota di imprese trentine con un sentiment positivo sull’andamento futuro del business, secondo la survey 2022 del progetto Duemilatrentino, è diminuita di 16,5 punti percentuali rispetto all’edizione 2021 (da 91,1% a 74,6%) e quasi un quarto degli imprenditori giudica il territorio in declino (la quota di quanti lo reputano in crescita è scesa di 5,4 p.p. in un anno). In questo quadro, la maggioranza delle imprese riconosce che la sostenibilità è un fattore strategico di attrattività per il Trentino e secondo quasi due rispondenti su cinque (38%), il Trentino sta valorizzando ancora troppo poco questo elemento. Per comprendere il posizionamento ad oggi del Trentino in materia di sostenibilità e aiutare ad indirizzare le migliori politiche di sviluppo nelle dimensioni economica, ambientale e sociale, The European House - Ambrosetti, nell’ambito del progetto Duemilatrentino, ha elaborato un Tableau de Bord strategico che confronta la performance del territorio rispetto alle altre Regioni italiane su 75 Key Performance Indicator. Dal Tableau de Bord emergono risultati di leadership in tutte e tre le dimensioni della sostenibilità e il Trentino si colloca al primo posto in Italia nell’indicatore complessivo della sostenibilità, con un punteggio di 68 su 100 (+8 punti rispetto alla Provincia autonoma di Bolzano, in seconda posizione, e +12 punti rispetto all’Emilia Romagna, in terza posizione). La leadership del Trentino è confermata
Risposte alla domanda: «Secondo Lei, quanto il Trentino sta effettivamente valorizzando la sostenibilità?» (% delle risposte), 2022. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su risposte alla survey di "Duemilatrentino" presso le imprese associate a Confindustria Trento, 2022.

Il posizionamento del Trentino nell’indice complessivo del Tableau de Bord della Sostenibilità (scala crescente da 1=min a 100=max), 2022. Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti per Confindustria Trento, 2022.
anche dal fatto che su 14 indicatori (19% del totale), il Trentino è in prima posizione assoluta rispetto alle altre 19 Regioni italiane e all’Alto Adige: all’interno della sostenibilità economica, è leader nazionale in termini di partecipazione alla formazione continua (10,8%), imprese che hanno svolto attività di formazione (30,0%), start-up innovative (8,4% delle nuove società), imposizione fiscale sui cittadini (aliquota unica Irpef pari allo 0,1%); rispetto alla sostenibilità ambientale, è primo nei Kpi relativi a raccolta differenziata dei rifiuti urbani (76,7%), disponibilità di verde urbano (396,2 m2 per abitante), numero di organizzazioni/imprese certificate Emas (13 ogni 10mila imprese attive), diffusione della bioedilizia (25% del fatturato nazionale); nella sostenibilità sociale, è primo per amministratori comunali under 40 anni (36,9%), bambini di 0-1 anni iscritti al nido (47,9%), quota di dipendenti con bassa paga (6,1%), contratti di welfare aziendale attivi (461 ogni 1.000 occupati), persone che hanno finanziato associazioni (28,7%) e che hanno svolto volontariato (22,1%). Inoltre, il Trentino è nella Top 5 nazionale in 44 Kpi (59% del totale). Dal Tableau de Bord emergono però anche alcuni punti di attenzione da valutare attentamente per l’indirizzo delle scelte e delle politiche di sviluppo del territorio. L’analisi della performance congiunturale evidenzia infatti un peggioramento nel 58% dei Kpi: l’area economica è quella in cui il Trentino riscontra il peggioramento più marcato nell’ultimo anno (15 Kpi su 25). Si osservano inoltre ambiti di debolezza strutturale che possono frenare la crescita futura del territorio: il Trentino è nelle ultime 5 posizioni in Italia in 6 Kpi (8%). Particolarmente rilevanti e critici sono la crescita della disuguaglianza economica (17° posizione), le difficoltà di reperimento dei lavoratori (18°), il basso numero di laureati in discipline Stem (18°), così come la limitata quota di unità immobiliari coperte dalla connettività Fiber-to-the-Cabinet (19°), l’elevato consumo di acqua pro capite (20°) e lo scarso sviluppo della rete di colonnine di ricarica elettrica (20°). Il Tableau de Bord fornisce un’ulteriore indicazione fondamentale: l’industria offre un contributo decisivo al posizionamento e ai risultati del Trentino nel percorso di transizione sostenibile, poiché i Kpi in cui è direttamente coinvolta oppure dà un supporto di peso contribuiscono al 39% di quelli in cui il Trentino è nella Top 5 nazionale. Le motivazioni sono varie e, tra queste, vi è il fatto che l’attitudine verso la sostenibilità è fortemente radicata nella cultura aziendale trentina: per circa 1 imprenditore su 3 (33,5% dei rispondenti alla survey 2022) la sostenibilità è un valore portante dell’Azienda e consente di accrescere l’attrattività verso mercato e dipendenti. Alla luce degli elementi di forza e delle criticità delineate dal Tableau de Bord, il progetto Duemilatrentino ha individuato tre cantieri di lavoro per il territorio su cui intervenire prioritariamente (industria sostenibile, mobilità sostenibile e territorio sostenibile) e dieci azioni specifiche su cui il sistemaTrentino deve mantenere il proprio impegno nel medio-lungo termine per accelerare ulteriormente la transizione sostenibile e, quindi, rafforzare la propria competitività.