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Leggere il presente, progettare il futuro
Ronzani Engineering, new entry nella grande famiglia di Confindustria Trento, ha sempre investito su know how, formazione e innovazione. E ora è pronta a conquistare i mercati mondiali.
Meccanico, regolare, preciso. Il movimento con cui i tamponi rotanti delle Fiorettatrici imprimono sulle lamiere la particolare finitura di lucidatura circolare sovrapposta ed incrociata, chiamata appunto fiorettatura (detta anche rosettatura, damascatura o marmorizzazione), produce all’occhio dell’osservatore un effetto magnetico e ipnotico. Lo scopo può essere anche semplicemente estetico-decorativo, ma la funzione principale è di trattare in modo specifico la superficie interna di serbatoi e contenitori nascondendo impurità, imperfezioni, piccole deformazioni e dando omogeneità alle superfici di lamiere in acciaio inox e alluminio. Impiegate soprattutto nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica le Fiorettatrici vengono prodotte da poche aziende di nicchia. Fra queste la Ronzani Engineering di Levico Terme. Fondata nel 1975 da Angelo Ronzani con il figlio Franco, ai quali si affianca nel 1984 l’altro figlio Paolo. L’azienda familiare è arrivata oggi alla terza generazione con l’ingresso del nipote Roberto. “Nata come studio di progettazione e costruzione di impianti per l’automazione industriale su commessa – racconta Franco Ronzani – la Ronzani Engineering, alla fine degli anni Ottanta, in seguito alla progettazione su commessa della prima Fiorettatrice, inizia la trasformazione dall’ideazione e costruzione su richiesta alla produzione e vendita del proprio prodotto. L’a- zienda entra così nel settore della lavorazione di lamiere in acciaio inossidabile dove, avvalendosi dell’esperienza in progettazione di impianti industriali, trova spazio per nuovi prodotti dedicati alla lavorazione di finitura superficiale delle lamiere in acciaio inox: macchine lucidatrici, stendipellicola protettiva, smerigliatrici per fondi e serbatoi, laminatrici/smerigliatrici saldature su lamiere e serbatoi, saldatrici puntatrici intercapedini per il controllo della temperatura all’interno dei serbatoi per l’industria alimentare”.
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Da allora la crescita è stata costante. Sicuramente grazie al know-how, ma anche alla capacità, propria dei migliori imprenditori, di essere lungimiranti e di capire su cosa conviene investire energie e risorse. L’ultimo traguardo: la nascita di Ronzani Design con la produzione di un nuovo prodotto, chiamato Alrox. Pannelli in lamiera di vario materiale con particolari finiture superficiali, dall’effetto ottico tridimensionale, impiegati prevalentemente nell’arredamento.
Oggi l’impresa può vantare una sede produttiva di circa 2mila mq, 17 collaboratori, e un fatturato annuo che sfiora i 4 milioni di euro, metà del quale proveniente dai mercati esteri. “Negli anni – precisa Ronzani – oltre che in Europa e Stati Uniti, nostri mercati principali, abbiamo iniziato ad avere commesse anche dal Sud Est Asiatico, dall’Australia, dal Sud Africa e dall’America del Sud. Il 50% del nostro fatturato proviene dall’estero, di questo il 25% deriva dall’Europa e il restante dal resto del mondo”. All’inevitabile domanda sulla situazione dei mercati ucraini, bielorussi e russi risponde: “Fortunatamente non abbiamo in corso contratti attivi. Abbiamo però offerte in essere e il nostro rivenditore russo ci sta chiedendo quali sono le nostre intenzioni. Stiamo cercando di capire se i nostri prodotti rientrano tra quelli soggetti a sanzioni”. Una situazione complessa che aggrava pesantemente un quadro economico già provato da due anni di pandemia. “Abbiamo grosse difficoltà a reperire le materie prime – evidenzia – . Dobbiamo ancora ricevere dei componenti elettronici ordinati a settembre. Non sappiamo quando arriveranno, perciò, stiamo cercando di recuperare materiali alternativi. Non parliamo poi dei prezzi, sono alti, ma ormai non ci facciamo neanche più caso”.
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