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il punto

il punto Innovazione sostenibile, per la salute e il benessere

A fine gennaio abbiamo ospitato l’ultimo talk del primo ciclo (è già in cantiere il secondo) di appuntamenti con le idee, promosso in collaborazione con Università di Trento per riflettere su questa fase storica straordinaria. Il pretesto del dibattito – la Next Generation Mobility – è divenuto l’occasione per una riflessione di più ampio respiro sugli scenari che ci attendono nel cosiddetto post Covid, pur nella ferma consapevolezza che oggi è già domani, e che fin da ieri avremmo dovuto fare i conti con quei vincoli di conservazione ambientale e di salute comune che ci sono ora talmente ben presenti. L’intervento di Emilio Rossi sulla mobilità di nuova generazione ha chiarito che per prepararci al futuro dobbiamo saper guardare avanti, a nuove tecnologie sostenibili che siano in grado di migliorare la nostra vita. La pandemia ci ha messo di fronte al fatto che non ci può essere un progresso che non guardi al benessere delle persone, della società. E che l’innovazione – quella “concreta” di cui parla Maglione più avanti – deve essere al servizio dei valori autentici, a partire dalla salute. In un tempo nel quale tutto appare precario, l’innovazione è un faro nella nebbia, come è il caso del vaccino anti Covid-19 protagonista della copertina di questo giornale. È garante della coesione sociale, in un quotidiano di relazioni “a distanza”. Ancora, è scudo e fendente. Lo studio che abbiamo commissionato a due ricercatrici del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, di cui pure parliamo nelle pagine che seguono, evidenzia tra le altre cose un aspetto cruciale: le imprese che fanno ricorso alle tecnologie 4.0 e in generale alla digitalizzazione sono più solide e più resilienti. Nelle scorse settimane, abbiamo avuto l’opportunità di conoscere più da vicino i due grandi progetti promossi dalla Provincia autonoma di Trento nell’ambito del piano pluriennale della ricerca. Si tratta di attività di profilo altissimo, orientate all’indagine sulle tecnologie quantistiche e sull’intelligenza artificiale. Progetti che proiettano il Trentino in avanti e aprono a nuove frontiere sul campo dell’innovazione. Per questo motivo, se vogliamo far crescere le imprese, è importante che subito si ragioni sul potenziale applicativo del lavoro dei centri di ricerca del territorio, perché queste tematiche possano avere ricadute sulle aziende e sulla loro competitività. Dal canto nostro dunque, inizieremo subito ad avvicinare le imprese che possono essere più preparate e ricettive. Dall’altra ci attiveremo per sensibilizzare e formare tutti gli attori del nostro sistema ai nuovi trend. Non dimentichiamo però quanto fatto fino ad oggi sul fronte del trasferimento tecnologico. Meccatronica e greentech restano un fronte cruciale. E allora proseguiamo anche sulla strada battuta fin’ora, potenziando la governance del Polo Meccatronica e implementando il percorso sull’economia sostenibile di Progetto Manifattura. Per una competitività e una crescita “concrete” e sostenibili.

Roberto Busato

Direttore Generale di Confindustria Trento

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