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Intelligenza artificiale… al naturale

Storia di una startup che in pochi anni è stata capace di spingersi in territori inesplorati, diventando un’impresa con due brand distinti - Nevicam e Niris – a supporto dell’industria e dell’agricoltura, fino alla nutraceutica.

Niris elabora software per la supervisione e il controllo di impianti tecnologicamente avanzati. Questo è il core business principale, che chiede competenze molto specialistiche, grandi capacità innovative e valore aggiunto. Ma non è tutto qui. Niris è molto di più: in acronimo significa “Natura, Infrastrutture, Ricerca, Informazione e Sostenibilità”. I rami d’azienda sono infatti due, autonomi e indipendenti, con due brand distinti e destinati a rimanere tali, ma con una comune visione aziendale, una comune capacità di innovare e una comune intelligenza artificiale, motore dello sviluppo. Da un lato – il primo ramo d’azienda – c’è lo sviluppo e la produzione di software per la gestione di eventi e allarmi in impianti di automazione industriale. Dall’altro – il secondo ramo – lo sviluppo e la produzione di software per il monitoraggio avanzato in agricoltura (per garantire la massima qualità dei prodotti, la salvaguardia del fitocomplesso, l’uso oculato della chimica sulle coltivazioni e il risparmio di risorse). Nell’ambito di questo secondo business, Niris sarà inoltre presente sul mercato con integratori alimentari nel campo della nutraceutica (prodotti a base di materie prime di estrazione naturale) ottenuti da erbe officinali.

Dietro a tutto questo c’è Andrea Turso, 37 anni, trentino. Alle spalle una lunga esperienza nel settore dell’informatica, con diversi incarichi in differenti aziende. Andrea si licenzia nel 2013 per avviare la start up Nevicam presso il polo di Rovereto. Nei primi anni, molta ricerca e sviluppo e tanta fatica per trovare uno spazio sul mercato. Il primo progetto riguardava l’elaborazione di un software per il monitoraggio della neve sul manto stradale, con telecamere e computer vision. Di qui il nome Nevicam. Poi, lo strada verso soluzioni innovative in nuovi ambiti di ricerca, le prime commesse e quindi il consolidamento. Tra il 2018 e il 2020, infine, la svolta. Niris assume collaboratori, chiude il 2020 con un fatturato attorno ai 250 mila euro e commesse già acquisite per il 2021 per 500 mila euro. Ma, soprattutto, diventa il punto di riferimento nella produzione di software per la gestione degli allarmi per gli impianti di telecontrollo nel settore idrico (acquedotti, depuratori, sollevamenti, punti di misura e altro) ed elettrico (idroelettrico, fotovoltaico, colonnine di ricarica per veicoli elettrici). I committenti sono tipicamente le multiutility del nord, in prevalenza Trentino, Veneto e Lombardia. “Nel settore idrico – spiega Turso – abbiamo attualmente il controllo di tutta la zona del Garda trentino, bresciano e veronese. In particolare per la provincia di Trento, gestiamo il monitoraggio di tutti i depuratori del territorio”. Complessivamente, stiamo parlando di quasi 1.000 impianti. “Nel settore dell’energia, invece, lavoriamo con AGSM, la municipalizzata di Verona, per la gestione delle colonnine di ricarica delle auto elettriche e con altri partner. Nella nostra piattaforma sono attivi circa 400 impianti di produzione e distribuzione dell’energia”. Tra comparto idrico ed energetico, Niris gestisce ogni anno centinaia di migliaia di allarmi e controlla oltre 1.400 impianti.

Accanto a questo, Andrea Turso porta avanti con la stessa determinazione la scommessa nel mondo della nutraceutica. Qui, il suo personale percorso di formazione incontra quello di famiglia. Quello di una zia, Wally Cecchin, che, per oltre sessant’anni, con la preziosa collaborazione del fratello Oscar Cecchin, ha realizzato e commercializzato nella città di Trento prodotti a base di erbe officinali. Su questa strada, l’impegno di Niris va in due direzioni. In primo luogo, la realizzazione di software per il monitoraggio delle attività in agricoltura: sistemi per il controllo della qualità dell’aria, dell’uso di fitofarmaci e di altri parametri ambientali che possono essere usati in diversi tipi di coltivazioni (un tipo di specializzazione sulla quale Turso aveva già maturato esperienze significative nei suoi anni di lavoro da dipendente). In secondo luogo, Niris sta lavorando per l’apertura, a Rovereto, di un laboratorio per la produzione di integratori alimentari a base di erbe officinali. “Siamo impegnati – sottolinea Andrea – con un grosso investimento. Stiamo validando un processo produttivo innovativo. La nostra struttura diventerà l’unico laboratorio di questo tipo presente in Trentino, con le autorizzazioni ministeriali necessarie. L’obbiettivo è produrre integratori alimentari con marchio nostro e per conto terzi, commercializzando i prodotti esclusivamente con le farmacie, che, peraltro, detengono in questo campo il 90% del mercato”. (adb)

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