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Umana. Sostenibilità significa futuro

Umana. Sostenibilità significa futuro

Pubblicato dall’Agenzia il primo Bilancio di Sostenibilità. Caprioglio: “Questo primo bilancio rappresenta un punto nave da cui ripartire, insieme agli stakeholder, per definire le strategie future”.

Sono 9 dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs) che compongono l’Agenda 2030 a costituire gli obiettivi prioritari del primo Bilancio di Sostenibilità di Umana, una delle principali Agenzie per il Lavoro italiane. Il documento (qui il link: https://www. umana.it/bilancio-sostenibilita/), la cui ossatura è costituita dagli Sustainability Reporting Standards, pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI standards) certificati da KPMG, è frutto di un lungo percorso identitario. “Ogni singolo evento, ogni progetto, ogni iniziativa realizzata da quel 13 febbraio 1998, giorno in cui Umana ricevette l’Autorizzazione Ministeriale ad operare, mi erano note — ha dichiarato Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana — ma rileggerle tutte assieme, una dopo l’altra, ha suscitato in me una forte emozione, quasi un senso di incredulità. “La sostenibilità è un driver importante per ogni azienda, per ogni amministrazione pubblica, per ogni cittadino. Per noi di Umana che ci occupiamo di lavoro, sostenibilità vuol dire avere cura del futuro delle persone siano esse a capo di un’impresa siano esse persone che in essa vi lavorano. Il nostro Bilancio di Sostenibilità è frutto di un percorso identitario che parte da lontano. I dati, i parametri, i principi su cui è costruito posano basi su un terreno solido fatto di grande impegno e responsabilità, di rispetto delle regole, di cura dei rapporti fra le parti. Sostenibile deve essere il modo con cui si sviluppano le politiche del lavoro e dei lavoratori in azienda. Ma è anche sostenibilità economica, perché senza crescita economica non c’è ricchezza e non può esserci lavoro. Sostenibilità è per noi innovazione, formazione accessibile e di qualità, inclusione, valorizzazione delle potenzialità di ciascuno e riduzione delle differenze. Questo documento racconta la nostra visione del mondo del lavoro”. Un driver che ha guidato l’Agenzia in tutti questi anni, e ne sono prova il Codice Etico, del quale Umana, prima Agenzia in Italia, si è dotata nel 2004 e l’ottenimento nel 2010 della certificazione SA8000 ad ulteriore testimonianza che l’integrità, la trasparenza e il comportamento etico sono i capisaldi del nostro agire.

Umana può vantare oggi 140 filiali operative nel territorio italiano, 1400 collaboratori diretti, 30 mila persone inserite ogni giorno di cui 6 mila a tempo indeterminato. I numeri del Bilancio sono però altri e riguardano altre performance, forse meno visibili, intangibili, ma altrettanto essenziali nella valutazione delle condotte delle imprese, alla luce degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 in ambito sociale, economico ed ambientale, ma anche quali fattori competitivi per il mercato e per l’accesso al credito. Si tratta delle oltre 19 mila ore di formazione interna, dei 160 mila giovani coinvolti in percorsi di orientamento nell’ultimo triennio, delle 260 iniziative convegnistiche sui temi della legalità ed etica (dal 2018), oltre 2200 corsi erogati (con Fondo Forma.Temp). Oppure la percentuale delle persone inserite nel mondo del lavoro dopo una Academy (87%), le oltre 6600 persone prese in carico e seguite dall’Area Politiche Attive per il Lavoro, la percentuale della componente femminile fra i propri dipendenti (l’85%) o il numero dei somministrati inseriti nelle aziende con contratto a tempo determinato (il 30%). Ma anche i progetti sull’inclusione al lavoro per i soggetti fragili, le azioni sul contrasto al gender gap e il sostegno al rientro dalla maternità dei dipendenti o la partecipazione a 26 Fondazioni ITS. Imprescindibile, infatti, il Goal 8 dell’Agenda 2030: “Lavoro dignitoso e crescita economica”, che ha l’obiettivo di incen- tivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione di qualità, piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti, in un contesto dove i diritti dei lavoratori e i diritti dei lavori siano pienamente e concretamente realizzati. “Questo primo bilancio – conclude la presidente – rappresenta un “punto nave”, che vogliamo condividere con tutti i nostri stakeholder, da cui ripartire insieme per definire le strategie future, i nuovi obiettivi di miglioramento da raggiungere, le prossime sfide da vincere per dare il nostro contributo ad uno sviluppo non solo sostenibile, ma anche inclusivo e di benessere per tutti”.

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