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La nuova concezione del podcast
Il sound branding, sorpassando il concetto di branded podcast, permette di comunicare con efficacia l’identità aziendale. Regalando un’esperienza innovativa e coinvolgente.
di GENNY TARTAROTTI
successo è in continua crescita con un trend del + 4% dopo l’exploit del 2020 (dati della Ricerca NielsenIQ per Audible). Il podcast, tornato alla ribalta negli ultimi anni soprattutto grazie all’avvento dello smartphone, si è guadagnato un ruolo centrale nel panorama dei mezzi di comunicazione. Originale e facilmente fruibile, ha attirato l’attenzione delle imprese che hanno riconosciuto in esso un innovativo ed efficace strumento di marketing. È il caso di Eurostandard e de La Sportiva, due aziende trentine che, intuendo le potenzialità del mezzo, hanno deciso di utilizzarlo per promuovere e veicolare il proprio sistema di valori in modo innovativo e accattivante. Non solo contenuti di qualità, ma anche una cura particolare per il suono, fondamentale per comunicare i valori che caratterizzano il brand. Lo sa bene Emanuele Lapiana, musicista e fondatore dell’agenzia di sound branding oSuonoMio, che dopo il successo di Voit, noir in podcast ambientato sulle sponde del lago di Molveno, inserito dal Corriere della Sera tra le migliori serie del 2020, lancia due nuovi ambiziosi progetti: “Sete. La grande Transizione” e “Climbing Sparkling Moments”, promossi rispettivamente da Eurostandard e da La Sportiva. Scritto dal giornalista Gianluca Taraborelli e sonorizzato da Emanuele Lapiana, Sete è un podcast sci-fi (di fantascienza) incentrato sul tema dell’acqua. 10 puntate di circa 15 minuti l’una raccontano un mondo futuro nel quale una forte siccità ha stravolto il mondo e nel quale scienziati, attivisti, campioni di videogames e oscure sette religiose si confrontano con l’emergenza climatica e la sete di potere. “Il genere narrativo – spiega Taraborelli – per-
IL SUO mette di affrontare messaggi e argomenti anche delicati senza il rischio di banalizzarli, in modo aperto, curioso e creativo, intercettando un elevato numero di persone che in quei valori si riconoscono e identificano”. È grazie a questa intuizione che, Eurostandard, azienda specializzata nella lavorazione di materie plastiche e nella produzione di raccordi per le reti di trasporto di gas, acqua e impianti antincendio, sorpassa la concezione del branded podcast, promuovendo, attraverso una storia di intrattenimento slegata dal prodotto, il proprio impegno nei confronti dell’ambiente, portando all’attenzione del pubblico il problema della scarsità e dello spreco delle risorse idriche. “Da sempre – osserva Marisa Zeni, ceo di Eurostandard – siamo un’azienda aperta alle sfide e a nuovi metodi di comunicazione. Volevamo trovare un modo efficace di informare i nostri
clienti e ascoltatori in generale, e catturare la loro attenzione su un tema così importante e attuale – l’acqua, l’oro blu del futuro, bene primario senza il quale non può esserci vita. E quindi è nata l’idea di un podcast. La storia “Sete – la grande transizione” non parla solo di mancanza d’acqua, ma ci immerge nel nostro futuro e ci fa riflettere sulle nostre vite e soprattutto su cosa lasciamo alle nuove generazioni”. È curioso notare – osserva Lapiana – che in “Sete”, scritto nell’estate 2020 si parla della quotazione dell’acqua in borsa e a dicembre dello stesso anno, per la prima volta nella storia, l’acqua è diventata una commodity con ticker NQH2O. Un’inaspettata profezia di qualcosa che appariva inverosimile e che rende ancora più urgente una concreta riflessione su questi temi. “Sete, oltre ad essere un podcast, è anche una newsletter – spiega Taraborelli – pensata con il fine di sensibilizzare sempre più persone sull’argomento. Stiamo lavorando affinchè questa community da luogo virtuale possa diventare un luogo reale, magari un Festival, in occasione del quale, attraverso linguaggi e installazioni artistiche differenti, si possano approfondire queste tematiche. Vorremmo coinvolgere sempre più aziende su un problema che ci riguarda tutti direttamente”. “Climbing sparkling moments” è invece il titolo della serie di podcast in 11 episodi prodotta da La Sportiva, noto brand di scarpette d’arrampicata, abbigliamento e scarponi da montagna, per raccontare alla community del climbing e in particolare a quella nuova, nell’anno in cui per la prima volta l’arrampicata è entrata a far parte delle discipline olimpiche a Tokyo, la storia di questo sport. “I neofiti di oggi – racconta Luca Mich, coordinatore del progetto e marketing communication manager dell’azienda fiemmese – praticano questa disciplina prevalentemente in ambienti indoor nelle grandi metropoli e spesso sono molto distanti dalla realtà di un movimento nato negli anni Settanta come disciplina outdoor di nicchia, quando La Sportiva ha iniziato a produrre le scarpette d’arrampicata permettendo di fatto di praticare questo sport. Ci siamo resi conto di essere un contenitore di storie, di ricoprire un ruolo culturale importante e di avere la possibilità, grazie al podcast, di lanciare messaggi molto potenti”. Climbing sparkling moments, scritto da Emilio Previtali e Federico Ravassard e letto da Claudio Ruatti, attraverso l’utilizzo di tecniche di soundscaping innovative e le voci originali dei “game-changer”, si fa interprete attraverso un linguaggio originale dei momenti che hanno segnato una rottura con il passato cambiando le regole del gioco verticale. “Lo scopo – precisa Lapiana, che anche in questo caso si è occupato della sonorizzazione – era quello di incarnare lo spirito di innovazione, che da sempre contraddistingue La Sportiva, mediante un’esperienza di suono e audio legata al brand, in modo da definirne e completarne l’identità”. Oltre che in lingua italiana gli 11 episodi sono stati editati anche in inglese e in tedesco. “Non si tratta solo di una traduzione – precisa Mich – ma di un adattamento culturale con la conseguente modifica di certi riferimenti in base al Paese di appartenenza”.
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