Febbraio 2015

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n° 47 - Febbraio 2015

6 8 14 18 COMMERCIO OGGI Registrazione al Tribunale di Verona n. 458 del 12 aprile 1979 Anno 28° n. 47 febbraio 2015 Periodico della Confesercenti di Verona Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DR VERONA DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Albere, 132 - 37137 Verona. Tel. 045 8624011 ufficio.stampa@confesercentiverona.it - www.confesercentiverona.it PUBBLICITAÊ Ufficio Commerciale Ce. Se. Con. Verona tel. 045 8624029 - EDITORE Ce. Se. Con. Srl


sommario

5 EDITORIALE 6 INCHIESTA 8 INNOVAZIONE 10 NORMATIVE 11 FISCALE 13 EVENTI

14 LAVORO 15 VERONA 16 NEWS 18 ASSOCIAZIONE 20 CATEGORIE

DIRETTORE RESPONSABILE Daniele Pagliarini IN REDAZIONE Daniele Pagliarini, Alessandro Torluccio, Claudia Andreatta. HANNO COLLABORATO Gabriella Ghio, Caterina Ugoli, Luca Squarzoni, Sabrina Residori. Impaginazione e grafica a cura di Confesercenti Verona FOTO - Archivio Ce. Se. Con.



EDITORIALE

di Silvano Meneguzzo

Si riparte. Mettiamo nel cassetto un 2014 da dimenticare e proviamo a guardare a questo nuovo anno con qualche speranza in più. Ormai abbiamo già detto quanto si poteva dire su questa crisi diffusa che non accenna a mollare la presa e ora più che mai, quindi, occorre fiducia. Fiducia che i governanti compiano al meglio il loro lavoro, guidandoci fuori da questa situazione di impasse attraverso riforme serie e strutturali per snellire lo Stato e far ripartire il motore Italia. Fiducia nei consumatori, che ricomincino ad apprezzare le piccole imprese del commercio, abbandonando una volta per tutte i centri commerciali, quelle cattedrali di cemento che ogni giorno dellÊanno si riempiono di persone lasciando i centri storici vuoti e desolati. Fiducia nellÊEuropa, che tale diventi e non solo unÊaccozzaglia di territori sui quali decidono sempre i soliti. Fiducia, perché no, anche negli imprenditori, che capiscano come non sia più possibile attendere semplicemente, ma che è arrivato il momento di agire, di impegnarsi ancora di più per riuscire a fare impresa, attraverso strumenti nuovi. Insomma, facciamo che il 2015 sia lÊanno della fiducia. Alla fine, perché non provarci?

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TURISMO DI QUALITÀ Lazise e Bardolino regine del turismo sul Garda, ma la Lessinia soffre. Meneguzzo: “Servono investimenti e piani di sviluppo prima che sia troppo tardi”

Il turismo a Verona e provincia nel 2014: tiene la città, cresce il lago, crolla la Lessinia. Questa la prima analisi dopo i dati rilasciati dalla Regione del Veneto sui movimenti 6

turistici fino al 31 agosto 2014. A balzare in avanti, come detto, sono soprattutto le sponde lacustri, con Lazise che si piazza al settimo posto nella speciale classifica con oltre 432 mila arrivi, davanti anche a Cortina dÊAmpezzo (13° con 177 mila arrivi) e ChioggiaSottomarina (14° con 172 mila). Anche bardolino piazza un buon risultato, assestandosi al nono posto con poco più di 299 mila presenze: ÿQuesti dati sono lÊulteriore conferma di come il nostro territorio, così variegato, sia la vera risorsa di cui disponiamo ed è per questo motivo che lÊinvestimento più importante che dobbiamo fare è la valorizzazione dello stesso in ogni modoŸ, ha commen-

tato Silvano Meneguzzo, presidente di Confesercenti Verona. Non è un caso, infatti, che anche i dati occupazionali facciano segnare un incremento di assunzioni proprio sul territorio gardesano: dei 4610 nuovi contratti stipulati a Verona nel secondo trimestre 2014, più della metà erano targati Lago di Garda, a fronte di un saldo comunque negativo in provincia tra assunzioni e cessazioni. Tuttavia non è tutto oro quel che luccica, almeno per il settore del commercio. Se da una parte, infatti, la ristorazione e il comparto ricettivo gardesano godono di un discreto stato di salute, non così si può dire per i negozi di vicinato, che risentono di un turismo sempre


INCHIESTA più low cost: ÿMonitorando il territorio abbiamo notato una notevole flessione dei guadagni di queste attività – ha spiegato Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona – che hanno risentito, oltre che della presenza sempre maggiore dei centri commerciali nellÊarea, anche delle condizioni meteorologiche: il turista, infatti, quando piove si trasferisce in città, destinando ai negozi ivi presenti parte della somma destinata agli acquisti. Considerando i numerosi giorni di maltempo della scorsa estate i conti sono presto fatti, senza dimenticare che sia i tedeschi, che gli olandesi, molto presenti sul Garda, non spendono più come un tempo e tendono ad investire sullÊaspetto food piuttosto che sul non foodŸ. I dati preoccupanti arrivano, invece, dalla Lessinia, dove la fuga dei turisti sempre ormai inarrestabile: Boscochiesanuova, un tempo punto di riferimento del turismo montano locale, è precipitato sul fondo della classifica dei comuni turistici veneti, assestandosi al 68° posto con poco più di 5700 arrivi,

di Caterina Ugoli superato anche da comuni molto meno turistici come Cavaion Veronese (57° posto con 13 mila presenze) e Montebelluna (65° posto con 7 mila presenze). ÿLa situazione in Lessinia è preoccupante da molti anni – ha proseguito Meneguzzo –. Le attività commerciali sono pochissime, la ricettività ridotta al minimo e in prospettiva non si vedono grosse novità. La vicenda degli impianti sciistici di Malga San Giorgio ne è lÊesempio, con un tira e molla durato

tutta lÊestate che si è poi concluso con la riapertura, ma che ne ha minato profondamente lÊimmagine. Occorre un piano di rilancio ampio e mirato, che coinvolga alcuni punti strategici della Lessinia e non a pioggia un poÊ su tutti. Immagine, strutture e servizi non sono solo optional, ma sono i cardini per sviluppare un turismo di qualità. Ormai non è più possibile cullarsi sugli allori del passato, occorre investire e fare scelte importanti e coraggioseŸ.

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SHOP ON-LINE

CONFESERCENTI, GUGLIELMO E IZOOM.IT INSIEME PER IL COUPONING WIFI

UnÊalleanza per aiutare la diffusione dei coupon wi-fi in Italia. DallÊesperienza di Guglielmo, internet wireless provider leader in Italia, e iZOOM.it, piattaforma per coupon a commissioni zero, nasce una esclusiva novità per i commercianti: i coupon wifi che gli esercenti potranno offrire in esclusiva ai propri clienti. E la cui diffusione sarà agevolata dal sostegno di Confesercenti Nazionale che, dopo aver sottoscritto un accordo con la piattaforma iZOOM.it per fornire condizioni di vantaggio ai propri associati, trova in questo nuovo strumento tecnologico un interessante modello per incrementare i consumi nei punti vendita dei propri associati. Guglielmo, wifi provider leader in Europa con una rete di oltre 5 milioni di utenti registrati, e il portale di coupon iZOOM.it, start-up emiliana e portale scelto da Confesercenti Nazionale per i propri associati, hanno dato il via alla commercializzazione di Wi-Thing un nuovo prodotto wifi, con accesso tramite qualsiasi Social Media, per la vendita di coupon attraverso la piattaforma web iZOOM.it LÊiniziativa vuole unire la tecnologia wifi con lÊesperienza e le potenzialità della piattaforma iZOOM.it da alcuni anni alternativa a commissioni zero per la vendita di coupon sul territorio. Uno strumento inno8

vativo per incrementare le vendite nei punti e creare una rete hot spot a partire dalla tecnologia Guglielmo e lÊesperienza nel couponing a zero commissioni di iZOOM.it Ambiziosi gli obiettivi per il 2015. In programma cÊè lo sviluppo di una rete nazionale composta da mille hotspot presenti allÊinterno di attività che nellÊarco della giornata prevedono uno stazionamento della clientela nei propri locali. ÿCon Wi-Thing intendiamo fornire un nuovo strumento principalmente destinato a bar, ristornati e sale dÊattesa, o comunque per quelle che definiamo small area hotspot, – spiega Giovanni Guerri, AD di Guglielmo – ovvero le attività sul territorio che desiderano integrare i tradizionali strumenti di vendita con le attuali modalità di distribuzione di coupon. Abbiamo scelto iZOOM.it per la tecnologia web nativa della piattaforma e per la modalità di distribuzione di coupon che non prevede il pagamento di provvigioni da parte del negozianteŸ. ÿIl sistema sviluppato con Guglielmo ci consente di incrementare le performance dei nostri clienti senza modificare il nostro sistema di couponing – prosegue Raffaele Catone, Ceo e fondatore di iZOOM.itGrazie a Wi-Thing intendiamo incremen-

tare lÊingresso di clientela allÊinterno dei punti vendita grazie ai coupon fruibili attraverso la registrazione su hot spotŸ. La tecnologia sviluppata con iZOOM.it prevede la possibilità di pubblicare offerte commerciali a coupon direttamente dal proprio locale per sviluppare attività di marketing di prossimità: un ristorante potrà informare la propria clientela di un menù particolare o di offerte commerciali riservate per altri giorni della settimana o una palestra informare e vendere contemporaneamente lÊiscrizione a nuovi corsi agli utenti in quel momento collegati alla propria rete wifi. ÿIn un mercato caratterizzato da una sostanziale stagnazione della spesa delle famiglie- spiega Massimo Vivoli, Vice Presidente di Confesercenti Nazionale – le imprese sono alla ricerca di strategie per fidelizzare i clienti ed incoraggiare potenziali nuovi acquirenti. Il marketing digitale ed i coupon wi-fi costituiscono unÊinnovazione che va in questa direzione, valorizzando le promozioni ed il ruolo stesso dei negozi di vicinatoŸ. Le offerte saranno infatti contemporaneamente visibili sulla piattaforma iZOOM.it per tutti quegli utenti che non si trovano allÊinterno della rete hot spot, ma solo recandosi nel punto vendita sarà possibile usufruirne. Per info: www..izoom.it



ALLERGENI E OLIERE: NOVITÀ NEL SETTORE ALIMENTARE

Col mese di dicembre 2014 sono state introdotte importanti novità per tutte le imprese del settore della somministrazione alimentare. La prima in ordine di tempo ad entrare in vigore è stata quella relativa al divieto di utilizzo delle oliere. Dal 25 novembre 2014 ristoranti, bar e pubblici esercizi dovranno presentare a tavola solo bottiglie dÊolio dÊoliva con tappo antirabbocco. Lo stabilisce la legge 161/2014 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. La sanzione prevista varia da 1.000 a 8.000 euro, con confisca del prodotto. La legge non prevede alcun tempo di adeguamento, neanche per lÊesaurimento delle scorte in magazzino. La seconda novità riguarda invece l'inserimento nei listini e nei menù dell'elenco degli allergeni presenti nei prodotti proposti. A partire dal 13 dicembre 2014 si dovranno fornire informazioni sugli allergeni per gli alimenti non preconfezionati (alimenti venduti sfusi nei ristoranti, dai banchi e chioschi gastronomici, cibo da asporto, pasticcerie,gelaterie, bar macellerie, etc.). Questo nuovo requisito è particolarmente importante se si considera che molti casi di allergia alimentare sono correlati ad alimenti non preconfezionati o consumati fuori casa. L'elenco degli allergeni è disponibile nel file allegato, che può anche essere utilizzato come cartello informativo da esporre. In pratica ogni impresa dovrà informare la propria clientela della presenza di uno o più di questi allergeni nei prodotti proposti, attraverso cartelli informativi ben visibili all'interno dell'esercizio o indicazione precisa nei menù e nei listini. In caso di inadempienza sono previste sanzioni particolarmente pesanti. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il proprio consulente Confesercenti. 10

NORMATIVE

di Daniele Pagliarini


FISCALE

ARRIVA IL 730 PRECOMPILATO Entro il 15 aprile 2015, grazie alle nuove norme sulle semplificazioni fiscali, un elevato numero di italiani riceverà il modello 730/2015 precompilato. Di cosa si tratta? Qui di seguito, in sintesi, alcune indicazioni utili. Il modello 730/2015 precompilato verrà inviato a tutti coloro che hanno presentato il 730/2014 o lÊUnico PF 2014 e hanno avuto redditi da lavoro dipendente o pensione nel 2014. Il modello, che non verrà inviato in modalità cartacea, può essere scaricato dal sito dellÊAgenzia delle Entrate, se si è in possesso del Pin, o in alternativa rivolgendosi ad un professionista abilitato. Nel modello 730/2015 precompilato, buona parte delle informazioni saranno già inserite dallÊAgenzia delle Entrate, che compilerà il frontespizio (dati anagrafici del contribuente, familiari a carico e dati del sostituto dÊimposta), i quadri A e B (redditi da terreni e fabbricati, inclusi i redditi percepiti a titolo di canone di locazione), il quadro C, dove verranno indicati i redditi da lavoro dipendente percepiti nel 2014, anche nel caso di presenza di più rapporti lavorativi e il quadro D. Per quanto riguarda il quadro E, quello in cui il contribuente espone le spese da portare in detrazione o in deduzione, lÊAgenzia delle Entrate inserirà esclusivamente le voci note, escludendo tutte le altre. Una volta ricevuto il 730/2015 precompilato, il contribuente potrà scegliere se accettare i dati esposti e pagare il dovuto (o ricevere la liquidazione, nel caso di saldo positivo) o integrare i dati presenti nel precompilato, nel caso in cui siano presenti errori o sia necessario far valere spese non inserite nel modello. Nel caso in cui il modello venga accettato non verrano fatti ulteriori controlli sulla dichiarazione mentre, nel caso in cui si chiedano integrazioni, il modello verrà controllato con le consuete modalità ma, a partire da questÊanno, in caso di errore le cifre percepite indebitamente dovranno essere restituite direttamente dal professionista che ha integrato la dichiarazione. Nel 730/2015 precompilato lÊAgenzia delle Entrate non inserirà tutte le spese deducibili e detraibili ma solo quelle pagate a titolo di interessi passivi su mutui per abitazione principale, premi assicurativi e versamenti a fondi pensione. Il precompilato non contiene una serie di spese, non ancora censite, come, ad esempio le spese sanitarie, di istruzione o legate a ristrutturazioni edilizie e per questo motivo molti italiani chiederanno lÊintegrazione, con lÊinserimento sul modello 730 di queste spese in deduzione e detrazione.

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INIZIATIVE

di Daniele Pagliarini

TORNA A VERONA CHOCOLATE IN LOVE Dal 12 al 15 febbraio Cortile del Tribunale ospiterà 13 aziende dell’eccellenza italiana del cioccolato

Una dolce attenzione nel giorno di San Valentino? Regala un cioccolatino. ˚ sulle ali di questa risposta che arriva a Verona, in Cortile del Tribunale, dal 12 al 15 febbraio, la seconda edizione di Chocolate in Love, mostra mercato dei maestri cioccolatai italiani che durante i quattro giorni di manifestazione, dalle 10 alle 22 delizieranno i palati con il meglio della produzione italiana. LÊevento, inserito nelle giornate di manifestazione di Verona In Love e organizzato dalla Confesercenti di Verona, porterà in uno dei più bei scorci di Verona 13 aziende accuratamente selezionate, che avranno il compito di fondere ancora una volta insieme lÊamore e il cioccolato, in un turbinio di emozioni e passioni. Durante le giornate alcuni eventi collaterali allieteranno i visitatori, come ad esempio il CioccoAperitivo, il predinenr dedicato ai più golosi, o i

laboratori di scultura nel cioccolato, passando per lÊasta benefica in favore di Aism delle opere realizzate dai maestri cioccolatai. A San Valentino regalare del cioccolato è una tradizione che ha origine lontane. In passato il cacao era una merce rara e costosa, che arrivava dalle lontane terre dall'America del Sud e per questo motivo considerato assai prezioso. Il cioccolato, inoltre

veniva visto come un qualcosa di magico, come una vera e propria pozione dÊamore. Per questo ancora oggi il 14 febbraio gli innamorati si scambiano scatole di cioccolatini giurandosi eterno amore! Accanto allÊaspetto commerciale dellÊiniziativa, Chocolate in Love si propone anche di promuovere la cultura del prodotto di qualità, dellÊacquisto consapevole e tutelato.

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JOBS ACT LAVORO

Tutele crescenti, articolo 18, Aspi: ecco tutte le novità introdotte col Jobs Act che rivoluzionano il mondo dei contratti di lavoro

Ecco i punti principali del Jobs Act, la riforma del lavoro varata dal governo Renzi, che ha anche prodotto i due decreti attuativi fondamentali.

Il contratto a tutele crescenti - Tutti i nuovi dipendenti di un'azienda saran-

no assunti con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, tutele che cioè cresceranno in relazione all'anzianità di servizio. L'obiettivo è quindi di fare sì che questoasia la modalità base di assunzione che vada a rimpiazzare tutti i tipi di contratti atipici.

L'articolo 18 - Saranno reintegrati i lavoratori licenziati per motivi discri-

minatori, ma sarà possibile il reintegro anche per i licenziamenti disciplinari. Possibilità limitata solo ad alcune fattispecie e cercando di tipizzare il più possibile il funzionamento di questi reintegri, per ridurre al minimo la discrezionalità dei giudici. Per i licenziamenti economici che saranno considerati illegittimi resta invece solo l'indennizzo.

Mansioni flessibili - Sarà più semplice far passare il lavoratore da una

mansione all'altra, compreso il cosiddetto demansionamento, in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale. Nel testo c'è un passaggio dedicato alla "tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita".

Riforma Aspi - Il vecchio sussidio di disoccupazione sarà rapportato a

quanti contributi il lavoratore ha versato. Chi ha la "carriera contributiva" più importante avrà diritto a una maggior durata dell'Aspi, anche oltre ai 18 mesi massimi fissati fino a ora. L'Aspi sarà esteso anche ai collaboratori, almeno finché queste figure professionali non saranno definitivamente cancellate dal contratto a tutele crescenti. Per chi si troverà nelle situazione più difficili, potrebbe essere introdotto un "secondo Aspi".

Riforma Cig - Non si potrà più autorizzare la Cig in caso di cessazione

definitiva di attività aziendale. Ci saranno nuovi limiti di durata sia per la cassa integrazione ordinaria (che ora è di due anni) sia per quella straordinaria (che è di quattro). L'obiettivo è di assicurare un sistema di garanzia universale per tutti i lavoratori con tutele uniformi e legate alla storia contributiva del lavoratore.

Tutela della maternità - Sarà estesa anche alle lavoratrici prive di contratto

a tempo indeterminato, sarà fatto attraverso contratti di solidarietà "attivi" che dovrebbero permettere a tutti di conciliare meglio i tempi di lavoro e di vita.

Agenzia per l'occupazione - Saranno rafforzato le politiche attive per favorire il venirsi incontro di domanda e offerta con la costituzione di un'agenzia nazionale per il lavoro, che nelle speranze del governo dovrebbe funzionare come nel modello tedesco.

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VERONA

MERCATINI KM0: SITUAZIONE INSOSTENIBILE E FUORI CONTROLLO

di Daniele Pagliarini

ÿSiamo per i mercatini a km0 veri, ma non è possibile proseguire su questa strada di concorrenza sleale e in alcuni casi, come dimostrato, di raggiro dei consumatoriŸ. Così Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona, ha commentato il servizio andato in onda mercoledì 26 novembre 2014 nel programma televisivo „Le Iene‰, che dimostrava come un produttore agricolo veronese aderente al consorzio Veronatura proponesse in vendita ortaggi non provenienti dal territorio e spacciandoli per biologici, quando in realtà venivano acquistati al mercato ortofrutticolo: ÿAl di là della truffa attuata da questa singola impresa, probabilmente non lÊunica ad utilizzare questo metodo, il sistema dei mercatini a kilometri zero va rivisto al più presto, così come avevamo già obiettato nella creazione del bando per il territorio di VeronaŸ, ha continuato Tonini. Secondo Confesercenti, così come sono strutturati, sia a Verona che in molti paesi della provincia, queste iniziative stanno perdendo lo scopo per cui sono nate: ÿGrazie a al servizio de Le Iene ora abbiamo anche la prova, casomai servisse, che la filiera produttiva non si è accorciata e che quindi per i consumatori decade quel principio che prevedeva prezzi più bassi e prodotti garantiti nella genuinità e nella provenienza. In sostanza si è solo costituita una rete commerciale parallela a quella esistente fatta di negozi e mercati rionali, abusando di una vera e propria concorrenza sleale sia tramite pubblicità ingannevole che promette convenienza e qualità, sia attraverso vantaggi fiscali che scaturiscono dal mancato obbligo dello scontrino fiscale. Tale fatto ha provocato al scomparsa i oltre il 40% dei negozi di ortofrutta nei quartieri di Verona e nei centri storici della provinciaŸ. Confesercenti chiederà al Comune di Verona di ridiscutere la concessione al consorzio Veronatura, oltre a sollecitare un controllo più stretto e la costituzione di una commissione che abbia potere di verificare la bontà delle imprese e dei prodotti che aderiscono alle iniziative a kilometri zero: ÿSe la situazione a Verona è questa dove è stato creato un bando, non osiamo immaginare cosa succeda nei paesi della provincia dove non esistono bandi, ma solo concessioni di aree pubbliche al consorzio, senza quindi regolamenti – ha concluso Tonini – anche a questi Comuni chiederemo un intervento per verificare e regolamentare al più presto i mercatini a kilometro zero, per fare in modo che anche lÊimmagine dei produttori onesti e regolari non venga scalfita da episodi come quello denunciato da „Le Iene‰Ÿ.

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a cura di Claudia Andreatta

RIPARTONO I CONSUMI A GENNAIO Si conferma la ripresa dei consumi nellÊarea euro. A inizio anno le vendite realizzate dal commercio al dettaglio hanno registrato un incremento delÊ1,1 per cento rispetto al mese precedente, dopo il più 0,4 per cento segnato a dicembre. Secondo quanto riporta Eurostat, lÊente di statistica comunitario, nel confronto su base annua la crescita delle vendite è salita al più 3,7 per cento a gennaio dal più 3,1 per cento dui dicembre.Il progresso di gennaio, ha precisato Eurostat, ha coinvolto in maniera sostanzialmente identica beni alimentari e non, rispettivamente con più 1,1 e più 1,2 per cento dal mese precedente. Gennaio ha rappresentato il quarto mese consecutivo di aumento dei consumi. Il dato di gennaio esclude però lÊItalia, per la quale non ci sono ancora stime disponibili. LÊaumento registrato nel mese marca un passo avanti significativo rispetto a dicembre, quando era salito rispettivamente di 0,4% sia nella zona euro che nella Ue-28. Su base annua ha guadagnato il 3,7% e il 4%. Responsabili della crescita nellÊeurozona soprattutto i carburanti, che registrano un aumento del 3,2%, ma anche il settore no food (+1,2%) ed alimentari e tabacchi (+1,0%). Esaminando lÊinsieme dei paesi che formano lÊintera Ue, la cosiddetta Ue28, gli incrementi dei tre settori calano un poco: i carburanti per autotrazione crescono del 2,9%; il no food dello 0,8% e il food dello 0,6%. Gli aumenti maggiori si registrano in Portogallo (+6,8%), Polonia (3,1%), Germania (+2,9%), Slovenia (+2,4%). I cali in Regno Unito (-0,9%), Lituania (-0,5%).

CORSI ON-LINE PER LE IMPRESE Attraverso la formazione on-line è possibile adempiere ad alcuni obblighi formativi direttamente da casa o dalla postazione lavorativa, oltre alla possibilità di ampliare le competenze e il proprio bagaglio culturale. Ma non solo: la formazione a distanza permette un sostanzioso risparmio per l'utente anche in termini economici, oltre alla possibilità di svolgerla nei tempi che meglio crede. Di seguito trovate l'elenco di tutti i corsi on-line attivabili. Iscriversi è semplicissimo: basterà contattare l'ufficio formazione alla mail formazione@confesercentiverona.it, il quale provvederà ad inviare, dopo pagamento del singolo corso, i dati di accesso al portale dedicato alla formazione on-line. Al termine del corso verrà rilasciato regolare attestato di partecipazione. All'indirizzo http://www.confesercentiverona.it/formazione-on-line.html potete trovare tutte le informazioni e le schede di tutti i corsi disponibili. 18


CON VOUCHER OBBLIGATORIA LA FORMAZIONE Ricordiamo ai nostri Soci e Clienti che l'utilizzo, anche occasionale, di personale retribuito con i buoni lavoro fa scattare l'obbligo di osservare tutti gli adempimenti previsti per la sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/2008), dal redigere il documento sulla valutazione rischi (DVR) agli obblighi di formazione e informazione del lavoratore, dalla dotazione dei dispositivi di sicurezza individuale alla vigilanza sanitaria. Inoltre anche chi svolge uno stage o un tirocinio formativo è equiparato a tutti gli effetti al lavoratore ai fini dell'applicazione della normativa sulla sicurezza. (è fatta eccezione solamente per i piccoli lavori domestici a carattere straordinario compresi insegnamento privato supplementare e assistenza domiciliare ai bambini, agli anziani, agli ammalati e ai disabili). Per maggiori informazioni contattare l'ufficio formazione al n. 045/8624034-36 – oppure agli indirizzi silvia@confesercentiverona.it – formazione@confesercentiverona.it

TFR IN BUSTA PAGA SOLO PER POCHI Da marzo sarà possibile avere il TFR in busta paga, ma lÊadesione è ancora scarsa: ad oggi ne hanno fatto richiesta appena 6 dipendenti su 100, e solo un altro 11% vorrebbe farlo entro la fine del 2015. La stragrande maggioranza dei dipendenti (lÊ83%) lascerà invece accumulare il trattamento di fine rapporto nellÊimpresa in cui lavora, come avvenuto finora oggi. EÊ quanto emerge da un sondaggio sul TFR condotto sui dipendenti privati e sugli imprenditori da Confesercenti in collaborazione con SWG. Le imprese confermano le risposte dei dipendenti: lÊ82% non ha ricevuto o pensa di non ricevere richieste di TFR in busta paga da parte dei propri dipendenti

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ASSOCIAZIONE

di Daniele Pagliarini

ORARI E APERTURE: DA CAMERA SOLUZIONE INSODDISFACENTE Secondo un sondaggio Confesercenti-Swg il 67% degli italiani ritiene che in soli due anni il proprio quartiere ha visto diminuire nettamente i negozi di vicinato. Molti degli intervistati hanno segnalato che i negozi di cui erano clienti abituali non ci sono più ed il 59% del campione da ragione a chi ritiene che la normativa della „liberalizzazione selvaggia‰ vada rivista. EÊ uno dei dati che la Confesercenti ha illustrato nel corso della conferenza stampa tenuta alla Camera dei Deputati per ribadire la forte insoddisfazione nei confronti dellÊapprovazione del provvedimento sugli orari dei negozi che ora passa allÊesame del Senato. A presiedere i lavori Massimo Vivoli, Vice Presidente Vicario di Confesercenti e Mauro Bussoni, Segretario Generale di Confesercenti. Fra gli ospiti , Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso Boiano e Presidente Pastorale del Lavoro Cei, Rosario 18

Trefiletti, Presidente Federconsumatori, lÊonorevole Angelo Senaldi (Pd), relatore della legge di modifica della norma e Gianluca Benamati e Marco Da Villa, rispettivamente capogruppo Pd e capogruppo M5S presso la commissione attività produttive della

Camera, oltre a Lucio Tiozzo, presidente del Gruppo Pd del Consiglio regionale del Veneto. Le ragioni di Confesercenti che chiede al Senato una modifica del provvedimento sono state illustrate da Massimo Vivoli Vice Presidente della Associazione: „fra crisi di con-


sumi, mancanza di credito e liberalizzazione lÊesito è stato devastante in questa lunga crisi con oltre 124 mila negozi chiusi e lÊaccelerazione della desertificazione dei centri urbani. Le vie commerciali delle nostre città, in alcuni casi icone turistiche di valore, presentano sempre più file di saracinesche abbassate. Inoltre gli effetti della liberalizzazione senza regole e la crisi hanno prodotto più di 100 mila posti di lavoro perduti solo fra il 2012 e il 2013‰. Vivoli ha ribadito che „vogliamo evitare il collasso delle oltre 470 mila imprese del commercio con due dipendenti o meno. Continueremo d insistere perché la legge sugli orari, ora al Senato, venga modificata in direzione di un maggiore equilibrio e sosterremo le regioni che hanno richiesto un referendum per la revisione della deregulation‰. Vivoli ha poi annunciato anche una lettera aperta della Confesercenti al Presidente del Consiglio segnalando che anche in questo caso stanno prevalendo le logiche

dei poteri forti. Mauro Bussoni , Segretario Generale di Confesercenti ha sostenuto che è falso affermare che ce lo chiede lÊEuropa e che la liberalizzazione si è rivelata inefficace sui consumi e sullÊoccupazione. La stessa concorrenza ha subito distorsioni gravi a scapito delle piccole superfici: ormai il 74% del commercio alimentare è in mano alla gdo come il 59% del nofood. La riduzione delle vendite ha reso più drammatica la situazione dei piccoli esercizi che hanno perso il 7,8% ma la liberalizzazione non ha provocato benefici di sorta anche per la gdo che ha accusato una flessione del 2,2%. Bussoni ha poi sottolineato un altro dato drammatico: i negozi sfitti hanno superato la quota di 600 mila, centomila in più rispetto al 2012. Bussoni ha infine rilanciato una proposta di mediazione partendo dal testo originale del provvedimento di legge che prevedeva 12 chiusure obbligatorie durante lÊanno. Una base di partenza congrua che andrebbe declinata con

flessibilità introducendo la possibilità da parte dei Sindaci di modificarle a seconda delle esigenze del territorio. Nel corso dellÊincontro hanno parlato i rappresentanti di associazioni dei consumatori che sostengono lÊiniziativa. Rosario Trefiletti di Federconsumatori ha richiamato la necessità di una interlocuzione fra politica e corpi intermedi essenziale per definire modalità della vita economica e sociale che riguardano il territorio. EÊ anche giunto un messaggio del Presidente della Pastorale del lavoro Mons. Giancarlo Bregantini che ha ricordato le parole del Papa quando ha sostenuto che „la domenica va resa libera dal lavoro, eccettuati i servizi necessari, per affermare che la priorità non è a livello economico , ma allÊumano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari‰, Bregantini si augura che si possa „incidere sui parlamentari con proposte ferme pur se progressive‰.


ENASARCO: RICHIESTO IL COMMISSARIAMENTO

La Commissione parlamentare di controllo sugli enti gestori di forme di previdenza privatizzate presieduta dall'on. Di Gioia ha proposto il commissariamento di Enasarco a seguito delle indagini in corso di svolgimento sulla gestione finanziaria e immobiliare dellÊente e dopo diverse audizioni dei vertici della cassa, avvenute nell'ultimo anno, ritenute non solo poco convincenti, ma anche reticenti su alcuni aspetti sensibili di tutela degli iscritti. Analoga richiesta è stata presentata già a maggio 2014 dal Comitato „Enasarco no grazie‰ (composto da Anasf, Federagenti e Fiaip, rispettivamente l'unica associazione dei promotori finanziari e dalle associazioni maggiormente rappresentative degli agenti di commercio e degli agenti immobiliari), che con lungimiranza aveva avanzato con determinazione la proposta di voltare pagina una volta per tutte. Anche la politica si era pronunciata, attraverso il posizionamento a favore del sen. Puglia (Movimento 5 stelle) come pure la proposta del sen. Ricchiuti (PD) di istituire unÊapposita commissione di inchiesta sulla gestione complessiva dell'ente degli ultimi anni. Adesso la parola definitiva sulla questione spetta al Ministero del Lavoro. Le tre associazioni auspicano che il Dicastero accolga la proposta della Commissione e avvii una stagione di profondo cambiamento nella gestione di Enasarco, più trasparente e realmente partecipata. "Da tempo chiediamo il commissariamento di Enasarco‰, ha dichiarato il presidente Anasf Maurizio Bufi. „Accogliamo con grande favore la notizia della richiesta avanzata dallÊOn. Di Gioia e pensiamo che possa essere anche la strada per consentire a tutti gli iscritti, e quindi anche ai promotori finanziari, attraverso la condivisione di un nuovo Statuto, di poter concorrere all'elezione dei nuovi organi sociali‰. „Occorrono nuovi meccanismi gestionali e di governance a tutela degli iscritti della fondazione, che potrebbero essere sicuramente individuati durante il periodo commissariale‰ conferma Luca Gaburro, Segretario Generale di Federagenti. „Siamo inoltre preoccupati – dichiara il Presidente Nazionale Fiaip Paolo Righi - per il presunto scarto di valore nei bilanci dellÊente previdenziale di oltre 465 milioni di Euro, così come ha confermato recentemente in unÊintervista il sen. Puglia (M5S). Per questo, auspichiamo lÊintervento del ministero e degli organismi di vigilanza per far luce sulla vicenda.‰ 10

CATEGORIE

di Claudia Andreatta


E ON-LIN E N A M A’ B A R NOVIT

TIPOLOGIA

LUOGO ORE COSTO*

PERIODO

Corso sostitutivo del libretto di idoneità Verona e provincia sanitaria

3

35 euro

Aprile

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione per titolari d’impresa (Ex D.Lgs. 626/94)

Verona

16

160 euro

Aprile

Addetto alla prevenzione degli incendi per aziende a basso rischio

Verona

4

75 euro

Aprile

Formazione per addetto al pronto soccorso aziendale per aziende dei gruppi B e C

Verona

12

170 euro

Aprile

Corso abilitante per l'esercizio dell'attività di "somministrazione e vendita di prodotti alimentari"

Verona

120

567 euro

Marzo

Corso di formazione obbligatorio sulla sicurezza dei lavoratori in azienda (art. 37 D.Lgs 81/08)

Verona

4+4

80 euro

Aprile

Corso abilitante per agenti e rappresen tanti di commercio

Verona

81

308 euro

Marzo

Corso abilitante per agenti d'affari in mediazione del settore immobiliare

Verona

106

433 euro

Marzo

Corso barman base

Verona

28

266 euro

Marzo

Corso barman avanzato

Verona

25

190 euro

Marzo

Formazione On-Line *Per gli associati Confesercenti sono previsti forti sconti. Al prezzo va aggiunta l’Iva pari al 21%

Sede iscrizioni: Via Albere, 132 - 37137 Verona Tel. 045 8624011 - Fax 045 8624088 Responsabile: Claudia Andreatta e-mail: formazione@confesercentiverona.it - www.confesercentiverona.it

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