n° 40 - Marzo 2012
6 12 15 16 COMMERCIO OGGI Registrazione al Tribunale di Verona n. 458 del 12 aprile 1979 Anno 28 n. 40 Marzo 2012 Periodico della Confesercenti di Verona Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DR VERONA DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Albere, 132 - 37137 Verona. Tel. 045 8624011 ufficio.stampa@confesercenti-vr.it PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale Ce. Se. Con. Verona tel. 045 8624029 EDITORE Ce. Se. Con. Srl
sommario 5 EDITORIALE
13 CONVENZIONI Cavigar
Liberalizzazioni
6 ATTUALITÀ
14 FISCO
Commercio libero?
Ultime detrazioni
8 REGOLAMENTI 15 VERONA Novità in centro storico
Nuovo Dl Fisco
10 ASSOCIATI
16 EVENTI Piazze dei Sapori
la Liuteria
11 ASSOCIATI
18 NEWS
Penta Promozioni & Idee
12 PROVINCIA
Brevi dall’Associazione
20 ASSOCIATI
Meno Gdo più Pmi
Tuttafrutta Stringhetto
DIRETTORE RESPONSABILE Daniele Pagliarini IN REDAZIONE Daniele Pagliarini, Alessandro Torluccio, Claudia Andreatta. HANNO COLLABORATO Gabriella Ghio, Caterina Ugoli, Bernardetta Arduini, Sabrina Residori. Impaginazione e grafica a cura di Confesercenti Verona FOTO - Archivio Ce. Se. Con. STAMPA Simeoni Arti Grafiche Via Ciro Ferrari 9 37066 Caselle di Sommacampagna
EDITORIALE
di Silvano Meneguzzo
Liberalizzazioni. Un termine che va assai di moda, sempre più utilizzato al posto del fumo negli occhi come soluzione definitiva a tutti i problemi italiani. Ma c’è ancora qualcuno che ci crede? Dopo aver sbandierato ai quattro venti di aver eliminato le caste, di aver favorito la creazione di nuovi posti di lavoro, in realtà si è solo deciso di intervenire sul commercio, permettendo ai grandi proprietari di catene e centri commerciali di invadere ancora una volta la nostra quotidianità e mettendo in ginocchio la piccola e media impresa che non ha la forza di assumere altro personale e di pagare bollette più alte per poter tenere sempre aperto. Chi ci governa ancora non ha capito, o non vuole capire, che mancano le risorse e senza di quelle posso anche tenere le saracinesche alzate 24 ore al giorno per sempre, ma i clienti che entreranno saranno sempre gli stessi, forse qualcuno in meno. Quello che appare ai nostri occhi è che ancora una volta si tuteli il potente di turno, a spese dei più deboli. Forse l’estrazione sociale gioca un ruolo fondamentale nelle scelte di questo Governo, il quale crede che gli italiani siano tutti ricchi e borghesi e che se si deve fare un sacrificio, meglio che a sacrificarsi siano gli altri. Da parte della regione Veneto, tuttavia, è arrivato un barlume di speranza e di buon senso e confidiamo nel fatto che questa illuminazione possa arrivare anche a sfere più alte.
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COMMERCIO LIBERO? Roma decide di togliere ogni regola, Venezia però non ci sta e blocca tutto. Quale scenario si prospetta, dunque, per le imprese?
Il Governo del premier Monti ha già lanciato la sua prima ondata di liberalizzazioni: orari, giorni e localizzazioni. La Regione Veneto, su pressione della stessa Confesercenti, ha deciso di legiferare contro il provvedimento e di limitare comunque le aperture domenicali a 16 annuali (oltre a quelle del mese di dicembre). Le imprese, soprattutto le piccole e medie strutture si trovano, dunque, tra due fuochi, con la Grande Distribuzione 6
Organizzata in forte pressing per ottenere una completa deregulation. Allo stato attuale, quindi, i centri commerciali stanno già sfruttando le 16 aperture previste, in attesa della decisione del Tar, al quale la stessa Gdo ha chiesto di sospendere la normativa di Palazzo Balbi. Questa, in estrema sintesi, è la situazione che si è venuta a creare, ma prima di arrivare a facili conclusioni, sia da parte di chi è a favore, sia da parte di chi è contro, occorre analizzare attentamente la situazione e capire se e quali benefici potrebbe portare un commercio completamente senza regole. A partire dal 1998, il commercio al dettaglio è stato oggetto di una graduale riforma, a corrente alternata, verso una maggiore libertà di scelta dell’esercente circa gli orari di apertura e chiusura dei negozi. In particolare, il decreto legislativo n. 114/1998 ha consentito una maggiore flessibilità nella scelta, da parte dell’eser-
cente, degli orari di apertura e di chiusura al pubblico, imponendo al tempo stesso una serie di limiti, per cui l’arco temporale di apertura e chiusura doveva comunque rispettare la fascia oraria dalle ore sette alle ore ventidue, non poteva estendersi per più di tredici ore giornaliere e doveva comunque essere fissato nel rispetto della chiusura domenicale e festiva dell’esercizio e, nei casi stabiliti dai comuni, della mezza giornata di chiusura infrasettimanale. Di diritto i negozi potevano restati aperti i giorni festivi di dicembre e otto domeniche o festività nel corso degli altri mesi dell’anno, mentre ogni altra deroga alla chiusura doveva essere concordata tra le organizzazioni di categoria e il comune. Solo i comuni ad economia prevalentemente turistica, le città d’arte o le zone del territorio dei medesimi potevano godere di una maggiore libertà determinazione degli orari di apertura e di chiusura, ma
ATTUALITÀ sulla base di scelte lasciate alla discrezionalità degli enti territoriali di riferimento. In questo modo si è tutelata negli anni la piccola impresa, che a differenza dei grandi colossi commerciali, non ha la capacità, sia di personale, sia di risorse economiche, per tenere aperte 7 giorni su 7. Sì, perché per far fronte ad un orario più ampio, anche le spese da sostenere aumentano (riscaldamento, elettricità, compensi collaboratori), mentre non c’è la sicurezza che aumenti il volume d’affari. Il liberismo sfrenato, quindi, potrebbe potenzialmente avere ripercussioni assai pericolose sul sistema, al punto che secondo una proiezione della SWG, potrebbero chiudere 80 mila piccole imprese e perdere il posto di lavoro 240 mila persone. Esiste anche un altro problema sulla regolazione della attività produttive: se la pubblica amministrazione perde il suo scopo di regolamentare il territorio e le attività, questo compito viene lasciato alle imprese stesse, lasciando spazio a possibili speculazioni. Esisterebbe soltanto un controllo di tipo successivo e non preventivo, con tutte le difficoltà e le problematiche che ne deriverebbero. Sulla questione è lapidario Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona«Esiste un problema di compatibilità sociale: se dobbiamo stare aperti sempre allora devono funzionare sempre anche asili, scuole, sicurezza e trasporti. Se è il mercato che decide quanto si debba lavorare e come lo si deve fare, sostituendosi agli enti preposti, si scavalca un chiaro dovere dello Stato, che ha il compito di tutelare lavoratori e imprese, evitando che su di essi si speculi. Siamo consapevoli del fatto che in alcune zone si un diritto sacrosanto quello di avere orari di apertura più elastici, caratterizzati dalla presenza di turisti, ma abbandonare ogni regola su tutto il territorio vorrebbe dire far morire i nostri paesi e trasformarli in squallidi dormitori, costringendo i cittadini a spostarsi continuamente in auto per qualsiasi necessità, aumentando traffico, inquinamento e spese. Tutto questo non è sostenibile per la nostra economia, che si basa proprio sulla ricchezza distribuita data dalle piccole e medie imprese. Se queste chiudono il sistema implode».
di Daniele Pagliarini
CONFESERCENTI: “DEREGULATION SALDI? UN DANNO PER TUTTI” "Dal polverone di annunci sulle liberalizzazioni che si susseguono emerge solo un dato allarmante ed inconfutabile: le Pmi del commercio continuano ad essere penalizzate. Dopo gli orari, i saldi: si continua a sbagliare. La deregulation dei saldi in realtà vuol dire sparizione di opportunità e tutele per le famiglie ed ancora più per quei tantissimi turisti stranieri che attendono l’evento dei saldi per fare una vacanza in Italia soprattutto in grandi città come Roma e Milano. Così con un solo provvedimento sbagliato si colpiranno due settori: commercio e turismo. Come si fa ad ignorare l’utilità dell’effetto combinato attrazione-comparazione tipico del periodo dei saldi e possibile
solo se esso è stabilito in modo certo ed uguale per tutti? Ed ancora: con la deregulation chi tutelerà i consumatori da alcuni possibili “infiltrati” che possono alterare la concorrenza? Stesso discorso si potrebbe fare per la liberalizzazione del sottocosto: anche in questo caso sparirebbero certezze e tutele a favore dei consumatori. Siamo su una china molto pericolosa ed esiziale per moltissime Pmi del settore. Si favorisce solo la grande distribuzione, ma così facendo si va verso un commercio con molte meno Pmi, senza regole e senza garanzie. La nostra preoccupazione è ormai arrivata al livello di guardia: siamo pronti a valutare forti iniziative di protesta e mobilitazione".
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NUOVO DL FISCO: ECCO COSA CAMBIA Le risorse che nel 2012 e nel 2013 arriveranno dalla lotta all'evasione fiscale verranno destinate a misure in favore delle fasce deboli, con particolare riferimento alle detrazioni fiscali per i familiari a carico
Misure, legate al successo della lotta all'evasione fiscale, per il sostegno dei redditi più bassi, cancellazione d'ufficio delle partite IVA non attive, ispezioni anche nei locali onlus e rate flessibili per ripagare i debiti fiscali. Sono alcuni dei provvedimenti contenuti nella bozza del decreto legge sulla semplificazione fiscale, venerdì in Consiglio dei Ministri. Fra le novità, una stretta sulle compensazioni dei crediti IVA e le megamulte per chi porta illegalmente capitali all'estero. Lotta all'evasione per abbassare le tasse - I proventi della lotta all'evasione realizzati nel 2012-2013, dal 2014 saranno in parte destinati "a misure anche non strutturali di sostegno del reddito di soggetti appartenenti alle fasce di reddito più basse, con riferimento all'incremento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico". Liste contribuenti - "L'Agenzia delle entrate elabora - si legge nella bozza - nell'ambito della propria attività di pianificazione degli accertamenti, liste selettive di contribuenti, i quali siano stati ripetutamente segnalati in forma non anonima all'Agenzia stessa o al Corpo della Guardia di Finanza in ordine alla violazione dell'obbligo di emissione della ricevuta fiscale o dello scontrino fiscale, ovvero del documento certificativo dei corrispettivi". Spesometro - Niente più spesometro 8
per gli acquisti e i servizi ai fini Iva oltre 3mila euro per i quali torna invece l'elenco clienti e fornitori che prevede la comunicazione al Fisco tutte le transazioni effettuate con l'obbligo di emissione della fattura, cioè le operazioni fra imprese. Per le operazioni nei confronti dei privati la soglia resta fissata in 3.600 euro. Studi di settore - Cambiano anche le condizioni per l'accertamento induttivo nei casi di omessa o infedele indicazione nei modelli per gli studi di settore. La modifica scatta "in caso di omessa presentazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore - si legge nel testo - o di indicazione di cause di esclusione o di inapplicabilità degli studi non sussitenti, nonchè di infedele compilazione dei predetti modelli che comporti una differenza superiore al 15% o comunque a 50mila euro tra i ricavi e i compensi stimati applicando gli studi sulla base dei dati corretti e quelli stimati". Partite Iva - Scatta anche la cessazione d'ufficio per le partite Iva inattive. "L'Agenzia delle Entrate - si legge nella bozza - sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell'Anagrafe tributaria, individua i soggetti titolari di partita Iva che, pur obbligati, non abbiano presentato la dichiarazione di cessazione di attività" e "comunica agli stessi che provvederà alla cessa-
zione d'ufficio della partita Iva". 5xMille - "A decorrere dall'esercizio finanziario 2012 possono partecipare al riparto del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche gli enti che pur non avendo assolto in tutto o in parte, entro i termini di scadenza, agli adempimenti richiesti per l'ammissione al contributo, abbiano i requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento; presentino le domande di iscrizione e provvedano alle successive integrazioni documentali entro il 30 settembre". Mega multe per esportazione capitali Chi porta capitali all'estero illegalmente sarà punito con multe fino al 40%: in particolare, l'articolo 12 della bozza del decreto legge fiscale, prevede sanzioni dal 5% al 20% per importi fino a 10mila euro e dal 20% al 40% oltre i 10mila euro. Nel caso si tratti di contanti e si voglia pagare al momento della contestazione, il pagamento è in misura ridotta: al 5% sotto i 10mila euro e al 10% fino a 40mila euro. La sanzione non può essere, comunque, inferiore a 100 euro. Compensazione crediti Iva - Arriva anche una nuova stretta sulle compensazioni dei crediti Iva con la riduzione da 10mila a 5mila euro della soglia per l'invio preventivo all'amministrazione finanziaria della dichiarazione che attesti il diritto al credito da portare in compensazione.
ASSOCIATI
LA LIUTERIA: ARCHI DI QUALITÀ Riccardo Scandola ha fatto della sua passione e della sua arte un’impresa vera e propria. Diplomato in violoncello nel 1981, Riccardo suona da più di trent’anni nell'Orchestra della Fondazione Arena di Verona, diventando uno dei maggiori esperti veronesi per quanto riguarda gli strumenti ad arco. Da questo importante know how nasce La Liuteria, un centro specializzato nella produzione di violini, viole e violoncelli. La qualità delle produzioni de La Liuteria viene testata personalmente dallo stesso Riccardo, il quale, una volta costruito e verniciato, sottopone ogni strumento ad accurate analisi, allo scopo di mettere a punto il suono in ogni suo minimo particolare. Il materiale con cui vengono sviluppati gli strumenti è scelto accuratamente in Val di Fiemme, nella Foresta Demaniale di Paneveggio, dove il particolare microclima dona al legno centenario di Abete Rosso caratteristiche uniche al mondo. Una volta selezionate le materia prime inizia il lungo viaggio che porta in mesi e mesi di lavoro alla realizzazione del violino, della viola o del violoncello. Si attraversano tante fasi di lavorazione a comin-
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ciare dal taglio delle tavole di abete, seguendo la tracciatura della forma disegnata, per poi passare alla piallatura, limatura e incollaggio di tutte le parti lavorate singolarmente, sino poi a intarsiare ai bordi i filetti di ornamento. La Liuteria è una professione affascinante perché coniuga il rigore delle misure delle forme, delle loro geometrie e dei calcoli matematici relative alla struttura della costruzione, alla personalità e forza espressiva del colore, dato dalla vernice ad olio o ad alcool in svariate tecniche tramandate nei secoli ancora dai maestri del 1700 come Antonio Stradivari e Andrea Amati. La Liuteria, quindi, si pone come interlocutore privilegiato per tutti gli studenti del conservatorio di Verona che si accingono ad intraprendere gli studi degli strumenti ad arco, fornendo oltre ad un prodotto di qualità, anche assistenza tecnica e pregiati consigli. La Liuteria di Riccardo Scandola - Via XX Settembre 77 – Verona r1k1_1959@libero.it telefono 3927340358 0459580655
ASSOCIATI
PENTA PROMOZIONI & IDEE
Penta promozioni & idee nasce dal pensiero di dare il servizio più completo possibile ad ogni azienda, ente o società per quanto riguarda la propria promozione pubblicitaria. Nata nel 1998 come affiancamento ad una tipografia della Valpolicella, inizialmente si occupava della produzione di timbri e card in PVC personalizzate (badge con o senza banda magnetica e chip). Ha in seguito introdotto qualche gadget, semplice, di sicuro utilizzo ed ovviamente economico come le penne a sfera in plastica personalizzate, nelle loro più svariate forme e combinazioni di colore, rigorosamente Made in Italy. Affianca alle penne il meglio di quello che il mercato del promozionale può offrire, come l’abbigliamento personalizzato. T-shirt, polo, felpe e cappellini sono i primi capi ad essere acquistati e lavorati con le diverse tecniche principali di personalizzazione, la stampa serigrafica ed il ricamo. L’anno 2001 vede l’avvicendarsi dei titolari della ditta Penta promozioni & idee, con l’entrata in società del titolare unico, Ricchini Zeppe, affiancato da una serie di fidati collaboratori/agenti. Con l’esperienza pluriennale sviluppata nel campo della grafica apporta delle novità significative con l’introduzione della stampa digitale e della comunicazione visiva. Fanno seguito numerose lavorazioni quali: striscioni, insegne, copertura vetrine, negozi e punti vendita, camion, furgoni, autovetture, cartellonistica e stand fieristici, tutte realizzate tramite il laboratorio affiliato di Verona esistente dal 1979 ed ancora attivo in Zona Industriale. Negli anni a seguire altre novità importanti vengono introdotte come la specializzazione nella produzione di sacchetti in carta, plastica, cotone e tnt personalizzati e caramelle & cioccolatini. la personalizzazione di oggetti come ombrelli, tazze (mug) e bicchieri, nastri in raso, spille e
portachiavi, borse, zaini, trolley, metri e matite in legno, flessometri, orologi e sveglie con le più sofisticate tecniche di stampa. Altro passaggio positivo è stata l’introduzione dell’abbigliamento sportivo con una vasta vetrina di tutto quello che concerne lo sport più amato in Italia, il calcio. Indirizzata inizialmente a tutte le società sportive, si è rivelato in seguito un ottimo prodotto per tutti coloro che con il calcio hanno solo un approccio “amatoriale”. mute da gioco, borsoni, tute d’allenamento e da passeggio, spolverini, giubbotti e palloni con un occhio sempre attento alla qualità e sicurezza dei capi trattati. Arriva il 2006, l’anno più importante per la decisione di spostare il marchio Penta promozioni & idee ad un gradino più elevato (rispetto alla vendita di semplici prodotti da personalizzare neutri). Nasce così l’intesa con una delle più grandi SPA operanti nel settore promozionale di articoli firmati, e diventa concessionario ufficiale per la distribuzione di articoli promozionali e da regalo delle più prestigiose firme del mercato internazionale fra le quali: Balenciaga, Iceberg, Belfe, Gattinonii. Ad oggi la ditta sì è arricchita di atri marchi per la distribuzione dei prodotti puntando fortemente su Borsalino, Borbonese, Ken Scott e Ducati Corse. Dopo un’esperienza decennale in Valpolicella la ditta Penta promozioni & idee, ad Aprile si trasferisce in centro a San Giovanni Lupatoto (VR) ed apre uno spazio commerciale adibito a Show-room dove è possibile visionare la maggior parte degli oggetti trattati e soprattutto fare degli acquisti direttamente in negozio. Penta Promozioni e Idee - Via De Gasperi 31 - Domegliara. Tel. 0456863028 www.pentapromozioni.com
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PROVINCIA
di Daniele Pagliarini
MENO GDO PIÙ PMI Confesercenti Verona e il Comune di San Giovanni Lupatoto hanno trovato l’accordo sulla destinazione della superficie commerciale della nuova lottizzazione ExSaifecs, un intervento da 105 mila metri cubi di edificabilità che avrà un impatto particolarmente importante sul territorio comunale. La parte destinata ai negozi sarà di 10 mila metri cubi, mentre altri 10 mila saranno destinati ad attività artigianali, scongiurando la possibilità di avere ben 25 mila metri destinati alla grande distribuzione, ipotesi ventilata dai proprietari dell’area. L’accordo è arrivato nel mese di febbraio, dopo un incontro tra i rappresentanti di categoria, il sindaco Fabrizio Zerman e l’assessore al commercio, Luciano Novarini: «Anche in questa occasione abbiamo potuto constatare la disponibilità dell’amministrazione comunale a tutelare il piccolo commercio – ha commentato Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona –. In particolare la possibilità di concedere solo metrature per esercizi di vicinato ha evitato che si potesse incorrere in una qualche speculazione da parte della grande distribuzione». Secondo il direttore dell’associazione di categoria il nuovo quartiere che sorgerà nelle immediate vicinanze di un’altra grande lottizzazione, quella dell’ex-ricamificio, dovrà rispondere a determinati standard di vivibilità, che passano anche attraverso la presenza di servizi di qualità e variegati: «L’insediamento commerciale di una grande struttura avrebbe privato i futuri residenti di poter avere altre tipologie di servizio e per questo sono state accolte le nostre richieste di inserire anche alcune attività artigianali, come gelaterie o negozi di parrucchiere, che renderanno la nuova area particolarmente apprezzata». Tuttavia l’associazione di categoria, nonostante l’ottimismo, aspetta ora una proposta formale da parte dei proprietari dell’area: «Siamo fiduciosi che il piano rimarrà così come l’abbiamo discusso in sede comunale – ha concluso Roberto Bianchini, referente locale di Confesercenti –, ma finché non ne avremo la certezza rimaniamo cauti e aspettiamo la sua approvazione definitiva, che contiamo possa avvenire a breve».
A San Giovanni Lupatoto Confesercenti e Comune definiscono il piano per la nuova importante lottizzazione Ex-Saifecs
CONVENZIONI
di Alessandro Torluccio
CAVIGAR Parte un servizio di consulenza gratuito per gli associati dedicato all’arredamento e al marketing visivo
Il periodo economico sta mettendo in discussione i punti di riferimento aziendali, costringendo imprenditori ed imprese a tarare la propria offerta alla luce di modelli di consumo modificati, quando non interamente cambiati. Essendo una svolta epocale, ed abituati, magari, a svolgere da anni la stessa attività, non è facile per nessuno mettersi in discussione e rivalutare la propria attività alla luce dei cambiamenti economici e sociali in atto. Ecco perché Confesercenti ha realizzato con Cavigar, azienda di arredamenti che ha 50 anni di storia nel settore, un nuovo servizio volto a soddisfare il bisogno di una consulenza gratuita necessaria a confrontarsi con il mercato con uno sguardo più alto rispetto alla quotidianità. Per questo sono stati perciò attivati due servizi: il primo si chiama “Check Up Aziendale”. Non è facile trovare competenze con cui confrontarsi: spesso gli unici interlocutori sono commercialisti e consulenti del lavoro, che sono professionisti nel loro campo, ma non conoscono le logiche ed i meccanismi che regolano il mercato dei servizi e della distribuzione food. Ci sono,
poi, i fornitori, che spesso piegano le loro opinioni ai prodotti e/o servizi da vendere. Ecco perciò che avere la disponibilità di analizzare i vari settori della propria attività con esperti diventa uno strumento di confronto utile e necessario per valutare ed eventualmente rivedere la formula del proprio lavoro. Il secondo servizio di chiama “Mettiti in Proprio” (o cambia settore di attività): questo secondo servizio si basa sulla consapevolezza che ci sono modelli di attività e di servizio ormai fuori mercato, o che al proprio modello di attività sia necessario affiancarne un altro per creare un modello integrato sui nuovi trend del mercato. Ecco perché a fronte di alcuni format, figli delle richieste del mercato contemporaneo, vale la pena di valutare altre formule per capire se sono compatibili con una ripartenza della propria impresa, quando non di rinnovarla in termini di obiettivi e mercato di riferimento. Anche questo servizio risponde alle esigenze di tenere il passo di un mercato che cambia, e che cambia talmente in profondità, che ci sono domande a cui è necessario rispondere con competenza e professionalità.
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FISCO
di Gabriella Ghio
ULTIME DETRAZIONI Ultimo anno per il bonus fiscale del 55% sugli interventi di risparmio energetico dedicato alle imprese
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Ultimo anno per chi vuole ristrutturare o rimodernare l’immobile o gli impianti della propria impresa ottenendo la detrazione fiscale del 55%. Dal 1° gennaio 2013, infatti, resteranno valide solo i bonus del 36% e solo per gli immobili residenziali. Gli interventi ammissibili al fine dell’ottenimento della detrazione massima rientrano nelle categorie di riqualificazione energetica e sono: a) interventi di riqualificazione globale degli edifici; b) interventi sugli involucri degli edifici; c) installazione di pannelli solari; d) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta. a) Gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici agevolati sono quelli che consentono di ridurre del 20% il fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale. Sono, ad esempio, interventi volti a migliorare il rendimento energetico degli impianti di riscaldamento (compresi quelli dell’acqua), raffreddamento, ventilazione e illuminazione degli immobili. In questi casi si ha diritto ad una detrazione pari al 55% della spesa sostenuta, fino ad un valore massimo di detrazione di 100 mila euro, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. b) Gli interventi sugli involucri degli edifici comprendono tutti i lavori che permettono di isolare l’edificio, agendo ad esempio con materiale coibente sull’involucro dello stabile; tra essi rientrano gli interventi volti a ridurre la dispersione termica dell’immobile, come ad esempio l’installazione di infissi e finestre e la posa in opera di pavimenti, che rispettino determinati requisiti di trasmittanza termica). Sono agevolati gli interventi di installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali: la detrazione Irpef per questi come per gli interventi della lettera b) è pari sempre al 55% e si applica fino ad un valore massimo di 60.000 euro. d) Più basso il tetto per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione: la detrazione del 55%, spetta fino a un valore massimo di 30.000 euro, sempre in dieci quote annuali. Nell’ambito di quest’ultima categoria, rientrano gli interventi di trasformazione degli impianti di riscaldamento autonomo in centralizzato. La detrazione spetta solo se il nuovo impianto è dotato di contabilizzatori di calore che permettono la gestione del calore individualizzata, mentre non si ha diritto ad alcuno sconto fiscale per la trasformazione inversa dell'impianto, da centralizzato ad autonomo. Resta l’obbligo di effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale, indicando il codice fiscale del beneficiario della detrazione, partita Iva dell’impresa e causale dell’intervento. Inoltre occorre conservare le fatture dell’impresa che effettua i lavori e le ricevute degli altri oneri eventuali, per esibirle prontamente a richiesta del fisco. La detrazione spetta anche per le spese sostenute per l’acquisto o l’assegnazione di immobili facenti parte di edifici ristrutturati da imprese di costruzione, di ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie.
VERONA
di Claudia Andreatta
STOP ALLA CUCINA ETNICA La Giunta comunale di Verona, su proposta dell’assessore alle Attività Economiche Enrico Corsi, ha approvato oggi una modifica al Regolamento per l'insediamento delle attività commerciali, con riferimento a quelle di produzione artigianale e vendita d’asporto di cibi etnici. Il provvedimento prevede, all’interno del centro storico, il divieto di apertura di nuove attività e il divieto di trasformazione di attività esistenti. Il provvedimento sarà ora sottoposto al voto del Consiglio comunale per la conseguente definitiva approvazione. “A Verona era già in vigore l’obbligo di distanza di 300 metri tra le attività di produzione e vendita di cibi etnici – ha spiegato Corsi – ma il numero eccessivo di richieste, in continuo aumento, ha reso necessaria questa modifica, al fine di tutelare maggiormente il centro storico, patrimonio dell’Unesco, e in generale la nostra città, quarto capoluogo turistico d’Italia. Provvedimenti di questo tipo sono già stati adottati da altri Comuni come ad esempio quelli di Lucca e di Forte dei Marmi”.
UN NUOVO PORTALE PER IL CENTRO STORICO L’assessore alle Attività economiche Enrico Corsi ha presentato lunedì 20 febbraio in Gran Guardia il nuovo sito informativo “www.ccnverona.it”, realizzato dal Comune di Verona in collaborazione con Camera di Commercio, Confcommercio e Confesercenti, nell’ambito del progetto di valorizzazione del centro cittadino “Centro commerciale naturale Verona”. Al tavolo dei relatori presente anche il rappresentante di Confesercenti Verona, Alessandro Torluccio. “Il progetto intende fornire, attraverso internet – spiega l’assessore Corsi – una vetrina virtuale per accrescere la visibilità delle attività e delle imprese del centro e per aumentare le informazioni sui servizi di accesso e mobilità in città”. Presenti all’interno del sito: vetrine virtuali delle imprese commerciali del centro; notizie storiche sulla città; informazioni relative alla viabilità e ai parcheggi; promozione delle manifestazioni e degli eventi in programma a Verona. Possono aderire al progetto, con la realizzazione di una pagina personalizzata all’interno del sito, tutte le attività commerciali, artigianali o di servizi presenti in centro storico. Informazioni sul sito www.ccnverona.it.
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EVENTI
di Daniele Pagliarini
PIAZZE DEI SAPORI
Quest’anno si festeggia il decennale, dal 19 al 22 aprile
Torna nel cuore di Verona, per il suo decimo anno consecutivo, la manifestazione “Le Piazze dei Sapori”, che dal 19 al 22 aprile riempirà Piazza Bra con oltre 100 aziende dell’enogastronomia tradizionale italiana, accuratamente selezionate tra migliaia di imprese del comparto alimentare. Ma non solo. Per festeggiare i suoi primi dieci anni di vita, oltre ai prodotti dello Stivale, per la prima volta l’evento si apre all’Europa, ospitando 18 aziende provenienti da ogni angolo del Vecchio Continente con prodotti particolari e sconosciuti al grande pubblico. Lungo il Liston del Gusto e nell’area Sapori d’Europa, quindi, spazio agli Arancini di Sicilia, alla Toma Piemontese, al Babà Napoletano, ai Taralli di Puglia, al Tartufo e al Salame di Norcia, ma anche ai formaggi francesi, la carne portoghese, la birra polacca e le specialità baltiche. Piazze dei Sapori è organizzata dalla Confesercenti di Verona in collaborazione con il Comune di Verona e gode del patrocinio dell’Enit, l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Veneto e della Provincia di Verona. Per festeggiare il suo decimo compleanno, l’evento si è arricchito di nuovi appuntamenti legati al territorio, per far scoprire, oltre ai sapori, anche le tradizioni della terra italiana. Ecco, dunque, nello spazioso stand ottagonale ai piedi dell’Arena l’Associazione Pizzaioli di Verona, che proporranno il rinomato piatto partenopeo in “salsa veronese”, inserendo tra gli ingredienti le produzioni DOP e IGP scaligere, come il Radicchio Rosso, il Monte Veronese e gli Asparagi. Sempre ai piedi dell’anfiteatro romano, in uno spazio appositamente dedicato, troverà spazio il l’Istituto Enologico Italiano e il Consorzio di Arcole Doc, il quale proporrà degustazioni guidate dei vini del territorio, e al suo fian16
co, in un vivace accostamento, i Pasticceri Veronesi con Sfogliatine al Recioto e i dolci tipici di Verona. Per quanto riguarda il Guardiano del Gusto, l’ambito riconoscimento destinato all’azienda che più ha saputo mantenere vive le tradizioni culturali-gastronomiche del territorio, attraverso i propri prodotti, quest’anno concorreranno le aziende delle tre province produttrici del Prosciutto Veneto Dop: Padova, Verona e Vicenza. La cena di selezione e premiazione, in cui i 130 partecipanti sceglieranno i vincitori, si terrà Venerdì 20 alle 20.30 nelle splendide sale del Circolo Ufficiali di Castelvecchio. Nell’ambito di Dolci Note, quest’anno spazio al teatro di strada, con l’esibizione nella giornata di Sabato dei busker provenienti da tutta Italia, i quali si cimenteranno nei loro spettacoli lungo tutta la piazza. Nel segno della tradizione, invece, gli altri appuntamenti di Piazze dei Sapori: Teatro Ghiotto sarà ancora il momento dedicato ai più piccoli durante le mattinate di venerdì 20 e sabato 21, in cui attraverso il gioco, formatori e alimentaristi cercheranno di avvicinare i ragazzi alla cultura del mangiar sano; Gustare in Bra, invece, permetterà ai visitatori di pranzare e cenare ai piedi dell’Arena con prelibatezze provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa. «Ogni anno cerchiamo di portare la qualità a livelli d’eccellenza – ha dichiarato Silvano Meneguzzo, Presidente di Confesercenti Verona – e in questo modo abbiamo ottenuto importanti riconoscimenti, come il premio “Ok Italia” destinato al miglior progetto di marketing urbano». Insomma, le Piazze dei Sapori riportano la tradizione a portata di mano, offrendo ai visitatori (che l'anno scorso hanno superato i centotrentamila) un quadro completo dell'Italia "mangereccia", perché ai veri piaceri del palato, certo non si può rinunciare.
NERO D’ARCOLE, UN AMORE DIVINO
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a cura di Claudia Andreatta
SPESOMETRO PROROGATO Lo stabilisce un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate che concede un mese in più per trasmettere i dati di acquisti, cessioni e prestazioni, rese e ricevute, nel periodo d’imposta 2010, di importo non inferiore a 25.000 euro. Il nuovo termine sostituisce il vecchio fissato al 31 dicembre 2011. Si tratta della comunicazione obbligatoria prevista dall’articolo 21 del Decreto legge 78/2010 (spesometro) per gli acquisti e le cessioni di beni, le prestazioni di servizi effettuate e ricevute. A regime, la comunicazione dovrà essere, invece,
trasmessa entro il 30 aprile di ciascun anno successivo alla scadenza del periodo d’imposta di riferimento per tutte le movimentazioni di valore pari o superiore a 3.000 euro al netto dell’Iva ovvero a 3.600 euro, Iva inclusa, per le operazioni senza obbligo di emissione della fattura. In materia “spesometro”, nel sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile consultare documenti di normativa, prassi amministrativa e le risposte ai quesiti delle associazioni di categoria fornite dall’Amministrazione finanziaria.
SALDI E SOTTOCOSTO Grazie all’azione efficace portata avanti dalla Fismo-Confesercenti, il Governo ha accolto le nostre richieste, prendendo atto che un’ulteriore liberalizzazione dei saldi di fine stagione come annunciato nella manovra economica di fine anno, avrebbe ulteriormente aggravato la situazione delle nostre imprese del settore moda. Il Governo infatti, accogliendo le istanze della Confesercenti, ha tolto dalle misure volte alla liberalizzazione di alcune attività economiche, quella relative alle vendite di fine stagione, così come è stata stralciata l’ipotesi di liberalizzare le vendite “sottocosto”, provvedimento questo che se approvato avrebbe rappresentato un grave danno nei confronti delle nostre imprese. Rimane tutt’ora aperta la “partita” della deregulation degli orari di apertura degli esercizi commerciali. Abbiamo, insieme a Confcommercio, attivato un tavolo di confronto con la Conferenza delle Regioni al fine di approdare ad un accordo “Stato-Regioni”, che permetta alle stesse Regioni, sulla base dell’A rt. 5 della Costituzione, di riappropriarsi della piena competenza in tema di commercio ed orari.
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ANVA A BRUXELLES Il gruppo dirigente Anva con una delegazione formata dal Presidente Maurizio Innocenti, dai Vice Presidenti Salvatore Sanghez e Enzo Tuis, dal presidente provinciale di Verona Paolo Bissoli e dal Coordinatore Nazionale Adriano Ciolli ha incontrato ufficialmente il Vice Presidente Vicario del Parlamento Europeo Gianni Pittella e l'Onorevole Pier Antonio Panzeri membro della Commissione per il Mercato Interno ed ha ulteriormente ottenuto l'appoggio dell'Onorevole Mara Bizzotto. Nel corso di una importante riunione sono state riconosciute come legittime le richieste della categoria del Commercio su area Pubblica tese alla esclusione dalla direttiva Bolkerstein in quanto nel nostro settore la concorrenza viene sempre e comunque assicurata, come viene assicurata la pluralità delle forme di commercio e di partecipazione. Chiunque chieda una autorizzazione può ottenerla in pochi giorni; chiunque, cittadino europeo in possesso di autorizzazione rilasciata da un Paese aderente alla Comunità può, con questa, partecipare ai mercati ed alle Fiere nel nostro Paese alla stessa stregua e con gli stessi diritti di un commerciante su area pubblica italiano; qualsiasi Sindaco può ampliare o ridurre i mercati, istituirne di nuovi tramite bando di concorso come da sempre avviene; che vi sono, nei nostri mercati specialmente nelle grandi città, molti posteggi vacanti che non vengono mai coperti nè giornalmente nè tantomeno al momento dei bandi di concorso. Gli Onorevoli Pittella e Panzeri hanno assicurato il loro impegno ed anche la loro partecipazione diretta ad iniziative che l'Anva proporrà nei confronti del Governo Italiano affinchè questa spinosa questione sia superata nell'interesse del Paese e della categoria nel suo insieme.
AL VIA IL PROGETTO SOLCO Parte il “Progetto Esodo” nato dall’incontro delle volontà della Fondazione Cariverona, delle Caritas Diocesane di Verona, Vicenza e Belluno e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Triveneto, con l’obiettivo di promuovere e sostenere percorsi strutturati ed organici di inclusione socio-lavorativa a favore di persone detenute o ex detenute. Tre sono le aree d’intervento che compongono il Progetto Esodo: formazione, inclusione sociale, lavoro. 21 le associazioni, cooperative, consorzi, enti che le sviluppano e mettono in pratica. Il tutto sotto il coordinamento delle tre Caritas venete. Alle tre aree operative se ne include una quarta dedicata alla sensibilizzazione, con azioni di promozione sul territorio delle problematiche legate al carcere, attraverso una corretta informazione che sensibilizzi le diverse componenti sociali creando consenso e coinvolgimento. Per chi volesse entrare in contatto con questa realtà è possibile visionare il sito www.solcoverona.it – tel.0458104025 info@solcoverona.it
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TUTTAFRUTTA STRINGHETTO
Anche la frutta…dà buoni frutti. Quello che sembra un gioco di parole è diventato realtà presso il negozio di Fabrizio Stringhetto che da oltre trent’anni investe tutte le sue energie nella conduzione della propria attività di vendita e distribuzione di prodotti ortofrutticoli in via Lungadige Scrami a Porto di Legnago. L’azienda, nata come ditta individuale agli inizi degli anni Ottanta, è la continuazione di una storica attività di commercio all’ingrosso e al dettaglio presente a Porto, ma, una volta trasferitasi nell’attuale sede, è diventata luogo non solo di vendita ma anche di manipolazione e lavorazione della frutta e della verdura sotto la ingegnosa guida del signor Fabrizio. Freschezza, provenienza, qualità ad un prezzo contenuto. Sono queste le caratteristiche che Stringhetto garantisce con la vendita dei propri prodotti e per farlo si preoccupa di persona dell’acquisto di frutta e ortaggi. «L’approvvigionamento è sempre stato il punto di forza dell’azienda- spiega il titolare- ed è quanto, ancora oggi, cerco di trasmettere ai miei 20
figli perché non perdano di vista l’amore per la qualità e la costante ricerca della novità». È questo, dunque, il segreto di tanto successo che ha permesso all’azienda di essere un punto di riferimento per la clientela non solo locale ma anche provinciale, nazionale e in qualche occasione, estera. L’interpretazione delle esigenze del mercato e la conseguente ricerca di soddisfazione della clientela sono stati i due principi che hanno ispirato l’attività della ditta Stringhetto. «Fin dagli inizi
della attività ho capito quanto fosse necessario guardare “avanti” e questa predisposizione è fruttuosa oggi dal momento che ogni giorno dobbiamo fare i conti con la grande distribuzione che si fa posto tra i piccoli negozi», afferma il gestore. Ed ecco dunque che per far fronte alla crisi economica e all’avvento dei grandi mercati, tra le fila del piccolo negozio iniziano a fare la loro comparsa, per la prima volta nella zona, i prodotti della cosiddetta “quarta gamma”. Frutta e ver-
ASSOCIATI
dura fresca, già lavata, asciugata e tagliata, confezionata in comode vaschette e pronta per essere servite sono state per anni il sogno inespresso di molte famiglie e ora è possibile averle sulla propria tavola, acquistandole da Stringhetto. «È importante capire prima di altri dove sono dirette le tendenze del mercatospiega Fabrizio Stringhetto- e studiare il prodotto e il servizio che meglio possono soddisfare le esigenze dei consumatori». Da questa intuizione nasce anche il nuovo marchio “Tuttafrutta”, un prodotto nuovo che oggi ha trovato posto e fa concorrenza alle grandi marche. Si tratta di una serie infinita di marmellate e confetture prodotte abbinando gli ingredienti più strani rispetto a quelli comunemente proposti. Così accanto alle classiche confetture di pesche, fragole o ciliegie,
di Caterina Ugoli
l’azienda propone la confettura al gusto tropicale, ananas con arance, misto bosco, melone con lime, mela e limone, ribes rosso. La frutta si sposa con la frutta in accoppiamenti di gusto che soddisfano non solo il palato ma anche la “linea”. Per chi infatti vuole evitare gli zuccheri la linea “Tuttafrutta” garantisce non solo ingredienti freschi ma anche un prodotto senza zuccheri aggiunti. Così oggi le confetture e le marmellate Stringhetto vengono distribuite in tutti i negozi e gastronomie di Verona e d’Italia o possono essere acquistate on-line e consegnate entro pochi giorni attraverso il servizio postale. E le idee brillanti non finiscono qui. Per chi vuole gustare sempre qualcosa di diverso ecco l’ultima novità: il cioccolato. Nascono da qui “Le Spalmabili”, morbi-
de creme a base di cioccolato e frutta. Così, il marchio “Tuttafrutta” si arricchisce di gusto: spalmabile al cioccolato bianco con pistacchio di Bonte dop, spalmabile di cioccolato fondente con arance o con pere, non sono che alcuni degli invitanti prodotti confezionati in semplici vasetti che racchiudono tutta la genuinità degli ingredienti e la creatività del produttore. E supporto di questa produzione l’azienda Stringhetto si è anche munita di macchinari e impianti che, sempre assicurando il livello artigianale della produzione, sono altrettanto garanti dell’integrità sanitaria e della qualità di tutto il ciclo di lavorazione. E considerando il fatto che la produzione non sembra aver subito battute d’arresto, non resta che attendere di rimanere sorpresi da qualche altra idea “frutt…uosa”.
NASCE DSG SERVICE AL SERVIZIO DEI CONDOMINI Dsg Service è la nuova realtà che nasce nel mercato di oggi fondendo esperienze e conoscenze sviluppate negli anni sugli interventi sia ordinari che straordinari ai fabbricati. Organizza, programma e gestisce le attività di manutenzione, studiandole in base alle necessità, al fine di garantire sempre più costi certi senza sorprese e mantenendo alto il valore dell’immobile nel tempo. Sviluppata nel settore manutentivo offre, nello specifico, risposte alle esigenze edili, impiantistiche e di pulizie e giardinaggio coprendo da i piccoli interventi urgenti sia ad interventi completi “chiavi in mano”. DSG si rivolge non solo alle aziende ma anche ai privati con un servizio attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno, diventando quindi un unico referente per qualsiasi richiesta. Per informazioni è attivo il numero verde 800810744.
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LI ZZAIO I P E MAN A’ B A R T I V O N
TIPOLOGIA
LUOGO ORE COSTO*
PERIODO
Corso sostitutivo del libretto di idoneità Verona e provincia sanitaria
3
35 euro
Marzo Aprile
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione per titolari d’impresa (Ex D.Lgs. 626/94)
Verona
16
160 euro
Maggio Giugno
Addetto alla prevenzione degli incendi per aziende a basso rischio
Verona
4
75 euro
Maggio Giugno
Formazione per addetto al pronto soccorso aziendale per aziende dei gruppi B e C
Verona
12
170 euro
Maggio Giugno
Corso abilitante per l'esercizio dell'attività di "somministrazione e vendita di prodotti alimentari"
Verona
120
567 euro
Aprile Maggio
Corso per personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento in luoghi aperti al pubblico (ex buttafuori)
Verona
90
380 euro
Maggio Giugno
Corso abilitante per agenti e rappresen tanti di commercio
Verona
81
308 euro
Maggio
Corso abilitante per agenti d'affari in mediazione del settore immobiliare
Verona
106
433 euro
Maggio
Corso barman base
Verona
28
266 euro
Settembre
Corso barman avanzato
Verona
25
190 euro
Settembre
Corso pizzaioli
Verona
Maggio
*Per gli associati Confesercenti sono previsti forti sconti. Al prezzo va aggiunta l’Iva pari al 21%
Sede iscrizioni: Via Albere, 132 - 37137 Verona Tel. 045 8624011 - Fax 045 8624088 Responsabile: Claudia Andreatta e-mail: formazione@confesercenti-vr.it - www.confesercenti-vr.it
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