Commercio Oggi N. 39

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n° 39 - Dicembre 2011

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COMMERCIO OGGI Registrazione al Tribunale di Verona n. 458 del 12 aprile 1979 Anno 28 n. 39 Dicembre 2011 Periodico della Confesercenti di Verona Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DR VERONA DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Albere, 132 - 37137 Verona. Tel. 045 8624011 ufficio.stampa@confesercenti-vr.it PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale Ce. Se. Con. Verona tel. 045 8624029 EDITORE Ce. Se. Con. Srl


sommario 5 EDITORIALE

13 FISCO Agenzia Entrate on-line

La stangata

6 ATTUALITÀ

14 FIEPET

Incarico a Monti

Campione di pizza

8 REGOLAMENTI 15 FIAB Novità fiscali

Moratoria Commerciale

10 ASSOCIATI

16 VERONA Nuovo regolamento chioschi

Dav Vending

11 ASSOCIATI

18 NEWS

La Fontana Dine Music

12 VERONA

Formazione e Pec

20 ASSOCIATI

Navetta per il centro

Ottica Giro

DIRETTORE RESPONSABILE Daniele Pagliarini IN REDAZIONE Daniele Pagliarini, Alessandro Torluccio, Claudia Andreatta. HANNO COLLABORATO Gabriella Ghio, Caterina Ugoli, Bernardetta Arduini, Sabrina Residori. Impaginazione e grafica a cura di Confesercenti Verona FOTO - Archivio Ce. Se. Con. STAMPA Simeoni Arti Grafiche Via Ciro Ferrari 9 37066 Caselle di Sommacampagna



EDITORIALE

d i S il v a n o Me n eg u zz o

Torna la stangata e i protagonisti non saranno più Paul Newman e Robert Redford, ma noi stessi. Sì, perché le misure che Monti si appresta ad approvare, seppur indispensabili, non faranno altro che affossare ancora di più la situazione della parte debole del Paese. Se la priorità doveva essere la crescita le attese non sono state rispettate. Con la stagnazione dei consumi si perdono posti di lavoro, si chiudono le imprese e la ricchezza del territorio si abbassa sempre di più. Mentre stiamo scrivendo ancora non sappiamo nel dettaglio quali saranno i provvedimenti, ma quello che i giornali hanno fatto trapelare sarà la solita Manovra lacrime e sangue per chi già ne ha versato a sufficienza. Perché non detassare le tredicesime, come chiediamo da 15 anni? E Perché non tagliare le spese, soprattutto quelle cosiddette di rappresentanza, che in un periodo come questo sembrano una presa in giro per i milioni di italiani che faticano ad arrivare alla fine del mese? Il carrozzone Italia, fatto di auto blu, parate militari e baldacchini indorati siamo stufi di doverlo trainare sempre noi. E se si spezza la corda chi lo trainerà?

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INCARICO A MONTI Berlusconi fa un passo indietro, l’incarico affidato all’ex Commissario Europeo per la Concorrenza. Due obiettivi: risanamento e crescita.

Mario Monti accetta l'incarico di formare il nuovo governo dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Oggi le consultazioni del neopremier per formare la squadra dell'esecutivo. "L'Italia può superare la crisi con uno sforzo comune - sono state le prime dichiarazioni ufficiali di Monti riprendendo il cammino della cre6

scita nel segno dell'equità: il Paese deve vincere la sfida del riscatto. Obiettivo del governo è risanare la situazione finanziaria e riprendere il cammino della crescita in un quadro di accresciuta attenzione all'equità sociale". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha motivato la scelta di conferire l'incarico a Monti, spiegando che "è interesse del Paese, dopo aver ricevuto le dimissioni di Berlusconi un governo che abbia un largo appoggio per fare scelte urgenti sul consolidamento dell'economia". In questo momento "l'Italia è fragile, sotto il peso di un grande debito pubblico", da cui la necessità di evitare "elezioni precipitose". L'incarico a

Monti è stato conferito al termine delle consultazioni con le forze politiche: V i a l i b e r a d e l P d l "fino ad attuazione programma". Il segretario del Pdl Angelino Alfano garantisce l'appoggio al governo Monti, ma annuncia un incontro con il neoincaricato per chiarimenti su programma e composizione dell'esecutivo. "Abbiamo manifestato al presidente Napolitano la disponibilità, con Mario Monti ci incontreremo dopo l'incarico per un approfondimento sul contenuto del programma e la composizione del governo". Secco il no ai ministri politici: "Abbiamo fatto presente al capo dello Stato la nostra preferenza per tecnici che abbiano


ATTUALITÀ dato prova di sensibilità istituzionale e culturale oltre che di equilibrio". La durata prevista dell'esecutivo, invece "non può che essere collocata rispetto ai tempi necessari per l'attuazione del programma". Pd : pie no a pp ogg io a gove rno t e c n i c o per fare riforme. "Abbiamo dato la nostra disponibilità al capo dello Stato - spiega il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani - per fare le riforme. Serve un governo tutto nuovo e tecnico perché la crisi è seria. In particolare quella elettorale, quelle istituzionali come il dimezzamento dei parlamentari il cambiamento dei regolamenti di Camera e Senato". O p p o s i z i o n e d e l l a l e g a "No all'ammucchiata, vagliamo programma" .Opposizione a Monti da parte della Lega. "Abbiamo detto no spiega Umberto Bossi -, non stiamo all'ammucchiata e staremo all'opposizione. Non ce la sentiamo di sostenere un governo senza programma, di sostenere un mandato in bianco. Quando vedremo il programma avremo però le idee più chiare e vaglieremo di volta in volta le nostre posizioni" S ì c o n r i s e r v a d e l l ' I D V . L'Italia dei Valori dà il via libera a Monti, purché l'esecutivo sia "governo a tempo per rispondere alle emergenze internazionali, per ridare lustro e credibilità al nostro paese. Non possiamo che augurarci - ha detto il leader Antonio Di Pietro che sia un governo tecnico qualificato, che in breve tempo porti alle elezioni e che abbia rispetto per quei cittadini che hanno, attraverso il referendum, chiesto la modifica della legge elettorale, da fare o in Parlamento o con la consultazione popolare" Terzo Polo: sì a Monti, "duri fino a 2013". Anche il Terzo Polo è favorevole a Monti, e auspica che "il governo duri fino alla fine della legislatura", ha detto il leader Udc Pier Ferdinando Casini dopo una consultazione con le altre forze della coalizione.

d i Cl a u d ia A n d r e a tt a

VENTURI: "RITORNO DELL’ICI E PATRIMONIALE? NO GRAZIE" “L’agenzia delle Entrate, per bocca del suo Direttore, si dichiara pronta su Ici e patrimoniale se arrivasse la decisione politica che spetta al Governo. Con la pressione fiscale che sfiorerà il 45% afferma in una nota il presidente della Confesercenti, Marco Venturi - è fin troppo facile dire che cittadini ed imprese invece non sono affatto pronti. In tempo di crisi così profonda non si aiuta la ripresa economica con misure come l’aumento dell’Iva ed altre imposte. Senza dimenticare che a suo tempo l’Ici fu sostituita dalla facoltà di aumentare le addizionali Irpef. Il suo “ritorno” dunque duplicherebbe l’aggravio fiscale. In realtà ci aspettiamo altro: riforme strutturali e non azioni congiunturali, interventi forti di riduzione di spesa e sprechi che in Italia sono tracimati oltre la decenza. Serve una svolta inequivocabile su dove si devono cercare e trovare le risorse. Certo arrivano anche segnali positivi: il decreto con la riduzione dell’acconto di novembre, o la lotta al sommerso richiamata da Befera che ci vede schierati ovviamente a favore per contrastare

concorrenza sleale e criminalità. Le imprese nella crisi hanno bisogno di una boccata d’ossigeno, di scelte chiare. Ma che non vengano poi contraddette da un carico di imposte sempre più pesante e che va a gravare proprio su famiglie e imprenditori che fanno il proprio dovere fiscale”. Il direttore generale delle Entrate, Attilio Befera, ha dichiarato oggi che ' il problema è che da noi c'è un uso eccessivo di contante rispetto agli altri paesi europei e sarebbe perciò più corretto fare maggior uso di carte di pagamento. ' Ovviamente però - ha precisato Befera - bisogna intervenire sulle commissioni bancarie” ricordando che con la diminuzione del contante si avrebbe una notevole riduzione dei costi che la circolazione dei soldi comporta. E sul capitolo della introduzione di una nuova Ici o una patrimoniale o la revisione delle rendite catastali Befera ha affermato che l'Agenzia delle Entrate ' è sempre pronta” precisando che ' i nostri database sono ricchi e aggiornati'' e ricordando, inoltre, che viene fatta anche un'analisi accurata sui movimenti finanziari.

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MORATORIA

REGOLAMENTI

COMMERCIALE

Il documento è stato presentato in Regione e verrà discusso a breve. Si chiede di bloccare le nuove aperture e di regolarizzare le aperture domenicali, in attesa della tanto sospirata Legge sul Commercio di Daniele Pagliarini Una moratoria per dire no a nuovi insediamenti di grande distribuzione. Questo è quanto ha presentato in Regione la Confesercenti nel mese di novembre, per limitare il rischio di una completa deregulation del settore. La legge Regionale sulla programmazione commerciale, infatti, è scaduta da qualche mese, e in attesa del rinnovo si sta creando un pericoloso vuoto legislativo, che permette ampliamenti e concessioni di nuove strutture commerciali. «Nel contesto attuale c’è il rischio concreto che aumenti ulteriormente la presenza già ingombrante dei grandi centri commerciali sul nostro territorio – ha spiegato Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona –. Nella nostra Regione, dove la grande distribuzione ha un impatto che la colloca ai massimi livelli Europei, occorre una pausa di almeno un anno, in attesa che si regolamenti tutta il settore e si torni ad una progettualità sostenibile». Secondo alcuni studi della stessa associazione di categoria, per ogni posto di lavoro creato nei centri outlet se ne perdono quattro negli immediati centri sto8

rici: «Noi riteniamo che la vera sfida innovativa, la vera modernità nel nostro Veneto, sia oggi la capacità di rilanciare il ruolo delle nostre città, l’unicità dei nostri centri urbani, la qualità del nostro modello di vita – ha proseguito Tonini –. La posta in gioco non è soltanto la difesa dei piccoli esercizi commerciali, ma si tratta di capire quale modello di sviluppo vogliamo seguire. Se si prosegue su questa strada si avranno tanti comuni desertificati e altrettanti mega centri ludico-commerciali all’uscita dei caselli autostradali, una sorta di deserto americano, dove il modello seguito è stato proprio questo. Qui non è sostenibile sia per i costi sociali che per quelli economici. Nella situazione di crisi attuale occorre ritrovare i valori di prossimità». Oltre a bloccare l’insediamento di nuove strutture di questo tipo, con la moratoria la Confesercenti vuole anche mettere la parola fine alla diatriba sulle aperture domenicali, confermando la possibilità che questa venga regolamentata dalla stessa Regione. Sul territorio veronese sono molte le strutture che si stanno

muovendo per sfruttare questa frangente: «La situazione è potenzialmente esplosiva. I comuni spesso sono costretti a dare la loro approvazione a questi insediamenti, vedendo in loro un potenziale per le casse pubbliche, ormai ampiamente raschiate dallo Stato centrale. Non possiamo dar loro torto, ma devono essere consapevoli che l’insediamento di questi mega centri, se da una parte aiuta il bilancio comunale, dall’altro impoverisce il territorio e gli effetti sono già evidenti, visto che proprio in circostanze come quella attuale sono sorte alcune delle più imponenti mostruosità come Motor City e Veneto City». Sembra però che la nuova giunta regionale veneta sia più sensibile di quella precedente e l’assessore regionale con delega al commercio, Isi Coppola, ha manifestato grande disponibilità alle associazioni. «Ci ha chiesto di redarre la legge perché la Regione abbia nero su bianco la strada da percorrere – conclude Tonini -. Continuare a costruire questi agglomerati di cemento non porterà a nulla, anzi, toglierà lavoro e ricchezza».



Professionalità, qualità, efficienza e cortesia. Questi sono i punti fermi della Dav, l’azienda di San Bonifacio che dal 2000 si occupa di ristorazione automatica all’interno di aziende ed enti pubblici di Verona. Un’impresa, quella guidata da Daniele Pizzini, che ha saputo ritagliarsi un mercato importante sul territorio scaligero, legando il proprio nome alla qualità che può offrire: «Abbiamo deciso di percorrere questa strada insieme ai quattro soci, Alberto Fioraso, Damiano Manfrinato, Luca e Ivana Remonato, per mettere a disposizione della clientela la nostra decennale esperienza, maturata in altre imprese del settore. Siamo partiti mettendoci al servizio dell’utente finale, che non desidera più solo un distributore automatico, ma un vero e proprio sistema di ristorazione, che possa offrire anche prodotti freschi». È per questo, quindi, che nasce nella struttura di San Bonifacio anche un laboratorio di produzione alimentare, che sforna prodotti a marchio Dav: «Ogni cliente ha esigenze diverse e ha bisogno di avere un sistema personalizzato, funzionale e affidabile. In questo noi abbiamo scelto di accompagnarci alla Zanussi, che ha sistemi che ci permettono molte regolazioni e quindi di ottenere, ad esempio, il caffè del bar, con una qualità assai elevata», ha proseguito Pizzini. Per poter garantire un servizio all’altezza della qualità dei prodotti, la Dav ha scelto di sviluppare il proprio mercato su un territorio ristretto, limitandosi a Verona e a parte della provincia vicentina: «Il nostro compito è quello di coccolare i nostri clienti, ossia offrirgli assistenza rapida e personalizzata in caso di blocchi macchina, così come offrirgli soluzioni che possano soddisfare le sue esigenze – ha spiegato Pizzini -. Il

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ASSOCIATI

DAV: VENDING E CATERING

personale è collegato ad una rete di telefonia mobile coordinata dalla nostra centrale operativa che ci permette di rispondere in tempo reale ad ogni necessità». La Dav, tuttavia, non è solo vending. Da qualche tempo infatti, si è affiancata l’attività di catering, che sta riscuotendo un buon successo, al punto che l’azienda è pronta a nuovi investimenti per ampliare questo ramo: «Vista la presenza del nostro laboratorio, abbiamo iniziato con qualche piccolo evento e abbiamo notato una particolare soddisfazione da parte del cliente. In un’ottica di sviluppo aziendale, quindi, abbiamo pensato di investire anche in questa direzione, attraverso l’acquisto di attrezzature e l’inserimento di nuovo personale, con l’obiettivo di riuscire ad organizzare anche eventi più impegnativa, quali matrimoni e ricevimenti». La Dav, quindi è pronta a rilanciare, mantenendo comunque alta l’attenzione anche sulla ristorazione automatica: «Il nostro è un settore in continua evoluzione, sia sotto il punto di vista della tecnologia, che per quanto riguarda la comunicazione, quindi non possiamo permetterci di rimanere fermi – ha concluso Pizzini –. Continueremo ad offrire innovazione e qualità ai nostri clienti, oltre ad un servizio puntuale ed efficiente, e magari per il prossimo meeting aziendale potrebbe essere proprio la Dav il partner ideale per un catering all’altezza della situazione. Nel frattempo cogliamo l’occasione per rivolgere a tutti i nostri clienti un sentito augurio di buone feste e un 2012 ricco di soddisfazioni». Dav Srl - Via nazionale 24 - San Bonifacio (Vr). Telefono 045.6104786 info@ddavvending.com


ASSOCIATI

LA FONTANA DINE & MUSIC

“A cavallo di due secoli il Novecento e il Duemila, proprio nella mia città, un oste che sembra un angelo mandato da Dio, sempre sorridente, sempre cordiale anche quando sicuramente avrà pure i cazzi suoi da tenere a bada, coadiuvato da un misterioso chitarrista basco dal nome troppo difficile, piombato chissà come alla periferia di Avesa a portare il messaggio della buona musica, mi presenta su un piatto d’argento il mio agognato cafè chantant cittadino, il mio sognato cabaret di fuori porta per il nuovo millennio, dove davvero poter sorbire in pace mousse di tonno e di jazz, di moscato e di folk, senza che nessuna cosa disturbi l’altra. Va bè, niente ventriloqui o contorsionisti, ma non si sa mai che un giorno arrivino anche quelli ” Così scriveva Enrico De Angelis (direttore artistico del Festival Tenco) parlando della Fontana. Ed è questa la vera anima del locale: coniugare il buon cibo con la buona musica senza che nessuna delle due escluda l’altra. Sperimentazioni costanti negli impasti delle pizze con l’utilizzo di farine di kamut, di farro; dei relativi lieviti madre e non per anticipare o rincorrere delle mode effimere ma per una continua ricerca del meglio e del più salutare. Un occhio anche verso il biologico difficile da realizzare in un locale misto ma sempre presente nelle nostre pizze precotte, conservate sotto vuoto e da consumare a casa dopo una veloce scaldata. Utilizzo di prodotti di nicchia come la “stracciata” di burrata di bufala campana, la salsa di pomodoro fresco autoprodotta o i funghi freschi di raccolta

che il mercato periodicamente offre. Non solo pizze ma anche cucina di ricerca: le migliori sopresse e lardi aromatizzati con la polenta di Marano lavorata a pietra, i caprini di Malga Faggioli, i migliori Monte Veronese, l’utilizzo delle carni dei polli di razza Grigia da poco reintrodotti in Lessinia e allevati solo all’aperto come una volta senza l’utilizzo di mangimi. E ora le mele, i peri “trentosi”, i peri “missaori” (nuovo presidio Slow Food) che il Biomercatino di Arbizzano presenta settimanalmente e al quale partecipiamo con le pizze Bio certificate. E ancora i corsi di cucina, le degustazioni, le presentazioni a varie manifestazioni . E dopo aver assaporato queste rarità tutti i venerdì e sabato della buona musica che spazia tra i vari generi: jazz, folk, etnica, di ricerca, popolare, flamenco ..Ormai siamo vicini ai mille concerti organizzati e infatti il 21 di dicembre (giorno del solstizio d’inverno) festeggeremo l’evento con la serata “Dall’Uno al Mille” con il gruppo, la John Papa Bougi, band con la quale abbiamo iniziato 15 anni fa. Certo anche noi sentiamo la crisi che ci circonda ma la viviamo come stimolo a fare sempre di più e meglio perché siamo convinti che la qualità alla fine premia. A volte è demoralizzante vedere come certi locali stiano ancora lavorando, ma la convinzione ci aiuta a superare anche questi piccoli momenti di sconforto. L a F o n t a n a D i n e M u si c - 1 5 , v . P a i o l a - 3 7 12 7 A v e s a ( V R) . t e l : 0 4 5 8 3 4 5 9 7 9

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NAVETTA PER IL CENTRO

VERONA

È partito venerdì 4 novembre e durerà fino a maggio 2012, il servizio parcheggio e taxi-navetta dalla Passalacqua a Piazza Erbe, promosso dal Comune di Verona in collaborazione con Amt. Il servizio, al costo di 2 euro, sarà attivo nelle seguenti fasce orarie: il venerdì e il sabato dalle 20 alle 2, il sabato dalle 15.30 alle 19.30. Il nuovo servizio, realizzato con il sostegno delle associazioni di categoria, è stato presentato a Palazzo Barbieri dall’assessore alle Attività economiche Enrico Corsi; presenti il presidente di Amt Germano Zanella e i rappresentanti di Confcommercio Bepino Olivieri e di Confesercenti Alessandro Torluccio. “Un’iniziativa a vantaggio dei cittadini che nel fine settimana vogliono raggiungere il centro città per trascorrere la serata o per lo shopping – spiega Corsi con soli 2 euro infatti, sarà possibile lasciare l’auto alla Passalacqua e raggiungere piazza Erbe senza il problema di dover trovare parcheggio. Un servizio – aggiunge Corsi – che favorisce l’ingresso in città di cittadini e turisti, a vantaggio anche delle attività commerciali e delle numerose iniziative in programma per il periodo natalizio”. “Si tratta di un progetto sperimentale – sottolinea Corsi – che potrebbe venire esteso a tutti i giorni della settimana e mettere in rete più parcheggi, per dare una risposta concreta al problema della sosta in città”. “Due taxi navetta di 8 posti ciascuno – aggiunge il presidente di Amt Zanella – effettueranno servizio non stop sia durante l’orario diurno che durante le ore serali, in modo da garantire un continuo trasporto di persone”. In riferimento alla sicurezza del parcheggio Passalacqua, Zanella ha ricordato “la costante presenza di personale addetto alla sorveglianza e il sistema di telecamere presenti nell’area, a tutela dei passeggeri e delle loro auto”.

d i A l e s s a n d ro T o rl u c c i o

Inaugurato il servizio che dal parcheggio Passalacqua accompagnerà i visitatori in Piazza Erbe a soli 2 euro


AGENZIA DELLE ENTRATE FISCO

d i G a b ri e l l a G h i o

on line il modello per comunicare il domicilio dove ricevere la notifica degli atti del Fisco

L'A genzia delle Entrate rende noto come sia "in linea il nuovo modello che i contribuenti possono utilizzare per indicare un indirizzo, diverso da quello del proprio domicilio fiscale, presso cui ricevere la notifica degli atti del Fisco". Secondo quanto riporta una nota dell'A genzia: "la nuova comunicazione recepisce le ultime disposizioni inserite nel Dpr 600/73, viaggia sia per posta sia via web e il suo uso diventerà obbligatorio a partire dal 2 gennaio prossimo". "In passato - spiega il Fisco - il contribuente poteva comunicare il domicilio per le notifiche in occasione della presentazione di un modello di dichiarazione o tramite raccomandata postale all’Ufficio delle Entrate. Il nuovo sistema, invece, per il contribuente che vuole scegliere un domicilio per le notifiche, prevede di utilizzare questa comunicazione ad hoc, che può essere inviata all’A genzia tramite il canale telematico o per

posta raccomandata con avviso di ricevimento". “I contribuenti abilitati ai servizi telematici dell’A genzia sottolinea l'A genzia - possono direttamente compilare e inviare il modello via web, utilizzando l’apposito software presente in rete. In caso di spedizione per raccomandata, invece, il contribuente dovrà allegare al modulo compilato a mano, o tramite la versione “editabile” disponibile sul sito, la fotocopia del documento di identità di chi firma la comunicazione". "Il contribuente - conclude la nota - residente in Italia o all’estero, può scegliere l’indirizzo per le notifiche presso una persona o un ufficio, purché si trovi nello stesso Comune in cui ha il proprio domicilio fiscale. Il contribuente residente all’estero può anche indicare un indirizzo estero per le notifiche purché non ne abbia già indicato uno in Italia o non abbia nominato un rappresentante fiscale nel nostro Paese".

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CAMPIONE FIEPET

È un veronese il campione europeo di Pizza del 2011. Si chiama Giorgio Sabbatini, abita ad Affi e dal 1985 si occupa dell’arte dell’impasto. La competizione, che si è svolta a Milano negli ultimi giorni di ottobre all’interno del Salone internazionale dell’ospitalità professionale, ha messo a confronto 50 pizzaioli provenienti da tutta Europa, i quali si sono sfidati sulla qualità, la cottura, la presentazione e l’abbinamento degli ingredienti della propria pizza. A spuntarla, al termine di due giorni particolarmente intensi, è stato proprio Sabbatini, che presentava delle nuove preparazioni ispirate alla cucina indiana: «Ho stupito la giuria, formata da famosi chef e tecnici del settore, proponendo loro un abbinamento di gamberoni, zenzero e mousse di formaggi cremosi, seguendo una ricetta tradizionale dell’India. La cura in fase di cottura e di presentazione ha poi fatto il resto, permettendomi di ottenere un punteggio di 694 sui 700 punti disponibili». Una bella soddisfazione, quindi, per il titolare del MaryGio, all’interno della zona commerciale di Affi, che da anni si cimenta in competizione e gare per mettere alla prova il suo talento: «Questa è stato sicuramente il mio risultato più prestigioso e arriva dopo il sesto posto del Pizza Expo di Las Vegas. È un premio a quanto fatto finora, ma certamente non mi adagerò sugli allori e continuerò a studiare e a confrontarmi con i miei colleghi per ottenere una qualità sempre più alta». Sabbatini ha fondato nel 2010 con Giuseppe Conte l’Associazione Pizzaioli di Verona, con lo scopo di far conoscere il mondo della pizza attraverso eventi e manifestazioni, molto spesso in collaborazione con la Confesercenti di Verona. Il prossimo appuntamento per il campione europeo sarà un nuovo tentativo di affermazione a Las Vegas, dove verrà invitato a rappresentare proprio l’Europa: «Il livello della competizione diventa sempre più alto e le giurie sempre più preparate. La pizza, così come altri prodotti, sta diventando sempre più internazionale e quindi non basta più essere italiani per poter proporre una pizza all’altezza. Occorre trovare ogni giorno nuove sfide, selezionare accuratamente gli ingredienti e non scendere mai di qualità, non solo alle competizioni, ma anche, e soprattutto, all’interno delle nostre attività». 14

DI PIZZA d i D a n i e l e P a g l i a ri n i


BENZINAI: FIAB

NOVITA’ FISCALI

di Ivo Corso

Come vi avevamo anticipato,, il provvedimento di legge di stabilità è stato approvato definitivamente dal Parlamento. La norma reca all’articolo 34 della nuova stesura legislativa, il bonus fiscale in forma strutturale e l’azzeramento dei costi della moneta elettronica. Dopo quasi 20 anni di battaglie politiche e sindacali,dunque, viene riconosciuto il ruolo dei gestori quali operatori che incassano, custodiscono e versano alle casse dello Stato l’ammontare di accise ed Iva, con un ruolo assimilabile al sostituto d’imposta, per un importo di oltre 30 miliardi di euro l’anno, a proprio rischio e pericolo. Si tratta di un doppio risultato e di una doppia soddisfazione, un risultato straordinario, determinato dalla mobilitazione della categoria dei benzinai, che va valorizzato e socializzato. Tale agevolazione, in particolare, consiste in una deduzione forfettaria dal reddito di impresa di un ammontare che viene calcolato in base all’ammontare complessivo dei ricavi. - 1,1% dei ricavi fino ad euro 1.032.913,80 - 0,6% dei ricavi da euro 1.032.913,80 fino ad euro 2.065.827,60 - 0,4% dei ricavi oltre euro 2.065.827,60 L'acconto dovuto ai fini delle imposte sui redditi va calcolato non tenendo conto della deduzione forfetaria. Inoltre, dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità saranno gratuite le operazioni, sia per il venditore che per l'acquirente, effettuate con carte di pagamento, per importi inferiori ai 100 euro. «La battaglia portata avanti dalla Fiab Confesercenti ha avuto i suoi frutti – ha commentato Fabrizio Tonini, direttore dell’associazione di categoria – e anche la serrata di novembre è servita per riconoscere il lavoro dei distributori, i quali, ricordiamo, non guadagnano di più con l’aumento del prezzo del carburante, ma anzi, ci perdono, visto che i consumi diminuiscono, ma le case petrolifere pretendono comunque pagamenti tempestivi e direttamente proporzionali all’aumento del prezzo. Ora serve una più accentuata attenzione alle tematiche delle liberalizzazioni e del mercato, temi su cui si andrà a discutere nelle prossime riunioni e di cui se ne parlerà anche col nuovo Governo». 15


CHIOSCHI BAR VERONA

d i D a n ie l e Pa g l ia r in i

Nuovo bando e nuovo regolamento

Nuovo appuntamento per il bando di assegnazione dei chioschi su area pubblica a Verona. Dopo la prima stesura del testo, avvenuta nel 2007 dall’assessore al commercio, Francesca Tamellini e le successive modifiche dell’attuale amministrazione, il Comune riprova ad inserire queste attività in alcune zone della città ritenute “a rischio”, con l’intento di rivitalizzare queste aree. Si tratta di nove punti della città, che vanno da Piazza Indipendenza a Via Tombetta, dalle Torricelle a Montorio, con autorizzazioni che permetteranno, in alcuni casi, anche un plateatico di 50 metri quadrati e la possibilità di somministrare bevande alcoliche. Il progetto iniziale, quindi, viene in parte stravolto, visto che le nuove location saranno ben più appetibili rispetto alle precedenti, uno dei motivi per cui i precedenti bandi andarono deserti. Tuttavia la soluzione trovata sembra avvicinarsi di più ad un locale pubblico che a un’attività ambulante: «Siamo di fronte all’installazione di un vero e proprio bar, con tanto di plateatico e somministrazione di bevande alcoliche – ha spiegato Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona – e tutto questo in barba al piano comunale sui pubblici esercizi, che per il centro storico, ad esempio, non prevedeva la concessione di nuove licenze. Il

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rischio, quindi, è che in alcune zone arrivino altre attività a saturare zone già ampiamente coperte, perdendo, di fatto, quello che era lo scopo principale del progetto iniziale». Altre zone interessate dall’intervento saranno Lungadige San Giorgio, Via Po, Via Golino e Via dei Gelsi. Le strutture dovranno avere forma ottagonale ed essere fabbricate in legno o laminato metallico color bronzo, con un’altezza massima di 3 metri: «Il fatto che queste strutture saranno ancorate al terreno fornisce ancor di più la sensazione che si tratti di esercizi pubblici fissi – ha proseguito Tonini –. Il nostro parere sul provvedimento sarà sicuramente negativo, soprattutto per quelle aree del centro storico dove riteniamo non ci sia assolutamente bisogno di altre attività, che non farebbero altro che entrare in competizione con quelle già presenti». Per partecipare all’assegnazione verrà stilato un apposito bando pubblico, che verrà predisposto con ogni probabilità nei primi mesi del 2012. Restano in sospeso, tuttavia, le questioni sollevate dalla Confesercenti di Verona, che con ogni probabilità porteranno a qualche modifica del testo presentato. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi agli sportelli Confesercenti in Via Albere 132 a Verona.



a c u r a d i C l a u d i a An d r e a tt a

Banchetti di Santa Lucia Slitta di un altro anno il piano di riordino per i banchetti di Santa Lucia. Anche quest’anno, quindi, la manifestazione si svolgerà dal 10 al 13 dicembre col medesimo regolamento, che prevede l’adeguamento delle strutture di vendita a gazebo in pvc. Gli spazi disponibili rimangono 260 e gli orari di apertura sono dalle 8 alle 23, con la sola limitazione del giorno 13, in cui i banchetti chiuderanno alle 20. Così come l’anno scorso è vietato l’utilizzo di altoparlanti e strumenti rumorosi. Il direttore di Confesercenti, Fabrizio Tonini, interviene sulla questione: «Noi

siamo favorevoli a un riordino del mercato di Santa Lucia, come del resto un anno fa, quando se ne discuteva, e tenendo conto che la delibera che si cerca di modificare risale al periodo dell´ex assessore Tamellini», dice, alludendo all´amministrazione Zanotto. «Il riordino deve prevedere una riassegnazione di tutti i banchi», aggiunge, «e individuare nuovi spazi dove spostare quelli che non ci staranno in Bra visto che si vuole diminuire il numero di banchi. Siamo contrari però a eliminare quelli di via Mazzini e di fronte a Coin, nel periodo di Santa Lucia».

Casella Pec obbligatoria per le imprese Ricordiamo che a far data dal 29 novembre 2011 tutte le società iscritte al Registro delle Imprese dovranno essere dotate di una casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) alla quale chiunque, comprese le Pubbliche Amministrazioni, potrà trasmettere comunicazioni destinate all'impresa. L'utilizzo della PEC, in alternativa alla consueta raccomandata postale, rappresenta una grande opportunità in termini di efficienza e di risparmio economico per le imprese e per la Pubblica Amministrazione e consente una notevole semplificazione nella gestione delle procedure. Per assolvere l'obbligo normativo ricordiamo che l’obbligo di iscrivere la PEC al Registro Imprese riguarda le società di persone e di capitali. Sono invece escluse dall'obbligo di iscrizione della PEC al Registro Imprese le imprese individuali e tutte le imprese che non sono costituite in forma societaria. ulteriori informazioni è possibile rivolgersi agli uffici Confesercenti di Verona in Via Albere 132. Tel. 045.862.40.11.

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AT O AVA N Z R E T U MP N E CO A M R A’ B A NOVIT

TIPOLOGIA

LUOGO ORE COSTO*

PERIODO

Corso sostitutivo del libretto di idoneità Verona e provincia sanitaria

3

35 euro

Gennaio Febbraio

Responsabile del servizio di prevenzione e protezione per titolari d’impresa (Ex D.Lgs. 626/94)

Verona

16

160 euro

Gennaio Febbraio

Addetto alla prevenzione degli incendi per aziende a basso rischio

Verona

4

75 euro

Gennaio Febbraio

Formazione per addetto al pronto soccorso aziendale per aziende dei gruppi B e C

Verona

12

170 euro

Gennaio Febbraio

Corso abilitante per l'esercizio dell'attività di "somministrazione e vendita di prodotti alimentari"

Verona

120

567 euro

Gennaio Febbraio

Corso abilitante per l'esercizio dell'attivi tà di "vendita di prodotti alimentari" (Percorso agevolato)

Verona

42

375 euro

Dicembre Gennaio

Corso abilitante per agenti e rappresen tanti di commercio

Verona

81

308 euro

Gennaio Febbraio

Corso abilitante per agenti d'affari in mediazione del settore immobiliare

Verona

106

433 euro

Gennaio Febbraio

Corso barman base

Verona

28

266 euro

Gennaio

Corso computer base

Verona

25

190 euro

Gennaio

Corso computer avanzato

Verona

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Gennaio

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Sede iscrizioni: Via Albere, 132 - 37137 Verona Tel. 045 8624011 - Fax 045 8624088 Responsabile: Claudia Andreatta e-mail: formazione@confesercenti-vr.it - www.confesercenti-vr.it

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OTTICA GIRO L’avanguardia è per gli occhi di tutti

Indispensabili e utili, ma anche leggeri, pratici e resistenti, un po’ sfiziosi e alla moda. Quando arriva il momento di acquistare un paio di occhiali, siano essi da vista o da sole, non si può rinunciare ad un prodotto di qualità che garantisca la cura degli occhi ma nemmeno non soddisfare il gusto e i canoni estetici nel segno delle ultime tendenze della moda. La qualità dunque in questo ambito è fondamentale ed è quanto cercano ogni giorno di perseguire Marco e Simone Giro che, con il prezioso aiuto di Marzia ogni giorno aprono il loro omonimo negozio in via Dora Baltea 26, nel quartiere di Golosine. Dal 2003 Ottica Giro è un punto vendita dove è possibile trovare qualsiasi tipo di servizio di ottica dagli occhiali da vista a quelli da sole, dal controllo della vista al montaggio degli occhiali direttamente nel loro laboratorio, dalle lenti a contatto alle lenti individuali su misura. Ma le tecnologie e la grande esperienza di cui si avvalgono oggi sono il risultato di molti anni di lavoro. La loro attività infatti ha inizio da molto lontano. Senza alcuna tradizione familiare alle spalle e a soli 17 e 19 anni, nel 1989 i due fratelli, dopo aver conseguito gli studi, aprono l’Ottica Giro in via Golosine. Una giovane impresa che dopo qualche anno di avvio con le ovvie 20

difficoltà iniziali ha portato le prime soddisfazioni e così con un lavoro costante di ottimizzazione e specializzazione Marco e Simone si sono creati un’ottima reputazione e una clientela che oggi si può definire storica. Ma è solo con il cambio di sede che Ottica Giro inserisce una marcia in più. I due fratelli si accorgono di voler offrire qualcosa di diverso alla propria clientela sia in termini tecnici che estetici. «Cambiando sede abbiamo sentito l’esigenza di modificare e aggiornare anche il nostro modo di lavorare soprattutto nella scelta dei prodotti- spiega Simone Giro- così abbiamo scelto di proporre occhiali legati ad una migliore qualità e di prendere le distanze dai brand più com-

merciali. Una scelta dettata sia dal fatto che il livello qualitativo dei prodotti commerciali, cioè le grandi marche, era in netto calo e poi per la curiosità e la voglia di addentrarci di più nel nostro settore proponendo degli occhiali di linee non commerciali». Una scelta rischiosa nel brand perché le nuove linee, a cui la clientela non era abituata, non sono sempre state accolte con favore. Ma con il tempo l’Ottica Giro si è confermata come una realtà quasi unica nel loro settore, almeno per quanto concerne il tessuto produttivo veronese. «Il problema del prendere la distanza dalle grandi firme- spiega Marco- è che sei tu che devi orientarti nella moda, devi sapere cosa vuoi e cosa vogliono i tuoi


ASSOCIATI

clienti, cosa fa tendenza e cosa lo farà in futuro. Le grandi fiere dell’ottica sono due, quella di Milano, il Mido che si tiene a marzo e il Silmo di Parigi, in ottobre. Sono due fiere enormi sia nelle dimensioni che nelle proposte e di conseguenza per scegliere bene bisogna documentarsi, orientarsi e soprattutto avere le idee chiare». E Marco e Simone hanno dimostrato di averle. Berlino, Parigi, Giappone. Non sono che alcuni dei luoghi del mondo da cui si riforniscono tanto che le firme degli stilisti che compaiono nel loro punto vendita sono rintracciabili soltanto in altri quindici negozi in Italia. Un’accurata attenzione ai materiali, una solidità nelle montature e uno stile di tendenza sono i

d i C a te r in a U g o li

parametri con cui si muovono per scegliere i prodotti che finiscono sui loro scaffali e valorizzano il volto dei loro clienti. «Il vantaggio di vendere un prodotto non commerciale è il rapporto qualitàprezzo- spiega Simone - proprio perché quest’ultimo è legato ad un bene maggiormente durevole». Ma è importante anche mantenere una coerenza nello stile per non disorientare i clienti. «La nostra testa è sempre in movimento e sempre ricettiva nei confronti delle novità- sottolinea Marco che da appassionato esteta cura anche l’accattivante allestimento del negozio- per questo per mantenere alta la nostra professionalità dobbiamo confrontarci quotidianamente con le realtà che ci sono e proporre delle

aziende che garantiscano un futuro». E la crescita di Ottica Giro è continua sempre mantenendo la rotta sui concetti su cui si è sviluppata: mantenere sempre una proposta fresca e valida che non sia ripetitiva ma di alta qualità. Quindi la visione del futuro è chiara nella mente di Marco e Simone Giro: «le cose sono in continuo mutamento- affermano- così come le abitudini e la mentalità delle persone, ma per fortuna le logiche dei grandi numeri che hanno visto il crollo di altri settori non valgono per il campo dell’ottica. Ma non volgiamo smettere di pensare che chi sa fare bene il proprio mestiere garantendo qualità e competenza abbia molte opportunità per il futuro e noi siamo pronti a coglierle».


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