2 minute read

In missione

“pregare camminando”. Pregano in cappella, in sala di comunità, alla mensa, ma soprattutto mi commuove quando usciamo dalla Messa sentirle recitare il “Magnificat” mentre vanno in refettorio. Noi in Cina stacchiamo molto la preghiera dal lavoro, mentre come ho visto qui, la preghiera è nella vita, la preghiera è vita! L’ho detto anche alla mia Madre che è in Cina quando l’ho sentita al telefono. Spero di ripetere questa bella esperienza che mi ha scaldato il cuore.

Suor Yu Qiaoli (Suor Goretti) (studente alla Pontificia Università Urbaniana - Spiritualità Missionaria)

Advertisement

“Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla!” questo è il mio salmo preferito e il Signore, proprio come un pastore, mi ha accompagnato in questa nuova esperienza. Luglio e agosto, due mesi molto importanti per la mia vita, vissuti con tanta serenità.

Ricordo quando sono arrivata a Chiavari e Sr. Rosanna ha mandato una suora alla stazione che si è presentata con un bel sorriso: era Sr Saly, indiana come me, che parla la mia lingua e mi si è allargato il cuore. Ho incontrato un paese sconosciuto, tante suore nella comunità, alcune con cui ho lavorato direttamente. L’accoglienza calorosa di tutte loro mi ha fatto sentire la presenza e la benedizione del Signore, come anch’io voglio essere per loro una benedizione. Posso dire di essere stata felice. All’inizio, con le mie compagne di studio: Sr Christella e Sr Goretti, abbiamo incontrato la superiora Sr Rosanna che ci ha detto: “Voi non siete ospiti, ma siete parte della nostra comunità, vogliamo che vi sentiate come nelle vostre case”. Infatti le Suore sono state molto care con noi, non ci hanno lasciate da parte, ma siamo state come un’unica famiglia, nella preghiera, nel refettorio, da qualsiasi parte e, quando ci incontravano, ci hanno sempre salutate con un bel sorriso, perciò io ho sempre lavorato con cuore tranquillo e sereno, mi sono sentita molto apprezzata. Devo dire che queste suore sono molto accoglienti, hanno sempre un bel sorriso e una parola buona, hanno proprio il cuore di Santa Marta, non sono mai stanche, anzi, sono premurose, unite nella preghiera, nella mensa e proprio nella vita. Io le ringrazio con tutto il cuore e porterò con me il loro ricordo, specialmente Sr Vincenza, la Suora con cui ho lavorato e alla quale voglio lasciare queste parole: “È stata per me come una sorella maggiore, ci aiutava nel lavoro, ci insegnava come dovevamo fare perché fosse perfetto. Scherzava con noi, ci faceva ridere e il lavoro non pesava”. Voglio rivolgere un pensiero anche al personale con cui abbiamo collaborato, sia nella pulizia delle camere che nel servizio alla mensa degli ospiti. Sono state tanto gentili e ci hanno parlato anche della loro vita. Tutte porteremo nel cuore! Ringrazio tanto il Signore perché se ho fatto qualche cosa di buono è stato merito suo. Pensavo di essere benedizione e ho trovato tante benedizioni! Grazie di cuore a tutti!

Suor Palakkat Johney Lijimol (studente alla Pontificia Università Salesiana - Pastorale giovanile)

This article is from: