Cooperazione Multimedia
Un mondo in gioco
La guerra delle console
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Cooperazione&Multimedia 3
Indice
La guerra delle console
I videogiochi? Sono «industria pesante»...
4–7
Playstation 4, Xbox One, Nintendo Wii U. Ecco le novità videoludiche che invaderanno i nostri salotti appena in tempo per Natale
Mondo piatto
8–9
È in arrivo il formato 4k? Ecco che i prezzi dei televisori Hd si abbattono in modo quasi scandaloso. Ed è anche ora di provare il 3d!
Home cinema e oltre
10–13
Non c’è storia. Migliorate il brutto sound delle casse integrate per un’esperienza davvero coinvolgente. E sarete più felici…
Le ultime novità
12
Ecco le offerte da non perdere assolutamente in questo periodo da Fust e Interdiscount. Collezionate i taglianti e riscuotete gli sconti
Un salto nel futuro
14–19
Social network, telefonate, input gestuali e vocali: ecco come sarà il domani davanti a schermi intelligenti e super interattivi
Le regole per i piccoli 20–21 Voi chiedete, Peter Züger risponde. Abbiamo selezionato alcune domande e interpellato l’associazione svizzera di intrattenimento
La storia
22–25
Come fanno i videogiochi di oggi a essere così esplosivi? Ma i gameplay di ieri erano meno coinvolgenti? Un tuffo nella storia
Una top ten per la mobilità
26–27
Per gli amanti di tablet e smartphone, i migliori titoli presentati all’ultima Tokyo Game Show, la più importante fiera del settore
I giochi più forti
28–30
Tornano i grandi protagonisti. Mario e Luigi al cart, gli ambienti fantasy di Elder Scrolls e il secondo capitolo della saga di Dark Souls
It’s streaming time!
31
La crescita esponenziale di Spotify manda in soffitta tutti. Che si tratti di radio, cidì o digital download a pagamento. Ecco perché
Caro Mario, ricordo con un po’ di nostalgia quando eri sulla tv catodica, le tue corse attraverso mondi a otto bit per liberare, leggermente impacciato dalla bassa definizione, la principessa Peach. Da quell’epoca sotto i ponti dell’industria videoludica ne è passata di acqua (anzi... di bit e di pixel) e anche se sei il testimonial di questo supplemento di «Cooperazione», dalla prima geniale intuizione di collegare un gioco al televisore, oggi qualcosa è cambiato: ci si sfida su mega schermi oppure online su tablet e smartphone. Il grado di coinvolgimento di un gameplay moderno ha superato quello di un film, tanto che non è sbagliato parlare di «cinema interattivo», in altissima definizione con tanto di esplosioni, effetti speciali, corse frenetiche su mondi alieni, con un solo protagonista: il giocatore. Pure le risorse messe in campo dai produttori di videogiochi sono degne di un’industria pesante: centinaia di programmatori, designer, artisti. E milioni di dollari di investimenti in tutto il mondo. Per sfruttare al massimo i «cuori» sempre più potenti che «battono» sotto il cofano delle nuove console. Caro Mario, erano belli i tuoi tempi. Ma quelli di oggi ci piacciono molto di più! Buona lettura — Jona «Pixel» Mantovan e il Team Multimedia della Stampa Coop
Impressum Editore: Coop Società Cooperativa, 4002 Basilea Patrick Wehrli (direttore Coop Presse) Redazione: Daniele Pini (direttore), Annina Striebel, Jona «Pixel» Mantovan Produzione: Raffaela Brignoni Layout: Martin Lobsiger (Caposervizio), Caroline Koella Redazione fotografica: Fabia Müller Stampa: Ringier Print Adligenswil AG Tiratura: 125.000 esemplari Foto Super Mario: Tobias Dürring
4 La guerra dei giganti
IL FUTURO
Ecco le console «next generation» Quelle che una volta erano semplici unità per l’intrattenimento domestico, oggi hanno caratteristiche tecniche simili — se non superiori — ai potenti computer. Viaggio nelle novità di Natale, tra PS4, Xbox e Nintendo Wii U.
Alla conquista dei salotti! Potrebbe essere questo lo slogan, anzi il grido di battaglia delle nuove console. Console che, nella storia, non hanno mai avuto caratteristiche tecniche tanto simili ai «cugini» computer, spesso considerati più potenti. I dispositivi protagonisti di questa nuova «epopea multimediale», pronta per scatenarsi questo Natale in tutto il mondo, sono la Playstation 4 della Sony e la Xbox One di Microsoft. Anche Nintendo si accoda ai due big e propone il suo Nintendo Wii U, evoluzione della Nintendo Wii, con un rivoluzionario gamepad dotato di schermo touch-screen. Molto più di un gioco Quello che più colpisce della «next gen» di console videoludiche è la possibilità di connettersi a internet e giocare in simultanea con i nostri amici, ascoltare musica, guardare film e navigare sui social network. Insomma, un dispositivo che non è più solo una piattaforma per giocare, ma un «all in one», tutto in uno. Una sorta di super apparecchio da collegare al televisore che permetterà di uti-
lizzare — nel caso della Xbox One — Skype, SkyDrive e, grazie a un’ingresso Hdmi supplementare, anche il proprio normale decoder per vedere i canali televisivi. Già dalla presenza di SkyDrive, la soluzione «cloud» di Microsoft per caricare i propri documenti nella «nuvola digitale» e reperirli su qualunque dispositivo, si intuisce l’integrazione con smarphotne, tablet e computer tradizionali. Ma non solo: la Xbox One è dotata pure di tre sistemi operativi distinti: uno per la gestione dei giochi, Windows 8 e un terzo per i passaggi di dati da un sistema all’altro. Dal punto di vista del supporto di memoria, invece, ci sono poche alternative. Entrambe puntano su un lettore blu-ray integrato. Il supporto del futuro, fino a quando non sarà rimpiazzato dall’uso intensivo del web... Sotto il cofano c’è molto «Performance» è di sicuro la parola chiave delle console di questo millennio e, infatti, le nostre rivali montano processori «8 core» accompagnati da 8 gigabyte di memoria di lavoro, a cui si aggiun-
IL REGISTA È IL CAPO: E CON LE NUOVE CONSOLE SUPER MARIO SI GODE LO SPETTACOLO.
6 La guerra dei giganti
gono degli hard drive da 500 Gb. Completano «l’arsenale» digitale porte Usb 3, Wifi, Bluetooth, uscite Hdmi (una supplementare in ingresso per il decoder su Xbox). Ovviamente non possono mancare schede grafiche in alta definizione e, come scritto, il lettore blu-ray. A proposito di schede grafiche, Xbox One supporterà pure video e giochi nel nuovo formato 4k, vale a dire l’evoluzione dell’atuale «Hd» con immagini a 16:9 formate dal numero esorbitante di 4096×2304 pixel. L’importanza del look La Playstation 4 si presenta con un nuovo vestito. Leggera, sottile e dalle finiture di classe superiore, una volta accesa è attraversata da una linea blu molto futuristica che divide la superficie lucida da quella opaca. Un monolite che richiama molto vagamente quello di Stanley Kubrik in «2001: odissea nello spazio». Ma quello che è cambiato di più è il joypad, che si dota di un touchpad nel mezzo, una superficie tattile che può essere usata in vari modi, un mini al-
toparlante integrato, un jack per cuffie e una barra luminosa che dà informazioni supplementari al giocatore. Nel complesso, il nuovo controller è più facile da usare rispetto al suo predecessore. Nuovo anche il pulsante «share» (Condividi) con il quale è possibile inviare su Facebook e Twitter foto e video del gioco in tempo reale, da condividere con gli amici. Solo uno è... Kinekt Microsoft non ha modificato sostanzialmente la sua Xbox, applicando unicamente correzioni minime al design: a un primo sguardo il super apparecchio ricorda un po’ la sua prima versione, con un redesign minimo anche per il joypad. Molto più interessante rispetto alla Playstation, però, è l’integrazione esclusiva con Windows 8, da cui la sua interfaccia ha ereditato lo stile dei menu e parte delle app. Un’altra cosa «esclusiva» di Microsoft è il famoso Kinekt, incluso nella confezione in una nuova versione migliorata e più potente. Ora monta una webcam in alta definizione (in full Hd) e microfono per
ricevere i comandi vocali. Sarà quindi possibile rispondere a Skype mentre si cambia il canale tv con un solo gesto della mano. E grazie a una comoda funzione splitscreen potremo vedere il nostro interlocutore in piccolo mentre in grande sullo schermo scorreranno le immagini della partita. Il nuovo Kinekt può gestire fino a sei giocatori in contemporanea e individuare 25 punti del corpo. L’apparecchio memorizza i profili dei sei giocatori e li riconosce automaticamente non appena questi entrano nel suo campo visivo. Ancora più fantascientifico il fatto che Microsoft abbia inserito un processore che teoricamente sarebbe in grado (a distanza) di misurare il battito cardiaco di chi gli sta davanti. Utile magari per qualche programma di fitness. O per bloccare il gioco quando siamo troppo agitati... E adesso si gioca! Un punto dolente per tutti, i giochi non sono retrocompatibili. I titoli delle precedenti console non si potranno più utilizzare sulle nuo-
Le schede — Microsoft, Sony e Nintendo
La PlayStation 4 è basata su un processore 8-core «Amd Jaguar» a basso consumo energetico. La Gpu (il processore dedicato alla grafica) è la nuova generazione di un motore grafico Radeon da 1,84 Teraflops. Il disco rigido ha una capacità di 500 Gb, uniti a otto gigabyte di memoria di lavoro. Presenti connessioni senza fili con wifi e Bluetooth, più una presa di rete Ethernet. Uscita audio e video Hdmi. Ottima l’idea di inserire la presa per le cuffie direttamente sul gamepad.
FOTO: MAD
Playstation 4
Cooperazione&Multimedia 7
ve. Ma per quanto riguarda i nuovi giochi abbiamo in campo titoli di tutto rispetto: FIFA 14, Assassin’s Creed IV: Black Flag, Battlefield 4 e Call of Duty: Ghost. Microsoft accende la concorrenza puntando molto su Forza Motorsport 5, gioco di corse ultra realistico per Xbox One. Non me ne Nintendo A differenza di PlayStation 4 e Xbox One, il nuovo prodotto Nintendo rivoluziona di più il suo aspetto, si chiama Nintendo Wii U e rappresenta un restyling della precedente console Wii. In realtà è sugli scaffali già da tempo, ma questo Natale potrebbe essere il regalo ideale. L’aspetto più rivoluzionario sta nel gamepad, che «incassa» uno schermo touch-screen e tanti altri gadget, che potrebbero farlo assomigliare più a un tablet che a un vero e proprio controller di gioco. Una cosa importante è da dire subito: tutti i giochi della precedente Wii funzionano anche nella nuova Wii U. Si connette ad internet tramite il sistema Wi-Fi per scaricare aggiornamenti.
L’ora della realtà virtuale Si chiama «Omni» ed è una piattaforma molto promettente per portare (finalmente) la realtà virtuale in tutte le case. Realizzato dall’azienda americana Virtuix, il suo aspetto può incutere qualche timore, è una piattaforma esagonale con una «cintura di sicurezza» che circonda i fianchi del giocatore per impedire le cadute. Costerà circa 500 dollari e si potrà collegare a pc e Xbox. Secondo i suoi progettisti, darà finalmente la possibilità di «entrare» nel vero senso della parola nei giochi che finora eravamo abituati a giocare su tastiera o con il joypad. Oltre alla piattaforma, sono necessarie un paio di scarpe particolari (una sorta di paio di pantofole a basso attrito) che permettono di camminare e correre liberamente sulla piattaforma esagonale, più un paio di occhiali particolari per la visione stereoscopica del gioco. Nel caso di videogiochi del genere «sparatutto» è fondamentale avere pure un’imitazione in plastica dell’arma da usare durante il gioco. Ed è così che, dotati di tutto questo bel popo’ di roba,
si può entrare finalmente nel gioco. Il sistema Omni ha già riscosso i favori di un certo tipo di pubblico di appassionati, che finalmente potranno immergersi nei fantastici scenari alla Call of Duty. E, nel contempo, bruciare quantità immani di calorie, dal momento che non si deve più stare seduti e smanettare di tastiera ma correre e sparare a destra e a manca, di prima persona. Con le pantofole speciali si può correre, saltare e camminare liberamente. Ma i creatori della piattaforma ci tengono a precisare che il loro sistema è utile anche per «passeggiate culturali» attraverso ambienti che simulano mostre virtuali, siti storici, monumenti e molto altro. La più grande innovazione dell’azienda è probabilmente quella degli occhiali, che non usano una tecnologia a Lcd ma proiettano l’immagine nella retina della persona che li indossa con una definizione estrema e un rate di 240 fotogrammi al secondo. Videogiocatori incalliti, segnatevi la data: metà marzo 2014...
Xbox One
Nintendo Wii U
Anche nell’Xbox One abbiamo un processore otto-core con 8 GByte di memoria di lavoro, unite a un disco rigido di 500 Gb per giochi e altri contenuti. La console è dotata di un ingresso Hdmi per il decoder del proprio televisore e ovviamente un’uscita sempre in Hdmi. Canali di comunicazione con wifi, presa di rete Ethernet, Usb 3.0 e Bluetooth. Il drive blu-ray può essere usato per giochi, musica e film. Kinekt incluso con webcam in alta definizione, controllo vocale e gestuale per giochi e le principali funzioni del dispositivo.
La novità dell’ottava generazione di console di Nintendo, con la Wii U, sta nel rivoluzionario gamepad, sul quale è presente uno schermo touch screen resistivo, sensori di movimento, telecamera frontale. Il gamepad integra pure la funzione di telecomando per la tv. Nintendo introduce il servizio online Nintendo Network (gratuito) con il quale si possono affrontare partite in multiplayer online e usufruire dei contenuti software collegabili alla rete come browser internet, il forum di Miiverse e lo store Nintendo e-Shop.
8 Flatlandia
Io «video» al massimo Superconsole, c’è. Impianto audio, c’è. Giochi, pronti. E lo schermo? Puntate soltanto sul meglio che si può trovare.
L’anno prossimo i Mondiali di calcio in Brasile saranno trasmessi anche in modalità 4k. Chiamato anche «Ultra Hd», è un formato di immagine per televisori pari a quattro volte l’attuale «full Hd». Ma l’effetto si vedrà anche sugli schermi standard, perché ci aspetteranno partite con spettacolari zoomate da capogiro e moviole al limite del surreale. Tutte queste cose sono molto belle e alla fine portano una conseguenza molto importante per noi «comuni consumatori finali»: una forte, fortissima diminuzione del prezzo dei tv con la precedente tecnologia «full Hd». È quindi inutile continuare a «cincischiare»: buttatevi nell’acqui-
sto dei modelli dell’ultimo grido a prezzi di saldo! Questo è il momento giusto, anche perché poi i normali full Hd saranno sostituiti dagli Ultra Hd, a prezzi tutto sommato altini, e non ci sarà più possibilità di scegliere... Come non c’è più possibilità di scelta sull’opzione «3d»: al giorno d’oggi pure questa divenuta uno standard praticamente obbligatorio. A meno che non vogliate speculare, beninteso. Ma davvero, non è proprio il caso. Anzi, probabilmente i più sensibili al tema staranno già esclamando: «E provateli ‘sti dannati occhiali per una volta!». Lo standard full Hd si è imposto sul mercato in modo rapido già da qualche anno e ha avuto il pregio di averci fat-
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Tecnologia
LCD (LED)
LCD (LED)
Plasma
LCD (LED)
Dimensioni
47 pollici (119 cm)
55 pollici (140 cm)
50 pollici (127 cm)
42 pollici (107 cm)
Funzioni extra e giochi
Dual view
App «Angry Birds»
Touch Pen
Simulview
Frequenza dell’immagine
700 Hz
600 Hz
3000 Hz
400 Hz
Altro
Ambilight XL (tre lati): una luce di fondo dietro al televisore, il cui colore varia a seconda dell’immagine a schermo
Smart Hub, Dual Core
Altissimo contrasto, tempo di reazione estremamente veloce
Nella modalità gioco le funzioni «miglioramento immagini» sono spente, il segnale arriva diretto allo schermo senza ritardi
3d
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Prezzo
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FOTO: MAD, ISTOCKPHOTO
LA TELEVISIONE
Cooperazione&Multimedia 9
to capire quanto erano brutte, ma davvero brutte, tutte le cose viste fino a quel momento sui «vecchi» schermi televisivi. All’improvviso le immagini sono divenute dettagliate, vivide, nitide e spettacolari. Ogni inquadratura del nostro film preferito si è trasformata in un’opera d’arte. Grazie, full Hd, grazie. Parliamo di optional È un «extra» carino da avere. Che si sente anche nel prezzo, ma chi ha provato la potenza di uno schermo al plasma non cambia tecnologia. Parliamo di qualcosa come 0,001 millisecondi di intervallo tra l’aggiornamento di un’immagine e il fotogramma successivo, pari a 3.000 Hertz di frequenza come nel caso di Panasonic. Per farsene un’idea, la frequenza di aggiornamento media di un ottimo televisore Lcd si aggira attorno ai 500-600 Hertz. In definitiva, i tv al plasma — grazie al loro tempo di reazione ridottissimo — sono raccomandati dai gamer più incalliti. Anche i tv Oled possono competere con il plasma. Ma di queste tecnologie effettivamente non si può contare su un catalogo vastissimo e non sono proprio lo standard attuale. Un tentativo per «emulare» questi due «mostri» (in senso positivo) dell’immagine, ce lo dà Philips, con il suo sistema «Ambilight», proposto sugli ultimi modelli nella taglia «XL» (vale a dire sui tre lati dello schermo). In cosa consiste? Presto detto: una luce di fondo è proiettata sulla parete dietro al televisore. Il colore e l’intensità della luce, però, variano a seconda dell’immagine presente sullo schermo. Lo scopo è quello di espandere la dimensione percepita attraverso lo schermo. Se state guardando una scena ambientata in una foresta, il vostro salotto si troverà «immerso nel verde». Se
state guardando, per esempio, una scena di «Cattivissimo Me 2» con i Minion, sarete circondati da un bel giallo vivo. Minion anche voi? Un giro di prova Prima di portare a casa il vostro nuovo trofeo, costituito dal totem-schermo, dategli un’occhiata da vicino direttamente in negozio. Valutate la profondità dei neri sull’immagine e l’accuratezza delle sfumature. Tutto ciò che si muove non deve andare a scatti, bensì essere fluido e senza soluzione di continuità. Ma, più di tutte e soprattutto se siete dei giocatori di console anche non necessariamente sfegatati, è bene che vi informiate su un elemento cruciale: la presenza dell’apposita modalità «gioco» nell’apparecchio. Fa una cosa molto semplice: disattivare filtri e funzioni di miglioramento immagine, pensate per farvi godere al massimo l’esperienza di un film, ma che — una volta accesa la vostra console e avviato il vostro gioco preferito — potrebbero avere l’effetto devastante di rallentare l’azione, anche di poco, ma quando basta per prendere quell’arrabbiatura di troppo che potrebbe farvi scagliare il telecomando a velocità supersonica contro (sic!) il vostro neo-schermo. Trasformandolo in un neo-rifiuto... tecnologico. Ultimi consigli per giocatori Philips (con Dual view) e Sony (con Simulview) hanno da poco introdotto una modalità da usare con gli occhiali, pensata per i videogame multiutente. Se fino a oggi ognuno aveva lo schermo intero diviso in due, oggi ogni utente ha l’intero schermo a disposizione per la sua partita. Grazie ai filtri degli occhiali, si vede solo una immagine delle due presenti sullo schermo.
10 Home theater e oltre
QUESTIONE DI SOUND
Non solo pixel e colori. Per un’esperienza davvero immersiva, è necessario che non solo il video ma anche l’audio sia al top. Come fare? Dipende da quanto siete disposti a spendere...
È inutile girarci intorno: le case produttrici di televisori cercano in tutti i modi di stupirci. Con l’alta definizione, con i supercolori, con il motion-non-si-sa-cosa e il frame-qualcos’altro. Ma poi, una volta seduti comodi comodi sul nostro divano, arriva la classica, inevitabile e devastante delusione: pessima qualità dell’audio. Che, diciamo la verità, «ammazza» un po’ tutti quei bellissimi extra del vostro nuovo schermo. Super-piatto, super-definito, super tutto. Tranne che, appunto, nei micro-altoparlanti integrati. Che spesso sono anche peggio di quelli sul vostro computer. E così, che si tratti di film o videogiochi, le esplosioni più catastrofiche e spettacolari avranno il sound di due formaggelle spiaccicate tra loro, miste a un riverbero liquido e leggermente ripugnante. La vostra mega-serata videoludica con tanto di invitati rischia di trasformarsi in una vera e propria ciofeca. Il tempo scorre, come rimediare? Nervosamente vi guardate attorno... Ma niente paura, non succederà mai una cosa del genre. Mai. A meno che non diate retta ai nostri consigli...
Prima di iniziare È importante capire che per avere un sound quantomeno decente è necessario che i componenti che producono l’audio (casse, membrane o altoparlanti, comunque li vogliamo chiamare) abbiano il loro spazio. Proprio per questo ultimamente alcuni modelli di tv last generation hanno optato per mettere le casse all’esterno dello schermo. Saggia decisione. Ma se avete ancora schermi «vecchia scuola» ultrapiatti e basta, avete in ogni caso buone possibilità di cavarvela. Le soluzioni che vi proponiamo prendono in considerazione tre scenari con tre differenti dispositivi, ma tutti con ottimi risultati rispetto allo «standard» che decisamente non ci piace. Tutti i sistemi utilizzano Hdmi, Usb e Bluetooth. I tre scenari A seconda dello spazio (in metri) a vostra disposizione e della vostra propensione alla spesa, sono tre le soluzioni commercialmente praticabili per realizzare l’audio dei vostri sogni: con una soundbar, con un soundstage oppure con il «classico» home cinema sy-
TROVARE IL SOUND GIUSTO PUÒ ESSERE UN DURO LAVORO: MA SUPER MARIO NON SI TIRA CERTO INDIETRO.
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Niente insalate di cavi — Soundbar e subwoofer
Problemi di spazio? Beh se siete proprio a corto di metri quadrati allora non esitate. La soluzione «soundstage» vi sta aspettando! Un consiglio? La soundstage Philips HTL 4110B/12 è dotata di Virtual Surround Sound, che grazie a speciali algoritmi vi farà sentire avvolti da un ambiente a 5.1 canali. Tradotto in soldoni: niente altoparlanti aggiuntivi, cavi o supporti. Grazie alla «barretta» potrete godervi un audio degno di questo nome... Se volete spendere qualcosa in più, vuoi per il nome, vuoi per il design più «in linea» con l’oggettistica di casa vostra, avete una soluzione simile anche da Bose, con il Solo Tv Speaker System.
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Esaltati di cinema? Ok, mettiamo che la spesa e lo spazio per voi non sono un problema. Mettiamo che volete un bell’impianto che «reggerà» alla grande per i prossimi anni, in vista di schermi al plasma a 4k, 8k o 10k di ultradefinizione stratosferica. In pratica, volete il cinema, quello vero, nel vostro salotto. Il Samsung HT-E6759W 7.1 Home Cinema ad esempio, offre 1330 watt e wifi integrato per avere meno cavi in giro. Stessa cosa con leggermente meno potenza per l’Harman Kardon 5.1. E le esplosioni, quelle sì, adesso si sentono! Occhio a non spaventare i vicini...
Il vero surround — Il cinema a casa vostra
FOTO: MAD
stem. Diciamo subito che se siete nemici dichiarati delle «insalate di cavi», vi conviene optare per una soundbar con subwoofer. Ad esempio, un prodotto come il Samsung HW-F550/EN è l’ideale. Facile da installare, si collega con una presa Hdmi. E in alcuni modelli di tv Samsung è possibile far girare tutto in wireless. Per utilizzare questo dispositivo occorrerà un po’ di spazio, ma anche se questa non è la soluzione più compatta in assoluto, è di sicuro la miglior scelta anche dal punto di vista dei costi.
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14 Il mondo di domani
IL FUTURO
Una console mediale Con le varie Xbox e Playstation si entra nel futuro a occhi spalancati. I giochi si fondono con film, musica, videochiamate e persino la «vecchia» tv.
L’ottava generazione di console videoludiche assomiglia più a un super centro di controllo multimediale che a un normale dispositivo pensato per i giochi. Approfittando del mega-schermo a cui sono collegate, piattaforme come Xbox e Playstation 4, oggi ci proiettano nel futuro a occhi spalancati: altro che «Minority Report», «Star Trek» e varia altra compagnia di film di fantascienza. La realtà di domani (anzi, di oggi) è fatta veramente di comandi vocali, gesti e joypad wireless. Che permettono di controllare le mille sfacettature della comunicazione e della fruizione di contenuti. Che siano film, musica, i giochi stessi, le video-
chiamate. È vero, il primo passo l’avevano fatto gli smartphone. Con l’integrazione dei comandi vocali e della possibilità di dettare messaggi e mail senza mai usare la tastierina a schermo, piano piano ci hanno abituato a una prospettiva di utilizzo molto diversa rispetto al solito «pigia pigia» di tasti. Ora Siri e le «gesture» delle piattaforme touch si traducono nel «formato salotto». Grazie al Kinekt di Xbox One o la webcam nel kit di Playstation 4, l’interazione avviene con la sola nostra presenza. Per cambiare canale basta un gesto, il vecchio telecomando se ne va in pensione dopo anni di onorato servizio. E il telefono? Ma
dove, ora abbiamo le videochiamate di Skype! Solo la potenza di una console «next generation», collegata a uno schermo gigante, è in grado di gestire in maniera efficiente la combinazione di tutti gli elementi. Immaginate: state giocando la migliore partita della vostra vita, ma arriva una chiamata. Mettete in pausa semplicemente urlando contro il vostro televisore. Per rispondere, altro gesto della mano. Per sfogare la seccatura dell’interruzione. A schermo, in una immagine più piccola, appare il vostro interlocutore (o la vostra interlocutrice). Che vi consiglia di sintonizzarvi su un canale televisivo. Anche qui, comando vocale,
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PER SUPER MARIO NON C’È NIENTE DI MEGLIO CHE UNA BELLA PASSEGGIATA NELLA FORESTA PLUVIALE... NEL GIARDINO BOTANICO DELLA CITTÀ.
18 Il mondo di domani
pensato per l’integrazione con il vostro computer (ovviamente dotato di sistema operativo Microsoft) e il vostro cloud (con il supporto di Skydrive, la «nuvola» dell’azienda software di Redmond). Potrete così mettere «sulla nuvola» tutti i documenti dal vostro computer, le vostre foto, i vostri film e vedere tutto sul vostro televisore di casa. Skydrive offre una «cartella condivisa» che può essere aperta in modo indifferente da qualsiasi computer (collegato a internet), tablet o smartphone. E ora anche da una console. Ma non solo: attraverso una serie di apposite configurazioni su Windows Media Player (vedi menu «Streaming» e «Attiva streaming media») è possibile riprodurre un file dal vostro computer direttamente alla console in modalità wifi. In questo modo eviterete inutili tempi morti d’attesa per il trasferimento dei file via rete. Anche su
Playstation c’è una possibilità simile, installando appositi programmini gratuiti sul vostro computer, come per esempio il «PS3-Mediaserver». Tutto questo solo nel caso in cui non riusciate proprio a trovare ciò che fa al caso vostro nello sconfinato catalogo di musica e film: oltre 7.000 titoli pronti pronti per tutti gli appassionati di cinema, a cui però vanno aggiunti i servizi streaming di Netflix, dedicato agli appassionati di serie e trasmissioni tv. Completa l’offerta musicale un «piccolo» catalogo composto da oltre 20 milioni di canzoni. Beh, volevate il futuro, no? Eccolo qua. È adesso. Le nostre case si trasformano e la nostra interazione su dispositivi digitali assomiglia sempre più al video-manifesto dei Microsoft Office Labs, intitolato «Vision 2019». Lavagne sospese a mezz’aria, superfici reattive, realtà aumentata... Pure il dottor Spok di «Star Trek» sta sgranando gli occhi...
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gesto. Ed è fatta. E anche se state guardando la tv, rimanete sempre collegati via Skype. Con tanto di immagine. Insomma, si raccomanda il massimo autocontrollo. Ma se siete arrivati a fare tutta questa moltitudine di cose, probabilmente è una raccomandazione non necessaria. Ma forse non avete un profilo da giocatore smaliziato. In effetti non per nulla il design della Xbox One potrebbe assomigliare a tutto tranne che a una vera e propria console per videogiochi dell’ottava generazione (al contrario del «monolite» della Playstation). Lo scatolotto nero di Microsoft può richiamare le linee, che ne so?, di un decoder. Di un videoregistratorone, o — con un po’ di fantasia — anche di uno stereo usato su un altro pianeta. Ecco, uno stereo marziano. Non è un caso: Xbox ha molta più ambizione rispetto ai classici giochi. E alle telefonate, al cambio canale con un gesto e altre cose carine. Xbox è
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Svizzera, paradiso del download Siamo uno dei pochi paesi liberi di scaricare dal web tutto ciò che ci pare e piace (con poche eccezioni). Elio Del Biaggio, ingegnere e «pioniere» di internet, ci spiega come e perché.
Elio Del Biaggio è uno dei fautori di «The Blue Win», il primo provider nazionale del web.
Elio Del Biaggio, 49 anni e di professione ingegnere, oggi lavora nel settore assicurativo. È stato tra i fautori di «The Blue Win», il primo provider nazionale di servizi e contenuti legati a internet. Insomma, un vero pioniere dell’era digitale con tanta passione: oltre ad avere un blog personale su temi legati alla tecnologia, collabora pure con la stampa ticinese scrivendo di internet, app e dintorni. Cooperazione: In Svizzera è permesso scaricare dal web contenuti protetti da copyright come musica, film o e-book? Elio Del Biaggio: Sì. Tecnicamente si commette un’infrazione al copyright, tuttavia sul territorio svizzero questa non è perseguibile. Gli utenti sono liberi di scaricare tutto ciò che vogliono, anche quando la fruizione del contenuto impone il raggiro di uno o più sistemi
di protezione dei diritti. Rimangono comunque perseguibili perché ovviamente illegali i download di contenuti con azioni sessuali con bambini o animali, atti sessuali e violenza e razzismo. Lo stesso principio si applica ai siti web che offrono contenuti in streaming? Vale lo stesso principio, non importa se i file risiedono sul nostro computer o se i contenuti sono scaricati man mano da un server. Tuttavia stiamo entrando già nell’ambito della fruizione, più che del download. Ecco, per quanto riguarda la fruizione... Dobbiamo prestare più attenzione. Beninteso, se quanto abbiamo scaricato è solo per uso personale, nessun problema. Ma quando inziamo a condividere con altri film o musica protetti da copyright ci addentriamo in un territorio via via sempre più «pericoloso». Vale a dire? La legge è chiara in proposito. Il limite imposto per la «condivisione» è quello di una «ristretta cerchia di parenti, amici e conoscenti». Può essere il fratello, la sorella, l’amico... ma non oltre: uno studente che distribuisce un film a tutta la classe si trova nell’illegalità.
E il «peer to peer»? Un consiglio: starne alla larga. In questo particolare tipo di rete di computer, normalmente chi scarica un film (ma possono essere canzoni oppure anche e-book) permette nel contempo che la porzione già scaricata di quel film sia condivisa tra tutti gli utenti della stessa rete. La situazione è quella di un utente che distribuisce massicciamente a migliaia di persone materiale protetto da diritti. E questo è male. È una bella cosa poter scaricare liberamente... Sì, dobbiamo avere anche una visione d’insieme. Oggi
esistono una moltitudine di piattaforme che offrono contenuti di alta qualità in download digitale a pagamento, ma a un prezzo interessante. Diciamo che i tempi in cui si scaricavano gli mp3 da internet sono finiti, oggi è molto più comodo acquistare per uno o due franchi una canzone da iTunes o da Xbox Music o Xbox Video. Senza contare il fatto che il film o la canzone viene copiata direttamente nella library e sincronizzata con i nostri device in modo sicuro e affidabile. Ma nei siti non autorizzati troviamo spesso virus e contenuti che non corrispondono al titolo. www.eliodelbiaggio.ch
Buono a sapersi • In Svizzera è concesso scaricare da internet anche se la fonte del download è illegale. Eccezioni: rappresentazioni illegali di atti sessuali e violenza. • Restate lontani dai servizi di reti «peer to peer» e dalle piattaforme di condivisione di file. Su questi sistemi per scaricare un file è necessario che le parti già memorizzate siano a disposizione degli altri utenti del servizio. Se il file che state scaricando è protetto da copyright, state commettendo un atto illegale, poiché non lo state solo scaricando, ma state anche permettendo che terzi lo scarichino dal vostro computer.
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I CONSIGLI DELL’ESPERTO
Le regole del gioco per i più piccoli Violenza, dipendenza, linguaggio inappropriato... Voi chiedete e l’esperto risponde. Ecco i consigli di Peter Züger, presidente della Swiss interactive entertainment. Che vuole sensibilizzare le famiglie sui pericoli dei videogiochi in mano a bimbi e ragazzi. 1. Come si fa a decidere a quale età si può giocare con un gioco? Non vi è alcuna base giuridica. I produttori di giochi, tuttavia, si sono impegnati dal 2003 a rispettare il sistema PEGI (Pan European Game Information), ampiamente sostenuto in Europa e sviluppato e riconosciuto a livello politico e scientifico. Un questionario ben definito è utilizzato come base per una valutazione provvisoria. La classificazione finale è rilasciata da un ufficio competente indipendente. Questo sistema di classificazione in base all’età è riportato sulla parte anteriore di tutte le confezioni dei giochi. Sul retro della confezione, dei pittogrammi illustrano i contenuti in merito alla violenza, al sesso, al linguaggio volgare. Inoltre, dal 2006 si applica di base il sistema PEGI per il controllo dell’età anche al commercio al dettaglio e a quello online. I dettagli sono disponibili su www.pegi.ch.
2. È stato dimostrato scientificamente che i giochi violenti hanno un impatto negativo sullo sviluppo dei bambini, e se sì, in che modo? Esistono in ambito scientifico pareri controversi sugli effetti esatti di questi giochi; una buona panoramica è disponibile sul sito web www.jugendundmedien.ch. L’industria dei giochi è generalmente impegnata per una forte protezione dei minori. Per questo motivo, lavora anche a stretto contatto con il governo federale, altre associazioni e rappresentanti dei nuovi media su campagne di sensibilizzazione per consentire ai genitori, agli insegnanti e alle organizzazioni un facile accesso al supporto. Consigliamo: 1. Giochi adeguati all’età: seguire la classificazione PEGI. 2. Giocare per un tempo adeguato: genitori e figli concordano una du-
rata massima al giorno o alla settimana dedicata al gioco o al consumo generale dei media. 3. Non posizionare la console nella stanza dei bambini, bensì in uno spazio che sia facilmente accessibile ai genitori. 4. Conoscere con chi gioca il bambino e quali informazioni sono condivise. 5. Un vero interesse e un dialogo tra genitori e figli sono più efficaci dei divieti. Un buon aiuto è anche la regola-3-6-9-12: — Nessuno schermo per chi ha meno di 3 anni. — Nessuna console per chi ha meno di 6 anni. — Niente internet per chi ha meno di 9 anni. — Niente internet senza sorveglianza per chi ha meno di 12 anni. Se queste regole saranno rispettate, si può godere di un’esperienza di gioco sicura per grandi e piccini.
3. Quanto tempo può giocare un bambino affinché ciò non nuoccia alla sua salute? Questa è probabilmente una delle domande più difficili, poiché l’influenza e l’effetto dipendono da molti fattori: l’età, l’intensità, il contenuto, le pause o il sonno. Nemmeno gli scienziati sono unanimi. Tuttavia, a questo proposito ci sembra essere utile un confronto con il consumo di film o di tv. 4. Da quante ore di gioco, il mio bambino è da considerarsi dipendente? Anche questo dipende dai singoli bambini. In sostanza, i sintomi sono simili a quelli di altri comportamenti di dipendenza. In collaborazione con il governo federale, le risposte e le informazioni più importanti sono state raccolte sul sito web www.jugendundmedien.ch.
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5. Ci sono giochi per computer che migliorano l’apprendimento? Sì, assolutamente. A tal proposito, esiste un sito web appositamente creato da Pro Juventute, l’indirizzo www.gametest.ch. I giochi in esso contenuti sono testati da persone competenti in pedagogia e didattica dei media e successivamente raccomandati sulla base delle loro qualità positive. Esistono numerosi giochi, tra i quali per esempio quelli con lo scopo di allenare l’utentegiocatore a una migliore coordinazione mano-occhio, per una maggiore capacità di pensiero e di orientamento e per lo sviluppo della creatività. Molti di questi effetti positivi aiutano anche le persone anziane, motivo per cui il gioco è addirittura impiegato nelle terapie o nell’allenamento. Infine, il gioco dovrebbe soprattutto essere divertente. 6. Commetto un reato se mio figlio gioca con un gioco per il quale è ancora troppo giovane? Il settore dei giochi e il commercio applicano su base volontaria delle raccomandazioni sui limiti d’età; attualmente solo nel cantone di Basilea esiste una vera e propria legge sui media, che sancisce la responsabilità anche dei genitori. Mediante le classificazioni PEGI, i genitori dovrebbero comunque avere un semplice aiuto che garantisce che un gioco sia adatto all’età.
7. Mio figlio gioca con sconosciuti in giochi multiplayer e parla anche via microfono. Questo scambio è sicuro? Proprio come quando giocano con gli amici nel cortile della scuola, i bambini sono esposti a certi rischi anche nel mondo virtuale. D’altra parte, esiste anche una buona possibilità di incontrare altre persone con facilità e di giocare con loro. Parlando con i bambini, i genitori comprendono meglio di cosa si discute esattamente. Inoltre, il bambino deve essere incoraggiato a rivolgersi ai genitori, quando vive una situazione di disagio. 8. Il mio bambino si stacca difficilmente dalla console. Trascura i suoi compiti, non incontra gli più amici. Dove posso trovare aiuto? Si dovrebbero innanzitutto fissare e rispettare delle regole comuni riguardanti priorità come: i compiti e il gioco, nonché la durata dello stesso. Ciò necessita naturalmente un po’ di disciplina da entrambe le parti. Se questo non funziona, troverete un’adeguata consulenza su www.jugendundmedien.ch. 9. Il mio bambino ha acquistato senza permesso un gioco per il quale è troppo giovane. Il commerciante è tenuto a riprenderselo? Dal momento che i rivenditori si sono impegnati volontariamente a verificare l’età durante la vendita, il commerciante è tenuto di solito a riprendersi il gioco. Tuttavia, dal momento che i bambini utilizzano spesso una persona più grande per arrivare al gioco, è necessario eventualmente un dialogo con il bambino sull’argomento. Se il venditore non ha eseguito in modo appropriato un controllo dell’età, si può denunciare l’accaduto sul sito web www.siea.ch.
10. Stiamo pensando di acquistare una console di gioco di famiglia. Ma uno dei nostri figli è in età prescolare. Da quale età posso lasciarlo giocare con la console? Una console con giochi adatti alla famiglia può essere utilizzata anche dai bambini in età prescolare, ma soltanto sotto la supervisione dei genitori. È importante conoscere i giochi e osservare il loro effetto sul comportamento dei bambini. Il gioco deve essere divertente. Se ciò non accade, bisogna cambiare qualcosa. Preziosi suggerimenti e informazioni sono disponibili su: www.jugendundmedien.ch.
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Se il bambino sfugge regolarmente dalla realtà, si raccomanda una discussione più approfondita sul tema ed eventualmente di rivolgersi a uno specialista. D’altra parte, la maggior parte dei casi in cui i genitori si preoccupano sono impulsivi. Spesso ai figli mancano opzioni interessanti nel tempo libero; naturalmente i genitori possono essere di supporto e organizzarle attivamente con i bambini.
22 Un tuffo nel passato
TORNIAMO INDIETRO NEL TEMPO
Una «bottonstoria» Dai primi (e fallimentari) prototipi costruiti con grafica analogica alle sofisticate simulazioni a tre dimensioni di oggi, il passo non è breve. Ma costellato di successi...
Oggi tutti sappiamo che cos’è un videogioco. Ma forse trascuriamo una domanda molto più importante: non il «cosa», ma il «perché». Perché i videogiochi esistono? E perché sono nati? Dobbiamo tornare indietro agli anni Cinquanta. La globalizzazione era un’incognita, tuttavia si poteva già intravedere quali fossero i benefici della tecnologia: trasporti aerei, telefono, telegrafo, radio, televisione... i mezzi di comunicazione di massa. Ma c’era anche la paura, quella di essere sull’orlo di una guerra devastante. E le armi. Anzi. L’arma: la bomba atomica. La scienza con più mezzi era quella bellica e le migliori menti lavoravano alle simulazioni tattiche. I pulsanti andavano premuti con estrema attenzione; un semplice gesto poteva trasformarsi in una catastrofe globale. Ma un giorno in un laboratorio americano William Higinbotham mette insieme un oscilloscopio e due barrette. Nacque un gioco del tennis primitivo: da quel momento «il pulsante» non serviva più soltanto a far esplodere la bomba atomica. Un successone, tra gli ingegneri. Di lì a poco (era il 1958) sarebbe iniziata la corsa allo spazio.
Dalle università alle tv L’epoca dei videogiochi di massa era molto lontana, ma nelle università arrivano i primi computer, grandi come frigoriferi e subito «presi di mira» dagli studenti. Uno di questi, Steve Russell, creò SpaceWars, la prima guerra spaziale virtuale. Il gioco spopolò tra i ragazzi e ben presto ogni scuola dotata del «PDP-1» (questo il nome del computer) ebbe una propria versione del gioco. Ma è stato Ralph Bear ad avere la grande intuizione: utilizzare il televisore, ormai presente in ogni casa, per giocare. E così, un po’ per amore della tecnologia e un po’ per scaricare il trauma della seconda guerra mondiale (Ralph fuggì dalla Germania prima dell’Olocausto, arruolandosi per l’esercito Usa) creò il Magnavox Odyssey. Non c’era audio e i «colori» erano in realtà dei fogli colorati da sovrappore allo schermo del proprio televisore. Nel concetto assomigliava a un gioco da tavolo, poiché nella confezione erano incluse carte e pedine, che aiutavano i giocatori a memorizzare i punteggi. Nonostante la visione di Ralph, la prima console al mondo fu un insuccesso commer-
ciale. Un brutto colpo da incassare, nonostante le vendite fossero partite bene. Il costo elevato, la poca pubblicità e l’impressione che funzionasse solo su televisori Magnavox, tra il pubblico in pochi anni ne fecero decadere il monopolio. Il successo di Atari Nolan Bushnell fonda Atari nel ’72 e crea il primo grande successo dell’industria: Pong. Venduto in 19 mila copie sotto forma di cabina di gioco. Nel 1977 la stessa azienda mette sul mercato Atari 2600, una console che utilizzava cartucce come metodo di memorizzazione per i giochi. È la prima console di successo, poiché fino al 1991 (ultimo anno di produzione) ne furono vendute 30 milioni di esemplari. I Giapponesi e l’era moderna Negli anni Ottanta i Giapponesi entrano in gioco: i grandi si chiamano Nintendo e Sega. Terranno botta fino almeno alla sesta generazione di console, quando Sony e Microsoft (colossi multinazionali di intrattenimento e informatica) schierano le loro risorse. E oggi presentano l’ottava generazione, Playstation 4 e Xbox One.
VIAGGIO NEL TEMPO: SUPER MARIO E L’ALLOSAURUS FRAGILIS AL MUSEO DI STORIA NATURALE
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24 Un tuffo nel passato
Storia di console. 2014 Nonostante l’Xbox One sia già in commercio dal 22 novembre in Europa, negli Usa e in Australia, per acquistarla in Svizzera sarà necessario attendere almeno fino al 2014. Microsoft rinvia.
2014
2013 Nintendo fa un restyling al suo 3Ds e lo chiama 2Ds. Non ha più il 3d autostereoscopico e nemmeno la classica apertura a conchiglia. I titoli della vecchia edizione sono compatibili. La Playstation 4 fa ingresso sul mercato con caratteristiche tecniche simile a un pc. Il suo rivale? Il multifunzione Xbox One. Il lettore Blu-ray integrato e possibilità di controllare la tv.
2013
2012 2011 2010
2006 Nintendo recupera terreno con un prodotto davvero originale. La Nintendo Wii. Una console controllata attraverso i movimenti del corpo su una pedana e con degli accelerometri.
2009
2004 Appare la Playstation Portable — la prima console portatile di Sony, con una fotocamera integrata e connessione al web con wifi.
2008 2007
2001 Microsoft investe milioni per la sua console Xbox. Il progetto è in perdita ma il colosso dell’informatica vuole mantenere la posizione.
2006
1994 Anche la Sony vuole entrare nei giochi e presenta Playstation. Inizialmente pensata per essere un’espansione su cd per Nintendo.
2005
2004
1989 Nintendo punta sulla portabilità e produce il Gameboy. Con il suo schermo giallo-verdastro con quattro livello di grigio, fa sbancare Tetris.
2003 2002
2001 2 2000 1999
1994
1998 1997 1996
1995
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A colpo d’occhio 1972
1973
1975 Atari realizza una versione casalinga del suo grande successo delle sale giochi: Pong. In realtà si tratta di una versione di Ping Pong, ma questo nome era già protetto da Copyright.
1974
1977 Ecco finalmente il prototipo delle moderne console, l’Atari 2600. Con processore audio e colore, porta al successo il gioco «Pac Man».
1975 1976
1979 Microvision di MB – è la prima console portatile, prototipo dei futuri Game Boy e Game Gear. I giochi sono su apposite cartucce.
1977
1983 L’azienda Nintendo Entertainment System presenta in Giappone il Famicon. A oggi sono quasi 62 milioni le unità vendute. Il suo nome fu cambiato e divenne solo Nes, rimase a lungo sul mercato, da 1983 al 2003.
1978
1979
1985 L’azienda giapponese Sega fiuta l’affare e nel 1983 presenta Master System, ma sarà sul mercato solo due anni più tardi. È la risposta al successo di Nintendo. Siamo nell’era dei giochi a otto bit, e il prodotto Master System spopola soprattutto in Europa e in Sud Africa.
1980 1981
1988 Con la console Sega Genesis (in Europa e Giappone conosciuto con il nome Mega Drive), rappresenta un salto di qualità, da 8 a 16 bit. Il gioco più venduto su Mega Drive è Sonic.
1982
1983 1984
1985 1988 1989 1993
1992
1991
1990
1986 1987 GRAFICO: MARTIN LOBSIGER
1972 Magnavox Odyssey di Magnavox (secondo il progetto di Ralph Baer). Nel 1972 è sul mercato americano. È la prima console della storia.
26 La top ten — Tablet e smartphone
MONDO MOBILE
Se il divertimento è... Voglia impellente di giocare a un classico? Oppure preferite un’avventura fantascientifica? Ecco i nostri consigli per tablet e smartphone. Per tutti i gusti e, ovviamente, per tutte le tasche.
TrafficVille 3D
Kick it Out
Real Football 2013
Rymdkapsel strategia
classico
Android, gratuita e iOS, fr. 1.– Un gioco visto da una prospettiva quantomeno originale. Quella dei semafori. Saranno proprio questi gli elementi che dovrete controllare per evitare incidenti catastrofici. Oltre alle corsie per automobili ci sono pure due linee ferroviarie. Nel corso del gioco si sbloccheranno anche aerei e elicotteri. Potrete provare l’opzione tsunami e meteora – da acquistare a parte –, che spazzeranno via tutto.
Android e iOS, gratuita Va bene, per questioni di licenze commerciali abbiamo nomi di fantasia abbastanza improbabili tra i giocatori. Ma a parte questo, Kick it Out offre una gran simulazione di gioco «fumettosa» quanto basta. Acquistate giocatori, rinnovate il vostro stadio, insomma immergetevi in una vera e propria carriera da manager sportivo!
Android e iOS, gratuita Il più completo e complesso simulatore di calcio, e per di più, gratuito! Gestite la vostra squadra dentro e fuori dal campo. Si inizia con i principianti per poi arrivare ad affrontare le migliori squadre del mondo e vincere la coppa. Il gioco vanta oltre tremila giocatori veri con foto e scheda tecnica. E, sì, avrete ovviamente la possibilità di farli giocare nella vostra squadra. Un sogno, per chiunque voglia fare l’allenatore. O almeno provarci...
Android, gr. 3.78 e iOS, fr. 4.– Realizzato inizialmente per la piattaforma di giochi Sony Playstation Network per la Play Viva, ora il suo fascino è stato portato anche sui formati più diffusi di iOS e Android. Quello che colpisce di più è la sua grafica minimalista che utilizza forme e colori di base. Lo scopo del gioco è quello di costruire una base spaziale e perlustrare la galassia. Con un tocco di meditatività.
Android, gratuita Chi non adora il classico gioco del flipper? Grande protagonista di sale giochi anni Ottanta, oggi rivive la sua riscossa su tablet e smartphone. Flipper Pinball Classic è un gioco frenetico con tempi di caricamento minimi che lo rendono indipensabile nel ventaglio dei vostri giochi Android, ma quello che ha di speciale è la possibilità di scuotere il vostro device per «barare» un po’. Ma non esagerate, altrimenti andrà in tilt!
rompicapo
manageriale
sport
Pinball Classic
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in movimento! Da quelli più semplici a quelli più complessi. Che siano di simulazione sportiva, rompicapo o giochi di corse, oggi oltre un quarto dei titoli sviluppati nel mondo è pensato appositamente per il mondo tablet e smartphone. Grazie all’integrazione
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Glow Hockey 2 Free
degli annunci pubblicitari a pagamento che appaiono nelle app (internet insegna), i costi per l’utente finale si sono abbattuti notevolmente. Gli studi che producono i giochi guadagnano con le visualizzazioni dei banner pubblicitari, e così i giocatori posso-
Prince of Persia
no beneficiare di giochi di qualità acquistabili con una spesa minima, se non addirittura gratuitamente. Ecco in queste pagine alcuni dei titoli più validi presentati all’ultimo Tokyo Game Show, la più importante fiera del settore.
sport
classico
abilità
Pivvot
Turd Birds
Bejeweled Blitz
Android e iOS, gratuita Trasformate lo schermo del vostro device in un campo di air hockey dal look futuristico e luminoso! Potrete giocare contro il computer e, nella versione a pagamento, anche con un secondo giocatore. Spingete con le vostre dita il classico disco nella porta del vostro avversario. Estremamente positive le recensioni negli store, e a grande richiesta gli sviluppatori hanno inserito anche un tema supplementare.
The Shadow and the Flame Android e iOS, fr. 3.– L’epica avventura Prince of Persia è finalmente tornata! Stessa storia, nuova grafica, con una veste completamente rivista e in alta definizione. Esplorate i livelli con i meccanismi tipici del platform game e ingaggiate combattimenti uno a uno con i nemici che incontrate sul vostro cammino. Un’avventura che si sviluppa nel corso di quattordici livelli, alla fine dei quali avrete sempre un premio.
Android, fr. 2.78 e iOS, fr. 3.– Un gioco dallo stile «piatto» e minimalista, senza complessi modelli 3d a cui i giochi dell’ultima generazione ci hanno abituato, ma comunque simpatico ed efficace. Nel gioco si controlla attraverso il «touch» sullo schermo una pallina, facendole evitare gli elementi di disturbo lungo lo scenario.
Android, gratuita iOS, fr. 1.– Un gioco di cacc(i)a, nel vero senso del termine. Questi uccellini coccolosi devono colpire i bersagli lungo il loro volo, cercando di evitare ostacoli come rifiuti tossici nel cielo e Ufo. Molto belle le grafiche e gli ambienti, che fanno sviluppare l’avventura tra parchi, spiaggie e cantieri. A seconda dello scenario, si dovranno colpire con escrementi bagnini, vecchiette, poliziotti e... anche i nostri amici di Facebook!
Android e iOS, gratuita Amanti di giochi genere di Tetris e compagnia? Allora Bejeweled Blitz è il titolo che fa per voi! Nato nel 2001 su Pc e approdato poi su Facebook, ora è disponibile anche per tablet e smartphone. Lo scopo del gioco è semplice: si devono eliminare le gemme colorate attraverso uno «scambio» con gemme nelle celle adiacenti. Gemme uguali quando vicine si elminano in un tripudio di colori. Frenetico.
azione
rompicapo
28 I supergiochi del futuro
I giochi più forti sono... Alla fiera tedesca dei videogame tornano i grandi protagonisti: Mario e Luigi al cart, gli ambienti fantasy di Elder Scrolls e Dark Souls, ora al secondo capitolo della saga.
Ogni anno a Colonia, in Germania, si tiene la più importante fiera del settore dei videogiochi a livello europeo, la «Gamescom». L’anno scorso i grandi assenti erano Microsoft e Nintendo. Che nell’ultima edizione si son fatte vedere di nuovo con le loro (forti) novità. Non a caso c’è stato pure un aumento di affluenza di quasi un quarto in più rispetto all’edizione precedente. Ma ecco in rassegna i titoli caldi presentati quest’estate, che potremo giocare prossimamente... Mario Kart 8 Nintendo, da 3 anni — Per Wii U Uscita prevista per aprile 2014 Il grande ritorno dell’idraulico Mario e di suo fratello Luigi più tutti gli altri simpatici (e colorati) personaggi che caratterizzano il mondo Nintendo in versione gioco da corsa sul cart, dedicato a tutta la famiglia. Sfrecciate sui circuiti più fantasiosi e raccogliete le dieci monete per concludere il gioco! Divertimento garantito anche nella modalità multiplayer, che permette di competere contro i fan da tutto il mondo, o anche «solo» tra i componenti della famiglia... Scaldate i motori, e occhio agli attacchi da parte dei vostri concorrenti, tra razzi e liquidi scivolosi! Titanfall Electronic Arts, da 18 anni — Per Pc, Xbox One e Xbox 360 Uscita prevista per febbraio 2014 Uno sparatutto fantascientifico che vede come protagonista il duello tra robottoni giganti e nor-
mali soldati a piedi. Il gioco è un multiplayer in rete, ma ha qualità, ritmo e coinvolgimento pari a un gioco in singolo. Estremamente curato anche il passaggio da soldato a pilota di robottone, che può avvenire in qualsiasi momento e senza soluzione di continuità, tutto con visuale in prima persona. Il gioco si è portato a casa anche parecchi riconoscimenti come miglior gioco originale, miglior gioco d’azione e miglior multiplayer. Gran Turismo 6 Sony, da 3 anni — Per PS3 Uscita prevista, dicembre 2013 Sony coglie di sorpresa i proprietari di Playstation 3 per stupirli piacevolmente. Ecco il culmine dei giochi di corse, Gran Turismo rappresenta il meglio di quanto il genere possa offrire: varietà mai vista prima di veicoli, tracciati accurati, un aspetto grandioso e un gameplay eccezionale. La simulazione fornisce auto e nuovi tracciati, e come se non bastasse è stato pure aggiornato il «motore tecnico» del gioco. Per renderlo ancora più flessibile e dargli un ulteriore tocco di autenticità. Come se ce ne fosse bisogno... Forza Motorsport 5 Microsoft — Per Xbox One Microsoft percorre una strada molto diversa rispetto alla rivale Sony: qui si predilige la nuova console Xbox One, con livelli di competizione e realismo portati all’estremo. Inutile dire che anche qui disponiamo di una quantità enorme di tracciati e veicoli,
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DA «GAMESCOM 2013»
Gran Turismo 6
COME I BAMBINI, ANCHE SUPER MARIO SI DIVERTE CON LE AUTO GIOCATTOLO.
Mario Kart 8 Titanfall
Forza Motorsport 5
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dedicata ai «palati fini» del genere. Ma... per i possessori della «vecchia» console Xbox 360? Beh, restano a bocca asciutta... Solo per il momento, però. Dark Souls II Namco Bandai, da 16 anni — Per Ps 3, Xbox 360 e Pc Uscita prevista per marzo 2014 Questo gioco di ruolo si rivolge soprattutto ai giocatori più esperti e amanti delle ambientazioni fan-
Dark Souls 2
tasy. Dark Souls II ha meccaniche di gioco molto simili al predecessore, ma tra le novità troviamo un mondo di gioco più vasto, grafica e animazioni migliorati grazie al nuovo motore grafico e una gestione più profonda dell’equipaggiamento del giocatore. Anche la modalità multiplayer online è stata migliorata notevolmente. The Sims 4 Electronic Arts, da 12 anni — Per Pc e Macintosh Uscita prevista per marzo 2014 Torna alla grande la nuova edizione del gioco di simulazione di vita reale! La grande novità di The Sims 4 consiste nel fatto che i sim (personaggi che «vivono» nel gioco) avranno un’esistenza ancora più realistica. Per la prima volta nella storia della saga, si potranno creare sim con una mente, un corpo e un cuore. Sì, perché i personaggi potranno attraversare 15 diversi stati emotivi: ad influenzarli potranno essere altri sim, dei ricordi, degli eventi o gli abiti che indosseranno.
The Sims 4
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Le tipiche ambientazioni cupe e rarefatte di Dying Light. Attenti agli zombie!
I supergiochi del futuro
Elder Scrolls Online
Elder Scrolls Online Bethesda Softworks — Per Xbox One, PS 4, PC, Mac Uscita prevista per marzo 2014 Ecco un nuovo titolo della serie Elder Scrolls, fortunatissima serie di videogiochi iniziata nel 1994 con il titolo Elder Scrolls, Arena, pro-
seguita poi negli anni con numerosi capitoli che hanno espanso la trama immaginaria del gioco creando la storia di un vero e proprio mondo fantasioso ricco di imperi, alleanze, complotti e catastrofi naturali che si abbattono sugli abitanti dei mondi di Elder Scrolls. In questo nuovo episodio, il primo multigiocatore online della serie, la trama non è collegata con gli altri capitoli e si svolge circa mille anni prima degli eventi di Skyrim, durante quella chiamata «l’Era degli Eroi». Nel gioco, tre alleanze lottano per la supremazia e nel mentre delle forze oscure stanno arrivando a distruggere il mondo. Il sistema di gioco permette grandi libertà. Dying Light Warner Bros, da 18 anni — Per PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e Pc Uscita prevista, 2014 La notte in questo sparatutto zombie è il più grande nemico del giocatore. Nel nuovo, esplosivo survival horror in prima persona, i giocatori dovranno esplorare un esteso ambiente urbano colpito da un’infezione di morti viventi, per trovare scorte per sopravvivere e formare il proprio armamentario. Ma attenzione! Il ciclo giorno/notte modifica anche di molto il comportamento degli zombie e influenza pure le meccaniche di corsa libera e di creazione di armi.
Cooperazione&Multimedia 31
Mondo musica
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Computer, tablet, smarpthone... Ecco tutti i modi di fruire la musica offerti dall’innovativo servizio: Free — ascolto gratuito su pc con pubblicità Unlimited — fr. 6.45 al mese, solo per pc, si ascolta musica senza pubblicità Premium — fr. 12.95 al mese, per ascoltare musica su tutti i dispositivi, senza pubblicità
milioni
Sono le canzoni presenti nella grande banca dati di Spotify. Ma ogni giorno si aggiungono almeno 20mila «new entry»...
70
paesi
Gli ultimi a essere inclusi in Spotify sono Argentina, Taiwan, Grecia e Turchia
I più ascoltati
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La percentuale di introiti su pubblicità e abbonamenti che Spotify ha deciso di usare per pagare artisti e case discografiche
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Facebook La parte «social» di Spotify permette di scoprire cosa stanno ascoltando gli amici, e suggerisce persone con gusti musicali simili
Spotify pubblica settimanalmente la hit parade per tutti i paesi. Tra i più ascoltati in Svizzera Eminem, Avicii e Miley Cirus http://charts.spotify.com
ATTACCO AL DISCO
«Piacere, Spotify». E la musica cambiò I tempi dei «pirati» delle canzoni ormai sono sorpassati, come pure quelli dei digital-acquisti. La formula vincente è lo streaming
Oltre venti milioni di canzoni. Tutte a portata di clic. Da ascoltare per intero, senza pagare nulla. Un sogno? No, è Spotify. Un servizio che oggi conta circa 24 milioni di utenti attivi, il cui principio è quello dello «streaming on demand». Ci si iscrive e ci si crea la propria playlist. Per i sei milioni di utenti che hanno scelto la formula a pagamento, i brani non sono interrotti da spot pubblicitari. Ed è anche la formula che permette l’ascolto su qualsiasi dispositivo, che sia pc, tablet o smartphone. Con brani e playlist sincronizzate. Per tutti una cosa è certa: l’esplosione del fenomeno in tutto il
mondo (gli ultimi paesi a essere inclusi nel servizio sono Argentina, Taiwan, Grecia e Turchia) ha aperto gli occhi ad artisti e case discografiche. Più i brani sono ascoltati dagli utenti, più Spotify verserà gli introiti ai legittimi proprietari del copyright. E sono anche generosi con la percentuale: il 70 per cento degli incassi finisce a chi la musica la produce davvero. È la fine del disco? Non ci sono dubbi. Il sistema favorisce tutti e grazie all’integrazione con i social network, ora si possono scoprire le nuove hit. Ma solo quelle che piacciono davvero a noi... e così anche la radio fu musica del passato!
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