Chiropratica Nuovo Orizzonte della Salute # 10

Page 1

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

IN QUESTO NUMERO:

Mal di schiena Cristalloterapia La bocca ed il corpo Disordini da deficit di attenzione La capacità di guarire e la nutrizione RIVISTA PUBBLICATA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE PRO CHIROPRATICA ITALIANA. SPEDIZIONE IN ABB. POST. GR. III PUBB. INF. 70% - € 2,50 - Febbraio 2007 - NUMERO 10


NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

EDITORE: Associazione Pro Chiropratica Italiana REDAZIONE: Ruelle Laurent Revel, 2 - 11017 Morgex (AO) Tel. 0165.800404 - Fax 0165.801349 www.prochiropratica.com www.chiropratica.com E-mail: info@prochiropratica.com direttore responsabile: Enrica FERRI REGISTRAZIONE: presso la cancelleria del tribunale civile e penale di Aosta il 23-06-1995 Pubblicità: A.P.C.I. COMITATO DI REDAZIONE: Enrica Ferri Louise La Rue Antonio Gil Baiju Khanchandani IMPAGINAZIONE GRAFICA E STAMPA: Tipografia Marcoz s.n.c. Piazza E. Chanoux, 1 - 11017 Morgex (AO) Tel. e fax 0165.809640 L’Editore non si assume alcuna responsabilità circa dati, opinioni o conclusioni espressi dai vari collaboratori di questa pubblicazione. Di questo numero sono state stampate

16.000 copie

Gunilla Nadler. Nata nel 1957 risiede a Goteborg, Svezia. Ho cominciato a dipingere ad acquarello con Margareta Persson. Questo mi ha stimolato e nell’estate del 1997 mi sono trasferita in Provenza (Francia) per continuare con l’acquarello con Arne Isacsson, un famoso pittore svedese. In seguito ho proseguito i miei studi artistici presso l’”Art college of Goteborg”. Dal 2000 al 2003 ho studiato Grafica presso il “ Nya Domen Konstskola Art School” e dal 2003 al 2005 ho studiato pittura presso la stessa scuola.

Sommario Dieci numeri con voi!

pag.

3

La capacità di guarire e la nutrizione

4

La bocca ed il corpo. Parte quarta

7

Mal di schiena

9

Cristalloterapia. Parte prima

13

Disordini da deficit di attenzione

19

Genitori reali e genitori introiettati

25

Podocibernetica: ortesi a concezione triplanare

29


L’opinione del Presidente

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

3

Dieci numeri con voi! Louise La Rue Presidente Associazione Pro Chiropratica Italiana Dicembre 2001 Esce il primo numero di “Chiropratica, nuovo orizzonte della salute”. Febbraio 2007 Esce il decimo numero di “Chiropratica, nuovo orizzonte della salute”. Sono passati sei anni, sono usciti dieci numeri della rivista che avete in mano. Sono dieci volte che vi scrivo per informarvi circa lo stato della salute della chiropratica in Italia: ci sono stati momenti in cui la legge, tanto promessa e tanto sospirata, è stata molto vicina ed altri, come adesso, di cui non se ne vede nemmeno l’ombra. Dal 1991 i progetti di legge si susseguono allo stesso ritmo dei governi... A volte il progetto è stato portato avanti, discusso, migliorato ma, immancabilmente, vuoi perché mancava la volontà politica, vuoi perché le altre professioni della salute si opponevano o, più spesso, perché i governi cadevano e bisognava ricominciare da capo, siamo ancora al punto zero, al capolinea. Nell’articolo di introduzione del numero zero scrivevo: “Fortunatamente, come potete vedere nella rivista, un nuovo progetto di legge è già stato presentato e spero che questa volta gli sforzi di tutti noi possano portarlo a compimento. A tal fine vorrei incitarvi a visitare il sito dell’Associazione Italiana Chiropratici su Internet (www.chiropratica.com) e mandare il vostro appoggio tramite e-mail a supporto del progetto di legge, poiché più firme, elettroniche e non, riusciamo a raccogliere, più grandi sono le nostre possibilità di ottenere l’approvazione della legge.” Firme ne abbiamo raccolte tante, oltre

centomila ma della legge nessuna notizia. Purtroppo, nulla è ancora stato presentato da questo governo circa il riconoscimento della professione chiropratica, nonostante tutti i venti di liberalizzazione che il Decreto Bersani avrebbe dovuto portare, e se potessimo dare modo al presidente dall’Associazione Italiana Chiropratici, insieme alla sottoscritta per l’Associazione Pro Chiropratica, di recarsi presso il governo con centinaia di migliaia di firme a sostegno della chiropratica, forse potremmo influenzare un poco l’eventuale decisione a favore del riconoscimento del vostro chiropratico.

Oggi sono a rilanciare l’appello già fatto in passato: per favore, andate sul sito www.chriropratica.com e firmate l’appello per il supporto alla legge che, si spera, sarà presentata a breve e fate andare tutti i vostri conoscenti a fare lo stesso: firmate, fate firmare e, se possibile, girate questo nostro disperato appello a tutti gli indirizzi della vostra rubrica di indirizzi e-mail; più firme raccogliamo, più le possibilità di far riconoscere la professione sono concrete! Grazie a tutti, buona lettura e ci auguriamo che il 2007 possa portare a tutti grandi soddisfazioni.

Ogni numero 15.000 copie di Chiropratica Nuovo Orizzonte della Salute


4

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

La chiropratica

La capacità di guarire e la nutrizione Dr. Mark Steele D.C. Uno dei fondamenti dell’essere umano riconosciuti dalla chiropratica è la capacità del corpo umano di guarire se stesso. Quando ci si taglia si può ricorrere ad un disinfettante, a una pomata, si può usare un antibiotico per annientare i batteri e cucire la ferita per aiutare la pelle a rimarginarsi. In realtà, nessuna di queste cose in se stessa guarisce la ferita: esse eliminano ciò che ne impedisce la guarigione (batteri, infezioni, ecc....) Infatti, sono le forze stesse del corpo che la guariscono: esse prendono le sostanze necessarie e ricostruiscono i tessuti il meglio possibile; come mani invisibili che formano e rimodellano ciò che è stato distrutto. I pezzi rotti non possono da soli riprendersi e rimettersi a posto per ricreare la forma originale di una scultura; “qualcosa” o “qualcuno” deve raccogliere i pezzi, rimetterli insieme, “incollarli” e tenerli, finchè la colla si è indurita e il pezzo sta insieme. Il meraviglioso corpo umano non è diverso. Le forze viventi, come piccoli campi magnetici, devono trarre dal sangue le sostanze appropriate, dirigerle al posto giusto e, molecola con molecola, riformare il tessuto ferito. In ogni caso, le sostanze necessarie a ciò, non hanno la capacità di trovare la loro via per arrivare alla giusta posizione in un particolare tessuto o organo, come un mattone da solo non può trovare la sua strada dalla pila di mattoni al muro in costruzione. E’ l’intero corpo, fatto di forze magnetiche viventi che crea, costruisce e mantiene quel corpo di sostanze che abbiamo: quello che noi chiamiamo corpo vitale e forze guaritrici.

Come la terra ha un campo di forze invisibili che attira tutte le cose al centro di essa, così il nostro corpo, fatto di forze guaritrici, attira le sostanze che noi assorbiamo quali aria, acqua e cibo e le attrae ognuna al proprio posto, in ogni cellula, tessuto e organo e costantemente lo forma e mantiene. Queste forze ci guariscono costantemente. Ma se queste forze vitali sono sempre presenti, allora, perchè ci si ammala, si invecchia, si muore? Perché uno non continua ad essere giovane per sempre? Per capire ciò, dobbiamo conoscere i fattori che influenzano le forze vitali. La prima cosa da capire è che il nostro corpo vitale non è statico. Alcuni aspetti di quelle forze sono svilup-

pate al massimo appena dopo il concepimento e anche se sono sempre presenti, gradualmente vengono meno quando si giunge alla morte fino a scomparire completamente. Alcuni aspetti invece, trovano l’apice nella pubertà e diminuiscono piano piano invecchiando. Per esempio, si può dire che un taglio della pelle guarisce più lentamente col passare degli anni. Le forze vitali sono più forti a 20 anni che a 30, più a 30 che a 40 anni e via via diminuiscono fino a che il corpo vive, ma esse sono sempre presenti. Detto più correttamente, fino a che le forze vitali sono intatte, il corpo è vivo; quando il corpo di forze vitali esaurisce le sue energie, come una batteria si scarica, allo-


La chiropratica

ra abbiamo la morte del corpo e l’eterna coscienza umana viene liberata del corpo materiale e continua la sua vita cosciente senza il corpo. Ma cos’altro ancora influisce sul corpo di forze viventi e la sua capacità di guarire e resistere alla degenerazione? Certamente uno dei fattori più significativi nella capacità delle “forze guaritrici” di essere al massimo è semplicemente la presenza di tutte le sostanze nutritive necessarie, secondo la natura dell’essere umano stesso. Così come il corpo ha bisogno di tutto il gas completo che c’è nella nostra aria (non solo dell’ossigeno) e l’occhio ha bisogno di tutti i raggi dello spettro solare completo (non solo di certi raggi di luce artificiale) il cibo deve essere costituito anche di tutte le sostanze presenti nel cibo integrale. Perché le forze viventi siano complete e ottimali nelle loro diverse attività di costruire, guarire, e contribuire a tutte le attività dei diversi tessuti del corpo, deve essere usato per esempio l’intero chicco di grano (non solo la parte bianca raffinata) quando si producono cibi quali pasta e pane: in poche parole è necessario nutrirsi di cibi integrali. Nella crusca del grano infatti, sono presenti sostanze per costruire, mantenere e guarire i tessuti connettivi, i legamenti, i tendini, i dischi intervertebrali ecc. Le forze che tengono insieme il tutto dipendono dalle sostanze presenti nel cibo completo. Se si mangia solo pane e pasta bianchi per una vita intera si avranno certamente una struttura scheletrica e muscolatura debole; c’è quindi da aspettarsi ernie al disco, dolori al collo, degenerazione delle articolazioni e il continuo bloccarsi della schiena appena si fa un po’ più di movimento. Le forze costruttive e guaritrici dei tessuti diminuiscono molto presto rispetto alla loro età se non si ha una nutrizione appropriata. Ci sono cibi che sono adatti al consumo e

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

altri no: perfino una mela sana e bella non è necessariamente adatta ad un leone. Secondo la propria natura, un leone ha bisogno di un certo nutrimento e di altri no. L’essere umano è lo stesso,nel senso che deve avere una certa alimentazione per stimolare la propria vitalità. Ma chiunque osservi da vicino, può notare che ogni individuo ha diverse necessità rispetto ad un altro. Gli esseri umani, individualmente sono tutti diversi proprio come se ognuno fosse di una specie diversa. Ogni corpo umano è unico ed ha differenti necessità di cibo. L’istinto guida il leone a mangiare carne ed il cervo ad avere erba. E l’essere umano? Anche lui è guidato dall’istinto: l’unico problema è che è incapace di capirlo ( interpretarlo), perché quando era bambino gli si è data una pappa, gli è stato detto questo va bene e questo no; il suo intelletto è stato sviluppato al punto che non è più capace di sentire il suo proprio istinto. Ha un intelletto sviluppato ma è un animale stupido. Come chiameremmo un leone che ha deciso di mangiare banane invece di cacciare gazzelle e mangiarle solo perché gli è stato insegnato che le banane hanno tanto

5

potassio? Giusto ! un leone stupido e molto presto anche ammalato. Col tempo il povero leone avrà probabilmente mal di schiena. Le sue gambe non lo sorreggeranno, soffrirà di gastrite e chissà che altro. Un essere umano non può mangiare cibi raffinati o sbagliati senza aspettarsi con il tempo certi problemi. Qualche volta mancano gli alimenti più semplici, ad esempio bere abbastanza acqua, mangiare verdura ecc. In verità la struttura umana, i suoi tessuti, le cellule e le sostanze vengono smaltite continuamente ed eliminate; le ossa sono costantemente usate, distrutte e poi rigenerate: è un processo che continua tutta la vita. Non c’è una sola sostanza o molecola di calcio in un osso presente ora, che c’era 15 anni fa o che troveremo fra 15 anni, proprio come se i mattoni di una casa fossero rimpiazzati continuamente con dei nuovi. Dopo 10 anni la casa avrà la stessa forma, ma ogni mattone sarà nuovo: così succede per quanto riguarda il nostro corpo. Se però le forze rigeneratrici non sono al loro massimo livello, allora ciò che è stato tolto o smaltito non potrà essere forte


6

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

come prima; questo è quello che chiamiamo degenerazione. Se un’anca è degenerata significa che le forze ricostruttive non sono state stimolate sufficientemente per rigenerare i tessuti degradati. Dobbiamo allora pensare che la Sapienza Divina ha creato un corpo così difettoso che non può invecchiare in modo sano? Oppure è l’umanità che ha violato le leggi della natura non permettendole di mantenere certe forze come erano state pensate? La seconda risposta sembra essere quella giusta. Cosa bisogna fare quindi secondo il punto di vista nutrizionale per aumentare le forze per guarire? Prima di tutto bisogna sapere che ognuno di noi ha le capacità di mantenersi sano e diminuire i propri problemi di salute. Se non si sa che si è padroni della propria salute e che si è responsabili dei problemi di salute futuri, allora non si penserà mai a prevenire attivamente per restare sani. Ogni giorno che passa le nostre buone condizioni si indeboliscono un po’, così se non cerchiamo attivamente di mantenerle e massimizzarle le perdiamo. E’ come quando si ha mal di denti; il dolore si sente quando la carie arriva al nervo ma il buco è iniziato molto tempo prima. Quasi tutti i problemi cominciano molto prima di farsi sentire. Secondo: quando sappiamo che possiamo influenzare le nostre forze vitali, si deve attivamente iniziare a migliorarle e per fare

La chiropratica

ciò bisogna sapere quali cibi sono appropriati per la nostra costituzione e quali no. Si deve sì mangiare ciò che ci fa bene, ma anche evitare quello che ci fa male. Prendiamo ancora l’esempio del leone: se esso è fatto per mangiare carne, cosa succederà se alla fine del suo pasto aggiunge un paio di banane? Il suo corpo dovrà digerire, metabolizzare ed eliminare le banane, quindi dovrà usare parte delle sue forze solo per elaborare le banane. Non importa quante sostanze nutritive assumiamo, l’importante è riuscire ad avere il perfetto equilibrio di nutrimento che il nostro corpo ha bisogno per essere attivo completamente. Alcune persone hanno un buon istinto nel scegliere il loro cibo; coloro che non sanno farlo dovrebbero trovare un chiropratico esperto nel diagnosticare la loro costituzione e le loro necessità dietetiche per portare al massimo livello la propria salute e minimizzare i problemi che possono verificarsi in futuro. E’ ovvio nell’esempio dei denti: quando le forze rigeneratrici sono deboli così che si possono formare carie, si avrà dolore quando il buco arriverà al nervo. Se il dentista chiude il buco si risolve il problema? No, le forze rigeneratrici sono sempre deboli; un altro buco verrà a formarsi da un’altra parte. Per prevenire ciò, sappiamo ora cosa fare.

Solo perché un alimento non ci causa particolari problemi al momento, non vuol dire che non indebolisce la nostra vitalità; molti problemi, come i buchi nei denti, sono silenziosi mentre si sviluppano. Le cose più importanti da sapere per noi stessi e le nostre necessità nutrizionali sono le seguenti: 1 - ho una costituzione adatta a mangiare carboidrati? e il frumento va bene per me? 2 - sono adatto a mangiare latticini? e quali? 3 - quali proteine animali ( manzo, pesce, uovo ecc.) posso mangiare? e quanto? 4 - quali verdure sono appropriate alla mia costituzione e quali no? 5 - quali frutti? 6 - quali oli e grassi (burro, olio d’oliva ) posso tollerare? 7 - ho bisogno di mangiare tanto o poco zucchero? 8 - mi fanno bene vino, alcool, caffè, te o cioccolata? C’è poi da dire che le nostre necessità cambiano costantemente, come cambiano il nostro stile di vita e le stagioni. Avere un buon senso dell’istinto è un grande aiuto, ma fare dei controlli regolari per verificare i nostri possibili errori dietetici, per sapere quali supplementi (sali minerali, vitamine ecc.) abbiamo bisogno, è una delle cose più essenziali. Potremo così mantenere al massimo le nostre forze vitali e prevenire malattie e degenerazione in generale.

Breve Curriculum vitae Nato negli Stati Uniti nel 1961.Dopo la laurea all’università nello stato del Colorado nel 1983 in fisiologia delle piante e chimica del suolo, ottenne il suo dottorato di chiropratica all’università Palmer in California nel 1987. Dott. Steele unisce la sua esperienza e amore dello sport che praticò a livello agonistico, alla chiropratica, partecipando a corsi speciali di chiropratica dello sport. Continua poi i suoi stu-

di coltivando la sua passione per la nutrizione mentre lavora col professor Wally Schmidt, molto conosciuto negli Stati Uniti ed in Europa. Dal 1990 Dott. Steele lavora alla clinica Sanrocco; combinando le sue conoscenze di nutrizione, e chiropratica, cura allergie stagionali intolleranze alimentari e problemi di tipo fisiologico, nonché dolori di vario genere agendo sulla colonna vertebrale e i vari centri nervosi.


Come chiropratica e odontoiatria collaborano

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

7

La bocca ed il corpo Parte quarta

Dr. Daniele Chiesa medico chirurgo specializzato in odontostomatologia PRINCIPALI PATOLOGIE DENTALI Spesso e volentieri , quando un dente invia qualche segnale di disagio, si tende sempre a sottostimarlo, ...”intanto passa, ...sarà un po’ di infiammazione ecc ecc..., rinviando la visita dal dentista fino a quando la situazione dolorosa diventa insostenibile. Il dolore di origine dentale può avere diverse origini e quindi differenti prognosi e terapie. Il dente è situato nell’osso mandibolare e mascellare ma non è piantato rigidamente come un chiodo in un pezzo di legno, bensì è ancorato all’osso da un sistema elastico di sospensione : il parodonto. Il parodonto è costituito da sottili fibre di tessuto connettivo,intrecciate fra loro in varie direzioni, tese fra il cemento radicolare e l’osso. Fra queste fibre sono presenti un numero altissimo di terminazioni nervose. Questo sistema di ancoraggio elastico permette al dente di sopportare gli enormi carichi pressori durante la masticazione e la deglutizione. La potenza teorica dei muscoli elevatori della mandibola cioè dei muscoli che fanno chiudere la bocca, è stata calcolata fra i 210 e i 400 kg che corrispondono ad un valore reale medio compreso fra i 50 e i 110 kg./ cm2. Le terminazioni nervose hanno una capacità di discriminazione, del proprio spostamento da carico all’ interno dell’osso, di 10 micron per gli incisivi e di 30 micron per i molari. Per i carichi, la soglia di discriminazione è di 1 – 3 gr. per gli incisivi e 6-7 gr. per i molari. Questa enorme potenza, necessaria per triturare il cibo, giustifica l’enorme rappre-

sentazione che la “bocca” ha all’interno degli schemi e strutture del cervello. La struttura parodontale è quindi, costituita dalla gengiva, dall’osso alveolare e dalle strutture fibrose e nervose di ancoraggio. Meccanicamente è una struttura particolarmente robusta ma non lo è particolarmente nei confronti delle infezioni batteriche. La bocca, come tutte le regioni del corpo a contatto con l’esterno, possiede una ricca flora batterica costituita da batteri patogeni e non, in perfetto equilibrio fra loro. Se non intervengono fattori a modificare questo equilibrio si mantiene e la salute trionfa ...ma se per scarsa igiene orale o malattie sistemiche, anche banali che abbassano le difese immunitarie, l’equilibrio si altera con prevalenza dei batteri patogeni. Il quadro iniziale è rappresentato dalla gengivite: l’orletto gengivale vicino al dente è arrossato, allo spazzolamento si osserva un leggero sanguinamento.

L’infiammazione è dovuta ad un accumulo di placca batterica, generalmente per una non corretta o regolare igiene orale. I danni sono minimi ,la terapia semplice: una seduta di igiene orale con una igieni-

sta diplomata la quale, oltre a rimuovere la placca batterica, fornirà le istruzioni x una corretta igiene. La saliva è un liquido corporeo ricco di sali minerali ed in particolare di calcio; la precipitazione del calcio e la presenza della placca batterica conducono alla formazione del tartaro. Il tartaro è costituito da concrezioni calcaree che aderiscono tenacemente alle strutture dentali,ricche di batteri costituisce la protezione ideale per i batteri, questi trasformando le sostanze alimentari residue, non eliminate con lo spazzolamento, producono acidi che attaccano i tessuti ed in particolare lo smalto ed il cemento radicolare.

Alla lunga si può avere l’insorgenza di carie. Più velocemente la flogosi batterica può produrre lesioni in profondità nel tessuto gengivale profondo. La gengiva è adesa all’osso, dal quale trae nutrimento; se l’infezione si insinua fra la gengiva e l’osso quest’ultimo viene attaccato e distrutto. Nella comune conoscenza questo quadro clinico prende il nome di PIORREA, mentre il termine tecnico corretto è Parodontite. Questa è una condizione patologica che se trascurata, porta alla perdita dell’elemento dentario. La perdita è accelerata se il dente


8

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

è sottoposto a carichi masticatori e deglutitori non corretti. La perdita ossea porta alla formazione di profonde cavità, dette tasche, nelle quali i batteri, specialmente anaerobi, prolificano tranquillamente non essendo raggiungibili dalle normali manovre di igiene orale.

La diagnosi è in primo luogo affidata al sondaggio: con apposita sonda millimetrata si misura la profondità e la forma della tasca, l’esame radiografico mirato chiarirà ulteriormente le condizioni e la terapia più appropriata. La cura inizia, generalmente, con una accurata pulizia manuale della tasca, courettage, mediante strumenti affilati, le courette. Obiettivo del courettage è la rimozione del tartaro adeso alle radici del dente e del tessuto gengivale infetto interno alla tasca. Se la tasca ha una profondità superiore a 4 / 5mm, non è sufficiente il curettage ma bisogna ricorrere ad un intervento chirurgico per esporre le radici infette e poter rimuovere il tartaro anche nelle zone più

Come chiropratica e odontoiatria collaborano

profonde. Dopo queste terapie un accurato programma di monitorizzazione e di igiene dentale permetterà il mantenimento dei risultati raggiunti. I batteri sono anche all’origine di un’altra patologia dentale molto diffusa: la carie. Lo smalto, è già stato detto è un tessuto particolarmente resistente ai carichi ed alle fratture ma non altrettanto nei confronti degli attacchi chimici, in particolare quelli acidi. L’acido prodotto dai batteri inizia la demineralizzazione dello smalto, la zona demineralizzata diventa un nuovo ricettacolo per i batteri per cui si innesca un circolo vizioso. Sottoponendosi a regolari controlli, o visite quando si avverte qualcosa di anomalo, permette di intercettare la lesione in fase iniziale. Spesso la lesione non è facilmente visibile dall’esterno e solo l’esame radiologico la rende evidente.

Se la lesione è minima il dentista procede alla pulizia della cavità cariosa e quindi al riempimento ed alla modellazione della superficie masticatoria in maniera da riprodurre la normale e corretta morfologia dentale. Se la lesione è molto estesa potrebbe essere indicata una ricostruzione

mediante intarsio estetico. Le indicazioni all’intarsio sono una forte necessità estetica o funzionale alle dimensioni della cavità. Grosse masse di composito comportano forti retrazioni del materiale di otturazione durante la polimerizzazione con il rischio di formazione di fessure che nel medio periodo potrebbero portare ad infiltrazione batterica. L’infiltrazione batterica quando giunge a livello della camera pulpare e quindi del nervo, produce una infiammazione che evolve generalmente in pulpite e allora ...sono dolori

Breve Curriculum vitae Nato a Genova nel 1955, Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1982 Università degli Studi di Genova Specializzazione in Odontostomatologia nel 1985. Dal 1987 membro dell’Accademia italiana di Kinesiografia ed Elettromiografia Cranio-Mandibolare (AIKECM - www.AIKECM.it).

Ideatore della Tecnica di “Coronoplastica in Deglutizione” nel 1988, pubblicata nel testo: Bazzotti - Boschiero “Principi di occlusione neuromuscolare” CEA Milano. Dal 1989 docente AIKECM ed attuale Segretario Culturale. Fellowship (I.C.M.O.) International College of Cranio Mandibular Orthopedic

(USA), in Ortopedia Cranio Mandibolare nel 1997. Diploma triennale AIKA (Accademia Italiana Kinesiologia Applicata). Dal 2003 insegnante (Rapporti occlusione postura) al corso di laurea in Podologia Università di Genova. Relatore a corsi e congressi nazionali ed internazionali. Libero professionista odontoiatra in Genova.


La chiropratica

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

9

Mal di schiena Dr. Pellissier Eddy D.C., C.C.S.P. Già Presidente Associazione Italiana Chiropratici CHE COS’È? Il mal di schiena è un disturbo molto diffuso: 8 persone su 10 almeno una volta nella loro vita devono subirne le conseguenze ma, fortunatamente, la maggior parte di coloro che ne sono colpiti supera completamente il problema entro 2-4 settimane. Molti altri, se correttamente informati e trattati, migliorano in tempi brevi. Le ricadute possono essere frequenti, ma solo in una piccola percentuale di casi i sintomi diventano cronici. A volte il mal di schiena si presenta improvvisamente e con intensità tanto forte da costringere all’immobilità: in questo caso gli si dà comunemente il nome di colpo della strega. CAUSE E SINTOMI Il più delle volte il mal di schiena dipende da un uso scorretto della colonna vertebrale nel corso della giornata, o protratto nel tempo. Questo vale sia per chi svolge un’attività in piedi sia per chi deve stare a lungo seduto. In alcuni casi la causa va ricercata in una posizione scorretta, in altri a un lavoro pesante. Anche una pratica sportiva inappropriata (esempio, il sollevamento di pesi eccessivi) o svolta con modalità inadeguate (come numerose flessioni della schiena) può essere all’origine del disturbo. Ognuna delle strutture della colonna vertebrale può subire danni più o meno consistenti ed essere all’origine della sintomatologia dolorosa. I legamenti e i muscoli dorsali sono soggetti a stiramenti, contratture e strappi; le articolazioni possono andare incontro a malattie di natura infiammatoria (artriti) o di natura degenerativa (artrosi). Nella maggioranza dei casi tuttavia non si riesce a individuare quale parte della colonna vertebrale provochi il dolore

né serve sottoporsi a radiografie, tranne in casi particolari. Il medico dovrà escludere l’eventualità che il mal di schiena sia dovuto a cause più gravi, per cui è bene consultarlo tempestivamente soprattutto se si ha avuto di recente una grave malattia, in caso di perdita di peso e di malessere generale. Quando la parte centrale del disco intervertebrale fuoriesce dalla sua sede naturale si parla di ernia del disco. Questa condizione tuttavia, contrariamente a quanto si crede, si riscontra in un numero ridotto di pazienti. Solo in una percentuale di casi ancora più piccola l’ernia comprime le radici dei nervi e provoca la comparsa di sciatica, con dolore intenso alla regione lombare e lungo il decorso del nervo sciatico (parte posteriore della coscia, fino a raggiungere il piede), formicolii alle gambe associati a disturbi della

sensibilità; il dolore è aggravato dalla tosse, dagli starnuti e dai movimenti a letto. COSA SI DEVE FARE La maggior parte degli episodi di mal di schiena di norma si risolve rapidamente. Gli studi più recenti dimostrano che, contrariamente a quanto si è sempre ritenuto, il miglioramento è ancora più rapido se, compatibilmente con l’intensità del dolore, si mantengono le normali attività, evitando di mettersi a letto. Se proprio non se ne può fare a meno, ad esempio in caso di dolore intenso o di sciatica, è comunque consigliabile ridurre al minimo (2-3 giorni) il riposo a letto. L’immobilità è infatti controproducente per la struttura muscolare. I farmaci possono essere di grande aiuto nel ridurre il dolore ma non intervengono

Le regole per capire quando arriva Fate attenzione a questi segnali d’allarme: • quando alzandosi dalla sedia o dal divano, entrando o uscendo dall’auto si avverte dolore alla parte lombare della schiena. • quando, facendo retromarcia in automobile si avverte una fitta dolorosa al collo, soprattutto poi se il dolore si irradia (anche come “scossa”) lungo un braccio. • quando, mentre si guarda in alto (alzando la testa per prendere qualcosa), compare dolore nucale complicato magari da vertigini e sensazioni di nausea. • quando si ha spesso mal di testa con la sensazione di peso sul collo e sulle spalle. • quando durante starnuti e colpi di tosse si avverte una fitta dolorosa tra le scapole o alla parte lombare della colonna vertebrale. • quando è presente un dolore dorsale, anche lieve, che impedisce la respirazione profonda. • quando, portando dei pesi o raccogliendo qualcosa da terra si avverte “fatica” nella zona lombare oppure si sente dolore che regredisce in breve tempo. • quando al mattino lavandosi i denti o il viso si avverte rigidità della schiena nel tornare eretti.


10

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

La chiropratica

Consigli per chi è predisposto al mal di schiena • quando si ha un dolore alle articolazioni della bocca, oppure si avverte di masticare male e solo da una parte, non rimandare una visita odontoiatrica perché numerose sono le situazioni in cui il mal di schiena e la malocclusione dentale sono collegate. • se si avverte di camminare male, oppure si nota un diverso consumo delle suole di cuoio delle scarpe tra destra e sinistra, e ancora, quando si fa l’orlo dei pantaloni e si nota una differenza tra un lato e l’altro, occorre fare una visita specialistica per prevenire il mal di schiena da “dismetria” degli arti inferiori o da cattivo appoggio dei piedi a terra (piedi piatti, valghi, ecc.). • per chi sa di avere la scoliosi (anche in modo lieve) è utile fare periodici controlli delle simmetrie della schiena e praticare uno sport simmetrico come, ad esempio, il nuoto. • dopo incidenti o cadute a terra, anche se non si avvertono dolori, controllare la funzionalità e l’elasticità della schiena (una visita specialistica ogni due mesi per almeno tre volte). • In tutti questi casi il chiropratico è perfettamente in grado di valutare la soluzione più adatta ad ognuna di queste cause e, se necessario e non di sua competenza, è in grado di riferire il paziente allo specialista più indicato.

sulle cause che lo provocano. Vale a dire, curano il sintomo senza risolvere il problema, garantendo semplicemente un beneficio di breve durata. Un semplice analgesico come il paracetamolo (es. Tachipirina, Efferalgan), molte volte è sufficiente per calmare il dolore. Il paracetamolo è il farmaco di scelta in particolare per chi soffre o ha sofferto di ulcera gastroduodenale, in caso di asma o in gravidanza. Gli antinfiammatori o antidolorifici, comunemente noti come ‘’antireumatici’’ (es. Moment, Brufen, Novapirina, Voltaren) sono efficaci contro il dolore e la contrattura muscolare e si dimostrano molto utili soprattutto nella fase acuta. L’uso prolungato può comportare però effetti indesiderati a carico dello stomaco, del fegato e del rene, sia che si impieghino fiale, compresse o supposte. Le creme antiinfiammatorie o quelle revulsive (che producono cioè calore nella zona in cui sono applicate) non comportano rischi ma hanno un effetto modesto e passeggero.

Terapie prolungate con farmaci analgesici-antiinfiammatori devono sempre essere prescritte dal medico. In molti casi di mal di schiena una ginnastica riabilitativa eseguita correttamente, con l’aiuto di persone esperte, può essere di grande utilità: questa deve prevedere esercizi di rilassamento, di stiramento e di potenziamento dei muscoli. Anche esercizi molto semplici, ma eseguiti con regolarità, aiutano a mantenere il buon funzionamento della schiena e limitano la possibilità di nuove crisi dolorose. La terapia chirurgica può essere utile e risolutiva in casi specifici, come l’ernia del disco, ma presenta indicazioni limitate e poco frequenti. La marconiterapia, la radarterapia e la laserterapia possono dare qualche beneficio soggettivo, soprattutto quando gli episodi dolorosi tendono a ripetersi, ma, complessivamente l’efficacia appare modesta. Il ricorso a questi trattamenti, pur

così frequente, non è sostenuto da solide prove scientifiche. Molti pazienti trovano giovamento dalla massoterapia. I massaggi, infatti, provocano il rilasciamento della contrattura muscolare che accompagna il mal di schiena e il dolore si attenua. La cosiddetta Tens (stimolazione nervosa transcutanea) si basa invece sul principio di produzione e somministrazione locale di particolari correnti elettriche. Non è ancora ben chiarito il meccanismo d’azione che in alcuni soggetti comporta una riduzione della percezione dolorosa e, complessivamente, non tutti concordano sulla sua efficacia. Anche il massiccio ricorso alla ionoforesi non trova riscontro nei dati della letteratura scientifica più accreditata. COSA PUÒ FARE LA CHIROPRATICA PER IL MAL DI SCHIENA? La chiropratica è uno dei metodi di cura naturale più diffuso al mondo, terza professione sanitaria negli Stati Uniti per numero di praticanti. Si concentra sul trattare le cause che provocano i problemi fisici invece di trattare i sintomi. La chiropratica si basa su un assunto molto semplice: problemi strutturali del corpo, particolarmente problemi che implicano la colonna spinale, possono generare disfunzioni alla funzionalità del corpo, specialmente al sistema nervoso. Il midollo spinale, che rappresenta la maggiore via di comunicazione del nostro sistema nervoso, è situato nel canale midollare all’interno delle vertebre. Il midollo trasmette gli ordini impartiti dal cervello al resto del corpo e tutti i movimenti, funzioni e sensazioni sono controllati dal sistema nervoso. Un problema a livello della colonna può interferire con i nervi che fuoriescono dalla colonna; tale disallineamento o blocco è chiamato sublussazione e consiste principalmente in un malposizionamento o non funzionalità delle articolazioni delle faccette. Tali sublussazioni possono presentarsi da sole o in congiunzione a problemi di disco o artrosi. Possono causare dolore e


La chiropratica

compromettere la normale fuori uscita dei nervi nei foramina comprimendoli e causando parestesie (formicolii, bruciori e strane sensazioni). Le sublussazioni nel collo generalmente provocano parestesie nelle braccia mentre tali problemi nelle gambe sono associati a sublussazioni del tratto lombare della colonna. Esperienze cliniche hanno dimostrato che condizioni di salute quali asma e gastrite possono essere associate o peggiorate dalla presenza di sublussazioni nella colonna. Il chiropratico, grazie alla sua esperienza e preparazione, è il professionista della salute più indicato per correggere e aggiustare tali sublussazioni. Cadute, incidenti d’auto, traumi sportivi possono tutti causare danni alla colonna provocando stiramenti o lacerazioni nei tessuti della colonna: il risultato comporta notevole dolore e rigidità. L’instaurazione di un appropriato trattamento chiropratico, fin dall’apparire dei primi sintomi, è importante al fine di evitare il cronicizzarsi dei dolori. Le sublussazioni possono creare vari sintomi quali mal di schiena, male al collo, cefalea, dolori alle spalle, parestesia agli arti, sciatalgie e una miriade d’altri problemi. Queste sintomatologie possono essere originate da questo “schiacciamento” o interferenza con i nervi al momento di uscire dalla colonna e andare verso il resto del corpo. La differenza principale che distingue la chiropratica dalle altre professioni sanitarie è rappresentata dall’aggiustamento. L’aggiustamento è un movimento specifico applicato ad un’articolazione al fine di ripristinare il movimento corretto e la funzione propria ed eliminare perciò l’irritazione sul nervo. Una volta ripristinato lo stato corretto della colonna il corpo è capace d’autoguarirsi. Questi aggiustamenti chiropratici, eseguiti da chiropratici qualificati, sono sicuri, molto efficaci e sono particolarmente utili nel caso di dolori lombari o cervicali acuti che implicano sovente anche spasmi muscolari

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

e, dopo l’aggiustamento, il paziente recupera immediatamente una parte della mobilità e constata una notevole diminuzione del dolore. I nervi spinali fuoriescono dalle vertebre vicino alle articolazioni e raggiungono le altre parti del corpo collegando il cervello a tutto il resto. L’aggiustamento chiropratico, tenuto conto di questo fattore, può risultare efficace in molte altre situazioni oltre al classico male al collo o alla schiena. In molti casi di dolori cervicali, ad esempio, i nervi sono spesso implicati con conseguente dolore, parestesia e debolezza delle spalle, braccia e mani. Aggiustando le vertebre associate nel collo, questi problemi degli arti superiori spesso possono essere mini-

11

mizzati o risolti. Ciò è anche vero nel caso di molte cefalee dove la causa vera risiede spesso in una irritazione dei nervi e dei muscoli del collo. La chiropratica si è dimostrata efficace anche in situazioni quali asma, gastrite, costipazione e, a volte, crampi mestruali dovuto al fatto che i nervi spinali collegano il cervello agli organi tipo i polmoni, lo stomaco e l’utero. Una sublussazione della colonna vertebrale può causare un’irritazione del nervo che collega tale organo al midollo e provocare effetti negativi a tale sistema organico. Il chiropratico è in grado, con la collaborazione del medico, di escludere comunque altre patologie che possono causare problemi a tali sistemi.

Consigli per aiutarsi durante il colpo della strega • durante l’attacco acuto sdraiarsi sul pavimento supini (a pancia in su) e flettere le ginocchia tenendo le piante dei piedi a terra. In questo modo si diminuisce la tensione lombare. • durante il riposo notturno stare supini con un cuscino sotto le ginocchia per mantenerle flesse. • anche se si riesce a camminare non continuare a lavorare perché la lombalgia acuta può notevolmente peggiorare in breve tempo (soprattutto se si continua a sforzare la colonna). • basarsi sulle proprie sensazioni piuttosto che sui consigli di altre persone (a meno che non si tratti di un esperto) per decidere se mettere sulla parte lombare il ghiaccio oppure il caldo. Nel primo caso applicare la borsa di ghiaccio per dieci minuti seguito da dieci minuti di pausa e nuovamente dieci minuti di ghiaccio, due, tre volte al giorno; nel secondo, immergersi in un bagno caldo o fare una doccia calda.

Consigli per chi lavora Se si avvertono rigidità, dolori lievi, pesantezza, fatica ai muscoli della schiena, interrompere il lavoro per pochi minuti e fare i seguenti esercizi di rilassamento • seduti, piedi paralleli con gambe perpendicolari al pavimento, gomiti appoggiati sulle ginocchia, tronco flesso in avanti, testa “molle” flessa in avanti, occhi chiusi, respirare lentamente e profondamente per due minuti circa (posizione del “cocchiere addormentato”) • in piedi, appoggiare la schiena ad una parete tenendo il capo “molle” flesso in avanti e le braccia lungo il corpo “lasciando andare” le spalle. Con gli occhi chiusi respirare lentamente e profondamente per due minuti circa.


12

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

I trattamenti chiropratici sono una soluzione efficace e sicura per numerosi problemi di salute tuttavia un paziente, prima di sottoporsi a tale trattamento, dovrebbe sempre assicurarsi che il chiropratico a cui si affida abbia una laurea rilasciata da un’università accreditata e riconosciuta dalla WFC (World Federation of Chiropractic) e dall’ECU (European Chiropractors’ Union). Spesso persone non qualificate o competenti s’improvvisano o si definiscono chiropratici mettendo a repentaglio la salute dei potenziali pazienti e danneggiando l’immagine della chiropratica. La chiropratica, scienza, arte e filosofia, fornisce uno dei migliori sistemi di diagnosi e cura dei problemi di schiena e di una miriade di altri problemi legati al benessere della persona.

La chiropratica

agire in maniera negativa sul proprio stato di salute. È inoltre necessario adottare uno stile di vita il più corretto e salutare possibile, quindi: prestare attenzione al regime alimentare e al controllo del peso corporeo (il sovrappeso, infatti, costituisce una condizione aggravante per i dolori alla schiena); cercare di smettere di fumare perché il fumo riduce l’ossigenazione delle strutture più fragili della colonna; evitare il più possibile le situazioni stressanti, poiché le tensioni

nervose provocano una certa rigidità muscolare; praticare regolarmente un’attività fisica. Le visite regolari dal chiropratico, al fine di prevenzione, si sono dimostrate una delle principali ragioni per le quali i pazienti presentano una remissione delle sintomatologie dei dolori di schiena: una visita ogni 3-4 mesi può sicuramente ridurre gli episodi di lombalgia acuta e può notevolmente ridurre le ricadute di dolori dovute a ernie del disco.

SI PUÒ PREVENIRE IL DOLORE ALLA SCHIENA? Il miglior modo per prevenire il mal di schiena è quello di agire sul proprio stile di vita, mettendo in pratica opportune regole comportamentali finalizzate non soltanto alla prevenzione del mal di schiena, ma anche, per chi sia già affetto da tale disturbo, alla gestione del dolore. È opportuno, per esempio, conoscere e saper utilizzare tutti i sistemi ergonomici più vantaggiosi per la salute della schiena, al fine di eliminare il più possibile tutte le condizioni sfavorevoli relative alla propria attività lavorativa e che sono in grado di

Breve Curriculum vitae Chiropratico dal 1983, laurea conseguita presso il Canadian Memorial Chiropractic College, a Toronto (Canada), dopo anni di esperienza in quel paese rientra in Italia nel 1991 e per otto anni detiene la presidenza dell’Associazione Italiana Chiropratici. Si specializza in chiropratica sportiva (è maestro di sci fin dal 1975) e nel corso degli anni

si occupa delle squadre nazionali italiane di Snowboard, Sci nautico, Ski-arc e Skyrunning. Relatore in vari congressi, da alcuni anni si occupa di scrivere articoli e diffondere la chiropratica attraverso tutti i canali possibili tenendo anche lezioni di filosofia chiropratica nelle scuole di chiropratica europee.


Cristalloterapia

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

13

Cristalloterapia Parte prima

Louise La Rue Presidente Associazione Pro Chiropratica Italiana La Medicina alternativa viene sempre più accettata e sempre nuove risorse vengono impiegate nella ricerca di mezzi e metodi diversi dalla Medicina considerata “scientifica” dalla nostra società occidentale organizzata seguendo le leggi meccanicistiche affermatesi in modo preponderante nell’ultimo secolo. “Scienze” più antiche che per lo più vengono considerate empiriche, appunto alternative a quelle ufficiali, stanno negli ultimi anni risvegliando un nuovo interesse. Tale interesse, nato da una parte dalla diffusione di culture considerate fino al secolo scorso “primitive” e da una parte dalla ricerca insita nella natura umana verso la conoscenza metafisica oltre che bio - meccanicistica, si sta rapidamente espandendo in tutti i campi della cultura occidentale. L’erboristica, l’omeopatia, l’agopuntura, l’ayurvedica, la chiropratica e l’osteopatia si sono già ammantate di una veste ufficiale o, in alcuni casi, sono stati recepiti dalla professione medica (es. l’agopuntura che fatta da un medico è legale, fatta da un non medico non ha valore), ma la loro pratica non viene necessariamente correlata a particolari considerazioni di carattere spirituale. Dal momento che nella nostra cultura occidentale la tendenza imperante è quella di tenere separati e ben distinti i vari settori, gli aspetti “naturali” o metafisici da quelli biologici, chimici, fisici, queste discipline vengono considerate “praticabili / valide” solo in supporto a cure mediche allopatiche o chirurgiche o non vengono considerate in alcun caso quali terapie. Per altre discipline la diffidenza è maggiore e soprattutto si basa sulla scarsissima possibilità di documentare l’affidabilità e la competenza degli operatori. Tali discipli-

ne, tra le quali entra anche la preghiera che sembra, secondo le statistiche, essere la forma di “pratica, cura” più usata nel mondo, comprende anche la cristalloterapia. La cristalloterapia è un metodo di guarigione naturale che utilizza cristalli, pietre e minerali di varie forme e colori. Il mondo minerale ci offre risorse inaspettate. Si può affermare che le pietre e i cristalli possiedono una sorta di energia, tipica a ciascuna specie, in grado di interagire con noi, seguendo una dinamica rientrante nella mentalità “occidentale” moderna, ma anche possiedono una vera e propria identità, con un “carattere”, una “memoria” e una sorta di “volontà”. I cristalli sono in grado di immagazzinare

energia positiva come una batteria, energia che, quindi, può essere utilizzata anche per scopi terapeutici e di trasformazione spirituale. Effettivamente anche le pietre, che sembrano oggetti inanimati, hanno un’ AURA ( l’alone di luce colorata visibile, in talune circostanze, intorno ad una persona, che varia a seconda del tipo di pietra.) Ci sono persone sensibili che riescono a vedere non solo l’AURA delle persone, ma anche quella, appunto, delle pietre, degli animali e delle piante. Negli ultimi anni si e’ sentito spesso parlare del metodo Kirlian, ovvero la fotografia di Kirlian che, con procedimenti particolari, imprime sulla carta la raffigurazione dell’energia che viene


14

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

Cristalloterapia

COME AGISCONO LE PIETRE PREZIOSE? Le pietre preziose emanano radiazioni. Ogni minerale è circondato da un proprio specifico campo elettromagnetico, attraverso il quale entra in interazione con noi e apporta particolari, specifiche informazioni. Ciò fa si che noi abbiamo reazioni corporee, spirituali ed intellettuali, cosicché il nostro costante stato si modifica oppure si evolve un po’ in modo completamente nuovo, riceve insomma un effetto curativo.

emessa ed avvolge le mani o le foglie, per esempio, permettendo a chi non riesce a coglierlo ad occhio nudo, di poter vedere questo fenomeno. Molte persone ritengono la cristalloterapia un’efficace alternativa di cura mente-corpo. Quello per cui ci sembra affascinante indagare ed estremamente interessante è l’interazione con il nostro essere su un piano spirituale, mantenendo un atteggiamento analogo a quello tenuto dagli omeopati classici con le piante e gli oligo elementi. Non è importante classificare le pietre a seconda dell’azione specifica sulle varie parti del corpo, seguendo una logica sintomorimedio proprio delle medicine allopatiche ma riteniamo che dalla conoscenza del mondo delle “pietre” si possa ricavare molto di più. Per esempio, informazioni profonde sulle dinamiche mentali che ci spingono a determinati atteggiamenti e che poi ci procurano malesseri traducibili in malattie fisiche anche gravissime, come il cancro. A livello di cura, crediamo che le energie delle pietre agiscano direttamente su i nostri chakra, cioè sulle nostre reazioni spirituali al mondo fisico esterno.

QUALI INFORMAZIONI VENGONO APPORTATE? Le pietre crescono dall’esterno. Intorno a un primo embrione la natura colloca roccia su roccia, strato su strato. In questo modo ogni minerale è, nella sua formazione, completamente dipendente dal suo ambiente e, allo stato finale, la riproduzione di queste premesse. Il segreto della sua formazione rimane custodita all’interno e

viene reso noto solo attraverso il campo elettromagnetico. Noi otteniamo così le informazioni sull’origine, la struttura interna, gli elementi minerali contenuti, il colore e il colore dell’aureola della pietra. Ognuna di queste informazioni ci porta caratteristiche proprietà. L’ORIGINE I minerali possono originarsi direttamente dal magma o da soluzioni magmatiche (origine primaria); per decomposizione (origine secondaria) oppure per un’interna mutabilità della roccia, una cosiddetta metamorfosi (origine terziaria). L’effetto che hanno su di noi i minerali primari riguarda le specifiche proprietà del processo di apprendimento e di maturazione. I minerali secondari portano allo stato di coscienza i motivi intellettuali, corporei e spirituali di modellamento e aiutano a cambiare. I minerali terziari azionano una trasformazione interiore, un


Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

cambiamento qualitativo e la sopravvivenza della nostra reale essenza interiore. COSA SONO I CHAKRA? La funzione principale dei CHAKRA e’ quella di assorbire l’Energia Universale, metabolizzarla e, infine, rilasciare o emettere energia all’esterno. La parola CHAKRA deriva dal sanscrito e significa “ruota” o “vortice di for-

ze”. Come porte attraverso cui fluisce l’energia vitale sotto forma di luce, i CHAKRA si possono immaginare come degli imbuti in cui l’energia scorre in modo vorticoso. I CHAKRA sono tantissimi, ma si prendono in considerazione i sette più importanti: quelli che si localizzano lungo il flusso energetico principale e che sono connessi agli organi vitali del nostro corpo. Essi la-

15

vorano separatamente, ma sono collegati l’uno all’altro; ciascuno possiede un ben definito campo d’azione che riguarda il nostro stato fisico e psichico. L’energia metabolizzata dai CHAKRA viene scissa nei sette colori dell’arcobaleno per permettere al nostro corpo di assorbirla: la buona funzionalità dei CHAKRA diventa pertanto sinonimo di buona salute.

Breve Curriculum vitae Nata in Canada, si interessa alla chiropratica dopo aver conosciuto un giovane studente italiano che si era recato nel suo paese per studiarla. Da allora le sue sorti si sono sempre mischiate a quelle della chiropratica... Un marito chiropratico, che per otto anni fa il presidente dell’Associazione Italiana Chiropratici, centinaia di viaggi per riunioni e incontri sulla professione, la passione per tale professione

la portano ad accettare nel 1995 la vice presidenza della Associazione Europea Delle Associazioni Pro Chiropratica, le associazioni dei pazienti chiropratici. Da allora si batte affinché la professione chiropratica venga riconosciuta in Italia come lo è in tutta Europa. Parallelamente ha sviluppato la sua conoscenza circa le altre forme di medicine alternative, soprattutto quelle legate ai cristalli e minerali.

At-mo-sfere Cristalli e minerali per bellezza e per salute

www.at-mo-sfere.com


16

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

������������ ����������� ������������������� ��������������� ������������� �������������

CHIROPRATICI RACCOMANDATI DA APCI

���������

����������� ������������� �������������

��������������� �������������

�������������������

���������������� �������������� �������������� ���������������� ���������� ������������� ����������������� ������������� ������������ ������

��������������� ������������������ ������������ ���������������������� ���������������

����������������� ���������������� ���������������� ������������� ����������������� ������������

��������

��������������

�������������� ���������������� ��������������� ����������

��������������� ����������� �������������� ����������������� ������������������ �������������� ������������� ������

��������������� ����������������

�������

�������

�������������������� �������������

�����������������

��������

������

���������������� �������������� ����������������� ���������������� ������������ �������������� ��������������� �������������� ����������� �������������� ��������������� ���������������� ������������������� �������

���������������� ������������ ������

������������� ������������ ��������

����������������� ����������������� �������������� �������� ����������� ������������������ ������������ ������������

�������������� ����������������

�������������� ������������

����������������� ����������������� ������������ ������������

�����

��������

������

�������


ABRUZZO AGUILAR EDUARDO CARAVAGGIO MARCO CALABRIA DE LEO MICHELE OLIVA BENITO CAMPANIA DEJEAN RENAUD IVES GREGORY EMILIA ROMAGNA ATTANASIO KORINNA BAEKKEL KRISTIAN GRONDONA ROBERT FALINSKA JANE JOLIVET JEAN PAUL MARIANI JOHN LAZIO BERNARD FREDERICK BRUNSTEIN FLORIAN DEJEAN RENAUD LIEM KAI NEURAY PAUL PETRICONE GIOVANNA RIGEL DANIEL T. RIGEL THOMAS LIGURIA ANDRESINI JOHN MEYRONET GILBERT PELLISSIER EDDY ZARCO YVON LOMBARDIA CARONTI ALFIO GIL ANTONIO MISITANO ELISABETTA CENTRO SANROCCO STEINER WAYNE ZWEIER ROBERT

MARCHE AGUILAR EDUARDO BOHENE SWEN DAUGAART PELLE DEL BENE CRISTINE KHANCHANDANI BAIJU WESELOH CURTIS WILLIAMS JOHN

PESCARA - PE - Via Milano, 51 - Tel. 340.8909209 LANCIANO - CH - Via Pollidoro di Mastro R - Tel. 0872 .713261 REGGIO CALABRIA - RC - Via Roma, 2/4 - Tel. 333.4440160 COSENZA - CS - Corso Mazzini, 92 (pal. O) - Tel. 333.4440160 VIBO VALENTIA - VV - Trav. Viale Della Pace - Tel. 333.4440160 SQILLACE LIDO - CZ - Via Nazionale, 26 - Tel. 0961.915269 PELLARO - RC - Via Fiumarella, 20 - 0965.357334 NAPOLI - NA - Viale Gramsci, 18 - Tel. 081.7614180 NAPOLI - NA - Via De Bartolomeis, 11 - Tel. 081.7614180

MIGLIORE JEAN PHILIPPE CUNEO - CN - P.zza Europa, 15 - Tel. 0171.66613 PELLISSIER EDDY VERCELLI - VC - Via Dionisotti 18 - Tel. 329.7606156

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

PUGLIA CANNILLO GIUSEPPE GAETANO JOHN STEFANO CALOGIURI VINCI DAVIDE

SICILIA DE LEO MICHELE NICHOLSON GORDON

ROMA - RM - Via Cagliari 42 - Tel. 06.8417438 ROMA - RM - Viale dell’arte, 85 - Tel. 06.5918455 ROMA - RM - Via Cagliari 42 - Tel. 06.8417438 ROMA - RM - Via Appia Nuova, 288 - Tel. 06.70614430 ROMA - RM - Largo A. Sarti, 4 - Tel. 06.3240278 ROMA - RM - Viale Ippocrate, 92 - Tel. 06.44235751 ROMA - RM - Via Giambattista Vico, 22 - Tel. 06.36006884 ROMA - RM - Via Flaminia, 53 - Tel. 06.3225847/55 ROMA - RM - Via Flaminia, 53 - Tel. 06.3225847/55

ATTANASIO KORINNA

COMO - CO - Via Giulini 20 - Tel. 031.242233 BERGAMO - BG - Via Maffei 14 A - Tel. 035.222959 MILANO - MI - Via Ricasoli, 2 - Tel. 02.8690127 BUSTO ARSIZIO - VA - Viale Cadorna, 3 - Tel. 0331.620911 COMO - CO - Via Recchi 7 - Tel. 031.574444 SAN DONATO MIL. - MI - Via Triulziana 1 - Tel. 02.511046 MILANO - MI - Via Frua, 22 - Tel. 02.4692205 TOSCALANO MAD. - BS - Via Benamati, 26 - Tel. 0365.541605 ERBUSCO - BS - Via Iseo, 6/a - Tel. 030.7704110 BRESCIA - BR - Via Corsica, 113 - Tel. 348.3129310 CIVITANOVA M. - MC - Corso V. Emanuele - Tel. 0733.818105 CIVITANOVA M. - MC - Via Son - Tel. 0733.784094 FERMO - AP - P.zzale Azzolino 22 - Tel. 0734.224658 MACERATA - MC - Via Morelli 20 - Tel. 0733.36155 S. BENEDETTO - AP - Via Mario Curzi, 29 - Tel. 0735.593074 FERMO - AP - P.zzale Azzolino 22 - Tel. 0734.224658 ANCONA - AN - Via Gianelli 22 - Tel. 071.202812 IESI - AN - Corso Matteotti, 20 - Tel. 0731.215750 SENIGALLIA - AN - Via Gherardi, 70 - Tel. 071.7939649

CORATO - BA - Via Paulucci, 3 - Tel. 080.8981829 FOGGIA - FG - Via Manfredonia - Tel. 0881.568517 SAN SEVERO - FG - Via Taranto, 58A - Tel. 0882.225074 LECCE - LE - Via a de gasperi, 2 - Tel. 340.5042489 LECCE - LE - Via Taranto, 58A - Tel. 0832.249926 MARTINA FRANCA - TA - Via Sallustio, 19 - Tel. 347.8940276

SARDEGNA FRONTEDDU SEBASTIANO NUORO - NU - Viale del Lavoro, 13 - Tel. 0784.257036 CAGLIARI - CA - Via Alziator 15 - Tel. 070.389119 PISANU ROBERT SASSARI - SS - Via Torino, 13 - Tel. 079.275555

PARMA - PR - Via Abbeveratoia, 65/A - Tel. 0521.232536 TRAVERSETOLO - PR - Via Borsellino, 1 - Tel. 0521.842000 MODENA - MO - Via Cattaneo 54/12 - Tel. 059.343505 PIACENZA - PC - Viale Malta 4 - Tel. 0523.338581 BOLOGNA - BO - Via A. Righi 17 - Tel. 051.233970 GAMBETTOLA - FO - Via G. Pascoli - Tel. 0547.57188 S. ARCANGELO - RN - V.le Valturio 20//A - Tel. 0541.625914

SARZANA - SP - Via Variante Aurelia, 70 - Tel. 0187.603135 GENOVA - GE - Via Ceccardi 2/4 - Tel. 010.580974 SANREMO - IM - Tel. 0184.502098 GENOVA - GE - Viale Brigata Bisagno 14/6 - Tel. 010.562589 LOANO - SV - Via Aurelia 456 - Tel. 019.673984

17

TOSCANA ALBARELLO JOSEPH ANDRESINI JOHN

BELIG RALPH AMED BENSEN GEARY BERGSTROM ERIK BINAZZI BETTINA BUTLER CLAUDIA BUTLER PAUL ESTIBAL GERARD FARNESI ALBERTO GIUNTOLI ALESSIO VON HOFSTEN CECILIA

MESSINA - ME - SS 114 Tremestieri - Tel. 090.6255844 PALERMO - PA - Via Briuccia 52 - Tel. 091.6702898 SIENA - SI - Viale Sardegna 37/12 - Tel. 0577.281049 VIAREGGIO - LU - Via Don Bosco 193 - Tel. 0584.54635 LUCCA - LU - Viale G. Puccini, 1780 - Tel. 0583.511051 LUCCA - LU - Viale G. Puccini, 1780 - Tel. 0583.511051 PISA - PI - Via Matteucci 38 sc.G/6 - Tel. 050.581312 CECINA - LI - Corso Matteotti, 22 - Tel. 0586.630920 FIRENZE - FI - Via Passavanti 4 - Tel. 055.574972 LUCCA - LU - Via Romana 231 - Tel. 0583.490115 PISA - PI - Via Matteucci 38 sc. G/6 - Tel. 050.581312 MONTECATINI - PI - Corso Matteotti, 107 - Tel. 0572.911124 FIRENZE - FI - Via Mameli, 58 - Tel. 055.576943 SCANDICCI - FI - Via Santa Maria Greve, 16 - Tel. 055.254975 LUCCA - LU - Via Macelli, 37 - Tel. 0583.4654 FIRENZE - FI - V.le Fratelli Rosselli, 62 - Tel. 055.2381634 FIRENZE - FI - Viale Gramsci, 12 - Tel. 055.289891 VIAREGGIO - LU - Via Cesare Battisti, 184 - Tel. 0584.943148 MARINA DI PISA - PI - Via Milazzo, 92 - Tel. 050.35646 PISA - PI - Via Manzoni 10 - Tel. 050.24124 TIRRENIA - PI - Vione Vannini - Tel. 050.39497 PISA - PI - via Matteucci, 38 - Tel. 050.581312 PESCIA - PT - Via del Giocatoio - Tel. 0572.477876 PONTEDERA - PI - Via Valtriani - Tel. 380.3035822 MARINA DI PISA - PI - Via Milazzo, 92 - Tel. 050.35646

TRENTINO ALTO ADIGE GEISE KEITH TRENTO - TN - Largo Nazario Sauro, 22 - Tel. 0461.236756 STEFANO MARIO VILLA LAGARINA - TN - Via Salisburgo, 15 - Tel. 349.4373864 RIVA DEL GARDA - TN - Viale Dante 47 - Tel. 0464-521210 ZWEIER ROBERT RIVA DEL GARDA - TN - Viale Dante 47 - Tel. 0464.521210 UMBRIA ALBARELLO JOSEPH IVES GREGORY

PERUGIA - PG - Via Costa di Prepo 3A - Tel. 075.5005363 TERNI - TR - Via Barbarasa 46 - Tel. 0744.404129

VALLE D’AOSTA PELLISSIER EDDY

AOSTA - AO - Loc. Borgnalle 10 - Tel. 329.7606156

VENETO BATTISTON ANGELO

MOLISE CANNILLO GIUSEPPE

CAMPOBASSO - CB - Via Zurlo, 3 - Tel. 0874.698179

DEEGAN MATTHEW LUCA PATRICIA DE LUCA MARCUS GRUEN ERICK KRAGT MICKAEL

PIEMONTE ALMERAS VINCENT CHIROPRATICA SCARL GLAIN JEROME

IVREA - TO - Corso Nigra, 52 - Tel. 0125.49225 TORINO - TO - Via Vittorio Amedeo II 24 - Tel. 011.542841 CUNEO - CN - Via Silvio Pellico 8 - Tel. 0171.696655

MITCHELL PATRICIA SOUTH STEPHEN SPADON RENZO

MONSELICE - PD - Via Gambarare 2 - Tel. 389.2762588 MONTEGROTTO T. - PD - Via San Mauro, 32 - Tel. 389.2762588 PADOVA - PD - Via Pellizzo 3 - Tel. 389.2762588 VICENZA - VI - Viale Verona 90 A - Tel. 0444.960738KRAGT DE VICENZA - VI - Contrà del Guanto, 7 - Tel. 0444.323999 VICENZA - VI - Contrà del Guanto, 7 - Tel. 0444.323999 VILLORBA - TV - Viale della Repubblica 19 - Tel. 0422.420513 PADOVA - PD - Via Montà, 110/C - Tel. 049.8900066 MESTRE - VE - Via Daniele Manin, 91/1 - Tel. 041.972304 PADOVA - PD - Via Montà, 110/C - Tel. 049.8900066 BELLUNO - BL - Via per Nogaré‚ 47 - Tel. 0437.33041 VICENZA - VI - Via dell’ Industria, 67 - Tel. 0444.966230 VITTORIO VENETO - TV - Via Guerrini 5/7 - Tel. 0438.553548


18

������������������� NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

Nuove frontiere della chiropratica

VO L SUI ETE R ISP NO ARM Chie STRI P det RO IARE e al v ostr inform DOT o ch azio T I? ir n opr atic i o

���������������� ��������������� ������������������������ ������� �������������������������� ��������������������������������������� ����� �� ������������������������� ������������������������������������������ ������������������������������������������������ ������������������������������������� ���������������������������������������� ���������������� �������� ��������������� ������������������ ������������������� ������������ ��������������������������������� ����������������������

�������������������� ����������������������������� ������������������������������� ��������������������������������� �������������������������������������� ����������������������������� ��������������������� ���������������������������� ���������������� ��������������� �������������������������������������� ��� ������������������������������� ��������������������������� COJEDA s.r.l. Ruelle Laurent Revel, 2 11017 Morgex - Valle d’Aosta Tel. 329.7606156 PER I VOSTRI ACQUISTI ON-LINE

S I N C E

Y 2 K

www.cojeda.com


Nuove frontiere della chiropratica

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

19

Disordini da deficit di attenzione autismo, dislessia e difficoltà di apprendimento. Cristine Del Bene, D.C. La diagnosi di disordini da deficit attenzionali, autismo, dislessia e difficoltà di apprendimento sono aumentate in modo esponenziale, negli ultimi venti anni, in tutto il mondo. Queste diagnosi, conseguentemente, hanno prodotto un incremento di 5 volte il numero delle prescrizioni di Ritalin (il metilfenicato choloride), il medicinale normalmente prescritto in caso di iperattività. Il 90% di tutte le prescrizioni mediche che riguardano il Ritalin sono state fatte negli Stati uniti. Recentemente, però, i genitori e gli insegnati hanno cominciato a chiedersi se l’approccio medico tradizionale a tale disordine, con o senza iperattività, e agli altri disordini associati siano corretti. I chiropratici stanno sviluppando interessanti approcci senza l’uso di medicinali focalizzati su cambiamenti di stile di vita, aspetti nutrizionali e posturali che influenzano l’attività nervosa del cervello.Prima di concentrarci su tali nuovi approcci, vediamo una breve descrizione dei deficit attenzionali, della loro storia e dei trattamenti che sono stati disponibili fino ad adesso. DEFICIT DI ATTENZIONE NEGLI U.S.A.: UNA BREVE STORIA. L’epidemia di deficit attenzionali (AD/HD) e dei disordini associati cominciò negli stati Uniti verso la fine degli anni ottanta quando, centinaia di insegnanti, durante delle interviste, arrivarono alla conclusione che tali disordini rappresentavano un vero problema e che la situazione stava peggiorando. Gli educatori enumerarono i tipici sintomi del disordine: lasso di attenzione molto corto, atteggiamento impulsivo e difficoltà nella comprensione della lettura.

In risposta a tale problema il U.S. Federal Education Grants (comitato federale U.S.A. finanziatore dell’educazione) nel 1991 disponeva un finanziamento di 400 dollari annuali per ogni bambino a cui veniva diagnosticato un deficit di attenzione (AD/HD). Alla fine del 1997 il numero dei bambini con tale disordine era esploso a 4,4 milioni. La commissione cittadina sui diritti umani, in uno studio del 1998, trovava che una cifra stimata attorno ai 6-7 milioni di bambini soffriva di (AD/HD), cioè il 13% dei bambini americani che andava a scuola avevano diagnosi di difficoltà di apprendimento che richiedevano trattamenti con pericolosi psicofarmaci. Nel 2001, negli Stati Uniti, un bambino su sei è stato diagnosticato autistico, dislessico, afflitto da deficit di attenzione oppure aggressivo. In California le diagnosi di autismo sono aumentate del 210% dal 1987 al 1998. Nonostante le statistiche mediche

siano variabili, si stima che negli Stati Uniti che dal 5 al 10% degli studenti soffrano di AD/HD e che i ragazzi siano affetti dalle 3 alle 4 volte di più che le ragazze. (1) Di pari passo con il drammatico aumento delle diagnosi, si è avuto l’aumento delle prescrizioni mediche come il Ritalin e l’Adderral per trattare tali sindromi. Nel 1995 l’uso del Ritalin era aumentato del 250%; nel 1997 l’aumento raggiungeva il 700%. CHE COSA È L’ AD/HD? Non esiste una risposta semplice a questa domanda. AD/HD è una complicata sindrome che è considerata essere un’agglomerato di disordini con vari gradi di gravità che coinvolgono tutti i sistemi del corpo e del cervello includendo OCD (disordine ossessivi compulsivi), sindrome di Tourette, difficoltà di apprendimento, dislessia e autismo. I sintomi possono variare in gravità, ma


20

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

la maggior parte degli AD/HD e disordini neurocomportamentali associati derivano dalla stessa fonte psicologica originaria che riguarda le stesse aree del cervello e che hanno sintomi fisici simili. I SINTOMI I genitori spesso notano che I bambini con disordini di sviluppo hanno problemi con l’equilibrio, esibiscono poca coordinazione e hanno difficoltà nella scrittura. Le loro capacità di ricordo visivo e di relazione con l’ambiente non sono perfette. Spesso questi bambini hanno difficoltà nella sfera sociale, si adattano malamente a cambiamenti e nuove situazioni e stimoli e spesso sono carenti in interazioni e giudizio sociale. In oltre, possono mostrare segni di un aumento delle sensazioni visive, acustiche, tattile, olfattorie e gustative. Spesso sono presenti allergie, problemi digestivi e avversioni a cibi con intolleranze oppure funzioni immunitarie debilitate. I problemi vengono inoltre complicati da squilibri neurobiologici che possono essere particolarmente evidenti nelle aule scolastiche tipo difficoltà nel prendere decisioni, pianificazioni delle azioni, scelta delle priorità, iper- attività, controllo emotivo e controllo dei movimenti. L’abilità d’ascolto e di lettura può essere ridotta anche se normalmente questi bambini esibiscono ottime capacità verbali e di memoria. Purtroppo dal 50 al 60% di questi sintomi verranno riportati nell’età adulta. (1) ATTIVITÀ NEUROLOGICA IN AD/HD E SINDROMI ASSOCIATI Nonostante il cervello di un bambino afflitto da AD/HD non sia malato, in alcune parti dello stesso mostra segni di problemi di sviluppo e conseguenti difficoltà di interconnessione. Il risultato è che tali bambini spesso hanno difficoltà nell’elaborare le informazioni ricevute. Il cervello è una sfera composta da quattro lobi, due situati nell’emisfero destro e

Nuove frontiere della chiropratica

due in quello sinistro. Ogni emisfero è l’immagine speculare dell’altra. I due emisferi sono interconnessi da una banda fibrosa (il corpo calloso), che mantiene un continuo dialogho tra i due lobi e che permette lo scambio immediato delle informazioni tra le due parti. Quando l’interconessione neurologica tra gli emisferi e i lobi del cervello si sviluppa in modo inadeguato e ne risulta uno squilibrio, esiste una maggiore possibilità che possano apparire deficit motori, cognitivi, di comportamento e di apprendimento. I LOBI DEL CERVELLO IMPLICATI IN AD/HD La parte piu recente del cervello , la zona neocorticale, ricopre la superfice del cervello ed è composta da centinaia di piccolo solchi. All’interno di questi solchi ci sono i neuroni del cervello, che sono circa 25 miliardi, tutti interconnessi in un sistema neurologico elettrico che diventa più efficace ad ogni esperienza provata. Questo network neurale presiede e coordina le funzioni del pensiero, del movimento, della cognizione e del comportamento tra queste parti del cervello: • Il lobo frontale, responsabile per la pianificazione, organizzazione, risoluzione dei problemi, attenzione selettiva, personalità e una varietà di altre funzioni cognitive complesse che comprendono emozioni e comportamento. La ricerca ha dimostrato che nei bambini con disordini dello sviluppo esiste un’attività del lobo frontale meno pronunciata. • Il ganglio basale, la parte del sistema nervoso che inibisce o previene scariche dai neuroni della zona neocorticale frontale. Quando il ganglio basale non funziona perfettamente appaiono iperattività e scatti emotivi. • Il cerveletto, sembra essere la componente principale nel AD/HD e sindromi associate. Le ricerche hanno dimostrato che il cervelletto dei bambini afflitti

da AD/HD è fino all’11% più piccolo di coloro non colpiti da queste sindromi. Fondamentale inoltre il cervelletto è responsabile per la crescita e lo sviluppo della neocorteccia e controlla inoltre la coordinazione muscolare, specificatamente quella degli occhi e della colonna (che fornisce il senso dell’equilibrio). Senza stimolazioni cerebellari appropriate un bambino non può sviluppare un equilibrio e una coordinazione corretta e può essere affetto da problemi secondari come una riduzione delle funzioni cognitive e comportamentali. L’IMPORTANZA DELLA DOPAMINA La dopamina è un elemento chimico naturale che si trova nel cervello e che permette ai neuroni di comunicare efficacemente. Permette di recepire le sensazioni di grati-


Nuove frontiere della chiropratica

tà (impressione di non relatà di sè stesso e degli altri). L’Adderal, dal canto suo, può produrre reazioni allergiche come difficoltà nel respirare, costrizione alla gola, gonfiore delle labbra, lingua o faccia. Gi effetti avversi più comuni includono perdita di appetito, battito cardiaco più veloce, pressione alta, allucinazioni, confusione e comportamenti anormali. Effetti meno seri ma spesso presenti includono irrequietezza, tremori, ansietà, nervosismo, mal di testa, vertigini e insonnia, impotenza e cambiamenti dei gusti sessuali. Cosa importante da notare è il fatto che gli effetti a lungo termine di questi stimolanti non sono stati ben documentati nei bambini e se i sintomi riappaiono dopo l’interruzione del trattamento. In conclusione questi medicinali nascondono i sintomi ma non trattano le cause del disordine. ficazione, auto stima e l’abilità nel concentrarsi. Quando il cervello non è stimolato abbastanza c’è una riduzione di produzione di dopamina. Fino a poco tempo fa i medicinali come il Ritalin, (metilfenicato choloride), e l’Adderral, (amphetamine-dextroamphetamine) sono stati prescritti perché permettevano a ridotte quantità di Dopamina di funzionare più a lungo nel cervello. Tuttavia nei manuali di riferimento dei medici queste medicine vengono descritte non solo che: “producono assuefazione, creano dipendenza fisica e psicologica ma anche che possono creare una sindrome da bruscha interruzione se interrotte all’improvviso.” Inoltre possono produrre effetti secondari indesiderati. Il Ritalin può causare tachicardia, aumento della pressione sanguigna, dolori al petto, febbre, dolori articolari e tics. Effetti rari ma non sconosciuti includono sangue nelle urine o feci, visione offuscata, urla o gemiti non controllati e in casi estremi morte. Usi prolungati del Ritalin ad alti dosaggi possono produrre cambiamenti di umore, confusione, delusioni e perdita della personali-

IL CERVELLO PUÒ ESSERE TRATTATO SENZA RICORRERE A STIMOLANTI? Sicuramente ed ecco il perchè. Quando camminiamo la corteccia frontale coordina miliardi di impulsi nervosi che permettono un movimento armonico e a sua volta, il camminare facilita lo sviluppo del lobo frontale aumentando così la nostra abilità a pensare e a percepire le emozioni. Ne consegue che, quando i muscoli che supportano la colonna vertebrale sono indeboliti, diminuisce la quantità di stimolazione nervosa derivante dalle articolazioni e dai muscoli della colonna verso il cervelletto diminuisce. Se l’attività del cervelletto diminuisce, così dicasi per quella dei lobi frontali. I neuroni della neocorteccia forniscono le informazioni in modo meno efficiente con il risultato di produrre goffaggine e insufficiente attività cognitiva. Gli studi condotti hanno dimostrato che i bambini che non gattonano e quelli che hanno difficoltà a camminare diritto soffrono comunemente di attività vocale ritardata e di ritardi nell’apprendimento cognitivo. Questo sembra dimostrare che

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

21

le attività cognitive e motrici non sono separate ma sono le stesse; si sviluppano a seguito dei sofisticati movimenti fisici. Queste sindromi sono anche influenzate da stimuli sia ambientali sia sociali. In particolar modo attività sedentarie, televisione, videogames, computer che riducono il tempo passato a giocare all’aperto, privano i bambini di quella attività fisica così fondamentale per lo sviluppo corretto del cervello. Questa mancanza di movimento ai bambini può produrre problemi di sviluppo a causa del ridotto stimolo dei muscoli e delle articolazioni. Altri fattori ambientali importanti sono denutrizione, obesità, stress prenatale, inquinamento, vaccini e precoce perdita sensoriale precoce. AD/HD, ADD, syndrome di Tourettes e autismo sono prodotti da deficit dell’emisfero destro. Tutte le funzioni umane sono distribuite tra i due emisferi del cervello. Ogni squilibrio tra gli emisferi porterà il cervello a ignorare il lato sotto stimolato. Quando le funzioni del lato destro del cervello si sviluppano in modo ridotto appaiono sintomi come perdita di attenzione, riduzione dell’attenzione non verbale e possono apparire comportamenti sociali non corretti. (2). Dal momento che nei maschi il lato destro del cervello è generalmente dominante, i maschi sono di conseguenza maggiormente afflitti delle femmine da stress


22

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

prenatale che porta a un ridotto sviluppo del loro emisfero dominante. LA CHIROPRATICA ED I TRATTAMENTI COMPLEMENTARI Le sublussazioni e gli squilibri muscolo scheletrici della colonna che hanno come origine traumi alla nascita, cadute,squilibri chimici, stress, denutrizione e stili di vita sedentari, influiscono negativamente sullo sviluppo normale del cervello. Ne consegue che il trattamento chiropratico nello stabilizzare i muscoli posturali della colonna e il rinforzo di tali muscoli con l’esercizio fisico aumenta la stimolazione nervosa ai lobi frontali, aumentando così l’abilità del cervello ad elaborare le informazioni realizzando un processo cognitivo migliore e a maggiore coordinazione. La valutazione chiropratica è fondamentale non solo nell’identificare squilibri bio meccanici e posturali ma anche nel trat-

Nuove frontiere della chiropratica

tamento delle cause che producono tali squilibri, siano essi di origine bio meccanica, fisiologica, sociale o biologica. Oltre alle cure chiropratiche, l’evidenza clinica dimostra che trattamenti specifici per un emisfero (esercizi vestibolo oculari, musico terapia, terapia dei colori e stimolazione olfattoriale) sono molto benefici nelriequilibarre tali problemi. Possono dimostrarsi utili la nutrizione e la dieta, il biofeedback e le terapie occupazionali e fisiche.

prescrivibili dal medico. Rimane di fatto, però, che il metilfenidato, di cui è composto il Ritalin, è uno stimolante centrale e come tale appartiene ai farmaci di cui evitare l’abuso ed è incluso nella Tabella I degli stupefacenti. Essendo genitori e cittadini responsabili dobbiamo essesre pienamente informati ed al corrente circa la natura di queste malattie e dei pro e contro dei trattamenti disponibili. Lo dobbiamo sia ai nostri figli sia alla società.

LA SITUAZIONE IN ITALIA AD/HD è una nuova realtà in Italia. Secondo studi condotti dal Ministero per la Salute (2004) 2% dei bambini italiani in età scolastica sono afflitti da tali sindromi. Gli psichiatri infantili italiani sono preoccupati che, seguendo il trend americano, anche in Italia le sindromi di cui abbiamo parlato possano esplodere e raggiungano proporzione epidemiche come negli Stati Uniti. Questo non significa che una nuova malattia è meno pericolosa perché è di moda ma vuole essere un nota ammonitiva affinché non si prescrivano troppi medicinali potenzialmente molto pericolosi ma vengano considerati anche trattamenti alternativi. Il Ritalin è stato approvato anche in Italia passando dalla fascia delle sostanze classificate come stupefacenti (nella stessa tabella della cocaina, anfetamina, oppiacei e barbiturici) a quella degli psicofarmaci

1. Neurobehavioral Disorders of Childhood: An Evolutionary Perspective. Robert Melillo and Gerry Leisman, 2004 2. Journal of Child Neurology Scott R. Miller, PhD; Carlin J., Miller, PhD; Juliana S. Bloom, MEd; George W. Hynd, EdD; Jason G. Craggs, April 2006 3. Journal of Manipulative Physiological Therapeutics: Cervical kyphosis is possible link to attention-deficit/hyperactivity disorder. Bastecki AV, Harrison DE, Hass JW. Oct;27(8): e14 4. Journal of Manipulative Physiological Therapeutics: An evaluation of chiropractic manipulation as a treatment of hyperactivity in children. Geisen JM, Center DB, Leach RA. 1989 Oct; 12(5): 353-63 5. Progetto di Screening “Prisma” 2004 (fonte: Ministero per la Salute)

Breve Curriculum vitae

La Dottoressa Cristine Del Bene è nata a San Francisco, USA. Ha studiato Chimica e fisiologia all’università statale di San Francisco e si è laureata ( Magna cum Laude) in Chiropratica presso il Life Chiropractic College West nel 1997. In seguito si specializza in neurologia (corso

di tre anni) presso il Logan Chiropractic College e passa gli esami di stato per iscriversi all’ “American Chiropractic Neurology Board.”. La dottoressa Del Bene è membra dell’Associazione Americana dei Chiropratici, dell’Associazione Italiana e di quella Europea dei Chiropratici.


thumper Nuove frontiere della chiropratica

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

23

D I S S O LV E T E N S I O N E M U S C O L A R E E S TA N C H E Z Z A • R I L A S S A E R I N V I G O R I S C E • A I U TA A L E N I R E I L M A L D I S C H I E N A E L E C E FA L E E D OV U T E A I P R O B L E M I C E RV I C A L I • PA R AG O N A B I L E A L L A S E N S A Z I O N E D I BENESSERE DI UN MASSAGGIO PROFESSIONALE

MINI PRO 2: AZIONE PERCUSSORIA PROFONDA

GLI ALTRI: AZIONE ORBITALE SUPERFICIALE

Sentirete il massaggio del Mini Pro 2 in profondità nei muscoli, non solo in superficie sulla pelle. Due sfere disegnate anatomicamente vibrano verticalmente con una escursione di 6,35 mm. Tre potenze, da 20 a 40 percussioni al secondo, producono penetranti onde di benessere per alleviare tensioni muscolari e contrazioni. Un massaggio che penetra in profondità nei tessuti… senza sforzo: il Mini Pro 2 lavora per voi. Non c’è bisogno di esercitare alcuna pressione, il solo peso dell’attrezzo è sufficiente: appoggiate il Mini Pro 2 sulle spalle per alleviare le tensioni causate dagli stress quotidiani e per i vostri piedi stanchi sistemate semplicemente il Mini Pro 2 su un cuscino sul pavimento e appoggiatevi sopra le piante dei piedi. In pochi secondi sarete stupiti e sorpresi dalla sensazione di sollievo che proverete: vi sembrerà di camminare sulle nuvole. I L M I N I P RO 2 : TA N TA P OT E N Z A I N U N P I C C O L O S T RU M E N TO

e lin 2! on RO a t P uis INI a.com q Ac o M .cojed u w il t ww CAVO D’ALIMENTAZIONE EXTRA LUNGO (3,7 M) MANICO ALLUNGATO ED ANGOLATO PER PERMETTERVI DI RAGGIUNGERE LA SCHIENA PROTEZIONE AUTOMATICA CONTRO IL SURRISCALDAMENTO TRE POTENZE DI MASSAGGIO CONTROLLATE ELETTRONICAMENTE ADATTE A TUTTI I MUSCOLI IL DESIGN SPECIALE PERMETTE DI USARE IL VIBRATORE CON UNA O DUE MANI POTENTE VIBROPERCUSSIONE (0,65 CM) LE SFERE DISEGNATE ANATOMICAMENTE “ABBRACCIANO E MASSAGGIANO” LA SCHIENA

FORTE E INDISTRUTTIBILE PER ANNI DI SOLLIEVO

Distribuito da: COJEDA srl Ruelle Laurent Revel, 2 - 11017 MORGEX (Ao) Tel. 329.7606156 - Fax 0165.801349 - www.cojeda.com


24

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

IARE M R ISPA DOT TI? R E ET RO VOL STRI Pormazioni ico inf NO SUI Chiedeteo chiroprat str al vo

Il Seggiolino Koala nest è raccomandato da osteopati, fisioterapisti e chiropratici. Fabbricato direttamente in Italia questo prodotto è ideale per i bambini da 6 mesi a 3 anni. Il Koala nest è una comoda cintura di sostegno che riduce la tensione a cui si sottopongono la spina dorsale, la schiena e tutti i muscoli coinvolti mentre si sostiene un bimbo in braccio. Il Koala nest è dotato di una comoda tasca dove potrete inserire il vostro cellulare, chiavi, portafoglio o altro. Ovunque voi andrete, questa comoda cintura vi porterà sollievo e vi aiuterà nel duro compito da genitore. Una volta cresciuto il bambino il Koala nest può essere comunque usato quale marsupio per varie attività: alcuni nostri clienti ci hanno scritto che lo usano per la pesca, passeggiate in montagna e uno lo usa per seguire il figlio che fa gare di trial mettendoci dentro chiavi inglesi cacciaviti e candele. Il materiale usato per fabbricare il Koala nest è DuPont Cordura, altamente resistente all’abrasione ed impermeabile. Koala nest utile dai 6 mesi ai 3 anni per i bambini e poi per tutta una vità di comodità per voi. Come usare il Koala nest: Inspirare e allacciare la fascia il più strettamente possibile a livello dell’anca indifferentemente dal lato sinistro o destro. Chiudere la fascia con l’apposito velcro e allacciare la cintura di sicurezza. Posizionare il bimbo sul seggiolino con le gambe divaricate. Il bambino può essere posizionato anche con il corpo rivolto verso l’esterno.

COJEDA s.r.l

Ruelle Laurent Revel, 2 - 11017 Morgex - Valle d’Aosta Tel. 329.7606156 S I N C E

Y 2 K

www.cojeda.com


Psicologia

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

25

Genitori reali e genitori introiettati Roberto Vincenzi Psicologo Per introdurre il concetto di genitori “reali” e genitori “introiettati”, in genere racconto due episodi tratti dalla mia esperienza di psicoterapeuta: - Il primo caso riguarda una signora sulla cinquantina, titolare e direttrice di una serie di negozi di successo; una “donna manager” capace e preparata nella gestione dei suoi negozi, per i quali effettuava gli acquisti, sceglieva e gestiva il personale, curava la vendita ed impostava la gestione amministrativa e tributaria; una persona che, anche dalla voce, trasmetteva un senso di sicurezza e maturità. Questa signora, un giorno, mentre si accomiatava dal mio studio, ed aveva appena riacceso il cellulare, fu raggiunta da una telefonata del padre, che sapevo essere un signore di oltre ottant’anni, con problemi di salute. Mentre la signora rispondeva, improvvisamente la sua voce divenne molto acuta e sottile, mentre lei balbettava “oh papi” con un accento da bambina che mantenne per tutta la telefonata. Finito di parlare col padre, si rivolse a me per salutarmi, con la sua solita voce bassa e sicura. Il secondo caso riguarda un uomo di quarantacinque anni, esperto in una difficile materia tecnica, che parlava perfettamente tre lingue , proprietario di una piccola e ben avviata azienda, per la quale effettuava lunghi viaggi in macchina, in tutta Europa, per affrontare, spesso con successo, complesse trattative commerciali. Un giorno, in seduta, questo signore mostrava un gran nervosismo, e, alla mia domanda sul perché si sentisse così agitato, rispose che quella sera stessa doveva andare a trovare suo padre e temeva che il padre lo criticasse perché si era comprato una macchina nuova, un macchinone di lusso da oltre

cinquantamila euro. I soldi coi quali si era acquistato la macchina, provenivano dai guadagni della sua azienda, dal suo lavoro insomma. Eppure eppure quest’uomo era nervoso perché temeva che il padre, un tipo all’antica, dalla mentalità chiusa, risparmiatore, se non proprio avaro, lo criticasse per aver scelto quella automobile così costosa. In entrambi i racconti, c’era come una stonatura tra il modo di agire nei confronti del mondo del lavoro, e quello nei confronti dei genitori. I protagonisti delle due storie mostravano infatti maturità, sicurezza e competenza nell’affrontare i complessi problemi della loro attività lavorativa. Mentre, di fronte a genitori anziani e apparentemente “inoffensivi”, tutta la loro sicurezza crollava e ritornavano ad essere quei bambini che una volta erano stati, pieni di paura e soggezione davanti ai loro “papi” e “mami”.

Cos’era successo? era successo semplicemente che, mentre gran parte della loro personalità era diventata adulta e matura, alcuni nuclei del loro io, marcati e segnati da certi comportamenti dei genitori, non erano cresciuti insieme al resto, ma erano rimasti bambini, pronti a riemergere al richiamo di mamma e papà. E’ come se un cuoco, che prepara la crema per un dolce, non mescolasse bene i vari componenti, e così, alla fine, dentro l’impasto si trovano dei grumi di crema che non si è sciolta, non è andata avanti nella cottura, ma è rimasta più o meno quello che era all’inizio, un grumo di farina cruda. Così, nella nostra personalità, certe patologie psicologiche possono essere paragonate a dei “grumi di farina”, qualcosa, dentro la nostra mente, che non è cresciuto e non si armonizza col resto della nostra personalità. Questo spiega la differenza di comporta-


26

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE


Psicologia

mento dei protagonisti delle due storie; ma spiega anche molti altri casi di personalità che non sono cresciute in modo uniforme; ci permette, ad esempio, di capire da dove viene la paura che certi cinquantenni esprimono di fronte al fatto che, per legge di natura, è probabile che i loro genitori di oltre ottant’anni, muoiano prima di loro. “Mi immagino quel momento come se la mia vita finisse”; “Non so proprio come farò ad affrontare la morte dei miei”; queste e frasi simili manifestano la paura di quegli adulti restati bambini di fronte ai loro genitori. A questo punto, sarà forse più semplice comprendere il concetto di genitori “reali” e genitori “introiettati”. Genitori “reali” sono i nostri genitori, così come sono in questo momento; per un cinquantenne, quindi, i genitori saranno probabilmente una coppia di persone sulla ottantina, in pensione da anni, che conducono una vita più o meno attiva, a seconda delle condizioni di salute. In molti casi, purtroppo, genitori anziani significa anche genitori ammalati, che necessitano di assistenza e cure mediche; molti vivono ancora nella loro casa da soli o aiutati, altri vivono con parenti, alcuni fanno lunghi ricoveri in ospedale, altri sono ospiti di istituti per anziani. Per la maggior parte dei casi, quindi, possiamo affermare che si tratta di persone fisicamente deboli, che sembra improbabile possano spaventare gli altri. Tantomeno i figli, che hanno vissuto da vicino il decadimento fisico dei loro genitori, dovrebbero essere spaventati da loro; anzi, la consapevolezza che i genitori sono ormai anziani, dovrebbe muovere nei figli, adulti e realizzati, sentimenti di protezione e disponibilità alla loro assistenza. Ma questo non sempre succede; certe volte i figli, anche adulti, sposati e con figli a loro volta, non riescono a raggiungere questa consapevolezza di se stessi come persone mature, indipendenti dai loro genitori.

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

Così capita che per certi figli maschi, l’unica donna che veramente conti nella vita, sia la madre; mentre con le altre donne hanno quasi sempre solo avventure. Lo stereotipo del maschio italiano, del latin lover o del playboy, nasconde spesso un uomo immaturo e mammone. In modo analogo certe figlie (magari anche sposate da anni) continuano ad appoggiarsi al padre, e non al marito, quando devono prendere delle decisioni importanti. Capita ancora che, quando questi figli immaturi si sposano, vadano ad abitare nello stesso palazzo dove abitano i genitori, magari anche muro a muro, sullo stesso pianerottolo. Il fatto è che, quando questi figli pensano o hanno a che fare coi genitori, nella loro mente non si rapportano coi genitori come sono in quel momento, ma fanno sempre riferimento a un’immagine passata e mai aggiornata, quella del cosiddetto “genitore introiettato”. Genitori “introiettati” sono persone che non esistono più, ma sono esistite una

27

volta, quando noi eravamo bambini sotto ai dieci anni, e loro erano adulti, probabilmente sulla trentina, al pieno delle loro forze vitali. Anche noi bambini, abbondavamo di forza vitale; forse ne avevamo anche più dei genitori, ma a noi mancava, essendo bambini, la completezza del nostro io e di un carattere formato, la forza fisica e la fine armonia dei movimenti, la maturità intellettuale, la capacità di mediazione tra noi e il mondo, un bagaglio di esperienza e istruzione che ci aiutasse a valutare le cose. Non era quindi un confronto alla pari. Inoltre, a rendere più vulnerabile la posizione del bambino, non dobbiamo dimenticare che, gli avvenimenti che ci capitano nell’infanzia, restano fissati nella nostra memoria, con una forza che, avvenimenti successivi, anche molto più gravi, non riescono ad avere E questo avviene perché, nei primi anni di vita, il nostro io ancora non ben formato e difeso, è molto più esposto al contatto


28

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

col mondo; ed ancora, l’atmosfera un po’ “magica”, nella quale vivono i bambini, che più degli adulti sono a contatto con l’inconscio, fa’ sì che certi fatti acquistino fortissime valenze emotive e sentimentali. Consideriamo inoltre, che per un bambino i genitori rappresentano le persone più importanti del mondo; ed ancora, che ai bambini mancano le capacità di distacco e di riflessione che permetterebbero loro di poter valutare i genitori per quello che sono e per quello che fanno veramente. Il che spiega perché, ad esempio, certi episodi che i genitori tendono a sottovalutare o addirittura “non ricordano” coscientemente, abbiano potuto innestarsi indelebilmente nella personalità dei figli, creando un ricordo traumatico (un “grumo di farina” secondo l’esempio), che sembra non possa essere cancellato e che crea dolore ogni volta che viene richiamato alla mente. Certi modi di agire dei genitori, che commentano con sarcasmo e ironia le azioni dei figli piccoli, certe battute “umoristiche” nei confronti dei figli, volutamente dirette verso argomenti che producano per loro imbarazzo e disagio, certe scene di freddezza e mancanza di affetto, proprio quando i bambini ne avrebbero più bisogno, per non parlare della violenza, delle atmosfere di tristezza e terrore che esistono in certe famiglie, delle punizioni fisiche, delle molestie e dell’abuso sessuale da parte dei genitori, tutto questo resta profondamente impresso nella mente del figlio e, se non curato, continuerà a dan-

Psicologia

neggiarlo per tutta la vita.Danni altrettanto gravi sono prodotti da azioni apparentemente opposte: l’eccesso di affetto e di protezione, che leva sicurezza al bambino e gli impedisce di crescere. Il messaggio che viene recepito dal bambino è composto da due parti: nella prima si dice “io ti proteggo, perché ti voglio bene”; nella seconda si lascia capire “forse perché tu non sei capace a fare le cose”. Oppure quei genitori che, per compensare le loro mancanze di affetto e di sicurezza, stabiliscono coi figli dei legami morbosamente forti che, in certi casi, rendono impossibile la crescita e l’indipendenza del figlio, in altri casi, ne compromettono le capacità di ragionare in modo autonomo. Ci sono, inoltre, situazioni di genitori che da anni “fingono” di andare d’accordo e non hanno il coraggio di separarsi; in queste condizioni, vivere sotto lo stesso tetto, può portare a livelli di tensione molto alti; tensione che viene quasi sempre scaricata sugli elementi più deboli del sistema: i figli, che, non vengono amati e rispettati per quello che sono, ma vengono puniti per colpe che a loro non appartengono, o con in quali vengono stabiliti rapporti di morbosa alleanza, contro l’altro partner. Nella storia personale della maggior parte di coloro che si rivolgono alla psicoterapia, si riscontrano situazioni infantili simili a quelle descritte; si rileva cioè, che mentre molte idee sono cambiate e si sono evolute nella mente della persona, certi episodi, accaduti nell’infanzia, continuano ad essere “vivi” e non integrati nella mente

dell’adulto; continuano a produrre emozione e dolore, oppure rabbia mai sfogata, tristezza e pessimismo. Tutto questo altera, in certi settori, il normale funzionamento della psiche, produce sofferenza e sensi di morte, alimenta patologie psicologiche che si manifestano in forme molto diverse tra loro. Per ritornare al tema di questo scritto (genitori reali e genitori introiettati), possiamo quindi mettere in evidenza come, nella crescita della persona psicologicamente sana, il rapporto coi genitori è impostato sui genitori reali, quelli che sono in quel momento; mentre il genitore introiettato, il fantasma o il dio dell’infanzia, è stato pian piano assorbito dalla psiche dell’adulto, che ha saputo aggiornare i registri della mente, e rivedere con occhio maturo, quello che è capitato in passato. Per molte persone, che abbiano avuto dei genitori sufficientemente sani, e non siano state troppo provate dai fatti della vita, questa maturazione avviene in proprio, man mano che essi crescono. Altri, invece, vivono questo conflitto non risolto attraverso le sofferenze della nevrosi. La malattia psicologica, in questo contesto, rappresenta un segnale disperato che il nostro inconscio produce, per invitarci a prenderci cura di noi stessi. La psicoterapia, affiancata, quando occorre, ad una farmacoterapia, aiuta, in questi casi, a ritrovare il senso della nostra storia personale mentre favorisce la nostra crescita psicologica e lo sviluppo della nostra indipendenza.

Breve Curriculum vitae Sono nato a Genova nel 1949, la psicologia mi interessava fin da ragazzo, ed ho percorso una lunga serie di esperienze, che mi hanno portato a diventare Psicologo Psicoterapeuta, iscritto all’Ordine degli Psicologi della Liguria. Dal 2004 sono associato al CIRS (Centro Interdisciplinare per Ricerca e la Formazione in Ses-

suologia) diretto da Jole Baldaro Verde; assieme agli altri soci (psicologi, psichiatri, ginecologi, neurologi, medici) abbiamo elaborato uno studio sulla coppia oggi. Dall’aprile 2006 sono iscritto all’Albo dei Consulenti Tecnici (CTU) del Tribunale di Genova. Dal maggio 2006 sono docente presso la “Scuo-

la di Psicoterapia Istituzionale” di Genova, dove svolgo lezioni sulla psicoterapia. Attualmente la mia principale attività è costituita dal lavoro in studio privato, rivolto a pazienti adulti affetti da nevrosi; in collaborazione con psichiatri e neurologi, mi occupo anche di pazienti borderline o psicotici.


Chiropratica e postura

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

29

Podocibernetica:

ortesi a concezione triplanare Prof. Dr. Avagnina Luca Podoiatra, podologo, posturologo PERCHÉ CIBERNETICA? Cibernetica dal greco “Kibertes” vuole dire “arte del timoniere”. Il temine stava ad indicare per Platone l’arte di pilotare gli uomini e pur avendo un significato inizialmente politico, nel 1953 viene usato da uno scienziato americano di nome Wiener nel suo significato attuale di:”scienza dell’assimilazione, della elaborazione e dell’utilizzazione delle informazioni”.

PERCHÉ NON POSTUROLOGIA? Il termine Posturologia, molto usato in Francia, sta invece ad indicare solo lo studio dei meccanismi che regolano le nostre posture, ma tale definizione, a mio parere, non è esaustiva in quanto basata soprattutto su presupposti di tipo statico e di studio del sistema posturale fine. Il termine “posturale” che io adotto è invece un concetto biodinamico che ha a che fare con l’equilibrio e con il movimento.

sere triplanare sul piano generale e anche il piede lavora su piani e assi triplanari. Ecco perché il nostro di tipo di concepire sopratutto le ortesi, oggetto di questo articolo, deve essere finalizzato ad una riposizione e/o ad una ristimolazione triplanare. Il concetto di Triplanarità può essere visto: 1) in chiave biomeccanica e allora dobbiamo parlare di piani saggitali, frontali, orizzontali con i loro relativi assi. 2) in chiave triplanare posturale, e allora parliamo di statica, di deambulazione e di movimenti. 3) in chiave triplanare umana esistenziale che include allora una parte fisica, una parte mentale e una parte energetica. Chiaramente questi tre concetti: “cibernetica, posturale, triplanari” ci devono stimolare a cambiare la nostra visione delle cose. Sino ad oggi la visione che avevamo era una visione strettamente ortopedica; ricordiamo che “Orthos” in greco vuole dire dritto e l’ortopedia cerca attraverso uno studio esclusivamente della forma e dell’anatomia delle cose, di ripristinare delle correzioni per mettere tutto in maniera “dritta”. Ma se noi applichiamo questi concetti all’essere umano ci rendiamo conto che questi non è fatto solo di ossa, articolazioni, e muscoli assemblati insieme in maniera esclusivamente matematica – geometrica! No. Il modo in cui si muove, il modo in cui reagisce agli ambienti, ai gesti e agli stimoli, ha a che fare con ciò che ha nella testa, con l’educazione che ha ricevuto con la sua psicologia di vita con i traumi subiti, nonché alla somatizzazione di alcuni conflitti interiori.

PERCHÉ TRIPLANARE? Triplanare sta ad indicare qualche cosa che lavora su tre piani. L’essere umano è un es-

PERCHÉ ALLORA PODOLISTICA? Ecco perché pur essendo podologi, se teniamo ad una visione globale olistica nel

PERCHÉ PODOCIBERNETICA? Perché l’essere umano funziona come un computer, è cioè dotato di un sistema in cui informazioni esterne ed informazioni interne devono essere assimilate e integrate per ottenere delle risposte di adattamento con il mondo che ci sta attorno, risposte di tipo motorio, psicologico, sociale e via dicendo. Ecco perché il termine Podocibernetica si può correttamente applicare all’utilizzo biologico delle informazioni che arrivano dai piedi, per l’elaborazione di risposte posturali e deambulative motorie adeguate in funzione del gesto o del movimento che dobbiamo fare.

nostro paziente, da cui ho coniato il termine podolistica, dobbiamo tenere conto di studiare si la biomeccanica, si la postura, si il movimento, ma il tutto integrato in un essere umano che è unico ed irriproducibile e indivisibile e che va dunque analizzato nel suo insieme. Olistica, infatti deriva dal greco “Holos”, ha significato di globalità, di completezza. Il problema nel nostro mondo professionale è che finora, leggendo vari libri o articoli su riviste dei vari “guru” della podologia si trovano sempre e solo enunciazioni di verità assolute, descrizioni di schemi precisi di patologie, conclusioni terapeutiche assolutamente logiche. Ma quando ci ritroviamo nei nostri studi privati, tutte queste belle teorie si scontrano con le molteplici realtà rappresentate dai pazienti e dalle loro peculiari malattie, ognuna diversa dall’altra! Tutte le teorie biomeccaniche da Lelievee, a Lavigne, a Root, a quelle posturali da Bourdiol, a Villeneuve, a Bricot etc, sono in realtà teorie soggettive dotate ognuna di un buon senso, ma in effetti la realtà è che ognuno ha trovato una buona soluzione per risolvere a modo suo, i vari problemi riscontrati . Il problema di voler tutto sintetizzare in “ri-


30

NUOVO ORIZZONTE DELLA SALUTE

cette”“pret à porter” è che: 1°) La natura non ha la nostra stessa logica, né solo quella di qualunque di questi “guru”. 2°) La salute, e quindi la medicina, non è matematica. La nostra mente ha sì bisogno di semplificare le cose per catalogarle e questo va bene in un quadro di formazione scolastica, ma quando passiamo dalla teoria alla pratica, abbiamo visto test eseguiti accuratamente dal punto di vista scientifico, (ad esempio in psicologia) dopo di ché, persone considerate normali effettuare delle cose al di fuori della logica! Abbiamo visto classificare piedi come patologici, piatti, etc. e persone con tali tipi di piedi vincere delle medaglie d’oro alle olimpiadi! O viceversa abbiamo trovato altri con piedi assolutamente normali dal punto di vista morfologico e con dati parametrizzati nella norma presentare delle patologie complesse e difficili da risolvere. La mia idea è che la nostra chiave di lettura sta nelle relazioni tra uomo e piede e nel concetto di equilibrio. Per questo dobbiamo comprendere bene la differenza tra postura ed equilibrio. CHE DIFFERENZA VI È QUINDI TRA POSTURA ED EQUILIBRIO? La postura ha a che fare con la posizione: è lo stato nel quale si trova un corpo in relazione ad un altro punto di riferimento. E’ un concetto fondamentalmente statico. La maggior parte della postura viene studiata infatti in condizioni non naturali bensì in condizioni cosiddette di referenza per capire come funziona il sistema posturale fine che ne è considerata la base, ma abbiamo già visto che la postura è molto di più. Il concetto di equilibrio invece è dinamico visto che rappresenta istante per istante lo stato di riposo di un corpo stimolato da molteplici forze diverse che si annullano. Quindi considerato che queste forze si muovono in continuazione vi è la ricerca costante di

Chiropratica e postura

un equilibrio nuovo ogni istante. Equilibrio è dunque un concetto più dinamico, più moderno, che tiene conto dei vari fattori in gioco: schema corporale, recettori labirintici, informazioni visuali, sistemi propiocettivi, captori esterocettivi, psichismo personale, morfologia osteo-articolare, respirazione, problemi occlusali dentali, gesti ripetitivi nel lavoro, cicatrici e antecedenti dolorosi: tutto ciò modifica e condiziona il nostro equilibrio e le nostre posture. Per arrivare alla concezione della terapia, soprattutto ortesica, abbiamo visto quindi la necessità di: 1) esaminare le cose da un punto di vista posturale triplanare, prima globalmente e poi localmente nel piede, 2) esaminare le cose da un punto di vista biomeccanico per vedere come è fatta la persona da un punto di vista osteo-articolare e muscolare, prima dal piede e poi globalmente specie negli arti inferiori. TERAPIA ORTESICA: QUALE E PERCHE’? Per ciò che concerne le ortesi,non parliamo più di correzione o di cunei con plantari ortopedici ma di ortesi intese come interfacce riarmonizzanti e riequilibranti. Introduciamo dunque i termini: riposizio-

namento e riequilibrio. “Riposizionamento” quando s’inserisce in un insieme un elemento necessario al suo funzionamento affinché l’intero sistema assuma una determinata posizione statica o dinamica. “Riequilibrio” quando progettiamo un dispositivo capace di controbilanciare automaticamente le azioni delle varie forze applicate mediante opportune modificazioni della distribuzione delle stesse. Gli studi podologici veramente moderni e innovativi del 2000 devono adeguarsi alle nuove visioni dell’uomo. I principi della Cibernetica, in una visione dinamica ed integrata dell’essere umano, permetteranno un eccellente passo in avanti della nostra professione, permettendoci di passare da una visione esclusivamente ortopedica basata solo sulle forme e sull’anatomia ad una visione olistica, funzionale. Grazie alle diverse visioni d’esame del paziente, interrelazionando tutti i dati ricercati, potremo arrivare ad una revisione cibernetica del soggetto, ad una diagnosi globale e ad una concezione ortesica “triplanare olistica”. Perché: “La coreografia dei mostri movimenti è l’espressione di ciò che siamo internamente!!”


®

Chiropratica - N. 10 - Febbraio 2007

31

SEPARATORE GINOCCHIA Il SEPARATORE per le GINOCCHIA CUSCINOLO è disegnato in modo da separare le gambe durante il sonno e tenere le ginocchia, le anche e la colonna vertebrale in una posizione anatomicamente corretta. Ideale per alleviare i dolori sciatalgici. Perfetto per alleviare i sintomi pre e post maternità ed i problemi da decubito negli anziani.

CUSCINO LOMBARE Il SUPPORTO LOMBARE CUSCINOLO è disegnato in modo da adattarsi perfettamente al contorno della vostra schiena, specialmente nella zona lombare dove è più importante. Riduce l’affaticamento e porta sollievo ai problemi lombo-sciatalgici. Ideale per le persone che devono svolgere un lavoro sedentario. Adatto per la casa, l’ufficio o l’automobile. Utile per prevenire, in caso di predisposizioni, peggioramenti di problemi di ernie del disco.

ELEVATORE GAMBE Il CUSCINO ELEVATORE CUSCINOLO per gli arti inferiori è disegnato per sostenere in modo naturale ed anatomico le gambe che necessitano di riposo. Riduce l’affaticamento e porta sollievo anche ai problemi lombari. Ideale per le persone che soffrono di disturbi di circolazione, grazie al suo disegno ergonomico permette alla linfa di drenare rapidamente alleviando dolori e gonfiori. Aiuta in caso di vene varicose, flebiti, crampi ai polpacci, sovrappeso, ristagni ed è un coadiuvante indispensabile durante il periodo della gravidanza per evitare problemi alla circolazione.

VO L SUI ETE R ISP NO ARM Chie STRI IAR P det e in ROD E al v ostr f o ch ormazi OT TI ? on ir opr atic i o

CUSCINO LOMBARE AUTO Il SUPPORTO LOMBARE per AUTO CUSCINOLO è disegnato in modo da adattarsi perfettamente al contorno della vostra schiena, specialmente nella zona lombare dove è più importante. Riduce l’affaticamento e porta sollievo ai problemi lombosciatalgici. Specifico per l’automobile e per i lunghi viaggi in aereo o treno. Ideale per le persone che devono guidare a lungo o che devono ricominciare a guidare dopo operazioni di ernia del disco.

RULLO CERVICALE Il RULLO CERVICALE CUSCINOLO è disegnato in modo da riposare il vostro collo e la vostra testa, riducendo nel contempo lo stress. Ideale per la lettura, per guardare la televisione o per rilassarsi. In viaggio, in auto potrete finalmente appoggiarvi e dormire senza avere la testa che ciondola. In poco tempo sarete stupiti dalla sensazione di sollievo e dal relax che offre ai vostri muscoli stanchi e tesi. Indispensabile per chi soffre di riduzione della lordosi cervicale. L’uso del rullo cervicale è indicato in caso di cefalee, torcicolli, dolori alle spalle e al collo.

Leggero e dal design contemporaneo. Costruito in poliuretano espanso ad alta densità. Disponibile in vari colori (rosso, blu, azzurro, marrone, beige, grigio, tigre, serpente, cuoio e zebra). Tutti i cuscini Cuscinolo sono sfoderabili, trattati antimacchia e lavabili. COJEDA srl Ruelle Laurent Revel, 2 - 11017 MORGEX (Aosta) - Tel. 329.7606156 - Fax 0165.801349

acquistate on-line su: www.cuscinolo.com


®

Guanciale cervicale

Il GUANCIALE CERVICALE CUSCINOLO è disegnato in modo da riposare il collo e la testa, riducendo nel contempo lo stress sulla vostra colonna cervicale. Ideale per la lettura, per guardare la televisione o per rilassarsi. In poco tempo sarete stupiti dalla sensazione di sollievo e dal relax che offre ai vostri muscoli stanchi e tesi. Indispensabile per chi soffre di riduzione della lordosi cervicale. L’uso del guanciale cervicale è indicato in caso di cefalee, torcicolli, dolori alle spalle e al collo, periartriti e sindromi vertiginose. Se vi svegliate sempre stanchi e con il collo rigido questo è il cuscino che fa per voi. Grazie al suo disegno rivoluzionario ed alle estremità con quattro curvature anatomiche differenti, permette un riposo ed un confort senza uguali. Disponibile anche nella versione da viaggio: ridotte le dimensioni ma uguali i risultati. Questa copia di Chiropratica vi è offerta da:

Posizione laterale con un guanciale comune. Questa posizione esercita una torsione sulla colonna cervicale. Il guanciale CUSCINOLO mantiene la vostra colonna cervicale in posizione anatomicamente corretta. La colonna cervicale e quella dorsale sono piegate: questa posizione è innaturale e scomoda.

Il guanciale CUSCINOLO sostiene e favorisce il ripristino della curvatura lordotica naturale della vostra colonna cervicale.

COJEDA srl

Ruelle Laurent Revel, 2 - 11017 Morgex (Aosta) Tel. 329.7606156 - Fax 0165.801349

acquistate on-line su: www.cuscinolo.com

ARE I M R ISPA DOT TI? R E ET RO VOL STRI Pormazioni ico inf NO SUI Chiedeteo chiroprat str al vo


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.