Chiropratica Nuovo Orizzonte della Salute # 12

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Nuovo orIzzoNTe DeLLa SaLuTe

VITTORIA!

FINALMENTE LA CHIROPRATICA È STATA RICONOSCIUTA

ANCHE IN ITALIA! rIvISTa PuBBLICaTa a Cura DeLL’aSSoCIazIoNe Pro CHIroPraTICa ITaLIaNa. SPeDIzIoNe IN aBB. PoST. Gr. III PuBB. INF. 70% - € 2,50 - Marzo 2008 - NuMero 12


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editore: associazione Pro Chiropratica Italiana redaZione: ruelle Laurent revel, 2 - 11017 Morgex (ao) Tel. 0165.800404 - Fax 0165.801349 www.prochiropratica.com www.chiropratica.com e-mail: info@prochiropratica.com direttore responsabile: enrica FerrI reGiStraZione: presso la cancelleria del tribunale civile e penale di aosta il 23-06-1995 Pubblicità: a.P.C.I. comitato di redaZione: enrica Ferri Louise La rue antonio Gil Baiju Khanchandani impaGinaZione GraFica e Stampa: Tipografia Marcoz s.n.c. Piazza e. Chanoux, 1 - 11017 Morgex (ao) Tel. e fax 0165.809640 L’editore non si assume alcuna responsabilità circa dati, opinioni o conclusioni espressi dai vari collaboratori di questa pubblicazione. Di questo numero sono state stampate

18.000 copie

tramonto veneto Foto di Pellissier eddy

Sommario Vittoria! Finalmente la legge!

pag.

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La chiropratica finalmente riconosciuta in italia

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chiropratica: in salute naturalmente

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chiropratici: come lo si diventa

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L’importanza dei processi mentali

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Storia della chiropratica in italia

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perchè i bambini non vanno dal chiropratico?

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costa rica mission febbraio 2008

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i 33 principi di filosofia validi ancora adesso

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mal di schiena e chiropratica

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chiropratico e dentista una simbiosi perfetta

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decompressione spinale

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La chiropratica in medicina Veterinaria

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Sport, disciplina & doping

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Cristalli e minerali per bellezza e per salute

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 3

L’opinione del Presidente

Vittoria!

Finalmente la legge! Louise La Rue Presidente Associazione Pro Chiropratica Italiana Il Natale 2007 ha portato ai chiropratici italiani il miglior regalo che la professione potesse aspettarsi: il riconoscimento legale della professione chiropratica anche in italia! La legalizzazione della professione, promossa e cercata dai chiropratici fin dalla fondazione dell’associazione italiana chiropratici nel 1974, è arrivata, forse anche un po’ a sorpresa, con l’inserimento di un emendamento all’interno della legge finanziaria 2008. Tale emendamento ( articolo 2, comma 355) legge testualmente: “È istituito presso il ministero della salute, senza oneri per la finanza pubblica, un registro dei dottori in chiropratica. L’iscrizione al suddetto registro è consentita a coloro che sono in possesso di diploma di laurea magistrale in chiropratica o titolo equivalente. il laureato in chiropratica ha il titolo di dottore in chiropratica ed esercita le sue mansioni liberamente come professionista sanitario di grado primario nel campo del diritto alla salute, ai sensi della normativa vigente. il chiropratico può essere inserito o convenzionato nelle o con le strutture del Servizio sanitario nazionale nei modi e nelle forme previsti dall’ordinamento. il regolamento di attuazione del presente comma è emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, dal ministro della salute.” Potete capire la gioia e la soddisfazione sia dei chiropratici sia della sottoscritta al vedere finalmente stampate queste

parole e di vedere finalmente riconosciuta la validità della professione chiropratica. Questo riconoscimento, arrivato dopo innumerevoli progetti di legge presentati, il primo risale al 1991 a cura dell’onorevole Biondi, dimostra l’indubbia validità, sia scientifica che terapeutica, della professione chiropratica che è definita “scienza, arte e filosofia”. a nome mio, quale presidente dell’associazioni Italiana Pro Chiropratica, e a nome di tutti i pazienti della chiropratica, vorrei ringraziare l’onorevole Luigi Lusi e l’onorevole Manuela Di Centa che si sono attivati per arrivare a tale riconoscimento. vorrei altresì ricordare e ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e combattuto per la chiropratica in Italia a partire dal 1974, anno in cui è stata fondata l’associazione Italiana Chiropratici ricor-

dandone i vari presidenti da allora: • Dr. Perier, primo presidente nel 1974 • Dr. Palatini, dal 1975 al 1979 • Dr. Oberer, dal 1980 al 1980 • Dr. Crispini, dal 1981 al 1984 • Dr. Bertamini, dal 1985 al 1994 • Dr. Pellissier, dal 1995 al 2003 • Dr. Williams, dal 2003 ad oggi a tutti loro, senza dimenticare i vari vice presidenti, segretari, tesorieri e amministratori dell’aIC che si sono battuti in questi anni per la chiropratica e a tutto il personale della segreteria aIC, che ha validamente sostenuto tale lavoro, va il nostro più sentito grazie! Il lavoro da svolgere non termina qui e forse, come potete leggere dagli articoli seguenti, siamo solo all’inizio, ma sicuramente il futuro della chiropratica è decisamente molto più roseo e brillante di quanto non fosse pochi mesi fa!

Da sinistra: il Dr. Pellissier, la Presidente La rue e il Dr. Chapman Smith, Segretario Generale della Federazione Mondiale della Chiropratica

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La chiropratica

La chiropratica

finalmente riconosciuta in Italia Dr. Enrica Ferri Direttrice “Chiropratica, nuovo orizzonte della salute” La chiropratica è finalmente stata riconosciuta dal Parlamento italiano come professione primaria, 33 anni dopo la fondazione dell’associazione Italiana Chiropratici e 17 anni dopo la presentazione della prima legge che proponeva il riconoscimento della professione. Il 21 dicembre 2007, dopo anni di inutili tentativi, un emendamento, presentato nella legge finanziaria 2007, ha finalmente aperto anche in Italia alla professione chiropratica il giusto riconoscimento che esiste nelle altre nazioni europee. Questo riconoscimento, in un paese come l’Italia che ha il più alto numero di medici rispetto alla popolazione (circa 400.000 medici contro 57 milioni di popolazione) e meno di 300 chiropratici, non è stato per nulla facile da raggiungere. L’emendamento alla legge finanziaria è stato presentato dal senatore Luigi Lusi della Margherita, che praticamente da solo, lo ha fatto passare attraverso il comitato finanza del Senato e che ne ha permesso l’accettazione da parte del Senato stesso. alla camera, l’emendamento è stato oggetto di aspri attacchi sia da parte delle associazioni mediche italiane che ne ostacolavano l’approvazione sia da parte del ministro della sanità che si opponeva al riconoscimento della chiropratica come professione sanitaria primaria. L’aIC è stata in grado di rispondere colpo su colpo a questi attacchi e, attraverso un supporto bi-partisan di vari parlamentari favorevoli alla chiropratica e alla tenacia del senatore Lusi, si è arrivati a far capire alla commissione bilancio l’enorme vantaggio, in termine finanziario, che l’approvazione della chiropratica avrebbe rappresentato per lo Stato italiano e l’enorme risparmio che probabilmente avrebbe introdotto nelle risorse finanziarie della sanità che in molte

regioni sono deficitarie. I partiti dell’opposizione sono stati effettivamente contattati e motivati dal deputato Manuela Di Centa di Forza Italia che, grazie alla collaborazione con il senatore Lusi, si è rivelata la combinazione vincente che ha permesso finalmente di abbattere la resistenza della lobby medica e far approvare l’emendamento. Il dottor John Williams, presidente del AIC ha commentato così l’approvazione della legge: “Quando il senatore Lusi ci ha fornito quest’opportunità, ci siamo mobilizzati immediatamente per fornirgli tutto l’appoggio possibile e per contattare tutte le personalità politiche che in passato si erano dimostrate favorevoli al riconoscimento della chiropratica. Il lavoro svolto dal senatore Lusi e dal deputato Di Centa è stato indispensabile per arrivare a questo riconoscimento. Il fatto che il senatore Lusi sia marito di una chiropratica e che l’onorevole Di Centa, durante la sua carriera di atleta, sia stata aiutata moltissimo dalla chiropratica, ha permesso loro di prodigare un’attenzione particolare nel far riconoscere questa professione. L’associazione italiana ChiropraticI esprime la più profonda gratitudine e riconoscenza agli onorevoli Lusi e Di Centa per l’enorme lavoro svolto e per il successo ottenuto nel far approvare questo emendamento.” “Questo riconoscimento, che arriva finalmente dopo 17 anni di sforzi e almeno una decina di progetti di legge presentati al governo,” commenta il dottor Pellissier eddy, presidente uscente dell’aIC “corona gli sforzi effettuati dall’associazione in tutti

gli anni di lotta per far approvare la professione in Italia. I rapporti con la professione medica non sono sempre stati facili, anzi a volte anche tempestosi, ma finalmente, con questo riconoscimento, anche la professione chiropratica è riconosciuta esattamente come i medici e i dentisti, che in Italia sono le altre due professioni mediche primarie. Mi auspico che, in tempi relativamente brevi, anche in Italia le professioni sanitarie primarie possono collaborare pienamente per arrivare al tipo di sanità che esiste nei paesi anglosassoni dove il benessere del paziente ha la prevalenza sulle lobby professionali.” “Permettere agli italiani di usufruire dei benefici apportati dalla chiropratica in piena libertà vuol dire, per lo Stato, risparmiare risorse finanziarie che possono essere usate in altri modi, ad esempio la ricerca.” prosegue Pellissier “Infatti il rapporto Manga, commissionato in Canada dimostra che un aumento del 10% dell’uso della chiropratica permetterebbe di risparmiare in un anno oltre 800 milioni di euro alla sanità pubblica”. Il 21 dicembre 2007 è una data storica per la Chiropratica in Italia. Dopo tanto penare il Parlamento italiano, in seguito ad un emendamento alla Legge Finanziaria presentato dal Senatore Luigi Lusi e appoggiato dall’onorevole Manuela Di Centa, ha riconosciuto questa disciplina quale professione sanitaria primaria.


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La chiropratica

La Chiropratica è una scienza medica a tutti gli effetti che in Italia, ingiustamente, era posta sullo stesso piano delle cosiddette “medicine alternative”. oggi, grazie all’impegno di alcuni volenterosi e lungimiranti esponenti politici e alla loro brillante opera di sensibilizzazione trasversale fra i colleghi del Parlamento, ha finalmente conquistato il posto a lei spettante. onorevole di centa, come ha conosciuto la chiropratica? Ho conosciuto la chiropratica durante la mia carriera agonistica, per caso, avevo un problema alla colonna vertebrale che nessuno riusciva a risolvere. L’incontro con il dr. Jean Pierre Meerseman ha cambiato in meglio la mia vita, ha fatto così tanto per me che gli avevo promesso che se ne avessi avuto la possibilità mi sarei sdebitata. ora consiglio spesso, a coloro che ne hanno bisogno, il ricorso alla disciplina chiropratica. Tutto ciò, unito agli indubbi benefici di questa disciplina medica mi hanno portato a sostenere e a vincere questa battaglia. Senatore Lusi, come ha conosciuto la chiropratica? Ho avuto la fortuna di conoscere la chiropratica grazie ad un’altra fortuna, non me ne vogliate, molto più grande che mi è occorsa: mia moglie, la dott.ssa Giovanna Petricone, italo-canadese, è una vostra Collega chiropratica e grazie a lei e alla sua passione per questa scienza ho avuto modo di conoscere e apprezzare la chiropratica e i suoi benefici sul corpo umano. cosa l’ha convinta a dare il suo appoggio a questa lunga battaglia? vede, in Italia siamo tendenzialmente conservatori su quasi tutto: è difficile apprezzare le novità fino a quando non diventano eclatanti o conclamate. La Chiropratica è ormai diffusissima in tutto il mondo occidentale, e non solo: ma in Italia, a causa di una storica cecità politica non era mai stata riconosciuta. Sono stato convinto dalla risposta che mi sono dato alla seguente domanda: ‘perché l’esercizio di una professione diffusa anche sul territorio italiano,

riconosciuta e studiata nei più grandi Paesi dell’occidente, doveva essere esercitata in modo quasi clandestino nella nostra Italia, uno dei Paesi più industrializzati al mondo, componente del G8, e senza che nessun paziente ne avesse mai parlato male? La risposta fu che solo la cecità verso il progresso, l’ostinazione alla chiusura mentale verso nuovi mondi scientifici, fra gli altri, poteva continuare a ostacolare il riconoscimento della chiropratica in Italia. Ho pensato bene che il Governo Prodi, un Governo di centro-sinistra, non poteva condividere questo ostracismo; ho pensato che essendo io, da Senatore che sosteneva quella maggioranza politica, eletto prima nella Margherita e avendo poi aderito al Partito Democratico, non potevo e non volevo seguire le tracce del precedente Governo Berlusconi che non dette alcun seguito alla richiesta di riconoscimento. allora, come si fa in politica, mi sono messo all’opera: in costante contatto con il Presidente dell’aIC, dott. John Williams, ho lavorato per far approvare un emendamento alla legge finanziaria del 2008, chiedendo a tutti i colleghi Senatori della Commissione Bilancio di sostenerlo. vi erano due senatori del centro-destra che erano dalla mia parte (Baldassarri ed eufemi, cui va il mio ringraziamento), ma

al momento del voto in commissione Bilancio la Destra aveva abbandonato i lavori e rimanemmo solo noi del centrosinistra più i senatori dell’udc - che non avevano aderito alla scelta aventiniana - oltre ad una rappresentanza della Lega nord. ricordo che chiesi al rappresentante del Governo di dare parere favorevole, ma egli, con grande rispetto verso l’Istituzione che lì rappresentava, decise di rimettersi al parere della Commissione non avendo avuto il sostegno unanime di alcuni settori della Sanità. Decisi allora di giocare il tutto per tutto e chiesi apertamente ai Senatori del Centro-sinistra di appoggiare l’emendamento in favore del riconoscimento storico della chiropratica in Italia: li convinsi. alla Camera lo abbiamo difeso con le unghie e con i denti - perchè molti furono i tentativi di cassarlo - grazie alla presenza attiva di membri dell’allora maggioranza di centro-sinistra, fra i quali è doveroso citare, primo fra tutti, il Presidente del Gruppo parlamentare dell’ulivo-PD, on. antonello Soro, e, nell’opposizione, dell’on. Manuela Di Centa. Quando il Governo pose la questione di fiducia temetti che un altro rischio potesse giungere dalle lobbies trasversali che pure esistono in ogni campo. In quella sede, cari e fedeli amici del Consiglio dei Ministri evi-

Da sinistra: il Dr. Pellissier, l’onorevole Luigi Lusi, il Dr. Philippe Druart, Presidente dell’unione europea Chiropratici, il Dr. Chapman Smith, Segretario Generale della Federazione Mondiale della Chiropratica e il Dr. John Williams, Presidente dell’aIC alla festa per la Chiropratica tenutasi a Milano nel gennaio 2008


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La chiropratica

anche per lo staff dell’associazione Italiana Chiropratici, valeria, Sara e anna è il momento di festeggiare

tarono che accadesse il peggio parando i colpi dell’ultimo tentativo di espungere l’emendamento dal testo finale della Legge finanziaria 2008. alla fine è andato tutto bene, ma è importante che i lettori sappiano che questi percorsi politici non sono passeggiate all’aria fresca e che i risultati non si ottengono ne a comando ne per distrazioni altrui (a certi livelli la distrazione non è ammessa!), ma solo a seguito di un duro lavoro che solo i veri professionisti sanno fare perchè conoscono cosa vuol dire, nella propria professione, sudare per ottenere i risultati della propria missione. Quali saranno le azioni da portare avanti nel futuro per garantire alla chiropratica il suo ruolo nella sanità? Intanto c’è un duro lavoro da fare per monitorare che i tempi dettati dalla norma della finanziaria 2008 vengano rispettati. Mi riferisco all’emanazione del Decreto del Ministro della sanità previsto nella ormai

legge dello Stato e, soprattutto, ai contenuti da inserirvi. vede, nel rispondere a questa domanda dobbiamo anche tener conto del fatto che la maggioranza politica in questo Paese è cambiata: sarà necessario che tutta la chiropratica italiana si faccia una ragione del fatto che le attese non sortiscono alcun effetto di sorta, ma che è invece necessario mobilitarsi, in forme e modi decisamente organizzati e non spontaneistici, come un sol uomo, affinchè il risultato raggiunto non venga nè azzerato, nè deminuto, tanto meno sgonfiato nella sua portata effettiva. Bisognerà tener d’occhio - costantemente, scientificamente e, quindi, con professionalità - le modifiche legislative in corso attraverso un monitoraggio continuo del lavoro delle commissioni bilancio, sanità, affari sociali in entrambe i due rami del Parlamento, per evitare emendamenti peggiorativi del testo approvato con la legge finanziaria 2008. Sarà necessario monito-

rare, con la stessa dovuta attenzione, l’attività regolamentare dello stesso Ministero della Sanità al fine di evitare gli stessi rischi sopra evidenziati; sarà anche opportuno cominciare a redigere un pert o un cronoprogramma contenente le iniziative e i tempi necessari per attivare e avviare un corso di studi universitari di chiropratica in Italia, probabilmente cominciando a pensare, in parallelo all’iniziativa pubblica se ci sarà, anche a quella privata con lo scopo di ottenere il titolo riconosciuto. Ma tutto questo servirà solo per porsi sui binari giusti e cominciare a girare a pieno regime. I frutti migliori allora verranno. ecco, penso che la chiropratica italiana debba puntare a volare alto sapendo che i risultati non sono mai casuali, come la vostra scienza insegna, ma dipendono sempre dal fattore umano, da quel tasso di determinazione e volontà che si decide di investire in un’impresa di questo tipo. voi, tutti voi, avete sia la competenza che le risorse, di qualsiasi genere e tipo, per riuscire in questa impresa.

Il Senatore Luigi Lusi, artefice della legalizzazione della Chiropratica in Italia.

Breve Curriculum vitae Nata ad aosta il 14 aprile 1965 è coniugata con una figlia. Dopo il diploma magistrale ha cominciato a lavorare come giornalista pubblicista freelance. Tra le sue esperienze professionali possiamo ricordare: • direttore responsabile e redattore testi di Negozio Impresa, periodico di comunicazione e informazione della Ditta Baldelli (dal 2005); • direttore responsabile di “Chiropratica, nuovo orizzonte della salute”, rivista specializzata (dal 2003);

• collaboratore del settimanale valdostano La Gazzetta Matin (dal 2006) • redazione di testi per la promozione dell’immagine turistica della Regione valle d’aosta (nel 2003) sulle seguenti pubblicazioni: Gente e viaggi, Itinerari e Luoghi, Tuttoturismo, Partiamo, Traveller, Sette (Corriere della Sera), ulisse (alitalia); • collaborazioni giornalistiche con il quotidiano nazionale Italia Oggi nel settore del turismo e del tempo libero (dal 2000);


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La chiropratica

Chiropratica: in salute naturalmente

Dr. Eddy Pellissier D.C., C.C.S.P. Già Presidente Associazione Italiana Chiropratici La Chiropratica è un’arte curativa basata sul principio che il corpo umano ha delle capacità naturali di mantenersi in salute senza farmaci o chirurgia. D.D. Palmer fece il suo primo trattamento Chiropratico (“aggiustamento”) nel 1895 a Davenport, Iowa, non lontano da dove ora sorge il campus del Palmer College. D.D. Palmer capì che la salute dipende da un sistema nervoso ben funzionante che controlla tutti gli altri organi e tessuti del corpo. Trentun paia di nervi si irradiano ai lati della colonna. Sono racchiusi e protetti da 24 vertebre mobili che partono dalla base del cranio fino all’osso sacro e al cingolo pelvico. La parola chiave della colonna è “mobilità”, infatti essa è un sistema dinamico che deve adattarsi a tutte le esigenze e domande a cui il corpo è sottoposto. Incidenti, cattiva postura, carenze nutrizionali, tensioni o altri fattori possono alterare la mobilità della colonna creando lievi spostamenti di una o più vertebre. Questi spostamenti vertebrali, oltre a provocare dolori localizzati, possono creare disfunzioni di un organo o il deterioramento dei tessuti verso i quali si irradia il nervo implicato.

da farmaci costosi e da chirurgia invasiva e, benchè concetti come mantenimento della salute e cure olistiche (di tutta la persona) siano diventati più correnti, furono utilizzati dalla Chiropratica sin dai tempi di D.D. Palmer. L’incredibile sviluppo della professione Chiropratica in questo secolo fin dal primo trattamento (aggiustamento vertebrale) di D.D. Palmer, prova sia la crescente consapevolezza del pubblico che la validità della filosofia di Palmer, una visione che certamente continuerà a perdurare sempre più accettata anche in futuro. Nell’anno del nostro centenario vorrei presentarvi la storia della famiglia Palmer, uomini e donne straordinari che nel corso

di tre generazioni hanno contribuito enormemente al diffondersi della Chiropratica. Daniel David Palmer, normalmente chiamato D.D., suo figlio Bartlett Joshua Palmer, chiamato B.J. e suo figlio David D. Palmer spesso chiamato Dr. Dave. Ciascuno di loro è stato una personalità dinamica con forza unica; individui ideali per lo sviluppo della professione: D.D. Palmer era l’innovatore e fondatore, B.J. il divulgatore e promotore e il Dr. Dave l’educatore e manager. Li accomunava l’ambizione, la determinazione e la visione straordinaria della Chiropratica intesa come una scienza con un approccio completamente naturale alla salute. Il concetto dei Palmer resta la

Le radici della chiropratica Benchè le radici della Filosofia Chiropratica siano state tracciate da Ippocrate, essa fu articolata, concretizzata e applicata da Daniel David Palmer, fondatore della Chiropratica come professione, nonchè del primo Istituto di Chiropratica: il “Palmer College”. La visione naturale della salute, come dimostrato dall’interesse sempre più crescente per la Chiropratica, è molto attraente, specie oggigiorno, poichè la società è diventata sempre più dipendente www.chiropratica.com - Sosteniamo la chiropratica!


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(AI MAL DI SCHIENA Nuovo orizzonte della salute

Nuove frontiere della chiropratica

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&INALMENTE AVRAI BEN DI SCHIENA "ASTANO POCHI MINUTI AL GIORNOx $EDICA A TE STESSO QUALCHE SACROSANTO MINUTO AL GIORNO DI RILASSA MENTO SU IL "ENDISCHIENA¸ 1UESTO AUTO TRATTAMENTO ATTENUERÌ LA COMPRESSIO NE SUI DISCHI VERTEBRALI SOFFERENTI E LIBERERÌ I MUSCOLI DELLA SCHIENA DALLA TENSIONE %FFETTO SCOMPARSA DEL DOLORE E SENSO DI SCHIENA LIBERA E LEGGERA "ASTA SDRAIARSI POCHI MINUTI SU IL "ENDISCHIENA¸ ECCO CHE I DOLORI SCOMPAIONO DORMIRAI MEGLIO E TI SENTIRAI PIá IN FORMA

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La chiropratica

vera essenza della Chiropratica moderna. Molte persone credono erroneamente che i chiropratici curino solo problemi ortopedici come mali di schiena, sciatiche, colpi di frusta e problemi ai dischi. e’ effettivamente vero che i trattamenti della colonna si sono rivelati efficaci per questi e altri problemi sin dai tempi di Ippocrate, ma quello che D.D. Palmer aveva percepito e quello che suo figlio e suo nipote hanno divulgato e insegnato per il bene di milioni di pazienti, era la visione che il corpo è meravigliosamente equipaggiato per autorigenerarsi. I trattamenti della colonna non sono solo benefici per problemi ortopedici, ma possono dare un impulso a tutti gli organi e tessuti perchè funzionino in maniera ottimale. Quindi dall’intuizione di D.D. Palmer il corpo è diventato molto più di un meccanismo, complesso sì ma impersonale. I Palmer intuirono la forza vitale che opera nel nostro essere, per mezzo di un’intelligenza subcosciente, focalizzata a ripristinare e preservare il benessere del nostro corpo. La visione di Palmer dava dignità al corpo umano e alle cure da dedicargli; questa visione elevata del corpo come insieme di organi, di fisiologia, neuroanatomia, biochimica, ma anche di forza innata atta a ripristinare la salute, è la filosofia che lega i Palmer e l’istituto che porta il loro nome (“Palmer College”). Per questo il “Palmer College of Chiropractic” è il caposcuola filosofico di tutte le scuole.

iL primo trattamento II primo trattamento di D.D. Palmer ebbe dei risultati incredibili. un certo Harvey Lillard, capo dei servizi di pulizia dello stabile in cui D.D. aveva il suo studio, era sordo dall’età di 17 anni. aveva raccontato a D.D. di essere diventato sordo un giorno dopo aver sentito un rumore al suo collo. D.D. trovò una “sporgenza dura” e sospettando che ciò indicasse uno spostamento vertebrale, spinse il segmento vertebrale. Le testimonianze affermano che l’uomo poco dopo ricominciò a sentire come una persona normale. D.D. Palmer scrisse poi che la cosa non era stata accidentale: “Quando feci questa manovra ero certo che avrebbe dato il risultato voluto”. Chi diede il nome alla Chiropratica? Poco dopo questo suo primo trattamento ad Harvey Lillard, D. D. Palmer cercò di trovare un nome a questa nuova tecnica. D.D. disse al Pastore Samuel H. Weed, uno studioso di lingue antiche, di aver scoperto un tipo di trattamento per il quale non aveva ancora un nome. Weed suggerì diversi termini. D.D. li esaminò tutti e alla fine scelse il termine “Chiropratica”, una combinazione di due parole greche: “cheir” che significa “mano” e “praktos” che vuol dire “fatto”. Chiropratica, ovvero “fatto con le mani”. come ci aiUta La chiropratica? La Chiropratica è un trattamento di tipo conservativo, nel quale il Chiropratico en-

fatizza la prevenzione al fine di focalizzare l’attenzione del paziente nell’eliminare la causa nascosta del problema, e nel quale non è importante solo curare i sintomi. uno o più segmenti della colonna vertebrale possono bloccarsi, creando ciò che i Chiropratici chiamano ’sublussazione’, oppure può alterarsi il suo funzionamento dinamico e allora la trasmissione nervosa può essere intaccata causando dolore e anche disfunzione organica. Con un trattamento specifico, attento e delicato del segmento interessato, il Chiropratico ripristina la corretta mobilità della colonna, eliminando la sublussazione e l’interferenza nervosa. Quando è ripristinato il corretto funzionamento nervoso, si ha un sollievo sintomatologico e il corpo riesce a ritrovare l’energia per riequilibrarsi. I trattamenti chiropratici possono aiutare le autodifese del nostro organismo per permettere alla capacità di recupero del nostro corpo di ottenere il massimo della funzionalità. La Chiropratica è un tipo di cura responsabile e moderno, dove non è importante solo un rapido risultato sintomatologico, ma si cerca di arrivare alle cause delle disfunzioni e di correggerle. Per questo il Chiropratico nel corso dei trattamenti incoraggia il paziente a trovare il giusto equilibrio tra esercizi, riposo, alimentazione corretta e attitudine mentale positiva.

Breve Curriculum vitae Chiropratico dal 1983, laurea conseguita presso il Canadian Memorial Chiropractic College, a Toronto (Canada), dopo anni di esperienza in quel paese rientra in Italia nel 1991 e per otto anni detiene la presidenza dell’associazione Italiana Chiropratici dal 1995 al 2003. Si specializza in chiropratica sportiva (è maestro di sci fin dal 1975) e nel corso degli anni si occupa

delle squadre nazionali italiane di Snowboard, Sci nautico, Ski-arc e Skyrunning. Nominato “Chiropratico dell’anno” dall’aIC nel 2000. relatore in vari congressi, da alcuni anni si occupa di scrivere articoli e diffondere la chiropratica attraverso tutti i canali possibili tenendo anche lezioni di filosofia chiropratica nelle scuole di chiropratica europee.

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Chiropratici: come lo si diventa

Dr. Robert Grondona, M.D., D.C. Già Vice-Presidente Associazione Italiana Chiropratici La strada che porta alla laurea di Dottore in Chiropratica non è, sfortunatamente, delle più facili essendo tutte le università, “Colleges”, situate all’estero. Generalmente lo studente che vuole seguire questo indirizzo è fortemente motivato ed è a conoscenza della Chiropratica, sia perchè lui stesso paziente di Chiropratici, sia perchè amico o conoscente di pazienti di Chiropratici. attualmente, al futuro Chiropratico Italiano non si presentano altre alternative che quella di frequentare una università straniera (16 americane, 2 canadesi, 2 australiane, 3 inglesi, 1 giapponese, 1 danese, 1 francese) riconosciuta dal C.C.e. (Chiropractic Council of education). In tutte le suddette università l’insegnamento viene impartito in lingua inglese, fanno eccezione l’università Danese, Francese, Giapponese e una delle due università Canadesi dove la lingua di base è il francese; il fatto che nella stragrande maggioranza la lingua di insegnamento sia l’inglese, che tutti i principali libri di testo siano in tale lingua e che il 90% dei Chiropratici siano

anglofoni, porta il futuro chiropratico italiano a frequentare una delle università dove l’insegnamento si svolge in inglese. Prima di potersi iscrivere all’università di sua scelta, lo studente italiano deve conseguire una maturità (generalmente viene consigliato il liceo scientifico, in quanto si studiano le materie scientifiche di base, tipo chimica, biologia, fisica ecc., materie che sono dei pre requisiti essenziali per poter essere accettati all’università) e deve dimostrare una buona conoscenza e padronanza della lingua inglese. viene anche richiesta una lettera di raccomandazione da parte della associazione Italiana Chiropratici. Il corso di laurea viene normalmente compiuto in sei anni accademici, (alcune eccezioni esistono in quanto, in alcune università, vi è la possibilità di frequentare anche le lezioni durante l’estate accorciando così la durata del corso) anni nei quali sono compresi anche il tirocinio all’interno delle cliniche chiropratiche universitarie. L’associazione Italiana Chiropratici,

nata circa 35 anni fa, conta attualmente 216 membri di cui solo 80 sono italiani; a questi Chiropratici bisogna aggiungerne un’altra ottantina che praticano in Italia ma non sono iscritti all’associazione. In questo momento sono anche membri dell’associazione 5 studenti italiani che stanno per terminare il corso di laurea in Chiropratica e che presto entreranno a fare parte del numero dei Chiropratici che offrono in Italia le loro prestazioni per la salute. Queste sono le materie contenute nel programma che porta al conseguimento della laurea in Chiropratica. I programmi possono variare leggermente da università a università. materie di BaSe chimica, fisica, biologia materie medico - BioLoGiche e materie di medicina generale anatomia, neuroanatomia, embriologia, istologia, fisiologia, biochimica, anatomia patologica, patologia generale, farmacologia, microbiologia, igiene, medicina preventiva, radiologia, radiologia diagnostica, terapia fisica, riabilitazione, medicina generale, incluso pediatria e geriatria, neurologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, dermatologia, psicologia generale. materie chiropratiche Biomeccanica, medicina fisica, riabilitazione, ergonomia, trattamenti manuali, massaggi, medicina sportiva, prevenzione, materiali ed equipaggiamento Chiropratici, Chiropratica (mantenimento),

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 11

La Chiropratica

Chiropratica (prevenzione), internato, radiologia Chiropratica, organizzazione professionale etica e legale, rapporti interprofessionali, aspetti sociali della Chiropratica, filosofia Chiropratica.

chi FoSSe intereSSato a diVentare chiropratico pUÒ contattare:

associazione Italiana Chiropratici: via Brigata Liguria 1/20, 16121 Genova Telefono numero verde 800 017806.

chiropracTic colleGeS: Stati Uniti • CLEVELAND CHIROPRACTIC COLLEGE rockhill road 6401, Kansas City, Mo 64131

• CANADIAN MEMORIAL CHIROPRACTIC COLLEGE 6100 Leslie Street, Toronto, ontario, M2H 3J1

• CLEVELAND CHIROPRACTIC COLLEGE 590 North vermont ave., Los angeles, Ca 90004

• UNIVERSITE OF QUEBEC TROIS-RIVIERES Po Box 500, 3351 Des Forges Blvd., Trois-rivieres, PQ

• LIFE CHIROPRACTIC COLLEGE 1269 Barclay Circle, Marietta, Ga 30060

aUStraLia

• LIFE CHIROPRACTIC COLLEGE - WEST 2005 via Barret, Po Box 367, S. Lorenzo, Ca 94580

• MACQUAIRE UNIVERSITY PO Box 178, Summerhill, NSW, 2130

• LOGAN COLLEGE OF CHIROPRACTIC Po Box 1065, Chesterfield, Mo 63006-1065

• ROYAL MELBOURNE INSTITUTE OF TECHNOLOGY Plenty road, Boundoora, victoria, 3083

• LOS ANGELES COLLEGE OF CHIROPRACTIC 16200 E. Amber Valley Dr. Whittier, CA 90604

• MURDOCH UNIVERSITY 90 South Street, Murdoch, Western Australia, 6150

• NATIONAL COLLEGE OF CHIROPRACTIC 200 e. roosvelt road, Lombard, IL 60148-4583

nUoVa ZeLanda

• NEW YORK CHIROPRACTIC COLLEGE 2360 State route 89, Seneca Falls, NY 13148-0800 • NORTHWESTERN COLLEGE OF CHIROPRACTIC 2501 West 84 th Street, Bloomington, MN 55431 • PALMER COLLEGE OF CHIROPRACTIC 1000 Brady Street, Davenport, Ia 52803 • PALMER COLLEGE OF CHIROPRACTIC-WEST 890 Pomeroy avenue, Santa Clara, Ca 95051

canada

• new ZeaLand coLLeGe oF chiropractic 6 Harrison Road, Mt Wellington, Newmarket, Auckland Giappone • RMIT UNIVERSITY CHIROPRACTIC UNIT IK Building 5F, 6-20-11 Shinbashi, Minato-ku, Tokyo eUropa

• paLmer coLLeGe oF chiropractic-FLorida 4777 City Center Pkwy, Port orange, FL 32129

• ANGLO-EUROPEAN COLLEGE OF CHIROPRACTIC 13-15 Parkwood road, Bournemouth, Dorset, BH5 2DF, Inghilterra

• PARKER COLLEGE OF CHIROPRACTIC 2500 Walnut Hill Lane, Dallas, TX 75229

• UNIVERSITY OF GLAMORGAN Pontypridd, Mid Glamorgan, CF37 1DL, Galles

• SHERMAN COLLEGE OF STRAIGHT CHIROPRACTIC P.o. Box 1452, Spartanburg, SC 29304

• INSTITUT FRANÇAIS DE CHIROPRACTIE 24 Blvd Paul vaillant-Couturier, 94200 Ivry-Sur-Seine, Francia

• TEXAS CHIROPRACTIC COLLEGE 5912 Spencer Highway, Pasadena, TX 77505 • UNIVERSITY of BRIDGEPORT-CHIROPRACTIC university of Bridgeport, Bridgeport, CT 06601 • WESTERN STATES CHIROPRACTIC COLLEGE 2900 N.e. 132 nd avenue, Portland, or 97230

• inSitUte oF SportS and cLinicaL BiomechanicS university of Southern Denmark, Campusvej 55, DK-5230 odense M, Danimarca e sono in attesa di riconoscimento due scuole in Spagna, una seconda in Francia e una in Svizzera.

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Nuovo orizzonte della salute

Chiropratica e mente

L’importanza dei processi mentali e la salute in generale nella chiropratica Dr. Piet Seru, D.C. Tesoriere dell’Associazione Italiana Chiropratici INTRODUZIONE La chiropratica si basa sul fatto scientifico secondo il quale il sistema nervoso controlla le funzioni di tutte le cellule, tessuti e organi, e di conseguenza il funzionamento del nostro organismo intero. Il sistema nervoso è formato dal cervello, dal midollo spinale e milioni di “fili” nervosi. Il cervello è contenuto nelle solide ossa del cranio, mentre il midollo spinale in 24 ossa mobili, dette vertebre, che compongono la colonna vertebrale e dalla quale fuoriescono milioni di fibre nervose che si collegano a tutte le parti del corpo. Tra il cervello ed il resto del corpo esiste il più avanzato sistema di comunicazione dell’universo. Il cervello riceve tramite le fibre nervose milioni di informazioni e invia milioni di messaggi a tutto il corpo per ottimizzare la sua funzionalità. Quando ci sono delle interferenze con l’informazione che arriva al cervello, l’elaborazione sarà limitata e di conseguenza la funzionalità del nostro organismo potrà essere compromessa. Considerando lo stretto legame anatomico tra la colonna vertebrale e il sistema nervoso è facile dedurre che un difetto biomeccanico della colonna vertebrale, dovuto alle svariate attività che conduciamo quotidianamente, può compromettere il sistema di comunicazione tra il cervello e il resto del nostro organismo e quindi causare un infinito numero di problemi. Un difetto biomeccanico, detto sublussazione (cioè la perdita della normale mobilità e della posizione fisiologica di una o più vertebre - ciò che il paziente definisce come vertebra bloccata o spostata - ), può manifestarsi a livello di tutte le articolazio-

ni (dai piedi alla mandibola), e ha, direttamente o indirettamente, tante cause: - a livello strutturale: da una semplice distorsione al piede o ginocchio, un colpo di frusta, una vita troppo sedentaria, sforzi ripetitivi o eccessivi, a una malocclusione dentale, ecc. - a livello biochimico: dalla semplice mancanza di acqua o di verdura o frutta a eccessi nel mangiare proteine o cibi raffinati, ecc. - a livello mentale: osserva semplicemente la postura di una persona depressa, stress, ecc.

- a livello elettromagnetico: per es. le interferenze che può creare un telefonino, i cavi della tensione, ecc. Tutto ciò può portare a una disfunzione del sistema nervoso e, quindi, a uno stato di cattiva salute. L’approccio chiropratico, finalizzato al miglioramento della salute, è quello di rilevare, ridurre e aiutare a prevenire le disfunzioni del sistema nervoso. APPROFONDIAMO IL LIVELLO MENTALE Per capire meglio il livello mentale è importante capire l’evoluzione recente nella

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Chiropratica e mente

medicina in generale. Ancora oggi l’uomo è generalmente considerato come una macchina e di conseguenza l’approccio alla salute è un approccio di tipo meccanico, basato sul principio che il corpo non può guarire se stesso e che le sole terapie efficaci sono i farmaci, la chirurgia e la tecnologia meccanica. Questo approccio meccanicistico è stato accettato da tanti dottori, sia medici sia chiropratici. La loro diagnosi si limita agli elementi visibili, misurabili, quantificabili in aree specifiche del corpo. Invece, il paziente è molto più di una macchina. La concezione dell’uomo e del mondo fu trasformata dalle recenti scoperte nel campo della biologia nucleare e della fisica quantistica. La scienza oggi dice che tutto è energia, la quale esiste dovunque in stati diversi. La maggior parte di noi ha familiarità con diversi tipi di energia, come il calore, la luce, il suono, il magnetismo e la gravità, ma non è a conoscenza di stati di energia più sottili, i cosiddetti “campi bioenergetici”. Questi campi contengono informazioni circa lo stato della materia a livello prefisico o subatomico. Come un progetto di architettura, che fornisce lo schema per poter costruire un edificio (lo schema non è il palazzo in sé, ma contiene le informazioni seguendo le quali è possibile crearlo), ogni campo bioenergetico contiene le informazioni dettagliate circa la coscienza o le attività mentali ed emotive sue specifiche, nonché le relazioni esistenti con gli altri campi e con l’ambiente che lo circonda. Un campo bioenergetico è energia in movimento. Il moto crea il campo che permette all’energia di essere assorbita, utilizzata ed emanata dal campo stesso. Le diverse energie in un campo bioenergetico sono misurate in termini di frequenza. Tutti gli stati della materia hanno un campo bioenergetico che contiene tutte le frequenze di energia esistenti in quell’oggetto. Ognuno di noi possiede una frequenza di

energia radiante. Questa energia si irradia ed è assorbita da noi stessi e dagli altri. Ogni tipo di cellula e il nostro corpo nella sua totalità hanno una carica energetica che ha risonanza a una frequenza specifica. Come ogni oggetto, il corpo irradia onde sonore e luminose. Ogni singola parte del nostro corpo produce una serie di toni e frequenze differenti. Ognuno di noi suona una melodia. Siamo, infatti, come dei diapason che cercano di mantenere ciascuno la propria nota. La moneta di scambio del nostro Universo sembra essere l’energia. La sua presenza o la sua assenza rappresentano la differenza che esiste tra la vita e la morte. La misura in cui l’energia è presente riflette la forza o la debolezza della vita. Questa nuova teoria della fisica moderna dice qualcosa di nuovo sul mondo, su come il mondo si comporta. In altre parole, esiste intorno a ciascuna persona un campo elettromagnetico che controlla le funzioni del corpo. La comunità scientifica è troppo sofisticata per credere che questa energia finissima (energia dei pensieri o energia elettromagnetica) o l’energia universale possano avere un impatto sulla nostra vita o sulla nostra salute, perché non dispone ancora dei mezzi meccanici per misurarne la frequenza.

Anche la biologia nucleare ha dimostrato che una condizione di accrescimento o di difesa dei tessuti e degli organi di un individuo, non solo sono mediati dalle reazioni del sistema nervoso agli stimoli ambientali ma anche dai processi mentali e dalla percezione della mente. Le percezioni positive producono un responso di crescita mentre percezioni negative attivano un meccanismo di protezione o difesa. Dobbiamo capire che le nostre percezioni della realtà sono basate sulle nostre convinzioni e perciò sono credenze personali; quindi percezioni errate possono, in modo inadeguato, aumentare o diminuire meccanismi fisiologici dando luogo a malattie. E’ dimostrato da recenti ricerche che le malattie croniche sono molto spesso dovute a emozioni negative, accumulo di stress e pensieri negativi. Anche se è difficile trovare una soluzione ai pensieri negativi, è sempre più evidente che la mente gioca un ruolo importantissimo nella nostra salute, per cui dobbiamo tenere maggiormente conto dei sentimenti. I chiropratici usano tecniche (T.B.M., B.E.S.T., e A.K. ) che sono in grado di identificare pensieri ed emozioni negative e le loro origini e di modificarli evitando che influiscano sulla salute del paziente.

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Chiropratica e mente

gative, cercate di cancellarle dalla vostra mente il più presto possibile, di sostituire il pensiero negativo con un pensiero positivo, che va verso il vostro obiettivo. usate affermazioni positive riguardo la vostra salute, il vostro autocontrollo, il vostro essere fortunati. ricordatevi di usare l’espressione “di bene in meglio” in ogni occasione, usatela come un meccanismo che faccia scattare in voi il sentimento di positività. Il pensare positivo può portare una grande differenza nella nostra vita.

Bibliografia: • Becker, R.O., & Selden, G.,: The Body Electric, Elec-

concLUSioni vorrei dare qui un consiglio che possa aiutare a eliminare un po’ dello stress mentale, perché pensare positivamente significa pensare e parlare di ciò che si desidera, mentre pensare negativamente significa pensare e parlare di ciò che non si desidera. ogni volta che pensiamo “non voglio”, “non posso”, “è impossibile”, siamo impegnati in pensieri negativi; pensiamo all’esatto opposto di ciò che in realtà desideriamo. e’ come il negativo della fotografia: esattamente l’opposto della foto stampata. evitiamo di pensare e dire frasi del tipo “non lo sopporto”, “non lo posso vedere”, “sono geloso”; queste frasi creano nel nostro cervello un’immagine di quello che non desideriamo, e il cervello non riesce

a distinguere ciò che vogliamo da ciò che non vogliamo. La ragione di questo è che il cervello non giudica, lavora solo con immagini. Più noi pensiamo a qualcosa più il nostro cervello forma immagini relative a questa cosa. Così lavorano i pensieri positivi. Più visualizziamo cose che noi vogliamo, maggiori possibilità avremo di ottenerle. Ma se si tratta di immagini negative che abbiamo in mente, del tipo “non voglio ammalarmi di cancro”, avremo grosse possibilità di ammalarci, perché il cervello formerà l’immagine del cancro e, non essendo in grado di giudicare se si tratta di qualcosa di positivo o di negativo, penserà che sia qualcosa che il corpo desidera. Se vi dovesse capitare di usare frasi ne-

tromagnetism and the foundation of Life, Quill, William, Morrow, New York, 1985. • Bottaccioli F., Psiconeuroimmunologia; Ed. RED, 2001. • Crisera, P.N., Cranio-sacral Energetics, Vol. I, Privately Published by S.M.I., Roma, Italy 1997. • Deyo R.A. and Patrick D.L.; Hope or Hype: The obsession with medical advances and the high cost of false promises. New York: Amacom, 2005. • Kirkaldy-Willis W.H., Swartz A., Orthodox and complementary Medecine: An Alliance for a changing world; Berkely CA: North Atlantic Books, 2001. • Lipton, B.H., The evolving science of chiropractic philosophy; Today’s Chiropractic Sept./Oct., 16-19, 1998. • Lipton, B.H., Uncovering the biology of belief. Brucelipton. Com. Feb. 2007 • Morter MT, BC, MA, DC, Your Health, Your Choice, Fell Publishers Inc, Hollywood, Florida, USA, 1988. • Morter, M.T., The Healing Field, Best Research Inc., Arkansas, USA, 1991.

Breve Curriculum vitae Piet Seru, belga, laureato allo Sherman College of Chiropractic di Spartanburg. Dal 1981 lavora presso la Sanrocco Chiropratica. Dal 1989 al 1994 è stato presidente dell’associazione Italiana di Kinesiologia applicata (aIKa) e vice-presidente e presidente dell’International College of applied Kinesiology – europa. Ha scritto il libro “Guida alla chiropratica” pubblicato in italiano, francese e spagnolo. Nominato “Chiropractor of the year” nel 1997

• Rossi, E. L., Psicobiologia della Guarigione Psicofisica, Concept of Psychobiology, Casa Ed. Astrolabio, 1987. • Seru P., D.C., Guida alla Chiropratica; Ed. De Vecchi, Milano, 1995. • Siegel SB, MD, Amore, Medicina e Miracoli; Ed. Sperling Paperbacks, Milano, 1989. • Thaler D., The evolution of genetic intelligence; Science, 246:224, 1994. • Watkins A., Mind-body medicine: A clinician’s guide to psychoneuroimmunology; Ed. New York, Churchill Livingstone, 1997.

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Chiropratica e storia

Storia della Chiropratica in Italia

Dr. Thomas E. Rigel, D.C.

Come spesso accade nella storia, mancano date e fatti; la storia italiana non fa eccezione. Benché ci siano prove sull’esistenza della chiropratica che risalgono a circa sessant’anni fa, ci viene data ragione di credere che venisse esercitata ancor prima. Il nome di un certo dottor Pistolesi affiora, infatti, alla memoria di quei pochi che ritengono che questa persona fosse, in realtà, un chiropratico che esercitava la professione a Roma già nel 1920. Si sa con certezza che il Dr. Marcello Trentin iniziò a praticare la sua professione in Italia negli ultimi anni ’40. Nato nel nord-est d’Italia, Marcello già da bambino e da ragazzo aveva dato prova di essere curioso, brillante e determinato. Infatti, benché limitato dalle ferite riportate durante la Prima guerra mondiale, riuscì a conseguire la laurea di “Doctor of Chiropractic”, presso il National College of Chiropractic, nel 1928. Come spesso avveniva in quegli anni, il dottor Trentin fu assorbito nel grande crogiolo dell’immigrazione multinazionale verso gli Stati Uniti. Fu solo nel 1949 che lasciò la sua avviata attività a Palm Beach, in Florida, per tornare in Italia. La sua carriera e la sua fama crebbero nella città di Padova, dove la sua competenza e il suo impeccabile comportamento professionale gli fecero guadagnare l’ammirazione generale superando la diffidenza verso questa nuova professione. I risultati ottenuti dal dottor Trentin incoraggiarono un imprenditore ad aprire a Milano uno studio medico, in cui alcuni chiropratici potevano esercitare la professione, e un medico a iscrivere due dei suoi figli in una facoltà di Chiropratica

Daniel D. Palmer

degli Stati Uniti. I nomi di Hans Greissing e di Giacomo e Caterina Palatini si ricordano tra quelli dei primi chiropratici in Italia. Nel 1969 due chiropratici francesi, il dottor Gilbert Meyronet e il dottor Marc Perier, aprirono studi a Genova e in quello stesso periodo anche a Roma si potevano trovare chiropratici che esercitavano la professione. Dopo alcuni anni, diventò una professione “multinazionale”

esercitata da circa 20 professionisti provenienti dalla Francia, America, Belgio, Canada, Svizzera, Inghilterra e tre di loro dall’Italia. Nel 1974 fu fondata l’Associazione Italiana Chiropratici (A.I.C) che venne subito associata all’Unione dei Chiropratici Europei. Nel decennio successivo, i chiropratici aumentarono vertiginosamente, poiché iniziarono a lavorare in apposite cliniche

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mediche. Creatrice e leader di questo tipo di attività fu la società Static S.p.A. L’integrazione della tecnica e dei principi chiropratici in un quadro medico era accettabile dal punto di vista giuridico e consentì di aprire la strada al convenzionamento con il Sistema Sanitario Nazionale che rendeva il servizio disponibile gratuitamente per tutti gli italiani. In breve tempo, la Static fondò cliniche in tutte le più grandi città italiane e, grazie ad una gestione capace e di successo, conobbe un’espansione frenetica. Con più di cinquecento dipendenti, più di mille nuovi pazienti a settimana e l’esecuzione di più di un milione di trattamenti all’anno, la Static divenne una delle più vaste organizzazioni per l’esecuzione di prestazioni chiropratiche che la professione abbia mai conosciuto. Di fatto, con questo sistema, furono centinaia i chiropratici stranieri che si avvicendarono in Italia e centinaia di migliaia gli italiani che si orientarono verso questa particolare versione della chiropratica. Contemporaneamente, sempre più chiropratici iniziarono a lavorare in proprio, con o senza la collaborazione di un medico. Tuttavia, questi chiropratici rappresentavano una minoranza rispetto al numero totale e avevano poca, se non nessuna, influenza sull’evoluzione politica della Chiropratica, che era invece controllata da imprenditori al di fuori della professione. Nel 1980 il Ministero della Sanità istituì una Commissione di studio sulla Chiropratica. Le ricerche, basate su dati statistici positivi e un’indagine diretta, concludevano che la Chiropratica era utile ed efficace. Secondo il rapporto, la Chiropratica meritava di essere inclusa tra le professioni sanitarie, era opportuno costituire istituzioni didattiche e fornire un’appropriata base legislativa. Per favorire la sua applicazione, la cui domanda aumentava, vennero definite

Chiropratica e storia

delle linee guida per il quadro medico in cui i chiropratici potessero esercitare, dei parametri di trattamento e i requisiti minimi per l’abilitazione all’esercizio della professione. Di notevole importanza nel tentativo di “affondare” questa professione, sono state le schermaglie amministrativoburocratiche e i procedimenti giudiziari in cui i chiropratici si sono trovati coinvolti. Il nocciolo di tali dispute consisteva sempre nel mancato riconoscimento della laurea in Chiropratica e nell’accusa di esercizio di pratiche mediche senza abilitazione. Uno di questi casi arrivò fino alla Corte Costituzionale secondo cui, come era stato notato anche nei procedimenti di grado inferiore, i chiropratici esercitavano la loro professione, non la Medicina, e che in Italia nessuna legge fa riferimento alla Chiropratica o ne proibisce l’impiego: pertanto, i chiropratici avevano il diritto costituzionale di lavorare e provvedere al loro sostentamento utilizzando la Chiropratica come “iniziativa privata libera”. Questa ordinanza, apparentemente positiva, che fondamentalmente sosteneva la “filosofia chiropratica pura” di disciplina non diagnostica e non terapeutica, ha letteralmente aperto la porta agli pseudo-professionisti. Niente proibiva l’uso del titolo di “Dottore in Chiropratica”. In centinaia si professarono chiropratici, vennero inventati corsi e la “macchina dei diplomi” si mise in moto. A confondere ulteriormente il pubblico furono fisioterapisti, osteopati con una formazione inadeguata, medici con nozioni di manipolazione e odontoiatri che cominciarono ad accampare diritti sul territorio della Chiropratica. Alla fine le conseguenze vennero a galla e i media riportarono storie di persone che erano state danneggiate e addirittura rese invalide dai cosiddetti “chiropratici”. Nei decenni successivi, sono aumentate

Marcello Trentin

le conoscenze sulla chiropratica, grazie ad una maggiore esposizione pubblica tramite i mass media. Tale evoluzione cominciò con le promozioni commerciali della Static sui meriti di ciò che loro denominavano “chiroterapia”. Inoltre, la professione fu alla ribalta quando i chiropratici catturarono l’attenzione dei media affiancandosi a celebrità e altri personaggi noti. Vennero, inoltre, rese note storie di chiropratica di successo, soprattutto nel mondo dello sport. Di recente, nonostante ci sia una giusta attenzione giornalistica sulla natura della chiropratica, le conseguenze relative ad un titolo professionale non protetto hanno reso confusa l’immagine. A seguito di un’indagine su scala nazionale, secondo cui nove milioni di italiani facevano ricorso a varie forme di Medicina alternativa, nel maggio 2002, la Federazione Nazionale Ordine dei Me-

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Chiropratica e storia

dici Chirughi e odontoiatri (FNoMCeo) definì la Chiropratica e altre otto terapie non convenzionali “atti medici” dunque esercitabili esclusivamente da membri della loro federazione. Dopo la posizione presa dalla federazione medica, ci sono state rapidamente delle complicazioni legali. La Corte Suprema di Cassazione ha seguito le linee guida della federazione e ha capovolto le sentenze, emesse nei procedimenti di grado inferiore, che avevano prosciolto i chiropratici dall’accusa di esercizio non abilitato della Medicina. Secondo quanto dichiarato dalla Corte, tutto ciò che un chiropratico è stato preparato a fare, e fa di fatto, secondo le leggi vigenti in Italia, deve essere considerato atto medico. Questa sentenza ha provocato una nuova ondata di inchieste, mandati di cattura e processi. Le conseguenze della decisione della Corte stanno ancora minacciando l’identità del Dottore in Chiropratica. Subito dopo la pubblicazione del documento “della presa di posizione” da parte della FNoMCeo, è stata portata avanti in Parlamento una proposta di legge per la regolazione delle “Medicine non convenzionali”. Le proposte di legge dell’aIC, che risalgono al 1991, sono state sezionate e riunite in un testo unico che regola pratiche alternative. La maggior parte è stato considerato di esclusiva competenza di medici, odontoiatri e veterinari. Tuttavia,

i precedenti riconoscimenti della Chiropratica hanno fornito una soddisfacente chiarezza legislativa sul fatto che la Chiropratica, insieme all’osteopatia, che ha “approfittato di essa” per farsi strada, era trattata in un articolo separato e le venivano riconosciuti diritti come professione sanitaria non medica. Il tempo ci darà le risposte. Nonostante questo scompiglio, una cosa rimane certa: considerando l’impegno, la perseveranza e la resistenza che la professione, nell’insieme, ha dimostrato attraverso la sua storia, state certi che anche in Italia i chiropratici troveranno sempre la strada e la maniera di applicare la loro arte, Scienza e Filosofia. Maggio, 2007

• Bibliografia: • “Fountain Head News”, Palmer College of Chiropractic, August 9th 1924, Vol. 08, N. 47. from the recollections of Mrs. Jolly Trentin • “L’orologio”, anno 1, 1956, n. 49, Tipografia Antoniana, Padova. • “Pionieri”, T.E. Rigel, in A.I.C. Newsletter, Vol. 3, n. 1, aprile 1995, Associazione Italiana Chiropratici, Genova • Commissione Aniasi - Ministero della Sanità, Circolare n. 79 del 21 dicembre 1982. • Cfr. circolare n. 66, del 12/09/84 Min. Sa-

• •

• •

Breve Curriculum vitae Thomas si è laureato presso il National College of Chiropractic ed ha aperto uno dei primi studi di Chiropratica in Italia (1971). Inoltre, ha ispirato la fondazione dell’associazione Italiana Chiropratici. Negli anni, il Dott. rigel ha contribuito in modo costante alle faccende ed agli eventi di Chiropratica in Italia.

• •

nità, Dir. Gen. Ospedali, div. II prot. n. 900 6/1 AG. 98/4829. Risoluzione n. 365337 del 22 ottobre 1979 (Min. fin. Dir. Gen. Tasse). Ord. 149/88. Pubblicazione in G.U. 17/02/1988 “La legge punisce soltanto chiunque eserciti abusivamente una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato che per i chiropratici non è prevista”. “In fila per la lauree Made in USA - L’importante è chiamarsi Doctor”- La Repubblica, 26/06/2005, p.25. “Corso di Alta Formazione in Osteopatia e Chiropratica”- Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e Istituto di Clinica Odontoiatrica. ”Arrestato il «dottor Brini», falso chiropratico”- Corriere della Sera, 30.03.2004. “Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari 1999-2000”, condotta dall’Istat. Atti del Convegno Nazionale - FNOMCeO - Terni, 17/05/2002: “La Professione Medica e le Medicine non Convenzionali: Rischi ed Opportunità”. Cass. Penale - Sezione sesta - Sent. 10 aprile - 21 luglio 2003, n. 30590. “Non Medici - quattordici nella rete dei NAS”, La Repubblica - Genova Cronaca 06/06/2004. “Riconoscimento e Disciplina Giuridica della Chiropratica come Professione Sanitaria Primaria”Senato della Repubblica: N.3015 - 1991; N.50 - 1994; N.759 - 1996; N.1605 - 2002. Camera dei Deputati: N.5875 - 1991; N.1500 - 1994; N.2987 - 1995; N.375 1996; N.1131 - 2001. Proposta di testo unificato del relatore on. Lucchese, A.C. 137 e abbinate, “Medicine e pratiche non convenzionali”. Cfr. bollettino parlamentare XII Comm. Affari Sociali del 6.5.04. “Medicine Alternative”, Il Sole-24 Ore 20.09.2004.

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Chiropratica e storia

La storia della Chiropratica 1895 - D.D. Palmer inizia la sua attività come “chiropratico”. 1897 - apre la Palmer School of Chiropractic, la prima istituzione di insegnamento della Chiropratica. 1905 - Il Minnesota diventa il primo stato della federazione americana a riconoscere e autorizzare l’esercizio della Chiropratica. La Louisiana sarà l’ultimo, nel 1974.

1923 - L’alberta diviene la prima provincia del Canada che autorizza l’esercizio della professione chiropratica. Segue l’ontario nel 1925. Terranova sarà l’ultima, nel 1992.

1933 - Nasce il Council of State Chiropractic examining Boards degli Stati uniti, incaricato di fornire degli standard uniformi da adottare per il riconoscimento della professione. Nel 1974 è ribattezzato Federation of Chiropractic Licensing Boards (FCLB). 1939 - Il Cantone di zurigo, in Svizzera, è la prima giurisdizione non americana ad autorizzare l’esercizio della professione chiropratica. 1944 - Nasce la Foundation for Chiropractic education and research (FCer), che resta ancora oggi la principale fonte di finanziamento dei programmi di perfezionamento postlaurea e di ricerca. 1963 - Nasce il National Board of Chiropractic examiners (NBCe) statunitense, fondato allo scopo di uniformare l’attività delle diverse commissioni esaminatrici degli stati. 1974 - Il Council on Chiropractic education (CCe) statunitense è riconosciuto dal governo federale in qualità di ente preposto al riconoscimento delle scuole di Chiropratica. a questo fanno seguito la nascita di organismi analoghi e a esso collegati: in Canada, europa e australia/Nuova zelanda. 1979 - È pubblicato il rapporto della commissione neozelandese di indagine sulla Chiropratica “Chiropractic in New zealand”. Si tratta della prima Commissione governativa che faccia uso di una procedura squisitamente giudiziaria, con la raccolta di testimonianze giurate e contro-interrogatori di pazienti, chiropratici, medici e altri soggetti sul ruolo della professione chiropratica. Le conclusioni dei lavori della Commissione raccomandano vivamente il ricorso ai servizi chiropratici e una maggiore collaborazione da parte del mondo della medicina. Il rapporto ha un notevole impatto internazionale. 1987 - È emessa la sentenza definitiva del caso Wilks contro l’American Medical Association, che apre la strada a una più ampia collaborazione tra medici e chiropratici nei settori dell’insegnamento, della ricerca e dell’esercizio professionale negli Stati uniti, e di conseguenza in tutto il mondo. 1988 - Nasce la World Federation of Chiropractic (WFC). La WFC, che accoglie tra i suoi membri le associazioni di chiropratici di oltre 70 paesi, nel 1997 instaura rapporti ufficiali con l’organizzazione Mondiale della Sanità (oMS) in qualità di organizzazione non governativa o oNG. 1993 - Il Manga report canadese, il primo rapporto promosso da un governo ed elaborato da economisti specializzati in politiche sanitarie sul rapporto costi-benefici dei servizi chiropratici, raccomanda un ampio ricorso alle cure chiropratiche per i pazienti affetti da lombalgie, in ragione della sicurezza e convenienza economica dei trattamenti e del favore dei pazienti, valutando in conclusione che tale approccio consente straordinari risparmi annuali sui costi diretti delle cure e sulle indennità di malattia. 1994 - Sia negli Stati uniti (agency for Health Care Policy and research) che in Gran Bretagna (Clinical Standards advisory Group) diversi gruppi di esperti sono incaricati dai governi dell’elaborazione, sulla base di prove scientifiche, di linee guida per il trattamento dei pazienti affetti da lombalgie. I rapporti di tali gruppi di esperti costituiscono la prima autorevole dimostrazione che la manipolazione è un trattamento di dimostrata efficacia per molte patologie. 1996 - Il governo statunitense intraprende ufficialmente il finanziamento di un programma di ricerca chiropratica. Per sostenere il programma, nel 1997 è istituito il Consortial Center for Chiropractic research composto da scuole di Chiropratica, dipartimenti di ricerca universitari e agenzie governative federali, con sede presso il Palmer College of Chiropractic.

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Il Seggiolino Koala nest è raccomandato da osteopati, fisioterapisti e chiropratici. Fabbricato direttamente in Italia questo prodotto è ideale per i bambini da 6 mesi a 3 anni. Il Koala nest è una comoda cintura di sostegno che riduce la tensione a cui si sottopongono la spina dorsale, la schiena e tutti i muscoli coinvolti mentre si sostiene un bimbo in braccio. Il Koala nest è dotato di una comoda tasca dove potrete inserire il vostro cellulare, chiavi, portafoglio o altro. Ovunque voi andrete, questa comoda cintura vi porterà sollievo e vi aiuterà nel duro compito di genitore. Una volta cresciuto il bambino il Koala nest può essere comunque usato quale marsupio per varie attività: alcuni nostri clienti ci hanno scritto che lo usano per la pesca, passeggiate in montagna e uno lo usa per seguire il figlio che fa gare di trial mettendoci dentro chiavi inglesi cacciaviti e candele. Il materiale usato per fabbricare il Koala nest è DuPont Cordura, altamente resistente all’abrasione ed impermeabile. Koala nest utile dai 6 mesi ai 3 anni per i bambini e poi per tutta una vita di comodità per voi. Come usare il Koala nest: Inspirare e allacciare la fascia il più strettamente possibile a livello dell’anca indifferentemente dal lato sinistro o destro. Chiudere la fascia con l’apposito velcro e allacciare la cintura di sicurezza. Posizionare il bimbo sul seggiolino con le gambe divaricate. Il bambino può essere posizionato anche con il corpo rivolto verso l’esterno.

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Nuovo orizzonte della salute

Chiropratica e pediatria

Perchè i bambini non vanno dal chiropratico? Dr. Marco Caravaggio D.C. Uno degli ostacoli maggiori che incontriamo come chiropratici è come far capire al publico ed ai nostri pazienti il vero valore dei servizi che offriamo. La ragione principale è la percezione del servizio. Vi faccio un semplice esempio. Se un paziente si reca dal chiropratico con dei sintomi, ad esempio dolori alla gamba sinistra, il chiropratico, dopo un esame, può dire “penso di poterle essere utile, di alleviare tale dolore.” Se il chiropratico a questo punto non educa il paziente su quello che fa con il trattamento ma lo aggiusta semplicemente toccando la colonna, il tipo di percezione che il paziente può ricavare sulla chiropratica è il seguente: “... Beh, sono andato dal chiropratico, mi ha fatto una bella visita, ha trovato cosa c’era che non andava, poi mi ha schiacciato e aggiustato per alcune settimane e il dolore alla gamba se n’è andato via, …” e QUI sta il nocciolo della questione nel proseguo del suo ragionamento. ”Quello che mi ha fatto funziona, per cui se incontro qualcuno che ha male alla gamba lo manderò di sicuro dal chiropratico.” Che cosa è successo? Semplicemente il paziente ha sperimentato quello che chiamo un “incontro allopatico”, ovvero andare dal chiropratico è stato paragonato ad andare da qualsiasi altro professionista della salute (medico, dentista, ecc) del sistema sanitario pubblico. L’unica differenza sta nel fatto che i trattamenti chiropratici, quando capiti e usati nel modo giusto, sono una cosa molto differente! (Posso garantirvi che può aiutare molto di più del dolore alla gamba sinistra!) Questo mi porta a considerare un punto importante circa la percezione della chiropratica...la maggior parte delle persone pensano che il nostro “Intervento” legato all’applicare pressioni e spinte alla vertebre, sia rivolto

alla cura della colonna. Questo tipo di percezione, penso, è quanto di più limitante e pericoloso possa esistere. Perché lo penso? Semplicemente perchè questo tipo di idea costa a migliaia di persone, specialmente ai bambini, anni di sofferenza, dolori e perdita di benessere, a causa del fatto che non sapevano che dovevano essere trattati dal chiropratico. Permettetemi di spiegarmi: il pubblico pensa che il chiropratico aiuti la gente (adulti) a risolvere i dolori e a volte altri sintomi che sono in relazione alla schiena, collo, o arti e che la chiropratica possa aiutare in qualche modo gli atleti. Per cui, per definizione, il chiropratico si occupa di muscoli e ossa... anche questo è vero, ma è solo una parte di ciò che il chiropratico fa. Lasciatemi spiegare con una sola frase il vero valore dei nostri servizi…Pronti? Il ruolo della chiropratica è quello di ottimizzare e mantenere al meglio la fun-

zione della cosa che dirige l’intero corpo umano… il nostro sistema nervoso. Ho scelto queste parole con molta attenzione, ottimizzare significa portare al meglio che si può e questo è un processo, non un intervento unico. Ne consegue che una serie di aggiustamenti sono necessari per riportare la vostra colonna e sistema nervoso in una direzione più sana. Mantenimento regolare – significa che delle visite periodiche devono essere considerate dopo che il vostro sistema è stato ottimizzato in quanto, dopo la vostra visita dal chiropratico, ritornate al più grande pericolo per la vostra salute, il vostro benessere,la vostra colonna e sistema nervoso: la vita industriale, moderna e stressante. Come vi siete resi conto ci occupiamo del sistema nervoso e dovete capire che percepiamo la vita attraverso il sistema nervoso, per cui capite che ci occupiamo di voi e della vostra capacità di vivere una vita piena a tutti

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 21

Chiropratica e pediatria

i livelli, non solo della vostra schiena. Attenzione, ho detto che il sistema nervoso controlla tutto il genere umano, non solo quello degli adulti! I bambini, i neonati e gli adolescenti fanno parte di questa categoria, o no? Il mantenimento chiropratico è altrettante importante per loro, se non di più, di quanto lo sia quello degli adulti! Negli oltre 110 anni della sua esistenza la chiropratica si è rivolta a pazienti di tutte le età! Ciò nonostante, alcuni genitori potrebbero non capire perché le colonne e i sistemi nervosi dei figli abbiano bisogno delle cure della chiropratica. Considerate il seguente esempio: un paziente può presentarsi con dolori al collo e alla testa che si manifestano da oltre un anno. Durante l’anamnesi chiedo sempre se ci sono stati, in passato, incidenti e traumi alla colonna in quanto anche quelli leggeri possono provocare danni. La maggior parte dei pazienti ha subito almeno un trauma, generalmente in auto anche se anni fa, e capisce che tale incidente potrebbe essere la causa dei dolori presenti. “Si dottore, mi ricordo che circa 5 anni fa attraversando la strada sono stata investita da uno che non ha fatto lo stop e ha colpito la mia macchina sul fianco, ho fatto 2 testa coda e mi sono fermata contro un albero. La macchina è stata completamente distrutta, io ho picchiato la testa contro il parabrezza (sei punti) e mi sono fatto un mucchio di lividi sul torace perché ho picchiato contro il volante. Mi hanno fatto portare il collarino per un mese e da allora il mio collo va sempre peggio e anche la zona lombare ha cominciato a farmi male da un paio di mesi”. A questo punto faccio la domanda più importante: “c’era qualcun altro in auto con lei?” “Si, mio figlio che era seduto sul sedile anteriore e si è ritrovato sul sedile dietro quando la macchina si è finalmente fermata. Si è solo rotto il braccio destro… ma adesso sta bene.” Proprio questo punto è dove comincia l’educazione: la mamma dice che tutto va bene perché il braccio si è riparato e fino ad ades-

so, cinque anni dopo, non ha manifestato altri sintomi. Le spiego che le sublussazioni e lo stress sui nervi spinali sono quasi sempre senza sintomi e non si trovano se non con una visita chiropratica. A questo punto le chiedo: “non pensa che se il trauma subito è stato sufficiente a rompere delle ossa del suo corpo, questo trauma possa anche aver causato dei problemi alla sua colonna?” Evidentemente ogni persona dotata di un po’ di buon senso conosce la risposta. Ci sono molte situazioni che possono causare sublussazioni alla colonna dei bambini e non sono solo fisiche, ma possono essere anche chimiche o emotive. (Potete leggere di più sui miei precedenti articoli di questa rivista: maternità - agosto 2002, il neonato marzo 2003, scoliosi e prevenzione - novembre 2003) Quello che vorrei fare adesso in quest’articolo è mettervi al corrente di alcuni degli articoli della letteratura scientifica che dimostrano l’esistenza di sublussazioni provocate da incidenti Orenstein, e altri, ha fatto uno studio su 73 bambini con problemi cervicali che si sono presentati al pronto soccorso: 67% di questi traumi che erano in relazione ad incidenti au-

tomobilistici. I bambini che erano passeggeri nelle auto, pedoni o in bicicletta e l’età media era di 8,6 anni. L’autore nota che i bambini più piccoli avevano sostenuto traumi più gravi di quelli più vecchi. Per il gruppo più giovane erano più importanti le distorsioni e le sublussazioni, mentre per quelli più grandi c’era una preponderanza di fratture [ 1] Glass e altri, hanno valutato 35 bambini con ferite alla zona lombare a seguito di traumi. 31 di questi bambini avevano sostenuto il trauma in incidenti automobilistici. Nelle radiografie e nelle tomografie erano evidenti sublussazioni, stiramenti e fratture sia da sole sia combinate. Gli autori dicono “i bambini implicati in incidenti automobilistici hanno un rischio elevato di danni alla colonna lombare... le radiografie della colonna lombare sono necessarie in tutti i casi in cui si sospettino danni alla colonna.”[2] Purtroppo questa ricerca non mette in evidenza la necessità di valutare tutta la colonna in caso di incidente automobilistico. Rachesky ed altri, scrivono che nel 36% delle anormalità notate nelle radiografie di giovani sotto i diciott’anni esaminati erano dovute

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Nuovo orIzzoNTe DeLLa SaLuTe

Chiropratica e pediatria

a incidenti stradali. Hanno inoltre detto che un attento esame del collo in tutti i casi di incidenti stradali avrebbe sicuramente identificato sempre problemi alla colonna cervicale. vari altri autori hanno descritto casi con danni alla colonna cervicale in bambini implicati in incidenti automobilistici. Hill e altri, hanno dimostrato che il 31% di tutti i problemi cervicali riscontrati in pediatria erano riconducibili ad incidenti automobilistici e che nei bambini sotto gli 8 anni di età si riscontravano più sublussazioni che fratture. [4] agran dichiara che problemi automobilistici (frenate brusche, curve, sterzate improvvise, senza incidenti) possono causare danni importanti ai bambini che non sono legati con una cintura. [5] roberts e altri, descrivono il caso di un bambino implicato in un incidente automobilistico che ha subito un colpo di frusta con conseguente immediato dolore al collo e alla schiena. I sintomi neurologici sono aumentati nei due anni successivi all’incidente e quattro anni dopo i sintomi erano sempre presenti. La risonanza magnetica ha dimostrato evidenza di danni cerebrali. [6] Le manifestazioni cliniche e i danni alla colonna cervicale dei bambini possono essere diverse. Biedermann ha dimostrato che i sintomi nei pazienti psichiatrici sono molto differenti e possono essere ricondotti a tensioni sub occipitali. Gli inconvenienti andavano da febbre di origine sconosciuta, perdita di ap-

petito, disordini del sonno, movimenti non coordinati a alterazioni della postura. [7] Gutmann ha anche dimostrato la diversità dei segni dei sintomi che possono verificarsi come risultato delle disfunzioni biomeccaniche della colonna cervicale. [8] Nella letteratura chiropratica, Clow ha pubblicato una ricerca sugli incidenti risultanti dal colpo di frusta subito dai pazienti molto giovani. [9] Penso che tutto ciò possa dimostrare il mio punto di vista. Il mio desiderio è che quest’articolo apra gli occhi ai genitori e che possono capire che cosa può influenzare la salute dei loro bambini. Non voglio più vedere i genitori farsi trattare e lasciare a casa i bambini ammalati. e ricordatevi che i bambini non devono essere ammalati o soffrire per vedere il chiropratico. In verità, se il pubblico capisse veramente che cosa facciamo nei nostri uffici, il 60% del pazienti sarebbero bambini, con le intere famiglie che vengono a farsi trattare e ottimizzare le loro colonne e il loro sistema neurologico per mantenere il corpo al 100% delle sue possibilità di vivere una vita piena. Non esiste dono migliore che un genitore può dare ai propri figli che l’abilità di crescere con la miglior colonna possibile.. un sistema nervoso privo dei danni causativi dalla tensione sui nervi che si chiama “sublussazione”. Bibliografia: 1. Orenstein JB, Klein BL, Gotschall CS, et al: “Age and outcome in pediatric cervical

spine injury: 11-year experience.” Pediatr Emerg Care (1994 Jun) 10(3):132. 2. Glass RB, Sivit CJ, Sturm PF, et al: Lumbar spine injury in a pediatric population: difficulties with computed tomographic diagnosis. J Trauma (1994 Nov) 37(5):815. 3. Racheskey I, Boyce WT, Duncan B, et al: “Clinical prediction of cervical spine injuries in children. Radiographic abnormalities.” Am J Dis Child (1987 Feb) 141(2):199. 4. Hill SA, Miller CA, Kosnik EJ, Hunt WE: “Pediatric neck injuries. A clinical study.” J Neurosurg (1984 Apr) 60(4):700. 5. Agran PF: “Motor vehicle occupant injuries in noncrash events.” Pediatrics (1981 Jun) 67(6):838. 6. Roberts MA, Manshadi FF, Bushnell DL, Hines ME: “Neurobehavioral dysfunction following mild traumatic brain injury in childhood: a case report with positive findings on positron emission tomography (PET). Brain Inj (1995 Jul) 9(5):427. 7. Biedermann H: “Kinematic imbalances due to suboccipital strain in newborns.” Manual Medicine (1992) 6:151. 8. Gutmann G: “Blocked atlantal nerve syndrome in infants and small children.” ICA Review (1990) 46(4):37. 9. Clow BJE: “Pediatric cervical acceleration/deceleration injuries.” Journal of Clinical Chiropractic Pediatrics (Jan 1996) 1(1):36.

Breve Curriculum vitae Il dottor Marco Caravaggio è nato in Canada e si è laureato presso il Canadian Memorial Chiropractic College nel 1994. Ha lavorato per un anno a Toronto prima di trasferirsi in Italia. a seguito di vari corsi di specializzazione pediatrica della I.C.P.a. (international chiropractic pediatric association) ed è certificato nella tecnica Webster in-utero constraint turning technique

(tecnica che permette agli bambini di girarsi nell’utero). Ha scritto numerosi articoli ed é relatore in vari congressi su maternità, pediatria e bambini portatori di handicap. Si specializza nella tecnica Network e lavora a Lanciano nella sua clinica.

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 23

Chiropratici senza frontiere

Costa Rica mission febbraio 2008

Coralie Pellissier Studentessa presso l’A.E.C.C., senior intern Un’esperienza fantastica; non ci sono altre parole per descrivere quello che ho provato nelle tre settimane di volontariato chiropratico passate in Costa Rica. Tutto è cominciato con un annuncio che abbiamo visto su internet: “Cercasi studenti all’ultimo anno di università chiropratica per fare uno stage di volontariato in Costa Rica della durata di tre settimane per trattare la popolazione locale”. (www.santesante. org) Inutile dire che mi sono subito lanciata sull’idea e ho cominciato la trafila per essere selezionata: interviste, lettere di applicazione, convincere l’università a concedermi il permesso di assentarmi dalla clinica, decine di formulari da riempire e poi… tre mesi di attesa per sapere se ero stata selezionata. Finalmente quando è giunta la notizia positiva mi è sembrato di toccare il cielo con un dito: non vedevo l’ora di partire e portare il mio piccolo aiuto ai bambini Costaricani e di mettere in pratica tutto quanto imparato in cinque anni di università. Infatti, tra le istruzioni dateci, si raccomandava di portare spazzolini da denti, dentifrici, magliette e altri capi di abbigliamento da distribuire ai piccoli. Nel frattempo ho dovuto anche organizzarmi economicamente in quanto durante la missione ci venivano offerti il vitto e l’alloggio ma tutto il resto, incluso l’aereo, era a carico nostro… Per cui sono andata all’attacco del mio papino e, anche grazie ad un piccolo contributo dell’Associazione Italiana Chiropratici, ho raccolto le somme necessarie per partire. Partenza! Ci sono volute 24 ore di viaggio tra taxi, autobus e voli vari per finalmente giungere a destinazione, ma una volta arrivati nella terra delle palme, wow! ci siamo resi conto quanto ne valesse veramente la pena! La natura in Costa Rica è una cosa incredibile: palme ovunque, fiori colorati (e quando

dico colorati intendo colori mai visti prima) che variano dal giallo al rosso, al blu al viola, al bianco e tanti verdi che chi più ne ha più ne metta, scimmie in libertà, iguane, uccelli, una combinazione perfetta tra razza umana, animale e vegetazione che raggiunge un equilibrio perfetto. All’inizio abbiamo soggiornato in un appartamento in Santa Lucia (15 min da Heredia e 45 min dalla capitale San Jose’). Lavoravamo il lunedì, martedì, giovedì e venerdì, il che ci permetteva di usare il mercoledì ed il weekend per esplorare i dintorni. Nei giorni lavorativi ci alzavamo alle 6 di mattina, viaggiavamo in autobus fino a destinazione (la prima settimana 45 min fino ad Alajuela, la seconda settimana un’ora e mezza fino a San Ramon e la terza settimana due ore e mezza fino a Cartago) e da li iniziavamo la giornata lavorativa verso le nove per finire verso le quattro o cinque. La giornata lavorativa iniziava con un buon caffè costaricano, reputato il miglior caffè al

mondo, (essendo italiana, devo ammettere che il loro caffè è proprio buono!), frutta fresca (papaya, mango, fragole, ananas, banane...miam miam...) e preghiera con la comunità. Pur non essendo io religiosa mentre la maggior parte delle persone in Costa Rica lo sono, devo ammettere che tale pratica mi ha profondamente colpito. Le persone che trattavamo erano molte povere e il fatto di tenersi per mano in un grande cerchio sotto un sole cocente assieme alla popolazione locale, pregando e augurandosi che i pazienti del giorno migliorassero e che i dottori presenti rimanessero in buona salute, devo ammettere è una cosa speciale: sembrerà ridicolo, ma in quel breve istante, una sensazione di benessere e di pace ti riempie spiritualmente, ti fa sentire ben accettato dal resto della comunità permettendoti di lavorare in armonia in queste situazioni. Le nostre giornate iniziavano con questa preghiera comunitaria e da lì, più o meno 150 pazienti al giorno si affidavano alle nostre

The Team: America e Europa unite da un’enorme passione per la Chiropratica

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Nuovo orIzzoNTe DeLLa SaLuTe

Caronti Alfio Gil Antonio Misitano Elisabetta Centro Sanrocco Steiner Wayne Zweier Robert

CHIroPraTICI CHe SoSTeNGoNo L’apci

Lombardia

Geise Keith Stefano Mario Zweier Robert

Pellissier Eddy Valle d’Aosta

Trentino Alto Adige

Battiston Angelo De Luca Marcus De Luca Patricia Gruen Erik Kragt Michael Mitchell Patricia South Stephen Spadon Renzo Veneto

Almeras Vincent Chiropratica S.C Glain Jerome Migliore Jean Philippe Pellissier Eddy

Attanasio Korinna Baekkel Kristian Falinska Jane Grondona Roberto Longfield Samantha Jolivet Jean Paul Mariani John

Piemonte

Andresini John Meyronet Gilbert Murugan Patrick Pellissier Eddy Zarco Yvon

Emilia Romagna

Aguilar Eduardo Bohene Swen Daugaard Pelle Del Bene Cristine Khanchandani Baiju Weseloh Curtis Williams John Marche

Liguria

Aguilar Eduardo Caravaggio Marco

Fronteddu Sebastiano Pisanu Robert

Abruzzo

Cannillo Giuseppe

Sardegna

Molise

Albarello Joseph Andresini John Attanasio Korinna Belig Ralph Amed Bensen Geary Bergstrom Erik Binazzi Bettina Butler Claudia Butler Paul Estibal Gerard Farnesi Alberto Giuntoli Alessio Von Hofsten Cecilia Toscana

Albarello Joseph Ives Gregory Umbria

Dejean Renaud Ives Gregory Campania

Bernard Frederick Brunstein Florian Dejean Renaud Ives Gregory Liem Kai Neuray Paul Petricone Giovanna Rigel Thomas Rigel Daniel Lazio

De Leo Michele Nicholson Gordon Sicilia

De Leo Michele Oliva Benito

Cannillo Giuseppe Calogiuri Stefano Gaetano John Vinci Davide

Calabria

Puglia


aBruZZo aGuILar eDuarDo CaravaGGIo MarCo calaBria De Leo MICHeLe oLIva BeNITo caMpania DeJeaN reNauD IveS GreGorY eMilia roMaGna aTTaNaSIo KorINNa BaeKKeL KrISTIaN FaLINSKa JaNe LoNGFIeLD SaMaNTHa JoLIveT JeaN PauL MarIaNI JoHN

PeSCara - Pe - via Milano, 51 - Tel. 340.8909209 LaNCIaNo - CH - via Pollidoro di Mastro r - Tel. 0872.713261 reGGIo CaLaBrIa - rC - via vito Inf., 39/a - Tel. 333.4440160 CoSeNza - CS - Trav. S. Proclo, 8 - Tel. 333.4440160 SQILLaCe LIDo - Cz - via Nazionale, 26 - Tel. 0961.915269 PeLLaro - rC - via Fiumarella, 20 - 0965.357334 NaPoLI - Na - viale Gramsci, 18 - Tel. 081.7614180 SaLerNo - Sa - Corso v. emanuele, 58 - Tel. 0744.404129 ParMa - Pr - via Traversetolo, 20/D - Tel. 0521.483304 TraverSeToLo - Pr - via Borsellino, 1 - Tel. 0521.842000 PIaCeNza - PC - viale Malta, 4 - Tel. 0523.338581 ParMa - Pr - via Farini, 9 - Tel. 0521.236799 aLTeDo - Bo - via Nazionale, 83 - Tel. 329.1242486 BoLoGNa - Bo - via a. righi, 17 - Tel. 051.233970 rIMINI - rN - viale valturio, 20/a - Tel. 0541.785566 S. arCaNGeLo - rN - via Cabina, 18 - Tel. 0541.625914 FaLCIaNo - rSM - via dei piaceri, 86/a - Tel. 0549.909299

Friuli veneZia Giulia CHIroPraTICa eaCH uDINe - uD - viale venezia, 205 - Tel. 0432.233185 CorDeNoNS - PN - viale del benessere, 4 - Tel. 0434.583202 laZio BerNarD FreDerIC BruNSTeIN FLorIaN DeJeaN reNauD IveS GreGorY LIeM KaI NeuraY PauL PeTrICoNe GIovaNNa rIGeL DaNIeL T. rIGeL THoMaS liGuria aNDreSINI JoHN MeYroNeT GILBerT MuruGaN PaTrICK PeLLISSIer eDDY zarCo YvoN loMBardia BISaNTI GIovaNNI CLeMeNToNI aNDrea CrISPINI LeLLo DaMaSKe DavID GIL aNToNIo LuCCHINI GIuLIa MISITaNo eLISaBeTTa MuruGaN PaTrICK CeNTro SaNroCCo STEINER WAYNE ZWEIER ROBERT

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roMa - rM - via Cagliari, 42 - Tel. 06.8417438 roMa - rM - viale dell’arte, 85 - Tel. 06.5918455 roMa - rM - via Cagliari, 42 - Tel. 06.8417438 rIeTI - rI - vIa P. Borsellino, 18/20 - Tel. 0744.404129 roMa - rM - via appia Nuova, 138 - Tel. 06.83506516 roMa - rM - viale Ippocrate, 92 - Tel. 06.44235751 roMa - rM - via Giambattista vico, 22 - Tel. 06.36006884 roMa - rM - via Flaminia, 53 - Tel. 06.3225847/55 roMa - rM - via Flaminia, 53 - Tel. 06.3225847/55 SarzaNa - SP - via variante aurelia, 70 - Tel. 0187.603135 GeNova - Ge - via Ceccardi, 2/4 - Tel. 010.580974 SaNreMo - IM - Tel. 0184.502098 SaNreMo - IM - Corso G. Garibaldi, 131 - Tel. 0184.507733 GeNova - Ge - viale Brigata Bisagno, 14/6 - Tel. 010.562589 LoaNo - Sv - via aurelia, 456 - Tel. 019.673984 MoNza - MI - via Cavallotti, 13 - Tel. 039.3900097 MILaNo - MI - via agnello, 2 - Tel. 02.8818041 BerGaMo - BG - via Passo del vivione, 7 - Tel. 035.299573 MILaNo - MI - P.za Iv novembre, 1 - Tel. 02.6697772 SaN DoNaTo MIL. - MI - via Kennedy, 24 - Tel. 02.51621803 BerGaMo - BG - via Maffei, 14 a - Tel. 035.222959 MILaNo - MI - via ricasoli, 2 - Tel. 02.8690127 CoMo - Co - via G. Ferrari, 7 - Tel. 031.3370530 BuSTo arSIzIo - va - viale Cadorna, 3 - Tel. 0331.620911 LeCCo - LC - Corso C. alberto, 76/b - Tel. 0341.350424 CoMo - Co - via recchi, 7 - Tel. 031.574444 SAN DONATO MIL. - MI - Via Triulziana, 1 - Tel. 02.511046 MILaNo - MI - via Frua, 22 - Tel. 02.4692205 TOSCALANO MAD. - BS - Via Benamati, 26 - Tel. 0365.541605 erBuSCo - BS - via Iseo, 6/a - Tel. 030.7704110 BreSCIa - Br - via Corsica, 113 - Tel. 348.3129310 CIvITaNova M. - MC - Corso v. emanuele - Tel. 0733.818105 CIVITANOVA M. - MC - Via Sonnino, 11 - Tel. 0733.784094 FerMo - aP - P.zzale azzolino, 22 - Tel. 0734.224658 MaCeraTa - MC - via Morelli, 20 - Tel. 0733.36155 S. BeNeDeTTo - aP - via Mario Curzi, 29 - Tel. 0735.593074 FerMo - aP - P.zzale azzolino, 22 - Tel. 0734.224658 ANCONA - AN - Via Gianelli, 22 - Tel. 071.202812 IESI - AN - Corso Matteotti, 20 - Tel. 0731.215750 SeNIGaLLIa - aN - via Gherardi, 70 - Tel. 071.7939649 CaMPoBaSSo - CB - via zurlo, 3 - Tel. 0874.698179

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Ivrea - To - Corso Nigra, 52 - Tel. 0125.49225 Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 25 TorINo - To - via vittorio amedeo II, 24 - Tel. 011.542841 Novara - No - Belvardo Lamarmora, 4 - Tel. 349.6091846 CuNeo - CN - via Silvio Pellico, 8 - Tel. 0171.696655 CuNeo - CN - P.zza europa, 15 - Tel. 0171.66613 verCeLLI - vC - via Dionisotti, 18 - Tel. 329.7606156 TorINo - To - Corso rosselli, 182 - Tel. 011.3850161 CoraTo - Ba - via Paulucci, 3 - Tel. 080.8981829 MaNFreDoNIa - FG - P.za G. verdi, 6/d - Tel. 347.9935466 FoGGIa - FG - viale degli aviatori, 112 - Tel. 347.9935466 FoGGIa - FG - via Manfredonia - Tel. 0881.568517 SaN Severo - FG - via Taranto, 58a - Tel. 0882.225074 LeCCe - Le - via a. De Gasperi, 2 - Tel. 340.5042489 LeCCe - Le - via Taranto, 58a - Tel. 0832.249926 MarTINa FraNCa - Ta - via Sallustio, 19 - Tel. 347.8940276

SardeGna FroNTeDDu SeBaSTIaNo Nuoro - Nu - viale del Lavoro, 13 - Tel. 0784.257036 CaGLIarI - Ca - via alziator, 15 - Tel. 070.389119 PISaNu roBerT SaSSarI - SS - via Torino, 13 - Tel. 079.275555 Sicilia De Leo MICHeLe LoNGFIeLD SaMaNTHa NICHoLSoN GorDoN ToScana aNDreSINI JoHN aTTaNaSIo KorINNa BeLIG aHMeT-raLPH BeNSeN GearY BerGSTroM erIK BINazzI BeTTINa BuTLer CLauDIa / PauL

eSTIBaL GerarD FarNeSI aLBerTo GIuNToLI aLeSSIo LuSTer JoSHua rYaN SMITH STePHeN voN HoFSTeN CeCILIa TrenTino alTo adiGe GIeSe KeITH STeFaNo MarIo

MeSSINa - Me - SS 114 Tremestieri - Tel. 090.6255844 MarINa DI raGuSa - via Porto venere, 63 - Tel. 329.1242486 PaLerMo - Pa - via Briuccia, 52 - Tel. 091.6702898 vIareGGIo - Lu - via Don Bosco, 193 - Tel. 0584.54635 LuCCa - Lu - viale G. Puccini, 1780 - Tel. 0583.511051 PISa - PI - via Matteucci, 38 sc.G/6 - Tel. 050.581312 CeCINa - LI - Corso Matteotti, 22 - Tel. 0586.630920 FIreNze - FI - via Passavanti, 4 - Tel. 055.574972 LuCCa - Lu - via romana, 231 - Tel. 0583.490115 PISa - PI - via Matteucci, 38 sc. G/6 - Tel. 050.581312 MoNTeCaTINI - PI - Corso Matteotti, 107 - Tel. 0572.911124 FIreNze - FI - via Mameli, 58 - Tel. 055.576943 SCaNDICCI - FI - via Santa Maria Greve, 16 - Tel. 055.254975 LuCCa - Lu - via Macelli, 37 - Tel. 058.34654 FIreNze - FI - v.le Fratelli rosselli, 62 - Tel. 055.2381634 vIareGGIo - Lu - via Battisti, 184 - Tel. 058.4961562 SIGNa - FI - via amendola, 2 - Tel. 055.875927 FIreNze - FI - viale Gramsci, 12 - Tel. 055.289891 vIareGGIo - Lu - via Cesare Battisti, 184 - Tel. 0584.943148 MarINa DI PISa - PI - via Milazzo, 92 - Tel. 050.35646 PISa - PI - via Manzoni, 10 - Tel. 050.24124 TIrreNIa - PI - vione vannini, - Tel. 050.39497 PISa - PI - via Matteucci, 38 - Tel. 050.581312 PeSCIa - PT - via del Giocatoio, - Tel. 0572.477876 PoNTeDera - PI - via valtriani, - Tel. 380.3035822 SIeNa - SI - viale Sardegna, 37 - Tel. 0577.281049 roSIGNaNo S. - LI - via rossini, 31 - Tel. 0586.793631 PoMaraNCe - PI - P.za S. Carlo, 9 - Tel. 0577.281049 FIreNze - FI - via Scipione ammirato, 102/a - Tel. 348.7446746 LuCCa - Lu - via del Brennero, 344 - Tel. 348.7446746 MarINa DI PISa - PI - via Milazzo, 92 - Tel. 050.35646

ZWEIER ROBERT

TreNTo - TN - Largo Nazario Sauro, 22 - Tel. 0461.236756 vILLa LaGarINa - TN - via Salisburgo, 15 - Tel. 349.4373864 rIva DeL GarDa - TN - viale Dante, 47 - Tel. 0464-521210 RIVA DEL GARDA - TN - viale Dante, 47 - Tel. 0464.521210

uMBria aLBareLLo JoSePH IveS GreGorY

PeruGIa - PG - via Costa di Prepo, 3a - Tel. 075.5005363 TerNI - Tr - via Barbarasa, 46 - Tel. 0744.404129

valle d’aoSTa PeLLISSIer eDDY

aoSTa - ao - Loc. Borgnalle, 10 - Tel. 329.7606156

veneTo LuCa PaTrICIa De LuCa MarCuS GraHaM DavID GrueN erICK KraGT MICKaeL MITCHeLL PaTrICIa SouTH STePHeN SPaDoN reNzo

vICeNza - vI - Contrà del Guanto, 7 - Tel. 0444.323999 vICeNza - vI - Contrà del Guanto, 7 - Tel. 0444.323999 B. DeL GraPPa - vI - via Barbieri, 26 - Tel. 0424.529355 vILLorBa - Tv - viale della repubblica, 19 - Tel. 0422.420513 PaDova - PD - via Montà, 110/C - Tel. 049.8900066 MeSTre - ve - via Daniele Manin, 91/1 - Tel. 041.972304 BeLLuNo - BL - via per Nogaré‚ 47 - Tel. 0437.33041 vICeNza - vI - via dell’ Industria, 67 - Tel. 0444.966230 vITTorIo veNeTo - Tv - via Guerrini, 5/7 - Tel. 0438.553548


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cure, circa 20 - 30 pazienti per ognuno di noi. Il nostro gruppo di lavoro era composto da 5 studenti all’ultimo anno di studio in chiropratica, 2 massagiatrici, un medico curante, Serene, chiropratica da 3 anni e il Dr. Davis, chiropratico, che faceva la supervisione. Questo era la squadra in prima fila! Ma non dimentichiamo le persone che lavoravano nel retro scena: cuoche, amministrazione, interpreti e supervisori, un grande team unito per aiutare persone che normalmente sono abbandonate o emarginate per questioni di denaro. Senza nessuna discrimazione bambini, adulti e anziani possono accedere alla clinica della “Mariposa”(la clinica della farfalla). Le giornate erano faticose e lunghe ma così ricche di esperienze ed emozioni che la stanchezza che provavamo alla fine della giornata non ci pesava. ogni giorno era una benedizione!

Chiropratici senza frontiere

I pazienti erano così riconoscenti e grati che qualcuno si prendesse cura di loro, anche se solo per quattro giorni, che forse per la prima volta in vita mia mi sentivo veramente utile. I nostri pazienti a prima vista non sembravano poveri: erano tutti vestiti bene, puliti ed educati. Dopo, parlando con loro, ci siamo resi conto che alcuni non potevano permettersi le scarpe, altri lavoravano 15 ore al giorno, altri vivevano in condizioni da noi definite penose e tutto ciò è stato veramente toccante. Di colpo realizzi quanto siamo fortunati a vivere nella situazione in cui viviamo e che loro, pur non vivendo in condizioni che noi definiremmo ideali, sono felici, forse anche più di noi!. Questa è la constatazione più profonda da me provata in Costa rica: la felicità che queste persone hanno e diffondono. Nella nostra società abbiamo tutto: buone strade, ottime case, ospedali, cibo in abbon-

danza, ecc... ma per un perché strano, non siamo mai felici. In generale siamo sempre stressati, arrabiati, la politica non va, il sistema non funziona, i matrimoni falliscono, i debiti ci assalgono... In Costa rica non hanno nulla ma sorridono sempre alla vita! Quando chiedi ad un costaricano come sta non ti risponde bene o male, ti risponde Pura vIDa! (vita pura). Il che fa pensare e riflettere. Ho conosciuto molte persone durante questa missione, ognuna delle quali mi rimarrà impressa nel cuore per sempre. Con molte sono ancora ora in contatto, alcuni pazienti mi scrivono lettere, altri piu’ fortunati mi scrivono e-mail. e il tutto mi fa piacere e mi permette di prolungare questa esperienza che mi propongo di rifare anche una volta diventata dottoressa in chiropratica. ora penso di aver parlato abbastanza della mia esperienza...è ora di mostrarvela:

24 ore di viaggio Dall’Ingilterra alla Costa Rica; scalo a New York e Atlanta

James Birdseye: Mastro gin & tonic

Diodor Maxut: Delta Airline Product tester

Coralie Pellissier (ruolo in aereo: posizione centrale!)

Vegetazione tipica

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 27

Lunedì mattina

attrezzatura da caricare nel pulman che ci porterà a destinazione: Prima settimana: Alajuela Seconda settimana: San Ramon Terza settimana: Cartago

La nostra “clinica” a San Ramon Orario di lavoro: 9am-5pm. Sveglia alle 6 ogni mattina!

Holly Finer: moglie del nostro secondo supervisore. Ruolo: pedicure

Isabelle: interprete

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Giovedì pomeriggio

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Ora dell’igiene dentale. Piccolo show per spiegare ai bimbi come lavarsi bene i denti. Distribuzione di spazzolini e dentifricio.

Fidel, lo scheletro Javier, il nostro medico cubano: “Don’t worry, be Javier…” Angelo, 6 anni

Il calcio...passione anche in Costa Rica!

Le Palme

Le mitiche Cuoche

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Tramonto dal nostro appartamento in Santa Lucia Coccodrilli

Maschere tipiche

Tramonto a Manuel Antonio: costa Pacifica

Regalo di Valerie, 4 anni

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Nuovo orizzonte della salute

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 31

Chiropratica e filosofia

I 33 principi di filosofia validi ancora adesso

Dr. R.W. Stephenson, D.C., Ph.C. Riorganizzati e classificati da David B. Koch, D.C., L.C.P. (Hon.) Ian Coulter, Ph.D., sociologo, ex presidente del Canadian Memorial Chiro­practic College e autore del libro “Chiropratica, una filosofia per la sanità alternativa”, ha presentato un’interessante analogia alla conferenza “Filosofia sull’istruzione chiropratica” tenuta dalla WFC/ ACC (World Federation of Chiropractic/ American Chiropractic Council, n.t.) nel Novembre 2000. Ha spiegato che la filosofia chiropratica è come un pallone da calcio che la professione chiropratica ha raccolto a metà del campo e che invece di farlo avanzare verso la porta avversaria o di inviarlo indietro se non si riesce a segnare, l’ha solo posato al suolo sulla linea di metà campo e ci si è seduta sopra per gli ultimi 70 anni. Bene, potete capire che essendo io un professore di filosofia chiropratica, tale affermazione mi è, come si dice, “entrata da un orecchio e uscita dall’altro” ma riflettendoci sopra con più attenzione, devo ammettere che ha colpito nel segno. Avendo passato gli ultimi vent’anni della mia vita ad insegnare i concetti fondamentali metafisici della chiropratica secondo gli insegnamenti appresi a mia volta dai miei professori di filosofia, Reggie Gold, Guy Riekeman, Doug Gates e Thom Gelardi, mi trovo a pensare che è finalmente arrivato il momento che qualcuno raccolga quel pallone e cominci a correre verso la meta. Volendo portare l’analogia del calcio del dottor Coulter un ulteriore passo avanti, mi rendo conto che il gioco che stiamo giocando è molto più serio di un semplice evento sportivo: si tratta dell’esplorazione della natura dell’universo e lo scopo finale è capire il mondo in cui viviamo. E, essendo filosofi della chiropratica, è più importante capire specificatamente che cosa stiamo facendo per i nostri pazienti quando li “aggiustiamo”

e perché sembra avere un significato maggiore che solo farli sentire meglio per un po’. Perciò se mi accingo a raccogliere il famoso “pallone filosofico”, sarà nel tentativo di portarlo verso la “l’area di goal”, vale a dire una comprensione migliore dei concetti chiropratici fondamentali e, forse, anche una migliore definizione degli stessi. Questo mi porta alla “Lista dei trentatre principi, numerati e denominati” presenti nel libro di testo di Stephenson R. W. sulla chiropratica. Quando Stephenson scrisse la lista, la descrisse come “un numero di concetti (Principi) che sono stati selezionati per essere in questo libro”, nulla di più. Eppure con il

passare del tempo questa lista di concetti ha assunto un valore ben più importante. Per tanti chiropratici, specialmente per quelli più filosoficamente orientati, questi principi sono diventati una sorta di catechismo, una sorta di “comandamenti chiropratici” che devono essere studiati, forse anche memorizzati, e citati (con la dovuta deferenza) quando è opportuno. Alcuni si definiscono “chiropratici di principio” ritenendo implicito che quelli di Stephenson sono i Principi ai quali si riferisce tale distinzione. Ciò che mi preme dimostrare è che questi Principi formano comunque la struttura di un sillogismo logico e ragionato (argomento amplificato) che può

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essere assunto quale “raison d’être” (ragione d’essere) per la chiropratica. e’ sotto questo punto di vista che io considero tutt’ora i Trentatre Principi validi e rilevanti, non solo per la loro rilevanza storica, ma per la loro modernità e attualità nonostante siano stati scritti settantacinque anni fa e con il linguaggio (conoscenze scientifiche n.t.) di allora. Nel tentativo di renderli più comprensivi ho cambiato tre cose ai Principi originali di Stephenson. Per primo li ho ricollocati in quelle che io identifico come tre categorie naturali: i primi Principi riguardano l’organizzazione generale dell’universo e formano un modello relazionale tra intelligenza (il principio organizzativo - Intelligenza Innata, n.t.) e materia. Li chiamo i “Principi universali”. Il secondo

Chiropratica e filosofia

gruppo di Principi riguarda la relazione tra intelligenza e materia negli esseri viventi e si riferiscono all’Intelligenza Innata della vita; li ho definiti come i “Principi Biologici”. Infine ci sono alcuni Principi che si riferiscono specificatamente al ruolo della chiropratica e alla relazione sistema nervoso - colonna vertebrale e che ho definito “Principi Chiropratici”. Secondariamente ho provato ad elencare i Principi secondo un ordine cronologico logico. una delle sfide più ardue nell’insegnare questi Principi, nonostante gli stessi suggeriscano deduzioni logiche, deriva dal fatto che Stephenson originariamente non li ha elencati in un ordine preciso e rigoroso. Nel mio catalogarli li ho riordinati liberamente in un tentativo logico di relazionare premesse e conclusioni nel modo più chiaro possibile.

Per maggiore comprensione del lettore ho aggiunto (tra parentesi, n.t.) ad ogni Principio della mia lista la posizione originale datagli da Stephenson nella sua lista. Infine ho modificato il linguaggio in cui i Principi erano stati originariamente scritti, sia per chiarire alcune delle relazioni tra i concetti, sia per renderli attuali in termini chiropratici, fisici e biologici viste le nuove scoperte scientifiche. un confronto più dettagliato tra ogni Principio originale e la nuova terminologia sarà l’argomento principale di un lungo articolo che pubblicherò presto su un giornale dello stesso settore, con una relazione che fornirà un fondamento logico ad ogni cambiamento. alla luce di questi cambiamenti, vi invito a leggere ed riflettere sui seguenti Principi:

T H E - T H I R T Y- T H R E E

PRINCIPLES

OF-CHIROPRACTIC principi UniVerSaLi 1. Primo Concetto. esiste un’intelligenza universale che permea tutta la materia, che le fornisce continuamente e totalmente le sue proprietà ed azioni, mantenendola perciò in esistenza e permettendole nel contempo di esprimersi (esistere, n.t.) (1) 2. Causa ed effetto. ogni effetto ha una causa e ogni causa ha degli effetti. (17) 3. Il Principio del tempo. Tutte le azioni necessitano di tempo. (6) 4. Non esiste organizzazione senza la fatica della Forza. La materia non può essere organizzata senza l’applicazione di una forza da parte dell’Intelligenza. (15)

5. espressione universale. La forza si manifesta come organizzazione nella materia; tutta la materia è organizzata; di conseguenza esiste un’Intelligenza universale in tutta la materia. (14) 6. La triade dell’organizzazione. ogni struttura organizzata è una triade composta da tre fattori essenziali e più precisamente intelligenza, materia e forza che li unisce. (4) 7. La quantità di intelligenza presente nella materia. La quantità di intelligenza presente in tutta la materia è sempre 100 % ed è sempre proporzionale alle sue necessità. (7)

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 33

Chiropratica e filosofia

8. La funzione dell’intelligenza. La funzione dell’intelligenza è di creare la forza. (8) 9. La quantità di forza creata dall’intelligenza. La quantità di forza creata dall’intelligenza è sempre 100 %. (9) 10. La funzione della forza. La funzione della forza è di integrare intelligenza e materia. (10) 11. La funzione della materia. La funzione della materia e di esprimere la forza. (13) 12. Le caratteristiche delle forze universali. Le forze dell’intelligenza universale si manifestano quali leggi fisiche, non sono mutabili e modificabili e non si preoccupano per l’ambiente nel quale operano. (11) 13. Intelligenza nella materia organica e inorganica. L’intelligenza universale da forza (plasma, n.t.) sia alla materia organica che a quella inorganica. (16) 14. Interferenze di trasmissione delle forze universali. Possono esserci interferenze nella trasmissione delle forze universali. (12)

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principi BioLoGici 15. Materia organica. La sostanza di un corpo vivente è costituita da materia organizzata. (19) 16. Intelligenza Innata. un essere vivente è nato permeato dall’intelligenza dell’universo, chiamata Intelligenza Innata. (20) 17. Il significato della vita in termini chiropratici. L’espressione di questa Intelligenza Innata attraverso la materia è il significato Chiropratico di “vita” (2) 18. La triade della vita. La “vita” è necessariamente l’unione di questa Intelligenza e della materia di un essere vivente risultante dalla creazione di speciali forze interne (Innate). (3) 19. evidenza della vita. I segni della vita (assunzione, eliminazione, crescita, riproduzione, adattamento) sono evidenze dell’Intelligenza Innata della vita. (18) 20. La Missione dell’Intelligenza innata. La missione dell’Intelligenza Innata del corpo è quella di mantenere in uno stato di organizzazione attiva il tessuto vivente di un corpo. (21) 21. La perfezione della Triade. Per ottenere il 100 % di vita, devono coesistere il 100 % di Intelligenza, il 100 % di forza e il 100 % di materia. (5) 22. La quantità di Intelligenza Innata. esiste il 100 % di Intelligenza Innata in ogni essere vivente, la quantità necessaria, proporzionata al suo livello di organizzazione. (22) 23. La funzione dell’Intelligenza Innata. La funzione dell’Intelligenza Innata del corpo è quella di adattare

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le forze universali e la materia ai bisogni del corpo, in modo che tutte le parti dell’organismo intero abbiano un’azione coordinata per ottenere un beneficio completo. (23) Il Principio della Coordinazione. La coordinazione consiste nell’interazione armonica di tutte le parti di un organismo, nell’adempimento delle loro funzioni e scopi. (32) I limiti dell’adattamento. L’Intelligenza Innata del corpo ha la funzione di adattare le forze e la materia ai bisogni del corpo per il tempo possibile purché possa farlo senza violare una legge universale; in altre parole, la sua azione è limitata dai limiti della materia stessa e dal trascorrere del tempo. (24) La normalità dell’Intelligenza Innata. L’Intelligenza Innata del corpo è sempre normale e la sua funzione è sempre normale. (27) La caratteristica delle Forze Innate. Le forze create dall’Intelligenza Innata del corpo non sono mai indirizzate a danneggiare o distruggere l’organismo vivente nel quale agiscono. (25) Paragone tra Forze universali e Innate. al fine di perpetuare il ciclo universale della vita, le Forze universali sono, a meno che possano essere mutate, di origine distruttiva, mentre le Forze Innate sono sempre di origine costruttiva, per quanto riguarda uno specifico organismo vivente. (26) Interferenze di trasmissione delle Forze Innate. Possono esserci interferenze nella trasmissione delle forze Innate. (29) La causa del Mal-essere. (Dis-ease). L’interferenza nella trasmissione delle Forze Innate causa non coordinamento ovverosia Mal-essere. (Dis-ease). (30)

principi chiropratici 31. Il conduttore delle Forze Innate. Negli animali alcune delle Forze Innate create dall’Intelligenza Innata del corpo funzionano con o attraverso il sistema nervoso. (28) 32. La legge dell’offerta e della domanda. La legge della Domanda e dell’offerta esiste nel corpo allo stato ideale; dove il sistema nervoso trasmette messaggi, relativi ai suoi bisogni, dal corpo al cervello, che agisce come un’unità centrale di elaborazione per l’intelligenza innata del corpo, e dal cervello al corpo per soddisfare tali bisogni. (33) 33. Sublussazioni. L’interferenza nella trasmissione nel corpo è spesso direttamente od indirettamente dovuta a sublussazioni alla colonna vertebrale. (31)

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Chiropratica e scienza

Mal di schiena e chiropratica

Dr. Eddy Pellissier D.C., C.C.S.P. Già Presidente Associazione Italiana Chiropratici che coS’È? Il mal di schiena è un disturbo molto diffuso: 8 persone su 10 almeno una volta nella loro vita devono subirne le conseguenze ma, fortunatamente, la maggior parte di coloro che ne sono colpiti supera completamente il problema entro 2-4 settimane. Molti altri, se correttamente informati e trattati, migliorano in tempi brevi. Le ricadute possono essere frequenti, ma solo in una piccola percentuale di casi i sintomi diventano cronici. a volte il mal di schiena si presenta improvvisamente e con intensità tanto forte da costringere all’immobilità: in questo caso gli si dà comunemente il nome di colpo della strega. cauSe e SinToMi Il più delle volte il mal di schiena dipende da un uso scorretto della colonna vertebrale nel corso della giornata, o protratto nel tempo. Questo vale sia per chi svolge un’attività in piedi sia per chi deve stare a lungo seduto. In alcuni casi la causa va ricercata in una posizione scorretta, in altri a un lavoro pesante. anche una pratica sportiva inappropriata (esempio, il sollevamento di pesi eccessivi) o svolta con modalità inadeguate (come numerose flessioni della schiena) può essere all’origine del disturbo. ognuna delle strutture della colonna vertebrale può subire danni più o meno consistenti ed essere all’origine della sintomatologia dolorosa. I legamenti e i muscoli dorsali sono soggetti a stiramenti, contratture e strappi; le articolazioni possono andare incontro a malattie di natura infiammatoria (artriti) o di natura degenerativa (artrosi). Nella maggioranza dei casi tuttavia non si riesce a individuare quale parte della colonna vertebrale pro-

vochi il dolore né serve sottoporsi a radiografie, tranne in casi particolari. Il medico dovrà escludere l’eventualità che il mal di schiena sia dovuto a cause più gravi, per cui è bene consultarlo tempestivamente soprattutto se si ha avuto di recente una grave malattia, in caso di perdita di peso e di malessere generale. Quando la parte centrale del disco intervertebrale fuoriesce dalla sua sede naturale si parla di ernia del disco. Questa condizione tuttavia, contrariamente a quanto si crede, si riscontra in un numero ridotto di pazienti. Solo in una percentuale di casi ancora più piccola l’ernia comprime le radici dei nervi e provoca la comparsa di sciatica, con dolore intenso alla regione lombare e lungo il decorso del nervo sciatico (parte posteriore della coscia, fino a raggiungere il piede), formicolii alle

gambe associati a disturbi della sensibilità; il dolore è aggravato dalla tosse, dagli starnuti e dai movimenti a letto. coSa Si deve Fare La maggior parte degli episodi di mal di schiena di norma si risolve rapidamente. Gli studi più recenti dimostrano che, contrariamente a quanto si è sempre ritenuto, il miglioramento è ancora più rapido se, compatibilmente con l’intensità del dolore, si mantengono le normali attività, evitando di mettersi a letto. Se proprio non se ne può fare a meno, ad esempio in caso di dolore intenso o di sciatica, è comunque consigliabile ridurre al minimo (2-3 giorni) il riposo a letto. L’immobilità è infatti controproducente per la struttura muscolare. I farmaci possono essere di grande aiuto nel ridurre il dolore ma non intervengono

Le regole per capire quando arriva Fate attenzione a questi segnali d’allarme: • quando alzandosi dalla sedia o dal divano, entrando o uscendo dall’auto si avverte dolore alla parte lombare della schiena. • quando, facendo retromarcia in automobile si avverte una fitta dolorosa al collo, soprattutto poi se il dolore si irradia (anche come “scossa”) lungo un braccio. • quando, mentre si guarda in alto (alzando la testa per prendere qualcosa), compare dolore nucale complicato magari da vertigini e sensazioni di nausea. • quando si ha spesso mal di testa con la sensazione di peso sul collo e sulle spalle. • quando durante starnuti e colpi di tosse si avverte una fitta dolorosa tra le scapole o alla parte lombare della colonna vertebrale. • quando è presente un dolore dorsale, anche lieve, che impedisce la respirazione profonda. • quando, portando dei pesi o raccogliendo qualcosa da terra si avverte “fatica” nella zona lombare oppure si sente dolore che regredisce in breve tempo. • quando al mattino lavandosi i denti o il viso si avverte rigidità della schiena nel tornare eretti.

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 35

Chiropratica e scienza

Consigli per chi è predisposto al mal di schiena • quando si ha un dolore alle articolazioni della bocca, oppure si avverte di masticare male e solo da una parte, non rimandare una visita odontoiatrica perché numerose sono le situazioni in cui il mal di schiena e la malocclusione dentale sono collegate. • se si avverte di camminare male, oppure si nota un diverso consumo delle suole di cuoio delle scarpe tra destra e sinistra, e ancora, quando si fa l’orlo dei pantaloni e si nota una differenza tra un lato e l’altro, occorre fare una visita specialistica per prevenire il mal di schiena da “dismetria” degli arti inferiori o da cattivo appoggio dei piedi a terra (piedi piatti, valghi, ecc.). • per chi sa di avere la scoliosi (anche in modo lieve) è utile fare periodici controlli delle simmetrie della schiena e praticare uno sport simmetrico come, ad esempio, il nuoto. • dopo incidenti o cadute a terra, anche se non si avvertono dolori, controllare la funzionalità e l’elasticità della schiena (una visita specialistica ogni due mesi per almeno tre volte). • In tutti questi casi il chiropratico è perfettamente in grado di valutare la soluzione più adatta ad ognuna di queste cause e, se necessario e non di sua competenza, è in grado di riferire il paziente allo specialista più indicato. sulle cause che lo provocano. vale a dire, curano il sintomo senza risolvere il problema, garantendo semplicemente un beneficio di breve durata. un semplice analgesico come il paracetamolo (es. Tachipirina, efferalgan), molte volte è sufficiente per calmare il dolore. Il paracetamolo è il farmaco di scelta in particolare per chi soffre o ha sofferto di ulcera gastroduodenale, in caso di asma o in gravidanza. Gli antinfiammatori o antidolorifici, comunemente noti come ‘’antireumatici’’ (es. Moment, Brufen, Novapirina, voltaren) sono efficaci contro il dolore e la contrattura muscolare e si dimostrano molto utili soprattutto nella fase acuta. L’uso prolungato può comportare però effetti indesiderati a carico dello stomaco, del fegato e del rene, sia che si impieghino fiale, compresse o supposte. Le creme antiinfiammatorie o quelle revulsive (che producono cioè calore nella zona in cui sono applicate) non comportano rischi ma hanno un effetto modesto e passeggero. Terapie prolungate con far-

maci analgesici-antiinfiammatori devono sempre essere prescritte dal medico. In molti casi di mal di schiena una ginnastica riabilitativa eseguita correttamente, con l’aiuto di persone esperte, può essere di grande utilità: questa deve prevedere esercizi di rilassamento, di stiramento e di potenziamento dei muscoli. anche esercizi molto semplici, ma eseguiti con regolarità, aiutano a mantenere il buon funzionamento della schiena e limitano la possibilità di nuove crisi dolorose. La terapia chirurgica può essere utile e risolutiva in casi specifici, come l’ernia del disco, ma presenta indicazioni limitate e poco frequenti. La marconiterapia, la radarterapia e la laserterapia possono dare qualche beneficio soggettivo, soprattutto quando gli episodi dolorosi tendono a ripetersi, ma, complessivamente l’efficacia appare modesta. Il ricorso a questi trattamenti, pur così frequente, non è sostenuto da solide prove scientifiche. Molti pazienti trovano

giovamento dalla massoterapia. I massaggi, infatti, provocano il rilasciamento della contrattura muscolare che accompagna il mal di schiena e il dolore si attenua. La cosiddetta Tens (stimolazione nervosa transcutanea) si basa invece sul principio di produzione e somministrazione locale di particolari correnti elettriche. Non è ancora ben chiarito il meccanismo d’azione che in alcuni soggetti comporta una riduzione della percezione dolorosa e, complessivamente, non tutti concordano sulla sua efficacia. anche il massiccio ricorso alla ionoforesi non trova riscontro nei dati della letteratura scientifica più accreditata. coSa può Fare la chiropraTica per il Mal di Schiena? La chiropratica è uno dei metodi di cura naturale più diffuso al mondo, terza professione sanitaria negli Stati uniti per numero di praticanti. Si concentra sul trattare le cause che provocano i problemi fisici invece di trattare i sintomi. La chiropratica si basa su un assunto molto semplice: problemi strutturali del corpo, particolarmente problemi che implicano la colonna spinale, possono generare disfunzioni alla funzionalità del corpo, specialmente al sistema nervoso. Il midollo spinale, che rappresenta la maggiore via di comunicazione del nostro sistema nervoso, è situato nel canale midollare all’interno delle vertebre. Il midollo trasmette gli ordini impartiti dal cervello al resto del corpo e tutti i movimenti, funzioni e sensazioni sono controllati dal sistema nervoso. un problema a livello della colonna può interferire con i nervi che fuoriescono dalla colonna; tale disallineamento o blocco è chiamato sublussazione e consiste principalmente in un malposizionamento o non funzionalità delle articolazioni delle faccette. Tali sublussazioni possono presentarsi da sole o in congiunzione a problemi di disco o

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Nuovo orIzzoNTe DeLLa SaLuTe

artrosi. Possono causare dolore e compromettere la normale fuori uscita dei nervi nei foramina comprimendoli e causando parestesie (formicolii, bruciori e strane sensazioni). Le sublussazioni nel collo generalmente provocano parestesie nelle braccia mentre tali problemi nelle gambe sono associati a sublussazioni del tratto lombare della colonna. esperienze cliniche hanno dimostrato che condizioni di salute quali asma e gastrite possono essere associate o peggiorate dalla presenza di sublussazioni nella colonna. Il chiropratico, grazie alla sua esperienza e preparazione, è il professionista della salute più indicato per correggere e aggiustare tali sublussazioni. Cadute, incidenti d’auto, traumi sportivi possono tutti causare danni alla colonna provocando stiramenti o lacerazioni nei tessuti della colonna: il risultato comporta notevole dolore e rigidità. L’instaurazione di un appropriato trattamento chiropratico, fin dall’apparire dei primi sintomi, è importante al fine di evitare il cronicizzarsi dei dolori. Le sublussazioni possono creare vari sintomi quali mal di schiena, male al collo, cefalea, dolori alle spalle, parestesia agli arti, sciatalgie e una miriade d’altri problemi. Queste sintomatologie possono essere originate da questo “schiacciamento” o interferenza con i nervi al momento di uscire dalla colonna e andare verso il resto del corpo. La differenza principale che distingue la chiropratica dalle altre professioni sanitarie è rappresentata dall’aggiustamento. L’aggiustamento è un movimento specifico applicato ad un’articolazione al fine di ripristinare il movimento corretto e la funzione propria ed eliminare perciò l’irritazione sul nervo. una volta ripristinato lo stato corretto della colonna il corpo è capace d’autoguarirsi. Questi aggiustamenti chiropratici, eseguiti da chiropratici qualificati, sono sicuri,

Chiropratica e scienza

molto efficaci e sono particolarmente utili nel caso di dolori lombari o cervicali acuti che implicano sovente anche spasmi muscolari e, dopo l’aggiustamento, il paziente recupera immediatamente una parte della mobilità e constata una notevole diminuzione del dolore. I nervi spinali fuoriescono dalle vertebre vicino alle articolazioni e raggiungono le altre parti del corpo collegando il cervello a tutto il resto. L’aggiustamento chiropratico, tenuto conto di questo fattore, può risultare efficace in molte altre situazioni oltre al classico male al collo o alla schiena. In molti casi di dolori cervicali, ad esempio, i nervi sono spesso implicati con conseguente dolore, parestesia e debolezza

delle spalle, braccia e mani. aggiustando le vertebre associate nel collo, questi problemi degli arti superiori spesso possono essere minimizzati o risolti. Ciò è anche vero nel caso di molte cefalee dove la causa vera risiede spesso in una irritazione dei nervi e dei muscoli del collo. La chiropratica si è dimostrata efficace anche in situazioni quali asma, gastrite, costipazione e, a volte, crampi mestruali dovuto al fatto che i nervi spinali collegano il cervello agli organi tipo i polmoni, lo stomaco e l’utero. una sublussazione della colonna vertebrale può causare un’irritazione del nervo che collega tale organo al midollo e provocare effetti negativi a tale sistema organico. Il chiropratico è in gra-

Consigli per aiutarsi durante il colpo della strega • durante l’attacco acuto sdraiarsi sul pavimento supini (a pancia in su) e flettere le ginocchia tenendo le piante dei piedi a terra. In questo modo si diminuisce la tensione lombare. • durante il riposo notturno stare supini con un cuscino sotto le ginocchia per mantenerle flesse. • anche se si riesce a camminare non continuare a lavorare perché la lombalgia acuta può notevolmente peggiorare in breve tempo (soprattutto se si continua a sforzare la colonna). • basarsi sulle proprie sensazioni piuttosto che sui consigli di altre persone (a meno che non si tratti di un esperto) per decidere se mettere sulla parte lombare il ghiaccio oppure il caldo. Nel primo caso applicare la borsa di ghiaccio per dieci minuti seguito da dieci minuti di pausa e nuovamente dieci minuti di ghiaccio, due, tre volte al giorno; nel secondo, immergersi in un bagno caldo o fare una doccia calda.

Consigli per chi lavora Se si avvertono rigidità, dolori lievi, pesantezza, fatica ai muscoli della schiena, interrompere il lavoro per pochi minuti e fare i seguenti esercizi di rilassamento • seduti, piedi paralleli con gambe perpendicolari al pavimento, gomiti appoggiati sulle ginocchia, tronco flesso in avanti, testa “molle” flessa in avanti, occhi chiusi, respirare lentamente e profondamente per due minuti circa (posizione del “cocchiere addormentato”) • in piedi, appoggiare la schiena ad una parete tenendo il capo “molle” flesso in avanti e le braccia lungo il corpo “lasciando andare” le spalle. Con gli occhi chiusi respirare lentamente e profondamente per due minuti circa.

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Chiropratica e scienza

do, con la collaborazione del medico, di escludere comunque altre patologie che possono causare problemi a tali sistemi. I trattamenti chiropratici sono una soluzione efficace e sicura per numerosi problemi di salute tuttavia un paziente, prima di sottoporsi a tale trattamento, dovrebbe sempre assicurarsi che il chiropratico a cui si affida abbia una laurea rilasciata da un’università accreditata e riconosciuta dalla WFC (World Federation of Chiropractic) e dall’ECU (European Chiropractors’ Union). Spesso persone non qualificate o competenti s’improvvisano o si definiscono chiropratici mettendo a repentaglio la salute dei potenziali pazienti e danneggiando l’immagine della chiropratica. La chiropratica, scienza, arte e filosofia, fornisce uno dei migliori sistemi di diagnosi e cura dei problemi di schiena e di una miriade di altri problemi legati al benessere della persona. Si può prevenire il dolore alla schiena? Il miglior modo per prevenire il mal di schiena è quello di agire sul proprio stile di vita, mettendo in pratica opportune regole comportamentali finalizzate non soltanto alla prevenzione del mal di schiena, ma anche, per chi sia già affetto da tale disturbo, alla gestione del dolore. È opportuno, per esempio, conoscere e saper utilizzare tutti i sistemi ergonomici più vantaggiosi per la salute della schiena, al fine di eliminare il più possibile tutte le condizioni sfavorevoli relative alla propria attività lavorativa e che sono in grado di agire in maniera negativa sul proprio stato di salute. È inoltre necessario adottare uno stile di vita il più corretto e salutare possibile, quindi: prestare attenzione al regime alimentare e al controllo del peso corporeo (il sovrappeso, infatti, costituisce una condizione aggravante per i dolori alla schiena); cercare di smettere di fumare perché il fumo riduce l’ossige-

nazione delle strutture più fragili della colonna; evitare il più possibile le situazioni stressanti, poiché le tensioni nervose provocano una certa rigidità muscolare; praticare regolarmente un’attività fisica. Le visite regolari dal chiropratico, al fine di prevenzione, si sono dimostrate una del-

le principali ragioni per le quali i pazienti presentano una remissione delle sintomatologie dei dolori di schiena: una visita ogni 3-4 mesi può sicuramente ridurre gli episodi di lombalgia acuta e può notevolmente ridurre le ricadute di dolori dovute a ernie del disco.

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Nuovo orizzonte della salute

D I S S O LV E T E N S I O N E M U S C O L A R E E S TA N C H E Z Z A • R I L A S S A E R I N V I G O R I S C E • A I U TA A L E N I R E I L M A L D I S C H I E N A E L E C E FA L E E D OV U T E A I P R O B L E M I C E RV I C A L I • PA R AG O N A B I L E A L L A S E N S A Z I O N E D I BENESSERE DI UN MASSAGGIO PROFESSIONALE

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Come chiropratica e odontoiatria collaborano

Chiropratico e dentista una simbiosi perfetta

Dr. Daniele Chiesa medico chirurgo specializzato in odontostomatologia Ippocrate, padre della medicina, diceva che “l’essere vivente è un cerchio...ogni parte ne è l’inizio e la fine”. Nulla di questo è più vero. Ogni parte, organo, del nostro corpo è connessa alle altre, non solo fisicamente attraverso i muscoli, le fasce, ma anche chimicamente attraverso gli ormoni, i neurotrasmettitori ed altre mille sostanze ed elettricamente attraverso il sistema nervoso. Capo supremo, reale motore di tutto ciò è il CERVELLO. Il Cervello è come un computer che con i suoi programmi governa un sistema molto complesso e per fare questo ha bisogno di infinite informazioni provenienti da tutte le parti del “Regno”. Ricevute le informazioni che sono a getto continuo, esso elabora le strategie di risposta sia motorie, chimiche che emotive. Quali sono queste informazioni? Iniziamo con un organo che tutti conosciamo: l’occhio. Normalmente si ritiene che serva alla visione e basta... invece esso è la componente fondamentale del sistema dell’equilibrio. L’occhio oltre a permettere di vedere, fornisce al cervello informazioni sulla collocazione spaziale cioè in rapporto al mondo circostante, del corpo ed in particolare della testa. Ha grandi capacità di adattamento alla postura del capo ma... come tutto ha dei limiti e quando questi vengono superati, il cervello impone una nuova postura. Così possono generarsi i cosiddetti “torcicolli oculari” dove i muscoli cervicali sono stati costretti, per lungo tempo a compensare un deficit visivo o di convergenza.

Altre importanti informazioni giungono dai piedi. Questi organi spesso poco considerati o addirittura maltrattati, sono, invece, importantissimi perché mettendoci in contatto con il suolo, informano il cervello sulla posizione del corpo rispetto al terreno, compensando deficit istantanei e cronici dell’equilibrio. Il piede, a seconda delle situazioni, può essere causa di quadri dolorosi in altri distretti corporei quali ad esempio il distretto lombare, oppure vittima di disordini ai livelli superiori. Altri recettori sono il sistema vestibolare, la cute, le articolazioni e... la bocca. In precedenti articoli su questa rivista abbiamo affrontato, nei particolari, il funzionamento e l’importanza dell’apparato stomatognatico. Oggi affronteremo l’argomento, in maniera più generale, soffermandoci sulla necessità ed importanza del lavoro di equipe ed

in particolare sulle sinergie operative fra il Chiropratico ed il Dentista. Il Chiropratico nella sua accettazione classica si occupa di risolvere i problemi da blocco vertebrale. Con l’avvento della Chinesiologia Applicata la chiropratica ha fatto un balzo in avanti aprendo la via ad interventi sul sistema muscolare, metabolico e perfino emotivo. L’orizzonte di approccio al paziente si è allargato a 360° in maniera da poter veramente risolvere,alla radice, le patologie del paziente. Spesso, il chiropratico si trova di fronte a pazienti nei quali, come già detto, l‘ origine del problema muscolare, articolare o doloroso in generale risiede in altri organi specifici. A questo punto, individuato l’organo colpevole si invia allo specialista. Nel caso che si tratti della bocca il paziente viene inviato genericamente al Denti-

Lavoro di equipe

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Nuovo orIzzoNTe DeLLa SaLuTe

sta. L’odontoiatria è una branca della medicina molto vasta e complessa con mille sfaccettature professionali. una volta il dentista era il dentista e basta... si occupava della dentiera della nonna, del ponte dello zio, dell’apparecchio del nipotino, insomma, era un... ”tuttologo”. Negli ultimi quindici anni la situazione è un pò cambiata, esistono ancora, specialmente nelle periferie e nei piccoli centri, molti dentisti “generici” ma in particolare fra i giovani prevale la tendenza alla specializzazione. Fra le varie specializzazioni esiste quella dello GNaToLoGo. Storicamente si definisce gnatologo il dentista che si occupa, in particolare, delle patologie dell’articolazione temporo- mandibolare cioè del sistema articolare mandibolare. egli dovrebbe essere dotato, di particolari attrezzature quali l’ assiografo, gli archi facciali, gli articolatori a valori individuali che permettano lo studio della funzione mandibolare. Identificata la corretta posizione e dinamica articolare, si costruisce un “bite” cioè una placca intraorale di resina che permette all’articolazione di funzionare correttamente. Ma... (nella vita c’è sempre un Ma...) la realtà clinica del paziente non è sempre questa: se storicamente il paziente “algi-

Come chiropratica e odontoiatria collaborano

TUTTE LE PARTI DEL CORPO FORMANO UN CERCHIO OGNI PARTE E’ SIA L’ INIZIO CHE LA FINE

Ippocrate

co-disfunzionale” ( traduzione: ha male e non funziona) era colui con problemi articolari oggi, ”complice” il chiropratico, ci si è resi conto che questo concetto deve essere ampliato. una cattiva occlusione dentale può essere la causa di quadri algici quali cervicalgia, dolori alle spalle, alla colonna ed altri distretti corporei con conseguente allargamento del lavoro dello gnatologo. ovviamente c’è stata un evoluzione delle filosofie scientifiche e delle strumentazioni; da una visione meccanicistica si è

passati a concetti neuromuscolari e neuro stomatologici. L’interdipedenza fra i due professionisti è obbligata dalle leggi della postura, infatti quando si modificano le informazioni provenienti dai vari distretti muscoloarticolari avviene un riassetto posturale che coinvolge anche la mandibola con conseguenti modifiche della posizione di chiusura. Tutto questo è facilmente risolvibile se entrambi i professionisti collaborano fra loro in perfetta simbiosi tecnica e culturale.

Breve Curriculum vitae Nato a Genova nel 1955, Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1982 universita’ degli Studi di Genova Specializzazione in odontostomatologia nel 1985. Diploma di perfezionamento in “Neuro- stomatologia applicata alla postura ”università degli Studi di Chieti. Dal 1987 membro dell’accademia italiana di Kinesiografia ed elettromiografia Cranio-Mandibolare (aIKeCM). Ideatore della Tecnica di “Coronoplastica in Deglutizione” nel 1988, pubblicata nel testo:

Bazzotti - Boschiero ”Principi di occlusione neuromuscolare” Cea Milano. Dal 1989 docente aIKeCM ed attuale Segretario Culturale. Fellowship (I.CC.M.o.) International College of Cranio Mandibular orthopedic (uSa), in ortopedia Cranio Mandibolare nel 1997. Membro e relatore “Progetto Giacobbe” C.N.r. (Consiglio Nazionale ricerca) Faenza Diploma triennale aIKa (accademia Italiana Kinesiologia applicata). Dal 2003 Professore a contratto (rapporti occlusio-

ne postura) al corso di laurea in Podologia università di Genova. Docente al Corso di perfezionamento in “Neuro- stomatologia applicata alla postura” università degli Studi di Chieti. Moderatore tecnico sez. gnatologia forum odontoiatrico “odontoline”. Coautore del testo” ortodonzia moderna” Marrapese editore roma 2007. relatore a corsi e congressi nazionali ed internazionali. Libero professionista odontoiatra in Genova.

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Chiropratica e scienza

Decompressione spinale

una valida aggiunta al trattamento per curare l’ernia del disco Dr. Stephen South D.C. In molti paesi industrializzati l’ernia del disco viene riconosciuta come una condizione fisica invalidante molto diffusa. Fino a qualche anno fa si riteneva che gli episodi di dolore al basso schiena fossero comunque circoscritti e isolati. Oggi giorno, i ritmi di vita troppo intensi hanno fatto si che sia ormai evidente che un’alta percentualità di pazienti con dolori alla schiena soffrono di episodi ricorrenti di dolore che conducono ad una situazione di cronicità. Come sappiamo la chiropratica è un metodo non chirurgico valido nell’affrontare questo ed altri tipi di patologie inerenti alla colonna vertebrale. La scelta di abbinare all’esercizio chiropratico la decompressione spinale ha apportato un ulteriore grado di efficacia nella professione del chiropratico nonché di giovamento e guarigione nel paziente. Coi recenti progressi tecnologici, la decompressione spinale si è evoluta in un trattamento economicamente efficace delle ernie del disco e delle malattie degenerative del disco, la causa più comune dei dolori di schiena. Tale trattamento, non chirurgico, delle ernie del disco e delle affezioni degenerative del disco opera sul segmento spinale affetto riducendo il modo significativo le pressioni interdiscali. L’invalidità cronica da lombalgia è la condizione benigna più costosa trattata dalla medicina dei paesi industrializzati. Essa è anche la causa numero uno d’invalidità delle persone di età inferiore a 45 anni, da questa età in poi è la terza causa d’invalidità. Secondo la letteratura la trazione tradizionale si è dimostrata meno efficace e biomeccanicamente inadeguata a produrre risultati terapeutici ottimali e non produce decompressione spinale. Invece la decompressione, cioè lo scaricamento dovuto alla distrazione e al posizionamento dei dischi intervertebrali

e delle faccette articolari della spina lombare, si è dimostrata un trattamento efficace delle affezioni degenerative ed erniate del disco. La biomeccanica della DRX9000 (macchinario di decompressione-riduzione) funziona per decompressione a livello di uno specifico disco, precedentemente diagnosticato in base ad un accurato esame fisico e studi appropriati di visualizzazione diagnostica. L’angolo di decompressione al livello affetto provoca una pressione negativa intradiscale, che crea un rapporto osmotico di pressione mediante il quale sostanze nutritive, acqua e sangue fluiscono nei dischi degenerati o erniati e permettono quindi alle fasi di recupero e guarigione di avere luogo. L’analisi di risultati clinici, effettuata per valutare l’effetto della decompressione spinale sui sintomi di pazienti affetti da ernia al disco o affezioni del disco di natura degenerativa,

ha dimostrato che l’86% dei 219 pazienti che hanno completato la terapia hanno riportato una soluzione immediata dei sintomi, mentre l’84% ha riscontrato assenza di dolore per 90 giorni successivi al trattamento. I risultati degli esami fisici hanno mostrato un miglioramento per il 92% dei 219 pazienti che hanno completato la terapia. [1] In conclusione la decompressione spinale offre una valida aggiunta al trattamento chiropratico per curare l’ernia del disco. Da questo si deduce che i risultati sulla decompressione spinale usando la DRX9000 sono molteplici, toccando molto bene sia la biomeccanica e anche le fisiologie del disco.

1 Spinal decompression Thomas A. Gionis, MD, JD, MBA, MHA, FICS, FRCS and Eric Groteke, DC,CCIC. Painmedicine News 2007

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Nuovo orizzonte della salute

Chiropratica e veterinaria

La Chiropratica in Medicina Veterinaria Anche gli animali amano la Chiropratica Dr. Susanne Brauner D.C. Tante persone si sono entusiasmati alla Chiropratica attraverso esperienze personali, di famigliari od amici per guarigioni anche da malattie gravi. Molte di queste persone entusiasmate hanno poi studiato la Chiropratica per poter dare un contributo personale a questa grande disciplina e di poter esercitare una professione, che dà grandissima soddisfazione per la sua efficacia. Anch´io sono arrivato alla Chiropratica per un´esperienza personale, non era in primo luogo per un mio problema o quello di un famigliare, no, era un problema che avevo con il mio cavallo. Stavo ancora studiando Veterinaria e durante i miei studi perseguivo l’obiettivo di trovare un metodo di cura per mantenere in ottima salute un cavallo da concorso, atleta a tutti gli effetti, non solo durante la stagione delle gare, ma durante tutto l’arco dell’anno e garantirgli così una carriera duratura e una vita sana. Cercavo un metodo di trattamento il più naturale possibile, non doloroso, non invasivo né traumatico e ripetibile al fabbisogno. La risposta alle mie domande alla fine arrivò ma non dalle materie degli studi classici della medicina veterinaria, ma da un altro fronte: un mio amico chiropratico, il Dr. Meersseman, appassionato di cavalli mi stava osservando un giorno mentre montavo un puledro di quattro anni. Quel giorno non c´era verso di ottenere la flessione dell’incollatura verso sinistra ed il cavallo era piuttosto riluttante alla collaborazione. Parlavo con il Dr. Meersseman della mia difficoltà e lui mi diceva: “Non c´é problema, lo mettiamo a posto.” Mentre ero in sella, lui si è avvicinato al

cavallo e ha fatto un aggiustamento sulla colonna cervicale da entrambi i lati; incredula ricomincio a lavorare ed effettivamente dopo 5 minuti il cavallo si piegava come prima da ambo i lati e la riluttanza al lavoro era completamente

sparita. Questo episodio ha cambiato la mia vita. Sapevo che mi aspettava un camino spinoso, in quanto la chiropratica a quei tempi era ancora poco conosciuta e visto con scetticismo da parte della medicina tradizionale per il trattamento del-

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Chiropratica - N. 12 - Marzo 2008 43

Chiropratica e veterinaria

le persone, figuriamoci per gli animali! Ma dopo quel primo aggiustamento non c’era via di ritorno. Così ho cominciato a seguire il Dr. Meersseman all´universitá di Milano, dove venivano trattati con la chiropratica piccoli animali soprattutto cani, con risultati veramente sorprendenti. La mia passione per questa disciplina cresceva costantemente. Dalla Laurea in Medicina veterinaria mi dedico esclusivamente alla Chiropratica in Medicina veterinaria, oggi dopo una seconda laurea in Chiropratica nel 2002, spesso mi dedico anche ai Cavalieri per ottimizzare i risultati dei Binomi (cavallo e cavaliere). Le specie trattate maggiormente con la Chiropratica sono cavalli e nei piccoli animali soprattutto cani, ma naturalmente anche gatti. Potenzialmente tutti gli animali che presentano una colonna vertebrale possono essere trattate con la Chiropratica. Durante i miei corsi per la Chiropratica veterinaria seguivo un Chiropratico, che trattava con grande successo Tigri, elefanti e Leoni Marini in uno zoo in California. Nelle mie esperienze personali ho trattato animali di tutte le taglie, vacche, vitelli, conigli ecc. e so di colleghi, che hanno lavorato persino su un pesce, che aveva la mandibola lussata. anche se l´animale è un quadrupede e la sua meccanica del movimento è profondamente diversa da quella dell’uomo, l´esperienza mi ha insegnato, che i concetti sviluppati da D.D. Palmer, fondatore della Chiropratica, trovano piena applicazione anche sull´animale. Le sindromi dolorifiche cervicali, lombari e dolori di tipo sciatico causato da sublussazioni vertebrali ci sono negli animali tanto quanto nell´uomo. Naturalmente l´animale non puó esprimere con parole un dolore, per cui il Proprietario per primis e di seguito il veterinario o Chiropratico devono osservarlo

bene per riconoscere un malessere o una patologia dell´animale curabile con la Chiropratica. Nel cane possiamo osservare alterazioni della deambulazione, gli animali non caminano piú volentieri, si stancano facilmente od incominciano a caminare con il dorso incurvato. Spesso guaiscono quando si alzano o quando il proprietario accarezza il dorso o gli arti posteriori od il collo. Gli animali possono cambiare anche di carattere e cercare di morsicare quando la mano si avvicina troppo alla zona dolente. oltre alle sindromi dolori-

fiche anche zoppie sia degli arti anteriori o posteriori possono essere trattate con la Chiropratica. Dopo gli eventi traumatici come incidenti o liti tra animali di taglia diversa la Chiropratica puó dare un contributo notevole a riportare un animale alla salute ottimale senza che il trauma lasci traccia nel futuro. Spesso sindromi dolorifiche negli animali sono la diretta conseguenza di un trauma antecedente, anche se l´insorgenza si verifica a distanza di sei mesi od anche di piú. Sono stati trattati con successo animali che sono rimasti paralizzati immediatamente dopo

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Nuovo orIzzoNTe DeLLa SaLuTe

aggressioni di cani di taglia maggiore o molto aggressivi o traumi dove l´animale ha urtato con il collo o schiena porte, tavoli ecc. Ci sono nei piccoli animali le patologie discali come nell´uomo che possono essere affrontate con un intervento del Chiropratico. La Chiropratica puó dare un validissimo contributo nel cane anziano, in quanto mantiene l´animale sano piú a lungo aiutandolo a camminare con maggior facilitá, rendendo anche la vita al proprietario molto piú semplice. anche nel cavallo la Chiropratica puó dare un contributo notevole. Tantissimi atleti di altissimo livello vengono seguiti durante la loro carriera con molto successo con la Chiropratica. anche il cavallo e un atleta a tutti gli effetti e ha grossi benefici se viene trattato regolarmente. Nel cavallo questo è particolarmente importante perché il cavallo non ha un suono del dolore, non puó fare il famoso cai-cai del cane. Il cavaliere se ne accorge perché il cavallo ha un diminuito rendimento o perché si rifiuta di lavorare in un certo modo. Spesso questo viene interpretato come una riluttanza o una malavoglia del cavallo al lavoro e non come un sintomo per un dolore od una incapacità dell´animale a svolgere il suo compito. Per cui anche nel cavallo ogni qualvolta che avviene un cambio del carattere, che c´è una diminuita collaborazione da parte del cavallo dobbiamo sospettare un problema fisico strutturale della colonna vertebrale o degli arti, che spesso

Chiropratica e veterinaria

possono essere risolti velocemente con l´utilizzo della chiropratica. Naturalmente anche storte e zoppie degli arti sia arti anteriori o posteriori non necessariamente sono causate da patologie gravi, ma possono essere dovute a distorsioni, che si risolvono anche nell´uomo con la Chiropratica senza lasciare traccia. un altro vantaggio della Chiropratica nella Medicina Sportiva degli animali è il fatto che puó essere utilizzata anche preventivamente. una visita chiropratica puó dare informazioni molto valide sullo stato di salute dell´animale e puó risol-

vere problemi sul nascere, senza che si verifichi poi un diminuito rendimento o anche patologie piú gravi, che necessitano di maggior tempo per una guarigione o causano un´interruzione dell´attivitá agonistica. Naturalmente è auspicabile una collaborazione con i Medici veterinari sia per i piccoli che i grandi animali, per raggiungere lo scopo comune finale: il benessere dei nostri animali una qualità di vita ottimale, un compagno di concorso o di sport sano, capace e contento a seguirci in tutte le imprese che noi gli chiediamo.

Breve Curriculum vitae Nata in Germania, Laurea in Medicina veterinaria 1996, Tesi di Laurea in Chiropratica nella Medicina veterinaria con il Professor addis e Dr. Meersseman come relatori, Corsi di animal Chiropractic con la american veterinary Chiropractic association terminati con la Certificazione “animal Chiropractor”. Laurea in Chiropratica al aeCC di Bournemouth nel 2002. utilizzo di aK, TBM, activator. esperienze decennali nel campo equestre come amazzone nel salto ad ostacoli e Dressage con addestramento di cavalli ( Bereiter FN, 1. grado di istruttore d´equitazione tedesco).

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Psicologia

Sport, disciplina & doping Roberto Vincenzi Psicologo L’interesse per lo sport accompagna il cammino dell’uomo fin dai tempi più lontani; le Olimpiadi dell’antica Grecia (quarto secolo avanti Cristo), rappresentavano un importantissimo momento di incontro e confronto per tutta la popolazione. Lo sport mette in gioco valori profondi, forti emozioni, sentimenti di ogni tipo. La competizione sportiva rappresenta, tra l’altro, un tentativo ideale di afferrare un momento della vita nel quale la verità é indiscussa. L’atleta vincitore, dopo una competizione leale, salendo sul podio per la premiazione, dimostra a sé stesso e al pubblico, che, in quel momento, nessun altro potrà vincere la prova che egli ha superato. Per giungere a questo risultato, lo sportivo si sottopone ad una disciplina rigorosa, volta a migliorare e perfezionare il proprio rendimento fisico. Questo tipo di impegno, che gli permette di conoscere e padroneggiare al meglio il proprio corpo e le sue potenzialità, rappresenta per l’atleta anche un modo per realizzare se stesso ed imparare a conoscere la sua personalità. Questo per quanto riguarda la dimensione individuale; lo sport tuttavia presenta anche una dimensione comune e collettiva, rappresentata dalla competizione pubblica, la gara, che mette a confronto gli atleti e permette agli spettatori di identificarsi con la squadra del cuore o con i singoli campioni. Per molti lo sport è anche l’espressione di un ideale di giustizia; la passione per le gare sportive servirebbe a compensare le continue prevaricazioni ed ingiustizie sociali, alle quali tutti quanti siamo costretti quotidianamente ad assistere. Quindi se il campione vince, non perché è il più bravo, ma perché ha preso il doping, la reazione di delusione del pubblico é generalizzata e profonda; le

recenti vicende del ciclista Pantani ne sono una dimostrazione. La parola “competizione” deriva dal latino “petere”, che significa “tendere verso”, unito al “cum”, che implica la presenza di altre persone: il significato è quindi “tendere verso qualcosa, insieme ad altri”. La competizione, inoltre, non rappresenta soltanto una caratteristica del mondo sportivo, ma appartiene all’inconscio collettivo, cioè a quelle dimensioni psichiche profonde e primitive, comuni a tutti gli uomini, nelle diverse epoche storiche. Le prime gare, le prime lotte, la voglia di dimostrare di essere il più bravo in qualche attività, sono modi di esprimersi già presenti fin dai tempi più lontani; in Cina si praticavano le arti marziali come sport già nel 2700 avanti Cristo. Non dimentichiamo inoltre che, fin dall’antichità, la gara sportiva costituiva un potente rito sociale. Assistere ad una gara nell’antichità, permetteva agli spettatori di sentirsi parte di una dimensione collettiva e mistica, nella quale sentimenti ed emozioni venivano esaltati al massimo. A dimostrazione di questo si può rilevare come, molti templi nell’antica Grecia, fossero collegati con lo stadio sportivo, e come i riti sacerdotali fossero collegati con le competizioni, che venivano spesso indette in onore degli dei. Dal punto di vista psicologico, inoltre, la competizione può essere esaminata a due ulteriori livelli: quello intrapsichico (cioè il rapporto con se stessi), e quello interpsichico (il rapporto con gli altri). Il rapporto del singolo atleta con gli altri atleti, è un concetto chiaro, ed è l’essenza stessa della competizione: ognuno cerca di vincere e di battere gli altri; per far questo in modo valido, tutti devono rispettare le regole sportive. Il rapporto dell’atleta con se stesso, presenta molti aspetti, che possiamo eviden-

ziare ponendoci da diversi punti di vista. L’atleta combatte innanzitutto contro se stesso, contro il dolore muscolare, la stanchezza, il respiro che manca; in questo modo arriva a conoscere i limiti del suo corpo, e cerca di spingerli avanti. La scelta sportiva, a livelli professionali, impone alla persona condizioni di vita unilaterali, per un periodo di tempo abbastanza lungo, e per la maggior parte delle ore della giornata. Come si suol dire, l’atleta deve “dare tutto sé stesso” allo sport. Di fronte ad un impegno così pesante, ci si può domandare allora se, una parte significativa della motivazione, che spinge uno sportivo a passare la maggior parte del tempo, a migliorare le sue prestazioni fisiche, non possa essere rintracciata nel desiderio di risolvere una difficoltà relativa al corpo. Da un punto di vista psicologico, si può supporre che esista un problema relativo a ciò che il corpo rappresenta. Un’altra interpretazione della competizione sportiva, é quella di canalizzare, in modo positivo e costruttivo, l’aggressività rivolta verso gli altri. Lo sport può diventare un’esperienza estremamente formativa, perché partecipare ad una gara, significa anche fair play: rispettare le regole ed accettare la possibilità di perdere. L’ambiente sportivo sano abitua a contenere ed accettare la frustrazione, senza trasformare una sconfitta in un’esperienza distruttiva per la personalità dello sportivo. Secondo altri autori, la passione per le gare sportive potrebbe anche nascere da un’infanzia nella quale, genitori troppo ansiosi e protettivi, per paura che il figlio si facesse male, gli hanno impedito, sia di esprimere in modo naturale, la normale esuberanza dei giovani, sia di gareggiare coi fratelli o coi compagni di gioco. In questi casi la voglia di primeggiare nei giochi, viene portata sul

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Nuovo orIzzoNTe DeLLa SaLuTe

campo sportivo, e la lotta con gli altri atleti, sostituisce il mancato confronto con i fratelli e gli altri bambini. Il bambino, il cui io è stato ferito dal divieto di potersi esprimere fisicamente, trova nello sport l’ambiente adatto a poter sfogare la forza della sua vitalità. ed ancora, tra le motivazioni che spingono un giovane a praticare lo sport competitivo, possiamo rilevare il desiderio di imparare ad entrare in relazione con le proprie energie vitali, le proprie forze istintuali. Questo è particolarmente valido per chi, percepisce la propria vitalità, come una forza incontrollabile e potenzialmente distruttiva. La disciplina sportiva in questi casi diventa scuola di vita, perché, attraverso il rispetto delle regole sportive l’atleta può trovare un’attività regolatrice e rassicurante, cioè un contenimento delle sue energie, indispensabile al suo equilibrio psichico. Tenendo presenti queste considerazioni, possiamo affermare che la gara sportiva é il terreno dove l’atleta si misura con sé stesso, mentre si relaziona con gli altri. Questo confronto avviene attraverso il corpo, che è il fondamento naturale e spontaneo del nostro essere e dell’esistere; noi siamo il nostro corpo, ed il nostro corpo rappresenta la nostra presenza nel mondo, mentre le nostre azioni sono la prova della nostra esistenza. Ma, nell’attività sportiva, il corpo pone dei limiti, spesso non ce la fa’, nonostante disciplina ed allenamento, a raggiungere la meta stabilita dall’ambizione e dallo sforzo di volontà dell’io. Se il corpo viene “aiutato” artificialmente, attraverso doping o droghe in genere, si potrà forse raggiungere il successo sportivo, ma

Psicologia

viene snaturato il rapporto basilare tra corpo ed essere. Il ricorso alla droga, in questo contesto, assume quindi anche il significato di un estremo rifiuto di conoscere sé stessi ed accettare i propri limiti. La scelta delle droghe é quindi una scelta rivolta alla negazione dei propri limiti; é la dichiarazione della incapacità a sostenere il rischio del fallimento nella gara sportiva, l’identificazione della vittoria sportiva come indispensabile affermazione di sé stessi. L’atleta, che per vincere utilizza la droga, crede di diventare invincibile, é affascinato dal miraggio della vittoria, ma sostanzialmente é vittima della propria paura di perdere, e, pur di non confrontarsi con questa paura, mette in atto un comportamento autodistruttivo. L’atleta che fa’ ricorso al doping, non sopporta lo stress della competizione, la possibilità di vincere e di perdere; come i bambini vive nell’idea di “tutto o niente”, senza acquisire la maturità adulta, che è basata sul senso di realtà. Certi atleti inoltre, sviluppano una dipendenza dal successo e dall’acclamazione del pubblico, e, per non rischiare di perdere vittorie e applausi, preferiscono barare con se stessi e danneggiare il proprio corpo. Ma, oltre a queste considerazioni sulla personalità dell’atleta, dobbiamo mettere in evidenza tutta una serie di altri elementi reali e concreti, che caratterizzano l’ambiente sportivo agonistico, e che giocano un ruolo importante nella vita dell’atleta professionista. Questi elementi non riguardano la psiche o il corpo dell’atleta, ma l’ambiente umano e sociale nel quale vive e pratica lo sport. Ne ricordiamo alcuni: • lo stress di chi pratica sport a livello di

professionista • le pressioni economiche • gli impegni presi per la stagione • i contratti che impongono risultati • la richiesta di continue prestazioni ad alto livello • le aspettative del pubblico e dei club di tifosi • la necessità di essere sempre vincenti • il confronto continuo con il record anziché con l’altro atleta • gli allenamenti sempre più pesanti • gli eventuali incidenti e le sofferenze fisiche che possono lasciare • la sudditanza nei confronti dell’allenatore, il coach, che pretende risultati e che, certe volte, somministra le droghe all’atleta • il malcostume generalizzato in certi ambienti sportivi e il cinismo che ne deriva • la frustrazione dovuta alla mancanza di progressi nelle prestazioni • gli sponsor e il loro influsso In un contesto così pesante, diventa difficile per l’atleta professionista, resistere alle pressioni e conservare la dignità di se stesso, ed il rispetto per il proprio corpo, che è poi rispetto per la sua stessa vita. anche in questo caso, il suggerimento potrebbe essere quello di rinforzare la volontà e la capacità di resistenza, attraverso la conoscenza di se stessi. “Mens sana in corpore sano” ovvero “mente sana in corpo sano” come dicevano gli antichi romani, potrebbe indicare proprio la via da percorrere, una via che considera in modo globale la persona dell’atleta, per cui il rendimento sportivo consegue all’equilibrio della mente.

Breve Curriculum vitae Sono nato a Genova nel 1949, la psicologia mi interessava fin da ragazzo, ed ho percorso una lunga serie di esperienze, che mi hanno portato a diventare Psicologo Psicoterapeuta, iscritto all’ordine degli Psicologi della Liguria. Dal 2004 sono associato al CIrS (Centro Interdisciplinare per ricerca e la Formazione in Ses-

suologia) diretto da Jole Baldaro verde; assieme agli altri soci (psicologi, psichiatri, ginecologi, neurologi, medici) abbiamo elaborato uno studio sulla coppia oggi. Dall’aprile 2006 sono iscritto all’albo dei Consulenti Tecnici (CTu) del Tribunale di Genova. Dal maggio 2006 sono docente presso la “Scuo-

la di Psicoterapia Istituzionale” di Genova, dove svolgo lezioni sulla psicoterapia. attualmente la mia principale attività è costituita dal lavoro in studio privato, rivolto a pazienti adulti affetti da nevrosi; in collaborazione con psichiatri e neurologi, mi occupo anche di pazienti borderline o psicotici.


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SEPARATORE GINOCCHIA Il SEPARATORE per le GINOCCHIA CUSCINOLO è disegnato in modo da separare le gambe durante il sonno e tenere le ginocchia, le anche e la colonna vertebrale in una posizione anatomicamente corretta. Ideale per alleviare i dolori sciatalgici. Perfetto per alleviare i sintomi pre e post maternità ed i problemi da decubito negli anziani.

CUSCINO LOMBARE Il SUPPORTO LOMBARE CUSCINOLO è disegnato in modo da adattarsi perfettamente al contorno della vostra schiena, specialmente nella zona lombare dove è più importante. Riduce l’affaticamento e porta sollievo ai problemi lombo-sciatalgici. Ideale per le persone che devono svolgere un lavoro sedentario. Adatto per la casa, l’ufficio o l’automobile. Utile per prevenire, in caso di predisposizioni, peggioramenti di problemi di ernie del disco.

ELEVATORE GAMBE Il CUSCINO ELEVATORE CUSCINOLO per gli arti inferiori è disegnato per sostenere in modo naturale ed anatomico le gambe che necessitano di riposo. Riduce l’affaticamento e porta sollievo anche ai problemi lombari. Ideale per le persone che soffrono di disturbi di circolazione, grazie al suo disegno ergonomico permette alla linfa di drenare rapidamente alleviando dolori e gonfiori. Aiuta in caso di vene varicose, flebiti, crampi ai polpacci, sovrappeso, ristagni ed è un coadiuvante indispensabile durante il periodo della gravidanza per evitare problemi alla circolazione.

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CUSCINO LOMBARE AUTO Il SUPPORTO LOMBARE per AUTO CUSCINOLO è disegnato in modo da adattarsi perfettamente al contorno della vostra schiena, specialmente nella zona lombare dove è più importante. Riduce l’affaticamento e porta sollievo ai problemi lombosciatalgici. Specifico per l’automobile e per i lunghi viaggi in aereo o treno. Ideale per le persone che devono guidare a lungo o che devono ricominciare a guidare dopo operazioni di ernia del disco.

RULLO CERVICALE Il RULLO CERVICALE CUSCINOLO è disegnato in modo da riposare il vostro collo e la vostra testa, riducendo nel contempo lo stress. Ideale per la lettura, per guardare la televisione o per rilassarsi. In viaggio, in auto potrete finalmente appoggiarvi e dormire senza avere la testa che ciondola. In poco tempo sarete stupiti dalla sensazione di sollievo e dal relax che offre ai vostri muscoli stanchi e tesi. Indispensabile per chi soffre di riduzione della lordosi cervicale. L’uso del rullo cervicale è indicato in caso di cefalee, torcicolli, dolori alle spalle e al collo.

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Guanciale cervicale

Il GUANCIALE CERVICALE CUSCINOLO è disegnato in modo da riposare il collo e la testa, riducendo nel contempo lo stress sulla vostra colonna cervicale. Ideale per la lettura, per guardare la televisione o per rilassarsi. In poco tempo sarete stupiti dalla sensazione di sollievo e dal relax che offre ai vostri muscoli stanchi e tesi. Indispensabile per chi soffre di riduzione della lordosi cervicale. L’uso del guanciale cervicale è indicato in caso di cefalee, torcicolli, dolori alle spalle e al collo, periartriti e sindromi vertiginose. Se vi svegliate sempre stanchi e con il collo rigido questo è il cuscino che fa per voi. Grazie al suo disegno rivoluzionario ed alle estremità con quattro curvature anatomiche differenti, permette un riposo ed un confort senza uguali.

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