Corriere dell'Isola n. 3 2015

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L'APERTURA

VOTANDO…

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uando penso al 2015 vedo solo una cosa all’orizzonte.

Elezioni. Quirinale, regionali, comunali. Ischia a modo suo è protagonista di una parte di questi avvenimenti e mai come in questi giorni si vocifera al bar e in casa circa il nome del prossimo Presidente della Repubblica. Ma oltre questo primo importante appuntamento, ad attendere Ischia è il referendum sul Comune Unico, e il Corriere dell’Isola intervistando Gianni Vuoso per l’ACUII, ha voluto “sfatare” dei veri e propri miti, anche molto divertenti per certi aspetti, sulla possibilità di diventare da qui a pochi mesi una cosa sola. Siamo stati al primo bookmob dell’Isola e abbiamo deciso di ascoltare la voce di due giovani che hanno deciso di trasferirsi all’estero. Anche il teatro non manca il suo settimanale appuntamento con le nostre pagine, con uno sguardo alla terraferma, ed uno all’Ischia Teatro Festival. Buona lettura dalla redazione del corriere dell’isola. a.punzo@corrieredellisola.com

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L’ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA DEI PINI DELL’ISOLA D’ISCHIA nelle persone di tutti i suoi componenti vuole esprimere il profondo dolore per la scomparsa del dott.

Saverio Toma che ne era uno dei soci fondatori e che lo aveva visto sempre impegnato in prima linea nel corso delle ultra decennali varie attività che hanno portato al felice salvataggio e valorizzazione delle nostre pinete a grave rischio di scomparsa principalmente per l’infestazione della marchallina hellenica. Desideriamo ricordare la sua particolare competenza, la sua modestia e la dedizione alla causa comune che lo hanno visto sempre disinteressatamente impegnato e presente nella progettazione e realizzazione delle tante iniziative poste in essere dall’Associazione per il raggiungimento del difficile obiettivo. Ai familiari esprimiamo la nostra forte partecipazione al dolore per il triste evento.

L’EDITORIALE

«Ancora» • di Graziano Petrucci

I

nsomma. Che ogni Comune, si spera, stia procedendo – ancora – singolarmente per cercare di arginare la falla nel sistema economico e nello specifico quella dell’occupazione, tentando di stimolare l’attività edilizia per quanto è possibile, è un dato acquisito.

Tuttavia mi lascia perplesso che ognuno stia facendo tutto da solo – ancora – , senza evidenti segnali di

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida. www.corrieredellisola.com Registrazione al tribunale di Napoli n. 4816 del 20/11/1996

collaborazione con gli altri a parte qualche dichiarazione strampalata e urticante che afferma il contrario.

Con tempi e modi e velocità diverse. Serrara Fontana, per esempio, ha approvato il PUC ossia il Piano Urbanistico Comunale. Si tratta, in poche parole, di uno strumento di gestione per il piccolo Comune montano. A Forio, per altro lato, la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale, per mezzo del consigliere Vito Iacono, per risolvere le questioni proprio in questa

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materia, forse si andrà nella stessa direzione. Ora, ciò che mi spaventa è il considerarsi parcellizzati e divisi e semmai a tenuta stagna. In cui ogni piccolo centro ragiona, giustamente, in maniera indipendente e staccata dagli altri. Dove ogni particella non deve comunicare con l’altra come se a dividerci non fossero i chilometri ma un viaggio interstellare. Ovviamente parliamo della solita storia che comincia proprio dalle piccole grandi differenze che esistono e si riproducono.

Tanto per fare un esempio, le tariffe e i modi per la sosta sulle strisce blu cambiano da un Comune all’altro a soli pochi chilometri di distanza.

Eppure, dovrebbe una buona volta entrarci nella testa, e la prima cosa da fare a questo punto è liberarsi della vecchia concezione e creare lo spazio mentale adatto, che ogni Comune ha – ancora – la propria indipendenza ma è anche vero che siamo tutti e sei sulla stessa isola. Se preferite si può dire “barca”, tanto è uguale. Oddio, questo modo di

DIRETTORE RESPONSABILE Diego Mattera d.mattera@corrieredellisola.com Coordinatore: Annamaria Punzo redazione@corrieredellisola.com Vice Coordinatore: Alessandra Vuoso a.vuoso@corrieredellisola.com

Collaborano con la redazione: Alessandro Mollo, Cristian Messina, Elettra Irace, Rossella Cavallo, Sara Mattera, Henri Camillo Bermudez, Francesco Esposito, Francesco Imparato, Enrico Scala, Pancrazio Arcamone Foto: Franco Trani

camminare a pensarci bene ha radici lontane. Secche, per lo più. E se proseguono – ancora – a estendersi solo al terreno del locale, e con velocità e crescita diverse e senza dialogare le une con le altre, mi dite come possiamo risolvere i problemi che ci affliggono mentre il mondo, lì fuori, rischia sputarci nel piatto perché non solo non possediamo la visione d’insieme, ma abbiamo – ancora- qualcosa che sa di stantio?

Facebook Graziano Petrucci

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Ancora sconosciuta la data delle votazioni, si respira aria di cambiamento

reFerenDUM coMUne Unico i MiTi DA SFATAre Quali motivi spingono un isolano che ama il proprio territorio a dire no ad un’unica amministrazione? Ne abbiamo parlato con il Presidente dell’ACUII, Gianni Vuoso • di Annamaria Punzo

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SCHIA - Comune unico sì, comune unico no. Ischia per la prima volta non sembra del tutto indifferente al tema dell’unità dell’amministrazione locale, ma la tanta disinformazione ha reso praticamente impossibile scindere la fantascienza di alcuni commenti dalla realtà dei fatti. E mentre slitta la data del referendum dal 2 giugno ad una ancora da stabilirsi, abbiamo parlato con il promotore per eccellenza del concetto di comune unico, Gianni Vuoso, Presidente del Comitato a favore del nuovo sistema amministrativo cui abbiamo posto qualche semplice ma diretta domanda.

Partiamo dalle basi, cosa vuol dire nei fatti comune unico?

“Il comune unico è una possibilità da cogliere al volo, una speranza per tutti quelli che vogliono dire addio ai privilegi di sorta, e snellire una burocrazia che ad Ischia conta fino a 125 persone impiegate. Una cifra impressionante”.

Per privilegi cosa intende?

“In soldoni possiamo dire che mentre

ora si lavora comune per comune affinchè i voti di molte famiglie vadano in un’unica direzione con permessi e attenzioni di qualsiasi tipo, con un unico “palazzo” decentrato, ciò risulterebbe praticamente impossibile”.

Eppure tra i commenti della gente vi è proprio quello di chi fa riferimento ad un potere unico, di un solo individuo …

“Certo. Il Comune Unico avrebbe un solo Sindaco, ma cosa cambia? Anche Napoli ha un solo Sindaco, anche Siena. Qualsiasi grande città ha una sola

agli isolani votare democraticamente chi ritengono più idoneo, ma non vedo in questo nulla di scandaloso.

Gli stessi che criticano il concetto di Comune Unico domani mattina non penso lascerebbero sfumare la possibilità di essere eletti, e prevedo anche molte candidature”.

Passiamo ad un altro “must” della critica. La nostra identità

base da cui partire con il triplo dei cittadini di Ischia tutta da gestire. Sta

andrebbe persa?

“Ma di quale identità parliamo?

Ischia è bella perchè nella sua varietà ha un fattore comune che è proprio l’identità. Oggi non vi è distinzione tra Forio e Ischia. Lacco Ameno e Casamicciola sono i Comuni di passaggio tra due grandi zone del posto, ma anche Serrara Fontana e Barano, che oggi sono pressoché dimenticate, potrebbero avere giovamento da un solo comune”.

Ad esempio?

“Guardiamo alla gestione del turismo, delle iniziative pasquali, natalizie.

Organizzare tutto da un'unica fonte sarebbe conveniente per tutte le zone del territorio. Nessuno resterebbe

indietro. Questo deve essere preso in considerazione se si pensa a quanta poca omogeneità ci sia nel concertare determinati eventi, soprattutto nel periodo estivo”.

Parliamo invece del decentramento. Andare fino ad Ischia per gestire una questione burocratica per qualcuno è impossibile anche solo da immaginare.

“Io sono convinto che il decentramento favorisca la rinascita di un sentimento di partecipazione alla vita politica del territorio, come anche agli interessi verso una amministrazione pulita e trasparente. Oggi siamo abituati ad incontrare l’assessore per strada e a chiedergli tra un sorso di caffè e l’altro un piacere. Non devono più esistere questi giochi di potere che a lungo andare stanno facendo ammalare l’Isola, per questo credo che la gestione nelle mani di pochi sia la via giusta, come anche un posizionamento diverso”.

I vantaggi sarebbero anche economici ovviamente, ma non nel breve periodo “Pagare un solo Sindaco anziché sei è un grosso vantaggio, come anche passare ad un quarto delle risorse effettivamente necessarie ovviamente.

Ma per vedere dei risultati bisognerà certamente attendere l’esaurirsi dei Comuni, il passaggio effettivo laddove il referendum dovesse avere esito positivo, all’unica amministrazione necessaria”.

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Sulla scia del ricorso che sarà presentato dal Comune di Bacoli

nUoVi AUMenTi Del coSTo Dei BiGlieTTi DellA eAV BUS Domenico Savio chiede alla giunta Del Deo di ricorrere al tar e chiama cittadini e studenti alla lotta • di Gennaro Savio

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SCHIA - Sull’isola d’Ischia non si placano le polemiche per il vertiginoso aumento del costo dei biglietti del trasporto pubblico su gomma. E, soprattutto, c’è chi non si arrende all’idea che questo nuovo salasso economico subito dalle famiglie lavoratrici e dagli studenti possa passare sotto silenzio. E così Domenico Savio, coriaceo consigliere comunale del PCIML a Forio, sulla scia della proposta accolta dalla giunta di Bacoli e avanzata dal combattivo consigliere comunale Josi Gerardo Della Ragione, con una nota protocollata in queste ore propone che il Civico consesso di Forio dia “mandato alla Giunta municipale di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania per chiedere la sospensione del nuovo biglietto di corsa singola di 60 minuti introdotto nei collegamenti automobilistici dell’isola

d’Ischia dall’E.A.V. Autolinee Isole e la sua sostituzione col precedente titolo di viaggio orario di 60 minuti, col costo diminuito di euro 1,00 e di chiedere e ottenere dalla Regione Campania e dalla sua partecipata E.A.V. Autolinee Isole collegamenti adeguati e costanti tra i vari centri dell’Isola per consentire ai residenti, pendolari e turisti di potersi spostare agevolmente mettendo finalmente termine all’attuale precario servizio con corse saltate, autobus guasti e nuovi automezzi che non arrivano.

Una richiesta, questa, con la quale si chiede che venga messo fine al nuovo aumento dei biglietti. “Premesso – scrive tra l’altro Savio nell’istanza con cui si chiede il ricorso al TAR - che il servizio di trasporto pubblico su gomma operante nell’isola d’Ischia, di cui il Comune di Forio è parte integrante, è costituito unicamente da mezzi appartenenti all’E.A.V. Autolinee Isole, che tale servizio è utilizzato quotidianamente da migliaia di lavoratori, disoccupati, casalinghe, pensionati e pendolari residenti e non che vivono le difficoltà delle drammatiche conse-

guenze della crisi economica, della mancanza o precarietà del lavoro e delle pensioni di fame, che per lavoro o per raggiungere la terraferma sono costretti a spostarsi da un Comune all’altro oppure all’interno di uno stesso Comune, che negli ultimi anni la situazione del trasporto pubblico isolano è progressivamente peggiorata incidendo negativamente sulle attività sociali, sul livello di vivibilità del territorio e sull’attività turistica balne-

are e termale della nostra Isola, che qualsiasi strategia imprenditoriale intrapresa dall’E.A.V. Autolinee Isole si riflette direttamente sulla vita dei cittadini e sull’economia dell’Isola, che dall’1 gennaio 2015 l’E.A.V. Autolinee Isole ha trasformato il biglietto orario di 60 minuti di euro 1,10 in biglietto di corsa semplice di euro 1,20=, con la grave conseguenza che un isolano mentre prima aveva la possibilità di viaggiare per un’ora su tutte le linee urbane

e interisolane svolgendo delle commissioni adesso tali spostamenti costano oltre il doppio, triplo o persino quadruplo, con una spesa divenuta insostenibile. Diversamente è costretto ad acquistare un biglietto orario di 100 minuti dal costo di euro 1,50, con un aumento di ben 40 euro/ centesimi rispetto al passato, che da parte dell’E.A.V. Autolinee Isole non c’è stata nessuna fase preliminare di informazione e concertazione con i Comuni isolani e le

associazioni degli utenti e dei pendolari che rappresentano il più ampio bacino d’utenza, che l’aumento delle tariffe risulta ingiustificato e oltremodo gravoso per i cittadini dei sei Comuni dell’Isola, che la Giunta della Città di Bacoli ha già deliberato di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale, mentre altri Comuni dell’Area Flegrea potrebbero farlo prossimamente, per impugnare la nuova regolamentazione della tariffazione del trasporto pubblico locale”. Una lunga e dettagliata premessa che si conclude con la richiesta alla Giunta Del Deo di ricorrere al TAR. Domenico Savio oltre a proporre ricorso al TAR, ha detto che gli aumenti dell’Eav Bus possono essere contrastati solo con una dura lotta popolare che veda coinvolti cittadini, utenti e studenti. Per la cronaca, ricordiamo che nelle settimane scorse l’Assessore regionale Sergio Vetrella giunto sull’isola d’Ischia per discutere delle problematiche legate ai trasporti, fu attaccato duramente dallo stesso Savio che lo accusò che per anni sulla questione erano state fatte solo chiacchiere.

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L'artigianato italiano può essere rilanciato

ARTIGIANI E SVILUPPO ECONOMICO OLTRE LA CRISI Michele Trani interviene al convegno nazionale di categoria. Proposte chiare ed efficaci per salvare l'artigianato, pilastro dell'economia nazionale in crisi.

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OMA - Un apprezzato ed applaudito intervento di Michele Trani, presidente dell'Associazione artigiani dell'isola d'Ischia, ha chiuso il convegno nazionale della Confartigianato a Roma. L' incontro è servito a tracciare lo stato dell'arte di uno dei più importanti settori dell'economia italiana che, in questi ultimi anni di crisi generalizzata e profonda, ha registrato decisivi mutamenti e ridimensionamenti. L'intero settore dell'artigianato di tradizione sta scomparendo, fra le medie e piccole imprese di servizio e di produzione si registrano migliaia di cancellazioni, svariate sono poi le aziende artigiane costrette a chiudere.

Nell'ultimo triennio si sono persi migliaia di posti di lavoro nel comparto e sempre più difficile appare la ripresa, condizionata da molti limiti e da tanti condizionamenti di tipo giuridico, organizza-

tivo, politico e finanziario.

L'artigianato rappresenta un enorme potenzialità di recupero dell'economia italiana, ma la politica economica ufficiale non prende in considerazione questa possibilità che attende solo pochi ma efficaci interventi politici per poter riprendere il moto dello sviluppo. «La persistenza degli studi di settore nel comparto artigiano - osserva Michele Trani - , sono una testimonianza di come la politica ufficiale tratta il comparto. L'artigianato di tradizione, quello più orientato alla trasmissione dei saperi e delle tecniche e quello che rielabora le nuove tendenze tecnologiche, hanno subito un enorme battuta d'arresto da un sistema di prelievo fondato sulla presunzione e non sul riscontro e sull'incontro fra le due parti. Gli studi di settore sono strumenti di controllo che non favoriscono l'artigianato, ma lo mortificano e lo condizionano. Eliminare gli studi di settore è perciò una priorità, una necessità assoluta per ridare respiro all'imprenditoria artigiana».

La pressione fiscale non è contrappuntata da una accettabile politica di sostegno creditizio

alle imprese artigiane, un nodo che per Michele Trani deve essere sciolto a vantaggio delle imprese.

«Un ulteriore colpo ai danni del mondo artigiano è stata l'abolizione dell'Artigiancassa, che ha determinato l'arresto dei benefici che fino ad allora erano giunti agli artigiani dell'Italia meridionale. I poteri forti statali hanno voluto vedere nell' artigianato solo un'area di produzione di valori fiscali e non un'opportunità di sviluppo economico per grandi aree sociali e territoriali. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di riavere l'Artigiancassa così com'era. Questo deve essere

un obiettivo comune a tutte le federazioni sindacali artigiane: ridare il credito agevolato agli artigiani!». Ma sembra che ai governanti l'artigianato interessi poco perché sono veramente scarsi i provvedimenti utili al suo sviluppo o salvezza apparsi in questi anni.

Eppure la nostra Costituzione dichiara espressamente, con l'art. 117, che l'artigianato (e la sua antica cultura) debba essere tutelato e valorizzato.

Da una parte c'è l'esaltazione di un artigianato legato alla bellezza del nostro Paese, ai borghi, all'antica arte della manifattura. Dall'altro , non c'è una vera, concreta politica che

tenga in vita un artigianato che possiamo definire storico.

«Da più parti - continua Trani-, anche da quelle che appena si affacciano alla realtà delle piccole e medie imprese del settore, c'è l'encomio dell'artigianato della "mano", dell'artista creativo della bottega, dell'eccellenza italiana nel mondo e della individualità vincente nel design, nello stile, nei contenuti di eleganza ed efficienza.

Tutto questo resta però solo spettacolo economico. Il grande, sebbene residuo esercito degli artigiani dei paesi e delle medie e piccole città italiane, resta ad animare la periferia

dei discorsi politico-sindacali, dell'invadenza fiscale, del disinteresse di ogni organismo che potrebbe essere preposto al coordinamento di uno sviluppo sostenibile che, proprio nell'artigianato di tradizione, ha il suo centro.

La complessità di questo mondo produttivo, sociale e culturale resta curiosamente sempre ai margini di ogni manovra, di ogni attenzione da parte dei contesti politicoistituzionali».

Queste considerazioni sono il preambolo ad una unità sindacale e rappresentativa che deve risaldare le proprie ragioni con quanto realmente avviene nelle botteghe e nelle fabbriche. «Sembra paradossale - dice Michele Trani - , ma ora occorre ricomporre il gioco democratico fra la base e la sua rappresentanza, come si diceva un tempo in certi ambienti politici della prima repubblica. Ripristinare la fiducia e il colloquio creativo fra artigiani ed associazioni di categoria è oggi più che mai indispensabile ad entrambi» conclude il presidente ischitano. In gioco c'è il destino di migliaia di imprese.

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Eventi innovativi approdano anche sull'Isola

BooKMoB AllA BiBlioTecA AnToniAnA Il primo flashmob isolano dedicato agli appassionati di lettura di Sara Mattera

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SCHIA - Tutti in cerchio, libri alla mano e la voglia di scambiare, con degli sconosciuti,storie impresse tra le pagine di un libro. Anche ad Ischia è approdato il BookMob, il flashmob dedicato agli appassionati di lettura, tenutosi Martedì 20 Gennaio presso la Biblioteca Antoniana. In una manciata di minuti,ogni partecipante, presentatosi all’evento e munitosi di un libro a sua scelta, ha avuto l’opportunità di poterlo scambiare con quello di qualcun altro a caso .Allo scadere del tempo,ognuno si è ritrovato tra le mani un libro tutto “nuovo” da poter leggere,grazie alla disposizione in cerchio dei partecipanti che ha permesso lo scorrere dei libri di mano in mano e lo scambio degli stessi in modo del tutto casuale. Unica regola del BookMob?Incartare il proprio libro scelto per lo scambio e impreziosirlo con qualcosa di personale,come una frase o una dedica,scritta con l’obiettivo di poter condividere, con il futuro lettore, emozioni o impressioni legate al libro.

E così, a mezzogiorno,nonostante la pioggia, numerose sono state le persone, di ogni fascia di età, che sono accorse alla Biblioteca per partecipare al flashmob e avere così l’opportunità di poter scambiare un

libro, gradito o meno,con qualcun altro, a costo zero. La realizzazione dell’evento , il primo ad Ischia, ma non nuovo nelle altre località italiane,è stata possibile non solo grazie alla Biblioteca Antoniana, che ha messo a disposizione la propria sala conferenze, ma anche grazie all’associazione culturale napoletana Libriincircolo che,dal 2005, è attiva nella promozione della cultura e del mondo editoriale anche grazie all’organizzazione di eventi e corsi di editoria,scrittura e gruppi di lettura, non solo a Napoli, ma su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo del BookMob, quindi, non è stato solo quello di promuovere la lettura in modo creativo e divertente, ma anche quello di dare la possibilità di condividere tale passione con gli altri,allargando così anche la diffusione dei libri,in un periodo come questo degli ultimi anni,in cui

il settore editoriale è entrato in crisi.

La diminuzione del numero dei lettori è probabilmente legata alla crisi economica, all’introduzione dell’euro e al conseguente aumento dei costi dei libri che prima potevano essere acquistati ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello attuale e anche alla diffusione della digitalizzazione che, nonostante l’introduzione degli e-book( libri in formato digitale ), non è riuscita a sollevare l’interesse delle nuove generazioni , ma, anzi, ha finito per allontanarle ancora di più dal mondo editoriale volgendo la loro attenzione su altre cose.

Fortunatamente,però,c’è ancora chi apprezza il piacere della lettura.

Grande,infatti, è stata l’eccitazione e l’entusiasmo per il Bookmob da parte della comunità isolana di lettori , che ha visto finalmente la possibilità di poter partecipare ad

un evento culturale molto interessante, stimolante e diverso da quelli soliti che spesso vengono organizzati annualmente dalla biblioteca Antoniana.Unici nei dell’evento?La possibilità di ricevere un libro già letto o poco gradito e la difficoltà nel

dover scegliere quale libro scambiare, una scelta che, come si sa, è sempre piuttosto difficile per gli amanti della lettura che non sempre sono contenti di separarsi dai propri preziosi libri.

TUTTI I LUNEDÌ MERCOLEDÌ E VENERDÌ Lunedì e Venerdì • ore 11 Pilates • ore 14 Zumba step • ore 15 Total Body • ore 16-18 Break dance • ore 18 Hip Hop • ore 19 Hip Hop • ore 20 Zumba • ore 21 Step/aerobica

Mercoledì • ore 11 G.A.G. • ore 14 Lamboaerobica • ore 15 Total body • ore 16 Baby dance • ore 17 Hip Hop • ore 18 Hip Hop • ore 19 Hip Hop • ore 20 Zumba

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22 - 28 Gennaio 2015

ASCOM NEWS a cura di Marco Laraspata

coMMercio DAi reDDiTi A eQUiTAliA cazione in G.U. E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 261 (Suppl. Ordinario n. 84) la legge 10 novembre 2014, n. 162 di conversione, con modificazioni, del decreto legge 12 settembre 2014 n.

132, recante misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile, sui cui contenuti originari si è riferito con nota del 26 settembre 2014.

Si riporta di seguito una sintesi delle principali modifiche intervenute in sede di conversione del decreto, segnalando che le disposizioni in materia di processo civile saranno oggetto di approfondimento nella Newsletter INFOJUS, di prossima uscita, a cura del Settore Contratti e Servizi Legali.

4.1. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCESSO CIVILE Trasferimento in sede arbitrale dei procedimenti civili pendenti (Art. 1 comma 1) Nei casi in cui sia parte del giudizio una Pubblica Amministrazione per le controversie di valore non superiore a 50.000 euro in materia di responsabilità extracontrattuale o aventi ad oggetto il pagamento di somme di denaro, il consenso di questa alla richiesta di promuovere il procedimento arbitrale avanzata dalla sola parte privata si intende in ogni caso prestato, salvo che la Pubblica Amministrazione esprima il dissenso scritto entro trenta giorni dalla richiesta.

5 - Modifiche al regime della compensazione delle spese ( art.13 ) Con modifiche all'art. 92 del codice di procedura civile,

riguardante la condanna per le spese processuali, si stabilisce che il giudice può decidere la compensazione delle spese parziale o per intero solo in caso di soccombenza reciproca, ovvero nel caso di novità assoluta della questione trattata o cambiamento dell' orientamento giurisprudenziale su un aspetto dirimente della controversia. La misura è tesa a scoraggiare le liti temerarie.

6 - Iscrizione a ruolo del processo esecutivo per espropriazione ( art.18 ) Alle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile viene inserito l'articolo 164-ter ( comma 2 bis ) richiamato.

Si dispone che nel caso di inefficacia del pignoramento per mancato deposito della nota di iscrizione a ruolo nei termini, il creditore entro cinque giorni dalla scadenza del termine ne fa dichiarazione con un atto notificato al debitore e all'eventuale terzo. Ogni obbligo del debitore e del terzo cessa comunque quando la nota di iscrizione a ruolo non viene depositata nei termini di legge.

nUoVo DirETTiVo pEr L'aSCom Di iSCHia Il 19 gennaio, il consiglio direttivo ha nominato i nuovi vertici dell'associazione. Marco Bottiglieri è stato riconfermato alla carica di presidente dell'Associazione, al suo fianco, con la carica di vice presidenti, i sig.ri Mar- co Laraspata e Pietro Scaglione che coadiuveranno il presidente nelle attività associative. Un augurio da tutta la redazione affinchè l'Ascom possa contribuire a migliorare la produttività e la rappresentatività dell'Isola d'Ischia

7 - Misure per l'efficienza e la semplificazione del processo esecutivo ( articolo 19 ) Sono modificati degli aspetti della disciplina dell'espropriazione forzata, con interventi tanto sul codice di procedura civile quanto sulle disposizioni di attuazione correlate. Con un'integrazione all'art.503 del codice di procedura civile, che regola le modalità della vendita forzata, si prevede nell'espropriazione immobiliare che il giudice possa autorizzare la vendita con incanto solo se ritiene che con tale modalità sia possibile ottenere un prezzo superiore della metà

TREECLIMBINGISCHIA

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SCHIA - Inauguriamo la prima uscita di questa rubrica permettendoci di indicare importanti aspetti giuridici e fiscali.

Credendo fortemente nella collaborazione, nell'unione e nel rispetto reciproco, chiediamo a tutti di seguirci e aiutarci ad implementare tale rubrica.

E' chiaro che l 'A scom di Ischia è in fase di rilancio e che la Vostra adesione contribuirà a decidere assieme la strada da percorrerre nei prossimi anni.

1- Redditi sotto la soglia di povertà: legittimo l'accertamento induttivo L'anomala situazione commerciale giustifica la rettifica sulla base di sole presunzioni semplici, con conseguente inversione dell'onere della prova a carico del contribuente.

2- L'iscrizione dell'ipoteca é nulla se Equitalia non notifica l'intimazione di pagamento entro 5 giorni.

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25561 del 3 dicembre 2014.

3- Nuovo sito internet del Gruppo Equitalia. Subito un servizio in più per i contribuenti: le rate si chiedono online.

Più chiaro, più semplice e più utile. È tutto nuovo il sito internet del Gruppo Equitalia, www.gruppoequitalia.it,con una navigazione intuitiva, un linguaggio diretto e una grafica più moderna e gradevole, accessibile anche da tablet e con la versione per smartphone.

Ma soprattutto con i servizi sempre in primo piano suddivisi per profili: cittadini, imprese, ordini/associazioni ed enti pubblici creditori.

4 - d.l."Giustizia" - conversione in legge - pubbli-

rispetto al valore stimato dell'immobile (comma 1, lett. d-bis ).

8 - Nuove modalità di pignoramento di autoveicoli, motoveicoli, e rimorchi (articolo 19 comma 1 lettera d-ter) Viene inserito nel codice di procedura civile l'art. 521 bis che disciplina in dettaglio il nuovo pignoramento e la custodia di autoveicoli, motoveicoli, e rimorchi assieme alla possibilità di accesso alla banca dati del PRA (Pubblico registro automobilistico).

4.2. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI LAVORO Trasferimento alla sede arbitrale di procedimenti

pendenti dinanzi all'autorità giudiziaria (art. 1 comma 1) Con riferimento all'art. 1, comma 1, si segnala che tale previsione consente nelle cause di lavoro pendenti davanti al tribunale o alla Corte d'Appello e che abbiano ad oggetto nel contratto collettivo la loro fonte esclusiva di effettuare la devoluzione al collegio arbitrale. Tale facoltà, tuttavia, è limitata alle ipotesi in cui la contrattazione collettiva abbia già previsto e disciplinato la soluzione arbitrale.

Conciliazione avente per oggetto diritti del prestatore di lavoro (art. 7) Si evidenzia, relativamente alla soppressione dell'art. 7, che è stata eliminata, grazie anche all'intervento della Confederazione, la disposizione che, modificando l'art. 2113 c.c. (rinunzie e transazioni), equiparava le conciliazioni concluse a seguito di una procedura di negoziazione assistita da un avvocato a quelle intervenute in sede giudiziale, presso la Direzione provinciale del lavoro, in sede sindacale o in sede arbitrale, aggiungendo così un ulteriore soggetto legittimato a definire conciliazioni in tema di lavoro.

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INTERVISTA •

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La testimonianza di due Ischitani

Facciamo le valigie e partiamo Oggi sempre più italiani decidono di cercare un impiego fuori dall’Italia.

Scopriamo come è possibile stabilirsi in due capitali europee multietniche come Berlino e Londra

• di Maria Elettra Irace

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SCHIA - La giornata

di quasi tutti gli italiani inizia con un buon espresso e il primo telegiornale della mattina. Da qualche tempo però ogni sorso è sempre più amaro da mandar giù con le notizie della giornata. La parola ricorrente: crisi. Per questo molti italiani, sfiduciati e stanchi, decidono di andare via dall’Italia e tentare fortuna altrove. Il nostro angolo di mondo non fa certo eccezione: anche ad Ischia molti giovani e non decidono di fare le valigie e partire. Ma quali sono le cose da sapere prima di prendere questa decisione? Abbiamo intervistato due ischitani che si sono stabiliti in due grandi capitali europee, quattro domande per capire cosa significa darsi l’opportunità di lavorare all’estero: Oliver, 21 anni, che lavora a Londra da due anni e Maurizio, 46 anni, che lavora a Berlino da cinque anni.

Perché hai deciso di lavorare all’estero?

Oliver: ho deciso di andare in Inghilterra perché conoscevo bene l’inglese e questo paese ha un mercato del lavoro molto dinamico.

M aurizio: perché tutto questo che sta accadendo ora io l'ho previsto qualche anno prima, i segnali che arrivavano anno dopo anno per quanto riguarda le sempre meno presenze turistiche sulla nostra isola erano indice di crisi economica come poi lo è stato. E per cercare di dare una possibilità migliore a livello economico a mia moglie e mio figlio.

Come fa un italiano a stabilirsi in Inghilterra/ Germania?

Oliver: Non c’è bisogno di alcun permesso, dato che siamo nell’Unione Europea.

Per lavorare ci sono due requisiti: un conto in banca ed avere un codice per le tasse NI. Entrambi sono ottenibili gratuitamente.

Maurizio: un italiano come un qualsiasi cittadino europeo non ha più bisogno di un permesso di soggiorno o di lavoro per stare in Germania. Basta venire qui, registrarsi il domicilio, trovare un lavoro ed essere assicurato. È importante essere assicurato per l'assistenza sanitaria (cassa mutua).

Senza assicurazione lavorativa non c'è tessera sanitaria, perciò è importante. L'assistenza sanitaria comprende

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tutto, anche il dentista, a meno che non si tratti di impianti fissi o ponti in quel caso si paga una piccola percentuale. Ma è una cosa irrisoria rispetto a quello che ti rubano i dentisti in Italia. Tutt'altro discorso è per gli extra comunitari, per esempio mia moglie Monica, che è brasiliana, ha bisogno del permesso di soggiorno che rinnova ogni 5 anni poi per i diritti ha gli stessi di un Europeo.

Quali sono i settori lavorativi in cui è più facile inserirsi per un italiano?

Oliver: generalmente il settore della ristorazione o retail, la vendita al dettaglio. Per me è eccezione dato che grazie al mio curriculum sono partito nell’amministrazione e poi passato all’IT (Information technology, il settore informatico N.d.R).

Maurizio: determinante è conoscere la lingua, poi puoi fare quello che vuoi in tutti i campi. Possibilità ce ne sono tante ma devi saper parlare il tedesco altrimenti l'unica cosa che puoi fare è lavorare con gli italiani in gastronomia ma non a contatto col pubblico. È stata difficile l’integrazione (a livello linguistico, culturale…) e lo stato aiuta in questo?

Oliver: i sono corsi gratuiti ma non ne vale la pena, sono affollati. Io ho ottenuto il C1 Cambridge pagando profumatamente il corso.

L’integrazione culturale è soggettiva, dipende da persona a persona. È da ricordare che una città come Londra è profondamente multietnica, spesso si passa più tempo con stranieri che con inglesi.

Per quanto riguarda noi ita-

liani, di solito ci integriamo con altri italiani.

Maurizio: personalmente è stato molto facile per me perché avevo già vissuto questa esperienza anni prima poi il tedesco io l’ho sempre parlato. Per chi invece ha bisogno di assistenza per imparare la lingua lo stato tedesco investe tantissimo in questo con corsi, scuole etc.

C'è un’assistenza sociale che è forse una delle prime al mondo. Se sei in difficoltà, se non lavori per un periodo di tempo, ti aiutano con il sistema sociale... insomma non ti lasciano morire di fame. Per quanto riguarda il sistema culturale, come vuoi vivere così vivi sempre nel rispetto delle loro leggi. La Germania oggi è uno degli Stati più multietnici del mondo, a volte faccio fatica a riconoscere il tedesco!

BERLINO

È la capitale della Repubblica Federale di Germania, secondo comune più popoloso dell’Unione Europea dopo Londra, con 3.419.623 abitanti.

I dati aggiornati al 2013 mostrano una presenza italiana che rappresenta ben il 4,2 % della popolazione berlinese (fonte: Amt für Statistik Berlin-Brandenburg).

I costi della vita, per un under 35, sono di circa 800 euro al mese contro i 1100 mensili della nostra capitale romana secondo la rivista Panorama.

LONDRA

Situata nella parte meridionale dell’Inghilterra, è la capitale del Regno Unito nonché la città più popolata dell’Unione europea con 8 416 535 abitanti.

Nel 2001 gli italiani residenti nella sola Londra sono stati ben 38 694.

I costi della vita sono più alti di quelli italiani, perché i salari in UK sono generalmente più alti rispetto ai nostri.

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Rubrica teatrale | L’altra parete… voci e velluto

Da Viviani ed Eduardo a Pasolini, un percorso intenso e prezioso per un recital di ricordi

Splendida Isa Danieli in “Fragile” al Teatro Delle Palme Alessandro Preziosi è “Don Giovanni” al Teatro Diana fino a domenica 1 febbraio • di Francesco Esposito

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APOLI - Al Teatro delle Palme di Napoli, mercoledì 21 gennaio, ha debuttato “Fragile”, lo spettacolo che la bravissima e splendida Isa Danieli porta sulle scene da alcuni anni. È un recital fatto di emozioni e ricordi, dove la parola della recitazione si mescola con grazia ed armonia alla voce del canto.

In questo colto ed intenso percorso di musica, parole, colori e ricordi, Isa Danieli è sola sul palco, accompagnata al pianoforte dal maestro Ciro Cascino. «Cristalli di memoria che cambiano la luce dove scorre il tempo» è il sottotitolo dello spettacolo; e i cristalli di memoria che la protagonista rievoca dal passato, si susseguono veloci in un vortice ritmato da note e silenzi, regalando al pubblico gioia e nostalgia, cambiando realmente la “luce” dove scorre il tempo, in quell’attimo preciso in cui il presente è già diventato passato. Ed è per questa ragione che i cristalli di memoria rendono “fragile”

Isa Danieli, donna e attrice di grande personalità, che nella sua carriera si è sempre messa in gioco, senza mai fermarsi alla retorica o alla banalità. Il suo bagaglio d’esperienza artistica inizia con l’avanspettacolo e il varietà, poi l’incontro con Eduardo, quindi con la prosa e il teatro d’autore.

E poi ancora Roberto De Simone e “La Gatta Cenerentola” a Spoleto nel 1976.

Ma Isa Danieli non si ferma, vuole sperimentare la nuova drammaturgia ed interpreta un meraviglioso testo di Lina Wertmuller, “Amore e magia nella cucina di mamma”, ispirato alle vicende della saponificatrice di Correggio; poi “Regina Madre” di Santanelli e “Ferdinando” di Annibale Ruccello, suo grande amico che scrisse il personaggio di Clotilde proprio per lei. Successivamente ci fu l’incontro con Moscato con il quale ha collaborato molto, fino a quest’ultima stagione dove hanno ripreso assieme “Luparella”. Insomma, Isa Danieli non si stanca mai di arricchirsi e di arricchire il pubblico; tutta la sua grandissima esperienza è tangibile in questo recital, “Fragile”, meraviglioso percorso poetico e musicale composto da

più di venti brani. Da “Torna Maggio” a “Grazie alla vita”, da “Che cosa sono le nuvole“ di Modugno e Pasolini agli echi edoardiani di “Mia Famiglia” e “L’enemì”. Il meglio della poesia napoletana ed internazionale sfila in una passeggiata di suoni ed emozioni scandite dal timbro inimitabile di Isa Danieli che dice «oltre a ciò che piace al pubblico e che il pubblico si aspetta da me, sono presenti pezzi che io amo. Al di là di Di Giacomo e Bovio, ci saranno richiami a Brecht e Pasolini fino alla grande Violetta Parra. Insomma, il coronamento di un desiderio lungo una carriera». Lo spettacolo sarà

in scena al Teatro Delle Palme fino a domenica 25 gennaio.

Al Teatro Diana, invece, da martedì 21 gennaio, è di scena uno dei capolavori della drammaturgia di tutti i tempi: il “Don Giovanni” di Moliere.

Protagonista dello spettacolo è il bravo Alessandro Preziosi, affiancato sul palco da Nando Paone. Don Giovanni è un mito senza tempo, estremamente moderno, rielaborato innumerevoli volte in diverse epoche e da differenti personalità artistiche, ma nonostante di Don Giovanni si sia tanto scritto e discusso, il personaggio non si lascia definire, resta sfuggente. Le versioni del mito di Don Gio-

vanni sono ben superiori alle donne sedotte dall’ammaliatore sivigliano e contano oltre 4000 riscritture. Il desiderio di riproporre oggi una visione originale di questo classico nasce dalla consapevolezza che il personaggio è ancora oggi di grande attualità e non basta prendere una versione di un singolo autore e riadattarlo. L'obbiettivo di una regia pensata come nel cinema oggi si fa con il tridimensionale è di accendere nella fantasia degli spettatori il piacere dei sensi, facendo materializzare sotto i loro occhi uno dei più affascinanti archetipi letterari della cultura occidentale.

Don Giovanni, con la sua frenesia, il suo essere oltre, il suo slancio vitale e il suo destino di morte, attira tutti gli altri personaggi, sia uomini che donne; anche quando lo odiano o lo negano, non fanno che pensare a lui, parlare di lui, agire per lui.

Ed ottima l’interpretazione di Preziosi che dà voce e corpo al protagonista, un personaggio seducente, figura ricca di controluce, sempre in scena, autentico funambolo del trasformismo, come se ad ogni conquista cambiasse pelle. Il vero peccato di Don Giovanni però non sta nel suo comportamento irrispettoso, bensì nel pensare che come con la giustizia terrena riesce sempre ad avere la meglio, anche con quella divina potrà al momento opportuno trovare un modo per salvarsi.

Diviene così emblema di una spensierata gioia di vivere, del piacere sensuale, dell'intelligenza strategica messa al servizio degli inganni e del disprezzo verso l'irrazionale.

Lo spettacolo resterà in scena fino a domenica 1 febbraio.

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• MeMOrIA

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Alla ricerca di preziose testimonianze

Forio CHe noSTalgia Dal 1977 il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, fondato dallo stesso Nino d’Ambra, si occupa della ricerca storica, del reperimento e dell’ interpretazione dei documenti del passato.

• di Henry Camilo Bermudez

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ORIO – L’incontro con lo scrittore e avvocato Nino

d’Ambra può essere ricordato come un intenso passo all’indietro che ha messo a nudo ricordi e radici molto profonde di una Forio del periodo della seconda guerra mondiale. A quell’epoca, come tutto il nostro paese, anche il territorio foriano viveva un periodo sicuramente non semplice per la scarsità di cibo e per una diffusa condizione di miseria che attanagliava la popolazione. Proprio dalle parole del nostro interlocutore veniamo a conoscenza che in pochi potevano permettersi regolarmente un pasto e che l’erba selvatica e la polenta erano le leccornie di quel periodo di penurie e difficoltà. Piazza Matteotti, dove è situata la famosa fontana di Forio, era un luogo molto importante perché proprio qui i cittadini si potevano incontrare per scambiare o per, chi poteva, acquistare cibi e per poter discutere tra di loro. Possiamo dire che piazza Matteotti era una sorta di luogo d’incontro, che serviva per riunire la popolazione per poter affrontare insieme il periodo di guerra. Per far fronte a situazioni di estrema miseria, molte persone si spogliavano dei propri averi e in particolar modo erano le donne che rinunciavano al proprio corredo matrimoniale in cambio di qualche denaro utile per l’acquisto dei beni di prima necessità. Erano tempi di guerra e come ogni periodo bellicoso che si rispetti ci furono anche qui a Forio dei raid aerei che hanno distrutto parte del nostro territorio e in particolare Nino d’Ambra ci parla del raid avvenuto nella notte tra l’8 e il 9 settembre 1945 dove sul territorio foriano furono sganciate diverse bombe che causarono tre vittime e circa venti feriti. Una di queste bombe cadde proprio vicino all’abitazione del nostro scrittore, ma fortunatamente l’ordigno non scoppiò e venne ritrovato successivamente dopo essere stato accuratamente disinnescato. Il nostro viaggio nella memoria storica di Forio continua attraverso le più importanti vie visto che la gran parte di esse

porta il nome di personaggi foriani che si sono saputi distinguere per i propri meriti e per le proprie gesta nel periodo che va dalla prima metà del 1800 alla prima metà del 1900.

Partiamo dalla via dedicata a Giuseppe Capuano che è stato un professore di medicina e direttore della clinica ostetrica di Napoli. Egli aiutò, grazie a diverse cure, la regina Margherita di Savoia ad avere un figlio visto che la regina aveva difficoltà a procreare. Nacque cosi Vittorio Emanuele III e per le sue

cure Giuseppe Capuano venne elogiato da diversi giornali e riviste del tempo. C’è Via Giovanni Castellaccio dedicata a questo luminare della medicina, vissuto nella prima metà dell’800 e conosciuto per le sue doti da chirurgo. Tra le sue più importanti attività ricordiamo sicuramente le operazioni di tumore facciale eseguite per la prima volta in Europa in quel periodo. Era anche direttore di un periodico medico chiamato “Il Severino”. C’è poi Buonaventura Verde, medico

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LA SCHEDA

ceNtrO DI rIcercHe StOrIcHe D'AMBrA Il Centro è stato fondato nel 1977 e da allora non esclude alcuna iniziativa culturale, purché non abbia scopo di lucro o mero interesse di parte. Uno dei suoi fini principali, dettato dal fondatore e responsabile, lo scrittore Nino d'Ambra, è quello di stimolare il gusto per la ricerca storica, per il reperimento e la interpretazione dei documenti e delle testimonianze del passato, nell'orientamento prevalente del metodo storiografico dello studioso francese Fernand Braudel.

Ricostruire momenti storici (e biografie) attraverso il ritrovamento in Italia e all'estero, di documenti e testimonianze contemporanei ad avvenimenti o a personaggi individuati.

Le ricerche solitamente vengono pubblicate. Fino ad oggi il Centro ha infatti edito 12 volumi. Ha una biblioteca di oltre diecimila volumi ed una collezione di documenti mirati di oltre 6.000 unità (in fotoriproduzione per la quasi totalità), oltre ad una sezione periodici ed una videoteca.

e specialista di malattie infettive, al quale è dedicata una via e tra le sue opere ricordiamo un volume di circa cinquecento pagine che descrivevano in maniera meticolosa le malattie infettive fino ad allora conosciute. Fu anche vicedirettore sanitario dell’ospedale “Riuniti” di Genova. Ancora abbiamo Via Domenico d’Ambra, dedicata a questo importante personaggio che è stato vicesindaco di Napoli nel periodo in cui in tutta Europa imperversava la “Grande Guerra”. Per il suo operato è stato eletto benemerito perché si occupava dell’approvvigionamento di cibo della città partenopea e perché si prodigava verso i più bisognosi. C’è poi Gaetano Morgera, al quale è dedicata ovviamente una via, ed egli è stato un sacerdote e martire della Repubblica napoletana e venne impiccato il 22 ottobre del 1799 per le proprie idee repubblicane. Potremmo citare tantissimi altri personaggi illustri di Forio ma la lista è davvero lunga e sarebbe impossibile parlare di tutti in questa sede. Comunque un importante nota deve essere fatta sicuramente al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra che, senza alcun finanziamento esterno alla famiglia d’ambra, dal 1977 si occupa instancabilmente della ricerca storica, del reperimento e dell’interpretazione dei documenti e delle testimonianze del passato attraverso l’uso della storiografia, dedicandosi e specializzandosi in maniera accorta agli eventi

avvenuti dalla Rivoluzione francese alle Quattro giornate di Napoli. Il Centro ha una biblioteca davvero invidiabile visto che conta più di diecimila volumi e ottomila documenti mirati provenienti dalle più disparate parti del mondo. Possiamo affermare con sicurezza che questo Centro è un vero e proprio

patrimonio culturale non solo di Forio ma di tutta l’isola e come tale deve essere tenuto in grande considerazione da parte di tutti, indistintamente dal comune di appartenenza perché espressione di un pezzo di storia della nostra isola e quindi della nostra identità.

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• teAtrO

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Il 23, 24 e 25 gennaio, alla Sala Teatro Polifunzionale, ore 21:00, l’appuntamento è con la compagnia teatrale Pane Amore e fantasia

areZZo 29 in Tre minUTi I

SCHIA – La compagnia teatrale Pane Amore e Fantasia andrà in scena con il capolavoro comico di Gaetano e Olimpia di Maio.

L’opera, resa celebre dalla magistrale interpretazione di Nino Taranto e Luisa Conte, racconta la storia di un figlio illegittimo, nato da una relazione extra-coniugale di un tassista con la mo-

glie di un noto pregiudicato, in carcere per vendita di bambini.

La vicenda si svolge interamente all'interno di un basso napoletano abitato dalla famiglia del tassista dove Donna Vicenza riuscirà, tra mille peripezie, a districare l'intricata matassa.

La commedia è ricca di momenti divertentissimi ma anche di reale commozione.

Lo spettacolo è in abbonamento e andrà in scena il 23, 24 e 25 gennaio 2015, ore 21:00 al Teatro Polifunzionale in via delle Ginestre – Ischia.

Foto Lucia De Luise

La Compagnia Teatrale

“ Pane, Amore & Fantasia ”

COMPAGNIA TEATRALE

Pane, Amore e Fantasia

presenta una commedia in due atti di Gaetano e Olimpia di Maio

AREZZO 29

in 3 minuti

23-24-25 Gennaio 2015,ore 21.00 Teatro Polifunzionale, Ischia Personaggi e Interpreti

Suggeritrice

Vicenza : Elisa Pisani

Arianna Lombardi

Salvatore: Mario Pisano

Regia

Retella: Gianna Di Iorio

Elisa Pisani e Sonia Scotti

Antonio: Pasquale Di Meglio

Assistenti alle Scene

Gennaro (compare): Massimo Candido Matalena (commara): Sonia Scotti

Rita Agostino

Luberto: Antonio Castiglione

Scenografia & Costumi

Nunuzzo: Pancrazio Di Massa (Barabba)

Marcello Trofa

Gervasia: Lucrezia Starace Gisella: Anna Savarese

Antonio D’Oria Anna Savarese

don Ferdinando: Tonino Di Meglio

Lucia Morgera

Pascalino : Giuseppe Buono

Truccatrice

Lillina: Alessia Pisano

Francesca Cenatiempo

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La sconfitta con il Melfi inguaia i gialloblu, inguardabili in campo e superati in classifica dal Savoia. Nel frattempo società e dirigenza si fanno protagoniste di una gestione quantomeno discutibile, tra comparsate inutili e un mercato esagerato che finora non ha portato fenomeni sull'isola. Ischitani di nascita sempre più ignorati: lo strano caso di Davide Trofa

ISCHIA IL FUTURO È SEMPRE PIÙ INCERTO • di Pancrazio Arcamone

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SCHIA - Con il Melfi doveva essere la partita della svolta. E invece ci troviamo qui a raccontare un altro passo falso contro una diretta concorrente per la permanenza in Lega Pro. La sconfitta con i lucani, arrivata al termine di una prova sconcertante, rende ancora più incerto il futuro dell'Ischia: con la classifica che langue e con le avversarie che iniziano a correre, solo un miracolo potrà evitare la lotteria dei play out. Inutile nascondersi, il discorso salvezza si è fatto tremendamente complicato, a causa di un girone di ritorno iniziato con due sconfitte, una da mettere in conto (quella con il Benevento) e l'altra, invece, assolutamente evitabile. Ora la barca è difficile da raddrizzare, considerando i prossimi, e decisivi, tre appuntamenti in scaletta: parliamo delle trasferte di Lamezia e Salerno e la sfida casalinga con il Martina Franca, gare tutt'altro che semplici. La speranza è che non si ripeta più lo spettacolo indecoroso visto sabato in campo: comprensibile, in questo senso, l'amarezza dei tifosi, che sabato scorso – tra fischi e ululati - hanno esternato il loro disappunto per l'ennesima prova insignificante dei propri beniamini. Contestazione che è terminata solo dopo le

18,00, dopo un duro faccia a faccia con tecnico, direttore sportivo e qualche giocatore.

Per fortuna tutto è scivolato via senza incidenti, e questo per merito esclusivo dei tifosi che hanno mantenuto i nervi saldi ,malgrado il comportamento arrogante e presuntuoso di qualche componente della controparte. Personaggi che nel frattempo continuano a farsi protagonisti di una gestione quantomeno discutibile. Attenzione, perché il rischio che la pentola a pressione possa esplodere è concreto, visto che la regola che il troppo storpia ultimamente viene sempre disattesa.

E questo grazie all'insipienza di una società che esiste solo sulla carta, ma che all'atto pratico è inesistente. Il “portachiavi” del “fu” presidente si materializza con la frequenza delle illuminazioni dell'albero di Natale. E le sue comparsate il più delle volte sono caratterizzate da parole vuote.

A tal proposito va ricordato che mentre disquisisce sulla necessità di portare avanti un discorso oculato dal punto di vista amministrativo, causa mancanza di risorse, consente allo staff tecnico di operare sul mercato in modo dissennato. La lista degli arrivi si arricchisce giorno per giorno.

Con Millesi sono diventati undici i volti nuovi, e c'è da scommettere che non è finita qui, che da qui alla fine altri

Il ds Basile si fa perdonare una serie di acquisti discutibili portando sull'isola due giocatori di assoluto spessore

PRESENTIAMO MILLESI E INFANTINO I VOLTI NUOVI CHE FANNO SOGNARE Protagonista in questo mercato invernale con tanti acquisti, alcuni dei quali discutibili, l'Ischia nel giro di cinque giorni ha messo a segno un doppio colpo niente male. Tutto inizia venerdì sera, quando viene ufficializzato l'acquisto di Saveriano Infantino, attaccante seguito dal Messina ma che ha preferito l'isola verde per la presenza di ex compagni come Schetter e Ciotola. Proveniente dalla Torres, con cui ha realizzato 5 gol in 24 presenze, ha vestito tra i professionisti le maglie di Barletta e l'Aquila, siglando in sei stagioni 30 reti, alcune delle quali di ottima fattura. Si presenta come un attaccante forte fisicamente (è alto 1,88 m) ma bravo anche con i piedi: nella prima uscita contro il Melfi ha certamente deluso le aspettative, ma chiaramente è difficile chiedere di più ad un giocatore giunto appena la sera prima sull'isola.

Senza nulla togliere a Infantino, il vero colpo che fa sognare la piazza ischitana risponde al nome di Francesco Millesi, centrocampista classe '80 proveniente dall'Arezzo. Si tratta di una mezzala sinistra, ma in carriera ha giocato anche a destra, dotata di ottima tecnica: alle sue spalle esperienze importanti in Serie A con il Catania e tra i cadetti con Spezia, Salernitana e Avellino. Proprio con gli irpini, con cui ha giocato per sette stagioni, ha partecipato appena l'anno scorso al campionato di serie B, collezionando 21 presenze.

Curriculum alla mano, parliamo dunque di due giocatori che possono letteralmente rivoluzionare il gioco dell'Ischia. La speranza, adesso, è che le attese siano rispettate.

classifica LEGA PRO GIRONE C

CLASSIFICA

ne arriveranno. Di questo passo quasi certamente si dovrà rinunciare all'età media, e ai benefici economici ad essa collegati. Il problema però è che, mentre il “piatto”si arricchisce giorno per giorno di nuove “pietanze”, i risultati sono sempre gli stessi. La domanda che la gente ci pone e che giriamo agli autori di tutto ciò è : “Ma era necessario smembrare un organico che necessitava solo di alcuni ritocchi per essere competitivo?” La risposta da parte nostra è no, e non solo per i risultati che si sono avuti. Ad oggi il numero di giocatori in entrata è di gran lunga superiore a quello degli elementi in uscita, e questo finisce per incidere pesantemente sulle già asfittiche finanze della società, costretta a fronteggiare un surplus di spese impreviste. Un modo dissennato e incomprensibile di operare che potrebbe pregiudicare il futuro della squadra. Sbaglia Maurizi ad avallare tutto quel-

lo che fa il direttore Basile.

Da tecnico navigato sa che certe rivoluzioni il più delle volte non sortiscono gli effetti sperati. Anche perché, a volte, quando” svuoti gli armadi altrui”, non ti rendi conto quali “capi” meritano di essere conservati. Dei nuovi solo Bruno e Bassini al momento hanno fatto intravedere qualcosa di buono. Gli altri probabilmente hanno bisogno di un po' di tempo per mostrare di non essere dei bluff. Purtroppo le avversarie per la salvezza non stanno ad aspettare e per questo c'è bisogno di gente in grado di essere subito utile.

Trofa, Impagliazzo e Rainone sono delle certezze, il problema è convincere Maurizi, anche perché i sostituti non sembrano offrire chissà quali garanzie. D'accordo sul fatto che le prestazioni di Rainone e Impagliazzo in alcune circostanze sono state caratterizzate da qualche errore, ma le prove di chi li ha sostituiti non sono state di

certo impeccabili. Trofa, poi, merita un discorso a parte.

Attualmente Maurizi a più riprese ha detto che a causa delle partenze di De Agostini ed Empereur è stato costretto a cambiare modulo, passando dal 3-5-2- al 4-4-2. Adesso non è chiaro per quale motivo l'unico esterno destro adatto al nuovo modulo, Davide Trofa, non viene tenuto in considerazione. Forse perché appartiene a quella rara categoria di persone che soffre in silenzio e non alza mai la voce? Se poi lo si tiene in disparte perché un suo utilizzo finirebbe per mettere in imbarazzo i compagni meno dotati tecnicamente, allora è un altro discorso. La verità è che attualmente l'Ischia è in mano a sprovveduti, e per come operano danno l'impressione di essere dei neofiti della materia. Da parte nostra abbiamo la colpa di accettare tutto con umana rassegnazione. Salvo diventare cattivi e spietati quando a ricoprire

1. BENEVENTO 2. SALERNITANA 3. JUVE STABIA 4. CASERTANA 5. FOGGIA -1 6. LECCE 7. MATERA 8. CATANZARO 9. BARLETTA 10. PAGANESE 11. V. LAMEZIA 12. COSENZA 13. M. FRANCA 14. LUPA ROMA 15. MELFI -2 16. MESSINA 17. SAVOIA 18. ISCHIA 19. AVERSA N. 20. REGGINA -4

46 44 39 38 37 36 35 30 29 27 25 23 23 23 22 21 17 15 12 11

Promossa in B la prima in classifica. 2^, 3^ e 4^ ai playoff.

16^, 17^, 18^ e 19^ ai playout.

20^ retrocessa in Serie D PROSSIMO TURNO (22^ giornata): Aversa-Salernitana, Benevento-Savoia, Cosenza-Barletta, Juve Stabia-Casertana, LecceMatera, Martina-Catanzaro, Melfi-Foggia, Messina-Reggina, Paganese-Lupa Roma, V.Lamezia-Ischia certi ruoli sono nostri concittadini, a testimonianza della nostra predisposizione ad essere colonizzati. Chissà cosa sarebbe successo se il direttore sportivo, anziché Basile, si fosse chiamato Scotti.

L'AVVERSARIA. I calabresi, che con l'Ischia hanno sempre pareggiato, vogliono uscire dalla crisi. Attenzione a Del Sante e Papa

VIGOR LAMEZIA, LA VITTORIA MANCA DA NOVEMBRE

Vincere per mettere alle spalle un periodo ricco di delusioni. Questo l'obiettivo della Vigor Lamezia nella sfida contro l'Ischia Isolaverde, avversaria diretta nella lotta salvezza. Dopo un inizio di campionato scoppiettante, i calabresi sono ora in evidente flessione, con la vittoria che manca addirittura dal 9 novembre scorso, quando i biancoverdi si imposero 1-0 sul Matera. Schierati dall'allenatore Alessandro Erra con un 4-3-3 di zemanian memoria, i lameziani possono fare leva su un attacco di grande caratura. Riflettori puntati, dunque, sull'ex Varese Stefano Del Sante, questa stagione autore di otto reti in diciannove presenze (oltre 60 gol in dieci anni di Lega Pro). L'attaccante, a riprova della sua classe, è seguito dalla Casertana di Campilongo, vera cannibale del mercato. Da non sottovalutare nemmeno l'ex Arzanese Umberto Improta (tre reti per l'ex “gemello del gol” di Francesco Ripa) e il napoletano Antonio Montella, l'anno scorso in forza all'Aprilia (dieci reti per lui in ventisette presenze; quest'anno è fermo a quota tre). A centrocampo spicca l'assenza di Fabio Scarsella, classe '89 con il vizio del gol (cinque in stagione): cresciuto nel Frosinone, ha giocato anche per Melfi e Martina Franca. Alla luce dell'assenza di uno dei fiori all'occhiello calabresi, le chiavi del centrocampo saranno nelle mani dell'ex Pergolettese Gabriele Puccio e, soprattutto, del nuovo acquisto Salvatore Papa: classe '90, nativo di Cosenza, nella prima parte di stagione ha militato nell'Aversa Normanna. A guidare la difesa ci saranno Petar Kostadinovic, di nazionalità croata, l'anno scorso alla Nocerina, e Francesco Rapisarda, classe '92 molto interessante, arrivato due anni fa dall'Aquila. A difendere i pali calabresi ecco il nuovo acquisto Francesco Forte, classe '92: per lui, reduce dalle esperienze ad Aversa e Gavorrano, si tratta di un ritorno in biancoverde, avendo giocato all'ombra dello stadio D'Ippolito dal 2008 al 2013. Saranno questi gli uomini a cui si affiderà Alessandro Erra, sfortunato da calciatore (ha interrotto la carriera a 30 anni per problemi fisici, dopo tante presenze in C e qualche gettone in B), protagonista da allenatore, invece, di una scalata esaltante iniziata con il Gelbison e proseguita ora a Lamezia.

Il tecnico, così, guiderà i biancoverdi nella quinta sfida in campionati professionistici contro l'Ischia: i precedenti, che risalgono al campionato 90-91 di C2 e a quello di Seconda divisione dell'anno scorso, mostrano un equilibrio totale alla luce dei cinque pareggi, con due gol per squadra. Nella gara di andata di quest'anno il match è terminato a reti bianche: gli isolani avrebbero meritato il successo, ma trovarono sulla loro strada un Piacenti fenomenale (incredibili le parate su De Agostini e Bulevardi). L'ex della gara è il gialloblu Francesco D'Amico, l'anno scorso in forza ai lameziani, con cui ha realizzato due reti in 27 presenze. (Cr.Me.)

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Reggina e Aversa si avvicinano sempre di più: per questo bisogna fare punti a Lamezia. Nel frattempo il mercato continua, tra cessioni e (tanti) acquisti

ECCELLENZA. Gladiator corsaro al Patalano e gli uomini di Iovine perdono punti salvezza. Procidani in piena zona play-out

iSCHia ora gUardaTi alle Spalle

reAL FOrIO, NON cI SIAMO! prOcIDA IrrIcONOScIBILe

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re sconfitte consecutive, sei gol subiti e uno solo realizzato.

Sono questi i numeri, impietosi, dell'Ischia Isolaverde in questo inizio 2015. La scialba prova con il Melfi ha mostrato ancora una volta una squadra incapace di costruire azioni di gioco ragionate e, soprattutto, di rendersi pericolosa in attacco. Infarcita di nuovi elementi, ultimi l'attaccante Infantino e il centrocampista Millesi, la compagine guidata da Agenore Maurizi affronta venerdì la temibile Vigor Lamezia. Una gara dall'alto coefficiente di difficoltà e che rappresenta a tutti gli effetti una vera e propria “prova del nove” per una squadra letteralmente rivoluzionata dal mercato. Senza l'uomo-simbolo Ciotola, allo stadio Guido D'Ippolito saranno tanti i volti nuovi rispetto alla squadra che prima di Natale ha battuto il Lecce al Mazzella, tanto che ben 10 convocati sono arrivati sull'isola a gennaio. La formazione sembra fatta: davanti al portiere Ioime, apparso tutt'altro che affidabile anche contro il Melfi, agiranno Bruno, Caso, Sirignano e Bassini; a centrocampo spazio al regista Emiliano Massimo, con Iannascoli e Bulevardi ai lati; in attacco Armeno e Schetter a supporto del nuovo acquisto Saveriano Infantino. Se non sorprende la decisione di lasciare inizialmente in panchina l'altro volto nuovo Francesco Millesi, sconcerta la bocciatura ai danni di Mario Finizio, dal rendimento quasi sempre sopra alla sufficienza in questo inizio campionato. Possibile che dietro a questa scelta si nasconda qualche movimento di mercato? Nel frattempo si segnalano le esclusioni di Ingretolli, ultimamente protagonista di prestazioni sconcertanti, di Fiandaca e Rainone.

Per quest'ultimo il futuro sembra sempre più lontano dall'isola: possibile il suo approdo nel girone settentrionale della Lega Pro. Ma non finisce qui: alla luce delle sette cessioni e degli undici acquisti effettuati in questa sessione invernale, l'Ischia ha bisogno di sfoltire la rosa, e così in uscita si segnalano i nomi di Cruz, Taglialatela, dello stesso Fiandaca e di Di Cesare. Cessioni necessarie, queste, dal momento che la rosa gialloblu è composta adesso da oltre 30 giocatori e che l'allenatore ha chiesto alla società altri due acquisti, una mezzala destra e una seconda punta da affiancare ad Infantino. Per l'attacco il nome di Matteo Di Piazza sembra essere stato ormai accantonato, a causa dell'infortunio che ha colpito recentemente il giocatore del Savoia; per la mediana, invece, si fanno sempre più insistenti i nomi di Marco Gallozzi e di Loris Damonte. Il primo, in forza al Matera, mentre andiamo in stampa è dato per vicinissimo alla Reggina; il secondo, invece, è un jolly di centrocampo del Messina, in prestito dal Varese, ma appare difficile che i peloritani possano lasciarlo andare via alla luce delle

cessioni di Bucolo e Vincenzo Pepe al Martina. Nomi e scenari futuribili, questi, ma nel frattempo c'è da pensare al calcio giocato: venerdì a Lamezia un risultato positivo potrebbe rilanciare l'Ischia, chiamata – e lo sosteniamo da mesi – non tanto a fare i calcoli su squadre come Messina e Cosenza, ma a guardarsi le spalle. Anche perché Reggina e Aversa Normanna continuano a recuperare terreno sui gialloblu in questo inizio 2015: i calabresi hanno sgranocchiato 5 punti, mentre gli aversani si sono avvicinati di due lunghezze.

In ottica salvezza, va comunque sottolineata la caduta libera della Lupa Roma, probabilmente la squadra più debole del torneo e per questo candidata all'ultimo posto; da aggiungere, poi, la lieta novella dei due punti di penalizzazione inflitti al Melfi, che fanno respirare l'Ischia, ma che allo stesso tempo fanno aumentare i rimpianti per la recente sconfitta con i lucani. Con una vittoria ora gli isolani si troverebbero non a sette ma a quattro punti dalla salvezza diretta. E, statene certi, sarebbe stata tutta un'altra storia. (Cr.Me)

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Ancora una sconfitta interna per il Real Forio, che si arrende ad un Gladiator tutt'altro che irresistibile ma cinico. La gara termina 0-3, con i sammaritani capaci di realizzare un trittico di reti con appena due tiri in porta (sì, avete capito bene); dal canto suo, e questo va sottolineato, il Real Forio non ha avuto la fortuna dalla sua parte. Lascia comunque perplessi l’approccio alla gara degli isolani, che sembrano - almeno tra le mura amiche - aver smarrito grinta e determinazione, requisiti indispensabili per una squadra giovane che ha come obiettivo la conquista della salvezza. Il primo tempo è noioso, in linea con la giornata grigia e piovosa, con pochissime occasioni da rete nell’arco della prima mezz’ora. Al 34′, il Gladiator passa in vantaggio: Pagano batte una punizione, la palla viene deviata dalla difesa locale e finisce così la sua corsa nella rete sbagliata.

Il gol subito sembra svegliare i biancoverdi, pericolosi subito con una insidiosa punizione di Romano: il portiere, però, respinge la sfera. Le occasione più ghiotte capitano a Maggino, il cui colpo di testa finisce fuori di poco, e allo stesso Romano, che - dopo aver saltato tre avversari - non riesce a trovare la via del gol. La ripresa si mette subito male: Di Spigna al 10′ viene espulso per doppio giallo. La pioggia diviene sempre più copiosa, e ciò non facilita il compito dei padroni di casa. Al 21′ un errore di Di Dato dà il via al raddoppio ospite, che porta la firma di Parentato. Nei minuti conclusivi arriva la terza rete ospite con l’autorete proprio di Di Dato, in giornata nera. Matura così una sconfitta pesante per il Forio: è arrivato il momento della svolta, almeno in casa, dove vanno raccolti più punti possibili per centrare la salvezza diretta, soprattutto adesso che le squadre in coda iniziano a marciare. Ora gli uomini di Iovine se la vedranno con il San Marco Trotti, squadra che naviga nelle zone alte della classifica e sconfitta recentemente dalla Sessana. I difensori isolani dovranno fare attenzione all'attaccante Paolo Sardo, autore quest'anno di 4 reti: alle sue spalle anche esperienze in C con la Nocerina.

PROCIDA, VICINO L'INCUBO PLAY-OUT - Un solo punto. È questa la distanza che divide dai play-out il Procida, squadra costruita per ben altri obiettivi. Ad inguaiare la squadra di Mister Lubrano è la sconfitta sul campo del redivivo San Giorgio, che risponde così alle vittorie di Puteolana e Quarto. Dopo un primo tempo soporifero (si segnala un'occasione non sfruttata al '38 dal procidano Cibelli), nella ripresa si accende il match: al 47' grande colpo di testa dell'isolano Vallefuoco, ma il portiere Martucci devia la palla sul palo; al 64' rete del vantaggio ospite con un gran tiro al volo, dai 20 metri, di Migliaccio. Proprio l'autore del gol viene poco dopo espulso: il Procida, con l'uomo in più, cerca così la rete del pari con Cibelli e Aprile, ma senza successo. Nei 7 minuti di recupero arriva anche il raddoppio di Velotti su rigore. Con questa sconfitta i procidani iniziano a temere il peggio: adesso c'è da affrontare il Quarto, fanalino di coda in ripresa, che può fare affidamento sull'attaccante Franco Palma, autore di 5 reti in stagione.

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PROMOZIONE. Gli aquilotti non vanno oltre il pareggio a reti bianche contro il modesto Alfaterna e vedono allontanarsi la zona play-off.

Sconfitta per i foriani, sempre più in basso in classifica: ma la sconfitta con il Don Guanella sembra macchiata da un rigore inesistente

BARANO SPRECONE FLORIGIUM IN PICCHIATA

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l Barano non riesce a centrare la terza vittoria consecutiva e vede allontanarsi la zona play-off.

Nonostante le numerose palle gol costruite, gli aquilotti non vanno oltre il pari ad occhiali contro l’Alfaterna, il cui atteggiamento difensivo è stato premiato con un punto prezioso in chiave salvezza.

Le prime palle gol isolane nascono dai piedi di Farina, ma Pisani in entrambe le circostanze non si fa trovare pronto. Intorno alla mezz’ora l’estremo difensore locale si esibisce nel primo di una lunga serie di interventi, superandosi sulla punizione battuta da Sogliuzzo; sul finire della prima frazione di gara è Gianluca Saurino a sfiorare la rete. Nella ripresa il copione non muta: l’Alfaterna è concentrata prevalentemente sulla fase difensiva, mentre il Barano detiene il pallino del gioco in mano, senza però graffiare negli ultimi metri. Le occasioni più ghiotte capitano ai soliti Farina e Saurino, che però non riescono a superare il numero uno locale, Benevento, in giornata di grazia. Ora gli uomini di Mister Di Nolfo, sesti a due punti dal Don Guanella, dovranno vedersela con il temuto San Vito Positano, terzo in classifica e reduce

dal pareggio casalingo con il Neapolis: i costieri possono fare affidamento sul Bomber Fabio Cifani, cresciuto nelle giovanili del Genoa e protagonista in Eccellenza di annate memorabili (33 reti tra il 2009 e il 2011 con il Real Isernia). Ma a preoccupare è soprattutto il collettivo dei positanesi, costruito dal presidente Alessandro Cecchi Paone per centrare almeno i play-off. Ci vorrà, insomma, il miglior Barano: solo con una vittoria si potranno ancora sognare gli spareggi nobili.

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LORIGIUM SEMPRE PIÙ GIÙ – Ancora una sconfitta, la terza del 2015, per il Florigium. Sempre più in zona play-out, la squadra di mister Monti viene battuta sul campo dell’Oratorio Don Guanella al termine di una gara in cui avrebbe meritato perlomeno un pareggio. I padroni di casa partono subito forte e al termine del primo tempo, al 40’, vanno in vantaggio con Angiolino; nella ripresa Cirillo va in gol alla mezz’ora, chiudendo virtualmente la gara. Il Florigium, però, non

ci sta e nei minuti conclusivi della gara riesce a raggiungere un insperato pareggio: prima accorcia le distanze Savio su calcio di rigore, al 35’; poi, in pieno recupero, arriva la rete del solito Pino Buono, autore di un calcio di punizione magistrale (messe in mostra, ancora una volta, qualità balistiche non indifferenti).

L’impresa sembra dietro l’angolo ma al 96’ , ben oltre il recupero concesso dalla giacchetta nera, si materializza la grande beffa: Velluso in area anticipa Angiolino, la palla carambola in angolo, ma il direttore di gara concede il rigore (inesistente, simile a quello assegnato alla Roma martedì in Coppa Italia). Dal dischetto Pengue realizza, permettendo all’Oratorio di trionfare. “Rigore inventato, un vero peccato”, ha sbottato a fine gara mister Monti. Ora la squadra foriana ospita in casa l’Alfaterna, avversaria diretta in ottica salvezza e apparsa con il Barano in netta ripresa dopo un inizio 2015 da dimenticare. Indispensabile la vittoria per sperare ancora di uscire dalle sabbie mobili dei play-out e puntare così alla salvezza diretta, obiettivo che appare alla portata dei biancoverdi.

PROMOZIONE CAMPANIA GIRONE B

PROMOZIONE CAMPANIA GIRONE B

CLASSIFICA

CLASSIFICA

1. CASTEL S. GIORGIO 43 2. JUVE POGGIOM. 36 3. S.VITO POSITANO 34 4. PRO PAGANI 33 5.ORATORIO DON G. 30 6. BARANO 28 7. PIMONTE 27 8. COSTA D’AMALFI 26 9. REAL S. EGIDIO 26 10. S.M. LA CARITÀ 25 11. REAL POGGIO 23 20 12. FLORIGIUM 13. NEAPOLIS 19 14. ALFATERNA 14 9 15. MARI 16. BOYS PIANURESE 6

1. SESSANA 2. TURRIS 3. HERCULANEUM 4. VIRTUS VOLLA 5. PORTICI 6. S. MARCO TROTTI 7. GLADIATOR 8. CAMPANIA 9. STASIA 10. PROCIDA 11. REAL FORIO 12. SIBILLA S. 13. HERMES CAS. 14. PUTEOLANA 15. S.GIORGIO 16. QUARTO

Promossa in Eccellenza la prima in classifica. 2^ e 3^ ai playoff. 12^, 13^, 14^ e 15^ ai playout. 16^ retrocessa in Prima Categoria

Promossa in Serie D la prima in classifica. 2^, 3^ e 4^ ai playoff. 12^, 13^, 14^ e 15^ ai playout. 16^ retrocessa in Promozione

PROSSIMO TURNO (19^ giornata): Barano-Positano, Boys Pian.-Pimonte, Costa d’Amalfi-Oratorio D., Florigium-Alfaterna, Juve Pro Pog.-Mari, Neapolis-Pro Pagani, Real S.Egidio-Real Poggio, S.Maria la CaritàCastel S.Giorgio

PROSSIMO TURNO (19^ giornata): Herculaneum-Stasia, Campania-Turris, Gladiator-Puteolana, Hermes Casagiove-S. Giorgio, Procida-Quarto, Portici-V.Volla; S.Marco Trotti-Real Forio, SibillaSessana

45 45 36 33 24 24 24 22 22 20 19 19 16 16 16 15

BASKET. Male entrambe le isolane, battute da Delta Salerno e Secondigliano

PALLAVOLO. Alligatori sconfitti per 3-1.

Le lacchesi attese dal Pontecagnano

ALTRO CALCIO. In 3a Categoria bene i casamicciolesi. Pokerissimo gialloblu

IL FORIO SPAVENTA LA CAPOLISTA CESTISTICA: ANCORA UNA SCONFITTA

ISCHIA: SALERNO È AMARA LA FUTURA CERCA L’IMPRESA

MONDO SPORT: ECCO LA VITTORIA! ISCHIA BERRETTI A VALANGA

Amara sconfitta per il Forio Basket, che mette paura alla capolista Delta Salerno dopo un inizio gara spumeggiante (85-79 il risultato finale). Il primo quarto è tutto dei foriani, avanti di dieci punti. I padroni di casa però reagiscono e all’intervallo si arriva con le due compagini in campo distanziate da appena un punto (45-46). È nel terzo quarto che i salernitani danno una svolta alla gara, acquisendo quel vantaggio che durerà fino al termine della gara. Cattive notizie arrivano anche dalla Cestistica, sconfitta per 50-57 dal Secondigliano. Al Taglialatela la squadra di Antonello Ruggiero gioca una buona gara, ma si spegne sul finire del terzo quarto. La Cestistica accusa un calo di natura fisica e mentale, il Secondigliano ne approfitta ed incrementano il vantaggio. Gli isolani cercano la reazione e riescono anche a pareggiare i conti. L’illusione, però, dura solo un istante, con gli ospiti che si riportano in avanti grazie ad una serie di tiri dalla lunetta.

Ancora cattive notizie dalla Serie C maschile. L’Ischia Pallavolo incappa a Salerno in un’altra sconfitta e deve arrendersi con la Irtet, che si imposta per 3-1. I padroni di casa mettono subito le cose in chiaro, aggiudicandosi i primi due set senza grandi difficoltà (25-14 e 25-21 i punteggi). La reazione degli isolani arriva nel terzo parziale, con Ferrandino e compagni che riescono a prevalere con un sofferto 22-25. La verve gialloblù, però, dura troppo poco. Il quarto set torna così a parlare salernitano, con l’Irtet che si impone con un inequivocabile 25-13. Gli alligatori, sempre ottavi in classifica, se la vedranno adesso con il Vesuvio Oplonti, avanti di quattro punti in graduatoria. Turno di riposo, invece, per la Futura Volley di Mister De Siano (Serie C Femminile). Le lacchesi – reduci dalla terza vittoria in campionato, ottenuta sul campo del McDonald/s Nola – sono attese dalla sfida esterne con il lanciatissimo Pontecagnano, terzo in classifica.

Torna alla vittoria la Mondo Sport di mister Buonomano, che batte per 4-1 lo Sporting Sant’Antimo. Le reti dei casamicciolesi portano la firma di Pisani, autore di una doppietta, Barile e Guazzo. Bellissimo il gol degli ospiti con Borzacchiello, che da quasi 50 metri ha mandato la palla nel sette. I casamicciolesi, sesti in classifica a 5 punti dalla vetta, nel prossimo turno affronteranno il modesto Golden Calcio. Torna alla vittoria anche l’Ischia Berretti di Flavio Leo, che ha asfaltato il Martina Franca con un rotondo 5-0. Gli isolani hanno faticato a sbloccare la gara ma, una volta trovato il vantaggio, hanno poi dilagato. A siglare la prima rete, al 38′, è Castagna: il nuovo acquisto del Pescara è bravo di testa su assist di Boria. Il raddoppio è un eurogol di Sirabella che dai sedici metri manda la palla nel sette. Nella ripresa, in rete ancora Castagna e doppietta per Cassin. I gialloblu, ora noni in classifica, conquistano i tre punti dopo quattro sconfitte consecutive.

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22 - 28 gennaio 2015

CALCIO A 5. Portosalvini battuti dal Real San Giuseppe e sempre più in piena zona playout.

In Serie D la squadra di Acatrinei batte 4-3 la Virtus Flegrea e conserva la vetta in compagnia del Fuorigrotta

VIRTUS ORGOGLIOSA, MA NON BASTA FUTSAL, VITTORIA AL CARDIOPALMA

E

nnesima sconfitta per la Virtus Ischia (Serie C2), che si arrende al Real San Giuseppe al termine di una gara combattuta e decisa dagli episodi.

Senza l’infortunato Eroico e gli indisponibili Giametta e De Simone, ma con Fermo e Caruso in più, i portosalvini sfiorano subito il vantaggio con un tiro dalla distanza di Fondicelli che termina di poco a lato. Il Real San Giuseppe prende il pallino del gioco e, dopo una traversa colpita da Boccia, passa in vantaggio con Gallese che, in contropiede, non sbaglia a tu per tu con De Nicola. Il parziale finisce con la Virtus ancora pericolosa nelle ripartenze (Del Neso e Vuoso sfiorano il gol). Al 10’ del secondo tempo pari isolano con Del Neso, bravo a raccogliere una respinta avversaria e a battere il portiere locale con un sinistro potente. I vesuviani, però, non ci stanno e al 25’ Gallese colpisce in pieno l’incrocio dei pali con un tiro pregevole. Gli isolani non stanno a guardare, tanto che sfiorano il vantaggio al 29’ con Vuoso, che si fa ipnotizzare a tu per tu con il portiere. Al 30’ arriva la beffa: corta respinta isolana

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CORSA. Alla 14esima della 10 km spiccano le prove di Michelangelo Di Maio e Mariano Barile.

Tra le donne, ottima prestazione di Giovanna D’Abundo

MARATONA DI S.ANTONIO BENE I poDIstI IsoLANI

su tiro di Boccia, sulla palla si avventa Visone che, trascinando giù Di Scala, colpisce la palla di punta e spiazza De Nicola. Il match, condizionato da alcune decisioni arbitrali, finisce qui: una grande delusione per gli ischitani, che questo sabato affrontano il Casoria ultimo in classifica.

Una gara assolutamente da vincere, per sperare ancora nella salvezza diretta

S

ERIE D – Prova d’orgoglio della Futsal che – con un Manzi a mezzo servizio e senza Bomber Di Meglio – batte 4-3 la Virtus Flegrea. Pronti via e la Futsal va in vantaggio

al 6’ con un tiro dal limite dell’aria del solito Catalin Acatrinei. Dopo il gol isolano i ritmi si abbassano e non ci sono particolari occasioni da segnalare. Nella ripresa i padroni di casa si riversano in attacco, ma la Futsal raddoppia con Domenico Di Meglio, bravo a sfruttare un assist di Acatrinei. Al 34’ rete dei flegrei con Muscellotta, avvantaggiato da un errore grossolano degli isolani.

La Futsal si sveglia e, dopo quattro occasioni nitide, sigla il 3-1 al 42’, con un missile di Filippo Buono che sorprende il portiere Falcone. La Virtus Flegrea, però, non ci sta, e perviene al pareggio con le

reti di Miranda (tiro da fuori al 46’) e di Melissa (rigore al 51’). A togliere le castagne dal fuoco, ancora una volta, ci pensa Acatrinei con un colpo dei suoi, al 59’. Nel finale clamorose le occasioni mancate dallo stesso Acatrinei e da Enrico Di Meglio.

Tanta sofferenza negli ultimi minuti, ma il risultato non cambia: gli isolani conservano il primo posto con il Fuorigrotta e nel prossimo turno affrontano la Futsal Friend, terzultima in classifica. Nello stesso girone, il Forio ferma sul 3-3 il Real Pozzuoli al termine di una gara che si ricorderà per deprecabili atti di violenza.

Ancora una grande prestazione in terraferma per i podisti ischitani, protagonisti della quattordicesima edizione della 10 km di Sant’Antonio Abate, una delle gare podistiche più frequentate della Campania. Mille gli atleti arrivati al traguardo: presenti anche 18 runners isolani della squadra “Valore Salute, Forti e Veloci”, per l’occasione infarcita di esordienti in competizioni in terraferma (vedi Titti Mattera e Valentina Abrogato). I primi del gruppo a tagliare il traguardo sono stati i soliti Michelangelo Di Maio e Mariano Barile, confermatisi in grande forma e protagonisti rispettivamente con il tempo di 37,22 e di 37,25. Alle loro spalle, ottima la prestazione di Nicola Scotti, che ha fermato il cronometro a 39,18; dietro di lui ecco Aniello Del Deo, che - nonostante il fastidio al ginocchio - riesce ad andare sotto i 4 minuti al chilometro. La prima delle donne è stata Giovanna D’Abundo, che - con il tempo di 39,54 – si è classificata seconda nella categoria femminile e quinta nella graduatoria assoluta, a dimostrazione dell’ottimo risultato raggiunto; alle sue spalle, ottima la prestazione di Lisa Di Meo con il tempo di 40,50, dimostrando così – nonostante diversi mesi lontano dalle gare - l’ottimo stato di forma già dimostrato alla Forio in Corsa. Migliorano ancora il loro personale Francesco Regine e Giuseppe Colella con il tempo di 40,59 e 41,10 con Giuseppe Iacono solo di poco staccato con il tempo di 41,34. Da segnalare la prestazione di Gennaro De Vita, che alla soglia dei sessant’anni centra il suo obiettivo di migliorare il suo personale e chiude in 52,31.

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LA NOTA STONATA a cura di Francesco Imparato

VIDEOGIOCHI, MUSICA E PASSIONE L’influenza della musica dei videogiochi nel mondo musicale

Troppo spesso sottovalutata, la musica dei videogame spesso e volentieri è ‘evasa’ dal proprio recinto e ha influenzato anche altri ambiti musicali. Non è solo un semplice “contorno”, come qualcuno potrebbe erroneamente credere. Le colonne sonore sono parte integrante dell’esperienza videoludica, permettono all’utente di vivere un videogames in maniera completa. Negli sparatutto in prima persona, ad esempio, una buona colonna sonora fornisce ancora più adrenalina, mentre in un gioco d’ambientazione gotica una colonna sonora molto dark permetterà di immergersi ancora di più nelle atmosfere cupe e tetre del gioco.

Non solo: la musica dei videogiochi riesce a contaminare altre forme di arte e intrattenimento.

Potrebbe sembrare incredibile a dirsi ma, ad esempio, la musica dei videogames giapponesi degli anni ‘80 ha avuto una grande influenza sullo sviluppo di alcune correnti musicali negli Stati Uniti. Una correlazione che a molti sarà sfuggita, ma non agli autori del documentario “Diggin’ in the Carts”, nato per analizzare la connessione tra mondo videoludico nipponico e musica elettronica statunitense.

A differenza di altri documentari sui videogames, “Diggin’ in the Carts” fa pochissimo ricorso alle immagini tratte dai giochi. L’obiettivo è permettere a chiunque segua il documentario di apprezzare a pieno le varie colonne sonore, senza lasciarsi “risucchiare” nel vortice di azione e dinamismo dei videogames. Troppo spesso, infatti, la musica dei videogiochi è paragonata a musica per bambini: gli autori del documentario, invece, vogliono che la gente ascolti le colonne sonore come se ascoltassero il CD del loro cantante preferito. Per questo le note dei vari Super Mario, Zelda, Final Fantasy e gli altri capolavori videoludici prodotti nella terra del Sol Levante sono accompagnati da “cartoline” che riproducono alcuni dei migliori scorci del Giappone.

Per chi volesse avvicinarsi alla musica per videogames, comunque, “Diggin’ in the Carts” (dove “carts” sta per “cartidges”, le classiche cartucce dei videogames) potrebbe anche non essere il programma più adeguato. A differenza della gran parte dei documentari nei quali si tenta di offrire un punto di vista accessibile anche ai “neofiti”, il documentario sulle colonne sonore dei videogiochi giapponesi degli anni ‘80 è un concentrato di musica elettronica, giochi e Giappone.

Una vera e propria dichiarazione d’amore, insomma, nei confronti di un movimento d’avanguardia che, sperimentando, ha influenzato generazioni di musicisti in tutto il mondo.

E anche chi vi scrive...che ora si andrà a fare una partitina!

Buona musica!

22 - 28 gennaio 2015

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PALAZZO ZEVALLOS STIGLIANO: TRA CARAVAGGIO ED EVENTI

Non solo mostre: in questo trimestre, si terranno nella Galleria degli incontri artistico-culinari Sulla via dello shopping è stato eretto, nella prima metà del XVII secolo, l’imponente palazzo Zevallos Stigliano per opera dell’architetto Cosimo Fanzago e per volontà della famiglia nobiliare spagnola degli Zevallos.

Dopo la morte del primo proprietario, ossia Giovanni Zevallos, il palazzo venne poi ceduto ai Vandeneynden, fino a diventare oggi proprietà della Banca Commerciale Italiana.

Il palazzo è visitabile come appartamento nobiliare, e al suo interno è ubicata la galleria che ospita l’ultimo Caravaggio, alias Michelangelo Merisi: già all’inizio del ‘600, l’artista era giunto a Napoli dopo aver abbandonato Roma, e nel suo primo periodo napoletano aveva realizzato “le Sette Opere di Misericordia” e la celebre “Flagellazione” esposta al Museo di Capodimonte. È durante il suo ultimo soggiorno nella città Partenopea che ha realizzato il dipinto meritevole di aver reso celebre questo “nuovo museo”: l’opera in questione è il “Martirio di Sant’Orsola”, commissionata dal principe genovese Marcantonio Doria, la cui figlia adottiva, una volta entrata nel monastero napoletano di Sant’Andrea delle Dame aveva assunto il nome religioso di Suor Orsola; si tratta di una iconografia insolita, ma tipica della pittura del Merisi.

Non solo Caravaggio, però: tra le Sale degne di nota vi è la Sala degli Amorini, che introduce alla sezione seicentesca della Galleria, e così chiamata per via della presenza di angioletti nella decorazione della volta.

Tra questi dipinti spicca il soggetto biblico “Giuditta decapita Oloferne”, rapportata con un recente ritrovamento attribuito al Caravaggio.

A questa si aggiungono la Sala Pompeiana e la Sala di Luca Giordano e Francesco de Mura, esponenti della tradizione pittorica napoletana: il primo ha come modello di riferimento Caravaggio, nella resa naturalistica della scena, ben esemplificata nell’ “Immacolata Concezione”.

In contrapposizione, De Mura si rifà a principi di rigore disegnativo e compostezza, di cui il “Cristo Benedicente” risulta esemplificativo.

Da poco si è conclusa, riscontrando notevole successo, la mostra “Tanzio da Varallo incontra Caravaggio”, con l’intento di omaggiare il maestro Antonio D’Enrico, per l’appunto Tanzio da Varallo, organizzata da Intesa San Paolo e in collaborazione, tra i diversi, con la Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici dell’Abruzzo.

Ma per il nuovo anno, ci sono proposte alquanto singolari: da Gennaio a Marzo, per un sabato al mese, si terrano degli incontri artistico-culinari; le opere esposte diventeranno fonte di ispirazione gastronomica.

Si comincerà sabato 31 gennaio, corrente mese: “Il Pane di ieri e di oggi”, con la presenza dei fornai dell’antico forno napoletano Leopoldo, che interpreteranno l’opera “Natura morta con pane, biscotti e fiori” di Recco, anch’essa esposta in galleria, occasione per raccontare la storia del tarallo a Napoli. Segue sabato 28 febbraio l’interpretazione del baccalà secondo lo chef Vincenzo Russo dell’osteria Baccalaria, partendo dalla natura morta “Pesci e molluschi” dell’artista sucitato, e infine sabato 14 marzo, dove farà da padrona la cucina contadina.

Occasione per degustare e imparare, mentre ci si prende una pausa dal frenetico shopping fine settimanale di Via Toledo.

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22 - 28 gennaio 2015

BY NIGHT a cura di Franco Trani •

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22 - 28 gennaio 2015

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