Corriere dell'Isola n. 7 2015

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settimanale GRATUITO delle isole di ischia e procida • www.corrieredellisola.com Ennesima pecca nel panorama isolano, la spiaggia artificiale davanti il Pio Monte della Misericordia esempio di degrado e di indifferenza isolana.

Ne parliamo alle pagine 4 e 5.

L’OASI INFELICE L'INTERVISTA ORNELLA VANONI Si raCConTa

ESpoSiTo a pag. 12

LA MOSTRA ALICE

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19 - 25 Febbraio 2015

L'APERTURA

IL LEONE DA PC

N

e parlavo proprio in questi giorni con degli amici.

Quanto è bello dire quello che si pensa, giudicare e criticare senza avere problemi? Molto, anzi moltissimo. Ma io non credo che valga la pena dare la propria opinione per qualcosa o qualcuno se non si ha il coraggio di metterci la faccia. Eppure ad Ischia ormai questo si fa e gli accadimenti di Forio ne sono una vivissima prova. Uno striscione messo così, a pro di minaccia con gli occhi rivolti verso il blu del mare foriano, comitati fantasma su facebook che pensano di fare il bene del paese offendendo chiunque abbia sotto tiro, e ancora un personaggio dei social, la stampa ischitana, che ama passare il tempo facendo fare cane e gatto ai due quotidiani dell’Isola, mentre nascosto come un topolino si gode lo spettacolo. Un topolino che pensa di essere un leone evidentemente, senza capire che farsi strada tra le note del web risulta non solo sgradevole per chi vuole capire quel che avviene, ma anche potenzialmente scorretto verso chi dovrebbe avere diritto di replica. E allora se dobbiamo dirla tutta, assumiamoci la responsabilità dei

nostri pensieri. La sottoscritta non vede nel Comune di Forio attualmente forze giovanili in grado di sostenere un movimento serio, atto al cambiamento, come non vede neanche nell’attuale giunta una dimostrazione di maturità e serietà di cui necessitano i cittadini. Insomma, a forza di nascondersi dietro un computer, uno striscione e la voce di movimenti nati solo per poche motivazioni, stiamo facendo la fine di un popolino letteralmente pompato solo dal web, senza una struttura nostra e idee concrete. Ed è per questo che mi chiedo: comitato giovanile foriano, stampa ischitana, noi siamo nessuno, perché non ne parliamo da vicino in un dibattito aperto e magari live assieme agli esponenti di spicco della nostra società? In campo neutrale come solo il corriere dell’Isola può essere, parliamo delle motivazioni che vi spingono ad avere questa vita parallela solo online e non sul campo, perchè se continuate così, voi non sarete nessuno, pardon lapsus freudiano, voi non sarete leggenda, ma solo una barzelletta! A.punzo@corrieredellisola.com

Il Corriere dell'Isola è una realtà giovane, innovativa e in costante crescita. Primo free press delle Isole di Ischia e Procida distribuiamo il nostro giornale ogni settimana in un totale di 6.000 copie per volta senza stancarci mai. La nostra redazione è alla costante ricerca di nuove penne, con l'ambizione di crescere ancora e migliorarci. Chiunque sia interessato può mandare una mail a redazione@corrieredellisola.com

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L’EDITORIALE

<< Vi presento Sir Vizio>> • di Graziano Petrucci

P

ossibile che nessuno si sia accorto che l'unico 'servizio' che funziona senza intoppi sull'isola è quello del così detto "servizio civile"? Niente di più facile. Si organizza un concorso e si fa presto a montare la passerella untuosa dei rapporti clientelari.

Come per la stessa operazione, CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida. www.corrieredellisola.com Registrazione al tribunale di Napoli n. 4816 del 20/11/1996

svolta qualche tempo fa a Lacco Ameno, che ha aperto i soliti grossi margini al dubbio nella formazione della graduatoria per l'assegnazione dei posti, anche a Casamicciola si è potuto assistere a una cosa simile. Che a qualcuno fa drizzare le orecchie e i peli delle ascelle, è evidente, mentre a qualche altro più smaliziato non pare nemmeno una sorpresa. C'è pure chi ha detto <<Non è neppure un concorso!>> SOCIETA’ EDITRICE Nuvola Grafica Via M. Schioppa 78 - Forio (NA) PROGETTO GRAFICO, IMPAGINAZIONE E STAMPA Nuvola Grafica www.nuvolagrafica.it

come a dire che, forse, tutti sapevano come sarebbero andate le cose e c'è stato chi ha voluto tentare, come dire, la sorte a suo rischio.

Dopo tutto però neanche si può parlare di mancanza di trasparenza se le relazioni - quanto pericolose o favorite non è dato ancora saperlo- tra candidati 'vincitori' e una parte delle stelle del potere amministrativo del Comune a qualcuno sembravano scontate già

molto tempo prima. D'accordo, può succedere, dopo tutto siamo sempre in un piccolo comune di provincia. Si conoscono tutti più o meno e può capitare di trovarsi o nella posizione di grande elettore o di parente che partecipa alla prova o in commissione. Sembra di stare davanti a uno di quei tavolini improvvisati in strada che si usano per il gioco delle tre carte. Quelli in cui passandoci vicino magari,

incuriosito, ti fermi. Il pollo, di norma, è quello che si ferma ma se ne accorge solo dopo. E mentre il banco è tenuto da quello con le carte, da pollo uno può pure pensare- legittimamente- che se la fortuna lo sfiora può vincere qualcosa. inutile dire che il pollo fa sempre una brutta fine.

DIRETTORE RESPONSABILE Diego Mattera d.mattera@corrieredellisola.com Coordinatore: Annamaria Punzo redazione@corrieredellisola.com Vice Coordinatore: Alessandra Vuoso a.vuoso@corrieredellisola.com

Collaborano con la redazione: Alessandro Mollo, Cristian Messina, Elettra Irace, Rossella Cavallo, Sara Mattera, Henri Camillo Bermudez, Francesco Esposito, Francesco Imparato, Enrico Scala, Pancrazio Arcamone

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ Nuvola Grafica Via Mons. Schioppa 78 • 80075 Forio (NA) Tel. +39 348 0815024

Foto: Franco Trani

Facebook Graziano Petrucci

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19 - 25 Febbraio 2015

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Dopo l’alluvione del 2009 una spiaggettina si formò a causa del fango e dei detriti

l’oasi all’oMBra Del “FerrY Boat”

castaGna: "BisoGna interVenire al piÙ presto per risolVere la sitUazione" La composizione di quel terreno potrebbe rivelarsi nociva per l’equilibrio ambientale della zona.

Abbiamo chiesto delucidazioni al sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna • di Maria Elettra Irace

C

ASAMICCIOLA - In

questi giorni la questione “ferry boat” è ancora in via di risoluzione e mentre molti ischitani fotografano il relitto della nave che troneggia ormai da qualche giorno sul litorale, a pochi metri ben altra questione continua a passare inosservata. La frana che colpì Casamicciola il 10 novembre del 2009 non ebbe infatti come uniche

conseguenze una perdita umana (ricordarlo è doveroso) e i danni fisici in tutta la zona interessata. La lava di fango e detriti che dalla zona di Casamicciola alta arrivò fino al porto, dopo essersi riversata nello specchio di mare antistante l’incrocio del Pio Monte della Misericordia, ebbe come ulteriore conseguenza la “nascita” della spiaggettina di fango e terreno su cui adesso cresce indisturbata la vegetazione. E se ogni isola nell’immaginario collettivo ha la sua spiaggia di sabbia corallina, la sabbia fangosa e maleodorante della giovane oasi fa presagire ben altra composizione chimica. Le operazioni effettuate nella zona per il recupero della nave bloccata sulla sabbia ha in questi giorni peggiorato

la situazione. Abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna.

Come amministrazione del comune di Casamicciola avete preso in considerazione la questione, e pensato ad un intervento?

Deve sapere che nella strada del Monte della Misericordia c’era un letto di lava che è stato tombato, quindi sotto c’è un “vuoto” dove scorre la lava, ovvero l’acqua che viene raccolta dai vari alvei e portata a mare. Da lì esce tutta quest’acqua che in pratica proviene dalla montagna, se vogliamo dire così, e va a mare. Per poter utilizzare quella spiaggetta si dovrebbe incanalare quell’acqua e portarla

più fuori, a una certa profondità, in questo modo quella spiaggetta potrebbe essere utilizzata. Come amministrazione avevamo anche avuto l’idea di un finanziamento, idea in realtà avanzata già dell’amministrazione precedente D’Ambrosio, per poter valutare quell’area. La problematica del traghetto arenato nella zona della spiaggetta ha peggiorato la situazione, tanto è vero che noi abbiamo già fatto le dovute relazioni negli uffici per poter capire se abbiamo subito dei danni in virtù di questa situazione. Quindi sì, ci stiamo attivando, soprattutto perché non è un bel biglietto da visita da mostrare ai turisti che vengono dal porto del nostro comune.

Dovranno fare delle vere e proprie analisi?

Dopo che verrà sistemata questa questione ci vorranno certamente delle analisi per capire se quella sabbia, quella zona potrà essere balneabile. Ci vorranno delle autorizzazioni quindi non è semplice, non basterà risolvere la situazione, ci saranno ulteriori passaggi dopo.

Perché sostanzialmente quella spiaggetta fa da blocco per gli scarichi dell’acqua.

No, non è che fa da blocco, diciamo che lì sfocia proprio il letto di lava da cui poi escono queste acque. È stato sempre così però per poter pensare di fare qualsiasi cosa in quella zona, un’area pedonabile ad esempio, bisogna prima risolvere la

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primopiano •

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Disagi per chi la guarda, per chi la scopre appena arrivato sull'Isola, e per chi la odora!

La SpiaGGia DEL miSTEro Mai come in questa circostanza possiamo dire che qualcosa ci puzza … parliamo della spiaggia protagonista dell’ultimo colossal ischitano, ovvero l’incagliato ferry boat, che per giorni e giorni ha fatto compagnia alla spiaggetta davanti il Pio Monte della Misericordia. Ma cosa puzza esattamente? Proprio questa spiaggia, nata da detriti e chissà cosa altro scivolati fin giù a mare dopo l’alluvione del 2009. Eppure da così tanti anni ancora non si è riuscito a risolvere tale scempio, fatto di sostanze ignote e forse mai analizzate, in un perdurare di menefreghismo e forse mai totale e reale interesse. Il Sindaco Castagna, in merito alla vicenda, ha assicurato un tentativo di risoluzione in corso, già anticipato dalla passata amministrazione, ma alle parole devono seguire necessariamente i fatti. Ciò soprattutto in virtù degli ultimi accadimenti legati proprio allo spostamento del Tourist, il quale ha smosso il materiale fangoso e sabbioso, aumentando il cattivo odore della spiaggia.

In merito alla vicenda, sarebbe buona cosa in primis evidenziare le componenti della zona in questione, chiedendo un’analisi all’Arpac, cosa che di fatto compete proprio al Comune di Casamicciola. E circa la sequenza analisi/risultati/effetti, abbiamo chiesto opinione anche a Legambiente Ischia quale ha così commentato la vicenda del Tourist.

“L'incidente del Tourist Ferry Boat a Casamicciola, risoltosi fortunatamente in tempi abbastanza veloci e senza gravi danni, ha riproposto il tema della sicurezza dei trasporti marittimi locali sia in relazione alla sicurezza dei passeggeri sia a quella dell'ecosistema marino, protetto legalmente dallo status di Parco Nazionale.

Inoltre l'evento ha messo a tema la protezione delle coste e spiagge da possibili inquinamenti accidentali esterni all'isola.

La posizione di Legambiente Ischia e' quella di affiancare le Associazioni ed i gruppi che si battono per una migliore qualita' del trasporto marittimo.

Invitiamo pertanto le compagnie di trasporto a prestare la massima attenzione - secondo quanto previsto dalla precisa normativa nazionale ed internazionale - alle procedure di sicurezza ed anti -inquinamento”.

Ed è altresì meritevole di attenzione il disimpegno con cui molte autorità locali ignorino la vicenda, dando come al solito la dimostrazione che si predica bene ma si razzola male anche nel contesto comune unico. L’interesse di chi vuole un territorio unito non deve rimanere ancorato al proprio “orticello”, ma deve vedere ed estendere in maniera accurata e totale, il proprio interesse alla bellezza e alla buona salute di tutta l’Isola d’Ischia. Pessima cartolina per chi sbarca a Casamicciola, ma anche per chi Ischia la vive ogni giorno, vogliamo augurarci che questa vicenda veda per davvero una pronta risoluzione.

questione del letto, al di là del fatto che non è bello vedere quest’acqua che esce a cielo aperto, questa è la cosa più brutta. Quindi ci stiamo attivando per questo, poi per qualsiasi altra ipotesi progettuale c’è necessità di capire bene prima quali potrebbero essere le possibilità del comune per poter realizzare qualsiasi cosa.

Si parla però di tempi abbastanza lunghi quindi?

No, questo problema dell’acqua tombale potrebbe essere risolto in tempi brevi ed è quello di cui mi sto interessando perché ripeto non è un bello spettacolo. Almeno quello potrebbe essere immediato ed è da fare perché non è accettabile per un comune turistico come Casamicciola Terme questa situazione.

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• ISOLA

19 - 25 Febbraio 2015

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La tradizione calpestata ancora una volta

A FORIO IL BANCO DEL PESCE NON HA UNA CASA Dura la protesta dei lavoratori del mare fuori il Municipio di Forio. Vincente la mossa del collocamento al mercato comunale, ma per quanto?

In attesa di una mossa definitiva da parte dell’amministrazione, a partire dalla data dei lavori nel mercato, previsti per prossimo 23 febbraio, tutti i pescatori e i pescivendoli, torneranno a

F

ORIO – Il paese si colora ancora una volta delle tinte dell’ingiustizia, e questa volta a pagarne le spese è stato come sempre il più debole. Parliamo dei pescatori, che nella giornata di mercoledì mattina hanno manifestato fuori il Municipio di Forio, contro la decisione di interdire la vendita diretta del pesce, così come eseguita fino ad ora. La conseguenza è stata il riposizionamento dei banchetti del pesce nel mercato comunale, in via Matteo Verde. Stessa area che però, a partire dal 23 febbraio, vedrà iniziare i lavori di rifacimento dell’interno dei locali, tra cui quelli adibiti alla vendita del pesce fresco da parte dei pescivendoli. Una mossa necessaria e già annunciata anche a causa delle ormai evidenti mancanze igienico sanitarie all’interno dell’area commerciale. Ma in seguito a questa vicenda non ci si può non chiedere in effetti come mai nessuno abbia pensato ad un riposizionamento globale di tutto il mercato del pesce. Ed in questo senso,

vendere temporaneamente il proprio prodotto presso i marinai d’Italia, in attesa di una stabile e sicura collocazione.

Cambiare il progetto iniziale, a detta del consigliere Savio, non dovrebbe prevedere un

grande dispendio di risorse in più rispetto il budget iniziale dei lavori al mercato comunale. Sapremo meglio delineare i contorni di questa vicenda, nelle prossime settimane.

A.P.

Momenti di tensione sotto il Municipio prima di trovare una soluzione Concordata

FORIO, SPOSTATO IL PUNTO VENDITA DEI PESCATORI CHE PROTESTANO E LA SPUNTANO: IL LORO BANCO VENDITA ALLOCATO PRESSO IL MERCATO COMUNALE Sul porto a dare manforte ai pescatori c’era il combattivo consigliere comunale di opposizione Domenico Savio che ha chiesto con forza al Sindaco Francesco Del Deo di attivarsi affinché venga ripristinato quanto prima lo storico punto vendita del pescato fresco sul porto.

• di Gennaro Savio

proprio nella mattinata di mercoledì, che i pescatori stessi hanno spinto affinchè la loro posizione all’esterno dell’area del mercato comunale, fosse messa in sicurezza dal punto di vista igienico sanitario in ugual modo rispetto i locali interni.

A tale richiesta è seguito anche un sollecitamento da parte di Domenico Savio, consigliere comunale d’opposizione al comune di Forio, nonché segretario nazionale del Partito Marxista Leninista Comunista.

In un susseguirsi di luoghi adibiti alla vendita diretta

infatti, i pescatori hanno effettivamente mutato posizione in continuazione negli ultimi anni, fino a quella più recente, all’inizio della banchina “Italia 90”. Ed è proprio in quella stessa posizione che i pescatori vorrebbero contestualmente ritornare a vendere direttamente il proprio pescato, usufruendo allo stesso tempo dei privilegi che il mercato offre.

Una doppia collocazione che andrebbe anche a mantenere viva quell’attrazione che è il banco del pesce lì dove è stato fino a martedì scorso, visibile dai turisti e dai cittadini.

Stamattina prima dell’ora prevista e ancor prima che i pescatori raggiungessero il porto, il Comune di Forio in fretta e furia, sperando forse così di evitare polemiche e proteste, ha provveduto a rimuovere il banco per la vendita diretta del pesce dalla base del pontile di Italia 90’ depositandolo sotto il Municipio. A questo punto i pescatori, esasperati per aver momentaneamente perso il loro storico punto vendita sul porto, hanno piazzato i componenti del banco davanti all’entrata del Municipio e con l’immediato arrivo del Sindaco Del Deo è cominciata la protesta. Dopo un vivace confronto tra gli amministratori comunali e i pescatori con cui ha solidarizzato con forza il combattivo consigliere comunale di opposizione Domenico Savio, è stato deciso, d’accordo con la categoria, di sistemare la vendita diretta del pesce in due box liberi del mercato e questo in attesa di ripristinare il punto vendita storico sul porto. Savio, che ha sollecitato l’amministrazione comunale ad attrezzare un dignitoso punto vendita del pescato fresco nei pressi del pontile di Italia 90 così come richiesto dalla categoria, è intervenuto anche sull’imminente inizio dei necessari lavori che interesseranno il mercato comunale dichiarando che l’amministrazione comunale deve attivarsi per trovare una zona idonea e attrezzata ad ospitare momentaneamente in maniera dignitosa l’area mercatale e che certamente la scelta del piazzale antistante i Marinai d’Italia non risponde a questi requisiti. Cosa aggiungere. Resta il rammarico per il fatto che l’Amministrazione comunale avrebbe potuto e dovuto evitare le proteste di stamattina mediando coi pescatori nei giorni scorsi la soluzione trovata in queste ore. L’augurio, ora, è quello che al più presto possibile sia realizzato un punto vendita attrezzato nel luogo proposto dagli stessi pescatori e cioè al pontile Italia 90.

redazione@corrieredellisola.com

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iL pUnTo •

19 - 25 Febbraio 2015

l'oBBliGo Morale Di cHi riaccenDe la speranza

• di Josi Gerardo Della Ragione

I

SCHIA - Rassegnazione, apatia ed astratti furori. Viviamo nell'epoca delle due età: da un lato i disillusi, segnati dalla cocente sconfitta storica dell'ultimo ventennio (quello fatto di costante eliminazione di diritti sociali); dall'altro giovani vuoti, a cui è stato consigliato di guardare dall'altra parte, incapaci di combattere per conquiste non proprie. Due epoche, quella "post" e l'altra "under" 35, un tempo in simbiosi verso l'oblio. Ora, da qualche tempo, in rotta di colli-

sione. C'è chi si è stancato di restare seduto sulla poppa della nave che, inesorabilmente, sprofonda verso l'abisso più scuro. C'è chi si alza, sbraita, ma poi, si risiede. E' tutto qui, un concentrato di modernità.

L'anziano che non vuol più lottare, l'adulto deluso dalle illusioni svanite, una gioventù prona dinanzi agli ultimi brandelli del facile benessere calato dall'alto. Poi, di tanto in tanto, si ascolta qualche voce fuori dal coro. Tra gli "over", c'è chi è animato dai "tempi che furono", e lancia così un incauto grido di disperazione.

Tra gli "under" cresce, frustato, un

sentimento di indignazione riflessa.

Entrambi, però, urlano alla luna, per poi sedersi più stanchi di prima.

Come quel dialogo del Leopardi, in cui l'islandese parla inutilmente ad una sfinge, alla Natura. Si fermano, riposano, poi sbraitano nuovamente: "Io ho abbaiato, e voi? Vergogna!".

Nulla più di un "astratto furore" dal sapore "vittoriniano". Una sorta di garanzia di apparente incolumità, dinanzi all'onda fetida della nullafacenza, del compromesso, dell'omertà. "Non sono io la colpa di questo disastro, io c'ho provato", tuona l'altro, quasi a voler giustifica-

re se stesso dall'ombra dell'inerzia.

L'uno a rinfrancare l'altro, senza che alcuno si senta veramente colpevole. E invece no, la responsabilità è di tutti. Anche di chi alza la mano, aspettando che qualcuno lo inviti a parlare. Anche di colui che sbatte i piedi a terra, senza però farsi sentire.

Perché attivarsi per il collettivo, non può significare sfogare l'ira della sfera privata. Riversare in forme di aggregazione e mobilitazione dal basso, le frustrazioni del personale.

La lotta per il sociale, non è uno sfogatoio. Momentaneo, sporadico, da utilizzare quanto o come meglio

si crede. L'attivismo, come ogni accezione della vita reale (dall'amore, alla passione, al lavoro, alla scuola), è come un fiore da curare quotidianamente. Come la rosa del "Piccolo Principe". Solo che qui, nel modo delle battaglie quotidiane, quei petali rossi debbono sfidare le intemperie del tempo, il gelo, ed il caldo. Sottratti dalla campana di vetro, debbono, se necessario, anche cadere in strada.

Perchè il cambiamento merita serietà ed abnegazione, merita costanza.

Altro, fuori da questo, è solo un modo per giustificare il nulla. E non serve, anzi: nuoce. Al singolo, ed alla massa che lo segue. Per un minuto, un'ora, un giorno. Chi scende in campo per lottare, ha il dovere di ricordare a se stesso ed agli altri, sta riaccendendo (per gli "over") ed accendendo (per gli "under") quella fiamma dimentica, o volutamente occultata, chiamata speranza. Essa andrà poi alimentata, distribuita equamente. Dovrà essere capace di riscaldare le coscienze civiche lasciate per troppo tempo nei frigo dell'apatia. Lì dove tutto si conserva, senza la preoccupazione che perisca del tutto. Chi contribuisce a scongelare sogni ed entusiasmo, sappia caricarsi della responsabilità che tutto ciò comporta. Sappia essere costante ed impronti la sua azione a canoni di serietà. Perché nulla è più funesto al mondo, che disilludere la gioia di chi, guardandosi attorno, è tornato a sorridere. Senza aver bisogno di urlare. Di ringhiare.

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ARTE •

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Venerdi 13 ha avuto luogo, presso l’Atelier delle Dolcezze a Ischia, il vernissage “Alice in Wonderland” dell’illustratrice Monica Hernandez

NELL’AFFASCINANTE MONDO DI ALICE Monica Hernandez, attraverso i propri capolavori, interpreta in modo davvero singolare la storia di Alice nel paese della meraviglie che fin da bambina porta nel cuore

• di Henry Camilo Bermudez

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ORIO - Cosa c’è di meglio delle fiabe ?

Forse nulla perché è grazie a quest’ultime che possiamo dare sfogo alla nostra immaginazione e alla nostra fantasia. Se poi parliamo di Alice nel paese delle meraviglie, allora siamo davvero in un mondo fantastico ricco di personaggi e luoghi che ormai, a pieno titolo, sono entrati nell’immaginario comune grazie al genio di Lewis Carroll che nel lontano 1865 pubblicava il suo capolavoro letterario destinato a incantare grandi e piccini. E il tema del vernissage di Monica Hernandez è proprio il mondo di Alice, che è stato rivisitato e interpretato in maniera davvero particolare con una serie di tavole che hanno preso vita grazie alla tecnica della china, mista alla colorazione digitale. Abbiamo quindi Alice e gli altri personaggi come lo Stregatto, la regina, il Cappellaio matto che vengono a innestarsi in questi capolavori dove, come ci dice stesso l’artista, prevalgono il bianco e il nero proponendo un gioco di vuoti e pieni che affascinano e che stimolano la fantasia dell’osservatore.

Monica Hernandez, nata a l’Avana, dopo il consegui-

mento della maturità classica ha frequentato l’Accademia delle belle Arti di Napoli e attualmente sta frequentando il terzo anno di illustrazione alla Scuola italiana di Comix a Napoli. Si è anche occupata di vari eventi come nel 2012 quando ha collaborato alla realizzazione del calendario della LTM (ONG di volontariato internazionale) oppure nel 2013 quando ha preso parte all’evento artistico-letterario “Ti leggo la mia fiaba”, inserito nel “ Maggio dei libri 2013 “ sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica, del Centro del Libro e della Lettura e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Inoltre alcune sue illustrazioni sono state selezionate dal quotidiano "La Repubblica".

Abbiamo incontrato Monica al vernissage e con curiosità e interesse le abbiamo posto alcune domande alle quali ci ha risposto cosi: Potresti raccontarci come

nascono le tue opere ? Quale tecnica utilizzi per farle sembrare cosi realistiche ?

Le mie opere nascono da un'idea che prima di essere concretizzata su carta subisce un lungo viaggio nella mia mente finché non trova la giusta forma. Forse questa è la fase più lunga del processo creativo. Poi passo alla fase tecnica, quella fatta appunto di pennelli, matite, colori. Uso tecniche pittoriche diverse, a seconda del lavoro da svolge-

re, alternandomi tra pastelli, china, acrilici, pennarelli e in qualche caso, come in Alice in Wonderland, mi avvalgo anche dell'aiuto della colorazione digitale.

Ti rifai a qualche corrente artistica o le tue opere esulano da qualsiasi accademismo ?

Nello specifico non mi rifaccio a nessuna corrente artistica in particolare, ma mi rivolgo a tutta la storia dell'arte, ai grandi maestri

della pittura e dell'illustrazione e osservo anche la fotografia, importante fonte d'ispirazione.

Perché hai scelto proprio il mondo di Alice come tematica della tua mostra ?

Ho scelto il mondo di Alice perché, fin da bambina, mi affascina la sua storia, che tra l'altro raccomando come lettura a tutti i bambini e agli adulti che ancora non l'abbiano letto. Questo è uno di quei racconti che mi piacerebbe illustrare per intero.

Le tue opere hanno un significato nascosto o si fermano a raccontarci in maniera dav-

vero affascinante e innovativa la storia di Alice ?

Se le mie opere avessero un significato nascosto non lo direi mica, altrimenti rovinerei la sorpresa all'osservatore.

Hai qualche progetto artistico per il tuo futuro ?

Al momento sto lavorando a commissioni private e a qualche progetto personale, ancora in fase embrionale. L'idea è quella di non smettere mai di fare illustrazione, per nessuna ragione. Il progetto di vita è sicuramente quello di migliorare giorno per giorno dando sempre il massimo.

Convengo FIDAPA alla Bibilioteca Antonianasta Bruno Molinaro

Ischia e i suoi amori proibiti Storie di grandi amori del passato isolano

• di Sara Mattera

I

SCHIA - 23 giugno 1448-. A Napoli si era da poco inaugurato il florente regno degli Aragonesi. A quei tempi, durante la festa di san Giovanni, era usanza da parte delle donne, donare una pianticella di orzo e grano all’uomo di cui volevano diventare mogli. Tra le tante, c’era anche una giovane diciottenne bellissima che aveva già ben chiare le idee: donare la sua pianta al re del regno di Napoli.

Così, quando il re ebbe in dono la pianta, pensando che la ragazza volesse solo una ricompensa ,le donò una borsa piena di monete d’oro. La fanciulla,però, prese solo una moneta dal sacchetto e restituì tutte le altre. Il sovrano rimase molto colpito da quel gesto, tanto che, da quel giorno, la giovane riuscì a legare a sè il cuore del re cinquantenne,diventando così la signora indiscussa della corte degli Aragonesi.

Eppure non riuscì mai a diventare regina, a causa del matrimonio del re con un'altra donna

che però non godeva di buona salute. Non riuscendo a far ottenere la separazione del sovrano dalla sua prima moglie, sperò a lungo che quest’ultima morisse a causa della sua malattia, per poter coronare il proprio sogno d’amore,ma invano.Il destino, infatti, volle che a morire fosse prima il re, così la fanciulla, ormai diventata donna ,cadde in disgrazia.

Storia di un amore proibito, quello tra Lucrezia d’Alagno e Alfonso V d’Aragona,ma anche di tanti altri amori che hanno avuto come scenario Ischia con i suoi incantevoli paesaggi e che hanno ripreso vita nel convengo tenutosi sabato 14 febbraio alla biblioteca Antoniana. Un San Valentino interamente dedicato ad “Ischia e ai suoi amori proibiti”, narrati attraverso le parole di Giovanni Di Meglio, Ernesta Mazzella, Isabella Marino ,Lucia Annicielli, relatori dell’evento. Laddove, infatti, oggi ci sono le rovine del castello, un tempo vi passeggiavano regine, re, principi e principesse che hanno vissuto amori di ogni genere: l’amore appassionato tra Restituta

Bulgaro,figlia di Marino Bulgaro, ambasciatore di Ischia a Napoli e il giovane nobile Giovanni da Procida e il relativo triangolo amoroso con il re Federico di Aragona; quello infelice della regina Giovanna III d’Aragona che chiese di potersi separare dal marito Ascanio Colonna; l’amore tormentato della rinomata Vittoria Colonna che si rinchiuse nel castello aragonese a scrivere poesie dopo la morte del suo amato Ferrante d’Avalos,nonostante costui, si narra, ebbe anche diverse amanti. E nei racconti dei grandi amori vissuti sono sopratutto i ritratti delle donne ad emergere: caparbie,belle,appas sionate,coraggiose,che nonostante le difficoltà di essere donna dei loro tempi, hanno saputo lasciare un segno nella storia. Storie di amori e di grandi donne raccontate da donne altrettanto in gamba. Il convengo presso la Biblioteca è infatti stato organizzato dalla sezione di Ischia della Fidapa(Federazione italiana donne, arti, professioni,affari)associazione nata nel 1930 con l’obbiettivo di promuovere e coordinare le iniziative delle donne nel campo delle

arti e delle professioni e che oggi vede come presidente della sezione isolana la segretaria del PD Anna fermo. C’è però un unico,grande e vero protagonista del convegno: l’amore per la conoscenza,la cultura e la storia che viene così espresso dalle parole bellissime e accorate della direttrice della biblioteca Antoniana Lucia Ianniccielli:”La nostra storia essere scandalosamente bella quando sa raccontarsi e sa esser magnificamente seduttiva quando un solo dettaglio sa stimolarci. Il deserto che stiamo producendo attraverso l’improduttività delle fonti che trova nella vacuità della rete una sua sostanza virtuale, domani si tradurrà nell’impossibilità di poterci ritrovare in un documento, in una fotografia, in un giornale e, probabilmente, anche nei nostri figli che non sentiranno più l’esigenza di guardarsi indietro.

Oggi questo a mio avviso è l’amore proibito, quello di sapere fermare il tempo sulla carta, e per il quale io sento il dovere di fare gli auguri a me stessa e tutti voi che continuate a credere nel valore del passato e delle fonti.”

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TURISMO

19 - 25 Febbraio 2015

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Presentazione delle Vacanze ad Ischia, cineturismo in primo piano

MARE, TERME, CUCINA E CINEMA PER L’OFFERTA TURISTICA 2015 • di Rossella Cavallo

anche l'Ischia Film Festival) che ha come obbiettivo principale la salvaguardia della particolarità paesaggistica e culturale dei territori per la loro promozione attraverso l'audiovisivo.

All'interno del festival si svolge ogni anno la BILC (Borsa Internazionale delle Location e del Cineturismo), l'unico mercato in Europa dedicato alle locations e al Cineturismo, un momento di scambio culturale e commerciale tra l'audiovisivo e il territorio, in cui studi, ricerche e case hi-

I

SCHIA - Giunge alla quarta edizione l’offerta turistica “Vacanze ad Ischia”, presentata lo scorso venerdì 13 febbraio nell’area conferenze della Regione Campania del Padiglione 11 di Fiera Rho Milano.

“Vacanze ad Ischia 2015” si presenta ricco di offerte e sconti per i turisti che sceglieranno di visitare l’isola durante lo svolgimento della tredicesima edizione dell’Ischia Film Festival, il concorso cinematografico internazionale aperto a documentari, lungometraggi e cortometraggi che abbiano esaltato la cultura e i paesaggi di un territorio, e che quest’anno avrà luogo dal 27 giugno al 4 luglio, nella storica location del Castello Aragonese, e cui è possibile candidarsi entro il 31 Marzo.

Il direttore artistico dell’Ischia Film Festival, Michelangelo Messina, è entusiasta per l’incremento di adesioni all’offerta turistica: quest’intensa partecipazione dimostra come gli imprenditori locali da un lato riconoscano il festival quale vetrina promozionale per le loro attività, e

dall’altro come riconoscano l’ormai indiscussa del festival, intervenendo per la sostenibilità dell’offerta locale.

Alla conferenza ha preso parte anche il sindaco Giosi Ferrandono, che ha ricordato come il Festival abbia un notevole impatto mediatico e il suo essere una vera e propria attrazione turistica.

Ed in quest’ottica si colloca il “cine-turismo”, una nicchia del grande mercato turistico, ovvero l’utenza che si reca in visita alle location cinematografiche e televisive.

Tale neologismo è stato usato per la prima volta nel 2003 da Michelangelo Messina stesso.

In Italia, però,si è iniziato a parlare di cineturismo

grazie al progetto "Cinema e Territorio"(di cui fa parte

story consentono di discutere sulle opportunità commer-

ciali e turistiche che derivano dal co-marketing tra questi due grandi settori. È possibile usufruire degli sconti e delle offerte grazie alla IschiaFilmCard: non è solo un invito ad acquistare pacchetti di soggiorno ma anche ad apprezzare l’isola per la sua storia, le terme e la gastronomia; Ischia è conosciuta nel mondo per le sue acque termali, utilizzate ed apprezzate dai Greci, dai Romani, e anche da personaggi storici quali Giuseppe Garibaldi e Camillo Benso, il Conte di Cavour.

Ed è anche conosciuta per l’artigianato, per l’antica arte della ceramica risalente all’VIII secolo a.c., per il Castello Aragonese, per l’antico Borgo di Ischia Ponte.

Per non parlare del connubio mare e monti.

Infine, il cinema nel suo piccolo fa crescere le attività di marketing territoriale: insieme ai beni artistico-ambientali contribuisce a promuovere l’Italia nei circuiti del turismo mondiale. E, scavando, Ischia.

Un invito per i turisti, ma anche per gli isolani: non si finisce mai di scoprire la propria terra, le proprie tradizioni e..gli eventi più moderni!

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• INTERVISTA AD ORNELLA VANONI

19 - 25 Febbraio 2015

www.corrieredellisola.com

Lo spettacolo “Un filo di trucco, un filo di tacco” proseguirà in tutta Italia fino alla primavera

ORNELLA VANONI IL 9 MARzO ALL’AUgUSTEO PER L’ULTIMO TOUR «Ciò che più mi ha contraddistinto in questi ottant’anni è stato il coraggio, ce n’è voluto tantissimo.

Sono fragilissima ma sono stata molto coraggiosa»

suoi grandi classici, alcune cover e i brani del suo ultimo album “Meticci (Io mi fermo qui)”, e, fondendo musica e teatro, racconta con la sua solita sincera ironia tutto ciò che ha vissuto in 80 anni di vita, la sua visione dei sentimenti e dell’amore e l’arte della seduzione. Nello spettacolo Ornella è accompagnata dalla sua band: Eduardo Hebling (basso e contrabbasso), Paolo Vianello (pianoforte e tastiere), Placido Salamone (chitarra) e Eric Cisbani (batteria e percussioni). Lo spettacolo, scritto da Ornella con Federica Di Rosa, è prodotto e organizzato da Martino De Rubeis con la direzione artistica e musicale di Mario Lavezzi.

Non voleva fare la cantante Ornella Vanoni, la sua adolescenza l’ha trascorsa soffrendo molto per il suo aspetto fisico. Dopo la scuola di estetista in Svizzera torna in Italia e, quasi per gioco, si iscrive al Piccolo Teatro di Milano dove incontra quel

• di Francesco Esposito

N

APOLI – Ornella

Vanoni torna in teatro! Dopo il successo della scorsa stagione, l’artista è in scena in tutta Italia con lo spettacolo teatrale “Un filo di trucco un filo di tacco… l’ultimo tour”, lo show che ripercorre il mito di Ornella e che sarà l’ultima tournée della sua carriera. È un’occasione da non perdere, da non lasciarsi scappare, poiché la storia artistica di Ornella si è fatta spazio per metà del secolo scorso e continua ancora oggi; se è vero che le canzoni raccontano il paese, l’arte della Vanoni rappresenta un pezzo d’Italia. In questo nuovo e ultimo spettacolo, Ornella Vanoni canta e recita: interpreta i

genio di Giorgio Strehler che diventa il suo maestro e il suo compagno. Lui inventerà per lei le canzoni della mala, dopo di che la sua carriera non conoscerà soste e vuoti.

Nella sua vita Ornella ha lavorato con tutti i più grandi parolieri, poeti, musicisti e jazzisti del mondo, la sua voce, calda e sincera, autentica e diretta al cuore, è stata amata e apprezzata da tutti.

Lo scorso 22 settembre ha compiuto 80 anni ma la sua voce, più passano gli anni, e più matura, diventa preziosa.

Infatti, ogni volta che sale sul palco, riesce sempre a trasmettere a emozioni con la sua vitalità enorme ed irrefrenabile di cui abbiamo ancora tanto bisogno in un momento così arido per la nostra cultura. «Ciò che più mi ha contraddistinto in questi ottant’anni – racconta Ornella – è stato il coraggio, ce n’è voluto tantissimo.

Sono fragilissima ma sono stata molto coraggiosa. Ho sempre inseguito l’amore, è

sempre stato molto importante, come una medicina

per proseguire il cammino».

Sua madre soleva ricor-

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darle di indossare “Un filo di trucco e un filo di

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tacco”.

Perché ha deciso di intitolare proprio così lo spettacolo teatrale che si appresta a portare in tour per tutta Italia?

Perché questa frase mi ha praticamente perseguitata per tutta la vita e poi i miei amici me lo ricordano ancora: "mi raccomando, un filo di trucco e un filo di tacco!"

E siccome a me fa ridere spero faccia ridere anche gli altri.

Cosa spinge Ornella Vanoni a mettersi a nudo in uno spettacolo teatrale?

Non è mettersi a nudo, è raccontare la propria vita.

Ormai la mia vita l'ho fatta - ne farò ancora un po', spero - ma non ho nessuna difficoltà a raccontare di me.

Perché dovrei?

Lei ha annunciato che questo sarà il suo ultimo tour. È l’ultimo nel senso che sarà l’ultimo tour organizzato con uno spettacolo vero e proprio. Ma non smetterò di cantare, se no muoio.

Quali sono i temi su cui ironizza in questo spettacolo?

Molti temi vengono trattati con ironia, perfino l'amore se vogliamo non piangerci sempre su. Ma ci sono anche momenti seri, intensi È un po’una gag, scritta con Federica Di Rosa, una struttura in cui mi muovo, parlo con la luna, un'interlocutrice con la quale mi consiglio. E canto. È tutto su di me, in scena con quattro

19 - 25 Febbraio 2015

musicisti elementi eccezionali e le splendide proiezioni e scenografie di Giuseppe Ragazzini.

Cosa significa far uscire il bambino che è dentro di sé?

Lo dico sempre: chi non lascia emergere il bambino che c'è in lui e ha perso il senso dell'ironia diventa un vecchio scamuffo.

Ha detto di essere stupefatta davanti ai suoi ottanta anni: è così?

Sì, sono stupefatta dei miei ottanta anni. Come se la parte bambina che ho in me saltasse fuori e si mettesse a guardarmi riflettendo “In fondo questa qui così fragile è arrivata quasi al secolo di vita perché io sono sempre stata con lei” per poi abbracciare stretta i mie ottanta anni. Credo che proteggere la parte infantile che è sempre in te possa allungare la vita e la gioia.

Ha annunciato che “Meticci” è il suo ultimo disco. Da cosa è dettata questa decisione?

Dal fatto che non si vendono più dischi, a meno che si faccia un genere che piaccia molto ai giovani. E poi mai dire mai, chissà, ma adesso la penso così. Quando Fazio mi ha ospitata ho raggiunto il picco d'ascolto. Se venisse a vedermi anche 1/3 degli spettatori non sarebbe male.

Forse le persone hanno capito che con me si può anche ridere molto.

Ha detto “mai dire mai”:

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A CURA DI L'ALTRA PARETE VOCI E VELLUTO... •

si vedrebbe a cantare a 90 anni?

Il jazz si può cantare anche a 90 anni. Perché no? Anche se questo non è un Paese per vecchi...

Qual è il pubblico che viene a vedere il suo spettacolo, a suo parere?

Ho già un pubblico piuttosto

misto: gente adulta e anche molti giovani.

Ha dimostrato di saper essere una cantante dai tanti volti e dalla voce versatile. Come è cambiata Ornella Vanoni nel corso del tempo?

Nel corso del tempo sono cambiata perché ho matura-

to la mia voce, perché sono consapevole di come usarla.

Diciamo che la mia voce è un mezzo: è come uno che impara a guidare una macchina da corsa, se la guida bene poi vince.

Molti dei suoi album sono dei ritratti di donna (Sheherazade, Noi le don-

ne noi, Più di me). Come mai la figura femminile è così centrale?

La figura femminile nei miei dischi è così centrale perché io ho sempre cantato canzoni – se uno fa attenzione – pro donna. Io canto delle donne che soffrono, che se offese e tradite se ne vanno, lasciano magari lì un pezzo di loro stesse – un pezzo di gamba, un pezzo di braccio, un pezzo di cuore – ma se ne vanno.

Ma in più di cinquant’anni di carriera i successi hanno nettamente superato i rimpianti?

Rifarei tutto quello che ho fatto dagli esordi, alle incursioni nel jazz alle collaborazioni con i più grandi artisti che mi hanno lasciato tanto.

A un certo punto dovevo scegliere se fare l’attrice o la cantante e ho scelto di cantare, c’è un rapporto diverso con la parola e io quando canto ho come la sensazione di volare.

La musica è sempre la sua vita?

Sì perché mi fa volare. L’ho scelta anche rispetto al teatro proprio perché ha un valore aggiunto.

Quali sono i progetti futuri?

Stare bene in salute e in più studiare un repertorio adatto per fare il Jazz, che poi è la mia vera passione. Paoli e io, quando ci frequentavamo intensamente, ascoltavamo tantissimo Jazz. E la passione è rimasta in noi.

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• RUBRICHE

19 - 25 Febbraio 2015

Artù presenta la tournèe teatrale 2015 con lo spettacolo

ASCOM NEWS a cura di Marco Laraspata

TRE SULL’ALTALENA

Multe per chi getta gomme da masticare o mozziconi di sigarette

Debutto il 21 e 22 febbraio a Procida e proseguirà in giro per la penisola passando per Foggia e Napoli

I

Ddl Green Economy: chewing gum e cicche vietate sulle strade e sulle spiagge: sanzioni a partire dal 1° luglio 2015.

A

decorrere dal 10 luglio 2015 sarà vietato l’abbandono di mozziconi da prodotti da fumo e di gomme da masticare sul suolo, sulle spiagge, nelle acque, negli scarichi e nelle caditorie.

Lo prevede il ddl soprannominato Green Economy [1] che il Parlamento si appresta ad approvare in questi giorni.

Coloro che verranno colti a infrangere la legge subiranno sanzioni che vanno da 100 a 500 euro. La pena potrà essere aumentata di un quarto se la violazione avverrà in spiaggia o comunque in aree prospicienti i bacini marini, lacustri e fluviali.

Se ne parla ormai da anni della nuova normativa contro l’inquinamento da chewing gum e cicche: un disegno di legge più volte rinviato e caduto, spesso, per via delle frequenti elezioni anticipate.

Questa volta, invece, sembra che ci siamo e la normativa dovrebbe essere votata a breve. Ecco le novità, dunque,

che ci aspettano.

Oltre al divieto, che ricade su tutti i cittadini, di gettare gomme da masticare e mozziconi di sigarette, i Comuni dovranno fare la loro parte prevedendo forme di smaltimento di tali rifiuti, con l’installazione di raccoglitori appositi nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale.

Inoltre, in base al principio di co-responsabilità estesa del produttore, le case produttrici di fumo saranno responsabili del corretto smaltimento dei suddetti mozziconi[2].

Un Consorzio per la raccolta e lo smaltimento dei mozziconi dei prodotti da fumo dovrà assicurare la raccolta dei mozziconi, organizzarne lo stoccaggio, cedere i relativi rifiuti alle imprese che ne effettueranno lo smaltimento, promuovere la sensibilizza-

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zione dell’opinione pubblica con campagne informative.

Al fine di evitare i tristi episodi dei cassonetti di spazzatura incendiati a causa delle cicche ancora accese abbandonate tra i rifiuti, tutti i pacchetti di sigarette, dovranno presentare, oltre all’ormai noto avviso “Nuoce gravemente alla salute”, anche un simbolo leggibile e indelebile, che indichi il divieto di gettare i mozziconi nei raccoglitori per la raccolta indifferenziata dei rifiuti.

Il disegno di legge è stato approvato, in prima lettura alla Camera, il 13 novembre 2014. Ora si attende l’esito della valutazione da parte del Senato, cui è stato tramesso in data 17.11.2014.

SCHIA – La compagnia teatrale Artù

dopo le fortunatissime visite teatralizzate al Castello Aragonese di Ischia ritorna in scena con il capolavoro di Luigi Lunari: “Tre sull’altalena”. Debutto al Procida Hall sabato 21 febbraio alle 21:00 e in replica domenica 22 alle ore 18:00.

Molto spesso si va a teatro per vedere opere che parlano del nulla più assoluto. È questo l’input che ha spinto Luigi Lunari a scrivere “tre sull’altalena”. Una scommessa con i suoi più cari amici che si trasforma in un successo straordinario. Ovviamente come l’autore stesso afferma non è possibile scrivere senza dire niente e così ci ritroviamo difronte tre persone, un piccolo industriale, un capitano,

un professore, tutte insieme in una sorta di anticamera, ciascuno per un diverso appuntamento. Strani episodi scatenano dialoghi di grande efficacia comica, basati sul ritmo e le contrapposizioni di tre mondi a confronto, in cui i tre diversissimi personaggi affrontano le grandi tematiche della vita e della morte a un livello, per così dire, da bar dello sport.

PROSSIME DATE • 21/22 FEBBRAIO 2015 PROCIDA HALL (PROCIDA) • 7/8 MARZO 2015 PICCOLO TEATRO IMPERTINENTE (FOGGIA) • 14 MARZO 2015 TEATRO BOLIVAR (NAPOLI) INFO TOURNÈE 3496767679_3498414245_info@artuweb.it PRENOTAZIONI BIGLIETTI 3477230325_botteghino Procida Hall

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FOCUS PSICOLOGIA •

19 - 25 Febbraio 2015

Una psicologia che da risposte preconfezionate? No, grazie!

dAL SOgNO SOgNATO AL SOgNO RACCONTATO • a cura della Dr.ssa Stefania Regine

S

erata a cena fuori, occasione piacevole, buon cibo e buon vino, conversazioni interessanti, ad un tratto, l’amico di un amico dice: “ho saputo che sei una psicologa (ancora meglio se sei una psicoterapeuta!) devi aiutarmi, l’altra notte ho sognato che…” o “faccio un sogno ricorrente…”. Sfido i miei colleghi che si troveranno a leggere quest’articolo a negare che quest’episodio sia accaduto anche a loro almeno una volta durante la carriera. Magari cambieranno gli attori, a chiederlo sarà il fidanzato, la mamma o il capo, varierà la scenografia e sarà successo a casa, a lavoro o altrove, ma il fatidico momento in cui la domanda: “allora il mio sogno cosa significa?” chi fa il mio lavoro l’ha vissuto!

Prima di occuparci della risposta tanto desiderata, fermandosi un attimo a riflettere, verrebbe da chiedersi cosa motiva tanto nello scoprire quella parte che porta in mondi fantastici o in luoghi terribili, quella che fa svegliare urlanti, preoccupati, romantici, amati, una parte insomma che sfugge al controllo. Da sempre c’è stato interesse nel provare a spiegare la mente e il suo funzionamento e così, immaginando un lavoro archeologico, ciò che spinge, è l’umana curiosità legata al controllo delle nostre emozioni ed azioni, fino ad arrivare alla ricerca dell’essenza stessa del nostro essere. A tal riguardo, molti autori psicologi, illustri padri d’importanti filoni di pensiero, hanno proposto teorie della mente, studiato il sistema conscio ed inconscio, ed in maniera caleidoscopica lavorato sui e con i sogni, intesi come attività del pensiero umano, dando un’interpretazione sul perché piuttosto che come o cosa si sogna. In prima linea tanti penseranno a Freud, il cui testo “L’interpretazione dei sogni” viene citato ed usato in molti contesti.

Ciò che hanno in comune molte concezioni è la considerazione del sogno inteso come una funzione/qualità che, per le sue caratteristiche, non appartiene alla coscienza. Difatti, una porta preferenziale su questo stato inconscio, secondo molti, sono proprio i sogni. Tale considerazione, oltre che dagli “addetti ai lavori” è stato spesso condivisa anche da cultori di altre discipline, quali filosofi, artisti, letterati, musicisti, che nel susseguirsi dei secoli, sono stati affascinati dallo studio ed espressione dei sogni in qualità, appunto, di messaggi dell’inconscio. Aprendo una parentesi, possiamo affermare che l’inconscio è una nozione estremamente complessa, e ancora oggi darne una definizione non è cosa semplice.

Basti dire, che è stato considerato di volta in volta come un luogo, uno spazio, un sistema energetico, piuttosto che logico, o ancora come un complesso di processi; la costante, in ogni forma in cui è stato immaginato e teorizzato, è la concezione d’inconscio come uno stato interno all’individuo, uno stato inaccessibile, contrapposto alla ragione.

Questa visione d’inconscio inteso, appunto, come mondo interno, è stata rivista dalla teoria sociocostruttivista, a cui faccio riferimento, che riconosce e considera l’attività mentale nella sua intrinseca valenza di processo sociale, superando dunque la concezione intrapsichica. Difatti,

la soggettività è intesa come prodotto che si sviluppa attraverso lo scambio comunicativo, come intreccio di modi di raccontare la propria esperienza di <essere in relazione con>.

L’inconscio è concepito in termini di codice, con una funzione di corrispondenza tra piano dell’espressione (significante) e piano del contenuto (significato), e la mente non preesiste alla relazione, ma emerge entro ed in funzione dei processi di scambio con l’altro.

La relazione, quindi, è una costruzione di senso che si realizza attraverso i suddetti processi di comunicazione operanti contemporaneamente sia sul piano della negoziazione intenzionale che su quello della simbolizzazione inconscia. In questa costruzione di senso, gli individui sono componenti attive e non passive. Per spiegarci meglio, pensiamo alla realizzazione di un film.

L’ideatore della trama propone allo sceneggiatore di scriverla, con la sceneggiatura il regista gira il film, gli attori danno vita ai personaggi, il montatore taglia le scene ed il produttore da il suo benestare, ed infine gli spettatori lo guardano. Pensiamo che sia lo stesso film che aveva in mente l’autore? O possiamo dire che ognuno ha contribuito alla sua creazione, modificandolo di volta in volta, assumendo una visione diversa?

Allora, anche in riferimento ai sogni, se si sposta

il punto di vista, si può superare il metodo interpretativo, per riflettere sulla narrazione.

Difatti, in questo spazio, si propone di andare oltre la questione legata al perché, cosa o come si sogna, per riflettere sul significato specifico del racconto del sogno. A tal proposito, in psicologia ci riferiamo al concetto di verità storica e verità narrativa, la prima è la storia che la persona propone, in pratica il cosa; la seconda ha a che vedere con il come, ovvero il valore che gli dà, in che modo lo racconta e ci si relaziona. Il sogno appartiene alla persona che lo produce, e questo è sicuramente vero, ma la cosa che lo rende reale è il racconto che se ne fa ad un altro in un determinato contesto e momento. Ed è a questo punto che solitamente il mio interlocutore rimane deluso, si aspetta che io risponda con una spiegazione immagine/significato, come a possedere delle chiavi interpretative valide a priori, ma ciò che invece io rispondo, è che quel sogno acquista un senso poiché raccontato a me in quel contesto conviviale. Diverso ancora è se un paziente porta un sogno all’interno di una seduta. Allo stesso modo del film allora, il racconto del sogno, cambia ogni volta, poiché cambieranno le parole, gli interlocutori, gli obiettivi e il contesto. Quindi, possiamo affermare, che il sogno raccontato non è più il sogno sognato, e non importa se sia un ricordo reale o una storia inventata, perché ormai ha acquisito un significato e un valore nel contesto relazionale in cui è stato riprodotto.

DR.SSA REGINE STEFANIA Psicologa - Psicoterapeuta Via Sant'Antonio Abate, 14 - 80075 Forio, Ischia (NA) TEL. 3459729121 MAIL reginestefania@yahoo.it

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L'Ischia si trova al centro del “caso-Lotito”: non è chiaro, però, quale possa essere il vantaggio per i colori gialloblu.

Nel frattempo la società annuncia il silenzio stampa e dalla Lega arrivano segnali inquietanti.

Le contraddizioni dell'attuale gestione: se i tanti acquisti inutili li avesse fatti un ischitano, cosa sarebbe successo?

ISCHIA TRA LOTTE IN LEGA E GESTIONE CAOTICA • di Pancrazio Arcamone

I

SCHIA - L'ultima settimana è stata caratterizzata più dalle tristi vicende che hanno interessato il palazzo, che dal calcio giocato. L'Ischia, suo malgrado, si è trovata al centro dell'attenzione. E mai come questa volta tutti avrebbero fatto a meno di vedere il nome della società isolana nei titoli d'apertura dei vari telegiornali, o sulle prime pagine di tutti i quotidiani.

Perfino il Fatto Quotidiano, notoriamente più incline ad occuparsi d'altro, ha dato ampio risalto alla cosa. E tutto questo putiferio è stato causato da Pino Iodice, che da segretario dell'Ischia – o direttore generale, come riportato dai media nazionale – anziché occuparsi dello stato di salute delle finanze della società che lo stipendia, ha pensato bene di volgere lo sguardo verso Lotito e i suoi accoliti, che da tempo immemore hanno ricoperto il calcio di sudiciume. Una telefonata malandrina del presidente della Salernitana oltre che della Lazio, registrata e resa pubblica dall'astuto ex segretario della Nocerina, ha fatto esplodere la polveriera e reso di pubblico dominio gli squallidi giochini orditi da chi dovrebbe preoccuparsi di una gestione super partes, senza guardare al blasone.

Purtroppo siamo in Italia, un paese marcio e corrotto a tutti i livelli, e scoprire che anche il calcio è finito nei lunghi tentacoli del malaffare non coglie di sorpresa nessuno. È quasi certo che in questa storia Iodice è assurto a protagonista principe per le registrazioni in suo possesso. La querelle dalle nostre parti è vissuta con una certa apprensione per la presenza di Iodice nelle vesti di attore principale. Il timore che alla fine sia proprio l'Ischia a pagare dazio è più che diffuso.

Già all'epoca della fideiussioni farlocche, l'Ischia fu la vittima sacrificale da immolare sull'altare degli interessi dei potenti e finì per essere estromessa dal campionato per fare posto al Palermo che era relegato in C2. E meno male che si pensava che certe “fetenzie” appartenessero al passato.

Allora i dovuti ringraziamenti di riconoscenza per tanta generosità andarono a Carraro.

Nel frattempo arrivano già le prime, preoccupanti, conseguenze delle ultime vicende, con Macalli che alla vigilia della gara con l'Ischia difende il Savoia, spiegando che gli oplontini sono stati penalizzati e che per questo chiederà maggiore tutela per i torresi.

Risulta quantomai singolare che chi dovrebbe essere garante addossa responsabilità a questa o quella terna arbitrale.

In tutto questo la società annuncia il silenzio stampa

Il centrocampista isolano sta conoscendo una seconda giovinezza a Cesena: il suo gol a Buffon sta facendo il giro del mondo

BRIENZA, ORGOGLIO ISCHITANO E IL SOGNO DI VEDERLO IN GIALLOBLU Segnare un gol in Serie A non è cosa da tutti. Quando ti chiami Franco Brienza, però, l'impresa si trasforma in abitudine, alla luce delle 37 reti realizzate in 248 presenze in massima serie. Nato a Cantù, ma “ischitanissimo”, il piccolo centrocampista sta conoscendo negli ultimi mesi una seconda giovinezza. E, in effetti, non è da tutti, a 35 anni, calcare ancora – e con quella classe – i palcoscenici importanti della Serie A. E non è da tutti, come è successo domenica scorsa al nostro Franco, siglare una rete decisiva con la maglia del piccolo Cesena nel confronto con la squadra più forte d'Italia e al cospetto di uno dei migliori portieri della storia del calcio internazionale. Parliamo, sembrerà pure superfluo sottolinearlo, di Gigi Buffon, uno che Francolino Brienza conosce bene, avendolo giù bucato, e con un altro gol d'autore, ai tempi del Palermo. Il fantasista ischitano, oltretutto, non è nuovo ai colpi di classe: basti pensare al gol da cineteca realizzato l'anno scorso con la maglia dell'Atalanta nel confronto con il Milan, al 95', un sinistro imparabile che finisce la sua corsa all'incrocio dei pali. Colpi d'alta scuola, a cui Brienza ci ha abituati da anni. In tanti, adesso, sperano che il talento ischitano possa chiudere la sua carriera sull'isola: un sogno per tanti, chissà per lui, che quella maglia non l'ha mai indossata, nemmeno da giovanissimo. Anche perché per lui c'erano altri palcoscenici, per lui c'era una carriera nel segno di giocate d'autore, di salvezze e promozioni, e di quei gol a Buffon. Quelli, di certo, non li scorderà mai. (Cr.Me)

classifica LEGA PRO GIRONE C

CLASSIFICA

(senza avvisare i giornalisti giunti al Mazzella per l'allenamento), con Di Bello che però non perde occasione per rilasciare dichiarazioni poco chiare sulla questione Lotito e sull'operato di Iodice.

In tutto questo bailamme l'Ischia stecca malamente la prima delle due partite interne che dovevano rappresentare il punto di svolta per una pronta risalita in classifica. Con l'Aversa Normanna è andata decisamente male, non tanto per l'inaspettata battuta d'arresto, ma per come è maturata.

Una squadra senza nè capo nè coda che, rigore a parte, non è stata mai in grado di rendersi pericolosa, denotando soprattutto una vistosa carenza dal punto di vista di organizzazione di gioco. Maurizi in tutto questo è finito nell'occhio del ciclone. Insieme a lui Basile e anche buona parte dei tanti calciatori acquistati a buon mercato nel mese di Gennaio.

Quindici i volti nuovi, molti dei quali gravano solo sui costi di gestione, ma che a conti

fatti non servono ad altro che ad aumentare la confusione. Non a caso Maurizi per giustificare l'acquisto, sembra quasi costretto a trovare posto in campo o in panchina, penalizzando di fatto i vari Trofa, Finizio, Impagliazzo che potrebbero essere decisamente più utili alla causa. Di certo se solo fosse esistita una parvenza di società tutto ciò poteva essere evitato. Ancora una volta va ricordato che se tutte queste cose inconcepibili e incomprensibili fossero state fatte da dirigenti isolani, sarebbe successo il finimondo.

Immaginatevi la reazione della tifoseria se il direttore sportivo si fosse chiamato Enrico Scotti. Non tutta la tifoseria, ma ad una parte di essa dobbiamo riconoscere di saper sempre mantenere un solido disprezzo per i dirigenti dell'isola, che, nonostante tutto, nei momenti di difficoltà si sono prodigati per evitare tristi tracolli, accusandoli finanche di ruberie. Cattiverie che hanno sempre incassato

senza lasciarsi andare a nessuna replica, a differenza di quanto fanno i colonizzatori della terra ferma. Prendiamo il Cireneo, dopo avere bastonato tutti con grande generosità ed enorme strafottenza, non avendo più con chi prendersela, si scaglia anche contro chi ammette di non capire le intenzioni di Iodice e altresì lo accusa di avere acquistato un portiere di troppo. Siccome certe cose non ci piacciono, invitiamo che di dovere a porre fine a tale arroganza. Fedeli al nostro modo d'essere, fino a quando non si prenderanno i dovuti provvedimenti, nel rispetto della gente di Ischia e dei ruoli, mostreremo quello che non va. Anche se da noi vanno di moda le pennette alla lingua, nessuno potrà accusarci di essere penne all'arrabbiata. Siamo semplicemente persone non disposte a dire “va tutto bene, madama la Marchesa”. E siccome fare la figura dei fessi non è la nostra vocazione, è meglio sbagliare per eccesso di critiche che di

1. BENEVENTO 2. SALERNITANA 3. JUVE STABIA 4. CASERTANA 5. LECCE 6. FOGGIA -1 7. MATERA 8. CATANZARO 9. BARLETTA 10. V.LAMEZIA 11. PAGANESE 12. LUPA ROMA 13. MARTINA F. 14. MELFI -2 15. MESSINA 16. COSENZA 17. SAVOIA 18. ISCHIA 19. REGGINA -1 20. AVERSA N.

56 54 45 45 45 42 41 39 35 31 29 27 27 25 25 25 20 19 19 15

Promossa in B la prima in classifica. 2^, 3^ e 4^ ai playoff.

16^, 17^, 18^ e 19^ ai playout.

20^ retrocessa in Serie D PROSSIMO TURNO (26^ giornata): Salernitana-Foggia, IschiaSavoia, Juve Stabia-Paganese, Cosenza-Reggina, BarlettaLupa Roma, Benevento-Melfi, Matera-Casertana, Vigor Lamezia-Martina Franca, Aversa-Catanzaro, LecceMessina piaggerie. Preferiamo essere tacciati di essere bastian contrari, gufi rosiconi, disfattisti e criticoni. L'importante, per noi, è potere sempre camminare a testa alta.

L'AVVERSARIA. Gli oplontini cercano il riscatto dopo due sconfitte di fila. Fari puntati su Scarpa e Sanseverino.

SAVOIA, CON L'ISCHIA PER FARE PUNTI SALVEZZA

Una vittoria per sperare ancora nella salvezza diretta. Questo l'obiettivo del Savoia in vista della delicatissima sfida con l'Ischia, in programma sabato alle ore 14.30 allo stadio Mazzella. Reduci, proprio come i gialloblu, da due sconfitte consecutive, gli oplontini hanno stanno conoscendo una flessione importante dopo l'entusiasmo riacceso dall'arrivo del tecnico Aldo Papagni, che a gennaio ha sostituito Ugolotti. In campo generalmente con il più classico dei 3-4-3, i torresi fanno affidamento sulla classe di Francesco Scarpa, numero 10 di grande esperienza che l'anno scorso ha siglato 24 gol nella cavalcata torrese in Serie D. Classe '79, quest'anno fermo a quota 6 reti, in carriera ha calcato i campi della serie B con Salernitana e Portogruaro. Al fianco del fantasista potrebbe esserci il rientrante Matteo Di Piazza, vicinissimo all'Ischia nell'ultima sessione di mercato: ai box a causa di un fastidioso infortunio, la punta potrebbe essere l'arma in più per i biancoscudati. In ballottaggio con Di Piazza c'è all'interessante Jonathan Ferrante, giunto dalla Lucchese, mentre a sinistra del tridente dovrebbe agire Denis Partipilo (classe '94 di proprietà del Bari, l'anno scorso a Cosenza). A centrocampo riflettori puntati sull'acquisto di gennaio Tomislav Saric, mediano croato molto interessante, e soprattutto sul giovane Giulio Sanseverino, classe '94 scuola Palermo, autore in questa stagione di due reti. Sugli esterni spazio a destra a Mario Mercadante e a sinistra a Giulio Giordani, con quest'ultimo che sostituirà lo squalificato – e più difensivo – Dani Verruschi. In difesa, ceduto l'esperto Rinaldi (in prestito al Prato), spazio a Checcucci, Riccio e Giampaolo Sirigu (fratello del più famoso Salvatore, portiere del PSG). Saranno questi i protagonisti tra i torresi, che si scontreranno con l'Ischia per la ventiquattresima volta: una lunga storia iniziata il 16 dicembre del 1963 quando, nell'ambito del Girone B dell'allora Prima Categoria, il Savoia sconfisse l'Ischia a Torre Annunziata per 3-1. Dopo quella sfida, le due squadre si sono scontrate per 12 volte in Serie D (tra il 1966 e il 1978) e, negli anni '90, due volte in C2 e sei in C1. Tra i professionisti il bilancio è a favore degli isolani, alla luce delle quattro vittorie gialloblu, dei due pareggi e delle due vittorie biancoscudate. L'ultima sfida tra i professionisti risale al 22 marzo 1998: allo Stadio Alfredo Giraud vinse l'Ischia con un pirotecnico 3-4, con reti di De Angelis, Barbera, Terrevoli e Ciaramella. Per gli oplontini segnò, tra gli altri, Totò Di Nardo, che l'anno scorso non riuscì ad imporsi in gialloblu. In assoluto, l'ultimo incontro tra le due compagini risale al 14 gennaio 2008, quando le due squadre – militanti allora nel Girone H di Serie D - pareggiarono per 0-0 al Mazzella. Unico reduce di quel match è l'esterno ischitano Davide Trofa, che subentrò al 72' al posto dell'attaccante Gianluca Saurino. (Cr.Me.)

redazione@corrieredellisola.com

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SPORT •

19 - 25 Febbraio 2015

L'Ischia è chiamata a centrare i tre punti con il Savoia, per tenere lontana l'Aversa e sperare ancora nella salvezza diretta, visti i recenti risultati delle avversarie

CALCIO A 5. Gli isolani (in testa in Serie D) sono in semifinale di Coppa Campania. In Serie C, portosalvini battuti dalla Stella

VINCERE PER ALLONTANARE L'ULTIMO POSTO

FUTSAL, AVANTI IN COPPA LA VIRTUS RALLENTA

O

ra non si può più sbagliare.

Dopo il passo falso con l'Aversa Normanna, l'Ischia Isolaverde è chiamata a vincere l'attesissimo derby salvezza con il Savoia di Francesco Scarpa. Inutile girarci intorno: l'ambiente, ma soprattutto la classifica impongono una vittoria contro gli oplontini, per rivitalizzare così una squadra apparsa sabato scorso demotivata e incapace, ancora una volta, di rendersi pericolosa attraverso occasioni di gioco ben orchestrate. In poco più di un mese l'Ischia si ritrova per la seconda volta a leccarsi le ferite dopo uno scontro salvezza finito nel peggiore dei modi (il precedente a cui facciamo riferimento è la gara interna con il Melfi, altra prova scialba dei gialloblu). Il dato allarmante della settimana è rappresentato dall'avvicinamento dell'Aversa Normanna ultima in classifica, ora distante quattro lunghezze (in realtà tre, dando ormai per scontata la penalizzazione di un punto per la presentazione in ritardo della fideiussione). Piccola consolazione è il cammino tutt'altro che esaltante delle avversarie invischiate nella lotta salvezza: basti pensare che nella giornata precedente tutte le squadre meglio messe in classifica hanno perso, tutte tranne la Reggina (che ha pareggiato e che ha virtualmente perso proprio quel punto per la penalizzazione inflittagli in settimana dalla Lega). Insomma, senza farci prendere da facili isterismi e sebbene manchi una giornata in meno alla fine del campionato, possiamo tranquillamente affermare che l'impresa salvezza diretta non è ancora da archiviare tra i sogni irrealizzabili. Per rimanere ancora a galla e tenere lontana l'Aversa del

redivivo Catinali, risulta ovviamente fondamentale centrare il successo contro un Savoia rafforzato dal recente calcio mercato. Per questo – in attesa dei determinanti ritorni di Ciotola e compagni – ci vorrà un'Ischia diversa, negli uomini e forse tatticamente, da quella vista sabato scorso al Mazzella. Il primo a rendersene conto sembra essere proprio il tecnico gialloblu Agenore Maurizi, che in settimana ha provato nuove e per certi versi inedite soluzioni. Negli ultimi allenamenti aperti al pubblico, l'allenatore ex Pergocrema ha riproposto il 3-5-2 adottato agli inizi dell'avventura sull'isola. Se in porta sembra sempre più probabile l'utilizzo di Luigi Mennella a causa del forfait di Ioime, vittima di un problema al polso, in difesa la vera novità potrebbe essere l'esclusione di Patrizio Caso, difensore finito nel mirino di tifosi e critica per alcune prestazioni non all'altezza. Al posto dell'ex Arzanese dovrebbe essere utilizzato sul centro-destra l'ischitano Andrea Impagliazzo, che in stagione – a parte qualche piccola sbavatura – è riuscito sempre a mettere in campo prove positive e gagliarde. Al centro

della difesa l'ormai intoccabile Ciro Sirignano, mentre sul centro-sinistra spazio a Gianmarco Bassini: una scelta, questa, che sembra oltremodo azzeccata, dal momento che il difensore di proprietà del Benevento sembra dare più garanzie da centrale che sulla fascia.

A centrocampo, il reparto al momento più in sofferenza (anche a causa dei tanti infortuni), Maurizi sembra intenzionato a dare il via ad una rivoluzione inaspettata: davanti alla difesa dovrebbe agire il rientrante Gerevini, come interno sinistro spazio a Chiavazzo, mentre a destra è sempre più probabile l'utilizzo di Mario Finizio. Il laterale, tra i pochi a salvarsi nella prima parte di stagione, potrebbe così tornare titolare dopo oltre un mese, sebbene in un ruolo per lui inedito. A completare la probabile formazione gialloblu gli esterni di centrocampo Bruno e Armeno, rispettivamente a destra e a sinistra, con Schetter o Alvino in attacco a supporto di Infantino. Questi, con molta probabilità, gli uomini chiamati a centrare solo ed esclusivamente i tre punti, adesso che non esiste altro risultato all'infuori della vittoria. (Cr.Me)

Le vere soddisfazioni dal calcio a 5 in salsa ischitana, non ce ne vogliano supporter e giocatori della Virtus, quest'anno arrivano dalla Serie D e specificamente dalla Futsal. Gli isolani, primi in classifica in coabitazione con il Fuorigrotta, battono il Soccer Show con un inequivocabile 10-1. Per gli uomini di Mister Ilarità le cose vanno bene anche in Coppa Campania: mercoledì pomeriggio è stato conquistato, infatti, l'accesso alle semifinali nonostante la sconfitta per 5-4 nella gara di ritorno con il Chiaiano (l'andata terminò 4-2 per gli isolani). Un match iniziato sotto i peggiori auspici per i gialloblu, con Ilarità che deve fare a meno di molti uomini e può fare affidamento solo su sei uomini di movimento e due portieri. Con un vantaggio da difendere, la Futsal punta tutto sulle ripartenze, ma va sotto di due reti dopo appena 15’ (doppietta di Montuori). I ragazzi di Ilarità giocano male e commettono così tanti errori che creano non pochi problemi al sempre ottimo Schiano. Al 18’ ecco il 3-0 della squadra di casa con Pullo. Al 23' Acatrinei tiene a galla gli ischitani con un gran tiro dalla distanza, ma al 29' i locali realizzano la quarta rete con Berardone. A pochi secondi dalla fine della prima frazione, occasionissima per gli isolani con Acatrinei, che mette a lato un tiro libero. Nella ripresa entra in campo un'altra Futsal e subito Enrico Di Meglio sigla il 4-2 che, tra andata e ritorno, porta il punteggio in perfetto pareggio.

Il Chiaiano, però, non ci sta, sigla il 5-2 e cerca di chiudere la gara trovando però al suo cospetto una Futsal orgogliosa. Gli isolani riescono così a siglare la terza rete al 16’: protagonista Giuseppe Di Meglio, bravo a raccogliere un pallone vagante nel cuore dell’area avversaria. Da qui fino alla fine è un assedio dei padroni di casa, dal canto suo la Futsal si difende bene grazie a un ottimo Manzi e ad uno Schiano insuperabile tra i pali. La squadra di mister Ilarità resiste per oltre 10’, poi nel recupero, a trenta secondi dalla fine, il solito Acatrinei fa calare il sipario sui quarti di finale, andando a siglare in contropiede il definitivo 5-4. Una prestazione tutta cuore e sostanza per gli isolani, che in semifinale troveranno la vincente tra Real Agerola e Sporting S. Pietro. Tornando al campionato di Serie D, da segnalare la sconfitta casalinga del Forio contro l'Olimpic Cappella. Nel pesante 2-8 finale, vanno in gol per i foriani Impagliazzo e Morgera.

VIRTUS FERMATA SUL PIÙ BELLO - La Virtus Ischia (Serie C2) si ferma a due vittorie consecutive e deve arrendersi contro una Stella Nascente cinica e ben organizzata. Il match del Taglialatela termina sul 4-2 per gli ospiti, ma nonostante la palese inferiorità tecnica e fisica, gli isolani hanno da recriminare per due occasioni non sfruttate nella prima frazione.

Gli ospiti ne approfittano, vanno in vantaggio e così la partita cambia volto.

Nel secondo tempo i gialloblu subiscono il raddoppio, ma con orgoglio pareggiano i conti grazie a una doppietta del solito Fondicelli. Gli isolani a questo punto ci credono, ma la Stella mostra tutta la sua esperienza, prende il pallino del gioco in mano e prende il largo. Adesso la Virtus è attesa dalla proibitiva gara esterna con il Cus Napoli, terzo in classifica.

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19 - 25 Febbraio 2015

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ECCELLENZA. Gli uomini guidati da Iovine non abbattono il muro del Casagiove e ora attendono la capolista Turris. Procidani battuti anche dalla Puteolana e adesso l’ultimo posto è solo a due lunghezze: con il Volla serve l’impresa.

REAL FORIO SOLO UN PARI. PROCIDA K.O.

U

nico obiettivo la vittoria. Questo l’annuncio della vigilia, ma il Real Forio non riesce ad andare oltre il pari ad occhiali nello scontro salvezza con l’Hermes Casagiove, compagine penultima in classifica. C’è da dire, però, che la fortuna non ha certamente aiutato gli uomini di Mister Iovine: la partita è stata a senso unico, con i biancoverdi a più riprese vicini al gol, mentre gli ospiti quasi mai hanno impensierito l’estremo difensore biancoverde Claudio Mazzella.

In realtà la squadra di mistr Iovine il golletto lo avrebbe anche trovato, vedendoselo però annullare inspiegabilmente dall’arbitro; un caso, questo, che va sommato ad altri due episodi avvenuti in area ospite, con i foriani che hanno reclamato il penalty.

Quella di sabato scorso non è la prima direzione di gara discutibile, e così la società ha inteso alzare la voce. “Ancora un arbitraggio inadeguato – si legge in un comunicato –, un gol annullato dal direttore di gara mentre il guardalinee correva verso il centrocampo e due rigori netti non concessi”.

Con un altro comunicato, la società foriana ha annunciato che per la gara con la Turris,

considerata la “sicura massiccia affluenza della tifoseria ospite”, ha richiesto l’utilizzo dell’impianto sportivo Calise garantendo quest’ultimo, rispetto al Patalano di Lacco Ameno, “maggiore sicurezza dal punto di vista dell’ordine pubblico”. La sfida con i torresi è di quelle ad alto coefficiente di difficoltà: prima in classifica con un punto di vantaggio sulla Sessana, la squadra di Mister Santouosso può fare affidamento su un attacco atomico per la categoria, composto dall’ex Campobasso e Casertana Rosario Majella (capocannoniere del girone con 16 gol) e il classe ‘85 Orazio Grezio (15 gol per lui). Non sarà certamente questa la gara da vincere per centrare la salvezza diretta, ma le imprese nello sport sono tutto tranne che

impossibili.

P

ROCIDA, ALTRA SCONFITTA. Sei sconfitte e uno striminzito pareggio nelle ultime sette gare. Questi numeri terrificante del Procida, che dopo la sconfitta con il Real Forio perde un altro scontro diretto in chiave salvezza. Ad esultare, questa volta, è la Puteolana, che si impone per 1-0: decisivo il gol di Punziano al 26’, bravo a sfruttare di testa un angolo battuto da Mugione. Il primo tempo si chiude con un’occasione per gli isolani: punizione a due in area, ma Lorenzo Castigliola spara alto. Nella ripresa ci provano ancora gli uomini di Mister Cibelli, condizionati però dall’espulsione (forse esagerata) di Fiorillo per proteste, al 71’. I procidani

non demordono: al 79’ ci prova Tony Costagliola con una bella punizione dai venticinque metri, ma Cortese, portiere ospite, si fa trovare pronto e respinge con un tuffo plastico. Al 38′ sempre da una punizione di Costagliola dalla destra, Aprile manca la deviazione e dopo un tocco del portiere Cortese arriva il tap in vincente di Vallefuoco con l’arbitro che annulla per una posizione di fuorigioco dubbia. Nel finale il cuore del Procida non basta, con la classifica che si fa sempre più difficile. A complicare le cose ci pensa il prossimo impegno contro il lanciatissimo Virtus Volla, forte di un attacco interessante composto da giovane Solano, da Carnicelli e Liccardi, che in tre hanno realizzato 23 reti dall’inizio della stagione.

PROMOZIONE CAMPANIA GIRONE B

ECCELLENZA CAMPANIA GIRONE A

CLASSIFICA

CLASSIFICA

1. CASTEL S. GIORGIO 49 2. S.VITO POSITANO 44 3. JUVE POGGIOM. 43 4. PIMONTE 35 34 5. PRO PAGANI 6. ORATORIO DON G. 34 7. BARANO 33 8. S.M. LA CARITÀ 32 9. COSTA D’AMALFI 31 10. REAL POGGIO 29 11. REAL S.EGIDIO 26 26 12. NEAPOLIS 13. FLORIGIUM 25 14. ALFATERNA 20 15. BOYS PIANURESE 11 16. MARI 10

1. TURRIS 53 52 2. SESSANA 3. HERCULANEUM 44 4. VIRTUS VOLLA 37 5. S. MARCO TROTTI 33 6. PORTICI 33 7. GLADIATOR 27 27 8. STASIA 9. CAMPANIA 26 10. SIBILLA S. 26 11. REAL FORIO 24 21 12. QUARTO 13. PROCIDA 21 14. PUTEOLANA 20 20 15. HERMES CAS. 16. SAN GIORGIO 19

Promossa in Eccellenza la prima in classifica. 2^ e 3^ ai playoff. 12^, 13^, 14^ e 15^ ai playout. 16^ retrocessa in Prima Categoria

Promossa in Eccellenza la prima in classifica. 2^ e 3^ ai playoff. 12^, 13^, 14^ e 15^ ai playout. 16^ retrocessa in Prima Categoria

PROSSIMO TURNO (23^ giornata): Barano-Juve Pro Poggio, B. Pianurese-S.Vito Pos., Costa d’Amalfi-Mari, Florigium-S.M. La Carità, Neapolis-Castel S.Giorgio, Pimonte-Alfaterna, Real Poggio-O.D. Guanella, Real S.Egidio-Pagani

PROSSIMO TURNO (23^ giornata): Calcio Campania-Real Forio, Gladiator-Stasia, Hermes Casagiove-Puteolana, Procida-Virtus Volla, San Giorgio-Quarto, S.Marco Trotti-Portici, Sibilla-Herculaneum. Turris-Sessana

PALLAVOLO. Vincono le isolane di Serie C: battute Battipaglia e Fondicelli

ATLETICA. Ottima prova di Michelangelo Di Maio e Giovanna D’Abundo

ALTRO CALCIO. Casamicciola a 2 punti dalla vetta. Gialloblu ok con il Savoia

ISCHIA, TERZO POSTO A UN PASSO FUTURA, VITTORIA SALVEZZA

MARATONA DI NAPOLI BENE GLI ATLETI ISCHITANI

MONDO SPORT A VALANGA LA BERRETTI FA SUO IL DERBY

Non c’è storia. L’Ischia Pallavolo, dopo qualche brivido iniziale, fa un sol boccone del Vivisol Battipaglia e continua la sua corsa verso le prime posizioni (ora è sesta a 3 lunghezze dal terzo posto). Gli alligatori – che dedicano la vittoria al procidano Fabrizio Borgona, recentemente scomparso – si impongono 3-1 e inanellano la terza vittoria consecutiva: primo set per i padroni di casa (25-23) ma poi gli ischitani danno una dimostrazione di forza (soprattutto nel terzo parziale, terminato sul 10-25). Buone notizie arrivano anche dalla Serie C femminile, con il secondo successo consecutivo per la Futura, vittoriosa per 3-1 con la Molinari Ponticelli. La gara si mette subito bene per le ragazze di Coach De Siano, avanti di misura nei primi due set; nel terzo parziale moto d’orgoglio delle locali, che però nell’ultimo set vengono annichilite (risultato 14-25). Sabato le ischitane sfidano la Volley Club Battipaglia: obiettivo, allontanare le zone basse di classifica.

Ancora un’ottima prova dei podisti ischitani in terraferma per la XVI edizione della Maratona internazionale di Napoli, che si è tenuta domenica 15 febbraio. Partenza puntale alle 8.30, la corsa –segnata da pioggia e vento fastidioso – ha visto gli atleti partire da Pozzuoli in direzione Napoli, con arrivo alla rotonda Diaz. Milleduecento partecipanti, tredici quelli provenienti da Ischia: 11 della “Valore Salute Forti e Veloci” e 2 del “Marathon Club”. Ottimo risultato del solito Michelangelo Di Maio, che ha concluso il percorso in 1.28 netti: un antipasto in vista della maratona di Londra del prossimo 26 aprile. Bene anche Giovanna D’Abundo, quarta di categoria e nona assoluta in 1.31. Ottimo, poi, l’esordio per Lisa Di Meo, che conquista anche il podio, classificandosi seconda della sua categoria con il tempo di 1.34. Prossimo appuntamento tra 15 giorni per la mezza maratona più importante d’Italia, la Roma-Ostia che il primo marzo vedrà alla partenza ben 13.5000 atleti.

Quinta vittoria consecutiva per il Mondo Sport (3a Categoria), ora secondo in classifica a due punti dalla capolista Real Pitone. La squadra di mister Buonomano batte 4-0 la Lokomotiv Flegrea: in rete il solito Michele Senese e il difensore Alfonso Pisani, autore di una tripletta d’autore (tiro dalla lunga distanza e due colpi di testa precisi). Da segnalare la presenza di circa 50 ultras provenienti dalla terraferma per incitare la squadra ospite, vera e propria istituzione del calcio dilettantistico campano. Adesso i termali sono attesi dalla difficile sfida in casa della Stella Rossa, quarta forza del girone.

Se il Casamicciola vola, stesso discorso si può fare per l’Ischia Berretti, che centra il quarto successo consecutivo battendo 3-2 i cugini del Savoia. Ora al settimo posto dopo un inizio di stagione terribile, a otto punti dalla terza piazza, gli isolani se la vedranno nel prossimo turno con la Vigor Lamezia, reduce dal pirotecnico 3-3 nel derby con la Reggina.

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sport •

19 - 25 Febbraio 2015

PROMOZIONE. Una rete sul fotofinish di Gianluca Saurino evita agli aquilotti una sconfitta immeritata.

I foriani, in piena emergenza, non superano il fanalino di coda e rallentano la corsa per la salvezza

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BASKET. I rossi battono il Pan.Setaro.

Gialloblu avanti 60-45 sul Mugnano

SAURINO SALVA UN BARANO SCIUPONE FORIO, SEMPRE PIÙ SU FLORIGIUM, SOLO UN PAREGGIO CON IL MARI

CEstIstICA, CHE VIttorIA!

S

olo un pareggio per il Barano di Mister Dinolfo al ritorno dalla trasferta di Sant’Antonio Abate, casa del Santa Maria la Carità. Un risultato positivo per come si era messa la gara, ma che a conti fatti va stretto ai bianconeri.

Nonostante le assenze (Di Nolfo ancora in campo), gli aquilotti hanno disputato una prestazione gagliarda e avrebbero meritato qualcosina in più del punticino. Nel primo tempo è soprattutto Mario Sogliuzzo a sfiorare più volte il vantaggio per gli isolani. Dopo pochi minuti un calcio di punizione dell’ex centrocampista dell’Ischia si stampa sul palo. Verso la fine del primo tempo è ancora Sogliuzzo che, servito da Mattera, si presenta davanti al portiere locale ma manda alto sopra la traversa. Il gioco lo comanda il Barano, ma sono i padroni di casa ad andare in vantaggio: al 61’ il solito Crisantemo manda la palla all’incrocio dei pali sugli sviluppi di un calcio di punizione (imparabile per Circello; undicesimo gol stagionale per l’attaccante). Il Barano però non si scoraggia e inizia di nuovo a macinare gioco: Russo con un miracolo nega il gol a Mattera;

in contropiede i padroni di casa vanno vicini alla rete, ma Silvitelli salva tutto. A un minuto dal gong finalmente gli sforzi degli isolani vengono premiati: Circello rinvia, Sogliuzzo con la testa serve il neoentrato Gianluca Saurino, che supera un avversario e beffa Russo, siglando così il suo dodicesimo gol in stagione. Ora per gli aquilotti c’è la sfida interna con la Juve Pro Poggiomarino, a conti fatti un banco di prova per capire se il sogno play-off è veramente percorribile.

Attenzione all’attaccante Salvatore Romanom autore di sette reti in stagione.

F

LORIGIUM, LA SALVEZZA SI ALLONTANA - Il Florigium conquista un punticino a San Giorgio a Cremano, dove ha affrontato un Mari che – nonostante la classifica deficitaria – si è dimostrato ancora una volta avversario duro a morire. Il pareggio è un risultato comunque gradito agli isolani, in considerazione delle numerose assenze, con Mister Monti costretto a ricorrere ad una linea difensiva molto giovane. Nonostante le tante problematiche, il Florigium ha costruito ben cinque palle gol per sbloccare la gara, di cui tre son capitate al giovane attaccante Scherma (molto pericoloso), una a

Iovene ed una a Pasquale Savio. Gli isolani, inoltre, hanno protestato per la mancata concessione di un calcio di rigore per un fallo ai danni di Scherma in piena area di rigore. Alla luce di questo risultato i foriani non approfittano del passo falso del Real Sant’Egidio, battuto dal San Vito Positano, e non si schiodano così dal tredicesimo posto, in piena zona playout. Nel week-end in programma la sfida con il Santa Maria la Carità, squadra che tanto ha fatto penare i cugini del Barano.

Per l’occasione occhi puntati sugli attaccanti Crisantemo e Lucarelli, autori in due di ben 21 reti stagionali.

Vittoria casalinga nel segno della sofferenza per il Forio Baket, che si impone 71-64 sul Pastificio Setaro. Ad inizio gara gli ischitani (Serie C regionale) sono sempre avanti, ma gli ospiti dimostrano carattere e tecnica replicando colpo su colpo. All’intervallo lungo il Forio Basket ci arriva sul +6. Nel terzo quarto iniziano le prime difficoltà per la squadra cara al presidente Iacono, che comunque chiude sul +9. L’ultimo parziale di gara è quello più complesso: Cupito si infortuna, mentre la squadra torrese tenta il tutto per tutto. Fortuna che Imsandt viene fuori alla grande, realizzando gli ultimi cinque punti della gara, quelli della sicurezza. Il Forio Basket ottiene così una vittoria molto importante e conquista così la seconda posizione. E Domenica prossima ci sarà il confronto con il Nola capolista.

SERIE D - Una gagliarda Cestistica Ischia ottiene la seconda affermazione in campionato. I gialloblù Sabato si sono imposti 60 - 45 sul Mugnano Basket. La vittoria era un po’ nell’aria, considerato che nelle ultime settimane i ragazzi del coach Ruggiero hanno messo in seria difficoltà ogni avversario incontrato, capolista Angri compresa. Partono subito molto forte gli isolani che conquistano un vantaggio di 6 punti. All’intervallo lungo si arriva con la Cestistica in vantaggio per 33 a 28. Nel terzo quarto, però, qualche errore, accompagnato alla paura di perdere, permette al Mugnano di recuperare. Il finale di gara è tutto gialloblu, con gli isolani che si riportano in vantaggio, allungano e conquistano un successo meritato. Prossimo avversario il Pontecagnano, sesto in classifica.

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• BY NIGHT

LA NOTA STONATA a cura di Francesco Imparato

Sanremo 2015: considerazioni a post Il Volo vince il 65esimo festival di Sanremo. Per alcuno vittoria scontata, per altri immeritata, per altri ancora giustissima, ma tant’è. Secondo Nek e terza Malika Ayane. Non è mancato l’inconveniente tecnico nel momento della rivelazione della classifica finale. Il premio miglior arrangiamento e il premio Lucio Dalla della sala Stampa sono stati assegnati a Nek. Il premio della critica Mia Martini invece è andato a Malika Ayane.

L’ultima serata del festival di Sanremo si è aperta con il Nabucco nella versione rock della Premiata Forneria Marconi insieme alla banda dell’Esercito. Poi gli ospiti speciali: da Ed Sheeran fino a Will Smith. Tra gli spettatori anche alcuni esponenti politici: “Certo che vedrò la finale”, ha commentato il presidente del Consiglio Matteo Renzi al Tg1. In platea anche il sottosegretario Luca Lotti. La prima ospite della serata è stata Gianna Nannini che ha cantato il suo successo “Sei nell’anima”. La cantante ha steccato durante l’esibizione, ma è stata accolta dalla standing ovation del teatro Ariston. “Una donna che è un ciclone di energia”, ha detto il conduttore Carlo Conti. La rocker toscana ha iniziato con ‘L’immensità’, cover del brano scritto da Don Backy e Mogol e portata a Sanremo nel 1967 nella doppia versione di Don Backy e Johnny Dorelli.

Ma anche l’edizione 2015, che pure aveva strizzato l’occhio ad una sana normalizzazione, non ha mancato di lasciare strascichi. E così, ora che il Festival è andato in cantiere, qualcuno si toglie qualche sassolino: da Nek, secondo classificato che, appunto per errore tecnico, era stato dato per eliminato, che dice che la gente non ha potuto votare per lui, a Raf alle prese con una brutta bronchite che, direi con molta professionalità, sceglie di salire comunque sul palco ad esibirsi, visibilmente fuori forma. E poi se la prende con la giuria di “pseudoesperti”. E ancora Gli ospiti, da Charlize Theron a Will Smith, da Joe Bastianich a Panariello... Vince nella sezione Giovani il siciliano Giovanni Caccamo, con un brano che già passa molto in radio, per dirla tutta. La votazione è stata effettuata per il 30% dalla giuria di qualità, il 30% dalla demoscopica e il 40% dal televoto. Anche questo Sanremo è finito, per fortuna senza cavalli pazzi o aspiranti suicidi, senza eccessivi colpi di scena insomma…. Anche in Viale Marconi ormai si sente la crisi!

Scrivete a lenotestonate@gmail.com

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BY NIGHT a cura di Franco Trani â&#x20AC;˘

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19 - 25 Febbraio 2015

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