Corriere dell'Isola n. 26 2016

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L'EVENTO

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ISCHIA FILM FESTIVAL ALLA 14° EDIZIONE MIGLIACCIO a pag. 2

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MATTERA a pag. 5 Anno XX - n. 26 • 30 Giugno - 6 Luglio 2016

settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com Vietato calpestare i sogni in un'Isola dove l'istruzione merita un'attenzione in più CAVALLO a pagina 4

NESSUNO TOCCHI L'AGRARIO FORIO TORRI IN FESTA TORRI IN LUCE

BERMUDEZ a pag. 8

APPUNTAMENTI VISITE PER I VICOLI SARACENI, NUOVE ESPERIENZE A FORIO

a pag. 7

CALCIO

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ISCHIA, IN ATTESA DELLA FUMATA BIANCA REAL FORIO, IMPAGLIAZZO SI PRESENTA

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30 Giugno - 6 Luglio 2016

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Dal 25 Giugno al 2 Luglio, nella meravigliosa cornice del Castello Aragonese, il cinema si rapprende di sfumature mondiali.

L’Ischia Film Festival

alla sua quattordicesima edizione • di Cristina Migliaccio

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SCHIA - L’Estate è ufficialmente arrivata e con sé ha portato la quattordicesima edizione dell’Ischia Film Festival, un appuntamento per il quale si sono riuniti grandi intenditori e appassionati di cinema da ogni punto del mondo. Accolto nei meandri storici del Castello Aragonese, il Festival ideato e organizzato da Michelangelo Messina torna ad animare gli spazi tra storia e natura con la proiezione di pellicole sotto una coperta di stelle. Centouno è il numero delle pellicole che riempiono il castello di spettatori e una soltanto è la settimana per poterne usufruire.

L’inaugurazione avviene di Sabato, dove a contendersi l’attenzione degli ospiti è “La terra trema” di Luchino Visconti, al quale si pone omaggio con l’allestimento della mostra cinematografica “Il primo Visconti – Ossessione e La terra trema, i set cinematografici”. Suddetta mostra, a cura di Antonio Maraldi, è collocata nell’Androne delle Clarisse ed è visitabile fino al termine del Festival. Le proiezioni sono suddivise in cinque aree e partono dalle ore 21:00. A inaugurare il ciclo d’anteprime nazionali cinematografiche è il film russo campione d’incassi “The heritage of love”, presentato in piazza d’Armi da Kostantin Sorokin e dall’attrice Karina Goglya, che ha affermato con un sorriso: «Per noi è un onore essere qui presenti all’Ischia Film Festival in questa location così meravigliosa». In un angolo sulla destra, testimoni delle loro parole sono gli abiti di scena utilizzati dalla coppia dei giovani amanti protagonisti. Un’ora più tardi, ad essere proiettato nello stesso spiazzale è “Arianna” della regista e attrice Valentina Carnelutti, che all’appuntamento con i giornalisti parla di progetti nel cassetto e di quelli sparpagliati sul tavolo di casa, di temi delicati e speranze del futuro, ma anche di “Recuiem”. «È stato il mio primo film e l’ho fatto solo per amore. Coltivavo questa storia da dieci anni e il pubblico lo ha sorprendentemente amato».

Sparse per il Castello ci sono pellicole di mondo: in anteprima nazionale vengono presentati i documentari “Golos: Ukrainian voices” di Dolya Gavanski e Fedor Levchenko e “The lost european”, insieme al cortometraggio “The cemetery men”. Per il lungometraggio “E-bola”, il regista Christian Marazziti ha affermato: «Volevamo mandare un messaggio di speranza e dedicare questo film agli operatori sanitari che rischiano le loro vite dall’altra parte del mondo ogni giorno».

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida. www.corrieredellisola.com Registrazione al tribunale di Napoli n. 4816 del 20/11/1996

Domenica è una vera lotta per i curiosi. Nel secondo giorno il Festival è un’esplosione di anteprime, partendo dal terrazzo degli ulivi con il cortometraggio “Respiro”, nonché debutto cinematografico dei giovani registi milanesi Andrea Brusa e Marco Scotuzzi. «Circa un anno fa trovammo un articolo che parlava di migranti che cercavano di attraversare il confine chiusi nelle casse e caricati su un furgone.

Abbiamo pensato che questa fosse una storia importante da raccontare perché quando si ascolta il tg si parla di numeri, non di storie» ha spiegato Marco, seguito da Andrea: «Non ci interessava dare un colore politico a questo tema, ma c’interessava il dramma umano di queste persone che ogni giorno mettono a rischio la loro vita per raggiungere l’Europa». Tra le varie anteprime nazionali della serata, come “Maggie’s Plan” di Rebecca Miller, “Chernobyl” di Oleg Karnasiuk e il lungometraggio cinese “Road to the sky” di Yi Wang, per di più in concorso, si parla anche di chi torna ad Ischia in occasione del Festival ed è il caso di Federico Di Cicilia che con “Irpinia mon amour” ha spiegato: «Non so se possa essere inteso come un documentario. Io lo intendo come un docu-fiction. Oggi è difficile distinguere il documentario dal film fiction e io ho provato a fare un film che mantenesse le caratteristiche di entrambi i generi.

Con questo film ho cercato di racchiudere tutte le mie tematiche, sia come autore che come persona, come uomo che ha dovuto fare e disfare le valige, ma che in fondo ne aveva sempre una pronta nell’altra camera». E per finire due proiezioni speciali: “Rams – storia di due fratelli e otto pecore” e “Hannah Arendt”, di Margarethe von Trotta, membro della giuria internazionale del Festival e vincitrice del “premio alla carriera 2016”, che le verrà consegnato Sabato 2 Luglio. Tra una chiacchiera e l’altra, alla regista viene chiesto se ci sono nuovi progetti all’orizzonte. Lei sorride e punta l’indice in un angolo della folla. «Devo tornare qui» ammette con soddisfazione mista a emozione.

«Non so quando sarà, ma tornerò qui». Michelangelo Messina la raggiunge sul palco e, prima di regalarle un libro che parla di Ischia e di cinema, ammette: «Ti ho fatto la corte per tre anni, ma ogni bella donna deve avere il suo tempo per essere conquistata».

si concluderà con un terzo film. Le anteprime nazionali non si fermano ed è la volta di “Celestial Caramel” e “Gateway to heaven”, entrambi in concorso al Festival, del corto “Letter to god” e dei documentari “All the world’s a screen” e “Smajl”.

Martedì è il giorno del convegno

Lunedì in piazza d’armi il regista Roberto Andò non è fisicamente presente per un confronto con il pubblico riguardo “Le confessioni”, ma tramite un breve filmato spiega il suo punto di vista: «Mi dispiace di non poter essere lì con voi questa sera. C’erano tante ragioni che mi legavano ad Ischia per poter parlare di “Le confessioni”. È un film a cui tengo molto, riguarda argomenti molto attuali. Mette insieme il silenzio per disarmare un mondo politico inadeguato e per insinuare un dubbio. Spero che questo dubbio raggiunga anche voi».

Ad essere presente per la terza volta al Festival è invece Eduardo Cocciardo con il suo cortometraggio “La mezzanotte rossa”, che è il sequel di “La mezzanotte bianca” (presentato sempre al Festival nel 2013) ma in realtà è un film di mezzo, poiché il regista ha affermato che il progetto

internazionale sul Cineturismo, ma la sera è tutta dedicata alle proiezioni. “Foreign body” e “The head hunter” sono i lungometraggi in concorso, mentre “Menino 23”, “Cigno” e “The great cospiracy” sono in anteprima nazionale, a differenza di “Papaveri e papere” e “L’utile meraviglia” che sono in anteprima mondiale. Doppio incontro per parlare di cinema sotto le stelle: il primo è con Massimiliano Bruno, regista di “Gli ultimi saranno gli ultimi” per il quale «sembra essere cambiato ben poco da qui a dieci anni fa (quando nasceva quest’idea come un monologo teatrale) sia per il mondo delle donne che del lavoro». Il secondo è con il regista Nando Paone e l’attore Silvio Orlando, stregato dal Festival tanto da dichiararlo come il più bello nell’ambito cinematografico.

Mercoledì propone una nuova serata all’insegna d’anteprime: “Centosan-

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DIRETTORE RESPONSABILE Diego Mattera d.mattera@corrieredellisola.com

Collaborano con la redazione: Graziano Petrucci, Cristian Messina, Rossella Cavallo, Sara Mattera, Henri Camillo Bermudez, Francesco Esposito, Francesco Imparato, Pancrazio Arcamone, Cristina Migliaccio Illustrazioni: Lisa E. Mocciaro Foto: Franco Trani, Francesco Di Noto Morgera

Coordinatore: Annamaria Punzo redazione@corrieredellisola.com

ti”, “Homeland” e “Patriot” sono i cortometraggi in anteprima nazionale presenti al Festival, insieme al documentario “A quest for meaning”. Presentati in concorso sono i lungometraggi “Bella e perduta” e “Kalo pothi”, affiancati dalla proiezione speciale di “Wax – we are the x” che viene presentata da Lorenzo Corvino e Gwendolyn Gourvenece.

Penultima giornata prima del verdetto, quella di giovedì, in cui si prevede un doppio incontro di cinema: Ben Sharrock presenta il suo “Pikadero” in concorso e in anteprima nazionale, allo stesso orario in cui, nella cattedrale dell’Assunta, Antonietta De Lillo presenta il suo “Oggi insieme domani anche” e riceve il “Premio Plinius 2016”.

Proiettati in anteprima nazionale sono i cortometraggio “Un futuro da

sogno” e il documentario “Women are the answear”.

Venerdì il Festival conosce un punto di chiusura e, prima di annunciare i vincitori della quattordicesima edizione, concede al pubblico due incontri di cinema con Renzo Martinelli e “Ustica” e Lucilla Colonna con “Festina lente” in anteprima nazionale.

E mentre l’Ischia Film Festival riceve un riconoscimento dal Capo dello Stato e mentre la giuria (composta da Margarethe Von Trotta, Catherine Dussart e Anjorka Strechel per l’area internazionale e da Lillo Petrolo, Giuseppe Colella e Marco Palvetti per l’area nazionale) valuta le proprie scelte, a noi non resta che aspettare Sabato 2 Luglio per scoprire chi saranno i vincitori di questa nuova edizione all’insegna del cinema.

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30 Giugno - 6 Luglio 2016

RUBRICA BENESSERE •

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A causa dello scarso numero di iscritti, dopo solo un anno l'istituto agrario va in chiusura

chIude L’aGrarIo?

quI sI coLtIvano soGnI! I genitori, i docenti e gli studenti non si arrendono e continuano le loro battaglie • di Rossella Cavallo

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SCHIA - La formazione degli studenti isolani è sempre stata al centro di numerose chiacchiere e dibattiti, soprattutto per quanto riguarda il numero esiguo riguardante la scelta degli indirizzi di scuola superiore: spesso si ci era lamentati per la mancanza di diversi indirizzi di studio sull’isola, per cui i giovani studenti erano costretti a raggiungere Procida o addirittura Napoli, per poter frequentare il liceo linguistico o artistico. Negli ultimi anni, però, anche grazie all’assegnazione di una parte del Polifunzionale a scopi formativi, e dunque grazie ad un notevole allargamento degli spazi, la scuola ischitana ha potuto ampliare i suoi orizzonti, e quelli degli studenti, aprendosi a nuovi indirizzi di studio: in questo modo, nessuno era più costretto a scegliere una scuola perché più vicina a casa, ma avrebbe potuto seguire semplicemente le proprie attitudini. L’idillio è durato poco: è di questi giorni la notizia della chiusura dell’istituto agrario. Se l’inizio dell’anno scolastico 2015/16 poteva rappresentare un progresso significativo tramite l’apertura dell’indirizzo agrario, istituzionalmente chiamato “indirizzo professionale dei servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, il mese di giugno, all’indomani delle pagelle di fine anno, lascia l’amaro in

bocca. Obiettivo di questo istituto è – era – quello di formare dei giovani alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali, sviluppando in loro competenze in materia di sicurezza nella filiera produttiva, in ambito agricolo e , forti di queste conoscenze divenissero capaci di intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e per lo sviluppo del turismo agrario ed enogastronomico, attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici, per un turismo verde che offre prodotti a chilometro zero.

A farsi capofila di questa nuova esperienza era stato il neo preside dell’istituto Telese, Mario Sironi: questo indirizzo mira a creare profili lavorativi innovativi e dissociati dalla sola gestione degli orti, come si è normalmente abituati a pensare, per

lasciare maggior spazio a materie quali la gestione del territorio e delle aree verdi, alla produzione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli, e in collaborazione con gli enti per la tutela dei parchi pubblici.

E come già anticipato, l’indirizzo formativo agrario era visto come ‘funzionale’ al turismo enogastronomico e ambientale, e che procede parallelamente alla riscoperta delle zone interne dell’isola d’Ischia, come a dimostrare che la scuola isolana non bada unicamente alla formazione del personale di cucina, sala e ricevimento, ma ha l’obiettivo di formare un futuro staff di lavoratori consci delle potenzialità e delle proprietà del territorio in cui vivono.

Buone speranze e anche tanto lavoro per far riuscire bene questo primo anno di esperienza, che però viene messo in crisi dalla decisione di chiudere i battenti a causa dello scar-

so numero di iscritti per il prossimo anno scolastico, decisioni taglienti, in tutti i sensi, che hanno finito per coinvolgere anche le nuove seconde classi. C’è l’amarezza del preside, dei docenti, e degli stessi studenti, che erano stati motivati e inorgogliti con il fatto di essere dei “pionieri” sull’isola riguardo questo tipo di percorso formativo, avrebbero completato i loro studi acquisendo man mano competenze e conoscenze in grado di farne personale lavorativo altamente qualificato. Studenti che oggi si trovano loro malgrado davanti un bivio: scegliere se proseguire questo indirizzo di studi nell’istituto più vicino, che si trova a Licola, oppure ricominciare completamente da capo e iscriversi ad un'altra scuola.

La decisione burocratica di disattivare l’indirizzo contrasta notevolmente con quello che desideravano gli studenti, che si vedono costretti a

I nostri toelettatori aspettano i votri cani e gatti per un trattamento di bellezza te nego zio tro vere l e d o rn te n ’i ll A ri animali: tutto per i vost ini, iochi, trasport g , ri va ri o ss e acc gatto iene di cane e ig l’ r e p ti ot d pro

scendere già così giovani a compromessi con le loro speranze per il futuro. Il caso dell’istituto agrario non è –purtroppo- il primo oggetto di cancellazione: anni addietro, si p proceduto con la scelta di eliminare l’indirizzo di abbigliamento e moda, e chi sognava di lavorare come sarto, o addirittura sognava in grande puntando alla carriera da stilista, ha dovuto vedere i propri sogni restare nel cassetto, e nel peggiore dei casi, non darsi da fare in altro. L’avvilimento dei docenti è palpabile: prima ancora che essere una meta turistica balneare, l’isola di Ischia ha una tradizione legata completamente alla terra, e alla produzione di vino.

Lo studio e la volontà di seguire un percorso professionale porta nella maggior parte dei casi a far fruttare il proprio talento lontano dalle coste dell’isola, ma chi ama questo territorio e queste tradizioni trova qui una sua naturale collocazione nel mondo, e negare ai giovani la possibilità di proseguire lungo questi sentieri per una questione numerica cozza con il motto che vuole i giovani protagonisti del loro futuro. L’agrario era stato istituito con convinzione, e quello che adesso tutti si augurano è una deroga da parte del Ministero dell’Istruzione: questa scuola rappresenta uno sbocco lavorativo serio e affidabile tanto quanto gli istituti alberghiero e tecnico commerciale, e come custode di conoscenze e formazione, va tenuta aperta.

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Da qualche settimana presso la bottega “Vini e oli” di Michele D’Ambra è possibile acquistare i prodotti di “Libera”

PresIdIo- LIBera, anche ad IschIa

I ProdottI ProvenIentI daI BenI conFIscatI • di Sara Mattera

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SCHIA - Prosegue l’attività del presidio isolano di “Libera”, associazione che dal 1995 sollecita la società civile alla lotta contro le mafie, promuovendo giustizia e legalità. Ad un mese dall’inaugurazione della sede del presidio ischitano-avvenuta lo scorso 26 Maggio in alcuni locali nel Comune di Lacco Ameno, messi a disposizione dall’Associazione 20 Luglio- arrivano, finalmente, anche sulla nostra isola i prodotti provenienti da beni ro. Un obiettivo questo, promosso confiscati alla criminalità organizzata. non solo dall’associazione Libera, Vino,olioextravergine d’oliva, pomoma anche dall’Agenzia Nazionale per dorini, biscotti, confetture e pasta, l’Amministrazione e la Destinazione rigorosamente coltivati e prodotti in di beni confiscati alla criminalità la centinaia di ettari di terreni, sottratti quale programma l’assegnazione e la alle associazioni criminali in Sicilia, Il progetto Libera Terra è nato sulla scia della Legge Puglia, Calabria e 190/1996 avente come oggetto il riutilizzo sociale Campania e il cui dei beni confiscati alla criminalità organizzata. riutilizzo sociale è stato possibile grazie destinazione dei beni in questione al progetto “Libera Terra”. Il progetto in previsione di confisca. “Sui dati in questione- che riunisce numerose confiscati alle mafie- ha dichiarato cooperative- è infatti nato sulla scia Egidio Ferrante, uno dei referenti della legge di iniziativa popolare della sezione isolana di Libera, n. 109/96, avente come oggetto il dedicata alla memoria della guardia riutilizzo sociale dei beni confiscati giurata, Gaetano Montanino, rimasto alla criminalità organizzata. Diffati, vittima della mafia- i dati ci dicono la legge prevede l’assegnazione dei che negli ultimi anni i sequestri sono patrimoni e delle ricchezze di proveaumenti del 60%”. Stando, infatti, nienza illecita a quei soggetti- quali agli ultimi aggiornamenti, risalenti associazioni, cooperative, Comuni, al 30 Settembre 2015, gli immobili province e regioni- che siano in grado confiscati, grazie alla legge 190/96 di restituirli alla cittadinanza, tramite sarebbero in totale quasi 18.000, di attività di promozione sociale e lavocui 2852, quelli confiscati nella sola

Regione Campania. “I beni confiscati- ha proseguito Ferrante- devono ritornare alla comunità in termini di servizi sociali e culturali ed imprese giovanili collegate ad un economia etica, pulita e trasparente. È questa la scommessa, il valore aggiunto, per una vera trasformazione civile”. Ad ospitare i prodotti di Libera nell’ambito del nostro territorio isolano, la Bottega “Vino e Oli” di Michele D’Ambra, nel Borgo di Ischia Ponte.

Un vero e proprio patrimonio di lavoro, coraggio, sacrificio e legalità- come lo ha definito lo stesso Ferrante- forse il segno più visibile dell’attività di contrasto alla criminalità e che potrà arrivare finalmente anche sulle tavole della comunità isolana. Insomma, il presidio ischiatano di Libera continua a svolgere la propria attività nell’ambito della legalità e, certamente, su questa scia, proseguirà, anche nei prossimi mesi, il percorso intrapreso per la rivalutazione dei beni confiscati alla malavita. Una rivalutazione che

Ferrante ci aveva già preannunciato lo scorso mese manifestando l’intenzione di fare una censimento anche di

quei beni confiscati alle mafie presenti sul nostro territorio isolano al fine di poterli destinare ad usi sociali.

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• PRIMOPIANO

30 Giugno - 6 Luglio 2016

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Ama la carne ma prepara pesce per gli isolani, che accettano le sfide e cercano nei suoi piatti l'innovazione senza rinunciare mai alla tradizione.

“a Portata dI rItmo” • A cura di Salvatore Rullo, Event Manager del Brand Sorriso Resort & Spa & Oasis

“Direi proprio di si. A volte basta poco per trasformare un piatto noto in un turbinio di emozioni per il palato” Camillo Grosso presenta la sua cucina e il suo mondo, aprendoci le porte dell'Oasis, al Sorriso Thermae Resort & Quando hai capito che questa era la tua strada?

Spa “Frequentavo il Liceo, e cucinavo spesso per la mia famiglia. Da quel momento non mi sono Ventinove anni e l'esuberanza di un adolepiù fermato, ho sperimentato e giocato, imscente, irriverente e creativo, ma perfezioparato il rispetto del lavoro e delle gerarchie. nista sul lavoro. Camillo Grosso, Chef ExeOsservato da vicino quello che sapevo sarebbe cutive presso l'Oasis e il Sorriso Thermae diventato il mio mondo” Resort&Spa non ne ha per nessuno.

Formazione, approfondimenti, quanto vale Ci dice di preferire la carne al pesce, e che per questo motivo ogni piatto di mare rappre- l'aggiornarsi in questa materia? senti un po' una sfida per lui, una scommessa “Tantissimo, ho da poco concluso un corso con contro il suo stesso palato. Convincere gli altri il grande Gualtiero Marchesi che mi ha aiutaad amare sapori normalmente non apprezzati, to a crescere sempre di più. La mia “brigata” mi segue in questi corsi, quasi sempre porto è un po' un gioco per lui, che così trasforma, inventa e scompone tutti gli elementi del piat- con me un'altra persona”.

Oasis, una parola per quante definizioni? to pur di accontentare i suoi commensali.

“L'Oasis con il Sorriso mi da la possibilità di Chef, la cucina: una passione o una vocazioesprimermi al cento per cento. La famiglia ne?

Impagliazzo ha avuto il coraggio di conse“Ho solo ventinove anni, di esperienza ne ho gnarmi l'immagine dell'azienda dandomi la fatta, ma ho saputo collaborare con i migliori possibilità di evolvermi e liberare la mia creChef dell'Isola d'Ischia e non. Da Nino di Costanzo ho imparato l'arte dell'eleganza, il non atività in questa cucina. Ogni giorno elaboro, mettermi in mostra dando spazio alla cucina e creo e motivo il mio staff, dando così slancio ad una cucina che piace al turista ma anche non alla vanità. Negli anni ho fatto della mia all'isolano” passione una vocazione, tanto da dedicare al Isolani che si sposano qui, ma che amano anmio lavoro tutto me stesso”. che passare delle serate diverse Cosa predilige la tua cucina?

“Certo. La parte migliore dell'isolano è la sua “Amo sperimentare la cucina molecolare, continua ricerca di nuove sfide, cosa che si la scomposizione del piatto e l'eleganza dei rispecchia anche in cucina. Molti vengono qui colori da accostare sono un mio plus irrinunanche solo per assaggiare la novità del mociabile. Ma tutto questo non sarebbe possibile mento, e questo è per me motivo di orgoglio e senza l'amore per la mia terra e per le sue motore della mia immaginazione” materie prime” Cosa vedi nel tuo futuro?

Cucina moderna ma tradizionale allo stesso “Una crescita costante, abbinando alle mie tempo? conoscenze continue evoluzioni, per soddisfare

i palati più esigenti ed emozionare. Vi aspetto all'Oasis!”

redazione@corrieredellisola.com

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PRIMOPIANO •

30 Giugno - 6 Luglio 2016

Dal 23 al 26 giugno, all’interno della manifestazione Torri in Festa Torri in Luce, grazie all’Associazione Vicoli Saraceni sono state fatte della visite guidate per le strade antiche di Forio.

ALLA SCOPERTA DEL COMUNE TURRITO ATTRAVERSO I VICOLI CARATTERISTICI • di Henry Camilo Bermudez

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ORIO - È risaputo che Forio sia il comune delle torri e a dirlo è la storia visto che il versante occidentale della nostra isola durante il XV e XVI secolo venne sistematicamente attaccato dai pirati saraceni che depredavano e saccheggiavano. Per questo motivo nel 1480 venne eretto il Torrione che tuttora domina lo sky line di Forio. Successivamente vennero costruite altre torri, di dimensioni minori, che potessero in qualche modo fermare, o almeno placare, le invasioni che mettevano in ginocchio la popolazione. Con queste premesse, durante i secoli, le torri si sono venute ad innestare nel tessuto urbano diventando i principali edifici storici e la manifestazione Torri in Festa Torri in Luce, giunta alla VI edizione, in collaborazione con l’Associazione Vicoli Saraceni, ha voluto dedicare quattro giornate esclusivamente al comune turrito. Le visite guidate, coordinate dall’avv.

Vincenzo Di Maio, sono state fortemente volute dal dott.

Pierpaolo Mandl che, insieme alla prof.ssa Anna Capodanno, ha saputo intrattenere tutti i partecipanti. Come l’anno scorso, l’itinerario ha visto protagonista una torre ogni giorno in modo tale da mettere in evidenza tutti gli aspetti di queste strutture di difesa anche attraverso delle scenette teatrali che, per i personaggi messi in scena e per le ambientazioni, ci hanno riportato indietro nel tempo. Tutti gli itinerari sono iniziati alle 17:45 con il raduno dei partecipanti presso la Fontana di Piazza Matteotti adiacente al Bar Maria Caffè Internazionale. Per la prima giornata al Torrione è stata proposta la struggente storia d'amore dello scultore Giovanni Maltese e della pittrice inglese Fanny Jane Fayrer, magistralmente interpretati da Vincenzo Barbato e Antonietta De Siano. Da li si

è proseguito nella visita delle altre torri in programma (Torre Casa Patalano e Torone). Nella seconda giornata la regina indiscussa è stata proprio la torre Torone, eretta nel XVI secolo e a pianta circolare come il Torrione. Abbiamo assistito alle vicende di Josephine e delle lavandaie del Torone che con la loro esuberanza hanno incantato gli astanti. Durante la terza giornata nella Torre Costantina, simile al Torone, ma più piccola, siamo stati

e il suo presidente Anna Capoadanno, tutti gli interpreti, non membri dell’Associazione, che si sono messi in gioco nelle scenette e in particolare voglio citare Vincenzo Barbato, Sonia Saidi, Giada De Santis, Maria Rita Ascanio e Riccardo Graziuso. Le ragazze dell’alternanza scuola-lavoro

dell’Istituto Mennella indirizzo turistico sono state fondamentali per l’organizzazione e la gestione delle prenotazioni e l’allestimento delle scenografie; tra di loro voglio ringraziare Giorgia Pia Impagliazzo, Giorgia Di Maio e Miryana Medefai. Ringrazio ancora Salvatore Mattera e Marco

Adinolfi del Bar Internazionale per il Service, Angela Impagliazzo per il bellissimo servizio fotografico, Aldo Imer e l’Associazione L’Isola delle Torri, l’avv. Vincenzo Di Maio nelle vesti di coordinatore, tutti gli sponsor come Luigi Polito dell’Imperatore Travel per la stampa del materiale informativo, Carmine Elia e Pasquale Elia per l'aperitivo in piscina presso l'hotel Lord Byron, l’Associazione Culturale Radici con Giuseppe Magaldi e Luigi Castaldi e la signora Rosetta Verde che cordialmente ci ha dato la possibilità di visitare la chiesa di San Carlo al Cierco. Infine un sentito ringraziamento va ai proprietari delle torri, molte delle quali private, che ci hanno aperto gentilmente le porte delle loro abitazioni; Ecco il dott. Antonio Regine della Torre Casa Patalano, Pasquale Coppa per la Torre Cigliano, don Pasquale Sferratore per la torre di Nacera, Patrizia Ruggiero per la Torre Costantina e l’avv. Annamaria De Rosa per il Torone.”

L'ESTATE A VILLA ARBUSTO

invitati alla corte del Barone Gaspare Toraldo che ci ha raccontato la sua storia in una location da favola. La quarta e ultima giornata, che ha visto un numero davvero molto nutrito di persone accorse all’evento, è stata interamente dedicata alle cosiddette torri “nascoste”, quelle che in pochi conoscono e che hanno una storia davvero affascinante (Torre Casa Patalano, Palazzo Cigliano e Torre di Nacera). Sempre in questa giornata, foriera di spunti per la valorizzazione del territorio, siamo stati guidati dal dott.

Mandl anche per le strade del Cierco, antico e suggestivo

quartiere foriano, dove per l’occasione è stata aperta eccezionalmente la chiesa di San Carlo, detta anche della Libera.

La giornata e tutto l’evento si è concluso all'hotel Lord Byron per un aperitivo gentilmente offerto da Carmine Elia e Pasquale Elia ai partecipanti.

Abbiamo parlato con Pierpaolo Mandl che si è detto felicissimo per la buona riuscita degli eventi e spera di poter replicare visite come queste anche in futuro nell’ambito di altre manifestazioni. Ha voluto poi ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile gli itinerari: “Ci tengo a ringraziare in primis l’Associazione Vicoli Saraceni

Prossimi impegni: 3 luglio ore 21 (con replica il 24 luglio e 14 agosto) "LE METAMORFOSI di Ovidio" spettacolo teatrale- regia Salvatore Ronga, musiche Antonio Monti, interpreti Marina Ascione, Leonardo Bilardi, Daniele Boccanfuso, Milena Cassano, Domenico D'Agostino, Giovangiuseppe D'Ambra, Irene Esindi, Rosanna Nocera, Roberto Scotto Pagliara - ingresso euro 10 comprensivo di visita a Museo I MITI: LE STAGIONI DEL MUTAMENTO: percorso didattico e informativo con opere di Monica Hernandez 4-8 LUGLIO : OMAGGIO A LUCHINO VISCONTI - SCUOLA DI STORIA E CRITICA CINEMATOGRAFICA 2016 - Lacco Ameno, Villa Arbusto, 4-8 luglio 2016 (ore 21-24) Luchino Visconti: il cinema e altro Seminario a cura del Prof. Arturo Martorelli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici - Direttore Luigi Paini, critico cinem. Sole 24 Ore Il circolo "G. Sadoul" di Ischia, a 110 anni dalla nascita e a 40 dalla scomparsa, onora in Luchino Visconti la figura di uno dei più grandi intellettuali italiani del secolo scorso, che ebbe cara l'isola d' Ischia come luogo ideale di quiete, di riflessione e di lavoro. Al nome di Visconti il circolo "G. Sadoul" ha legato le lezioni della scuola di cinema che, da oltre vent'anni, si tengono sull'isola in collaborazione con l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. All'opera di Visconti è dedicato il ciclo di lezioni della scuola 2016, in continuità con gli intenti di Tonino Della Vecchia che alla Scuola di Cinema ha per anni dedicato lavoro e intelligenza Programma : lun 4 luglio ore 21 "Una lunga formazione"; mar 5 luglio "Il neorealismo"; merc.

6 luglio "Cinema e melodramma"; giov. 7 luglio "Cinema e letteratura"; ven. 8 luglio "Visconti e l'Europa".

L'EDITORIALE DI GRAZIANO PETRUCCI

«Exit. Piano B» C orrisponderebbe più a una composta visione di un’isola nuova, ripensata, nella consapevolezza che potrebbe vivere da se e con risorse proprie, magari pure associandosi con le altre isolette dell’arcipelago campano. Solo nominale e in ipotesi l’uscita dalle congetture e dai labirinti di una Campania che a causa della sua poca attenzione non pensa al contrario alle sorti di Ischia, potrebbe suscitare

qualche reazione. Si tratterebbe innanzitutto di procedere a un’analisi dei costi e dei benefici rispetto al modello “Campania”. Sia chiaro. La regione non collasserebbe se l’isola chiudesse i rubinetti e i flussi economici ma forse il sistema Ischia, con le sue tante cose, troppe, che dipendono dalla terra ferma, staccandosi farebbe un salto avanti. Si tratta di una sfida che, fosse solo per il problema dei trasporti che sono

nuovamente sul baratro del caos – come ha dichiarato la consigliera regionale Maria Grazia Di Scala -, potrebbe servire a mettere in riga l’ente guidato da De Luca che pare assente.

Significherebbe riconquistare un baricentro e le sue relazioni.

Per contrastare anche quelli che vivono nella convinzione che la stampa, o almeno una sua parte, viva di quel che non va sull’isola e goda nel rimarcarlo, possiamo

dire che la situazione di disagio è sotto gli occhi di persone spesso inermi di fronte a fatti che non riescono spesso a percepire, figuriamoci a controllare o gestire.

Cercare di unificare i servizi, tutti, dai trasporti pubblici a quelli da piazza passando per la raccolta dei rifiuti, non soltanto getterebbe le basi per migliorarli ma significherebbe ricercare un nuovo senso e un nuovo modello per un territorio che rischia, or-

mai in certi periodi dell’anno più che in altri, di implodere senza una visione di ampio respiro. In questo fa bene Maria Grazia Di Scala quando accende i riflettori.

Solo che magari anche i politici locali, di maggioranza come di opposizione, dovrebbero fare la propria parte. Fino in fondo (dandosi una mossa).

Facebook Graziano Petrucci

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• APPROFONDIMENTO

30 Giugno - 6 Luglio 2016

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Questa settimana si è conclusa la VI edizione della manifestazione Torri in Festa Torri in Luce che ha visto impegnati i sei comuni dal 17 al 26 giugno

IL successo dI torrI In Festa torrI In Luce Riassumiamo in breve quello che è accaduto cercando di mettere in evidenza gli eventi che ci hanno colpito di più e che hanno avuto maggior successo durante questi giorni all’insegna della cultura.

• di Henry Camilo Bermudez

F

ORIO - Anche quest’anno l’Arch.

Aldo Imer ci ha stupiti con la sua creatura Torri in Festa Torri in Luce. Ciò che più ci ha colpito è stato sicuramente il suo impegno profuso in ogni singolo evento e la dedizione messa nel proprio lavoro. Nel numero della settimana scorsa, con l’intervista esclusiva ad Imer, vi abbiamo ampiamente parlato degli scopi di valorizzazione del territorio di questa manifestazione, giunta al suo sesto anno di vita. Questa volta, invece, vogliamo rendervi partecipi delle emozioni e delle sensazioni che questi giorni ci hanno regalato. Riassumere ogni evento sarebbe impossibile

ed è per questo che abbiamo scelto per voi alcune serate “magiche”. Non possiamo non parlare dell’evento tenutosi giovedi 23, quando abbiamo scoperto le bellezze, o meglio, i luoghi d’incanto, come ama definirli Aldo Imer, della Torre medioevale di Barano.

In quell’occasione siamo stati piacevolmente sconvolti dal fascino di questo edificio, ignorato o poco conosciuto da molti e che è stato giustamente valorizzato da Torri in Festa Torri in Luce. La Prof.

Arch. Marina Fumo e l’Arch.

Aldo Imer ci hanno dato qualche informazione storica sui metodi di costruzione di una torre nei secoli XV e XVI e dopo queste delucidazioni è seguita una visita alla Torre al cui interno era allestita una mostra fotografica con alcuni scatti suggestivi in bianco e nero delle principali torri foriane e non. Come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, in questa edizione il binomio perfetto è stato musica-architettura e un conclamato esempio di questo tipo lo si è avuto venerdi 24 al Castello Aragonese con

il concerto dell’Orchestra Eurythmia, ma soprattutto con il tango di Simone Facchini e Gioia Abbale che

si sono esibiti sulla terrazza della sala del sole. Altre volte si erano svolti meeting, incontri e conferenze in questo luogo, uno dei più alti del Castello, ma mai prima d’ora era stato proposto uno spettacolo musicale e il merito va sicuramente all’Associazione “L’Isola delle Torri” e ad Aldo Imer cha ha voluto fortemente che il tango e lo spettacolo dell’orchestra fossero portati qui. Abbiamo ancora negli occhi la serata di sabato 25 a Villa Luisina in località Zaro, quando in occasione della

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serata conclusiva della manifestazione, Luisina e Gianni Donzelli hanno aperto le porte della loro casa estiva allo staff dell’associazione “L’Isola delle Torri” e ai tanti invitati provenienti da tutta l’isola e non. Quella serata è stata particolarmente importante per la presentazione di un manoscritto del seicento che attesta la feroce invasione dei pirati, in particolar modo dei saraceni, sulla nostra isola. Hanno preso la parola il sindaco di Forio Francesco Del Deo e sono seguiti poi

altri interventi tra i quali ricordiamo quelli del Prof.

Arch. Luciano Garella, del Prof. Aveta, del Prof. Arch.

Alessandro Castagnaro, della Prof. Arch. Marina Fumo, del Prof. Arch. Mario Iosasso, del Dott. Benedetto Valentino e dell’Ing. Luigi Vinci. Sempre all’interno di questa serata sostanzialmente conclusiva dopo la cena di gala, che ha visto l’attiva partecipazione di tutti gli invitati, ci ha colpiti l’intensità del concerto diretto dal Maestro Antonello Cascone che al piano, insieme alle voci dei soprani Elisabetta Vilni, Erin Wakeman e Dorothy Manzo, ha saputo intrattenere e deliziare la platea. Torri in Festa Torri in Luce 2016 si è ufficialmente chiusa domenica 26 giugno ai Giardini Poseidon con il PRAM – Premio Internazionale di Architetture Mediterranee. Il premio, ideato

sempre dall’Arch. Aldo Imer, è giunto quest’anno alla sua V edizione e si è proposto come un momento di confronto critico tra architetti, ingegneri, e giovani laureati, ma anche come opportunità di incontro tra Istituzioni e cittadini, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione attiva al dibattito sulla valorizzazione del territorio costiero e delle risorse paesaggistiche e culturali del Mediterraneo.

Possiamo dire senza ombra di dubbio che questa è stata la più interessante edizione di Torri in Festa Torri in Luce anche per il numero di giorni che ha impegnato migliaia di persone. Non ci resta che aspettare la VII edizione e siamo certi che Aldo Imer saprà meravigliarci ancora una volta grazie alle sue doti di comunicatore, organizzatore, ma soprattutto di promotore della cultura.

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RUBRICHE •

30 Giugno - 6 Luglio 2016

Domenica 26 giugno, presso l’Atelier delle Dolcezze, si è tenuto il vernissage della mostra “Energy from Ischia” della pittrice russa Mila Loginova. La mostra sarà visitabile fino alla fine di agosto

ISCHIA ATTRAVERSO

GLI OCCHI INNAMORATI DI MILA questo motivo che faccio parlare il mio pennello attraverso il quale metto sulla tela tutto quello che l’isola mi regala. Ischia è energia.”

Ha già qualche progetto per il futuro?

“Ho già qualche idea per il mio futuro e in particolare voglio visitare altri luoghi in Italia. Sono curiosa di vedere quali emozioni possono trasmettermi. Inoltre, al mio ritorno in Russia, voglio esporre qualche opera qui presente per dimostrare alla mia gente quanto sia diversa l’Italia non solo dal punto di vista

Il fascino di Ischia ha colpito la pittrice che da qualche anno si diletta a realizzare opere che ritraggono i luoghi più suggestivi della nostra isola.

• di Henry Camilo Bermudez

Forio - Ci eravamo occupati di Mila Loginova già nel 2014 quando per la prima volta esponeva i propri lavori al Museo Civico del Torrione di Forio con una mostra dal titolo “Le 3 isole – avventura – speranza – amore”. Quella volta l’esposizione ebbe anche un seguito in Russia dove Mila, presso la sua galleria d’arte, diede vita ad uno spazio dedicato alle opere create sulla nostra isola.

Quest’anno ritroviamo la raffinata pittrice russa all’Atelier delle Dolcezze con alcuni lavori già visti e altri inediti che hanno saputo coinvolgere emotivamente tutti i visitatori. Il titolo della nuova mostra è “Energy from Ischia” e tale intitolazione non è casuale. Vuole infatti mettere in evidenza lo stretto rapporto che c’è tra l’artista e la nostra isola. Grazie alla grande amicizia con la giovane e brillante hotel manager Luana Pezzuto, questo rapporto è cresciuto in maniera esponenziale. Ischia è sempre stata fonte d’ispirazione per artisti e Mila non fa eccezione. Le opere qui esposte sono accomunate dal fatto di ispirarsi alla vita: si tratta di dipinti e opere grafiche realizzate durante i suoi soggiorni sulla

nostra isola. I soggetti e le tecniche sono scelti per svelare al pubblico l’essenza delle meraviglie naturali che solo Ischia sa offrire. Un’iniziativa molto gradita è stata sicuramente la proposta di far assaggiare a tutti i presenti un gelato interamente pensato dall’artista fatto con zenzero, cannella e liquirizia. Mila Loginova è diplomata presso l’Accademia di Belle Arti e Università Pedagogica di Nizhny Novgorod. Lavora come artista indipendente e ha all’attivo numerose mostre personali e partecipazioni a progetti artistici. È inoltre membro dell’Unione degli artisti di Russia. Alcune sue opere sono presenti in collezioni private in Russia, Italia, Inghilterra, Francia, Principato di Monaco, Finlandia, Canada. Durante la serata abbiamo avvicinato Mila per qualche domanda alle quali ci ha risposto cosi: Perché le piace cosi tanto

Ischia?

“Quest’isola è un luogo magnifico, davvero.

Quello che mi colpisce di più sono i colori, in particolare il verde.

Vedere tanti colori in diversi posti per me è qualcosa di artistico.

Non credo che altrove ci sia qualcosa di simile. Adoro Ischia anche per la gente che si dimostra sempre disponibile e sono legata a quest’isola anche per via della mia cara amica Luana Pezzuto che oggi è qui a sostenermi. Questo posto mi procura sempre nuove emozioni che faccio fatica ad esprimere a parole ed è per

architettonico, ma anche, e soprattutto, per quello che sa trasmettere a noi artisti.”

Cosa rappresenta per lei l’arte?

“Rappresenta i miei sentimenti, i miei pensieri, tutto quello che provo.

Non riesco a stare senza l’arte ed è per questo che amo dipingere in continuazione. Dipingo i posti che visito e attraverso le mie opere cerco di catturare l’essenza di quel luogo.”

Abbiamo parlato anche con il titolare dell’Atelier delle Dolcezze, l’Arch. Giovannangelo De Angelis che si è dimostrato entusiasta durante il vernissage: Come è nata l’idea di questa mostra? “l’idea è nata insieme a Luana Pezzuto. Avendo visto alcune opere di Mila ci siamo accordati per farla esporre in questo luogo dove l’arte è di famiglia. Voglio ricordare che in passato questa casa ha ospitato diverse personalità di spicco, ma soprattutto ha visto nascere mio padre, mio zio che è scultore e mio nonno che era invece pittore come il mio bisnonno. Qui l’arte deve continuare a vivere attraverso eventi come questi.”

Questa mostra apre la stagione “artistica” dell’Atelier. Quali sono gli altri eventi in programma?

“Ho già in mente qualche artista che potrebbe esporre in questi ambienti, ma devo ancora valutare le date.”

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30 Giugno - 6 Luglio 2016

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I gialloblu ancora senza padroni. In pole position ci sono imprenditori campani che puntano prepotentemente al ripescaggio

ISCHIA, PER LA SOCIETÀ SI ATTENDE LA FUMATA BIANCA • dalla redazione sportiva

T

anta carne a cuocere, tante novità, ma c’è ancora da concretizzare. I gialloblu si preparano ad un cambio della guardia ai vertici della società. Sono tre le tre trattative in atto con soggetti intenzionati ad acquisire il cento per cento delle quote societarie: in pole position, da un lato, troviamo un gruppo di imprenditori napoletani (che annoverano tra le sue fila un recente protagonista in gialloblu), dall’altro, invece, ecco un gruppo campano – ma non partenopeo – da anni nel mondo del calcio e che tra le sue fila annovera personaggi che hanno fatto parte dell’Ischia ai tempi della Serie D. Sullo sfondo imprenditori stranieri che però, al momento, incarnano l’ipotesi più complicata da realizzarsi, per quanto affascinante.

L’atteso segnale positivo è

arrivato lunedì, con gli imprenditori campani capeggiati da un ex dirigente gialloblu della stagione 2007-2008 che, dopo l’incontro di venerdì con l’avvocato Emanuele Di Meglio, hanno preso visione di ulteriori particolari della situazione economico-contabile della società gialloblu presso lo studio Senese in quel di Napoli. Confermato dunque l’interessamento di questi soggetti campani, intenzionati a rilevare il cento per cento delle quote gialloblu e a provare la difficile strada del ripescaggio. Imprenditori che, presa visione delle ulteriori documentazioni, dovrebbero dare risposta al più presto, fermo restando che attendono comunque di capire quale possa essere la collaborazione da parte dell’isola, collaborazione che – a quanto pare – potrebbe anche non essere legata esclusivamente all’eventuale

fondo perduto di 250 mila Euro (per la domanda di ripescaggio). Sarebbe ben vista, dalle indiscrezioni che emergono, anche un discorso legato alla logistica (vedi vitto e alloggio e trasferte) e al settore giovanile. E, come vedremo, qualcosa sull’isola si sta muovendo.

GLI ISOLANI. L’Ischia agli ischitani. Un sogno, ma anche un ritornello spesso ascoltato nel passato più recente. E che adesso potrebbe improv-

visamente concretizzarsi, magari anche solo parzialmente. Martedì, presso il Re Ferdinando, l’amministratore Vicky Di Bello e l’avvocato Emanuele Di Meglio hanno incontrato un gruppo di imprenditori isolani legati alla Nuova Ischia e alla nota catena alberghiera di cui fa parte proprio la struttura situata a Ischia Porto. Il gruppo ischitano si è detto pronto a mettere mano alla tasca per garantire un futuro tranquillo

ai colori gialloblu, ma solo in caso di partecipazione a quella che dall’anno prossimo tornerà a chiamarsi Serie C. Gli isolani, insomma, dettano le loro condizioni dicendosi pronti – queste sono le indiscrezioni – a dare una mano per i 250 mila Euro utili per presentare la domanda di ripescaggio. Come vi abbiamo già raccontato nei giorni scorsi, però, l’Ischia ha pochissime possibilità di rientrare in terza serie dalla porta secondaria, e questo a causa della nota vicenda degli illeciti amministrativi: insomma, a meno che non vengano cambiati in corsa i regolamenti dalla Federazione, quella gialloblu deve essere considerata a tutti gli effetti una squadra di Serie D. Tutto vero, ma uno spiraglio c’è sempre e, così, per non farsi trovare impreparati, la domanda di ripescaggio verrà comunque presentata e questo grazie

all’aiuto indispensabile degli imprenditori ischitani. Questi ultimi, da quanto emerge, saranno rimborsati nel caso in cui l’estremo tentativo non andrà a buon fine e i gialloblu si ritroveranno a giocare tra i dilettanti. Segnale, ennesimo, che collaborazione ci sarà solo in caso di ritorno immediato tra i professionisti.

Lega Pro o niente, questa dunque la linea del gruppo isolano, che – è bene non dimenticarlo – dispone già di una squadra dilettantistica, la Nuova Ischia. L’impressione, dunque, è che ci ritroveremmo con due squadre del comune d’Ischia in caso di gialloblu in Serie D, mentre con l’Ischia Isolaverde in Lega Pro potremmo ritrovarci al cospetto di un’unione di intenti che farebbe solo del bene al nostro panorama calcistico. E questo già solo ragionando in ottica settore giovanile.

PODISMO. Gli ischitani della Forti e Veloci protagonisti di una gara superlativa in quel di Napoli

Gli aquilotti si preparano alla prima storica partecipazione nel massimo campionato regionale

Gold Run, isolani al quarto posto

Barano, prime mosse per l’Eccellenza

Non conoscono sosta i podisti isolani. Domenica scorsa ben 11 gli atleti isolani della Forti e Veloci sono stati protagonisti della Caracciolo Gold Run che si tiene in quel di Napoli. Nella 10 Km partenopea la squadra ha raggiunto 1974 punti ottenendo un inaspettato quarto posto nella classifica a squadre.

I partecipanti non si sono fatti fermare dal caldo e dal tasso di umidità elevato in quel di Napoli per sostenere due importanti progetti: lo stop al femminicidio e la costruzione di alloggi in Angola per persone meno fortunate. Due le salite all’interno del percorso, la prima al terzo km di circa 300 mt e la seconda più ardua al sesto km di 700 mt. Buoni i piazzamenti maschili a partire dal primo posto di categoria per il Prof. Peppe Patalano e con soddisfacenti risultati cronometrici per gli altri partecipanti. Giuseppe Colella chiude in 41.40 nonostante una leggera contrattura al polpaccio. Ascanio Aniello ritorna dopo le gare di Orienting con 43.20, Giuseppe Iacono ed Aniello Iovinella arrivano insieme al traguardo in 45.12; Gennaro De Vita, già proiettato con la testa alla prossima maratona di New York, termina la gara in 54.48.

Alessio Ambra dimostra di essere ancora in forma chiudendo in 48.52. Promette bene Ciro Curci che in autunno certamente potrà migliorare il tempo di 47 minuti netti alla sua prima esperienza podistica.

Ma il vero fiore all’occhiello della squadra è stato il gruppo femminile, che dimostra sempre senso di squadra e voglia di esserci e di migliorarsi. Due i podi femminili, Graziella Esposito si classifica seconda della sua categoria con il tempo di 45.12 e Titti Mattera, alla vigilia del suo compleanno, si classifica terza della sua categoria con il tempo di 54.20. Valentina Abrogato in fase di scarico chiude comunque in 49.21, Anna Della Corte rientra in competizione con il tempo di 54.20 e Daniela Amalfitano mostra di averci preso gusto con le competizioni ritornando in gara dopo appena una settimana e facendo segnare un buon 57 netto.Anche il giovane Nicholas Colella era con il gruppo ed ha partecipato alla Run4unity, gara riservata ai ragazzi sulla distanza di 3 km.

Si gode la storica promozione in Eccellenza (grande festa al “Belmare”, sul lido dei Maronti), non perde tempo prezioso e riparte di slancio. Il Barano, la favola più bella dello sport isolano, vuole fare le cose per bene. Il presidente Giosi Gaudioso, da sempre supportato dall’anima bianconera Beniamino Mennella, nei giorni scorsi s’è assicurato le riconferme sia dell’allenatore Giuseppe “Billone” Monti che del d.g. Gianfranco Pilato, artefici principali della strepitosa scalata alla massima categoria regionale, culminata con la vittoria ai play-off grazie a quattro delle trenta reti stagionali siglate da Pasquale Savio. Dopo la tanto attesa fumata bianca, con la prosecuzione del rapporto con tecnico e d.g., gli aquilotti si sono subito rimboccati le maniche per costruire la rosa che per la prima volta nella storia del Barano si affaccerà nel campionato di Eccellenza. La priorità è ovviamente quella di confermare lo zoccolo duro della scorsa stagione. Manca ancora qualcuno ma al momento la società ha ottenuto la disponibilità a proseguire l’avventura in bianconero da quasi tutti i protagonisti dello scorso campionato. Nella giornata di giovedì è arrivato l’ennesimo “si” da parte di uno dei pezzi da novanta della rosa baranese: Mario Sogliuzzo. Il forte centrocampista del Barano ha trovato una intesa con il d.g. Pilato ed anche nella prossima stagione indosserà i colori bianconeri. Scontate anche le conferme per gli ex Ischia Pasquale Accurso e Vincenzo Monti, oltre a quelle dei baranesi doc Pietro Ferrari (capitano), Simone Farina e Sasi Lombardi.

In uscita il mediano Marano, a discutere la posizione di alcuni under, soprattutto quelli in prestito dall’Ischia. “La società ha provveduto ad alzare l’asticella del budget, condizione necessaria per allestire un organico degno della categoria – dice il d.g. Gianfranco Pilato – Però non faremo follie, rafforzando l’intelaiatura con giocatori di una certa esperienza ed affidabilità. Siamo alla ricerca almeno quattro i rinforzi. È chiaro che dovremo anche guardare alla terraferma”. C’è entusiasmo nel terzo comune più popoloso dell’isola, il secondo per estensione territoriale, dopo Forio. Ritornerà il derby con i biancoverdi, così come col Procida, società con le quali i rapporti sono ottimali.

A Barano lo sport, il fair play, il rispetto sono di casa. L’entusiasmo si tocca con mano e non sono pochi coloro i quali, sulle colline di Fiaiano e Buonopane e nelle piane di Piedimonte e Testaccio, non hanno smesso di sognare…

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sport •

30 Giugno - 6 luglio 2016

eccellenza. Taratà si presenta: «ripartiremo dall’organico dell’anno scorso e interverremo dove serve»

REAL FORIO, IMPAGLIAZZO: «IL NOSTRO OBIETTIVO? UNA SALVEZZA TRANQUILLA

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na bandiera del calcio isolano, un leader nato.

Franco Impagliazzo, nuovo allenatore del Real Forio, si è presentato mercoledì ai suoi nuovi tifosi con la più classica delle conferenze stampa. Al suo fianco, al ristorante “Il Veliero”, il Ds Vito Manna, il consigliere comunale Giuseppe Di Maio e il futuro vicepresidente Nello Verde. Nel locale foriano, Taratà ha dunque inaugurato la sua terza esperienza sulla panchina bianvorde: nella stagione 20022003 riportò il Forio a conquistare una promozione sul campo dopo ben 32 anni; nell’annata successiva, invece, subentrò in panchina solo a dicembre e riuscì a conquistare una salvezza che sembrava particolarmente difficile. L’obiettivo, adesso, è ripetersi. La voglia è tanta, come è tanta la personalità che Impagliazzo ha ostentato già nella conferenza stampa di presentazione. «In me – queste le prime parole del tecnico – c’è la volontà non dico nemmeno di rimettermi in gioco, perché è stata una scelta mia personale quella di non allenare precedentemente. E, forse, in questi anni avrei potuto guidare squadre anche in terraferma.

Vito (Manna, ndr) mi ha contattato, ci siamo incontrati e abbiamo un progetto abbastanza serio: attraverso il lavoro vogliamo continuare a dare soddisfazione a questa società che nell’arco degli anni ha fatto sacrifici per riportare il titolo a Forio»

Dando uno sguardo al progetto, Impagliazzo ha le idee chiare: «Quando ho parlato con Vito mi ha chiesto una salvezza tranquilla.

Dobbiamo stare con i piedi per terra, non fare voli pindarici. Dobbiamo salvaguardare la categoria che è importante per Forio, una piazza blasonata che può partecipare ad uno dei campionati di Eccellenza più difficili d’Italia. Dobbiamo dare il massimo, poi se eventualmente strada facendo viene qualcosa di diverso, non dobbiamo farci trovare impreparati». Questa la ricetta per conquistare la salvezza, o qualcosa in più. Obiettivi che saranno conseguiti

con un organico simile a quello guidato fino allo scorso maggio da Mister Iovine: «Per grandi linee ci sarà la rosa dell’anno scorso. Mi hanno prospettato calciatori che già conosco come i due Saurino, Mora, Di Dato, Di Spigna, De Giorgi, elementi che conosco. Ci sono poi dei ragazzi che bisogna valutare. Poi agiremo dove servirà». In ottica mercato non dovrebbe esserci spazio per Pasquale Savio, promesso sposo del Barano: «Parliamo di un giocatore che nella Promozione era uno spreco. In Eccellenza, benché parliamo di un giocare dalle ottime qualità, essendo un 34enne bisogne-

rebbe confrontarsi: non per il valore, ma per i vari impegni di lavoro e conseguentemente per la disponibilità negli allenamenti. Perché Promozione ed Eccellenza sono due categorie diverse. Sia chiaro, rispondo perché mi è stata fatta la domanda, ma non sono a conoscenza della situazione di Savio: va a finire che abbia già firmato col Barano o con qualche altra squadra». Si parla ancora di mercato e dell’ipotesi di mancate riconferme eccellenti: «Noi abbiamo bisogno di capire che necessità di ruolo avremo, dove mancherà l’under, dovremo andare a vedere se sul portiere potremo fare affidamento sempre su

Franco Verde o se dovremo puntare su due portieri under. Sono tutte valutazioni che faremo una volta che inizieremo a lavorare a metà agosto.

Dobbiamo valutare i giocatori, non ci sbilanciamo in giudizi che possono essere errati. Io alleno giocatori e a seconda della disponibilità che mi danno li valuterò. Se disponibilità è limitata, non andiamo bene. Capisco che tutti abbiamo impegni di lavoro, ma dobbiamo fare parte della causa con mentalità, non a tempo perso. Tutti devono dare tutto». In ottica staff le idee sono chiare: «Ho chiesto un preparatore atletico che mi dia una mano, perché allenare 20-25 persone quotidianamente non è facile. Stiamo optando per una soluzione interna, se c’è una possibilità con chi c’era precedentemente.

Altrimenti, se si potesse ingaggiare qualcuno dalla terraferma, e parlo di Felice De Maio, ne sarei felice» Impagliazzo ha incassato l’appoggio della piazza: «Questo succede – spiega – quando torni in un posto dove in precedenza hai fatto bene, perché qui ho vinto un campionato e poi ho conquistato una salvezza prendendo una squadra al penultimo posto. Mi auguro di ripetere quanto fatto di buono in passato». Il pensiero, infine, va all’amico Billone Monti, che ritroverà da avversario in occasione del derby con il Barano: «Da avversario (ride, ndr)? È mio fratello. Magari per 180 minuti, poi la cosa finisce lì».

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Io, a casa tua non ci verrò mai! “Buona sera signora, come sta?” Ecco come sei di norma tu. I princìpi sono buoni ma non sempre hai la costanza di rispettarli. In ogni caso hai la “Dea” dalla parte tua e riesci sempre a cavartela bene.

Probabilità di tensioni in casa e vecchi problemi con familiare da chiarire.

Tu metti sempre la buona volontà per soddisfare e accontentare tutti, ma raramente le persone ti dimostrano riconoscenza. Quel proverbio che dice: - sei si prestano dei soldi ad un amico, si perdono i soldi e … l’amico – molte volte si dimostra esatto. Ma la tua natura ti porterà sempre ad aiutare gli altri.

Sei sempre portato come esempio di incostanza e di infedeltà, ma non c’è niente più inesatto. Il tuo difetto è che a volte di confidi con persone che non sono in grado di capirti totalmente, fraintendendoti. Tu cerchi solo di ottenere il massimo da tutto. Purtroppo problemi in arrivo, ma li supererai. ;)

Cancro

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22 giugno - 22 luglio

23 luglio - 22 agosto

23 agosto - 22 settembre

Tutto puoi fare, meno che dire bugie.

Ti si vede, quando le dici, da un chilometro di distanza. Quindi, evita di dirle. Approfitta di questo periodo per che per te è aureo, sia per definire certi problemi sul lavoro che da tempo stai trascinandoti dietro, sia, se ne hai il coraggio, con qualcuno della tua famiglia.

Sta arrivando per te un periodo, a dir poco, di grandi realizzazioni e soddisfazioni. Hai tempo ancora qualche settimana per meglio organizzarti e mettere a punto certe idee, dopodiché sarai pronto per il grande balzo e niente e nessuno si deve interporre in mezzo. Vivrai un periodo che piacerai molto.

Periodo di fondamentale importanza per te.

E’ il momento delle decisioni: o dentro o fuori, o amico o nemico, o il massimo dell’impegno o è meglio desistere subito. Quello che bisogna sapere però che a vent’anni si possono avere 100 possibilità, a 40 solamente cinque. Metti la prima e vai. Hi.

Scorpione

Bilancia

23 ottobre – 21 novembre

Sagittario 22 novembre - 20 dicembre

Per spiccare il volo bisogna prima sganciarsi da tutti i legami che abbiamo. Familiari, affettivi, culturali. Se non si fa in questo modo è solamente una perdita di tempo. L’esperienza dice: prima si termina bene ciò che si sta facendo, dopodiché prendere il coraggio a 4 mani e buttarsi a capofitto. Auguri.

Per quanto doloroso sia un po’ di umiltà non guasta.

Non puoi far finta di niente e continuare come se niente fosse. Prima di ripartire occorre far chiarezza con situazioni del passato, e dopo, con la tua baldanza, simpatia e spensieratezza, puoi affrontare qualsiasi nuovo ostacolo. Prima il dovere. Ciao.

Capricorno

Acquario

Pesci

21 dicembre - 19 gennaio

20 gennaio - 18 febbraio

19 febbraio - 20 marzo

Stai passando un periodo di continua insoddisfazione. Questo perché “non si può fare il meccanico senza sporcarsi le mani”. Non puoi sempre pensare al lavoro senza un attimo di tregua, senza passare qualche bella serata tra vecchi amici caciaroni. C’è un tempo per lavorare uno per divertirsi.

E’ molto probabile che stai leggendo questo Oroscopo prima di fare uno dei passi più importanti della tua vita. Allora ascolta: quando si parla chiaramente prima di concludere un accordo, si avranno riscontri positivi per un periodo molto più lungo. Altrimenti, gli scricchiolii inizieranno molto prima.

Non devi vivere confidando totalmente su favorevoli coincidenze perché, come dice il vecchio adagio: “mai fare i conti senza l’oste”. Fin’ora te la sei sempre cavata per il rotto della cuffia grazie alla intercessione del dio del mare. Ma da ora per i prossimi 2 mesi devi contare solo sulle tue forze, auguri.

23 settembre – 22 ottobre

l’esperienza e serietÀ del dott. Bruno

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A volte sei talmente pieno di te stesso che se leggi l’Oroscopo è solamente per criticarlo.

Devi solo ricordarti una cosa: “E’ meglio un ottimista che ha torto, che un pessimista che ha ragione”. Troppo spesso succede che le tue cose non hanno un buon epilogo. Devi provare a farle modificando l’umore.

“Nessuno parla mai della malattia della solitudine, e pensare che è una delle malattie più diffuse, ed è quella che ci fa fare i più grandi errori della vita”.

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