Corriere dell'Isola n. 33 2016

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BERMUDEZ a pag. 8 Anno XX - n. 33 • 25 - 31 Agosto 2016

settimanale GRATUITO delle isole di Ischia e Procida • www.corrieredellisola.com

TRUFFE D'ESTATE

Tanti gli episodi nel periodo più frequentato dell'anno Cavallo a pagina 4 e 5

PERSONAGGI LE BORSE DI ALESSANDRA ARTURO

a pag. 7

L'EDITORIALE «ERO, SI O NE?» DI GRAZIANO PETRUCCI

a pag. 2

SPORT - CALCIO

pag. 18

ISCHIA ISOLAVERDE, QUANTA CONFUSIONE! LE ALTRE SQUADRE ISOLANE AL LAVORO

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• PRIMO PIANO

25 - 31 Agosto 2016

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Numerosi casi di carte di credito clonate

ESTATE LADRA CARTE DI CREDITO FALSE E

TRUFFE AI DANNI DEI TURISTI E DEI LAVORATORI

Il resoconto del mese di agosto ad Ischia: dal lusso rubato del Regina Isabella al finto affittuario di Ischia Ponte, disposti i fogli di via da parte del commissariato di Ischia • di Rossella Cavallo

I

SCHIA - Quella che sta per concludersi è stata per l’intera isola d’Ischia un’ estate piuttosto tranquilla, il cui ordine è stato a tratti interrotto da episodi che per quanto molto gravi – la rapina in banca a Forio, o lo stupro di due ragazzine ad opera di due napoletani- costituiscono dei casi isolati, non direttamente riconducibili al grande flusso turistico presente in questo periodo. Malgrado un inizio caratterizzato da piogge, nuvole e quant’altro , c’è stato il grande recupero sperato grazie ad un numero consistente di arrivi soprattutto nel ponte di Ferragosto. Con l’inizio di agosto, il mese più rovente soprattutto per l’isola, sono stati aumentati i controlli da parte delle autorità e di chi di competenza per cercare di contenere disagi o tamponare situazioni di emergenza. Anche se non si fa altro che dire che ad Ischia l’intrattenimento e il divertimento per ragazzi e giovani sono carenti sotto diversi aspetti, e che si è ormai

avvezzi ad un turismo unicamente balneare e con pochissima possibilità di scelta, sono in tanti i giovani che bazzicano da un locale all’altro in cerca di divertimento e di serate piacevoli, e proprio questa fetta di pubblico è stata oggetto di maggiori controlli finalizzati alla ricerca di eventuali casi di malavita. Per il Ferragosto, come accade ormai ogni anno, sono stati banditi i falò dalle spiagge, poiché automaticamente tradotti in vomito, rifiuti ovunque e molto lavoro in più di servizio d’ordine. Tutte queste misure sono state adottate per evitare che i giovani, ritenuti i più ‘pericolosi’ da questo

punto di vista, non hanno però potuto fermare le diverse truffe che si sono susseguite nell’ultima quindicina di giorni, ai danni di diverse strutture ricettive. Si sono registrati infatti diversi casi di carte di credito false, e il più eclatante è stato quello di una famiglia della provincia di Napoli, che dopo aver soggiornato per diversi giorni nel lussuoso hotel Regina Isabella di Lacco Ameno arrivando ad accumulare la consistente somma di quattordicimila euro, ha fatto scattare lo stato di allerta al personale dell’hotel, che ha chiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti del commissariato di Ischia, ad oggi

capitanati da vice questore Alberto Mannelli, non sono stati scomodati a vuoto: la carta di credito utilizzata per prenotare il soggiorno si è rivelata essere falsa, e per la famiglia è scattato immediatamente il via obbligatorio. Penalmente, lo strumento del foglio di via è quanto di più efficace potesse fare la polizia: in base a questa ordinanza, è impedito a coloro che sono ritenuti per via della loro condotta responsabili di traffici illeciti, attività delittuose o semplicemente dediti alla commissione di reati che possono in qualche modo minare l’equilibrio pubblico o il normale svolgimento di attività lavorative, e che di per sé costituiscano una minaccia per la pubblica sicurezza, di ritornare nel comune dal quale sono state allontanate: nel caso specifico, alla famiglia su citata, così come agli altri truffatori che gli agenti del commissariato di Ischia sono riusciti ad intercettare, è stato fatto assoluto divieto di tornare sull’isola per almeno tre anni. Si tratta di una misura cautelare per l’economia e il benessere locale, ma soprattutto è esemplare e punitiva per chi compie il reato. E non è raro che le carte di credito false siano carte clonate, e che durante le operazioni di transazione si vadano a prelevare le somme di denaro da conti correnti di persone ignare ed estranee ai fatti. Il tutto è facilitato

grazie al fatto che spesso si utilizzano i portali di prenotazione come la piattaforma “booking”, dove non si ha un contatto diretto con l’hotel, che finisce inevitabilmente per essere vittima di truffa. Altro episodio che ha generato non poco stupore è stato quello riguardante una famiglia arrivata ad Ischia convinta di poter soggiornare in un appartamento in pieno centro, fiduciosa di trovare la struttura così come era stata presentata via internet e di saldare in loco l’affittuario a cui era già stato fatto un primo bonifico, per poi scoprire solo una volta arrivati all’indirizzo indicato che in realtà quest’appartamento non esisteva, e di essere stata quindi vittima di una truffa con i fiocchi. Approfittando dell’elevata sensibilità dei lavoratori, che aspettano agosto per andare in ferie e quasi non si rendono conto, nei giorni che precedono la partenza, di tutto ciò che accade intorno, e dello ‘stress’ cui il personale alberghiero è inevitabilmente soggetto in questo periodo, i truffatori, quando appoggiandosi alle carte di credito di persone ignare, o fingendo di essere i responsabili per l’affitto di appartamenti per le vacanze, sono convinti di avere la strada spianata, e di riuscire a sfuggire anche alle attenzioni della polizia, che invece, proprio in questo periodo, è al massimo delle sue forze per la battaglia estiva.

L'EDITORIALE DI GRAZIANO PETRUCCI

«Ero, si o ne?»

“

Se la smettessimo di tirarci la zappa sui piedi, sarebbe meglio”. Solitamente questa dichiarazione trova spazio quando in genere si parla male – o troppo – dell’isola e di ciò che non funziona. Vero. Come si fa a non essere d’accordo con quest’affermazione quando si parla della nostra isola?

Tuttavia però se non si affrontano le questioni importanti, bisogna farlo presente, non credete? Chiariamo.

Ho detto “nostra”. Si perché ogni volta che c’è qualcuno che ci invita a procedere su un percorso e dare spazio a una qualche forma di riflessione, c’è chi spara a zero su chi la offre - peraltro la propone in forma comune, vale a dire che dovremmo farla tutti e dunque pure chi la espone - e pretende di ergersi a paladino di un’integrità morale atipica prendendo allo stesso tempo le distanze con frasi del tipo “si, ma io che c’entro, non sono così". La critica fattela tu e non chiedere a me”. Lo facciamo ogni volta che leggiamo ciò che non ci piace. C’è chi si sente perfino chiamato in causa. O chi si tuffa nella difesa a spada tratta di

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida. www.corrieredellisola.com Registrazione al tribunale di Napoli n. 4816 del 20/11/1996

una posizione differenziandosi, così, a priori e senza ragioni tranne che le proprie, da chi sembrerebbe essergli contro. Una cosa che ci viene bene è prendere ciò che leggiamo sul piano personale. Segno che nel tempo abbiamo sviluppato una lunghissima coda di paglia, cui si associa un visibile disgusto di fronte a chi chiede di specchiarci in un certo comportamento. La repulsione si accompagna alla certezza consolidata che la responsabilità è sempre di qualche altro e non “nostra”; e se l’autocritica poi si legge sulle pagine di un giornale, è peggio. Nel caso specifico voglio accennare al fenomeno erosivo delle spiagge e della costa isolana. In sintesi l’articolo pubblicato da La Repubblica, a firma del corrispondente Pasquale Raicaldo, ha trattato di questo tema che - siamo seri-, dovrebbe interessarci da vicino poiché fortemente collegato all’abusivismo edilizio.

Anzi, proprio quest’ultimo sembrerebbe inserirsi tra le cause principali che producono il primo. Poiché La Repubblica è un quotidiano nazionale, qualcuno potrebbe aver

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ricostruito una sorta di dietrologia, elevando l’articolo come un attacco proveniente da una precisa parte politica, cosa del tutto falsa poichè nè governi, anche regionali, di destra e nè quelli di sinistra hanno fatto molto. Sono state invece mosse opinioni all’autore che avrebbe gettato fango “sulla sua terra”. Ancora una volta a segnare il distacco si è usata “sua” non invece “nostra”. Al contrario, credo si tratti in entrambi i casi di una sciocchezza. L’autore non ha fatto altro che raccontare un degrado che è sotto gli occhi di tutti, poi se non vogliamo vederlo, è diverso. Tra i vari interventi nella discussione generata su Facebook, quello di un esperto, il dott.

Bartolomeo Garofalo, mi è apparso sensato. Ho fatto un giro sul suo blog, lo segnalo poiché potrebbe esser costruttivo leggerlo – www. bartolomeogarofalo.wordpress.come in uno dei suoi articoli ho letto un passaggio che mi sento di condividere. Cioè “in Italia sono tutti CT quando gioca la nazionale”, cosa che – aggiungo – ha spesso la sua validità. Oltre a sorridere – perché

come lui ritengo che sia vero – ho pensato che ogni volta che apriamo la bocca su un tema, specie se si tratta di sostenerlo con fatti scientifici che prescindono per definizione dalle opinioni personali, dovremmo fare attenzione. A maggior ragione dovremmo avvertire la necessità del parere di un esperto, se si tratta di cose complesse. E magari se proprio non si conosce un argomento stare in silenzio potrebbe non guastare, una fortuna cui mi è capitato poche volte di assistere. E invece la prima e l’ultima parola sono in genere di chi non capisce di quel preciso distretto di studio, che non lo conosce o non ne ha studiato. Che al contrario non è disposto ad ammettere la propria incompetenza. Mi pare doveroso dire che il dott. Garofalo ha studiato scienze geologiche, quindi presumo che conosca le cose di cui parla. Come lui, e come tanti, sono convinto che tra le varie cause dell’erosione delle coste ci sia pure l’abusivismo edilizio diffuso. Un fenomeno che si estende nel tempo.

Alt. Mi fermo qui. Perché poi bisogna contestualizzare e approfondire

il dibattito, per l’isola, meglio se condotto su basi scientifiche che io non possiedo. Ergo, c’è bisogno di un esperto o almeno di una sua dichiarazione. Tuttavia non si può rilevare che si continui a costruire senza criterio e che in questo tempo i vari governi isolani hanno fatto poco o niente per contrastarlo; anzi qualche volta per motivi che non è difficile immaginare l’hanno pure agevolato. Con ciò voglio introdurre un ragionamento diverso e lasciare una domanda. Perché, invece di prender atto di ciò che (non) siamo diventati, e ragionare perciò su come migliorarci, magari adottando soluzioni e piani strategici per rilanciare l’economia e il territorio partendo da ciò che abbiamo, perdiamo tempo a scagliare analisi su chi semplicemente fa notare lo stato di abbandono - tanto di piccole come di grandi zone dell’isola- cui si accompagna l’incapacità di gestire una forma di declino amministrativo diffuso, per poi finalmente correggerlo?

DIRETTORE RESPONSABILE Diego Mattera d.mattera@corrieredellisola.com

Collaborano con la redazione: Graziano Petrucci, Cristian Messina, Rossella Cavallo, Sara Mattera, Henri Camillo Bermudez, Francesco Esposito, Francesco Imparato, Pancrazio Arcamone, Cristina Migliaccio Illustrazioni: Lisa E. Mocciaro Foto: Franco Trani, Francesco Di Noto Morgera

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITA’ Nuvola Grafica Via Mons. Schioppa 78 • 80075 Forio (NA) Tel. +39 3470718739

Coordinatore: Annamaria Punzo redazione@corrieredellisola.com

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sCATTA L’orA X

PEr Lo sMAnTELLAMEnTo DEL PonTiLE 1 Sono cominciate le operazione di smantellamento del pontile 1 • di Sara Mattera

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SCHIA - È scattata ufficialmente l’ora x per i lavori di smantellamento del pontile 1 Italia 90, presso il porto di Ischia. Come ricorderete, nei giorni scorsi, la Regione Campania aveva accolto le numerose sollecitazioni da parte dell’amministrazione comunale di Ischia, promettendo che, a partire da questa settimana, sarebbe cominciata la tanto attesa demolizione del pontile 1 che, ormai da tempo, versa in una situazione disastrosa. La decisione era sopraggiunta dopo un tavolo tecnico tenutosi tra le autorità competenti della Regione Campania e l’amministrazione del Comune di Ischia che aveva sollecitato più volte la Regione sulla spinosa questione, minacciando, in caso di mancato intervento, l’avvio di un procedimento per la richiesta di risarcimento per i danni causati all’immagine turistica dell’isola. Troppe, infatti, erano state le occasioni in cui l’amministrazione regionale aveva fatto orecchie da mercante, senza mai procedere ad azioni concrete. Oggi,

però, il timore che, ancora una volta, le promesse delle autorità regionali si rivelassero un nulla di fatto, può finalmente sfumare. Prima del ferragosto, infatti, come d’accordo, è cominciata, l’opera di smontaggio delle griglie, travi e delle pancole del pontile 1, ridotto ormai, ad esseere poco più di uno scheletro di ferro, da parte degli operai della ditta Comega srl. I lavori,dovrebbero durare all’incirca due settimane. La data stimata per la fine delle operazioni di smontaggio, è infatti quella del 23 Agosto.

Per l’occasione, in l’ufficio circondariale marrittimo di Ischia ha anche emanto una specifica ordinanza relativa all’ormeggio e alle attività nautiche in prossimità della zona che nelle prossime settimane sarà interessata dai lavori. Le promesse fatte dalla Regione Campania, sono statam quindi,mantenute e il Comune di Ischia può finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Certo è che,comunque, la demolizione del pontile non ha mancato di creare alcuni disagi. A poche ore dall’inizio dei lavori, infatti, si è sviluppato un principio di incendio nella suddetta zona e che, anche se è stato domato celermente, ha cagionato problemi

alle biglietterie vicine che sono rimaste prive di corrente elettrica.. L’opera di smatellamento non è nata quindi sotto una buona stella, soprattutto poi se si tiene conto che i lavori in svolgimento sono arrivati in in pieno periodo estivo. Come al solito, insomma, come accaduto già per altri lavori pubblici, si è scelto di intervenire in un periodo decisamente poco adatto, ma come- dice anche il dettomeglio tardi che mai. Con lo smantellamento del pontile

1, infatti, si potrà, successivamente cominciare a riorganizzare lo spazio portuale e ad attuare un restyling definitivo dell’intera area che possa venire incontro alle reali esigenze dell’utenza, costretta da tempo immemmore, ad aspettare l’imbarco per gli aliscafi, quasi esclusivamente presso il Pontile 2, privo di qualsiasi comfort. Non a caso, la spinosa questione del Porto di Ischia è giunta anche alle orecchie dei giornali regionali. La scorsa settimana, infatti,

il Tgr Regione Campania, ha mandato in onda un servizio sul pontile 1 di Ischia, curato dal giornalista Occhiello che ha sottolineato i numersi disagi che i viaggiatori in arrivo o in partenza da e per la nostra isola sono costretti a subire. Si spera, quindi, che lo smantellamento del pontile 1 sia solo un primo passo verso una riqualificazione dell’area portuale di Ischia.

Restando, comunque, in tema di accoglienza portuale, mentre sulla nostra isola si

I nostri toelettatori aspettano i votri cani e gatti per un trattamento di bellezza te ego zio tro vere n l e d o rn te n ’i All ri animali: tutto per i vost ini, iochi, trasport g , ri va ri o ss e acc atto ne di cane e g ie ig l’ r e p ti ot pro d

portano avanti le operazioni di smantellamento del pontile 1, arrivano importanti novità anche dalla terraferma. Nelle scorse settimane, infatti, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato che per il Molo Beverello ci sono in cantiere lavori di restyling.

Lo scorso 22 Giugno, infatti, è stata avviata una conferenza dei servizi relativa proprio alla riqualificazione del porto napoletano. Poche ancora le indiscrezioni che riguardano il progetto, ma quel che è certo è che verrà migliorato il percorso pedonale con banchine che proteggeranno i pedoni dal traffico stradale e il conseguente abbellimento del porto con ampie aree verdi e rimodellazione del suolo.

Il tutto, ovviamente, mirato a creare una zona filtro tra porto e città. Il progetto in questione sarebbe già stato approvato e mancherebbe solo l’avvio del cantiere da parte dell’autorità portuale di Napoli che si concretizzerà, solo, però, quando lo scalo uscirà dal lungo commissariamento. I lavori per il restyling- ha assicurato, inoltrem De Luca, dovrebbero durare all’incirca un anno.

Staremo a vedere.

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PRIMO PIANO •

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dopo tanti mesi ad Ischia

A BrEVE LA riAPErTUrA DELLA PisCinA CoMUnALE La consegna dei lavori è prevista per metà settembre • di Sara Mattera

I

SCHIA - Sono passati molti mesi da quando è calato il sipario sul piscina comunale di Ischia e sui tanto discussi lavori di ristrutturazione. Lavori che, seppure urgenti e necessari, hanno, difatti, sollevato, lo scorso inverno, un polverone di polemiche. Come molti di voi ricorderanno l’opera di restyling della piscina comunale “Francesco Ferrandino”, sita in prossimità delle scuole medie “Giovanni Scotti “di Ischia, è stata avviata nel Maggio del 2015 e avrebbe dovuto essere portata al termine poco prima dell’arrivo dell’autunno e dell’inzio dell’anno natatorio 2015/2016. La scadenza, però, non è stata, di fatto, poi ottemperata dal momento che l’opera di ristrutturazione, rimasta inspiegabilmente interrotta per l’intera stagione estiva del 2015, è stata ripresa soltanto lo scorso Ottobre. Un enorme ritardo, quindi, nel cronoprogramma dei lavori e che ha reso necessaria, nei mesi scorsi, la chiusura della piscina comunale di Ischia, l’unica esistente e fruibile su tutto il territorio isolano per gli amanti del nuoto. Inutile ricordare la rabbia delle associazioni sportive che, all’indomani dell’improvvisa chiusura della struttura, sono state costrette a chiedere ospitalità ad

alcuni albeghi isolani, al fine di poter garantire un luogo alternativo ai tanti giovani in cui poter praticare nuoto in attesa della riapertura della piscina comunale. Una ricerca che, tra l’altro, non si è rivelata neppure delle più semplici: pochi infatti-lo ricordiamo- sono state le strutture alberghiere che hanno potuto mettere a disposizione, quest’inverno, una piscina che rispettasse i criteri adeguati per praticare nuoto e pochi anche gli albergatori disposti a modificare l’impianto delle piscina in loro possesso, destinate per lo più ad uso termale. Oggi, però, dopo quasi un anno di attesa, le vicissitudini vissute, nei mesi passati, dagli amanti del nuoto e dalle associazioni sportive, stanno per giungere al termine. I la-

vori di ristrutturazione della piscina comunale di Ischia sono, finalmente, in fase di ultimazione. Nelle scorse settimane, infatti, gli addetti ai lavori hanno completato l’opera di copertura della piscina in questione e hanno avviato le operazioni di montaggio dei pannelli fotovoltaici che, garantiranno un efficientamento energetico. «I lavori- ci ha anticipato il Consigliere Comunale di Ischia, Ottorino Mattera- sono quasi giunti al termine. Entro metà settembre saranno consegnati e la piscina sarà riaperta al pubblico». Giusto in tempo, insomma, per l’inizio del nuovo anno natatorio che restituirà a quanti desiderosi di praticare nuoto, l’opportunità di ritornare ad allenarsi nella piscina comunale. E, la nuova

struttura che accoglierà grandi e piccoli nuotatori sarà certamente innovativa. L’opera di ristrutturazione portata avanti in questo lungo anno, infatti- lo ricordiamo- ha visto la sostituzione della precedente copertura in lamiera della piscina, con un sistema di pannelli fotovoltaici; l’impermeabilizzazione e la ripavimentazione del bordo piscina con conseguente installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estivo ed una serie di lavori complementari di impiantistica. Dal prossimo autunno, quindi, niente più sacrifici per quanti, lo scorso inverno, sono stati costretti a praticare nuoto in strutture non adeguate e per quanti- soprattutto giovani campioni in erba- pur di inseguire il

sogno di qualificarsi alle gare nazionali, sono stati costretti a recarsi in strutture situate sulla terraferma.

Nonostante, però, l’imminente riapertura della piscina comunale 2.0, lo spazio sull’isola a disposizione per chi vuole praticare il nuoto, resta comunque esiguo. Non a caso, ricordiamo, nei mesi scorsi, la chiusura dell’unica piscina comunale di Ischia, ha spinto la comunità isolana a premere le amministrazioni del territorio per la realizzazione di una nuova struttura natatoria, soprattutto nel versante sud- ovest dell’isola.

Una possibilità questa, che sarebbe stata fattibile per il Comune di Forio, dove secondo alcune indiscrezioni, trapelate nei mesi scorsi, ci sarebbe già un piano regolatore per la realizzazione di una ipotetica piscina, ma su cui, però, non ci sono ancora stati riscontri fattuali. Resta, quindi, ancora l’auspicio per la realizzazione di un ulteriore piscina che possa soddisfare le molteplici esigenze dell’intera comunità isolana. Nel frattempo, comunque, mentre si attendono risvolti su questa spinosa situazione, novità all’orizzonte anche per il palazzetto Federica Taglialatela, situato in quel di Fondo Bosso e che è interessato dallo scorso Dicembre da un’opera di ristrutturazione. Anche in questo caso, come per la piscina comunale, i lavori sono ormai giunti al termine e dal prossimo autunno le associazioni sportive potranno ritornare in pista.

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Ama la carne ma prepara pesce per gli isolani, che accettano le sfide e cercano nei suoi piatti l'innovazione senza rinunciare mai alla tradizione.

“A PorTATA Di riTMo” gioielleria Pallotta

• A cura di Salvatore Rullo, Event Manager del Brand Sorriso Resort & Spa & Oasis

“direi proprio di si. A volte basta poco per trasformare un piatto noto in un turbinio di emozioni per il palato” Camillo Grosso presenta la sua cucina e il suo mondo, aprendoci le porte dell'Oasis, al Sorriso Thermae Resort & Quando hai capito che questa era la tua strada?

Spa “Frequentavo il liceo, e cucinavo spesso per la mia famiglia. da quel momento non mi sono Ventinove anni e l'esuberanza di un adolepiù fermato, ho sperimentato e giocato, imscente, irriverente e creativo, ma perfezioparato il rispetto del lavoro e delle gerarchie. nista sul lavoro. Camillo Grosso, Chef ExeOsservato da vicino quello che sapevo sarebbe cutive presso l'Oasis e il Sorriso Thermae diventato il mio mondo” Resort&Spa non ne ha per nessuno.

Formazione, approfondimenti, quanto vale Ci dice di preferire la carne al pesce, e che per questo motivo ogni piatto di mare rappre- l'aggiornarsi in questa materia? senti un po' una sfida per lui, una scommessa “Tantissimo, ho da poco concluso un corso con contro il suo stesso palato. Convincere gli altri il grande Gualtiero marchesi che mi ha aiutaad amare sapori normalmente non apprezzati, to a crescere sempre di più. la mia “brigata” mi segue in questi corsi, quasi sempre porto è un po' un gioco per lui, che così trasforma, inventa e scompone tutti gli elementi del piat- con me un'altra persona”.

Oasis, una parola per quante definizioni? to pur di accontentare i suoi commensali. “l'Oasis con il Sorriso mi da la possibilità di Chef, la cucina: una passione o una vocazioesprimermi al cento per cento. la famiglia ne?

Impagliazzo ha avuto il coraggio di conse“Ho solo ventinove anni, di esperienza ne ho gnarmi l'immagine dell'azienda dandomi la fatta, ma ho saputo collaborare con i migliori possibilità di evolvermi e liberare la mia creChef dell'Isola d'Ischia e non. da Nino di Costanzo ho imparato l'arte dell'eleganza, il non atività in questa cucina. Ogni giorno elaboro, mettermi in mostra dando spazio alla cucina e creo e motivo il mio staff, dando così slancio ad una cucina che piace al turista ma anche non alla vanità. Negli anni ho fatto della mia all'isolano” passione una vocazione, tanto da dedicare al Isolani che si sposano qui, ma che amano anmio lavoro tutto me stesso”. a partire da che passare delle serate diverse Cosa predilige la tua cucina?

“Certo. la parte migliore dell'isolano è la sua “Amo sperimentare la cucina molecolare, continua ricerca di nuove sfide, cosa che si la scomposizione del piatto e l'eleganza dei rispecchia anche in cucina. molti vengono qui colori da accostare sono un mio plus irrinunanche solo per assaggiare la novità del mociabile. ma tutto questo non sarebbe possibile mento, e questo è per me motivo di orgoglio e senza l'amore per la mia terra e per le sue motore della mia immaginazione” materie prime” Cosa vedi nel tuo futuro?

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DAL SOGNO ALLA REALTÀ campo degli accessori, è stata la più semplice. Le ottime conoscenze del prodotto e dei materiali insieme ad uno dei migliori laboratori del napoletano mi hanno aiutato a realizzare le borse che desideravo. Se poi trovi la sintonia con il modellista, diventa tutto più facile. Il materiale soprattutto deve essere buono, così diventa naturale il successo del prodotto».

Come si è svolta la produzione?

«Il processo creativo nasce da un gusto personale, da un mood che può essere la tendenza del momento o anche solo un dettaglio che può avermi ispirata. C’è stata tanta ricerca, specialmente per la scelta dei materiali e per lo studio dei dettagli.

Ho girato molte fiere, soprattutto a Milano. L’aver lavorato e collabora-

Entrata nel mondo della moda da tredici anni, Alessandra Arturo debutta con la sua prima collezione tutta made in Italy.

• di Cristina Migliaccio

I

SCHIA - Tutti da bambini abbiamo un sogno, alcuni più grandi di altri. Il più delle volte, essi vengono accantonati per trasformarsi in piacevoli ricordi, ma per quelle persone che mi piace definire “fortunate”, quei sogni possono diventare qualcosa in più: una bussola per inseguire il proprio futuro.

Alessandra Arturo è una dei “fortunati”, perché sin da bambina ha desiderato appartenere al mondo della moda e, tra valige sempre pronte e nuove esperienze da vivere, ci è riuscita. Nata e cresciuta sull’isola d’Ischia, Alessandra ha frequentato l'Accademia di Costume e di Moda di Roma ed è diventata una fashion designer lavorando a stretto contatto con i grandi marchi della nostra penisola finché, tra un aereo e l’altro, ha deciso di disfare i bagagli e realizzare un proprio progetto: nel 2016 nasce la sua prima collezione e-commerce, un lavoro durato un anno e mezzo spaziando tra creatività e tecnica con una selezione curata del materiale e un lavoro attento di produzione. La linea “Alessandra Arturo” (che prende il nome della designer) si ispira a uno stile glam-rock adatto a un pubblico femminile; inoltre le borse portano una scelta di nomi peculiare, poiché sono un tributo d’amore nei confronti della famiglia. Già dal mese di Aprile, la collezione è stata esposta al pubblico grazie al supporto social: di fatto, tramite Instagram è stato mostrato il processo di lavorazione della linea dal primo disegno al primo prototipo, dai cartamodelli ai singoli accessori, dalle pelli alla vera e propria produzione con l’artigiano.

A poco meno di un mese dal suo lancio, ho avuto modo di chiacchierare con la designer del progetto e delle sue intenzioni future.

Partiamo dalle tue origini: hai sempre sognato di lavorare in questo settore?

«Sin da piccola, il mio sogno è stato sempre quello di lavorare nel mondo della moda. In particolare, desideravo frequentare il liceo artistico - che a Ischia non esisteva - per cui ripiegai sul liceo classico. Alla fine del liceo, l’intenzione era quella d’iscrivermi subito all’Accademia di Costume e di Moda di Roma.

Inizialmente ero un po’ scoraggiata: non sembrava un campo facile, ma dopo due anni l’ho fatto. Grazie all’Accademia nel 2002 ho ottenuto uno stage presso il gruppo Ittierre.

Da lì, ho iniziato subito nel campo degli accessori. La prima esperienza è stata nell’ufficio Versus Versace.

Dopo poco sono stata assunta e, in seguito a un percorso non sempre facile, dopo qualche anno sono diventata responsabile del reparto accessori. Ho lavorato per linee giovani di Maison come Gianfranco Ferrè, Just Cavalli, Costume National e Balmain. Nel 2015, in seguito a una serie di cambiamenti lavorativi e personali, ho deciso di iniziare questo mio progetto. Ci ho lavorato un anno e mezzo».

Come nasce la tua linea?

«Questa idea è nata dalla voglia di realizzare un progetto che potesse rappresentarmi e che fosse totalmente Made in Italy: il nostro è il Paese d’eccellenza per la tradizione pellettiera. Dopo tanti anni in viaggio per lavoro, ho deciso di fermarmi e di pensare a qualcosa che potesse unire la mia passione alle mie nuove esigenze personali. Ho scelto aziende campane sia per la produzione che per le materie prime. La parte più difficile è stata quella creativa e di merchandising, decidere quanti pezzi e quali modelli inserire in collezione. La parte produttiva, invece, dopo tredici anni d’esperienza nel

to per più di dieci anni con Maison prestigiose mi ha permesso di acquisire conoscenze ed esperienze a 360 gradi, di fare mio il meccanismo.

Dopo la parte di ideazione e disegno tecnico, c’è stato il confronto con il mio artigiano pellettiere di fiducia e il suo modellista. Poi la salpa, il prototipo e infine l’avvio della produzione. La grande differenza è stata che stavolta ho dovuto fare tutto da sola! Come responsabile dell’ufficio Stile collaboravo direttamente con le Maison quindi per alcune prendevo input e poi sviluppavo il progetto, per altre sviluppavo direttamente i

disegni. Seguivo sia la parte creativa che produttiva nei laboratori. Alcuni marchi producevano in Italia, quindi ho seguito il processo del Made in Italy; altri all’estero, per cui ho trascorso molto tempo ad Hong Kong».

I nomi che hai scelto per le borse sono ispirati a qualcuno?

«I nomi (Lucille, Claire, Dorothy, Royse) sono tutti legati alle donne che fanno parte della mia famiglia e che mi hanno sostenuta. Mi hanno motivata e ho voluto dedicare a loro le mie prime realizzazioni. Ne manca ancora una, alla quale tengo molto, che uscirà quest’inverno».

C’è uno stilista con cui lavoreresti di nuovo volentieri, se ne avessi l’occasione?

«Sicuramente ci sono marchi con cui ho avuto un maggiore feeling, come la Pierre Balmain, Karl by Karl Lagerfield e CNC Costume National. Sono stata molto orgogliosa di aver collaborato con loro: lì ho imparato molto».

Quale città estera preferiresti per espandere il tuo marchio?

«Sceglierei Parigi, New York e la stessa Hong Kong perché è il regno dello shopping».

Quali sono i tuoi nuovi progetti?

«Continuerò a lavorare come consulente per altri brand e spero con il tempo di ampliare la mia linea, inserendo una collezione da uomo e, chi lo sa, anche una collezione di gioielli».

Vedremo le tue borse esposte nei negozi?

«Per adesso il progetto parte come e-commerce. Da Settembre lavoreremo per entrare anche nei negozi in Italia. Sto valutando delle proposte attualmente. Vederle in vetrina sarebbe sicuramente una grande emozione». http://www.alessandraarturo.com/ Instagram: https://www.instagram. com/alessandraarturo/ Facebook: https://www.facebook. com/alessandraarturodesign/

ORA BASTA, I GENITORI della scuola media "scotti"SCENDANO IN PIAZZA PER RIVENDICARE IL DIRITTO DEI LORO FIGLI A POTER SVOLGERE DIGNITOSAMENTE LE ORE DI EDUCAZIONE FISICA

A POCHI GIORNI DALL’INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO NON SONO ANCORA PARTITI I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA PALESTRA di Gennaro Savio La notizia ha del clamoroso e mette ancora una volta a nudo la totale incapacità, da parte dell’Amministrazione comunale di Ischia guidata dal Sindaco Giosi Ferrandino, di gestire la cosa pubblica in nome e per conto degli interessi collettivi. Infatti a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, presso la scuola media “Giovanni Scotti” non sono ancora partiti i lavori di messa in sicurezza della palestra la quale, nei mesi scorsi, fu dichiarata inagibile perchè, a causa del vergognoso e decennale abbandono a cui è stata relegata dalla pubblica amministrazione che negli anni ha negato alla struttura i necessari interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, durante le piogge si allagava completamente con il parquet che più che un rettangolo di gioco, si trasformava in una vera e propria piscina e per entravi, oltre agli stivali, serviva persino l’ombrello. Ebbene, a sei mesi di distanza dalla sua definitiva chiusura e nonostante l’intervento di straordinaria manutenzione fosse programmato da circa due anni, a tutt’oggi lunedì 22 agosto 2016 non si è ancora messo mano ai lavori edili con cui bisogna sostituire completamente il tetto, rivedere gli impianti elettrici e rifare il parquet ormai rovinato dalle infiltrazioni d’acqua. Eppure l’amministrazione ischitana con la scuola chiusa a giugno, luglio e agosto, ha avuto ben tre mesi a disposizione per realizzare l’intervento e consegnare così, ad inizio anno, la palestra agli studenti e invece a pochi giorni dall’inizio della scuola siamo ancora punto e a capo e per i nostri figli si prospetta un nuovo anno senza poter svolgere dignitosamente le importanti ore di educazione fisica: che vergogna! Personalmente ritengo che sia giunto il momento che noi genitori della “Scotti” scendiamo in piazza per protestare in maniera civile e democratica contro l’indelebile vergogna della mancata realizzazione dei lavori di straordinaria manutenzione chiedendone con forza l’inizio e l’immediata esecuzione allo stesso modo di come quest’estate hanno fatto le mamme di Casamicciola che in piazza si sono battute con coraggio e tenacia contro il fitto dell’Istituto “Manzoni”. Solo così, cari genitori, potremmo sperare di far si che sia riconosciuto finalmente, ai nostri figli, il diritto a poter svolgere dignitosamente nella loro scuola le importanti ore di educazione fisica. Quindi incontriamoci quanto prima per decidere il da farsi.

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• APPROFONDIMENTO

25 - 31 Agosto 2016

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mercoledi 10 agosto a Forio, presso il vicoletto del Torrione, si è tenuta la prima delle tre date annunciate della visita teatralizzata “Scarium”.

TornA sCAriUM Con iL FAsCino DEL CoMUnE TUrriTo

Per poter assaporare il gusto delle storie di Forio e dei suoi cittadini è possibile prender parte alle repliche che si terranno il 16 e il 24 agosto.

• di Henry Camilo Bermudez

l

e vicende storiche di Forio sono ben note a tutti. Giovanni Maltese e Giovanni Verde sono in ognuno di noi perché vere e proprie glorie del comune turrito. Il Torrione, simbolo di lotte e di resistenza, rappresenta sostanzialmente l’anima del popolo foriano quando in antichità bisognava sopravvivere per non essere sopraffatti dai pirati, in particolari i saraceni. Tutte queste vicende prendono vita con “Scarium” che da qualche anno sembra essere molto gradito dal grande pubblico anche se per la prima volta in questa edizione è stato necessario il pagamento di un biglietto di sette euro.

Piace perché è un format ben congegnato e interpretato da attori calati perfettamente nelle loro parti. Come nelle scorse edizioni di questa visita teatralizzata per il vicolo del Torrione, abbiamo saputo apprezzare i testi di Corrado Visone e la regia di Valerio

Buono. Entrambi hanno messo in mostra l’anima più “dark” di Forio, l’anima di un paese che nei secoli ha dovuto far fronte a periodi bui dovuti non solo alle invasioni piratesche, ma anche alla peste e ad altri eventi tragici.

A guidarci per il vicolo c’era il dott. Pierpaolo Mandl nei panni di Giovanni Verde, scrittore e giornalista foriano che seppe distinguersi per la propria bravura. Scrisse per il Mattino e Il Giorno; diresse i periodici isolani Il Gerone e L’Aquilotto, quest’ultimo da

lui stesso fondato nel 1921.

Partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale di complemento. Giovanni

Verde amò profondamente l’isola ed è per questo che dopo la seconda guerra mondiale gli fu affidata dal Comune di Forio la custodia

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e la direzione del Torrione.

Si dedicò anche alla poesia e tra le sue opere ricordiamo “I miei versi giocosi” e “Nzàurete”. Prima di morire nel 1956,

si occupò personalmente della pubblicazione dei sonetti dialettali inediti di Maltese.

Proprio quest’ultimo è stato un altro protagonista assoluto

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di “Scarium” con Valerio Buono che ha saputo interpretare in maniera magistrale il grande scultore cogliendo in pieno il suo carattere.

Giovanni Maltese, se avesse bisogno di presentazioni, ha realizzato le opere in gesso custodite nel Torrione tra le quali possiamo citare alcune come “Il Naufrago”, “I Pidocchiosi”, “Il Pescatore foriano” e “Il Naufragio di Agrippina”.

Seppe distinguersi anche per alcune satire scagliate contro i potenti corrotti che ad inizio ‘900 imperversavano a Forio.

Il Maltese di Valerio Buono è ormai vecchio e stanco dei politici che all’epoca facevano solo i loro comodi condannando ad uno stato di povertà gran parte degli umili lavoratori di Forio.

Il personaggio è però nobilitato da un grande attaccamento alle proprie opere e dall’amore nei confronti della moglie Fanny Jane Fayrer, scrittrice e poetessa inglese che Maltese conobbe agli inizi del XX secolo. Ricca di pathos è stata la performance di Valentina Lucilla Di Genio che nei panni di Caterina D’Ambra è riuscita a mettere a nudo la forte natura di una donna a cui è stato ucciso il fratello. Nel ‘700 a Forio c’erano moltissimi malviventi

redazione@corrieredellisola.com

APPROFFONDIMENTO •

25 - 31 Agosto 2016

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CINE…AMADO A CuRA dI CRISTINA mIGlIACCIO

AL CINEMA CON “IO PRIMA DI TE” Portata in anteprima nazionale al Cinema delle Vittorie questo mercoledì 17 Agosto, “Io prima di te” è la storia strappalacrime di un uomo e una donna che dinanzi le difficoltà della vita si chiedono se l’amore talvolta sia davvero abbastanza.

I che impegnavano soldati.

Un giorno questi, mentre perlustravano le campagne di Monterone, videro in un vicoletto chiamato del Carrubio, un uomo che fuggiva. Uno dei soldati, insospettitosi, gli sparò. Solo dopo il tragico incidente, i soldati si resero conto che l'uomo ferito mortalmente non era un manigoldo, ma il muto di casa D'Ambra, il fratello di Caterina D'Ambra.

La donna, spinta da rabbia e odio, pianificò la sua vendetta. Sali sul tetto della caserma dove si riunivano i soldati per avvicinarsi al camino, sollevò il coperchio del condotto e chiese ai suoi uomini di portarle la legna, lo zolfo e la polvere per appiccare il fuoco.

Il fumo era densissimo e soffocante. I soldati ubriachi non ebbero il tempo di fuggire e dei dodici presenti se ne salvò solo uno. Parliamo di un efferato delitto di cui la popolana di Forio non si penti mai, neanche quando era in punto di morte. Continuando a camminare per il vicolo e

guidati sempre da Giovanni Verde, abbiamo incontrato un personaggio scuro, folle e assai sinistro: Tolla. Quest’ultima, interpretata da Alessandra Criscuolo, visse nella metà del ‘600 in un periodo in cui a Forio c’era la peste. Tolla era solita conservare cadaveri nella chiesa di San Sebastiano alle Pezze. A molti corpi senza vita sottraeva preziosi gioielli che indossava poi in un laccio appeso al collo.

Per la strada abbiamo fatto conoscenza anche di una popolana foriana, interpretata da Rossella Calise, e di Gloria Azar nei panni di Rachele Mussolini che, come si sa, fu esiliata a Forio, insieme ai figli Vittorio, Romano e Annamaria per oltre dieci anni.

L’ultimo personaggio di questa edizione di “Scarium” è stato Don Pietro Regine, interpretato da Corrado Visone anche autore dei testi. Il sacerdote foriano del settecento fu l’artefice della Cappella Regine, sempre nel vicolo del Torrione, ad

appena pochi passi dal mare.

Una cappella privata ricca di opere d’arte, tra cui una statua della Vergine Velata, opera del grande scultore Giuseppe Sammartino.

Al posto della cappella oggi c’è un maiolicato. Insomma, parliamo di un condensato di emozioni raccolte sostanzialmente in un lembo di terra piuttosto piccolo che tutt’ora conduce il centro di Forio al mare. Un ringraziamento va a Travellita, Cilindro Viaggi, Ischia Traveltips, all’Associazione Actus Tragicus e all’Associazione Culturale Radici. Sembra utile ricordare che le prossime date in cui è possibile godere dello spettacolo di “Scarium” sono il 16 e il 24 agosto al prezzo di sette euro. Le visite inizieranno alle 21:15 e il raduno dei partecipanti è davanti alla fontana di Forio. È obbligatoria la prenotazione che può essere effettuata contattando i numeri 3200505904 / 3477569844.

ntrappolata in un piccolo paesino inglese, Louisa non sa cosa vuole dalla vita e a ventisei anni, senza lavoro e con la disoccupazione dei genitori sulle spalle, si ritrova ad accettare la posizione di badante per un giovane tetraplegico di nome Will.

Due caratteri opposti ma forti, positivismo e negativismo che cozzano bruscamente tra colori accecanti e grigiori pallidi; una donna che del brutto forse non ne ha mai assaggiato il sapore; e un uomo, che del bello ne ricorda purtroppo ogni singola sfumatura.

Portato in anteprima nazionale al Giffoni Film Festival quest’anno, “Io prima di te” è la trasposizione cinematografica del romanzo della scrittrice inglese Jojo Moyes (nonché sceneggiatrice della pellicola).

Cinema e serie tv sono i mondi degli attori protagonisti: Emilia Clark abbandona le vesti della madre dei draghi in “Game of Thrones” per circondarsi di calze a righe e scarpe dai motivi floreali, mentre Sam Claflin si lascia alle spalle il mondo degli “Hanger Games” per cimentarsi in un personaggio grigio, pungente e disgustato dalla vita. I due attori raffigurano in pieno l’idea dei personaggi che mi ero fatta da lettrice, non tanto dal punto di vista estetico, quanto dal punto di vista comportamentale. La chimica riesce quasi naturale, Emilia esibisce sorrisi mozzafiato mentre Sam si cala in un ruolo che sfiora l’impossibile e gli rende omaggio per una carriera che si spera sarà lunga e fiorente. È probabile che il supporto della scrittrice nella sceneggiatura abbia permesso al film di tenere fede alla linea generale della storia: pochi sono stati i tagli e molte invece sono state le battute estrapolate parola per parola dal romanzo. Ambientazioni, dialoghi, personaggi, persino i colori degli abiti di Louisa non hanno deluso, poiché perfettamente congruenti alla narrazione. La regista Thea Sharrock ha lavorato su un tema delicato eppure già noto nel mondo hollywoodiano, bilanciando la commedia al dramma, il sorriso alla lacrima rendendo la miscela di romanticismo, tessuto sulle note di Ed Sheeran e Imagine Drangons, adatta a tutti i grandi appassionati del genere. “Io prima di te” è un film che parla d’amore, ma anche dell’importanza delle scelte nella vita. È una riflessione che porta a chiedersi quanto l’affetto talvolta possa fare la differenza nella vita di tutti i giorni e soprattutto quale sia il prezzo da pagare quando si è infelici. L’unica pecca che mi sento di sottolineare è quella sensazione di carta riciclata che ho avvertito per tutto il film: nonostante la trama sia stata mantenuta a grandi linee, non ho potuto fare a meno di pensare che forse di questi film al giorno d’oggi ne abbiamo visti troppi e talvolta questi successi editoriali dovrebbero rimanere tali, su carta.

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• SPORT

25 - 31 Agosto 2016

www.corrieredellisola.com

La richiesta del sindaco per l’iscrizione in Eccellenza attende ancora risposta dei vertici del calcio dilettantistico.

Sullo sfondo la situazione indefinita dell’Ischia Isolaverde

ISCHIA: TRA ISTANZA E RICORSO,

CI SARÀ ANCORA DA SOFFRIRE • dalla redazione sportiva

Q

uanta confusione. È in un turbinio di interessi, intrighi e silenzi si gioca il destino del “pallone” nel comune d’Ischia. Mentre i “big” dell’Ischia Isolaverde sono stati esclusi dal campionato di Serie D per ritardi ed inadempienze assortite, nel frattempo nel comune capoluogo si cerca una soluzione per evitare di ripartire dalla Promozione. Ci troviamo, però, al cospetto di uno scenario indefinito, all’insegna dell’attendismo e condizionato – come vedremo – dai verdetti di Figc ed eventualmente del Coni.

Lo scenario è indefinito e oltretutto sul tavolo non c’è solo l’ormai celeberrima istanza presentata da Giosi Ferrandino all’attenzione dei vertici del calcio dilettantistico. Il primo cittadino, come ricorderanno i lettori più attenti, ha richiesto l’ammissione di una squadra ischitana in Eccellenza per meriti sportivi dell’Ischia Isolaverde: in questo senso si aspetta ancora il verdetto della Figc, che dovrà arrivare chiaramente prima

del 29 agosto, quando saranno ufficializzati i calendari del massimo campionato regionale. Un verdetto, questo, molto atteso in casa Nuova Ischia: in caso di clamoroso OK da parte degli organi preposti, infatti, dovrebbe essere proprio la società pre-

sieduta da Ivano Balestriere a partecipare al campionato di Eccellenza con un titolo ex novo. Società isolana da cui, è bene specificarlo, è partito l’iter che ha portato all’istanza del sindaco.

Come dicevamo, però, sul tavolo non ci sono solo

l’istanza e gli obiettivi della Nuova Ischia. In ballo, infatti, ci sono non pochi interessi, anche di tipo politico, dal momento che stiamo per entrare nell’anno delle amministrative. In più non è possibile sottovalutare l’entrata in campo di altri soggetti ed im-

LA MANIFESTAZIONE, ORGANIZZATA DA YACHT CLUB VELA.IT, È GIUNTA ALLA SUA QUINTA EDIZIONE

Sabato mattina si svolgerà la quinta edizione della gara amatoriale di nuoto “Trofeo Punta Caruso”. L’evento è organizzato dallo Yacht Club Vela. it, storico Club velico di Forio, in collaborazione con i Forti e Veloci isola d’Ischia. Alla manifestazione possono partecipare tutti gli appassionati di nuoto, sia adulti che ragazzi. Il percorso è semplice e non troppo lungo: la partenza avverrà dallo specchio d’acqua antistante la grotta della spiaggia di San Francesco e l’arrivo sarà posto di fianco allo scoglio dell’impiccato nei pressi della spiaggetta adiacente al molo di sotto flutto del porto di Forio. L’organizzazione si preoccuperà di far ritrovare gli zaini dei partecipanti presso il Lido Fratelli Mattera, dove si terrà anche la premiazione non appena sarà arrivato l’ultimo partecipante. Il raduno è previsto per le ore 11 nel parcheggio del lido “da Nicola”, dove sarà allestito il banchetto per le iscrizioni.

SABATO 27 AGOSTO 2016 ORE 11.30

NUOTO, SABATO TORNA IL “TROFEO PUNTA CARUSO”

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TTrrofeo "Punttaa CaV°rusedizioon" e

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prenditori interessati ad un’eventuale compagine isolana militante in un campionato importante. In questo senso non si possono escludere sorprese clamorose (e finanche inaspettate), all’insegna di soluzioni vantaggiose guardando al comparto tecnico e di alleanze che al momento sembrano impossibili ma che tra una settimana potrebbero già appartenere alla storia.

Sullo sfondo, poi, si muove anche (e soprattutto) Vicky Di Bello. Sul tavolo c’è il futuro dell’Ischia Isolaverde, esclusa il 2 agosto scorso dalla Serie D e al momento condannata a ripartire – eventualmente – dai campionati provinciali, se non addirittura a scomparire. Adesso, nonostante manchi un progetto tecnico che possa dirsi tale, lo spiraglio per evitare ai gialloblu un’altra ecatombe dopo il 1998 è rappresentato dall’ormai celeberrimo ricorso avverso alla decisione del Comitato Direttivo della LND di bocciare l’Ischia per inadempienze legate a tassa di iscrizione, fideiussione e debiti verso tesserati. In quest’ottica, anche considerando che i tempi per il ricorso scadono il 2 settembre, stiamo per entrare in quella che a tutti gli effetti possiamo definire una fase cruciale:

l’avvocato Chiacchio, dopo una lunga attesa, avrebbe avuto la possibilità di visionare gli atti e dunque di leggere nel dettaglio le motivazioni del Comitato Direttivo, che – è bene specificarlo – non emette sentenze non essendo un tribunale. Lette nello specifico le motivazioni, che nella sostanza non si discosteranno da quelle del comunicato ufficiale, in casa gialloblu si potrà iniziare a ragionare sulla fattibilità o meno del ricorso: nel caso, la linea dell’Ischia sarà sempre la stessa, con i gialloblu pronti a provare che dietro l’esclusione in Serie D ci sarebbero solo ritardi tecnici relativi ai bonifici bancari tramite internet. Una strada, questa, che appare oltremodo complicata, nonostante non manchino precedenti di riammissioni fuori tempo massimo (vedi la Gelbison l’anno scorso, difesa proprio dall’avvocato Chiacchio). Tra scuole di pensiero diverse e tante incognite, la certezza è che i tempi potranno giocare un ruolo fondamentale: Di Bello potrà ragionare se presentare o meno il ricorso fino al prossimo 2 settembre, insomma altri otto giorni per capire il da farsi e soprattutto per comprendere una volta e per tutte quale scenario si sta delineando sull’isola verde.

redazione@corrieredellisola.com

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SPORT •

25 - 31 Agosto 2016

Le ultime news dai ritiri di Real Forio, Barano, Procida e Nuova Ischia. Sul mercato si cercano soprattutto giovani

ECCELLENZA E PROMOZIONE: LE ISOLANE SOGNANO UN ANNO AL VERTICE

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EAL FORIO. I biancoverdi continuano a lavorare agli ordini di Mister Taratà Impagliazzo e del preparatore atletico Michelangelo Di Maio. I foriani puntano ad una partenza per affrontare al meglio un campionato difficile come quello di Eccellenza: in quest’oggi non bisogna gli ultimi colpi di un mercato che ha regalato visto l’approdo in biancoverde di un giocatore di categoria superiore come Davide Trofa, vero e proprio uomo mercato strappato dai biancoverdi ad una folta concorrenza.

Definito il reparto “senior”, dopo l’acquisto di Calise e le conferme di “big” come i fratelli Saurino, Mora, Chiaiese e Di Dato (insieme a questi sarà tesserato anche l’esperto numero uno Franco Verde), adesso il Real Forio si sta concentrando sul rafforzamento del parco under.

Dopo gli addii di Stany Mazzella e Giovanni Mattera e quello probabile di Boria, la società si è messa al lavoro per garantire a mister “Taratà” un pacchetto under affidabile e di valore. Dopo le firme del portiere ex Nuova Ischia Telese e la promozione del centrocampista Maltese (preceduta nelle settimane prima da Fiorentino), all’ombra del Torrione è sbarcato anche Leonil Abbandonato, centrocampista classe 98 proveniente dal Lacco Ameno. Adesso si valutano i sei ragazzi in prova dalle parti del San Leonardo di Panza: riflettori puntati soprattutto sui napoletani

Giuseppe Sannino (classe ’97, l’anno scorso con la Salernitana) e Mario Vitagliano (classe ’99 con un passato recente nella Juve Stabia), capaci in questi giorni di mettere in mostra qualità niente male in questi giorni di allenamenti di inizio stagione.

ARANO CALCIO. In casa Barano Calcio è stata la settimana degli addii: tre i calciatori che hanno lasciato il “Don Luigi Di Iorio” per non farvi più ritorno. Il primo a salutare è stato il centrocampista Carlo Siciliano, passato al Mondragone. Era uno dei grandi colpi messi a segno dal club baranese che aveva individuato in Siciliano, una lunga carriera in serie D alle spalle, il calciatore giusto per non far rimpiangere il giovane

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Esposito. Dopo Siciliano, hanno lasciato il gruppo bianconero anche l’attaccante Bosso ed il difensore Mario Dragone. Il primo era un altro colpo estivo: attaccante under, classe 97, dotato di gran fisico che lo rende una classica prima punta, e reduce dall’esperienza del “Torneo delle Regioni”; il secondo, invece, era un difensore esterno, in grado di giocare su tutta la fascia destra e reduce da tre campionati di quarta serie. Dragone, a differenza di Bosso, non ha mai firmato per il club isolano, con il quale era in trattativa. I due addii sarebbero dettati da esigenze e valutazioni tecniche del club bianconero.

Guardando al mercato in entrata, non si registra alcuna novità in ottica under: Varone, il classe 99’ che dovrebbe sposare il progetto baranese, nei giorni scorsi non si è allenato per via di un problema al ginocchio, ma dovrebbe ritornare lunedì pomeriggio al “Don Luigi Di Iorio”. Dopo le inattese partenze, il Barano si ritufferà sul calciomercato per ricercare un difensore centrale, al momento la priorità numero uno all’ombra del Testaccio, ed un centrocampista che non faccia rimpiangere Carlo Siciliano. Intanto con gli aquilotti si è allenato nel corso della scorsa settimana Vitaliano Rossetti, difensore centrale cresciuto nel Progreditur Marcianise, compagine con la quale ha collezionato una trentina di presenze in quarta serie.

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SOLA DI PROCIDA. Grandi ambizioni per la squadra cara al presidente Muro, protagonista di un mercato a dir poco scoppiettante. I biancorossi guidati da Mister Franco Cibelli sono in ritiro a Roccaraso: lasceranno il dolce clima abruzzese il 28 agosto dopo avere disputato anche un’amichevole con il Venafro.

Capitolo calciomercato: gli isolani sono vicini al portiere Musella e al difensore ex Real Forio Diego Boria.

Potrebbero essere loro gli ultimi colpi di un mercato importante che rende il Procida una delle candidate a raggiungere obiettivi inediti per gli isolani, alla luce di pezzi pregiati riconfermati (da Bardet fino ad arrivare a Fragiello) e di acquisti di spessore per la categoria (vedi gli ex Caivanese Cariello e Spilabotte, gli ex Montesarchio Carmine ed Agata ed il centrocampista Rinaldi). Valori importanti che però dovranno essere confermati in campionato, perché – solita legge scritta del pallone – è il campo a parlare.

UOVA ISCHIA. Promozione o Eccellenza?

Questa la domanda che da tempo ormai si ripetono in casa Nuova Ischia. Mentre si attende una risposta dalla Figc dopo l’istanza del sindaco Giosi Ferrandino, la squadra guidata da Mister Isidoro Di Meglio ha iniziato venerdì la preparazione sul manto erboso dello stadio Mazzella, che dovrebbe essere il palco-

N

scenico degli isolani dopo la scorsa annata vissuta al campo Rispoli. In ritardo rispetto alle altre isolane e alla maggior parte delle compagini di Eccellenza e Promozione, la squadra presieduta da Ivano Balestriere ha tanto da lavorare in ottica allenamenti, come c’è da lavorare in ottica calciomercato. La rosa della Nuova Ischia al momento appare incompleta, tanto che Isidoro Di Meglio ha richiesto senza mezzi termini alla società almeno tre “senior” e quattro under. In questo senso gli isolani continuano ad inseguire i fratelli Costagliola (che non faranno parte del progetto Procida, loro che sono stati bandiere dei biancorossi) e guardano con attenzione il centrocampista Christian Esposito. Squadra incompleta, dicevamo, ma nel frattempo Di Meglio può già fare affidamento su due giocatori di spessore come l’ex Real Forio Raffaele Capuano (in cerca di riscatto dopo una stagione sfortunata) e l’ex Ischia Isolaverde Pasquale Chiariello, difensore di sicura affidabilità. Tra i confermati, invece, spiccano il numero uno Gigi Mennella, l’attaccante Nassim Mendil e il difensore Antonio Del Deo. Rinnovato il contratto a cardini della prima squadra della passata stagione come la punta Antonio “Coutinho” Di Costanzo, il centrocampista Salvatore Varchetta e l’esterno Antonio Matarese; con loro anche Pasquale Aiello, Christian Muscariello e Dino Paradiso.

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• BY NIGHT a cura di Franco Trani

25 - 31 Agosto 2016

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ANNUNCI •

25 - 31 Agosto 2016

15

Ariete

Toro

Gemelli

21 marzo - 20 aprile

21 aprile – 20 maggio

21 maggio – 21 giugno

Non credere che sia una perdita di tempo e di denaro coltivare ed avere nuovi interessi e nuovi orizzonti culturali. Anzi è bellissimo. Ti dirò di più: proprio da questi stimoli che ti manterrai eternamente giovane con il cervello ben lubrificato e pieno di amore verso la vita. Non sarai mai un gufo sul ramo.

Ultimamente troppo spesso ti stai chiedendo del perché, tu, che ti comporti sempre, nei confronti del prossimo, con la massima educazione e rispetto, ricevi come contropartita indelicatezza e modi bruschi. Perché pensi solo al lavoro. Non hai dedicato più tempo in famiglia a farti rispettare di più.

Se sai calibrare bene la tua forza e la tua intuizione otterrai grandi soddisfazioni economiche e professionali da questo periodo. Del resto fai parte di quelli che se non ci arrivano ci tirano il cappello. Non scartare l’idea di una collaborazione. E’ giusto cercare il proprio Capo.

Se però non lo trovi, lo devi diventare.

Cancro

Leone

Vergine

22 giugno - 22 luglio

23 luglio - 22 agosto

23 agosto - 22 settembre

“L’esperienza è utile se la si utilizza”, ultimamente sembra che tu ne sia privo, non puoi e non devi scaricare tutte le colpe agli altri, che sono egoisti e che ti sfruttano. L’equilibrio, che è l’anticamera della maturità, serve per migliorarsi e per far migliorare chi ti sta e chi ti vive vicino.

E’ la prima regola.

Chi parla ad alta voce vuol avere ragione sugli altri. Ma, ovviamente, non è il timbro che stabilisce il vincitore, ma l’esperienza, le buone maniere e il rispetto degli altri. Stai dimostrando, con il tuo comportamento, di meritarti a tutto tondo, il titolo di leader. Se altri parlano male di te, … lasciali parlare.

Non fai mai le cose per farti bello davanti gli altri. Le fai sempre bene perché questo è nel tuo DNA. E’ nella tua logica. E’ nella tua cultura. E’ nella tua educazione. Di conseguenza per te è un infinito dolore quando gli altri non contraccambiano la tua generosità. Non c’è niente da fare. Tu non cambierai.

Scorpione

Bilancia

23 ottobre – 21 novembre

Sagittario 22 novembre - 20 dicembre

Molto probabilmente stai vivendo dei problemi di cuore, ed è altrettanto certo che stai compiendo un enorme sforzo per non ricadere in quell’errore. Occorre veramente uno sforzo sovrumano.

Se ce la farai sarai davvero un grande. Da parte mia ti auguro ogni bene perché lo meriti davvero.

Ma che è successo. Stai perdendo la stima in te? Come mai non sei ordinato e bello come al solito? Mi raccomando, non fare l’errore di adagiarti e/o di abbatterti. Tu non puoi e non devi abbassare le armi perché anche se ci credi poco, sono gli altri che credono in te. Non li devi deludere.

Capricorno

Acquario

Pesci

21 dicembre - 19 gennaio

20 gennaio - 18 febbraio

19 febbraio - 20 marzo

Se vuoi davvero fare il salto di qualità devi sin da subito ricollocarti al posto che ti compete realmente. E’ sacrosanto credere in se stessi e auto stimarsi ma guai se si eccede anche di un solo micron e, ancora peggio, se non si rispettano i sentimenti degli altri. Il troppo ego appassisce.

Spesso ti senti come se non avessi la forza di superare questa situazione ingarbugliata e confusa. Posso consigliarti l’unica cosa che c’è da fare. “Divide et impera”.

Ogni grande problema è sempre la somma di tanti piccoli problemi. Affrontane uno alla volta. Controlla, c’è qualcosa in scadenza.

Niente da dire, a volte sei spaventosamente geniale. Riesci sempre a trovare la soluzione dei problemi anche quelli più contorti e complicati. Se utilizzassi la stessa creatività nei problemi del lavoro e in quelli di casa, vivresti questa vita sicuramente con meno frustrazioni. Invece di dire, fa’ vedere.

23 settembre – 22 ottobre

L’ESPERIENZA E SERIETÀ DEL DOTT. BRUNO

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Uno dei tuoi pochissimi difetti è che non vuoi mai condividere con gli altri i tuoi problemi sia fisici che affettivi. Eppure, te lo assicuro, una bella chiacchierata con qualche tuo vecchio amico ti farebbe davvero bene. Sarebbe molto più utile dei farmaci. Nel lavoro ci sarà presto una boccata d’ossigeno.

“In un paese di ciechi fortunato è l’orbo (chi vede con un occhio solo)”.

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