Corriere dell'Isola n. 34 2016

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MATTERA a pag. 2 Anno XX - n. 34 • 1 - 7 Settembre 2016

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NUOVE ROTTE

Il futuro in ascesa del Regno di Nettuno Cavallo a pagina 4

ISOLA ISCHIA, L'ISOLA DEI PINI MORTI

a pag. 7

L'EDITORIALE "L'ESTATE È FINITA, O STA FINENDO" DI GRAZIANO PETRUCCI

a pag. 2

SPORT - CALCIO ISCHIAÈ PROPRIO FINITA ARRIVEDERCI AL CALCIO CHE CONTA

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• PRIMO PIANO

1 - 7 Settembre 2016

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Terremoto nel lazio

«Si devolvano i ricavati della festa di San Giovan Giuseppe della Croce alle popolazioni terremotata»

il ricavato ai più bisognosi. Il Santo, son certa, sarebbe d’accordo».

Medesima opinione anche quella espressa dai membri del Comitato Unitario per la difesa dell’ospedale Rizzoli che hanno lanciato un appello al Comitato per i festeggiamenti di San Giovan Giuseppe della Croce.

«Con questa tragedia- ha dichiarato Gianna Napoleone- c’è poco da festeggiare». L’auspico, insomma, da parte di chi in queste ore ha appoggiato la proposta di Aceti, è che il Comitato preposto all’organizzazione della festa patronale ischitana accolga le richieste. Una possibilità questa,d’altronde, non del tutto remota, dal momento che già lo scorso Marzo il Comitato di San Giovan Giuseppe, stanco delle continue polemiche sulle celebrazioni del santo patrono di Ischia, aveva deciso di abolire fuochi e luminarie. Anche questa volta, quindi, l’eventuale decisione di organizzare una festa dal tono decisamente “light” in nome di una giusta causa potrebbe trovare ampio apprezzamento da parte della comunità isolana.

Resta, quindi, al comitato preposto per l’organizzazione delle celebrazioni del santo patrono, dare l’ultima ardua sentenza.

Tante le iniziative di solidarietà intrapresa dall’isola di Ischia in favore dei terremotati • di Sara Mattera

I

SCHIA - La scorsa settimana, nella notte compresa tra il 23 e il 24 di Agosto, un sisma di magnitudo sei ha raso completamente al suolo le cittadine di Amatrice e Accumuli, in provincia di Rieti e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

All’indomani di questa immane tragedia che ha sconvolto il centro italia, provocando oltre 200 morti e altrettanti feriti, ,la nostra isola si è prontamente attivata per organizzare iniziative di vario genere a sostegno dei terremotati: i primi a muoversi su questo fronte- lo ricordiamosono stati il Comune di Forio e di Ischia che hanno annullato gli eventi previsti per la serata di mercoledì in segno di lutto e rispetto per le vittime della tragedia; Iniziative di simil natura sono poi seguite a ruota, nelle scorse ore ,da parte di varie associazioni presenti sul territorio isolano: l’associazione “Catena Alimentare”, sita nel Comune di Casamicciola ha organizzato una raccolta di vivere e beni di prima necessità che è possibile consegnare dalle ore 18.00 alle ore 20,00, tutti i giorni, in via Elena, mentre l’associazione culturale “Amici di Buonopane” ha invece deciso di destinare parte del ricavato del Pizza festival ai terremotati; Una simile iniziativa è stata intrapresa anche da i due musicisti, Fabrizio Bosso e Julian Mazzarello, ospiti dell’Ischia Piano Jazz che hanno scelto di rinunciare in segno di solidarietà al loro compenso del concerto tenutosi mercoledì sera al Castello

Aragonese. Come non menzionare poi, l’iniziativa del Gruppo Consiliare di Procida che ha proposto al presidente del Consiglio Comunale, Antonio Intargaglia, di compiere tutti gli atti necessari affinchè il gettone di presenza spettante ai Consiglieri per la prossima seduta del civico consesso sia destinata alle popolazione di Lazio e Marche. Una lunga catena di solidarietà, insomma, che ha interessato Ischia e Procida e che, a giorni di distanza dal terribile evento non si è ancora esaurita. Tra le varie proposte a favore dei terremotati, però, nei giorni scorsi, ne è spuntata una destinata decisamente a far discutere anche nei prossimi giorni: devolvere i soldi spesi per i fuochi d’artificio e i festeggiamenti della festa patronale di Ischia di San Giovan Giuseppe della Croce- le cui

celebrazioni si terranno nei prossimi giorni- alle popolazioni terremotate.

A lanciare la proposta, attraverso i canali social, è stato un cittadino isolano, Valentino Aceti che ha scritto: «Proposta agli uomini di buona volontà. Che ne dite di onorare e di festeggiare San Giovan Giuseppe della Croce devolvendo i soldi dei fuochi e della festa alle famiglie vittime del terremote che ha colpito il Centro Italia? Sarebbe un gesto molto cristiano, anche se poco popolare». E, immediata è stata la reazione positiva da parte della comunità isolana che ha largamente condiviso la proposta del proprio concittadino. «Condivido il pensiero di questo signore- ha difatti, risposto qualcuno di rimando- si può amare Ischia anche rinunciando ai fuochi del patrono e devolvendo

L'EDITORIALE DI GRAZIANO PETRUCCI

«L’estate è finita. O sta finendo»

S

embra che sul problema dell’ospedale Rizzoli e sulla sanità isolana, con la possibilità di prevedere l’ampliamento del nosocomio e assieme il potenziamento dell’organico, si stia per arrivare a qualche risultato.

Certo, i traguardi si ottengono un po’ per volta ma non ci farebbe male rilevare con un po’ di sano orgoglio che, almeno in parte, i sindaci e le amministrazioni corrispondenti – magari sempre con la supervisione, in un certo senso, della chiesa e del Vescovo che credo non abbia mai perso di vista il problema- si stanno muovendo, forse, all’unisono. Nell’attesa di possibili sviluppi,

CORRIERE DELL’ISOLA è un settimanle distribuito gratuitamente ogni giovedì ad Ischia e Procida. www.corrieredellisola.com Registrazione al tribunale di Napoli n. 4816 del 20/11/1996

ci si augura positivi, verso la tutela della salute, un diritto che come tale non deve riguardare solo questa o quell’amministrazione, bisogna rilevare che c’è ancora molto da fare in ogni fetta dell’isola. A Lacco Ameno, per esempio, è di qualche giorno fa la notizia della lettera a firma dell’avvocato Raffaella Vignati, di origini milanesi. Non deve meravigliarci, anche se va detto che la circostanza è singolare, che a redigerla sia stato un professionista non isolano. Sì, perché in fondo non dobbiamo dimenticare che possono esistere alcuni interessi e rapporti di forza nel nostro sottobosco che premono e limitano- per così SOCIETA’ EDITRICE Nuvola Grafica Via M. Schioppa 78 - Forio (NA) PROGETTO GRAFICO, IMPAGINAZIONE E STAMPA Nuvola Grafica www.nuvolagrafica.it

dire – eventuali rivendicazioni o denunce provenienti da professionisti autoctoni. Fatta la riflessione in generale, e in particolare con le dovute eccezioni, che può contribuire ad aprire un fronte di discussione magari costruttivo, della lettera di contestazione non si può che condividere l’iniziativa e il contenuto.

L’inquinamento delle acque vicine alle coste di Lacco Ameno, con ripercussione negativa sulla sua economia – benché per molto tempo ci sia stato chi sventolava ipotesi di bandiere blu e mare pulito – è una cosa che va affrontata e subito.

Non si può aspettare possibili tempi migliori, anche perché è adesso che

bisogna riprogrammare o almeno iniziare a pensare alla prossima stagione. Il problema, naturalmente, è delicato. Come delicato, però, è anche il ruolo del sindaco Pascale in questo momento storico. Varrebbe la pena di ricordare che il sindaco, assieme al consiglio comunale, è il responsabile della salute dei cittadini. Spetta, infatti, al primo cittadino prendere provvedimenti idonei se le condizioni sono invivibili e deve informare la popolazione. Per terminare, il documento di Ottawa del 1986, redatto dall’Organizzazione mondiale della Sanità, individua la casa, la scuola, i trasporti, la salubrità ambientale, la cultura, la sanità

pubblica e l’assistenza sociale, quali elementi indispensabili per creare le premesse di una tutela della salute.

Nel caso, proprio per dare a questi elementi il giusto spazio, spetta perciò al sindaco la costruzione di un piano di prevenzione per eliminare le cause che non consentono la sua legittima costituzione. Se non lo farà, si potrà dire, proprio al sindaco, che per l’anno prossimo potrebbe pure pensare di auto esonerarsi e andare a fare il bagno durante l’estate libero da impegni. Per una -sua- maggiore tutela lontano dalle coste di Lacco Ameno.

DIRETTORE RESPONSABILE Diego Mattera d.mattera@corrieredellisola.com

Collaborano con la redazione: Graziano Petrucci, Cristian Messina, Rossella Cavallo, Sara Mattera, Henri Camillo Bermudez, Francesco Esposito, Francesco Imparato, Pancrazio Arcamone, Cristina Migliaccio Illustrazioni: Lisa E. Mocciaro Foto: Franco Trani, Francesco Di Noto Morgera

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Cambiamenti, svolte e nuove dinamiche nel Regno di Nettuno

IL FUTURO IN ASCESA DEL REGNO DI NETTUNO Dopo tanti anni di gestione infelice, il Regno di Nettuno, che ad oggi è sotto la direzione del dott. Antonino Miccio, può contare su un promettente patto di sviluppo • di Rossella Cavallo

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SCHIA - È passato ormai diverso tempo da quando l’Area Marina Protetta dell’arcipelago flegreo, meglio conosciuta con il nome dell’istituzione corrispondente ossia Regno di Nettuno, veniva gestita tramite commissariamento per ordine del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, e a cui si affiancava il – comprensibile - malcontento generale dei sindaci dei comuni delle isole di Ischia e Procida. Il 2015 non è stato un anno molto fortunato, dal momento che è iniziato con l’arresto di Silvano Arcamone, a capo del consorzio venutosi a creare tra i diversi comuni coinvolti, e il successivo licenziamento del biologo marino Riccardo Strada, uno dei ‘padri’ del Regno di Nettuno. Tali avvenimenti hanno portato alla notifica ministeriale che imponeva

il commissariamento come strumento di gestione, con il momentaneo affidamento dell’area alla Capitaneria di Porto a discapito del consorzio in attesa della nomina di un nuovo direttore: la scelta del commissariamento era sì una conseguenza dell’incompatibilità con lo statuto (in quanto era preferibile che in effetti a capo di tutto vi fosse un ente pubblico riconosciuto come tale), tuttavia se da un lato il Ministero sosteneva che a lungo andare al consorzio sarebbero stati riconosciuti dei poteri – decisionali, amministrativi, esecutivi- che di fatto sono da attribuire unicamente allo Stato tramite il Ministero, dall’altro i sindaci che invece rimarcavano quanto la loro vicinanza ( fisica in particolare) al territorio oggetto della questione consentisse di tenere meglio sotto controllo ogni problematica, anche perché la necessità di istituire un area marina protetta che tutelasse le biodiversità marine e monitorasse le condizioni ambientali era un ottimo filtro per sviluppare un turismo di tipo ecosostenibile: non è infatti un mistero che le autorità isolane, così come gli addetti ai lavori, dalle agenzie di viaggio agli albergatori, vogliano per

Ischia un turismo diverso da quello semplicemente balneare e globalizzato. Ad ogni modo, nello scorso mese di Aprile è stata ufficializzata la nomina di Antonino Miccio quale direttore dell’Area Marina Protetta: non è nuovo in questa funzione, dato che precedentemente era stato a capo dell’area Marina Protetta di Punta Campanella, situata tra Massa Lubrense e Positano.

Secondo Miccio, il Regno di Nettuno non può e non deve essere considerato un limite

dal punto di vista turistico o peggio una terra di nessuno, bensì un punto di partenza affinché tutela e sviluppo proseguano grazie anche ad un decoroso lavoro di immagine e il coordinamento delle diverse attività delle imprese e delle istituzioni locali per poter garantire innanzitutto il rispetto dell’ambiente marino, ma anche per far sì che ‘ambientalismo’ e ‘imprenditorialismo’ non cozzino tra di loro, ma al contrario che dal loro incontro possano crearsi

opportunità di sviluppo. Con Miccio al timone, ci si augurava a quel punto di iniziare un nuovo capitolo, con una gestione e una morale che portasse ad un accordo di collaborazione e lavoro con i comuni coinvolti. I frutti di una situazione sicuramente più tranquilla si sono visti proprio in questi giorni: In occasione della immissione dei primi campi boe nella zona A, corrispondente al tratto di mare che circonda l’isolotto di Vivara e quello

Le facce... Pelose e contente di questa settimana!

nei pressi della Secca della Catena, al fine di evitare che le imbarcazioni ormeggiate danneggino i fondali, il consigliere regionale Borrelli ha annunciato la nuova sinergia tra Regione, Capitaneria di Porto e Stazione Zoologica Anton Dorhn per gestire il Regno di Nettuno, al fianco naturalmente di Miccio. Uno degli obiettivi da portare avanti è quello della conservazione delle biodiversità, ed è in quest’ottica che acquisisce importanza fondamentale la collaborazione con la Dorhn, ma è il coinvolgimento della Regione Campania che lascia ben sperare, in quanto affiancherà le diverse amministrazioni comunali e svolgerà una funzione di garante della trasparenza gestionale, per far sì quindi che eventuali conflitti interni non danneggino in nessun modo il Regno di Nettuno. Dopo anni di incertezze e di contestazioni, questa nuova forma di collaborazione, che supera il singolo consorzio e va oltre le dinamiche fin troppo ampie del Ministero, potrebbe essere il momento giusto per offrire all’Area Marina Protetta la tutela che spetta, e finalmente poter cambiare il futuro turistico delle Isole.

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PRIMO PIANO •

1 - 7 Settembre 2016

Geotermia

da iscHia una nuOva petiziOne

per dire nO aL prOGettO avere sull’ambiente e soprattutto sul sottosuolo isolano. Gli impianti geotermici, infatti, sfruttano le risorse immagazzinate nelle crosta terrestre e pur rappresentando, quindi, una fonte di energia pulita, rinnovabile ed inesauribile, non escluderebbero, secondo gli esperti del settore, rischio sismico diretto o indiretto sui territori interessati. Ed è proprio su questi rischi che verte la nuova petizine lanciata dai cittadini isolani Giovanni Iacono e Nicola Nicolella su change. org.«Molti hanno chiesto i motivi della petizione- si legge nel testo- contro la geotermia ad ischia e la circostanza che in passato già si fosse parlato dei gravissimi pericoli che erano legati a questo progetto, davano forse per scontato i motivi della nostraopposizione. Allora, a questo punto appare necessario rammentare che molti scienziati americani che non avevano interessi in

A lanciare una nuova petizione online sono stati Giovanni Iacono e Nicola Nicolella • di Sara Mattera

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SCHIA - Si riaccendono i riflettori, ancora una volta, sulla questione geotermia. Come ricorderete, qualche settimana fa, l’esponente del Movimento Cinque Stelle della Regione Campania, il senatore Sergio Puglia, aveva diramato una nota con la quale aveva espresso alcune perplessità in merito al progetto pilota sperimentale, denominato “ Forio”, inerente l’utilizzo di flussi geotermici per la produzione di energie rinnovabili sul nostro territorio isolano. Il senatore, aveva, infatti, fatto riferimento ad un improvviso e dubbio passaggio di mano del suddetto progetto, passato dalla società Taddei Green Power ad Ischia Geotermia. «Un passagio di mano- aveva scritto Puglia- rispetto al quale non vi è traccia o evidenza in alcun iter amministrativo. Ad Ischia Geotermia, risulta, allo stato, associato un nuovo progetto con sostanziali differenze e con più invasive caratteristiche- tra cui l’aumento dei pozzi di perforazione senza che sia stato emesso un nuovo documento di valutazione di impatto ambientale». Alle suddette perplessità di Puglia erano poi seguite le riflessioni dell’ex grillino e membro del Ischia

Forum, Davide Iacono che, senza giri di parole, aveva definito l’intervento del senatore come “un attacco strumentale e poco approfondito”, soprattutto perché non era affatto vero che il progetto geotermico avesse subito delle modifiche. Polemiche apparte, però, l’attenzione sulla questione geotermia, non si è affatto sopita nei giorni scorsi, e anzi, in queste ore, qualcuno ha colto la palla al balzo per rilanciare una nuova petizione per dire no alla realizzazione della centrale geotermica sul nostro territorio isolano. Una possibilità

Gli impianti geotermici sfruttano le risorse immagazzinate nelle crosta terrestre e pur rappresentando una fonte di energia pulita, rinnovabile ed inesauribile, non escluderebbero, secondo gli esperti del settore, rischio sismico diretto o indiretto sui territori interessati questa, non del tutto remota e che-lo ricordiamo- lo scorso anno è stata molto dibattuta, creando anche opinioni contrastanti in seno alla comunità isolana. Nei mesi scorsi, infatti, molti sono stati coloro che hanno sollevato perplessità sul progetto in questione, preoccupati dagli effetti che un impianto geotermico potesse

possibili affari commerciali derivanti da tale fonte energetica alternativa, hanno più volte ribadito i grossi rischi da un punto di vista sismico e vulcanico che ne deriverebbero dalla trivellazione del sottosuolo ad una certa profondità. Non vogliamo sostituirci agli scienziati, a maggior ragione quando la battaglia è legata

alla difesa del nostro territorio e alla difesa sociale, ma vogliamo evitare che società che hanno solo fini speculativi da un punto di vista economico possano, senza farsi alcun scrupolo per la popolazione, pensare che il vile denaro passi su ogni altro tipo di interesse.»Su questa scia, i due cittadini hanno, quindi, concluso: «A tal proposito vogliamo rammentare che GENTE COMUNE dopo aver avuto la delega dal sindaco Del Deo sulla geotermia, proprio per la contrarietà al progetto per i gravi rischi, rimise la delega.

In ogni caso, al fine di far comprendere a fondo i rischi ad un progetto sulla geotermia ad ischia, vi esortiamo a leggere i file prodotti sul convegno tenutosi a Forio, lo scorso anno, da due grandi esperti della materia e poi, se siete stati convinti dalle nostre motivazioni, vi invitiamo a firmare la nostra petizione». La suddette petizione, è stata, poi, ampiamente condivisa anche dal movimento cinque stelle isolano che, nelle scorse ore, ha dichiarato «Gli amici di Beppe Grillosi sono attivati da tempo con petizioni fisiche e attraverso le vie istituzionale per evitare i rischi connessi a questo progetto poco chiaro. Ora, il Governo si è appropriato delle competenze in merito, nel tentativo di scalvacare la volontà dei residenti del territorio.

Invitiamo a firmare anche questa petizione online che non può che giovare alla causa».

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Ama la carne ma prepara pesce per gli isolani, che accettano le sfide e cercano nei suoi piatti l'innovazione senza rinunciare mai alla tradizione.

“a pOrtata di ritmO” gioielleria Pallotta

• A cura di Salvatore Rullo, Event Manager del Brand Sorriso Resort & Spa & Oasis

“Direi proprio di si. A volte basta poco per trasformare un piatto noto in un turbinio di emozioni per il palato” Camillo Grosso presenta la sua cucina e il suo mondo, aprendoci le porte dell'Oasis, al Sorriso Thermae Resort & Quando hai capito che questa era la tua strada?

Spa “Frequentavo il Liceo, e cucinavo spesso per la mia famiglia. Da quel momento non mi sono Ventinove anni e l'esuberanza di un adolepiù fermato, ho sperimentato e giocato, imscente, irriverente e creativo, ma perfezioparato il rispetto del lavoro e delle gerarchie. nista sul lavoro. Camillo Grosso, Chef ExeOsservato da vicino quello che sapevo sarebbe cutive presso l'Oasis e il Sorriso Thermae diventato il mio mondo” Resort&Spa non ne ha per nessuno.

Formazione, approfondimenti, quanto vale Ci dice di preferire la carne al pesce, e che per questo motivo ogni piatto di mare rappre- l'aggiornarsi in questa materia? senti un po' una sfida per lui, una scommessa “Tantissimo, ho da poco concluso un corso con contro il suo stesso palato. Convincere gli altri il grande Gualtiero Marchesi che mi ha aiutaad amare sapori normalmente non apprezzati, to a crescere sempre di più. La mia “brigata” mi segue in questi corsi, quasi sempre porto è un po' un gioco per lui, che così trasforma, inventa e scompone tutti gli elementi del piat- con me un'altra persona”.

Oasis, una parola per quante definizioni? to pur di accontentare i suoi commensali.

“L'Oasis con il Sorriso mi da la possibilità di Chef, la cucina: una passione o una vocazioesprimermi al cento per cento. La famiglia ne?

Impagliazzo ha avuto il coraggio di conse“Ho solo ventinove anni, di esperienza ne ho gnarmi l'immagine dell'azienda dandomi la fatta, ma ho saputo collaborare con i migliori possibilità di evolvermi e liberare la mia creChef dell'Isola d'Ischia e non. Da Nino di Costanzo ho imparato l'arte dell'eleganza, il non atività in questa cucina. Ogni giorno elaboro, mettermi in mostra dando spazio alla cucina e creo e motivo il mio staff, dando così slancio ad una cucina che piace al turista ma anche non alla vanità. Negli anni ho fatto della mia all'isolano” passione una vocazione, tanto da dedicare al Isolani che si sposano qui, ma che amano anmio lavoro tutto me stesso”. a partire da che passare delle serate diverse Cosa predilige la tua cucina?

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1 - 7 Settembre 2016

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MORIA DI PINI: TRA LA TOTALE INDIFFERENZA DELLE ISTITUZIONI

ISCHIA DIVENTA "L'ISOLA DEI PINI MORTI" accanto all’altro lungo via Edgardo Cortese appaiono ingialliti e moribondi. E visto che ormai scene simili sono visibili in tutto il centro storico del Comune di Ischia, l’isola Verde, per parafrasare il titolo del quadro di Holenweg, sembra si stia trasformando nell’”Isola dei pini morti”. La cosa assurda, così come abbiamo già avuto modo di sottolineare nei giorni

• di Gennaro Savio

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SCHIA - Tra la totale indifferenza delle Istituzioni deputate alla tutela del nostro inestimabile patrimonio ambientale, continuano a seccare i pini secolari che da decenni adornano le strade e i parchi pubblici ischitani. Tronchi cadaverici e chiome annerite, fanno triste mostra di se nelle pinete e lungo via Alfredo De Luca, via Antonio Sogliuzzo e le parallele via Michele e Leonardo Mazzella.

In molti angoli del nostro comune quelle che si presentano agli occhi di residenti e turisti sono scene a dir poco drammatiche. Come quella che tutti possono osservare lungo via Edgardo Cortese, la strada che da piazza degli Eroi porta sul lungomare Cristoforo Colombo. Infatti se si volta lo sguardo verso la pineta che sulla destra costeggia il marciapiede, si possono notare decine di pini, addossati gli uni agli altri, ormai quasi del tutto secchi. L’incolonnamento

dei pini riporta alla mente il quadro del pittore Arnold Böcklin Holenweg “L’isola dei morti”, dipinto che secondo autorevoli fonti storiche riprodurrebbe uno scorcio del Castello Aragonese di Ischia Ponte. Ma al contrario dei cipressi lussureggianti e verdeggianti riprodotti nella famosa opera pittorica dall’artista svizzero, i pini ordinatamente piantati uno

scorsi, è che la lenta morte dei nostri pini, probabilmente provati da anni e anni di infestazione da parte della Marchellina ellenica, sta avvenendo tra la totale indifferenze delle istituzioni deputate alla difesa del verde pubblico. Infatti sino a questo momento nessuno sembra aver mosso un dito per capire cosa stia accadendo al simbolo per antonomasia della variegata vegetazione ischitana, soprattutto, quali eventuali rimedi si possano adottare per tentare di salvarli o in ultima analisi per sostituirli. Sindaco Giosi Ferrandino e amministratori comunali tutti, ritenete sia giunto finalmente il momento di renderci edotti su quali iniziative eventualmente avete intenzione di assumere rispetto alla moria di pini che sta interessando il nostro comune?

Voi che governate il territorio avete il dovere di farcelo sapere mentre gli ischitani tutti hanno il diritto di venirne a conoscenza.

DA TRENT’ANNI LUNGO IL CORSO “VITTORIA COLONNA”, IL MAESTRO ROBERTO ZACCARDELLI DIPINGE IL SUO AMORE PER ISCHIA Più che quadri, i suoi dipinti sembrano cartoline. Con i colori vivaci e brillanti che utilizza per creare le sue straordinarie opere, gli angoli più suggestivi e panoramici dell’isola d’Ischia dipinti su tela, sembrano quasi riproduzioni fotografiche. Ed invece sono il frutto delle pennellate veloci e leggere con cui il Maestro Roberto Zaccardelli dipinge il suo amore per l’Isola Verde.

E lo fa instancabilmente ed ininterrottamente da circa trent’anni lungo il corso “Vittoria Colonna” di Ischia. Qui, nel cuore del centro storico ischitano, in tre decenni sono cambiate tante cose, ma non la sua Galleria d’arte all'aperto che ogni anno si arricchisce sempre più di nuovi capolavori. Per ore davanti ai suoi quadri si formano capannelli di turisti e residenti i quali, rapiti dalla loro eccezionale bellezza, si soffermano ad osservare il pennello che saltando da un colore all’altro e danzando sulla tela dà forma agli scorci panoramici più incantevoli della nostra Isola. “A Ischia – ci ha detto il Maestro Zaccardelli – venivo da bambino ad accompagnare i nonni per le cure termali che facevano a Casamicciola. Ho visto l’isola, me ne sono innamorato e ci sono rimasto. L’isola Verde merita di essere raffigurata”. Alla domanda di com’è il suo rapporto con i turisti, Zaccardelli ci ha detto: “Il rapporto con i turisti è veramente un rapporto oserei dire idilliaco, perché con tanti di loro ci si sente e ci si incontra da anni. Molti di loro non fanno neppure in tempo ad arrivare in albergo che mi vengono a trovare e credo che questo possa essere sufficiente a descrivere il rapporto che si è instaurato”.

Al Maestro Zacacedelli abbiamo anche chiesto come mai la scelta di colori molto vivaci che rendono i suoi quadri simili a delle fotografie. “La colorazione che io uso – ci ha spiegato l’artista ischitano di adozione - è sempre una colorazione di tipo partenopeo. Perché i colori delle nostre zone, da Ischia a Capri, Procida fino ad allungarsi alla costiera, sono questi. Io, poi, li esalto un pochino, per dare una maggiore evidenza agli scorci panoramici che dipingo. E questo fa molto piacere ai turisti che acquistando il mio lavoro lo portano con se, magari nei posti grigi e poco soleggiati dove vivono, e guardandolo, come mi dicono, ricordano con piacere di essere stati a Ischia”.

San’Angelo, la chiesa del Soccorso e il Torrione saraceno di Forio, il Fungo di Lacco Ameno, il porto d’Ischia e il maestoso Castello Aragonese, sono solo alcuni simboli paesaggistici ed architettonici riprodotti da Zaccardelli. Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte e l’Accademia d’Arte di Napoli, già da giovanissimo la sua presenza nel mondo artistico è sempre stata molto attiva. La sua maturazione artistica ha conosciuto molte tappe: dalle esperienze figurative post-accademiche è passato al Realismo, all’Astratto sino a giungere all’Informale. Sono tanti i concorsi nazionali ed internazionali a cui ha partecipato con successo e oltre ad aver tenuto mostre personali in Italia e in giro per il mondo, le sue opere figurano in prestigiose collezioni pubbliche e private. Ma la sua “vetrina” per antonomasia resta il corso “Vittoria Colonna”. Infatti è proprio qui, nella mostra personale permanente che tiene puntualmente nel periodo estivo, che le opere del Maestro Zaccardelli continuano ad essere ammirate ed apprezzate dai milioni di turisti che ogni anno scelgono l’isola d’Ischia per trascorrervi le proprie vacanze.

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• APPROFONDIMENTO

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Domenica mattina in conferenza stampa sono stati svelati tutti i dettagli relativi al premio, tra le novità di quest’anno: il riconoscimento per il miglior attore caratterista è dedicato alla memoria dell’indimenticabile Pasquale Lorini.

aL via iL premiO Ænaria

fiOre aLL’OccHieLLO deL teatrO iscHitanO re nel segno: farsi conoscere ed apprezzare. Il Comune d’Ischia spera e crede di poter avviare grazie ad esso una sorta di turismo destagionalizzato con l’obiettivo di far emergere l’isola come meta ambita anche di un turismo invernale, legato all’arte e alla cultura, al fascino del premio, alle bellezze che offre la nostra terra anche in bassa stagione, l’obiettivo è quello di riuscire a portare sul territorio un numero importante di compagnie affinché conoscano l'isola,

11 compagnie sul palco del Polifunzionale

D

omenica mattina alle ore 12.00, si è svolta presso il teatro Polifunzionale la conferenza stampa di presentazione del Premio Ænaria III Edizione, un premio che è nato dalla collaborazione tra la compagnia Uomini di mondo e l’ Associazione Amici del teatro che sta crescendo sempre più col passare degli anni. Alla conferenza hanno preso parte Corrado Visone, ideatore e direttore artistico del premio, Enzo Boffelli, presidente dell'A ssociazione Amici del teatro e l’assessore alla cultura Carmen Criscuolo, tutti e tre hanno sottolineato l’importanza della rassegna teatrale ed hanno evidenziato la crescita ed il successo del premio in questi anni.

Carmen Criscuolo si è detta felice di quest’iniziativa: “L’amministrazione d’Ischia non può che complimentarsi con l'A ssociazione Amici del Teatro e con la Compagnia Uomini di mondo per questo premio che giunto alla III edizione ha vantato ben 78 richieste di partecipazione, dimostrazione che i suoi ideatori sono riusciti a colpi-

trovino qui un momento importantissimo di cultura e turismo, inviare all'esterno un messaggio: la cultura è

fondamentale ad Ischia ed il suo turismo continua per tutto l'anno". Enzo Boffelli ha ribadito: “Questo premio è stato una grande soddisfa-

zione personale, ci ha fatto crescere, ci ha fatto andare oltre, abbiamo scoperto un mondo nuovo, emozionante, sono felice di vivere questo

sogno, di vedere bambini ed adulti che si dedicano con tanto amore al teatro". La parola è stata presa poi da Corrado Visone, direttore

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artistico della rassegna che ha comunicato il programma del premio (N.B in allegato) che inizierà il 1° ottobre e proseguirà per i mesi di novembre e dicembre, fino al 4 dicembre e che porterà ogni settimana ad alternarsi sul palco del teatro Polifunzionale ben 11 compagnie.

-“Il premio cresce in maniera esponenziale- ha dichiarato soddisfatto- si è creato un connubio perfetto tra il premio teatrale ed il fascino d’Ischia ce lo dimostrano le richieste di partecipazione ed affiliazione. Collaboriamo con diverse strutture alberghiere che ospitano le compagnie e con l’agenzia Cilindro viaggi per offrire ad attori ed accompagnatori una conoscenza a 360° dell'isola d’Ischia. Quest’anno il cartellone è molto ricco e variegato e va incontro un po' ai gusti di tutti, non a caso ci saranno spettacoli musicali, commedie, opere drammatiche e brillanti”. Sono state spiegate poi le modalità della campagna abbonamenti che comprende: l’abbonamento singolo 30 €, l’abbonamento Tandem (valido per due persone) 50 € mentre il costo di un singolo spettacolo è di 10 €. Gli abbonamenti sono in vendita presso il

redazione@corrieredellisola.com

1 - 7 Settembre 2016

APPROFFONDIMENTO • IL FOTORACCONTO DI FRANCO TRANI

LA PARTITADEL CUORE

teatro Polifunzionale ed il bar La Violetta. Quest'anno il premio sarà in denaro come anche negli anni scorsi e verrà assegnato da una giuria tecnica di esperti; come novità il premio al migliore caratterista in ricordo del bravo e compianto Pasquale Lorini.

Tra le tante compagnie si propone anche una italofrancese con una commedia che tratta il tema dei migranti ed una compagnia sarda. La conferenza si è conclusa con gli ultimi saluti ed i ringraziamenti agli sponsor che hanno dato un grosso contributo alla realizzazione della rassegna, l’appuntamento sarà con il primo spettacolo di questa fantastica rassegna: Sabato 01 ottobre 2016, ore 21 Colpi di scena – Gravina in Puglia- Io speriamo che me la cavo di Ciro Villano con Regia di Michele Mindicini.

SUGGESTIONI Probabilmente è anche questo che stasera mi ha spinta a correre giù da casa mia al Fango assieme a mio figlio, appena percepite le due scosse registratesi con epicentro a Casamicciola oggi 31 agosto. In un mondo che corre al tempo dei social, mi sono resa conto di quanto mi sentissi fragile, immersa in tanta necessità di condividere con il mondo quello che era appena accaduto, alla ricerca di un rincuorarsi a vicenda o di spiegazioni valide. Eppure non mi sento per niente preparata a queste problematiche, non saprei come muovermi, cosa fare, e penso di non essere l'unica in un'Isola non tranquilla sotto l'aspetto geologico, a sentirsi così incapace. Tema questo che a mio avviso andrebbe mai come in seguito ai gravosi fatti dell'Italia Centrale, approfondito anche a livello locale.

Con tale senso di incapacità però mi accingo a chiudere questo numero del Corriere dell'Isola, dove affrontiamo le nuovi sorti del Regno di Nettuno, gli aspetti più intricati della geotermia, le proposte di sostegno ai terremotati e ancora gli eventi più importanti della settimana appena trascorsa.

Il Corriere dell'Isola è anche questo, condivisione di pensieri, impressioni. Approfondimenti e riassunti dei fatti più importanti. Sempre free, senza spese ed alla portata di tutti. Buona lettura dalla redazione. a.punzo@corrieredellisola.com

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Nessun ricorso al Coni per i gialloblu: niente Serie D e nemmeno Eccellenza.

Gli isolani potranno ripartire dai campionati provinciali

ISCHIA, È PROPRIO FINITA:

“ARRIVEDERCI” AL CALCIO CHE CONTA • dalla redazione sportiva

per l’esclusione dalla Serie D degli isolani. Da qui un altro mese di chiacchiere, tra ipotesi ricorso, un’istanza del sindaco Ferrandino che non ha sortito gli effetti sperati in ottica Eccellenza e le solite lacrime di coccodrillo fuori tempo massimo.

A

desso non ci sono più dubbi: l’Ischia Isolaverde è fuori ufficialmente dal calcio che conta. I gialloblu, infatti, non presenteranno alcun ricorso contro l’esclusione dalla serie D decisa oltre un mese fa da Covisod e Comitato Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti. Con il ricorso, così, salta anche l’ipotesi di un’ammissione in Eccellenza in sovrannumero, ipotesi a più riprese caldeggiata dai vertici della società isolana.

Niente da fare, insomma, come spiega l’avvocato Eduardo Chiacchio, uno abituato a compiere dei veri e propri miracoli in ottica di giustizia sportiva, e basti ricordare in questo senso l’ammissione fuori tempo massimo della Gelbison nella scorsa stagione: «Ho preso visione degli atti – ha spiegato l’avvocato Chiacchio – e ho compreso che le possibilità che il ricorso andasse a buon fine erano inesistenti».

Nessuno spiraglio, insomma, nonostante il noto legale ci tenga a precisare che a condannare l’Ischia sarebbe stata esclusivamente la questione legata alle tempistiche dei pagamenti: «Nel ricorso del 26 luglio veniva dimostrato che le debitorie erano state risolte. Il problema è nato per il bonifico comprendente tassa di iscrizione e fideius-

sione, predisposto nell’ultimo giorno utile: il pagamento, però, è pervenuto solo tre giorni dopo. Il bonifico, insomma, è giunto in ritardo, oltre il tempo massimo delle ore 17.00 del 26 luglio.

E parliamo di un termine perentorio». Niente da fare, insomma, anche perché si fa riferimento ad un termine, lo ripetiamo, perentorio. Per la serie: non sono ammessi ritardi, né errori.

Zero speranze, dunque, per un eventuale ricorso al

Coni, nonostante l’avvocato faccia ancora riferimento ad una «situazione debitoria in ordine», con l’Ischia che avrebbe messo sul piatto 300 mila Euro. Cifre, queste, che al momento hanno veramente poco senso: sì, perché di numeri potremo continuare a parlarne per mesi, ma il dato di fatto (clamoroso) rimane quello di un’Ischia che – dopo anni in Lega Pro e Serie D – si ritrova adesso fuori dal calcio che conta.

Fuori finanche dall’Eccel-

FRANCO BRIENZA, ADDIO BOLOGNA: C’È IL BARI

Altri due anni ad ottimi livelli per Franco Brienza. Il talento ischitano, 37 anni compiuti a marzo, lascia il Bologna e la Serie A per approdare nel Bari, nobile decaduta da tempo in Serie B. Per il fantasista isolano nato a Cantù, un biennale da mezzo milione di euro netti a stagione: un’avventura gratificante sul piano economico, ma anche e soprattutto una nuova sfida per Franco Brienza, chiamato – alla sua settima stagione tra i cadetti – a riportare i pugliesi nella massima serie. Una missione tutt’altro che impossibile per un giocatore che si è fatto amare in tutte le piazze in cui ha giocato, confermandosi calciatore di spessore e infaticabile, nonché dotato di doti tecniche tutt’altro che indifferenti. Due anni in B per Brienza: poi, chissà, con un’Ischia rinata dalle ceneri...

lenza, campionato che dieci anni fa venne lasciato con un fragoroso “mai più” dall’ambiente e dai tifosi gialloblu.

Una categoria, questa, che nell’ultima estate ha invece assunto le dimensioni del sogno impossibile: si era parlato dell’ipotesi di patteggiamento per partecipare proprio al massimo campionato regionale, ma in questo senso – come spiega l’avvocato Chiacchio – a condizionare i gialloblu ci sarebbe stata anche «l’assenza di interlocutori chiari», senza considerare un dato di non poco conto che ci porta ai calendari di Eccellenza ufficializzati l’altro ieri. «Intervenire a questo punto – conclude il legale napoletano – sarebbe stato nei fatti impossibile».

PAROLA FINE DOPO UN’ESTATE AVVILENTE. Con quest’ultimo atto si conclude un’annata a tinte gialloblu che definire allucinante è dire poco. Dopo una stagione segnata dall’esilio ai Camaldoli e da un andamento disastroso (in campo e fuori) da dicembre in poi, l’Ischia ha conosciuto prima l’onta della retrocessione dalla Lega Pro e poi l’umiliazione dell’esclusione dalla Serie D. Tra le due “mazzate”, quasi due mesi di trattative senza senso, con protagonisti anche imprenditori ischitani e altri che hanno preferito muoversi nell’ombra. Trattative, queste, prima portate avanti a rilento e poi segnate da dietrofront

clamorosi (vedi quello del gruppo rappresentato dall’avv. Napolitano) e altri fuori tempo massimo (vedi il caso della cordata guidata da Martino Scibilia). Sullo sfondo, ed è stata una costante, la complessa situazione della massa debitoria del sodalizio ischitano: fonti della società hanno sempre fatto riferimento a circa 650 mila Euro di debiti con l’erario, ma – secondo indiscrezioni che nell’estate si sono fatte sempre più insistenti – la cifra dovrebbe essere in realtà molto più importante.

Dopo quasi due mesi di chiacchiere, si è arrivati alle date che contano e l’Ischia che non si è fatta mai trovare pronta: il 15 luglio ha presentato esclusivamente l’iscrizione online, poi con il ricorso del 26 luglio – dopo le tante trattative e le tante promesse – i vertici gialloblu hanno cercato la più classica delle pezze a colori, ma lo hanno fatto in ritardo, con il Comitato direttivo della LND che ha deciso

QUALE DESTINO PER L’ISCHIA ISOLAVERDE? Per la prima volta nella sua storia, guardando al calcio, il comune d’Ischia si ritroverà ad inseguire: si ricomincerà dalla Promozione con la Nuova Ischia, mentre Barano e Forio avranno dalla loro – nell’anno delle elezioni – due compagini in Eccellenza. La domanda, adesso, sorge spontanea: che fine farà l’Ischia Isolaverde? Ebbene, i gialloblu – che non sono falliti – dovrebbero continuare a vivere per salvare la matricola almeno per quest’anno, incassando così anche i rimanenti crediti in Lega. In questo senso, l’Ischia potrebbe “ripartire” con una selezione giovanile oppure – ipotesi più difficile – partecipando ad uno dei campionati minori provinciali, dalla Prima alla Terza categoria, i cui termini per l’iscrizione scadono tra metà settembre e i primi di ottobre. Un declassamento vero e proprio per i colori gialloblu, abituati ad altri palcoscenici e adesso costretti a guardare le altre compagini isolane dal basso verso l’alto.

L’anno prossimo, poi, sarà un’altra storia: se non incapperanno nelle ragnatele delle procedure fallimentari, non potremo escludere a priori un ritorno in grande stile degli isolani, tramite fusione o acquisizione di un titolo.

Ipotesi, queste, che sembrano lontanissime, adesso che si è conclusa una delle estati più assurde e snervanti della storia dell’Ischia Calcio. Un’estate da dimenticare. Un’estate da non ripetere. Mai più.

CAMPAGNANO CALCIO: IL 6 SETTEMBRE RIPRENDE L’ATTIVITÀ Ripartono, dopo la consueta pausa estiva, le attività della Scuola Calcio Campagnano. Martedì 6 settembre, presso il campo “Rispoli” comincerà la nuova stagione sportiva della società del patron Luigi Sasso, che interesserà i ragazzi nati dal 2002 al 2012. Anche quest’anno continuerà la partnership con l’Udinese nell’ambito del progetto “Udinese Academy”.

Le iscrizioni alla Scuola Calcio Campagnano si raccolgono direttamente al “Rispoli” oppure contattando uno dei seguenti numeri, a cui è possibile rivolgersi anche per semplici informazioni: 3405256400 (Luigi Sasso) - 3392645285 (Pasquale Agnese) - 3313649029 (Gennaro Fondicelli).

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1 - 7 settembre 2016

Quest’anno niente Lega Pro o Serie D. Gli appassionati ischitani dovranno accontentarsi dei campionati regionali

CALCIO, ORA TUTTI A TIFARE FORIO, BARANO E NUOVA ISCHIA

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enza l’Ischia Isolaverde, incapace tanto di iscriversi alla Serie D quanto di ripiegare sull’Eccellenza, gli appassionati isolani si ritrovano costretti a spostare le proprie attenzioni sui campionati regionali. C’è, insomma, da fare il tifo per Real Forio e Barano, entrambe protagoniste in Eccellenza, e per la Nuova Ischia, che invece cercherà di di imporsi nel suo secondo campionato di Promozione. Tutte e tre le ischitane inaugureranno ufficialmente la stagione con la sfida di Coppa Italia in programma questo week-end: il Real Forio se la vedrà domenica con la Rinascita Sangiovannese, mentre il Barano sarà di scena al Vezzuto-Marasco contro il Mons Prochyta. L’unica a giocare in casa sarà la Nuova Ischia, che sabati ospiterà al Mazzella il Neapolis, squadra con cui – curiosamente – si provò ad imbastire una trattativa per la cessione del titolo di Eccellenza.

Ma adesso guardiamo il momento delle tre ischitane.

REAL FORIO. I biancoverdi, guidati dal nuovo tecnico Franco Impagliazzo, sembra ad un passo dal concludere la campagna di rafforzamento.

Dopo vari raduni e provini, proprio nelle ultime ore la società foriana è intervenuta tesserando ben quattro under: parliamo del portiere ex Barano Giorgio Di Iorio, del difensore Cristian Chiocca (l’anno scorso con la selezione biancoverde che tanto bene si è comportata nel campionato

Allievi) e soprattutto di due talenti giunti dalla terraferma di cui si dice un gran bene come Giuseppe Sannino, centrocampista classe ‘97 con un passato nella Salernitana, e Mario Vitagliano, anche lui centrocampista nella passata stagione in forza alle giovanili della Juve Stabia. Proprio Sannino e Vitagliano sono stati tra i migliori in campo nella sfida contro la Nuova Ischia andata in scena lunedì al campo San Leonardo di Panza (3-1 il risultato finale per i foriani).

Biancoverdi che, così, si ritrovano con un gruppo di giovani di belle speranze e che possono fare affidamento da settimane su un gruppo “senior” di tutto rispetto, alla luce di conferme importanti (vedi Mora, Chiaiese, i fratelli Saurino e via discorrendo) e degli innesti di un big come Davide Trofa e del difensore Giovanni Calise. In ottica, under, poi da ricordare anche gli innesti di Leonil Abbandonato, Maltese, Fiorentino e Telese. A detta di Mister Impagliazzo all’appello mancano ancora un paio di volti nuovi, preferibilmente ancora under, alla luce delle ferree normativa della Federazione sull’impiego dei giovani nei campionati regionali. Intanto la squadra bianco verde sta continuando la preparazione pre-campionato presso il quartier generale del San Leonardo di Panza, sotto l’attenta guida di mister Franco Impagliazzo e del preparatore atletico Michelangelo Di Maio. I carichi di lavoro

sono belli pesanti, dimostrazione che lo staff tecnico dei foriani non ha alcuna intenzione di farsi trovare impreparato in vista di un inizio di campionato che potrebbe risultare poi decisivo in ottica salvezza.

BARANO. Nell’ultima settimana la squadra di mister Monti ha affrontato la prima amichevole stagionale, pareggiando 1 a 1 con la Nuova Ischia. Il test, definito poco attendibile dal tecnico bianconero per via delle tante assenze, ha confermato la necessità di intervenire ancora nei saloni del calciomercato. La priorità all’ombra del Testaccio è rappresentata da un difensore centrale, di gran esperienza e valore, ma il Dg Pilato è alla ricerca anche di un centrocampista centrale – in grado di non far rimpiangere Carlo Siciliano, svincolato nelle scorse settimane – e di un attaccante. Diversi i calciatori giunti in prova al “Don Luigi Di Iorio” nei giorni scorsi: i difensori Rossetti e l’ex Procida e Mondragone Ciro Autiero, il centrocampista Venditti e l’attaccante Auteri. L’ultimo in ordine cronologico ad allenarsi con i bianconeri è stato Prisco Castiglione, centrocampista già agli ordini di mister Monti nella esperienza a Pianura e nel suo passato protagonista anche in Serie D. Nessuno, però, dei calciatori provinati ha convinto l’allenatore baranese, dimostrazione della meticolosità di Mister Monti, intenzionato a rinforzare la squadra ma solamente con giocatori funzio-

nali al progetto. Il Dg Gianfranco Pilato è al lavoro per ricercare le pedine necessarie e nei prossimi giorni dovrebbero esserci novità: ci sono da ripetere le ottime operazioni dell’anno scorso, quando – in momenti delicati della stagione – il dirigente ex Ischia riuscì a tirare fuori dal cilindro elementi di spessore come il portiere Palmiero e il centrocampista Marano. Adesso, insomma, c’è da potenziare fin dove possibile una squadra che l’anno scorso ha fatto faville in Promozione e che adesso si appresta a vivere il primo campionato di Eccellenza della sua storia. Un campionato complicato e all’insegna di tante piazze dalle velleità di vittoria: per questo ci vuole un altro piccolo sforzo, per aggiungere alla formazione-tipo dell’anno scorso altri elementi di spessore oltre ai vari Stany Mazzella e Mugione.

NUOVA ISCHIA. Sotto con gli ultimi acquisti. Salutato quasi definitivamente il sogno Eccellenza, la squadra di mister Di Meglio si è tuffata anima e corpo nella preparazione pre-campionato e nell’allestimento di una rosa chiamata a disputare una stagione ambiziosa in Promozione.

Dopo i colpi Capuano, centrocampista ex Real Forio, e Chiariello, difensore di grande esperienza con un passato anche nell’Ischia Isolaverde, il club isolano ha messo a segno ancora due operazioni importanti: ha trovato nelle scorse ore un accordo con Tiziano Marano, centrocampista

ex Sorrento, col vizietto del gol, tanto che l’anno scorso in Coppa Italia fu capace di realizzare una tripletta proprio agli isolani. Parliamo di un giocatore versatile, dotato di buona tecnica e bravo nelle giocate in velocità: insomma, il classico centrocampista di inserimento. Ma non finisce qui. Accordo anche con l’attaccante Domenico Arcobelli, giocatore di grande esperienza con un passato al Massa Lubrense ed al Gragnano. La trattativa per il talentuoso attaccante è ormai da definirsi conclusa.

Marano e Arcobelli hanno convinto mister Di Meglio nella amichevole giocata giovedì scorso al “Don Luigi Di Iorio”, in cui gli isolani – appesantiti da appena una settimana di allenamenti – sono comunque riusciti a mostrare qualche indicazione positiva. Diverso il discorso per la sfida di lunedì con il Real Forio, in cui la squadra di Di Meglio ha palesato limiti fisici importanti, come era prevedibile. Sfida in cui ha trovato spazio anche il centrocampista Gianluigi Aiello, ex Real Maceratese, ennesimo giocatore in prova per gli isolani. Dimostrazione che la Nuova Ischia è ancora alla ricerca di elementi per potenziare la propria rosa, per vivere un campionato di vertice: in ottica mercato, le priorità per gli ischitani sono trovare un ulteriore centrocampista e, soprattutto, rinforzare il comparto “under”, con un occhio di riguardo soprattutto per i classe ‘99.

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21 marzo - 20 aprile

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Qualche volta ancora tendi a deviare dalle “retta via”, ma per fortuna il tuo nuovo equilibrio che stai consolidando, ti aiuta a non fare quelle fesserie che ora potrebbero essere devastanti per il tuo futuro. Goditi quello che hai e prima di prendere decisioni importanti consultati … anche con la moglie.

Stai facendo il tuo classico errore cioè quello di continuare a fare l’accentratore di tutte le cose e di tutti i problemi. Per vivere meglio devi capire che solamente dividendo le responsabilità con altri avremo meno angosce e meno frustrazioni. E poi, chi se ne frega, se si commette qualche errore. Ciao.

Stai diventando troppo troppo intransigente e questo ti impedisce di far sviluppare positivamente il tuo splendido ed originalissimo cervello.

Devi dimostrare più comprensione e più magnanimità nei confronti di persone più giovani e con meno intuizione di te.

Grande opportunità nel lavoro. Accetta.

Cancro

Leone

Vergine

22 giugno - 22 luglio

23 luglio - 22 agosto

23 agosto - 22 settembre

Nel corso della vita si fa sempre in tempo a riprendere la strada giusta per vivere, quello che ci rimane da vivere, da persona libera e non condizionata dai nostri errori o dalla volontà degli altri per guardare noi stessi con rispetto e stima. Ne hai fatti errori ma hai l’intelligenza per recuperare.

Stai commettendo l’errore di fossilizzare il tuo splendido cervello a favore di piccolezze e cose inutili. Questo non deve succedere perché sarebbe come avere un cesto di doni e, screanzatamente, gettarli nel gabinetto. Non credere che sia inutile tornare a combattere per riaffermare la tua dignità.

Sei una creatura splendida e generosissima, ma stai commettendo nuovamente quell’errore di sopravvalutare eccessivamente gli altri.

Devi aprire gli occhi. Devi pensare più a te stesso. Devi riprenderti la tua vita. Solamente se tornerai a volerti più bene riuscirai a superare tutti gli ostacoli che ci sono.

Scorpione

Bilancia

23 ottobre – 21 novembre

Sagittario 22 novembre - 20 dicembre

Sei nato per raggiungere il perfetto equilibrio tra beni materiali e beni spirituali. Non lasciarti condizionare dalla furbizia degli altri perché, questi, sono abituati a leccarti da una parte e pugnalarti dall’altra.

Fidati solo di te stesso, della tua famiglia e del tuo intuito. Tutto il resto prendilo con le pinze.

La sincerità non conta niente quando non puoi fare altro che esserlo. La sincerità non è un’arma che puoi adoperarla a tuo comodo e al tuo servizio.

La sincerità è come l’onestà: o ce l’hai o non ce l’hai, non si può essere un po’ onesti. Rispetta la tua bellezza intellettuale e opera recuperando.

Capricorno

Acquario

Pesci

21 dicembre - 19 gennaio

20 gennaio - 18 febbraio

19 febbraio - 20 marzo

Sarai come un mastino napoletano trasformato in un pulcino impantanato nel fango se non apporti un po’ di serenità alla tua vita. Devi smettere di comportarti come se tutti fossero coalizzati contro te, altrimenti corri il rischio di non curare gli altri ma curare te stesso.

Se vuoi … chiamami.

Dovrebbe capitarti entro poco tempo di affrontare una discussione che se non ben gestita da te potrebbe trasformarsi in grandi problemi per il futuro. Ricorda che sei uno spirito eletto e che solamente con la tua serenità e la tua storica positività puoi superare qualsiasi problema. In casa sta calmo.

Oh! Anche questa volta ce la dovresti fare. Sono in arrivo delle risposte positive alle tue domande, e non è escluso che arrivino anche un po’ di “profumati” soldini. Fa tesoro di questa ultima esperienza e fa in modo di non ritrovarti nuovamente in queste situazioni. “La Dea Bendata” non c’è sempre.

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