Il Nuovo Corriere IlNuovoCorriere di
numero 11 anno I
Roma e del Lazio
Marino-Zingaretti, quanta ipocrisia mascherata da garantismo
GIOVEDÌ 2 APRILE 2015
DIETRO I FATTI
di Carlo Rebecchi
“N
on c'è' mai fine al peggio" è, purtroppo per noi, un detto veritiero. E fa rabbia chi, come il sindaco Ignazio Marino, dice di poter risolvere i problemi della Capitale "da solo". Marino vuole "risanare" da solo il "mondo di mezzo" la cui criminale esistenza è stata documentata dall'inchiesta "Mafia Capitale"; vuole fare "da solo" il Giubileo che comincerà' in autunno. E si oppone con tutte le sue forze al "commissariamento" di Roma perchè afferma di essere in grado, "da solo", di risanare Roma dalla penetrazione mafiosa. Ma dove vive Marino? E' cieco e sordo? Quando e' esploso il bubbone di Mafia Capitale aveva mostrato soprattutto il suo volto "garantista": avanti l'inchiesta, nessun colpevole per compiacere la piazza. Ora però Luca Odevaine, l'ex capo di gabinetto di Veltroni, ha ammesso di aver preso soldi, e parecchi, da Buzzi e Carminati, per fare da "spicciafaccende", alla banda criminale. Garantismo illuminato, quello di Marino? Non resta che aspettare per vedere dove condurranno le indagini relative all'assessore Improta (metro C) che lo stesso Marino, e tutto il Pd, hanno blindato nel suo incarico. E dove vive Nicola Zingaretti, il presidente della Regione, letteralmente "caduto dal pero" alla notizia del coinvolgimento di Maurizio Venafro, il suo capo di gabinetto (un altro: che sia un ruolo maledetto?), nell'inchiesta su Mafia Capitale? Non c'e' dubbio che chi sono i colpevoli e gli innocenti lo si saprà' soltanto ad indagini della magistratura terminate. Ma fanno pensare ad una certa protervia le prese di posizione di chi giura nel giro di pochi secondi "noi siamo innocenti". E non ci piacciono neppure i "doppiopesisti", quelli che sono garantisti o colpevolisti quando gli fa comodo. Noi preferiamo, per esempio, il linguaggio di un uomo come Renato Cortese, il poliziotto che ha smantellato il clan Fasciani a Ostia. Interrogato dal Messaggero ha detto che quello è stato "soltanto un punto di partenza", lasciando capire che c'è ancora moltissimo marciume lungo il litorale. E quanto a Mafia Capitale, ha osservato che "non erano siciliani e neppure calabresi ma i metodi erano gli stessi, quelli puniti dal 416 bis". Quando capiranno, i politici, che il tempo della propaganda è finito e che i cittadini non sopportano più' di essere presi in giro?
di Giulio Terzi
L’
operazione è raffinata o grossolana a seconda dei punti di vista. Con la scusa del Giubileo la Giunta Marino si disfa dei rom. Detto in modo più diplomatico e civile, infilandoci un po’ di misericordia (quella che invoca Papa Francesco) e di umanità , il Campidoglio potrebbe provare ad affrontare con una certa decisione e in tutta fretta uno dei problemi più spinosi della capitale, quello dei campi rom abusivi, emergenza continua e a giudicare da quanto accaduto proprio la scorsa settimana a Tor Sapienza, incontrollabile. E’ qualcosa di più di una ipotesi di lavoro, fatta filtrare dalle colonne di un quotidiano romano come se fosse un test, per vedere l’effetto che fa e scaricare subito le rea-
PRIMO PIANO
Pd, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere
N
el giro di 30 giorni si è passati dal Pd argine alle organizzazioni criminali, dopo l’inchiesta di Mafia capitale, a un partito coinvolto. Tutto a pochi mesi dal Giubileo straordinario promosso da Papa Francesco. Adesso nell’occhio del ciclone c’è il fuoriclasse della giunta Marino, l’assessore ai Trasporti Guido Improta (assicura di non essere inquisito), insieme al braccio destro del governatore Zingaretti, MauriSpeciale zio Venafro che ha lasciato l’incarico di capo di Gabinetto, e al minisindaco dimissionario di Ostia, Andrea Tassone. Tutti e tre finiti nei fascicoli della procura, ma solo il primo come indagato. I dubbi, sempre gli stessi: appalti poco trasparenti, abuso d’ufficio. Con il timore che l’accusa possa divenKung Fu er culture a iabilitazione, tare più grave e trasforconfronto a pagina 3 marsi in truffa.
SPECIALE Kung Fu e riabilitazione, culture a confronto da pagina 9 a pagina 16
Ci liberiamo dei campi rom abusivi con la scusa del Giubileo. Un bluff?
ANNO I SUPPL
EMENTO
AL NUME
RO 11
(a cura di Anna Spol tore
)
zioni dei portavoce della nazione rom e da quel segmento di politica capitolina che di soluzioni radicali non vuol sentir parlare. E tornano in campo quei pochi posti ancora disponibili nei cosiddetti villaggi della solidarietà, si riparla dei bandi per l’assistenza alloggiativa che saranno lanciati con la fine della politica dei residence. Offerte, opportunità che scatenerebbero una guerra tra poveri, visto che centinaia di sbandati, sfrattati, occupanti abusivi italiani sono tenuti a bagnomaria e aspettano – magari già in lista – una sistemazione da parte dell’Amministrazione. Le case prima agli italiani e a chi non delinque? Come dare torto a chi agita questa bandiera? segue a pagina 3
GIUBILEO
PALAZZO VALENTINI Cambia il prefetto, Roma sotto Protezione
S.Maria della pietà, un miracolo per i pellegrini?
a pagina 4
TURISMO Amministrazione, esercenti, e operatori costretti ad andare d’accordoa pagina 6
C
i risiamo: dopo due tentativi falliti nel 2000 e nel 2014 e tanti soldi buttati via, Regione e Comune vorrebbero trasformarlo in soli sei mesi in un grande ostello destinato ad accogliere i giovani che affluiranno a Roma a partire dall’8 dicembre prossimo. a pagina 5