IL NUOVO CORRIERE DI ROMA E DEL LAZIO - SABATO 27 GIUGNO 2015

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Il Nuovo Corriere IlNuovoCorriere di

numero 30 anno I - 1 euro

Roma e del Lazio

SABATO 27 GIUGNO 2015

Per favore qualcuno stacchi la spina a Marino di Carlo Rebecchi

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hi può - il capo del governo? papa Francesco? dobbiamo chiamare l'ONU? - ci faccia un regalo: intervenga, non ci importa come, e stacchi la spina alla Giunta di Ignazio Marino. Lo scontro tra Matteo Renzi e il sindaco-chirurgo, gelido e che si incattivisce ogioni giorno di più, non può avere come vittime predestinate i romani. Ormai i TG delle televisioni pubbliche e private, dalla Rai a Sky, si pongono, insieme con i loro telespettatori, un solo interrogativo, sempre lo stesso:quando cadrà Marino? Ogni giorno con un passo in più verso il finale che, in nome dell'audience, deve anche essere drammatico. Gli ultimi "fatti nuovi"? L'ennesimo allarme sui conti del Campidoglio, lanciato questa volta dall'agenzia di rating Fich. E, tanto per gradire, le minacce - una busta contenente un proiettile - al sindaco Marino, due giorni dopo quelle contro il commisssario del Pd romano Matteo Orfini, al quale è stato per questo data una scorta. Non è civile, democratico o comunque si vioglia definire il clima che si è venuto a creare a Roma. Su tutti i pioani: quello politico, quello dei conti, quello della sicurezza. Sulla testa dei romani "normali", quelli che lavorano, pagano le tasse e vedono la lorio città sempre più da terzo (o quarto?) mondo; sporca, con trasporti e altri servizi pubblici che funzionano, quando funzionano, quasi esclusivamente per le iniziative dei singoli, senza alcuna testa pensante che li coordini per evitare malfunzionamenti e spreshi. A questo punto il "di chi è la colpa" passa in secondo piano, perché è evidente che la colpa è di tutti; e, diciamolo, in più di un caso anche dei cittadini.Che hanno una sola scusante: l'esempio, cattivo, che viene dall'alto.

COMMISSARIAMENTO?/ E adesso tutti aspettano la relazione del prefetto Gabrielli

Siamo ai titoli di coda di Giovanni Santoro

I

l Campidoglio come il garage della scena finale del film “Le Iene”. Non siamo ancora ai titoli di coda, ma quasi. Con l’Aula Giulio Cesare che si trasforma nel garage della pellicola di Quentin Tarantino, dove - dopo una sparatoria che coinvolge tutti i presenti - non resta più nessuno. Il sindaco Ignazio Marino, infatti, perde pezzi in assemblea capitolina. Mentre altri sono in bilico nella sua giunta: tra dimissioni minacciate, congelate, battaglie tra assessori. A rischiare non solo il primo cittadino, però, ma tutto il Pd romano. In parte coinvolto nell’inchiesta Mafia Capitale, che ha scardinato un sistema corruttivo e distrutto quello di potere, legato al centrodestra e al centrosinistra. Adesso il tempo è quello dell’attesa. Tutti aspettano la relazione del prefetto Franco Gabrielli, per capire se ci sono i presupposti dello scioglimento del consiglio comunale. Portando così un commissario a Palazzo Senatorio, nell’anno del Giubileo.

ESERCENTI

Catalogo arredi, forse è il caso di rivederlo assieme

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l principio è buono, ma l’impianto potrebbe essere perfezionato e addirittura ampliato. segue a pagina 5 Claudio Pica, vice Presidente Fiepet Confesercenti, chiede una laS an condivisione del doità Lazio cumento. Il testo, le cui prescrizioni saranno vincolanti a La sanità o paca della Regione L partire dall’approvaazio zione del Testo Unico sugli esercizi di somministrazioni di alimenti e bar, sarà portato in È Giunta nelle prossime settimane. a pagina 2

All’interno l’inserto di Sanità del Lazio

NUMERO 30 ANNO

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SAN GIOVAN

27 GIUGN

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L’evento straordinario per cui ancora non sono stati stanziati i fondi. Mentre Roma si gioca la candidatura ai Giochi Olimpici del 2024. Grandi opportunità che cadono nel momento sbagliato. Perché l’ordinanza del gip che ha portato a oltre 80 arresti tra funzionari e politici, un altro centinaio invece gli indagati, ha paralizzato l’attività consiliare. E adesso è iniziata la grande fuga. Lo scontro tra il premier Renzi e l’inquilino del Campidoglio è arrivato al culmine. Con il presidente del Consiglio che ha commissariato Marino, ma che non riesce a cacciarlo da uno dei sette colli della Capitale. Il primo cittadino che a sua volta si tutela contrattaccando, puntando il dito contro i suoi predecessori. Nessuno escluso: anche quelli espressione del centrosinistra, in primis Francesco Rutelli, che non perdono occasione per criticare il successore. E fare da sponda al capo del governo nazionale.

segue a pagina 3

LITORALE

IL PERSONAGGIO La grande fuga di Guido Improta a pagina 3

SCENARI Il cantiere di Roma Nord come la Giunta: non chiude mai

Tolleranza zero? Macchè, a Sabaudia vincono gli abusivi

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n mese fa l’ordinanza del sindaco Lucci aveva varcato i confini delle cronache locali: tolleranza zero e multe. Un provvedimento mirato per stroncare le vendite in spiaggia. Hanno vinto loro, vecchi e nuovi vu’cumprà. E in città si parla dell’arrivo di una quota di migranti. Sarà vero? a pagina 11 SCELTI PER VOI

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a pagina 5

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PRIMO PIANO

IL CASO

sabato 27 giugno 2015 pagina 2

GLI ESERCENTI CHIEDONO UN INCONTRO ALL’ASSESSORE LEONORI

Catalogo arredi, rivediamolo assieme Il principio è buono, ma l’impianto potrebbe essere perfezionato e addirittura ampliato. Claudio Pica, vice Presidente Fiepet Confesercenti, chiede una condivisione del documento. Il testo, le cui prescrizioni saranno vincolanti a partire dall’approvazione del Testo Unico sugli esercizi di somministrazioni di alimenti e bar, sarà portato in Giunta nelle prossime settimane di Martina Perrone

“L’

attenzione al senso della storia, il maturato desiderio di intrecciare innovazione e conservazione dell’identità urbana e l’esigenza di rendere più efficienti le procedure amministrative, hanno indotto Roma Capitale a dotarsi di un catalogo per l’arredo commerciale da utilizzare in tutto il territorio cittadino". Così si legge nell'incipit del catalogo dell'arredo urbano commerciale approvato dalla Giunta, dietro presentazione da parte del Tavolo sul decoro insieme alle Soprintendenze Statali e alla Sovrintendenza Capitolina. Il testo, le cui prescrizioni saranno vincolanti a partire dall’approvazione del Testo Unico sugli esercizi di somministrazioni di alimenti e bar, che sarà portato in Giunta nelle prossime settimane, rappresenta secondo l'assessore a Roma Produttiva Marta Leonori "un lavoro importante e mai realizzato prima nella nostra città che indica in maniera certa quali sono gli arredi autorizzati suddivisi nelle aree turisticamente più rilevanti, evitando una volta per tutte l’accostamento caotico di elementi che nulla hanno a che fare con l’eccezionalità del contesto urbano e storico di Roma". Ombrelloni, tavolini, sedie, fioriere e porta menu: tutto consentito, sembra, ma solo in determinate forme, materiali e colori, in aree prefissate e in alcuni casi anche uguali al vicino di vetrina. "Auspichiamo che in approvazione in assemblea capitolina o nel possibile ampliamento della stessa delibera in giunta, il catalogo possa essere incrementato per migliorare il decoro della città e per offrire una ospitalità migliore sia ai cittadini romani che ai tanti turisti che visitano la nostra capitale ha dichiarato Claudio Pica, vice Presidente Fiepet Confesercenti - In questa direzione abbiamo chiesto un nuovo incontro all'assessore Marta Leonori per avere delucidazioni in merito alla delibera, ma anche riguardo all'occupazione di suolo pubblico specialmente nel Tridente". Nel catalogo la città è suddivisa in tre diverse aree: sito Unesco, città storica e suburbio, ognuna delle quali può attingere a diversi elementi di arredo presenti nel catalogo. Ma prima ancora di tutto ciò è necessario che gli esercenti possano avere la possibilità di posizionare gli arredi. "Da questi incontri - continua Claudio Pica - ci aspettiamo anche la rivisitazione del Piano di Massima Occupabilità (P.M.O.) da parte dell’amministrazione capitolina per una migliore fruibilità degli stessi clienti. Non siamo infatti d’accordo

Marta Leonori

Claudio Pica

che non vengano previste le perimetrazioni e/o l’utilizzo di fioriere e vasi nelle zone del sito Unesco e del centro storico, questo a danno della sicurezza degli stessi cittadini, considerato che nelle altri capitali europee come Lon-

dra, Parigi, Vienna o Berlino, sono permessi. Se così fosse, anche questa volta si è persa una grande occasione - conclude Claudio Pica - perché Roma possa davvero essere Caput Mundi del turismo".


sabato 27 giugno 2015 pagina 3

PRIMO PIANO

HA RISOLTO I PROBLEMI DELLA MOBILITÀ, IL PERSONAGGIO NON SI LASCIA ALLE SPALLE UN CUMULO DI MACERIE

L

o hanno soprannominato il sottosegretario all’Armonia, ai tempi del governo Monti, quando cercava e trovava la mediazione con tutti. I turborenziani capitolini lo avrebbero voluto come vicesindaco. I cosiddetti bene informati, nei virgolettati anonimi, lo hanno descritto come l’ago della bilancia per il futuro dell’amministrazione Marino. Che lui ha promesso di lasciare a breve, perché l’incarico di assessore “è a tempo”. Era stato chiamato per risollevare il trasporto pubblico locale, con la delega alla Mobilità, oggi invece il suo addio viene da tutti legato al terremoto Mafia Capitale, che ha mandato in tilt il Campidoglio. Eppure nessuno che chieda conto a Guido Improta della situazione del tpl, del trasporto pubblico locale di Roma, che versa in uno stato comatoso. Meno chilometri per i bus, corse notturne tagliate, fermate metro che si allagano sistematicamente, l’Atac sull’orlo del fallimento. Eppure per il responsabile del settore, questi “sono stati due anni bellissimi”. Ventiquattro mesi in cui i veicoli spesso sono rimasti chiusi nei depositi per guasti. Oltre 700 giorni che, a sentire gli utenti alle pensiline, non hanno cambiato i mezzi pubblici. Ma le giornate “no” non sono solo per i cittadini, costretti a salire su autobus stracolmi dopo ore di attesa. Ci sono anche quelle dell’assessore, che più di una volta si è visto bocciare le sue proposte dal Tar. L’ex manager Alitalia, rutelliano di ferro e ora vicino al premier Renzi, assiste - impotente - alla demolizione dei suoi progetti da parte del Tribunale

nella sentenza - non si specifica quali siano i confini rispetto ai quali trova applicazione l’obbligo di comunicazione”. Ancora, il capitolo sui rincari delle strisce blu. Non promossi perché “mancano - scrivono i giudici di via Flaminia - le misure di incremento dell’offerta di tpl”.

Perché l’apertura della prima tratta della Metro C, da Monte Compatri/Pantano a Centocelle, è arrivata dopo un anno e mezzo di consiliatura su un tracciato esistente e di cui i due terzi in superficie. Il secondo, invece, dovrebbe essere inaugurato a fine giugno, nei prossimi giorni. Intanto la Corte dei Conti indaga sugli extra-costi dell’opera. Secondo “Il Tempo” l’assessore sarebbe indagato, ma il diretto interessato ha sempre smentito. Il sottosegretario all’Armonia sarà ricordato anche per la cura della mobilità al contrario: diminuendo il trasporto su gomma. Cinquanta le linee tagliate in 12 mesi, 10 milioni di chilometri che saltano in 365 giorni. Dal primo maggio, inoltre, in soffitta 25 tragitti. Nell’ora di punta, inoltre, l’Atac assorbe appena il 28% della domanda, mentre il tempo medio di spostamento di chi viaggia in auto si attesta sui 45 minuti. E Roma resta la città con il più alto numero di portoghesi sugli autobus, con il più basso di verificatori (non superano infatti le 100 unità). Ma Improta è anche l’autore di un piano traffico che prevede la chiusura dell’anello ferroviario: una sorta di Area C, sul modello Milano, con stangate per chi ha auto più vecchie. Mentre Atac continua ad avere oltre un miliardo di debito e quest’anno, con un bilancio non ancora chiuso, il deficit dovrebbe ancora salire dai 219 milioni del 2014. Ecco perché, più che un abbandono per appiedare il sindaco, quella dell’assessore assomiglia sempre più a una grande fuga. Per nascondere le ombre su un servizio di trasporto pubblico che, per i romani, è una delle piaghe della giunta Marino.

scelta per Luca Giansanti, della lista civica Marino. Nomi che compaiono nelle carte dei Ros, ma che non hanno ricevuto l’avviso di garanzia. Il chirurgo prestato alla politica intanto incassa il congelamento delle dimissioni dell’assessore Guido Improta: il titolare della Mobilità capitolina, dopo aver sempre sottolineato che il suo incarico era a termine, è passato ai fatti e annunciato che a breve lascerà l’ufficio di via Capitan Bavastro. Mentre la sua collega Silvia Scozzese, che gestisce le casse capitoline, è ancora alla fase della meditazione. La confusione sotto il cielo del Campidoglio, però, è tanta e il clima è da fine impero.

Tanto da far registrare le tensioni tra Maurizio Pucci, responsabile dei lavori pubblici, cui il sindaco concede la manutenzione delle periferie. E il vicesindaco Luigi Nieri (Sel) che sbotta: “Allora toglietemi la delega”. Tensioni che tradiscono un nervosismo crescente, con la gioiosa macchina da guerra del 2013 (che due anni fa vinse tutto dai Municipi alla Regione, passando - appunto - per il Comune) che continua a perdere pezzi. Proiettata verso l’ultima scena, anche se per i renziani siamo già ai titoli di coda. Mentre Marino sogna di cambiare un finale già scritto. Giovanni Santoro

La grande fuga di Guido Improta

Lo hanno soprannominato il sottosegretario all’Armonia, ai tempi del governo Monti, quando cercava e trovava la mediazione con tutti. I turborenziani capitolini lo avrebbero voluto come vicesindaco. I cosiddetti bene informati lo hanno descritto come l’ago della bilancia per il futuro dell’amministrazione Marino. Che lui ha promesso di lasciare a breve, perché l’incarico di assessore “è a tempo”. Era stato chiamato per risollevare il trasporto pubblico locale, oggi invece il suo addio viene da tutti legato al terremoto Mafia Capitale, che ha mandato in tilt il Campidoglio. Eppure nessuno che gli chieda conto della situazione del trasporto pubblico locale di Roma, che versa in uno stato comatoso di Giovanni Santoro amministrativo. Prima la delibera sulla stangata Ztl in centro storico che ha aumentato le tariffe fino a dieci volte. Cartellino rosso perché non c’è l’istruttoria che spiega l’iter degli aumenti. Poi il caso Ncc: “Nella parte della delibera in cui si fa riferimento al territorio di Roma - si legge

segue dalla prima pagina

Siamo ai titoli di coda

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osì il sindaco strizza l’occhio alla sinistra radicale, in uno slalom tra forze politiche e posizioni da fare invidia al più abile dei trasformisti. Perché se prima dell’inchiesta il chirurgo faceva di tutto per accreditarsi con il giglio magico, allontanando Sinistra e libertà, adesso tra i vendoliani cerca i suoi più stretti sostenitori. Soprattutto dopo l’inversione a “U” sul salario accessorio: prima riformato con la forza e oggi, dopo l’intervento del ministero dell’Economia, difeso a spada tratta per riportare i dipendenti capitolini dalla parte dell’attuale amministrazione. L’ex senatore però deve registrare manifestazioni contro e contestazioni un po’

ovunque in giro per la città, tranne alla festa dell’Unità dove ha arringato il popolo della sinistra ed è uscito vincitore, per ora, dalla sfida dell’applausometro. Non basta questo però per ridare slancio alla gestione della cosa pubblica, come chiesto da Renzi e ribadito dal commissario dem, Matteo Orfini (finito sotto scorta). In quest’ottica vanno lette le autosospensioni di tre consiglieri della maggioranza dal proprio partito: nel Pd lasciano Francesco D’Ausilio, l’ex capogruppo che inizia la sua disavventura da eletto con un sondaggio che boccia sonoramente il primo cittadino, e l’ex presidente della commissione Bilancio, Alfredo Ferrari. Stessa


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sabato 27 giugno 2015 pagina 5

CRONACHE

SCENARI I TAGLI DEL NASTRO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE BIZZARRA

I cantieri di Roma Nord? Come la giunta non chiudono mai Queste foto parlano da sole: neppure un mese fa il sindaco Ignazio Marino giubilante inaugurava per la seconda volta in un anno e mezzo la riapertura della Panoramica. Peccato che il cantiere sia ancora aperto. Ma senza conto alla rovescia di Leonardo Giocoli

G

ongolava soddisfatto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il 7 giugno scorso inaugurando per la seconda volta, nel giro di un anno e mezzo, la riapertura della strada Panoramica. “Abbiamo rispettato i tempi e chiuso il cantiere”, disse. Purtroppo per lui le bugie hanno le gambe corte. Le ruspe e gli operai, dopo qualche giorno in sordina, sono tornate e lavorano a pieno regime. L’operazione messa in sicurezza di Monte Mario somiglia tanto alla gestione della vita politica romana: si chiude festanti un cantiere ben sapendo che il giorno dopo si riaprirà proprio in quello stesso posto un altro bel buco. Il cambio e ricambio di dirigenti e assessori assomiglia tanto alla gestione un po’ schizofrenica dei cantieri romani. Si annunciano iniziative mirabolanti, e poi si va a sbattere contro la solita approssimazione alla romana. L’Operazione Monte Mario non fa eccezione. Vale la pena riepilogare la vicenda che ha dell’esilarante, se non fosse una tragedia. Nella notte del 31 gennaio 2014 su Roma cadde una bomba d’acqua che mise in ginocchio la zona nord della Capitale. A pagare i danni furono, in particolar modo, importanti strade di collegamento tra Prati, Balduina, Fleming, Camilluccia, che furono chiuse al traffico o lasciate a mezzo servizio per evitare drammatici congestionamenti. Tra queste la strada Panoramica, il vialone che collega piazzale Clodio con via Trionfale.Trecento metri di collina franarono come il burro. In via precauzionale alcuni sta-

bili sovrastanti la parte di collina franata, tre villini dove vivono alcune famiglie, furono evacuati. Per giorni la via Panoramica fu chiusa in entrambi i sensi. Un disastro per il quar-

tiere.Tanto più che era chiusa in entrambi i sensi anche via Trionfale, nel tratto tra la Panoramica e via San Tommaso d’Aquino. Finalmente, dieci giorni dopo, la Panoramica viene riaperta. Si poteva percorrere solo una carreggiata trasformata a doppio senso. Il risultato fu imbarazzante: rallentamenti e traffico in tilt. Non solo, la percorrenza della via era bandita a mezzi pesanti e scooter per la presenza sul manto stradale di pericolosi detriti. Soltanto nel luglio venne riaperta la terza corsia. Il presidente del Municipio I, Sabrina Alfonsi, esultava: “I tempi del cronoprogramma sono stati rispettati, 31 luglio avevamo detto, e 31 luglio è”. L’ex assessore ai Lavori pubblici Masini ricorda: “Operai, tecnici, uffici del Simu hanno lavorato a ritmo costante, accelerando laddove necessario per rientrare nel crono programma”. Masini e Alfonsi assicurano che ci vorranno altri quattro mesi per la riapertura della quarta

corsia. Ennesima bugia. Gennaio 2015. Il primo cittadino, in pompa magna, accompagnato dall'assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci, dai presidenti di municipio Sabrina Alfonsi e Valerio Barletta, inaugura sulla Panoramica il conto alla rovescia su display elettronico. La fine del cantiere è prevista tra 114 giorni a partire da allora, ovvero il 7 giugno, quasi un anno e mezzo dopo la grande alluvione del 31 gennaio 2014. “Per questi lavori nella prima fase abbiamo speso 1,9 milioni - ha spiegato il primo cittadino - nella seconda avviata con gara si tratta di 2,7 milioni, somme importanti, ma questa collina andava messa in sicurezza”. Ricominciano i lavori di gran lena. Passano i 114 giorni e il trio - Marino, Masini, Alfonsi - il 7 giugno finalmente restituisce ai romani la quarta corsia della Panoramica. Marino esulta: “Abbiamo spento il countdown nei tempi previsti. Noi invece di togliere, come ha scritto simpati-

camente qualche romano sul guard rail - ha spiegato il sindaco - i detriti con la paletta (la frase esatta fu “faceva prima mi nonno con la pala”) abbiamo voluto mettere in sicurezza una parte importante della nostra città. Nel passato non si era mai pensato di fare un lavoro come questo, ovvero consolidare la collina”. Eppure basta un colpo d’occhio poco esperto per comprendere che il conto alla rovescia è stato fermato, ma i lavori non sono affatto terminati. Dopo l’ennesimo taglio di nastro gli operai tornano a lavoro. Pochi alla volta, sembrano apportare gli ultimi ritocchi. E’ solo un’illusione, quindici giorni dopo ruspe e scavatori tornano in bella mostra sulla Panoramica. E i lavori, costati 4 milioni e 600 mila euro, ricominciano a pieno ritmo, sotto l’occhio non più vigile di un ormai impolverato countdown. Oggi prudentemente spento. “Finiti” i lavori della Panoramica, è partito un altro count-down elettronico, quello per i lavori di realizzazione del collegamento viario Fidene-Villa Spada. L’intervento, dal costo complessivo di 4,1 milioni di euro, prevede il collegamento della borgata Fidene con la borgata Villa Spada superando la trincea ferroviaria nonché la riorganizzazione del sistema viario tra Fidene e l'innesto con la via Salaria per minimizzare l'impatto del traffico nell'attraversamento della viabilità di quartiere. Ad oggi le due borgate sono collegate da uno stretto ponte a senso unico alternato che scavalca la linea ferroviaria Fr1. Questo diventerà in futuro un passaggio ciclo-pedonale. La fine dei lavori è prevista per il 15 ottobre 2015. Staremo a vedere.

segue dalla prima pagina

Per favore qualcuno stacchi la spina a Marino

I

n questo momento i romani, e anche tutti gli italiani, sono gli spettatori di uno scontro di politici, da loro eletti, che si stanno rivelando irresponsabili. Si è capito infatti che al di là dei sorrisi e delle frasi di educata circostanza, Renzi e Marino stanno conducendo una precisa battaglia politica da cui dipende in parte il loro futuro. Il premier e segretario del PD vuole mostrare al mondo e agli italiani che (ancora) credono in lui che Marino se ne deve andare in modo da evitare, nei prossimi mesi comprensivi di Giubileo, che il marciume liberato dall'indagine Mafia Capitale ricada apertamente sul suo partito e spinga i più a dire che "anche lui è come gli altri, altro che espressione del nuovo". Il Sindaco, che dallo scandalo non è toccato ma che ha quantomeno la re-

sponsabilità politico di non essersi accorto di quanto stavano facendo alcuni dei principali esponenti del partito che sostiene la sua Giunta, non vuole cedere: una posizione umanamente comprensibile, ma politicamente indifendibile. Entrambi, sia Matteo che Ignazio, si sono gettati in un vicolo cieco, anche se alla fine uno dei due dovrà prevalere. Ad oggi le previsioni sono che a cedere sarà il sindaco, contro il quale Renzi, grazie al fatto di essere al governo, può usare l'artiglieria pesante. Vedi la decisione governativa di non contribuire alle spese per il Giubileo (ma così per i romani il danno si sommerebbe alla beffa di afvere un'amministrazione comunale incapace e corrotta) e la minaccia di riavere indietro i milioni distribuiti a pioggia ai dipendenti capitolini,

senza motivo, dal suo predecessore in Campidoglio Gianni Alemanno. Fuoco ad alto zero cui si è unita l'agenzia Fich diffondendo un giudizio nel quale si sottolinea che "le tensioni e la crisi politica che stanno colpendo il Comune di Roma mettono a rischio il piano di rientro". Pericolo evidente anche senza i sapientoni di Fich, se non altro perchè l'altro partito forte che con il PD sostiene Marino, il Sel, dal Sindaco sta prendendo le distanze. Così, al fronte aperto con Renzi, si aggiunge quello con i vendoliani.I vendoliani, che nei giorni scorsi erano favorevoli a mandare a casa subito la Giunta, hanno frenato perché "licenziare" Marino equivarrebbe a fare un favore a Renzi. Il loro rallentamento sembra prevedere, a questo punto, una serie di impegni precisi sul piano del governo

della città, a cominciare dalle buche che hanno trasformato le strade della città, centro compreso, in un vero e proprio percorso di guerra, del decoro urbano e dei servizi sociali. "Altrimenti meglio staccare la spina" dice il capogruppo del Sel Luca Peciola. A frenare Renzi e anche il Sel c'è, come un incubo che si ingigantisce sempre più, la crescita a Roma del M5S. Visto il marcia che esce da Mafia capitale, i grillini fannao sempre meno paura "perché, tanto, non possono essere peggio di questi qui". Intanto l'amletico Alfio Marchini (faccio o non faccio?) appare sempre più come l'uomo capace di rappresentare il centrodestra. Ma avrà il coraggio di lanciarsi, finalmente, nella mischia per il governo della sua città? Carlo Rebecchi


sabato 27 giugno 2015 pagina 6

CRONACHE

DELLA FAMIGLIA NERI RILANCIA LA RICETTA ORIGINALE LA STORIA L’EREDE E CONQUISTA L’EXPO

Chinottissimo, la nuova vita della storica bibita Bevanda cult dagli anni Cinquanta in poi, rappresenta l’altro modo di bere scuro. Negli anni 60 il marchio è stato ceduto, ma ora chi l’ha inventata la ripropone con un nome nuovo e con la bontà di sempre conquistando consensi e riconoscimenti di Carlo Rebecchi

T

ra i prodotti “di eccellenza” del “made in Italy” esposti in questi mesi a Expo2015 c’è una bevanda a base di chinotto che per molti è un “cult”. Il nome, Chinottissimo, a prima vista dice poco. Quando però si va a leggere l’etichetta, e accanto alla scritta “ricetta originale” si scopre il nome del produttore Neri - tutto cambia. Neri è un nome che fa rivivere, a chi ha attraversato gli anni Cinquanta e Sessanta, un periodo durante il quale il Chin8Neri era una delle bibite di maggiore successo d’Italia, pubblicizzato in tv, a Carosello, da personaggi celebri con slogan e giochi di parole che si ricordano ancora oggi. Se ne producevano 40 milioni di bottigliette all’anno in quattro stabilimenti. Una “success story” durata fino agli anni 60 quando il Neri inventore del chinotto, Pietro, vendette marchio commerciale e stabilimenti. È allora che comincia la “seconda vita” del chinotto di Pietro Neri. Grazie al nipote di nonno Pietro, Simone Neri, che - mentre l’attuale proprietario del marchio, la IBG spa, continua a produrre il suo Chin8Neri - è diventato a sua volta imprenditore e ha fatto rinascere il chinotto “originale”, dal gusto inconfondibile. Che ora si chiama “Chinottissimo”. “Il nonno ha venduto il marchio ma non la ricetta e io, prima che morisse, gli ho promesso che avrei fatto il possibile per rilanciarne la produzione del suo chinotto a partire dalla ricetta originale”. Missione compiuta. Il chinotto di Simone Neri ha un nuovo nome, Chinottissimo, e in pochi anni ha già ottenuto una lunga serie di riconoscimenti (per qualità & innovazione & tradizione) ed è stato inserito nel “paniere delle eccellenze” della regione Lazio. A Simone Neri, che la Camera di Commercio di Roma ha fatto “Cavaliere del Commercio”, brillano gli occhi quando racconta la “passione” del papà (e del nonno) per il chinotto. “La nostra famiglia vendeva ghiaccio e bibite. Eravamo sempre alla ricerca di qualcosa di meglio - racconta - Nel 1949 si lavorava a una bevanda che per colore somigliasse alle bibite americane che arrivavano in Italia. La base era un’aranciata. Si era da poco usciti dalla guerra e lo zucchero era ancora poco e caro. Si provò la saccarina, ma era troppo dolce e rendeva il tutto imbevibile. Si pensò allora di correggere la miscela aggiungendo estratti amari.

A sinistra Pietro Neri e a destra il nipote Simone Decine e decine di esperimenti. Ed è da lì, alla fine, che è nato il chinotto”. E ancora: “Sa perché venne l’idea del marchio con l’8 in cifre? Perché otto erano gli

estratti della ricetta originale base”. Di estratti naturali il Chinottissimo prodotto a partire dalla ricetta originale di Pietro Neri ne

contiene oggi molti di più: addirittura 53, più il ginseng. “Tutti estratti naturali di altissima qualità: la ditta che ce li fornisce oggi è la stessa che ha lavorato

con papà fin dall’inizio”. L’acqua, che è il 90% di una bibita, è uno degli elementi essenziali. “Agli inizi, quando avevamo lo stabilimento al Mandrione, utilizzavamo l’acqua della zona e quella che proveniva da una sorgente di Capranica ed erano simili. Il posto dove ora produco il Chinottissimo, in Calabria, l’ho scelto dopo aver fatto analizzare decine di acque, in diverse regioni: la volevo infatti in tutto e per tutto simile, per le caratteristiche, a quella di Capranica”. Un impegno, di lavoro e anche economico, non da poco. “In cinque anni non ho ancora guadagnare nulla, e per vivere esercito un’altra professione - confessa Simone - E’ vero che piano piano ci andiamo affermando, ma per andare avanti e crescere occorrono soldi, e tutto quello che entra lo reinvesto nell’azienda, mi autofinanzio. I riconoscimenti della qualità del prodotto sono piacevoli, ma purtroppo non portano soldi”. Il Chinottissimo è un prodotto di nicchia, le bottiglie messe sul mercato in un anno sono attorno alle 300.000, e vengono vendute anche online sul sito Chinottissimo.com. A Roma, il chinotto “originale” è in vendita in una rete di bar ed enoteche selezionati. Ma ampio è l’interesse, oltre che in Italia, e soprattutto all’estero. Grazie al prestigio del made in Italy.


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Lazio

del

NUMERO 30 ANNO I SABATO 27 GIUGNO 2015

SAN GIOVANNI ADDOLORATA

SERVIZI

Il Centro di Patologia della Mammella. Sostenute nel momento più difficile

Da Assessorato e Asl (A e B) cure su misura per i senza fissa dimora

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La sanità opaca della Regione Lazio

È

un mini dossier, ma significativo quello che mette in campo in questi giorni il M5S alla Pisana, e che è disponibile a tutti on line. Un dossier francamente imbarazzante che sottolinea impietosamente la opacità della amministrazione Zingaretti,opacità ancora più indifendibile a fronte della sbandierata trasparenza che gli uomini della Giunta sottolineano ad ogni piè sospinto. Proviamo a ricostruire. Quando un soggetto –

singolo cittadino o movimento d’opinione o partito politico – ritiene che in relazione a specifiche attività della amministrazione pubblica vi siano cose poco chiare, vi sia scarsa trasparenza, bussa alla medesima amministrazione e chiede di capire, chiede di prendere visione dei documenti. Accesso agli atti, si dice in termini tecnici. Ebbene i consiglieri regionali a cinque stelle hanno letteralmente martellato in questi anni la Giunta chiedendo di poter vedere le carte nei

cassetti delle operazioni più delicate e meno trasparenti. Decine di richieste di accesso agli atti lasciare cadere o stoppare, un lungo, interminabile braccio di ferro. E ora il Movimento grillino ha messo a punto una lista nera nella quale viene puntigliosamente registrata ogni porta sbattuta in faccia: diffide, denunce, polemiche al calor bianco. La Giunta Zingaretti è impenetrabile, un autentico muro di gomma. Flussi sanitari della Regione, contabilità analitica dell’Umberto I,

resoconti dell’Intramoenia a Tor Vergata. E ancora, San Giovanni, Spallanzani, Asl di Latina e Asl di Rieti, Asl Roma A ,C, D, G, H. C’è n’è per tutti i gusti. Barillari e soci sono duri, tenaci, non si arrendono e si aspettano da questa sortita una qualche risposta dalla Regione. Che, sono certi, farà ancora una volta orecchie da mercante. Detto a margine, è lo stesso frustrante percorso realizzato dalla pattuglia grillina in Campidoglio. A onor del vero, con maggiori risultati.


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Sanità Lazio

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CRONACHE

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SUL CENTRO DI PATOLOGIA DELLA MAMMELLA (CPM) SERVIZI ANCORA DELL'AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI ADDOLORATA

Sostenute nel momento più difficile Al di là dell'intervento chirurgico, del prima e del dopo sul piano clinico, il valore aggiunto viene dall'importanza attribuita all'aspetto umano della questione, in rapporto alla sensibilità, alla reattività, alla capacità di sopportazione del soggetto. Almeno 350 interventi all'anno e una equipe interdisciplinare di specialisti a gestire l'intero percorso pre-peri e post ospedaliero di Francesco Vitale

C

entro di Patologia della Mammella (CPM) dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata per il trattamento di donne con problemi al seno. Si respira un'aria diversa. Per una volta sembra non essere una frase fatta. Il paziente (in questo caso la paziente) al centro dell'attenzione di un team di specialisti di tutte le discipline: tutto dovrebbe ruotare attorno ad un intervento chirurgico, a un prima e a un dopo sul piano clinico. Invece il valore aggiunto è dato dal peso che questi tecnici danno all'aspetto umano della questione, alla qualità dell'aspetto umano in rapporto alla sensibilità, alla reattività, alla capacità di sopportazione del soggetto che finisce sotto i ferri al termine di una esperienza sicuramente dolorosa e drammatica e che si prepara ad un "dopo", sicuramente complesso e complicato. E' l'approccio in essere da oltre 10 anni in questo servizio di eccellenza del San Giovanni Addolorata. Almeno 350 interventi all'anno, interventi organizzati in regime di week surgery, 4 posti letto nel reparto aperto dal lunedì al sabato. Un prodotto di qualità al costo del Servizio Sanitario nazionale, sottolineano tutti, un trattamento a cinque stelle lontanissimo dagli angosciosi stereotipi

L’equipe del Centro Patologia della Mammella dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata negativi di un ricovero ospedaliero per un problema serio. Il centro è diretto dal dottor Lucio Fortunato, alle sue spalle una struttura completa e multidisciplinare, dove la paziente viene accolta da una equipe di specialisti che la seguono dall'inizio alla fine del suo percorso: tre chirurghi senologi dedicati, due infermiere di senologia, due chirurghi plastici per la ricostruzione, e una data-manager. Ma ci sono at-

torno anche oncologi, radiologi, radioterapisti, in grado di offrire alla paziente un aiuto completo e concreto alle sue esigenze. Spiega il dottor Fortunato che, prima di arrivare nella cartella clinica, i casi sono discussi e trattati in conferenze multidisciplinari, viene redatto un verbale - che deve essere firmato da tutti - con tutte le raccomandazioni scritte di trattamento. Un’equipe che rimane costantemente informata

sulla paziente, che in questo caso viene rassicurata e seguita non solo dal punto di vista chirurgico, ma soprattutto nelle fasi successive. Parlando con uno specialista è come se la paziente fosse in contatto costante con tutti gli altri specialisti, che sono costantemente informati di quello che succede. E nelle fasi di controllo (i follow up), il centro si avvale anche di altre consulenze come quelle di psicologi e dietologi,

molto importanti nella interazione medico-paziente. Troppo bello per essere vero? Informarsi non costa nulla e molte donne possono offrire valide testimonianze personali. I problemi al seno sono travolgenti sul piano psicologico, impegnativi su quello clinico. Ci sono diversi tipi di carcinoma e differenti interventi, dalla quadrantectomia, al linfonodo sentinella. La decisione non è indifferente ed è per questo che la paziente ha bisogno di spiegazioni chiare e concrete. Dalla sua decisione dipenderà anche il tenore di vita successivo. Fondamentale la qualità della vita. Vale la pena di ricordare quella che appare una proposta originale, ma che in questo particolare contesto può apparire perfino routine : le pazienti in previsione di trattamenti chemioterapici vengono invitate di routine ad iscriversi ad un laboratorio di trucco e all'iniziativa “My Beatiful Project” che comprende sia la Banca della Parrucca che il trattamento personalizzato dei capelli. In pratica, le donne possono prenotare in comodato d'uso le parrucche (che, regalate in precedenza, sono curate, trattate e conservate) da utilizzare per il tempo strettamente necessario della chemioterapia. Un piccolo esempio di attenzione anche al fattore economico e all'obiettivo: la qualità di vita della paziente.

SCENARI SPECIALIZZAZIONI MEDICHE

P

Il concorso deve ancora iniziare Ma è già a forte rischio ricorsi

rime problematiche per il concorso specializzandi 2015 Con il D.M. 26 maggio 2015 n. 315 è stato pubblicato il bando di accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria, per l’anno accademico 2014/2015 e già sorgono i primi dubbi sull’organizzazione del concorso.Le prove – che si svolgeranno tra il 28 ed il 31 luglio prossimo – sarà così divisa: prima parte comune a tutte le tipologie di scuola (70 quesiti), seconda parte specifica di area (30 quesiti) e specifica per tipologia di scuola (10 quesiti). Per poter partecipare alle selezioni ogni candidato potrà concorre sino ad un massimo di 3 tipologie di Scuola (non più di 2 per Area). Le prove di ammissione si svolgeranno a livello locale in una o più sedi, nella stessa data ed allo stesso orario per tutte le tipologie di Scuola appartenenti alla medesima Area. L’organizzazione delle prove a livello locale – diversamente da quanto accaduto al concorso passato – è stata affidata alle Istituzioni universitarie presenti sul territorio che dovranno garantire sicurezza, trasparenza e standard omogenei

nota inversione dei quesiti a causa dell’errore del Cineca. Chiarisce Pellegrini Quarantotti: “La prova selettiva per l'ammissione alle scuole di specializzazione in medicina per l'anno accademico 2013/2014, risulta essere stata caratterizzata da gravissime situazioni di irregolarità. Infatti, in molte sedi non sono state rispettate le disposizioni relative alle procedure di svolgimento del concorso, quali: inidoneità delle aule e delle postazioni dove si è espletato il concorso; postazioni collegate alla rete e muniti di tastiera; black out dei computer presso alcune sedi e/o aule, ecc. In sostanza la maggior parte delle sedi di concorso non era conforme agli standard concorsuali ed erano addirittura completamente inadeguate. E’ evidente che un decentramento dell’organizzazione delle prove del concorso 2015, appunto in capo agli Atenei, rischia di vedere acuire le problematiche verificatesi lo scorso anno, con il conseguente rischio di un nuovo contenzioso amministrativo.

Esami nelle singole sedi universitarie. Quest'anno si possono scegliere al massimo 3 tipologie di scuole. Però restano i problemi (e forse anche i rischi di fare ricorso) di gestione nello svolgimento delle prove attenendosi alle indicazioni fornite dal Miur. “Tuttavia - spiega l’Avv. Cristiano Pellegrini Quarantotti esperto di diritto amministrativo e di impugnative di concorsi pubblici - tale modalità organizzativa desta forti perplessità, in quanto, di fatto, rischia di aumentare le criticità emerse nella prima edizione svoltasi nel 2014 e che hanno portato ad un grandissimo contenzioso dinanzi alla Giustizia Amministrativa”. Attualmente, sono pendenti presso il TAR del Lazio ed il Consiglio di Stato molti ricorsi degli aspiranti specializzandi che si ritengono lesi dalle numerose irregolarità che si sono verificate nel concorso 2014, e ciò non solo per la questione della


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CRONACHE

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Sanità Lazio del

UNA DICHIARAZIONE DI INTENTI SERVIZI FIRMATA TRA ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE, ASL RMA, RMB E L'INMP

Cure su misura per i senza fissa dimora Poste le basi per uno specifico piano di intervento socio-sanitario rivolto a precise aree di criticità, nei confronti di individui, in larga parte italiani, che generalmente non accedono spontaneamente ai servizi e che anzi si rivelano particolarmente difficili da raggiungere. Previsti monitoraggi e precisi interventi assistenziali

“L

e persone senza dimora sono portatrici di bisogni sociali essenziali e sogget te a rischio di malattie in larga parte prevenibili o curabili con un tempestivo contatto con i servizi sociosanitari”, avverte Francesca Danese, assessora alle Politiche sociali e abitative del Comune di Roma, annunciando la firma (il 24 giugno) di una dichiarazione di intenti per uno specifico piano di intervento dedicato alle persone senza fissa dimora da parte dell’assessorato e dei direttori della ASL Roma A, della ASL Roma B e dell’INMP (Istituto nazionale malattie e povertà). Un’azione comune concordata e coordinata dunque per sviluppare e sperimentare piani di intervento socio-sanitario rivolti a particolari aree di criticità, a complemento delle attività ordinarie. Tali piani si realizzano attraverso la costruzione di reti territoriali di prossimità che coinvolgono istituzioni pubbliche e del privato sociale nella condivisione di strategie, obiettivi e metodologie di lavoro. “Le persone sfd, tra le quali moltissimi sono cittadini italiani, in genere non accedono spontaneamente ai servizi socio-sanitari - spiega la Danese - e si rivelano particolarmente difficili da raggiungere. Negli ultimi anni, a Roma, la loro presenza è aumentata, a causa della

Il direttore generale dell’Asl Roma B, Vitaliano De Salazar, firma la dichiarazione d’intenti crisi economica e dell’indebolimentodelle reti familiari e sociali. Il fenomeno si presenta particolarmente complesso, in ragione della molteplicità delle tipologie di persone coinvolte in situazioni di marginalità (nuovi poveri, immigrati irregolari, profughi, minori non accompagnati), ed è destinato ad avere un impatto sempre maggiore sulle politiche e sui servizi sociali e sanitari. Gli attuali flussi migratori hanno ulteriormente aggravato la situazione cittadina, portando a un aumento delle condizioni di vulnerabilità all’interno di insediamenti spontanei o edifici in stato di abbandono, in particolari aree del territorio metropolitano”. Di recente Francesca Danese è stata

sentita in Parlamento nel corso dell’esame di due disegni di legge (n. 1619 e n. 86) concernenti il superamento del requisito della residenza anagrafica per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale delle persone senza dimora. Tra le premesse di questo nuovo passaggio, l’esperienza del 2014 quando la ASL Roma B e l’INMP hanno realizzato, in collaborazione con diverse associazioni (CRI, MedU, Caritas, Msf e Cittadini del Mondo) un intervento a favore di

profughi presenti in alcuni insediamenti sul territorio romano. A partire da tale esperienza di rete, la Regione Lazio ha fornito alle Asl specifiche indicazioni sulle modalità di assistenza ai cittadini stranieri in transito sul territorio regionale. La ASL Roma A e l’INMP hanno sottoscritto, il 20 aprile scorso, un protocollo d’intesa che prevede, tra le altre attività, la realizzazione di specifiche iniziative assistenziali e preventive per promuovere la salute di

fasce sociali marginali, anche attraverso attività sanitaria in outreaching. “Dal canto loro i professionisti dell'ASL Roma B - dichiara il direttore generale Vitaliano De Salazar - continueranno a garantire la sorveglianza sanitaria anche coordinando il prezioso lavoro delle associazioni di volontariato coinvolte. L'intesa siglata ora è frutto di tutti gli uomini e le donne che per puro senso di solidarietà e professionalità all'interno delle istituzioni e del volontariato hanno con passione ed incessantemente operato. A tutti loro voglio che giunga il senso più profondo della mia stima professionale ed umana.” “Il modello di prossimità che l’Inmp - sostiene Concetta Mirisola, che ne è direttore generale - è fatto di impegno medico, psicologico, antropologico e dei mediatori culturale. Il percorso di integrazione sociosanitaria vede oggi una tappa fondamentale a tutela dei diritti di persone vulnerabili. Le istituzioni nazionali e locali forniscono, attraverso la rete dei servizi, la concreta risposta ai bisogni di persone altrimenti escluse e in tal modo contribuiscono alla salute dell’intera collettività”. “Nel concreto - afferma il Commissario Straordinario della ASL Roma A, Angelo Tanese - siamo intervenuti nella difficile situazione di allocamento profughi del Centro Baobab di via Cupa con i nostri specialisti dermatologi per verificare la possibilità di una emergenza scabbia, che non esiste per la popolazione residente. Inoltre abbiamo effettuato screening per le malattie infettive e, su indicazione della Regione Lazio, fornito farmaci antiscabbia, antibiotici, antinfiammatori e antipiretici. L’Azienda Sanitaria si sta anche occupando dello smaltimento dei rifiuti speciali del centro, oltre che di monitorare la situazione con la raccolta dei dati forniti dalla CRI e Medici per Diritti Umani (MedU), con i quali è in atto una fattiva collaborazione”.



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LITORALE PONTINO

INVASE DA VENDITORI AMBULANTI, L'INCHIESTA/7 DUNE NESSUN CONTROLLO

Sabaudia si arrende agli abusivi? Un mese fa l’ordinanza del sindaco Lucci aveva varcato i confini delle cronache locali, tolleranza zero e multe salate. Un provvedimento mirato per stroncare le vendite in spiaggia. Hanno vinto loro, vecchi e nuovi vu’cumprà. E in città si parla dell’arrivo di una quota di migranti. Sarà vero? di Giulio Terzi

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ualcuno ricorda ancora i titoli comparsi anche sulla stampa nazionale. Sab a u d i a dichiara guerra agli abusivi di ogni tipo, ai vecchi vu’cumpra e a quelli di nuova generazione. Il sindaco Maurizio Lucci ha sventolato a tutti l’ordinanza: stop a ogni tipo di shopping sulla spiaggia, incentivi ai vigili urbani per rafforzare i blitz contro gli abusivi, agenti della municipale in borghese tra i bagnanti.Basta a bancarelle itineranti con parei, costumi, occhiali e classici bijoux. Unica eccezione, quella di cibi e bevande da parte di ambulanti autorizzati e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie. Il divieto prevede sanzioni amministrative da 180 a 500 euro. “Abbiamo un lungomare di 20 chilometri, controllarlo tutto non è facile - spiegava Lucci - Negli ultimi anni il fenomeno dei venditori abusivi si stava concentrando da noi e andava contrastato”. “La mia - precisava - non è un’ordinanza contro i ‘vu cumprà’ ma in generale contro le vendite in spiaggia, anche se il fenomeno era soprattutto legato agli ambulanti abusivi che nascondevano i carichi di merce tra le dune. Tutto ciò mi ha ‘costretto’ a emettere un’ordinanza”. Il provvedimento vieta anche la pubblicità: basta volantini distribuiti sotto gli ombrelloni o lasciati sulle auto parcheggiate. “Puliamo tutte le mattine, ma ogni anno c’è una marea di carta abbandonata, siamo nel parco nazionale del Circeo e così si de-

turpa il paesaggio”, diceva ancora soddisfatto il sindaco. Valeva la pena ricordare le dichiarazioni, ovviamente. Perché nulla di quanto scritto è avvenuto, o almeno se qualche provvedimento è stato preso non se ne sono accorti i bagnanti. Quanto alla presenza dei vigili, meglio non

parlarne. Pochi possono confermare di averne visti. La stagione è iniziata, siamo alla vigilia di grandi eventi annunciati, ma di controlli dunque non c’è traccia. Almeno un centinaio di chilometri più su, a Fregene, il sindaco Montino nemmeno prova a emettere editti e ordinanze, si ar-

rende direttamente. Il malumore cresce sulle rive del lago di Paola e le voci corrono, si incrociano. Come quella che riporta come il sindaco Lucci stia trattando l’arrivo di una quota di rifugiati. Per loro si sarebbe pensato anche ad una collocazione precisa, il vecchio albergo - uno dei tanti buchi

neri del centro pontino - che si affaccia proprio sulla piazza del Municipio. Bella sveglia per i villeggianti, forse il Comune ne ricaverà qualcosa, ma la stagione certo non ne trae buoni auspici. Nulla di ufficiale, intendiamoci, solo voci non smentite. (7 continua)

IL CASO/ Vita dura sulle sponde del Lago di Paola

“Quell'iperstore finirà per affossarci tutti” Gli esercenti denunciano cali di vendite fino al trenta per cento, ma l’offensiva legale contro il “Parco Commerciale”di via del Parco Nazionale procede a rilento

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ncora nessuna novità sulla grossa questione sospesa, irrisolta, che rischia di mandare a picco l’economia di Sabaudia, il famoso Parco Commerciale di via del Parco Nazionale. Una struttura che il sindaco Lucci ha voluto fortemente e che fortemente continua a difendere. Contro tutti, soprattutto contro i negozianti che

inviperiti hanno messo in piedi una battaglia legale affidata al’ex presidente dell’ordine degli avvocati di Latina Giovanni Maliconico. La tesi degli esercenti - una ventina - che stanno facendo le barricate, sembra avere un presupposto giuridico: la struttura non è completamente in regola con le autorizzazioni regionali. Minacciano di arrivare fino a Tar, ma la situazione è bloccata. Una svolta era pre-

vista in questi giorni ma non è arrivata. Il sindaco Lucci, naturalmente, dice che è tutto in regola. Sull’operazione ha investito molto, si dice sulle sponde del lago di Paola che una buona parte dei sessanta assunti siano “roba sua”, che li abbia suggeriti lui. Poco importa che siano contratti a termine, un posto di lavoro è un posto di lavoro, politicamente vale un tesoro. Il proprietario dell’Iper-

store, ipertrofico per le necessità di Sabaudia anche in altissima stagione, figura tra gli sponsor del festival del cinema in programma a metà luglio. Sarà un caso? I piccoli negozianti e gli altri supermercati denunciano già una perdita secca di oltre il 30% del fatturato. Con l’aria di crisi che c’è è un disastro, si dice in piazza che molti a fine stagione dovranno chiudere.


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LITORALE PONTINO

IL VUOTO POLITICO E LA MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE SCENARI IMPEDISCONO IL DECOLLO DI QUESTA FETTA DI LITORALE

Mare di Latina, manca qualcosa Servizi sopra la sufficienza, mare impeccabile (bandiera blu), stabilimenti, ristoranti, discoteche, la capitale a poche decine di chilometri, tutto questo non basta a mettere insieme i pezzi di una politica di sviluppo turistico che premi gli sforzi degli imprenditori balneari. E la svolta è rimandata di anno in anno

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a viabilità non è impeccabile, appena sopra il minimo sindacale, ma nel complesso non è male, la pista ciclabile che collega il Litorale al capoluogo tra alti e bassi svolge la sua funzione, è anzi una struttura che altre città balneari invidiano, ci sono gli stabilimen -ti, alcuni di ottimo livello, altri discreti, ci sono i locali, le discoteche, non c'è un gran controllo sul territorio, ma questo è un problema comune a tante altre località. Ma la sensazione che manchi qualcosa è forte, per chi arriva per caso, per chi è fruitore abituale di quelle spiagge. Il Mare di Latina è bello, pulito, le acque sono state premiate con la bandiera blu, il clima è certamente più disteso, rilassato che altrove. Manca la necessaria attenzione dell’amministrazione comunale, manca il sostegno, la spinta di una promozione

turistica intelligente e bilanciata. Ma non c'è più un sindaco, il commissario governa tivo ha altro da pensare. Certo, se le vicine Terme di Fogliano non fossero un ricordo del passato e facessero da polo attrattivo le cose potrebbero andare diversamente. Ma quello è un discorso congelato da tempo che pare nessuno abbia voglia di riaprire. Si va avanti così, alla giornata, senza una seria programmazione e con tanti incidenti di percorso che forse una nuova Giunta più attenta al territorio magari riuscirebbe ad evitare, Come la storia di quel chiosco bar nel parcheggio Vasco De Gama, che ha dovuto attendere quasi un anno per i permessi, consegnati proprio nei giorni scorsi, a stagione iniziata. E a quasi un anno dal via alla gara. E pensare l’allora giunta comunale aveva dato come priorità lo sviluppo del territorio e del lungomare, con un programma che prevedeva la valo-

rizzazione, con una finalità di riqualificazione, «particolarmente potenziata nella zona della Marina, trattandosi di località turistica». Nell’area verde a ridosso di quel parcheggio (dove c’era un antico chiosco), grazie ai fondi Plus, sta sorgendo un parco giochi attrezzato, con ludoteca, impianti sportivi e altro ancora. Ma il chiosco, appunto, ha avuto via libera soltanto ora. Un sistema complicato, farraginoso che non aiuta lo sviluppo del Mare di Latina. Ci sarebbe bisogno di una strategia dell’attenzione e di provvedimenti rapidi. Ma la crisi politica nel capoluogo costringe a una lunga pausa di riflessione. Questa estate andrà al meglio per l’impegno di qualche decina di imprenditori balneari e della ristorazione che si sono rimboccati le maniche ma che non possono risolvere alcuni problemi strutturali. Opere di piccole e medie dimensioni sono in via

di realizzazione, questo va detto. Ma certo non è sufficiente. Ora c'è l'associazione "Mare di Latina", quaranta soci, tutti direttamente inte-

ressati alle attività balneari e all'indotto, decisi a fare la loro parte, a "contare". Cambierà qualcosa? (Giu.Ter.)

Kitesurf, al Lido di Latina c'è una spiaggia apposta

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li appassionati di Kitesurf nche quest’anno avranno a disposizione una spiaggia dedicata al lido di Latina dove dare sfogo alla loro grande passione in completa sicurezza e senza il rischio di incorrere in multe salate o addirittura al sequestro dell’attrezzatura. Un tratto di lido “riservato”. Il Comune di Latina, infatti, ha concesso una kitebeach della lunghezza di sessanta metri a Capoportiere da utilizzare anche come canale d’uscita per raggiungere la distanza obbligatoria dalla riva di 250 metri. L’utilizzo della kitebeach, l’unica su tutto il litorale, è libero per tutti gli appassionati dotati però di una assicurazione per la responsabilità civile: un ulteriore passo verso la sicurezza e la

tutela di chi pratica questo sport e degli altri bagnanti.La gestione della spiaggia è stata affidata all’Associazione Kitesurf Italiana, presieduta dal maestro Antonio Gaudini, che si occuperà dell’assistenza, della sicurezza e del rispetto delle regole all’interno della kitebeach Il kitesurf a Latina ha conosciuto una crescita esponenziale grazie ad una attività di oltre 15 anni svolta dalla stessa associazione (che ha sede in via Lungomare 30) che, sotto la guida del maestro Gaudini e di istruttori federali, ha insegnato le tecniche di questo sport a centinaia di appassionati, dai bambini di 10 anni agli adulti letteralmente conquistati dalla sua spettacolarità.


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LITORALE PONTINO

SAPORI DELLA TRADIZIONE PAROLA DI CHEF IRIVISITATI DA UN GIOVANE CUOCO

Controfiletto cacio e tartufo: nel piatto profumo d’estate di Piero Cantore

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a mia passione per la cucina nasce da un'antica tradizione di famiglia nel mondo della ristorazione: da piccolo mi ricordo ancora il profumo in sala del pomodoro appena fatto, il suono nella pentola e la lunga cottura. Da questa passione per il cibo e la buona cucina ho deciso di intraprendere un cammino professionale. Preferisco preparare piatti semplici della grande tradizione italiana, ma sempre rivisitati in chiave moderna, piatti semplici ma molto gustosi che uniscono tradizione e innovazione culinaria. Importante per me è poi l'uso delle materie prime, sempre fresche e rigorosamente di stagione: il loro profumo e il loro sapore autentico e non rarefatto devono essere integrati al meglio in ogni mia ricetta. Da qui l'idea di aprire un blog dedicato ai sapori autentici italiani, con curiosità e ricette. Questa è la mia proposta di oggi. Giugno, finisce la primavera per dar spazio all'estate e cominciano a maturare i tartufi, anche se il periodo migliore, durante il quale viene raggiunta la totale maturazione, è il mese di luglio. In questo periodo si trova il tartufo nero estivo, che inizia a maggio con i fioroni: all’interno ha un colore marrone molto chiaro che, andando avanti con la maturazione, diventa sempre più scuro fino a raggiungere un bel marrone intenso con pigmenti bianchi. La ricetta che voglio proporvi è molto semplice da preparare, ma stupirà amici e parenti per il suo abbinamento tra i sapori. Si tratta di un controfiletto al cacio e al tartufo. Gli ingredienti per 4 persone sono: 500 grammi di controfiletto di vitello, 100 grammi di caciocavallo silano stagionato 90 giorni, 20 grammi di tartufo nero calabrese, olio di oliva, sale, semi di finocchio e pepe q.b. Quanto alla preparazione, tagliate il controfiletto a fettine alte circa un dito e mezzo, in una ciotola mettete l'olio, il sale, il pepe, i semi di finocchio, due cucchiai di aceto balsamico e la carne. Mettete tutto in frigo a marinare per circa un giorno.

Dopo di che, prendete una padella antiaderente e cuocete le fettine di carne per circa 5 minuti da un parte e 5 minuti dall'altra. A questo punto ponetela su un tagliere e tagliatela tra-

gliore, per piatti robusti come questo bisogna usare un vino invecchiato, meglio se in botte. La tostatura della botte conferisce infatti al vino maggiori tannini e un grado alcolico

LE MANIE ASTROLOGICHE di Patrizia Tamiozzo Villa con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po' maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente (27 giugno/4 luglio 2015)

♈ Ariete (21 Marzo - 20 Aprile)

♎ Bilancia (23 Settembre - 22Ottobre)

Con il ritorno di Saturno nello Scorpione il giorno 15, prospettive molto positive per quel che riguarda le vostre finanze. Cielo brillante anche in amore, grazie a Venere e Giove che con l’aiuto di Saturno rendono stabili le unioni sentimentali che finora erano incerte.

Ancora un periodo positivo grazie a un Mercurio amico, che premia il vostro lavoro. Anche se Marte, passato in Cancro, non vi aiuta e il giorno 25 vi rende polemici e un po’ irascibili, con la vostra saggezza e il vostro innato senso della giustizia potete però farvi valere: non per niente, nei giorni 25 e 26 la Luna è proprio nel vostro segno!

♉ Toro (21 Aprile - 21 Maggio) Qualche cambiamento da apportare non solo al lavoro ma soprattutto in famiglia, dato che Venere e Giove, negativi, e poi anche Saturno, in opposizione, richiedono tutta la vostra attenzione; ci sono rinnovamenti urgenti da fare, è tempo di muoversi e il Cielo vi aiuterà se sarete buoni con gli altri e non penserete solo a voi.

♊ Gemelli (22 Maggio - 21 Giugno) In questo che è il vostro mese non potete lamentarvi perché tutto si sta concludendo bene per voi; Saturno vi prepara a un successo professionale e Mercurio nel vostro segno vi aiuta negli affari. Venere e Giove vi fanno innamorare e programmano la nascita di un figlio. Insomma non vi mancheranno le soddisfazioni.

♋ Cancro (22 Giugno - 22 Luglio) Con Marte nel vostro segno non vi manca l’energia e Saturno, favorevole, può rendervi la vita più serena. In amore, però, non dovete esagerare perché Venere in Leone vi rende desiderosi di conferme affettive e troppo gelosi del partner; siate meno possessivi e, se non esagererete, sarete ricambiati. Salute che va migliorando, anche per merito di Saturno.

♌ Leone (23 Luglio - 22 Agosto)

sversalmente, quindi ripassatela in padella per circa 4 minuti cuocendola con l'olio della marinatura. A fine cottura ponetela su un piatto, con le scaglie di caciocavallo stagionato, il tartufo nero e un filo d'olio e servite a tavola. Quanto all’abbinamento mi-

abbastanza elevato; il tannino contrasta il grasso e ripulisce la bocca, rendendo le papille gustative di nuovo pronte a percepire nuovi sapori. Come vino da abbinare consiglio un vino calabrese, magari un Telesio delle Cantine Spadafora ideale per questo tipo di piatto.

Ora che la scuola è finita potrete divertirvi da soli o con i vostri figli: Giove e Venere entrambi nel vostro segno vi offrono l’occasione per farlo; soltanto Saturno nello Scorpione vi esorta a prestare attenzione e ad usare prudenza. Se avete deciso di partire, usate cautela al volante e non fate i simpaticoni a tutti i costi, rischiate di risultare invadenti.

♍ Vergine (23 Agosto - 22 Settembre) Il 24 Marte passa in Cancro: potete guardare il Cielo e cercare un compagno. Saturno non vi è contrario, come lo era stando in Sagittario; anzi dal 15 è un amico che vi apre la mente. Plutone vi dona la sua energia, cercate in chi vi vuole bene la forza che vi occorre per andare incontro alla nuova stagione.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre) Saturno è tornato da voi e resta nel segno circa tre mesi, durante i quali potrete iniziare nuove esperienze; il pianeta è noto come “maestro di vita” e questo lo sapete bene perché lo avete avuto nel vostro segno per circa due anni e adesso completerà il percorso. Ora godetevi l’estate e il lungo transito di Venere in Leone che vi dona più fascino del solito.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre) Mercurio opposto vi rende irriflessivi e distratti, Saturno vi ha lasciato e non tornerà prima di metà settembre, questo non significa che siate privi di indirizzi per la vita pratica, anzi è il momento buono, con l’aiuto di Giove e di Venere, di prendere in mano le redini della vostra esistenza e di contare sull’aiuto degli amici. Momento ideale per gli innamorati del segno.

♑ Capricorno (22 Dicembre - 20 Gennaio) Marte in opposizione vi carica di energie, che si consiglia di sfogare facendo sport: questo servirà a sciogliere eventuali malumori recati da disaccordi col coniuge o con i colleghi. Nella sfera sentimentale invece tutto scorre per merito di un simpatico Mercurio.

♒ Acquario (21 Gennaio - 18 Febbraio) Nonostante Mercurio vi offra molte buone occasioni lavorative che potreste portare a termine con l’energia donatavi da Marte, avete, invece, una Venere opposta che vi invita a distrarvi; Giove in opposizione ve lo fa pesare, mentre Saturno, dal suo segno in quadratura con il vostro, vi esorta a fare sul serio.

♓ Pesci (20 Febbraio - 20 Marzo) Marte e Saturno vi offrono la possibilità di uscire da tutti gli impegni che vi assillano; un aiuto forte e diretto, come quello offerto da Saturno, vi mancava da tempo, ma ora l’atmosfera è molto più serena. Nettuno al solito vi ispira pensieri di bontà e di ottimismo.


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RUBRICHE

CONCERTI PIÙ ATTESI DA ROCK IN ROMA SCELTI PER VOI IALL’ AUDITORIUM

IN PRIMA FILA

Il fronte del palco si fa incandescente di Tonino Merolli

E

ntra nel vivo a Roma la stagione dei concerti programmati nell’ambito dell’Estate Romana. Per quanto riguarda la parte finale del mese di giugno, da segnalare l’inizio di “Villa Ada. Roma incontra il Mondo”, storica kermesse capitolina, che ha aperto i battenti il 25 giugno e già presenta ottime proposte come quella di martedì 30 giugno. In quella data sul palco, saliranno le Cocorosie (biglietti € 13), ovvero le sorelle Casady, duo che ha segnato gli inizi del movimento new weird e che ha influenzato moltissime band. Chitarre acustiche, psych folk e virtuosismi vocali da un lato, hip-hop, trip-hop e beatbox dall’altro, le Cocorosie sono fra le maggiori esponenti della scena indie newyorchese. Così come quelli dei fratelli australiani Angus e Julia Stone che si esibiranno il primo luglio(€ 12) presentando il loro terzo e omonimo album, prodotto dal leggendario Rick Rubin. Rubin ha arricchito il folk-rock di Angus e Julia di nuove sperimentazioni ed echi provenienti da altri generi, portando il duo ad una inedita maturità fatta di un sound autentico e profondo. Non da meno la programmazione di Postepay Rock in Roma con il live (30 giugno, biglietto € 40) dei Mumford & Sons, band britannica molto attesa ed acclamatissima per l’album del 2013 “Babel”. Dopo un periodo di sosta da tour e sedute di registrazione hanno nuovamente intrapreso un percorso creativo mettendo in cantiere un nuovo lavoro, intitolato “Sigh no More”, che verranno a presentare live a Roma. Si tratta di un cd diverso dal precedente, prodotto da James Ford (Artic Monkeys, Florence & The Machine) e realizzato attraverso l’uso di sonorità elettriche

I Mumford & Sons si esibiranno il 30 giugno che portano decisamente lontano dalle coordinate prettamente folk che fin qui hanno caratterizzato il duo britannico. Lavoro notturno e avvolgente che merita sicuramente di essere scoperto anche nella dimensione live. Per quanto riguarda i grandi “classici”, invece, l’attenzione è rivolta ad Eutropia (Testaccio- Città dell’Altra Economia) dove sbarca Jimmy Cliff domenica 28 giugno (biglietto € 18).Stiamo parlando di James Chambers, universalmente conosciuto come Jimmy Cliff, figura chiave della musica giamaicana. Artista poliedrico, Cliff si è distinto in oltre cinquant’anni di attività per l’immenso talento mostrato in qualità di fine polistrumentista, fenomenale cantante e sorprendente interprete cinematografico. Proprio la sua partecipazione come attore protagonista nel lungometraggio

culto del 1972 “They Harder they Come” diretto da Perry Henzell lo ha reso celebre nei quattro angoli del pianeta lanciando una carriera costellata di record e riconoscimenti. Assolutamente da non lasciarsi sfuggire, poi, l’appuntamento con i Dream Theater di mercoledì primo luglio(biglietti da € 35 a 60) all’Auditorium Parco della Musica per la rassegna Luglio Suona Bene. I Dream Theater, storico gruppo metal progressive proveniente dagli Usa, fondato a Boston nel 1985 da John Petrucci, John Myung e Mike Portnoy, ha venduto milioni di dischi. Dall’uscita del loro album più celebre, “Images and Words” del 1992, disco d’oro con due milioni di copie, sono diventati una delle band progressive più famose di sempre oltre ad essere visceralmente amati dai fan sparsi per il mondo.

DAL 27 GIUGNO AL 12 LUGLIO IN VIA FLAMINIA

Musica svelata nei Giardini della Filarmonica

S

uggestivo, come il luogo in cui si svolge, il titolo scelto per la stagione estiva 2015 dell’Accademia Filarmonica Romana, “Musica svelata”, che si apre oggi (sabato 27 giugno) con un concerto gratuito per concludersi domenica 12 luglio. Sarà un lungo viaggio alla scoperta della musica, e più in generale della cultura, di paesi diversi: Giappone e Norvegia, Spagna e Slovacchia, Iran, Malta e Portogallo. Ma ci sarà posto anche per la musica di oggi e di tradizione popolare. Al centro della festa di inaugurazione di oggi, a ingresso gratuito, c’è il Portogallo: ospite d’eccezione, il Baltar Cassola Guitar Duo, che alle 21 presenta il nuovo progetto “Espelhos” (in italiano “Specchi”) che esplora sonorità nuove dell’universo chitarristico. Mercoledì 1 luglio, serata dedicata al Giappone e alla sua affascinante e misteriosa letteratura e l’esecuzione del “Dittico giapponese” del compositore Luca Mosca. Giovedì 2 luglio, spazio alla musica contemporanea con composizioni di Donatoni, Berio e Boulez. Venerdì 3, sabato 4 e lunedì 6 i Giardini della Filarmonica si animeranno delle installazioni, delle luci e dei colori, dei suoni e della musica sperimentale e d’avanguardia del CRM - Centro Ricerche Musicali per la rassegna ArteScienza. Mercoledì 8 luglio, il concerto dedicato alla musica

aleatoria di Stockhausen, e di altri autori dei nostri giorni: Schiaffini, Giuliano e Grimaldi. Giovedì 9 luglio la serata è dedicata alla Spagna; venerdì 10 sarà la volta di Norvegia e Malta. Decisamente “POPolare” è il programma di sabato 11 luglio, tra i Beatles e le canzoni della tradizione romana. Domenica 12 luglio si chiude con una giornata dedicata al Mediterraneo: in programma il concerto a cura di Badarà Seck con l’attore Enzo De Caro e i tanti musicisti provenienti “al di là” del Mediterraneo. I Giardini della Filarmonica Dal 27 giugno al 12 luglio 2015 Via Flaminia 118, Roma Biglietti: € 10 uno spettacolo; € 15 giornaliero Info: 06 3201752

IL 29 GIUGNO PER LA STAGIONE ESTIVA DELL’OPERA

Bob Dylan, il mito alle Terme di Caracalla

C

resce l’attesa per uno degli eventi più significativi dell’Estate Romana: il live di Bob Dylan and his Band che si terrà lunedì 29 giugno alle Terme di Caracalla, per la stagione estiva del Teatro dell’Opera. A Roma il cantautore statunitense (vero nome Robert Allen Zimmerman) viene in compagnia della sua collaudata band - i fidi Donnie Herron alla pedal steel guitar e Tony Garnier al basso - che lo accompagna da anni nel suo Never Ending Tour, una lunga serie di concerti improntata all’esecuzione di “classici” senza tempo tratti dal suo infinito repertorio e chicche scelte dagli album che Dylan continua a sfornare con una certa regolarità. In questo caso l’attenzione si focalizzerà sicuramente sul recente “Shadows in the Night”: un album che curiosamente contiene delle cover di composizioni popolari statunitensi portate alla ribalta da Frank Sinatra fra il finire degli anni ’50 e l’inizio dei ’60. Un’operazione davvero particolare che Dylan ha portato a termine con l’aiuto dei suoi consueti collaboratori incidendo il tutto in session assolutamente live e attraverso l’ausilio di pochi e calibrati microfoni. Il tutto

condito da una vocalità che il buon Dylan negli anni ha dovuto forzatamente rivedere e trasformare, attuando una sinergia musica cantato che non sempre ha soddisfatto la schiera dei suoi fedelissimi. Come molti sanno, poi, ogni appuntamento con questo mito del folk-rock è un evento unico, soggetto talvolta anche a considerazioni di carattere umorale che indirizzano l’esito della serata. Consuetudine fortunatamente abbandonata negli ultimi tempi tanto da poter prevedere una “straordinaria” serata alle Terme di Caracalla con il “Menestrello di Duluth”. T.M. Bob Dylan Lunedì 29 giugno 2015, h 21 Terme di Caracalla Viale delle Terme di Caracalla, Roma Biglietti da € 70 a € 120 Info: 06 48160255

LAZIOWAVE Gino Paoli a Frosinone Nell’ambito del festival LazioWave, in corso nella Villa Comunale di Frosinone, lunedì 29 giugno sul palco salirà Gino Paoli. Martedì 30 doppio appuntamento con Rita Ciancio, giovanissima pianista e compositrice, e con Rondeau de Fauvel, gruppo che ha fatto proprie sonorità e strumenti antichi quali l’arpa celtica, il liuto e la cornamusa contaminati con strumenti moderni come il basso elettrico, la batteria e i sintetizzatori. Biglietti da € 10 a € 30; info 0775.821012 CASTEL SANT’ANGELO La Girandola di San Pietro e Paolo 29 giugno torna il tradizionale appuntamento con la rievocazione storica che celebra Pietro e Paolo, santi patroni di Roma. A Castel Sant’Angelo - dalle 21,30 - sarà possibile ammirare i fuochi d’artificio barocchi, con la rievocazione storica della Girandola, giunta all’ottava edizione. Per la prima volta quest’anno saranno eseguite anche musiche sacre del Seicento. I punti per godere al meglio dello spettacolo sono ponte Sant'Angelo, Lungotevere Tor di Nona, Lungotevere Altoviti, ponte Vittorio Emanuele II, ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, ponte Umberto I e via del Banco di Santo Spirito. PARCO DELLA MUSICA La notte del ballo Torna dopo il grande successo delle precedenti edizioni “Ballo!”, grande spettacolo e dedicato alle danze popolari italiane con oltre trecento cantori, musicisti e danzatori provenienti da numerose regioni italiane. L’appuntamento è per il 29 giugno alle 21, nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. Questa notte di musica e balli - a suon di tammurriate, pizziche, tarante e quadriglie - è un progetto originale di Ambrogio Sparagna prodotto della Fondazione Musica per Roma. Biglietti € 15; info 0680241281

direttore responsabile Giovanni Tagliapietra redazione via Boezio, 6 00193 ROMA tel. 06 32 80 34 81 - fax 06 32 80 34 00 redazione@corrierediroma-news.it www.corrierediroma-news.it editore IL NUOVO CORRIERE EDITORIALE SRL INCE SRL Distribuzione Emilianpress s.c.r.l. via del Maggiolino, 168 - 00155 Roma Pubblicità Commerciale INCE Srl - via Boezio n. 6 - 00193 Roma Tel. 06.32803407 – email: pubblicita@corrierediroma-news.it Pubblicità legale Concessionaria esclusiva per la pubblicità legale Il Sole 24 Ore Spa System Via Monterosa 91 - 20149 Milano Tel. 02.30223594 e-mail: legale@ilsole24ore.com iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) al numero 25423 stampa Arti grafiche Boccia spa via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno P. Iva e Codice Fiscale 9713300584 registrazione Tribunale di Roma n° 266 del 27 novembre 2014


sabato 27 giugno 2015 pagina 15

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