Il Corriere di Roma - Martedì 24 Giugno 2014

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Il CORRIERE ROMA DI

Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi

numero 20 anno LXVII MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014

Direttore Giovanni Tagliapietra

VU CUMPRÀ, I PADRONI DELLE SPIAGGE Quando la tolleranza non è zero di Giuseppe Cecchini

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ono arrivati i vu cumprà sugli arenili del Lazio. I veri padroni della sabbia demaniale e in concessione sono loro: indiani, pakistani, nigeriani, africani. Commercio abusivo e contraffatto, evasione fiscale a tutto gas. Migliaia di bagnanti assistono a questo scenario da impotenti e senza difese. Lo Stato non c’è. Chi dovrebbe controllare le spiagge da Ostia a Minturno (vigili e Capitaneria di Porto) è numericamente inferiore rispetto all’invasione degli ambulanti abusivi. Certo, non può essere una giustificazione. Il fenomeno è fuori controllo le autorità locali sono impotenti. I comuni nel Lazio che si trovano pezzi di spiaggia sotto la loro autorità sono 24 per una estensione costiera di 362 chilometri. Oltre a qualche bel blitz in piena estate, il cittadino non si dovrà aspettare niente di più. Lo Stato italiano non è più in grado di esercitare un bel niente, nessuna autorità, nessun controllo. Di fronte a tanta arroganza dei vu cumprà è inutile anche tentare di ribellarsi individualmente. I gestori balneari non ne possono più, ma al tempo stesso sono ugualmente vittime del si-

stema. Che non funziona. Illudersi che gli uomini della legge giustizia possano intervenire a sanare un fenomeno che riguarda il territorio da più di un ventennio è solo da idioti. I venditori ambulanti, sono diventati negli anni sempre più molesti e disturbatori . Non camminano solo sulla battigia ma – ormai lo fanno da anni – entrano senza indugio anche negli stabilimenti privati in concessione per vendere la loro merce. Sono fastidiosi, ti svegliano sei ti appisoli per un attimo sotto il dolce infrangersi delle onde. È un tormento continuo e non sembri eccessivo affermare che è sempre più difficile per un qualsiasi cittadino godersi il mare in santa pace. A questo siamo arrivati perché chi amministra pensa che la questione dei vu cumprà riguardi solo la vendita di qualche collanina di perle di plastica o borsa fintamente griffata. Non è così. Riguarda un' intera economia, il Pil, una fetta di prodotto interno lordo sommerso che lo Regioni e Comuni non intascheranno mai. Tanto a pagare sono i soliti pensionati, lavoratori dipendenti e gli imprenditori. Evviva i vu cumprà e i loro protettori.

SCENARI

la NUMERO

Niente promozione per Nicola Zingaretti

I rom, il ferro e la delibera fantasma

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L’INCHIESTA 20 ANNO

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All’interno l’inserto di Sanità del Lazio

dio. porvi rimesettembre dovrà pur tra o. Qualcuno sizioni di legge rtimento, pridel Lazi dispo capi dipa grande Roma e e. Con le nuove ’ipotequiescenza o, creando una e un che quell prima Riflession andranno in anch do livell mbre la da pensare o e secon ificato, ma RaiB). E vien ovuto usare dopo sione che e novee medici di prim altamente qual o di via Rosa si lia Asl (Rm mari nale preci to/d posti 9° pian dale e quellne si sarebbe potu hinari di alta hiano tutte le carenza di perso o. E già dal e quanti e quali natore zio sament e macc gover marc ad capir nando il Ripetiamo, fa del “silen prose- tico milio per acquistardi errore perché esclusivamente o grande movi i si tenta di ana ragio bald ncia che settim to sta moto. ducibile embrioni. Cert margine a, denu Silenzio qualche mondi Gari e su ques tterà in nale si avverta di dall’alto. sizione ferreda non lasciano la stessa sigla ricon arlavamo tore Ge- bereranno. Anchi, il risiko si rime scambio à regio lo Diret imposto o episodio o dispo con sanit ha i io” imo ne brav dend ette issim della nitar ra. Una re Zingarett su prov sola coppia, impe sulle spalle del zar passato inden con i fedel di abbandono importanza. L’ult ni all’interno lemi e Zingue tuttoente, il governato rbato. Riunioni che lo statoo di più ha pocaun gruppo di rumeForlanini è da are, unaarrivano di prob Vitaliano De Salaazzo, Polverini distu , ntem e sistem evide ioni da vuole esser ac- ne le di quella Asl, di Storace, Marr dedicato ad un santoo ogni giorn consumato da ato dell’Ospedale all’occhiello, fare e non ci sono tante posiz e. Quello che gress nza uder o, lemi nera verso i governi ale di Roma non l’insegna all’in … di viole glione abbandon dale era un fiore e di irregolari ’ospe te da concl attra decin padi mbo - prob (ma osped si susseguon io viene do, Zinriunioni più o meno coper Cristoforo ColoChe vada come garetti. L’unico to I , è il Pertini e qualche dubb dei nervi di un di. Un tempo quellche vi bivaccano Fino a quan operazionidal palazzo di Via- non interessa. o titoli cubitali oltre all’Umber recita S.Pertini la sua gestione ette mi- brivi alla deriva, vistoproprio rifugio. à il prov nza? oggi è ede per Il Corvo cade fuori ioli della sanit sui giornali escan cimento da di Ponte Lanciani che richi lo scandalo delle Commissario che ne hanno fattodella nostra pazie risar arApache del seri o spicc importa che ne di euro di inazione ), un Fort Sopravviverà. Ma o al fratello è cosa da poco garetti, abuserai poco milio una insem a dai convada. E e, ricordiam nemici, non esta di un ione ad d’acciaio. truff come avcon la richi coppia in relaz la, peggio una volta in schiate e rimischiat a per amici e to sotto silenzio di da tà Sani una bufa secon Zing no, della o passa sfiori sia una mezzo per la parte di “orrori” Montalba se l’affaire e soffocato Pare che di tificiale. chiari. Ma c’è si capisce bene mica dei fatti. e non può esser amente per i tanti e dina non poco E idian la o torni dovesse esser il Pertini. viene quot interessan pochi mesi Camillo. Non ci e quel risarcimento e quell’ospeS. anche il qualcosa di vero o dovrebbero esser Se ci fosse o a pagare in solid corrispost

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SANTA decreto il Stoppato pregressi sui debiti alcosa qu C’è sotto

2014 GIUGNO

IALE L’EDITOR


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GOVERNATORE HA RISCHIATO DI DIVENTARE SCENARI/ 1 ILPRESIDENTE DEL PARTITO

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Niente promozione per Nicola Zingaretti

uella che ha portato alla presidenza del Partito Democratico “renziano” il quarantenne Matteo Orfini è stata una scelta nazionale. Il giovane intellettuale (e quasi archeologo”: ha studiato archeologia, ma non si è mai laureato) sarà il punto di riferimento per i “piddini” dalle Alpi alla Sicilia. Sicuramente con conseguenze molto serie, però, anche nella di Carlo Rebecchi regione – il Lazio e Roma - che ha espresso l’unico nome alternativo a quello di Orfini, quello di Nicola Zingaretti. A ben vedere, quello tra Orfini e Zingaretti è stato infatti uno scontro tra il vecchio partito democratico, diciamo per semplificare quello definito dalemiano-bersaniano, e il nuovo partito democratico renziano, rappresentato… per l’appunto da Matteo Renzi da Firenze. E’ stato personalmente l’ex sindaco fiorentino a dire “no” a Zingaretti e “si” a Orfini. Scelta che annulla il ruolo tradizionale del presidente del partito, che è di essere il rappresentante dell’insieme del movimento, della maggioranza come dell’opposizione, e lo trasforma dell’ “uomo del segretario”, nel caso specifico lo stesso Sopra Matteo Orfini e adestra Nicola Zingaretti Renzi. Un cambio di visione dei rapporti nel partito che, se trasferito al li- dicano la necessità di prendere le di- poter fermare i Giovani vello della regione Lazio, rappresenta stanze da una “finanza sempre più Turchi. A questo fine Gianni Cuperlo, una decisiva rottura con il passato, spregiudicata”, riscrivere “il grande il pù votato a Roma nelle primarie e quando il vecchio Pd romano e laziale patto nazionale tra capitalismo e de- leader della minoranza anti-Renzi, ha trovava sempre al Nazareno, alla fine, mocrazia”, combattere “quel pensiero fatto al segretario nazionale una propouna sponda “amica”. Adesso non sarà unico neoliberista che ha influenzato sta di peso: Nicola Zingaretti, sul quale più così, gli equilibri, come si avverte anche tanti riformisti”, e disegnare il Pd c’era un consenso maggioranza-minosempre più e come in piccola parte è “sul modello delle nuove socialdemo- ranza; e dello stesso Orfini. Sembrava già avvenuto, sono inevitabilmente de- crazie europee”. All’ultimo congresso fatta, ma nella notte Renzi ha sparidel Pd hanno sostenuto Gianni Cu- gliato, e invece di Zingaretti ha scelto il stinati a cambiare. Anche a Roma, è chiaro, arrivano i tur- perlo (che aveva a sua volta il sostegno Giovane Turco, che pure negli ultimi chi. O meglio i Giovani Turchi, di cui di Massimo D’Alema & C.) ma dopo due o tre anni lo ha attaccato con viruOrfini è stato nel 2011 il fondatore e di la vittoria di Renzi hanno abbassato i lenza. Alcuni esempi? “Le ricette di cui è l’eminenza grigia, il cervello più toni contro il Rottamatore. Anche se i Renzi sono vecchie e non sono quelle raffinato. Ma chi sono i Giovani Tur- loro padrini nobili sono i D’Alema e i giuste per il paese”, “Renzi e io siamo chi? Il nome innanzi tutto: fa riferi- Pierluigi Bersani (Orfini è nella Fon- esattamente ai poli opposti nel Pd”, “è mento al movimento politico nato dazione Italianieuropei di D’Alema e fu incredibile che sia il mio candidato”. nell’impero ottomano all’inizio del il responsabile della cultura del Pd L’esito degli sms “Orfini presidente” ‘900 in nome del cambiamento e della nella gestione Bersani) sono interes- inviati da Renzi a tutti i votan ti hanno modernità, ma anche ai giovani sardi sati a trovare un modo di collaborare avuto come risultato la nomina a lardella Democrazia Cristiana capitanati con Renzi, a diventare suyoi interlocu- chissima maggioranza dell’archeologo da Francesco Cossiga. I Giovani Turchi tori seppure da “avversari”, piuttosto mancato. Che alla fine si è difeso dall’accusa di aver fatto il “salto della quadel Pd, definiti a volte “post-dale- che a osteggiarlo apertamente. miani” o “socialdemocratici” ma anche La lunga notte dell’elezione di Orfini il glia” e di essere saltato sul carro del “pasdaran del nulla” o “nostalgici”, pre- Pd di Roma ha tentato, e sperato, di vincitore, ha difeso i Giovani Turchi e

Resti dove sta, Renzi non si fida dei romani. Alla testa del Pd meglio il fine intellettuale Matteo Orfini, già fondatore dei “Giovani turchi”

pur riconoscendosi di parte ha promesso che cercherà di essere “il presidente di tutti”. Da Giovane Turco a Giovane Renziano, in ogni caso. Con tutto quello che questo può rappresentare a Roma. Nella Capitale, ma non soltanto, la candidatura di Nicola Zingaretti era considerata realmente di garanzia ma non tanto per cambiare stravolgendo se necessario l’esistente quanto per cambiare mantenendosi fissa l’idea del partito tradizionale, strutture e contenuto. Un cambiamento tranquillo, insomma. Troppo tranquillo e lento, secondo Renzi, che di Roma decisamente non si fida. Già prima delle elezioni europee era intervenuto cambiamento all’ultimo momento le candidature e facendo di una sua “fedelissima”, la Bonafé, la capolista. Nessuna obiezione personale nei confronti di Zingaretti, che però per formazione e storia personale è troppo “di partito”,

di “quel” partito che Renzi vuole cambiare a tutta velocità. Quindi fuori Zingaretti, che ora sembra doversi concentrare proprio e soltanto sulla presidenza della Regione; e secondo molti bisognerà vedere se tra quattro anni sarà ancora l’uomo “nuovo” per una riconferma. Il nuovo renziano rischia di trasformarlo in un “vecchio” fin da ora. Anche perché Zingaretti ha dato prova di una coerenza che, nei momenti di grande e veloce cambiamento, non aiuta. Più abile sembra essere stato, tanto per fare un esempio, Enrico Gasbarra, che dopo avere sostenuto in passato Zingaretti si è defilato e ora viene da alcuni definito in ascesa nell’area di avvicinamento ai quartieri alti renziani. Le conseguenze della scelta di Orfini si faranno sicuramente sentire, ed anche a breve, sul Campidoglio. Entro l’estate, c’è da scommetterci, gli interlocutori del Pd capitolino a Largo del Nazareno saranno tutti nuovi, sicuramente della stessa specie – renziana – di quelli che stanno in queste settimane aiutando il sindaco Ignazio Marino a risolvere i problemi finanziari di Roma Capitale. Gente nuova, decisa, sicuramente più simile ai Giovani Turchi di Orfini che agli uomini di apparato dell’epoca bersaniana. Che aiuteranno Roma in cambio di impegni precisi per il cambiamento in tempi brevi. A Marino di sintonizzarsi sulla nuova lunghezza d’onda. Se lo farà, se accetterà le direttive del Rottamatore, sarà aiutato – anche dai giovani Turchi – a superare l’attuale momento di difficoltà. Un po’ di ossigeno lo sta dando in questi giorni a Marino Gianni Grillo a livello nazionale: se il “confronto” con Renzi partirà sulla legge elettorale e sulle riforme, anche a livello locale potrebbero forse esserci dei cambiamenti. E i “grillini” romani potrebbero magari accettare con il Sindaco il dialogo che hanno finora rifiutato. Mettendo in moto movimenti e meccanismi ancora vaghi e da definire ma indispensabile per passare da un’era a un’altra. Magari con l’aiuto dei Giovani Turchi.


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DI

UN’ASPIRINA PER UN MALATO IN COMA, IN TRE ANNI BRUCIAMO 27 MILIARDI

SCENARI/ 2

Marino ripone l’accetta e taglia solo 445 milioni

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Il Piano di rientro finanziario del Campidoglio (da varare entro fine mese) prevede una modesta sforbiciata e una raffica di accorpamenti e privatizzazioni. Il sindaco esulta e promette di far risorgere la città giusto in tempo per le prossime elezioni. Però se per rifare la Panoramica (ancora chiusa) ci sono voluti più di 120 giorni, per rimettere in sesto il bilancio di Roma Capitale ci vorranno millenni. Tanto la nostra è la città Eterna (della pazienza)

l caso della rimessa in sicurezza della Panoramica - che collega Prati con Monte Mario - è paradigmatico di come viene gestita la città. Un po' come capita, improvvisando alla giornata. Era il lontano febbraio quando una bomba d'acqua (assolutamente non prevista né preventivata dai famosi omini del meteo capitolini), trasformò una delle poche strade di sbocco del quadrante Nord della Città in un cantiere infinito. Ebbene a più di 120 giorni di distanza la Panoramica reta ancora parzialmente chiusa (dalle 23 alle 7 è addirittura serrata con cancelli), i lavori di sbancamento e messa in sicurezza procedono con la lentezza e l'indolenza di chi se ne fraga di Roma e dei romani che dai tempi di Nerone sopportano quasi tutto. E' dei giorni scorsi (il 16 giugno) l'arrivo nel cantiere infinito della trivellatrice per posare i pali di cemento armato e consentire di frenare la collinetta. I camion e le ruspe lavorano con la calma e l'indolenza tipica dei romani. Come se nulla fosse importante. Visto che il sindaco Ignazio Marino ha fatto per un anno fuoco e fiamme per rendere un po' pedonabili i Fori Imperiali, c'è da domandarsi se voglia fare anche di questa direttrice di traffico

il

di Leonardo Giocoli un viottolo da mountain bike. Del resto sabato 14 poche ore prima della bomba d'acqua (questa volta abbondantemente prevista) Marino si è dilettato nell'inaugurazione della nuova ciclabile Monte Mario - Balduina. Inezie, pinzillacchere per una città che appare sempre più abbandonata. In aula Giulio Cesare, così come in giunta, è iniziata la discussione (l'ennesima, ma con un nuovo supertecnico al Bilancio), su come e dove tagliare, come racimolare risorse, spremere romani e imprese, turisti e avventori. Ce n'è per tutti, stiamo tranquilli. Nei prossimi 3 anni i romani saranno sottoposti ad

una cura da cavallo di tagli e tasse. Una sforbiciata, secondo le ottimistiche ipotesi formulate in Campidoglio, da ben 445 milioni di euro da spalmarsi in tre esercizi, giusto in tempo per presentarsi alle urne comunali. Peccato che Roma in 3 anni bruci qualcosa come 27 miliardi e quindi gli sbandierati 445 milioni di tagli appaiano come aspirina per un malato in coma (forse irreversibile). Il problema è semmai non tanto l'esiguità dei tagli quanto i (mancati) servizi che si affacciano per i romani a parità (se non ci saranno altri folli aumenti) di tassazione locale, visto che già siamo stabilmente sul podio nazionale per il prelievo locale non c'è bisogno di in-

ORSINO

P Quando chi ci governa della

dà il peggio di sé

N

on brillano certo in questo periodo le giunte comunale e regionale (della Provincia ci siamo dimenticati da tempo). Zingaretti dopo aver rischiato di volare alto (leggi presidenza del Pd) finisce a secco e a fondo con iniziative pasticciate e discutibili come il caso-Sora e la gestione dell'ultima clamorosa vicenda dello scambio di embrioni al Pertini. O è consigliato male o improvvisa. In entrambi i casi non va. Sparare su Marino e i suoi è come sparare sulla Croce Rossa, il Campidoglio può essere assolto soltanto nel suo tentativo di far quadrare i conti: si muove male ma cerca di muoversi. Per il resto è un disastro. Il sindaco si intestardisce con le cliclabili e trascina tutti dietro. Improta è un tappetino, Luigi Nieri dopo le ultime discutibili vicende e con tutti i guai del Sel si è messo in disparte. Gli scandali dell'Atac, quelli dell'Ama (Daniele Fortini arranca), quelli legati alla manutenzione ordinaria e straordinaria della città, impietosamente evidenziati dagli effetti dei nubifragi di questi giorni. Siamo alla mercè degli eventi atmosferici, Guido Improta chiede conto a posteriori delle cose non

fatte. Ma tutto quel che accade, certo, è ancora colpa di Alemanno. E che dire della Rita Cutini, che fa delle questioni sociali un terreno di caccia ideologico personale? Non gestiamo le emergenze, ci occupiamo - ma solo poltiicamente - dei rom e riceviamo in Campidoglio, con grande pompa, il ministro della solidarietà del Burundi. Iniziativa degnissima, per carità, ma forse c'è altro di cui occuparsi. L'opposizione picchia duro sulla questione Rom, sul meeting internazionale ospitato sotto l'ombra del Marco Aurelio. Ha torto e ragione. Non costringe la Giunta ad uscire allo scoperto, a presentare un piano. E non è in grado, d'altra parte,di presentare un programma alternativo. Marco Visconti, già assessore oggi oppositore quando capita, ha messo in giro una riedizione in chiave anti-rom di una canzone di De Gregori, Può fare di meglio. Può fare di meglio l'assessore Leonori, incapace di gestire i rapporti con gli esercenti e di mettere in pratica seriamente l'ordinanza anti-alcol. La lista dei buoni? È sempre più breve, anche se una nota di merito va al solito Fabrizio Santori che si batte come un leone per denunciare errori e guasti. Sembra un donchisciotte contro i mulini a vento. Almeno ci prova. Si merita la citazione Cristina Maltese, presidente del XII Municipio. Anche lei annaspa, ma per lo meno ci prova. Come ci prova il consigliere Andrea Liburni (II Municipio, vedi intevista a pag. 7). Si sta comportando bene il neo sindaco Antonio Cozzolino, (M5S, Civitavecchia): si è rimboccato le maniche, ha cominciato dagli esuberi della Tirreno Power.

CHI SALE dall’alto Cristina Maltese, Antonio Cozzolino e Fabrizio Santori CHI SCENDE dal basso Guido Improta Rita Cutini e Marta Leonori

seguire questo record. Di spuntatina in spuntatina andiamo a vedere dove si taglierà: la spesa strutturale per società e enti partecipati dovrebbe passare da 229.390.795 a 220.846.618; quella per l'acquisto di beni e servizi da 1.608.632.644 a 1.304.844.928; la spesa per Ama scenderà da 718.040.862 a 624.695.550. Piccolo particolare: la ex Tarsu (la tassa sui rifiuti che quest'anno aumenterà), oggi declinata in Tares o Tari a seconda dei comuni, è previsto che aumenti, quindi il Campidoglio spenderà meno, ma i romani no. Considerando che per il trasporto pubblico Marino intende spenderà di più (da 518.500.000 a 531.462.500) e sapendo che i risparmi taglieranno altri capitoli di bilancio ci dobbiamo mettere comodi e tranquilli aspettandoci non solo la prevista mazzata sulle addizionali comunali e regionali, ma anche un drastico ridimensionamenti dei servizi che il comune dovrebbe offrirci. E ancora: il piano di rientro triennale - compreso dal Salva Roma e in trattativa con il ministero del tesoro - prevede un complessivo riordino delle tante società partecipate: fusioni, accorpamenti e liquidazioni. Insomma, grande è bello, ma i risparmi (anche solo ipotizzati) purtroppo non sono stati presentati con altrettanta dovizia di particolari (al centesimo).Ci dobbiamo accontentare solo della parola di Marino: <Possiamo gia' dire che ridurremo di 15-20 il numero di partecipazioni a società, di risparmiare rivedendo i contratti di servizio, a partire dall'illuminazione pubblica>. A dire il vero questo del cambio delle lampadine (in capo ad Acea) è già un capitolo noto. Si dovrebbero risparmiare - in proiezione - qualche milione, sostituendo quelle vecchie con i Led. Peccato che la sostituzione sia inizialmente onerosa e per rientrare dell'investimento e risparmiare sulla bolletta serviranno anni, se non decenni. Se anche gli altri risparmi viaggeranno sulla stessa direttrice siamo nei guai. Nel capitolo privatizzazioni rientra anche il piano di vendita delle unità immobiliari del Campidoglio. Sarebbe interessante conoscerne dettagliatamente l'elenco e incrociare l'assegnazione con la banca dati del personale (diretto o collaboratori) dell'amministrazione pubblica. Va bene lasciare a prezzo di favore la casa dove ha vissuto la stessa famiglia per generazioni, ma avallare in nome dei buchi di bilancio affari immobiliari a ex dipendenti, consulenti e politici di terzo piano proprio non è digeribile. C'è da chiedersi se il piano di rientro di Roma Capitale non farà la stessa fine del ripristino della normale viabilità per la Panoramica. Interventi lenti e poco tempestivi. Marino a febbraio avrebbe fatto bene a piazzare una roulotte del Comune (meglio dei Vigili) nella carreggiata chiusa per controllarne quotidianamente la progressione dei lavori. Avrebbe potuto trasferire, fino alla riapertura, il suo faraonico ufficio capitolino a Monte Mario, almeno avrebbe dato un segnale ai romani, magari salutandoli e scusandosi per gli oltre 4 mesi di disagio quotidiano. Un suggerimento: visto che la strada è chiusa e che Monte Mario (anche la parte non crollata) è una selva selvaggia, perché non mandare per una bella potatura straordinaria una squadra del Servizio Giardini? Oppure pensano di finire tranquillamente i lavori, inaugurare la riapertura e poi richiuderla per pulire aiuole e canali di scolo? La notte la strada è chiusa e anche un tosaerba non farebbe troppo rumore. Di residenti al curvone incriminato non ce ne sono, se non si vuole considerare tali anche gli abusi che vi fanno allegramente campeggio...


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L'INCHIESTA

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STORIA DI UN PROVVEDIMENTO (SEPOLTO) PER STOPPARE LA RACCOLTA (ILLEGALE) E IL COMMERCIO (ABUSIVO) CHE DAI CASSONETTI SI SVILUPPA ATTRAVERSO LE “CENTRALI” DEI CAMPI NOMADI

I rom, il ferro e la delibera fantasma Regolarizzare l'attività illegale, regolamentarla, porterebbe almeno duecento milioni all'anno nelle casse del Comune. Teoricamente chi traffica senza permessi rischia anche multe per commercio illecito di rifiuti Crescono i sequestri da parte della polizia municipale di Santo Iannò

R

egolamentare. È questa la parola chiave, che piace tanto alla politica – sia a destra che a sinistra –, per mettere ordine nel settore dei ferrovecchi ambulanti di Roma. Secondo le stime, infatti, la filiera abusiva rappresenta un terzo di tutto il mercato del ferro. “I fenomeni illegali o li domini o li subisci”, ripetono alcuni consiglieri comunali. Risultati? Nessuno. Perché dopo tante parole, due anni e una proposta di delibera, le uniche novità sono le cifre della polizia municipale che raccontano di sequestri di materiale ferroso e di discariche a cielo aperto. Numeri in costante aumento, proprio come quelli che riguardano un’economia sommersa che sottrae risorse alle casse del Campidoglio. L’unica bozza di deliberazione risale ormai al 2012. L’obiettivo era quello di istituire un registro cittadino delle imprese che recuperano rifiuti metallici. Il primo firmatario è Giordano Tredicine, consigliere Pdl ed erede di una famiglia che sul commercio ambulante ha costruito un impero economico. Sui dati forniti dall’Associazione italiana recuperatori metalli (Airmet) nasce il primo tentativo di riportare nel perimetro della legalità la questione ferro. Partendo dalla convinzione che “le leggi in materia sono monche”, come ripete da tempo il presidente di Airmet, Nicola Grillo. Perché proprio queste norme non si applicano alle attività di raccolta effettuate dagli ambulanti. Che solo in città sono 1500, oltre 5mila

in tutta la provincia, mentre le aziende sono poco più di 100. Chi si lancia nel settore con il suo furgoncino e senza permessi rischia anche una multa per traffico illecito di rifiuti. Nasce da qui l’idea di un albo dei ferrovecchi. Un registro cui può accedere solo chi è in possesso di partita Iva e iscrizione alla Camera di commercio di Roma. Solo con questa sorta di documento di identità ci si può presentare dagli artigiani, meccanici e carrozzieri in primis, per recuperare gli scarti. Per

tracciare i materiali e i lavoratori. E, soprattutto, per non perdere milioni di euro l’anno di tasse, che secondo le stime potrebbero sfiorare i 20 milioni di euro l’anno. A spingere per questa anagrafe pubblica degli ambulanti del ferro anche l’Opera nomadi, una delle associazioni che lavora con i cittadini rom e sinti che vivono nella Capitale. La regolarizzazione, spiegano, porterebbe due vantaggi: avviamento al lavoro senza formule assistenzialiste, oltre gli introiti per i bilanci di

palazzo Senatorio. Prima di una regolamentazione del settore, sono in molti tra gli operatori a chiedere una task force delle forze dell’ordine per contenere il fenomeno illegale. Quella messa in campo dai vigili ha portato a sequestri di terreni (17 ettari) e 89 denunce nei primi mesi di quest’anno, il doppio rispetto a tutte quelle del 2013. Dati sintomo di una situazione fuori controllo, che la politica continua a sottovalutare. Così la delibera resta ferma in uno dei tanti diparti-

menti del Comune. Nessuna fretta. Anche dopo la commissione congiunta Politiche sociali e Ambiente, che si è tenuta lo scorso aprile. Perché se da un lato la politica continua a ripetere che è arrivato il momento del ‘fare’ e di operare in fretta, dall’altro i tempi si allungano a dismisura. E lo dimostra non solo la proposta ferma da 24 mesi, ma anche un verbale della commissione non ancora approvato dopo più di 60 giorni. Per fare affari – illegali - con il ferro c’è ancora tempo.

AULA GIULIO CESARE

Nulla di personale, ma quando pensiamo alle emergenze?

“N

ulla di personale contro i Rom, né contro i gay. né contro le biciclette, ma mi pare che in questo edificio non si pensi ad altro, come se fossero i problemi più importanti sul tappeto. Mi pare impossibile che non si provi nemmeno ad affrontare le vere emergenze, quelle che tolgono il fiato. Marino è freddo e cinico da questo punto di vista, un gran calcolatore". E' un consigliere comunale appartenente a quell'area grigia, né carne né pesce, pratica-

mente né maggioranza né opposizione (avrete certamente capito) che vaga per i corridoi del palazzo (municipale) alla ricerca di una identità, di uno scatto d'orgoglio. Difficile essere realisti nell'Aula Giulio Cesare. Le beghe del partito principale si risolvono altrove, gli altri partiti vivacchiano, non sanno trarre vigore neanche dai clamorosi errori del sindaco e dei suoi. Quando si sono rivisti qui in giro personaggio come Rutelli, quando è sembrato che la terribile Cirinnà venisse a scatenare le sue ire animaliste come un tempo gli impiegati e i vigili di servizio hanno commentato e sorriso. Meno

male, almeno c'è un po' di vita...Ma sembra sia stato un fuoco di paglia. Continuiamo ad assistere ad una piccola politica di favori e interessi, non ci stupiamo più se il Campidoglio cede al Pd la Casa del Jazz prima dell'esito della gara, se la Giunta investe a fondo perduto sui rom ma non ha soldi per i Nidi, se gli sfrattati bivaccano nella basilica di Santa Maria Maggiore assistiti dal parroco e controllati a distanza dalla gendarrmeria vaticana. Il portavoce è uno dei Movimenti per la Casa, naturalmente. Adesso che Sel è in castigo, sottolinea con un sorriso il consigliere, il gioco di squadra non c'è più, vanno

solo quelli che si intestardiscono a non passare la palla. Ma non sanno finalizzare: come il Peciola, ad esempio, o l'eterna promessa della politica capitolina, l'immarcabile Athos De Luca. E i grillini? Stanno lì, in piccionaia, a sfornare documenti, interrogazioni, mozio- ni. Cercano di socializzare, di condividere, ma al di là del sorriso e della pacca sulla spalla non vanno. Ma se cambiassero le cose a livello nazionale, il pacchetto di mischia di Stefàno e compagni potrebbe essere tra i più gettonati. In politica non si sa mai. Cornelius


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n business che si fa racket. Un giro d’affari in cui c’è chi guadagna e chi perde, non solo dal punto di vista economico ma soprattutto ambientale. Quello della raccolta del ferro illegale, a Roma, è oramai un fenomeno che dovrebbe entrare di diritto nel panel del Prodotto interno lordo della Capitale. Alla voce introiti sottratti alle casse comunali, però. Secondo le stime, infatti, si parla di circa 14 milioni di euro che spariscono dai bilanci del Campidoglio. Perché circa un terzo dei materiali recuperati arriva dagli ambulanti. Che, in gran parte, sono cittadini di etnie rom e sinti. Sono loro a battere tutto il territorio, pronti a selezionare e rivendere. Sono loro i successori di quelli che un tempo si chiamavano “ferrovecchi”. Oggi gestiscono la filiera che va dal cassonetto all’acciaieria. Perché è proprio dai luoghi in cui i romani lasciano i propri rifiuti indifferenziati, che inizia la caccia al ferro, all’acciaio e all’alluminio. Abbandonata la tecnica del mero rovistaggio, si passa alla selezione scientifica: nei carrelli dei supermercati, con cui girano molti ‘ricercatori’, trovano posto solo quegli oggetti che assicurano un guadagno per gli oltre 5mila abusivi del settore, a cui si affidano circa 500 artigiani capitolini, secondo i dati dei vigili coordinati da Di Maggio. I prezzi vanno dai 70 centesimi al chilo per l’acciaio ai 3,5 euro per il rame. Materiali che finiscono direttamente sui 1400 camioncini che girano all’interno del Gra. I

UN BUSINESS CHE SI FA RACKET

teriale altamente inquinante. Perché sui loro furgoncini, gli uomini della filiera raccolgono di tutto per 20 euro. Per i meccanici, carrozzieri e fabbri risparmi assicurati sui costi di smaltimento. Per l’ambiente, invece, il rischio è l’inquinamento senza controllo. Per i raccoglitori che si fanno rivenditori, il reato è di ricettazione: 5 mila euro di multa e sequestro del mezzo su cui viaggiano. Sanzioni che però non sono un problema. La mancata tracciabilità dei materiali e di conseguenza dei guadagni, dà forza a un mondo sommerso che ha discrete capacità economiche per far fronte a quelli che, per loro, sono solo inconvenienti del mestiere. Che prevede anche dei ‘sopralluoghi’ in notturna nei centri Ama, come succede a Corviale e Cinecittà. L’obiettivo è recuperare elettrodomestici di ogni tipo: dalle lavatrici ai frigoriferi. In totale sono oltre 37 mila chilogrammi di materiale ferroso recuperati in meno di 2 anni e 17 ettari di terreno sottoposti a sequestro, perché trasformati in discariche abusive. Ma altri dati per capire l’entità del fenomeno sono quelli relative alle denunce: se nel 2012 erano solo 7, nel 2013 salgono a 43, mentre raddoppiano nei primi 6 mesi di quest’anno. Numeri che mostrano un sistema strutturato e ben organizzato. Con i rom che, di fatto, gestiscono una quota importante di rifiuti. In parte riciclati, mentre il resto contribuisce ad inquinare ancora di più l’ambiente e l’economia della città.

Quella incredibile filiera (illegale) che va dai cassonetti alla acciaieria guadagni? In media, tra i 250 e i 400 euro al giorno, secondo le stime dell’Associazione nazionale recuperatori metalli (Armet). La giornata di donne e bambini, impiegati come forza lavoro per esaminare i rifiuti, inizia presto. Ed è sempre uguale a se stessa: si parte dal proprio insediamento o villaggio attrezzato e si perlustrano i quartieri vicini: tutte le strade di ogni municipio, senza dimenticare nessun cassonetto. Soprattutto quelli più nascosti. Dove, con maggior facilità, i romani possono infischiarsene della raccolta differenziata e abbandonare di tutto. Dai pc alle tv, che

potrebbero e dovrebbero essere depositati nelle isole ecologiche dell’Ama. Invece finiscono nei cassonetti sotto casa. Dove arrivano i cittadini rom e provvedono stoccare il materiale: ottone, rame e alluminio vengono salvati; il resto lasciato per strada. Quando va bene. Perché molto spesso i materiali inutili per i nuovi ‘ferrovecchi’, e anche dannosi, finiscono nei roghi tossici dei campi e dei villaggi attrezzati. Un esempio: nello spazio di Candoni, sulla Magliana, la polizia municipale ha sequestrato i terreni vicini, che nel frattempo erano stati adibiti a discarica di eternit e pneumatici. In totale 87 tonnellate di ma-

Un documento di 8 pagine inchioda l’Atac: è da buttare

“S

ignificative incertezze” sulla continuità aziendale, assenza di un piano industriale, mancato rispetto dei parametri finanziari e una società specializzata – la Mazaras – incapace di esprimere un giudizio sui conti di Atac. Sono queste le falle, soprattutto economiche, della municipalizzata del trasporto pubblico capitolino e che emergono nelle 8 pagine della relazione firmata dal collegio sindacale. La colpa è dell’elevata esposizione debitoria, mentre il bilancio 2013 segna 219 milioni di euro di deficit: +62 milioni in un solo anno. Il rischio? Diminuire il capitale sociale o chiudere gli uffici di via Prenestina per un capitale inferiore al minimo. I sindaci dell’azienda, anche in base alla valutazione della Mazaras, si sono concentrati soprattutto sul lodo con i privati di Roma tpl, sul mancato rispetto del financial covenants (in accordo con le banche) e sulla seconda tranche dei crediti vantati dalla Erg (gli aumenti retributivi per disagio giovanile). L’affidamento in house è stato prolungato fino al 2019, ma ad oggi il Campidoglio non ha ancora stipulato un nuovo contratto di servizio. Che secondo la bozza del piano di rientro, sui conti di palazzo Senatorio, sarà comunque tagliato di circa il 10%. Per questo senza un’inversione di rotta, i dati del bilancio 2013 potrebbero mettere in ginocchio la municipalizzata. La prima crepa è nella discordanza tra il credito vantato da Ifitalia spa, pari a 10 milioni, e quello iscritto nella contabilità di Atac, che raggiunge i 3 milioni. Il collegio, esa-

minando la documentazione, si accorge che le fatture indirizzate ad Ifitalia non avevano allegato il contratto. Non solo. I sindaci mettono anche in dubbio l’autenticità dei documenti: diversa carta intestata, niente numero protocollo, fax diverso da quello della struttura di riferimento, timbro non appartenente alla direzione e firma disconosciuta dal dirigente. Fari accesi anche sul ‘lodo tpl’. Nel 2009 l’azienda è stata condannata a pagare a Tevere Tpl (oggi Roma tpl, privato che gestisce il 10% del trasporto) 31 milioni di euro. Secondo questi ultimi, la somma per il servizio, comprensiva di interessi e maggior chilometri percorsi, è circa il triplo di quanto messo a bilancio dalla società comunale. Lo sco-

perto è di 63 milioni, con la Tevere che ha presentato ricorso in Cassazione; mentre l’avvocatura capitolina ricorda che gli oneri derivanti dal lodo sono a carico del Campidoglio. Capitolo Erg, seconda tranche. Tra i crediti ci sono quelli per i rinnovi del contratto collettivo per circa 129 milioni di euro. Di cui 40, spesi tra il 2010 e il 2013, corrisposti per il disagio salariale giovanile. Neanche un euro, però, è nella manovra finanziaria di palazzo Senatorio. Il Comune, in una nota del 14 maggio scorso, assicura che il finanziamento sarà assicurato dal “debito fuori bilancio”. Senza l’intervento del socio unico, la perdita sarà tutta sulle spalle di Atac. La partita è delicata anche sui financial convenants. I valori del margine operativo lordo, tetto minimo a 58 milioni, sono in ordine; ma si riduce il patrimonio netto, che potrebbe portare a dover rinegoziare le coperture con le banche, “compromettendo la continuità aziendale”. Cifre e numeri che, per i sindaci, portano dritti al codice civile: l’articolo 2447 prevede, per la perdita di oltre un terzo del capitale, che il consiglio di sorveglianza deliberi la riduzione del capitale o la trasformazione della società; il 2484 impone la chiusura per un patrimonio inferiore al minimo legale. L’elevata esposizione debitoria, verso i fornitori, non è più una notizia oramai. L’assenza di un piano industriale, invece, preoccupa di più. Ecco perché la Mazaras scrive impietosa: “Impossibilitati a esprimere pareri e giudizi sul bilancio”. S.I.


IlCORRIERE ROMA DI

QUI PISANA

L

a regione Lazio tra i tanti problemi che deve affrontare legati alle proprie competenze ha nei trasporti uno dei punti chiave: convogli inadeguati, frequenza delle corse, reti insufficienti e infrastrutture deficitarie sono solo alcuni degli elementi della quotidiana odissea di pendolari e cittadini che scelgono, per volontà o per necessità, di usare il trasporto pubblico per i propri spostamenti. Il Consiglio Regionale non sembra però preoccuparsi per lo stato del trasporto laziale visto quanto accaduto il 17 giugno. Nel primo pomeriggio era prevista una commissione congiunta tra Regione e Comune di Roma con all’ordine del giorno la discussione riguardo la Linea Roma-Lido e la creazione di un'agenzia unica regionale per la mobilità, oltre alle audizioni degli assessori alla Mobilita', Michele Civita (Regione), e Guido Improta (Comune di Roma). In tarda mattinata la commissione è stata annullata, ma gli uffici preposti non hanno avvisato del cambio di programma tutti i consiglieri convocati, come nel caso del capitolino Daniele Frongia (M5S) che si è detto “sconcertato dalla mancanza di rispetto dimostrata verso i consiglieri comunali e i cittadini giunti alla Pisana per partecipare alla commissione congiunta sul trenino Roma-Lido.” Santori ha eviden-

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CRONACHE

SALTA LA COMMISSIONE CONGIUNTA REGIONE-COMUNE DI ROMA, MA NESSUNO AVVERTE I CONSIGLIERI

Trasporti? Meglio non parlarne All'ordine del giorno la linea Roma Lido e la creazione di una agenzia unica regionale per la mobilità. Se riparlerà, con buona pace degli utenti

ziato come i “romani pagano il tutti contro tutti del PD, in primis sui trasporti dove l'assessore Improta e Roma Capitale chiedono gli arretrati e il governatore Zingaretti fa Ponzio Pilato”. Alle accuse ha risposto il capogruppo PD Marco Vincenzi, che ha definito le proteste come “un esercizio francamente inutile” e il presidente della commissione regio-

nale, Enrico Panunzi che ha annunciato che la commissione “sarà riconvocata la prossima settimana.” Chi conosce la struttura di via della Pisana non può che avere il sospetto che quei “meri motivi logistici” accennati da Panunzi, ovvero la mancanza di spazi adeguati a celebrare l’incontro, siano solo una foglia di fico per coprire le difficoltà di

una maggioranza divisa anche su come gestire il trasporto pubblico locale, il sospetto è che questa seduta subisca lo stesso rinvio di quel consiglio straordinario dei trasporti richiesto dall’opposizione, iniziato a febbraio, sospeso indefinitamente e di cui nessuno, tra maggioranza in Giunta e in Consiglio vuole parlare. E.M.

A

lla Pisana è spesso così. Chi governa le attività del Consiglio fa e disfa, e non è la prima volte che i cambi di programma non vengono comunicati. Tanto non cambia niente e non succede niente. In quel complesso ai margini della città, all'altezza del Raccordo Anulare si vive come in una bolla, in una navicella spaziale. Chi ha accesso nella stanza dei bottoni fa quel che gli pare, il disprezzo per i cittadini, per gli utenti (ma anche per chi ringhia all'opposizione) è totale. Non si capisca a cosa serva quell'enorme e costoso circo, visto che gli assessori hanno altro da fare, che il governatore conosce a malapena l'indirizzo della Pisana (basta che lo sappia l'autista), che nessuna decisione viene presa da quelle parti. Neanche i dibattiti seri, vengono più registrati, e il lavoro delle commissioni sfuma in un nulla di cui nessuno deve sapere. Non ci saranno più quei giri di indennità e di soldi che hanno portato agli scandali della precedente consiliatura, ma certo non si può definire un posto "sano". Trasporti, sanità (soprattutto) dovrebbero essere oggetto di dibattiti furiosi e quotidiani, di analisi, di documenti, di dossier. Niente da fare. Neanche dell'accademia si riesce a fare. Ma pare che anche l'indignazione abbia lasciato il posto alla rassegnazione. Reporter

REDAZIONALE

U

n docente o Ata precario con contratto “breve”, fino al termine delle attività didattiche o al 30 giugno 2014, ha pieno diritto a vedersi corrisposti tutti i giorni di ferie non godute. Anief torna a ribadire che questa sua prerogativa contrattuale non può essere negata. La direttiva europea n. 88/2003 indica, infatti, che nel conteggio dei giorni da monetizzare vanno indicati tutti i giorni di sospensione delle attività didattiche. Quindi pure le vacanze di Natale e di Pasqua, come gli stop delle lezioni decisi dalle regioni o degli stessi istituti sulla base di esigenze particolari. Oppure la chiusura delle scuole perché diventate seggi elettorali o ospitanti pubblici concorsi. Come, ovviamente, i periodi di malattia che “cadono” nei giorni di sospensione dell’attività didatica. Collocare in ferie d’ufficio durante tali periodi i docenti e Ata precari, al termine del loro rapporto di lavoro, come ci risulta stiano facendo una parte dei di-

PRECARI: ILLEGITTIMO NON PAGARE LE FERIE PER I PERIODI DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE rigenti scolastici, significa voler infierire contro i lavoratori più indifesi. L'articolo 54 della Legge di Stabilità n. 228/12, approvato dal Governo Monti, non è applicabile. Oltre che rispetto alle indicazioni UE, è in palese contraddizione con i pareri espressi sullo stesso tema dalla Cassazione. Lo stesso articolo della spending review che introduce il divieto di monetizzazione delle

ferie dei precari presenta forti dubbi di costituzionalità: secondo Anief è in evidente contrasto con un articolo n. 36 della

“madre” delle nostre leggi. Ma anche con diverse parti della giurisprudenza nazionale. Ad iniziare dall’art. 2109 del Codice Civile, il quale dispone che il diritto alle ferie si concretizza attraverso una fruizione il più possibile continuativa, al fine di soddisfare la finalità specifica “del recupero energetico e della salutare distensione e ricreazione psicologica”. Il concetto è stato ribadito più volte, su casi simili, anche

dai giudici: secondo i quali non si può ridurre il monte ore delle ferie dei lavoratori sottraendo dal computo il numero di giorni che il dipendente ha passato nello stato di malattia. “Le indicazioni di una precisa direttiva comunitaria e le norme nazionali in materia – sostiene Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – parlano chiaro: fino a prova contraria non si può cancellare il diritto a quantificare i giorni di ferie da assegnare di ogni lavoratore sull’intero periodo lavorativo svolto. Quindi anche i giorni di sospensione delle lezioni vanno conteggiati, perché il dipendente rimane in servizio. In attesa che venga adottata una modifica legislativa in Parlamento, non rimane che rivolgersi al giudice del lavoro”. Pertanto, Anief invita tutta i precari cui l’amministrazione nega il pagamento per intero delle ferie non fruite ad impugnare la posizione dell’amministrazione scrivendo a ferie@anief.net. (www.anief.org)


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IlCORRIERE ROMA

CRONACHE

MUNICIPI

DI

INTERVENTO DI CRISTINA MALTESE, PRESIDENTE DEL XII PARTE LA DIFFENZIATA, BISOGNA INFORMARE

“È necessario riconciliare i cittadini con l'Ama”

N

elle ultime settimane sono state numerosissime le mail di cittadini e cittadine che hanno denunciato con forza le inefficienze del sistema di raccolta dei rifiuti nei nostri quartieri. I cassonetti stracolmi, i marciapiedi sporchi, le fermate degli autobus invase da cartacce, sono, nella maggior parte dei casi, le segnalazioni che mi giungono e, nonostante si percepisca la consapevolezza dell’inciviltà di molti, la richiesta di migliorare il sistema di raccolta è divenuta sempre più urgente. I cittadini del Municipio XII in questi giorni hanno ricevuto una lettera, da parte mia e dell’Assessore Capitolino all’Ambiente Estella Marino, nella quale si annuncia l’avvio della nuova raccolta differenziata nel nostro territorio. Il nuovo sistema, che prevede la suddivisione dei rifiuti urbani in 5 frazioni, è stato già avviato nelle zone più periferiche (Malagrotta, Santa Cecilia, Massimina,

Casal Lumbroso, Pisana) con il cosiddetto Porta a Porta (PAP), mentre negli altri quartieri sarà avviata entro la fine di giugno una raccolta stradale. Nel nostro territorio inoltre, presso le sedi del Municipio, nei mercati, a largo Nostra Signora di Coromoto e in via della Pisana, sono stati allestiti dei punti informativi dove personale dell’AMA è a disposizione dei cittadini per fornire notizie e chiarimenti.

Perchè la raccolta differenziata parta con il piede giusto, ho tra l’altro avviato un programma di assemblee pubbliche con l’obiettivo di illustrare i cambiamenti in atto ed anche di sensibilizzare sull’importanza del nuovo sistema nella prevenzione

e nella gestione dei rifiuti, prioritariamente orientata al riuso e riciclo dei materiali. La chiusura di Malagrotta il 30 settembre scorso è stato il primo passo verso una nuova conduzione del ciclo dei rifiuti, più sostenibile e in rispetto della salute dei cittadini. Tuttavia perché Roma possa raggiungere gli standard richiesti dalla Comunità Europea, è necessario “riconciliare” i cittadini con l’AMA. Per questo ho avuto nei giorni scorsi un incontro con l’Amministratore Delegato dell’Azienda Daniele Fortini, al quale ho chiesto un cambio di passo, che porti ad un miglioramento del decoro dei nostri quartieri, e soprattutto al decentramento ai Municipi riguardo la programmazione della pulizia delle strade, del vuotamento dei cassonetti e della manutenzione delle piccole aree verdi. Solo così, a mio avviso, si potrà operare un controllo ed avere una maggiore efficienza del servizio. Cristina Maltese Presidente Municipio Roma XII

L'INTERVISTA/ ANDREA LIBURNI (FI) , PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CONTROLLO GARANZIA E TRASPARENZA DEL MUNICIPIO II

Q

uello degli abusivi è un problema serio, che in un momento di grave crisi economica pesa parecchio. Difficile combatterlo, con le armi a disposizione, e intanto dilaga a macchia d’olio, dal centro storico alle aree immediatamente contigue. Come quella del Municipio II (Piazza Bologna, Nomentano, Salario). Ne parliamo con Andrea Liburdi, primo eletto, al suo secondo mandato, attuale capogruppo di Forza Italia e Presidente della Commissione Controllo Garanzia e Trasparenza. Il fenomeno dell'abusivismo commerciale dilaga. Voi amministratori siete impotenti Il fenomeno dell'abusivisimo a Roma non è un problema facile da risolvere, a prescindere da chi governa nella Capitale. Il punto è andare a capire chi c'è dietro. Per quel che riguarda Roma, ciò che più dispiace è che vediamo famiglie che non arrivano a fine mese e piccole imprese fallire perchè non riescono a pagare le tasse e i propri di-

“Ecco come va combattuto l'abusivismo commerciale” di Patrizio Lemme pendenti, mentre gli abusivi continuano quotidianamente ad aprire la propria bancarella. Il Centro Storico è la zona sicuramente più frequentata dal turismo, quindi è anche quella dove l'abusivismo si manifesta in modo prevalente. Il fatto che Roma dia questo biglietto da visita a persone provenienti da tutto il mondo è la cosa che più mi preoccupa. Nel mio Municipio il fenomeno viaggia a livelli abbastanza elevati, soprattutto nell'area dell'Università, via Ravenna, via delle Provincie e tutte le zone adiacenti ai mercati rionali. Come vice-presidente della Commissione Commercio ho notato anche bancarelle abusive che interrompono il percorso dei diversamenti abili:

è un qualcosa che andrebbe combattuto ogni giorno e non con delle Task Force sporadiche. Il neo sindaco di Firenze Nardella ha messo in campo una task force di 82 uomini per combattere il fenomeno. E voi?

Spero che la task force fiorentina non sia un semplice spot. Colgo l'occasione per sottolineare l'assurdità dell'accordo tra il sindaco Marino e il Comandante della Polizia Municipale Clemente, il quale prevede un incremento delle multe attraverso i tweet dei cittadini. Ed è altrettanto inaccettabile, in un momento di crisi, andare a danneggiare ulteriormente le piccole imprese con l'ordinanza sulla movida appena emessa . Non è certo attraverso questi atti che si combatte movida e abusivismo. Chi c'è realmente dietro il fenomeno? Chi sta dietro a queste bancarelle appartiene a diverse etnie, ma nessuno ci

dice che alle loro spalle non vi siano nostri connazionali. Come si può combattere concretamente l'abusivismo commerciale? Uno dei valori aggiunti sarebbe quello di affiancare al corpo della Polizia Municipale che, per legge e per statuto, non può superare le difficoltà che incontra andando a contrastare il fenomeno, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato laddove ci sono maggiori difficoltà a far rispettare le norme. Questo deve però avvenire tutti i giorni, affinchè ci si abitui al passaggio di uomini in divisa. Io, dopo alcuni di incontri con i cittadini, ho presentato una proposta, interpellando l'Associazione Nazionale della Polizia di Stato, che sta cercando di ottenere dalla Questura un'autorizzazione per svolgere un servizio di controllo nelle vie che io ho indicato per 8 ore al giorno tutti i giorni. Ci siamo proposti noi, io in questo caso quale rappresentante del quartiere e cittadino, di pagare questo servizio attraverso un’auto-tassazione.


IlCORRIERE ROMA IL CASO

martedĂŹ 24 giugno 2014 pagina 8

CRONACHE

DI

DUBBI E POLEMICHE SULLA NUOVA CAMPAGNA "ANDATE PIANO"

Prevenzione o necessitĂ di fare cassa? di Davide Bianchino

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polemica a Roma dopo che il Comune ha piazzato nuovi Autovelox fissi e mobili che vanno ad aggiungersi a quelli giĂ esistenti. L'operazione fa parte della campagna "Andate piano" il cui scopo è la riduzione degli incidenti causati a Roma dall'alta velocitĂ . La veritĂ , però, è che spesso tali sistemi vengono utilizzati piĂš per riempire le (vuote) casse comunali piuttosto che come sistema di sicurezza preventiva. In tal senso si è espresso recentemente anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi: “Questi metodi servono piĂš ai Comuni per fare cassa che alla sicurezza stradale. Se davvero si vuole combattere l’eccesso di velocitĂ , occorre aumentare il numero di vigili ma anche installare il Tutor come avviene sulle autostradeâ€?. E a proposito di “fare cassaâ€?, i nuovi Autovelox romani hanno fatto subito strage di multe: oltre 4.000 nelle sole prime due settimane. Attualmente si viaggia ad una media di circa 750 multe al giorno. Il comandante della polizia locale, Raffaele Clemente, ha deciso di combattere il fenomeno dell’alta velocitĂ con la linea dura e a farne le spese sono migliaia di romani che il piĂš delle volte percorrono le strade incriminate per andare al lavoro o per tornare a casa. Sul fatto che i limiti di velocitĂ debbano essere rispettati da tutti nessuno discute. Forse però bisognerebbe mettere gli automobilisti nella condizione di capire immediatamente dove sono fissati gli Autovelox, magari con una segnaletica ben visibile piuttosto che con postazioni da agguato. In fin dei conti è assodato che per lo scopo cui si prefigge di arrivare è molto piĂš importante la “prevenzioneâ€? piuttosto che la “repressioneâ€?. Anche perchĂŠ le sanzioni sono tutt’altro che leggere: il superano del limite di velocitĂ fino a 10 km/h è punito con 41 euro di multa; dai 10 ai 40 km/h con 168 euro e 3 punti in meno sulla patente; fra i 40 e i 60 km/h 527 euro e 6 punti; oltre i 60 km/h si pagano invece 821 euro, la decurtazione di 10 punti e la sospensione della patente da 6 a 12 mesi. Nella prima settimana di questa campagna anti-velocitĂ , la strada dove si sono registrate il maggior numero di sanzioni è stata via Pineta Sacchetti, evidentemente perchĂŠ l’operazione dei vigili si è concentrata maggiormente in quella zona. Ma in realtĂ le postazioni fisse e mobili di Autovelox sono sparse in tutto il territorio cittadino. Nella speranza di verificare che Roma Capitale mostri in maniera piĂš efficace di quanto fatto finora la sua volontĂ di prevenire gli incidenti, segnalando in modo piĂš visibile gli Autovelox, vi forniamo l’elenco completo delle strade dove attualmente sono stati avvistati.

La mappa dei nuovi autovelox LUNGOTEVERE Verso stadio Olimpico – installato sopra tabellone indicazione traffico Lungotevere in Augusta – sul tabellone luminoso verso piazzale Flaminio Via del Muro Torto – numerose unità all’interno delle gallerie Via Isacco Newton – entrambe le direzioni VIA CRISTOFORO COLOMBO Fiera di Roma – direzione Ostia Corsia centrale prossimità semaforo – direzione centro Corsia centrale prossimità semaforo altezza Circonvallazione Ostiense (Habitat) – direzione centro All’ingresso di Ostia – direzione mare Via Tuscolana incrocio via Gasperina – direzione centro Via di Tor Bella Monaca – direzione centro Via Laurentina dopo i ponti, direzione centro Tor Vergata, via Sorbara, direzione policlinico T.V. verso GRA dopo svincolo la Romanina GRANDE RACCORDO ANULARE Nuova galleria tra Cassia e Boccea, entrambe le direzioni Nuova galleria tra Cassia e Aurelia – direzione Aurelia Tangenziale Est, pali su rampe lato Palmiro Togliatti – entrata ed uscita

tra Aurelia e Pontina – direzione Roma Pontina direzione Casilina VIA DEL MARE Rettilineo oltre il G.R.A. – direzione Ostia Altezza Vitinia – telecamera fissa – entrambe le direzioni Via Laurentina dopo i ponti, direzione centro Tor Vergata, via Sorbara, direzione policlinico T.V. verso GRA dopo svincolo la Romanina VIA PONTINA Altezza Furlanetto – direzione Roma Laterale altezza Spinaceto – direzione Roma Km. 14,800 loc. Mezzocamino – ss8 via del Mare – entrambe le direzioni Villaggio Azzurro, via di Mezzocammino – entrambe le direzioni SS1 AURELIA 33,2 Km. – direzione Cerveteri Aranova e uscita per Fregene, attenzione è montato sotto un ponte, direzione Roma Tra Torrimpietra e uscita per Fregene – è installato sotto un ponte, da Civitavecchia in direzione Roma“

La commedia degli equivoci Roma muore di traffico anche perchÊ nessuno rispetta le regole. E anche perchÊ nessuno le fa rispettare. La campagna di dissuasione fondata sui nuovi autovelox serve per far "andare piano" gli automobilisti? Non prendiamoci in giro. I romani corrono su alcune strade - ben precise e identificate -. e lÏ una massiccia presenza delle forze dell'ordine nelle ore "giuste" sarebbe auspicabile. Ma l'autovelox sull'Olimpica a Villa Pamphili, con le macchine bloccate e in fila all'ora di punta sembra una presa in giro e uno spreco di risorse pubbliche. (visto e documentato). Ci sono dei punti chiave del traffico romano dove sembra vietato alla Municipale di intervenire, non c'è altra spiegazione, e ci sono centinaia di migliaia di

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auto in doppia fila che andrebbero sanzionate e che rallentano la viabilitĂ ; e magari anche alcuni migliaia di semafori e di strisce pedonali retaggi di altre epoche che potrebbero essere rimossi dando respiro agli automobilisti. Troppa fatica, evidentemente. G.T.

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NUMERO 20 ANNO LXVII MARTEDÌ 24 GIUGNO 2014

L’EDITORIALE

SANTA LUCIA

È esplosa la questione sanità. Era ora

Stoppato il decreto sui debiti pregressi C’è sotto qualcosa a pagina 14

a pagina 11

Migranti, è allarme sanitario? a pagina 12 e 13

Pertini, Forlanini, succede di tutto Ma Zingaretti ha altro da pensare

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arlavamo qualche settimana fa del “silenzio sanitario” imposto dall’alto. Silenzio che prosegue tuttora. Una disposizione ferrea, evidentemente, il governatore Zingaretti ha da fare e non vuole essere disturbato. Riunioni su riunioni si susseguono, ci sono tante posizioni da sistemare, operazioni più o meno coperte da concludere. Quello che accade fuori dal palazzo di Via Cristoforo Colombo - problemi seri o spiccioli della sanità - non interessa. Che vada come vada. E poco importa che sui giornali escano titoli cubitali con la richiesta di un milione di euro di risarcimento da parte di una coppia in relazione ad una inseminazione artificiale. Pare che sia una bufala, peggio una truffa dai contorni poco chiari. Ma c’è di mezzo per la seconda volta in pochi mesi il Pertini. E non si capisce bene se l’affaire sfiori anche il S. Camillo. Non ci interessano la dinamica dei fatti. Se ci fosse qualcosa di vero e quel risarcimento dovesse essere corrisposto a pagare in solido dovrebbero essere quell’ospe-

dale e quella Asl (RmB). E vien da pensare che quell’ipotetico milione si sarebbe potuto/dovuto usare dopo la prima denuncia per acquistare macchinari di alta precisione che non lasciano margine di errore perché marchiano tutte le provette con la stessa sigla riconducibile esclusivamente ad una sola coppia, impedendo lo scambio di embrioni. Certo ne arrivano di problemi sulle spalle del bravo Direttore Generale di quella Asl, Vitaliano De Salazar passato indenne attraverso i governi di Storace, Marrazzo, Polverini e Zingaretti. L’unico ospedale di Roma non dedicato ad un santo, oltre all’Umberto I , è il Pertini (ma l’insegna all’ingresso di Ponte Lanciani recita S.Pertini e qualche dubbio viene… ), un Fort Apache che richiede per la sua gestione dei nervi d’acciaio. Sopravviverà. Ma lo scandalo delle provette mischiate e rimischiate, ricordiamo al fratello del Commissario Montalbano, Zinga per amici e nemici, non è cosa da poco e non può essere soffocato o passato sotto silenzio come avviene quotidianamente per i tanti “orrori” della Sanità di

Roma e del Lazio. Qualcuno dovrà pur porvi rimedio. Riflessione. Con le nuove disposizioni di legge tra settembre e novembre andranno in quiescenza capi dipartimento, primari e medici di primo e secondo livello, creando una grande carenza di personale altamente qualificato, ma anche un grande movimento. E già dal 9° piano di via Rosa Raimondi Garibaldi si tenta di capire quanti e quali posti si libereranno. Anche su questo sta ragionando il governatore con i fedelissimi, il risiko si rimetterà in moto. Ripetiamo, che lo stato di abbandono della sanità regionale si avverta ogni giorno di più ha poca importanza. L’ultimo episodio di violenza consumato da un gruppo di rumeni all’interno di un padiglione abbandonato dell’Ospedale Forlanini è da brividi. Un tempo quell’ospedale era un fiore all’occhiello, oggi è alla deriva, visto che vi bivaccano decine di irregolari che ne hanno fatto il proprio rifugio. Fino a quando, Zingaretti, abuserai della nostra pazienza? Il Corvo



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PRIMO PIANO

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L’EDITORIALE

È esplosa la questione sanità. Era ora

È

esplosa a freddo, la questione sanità. C’è di mezzo il caso S.Lucia, da tempo immemorabile sospeso nel limbo delle non decisioni, ma non solo. Aurigemma, Santori, perfino Storace da un lato, i grillini spinti da Barillari dall’altro, caricano a testa bassa. Se non si può discutere di sanità in consiglio regionale tanto vale abolire la commissione. Si va di emergenza in emergenza, con delle amnesie clamorose che non possono essere mascherate con artifizi tecnici. Il presidente della commissione Lena prova ad abborracciare un comunicato di difesa, ma non fa che pasticciare ulteriormente le cose. Parla di situazione surreale, ma non sa andare oltre. Che ne sa in fondo di sanità? In realtà ne masti-

il

ORSINO

S

della

La teoria del complotto torna di moda

È

una settimana nera per la sanità laziale. Il caso S.Lucia, i fattacci al S.Camillo e al Forlanini, il pasticcio di Sora, il caos a Viterbo. Battono in testa i dirigenti che curano la sanità per Zingaretti. Le gole profonde della Regione parlano chiaro, dietro al siluro lanciato dalla Lorenzin contro il S.Lucia ci sono loro, Maurizio Venafro e Flori De Grassi. Per chissà quali motivi. Fanno il gioco dell'opposizione forse hanno scelto il momento sbagliato. Sbagliano tutti alla Pisana, il presidente della commissione sanità, Rodolfo Lena, assolutamente inconsistente, Teresa Petrangolini, che scopre improvvisamente che le cose non hanno funzionato.

Fuori, sul campo, non va meglio. A Viterbo ha perso il controllo della situazione Luigi Macchitella, al San Camillo Forlanini, il nuovo manager Antonio D'Urso è gia alle prese con problemi più grandi di lui, prima i topi e poi l'acqua in rianimazione, i rumeni che stuprano nei padiglioni abbandonati del Forlanini. Un disastro, Si difende con ordine il dg di Frosinone, Isabella Mastrobuono. Il caso Sora la mette a dura prova, riesce a rimediare ai pasticci di Zingaretti. Bene il consigliere Pd Riccardo Agostini,. l'unico ad andare controcorrente. Andrebbe valorizzato.Si sveglia l'opposizione, Luca Gramazio, Antonello Aurigemma battono i pugni. I grillini affilano le armi, è il momento di dare l'assalto alla diligenza.

CHI SALE dall’alto Riccardo Agostini, Isabella Mastrobuono e Antonello Aurigemma CHI SCENDE dal basso Maurizio Venafro, Flori De Grassi e Antonio D’Urso

cano in pochi, per la massa dei consiglieri si tratta di un argomento legato ad affari, poltrone, scambi di favori. E sono in pochi ad intervenire, per prendere le difese della propria parte politica. Grottesche ipocrisie, per la campagna elettorale tutti hanno trovato risorse, tempi, spazi, per le cose più importanti e urgenti, la salute delle aziende che fanno sanità, gli operatori, i pazienti c’è sempre altro da fare. Si poteva pensare che i soldi non ci fossero, ma in realtà quando c’è da spendere per gli amici Zingaretti i soldi li trova. E’ in difficoltà? Che lo dica, tratti e chieda aiuto. Chiunque abbia avuto la sfortuna di assistere a qualche performance dei dirigenti regionali deputati alle questioni sanitarie ne è uscito con una sensazione di panico, di nausea, di disgusto. C’è sempre altro prima dell’argomento da affrontare, i toni sono sempre evasivi, quando non arroganti. Come se facessero dei favori a qualcuno. Vale per tutti, questo, non solo per la questione S.Lucia, intendiamoci. Che pure è tra le più pesanti sul tavolo. Elezioni alle spalle, la Giunta dovrebbe cambiare atteggiamento. Ma non c’è verso. Restano gli affari, gli interessi, i proclami, le beffe. Zingaretti ha altro da fare e da pensare, si vede lontano un miglio. Pensa al partito, a come uscire dalla posizione marginale di presidente della Regione Al partito non l'hanno voluto, in Giunta altri pensano e lavorano per lui. In sanità a sproposito. D'Amato è stato emarginato, Venafro (capo di gabinetto) e De Grassi (direttore generale) fanno il bello e cattivo tempo. Hanno ragione le opposizioni, la sanità dovrebbe essere l’argomento principale di discussione, riguarda tutti e assorbe il 70% delle risorse. Ma nessuno ha il coraggio di tentare di far saltare il tavolo sul serio.


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IL PROF. ALDO MORRONE DIRETTORE DELLA UOC DI MEDICINA L'INTERVISTA PREVENTIVA DELLE MIGRAZIONI DEL SAN GALLICANO FRENA

Migranti, due morti a Roma Scatta l’allarme sanitario? Tbc, altre malattie infettive dai profughi del Corno d'Africa che transitano dalla capitale senza adeguati controlli? L'esperto getta acqua sul fuoco, non è (ancora) emergenza "Arrivano sani e si ammalano qui per le condizioni nelle quali si vengono a trovare" di Francesco Vitale

S

ono morti a distanza di poche ore in due edifici della periferia romana che ospitano da anni centinaia di profughi, in via Collatina e nel tristemente famoso Sealam aTor Vergata. Venivano dal Corno d'Africa. Su entrambi è stata disposta l'autopsia, i sintomi raccontati sono inquietanti. E la Croce Rossa lancia l'allarme. Tbc, altre malattie infettive? E' difficilissimo monitorare la situazione sanitaria dei migranti che transitano per Roma, lo aveva lamentato anche il sindaco Marino, arrivano senza preavviso immigrati da paesi dove c'è una elevata presenza di ceppi di tbc multiresistenti, oltre che di casi di Hiv e di altre malattie infettive. E scatta dunque l'allarme. E insieme il dubbio che non siano veramente preparati ad affrontare questo tipo di emergenza

D

a anni continua inarrestabile la fuga di centinaia di migliaia di persone dai paesi lacerati da guerre, carestie, rivoluzioni. Il Mediterraneo rappresenta una via di fuga quasi obbligata, il fenomeno dei migranti che come i boat people dell’estremo oriente si affidano a organizzazioni senza scrupoli dopo aver passato patimenti inenarrabili è cronaca di tutti i giorni e alimenta vivaci polemiche. Arrivano sulle nostre coste a centinaia, a migliaia ogni giorno, ci sono anche moltissime donne e bambini in condizioni drammatiche. In particolare stanno arrivando sempre più persone dall’Eritrea, dall’Egitto, dalla Somalia, dalla Siria e dal Libano. Costituiscono un’emergenza umanitaria, sicuramente. Ma anche sanitaria? Nei loro paesi d’origine sono diffuse malattie che l’indifferenza del Nord del Mondo non aiuta a debellare. Ci sono dei rischi per l’Italia e l’Europa? I nuovi casi di Poliomielite diagnosticati in Siria, possono rappresentare un pericolo?Ne parliamo con il prof. Aldo Morrone, Direttore Unità Operativa Complessa Medicina Preventiva delle Migrazioni, del

Turismo e di Dermatologia Tropicale Istituto San Gallicano, (IRCCS) di Roma e, per la cronaca, fino a qualche settimana fa direttore generale dell’Azienda Ospedaliera S.Camillo Forlanini Quanti sono gli immigrati a Roma? Esistono pericoli concreti di contagio o malattie? Secondo i dati in nostro possesso, a Roma ci sono circa 560 mila immigrati. Non c’è alcun pericolo di malattia o epidemia. L’unica epidemia è quella della diagnosi di malattie. Gli immigrati non portano malattie dal loro paese di origine. Si ammalano qui, nei centri di accoglienza non adeguati. Provate voi a mettere oltre 300 persone (compresi i bambini) in una strut-

tura che ne potrebbe al massimo contenere poco più di 100. Si ammalerebbe anche un italiano. È una questione di transizione epidemiologica: a causa del sovraffollamento e dell’igiene, gli stranieri si ammalano delle stesse malattie degli italiani Quindi non c’è alcuna emergenza? Assolutamente no. Non dimentichiamoci che una città come Roma, ospita ogni anno, tra turisti e pellegrini, una media di 23 milioni di persone che arriva si ferma per due o tre giorni e riparte. Per non parlare del 1978 quando con Giovanni Paolo II, la capitale subì una “invasione” di polacchi. Se non è stata emergenza quella… Come si dovrebbe attrezzare la nostra città? Io credo che non servano strutture ad hoc, ma la sfida dell'immigra-

zione è quella di dare a queste persone un’assistenza essenziale, investendo sui rapporti umani, il lavoro, lo stato d’animo, l’alimentazione e l’igiene. Occorrono sale di attesa funzionali che siano in grado di riempirsi anche di stranieri. La situazione generale è complessa, il governo è in affanno, la struttura dell’emergenza scricchiola… Oggi, gli sbarchi quasi quotidiani, di disperati in arrivo dall’Africa rilanciano un’attenzione e un dibattito si spera più elaborato e proficuo nell’interesse di tutti: immigrati e italiani. Siamo di fronte alla fuga di decine di milioni di persone dalla fame, dalla guerra e dalla mancanza di prospettive di un futuro dignitoso. Osservando le immagini di uomini, donne e bambini ridotti allo stremo, sorge spontaneo chiedersi in che condizioni di salute arrivano in Italia gli immigrati, almeno quelli che non annegano prima. Il connubio immigrazione e salute ha evidenziato la necessità di predisporre e coordinare una rete di servizi socio-sanitaria in grado di raccogliere la domanda di salute non sempre espressa direttamente dagli immi-

grati, che svolga le funzioni di promozione della salute, prevenzione e diagnosi precoce delle principali patologie a più alta morbilità e morbidità. Come affrontare allora il fenomeno? Nel 2008 il ministro della Salute, Livia Turco, promosse l’istituzione di un “Istituto Nazionale per la promozione della salute dei Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), utilizzando a tal fine la trentennale esperienza della Struttura Complessa di Medicina Preventiva delle Migrazioni, del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell’Istituto San Gallicano (IRCCS) di Roma. Il Centro aveva il compito di sviluppare iniziative volte alla promozione della salute delle popolazioni migranti e, allo stesso tempo, di tutela di quella degli italiani. Anche l’attività che ho diretto per oltre tre anni presso l’Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, era in parte rivolta a ridurre le differenze socioeconomiche nei confronti della domanda di salute delle popolazioni a maggior rischio di marginalità. Inoltre da diversi anni siamo impegnati come Unità Operativa in una serie di missioni umanitarie e cliniche in Africa, Medio ed


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Estremo Oriente, in particolare in Paesi come l’Etiopia, l’Eritrea, il Libano, l’Afghanistan e la Libia. Le riformulo la domanda secondo una angolatura diversa. C’è un rischio di importazione e di diffusione di patologie da noi ormai rare o debellate? I fenomeni migratori in corso, destinati a intensificarsi in futuro, possono costituire un significativo rischio di diffusione di malattie in Italia perché la comunità sanitaria italiana spesso non è adeguatamente preparata alla diagnosi e alla cura. Emerge quindi la necessità di potenziare le competenze, a tutto vantaggio della salute pubblica.Per questa ragione, occorre garantire, al più presto e su tutto il territorio nazionale, la promozione ed equità della salute per milioni di stranieri che in parte diverranno nuovi cittadini italiani e che sono comunque residenti in Italia. La prima forma di integrazione sociale, infatti, riguarda proprio il diritto alla salute. Oggi siamo riusciti a rendere fruibili alcuni servizi alle famiglie immigrate, ma senza che la medicina indagasse sulle cause di malattie dovute al lavoro nero.Il cammino è ancora lungo. Oggi abbiamo di fronte una sfida alla quale eravamo fortemente impreparati, ma che dobbiamo affrontare. È venuto il momento di affrontare il problema con competenza scientifica e con passione.

Dott.ssa Simona Cerulli Medico Chirurgo Specializzato in Medicina Fisica e Riabilitazione

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E il sindaco Marino chiede aiuto al Governo L’ emergenza sanitaria preoccupa e non poco anche le autorità, i particolare a Roma, dove è stata inviata una lettera dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, ai ministri Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, nella quale si esprime profonda preoccupazione per le condizioni “igienico-sanitarie” e per la mancanza di controlli e assistenza agli immigrati che sono giunti e continuano ad arrivare in Italia e nella Capitale in queste ore. Nella lettera Marino spiega che solo du-

rante la notte del 10 giugno sono giunti a Roma dalla città di Taranto, senza alcun preavviso, numerosi cittadini provenienti del Corno d’Africa. “Tali persone vivono in precarie condizioni igienico-sanitarie – spiega il sindaco -, anche per la difficoltà di assicurare misure di assistenza successive agli interventi di prima accoglienza”. Sarebbero quindi necessari presidi territoriali per eseguire screening di tipo medico, che possano da un lato, rassicurare gli immigrati circa le loro condizioni di salute e,

dall'altro, tranquillizzare la comunità che li riceve. Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha ammesso l’esistenza dell’emergenza sanitaria e l’adozione di precauzioni. “Vorrei rassicurare sul livello di costante attenzione del Ministero della Salute, che da mesi sta monitorando la situazione epidemiologica connessa alla crisi geopolitica in atto in Africa e ai conseguenti flussi migratori o spostamento dei turisti” dichiara il ministro.

VILLA STUART, PROGETTO “PATOLOGIE DEL CALCIATORE” Villa Stuart Sport Clinic, in collaborazione con FIFA e LND, promuove il progetto “Patologie del Calciatore”. Per i calciatori dilettanti, la visita e l'inquadramento diagnostico (RX o ECO) sono gratuiti

di Paolo Brandimarte L'iniziativa, promossa da Villa Stuart Sport Clinic in collaborazione con FIFA e LND, mira ad individuare e contrastare le principali patologie a carico del calciatore quali distorsione del ginocchio, lesioni cartilaginee, lesioni legamentose, tendinopatie, strappi, Sport's Hernia e discopatie, soltanto per citarne alcune. Cultura della prevenzione e diagnosi precoce, il progetto lanciato dal Centro Medico di Eccellenza FIFA di Via Trionfale costituisce un'importante ricerca scientifica: il lavoro dei medici della clinica romana servirà a fornire una casistica molto vasta sui disturbi legati alle patologie che affliggono i calciatori. Dr.ssa Cerulli, ci illustri proposti e peculiarità del progetto “Patologie del Calciatore”. “L'iniziativa, promossa da Villa Stuart Sport Clinic in collaborazione con FIFA e LND, è volta a contrastare le diverse patologie che affliggono il calciatore. Previo appuntamento telefonico (Tel. 06. 35528433), i calciatori con sindrome dolorosa potranno recarsi in clinica: la visita e l'inquadramento diagnostico (RX o ECO, ndr) sono gratuiti”. Per essere sottoposto a visita, quali documenti deve portare il calciatore? “È necessario che il calciatore si faccia rilasciare dalla società di appartenenza una richiesta di visita medica su loro carta intestata. Con la suddetta dichiarazione, ha diritto gratuitamente ad una visita medica fisiatrica con accertamento diagnostico (RX o ECO)”.

Quali sono le patologie più diffuse tra i calciatori? “Statisticamente, possiamo annoverare lesioni muscolari, pubalgia, traumi distrattivi della colonna cervicale, traumi distorsivi del ginocchio e della caviglia/piede, traumi distrattivi della spalla”. Quali fattori determinano l'insorgenza di patologie a carico dei calciatori? “Il terreno di gioco e superfici sconnesse, il sovraccarico di lavoro (impegni ravvicinati), l’allenamento mal gestito, preparazione atletica inadeguata e calzature non idonee”. Inquadrare la patologia e definire la soluzione terapeutica più appropriata. Quali i benefici di una corretta diagnosi? “Ridurre i tempi di fermo agonistico, evitando inutili trattamenti eseguiti molto spesso sul sintomo e non sulla causa reale”.

Casa di Cura Villa Stuart Via Trionfale, 5952 (00136 Roma) 06. 355281 – 06. 35528200/308 www.villastuart.it fgiometti.villastuart@eurosanita.it"


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IL CASO

ENNESIMO COLPO DI SCENA NELLA VICENDA DELLA FONDAZIONE DI VIA ARDEATINA

S.Lucia, la Lorenzin stoppa ( 9 mesi dopo) il decreto Zingaretti sui pagamenti pregressi Una bufala? Ma forse c’è sotto qualcosa Ipotesi inquietanti, mentre la Fondazione sfodera le unghie e appare decisa ad andare fino in fondo, seguendo anche le vie giudiziarie E Assotutela denuncia il Ministero alla Procura. Alla fine la vicenda si potrebbe trasformare in una buccia di banana di Giulio Terzi

La replica della Fondazione S.Lucia

U

n paio di agenzie battono nel tardo pomeriggio di qualche giorno fa una nota della Giunta Regionale: il ministero, si dice, si è espresso contro il decreto che autorizzava i pagamenti pregressi alla Fondazione S.Lucia. È un clamoroso colpo di scena nella vicenda che vede protagoniste la Regione e la struttura d’eccellenza di via Ardeatina. Due giorni dopo era prevista in commissione sanità una audizione dei vertici della Fondazione e (strumentalmente) ogni tentativo di approfondire il confronto era stato rimandato a quella fatidica data. Poi arriva il colpo a sorpresa – meglio sarebbe dire a tradimento – che spiazza tutti e pone la questione sotto una luce diversa. Immediata, dura, fredda la reazione del S. Lucia, che in una nota inviata alle agenzie definisce priva di ogni fondamento la presa di posizione del Ministero in quanto il provvedimento in questione emesso il 21 ottobre 2013 non è stato contestato per tempo né dal Ministero né dalla Regione, E’ divenuto inoppugnabile e quindi è stato doverosamente eseguito, scrive la Fondazione, “Ne consegue come siano speciose le considerazioni ora esposte dal cd. tavolo tecnico e sorprendente qualsiasi ipotesi di riaprire la questione”, aggiunge la nota sottolineando che la decisione non può più essere messa in discussione e che il farlo metterebbe in gravissime difficoltà l’istituto. La audizione in Commissione avviene, ma l'attenzione è ovviamente già stata spostata sul nuovo elemento. Non sono più i vertici della Fondazione i protagonisti, bensì il responsabile della Cabina di Regia D'Amato che come fosse una parte terza nella questione richiama alla necessità di aprire un confronto con il Ministero, un tavolo, etc etc. L'operazione è riuscita, si è perso nuovamente tempo e si diluiranno i tempi. Era quello che si proponeva fin dal primo momento Zingaretti, evidentemente. Alla Fondazione non resta che abbozzare o protestare e mettere in campo nuove iniziative per ridurre l'avversario (non si può chiamare altrimenti alla ragione) C’ è sotto qualcosa? Fin troppo facile ipotizzarlo. I tecnici del Ministero si svegliano mesi dopo (a tempo giudiricamente scaduto) per contestare una decisione presa dal commissario ad acta? Chi ha ispirato questa mossa? E’ un ennesimo dispetto, una ritorsione, un modo per prendere tempo e rimandare per l’ennesima volta una discussione pubblica e diretta? Probabilmente c'è dell'altro e l'operazione rientra in un giro di interessi più complesso, ampio e articolato. Troppe cose si muovono dietro le quinte della sanità laziale. C'è chi i favori li fa e chi li riceve. E' una spiegazione. Inquietante. Solo qualche giorno fa il capo di gabinetto di Zingaretti, Venafro, aveva sollecitato un incontro con i vertici del S.Lucia. Sapeva della tegola che stava per cadere sulla testa dell’istituto? La polpetta av-

La nota della Regione Con una nota di ieri del direttore della programmazione sanitaria, il ministero della Salute ha comunicato alla struttura commissariale del Lazio il parere contrario al decreto 75 firmato dal presidente Nicola Zingaretti lo scorso 6 marzo con cui si autorizzavano i pagamenti pregressi all’ospedale SantaLucia, perche’ giudicati troppo vantaggiosi per l’istituto. Con l’approvazione del provvedimento, infatti, la Regione Lazio dava esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato 5890 del 2012, e la conseguente sentenza del Tar 7902/2013, e riconosceva all’Irccs di via Ardeatina, la remunerazione stabilita per le prestazioni erogate nel 2007, cosi’ come determinata dal Commissario ad acta nominato dal Tribunale. Si sarebbe chiusa in questo modo una vertenza che durava da sette anni, dando seguito ad una sentenza definitiva del massimo organo della giustizia amministrativa. Con la nota inviata ieri dal ministero della Salute, si torna sostanzialmente al punto di partenza. Nei prossimi giorni, la Regione Lazio interpellera’ il ministero della Salute per avere lumi su come procedere e chiudere l’annosa vicenda. E anche per capire se le sentenze della Magistratura debbano essere rispettate da tutte le articolazioni dello Stato oppure se, come sembra, debbano contemplare delle eccezioni”. Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio. velenata era già stata confezionata, si deve supporre. Quindi? Ipotizzare una strategia machiavellica da parte degli Zingaretti boys non è poi un grande azzardo. Messi sotto pressione da ogni parte, assediati dentro e fuori la commissione sanità avrebbero realizzato un ardito gioco di sponda. A sollevare la questione, a freddo, con mesi di ritardo, è un soggetto terzo, che si sveglia improvvisamente e boccia una decisione presa dal commissario ad acta, Zingaretti, e sottoscritta dal sub commissario governativo Botti. Quel pagamento autorizzato, relativo a pratiche pregresse sarebbe troppo vantaggioso per il S.Lucia. Bocciamo tutto. Intanto. E tutti i crediti, i milioni che il S.Lucia rivendica e che mille sentenze giustificano? A quel punto Zingaretti può alzare le braccia e affermare seraficamente che lui non c’entra, che è tutta colpa del Ministero e che lui si adegua. E’ uno stop al cronometro, si ferma tutto, intanto fate pure il vostro bel ricorso, ricominciate a

Con il comunicato della Regione Lazio dal titolo “SANTA LUCIA; Regione Lazio, Ministero Salute contrario a decreto che applicava sentenza magistratura” si riferisce che con nota del 16/6 il Ministero della Salute ha espresso parere contrario al provvedimento con cui la stessa Regione ha autorizzato i pagamenti pregressi del 2007 all’IRCCS Santa Lucia. Tale affermazione è destituita di ogni fondamento. Infatti il provvedimento emesso il 21/10/2013 dal Commissario ad acta nominato dal Consiglio di Stato ha natura giurisdizionale e non è stato contestato né dal Ministero (che era l’amministrazione principalmente interessata) né dalla Regione. E’ divenuto inoppugnabile e quindi è stato doverosamente eseguito dalla Regione. Ne consegue come siano speciose le considerazioni ora esposte dal cd. tavolo tecnico e sorprendente qualsiasi ipotesi di riaprire la questione. In uno stato di diritto le decisioni giurisdizionali e dei commissari nominati dal giudice o si contestano nei termini di legge – come nel caso non è avvenuto – o si eseguono – come nel caso è doverosamente avvenuto – e non può più essere messo in discussione a pena di atti arbitrari e abusivi che causerebbero danni gravissimi all’IRCCS Santa Lucia che piuttosto deve vedersi riconosciute anche tutte le somme relative agli anni successivi il cui mancato pagamento sta mettendo a rischio la stessa.

E Assotutela denuncia il Ministero alla Procura della Repubblica

chiedere, a rivendicare. Ne riparliamo, insomma. Probabilmente c'è dell'altro e l'ope- Con una denuncia querela alla Procura della Repubblica, con un razione rientra in azione di responsabilità civile nei confronti del Ministero e con interun giro di inte- rogazioni parlamentari, tenteremo di fare luce mettendo il nostro leressi più com- gale gratuitamente a disposizione per la vicenda Santa Lucia. Lo plesso, ampio e dichiara in una nota il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. articolato. Troppe il provvedimento emesso il 21/10/2013 dal Commissario ad acta cose si muovono nominato dal Consiglio di Stato ha natura giurisdizionale e non è dietro le quinte stato contestato né dal Ministero né dalla Regione. E’ divenuto inopdella sanità la- pugnabile e quindi è stato doverosamente eseguito dalla Regione. ziale. C'è chi i fa- Arrestare questo processo significa soprattutto mettere a rischio la vori li fa e chi li sopravvivenza stessa del Santa Lucia, conclude Maritato. riceve. E' una spiegazione. Inquietante. Ma la realtà non effetto boomerang. Chissà che questa vicenda può essere stravolta fino a questo punto. Ed è non si trasformi in una buccia di banana per logico che a Fondazione sfoderi le unghie e la sua Giunta. Pare che Renzi non ami partiche l’opposizione alla Giunta Zingaretti si colarmente Zinga e i suoi. E il premier ha diprepari a dare battaglia. Esiste giustizia ed esi- mostrato di non farsi tanti scrupoli quando ste quello che viene comunemente chiamato c’è da rottamare qualcosa o qualcuno.


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UN “MODELLO” SEMPLIFICATO DI TRAUMA CRANICO LO STUDIO ANALIZZARE PER MIGLIORARE L’APPROCCIO TERAPEUTICO-RIABILITATIVO

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aramente il quadro che si presenta al neurologo, al neuropsicologo e al terapista della riabilitazione che opera attorno al paziente con una lesione cerebrale di tipo traumatico è netto e definito. Anzi, generalmente è complesso e presenta diverse criticità al punto che da rendere difficile capire quale elemento della terapia - farmacologica e/o riabilitativa - si riveli più efficace. Semplificare il quadro, può consentire di identificare la strategia più efficace da perseguire e di avere maggiore chiarezza per prognosi e progetto riabilitativo. E’ il senso di uno studio svolto presso la Fondazione S.Lucia (Selective Cognitive Dysfunction Is Related to a Specific Pattern of Cerebral Damage in Persons With Severe Traumatic Brain Injury) e pubblicato su Journal of Head Trauma Rehabilitation. Il lavoro parte da una considerazione di fondo. Il deficit cognitivo è una delle consegue-n ze più comuni dopo una lesione cerebrale di tipo traumatico (TBI). Tuttavia, il deficit cognitivo dopo TBI non è un unitario ma coinvolge diversi domini. Fra questi, il disturbo della memoria episodica e delle abilità esecutive sono i deficit cognitivi più frequentemente osservati e quelli che provocano la più grande disabilità nella vita quotidiana dei

Indagare il caso semplice per affrontare meglio uno complesso Uno studio svolto presso la Fondazione S.Lucia (Selective Cognitive Dysfunction Is Related to a Specific Pattern of Cerebral Damage in Persons With Severe Traumatic Brain Injury) e pubblicato su Journal of Head Trauma Rehabilitation pazienti. All’eterogeneità del disturbo cognitivo si aggiunge u n ’e t e r o g e neità nella localizzazione e nella natura del danno neuroanatomico dopo TBI. Infatti, i principali meccani smi di danno cerebrale primario nel TBI, possono essere o un danno cerebrale focale, con contusioni, lacerazioni, ed emorragia intracranica, o un danno cerebrale diffuso conseguenza delle forze di accelerazione / decelerazione del trauma stesso. Molti pazienti TBI presentano entrambi i meccanismi, e il danno cerebrale primario può evolversi nel tempo determinando un ulteriore compromissione cerebrale (danno secondario). L’idea che ha fatto da cornice allo studio è stata quella di in-

dagare alcuni aspetti della relazione cervello-comportamento partendo dallo studio di gruppi che mostrino un “modello” di TBI più semplice. I ricercatori hanno dunque deciso di controllare almeno un aspetto della eterogeneità della lesione cerebrale di tipo traumatico: la variabilità del danno cognitivo. Lo scopo ultimo dello studio era indagare se i pazienti che mostrano un danno cognitivo selettivo presentino anche un

danno cerebrale selettivo. A questo scopo sono stati selezionati mediante un esame clinico e neuropsicologico accurato pazienti con un deficit isolato di memoria episodica o delle funzioni esecutive. A conferma della rarità dei deficit cognitivi selettivi dopo TBI, sono stati trovati solo 15 pazienti su un campione di 185, che rientravano nei criteri di inclusione dello studio. Il lavoro di selezione del campione è durato ben 2 anni ed ha richiesto la collaborazione di diverse Unità Operative della Fondazione Santa Lucia. Il campione finale è stato dunque di 8 pazienti con trauma cranico con deficit memoria episodica e senza deficit esecutivi, 7 pazienti con compromissione della funzione esecutiva e

preservata memoria episodica e 16 controlli sani. Si è riscontrato che ad un danno cognitivo focale corrisponde un localizzazione del danno cerebrale ugualmente selettiva. Infatti i pazienti con trauma cranico e compromissione delle funzioni esecutive presentano lesioni focali che coinvolgono i lobi frontali, mentre i pazienti con disturbi della memoria episodica mostrano atrofia della struttura temporale mesiale (ippocampo). Ciò che è interessante dunque è il potenziale dell’approccio proposto nel lavoro dei ricercatori del S. Lucia. Indagare cosa succede in condizioni più semplici, meno eterogenee, per quanto siano rare, può aiutare a dipanare la complessità e portare alla realizzazione di azioni più mirate nell’attività clinica giornaliera e a lungo termine. In altre parole, la capacità di delineare in modo più preciso relazioni cervello - comportamento associati a TBI può avere implicazioni specifiche per la prognosi ma anche per strategie di trattamento riabilitativo. La ricerca è il frutto della collaborazione di diverse unita operative presso la Fondazione Santa Lucia: l’Unità PostComa (Drs Bivona, Catani, and Formisano), l’Unita di Diagnosi e Riabilitazione Neuropsicologica (Dr Ciurli), e il Dipartimento di Neuriologia Clinica e Comportamentale (Drs Di Paola, Costa, Phillips, and Prof. Caltagirone, and Carlesimo).

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martedì 24 giugno 2014 pagina 17

IlCORRIERE ROMA

LITORALE

IL CASO

DI

LE MANIFESTAZIONI ESTIVE E LA CHIUSURA AL TRAFFICO SCATENANO LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI

Ascom, così… rischiamo di chiudere di Enzo Bianciardi

U

na città senza auto che affossa il commercio. E’ iniziata tra le polemiche infatti, dallo scorso 14 giugno e si protrarrà fino al 24 agosto, la pedonalizzazione del lungomare con chiusura notturna di quasi due chilometri e mezzo. L’inizio, però, è stato un flop. In strada solo pochi volenterosi a far compagnia ai vigili urbani schierati per bloccare gli accessi e dirigere il traffico verso le aree sosta. Degli eventi promessi non c’è traccia, mercatino sul pontile a parte e l’isola pedonale è rimasta “isolata”….Il Comitato civico 2013 ha presentato, a seguito di quanto rilevato, regolare diffida ai vigili urbani a riaprire il lungomare le notti estive, visto che gli unici eventi registrati non occupano la sede stradale. Intanto l’Ascom sceglie la linea dura. Lo scorso mercoledì 18 giugno gli esercenti del centro storico di Ostia, per la seconda volta dalla presidenza di Andrea Tassone, hanno abbassato le saracinesche per protestare contro la scellerata pedonalizzazione del lungomare. “L'abbiamo già sperimentato ad ottobre e ad

aprile. – ha dichiarato Luca Capobianco, presidente dell’Ascom - La chiusura al traffico ha comportato una pesante flessione delle vendite per i commercianti. In questo caso, poi, sono state anche previste attività in aperta concorrenza con gli operatori commerciali locali. I punti ristoro, in particolare, sottraggono clientela a chioschi, bar e ristoranti. Ma c'è di più. Il lungomare di Ostia è una strada di scorrimento strategica. Non esiste una

viabilità alternativa, dunque, le altre direttrici rischiano di essere paralizzate dal traffico e inghiottite dallo smog. Il lungomare è anche parcheggio: con la pedonalizzazione si vanno a perdere circa 2800 posti auto e le aree di sosta individuate dal Municipio sono molti distanti. Per collegarle al lungomare pedonalizzato non sono previsti busnavetta, invece, si parla genericamente di un accordo con l'ATAC per il “potenziamento delle linee di trasporto

LETTERA APERTA AL SINDACO MARINO DELL’ASSOCIAZIONE ONDA CIVICA

“Invece del turismo, il territorio va riqualificato” In una lettera aperta al Sindaco di Roma Ignazio Marino ed al Presidente del X° Municipio Andrea Tassone, Mario Falconi, presidente di “Onda Civica”, una nuova associazione di cittadini, ha fatto il punto della situazione in considerazione della pedonalizzazione e del tentativo di promuovere il mare di Roma come luogo….di vacanza e divertimento. “…Vorrei sottolineare scrive Falconi - che noi amiamo il territorio di Ostia e dintorni in modo passionale, ma anche struggente per il pesante degrado urbano che regna sovrano ed incontrastato: strade indecorose; ambienti sporchi; parchi gioco incustoditi e senza la minima manutenzione, laddove le aree diventano luoghi di pericolo anziché di svago per i bimbi; una pineta meravigliosa che però è diventata luogo deputato ad ogni tipo di prostituzione e di spaccio; collegamenti viari con il centro città che non riescono a sopportare nemmeno i flussi quotidiani di traffico…. una rete di trasporti insufficiente e soprattutto non rispondente alle reali esigenze dell'utenza….Allora, ci vengono oggettivamente alcuni dubbi. Il primo: ma quando si vogliono invitare a casa propria degli ospiti (in questo caso i romani in cerca di svago...), non si dovrebbe, come prima cosa, darsi da fare per renderla "più accogliente e pulita"? E poi ancora: le auspicate risorse economiche, frutto del "divertimento di molti", a chi andranno…..? Ci sarà, per caso, una "speranzella" che parte di quelle risorse possano essere utilizzate attraverso un virtuoso accordo preventivo pubblico-privato, per riqualificare Ostia? E.B.

T

utto è pronto sul lungomare di Ostia per ospitare il più grande spettacolo aereo italiano. L'edizione 2014 del “Roma International Air Show”, in programma dal 27 al 29 giugno riserverà, infatti, grandi ed importanti sorprese agli oltre un milione di appassionati che nelle precedenti manifestazioni hanno affollato il lungomare. Il Team Italia, delegato dall’Aero Club Volere e Volare, ha organizzato l’evento e come già per le edizioni del 2009 e del 2012, al “Roma International Air Show” sono stati invitati, le maggiori pattuglie acrobatiche continentali (i “Red Arrows” inglesi, la Patrouille de France, le Patrulla Aguila e ASPA dalla Spagna, la Patrouille Suisse dalla Svizzera e il Team 60 dalla Svezia), anche i grandi team aerei internazionali, quali: gli Snowbirds dal Canada, gli ” Al Fursan Team” dagli Emirati Arabi Uniti, i Russian

pubblico” senza specificare quante corse in più sono state programmate. Oltretutto, non si fa menzione dell'eventuale prolungamento dell'orario di servizio: la pedonalizzazione si spinge anche fino alle 3 e mezza, mentre di solito l'ultima corsa degli autobus è prevista per mezzanotte”. “Il senso di questa manifestazione – ha replicato Andrea Tassone – è quello di provare a ripensare la nostra città, di restituire spazi alla socializzazione e all’aggregazione dei giovani e delle famiglie, per vivere la nostra città all’aria aperta, a piedi, sui rollerblade o in bicicletta e creare un modello ciclopedonale, caro a tante altre cittadine che si affacciano sul mare. C’è bisogno di cambiamento. Il nostro territorio non ha bisogno di “pannicelli caldi” ma di una terapia d’urto, in grado di risvegliare il tessuto sociale ed economico”. L'aspetto più grave dell'intera vicenda riguarda però la mancanza di confronto e di concertazione: le associazioni di categoria e i residenti del lungomare sono stati letteralmente ignorati e la kermesse è stata autorizzata con una delibera di giunta, senza passare per le commissioni e il consiglio. E' un'offesa alla democrazia e alla comunità. “Il problema è che con questa “sperimentazione” – continua Capobianco - le attività produttive di questo territorio rischiano di sparire. Per questi motivi, abbiamo celebrato il funerale del commercio locale, con tanto di processione e carro funebre. Il “Bar Sisto” di piazza Anco Marzio - una delle attività storiche di Ostia - ha annunciato che non riaprirà fino a quando il Municipio non rivedrà le sue decisioni in merito al diritto di accesso sul lungomare”.

IN PROGRAMMA DAL 27 AL 29 GIUGNO LA PIÙ GRANDE MANIFESTAZIONE AEREA ITALIANA

IL LUNGOMARE SARÀ CICLOPEDONALE

“Ostia Mon Amour” La manifestazione “Ostia Mon Amour” che prevede la chiusura alle auto dalla domenica al giovedì dalle ore 20.30 alle ore 1.30; il venerdì e il sabato dalle ore 20.30 alle ore 3.30. Il Municipio ha previsto sette aree parcheggio, tutte lontane dall’area pedonalizzata: stazione Cristoforo Colombo della RomaLido; piazzale Cristoforo Colombo lato destro; piazzale Cristoforo Colombo lato sinistro; viale Mediterraneo; piazza Bottero; via della Martinica; via dell’Idroscalo, più due, riservate alle categorie svantaggiate, relativamente vicine al centro: via Giuliano da Sangallo e piazza Sirio. In totale, secondo stime dei vigili urbani, sarebbero stati individuati circa 2.500 posti auto, mediamente distanti, però, dal centro città e dal pontile alcuni chilometri (dai 4 ai 7 chilometri). La terapia proposta per aggirare il problema sarebbe il potenziamento dei bus e della metropolitana, soluzione poco gradita e sempre trascurata da famiglie e turisti. L’altro aspetto da risolvere sono i parcheggiatori abusivi che presidiano saldamente le poche aree sosta nei pressi del centro e che estenderebbero la loro influenza anche ai nuovi parking. Per quanto riguarda la ferrovia Roma-Lido, il Municipio ha informato che dal 1° luglio verrà prorogato il servizio fino all’una di notte, il venerdì, il sabato e la domenica. Anche questa è una soluzione che non produrrà, in riferimento a precedenti esperienze grandi effetti, difficile che le “famiglie” scelgano di venire in treno al Lido e di tornare a casa dopo le due di notte con lo stesso mezzo. E.B.

stria nazionale. Com’è noto: le giornate di venerdì 27 e sabato 28 giugno saranno dedicate alle prove, mentre la manifestazione aerea vera e propria si svolgerà domenica 29 giugno a partire dalle 13. L'evento potrà contare anche sul nuovissimo spazio Expo, un vero e proprio villaggio posizionato in piazza Sirio e sul lungomare Caio Duilio, nell’area verde antistante gli stabilimenti “Belsito” e “Plinius”, che avrà fini esclusivamente espositivi, commerciali e culturali. Dalla presenza di velivoli in mostra statica ai simulatori di volo: le iniziative previste per l'edizione 2014 saranno tutte pensate per far crescere ancora l’interesse attorno al Air Show, coinvolgendo e affascinando il pubblico, in cielo e in terra….Tra i temi fondamentali resta l’obiettivo di far conoscere, approfondire e promuovere gli universali valori della cultura aeronautica. En. Bia.

Air Show, lo spettacolo del volo Knights, i Royal Jordanian Falcon, e i Turkish Stars dalla Turchia. Alla pattuglie acrobatiche si affiancheranno i più importanti team aerei da Olanda, Belgio, Danimarca, Polonia, e nuovam e n t e dall’Inghilterra, Francia, Russia, Svizzera, Svezia e Turchia. Uno spettacolo nello spettacolo, capace di catalizzare l’attenzione per oltre due ore. Per quando

riguarda la presenza italiana, oltre alle amatissime Frecce Tricolori, protagoniste assolute dell’evento,

sono state previste le dimostrazioni dei velivoli del Reparto Sperimentale Volo di Pratica di Mare, il lanci di paracadutisti, il passaggio dei velivoli della Protezione Civile che eseguiranno, a pochi metri dalla spiaggia, un ammaraggio, i passaggi degli aerei militari ed il consueto saluto dei jet di linea dell’Alitalia, oltre agli innovativi assetti di volo istituzionali e dell’indu-


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martedì 24 giugno 2014 pagina 18

POLITICA&REGIONE

DI

LABORATORIO CIVITAVECCHIA

I DOSSIER TIRRENO POWER E HCS IN PRIMO PIANO, IL NEO SINDACO CI PROVA

Emergenza lavoro, prime spine per Cozzolino di Patrizio Lemme

I

l tempo di nominare la giunta e di completare le pratiche per il passaggio delle consegne e per il neo sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino è già alle prese con i dossier che si accumulano sulla sua scrivania del neo sindaco di Civitavecchia. Una città oggi avvilita sotto dimensionata rispetto al suo potenziale. Su Cozzolino ricade la pesante responsabilità di riportarla ai livelli che le competono. Certamente ha ereditato un comune in grave difficoltà, soprattutto sul piano dell'ambiente (con pesanti percentuali di inquinamento), della gestione dei rifiuti e della disoccupazione; Cozzolino deve muoversi su più fronti e tutti gli occhi sono puntati su di lui. Il piazzamento di un necessario spartitraffico all'altezza dell'ingresso del porto a pochi giorni dall'elezione, mostra sicuramente una insperata attenzione ai dettagli e ora i cittadini - convinti della necessità di archiviare in fretta i guasti della vecchia politica - si augurano che il neoeletto sia all'altezza anche dei compiti più elevati. Le grane non mancano e la nuova amministrazione deve far fronte subito, ad esempio, alla delicata situazione degli operai di Torre Valdaliga Sud dopo le scelte operate da Tirreno Power. I dipendenti, messi in mobilità, hanno infatti avviato uno sciopero della fame a partire dal 16 giugno: il giorno successivo il Sin-

daco Cozzolino ha incontrato i sindacati e i rappresentanti dell'azienda per aprire un nuovo canale di dialogo. Tra i dossier c’è quella della Tia del 2011. Non è ancora ben chiara la posizione di Cozzolino sulla tassa straordinaria sui rifiuti che Tidei aveva imposto retroattivamente durante il suo mandato e sulla quale, in campagna elettorale, il candidato M5S aveva promesso soluzioni alternative. Una situazione assai delicata, persino il Codacons ha inviato una lettera al nuovo inquilino del Pincio, affinchè chiarezza al più presto. E a ragion veduta, visto che la TIA è già stata dichiarata illegittima dal TAR. Sul piano strettamente politico c’è da ricordare che lunedì 23 c’è stato il primo Consiglio Comunale, in occasione del quale Cozzolino ha prestato giuramento e illustrato il suo piano di lavoro. Un elemento è chiaro da subito, il M5S detiene la maggioranza assoluta e non scenderà a patti con nessuno. La gente mediamente mostra interesse e fiducia. Gli amministratori del passato non hanno portato a soluzione problemi ed emergenze, dicono in molti, proviamo l’alternativa grillina. "Ho scelto di dare la mia fiducia a Cozzolino – afferma Serena, studentessa, elettrice 5 stelle – e il motivo è legato ad una grande delusione verso le precedenti amministrazioni comunali, al fatto di non trovare assolutamente tollerabile

ECCO DOVE TROVARCI supermercati SUPERMERCATO PIM CORTINA D’AMPEZZO VIA TRIONFALE, 8044 00135 ROMA SUPERMERCATO PIM TORREVECCHIA VIA DI TORREVECCHIA 313 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM MAFFI VIA PIETRO MAFFI, 114 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM FONTANILE VIA DI TORREVECCHIA, 590 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM ODERISI VIA ODERISI DA GUBBIO, 133 00146 ROMA SUPERMERCATO IPERFAMILY VIA DI TORREVECCHIA, 1050 00168 ROMA SUPERMERCATO PIM NEWTON VIA FELICE BELLOTTI, 2 00151 ROMA SUPERMERCATO PIM CASALOTTI VIA PIEDICAVALLO, 39 00166 ROMA SUPERMERCATO PIM IGEA VIA IGEA, 42/44 00135 ROMA SUPERMERCATO PIM BIOLCHINI VIA LUIGI BIOLCHINI, 15 00146 ROMA SUPERMERCATO PIM BRAVETTA VIA DI BRAVETTA, 403 00164 ROMA SUPERMERCATO PIM VIA TERESA DE GUBERNATIS SNC SUPERMERCATO PIM VIA VIARA DE RICCI, 51

che debbano essere i cittadini a pagare per le mancanze di gestioni evidentemente inadeguate. Penso anche all'inquinamento e alla riconversione a carbone della nostra centrale, che ha determinato un aumento pauroso delle malattie, in primis, purtroppo, dei tumori. Spero che le cose cambino". Certo, Cozzolino non è un politico di pro-

fessione, ma la gente vede in lui un rappresentante onesto in grado di dare voce a una cittadinanza che sta pagando le conseguenze di gestioni fallimentari e che ha perso ogni fiducia nella vecchia politica. C’è anche chi, ovviamente, la pensa diversamente e non ha digerito la sconfitta. Come Jacopo, elettore PD: "Tidei era l'unico in grado di contrapporsi ai forti interessi economici che ruotano intorno al porto. In più il programma della sua coalizione era il più completo e dettagliato degli schieramenti". Forte tensione anche al mercato, cuore pulsante della città, dove si sono accesi gli animi tra i commercianti. Infatti, solo alcuni di essi si sarebbero

trasferiti nella nuova struttura in tempo per non incorrere nei 5 mila euro di multa e nella revoca della licenza, ma ovviamente chiedono che la legge venga rispettata da tutti. Una bella gatta da pelare per l'assessore alla Cultura, al Turismo e al Commercio d'Antò che ha già fissato un incontro con i rappresentanti della categoria. C’è poì la patata bollente, la vicenda più difficile e travagliata: quella della HCS. Cozzolino, infatti, avrebbe deciso di "congelare" circa 600 mila euro destinati all'azienda, ma così facendo potrebbe esporre la stessa e i suoi dipendenti a maggiori difficoltà. Da una parte c'è quindi la necessità di risanare il bilancio comunale, dall'altra quella di non lasciare al proprio destino le persone e i lavoratori che ruotano intorno ad HCS. Lo aspettano tutti con il fucile puntato.

SI RINGRAZIANO I SEGUENTI ESERCENTI CHE CI OSPITANO E DISTRIBUISCONO OGNI SETTIMANA

edicole ARNAUDI ANTONIO Via Merulana, 139 ARPINI BRUNA Piazza del Parlamento BALZOTTI LUCIANO Via del Tritone, 152 BONELLI ALFREDO Via Roma Libera, 22 BRESSI VITTORIA Via Ripetta/Via Tomacelli BUFFONI NADIA Via XX Settembre, 96/97 CAIAFFA BRUNO Largo del Tritone CAMPONESCHI RITA Galleria Colonna (Alberto Sordi)Largo Chigi CANU ANNA Salita de Crescenzi/ Pantheon CASUCCI SILVANA Piazza Sonnino CECCHINI BEATRICE Piazza Farnese CIARDULLI FRANCESCA Viale Carlo Felice/ San Giovanni COLASANTI ELENA

Piazza Pasquale Paoli DE CAROLIS ALDO Piazza San Silvestro, 13 DE SERIO EDOARDO GALLONI MASSIMO Piazza Indipendenza DE SILVESTRI WANDA Largo Tassoni Corso Vittorio DI STEFANO FIORELLA Piazza Cinquecento, 64 Via d’Azeglio DURANTINI MARCO Vicolo Sciarra / Via del Corso FARINA ROSSANA Piazza Campo de’ Fiori, 2 FERDINANDI MARILISA Piazza della Minerva, 37 FERRI SERGIO Piazzale Albania FIORETTI ANDREA Viale Trastevere ang. Via Morosini FURINI ENRICO Piazza del Gesù, 48 GIORGETTI MARIA GRAZIA Piazza Capranica

GIUSTI ROBERTA Piazza del Viminale GRECO MARCO Piazza di Spagna, 57 GREGORI BRUNO EREDI Via Zanardelli altezza civ. 16/1 LORIA AURORA Via E. Filiberto Altezza civ. 144 MANCINI ALBERTO Via della Dogana vecchia MASINI ANTONIO Piazza Fontanella Borghese MASSARONI ELISA Largo Arenula MATTEUCCI MARISA Piazza santa Maria Liberatrice MILLO SERGIO Via dei Sabini Via del Corso NOTARPIETRO ELENA Via Boncompagni, 12/14 PERUGINI CINZIA Viale Manzoni Via Merulana

RO.MA SRL Via Sora Corso Vittorio Emanuele ROMANO FRANCESCO Via Marmorata/Largo Gelsomini SIRAMA SNC Piazza Benedetto Cairoli STAIANO MARINA Via Merulana, 204 TERASCHI PRISCILLA Via della Scrofa, 101 VENDITTI STELLA Via Celimontana, 5 VERDONE MARIA ANTONIETTA Via Mario de’ fiori/ via della Croce VITELLI MAURIZIO Via Flavia, 52 EDICOLA Piazzale Roberto Ardigò EDICOLA Piazza Morelli EDICOLA Via Rosa Raimondi Garibaldi TOMASSI viale Cortina d'Ampezzo BRUGÈ PIERINA Corso di Francia


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SCENARI

IlCORRIERE ROMA

POLITICA&REGIONE È DECISO, I CANTIERI APRIRANNO NELL'APRILE 2015

DI

LE MANIE ASTROLOGICHE di Patrizia Tamiozzo Villa con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po' maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente (giovedì, 12 giugno 2014)

♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)

Giove e Marte in aspetto negativo al vostro Sole vi sconsigliano la dialettica pungente e vi esortano alla calma interiore;per fortuna Mercurio positivo vi consiglia le mosse opportune per avere un buon accordo con tutti.

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio)

Venere vi rende molto affascinanti ma Saturno in opposizione vi consiglia di lasciar perdere eventuali corteggiatori e di tenervi stretto il vostro amore,solo così sarete contenti ,in famiglia e fuori. Soddisfazioni dai figli con bei voti a scuola.

Troppo bello per essere vero: la Roma-Latina parte sul serio?

C

i sono voluti 13 anni per arrivare ad un punto fermo. Era - e fino a che la prima pietra non sarà posata i dubbi resteranno - una delle grandi opere ritenute utili/indispensabili/inutili/dannose e come tali tenute a galleggiare nel limbo, Pare che improvvisamente qualcuno abbia cambiato il verso della storia.. E la Roma-Latina si fa sul serio, nonostante le battaglie ambientaliste non ancora concluse e i contenziosi non del tutto estinti.- l’autostrada diventerà realtà: i cantieri apriranno il 4 aprile 2015, lo ha annunciato Vincenzo Pozzi, commissario governativo straordinario per l’esecuzione del Corridoio Tirrenico Meridionale, che ha indicato anche - e questo fa sorridere - la data dell'apertura al traffico: 30 marzo 202. Si tratta di 186 chilometri, di cui cento in autostrada.

Costo per chilometro 14, 6 milioni di euro, costo complessivo lordo dell’intervento è pari a 2.728,7 milioni di euro. La vicenda Mose scotta, di questi tempi. Ma serve essere ottimisti. La nuova infrastruttura avrà effetti positivi nello sgravare le altre arterie di grande scorrimento. Ad opera realizzata si stima che si avrà una riduzione del traffico del 40% sulla RomaFiumicino, del 19% sul Gra, del 12% sulla Colombo, del 22% sulla Pontina. Ci sarà an che un riflesso indotto sulla sicurezza, oggi la Pontina è la terza strada per numero di incidenti per chilometro. Infine le ricadute occupazionali stimate in 4000 addetti, diretti e indiretti, durante la fase di realizzazione dell’opera; 182 posti stabili diretti nei 50 anni successivi di gestione; 50.000 unità di lavoro annue indirettamente create nell’indotto nel periodo di gestione. Una scommessa che vale.

esercizi commerciali GELATERIA PARADISO VIALE I. MONTANELLI 130 MONTANI ICE VIA DI CASALOTTI, 59/A GELATERIA RETRÒ VIA BALDO DEGLI UBALDI, 118 LA CAFFETTERIA MASSÌ DI SCARDELLA MASSIMILIANO VIA G. ALLIEVO 41 ROMA BAR TABACCHI LEANDRI VIA PAOLA FALCONIERI 81 ROMA BAR A QUATTRO SRL DI MONTECCHIARI PATRIZIO VIA P. VENTURI 73 ROMA BAR DI LA MARCA LUCIANO VIA TOR DE SCHIAVI 153/A ROMA KRISTAL BAR SNC CIRC.NE NOMENTANA, 568-570 ROMA BAR GELATERIA TERRA ANNAMARIA, VIA LIVORNO 13 ROMA PASTICCERIA SALENTINA VIA LAGO TANA 51 ROMA (METRO B1 LIBIA BAR CIRCO MASSIMO VIALE AVENTINO, 14 ROMA GA MA DA SNC VIALE AVENTINO 28 ROMA

LIBRIZZI GIORDANA VIALE AVENTINO 101 ROMA STINZIANI ANGELO VIALE AVENTINO 78 ROMA GELATERIA PUDDINU VIALE AVENTINO 59 ROMA BAR AUGUSTO MASSIMO VIA DEL CIRCO MASSIMO, 5 ROMA BAR CIAMPINI VIALE DELLE TRINITÀ DEI MONTI ROMA CAFFÈ VAN GOGH VIA DELLA PINETA SACCHETTI ROMA BAR GIOVENALE PIAZZA GIOVENALE 6 ROMA VALORANI’S FORUM LARGO CORRADO RICCI, 30 ROMA BAR DI AFFATATI PIER MATTEO VIA CLAUDIA 14 ROMA BOATTINI BAR VIA MASTROGIORGIO 58 ROMA BAR DI CAPALDO SIMONE VIA DELLA LUNGARA 39 ROMA ALOISE DOMENICO VIALE TRASTEVERE 36 ROMA BRONTOLO, ABBIGLIAMENTO BAMBINI, DI SILVI SIMONA VIA STELVIO 12 ROMA

GELATERIA FIOR DI LUNA VIA DELLA LUNGARETTA 96 ROMA GELATERIA MIANI MARIA GIOVANNA VIA DELLA SEGGIOLA 12 ROMA BAR ICA VIA GASPARE GOZZI, 61 ROMA BAR VIVONA PIAZZA VIVONA 20 ROMA BENEVENTO BAR VIA ACHILLE FUNI, 32 ACILIA MALI SRL BAR MARTINICA VIA DELLA MARTINICA 151 ROMA ZAMA CAFFÈ PIAZZA ZAMA 5 ROMA OLD SHAMROCK VIA CAPO D’AFRICA V26/D ROMA CAFFÈ MARTINI DI ROSSI STEFANO PIAZZALE DEL COLOSSEO 3 A/B ROMA RISTORANTE ALFONSO COUS COUS VIA BRESCIA, 23 ROMA ANTICA DOMUS VIA S.GIOVANNI IN LATERANO, 6 ROMA ALIVERNINI ROBERTO VIA CASTELFORTE 27 ROMA ROCCI DANILO VIA TOR DE SCHIAVI 340 ROMA DI MUZIO DOMENICO VIA FEDERICO DEL PINO 62 ROMA BAR GASTRONOMIA SGANGA ANTONIO PIAZZA NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE 11 ROMA

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)

Una ventata economica molto gradevole,con Mercurio nel vostro segno che vi dona l’opportunità di guadagnare qualche euro in più e con Marte favorevole che vi rende energici e intraprendenti,e se siete ancora soli questo è il momento giusto per fare quella conquista.

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)

Avrete la capacità di portare a compimento quel progetto che avevate in mente da tempo e il merito non sarà solo di Giove - il pianeta della fortuna - ancora nel vostro segno,ma sarà proprio vostro che siete capaci da sempre di risolvere i vostri guai.

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)

Con Urano come amico e con Mercurio favorevole,riuscirete a risolvere quel problema delle tasse che ultimamente ha gravato sulla vostra casa e nella vostra vita. Le storie d’amore vanno un po’ a rilento anche per colpa di una Venere negativa.

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)

Ordinati e prudenti, come al solito, dovrete cercare di rassettare le vostre cose e soprattutto i vostri risparmi. In amore tutto procede abbastanza bene per merito di una bella Venere amica che vi rende più espansivi del solito.

BAR NATI STANCHI VIA TOR DE SCHIAVI 306 BAR MARIO VIA BRA 15/19 ROMA CAFFÈ SCHETTINO VIA SAN MELCHIADE PAPA ROMA BAR PASTICCERIA DI COLA FILIPPO VIA RUGGERO ORLANDO 68 ROMA LOVE 4 PIZZA VIA PEVERAGNO 52 ROMA BAR MEDIANO VIA TRIONFALE 11454 ROMA BAR TABACCHI DELLA SALA ANNA VIA PASQUALE II 109,111 ROMA ANTICO CAFFÈ DI ROMA VIA GIANNINA MILLI 52 ROMA BAR DI MANUEL ARIS VILLANI P.ZA MARESCIALLO GIARDINO ROMA BAR BARCOLLANDO VIALE ADRIATICO 139 ROMA TRATTORIA DA PAOLO, VIA SAN FRANCESCO A RIPA, 92 ROMA ESTETICA-SOLARIUM ESSENZA VIA STELVIO 15/17 ROMA ILIOS CUCINA GRECA VIA GASPARE GOZZI, 119 ROMA LE PETIT CAFE' VIALE VEGA N.6 ARTE BIANCA PANE, PIZZA, DOLCI E...SFIZI VIALE ADRIATICO, 97

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)

Una settimana abbastanza serena in cui avrete l’occasione di rincontrare gli amici che avevate persi di vista e che ora tornano a farsi vivi per merito di un bel Mercurio amico che vi fa avere incontri con loro e vi procura qualche gratificazione, anche economica.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)

Cambiamenti utili nel vostro lavoro recati da Saturno -il Maestro dello Zodiaco- che sa come guidarvi per la strada giusta. Venere opposta vi rende un po’ gelosi ,cercate di essere teneri con il vostro amore e non comportatevi come detective in cerca di eventuali tradimenti.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)

Mercurio all’opposizione non favorisce i vostri contatti e nemmeno le comunicazioni,per cui se Il computer va in tilt o il cellulare si guasta, sapete già di chi è la colpa; importante è non cercare di bisticciare e andare d’accordo con tutti,specialmente con il partner.

♑ Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)

Qualche bisticcio famigliare come sempre accade,specialmente ora che Giove in opposizione vi ingrandisce le cose per cui fa sorgere qualche piccolo contrasto in famiglia, oppure vi fa prendere multe se siete al volante. Cercate invece una romantica evasione con il vostro amore.

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)

Mercurio e Marte favorevoli vi restituiscono la vostra voglia di fare che avevate trascurato un po’ per via di Saturno e Venere negativi che vi facevano sentire poco amati e incompresi dai vostri cari,ora però tutto riprende a filare nel verso giusto,

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)

Qualche bisticcio con il vostro amore può essere cancellato da una romantica Luna nel vostro segno che unita a Nettuno vi rende più romantici e idealisti del solito(…e lo siete già tanto…)Mercurio grava sulle vostre finanze e ci vuole un po’ di pazienza ma poi tutto si rasserenerà.

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martedì 24 giugno 2014 pagina 21

DI

PROVATO PER VOI OPERAZIONE CHIANTI FRESCO

L’

Se un bicchiere di rosso diventa l’aperitivo dell’estate romana

estate romana si ripresenta all'insegna del vino, e tra gli eventi enogastronomici che stanno "invadendo" la capitale l’iniziativa più originale è sicuramente quella legata all’operazione-Chianti fresco, partita la settimana scorsa e già decollata prepotentemente in tutta la città. In oltre cinquanta ristoranti e una ventina tra enoteche e wine bar si sta proponendo il celeberrimo rosso toscano in una veste "inedita": servito a 16°, fresco, adattabile all'afa cittadina. La temperatura bassa ne risalta la gradevolezza di profumi e aromi, rispettando le proprietà organolettiche del vino ed esaltando l'eccellenza del Chianti, spiegano gli addetti ai lavori, una scommessa ardita e già quasi vinta. E’ un viaggio enogastronomico di notevole interesse lungo itinerari precisi o causali nel centro storico romano e nelle immediate vicinanze, studiato per avvicinare L’idea è semplice e originale e pare stia conquistando tutti, residenti, turisti, giovani e anziani, che non rinunciano a sperimentare la novità, assieme ad un pasto normale o a degli adeguati stuzzichini. Nei locali di tendenza frequentati da una clientela giovane ed eterogenea come in diversi ristoranti storici (Camponeschi, Fortunato al Pantheon per citarne un paio tra i più celebrati) trovi avventori intenti a trasgredire sorseggiando un calice di Chianti e ti rendi conto che

di Francesco Vitali Rosati

l'iniziativa promossa dal Consorzio Vinattieri Romani, insieme all'Arte dei Vinattieri, all'Accademia della Cultura Gastronomica e a Botteghiamo, funziona e sta imponendo una nuova e originale moda destinata a durare nel tempo. C’è un pubblico colto, raffinato, capace di cogliere la proposta e la novità con una sorta di snobismo intellettuale, anche perché i ristoratori coinvolti nell’operazione fanno a gara per abbinare i piatti giusti della cucina romana. Spopola anche il curioso termometro rosso con il quale platealmente qualcuno misura la temperatura della botti-

glia prescelta e prelevata dalla cantina. Un gioco politically correct. Ma ci sono anche tanti giovani legati al primo prosecco che passa e alla birra. I convertiti. E scopriamo che nei wine bar, all’ora dell’aperitivo, il Chianti fresco va benissimo ad arricchire le alternative del “rito”. "Non sapevo che il Chianti fosse così buono anche freddo", confidano in molti "Non si finisce mai di imparare". L'intento è anche educativo, sicuramente, gli amanti del buon vino possono essere soddisfatti.

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Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi direttore Giovanni Tagliapietra direttore responsabile Filippo Gesualdi redazione via Boezio, 6 00193 ROMA tel. 06/32803407 redazione@corrierediroma-news.it www.corrierediroma-news.it Marketing & Pubblicità pubblicita@corrierediroma-news.it stampa Arti grafiche Boccia spa via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno P. Iva e Codice Fiscale 9713300584 registrazione Tribunale di Roma n.379 del 17/08/1948 SIAMO ANCHE SU VISITA LA NOSTRA FAN PAGE www.facebook.com/ilcorrierediroma PER RIMANERE AGGIORNATO IN TEMPO REALE


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martedì 24 giugno 2014 pagina 22

L'ALTRA FACCIA DEI MONDIALI

Quella tecnologia che tanto disturba Monsieur Platini di Georgia Viero

«M

arketing calcistico che avanza,controllo della legalità che indietreggia» è così che tuona l’avv.Carlo Taormina al “Processo di Biscardi speciale Mondiali”mentre tutti gli animi in studio sono accesi quando si tocca l’argomento scottante “moviola in campo” in riferimento anche agli ultimi incontri del mondiale. La partita Francia-Honduras ad esempio rimarrà nella storia non solo per l’assenza degli inni nazionali( ai quali,scherzo del destino,la tecnologia non ha saputo porre rimedio)ma anche e soprattutto per l’utilizzo del GOALCONTROL che è stato decisivo nell’individuare correttamente e certamente l’esistenza del Goal di Benzema .L’arbitro Sandro Ricci grazie all’aiuto delle 14 telecamere preposte a fornire un inconfutabile verità sui goal fantasma,ha potuto finalmente

Direttamente dal Processo di Biscardi in esclusiva sulle pagine del Corriere di Roma: Giorgia Viero. Notizie, curiosità e approfondimenti nel panorama sportivo

coadiuvarsi di quello che è forse uno spiraglio di luce per poter vedere domani un calcio più giusto. Nonostante ciò alcuni esponenti del mondo sportivo si ostinano ad opporsi all’aiuto meccanico in campo,alla vista di occhi non di carne ma di metallo. Lo scettico per eccellenza continua ad essere Michel Platini,infatti neanche le recenti e forti dichiarazioni di Blatter che è ora favorevole alla possibilità

di consultare le immagini televisive,hanno smosso l’animus del presidente UEFA dal momento che egli continua a sostenere imperterrito che per un “calcio tecnologico”si dovrebbero spendere cifre astronomiche e che ad osservare i filmati si perderebbe troppo tempo durante la partita(!!!).Nel frattempo il battagliero Aldo Biscardi che da oltre 34 anni combatte a favore della moviola in campo inizia a notare un riconoscimento,una luce in fondo al tunnel dell’ingiustizia sportiva. Se possiamo pregustare una futura e auspicata vittoria della tec-

nologia sul campo di giuoco è anche grazie alla storica iniziativa processuale del duo Avv.Carlo Taormina e dell’Onorevole Paolo Cento che stanno portando gli arbitri in tribunale garantendo così una responsabilizzazione delle giacchette nere. E’ in corso un processo ed il PM che cura ogni aspetto è Gabriella Fazi,magistrato che ha già provveduto a nominare un Consulente Tecnico per indagare sulle azioni arbitrali più contestate e clamorosamente ingiuste. Del resto è vergognoso che solo nel 2014,in coincidenza con i mondiali,si sia arrivati alla “piccola svolta”chiamata anche “Goal Line Technology ,Bombolette spray segna-posto del calcio di punizione e time –out di recupero per via di condizioni climatiche difficilmente sopportabili. E’ il caso di dirlo “chapeau” al Processo di Biscardi e manteau sulla testardaggine di monsieur le president UEFA.


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martedì 24 giugno 2014 pagina 23

DI

ADA INCONTRA IL MONDO”, SCELTI PER VOI “VILLA DAL 27 GIUGNO AL 31 LUGLIO

Musica per tutti i gusti rigorosamente low cost di Maria Pia Miscio

A

nche quest’anno “Villa Ada incontra il mondo” dal 27 giugno al 31 luglio. Torna la variegata manifestazione estiva che per la ventunesima edizione sui rinnova nella formula ampliando l’offerta: non solo concerti rigorosamente low cost, ma un vero e proprio villaggio estivo sulla Salaria con un’area dedicata al fitness, un’area bambini, bar e dj set fino a notte inol- Sopra Booker T. e a destra gli Almamegretta che si esibiranno mercoledì 16 luglio trata. Ancora una volta Roy Paci e Mamo Giovenco, anime della manifesta- costruisce pozzi in Kenia. Rock indi- confini. Se amate serie cult come “Walzione, hanno ideato un calendario in pendente e rigorosamente italiano con king Dead” e “Breaking Bad”, conoscegrado di soddisfare ogni palato, spa- The Zen Circus, impegnati l’1 luglio. rete senz’altro la musica di Timber ziando dall’elettronica al punk inglese, Il giorno successivo, il 2 luglio, sarà in- Timbre, duo autore di numerosi brani dal rock all’hip hop, dalla musica con- vece l’australiano Benjamin Stanford, inseriti nelle colonne sonore delle temporaneaal dub. Unici requisiti ri- in arte Dub Fx, a raccontare la storia serie: saranno a Villa Ada mercoledì 9 chiesti a chi voglia incontrare il mondo della sua conversione musicale luglio. Il rap made in Italy di Emis Killa a Villa Ada, essere curiosi e amare la dall’heavy metal al reggae e all’hip hop. (all’anagrafe Emiliano Rudolf Giammusica indipendente. Basta dare un’oc- L’hip hop è ancora al centro del credo belli) trascinerà tutti giovedì 10 luglio chiata alle date in programma per musicale dei Roccia Music Tour, collet- perché il ragazzo è davvero un camaverne un’idea. L’inaugurazione della tivo di artisti-manager che gestiscono pione nella rap battle. Non ha davvero rassegna è affidata il 28 giugno al duo ogni aspetto del business musicale, bisogno di presentazioni Teho Teardo, underground Aucan e al loro dj set in dalla creazione di testi e musiche, al pluripremiato compositore che ama la bilico tra rave e concerto punk. Rock e lancio di un novo ep: saranno a Villa sperimentazione e la commistione di generi: si esibirà venerdì 11 luglio con metal si mettono invece al servizio Ada il 3 luglio. degli altri lunedì 30 giugno con “Rezo- Voci di casa nostra sabato 5 luglio con Blixa Bargeld. E’ ventennale la storia phonic”, nuovo progetto musicale del Roy Paci e gli Aretuska, uno dei pro- dei Bluebeaters guidati dal frontman batterista Mario Riso che festeggia i getti più divertenti e solari della scena Giuliano Palma; e anche se ora sono suoi venti anni di carriera dedicando la musicale italiana con il loro ska-jazz in orfani di Palma conservano tutta la serata all’associazione Amref Italia che salsa caraibica e la loro sicilianità senza loro vitalità. Si scrive “dub music”, si

legge Almamegretta: la band, con la voce di Raiz, sarà a Villa Ada mercoledì 16 luglio insieme ad Adrian Sherwood. Viaggio alle radici del soul giovedì 17 luglio con lo straordinario Booker T. , maestro dell’organo Hammond. Direttamente da Parigi i Nouvelle Vague amano unire all’eleganza della Bossa Nova la melodia melanconica della New Wave: da ascoltare venerdì 18 luglio. Chitarre frenetiche e percussioni animeranno la serata di lunedì 21 luglio, quando a Villa Ada arriveranno lo spagnolo Muchachito e i suoi complici. Se amate il romanzo giallo italiano firmato da Giorgio Scerbanenco la serata del 22 luglio è per voi: largo ai Calibro 35, strepitoso quintetto milanese che agli eroi del poliziesco si ispira da sem-

pre e propone ora un nuovo album con dodici tracce originali ispirate a Scerbanenco. Imprenditore mancato e neo-urlatore italiano, ecco arrivare Dario Brunori, in arte Brunori Sas, che venerdì 25 luglio proporrà i suoi brani da canzoniere italiano. Ancora rap italiano con Salmo, che spopola su YouTube, sabato 26 luglio. Altra musica, domenica 27 luglio, con Tre allegri ragazzi morti, il gruppo indipendente più amato d’Italia che da vent’anni continua a divertire e a trascinare il pubblico. Da sempre sono conosciuti come i Beatles del punk: parliamo dei Buzzocks, leggendaria band inglese che ha influenzato i REM, i Nirvana, i Green Day. Impossibile resistere alle loro chitarre ad alta velocità e alla loro potentissima sezione ritmica: l’appuntamento è per lunedì 28 luglio. Gli ultimi due concerti a Villa Ada avranno come protagonisti martedì 29 luglio il giovane cantautore italiano Diodato e mercoledì 30 luglio Pierpaolo Capovilla, al suo esordio da solista, con un album scuro e romantico, ricercatissimo e coinvolgente. Villa Ada Incontra il mondo Dal 27 giugno al 31 luglio 2014 Villa Ada, via di Ponte Salario, Roma Inizio concerti h 22 Info e biglietti: 06 5012073 Oppure www.villaada.org

“SUONA FRANCESE” A PIAZZA FARNESE, 27 GIUGNO

TEATRO DELL’OPERA ALLE TERME DI CARACALLA

Irene Grandi ed Emile Simon in concerto

Dal Tokyo Ballet al Lago dei cigni

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arà Piazza Farnese, nel cuore di Roma, ad ospitare venerdì 27 giugno un insolito e raffinato concerto ad ingrasso gratuito. Sul palco ecosostenibile, nell’ambito della rassegna “Suona Francese”, promossa dall’Ambasciata di Francia in Italia, si esibiranno due straordinari talenti al femminile: la nostra Irene Grandi, grintosa protagonista della scena musicale italiana, e la francese Emilie Simon, considerata in patria tra le musiciste più interessanti degli ultimi anni grazie alla sua abilità nel fondere elettronica e pop. Ad aprire il concerto – a partire dalle 20,30 – sarà la Betta Blues Society, band nata nel 2009 dall’incontro tra la cantante Elisabetta Maulo e il chitarrista Lorenzo Marianelli, ai quali si sono aggiunti Luca Guidi alla chitarra e all’ukulele, Nicola Floris all’armonica e piano e Matteo Anelli al contrabbasso, riuscendo ad ottenere nel giro di pochi anni un sempre crescente consenso di critica e di pubblico nel nome del blues. Ma torniamo ora alle due co-protagoniste della serata . Di Irene Grandi, toscana dal temperamento sincero e appassionato, molto si è detto e si è scritto negli ultimi venti anni. Difficile non concordare con chi ne apprezza la voce dal timbro particolarissimo e la grinta nell’interpretare testi che sempre più spesso grandi autori come Gaetano Curreri degli Stadio, Francesco

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Bianconi dei Baustelle, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Jovanotti scrivono per lei. In Piazza Farnese riproporrà, i chiave acustica e più calda, i suoi più grandi successo che spaziano dal pop al rock, dal blues al jazz. Quanto ad Emilie Simon, sembra proprio che la sua storia musicale la porti scritta nel dna. Nata nel 1978 a Montpellier da un ingegnere elettronico del suono e da una musicista, la cantautrice si muove tra pop ed elettronica con grande disinvoltura, dedicandosi con uguale passione allo studio della musica medievale. A darle notorietà nel 2005, quando aveva soltanto 27 anni, è stata la colonna sonora del film di Luc Jacquet “La marcia dei pinguini”, straordi-

nario film documentario che nella versione italiana si avvaleva della partecipazione di Fiorello come voce narrante. Emilie Simon ha al suo attivo sei album. Sul palco di “Suona Francese” interpreterà alcuni dei suoi brani più famosi e una selezione del suo ultimo lavoro, “Mue”, uscito nello scorso mese di marzo, per il quale si è avvalsa del supporto di un’intera orchestra a corde che bene mette in rilievo la sua scrittura musicale e l’energia della sua particolarissima voce. Irene Grandi ed Emilie Simon in concerto Venerdì 27 giugno 2014, h 20,30 Piazza Farnese, Roma Ingresso libero

opo l’inaugurazione con la Carmen multietnica ed intimista dell’Orchestra di Piazza Vittorio, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma prosegue a Caracalla tra lirica e balletto. La danza è protagonista del secondo appuntamento, il 27 e il 28 giugno , con il Tokyo Ballet, alle prese con tre diverse coreografie, tre grandi classici nati dal genio di Maurice Bejart: le Sette danze grece di Mikis Theodorakis, il Don Giovanni musicato da Chopin su tema di Mozart e la Sagra della Primavera di Igor Stravinskij. Ben cinque serate - il 3, il 7, il 9, l’11 e il 15 luglio - sono dedicate invece al Lago dei Cigni, in un allestimento curato dallo stesso Teatro dell’Opera. Sulle note di Tchaikovskij Jurgita Dronina, Liudmila Konovalova e Alessandra Amato si alterneranno nel ruolo di Odette/Odile, il cigno bianco e il cigno nero; tre i ballerini scelti per dare corpo al principe, Paulo Arrais, Dino Tamazlacaru e il nostro Giuseppe Picone, E a proposito di balletto, da segnalare l’ormai tradizionale ma sempre imperdibile appuntamento del 25 luglio, quando nello scenario delle antiche terme di Caracalla protagonista sarà il grandissimo Roberto Bolle: una rappresentazione unica nel corso della quale il ballerino proporrà grandi classici e coreografie moderne affiancato da una schiera di stelle provenienti dai principali teatri del mondo. Tornando all’opera, il prossimo titolo in programma è La Boheme di Giacomo Puccini, diretta da Danile Rustioni nell’allestimento

realizzato in collaborazione con Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia. Nel cast, di tutto rispetto, va segnalata la presenza di Alessandro Liberatore, apprezzatissimo interprete pucciniano a livello internazionale, nel ruolo di Rodolfo. Sono ben nove la date in cartellone: alla prima rappresentazione del 14 luglio seguiranno quelle del 18, 26, 29 e 31 luglio, quindi quelle del 2, 4, 7 e 9 agosto. Impareggiabile ed estroso, ecco Il Barbiere di Siviglia di Puccini, diretto da Stefano Montanari e in cartellone con sette date: la prima il 23 luglio, quindi il 28 e il 30 luglio, l’1, il 5, il 6 e l’8 agosto. Va poi segnalato un altro appuntamento, in programma nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli venerdì 4 luglio alle 21. Si tratta dell’opera The prodigal son, moderna rivisitazione della parabola evangelica del figliol prodigo musicata da Benjamin Britten su libretto di William Plomer. A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera è stato chiamato l’americano James Conlon, ormai tra i maggiori direttori d’orchestra sulla scena internazionale. Regia e scene sono invece affidate a Mario Martone, pluripremiato regista teatrale e cinematografico ma che ha già al suo attivo anche numerosi allestimenti di successo di opere liriche. Teatro dell’Opera di Roma Stagione estiva. Terme di Caracalla Viale delle Terme di Caracalla, Roma Info e biglietti: 06 481601



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