Il CORRIERE ROMA DI
Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi
Direttore responsabile Filippo Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra
numero 28 anno LXVII GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2014
SENZA VIA D’USCITA
Roma - via Cipro ore 10 lo scorso 8 ottobre di Stefania Pascucci
O
re 9.55,alla curva che da via Anastasio II apre a via Cipro. E’ l'immagine-shock di sempre. Un unico serpentone di macchine ferme in coda. Si intravvede il semaforo di Piazzale degli Eroi. La coda da lì è uniforme. Ed è sempre così, ogni giorno. Quel tratto del percorso cruciale che collega idealmente Prati, la zona dell’Olimpico, San Pietro con l’Eur - la chiamano ancora Olimpica - è impercorribile. Qualche lettore affezionato lo ricorderà, ne parlammo ampiamente esattamente un anno fa in un servizio sul traffico cittadino. Non è cambiato nulla. All’epoca avevamo anche fatto dei rilievi, uno studio, avevamo analizzato passo passo quei 600 metri di inferno quotidiano. Dopo aver scattato la fotografia
CITTÀ METROPOLITANA
chiudere l’anello ferroviario (una fetta consistente della città), obbligare i romani a pagare un ticket per entrare, sostanzialmente, a casa loro, basta decuplicare i permesso Ztl - salvo concederli gratis a sindaco e consiglieri comunali - togliere le strisce bianche e aumentare le tariffe delle strisce blu. Una autentica follia. Ci sono decine di situazioni come quella di via Cipro, sparse per Roma, “tappi” artificiali che bloccano il traffico. Frutto di una viabilità disegnata più di 40 anni fa e praticamente mai modificata. La città nel frattempo ha cambiato faccia, ritmo, volume e centuplicato il numero di veicoli in movimento. Ma come per via Cipro ci sono degli accorgimenti che in un batter di ciglia possono “stappare” quelle occlusioni e quei rallentamenti. Purtroppo chi amministra questa città non ha la pazienza di conoscerla, di viverla dal basso. Cambierebbero tante cose. E per tutti.
che campeggia in copertina abbiamo percorso via Cipro. In quel tratto di strada ci si ferma inevitabilmente nove volte, tra semafori (non sincronizzati, è ovvio) e attraversamenti pedonali. Ogni settanta metri, in media. Possibile? Cancellando metà dei pedonali e il 70% dei semafori, sfruttando in modo congruo le due complanari, la viabilità locale e i pedoni non risentirebbe particolarmente. Una piccola rivoluzione a costo zero, non serve un ingegnere del traffico, basta un po’ di buonsenso. E il coraggio di assumersi qualche responsabilità per il bene comune. Esattamente un anno fa ponenno la questione ai vertici del Municipio competente. Risposero di temere l’ira delle associazioni di quartiere, e che comunque ci avrebbero pensato. Tutto inutile. E la riflessione si impone. Roma è prigioniera, muore di traffico. I soloni della Giunta vogliono adottare la soluzione radicale: basta
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SanitLazio
L’INCHIESTA
la II GIOVEDÌ
9 OTTOBRE
del
2014
LXV 28 ANNO RATA NI ADDOLO S.GIOVAN“virtuale”
NUMERO
Sembra un Campidoglio bis speriamo che serva a qualcosa
Risorse per Roma, strane manovre attorno a un manager
a pagina 3
a pagina 4
Il reparto funziona sono importanti 13 i a pagina E i risparm
LA ASSOTUTE deve difendere
no ai torti. “Qualcu rimediare i deboli e noi. Gratis” 14 mo a pagina Lo faccia
Ares 118, imbarazzante un silenzio a pagina
iografia ietosa radliana p m ’i ll e u Q à ita della sanit
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All’interno l’inserto di Sanità del Lazio
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